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GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO ----------------------- Verbale n. 10 Adunanza 12 marzo 2012 OGGETTO: MODIFICA ARTICOLO 1 DELLA CONVENZIONE APPROVATA CON D.G.P. N. 1202-40584 DEL 16/11/2010 PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA’AI SENSI DELL’ ART. 54 DEL DECRETO LEGISLATIVO 28 AGOSTO 2000 N. 274 E DELL’ART. 2 DEL DECRETO MINISTERIALE 26 MARZO 2001. Protocollo: 204 – 3259/2012 Sotto la presidenza del dott. ANTONIO SAITTA si è riunita la Giunta Provinciale, regolarmente convocata, nella omonima Sala, con l'intervento degli Assessori: GIANFRANCO PORQUEDDU, UMBERTO D’OTTAVIO, ALBERTO AVETTA, MARCO BALAGNA, PIERGIORGIO BERTONE, UGO PERONE, ANTONIO MARCO D’ACRI e con la partecipazione del Segretario Generale BENEDETTO BUSCAINO. Sono assenti gli Assessori CARLO CHIAMA, MARIAGIUSEPPINA PUGLISI, ROBERTO RONCO e IDA VANA. Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta. A relazione del Presidente della Provincia. Premesso che: Con Deliberazione della Giunta Provinciale prot. n.1202- 40584 del 16/11/2010 è stata approvata la Convenzione tra la Provincia di Torino ed il Tribunale Ordinario di Torino per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs 28 agosto 2000 n. 274 e dell’art. 2 del Decreto Ministeriale 26 Marzo 2001, siglata in data 6 dicembre 2010 ed allegata alla presente; Considerato che: La Provincia di Torino, cosi comè previsto dalla Deliberazione della Giunta Provinciale sopraccitata, ha effettuato nei mesi di novembre e dicembre 2011 gli incontri propedeutici ai momenti di sensibilizzazione pubblica, tali incontri hanno ottenuto grande partecipazione ed

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Page 1: GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO · Formazione Professionale e tre soggetti presso i servizi facenti capo all’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità

GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO -----------------------

Verbale n. 10 Adunanza 12 marzo 2012 OGGETTO: MODIFICA ARTICOLO 1 DELLA CONVENZIONE APPROVATA CON

D.G.P. N. 1202-40584 DEL 16/11/2010 PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA’AI SENSI DELL’ ART. 54 DEL DECRETO LEGISLATIVO 28 AGOSTO 2000 N. 274 E DELL’ART. 2 DEL DECRETO MINISTERIALE 26 MARZO 2001.

Protocollo: 204 – 3259/2012 Sotto la presidenza del dott. ANTONIO SAITTA si è riunita la Giunta Provinciale, regolarmente convocata, nella omonima Sala, con l'intervento degli Assessori: GIANFRANCO PORQUEDDU, UMBERTO D’OTTAVIO, ALBERTO AVETTA, MARCO BALAGNA, PIERGIORGIO BERTONE, UGO PERONE, ANTONIO MARCO D’ACRI e con la partecipazione del Segretario Generale BENEDETTO BUSCAINO. Sono assenti gli Assessori CARLO CHIAMA, MARIAGIUSEPPINA PUGLISI, ROBERTO RONCO e IDA VANA. Il Presidente, riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta. A relazione del Presidente della Provincia.

Premesso che:

Con Deliberazione della Giunta Provinciale prot. n.1202- 40584 del 16/11/2010 è stata approvata la Convenzione tra la Provincia di Torino ed il Tribunale Ordinario di Torino per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs 28 agosto 2000 n. 274 e dell’art. 2 del Decreto Ministeriale 26 Marzo 2001, siglata in data 6 dicembre 2010 ed allegata alla presente; Considerato che: La Provincia di Torino, cosi comè previsto dalla Deliberazione della Giunta Provinciale sopraccitata, ha effettuato nei mesi di novembre e dicembre 2011 gli incontri propedeutici ai momenti di sensibilizzazione pubblica, tali incontri hanno ottenuto grande partecipazione ed

