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GLI INFORTUNI NELLO SPORT
Definizioni
• Infortunio – Evento improvviso che si verifica per causa violenta,
indipendentemente dalla volontà dell’interessato, e che provoca un danno fisico, traducibile in incapacità temporanea, permanente o morte
• Infortunio sportivo – È un infortunio che si verifica quando l’atleta è
esposto ad una determinata attività sportiva e si verifica in condizioni, in tempi e luoghi noti
– Si possono presentare durante gli allenamenti o le competizioni
Come prevenire gli infortuni?
• Siamo interessati a conoscere la frequenza di infortuni e chi è ne affetto, quando e dove questi si verificano, e quale è il loro esito
• Se capiamo come e perché gli infortuni si presentano, potremo mettere in atto strategie di controllo e prevenzione degli infortuni
Domande
• La pratica di un certo sport è associata ad un maggiore rischio?
• Esiste una sede corporea o un tipo di infortunio particolarmente frequente in un dato sport?
• Quali giocatori sono a maggior rischio in uno sport di squadra?
• Qual è la conseguenza dell’infortunio in termini di mancata partecipazione all’attività sportiva?
Come misurare la frequenza di infortuni nelle attività sportive
• Descrizioni di casi singoli non permettono di valutare la frequenza di infortuni
• È difficile confrontare sport diversi
– Numero di giocatori, durata del gioco, definizione di infortunio
• Prendiamo in prestito dall’epidemiologia alcuni strumenti di misura
Proporzioni e tassi
• In epidemiologia, proporzioni e tassi sono le fondamentali misure di frequenza dei fenomeni salute-malattia
• Tali misure sono delle frazioni
– hanno un numeratore ed un denominatore
• Al numeratore vi è il numero di infortuni
• Al denominatore vi è una misura della pratica sportiva
Scelta del denominatore
• Il denominatore può essere
– Il numero di atleti
– Il numero di partite
– Il numero di minuti giocati
– Il numero di presenze in campo
• La scelta del denominatore influenza l’interpretazione della misura di frequenza
Alcune misure di frequenza
• Ad esempio, è possibile calcolare
– il numero medio di infortuni per partita
– ogni quanti minuti si verifica un infortunio
– il numero di infortuni ogni 100 presenze
Tassi di infortunio
• Sono spesso calcolati come tassi di incidenza ogni 1000 ore
• Per calcolare il tasso di incidenza di infortunio, il numero di infortuni è rapportato al tempo-persona totale
• Il risultato viene poi moltiplicato per 1000, per ottenere così il tasso di incidenza ogni 1000 ore
Esempio di calcolo
• Immaginiamo che, durante le partite di campionato di una squadra di calcio di serie A, si siano verificati 8 infortuni in totale
• Qual è il tasso di infortuni ogni 1000 ore-giocatore?
Esempio di calcolo
• Il numeratore del tasso è il numero di infortuni, che è 8
• Per il denominatore, calcoliamo quante ore in totale i giocatori della squadra di calcio sono stati esposti al rischio di infortunio durante le gare ufficiali
• Ottenuto il denominatore, dividiamo il numeratore per il denominatore e poi moltiplichiamo per 1000
Calcolo del denominatore
• Nel calcio, vi sono 11 giocatori per squadra in un dato momento di gioco
• La durata del gioco è di 90 minuti (1.5 ore)
• Vi sono quindi (11*1.5)=16.5 ore-giocatore per partita
• Nell’intera stagione vi sono (38*16.5)=627 ore-giocatore
• Il denominatore è quindi 627 ore
Esempio di calcolo
• Il tasso è 8/627 ore=0.0127/ora
• Moltiplicando per 1000, il risultato finale è 12.7 infortuni ogni 1000 ore-giocatore
Tipologia di infortuni
Gli infortuni nello sport
• La maggior parte degli infortuni sportivi riguarda muscoli, tendini, legamenti e articolazioni, mentre in un numero limitato di casi si riportano rotture di ossa o danni agli organi interni
• Alcuni tipi di infortunio ricorrono con particolare frequenza in determinati sport – tra i corridori sono piuttosto comuni disturbi al
