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1
Università degli Studi di TeramoFacoltà di Scienze Politiche
Corso di Laurea in Statistica
Lezioni del Corso di Matematica
a cura di
D. Tondini
a.a. 2003/2004
-
2
CAPITOLO IGLI INTEGRALI
1. GENERALITÀ
Definizione di integrale definito per una funzione di una variabile (secondo Cauchy-Riemann). Sia ( )y f x= una funzione definita nell'intervallo chiuso [ ], a b . Si suddividatale intervallo in un numero n qualunque di intervalli parziali mediante gli 1n − punti
1 2 1, , ..., nx x x − con
0 1 2 1 ... n na x x x x x b−≡ < < < < < ≡
Si indichi con rf uno qualunque dei valori assunti dalla funzione ( )f x nell'intervalloparziale [ ]1 , r rx x− per 1, 2, ..., r n= . Posto:
1r r rx x h−− =si costruisca la somma:
1
n
r rr
h f=
∑Si consideri ora il seguente limite:
01
limn
r rr
h fθ →
=∑
dove θ è il massimo degli rh .
Se tale limite esiste ed è finito allora si dice che la ( )f x è integrabile nell'intervallo[ ], a b . Il limite considerato rappresenta proprio l'integrale definito della ( )f x in [ ], a b elo si indica con il simbolo:
(1) ( )
b
a
f x dx∫Gli estremi a e b dell'intervallo sono detti rispettivamente estremo inferiore ed estremosuperiore dell'integrale definito; la funzione ( )f x è detta funzione integranda ed xrappresenta la variabile di integrazione .Osservazione 1. La funzione ( )f x non è integrabile in [ ], a b se il predetto limite nonesiste oppure se è infinito (uguale a ± ∞).Osservazione 2. La variabile di integrazione x può essere sostituita da una qualsiasi altralettera, ad esempio t, u, v , etc. a patto che il simbolo (1) venga sostituito rispettivamente da:
-
3
( )
b
a
f t dt∫ , ( )b
a
f u du∫ , ( )b
a
f v dv∫ , etc.Condizione necessaria per l'integrabilità. Condizione necessaria (non sufficiente)affinché una funzione ( )f x definita in un intervallo [ ], a b sia ivi integrabile è che la
( )f x sia limitata in [ ], a b . In altre parole se la funzione ( )f x non è limitata in [ ], a bessa non è integrabile in [ ], a b ; se, invece, è limitata allora essa può essere integrabile in[ ], a b .
ESEMPILa funzione di Dirichlet definita da:
( )1 per razionale
0 per irrazionale
xf x
x
=
con 0 2x≤ ≤ , non è limitata e non è integrabile secondo Riemann.Analogamente la funzione definita da:
( )1
0
25 0
xf x x
x
≠= =
non è né limitata né integrabile secondo Riemannn.
Condizione necessaria e sufficiente di integrabilità. Condizione necessaria e sufficienteaffinché una funzione ( )f x definita e limitata in un intervallo [ ], a b sia ivi integrabile èche, fissato ad arbitrio un numero 0ε > si possa determinare in corrispondenza un numero
0εθ > tale che, qualunque sia la decomposizione di [ ], a b in intervalli parziali [ ]1 , r rx x− ,con 1, 2, ..., r n= ed 0 1 2 1 ... n na x x x x x b−≡ < < < < < ≡ (tutti di lunghezza minore di
εθ ) e denotati con re ed rE rispettivamente l'estremo inferiore e l'estremo superiore della
( )f x in [ ]1 , r rx x− , risulti:
1
n
r rr
h ε=
Ω
-
4
Dalla condizione di integrabilità di Riemann discendono i seguenti Teoremi.Teorema 1. Se la ( )f x è continua in [ ], a b allora è ivi integrabile secondo Riemann(condizione sufficiente e non necessaria di integrabilità).Teorema 2. Se la ( )f x è limitata in [ ], a b ed ivi presenta un numero finito di punti didiscontinuità allora è integrabile secondo Riemann (condizione sufficiente e non necessariadi integrabilità).Teorema 3. Se la ( )f x è monotona in [ ], a b allora è ivi integrabile secondo Riemann(condizione sufficiente e non necessaria di integrabilità).