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interesse sia da parte dei Comuni che delle associazioni di volontariato, con il coinvoglimento dei due Assessorati di riferimento; Il Servizio Solidarietà Sociale, a fronte della partecipazione agli incontri propedeutici ai momenti di sensibilizzazione pubblica, ha manifestato il proprio interesse ad accogliere tre condannati, impegnandosi di farsi carico del pagamento relativo all’assicurazione contro gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi; Considerato altresì la richiesta crescente da parte del Tribunale Ordinario di Torino; Ritenuto che: Le positive esperienze inducono ad elevare il numero dei condannati ammissibili a prestare servizi di pubblica utilità presso le strutture provinciali; La Provincia di Torino, fermo restando quanto già deliberato con DGP n. 1202-40584 del 16/11/2010 e quanto già siglato con la convenzione in data 6/12/2010, intende modificare l’articolo n. 1 della Convenzione appena citata, ampliando il numero massimo dei condannati che possono svolgere lavori di pubblica utilità, ed individuando nell’ambito del Servizio Solidarietà Sociale gli uffici cui saranno assegnati i nuovi soggetti; Preso atto che viene modificato esclusivamente l’articolo 1 della Convenzione in argomento, e che gli articoli dal 2 al 8 rimangono invariati, si riporta di seguito il nuovo articolo 1 della Convenzione in argomento:

Art. 1 Attività da svolgere

La Provincia di Torino consente che un numero massimo di 6 condannati possano svolgere lavoro di pubblica utilità ai sensi delle norme indicate in premessa e prestino la loro attività non retribuita in favore della collettività, in conformità del decreto ministeriale citato in premessa, così suddivisi: tre soggetti presso i servizi facenti capo all’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale e tre soggetti presso i servizi facenti capo all’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità. Nello specifico per l’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale: Servizio Coordinamento Centri per l’Impiego con sede a Torino Via Bologna n. 153: n. 2 soggetti che presteranno la loro attività coadiuvando gli operatori dell’Ufficio accoglienza del Centro per l’Impiego di Torino nel fornire informazioni sui servizi erogati dal Centro ai disoccupati. Centro per l’Impiego di Torino-sud con sede in Via Castelgomberto n. 75 Torino, n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto del servizio di auto-consultazione rivolto ai disoccupati nelle due postazioni dedicate. Per l’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità - Servizio Solidarietà sociale - : Ufficio Informazione sociale-centro informazione disabilità sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa A. Bidoia - n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Ufficio sistema informativo sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa L. Vaschetti – n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio.

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Ufficio politiche per la sicurezza integrata sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa G. Mainardi - n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Qualora il dirigente del Servizio Solidarietà Sociale lo ritenga opportuno, potrà procedere all’individuazione di ulteriori uffici da integrare e/o sostituire con quelli appena citati presso i quali potranno essere inseriti i soggetti in argomento. Acquisiti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile rispettivamente del Responsabile del Servizio interessato e del Responsabile di ragioneria ai sensi dell’art. 49 comma 1 del Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs 267/2000; Visto l’art. 134, comma 4, del citato Testo Unico e ritenuta l’urgenza;

con voti unanimi, espressi in forma palese, la Giunta Provinciale DELIBERA

1. di approvare, per le considerazioni espresse in premessa, la modifica dell’art. 1 della

Convenzione già siglata in data 6 dicembre 2010 con il Tribunale Ordinario di Torino per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’ art. 54 del D.Lgs 28 Agosto 2000 n. 274 e dell’art. 2 del D.M. 26 Marzo 2001, fermo restando che gli articoli dal 2 al 8 della Convenzione rimangono invariati, si riporta di seguito il nuovo articolo 1 della Convenzione:

Art. 1 Attività da svolgere

La Provincia di Torino consente che un numero massimo di 6 condannati possano svolgere lavoro di pubblica utilità ai sensi delle norme indicate in premessa e prestino la loro attività non retribuita in favore della collettività, in conformità del decreto ministeriale citato in premessa, così suddivisi: tre soggetti presso servizi facenti capo all’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale e tre soggetti presso i servizi facenti capo all’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità. Nello specifico per l’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale: Servizio Coordinamento Centri per l’Impiego con sede a Torino Via Bologna n. 153, n. 2 soggetti che presteranno la loro attività coadiuvando gli operatori dell’Ufficio accoglienza del Centro per l’Impiego di Torino nel fornire informazioni sui servizi erogati dal Centro ai disoccupati. Centro per l’Impiego di Torino-sud con sede in Via Castelgomberto n. 75 Torino, n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto del servizio di auto-consultazione rivolto ai disoccupati nelle due postazioni dedicate. Per l’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità - Servizio Solidarietà sociale - : Ufficio Informazione sociale-centro informazione disabilità sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa A. Bidoia - n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Ufficio sistema informativo sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa L. Vaschetti – n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Ufficio politiche per la sicurezza integrata sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa G. Mainardi - n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio.

