gli impianti inquinanti nella piana di gioia tauro

79
DICHIARAZIONE DI CONFLITTI D'INTERESSE I sottoscritti autori della relazione LA PIANA DI GIOIA TAURO dichiarano di non aver alcun legame di carattere istituzionale ed economico con l'aria, l'acqua, gli alberi, la terra, gli abitanti della Piana di Gioia Tauro e le generazioni a venire, la cui salute intendono difendere con la propria attività E’ assolutamente obbligatorio riprodurre e diffondere la suddetta relazione TerritoRioT http://territoriot.noblogs.org Ass. Diritto al Futuro http://www.dirittoalfuturo.it

Upload: presidio-san-ferdinando-in-movimento

Post on 25-Jun-2015

962 views

Category:

Education


2 download

DESCRIPTION

Presentazione degli impianti inquinanti localizzati nella Piana di Gioia Tauro, curata da Territoriot e Diritto Al Futuro.

TRANSCRIPT

Page 1: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

DICHIARAZIONE DI CONFLITTI D'INTERESSE

I sottoscritti autori della relazione LA PIANA DI GIOIA TAURO

dichiarano

di non aver alcun legame di carattere istituzionale ed economico con l'aria, l'acqua, gli alberi, la terra, gli abitanti della Piana di Gioia Tauro e le generazioni a venire, la cui salute intendono difendere con la propria attività

E’ assolutamente obbligatorio riprodurre e diffondere la suddetta relazione

TerritoRioThttp://territoriot.noblogs.org

Ass. Diritto al Futurohttp://www.dirittoalfuturo.it

Page 2: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

La Piana di Gioia Tauro

Un giardino sul mare, o un ricettacolo di impianti inquinanti?

Page 3: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

La Piana di Gioia Tauro (conosciuta anche come Piana di Rosarno) occupa la zona settentrionale della provincia di Reggio Calabria, in un territorio che si sviluppa dalla costa tirrenica verso l’interno fino alla zona pre-aspromontanaE' la seconda, per estensione, delle tre pianure della Calabria, è composta da 33 comuni dislocati in una superficie di circa 515 km² e conta 180.000 abitanti

Page 4: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

E' tradizionalmente dedita alla coltura intensiva di agrumi e ulivi

con una significativa presenza di manodopera immigrata,

stagionale e non, legata alle mansioni di cura e raccolta della

produzione agroalimentare

Page 5: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

A partire dagli anni 50, è stata teatro delle lotte bracciantili, culminate con la conquista delle terre ad opera delle raccoglitrici di olive e degli agricoltori della PianaPochi decenni di fiorente sviluppo agricolo e già nei primi anni 70 si registra l’interesse per l’area in relazione a progetti di sviluppo industriale:il famoso pacchetto Colombo, risposta governativa alla rivolta di Reggio Calabria nel segno dello sviluppo per poli, aveva previsto qui la sede del V Centro Siderurgico

Page 6: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Nasce così, nella zona di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno la zona industriale, il cui primo esito è la realizzazione del porto di Gioia Tauro, il più grande porto di “transhipment” del mar Mediterraneo, uno dei più grandi d’Europa

Page 7: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

In seguito, rilevatasi l’inattualità della proposta che emergeva nel pieno di una crisi dell’intero settore siderurgico, il sito venne destinato ad ospitare una centrale a carboneLa proposta suscitò la decisa reazione delle forze progressiste fino a sviluppare un movimento di massa che nei primi anni ’90, dopo oltre dieci anni di lotta, sarebbe riuscito a scongiurare la sciagurata ipotesi di un impianto dall’impatto ambientale devastante, che avrebbe definitivamente pregiudicato ogni possibilità di sviluppo agricolo e turistico, secondo la naturale vocazione del territorio

Page 8: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Attuali criticità ambientali e insediamenti industriali

In un'area densamente popolata, ad elevata sismicità, tra i comuni di Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando, Rizziconi e Melicucco, nel cuore di uliveti e agrumeti, a pochissima distanza da insediamenti abitativi, in un raggio di pochissimi km quadrati, la Piana “ospita” diversi impianti

Page 9: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 10: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 11: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 12: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