2. PROPRIETÀ DELL'INTEGRALE DEFINITO
Sia ( )f x una funzione integrabile in [ ], a b . Allora:
(1) ( ) 0a
a
f xdx =∫(2) ( ) ( )0 0
b
a
f x dx f x= ⇔ ≡∫(3) ( ) ( )
a b
b a
f x dx f xdx= −∫ ∫(4)
b
a
dx b a= −∫(5) ( )
b b
a a
c dx c dx c b a⋅ = = −∫ ∫ con c costante
(6) ( ) ( ) ( )
b b
a a
c f x dx c f x dx c b a⋅ = = −∫ ∫ con c costante
(7) ( ) ( ) ( )
b c b
a a c
f x dx f x dx f x dx= +∫ ∫ ∫ con a < c < b(8) Se ( )f x è integrabile in [ ], a b allora tale risulta anche la funzione ( )f x erisulta:
-
5
( ) ( )b b
a a
f x dx f x dx≤∫ ∫(9) Se ( ) ( ) ( )1 2, , ..., nf x f x f x sono funzioni integrabili in [ ], a b allora anche lafunzione:
( ) ( ) ( ) ( )1 2 + ... nF x f x f x f x= + +è integrabile in [ ], a b e risulta:
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )1 2 1 2 ... ... b b b b
n n
a a a a
f x f x f x dx f x dx f x dx f x dx+ + + = + + + ∫ ∫ ∫ ∫(10) Se ( )f x e ( )g x sono funzioni integrabili in [ ], a b allora anche la funzione:
( ) ( ) ( )F x f x g x= ⋅è integrabile in [ ], a b .Osservazione. Non esiste una regola analoga a quella della somma che consenta dicalcolare immediatamente l'integrale di un prodotto. In tal caso, infatti, occorrerà ricorreread alcune formule di integrazione che verranno analizzate nel seguito.(11) Se ( )f x e ( )g x sono funzioni integrabili in [ ], a b allora anche la funzione:
( ) ( )( )
f xF x
g x= , ( ) 0g x ≠
è integrabile in [ ], a b .
ESEMPI
α)
11
2 3 3 3
11
1 1 11 1 0
3 3 3x dx x == ⋅ − ⋅ =∫
β)
1
1
0 0dx
+
−
⋅ =∫ qualunque siano gli estremi a e b dell'intervallo di partenza
γ) ( )
2 2
43 4 4
11
1 1 1 1 1 1 152 1 16 1 4
4 4 4 4 4 4 4x dx x
−−
= = ⋅ − ⋅ − = ⋅ − ⋅ = − =∫
-
6
Scambiando gli estremi d'integrazione si ha:
( )
11
43 4 4
22
1 1 1 1 1 1 151 2 1 16 4
4 4 4 4 4 4 4x dx x
−−
= = ⋅ − − ⋅ = ⋅ − ⋅ = − = −∫δ)
1
1
2
2
1 2 1dx x= = − = −∫δ')
1
1
1
1
1 1 2dx x−
−
= = + =∫ε)
1
1
2
2
2 2 2 1 2 2 2 4 2dx x⋅ = = ⋅ − ⋅ = − = −∫ζ) ( ) ( ) ( )
1 113
12 2 3 3 3
22
2 2
2 2 2 2 2 2 2 141 2 1 8 7
5 5 5 3 15 15 15 15 15x
x dx x dx x == = ⋅ = ⋅ ⋅ − = ⋅ − = ⋅ − = −∫ ∫η)
12 22 1 22 22
11 211 12
1 1 1 11 4
2 2 2 4 2 4x x
xdx xdx xdx = + = + = ⋅ − + ⋅ − = ∫ ∫ ∫
1 3 1 15 3 15 12 32 4 2 4 8 8 8 2
= ⋅ − + ⋅ = − + = = Si poteva pervenire allo stesso risultato procedendo più semplicemente come segue:
222
11
4 1 32 2 2 2x
x dx⋅ = = − =∫θ)
1 113
2 2
22 2
2 2 2 14 145 5 5 3 15 15
xx dx x dx= = ⋅ = − =∫ ∫
1 113
2 2
22 2
2 2 2 14 145 5 5 3 15 15
xx dx x dx= = ⋅ = − =∫ ∫
-
7
Osservazione. Si noti che può essere integrabile ( )f x e non la ( )f x , come accade per lafunzione:
( )1 per razionale
1 per irrazionale
xf x
x
= −con a x b≤ ≤ .