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Qualora il dirigente del Servizio Solidarietà Sociale lo ritenga opportuno, potrà procedere all’individuazione di ulteriori uffici da integrare e/o sostituire con quelli appena citati presso i quali potranno essere inseriti i soggetti in argomento.

2. di riconoscere, pertanto, che la convenzione approvata con deliberazione di Giunta Provinciale n. 1202 – 40584/2010 del 16.11.2010 viene così modificata:

Premessa Premessa - che, a norma dell’art.54 del D.Lgs 28 agosto 2000

n. 274, il giudice di pace può applicare, su richiesta dell’ imputato, e nelle ipotesi previste dall’art. 52 e 55 del D.Lgs, 28 agosto 2000, n. 274 la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, i Comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato;

- che l’art. 2 della legge 145 del 2004, nel

modificare l’art. 165 del codice penale, ha consentito di subordinare la sospensione condizione della pena alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, a tal fine dichiarando applicabili gli articoli 44 e 54 (commi 2, 3, 4 e 6) del D.Lgs 274/2000 e le relative convenzioni;

- che l’art. 73 comma 5 bis inserito dall’art. 4 bis,

comma 1, lett. g), del D.L. 30 dicembre 205, n. 272 il giudice può applicare la pena del lavoro di pubblica utilità in sostituzione della pena detentiva e pecuniaria;

- che l’art. 224 bis del D.Lgs 285 del 1992 (Codice

della Strada), così come modificato dalla Legge 21 febbraio 2006, n. 102, prevede che nel pronunciare sentenza di condanna alla pena della reclusione per un delitto colposo commesso con violazione delle norme del presente codice, il giudice può disporre altresì la sanzione amministrativa accessoria del lavoro di pubblica utilità;

- che l’art. 186 comma 9 bis del D.Lgs 285 del

1992 (Codice della Strada), così come modificato dalla Legge 29.07.2010 n. 120, prevede che la pena detentiva o pecuniaria possa esser sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di un'attivita' non retribuita a favore della collettivita' da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell'educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze;

- che l’art. 2 comma 1 del DM 26 marzo 2001,

emanato a norma dell’art. 54, comma 6, del citato

- che, a norma dell’art.54 del D.Lgs 28 agosto 2000

n. 274, il giudice di pace può applicare, su richiesta dell’ imputato, e nelle ipotesi previste dall’art. 52 e 55 del D.Lgs, 28 agosto 2000, n. 274 la pena del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le Regioni, i Comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato;

- che l’art. 2 della legge 145 del 2004, nel

modificare l’art. 165 del codice penale, ha consentito di subordinare la sospensione condizione della pena alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, a tal fine dichiarando applicabili gli articoli 44 e 54 (commi 2, 3, 4 e 6) del D.Lgs 274/2000 e le relative convenzioni;

- che l’art. 73 comma 5 bis inserito dall’art. 4 bis,

comma 1, lett. g), del D.L. 30 dicembre 205, n. 272 il giudice può applicare la pena del lavoro di pubblica utilità in sostituzione della pena detentiva e pecuniaria;

- che l’art. 224 bis del D.Lgs 285 del 1992 (Codice

della Strada), così come modificato dalla Legge 21 febbraio 2006, n. 102, prevede che nel pronunciare sentenza di condanna alla pena della reclusione per un delitto colposo commesso con violazione delle norme del presente codice, il giudice può disporre altresì la sanzione amministrativa accessoria del lavoro di pubblica utilità;

- che l’art. 186 comma 9 bis del D.Lgs 285 del

1992 (Codice della Strada), così come modificato dalla Legge 29.07.2010 n. 120, prevede che la pena detentiva o pecuniaria possa esser sostituita con quella del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di un'attivita' non retribuita a favore della collettivita' da svolgere, in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell'educazione stradale presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze;

- che l’art. 2 comma 1 del DM 26 marzo 2001,

emanato a norma dell’art. 54, comma 6, del citato

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Decreto Legislativo, stabilisce che l’attività non retribuita in favore della collettività è svolta sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia, o su delega di quest’ultimo, con il Presidente del Tribunale nel cui circondario sono presenti le amministrazioni, gli enti o le organizzazioni indicate nell’art. 1, comma 1, del citato decreto ministeriale, presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità;