ginocchio e alla tibia (fratture dovute a torsioni o a stress), mentre tra i ginnasti si verificano soprattutto rotture dei legamenti
Tipologia degli infortuni
• Gli infortuni sono spesso da mettere in relazione con il tipo di sport praticato – Tennis -> epicondilite (gomito del tennista) – Saltatori -> infortuni al ginocchi (jumper’s knee) – Sport di contatto -> traumi cranici – Pallanuoto, pallavolo -> lesione cuffia dei muscoli
rotatori
• Negli sport di squadra anche il ruolo può portare ad una differente frequenza di infortuni – Nel calcio: 50% degli infortunati sono centrocampisti,
33% difensori, 17% attaccanti
Sedi più frequenti di infortuni nello sport
Tipologia degli infortuni
• Gli infortuni nello sport possono essere:
– Eventi acuti
– Eventi cronici
Lesioni acute più frequenti
Contusione
• Si verifica quando un organo (o un tessuto) subisce una compressione che produce lo schiacciamento delle parti molli, con una modesta fuoriuscita di sangue dai capillari verso i tessuti – Distinguere se la contusione è lieve o interessa direttamente i muscoli
• Nel primo caso bisogna disinfettare la ferita e poi applicare del ghiaccio per attenuare la sensazione di dolore e l’eventuale gonfiore. Il freddo, infatti, ha un effetto anestetizzante e una funzione vasocostrittiva, riduce cioè la fuoriuscita di liquidi dai vasi
• Se la contusione coinvolge direttamente i muscoli, è importante verificare se subito dopo compare un ematoma. I versamenti di sangue all’interno del tessuto muscolare possono causare, se trascurati, calcificazioni in grado di limitare la funzionalità del muscolo contuso
– Prendersi tutto il tempo necessario per ristabilirsi • Accelerare la ripresa aumenta il rischio di rendere il muscolo più esposto e più
sensibile agli effetti di futuri “colpi”
Distorsione
• Avviene in seguito a movimenti bruschi: per esempio, per avere appoggiato in modo non corretto il piede sul terreno mentre si corre o ricadendo male dopo un salto – A seconda della gravità del trauma, le distorsioni vengono
classificate in 1°, 2° e 3° grado, a seconda se le capsule e i legamenti articolati abbiano subito danni lievi, parziali o vere e proprie lesioni
• Distorsione lieve – Applicazione del ghiaccio sulla parte traumatizzata – Sospensione dell’attività sportiva
• Se il trauma è stato più complesso vanno ricostruite le modalità dell’infortunio per intervenire nel modo più corretto
Alcuni fattori di rischio per infortuni nel basket (Mc Kay e coll.)
• Il rischio di distorsione alla caviglia
– è aumentato di 5 volte se c’è stato un precedente infortunio alla stessa caviglia
– è aumentato di 4 volte se il giocatore calza scarpe con celle d’areazione nella suola rispetto a giocatori che calzano scarpe senza cella
– è aumentato di 2.5 volte negli atleti che non praticano la stretching prima della gara rispetto a chi lo pratica
– Un ruolo importante di fattore protettivo sembra essere giocato dal bendaggio funzionale della caviglia
Concussione
• È un trauma cranico che determina una temporanea perdita di coscienza. Può derivare da cadute nelle quali la testa urta contro un oggetto o quando un oggetto in movimento colpisce la testa
• La severità della concussione determina il livello di incoscienza e spesso chi ne è colpito non ha memoria dell’evento
• Le concussioni sono classificate in 5 livelli – I: confusione – II: confusione e amnesia < 5 minuti – III: sintomi I-II e perdita di coscienza < 5 minuti – IV: sintomi I-II e perdita di coscienza 5-10 minuti – V: come IV, e perdita di coscienza > 10 minuti
• La migliore terapia è il riposo, e varia con la severità della concussione
Lesioni croniche più frequenti
Patologie da sovraccarico cronico
• Il sintomo accusato da atleti affetti da patologia da sovraccarico cronico è essenzialmente il dolore – Grado 1
• Dolore solo dopo attività • Durata sintomi inferiore a 2 settimane