ι) ( ) ( )2 2 2 2
2 23 222 21
1 11 1 1 1
2 1 2 23 2x x
x x dx x dx x dx dx x =− + = + − + = − ⋅ +∫ ∫ ∫ ∫ ( )8 1 1 7 3 7 12 2 2 1 2 1 2
3 3 2 3 2 3 3 = − − ⋅ − + − = − ⋅ + = − =
κ) Poniamo:( ) 2f x x= e ( )g x x=
Ne segue che:
( ) ( ) ( )2 2
242 3
00 0
4 0 44
b
a
xf x g x dx x x dx x dx =⋅ = ⋅ = = − = ≠∫ ∫ ∫
( ) ( )
2 22 23 2
2
0 00 0
8 162
3 2 3 3
b b
a a
x xf x dx g x dx x dx xdx≠ ⋅ = ⋅ = ⋅ = ⋅ =∫ ∫ ∫ ∫
In generale, quindi, l'integrale del prodotto è diverso dal prodotto degli integrali.κ') Analogamente, se poniamo:
( ) 2f x x= e ( )g x x=allora si ha:
( )( )
( )
( )
2
2232 2
22 20 02 22
00 0 0
0
83 8322 2 6
2
b
b
ab
a
a
f x d x x dxx
f x x xdx dx xdx
g x x xg x dx xdx
= = = = ≠ = = = =∫ ∫
∫ ∫ ∫∫ ∫
ovvero l'integrale del quoziente di due funzioni è diverso dal quoziente degli integrali.
Sussistono, inoltre, per gli integrali definiti i seguenti Teoremi.Teorema della media. Se ( )f x è una funzione integrabile in [ ], a b allora risulta:
(α) ( ) ( )
b
a
f x dx b aµ= −∫
-
8
essendo µ un opportuno valore compreso tra l'estremo inferiore e e l'estremo superiore Edella ( )f x in [ ], a b .
Il precedente Teorema può essere anche generalizzato come segue:Teorema della media generalizzato. Se ( )f x e ( )g x sono due funzioni integrabili in[ ], a b ed è ( ) 0g x ≥ oppure ( ) 0g x ≤ , allora risulta:
(β) ( ) ( ) ( )
b b
a a
f x g x dx g x dxµ⋅ = ∫ ∫essendo µ un opportuno valore compreso tra l'estremo inferiore e e l'estremo superiore Edella ( )f x in [ ], a b .Osservazione. Se nella (α) si pone ( ) 1g x = si ottiene proprio la (β).Corollario 1. Se ( )f x è una funzione integrabile in [ ], a b ed è ivi positiva (negativa),allora risulta:
( ) ( )0b
a
f x dx ≥ ≤∫Corollario 2. Se ( )f x e ( )g x sono due funzioni integrabili in [ ], a b ed è ( ) ( )f x g x≥allora:
( ) ( )
b b
a a
f x dx g x dx≥∫ ∫Definizione. Sia ( )y f x= una funzione integrabile nell'intervallo [ ], a b , ovverointegrabile in ogni intervallo [ ], a x , essendo x un generico punto di [ ], a b . Allora lafunzione:
( ) ( )
x
a
F x f t dt= ∫è detta funzione integrale della ( )f x in [ ], a b relativa al punto a.Osservazione. In luogo dell'estremo a è possibile considerare un altro punto qualunque 0x
di [ ], a b .Teorema. Se la funzione ( )f x è integrabile in [ ], a b allora la ( )F x risulta continua in[ ], a b .