- che il Ministero della Giustizia ha delegato i

Presidenti dei Tribunali alla stipula delle convenzioni con provvedimento del 16 luglio 2001;

- che la Provincia di Torino, presso la quale potrà

essere svolto il lavoro di pubblica utilità, rientra tra gli enti indicati nell’art. 54 del citato Decreto Legislativo;

Tra il Ministero della Giustizia che interviene al presente atto nella persona del dr. Luciano Panzani, nato a Torino il 12/02/1950, Presidente del Tribunale di Torino, con sede legale a Torino - C.so Vittorio Emanuele II n. 130 - codice fiscale n. 800100830019, giusta la delega di cui alla premessa e la Provincia di Torino, nella persona del Presidente della Provincia di Torino Prof. Antonio Saitta nato a Raddusa (CT) il 15/07/1950 con sede legale a Torino – Via Maria Vittoria, 12 – partita IVA n. 01907990012 si conviene e stipula quanto segue:

Art.1 Attività da svolgere

La Provincia di Torino consente che un numero massimo di tre condannati possano svolgere lavoro di pubblica utilità ai sensi delle norme indicate in premessa e prestino la loro attività non retribuita in favore della collettività, in conformità del decreto ministeriale citato in premessa, presso i sotto-indicati servizi: Servizio Coordinamento Centri per l’Impiego con sede a Torino - Via Bologna, 153 I due soggetti presteranno la loro attività con le caratteristiche previste dall’art. 1 coadiuvando gli operatori dell’Ufficio accoglienza del Centro per l’Impiego di Torino nel fornire informazioni sui servizi erogati dal Centro ai disoccupati Centro per l’Impiego di Torino-sud sito in Via Castelgomberto, 75 Il soggetto presterà la propria attività con le caratteristiche previste dall’art. 1 a supporto del

Decreto Legislativo, stabilisce che l’attività non retribuita in favore della collettività è svolta sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia, o su delega di quest’ultimo, con il Presidente del Tribunale nel cui circondario sono presenti le amministrazioni, gli enti o le organizzazioni indicate nell’art. 1, comma 1, del citato decreto ministeriale, presso i quali può essere svolto il lavoro di pubblica utilità;

- che il Ministero della Giustizia ha delegato i

Presidenti dei Tribunali alla stipula delle convenzioni con provvedimento del 16 luglio 2001;

- che la Provincia di Torino, presso la quale potrà

essere svolto il lavoro di pubblica utilità, rientra tra gli enti indicati nell’art. 54 del citato Decreto Legislativo;

- ritenuto che le positive esperienze inducono ad

elevare il numero dei condannati ammissibili a prestare servizi di pubblica utilità presso le strutture provinciali;

Tra il Ministero della Giustizia che interviene al presente atto nella persona del dr. Luciano Panzani, nato a Torino il 12/02/1950, Presidente del Tribunale di Torino, con sede legale a Torino - C.so Vittorio Emanuele II n. 130 - codice fiscale n. 800100830019, giusta la delega di cui alla premessa e la Provincia di Torino, nella persona del Presidente della Provincia di Torino Prof. Antonio Saitta nato a Raddusa (CT) il 15/07/1950 con sede legale a Torino – Via Maria Vittoria, 12 – partita IVA n. 01907990012 si conviene e stipula quanto segue:

Art. 1 Attività da svolgere

La Provincia di Torino consente che un numero massimo di 6 condannati possano svolgere lavoro di pubblica utilità ai sensi delle norme indicate in premessa e prestino la loro attività non retribuita in favore della collettività, in conformità del decreto ministeriale citato in premessa, così suddivisi: tre soggetti presso servizi facenti capo all’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale e tre soggetti presso i servizi facenti capo all’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità. Nello specifico per l’Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale: Servizio Coordinamento Centri per l’Impiego con sede a Torino Via Bologna n. 153, n. 2 soggetti che presteranno la loro attività coadiuvando gli operatori dell’Ufficio accoglienza del Centro per l’Impiego di Torino nel fornire informazioni sui servizi erogati dal Centro ai disoccupati. Centro per l’Impiego di Torino-sud con sede in Via

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servizio di auto-consultazione rivolto ai disoccupati nelle due postazioni dedicate.