In Contrada Cicerna al confine tra i comuni di Gioia Tauro e Rosarnoa meno di 3km dai centri abitati di Rosarno e San Ferdinandoa 1km dal Porto di Gioia Tauroa 500m dall’abitato della frazione ”Bosco” di Rosarno: 400 ettari di terreno, abitati da oltre 3.300 persone, coltivati ad agrumeti, con una produzione di clementine considerata tra le più qualitative d’Italia

Page 13: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 14: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 15: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 16: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

L’inceneritore di Gioia Tauro è uno dei due previsti dal Piano Regionale dei Rifutiè dotato di un separatore per la selezione dei rifiutiè costituito da 2 linee di “termovalorizzazione” di CDR per una capacità di smaltimento pari a 120mila tonnellate annue di rifiutiCome gli altri inceneritori italiani costruiti e gestiti dalla Termomeccanica, è oggi in mano alla multinazionale francese Veolia, presente in Calabria anche nella gestione delle acque

Page 17: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Diversi di questi impianti - Lucca, Vercelli, Brindisi - sono oggi oggetto di inchieste a causa dell’uso di un software per il monitoraggio delle emissioni taroccatoI valori venivano falsamente tenuti a norma, mentre si sforavano ripetutamente i limiti per le emissioni di diossine e monossido di carbonio

E A GIOIA TAURO???

Page 18: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 19: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

La discarica di Contrada Marrella era stata realizzata per smaltire gli scarti delle lavorazioni dei tre impianti del Sistema “Calabria Sud” (Sambatello, Gioia Tauro e Siderno) ma a causa delle “emergenze” è stata usata anche per il conferimento di rifiuti tal quali

Page 20: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 21: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 22: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 23: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 24: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 25: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

La Veolia ha proposto al comune di Rosarno la realizzazione di una nuova discarica di servizio da 1 milione di mc, in località Zimbario44 ettari di terreno sabbioso, con diverse sorgive a pochi metri di profondità, che per circa 30 anni è stato utilizzato come discarica di tal quale senza teloni, chiusa nel 1995Quest’area è una dei 59 siti inquinati della Piana di Gioia Tauro, indicati nel Piano Regionale dei Rifiuti

Page 26: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 27: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 28: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 29: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 30: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Per la realizzazione di una delle più grandi discariche della regione, che ospiterebbe ceneri pesanti, scorie e rifiuti residui dell’inceneritore, i francesi proporrebbero alcune opere compensative tra cui serre per coltivazione, una centrale fotovoltaica (i cui introiti andrebbero per 10 anni alla stessa Veolia), aree ludiche, impianti sportivi, royalties e la bonifica dell’area

Ma quanto ci guadagnano???

Page 31: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Alle esalazioni delle discariche si aggiungono altri miasmi…

Page 32: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 33: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Ma non sono solo i fumi dell’inceneritore o la puzza del depuratore a preoccupare ed

infastidire i lavoratori del Porto di Gioia Tauro e gli abitanti dell’adiacente quartiere Fiume…

Page 34: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 35: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 36: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Questo impianto permetterà di riportare allo stato gassoso il GNL (gas naturale liquefatto), ossia gas che attraverso un forte abbassamento della temperatura viene reso liquido per poter essere più facilmente trasportato: ad una temperatura di -160°, 600 litri di gas sono condensati in circa 1 litro di liquido GNLIl rigassificatore di Gioia Tauro ha una capacità di 12 miliardi di m³ di gas e, a regime, assicurerà una copertura pari a oltre il 10% della domanda nazionale

Page 37: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Sarà realizzato dalla Lng MedGas, la società che fa capo a Sorgenia (35%), Iride (35%) e CrossNet del Gruppo Belleli (30%). Il costo complessivo del terminale si aggira tra i 600 e gli 800 milioni di euro (si aspetta il progetto esecutivo) e dovrebbe entrare in funzione nel 2015

Page 38: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

I rigassificatori non servono per scongiurare il rischio che l’Italia resti a corto di gas: in un documento datato 2003, l’Eni prevedeva intorno al 2015 una quantità di gas per l’Italia superiore alle necessità con soli due rigassificatoriOggi se ne vorrebbero realizzare, oltre gli esistenti, altri dieciIl vero obiettivo sembrerebbe un altro: in un documento del 2006 della Commissione Attività Produttive della Camera, durante il governo Berlusconi, senza troppi giri di parole si dice che l’obiettivo è fare dell’Italia un vero e proprio hub del gas nel Mediterraneo, un centro importante di passaggio e smistamento

Page 39: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Non si parla quindi di interesse nazionale ma della possibilità per alcune società private di vendere gas a

tutta Europa!Senza tener per nulla in considerazione i rischi di

impianti del genere!