-
9
Teorema fondamentale del calcolo integrale. La funzione ( )F x è derivabile in ogni puntox dove la ( )f x è continua ed in tali punti risulta:
( ) ( )'F x f x=Osservazione. Se la ( )f x è continua allora la ( )'F x esiste sempre.
3. SIGNIFICATO GEOMETRICO DELL'INTEGRALE DEFINITO
Sia ( )y f x= una funzione definita nell'intervallo [ ], a b ed ivi continua e non negativa.Sia inoltre Γ la sua rappresentazione grafica in un riferimento cartesiano ortogonale Oxy:
La curva Γ , le retta x a= , x b= ed il segmento a x b≤ ≤ dell'asse x delimitano una partedi piano T che, per la sua forma, si chiama trapezoide o rettangoloide.Ci proponiamo ora di determinare l'area di T. Dividendo l'intervallo [ ], a b in un numeroqualunque n di intervalli parziali di uguale lunghezza mediante i punti 1 2 1, , ..., nx x x − con
0 1 2 1 ... n na x x x x x b−≡ < < < < < = . Osserviamo, in primo luogo, che la lunghezza di
ciascun intervallo parziale è uguale a b a
n−
.
xnx2x1x0 = a xn−1An−1 AnA2A1AO
A'n−1 A'nA'2A'1
A'A'' A1'''
A2''A1'' A''n−1 A''n
T
Γ
y
x
-
10
Posto b a h
n− = e denotati con rm ed rM rispettivamente il minimo ed il massimo
assoluto della ( )f x nell'intervallo [ ]1 , r rx x− ( )1, 2, ..., r n= , consideriamo le seguentisomme:
1 21
... n
n n rr
S m h m h m h m h=
= + + + =∑(somma delle aree dei rettangoli ' '' ' ' ' '1 1 1 1 2 2 1 1, , ..., n n n nA A A A A A A A A A A A− − )
'1 2
1
... n
n n rr
S M h M h M h M h=
= + + + = ∑(somma delle aree dei rettangoli '' ''' '' '' '' ''1 1 1 1 2 2 1 1, , ..., n n n nA A A A A A A A A A A A− − )
Si indichi inoltre con 1T il plurittangolo inscritto in T e con 2T quello circoscritto a T.
Osservato che 1T è contenuto in T e che 2T contiene T risulta naturale considerare,
qualunque sia n, nS ed 'nS come valori approssimati rispettivamente per difetto e per
eccesso dell'area A di T, cioè:'
n nS S≤ ≤Aper cui poniamo, per definizione:
(1) ( )
b
a
f xdx= ∫ASe, invece, la ( )f x , definita in [ ], a b , è ivi continua e non positiva allora:
(2) ( )
b
a
f x dx= −∫A
A
B
y
xO
ab
A' B'
Γ
T
-
11
Se, poi, la ( )f x , definita in [ ], a b , è ivi continua ed inoltre è non negativa in [ ], a c e nonpositiva in [ ], c b ( )a c b< < , allora:
(3) ( ) ( )
c b
a c
f x d x f x dx= −∫ ∫A
Se ( )f x e ( )g x sono due funzioni definite in [ ], a b ed ivi continue e se [ ], x a b∀ ∈risulta ( ) ( )f x g x≥ , allora:
(4) ( ) ( ) ( ) ( )
b b b
a a a
f x d x g x d x f x g x dx= − = − ∫ ∫ ∫A
avendo indicato con 1Γ e 2Γ rispettivamente le curve di equazione ( )y f x= ed( )y g x= .