Castelgomberto n. 75 Torino, n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto del servizio di auto-consultazione rivolto ai disoccupati nelle due postazioni dedicate. Per l’Assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza Diritti Sociali e Parità - Servizio Solidarietà sociale - : Ufficio Informazione sociale-centro informazione disabilità sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa A. Bidoia - n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Ufficio sistema informativo sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa L. Vaschetti – n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Ufficio politiche per la sicurezza integrata sito in C.so Giovanni Lanza n. 75 Torino - tutor dr.ssa G. Mainardi - n. 1 soggetto che presterà la propria attività a supporto dei lavori d’ufficio. Qualora il dirigente del Servizio Solidarietà Sociale lo ritenga opportuno, potrà procedere all’individuazione di ulteriori uffici da integrare e/o sostituire con quelli appena citati presso i quali potranno essere inseriti i soggetti in argomento.

Artt. 2-8

Art.2 Modalità di svolgimento

L’attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta secondo le modalità indicate nella sentenza di condanna nella quale il giudice, sulla base delle opportunità previste dal precedente articolo, indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità.

Art. 3 Soggetti incaricati di coordinare le prestazioni

La Provincia di Torino dispone che l’attività di coordinamento della prestazione lavorativa dei condannati fa capo al coordinamento del GOL (Gruppo Operativo Locale) di contrasto alla devianza e alla criminalità, istituito con deliberazione inter-assessorile prot. n. 996-472373 del 28 dicembre 2004 e con determinazione del Direttore di Area Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale prot. n. 14-55250 del 15 febbraio 2005 con la quale si istituiva il Comitato di Pilotaggio del GOL e si designava il coordinatore nella persona della D.ssa

Artt. 2-8 Invariati

Art.2

Modalità di svolgimento L’attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta secondo le modalità indicate nella sentenza di condanna nella quale il giudice, sulla base delle opportunità previste dal precedente articolo, indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità.

Art. 3 Soggetti incaricati di coordinare le prestazioni

La Provincia di Torino dispone che l’attività di coordinamento della prestazione lavorativa dei condannati fa capo al coordinamento del GOL (Gruppo Operativo Locale) di contrasto alla devianza e alla criminalità, istituito con deliberazione inter-assessorile prot. n. 996-472373 del 28 dicembre 2004 e con determinazione del Direttore di Area Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale prot. n. 14-55250 del 15 febbraio 2005 con la quale si istituiva il Comitato di Pilotaggio del GOL e si designava il coordinatore nella persona della D.ssa

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Carla Tonelli, che opera in stretto raccordo con il Direttore di Area o suo delegato. La Provincia di Torino si impegna a comunicare tempestivamente al Presidente del Tribunale eventuali variazioni al riguardo.

Art. 4 Modalità del trattamento

Durante lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, la Provincia di Torino si impegna ad assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale dei condannati, curando altresì che l’attività prestata sia conforme a quanto previsto dalla convenzione. In nessun caso l’attività potrà svolgersi in modo da impedire l’esercizio dei fondamentali diritti umani o da ledere la dignità della persona. La Provincia di Torino si impegna altresì a che i condannati possano fruire del trattamento terapeutico e delle misure profilattiche e di pronto soccorso alle stesse condizioni praticate per il personale alle proprie dipendenze, ove tali servizi siano già predisposti.

Art. 5 Divieto di retribuzione – Assicurazioni sociali

E’ fatto divieto alla Provincia di Torino di corrispondere ai condannati una retribuzione, in qualsiasi forma, per l’attività svolta. E’ obbligatoria ed è a carico della Provincia di Torino l’assicurazione dei condannati contro gli infortuni e le malattie professionali nonché riguardo alla responsabilità civile verso i terzi.

Art. 6 Verifiche e relazione sul lavoro svolto

L’amministrazione, ovvero la struttura convenzionata presso cui il condannato presta l’attività, ha l’obbligo di comunicare quanto prima all’Autorità di Pubblica Sicurezza competente le eventuali violazioni degli obblighi del condannato. I soggetti incaricati, ai sensi dell’articolo 3 della presente convenzione, di coordinare le prestazioni lavorative dei condannati e di impartire loro le relative istruzioni dovranno redigere, terminata l’esecuzione della pena, una relazione che documenti l’assolvimento degli obblighi inerenti il lavoro svolto dal condannato.