Page 40: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Piero Angela descrive nel suo libro “La sfida del secolo” le conseguenze che potrebbero verificarsi in seguito a qualche sempre possibile incidente:«Il gas freddissimo, a contatto con l'acqua di mare, molto più calda, inizierebbe a ribollire, a evaporare e formare una pericolosa nube. Questa nube di metano evaporato rimarrebbe più fredda e più densa dell'aria e potrebbe viaggiare sfiorando la superficie marina, spinta dal vento, verso la terraferma. Scaldandosi lentamente la nube comincerebbe a mescolarsi con l'aria. Una miscela fra il 5 e il 15 percento di metano con l'aria è esplosiva. Il resto è facilmente immaginabile»

Page 41: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

«Se questa miscela gassosa, invisibile e inodore, investisse una città, qualsiasi (inevitabile) scintilla farebbe esplodere la gigantesca nube. La potenza liberata in una o più esplosioni potrebbe avvicinarsi a un megaton: un milione di tonnellate di tritolo, questa volta nell'ordine di potenza distruttiva delle bombe atomiche. Le vittime immediate potrebbero essere decine di migliaia, mentre le sostanze cancerogene sviluppate dagli enormi incendi scatenati dalla esplosione, ricadendo su aree vastissime, sarebbero inalate in "piccole dosi", dando luogo a un numero non calcolabile, ma sicuramente alto, di morti differite nell'arco di 80 anni»

Page 42: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 43: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Dal 2007 è attiva a Rizziconi una centrale combinata a gas da 760MWpoco distante dal Porto di Gioia Tauro, a pochissimi Km dal centro abitato di Rosarno, ma soprattutto a 300m dalla Contrada Nespolaro di Rosarno

Dall’avvio dell’impianto gli abitanti della zona hanno riscontrato•fastidiosi e continui rumori•improvvisi boati, a volte anche nel cuore della notte•lesioni nelle abitazioni•deposito di polveri grigiastre sui balconi

Page 44: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 45: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 46: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Attualmente il gas per il suo funzionamento è fornito dall’Eni, ma in futuro gli impianti potrebbero funzionare con il gas iraniano!Nel marzo del 2008 la EGL, multinazionale svizzera proprietaria dell’impianto di Rizziconi, ha firmato a Teheran un contratto di fornitura con la società iraniana incaricata delle esportazioni di gas.Così, mentre si impone la costruzione di un pericoloso rigassificatore nell’area portuale, la vicina centrale a turbogas sarà alimentata attraverso un gasdotto che passerà dalla Grecia e dall'Albania

Page 47: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

E altre centrali risultano in attesa di autorizzazione!

Page 48: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 49: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 50: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 51: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 52: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

La Calabria esporta già energia: secondo i dati Terna del 2007, il 30% dell’energia prodotta viene ceduta alle altre regioni.Per trasportare tutta questa energia si è resa necessaria la realizzazione di elettrodotti come quello Laino Borgo-Rizziconi che hanno ulteriormente devastato la nostra terra

Page 53: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Che senso ha produrre l’energia in Calabria per utilizzarla altrove, disperdendone una cospicua percentuale nella rete?E’ utile ricordare che l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro e l´Organizzazione Mondiale della Sanità hanno inserito l’elettrosmog tra le principali cause di leucemia infantile, tumori e patologie del sistema nervosoBasterà questo elettrodotto a gestire l’energia prodotta dalle nuove centrali (compreso il fantomatico polo energetico di Saline Joniche) o se ne dovranno realizzare degli altri?

Page 54: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 55: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Non sono solo le imposizioni del grande capitale internazionale che devastano i nostri territoriL’irresponsabilità ed il malcostume di personaggi senza scrupoli, favoriti dall’assoluta mancanza di controlli e da un clima diffuso di impunità, ne aggravano la già compromessa condizione

Page 56: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 57: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 58: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 59: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 60: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 61: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 62: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 63: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

EPPUR SI MUOVE!!!