O a c bx
B
A
C B'A' T
T
T
Γ
y
x
y
O a b
B
A
D
CT
Γ1
Γ2
-
12
Se, inoltre, ( )f x e ( )g x sono funzioni definite e continue in [ ], a b e se ( ) ( )f x g x≥ ,[ ], x a c∀ ∈ , ed ( ) ( )f x g x≤ , [ ], x c b∀ ∈ ( )a c b< < , allora:
( ) ( ) ( ) ( )
c b
a c
f x g x dx g x f x dx= − + − ∫ ∫A
4. PRIMITIVA DI UNA FUNZIONE: INTEGRALE INDEFINITO
Sia ( )y f x= una funzione definita nell'intervallo [ ], a b .Definizione. Una funzione ( )xΦ , definita in [ ], a b e tale che ( ) ( )' x f xΦ = , [ ], x a b∀ ∈ ,si dice primitiva della ( )f x in [ ], a b .Osservazione 1. Se ( )xΦ è una primitiva di ( )f x , allora lo è anche ( )x cΦ + , dove c èuna costante arbitraria; viceversa, una qualsiasi primitiva ( )1 xΦ di ( )f x ènecessariamente del tipo ( )x cΦ + (la derivata di ( ) ( )1 x xΦ Φ− è nulla [ ], x a b∀ ∈ per cuitale differenza è costante in tutto [ ], a b ).Osservazione 2. Se ( )y f x= è continua, allora:a) la funzione integrale ( )F x che, per definizione esiste sempre, è integrabile;b) la funzione primitiva ( )xΦ esiste (si osservi che qualora la ( )f x non sia
continua non è detto che la primitiva esiste);c) ( )'F x e ( )' xΦ sono uguali a meno di una costante
Γ1
Γ2
y
x
O a c b
ADC
E
B
-
13
Osservazione 3. Alle volte si pone la seguente:
Definizione. Se la funzione ( )f x è dotata di primitiva ( )xΦ in [ ], a b , allora l'insiemedelle funzioni ( )x cΦ + , con c costante arbitraria, primitive della ( )f x in [ ], a b ,rappresenta proprio l'integrale indefinito della ( )f x e lo si indica con il simbolo:
(1) ( )f xdx∫Per definizione risulta, quindi:
( ) ( )f x dx x cΦ= +∫Pertanto se ( )f x è continua oppure è dotata di primitiva ed è integrabile in [ ], a b , ilsimbolo (1) è esattamente quello di cui ci siamo occupati fino ad ora; se, invece, ( )f x èdotata di primitiva ma non è integrabile in [ ], a b , allora la (1) non è altro che l'insieme
( )x cΦ + .
5. TABELLA DEGLI INTEGRALI INDEFINITI IMMEDIATI
(1) 0 dx c⋅ =∫ con c = costante(2) dx x c= +∫(3) 1
11
n nx dx x cn
+= ++∫ con n ≠ −1
(4) 2dx
x cx
= +∫(5) sin cosxdx x c= − +∫(6) cos sinxdx x c= +∫(7) 2 tgcos
dxx c
x= +∫
-
14
(8) 2 ctgsindx
x cx
= − +∫(9)
2
arcsinarccos1
x cdxx cx
+= − +−∫
(10) 2 arctgarcctg1
x cdxx cx
+= − ++ ∫
(11) logdx
x cx