– Grado 2 • Dolore durante e dopo l’attività • Disabilità funzionale non significativa • Durata dei sintomi superiore a 2 settimane
– Grado 3 • Dolore durante e dopo l’attività • Disabilità funzionale significativa • Durata dei sintomi superiore a 6 settimane
– Grado 4 • Dolore costante • Disabilità funzionale completa • Incapacità di allenarsi e svolgere gare
Patologie da sovraccarico dei tendini
• Se il sovraccarico interessa le strutture tendinee, possono verificarsi 3 tipi di lesione – Tendinopatie inserzionali
• Riguardano l’inserzione tendinea nell’osso – Tipiche tendine patellare e cuffia dei rotatori
– Peritendiniti (tenosinoviti) • Infiammazione delle strutture peritendinee
– Tendinosi • Condizioni degenerative in assenza di infiammazione
con metaplasia cartilaginea e calcificazioni
Tendinopatia dell’achilleo
• Il tendine è una struttura estremamente resistente, ma ha un consumo di ossigeno 7,5 volte inferiore a quello del muscolo, quindi una lenta capacità di rigenerazione
• È un tessuto difficilmente lesionabile in condizioni normali, ma ripetuti insulti da sovraccarico (come il correre con i muscoli affaticati) possono causare microlesioni che in breve tempo le cellule non riescono a riparare
• La tendinopatia al tendine d’Achille è un problema che coinvolge solitamente atleti che praticano sport in cui è presente la corsa
Tendinopatia dell’achilleo
• Caratteristiche – Condizione di squilibrio tra i fenomeni di sintesi e quelli degenerativi,
con prevalenza di questi ultimi. Il dolore è generato in particolar modo da meccanismi biochimici intratendinei che coinvolgono i neurotrasmettitori e altre sostanze chimiche irritanti; questi possono essere associati al fenomeno infiammatorio della componente peritendinea che può, a sua volta, causare dolore
• Cause – Eccessivo stress meccanico
– Fattori congeniti (eccessiva pronazione del piede, supinazione, …)
– Farmaci: l’eccessivo uso di corticosteroidi, di alcuni antibiotici (ciprofloxacina e altri antibiotici) e altri farmaci (statine,...)
Tendinopatia dell’achilleo
• Approccio terapeutico – L’elemento più importante è la tempestività, cioè prima si agisce e più
rapidi sono i tempi di guarigione. Ai primi sintomi (dolore e fastidio) è opportuno intervenire con il ghiaccio ed eventualmente antinfiammatori (ma per non più di 2-3 giorni); se la patologia non scompare entro l’allenamento successivo è opportuno ricorrere al riposo (attivo) e rivolgersi a personale medico competente
• Tra gli interventi più frequenti solitamente utilizzati sono da ricordare – Riposo – Uso di talloniera o di plantare – Intervento medico (ortopedico sportivo) – Intervento fisioterapico – Riabilitazione e ritorno alla normale attività sportiva – Riduzione di eventuali fattori predisponenti
Patologie da sovraccarico delle articolazioni
• Sovraccarico articolare – Ginocchio
• Lesioni intra-articolari, tipiche degli sciatori
• Lesioni patellari
– Sindrome dello sfregamento ileotibiale • Caratteristiche dei podisti
– Sindrome dello sfregamento della spalla • Nuotatori
– Sindrome dello sfregamento del gomito • Tennis, baseball, lancio del peso, ginnastica, sollevamento
pesi e squash
Patologie da sovraccarico dei muscoli
• Fibre muscolari
– Contratture
– Allungamento delle fibrocellule (stiramento)
– Sindrome miofasciale
– Rottura del muscolo (strappo) con evidente stravaso (ematoma)
Frattura da fatica
• La frattura da fatica può verificarsi quando la patologia da sovraccarico interessa il tessuto osseo in seguito ad esposizione a movimenti di alta frequenza di esecuzione e bassa intensità di forza che sbilanciano in senso sfavorevole l’attività degli osteoblasti con predominanza degli osteoclasti, relativo aumento del riassorbimento ed assottigliamento della porzione corticale dell’osso, e fenomeni di osteoporosi
Eziologia, prevenzione e terapia
Fattori intrinseci ed estrinseci
