gli studi fisici di galileo

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Gli studi fisici di Galileo Il principio di inerzia Galileo nel Dialogo sopra i due massimi sistemi ragiona ed espone il primo principio della dinamica che ci dice: un corpo continua a muoversi di moto rettilineo uniforme, a meno che una forza lo costringa a muoversi diversamente. Il ragionamento utilizzato è il seguente: se la velocità di un corpo che scende lungo un piano inclinato aumenta, e se sale invece diminuisce, sul piano orizzontale la velocità non può né aumentare né diminuire, rimane dunque costante (in assenza di forza d'attrito). Ai tempi di Aristotele e per tutto il medioevo si pensava invece che uno fosse lo stato naturale delle cose, la quiete, essendo il moto un qualcosa di temporaneo. Si pensava infatti che il moto fosse prodotto da una forza e che cessasse quando l'effetto di essa sul corpo fosse finito. L'intuizione di Galileo dava modo di spiegare anche il movimento continuo e perpetuo dei pianeti e della Terra. Le leggi sulla caduta dei gravi Tutti i corpi, qualunque sia il loro peso, cadono con la stessa velocità. La legge sulla caduta dei gravi enunciata da Galileo, andava contro la fisica aristotelica che poneva il peso del corpo e la velocità di caduta in diretta proporzione. Per comprovare la propria tesi, si dice che lo studioso sia andata sopra la torre di Pisa e che abbia fatto cadere due pesi, uno di una libbra e l'altro di cento libbre: osservando l'arrivo al suolo, notò come la seconda fosse arrivata con un leggero anticipo rispetto alla prima. Questo risultato smentisce quindi la teoria aristotelica, secondo la quale il corpo di cento libbre sarebbe dovuto cadere cento volte prima di quello da una libbra. Il leggero ritardo del primo è dato dall'attrito dell'aria circostante . Il secondo principio della dinamica Galileo formulò anche il secondo principio della dinamica, che dice che: la forza è uguale alla massa per l'accelerazione. Grazie a questo principio fu in grado di determinare il concetto di massa di un corpo e di accelerazione. Il principio di relatività galileiana Per spiegare il motivo per cui, nonostante la Terra girasse su se stessa e attorno al Sole, gli uomini non sentissero questo movimento, Galileo formulò il principio di relatività, secondo cui risulta completamente impossibile determinare all'interno di un sistema 'chiuso' se esso sia in quiete o in moto rettilineo uniforme. Alvau Francesca IV F Fonti: La fisica di Amaldi - Ugo Amaldi Il nuovo protagonisti e testi della filosofia - Giovanni Fornero

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Breve articolo sugli studi fisici compiuti da Galileo

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Page 1: Gli studi fisici di Galileo

Gli studi fisici di Galileo

Il principio di inerzia

Galileo nel Dialogo sopra i due massimi sistemi ragiona ed espone il primo principio della dinamica che ci dice: un corpo continua a muoversi di moto rettilineo uniforme, a meno che una forza lo costringa a muoversi diversamente. Il ragionamento utilizzato è il seguente: se la velocità di un corpo che scende lungo un piano inclinato aumenta, e se sale invece diminuisce,

sul piano orizzontale la velocità non può né aumentare né diminuire, rimane dunque costante (in assenza di forza d'attrito).Ai tempi di Aristotele e per tutto il medioevo si pensava invece che uno fosse lo stato naturale delle cose, la quiete, essendo il moto un qualcosa di temporaneo. Si pensava infatti che il moto fosse prodotto da una forza e che cessasse quando l'effetto di essa sul corpo fosse finito.L'intuizione di Galileo dava modo di spiegare anche il movimento continuo e perpetuo dei pianeti e della Terra.

Le leggi sulla caduta dei gravi

Tutti i corpi, qualunque sia il loro peso, cadono con la stessa velocità. La legge sulla caduta dei gravi enunciata da Galileo, andava contro la fisica aristotelica che poneva il peso del corpo e la velocità di caduta in diretta proporzione. Per comprovare la propria tesi, si dice che lo studioso sia andata sopra la torre di Pisa e che abbia fatto cadere due pesi, uno di una libbra e l'altro di cento libbre: osservando l'arrivo al suolo, notò come la seconda fosse arrivata con un leggero anticipo rispetto alla prima.Questo risultato smentisce quindi la teoria aristotelica, secondo la quale il corpo di cento libbre sarebbe dovuto cadere cento volte prima di quello da una libbra. Il leggero ritardo del primo è dato dall'attrito dell'aria circostante .

Il secondo principio della dinamica

Galileo formulò anche il secondo principio della dinamica, che dice che: la forza è uguale alla massa per l'accelerazione. Grazie a questo principio fu in grado di determinare il concetto di massa di un corpo e di accelerazione.

Il principio di relatività galileiana

Per spiegare il motivo per cui, nonostante la Terra girasse su se stessa e attorno al Sole, gli uomini non sentissero questo movimento, Galileo formulò il principio di relatività, secondo cui risulta completamente impossibile determinare all'interno di un sistema 'chiuso' se esso sia in quiete o in moto rettilineo uniforme.

Alvau Francesca IV FFonti: La fisica di Amaldi - Ugo Amaldi Il nuovo protagonisti e testi della filosofia - Giovanni Fornero