= +∫(12) x xe dx e c= +∫(13)
log
xx aa dx c
a= +∫
6. PRINCIPALI REGOLE DI INTEGRAZIONE
(14) ( ) ( )k f x dx k f x dx⋅ = ⋅∫ ∫(15) ( ) ( ) ( ) 11'
1n n
f x f x dx f x cn
+⋅ = ⋅ + +∫ con n ≠ −1
(16)( )( )
( )'
2f x
dx f x cf x
= +∫(17) ( ) ( ) ( )sin ' cosf x f x dx f x c⋅ = − +∫(18) ( ) ( ) ( )cos ' sinf x f x dx f x c⋅ = +∫(19)
( )( ) ( )2
'tg
cos
f xdx f x c
f x= +∫
(20)( )
( ) ( )2'
ctgsin
f xdx f x c
f x= − +∫
-
15
(21)( )
( )( )( )2
arcsin'arccos1
f x cf xdx
f x cf x
+= − +− ∫(22)
( )( )
( )( )2
arctg'arcctg1
f x cf xdx
f x cf x
+= − ++ ∫(23)
( )( ) ( )'
logf x
dx f x cf x
= +∫(24) ( ) ( ) ( )'f x f xe f x dx e c⋅ = +∫(25) ( ) ( )
( )'
log
f xf x aa f x dx c
a⋅ = +∫
ESEMPI
(3)
α) 3 3 1 41 1
3 1 4x dx x c x c+= + = +
+∫β)
2 2 3 3 512 12 2 2 21
2
1 13 5
12 2
x xdx dx x dx x dx x c x c
x x
− += = = = + = + =
+∫ ∫ ∫ ∫
55 222 2 2
5 5 5x c x c x x c= + = + = +
γ) ( ) ( ) 71 122 23 3 3 3x x dx x x dx x dx x dx+⋅ = ⋅ = = =∫ ∫ ∫ ∫
7 101 3 10 3 33 31 1 3 37 10 10 1013 3
x c x c x c x x c+
= + = + = + = ++
(14)
α) 4 4
3 32 2 24 2x x
x dx x dx c c= = ⋅ + = +∫ ∫ risultando 2k = ed ( ) 3f x x=
β) 4 1
4 4 2 8dx dx x c x cx x
= = ⋅ + = +∫ ∫ essendo 4k = ed ( ) 1f x
x=
-
16
(15)
α) ( ) ( ) ( )4 4 1 51 11 1 14 1 5
x dx x c x c++ = + + = + ++∫
essendo 4 1n = ≠ − , ( ) 1f x x= + ed ( )' 1f x =
β) ( ) ( ) ( ) 31 1 12 2 21 12 2 1 2 2 1 2 1 2 11 31
2 2
x dx x dx x c x c++ = + = + + = + + =+∫ ∫
( ) ( )32 22 1 2 1 2 13 3
x c x x c= + + = + + +
essendo 1 12n = ≠ − , ( ) 2 1f x x= + ed ( )' 2f x =
γ) 21
sin cos sin2
x xdx x c= +∫ essendo 1 1n = ≠ − , ( ) sinf x x= ed ( )' cosf x x=
δ) ( ) ( )4 4 14 51 1sin cos sin cos sin sin4 1 5
x xdx x xdx x c x c+= = + = ++∫ ∫
essendo 4 1n = ≠ − , ( ) sinf x x= ed ( )' cosf x x=
ε) ( ) ( )2 2 12 31 1cos sin cos sin cos cos2 1 3
x xdx x xdx x c x c+= = − + = − ++∫ ∫
essendo 2 1n = ≠ − , ( ) cosf x x= ed ( )' sinf x x= −(16)
α) 22 2 2
2 1 2 12 1
2 21 2 1 1
x x xdx dx dx x c
x x x= = = ⋅ − + =
− − −∫ ∫ ∫ 2 1x c= − + osservando che x risulta, a meno del fattore 2, la derivata di ( ) 2 1f x x= −
β) 2 2
3 3
3 3
3 1 3 12 1 1
2 22 1 1
x xdx dx x c x c
x x= = − ⋅ − + = − − +
− −∫ ∫osservando che 23x risulta, a meno del fattore −1, la derivata di ( ) 31f x x= −
(17) + (18)