Art. 7 Risoluzione della convenzione

Qualsiasi variazione o inosservanza delle condizioni stabilite dalla presente convenzione potrà comportare la risoluzione della stessa da parte del Ministero della Giustizia o del presidente del Tribunale da esso delegato, salve le eventuali responsabilità, a termini di legge, delle persone preposte, secondo il relativo ordinamento, al funzionamento dell’ente.

Art. 8

Durata della convenzione La convenzione avrà la durata di anni uno a decorrere dalla firma della stessa e sarà rinnovata automaticamente, salvo disdetta da comunicarsi alla controparte almeno tre mesi prima della scadenza.

Carla Tonelli, che opera in stretto raccordo con il Direttore di Area o suo delegato. La Provincia di Torino si impegna a comunicare tempestivamente al Presidente del Tribunale eventuali variazioni al riguardo.

Art. 4 Modalità del trattamento

Durante lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, la Provincia di Torino si impegna ad assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale dei condannati, curando altresì che l’attività prestata sia conforme a quanto previsto dalla convenzione. In nessun caso l’attività potrà svolgersi in modo da impedire l’esercizio dei fondamentali diritti umani o da ledere la dignità della persona. La Provincia di Torino si impegna altresì a che i condannati possano fruire del trattamento terapeutico e delle misure profilattiche e di pronto soccorso alle stesse condizioni praticate per il personale alle proprie dipendenze, ove tali servizi siano già predisposti.

Art. 5 Divieto di retribuzione – Assicurazioni sociali

E’ fatto divieto alla Provincia di Torino di corrispondere ai condannati una retribuzione, in qualsiasi forma, per l’attività svolta. E’ obbligatoria ed è a carico della Provincia di Torino l’assicurazione dei condannati contro gli infortuni e le malattie professionali nonché riguardo alla responsabilità civile verso i terzi.

Art. 6 Verifiche e relazione sul lavoro svolto

L’amministrazione, ovvero la struttura convenzionata presso cui il condannato presta l’attività, ha l’obbligo di comunicare quanto prima all’Autorità di Pubblica Sicurezza competente le eventuali violazioni degli obblighi del condannato. I soggetti incaricati, ai sensi dell’articolo 3 della presente convenzione, di coordinare le prestazioni lavorative dei condannati e di impartire loro le relative istruzioni dovranno redigere, terminata l’esecuzione della pena, una relazione che documenti l’assolvimento degli obblighi inerenti il lavoro svolto dal condannato.

Art. 7 Risoluzione della convenzione

Qualsiasi variazione o inosservanza delle condizioni stabilite dalla presente convenzione potrà comportare la risoluzione della stessa da parte del Ministero della Giustizia o del presidente del Tribunale da esso delegato, salve le eventuali responsabilità, a termini di legge, delle persone preposte, secondo il relativo ordinamento, al funzionamento dell’ente.

Art. 8 Durata della convenzione

La convenzione avrà la durata di anni uno a decorrere dalla firma della stessa e sarà rinnovata automaticamente, salvo disdetta da comunicarsi alla controparte almeno tre mesi prima della scadenza.

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Copia della presente convenzione viene trasmessa alla cancelleria del Tribunale, per essere inclusa nell’elenco degli enti convenzionati di cui a!l’articolo 7 del decreto citato in premessa, nonché a! Ministero della Giustizia — Direzione generale degli affari pena!i.

Copia della presente convenzione viene trasmessa alla cancelleria del Tribunale, per essere inclusa nell’elenco degli enti convenzionati di cui a!l’articolo 7 del decreto citato in premessa, nonché a! Ministero della Giustizia — Direzione generale degli affari pena!i.

3. di rinviare a successivo provvedimento del Dirigente del Servizio Solidarietà Sociale,

l’impegno di spesa necessario per il pagamento dell’assicurazione contro gli infortuni e la responsabilità civile verso terzi, dei tre condannati accolti, che sarà assunto nei limiti delle disponibilità di bilancio e di PEG di competenza;

4. di far sottoscrivere la presente deliberazione per accettazione al Tribunale Ordinario

di Torino; 5. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile con successiva

votazione separata, espressa e favorevole di tutti gli intervenuti. Letto, confermato e sottoscritto. In originale firmato. Il Segretario Generale Il Presidente della Provincia f.to B. Buscaino f.to A. Saitta

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