• I fattori che influiscono sulla probabilità che un infortunio si verifichi si possono suddividere in
– Fattori intrinseci
• Dipendono dalle caratteristiche dell’atleta
– Fattori estrinseci
• Dipendono dall’abbigliamento e dalle attrezzature
• Dipendono dalle condizioni organizzative ed ambientali
• Dipendono dalle caratteristiche dello sport praticato
Infortuni – Fattori intrinseci
• Sono legati alla struttura del singolo individuo, in particolare allo stato psico-fisico ed alle condizioni di allenamento – Età – Sesso – Peso – Composizione corporea – Potenza muscolare
• Sbilanciamento muscoli agonisti/antagonisti
– Debolezza muscolare – Lassità o scarsa flessibilità legamentosa
• Congenite
– Malformazioni • Varismo, valgismo, piede piatto
– Aspetto psicologico (emotività, esasperata motivazione)
Infortuni – Fattori estrinseci
• Ambiente – Freddo -> ridotta elasticità – Caldo/umido -> colpi di calore – Illuminazione inadeguata
• Superfici del campo – Sintetico -> più frequenti
lesioni ai legamenti
• Equipaggiamento – Scarpe inadatte o deteriorate
• Legate ai metodi di allenamento – Elevata intensità – Rapidi cambiamenti – Tecniche inadeguate
• Legate al tipo di competizione – Calcio, pugilato, basket,
pallavolo, rugby • Lussazioni, contusioni,
fratture
– Automobilismo, motociclismo, motonautica
– Sport equestri
• Legate alle regole di gioco
Prevenzione degli infortuni
• Deve essere multifattoriale ed interessare elementi quali: – Preparazione atletica
• Adeguata preparazione aerobica • Evitare l’eccesso di allenamento • Stretching • Riscaldamento
– Equipaggiamento • Dispositivi di sicurezza individuale
– Parastinchi -> prevenzione fratture nel calcio – Bendaggio caviglie -> prevenzione distorsioni in basket e pallavolo – Casco -> riduzione rischio trauma cranico in sport motoristici, ciclismo, discesa libera,
diminuzione potenza impatto in pugilato dilettantistico, football americano, hockey su ghiaccio
– Regole di gioco • Contatto con avversario • Tecnica dello sport
– Percorsi diagnostico-terapeutico-riabilitativi • Riposo, farmaci, chirurgia, fisioterapia
Prevenzione degli infortuni
• Mezzi attivi – iniziative che il soggetto mette in atto per proteggersi
efficacemente dall’azione potenzialmente dannosa dell’esercizio fisico • corretta esecuzione dei movimenti
• esatta posizione del corpo
• adeguato grado d’allenamento
• Mezzi passivi – precauzioni adottate direttamente sull’atleta e
sull’ambiente aventi lo scopo di eliminare o quanto meno ridurre il rischio nelle varie attività sportive
Prevenzione degli infortuni
Terapia degli infortuni
• Il kit dei medicinali dello sportivo – Ghiaccio spray o istantaneo - Il ghiaccio è uno degli “ingredienti” fondamentali
per combattere i tipici infortuni da attività fisica • Ghiaccio in flaconi spray. Una spruzzata vigorosa sulla parte ha lo stesso effetto
calmante del dolore di un cumulo di cubetti • Ghiaccio istantaneo: di solito sotto forma di sacchetti che vanno agitati o colpiti con
un gesto secco per diventare freddi come barrette di ghiaccio vero
– Acqua ossigenata o altro disinfettante - L’acqua ossigenata è forse il più pratico e usato sistema per disinfettare le ferite di lieve entità, oltre che le escoriazioni
– Garza sterile idrofila - Serve a proteggere la parte del corpo interessata dalle escoriazioni
– Cerotti - per tennisti e amanti del jogging sono indispensabili quelli che proteggono dalle vesciche
– Bende elastiche – Cotone idrofilo – Salviette imbevute di ammoniaca
Terapia degli infortuni
• In molti casi è utile seguire il metodo R.I.C.E.
– R – Rest (riposo): interrompere tutte le attività che causano dolore
– I – Ice (ghiaccio): il freddo riduce il gonfiore
– C – Compression (compressione): comprimere la parte interessata riduce il gonfiore
– E – Elevation (elevazione): sollevare la parte interessata previene l’afflusso di sangue