α) ( ) ( )2 2sin 2 4 cos 2x xdx x c⋅ = − +∫ dove ( ) 22f x x= ed ( )' 4f x x=
-
17
β) 2cos2 1 1
cos2 2cos2 sin22 2 2
xxdx dx xdx x c= = = +∫ ∫ ∫
dove ( ) 2f x x= ed ( )' 2f x =
γ) 3 4
3 4 3 4 44 cos 1 1cos 4 cos sin4 4 4
x xx x dx dx x x dx x c= = = +∫ ∫ ∫
dove ( ) 4f x x= ed ( ) 3' 4f x x=
δ) 3 4
3 4 3 4 44 sin 1 1sin 4 sin cos4 4 4
x xx x dx dx x x dx x c= = = − +∫ ∫ ∫
dove ( ) 4f x x= ed ( ) 3' 4f x x=(19) + (20)
α) 23
tg3cos 3
dx x cx
= +∫ essendo ( ) 3f x x= ed ( )' 3f x =
β) 2 2 21 3 1 3
tg33cos 3 3cos 3 cos 3
dx x cx x x
= = = +∫ ∫ ∫ osservando che 1 risulta, a meno del fattore 3, la derivata di ( ) 3f x x=
γ) ( ) ( ) ( ) ( )2 2 21 1 1
ctgsin sin sin
dx dx dx x cx x x
− −= = − = − − − + = − − − −∫ ∫ ∫
( )=ctg x c− + osservando che 1 risulta, a meno del fattore −1, la derivata di ( )f x x= −
(21) + (22)
α) ( ) ( )
2
4 2 22 2
2 1 2 1arcsin
2 21 2 1 1
x x xdx dx dx x c
x x x= = = +
− − −∫ ∫ ∫ essendo x, a meno del fattore 2, la derivata di ( ) 2f x x=
β) ( )2 2 2
1 1 1
2 2 1 1 1 2 1dx dx dx
x x x x x x= = =
− − + − − − +∫ ∫ ∫
( )( )
2
1arcsin 1
1 1dx x c
x= = − +
− −∫ essendo ( ) 1f x x= − ed ( )' 1f x =
-
18
γ) ( ) ( )2 2 2
1 1 51 25 1 5 5 1 5
dx dx dxx x x
= = =+ + + ∫ ∫ ∫
( )2
1 5 1arctg5
5 51 5dx x c
x= = +
+∫ essendo 1, a meno del fattore 5, la derivata di ( ) 5f x x=
δ) ( )2 2 22
1 9 1 9 1 19 99 99 9
13
dx dx dx dxx xx x
= = = =+ ++ +
∫ ∫ ∫ ∫
2
11 13 arctg3 3 3
13
xdx c
x= = +
+ ∫
essendo ( )3xf x = ed ( ) 1'
3f x =
(23)
α) 2 2 2
33 3 3
3 1 3 1log 3
3 33 3 3 3x x x
dx dx dx x cx x x
= = = + ++ + +∫ ∫ ∫
con ( ) 3 3f x x= + ed ( ) 2' 3f x x= ( 2x rappresenta, a meno del fattore 3, la derivata, di ( )f x )
β)
11 log log
log logxdx dx x c
x x x= = +∫ ∫
con ( ) logf x x= ed ( ) 1'f x x=
γ) sin sin sin
tg logcoscos cos cos
x x xxdx dx dx dx x c
x x x− −
= = = − = − +−∫ ∫ ∫ ∫
con ( ) cosf x x= ed ( )' sinf x x= −
δ) ( )
2 1 2 1 2 12 1
2 1 2 12 1
2 1 2 1log 4
2 24 42 4
x x xx
x xx
e e edx dx dx e c
e ee
+ + ++
+ ++= = = + +
+ ++∫ ∫ ∫ con ( ) 2 1 4xf x e += + ed ( ) 2 1' 2 xf x e +=
(24) + (25)
α) 2 2x xe dx e c+ += +∫ essendo ( ) 2f x x= + ed ( )' 1f x =
-
19
β) 3
3 3 32 1
2 1 2 1 13 1 133 3 3
xx x xx ex e dx dx x e dx e c
++ + += = = +∫ ∫ ∫
essendo 2x , a meno del fattore 3, la derivata di ( ) 3 1f x x= +
γ) 2 25 5