Page 64: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

A distanza di circa 20 anni dalle mobilitazioni popolari contro la centrale a carbone, nasce, nell’aprile del 2007, il Movimento per la Difesa del Territorio (MDT Calabria), un comitato popolare sorto dal basso, orizzontale e apartitico, con il preciso scopo di pretendere il rispetto della vocazione agricola e turistica del territorio della Piana e l'applicazione della “democrazia partecipativa”, in base alle convenzioni internazionali e alle leggi dello Stato Italiano, Convenzione di Aarhus e Legge Bassanini.

Page 65: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 66: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Un anno di assemblee, convegni e incontri pubblici, un lavoro di coordinamento con cittadini, studenti, lavoratori, associazioni, amministratori e organizzazioni sindacali, hanno portato alla raccolta di circa 8000 firme contro il raddoppio dell'inceneritore e alla grande manifestazione di Gioia Tauro, che ha visto scendere in piazza 8000 persone per protestare contro la devastazione ambientale della Piana

Page 67: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 68: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 69: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 70: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 71: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

La mobilitazione è cresciuta fino ad arrivare all’esperienza del Presidio: quattro mesi a monitorare e controllare l’inceneritore ed i lavori per il suo raddoppioUn’esperienza molto utile!

Page 72: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 73: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 74: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro
Page 75: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Le mobilitazioni popolari hanno portato al blocco del raddoppio dell’inceneritore che avrebbe così raggiunto una capacità complessiva di 240mila tonnellate annue di CDR e 30mila tonnellate annue di rifiuti speciali non pericolosi

Page 76: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Dopo questa vittoria, l’esperienza dell’MDT si è conclusa ed il Movimento si è scioltoMa questa esperienza ha rafforzato la nostra convinzione che per difendere la salute e l’economia del territorio sia necessario continuare a lavorare tra la gente, cercando di sviluppare la crescita di quella coscienza collettiva, capace non soltanto di costruire un percorso di lotta efficace ma anche di imporre dal basso scelte realmente sostenibili: coscienza che solo la pratica dell’autorganizzazione può far maturare!

Page 77: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Questa convinzione e la certezza che un nuovo modello di sviluppo sia sempre più necessario, senza guerre e sfruttamento, centrali che producono veleni, ponti che uniscono deserti e treni vuoti ultraveloci, sono le motivazioni che ci hanno portato a continuare quel lavoro che avevamo iniziato all’interno di MDT attraverso l’esperienza di TerritoRioT

Page 78: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

E come TerritoRioT abbiamo contribuito alla costituzione dell'associazione nazionale “Diritto al Futuro”, nata per promuovere e gestire le vertenze nei confronti della Pubblica Amministrazione, delle Società ed Enti erogatori e gestori di energia elettrica, di gestione dei rifiuti e nei confronti di qualsivoglia altro soggetto, sia esso pubblico o privato, per la tutela, anche giudiziaria, degli utenti dei servizi pubblici e di pubblica utilità, locali e nazionali, contro gli incentivi alla combustione dei rifiuti e dei sottoprodotti industriali ed agricoli (CIP 6, Certificati verdi o altri incentivi), e con riguardo alle tariffe ed ai corrispettivi dei servizi suddetti (Tia e Tarsu)

Page 79: Gli impianti inquinanti nella Piana di Gioia Tauro

Non ho mai visto ulivi così splendidi, così rigogliosi, in questa pianura che è il delta di un antichissimo fiume. Nella Piana di Gioia Tauro se pianti un bastone, immediatamente gli vengono le foglie e diventa un albero. Miriadi e miriadi di generazioni umane qui si sono succedute attorno agli ulivi, gli ulivi hanno garantito questo grande ombrello protettivo di intelligenza, di capacità di fascino, di storia e anche di sopravvivenza materiale e economica. Gli uomini hanno vissuto per secoli attorno e sopra questi ulivi, li hanno curati come si fa con i bambini riottosi. Per una serie di generazioni alle quali essi hanno appartenuto, beh, non c'è stata la possibilità la sera di tornare nella casa della città o del paese: essi vivevano in mezzo agli ulivi...

E.Argiroffi