32 3 3 logx xx dx e c+ +⋅ = +∫
essendo 3a = , ( ) 2 5f x x= + ed ( )' 2f x x=
δ) 1 2 s i n 1 2 s i n 1 2 s i n2cos 1
cos 2 2 2cos 22 2
x x xxx dx dx x dx+ + +⋅ = ⋅ = ⋅ =∫ ∫ ∫ 1 2sin 2
12 log
2x e c+= ⋅ ⋅ +
essendo 2a = , ( ) 1 2sinf x x= + ed ( )' 2cosf x x=
7. INTEGRALE INDEFINITO ED INTEGRALE DEFINITO
Sia ( )f x una funzione continua nell'intervallo [ ], a b e sia:
( ) ( )
x
a
F x f t dt= ∫la funzione integrale. Per il Teorema Fondamentale del calcolo integrale, quindi, risulta:
( ) ( )'F x f x=Indichiamo, inoltre, con ( )x cΦ + l'integrale indefinito, cioè poniamo:
( ) ( )f x dx x cΦ= +∫ed in particolare consideriamo, per 0c = , la primitiva ( )xΦ di ( )f x . In virtùdell'Osservazione 2. c) riportata in ¶ 4. la derivata della funzione integrale è uguale aquella della funzione primitiva, ovvero:
( ) ( )' 'F x xΦ=da cui si ha:
( ) ( ) 1F x x cΦ= + ⇒ ( ) ( ) ( )1 1
x
a
x F x c f t dt cΦ = − = −∫Per x a= , quindi:
( ) ( ) 1F a a cΦ= + ⇒ ( ) ( ) 1 1a F a c cΦ = − = − ⇒ ( ) 1a cΦ = −
-
20
essendo:
( ) 0a
a
f t dt =∫Pertanto si può scrivere:
( ) ( ) ( )
x
a
x f t dt aΦ Φ= +∫ ⇒ ( ) ( ) ( )x
a
x a f t dtΦ Φ− = ∫da cui segue, in particolare:
(1) ( ) ( ) ( )
b
a
b a f t dtΦ Φ− = ∫che rappresenta proprio la:Formula fondamentale del calcolo integrale. L'integrale definito di una funzione continua
( )f x in [ ], a b è uguale alla differenza dei valori che una primitiva della ( )f x assumerispettivamente nell'estremo superiore b e nell'estremo inferiore a dell'integrale. In simbolisi ha:
( ) ( ) ( ) ( )
b
b
a
a
f t dt x b aΦ Φ Φ= = −∫Osservazione. La (1) esiste anche se la ( )f x è dotata di primitiva ed è integrabile in[ ], a b .
ESEMPI
α) ( )
1
0
1x dx+∫In primo luogo occorre calcolare l'integrale indefinito:
( )2
12x
x dx xdx dx x c+ = + = + +∫ ∫ ∫Ne segue, quindi, che:
( )
1 1 112
00 0 0
1 0 1 31 1 0 1
2 2 2 2 2
x
x
xx dx xdx dx x
=
=
+ = + = + = + − + = + = ∫ ∫ ∫
-
21
β)
2
1
1dx
x∫Essendo:
1logdx x c
x= +∫
risulta:
( )2
2
1
1
1log log 2 log1 log2 log1 log2 0 log2
x
xdx x
x=
== = − = − = − =∫
γ) ( )1
1
x xe e dx−
−
+∫Poiché:
( )x x x x x xe e dx e dx e dx e e c− − −+ = + = − +∫ ∫ ∫segue che:
( ) ( ) ( ) ( ) ( )1
2211 1 1 1
1
1
2 12 2 22x x x x
eee e dx e e e e e e e
e e e− − − −
−
−
−−+ = − = − − − = − = =∫