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Guida alle PARI OPPORTUNITA’

comunicazione interna

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Indice

Premessa ____________________________________________ 5

IL CPO in Poste Italiane ________________________________ 6

La legislazione sulle Pari Opportunità ____________________ 8

Pari Opportunità e politiche sociali ______________________ 14

Appendice ___________________________________________18

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Guida alle PARI OPPORTUNITÀ


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Art. 3 Cost.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti allalegge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinionipolitiche, condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordineeconomico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianzadei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana el’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica,economica e sociale del Paese”.



PREMESSA

DESTINATARI E OBIETTIVO

Questa guida si rivolge a tutte le persone che lavorano in PosteItaliane.

L’obiettivo, partendo dal concetto di Pari Opportunità, è quello di farconoscere l’impegno dell’Azienda in questo ambito, in particolareattraverso l’attività del Comitato Pari Opportunità.

Il documento riporta le principali fonti normative nazionali ecomunitarie sulle Pari Opportunità.

Richiama le previsioni del Contratto Collettivo Nazionale di PosteItaliane che fanno riferimento al tema delle Pari Opportunità edescrive gli organismi e le iniziative attraverso i quali l’Aziendarende concreto il suo impegno in tale ambito.

CONCETTO DI PARI OPPORTUNITÀ

Oggi parlare di Pari Opportunità, significa non solo fare riferimentoalla parità politica e sociale tra uomo e donna, ma anche aglistrumenti di legge e alle azioni positive che garantiscono ugualicondizioni e prospettive di vita a tutte le persone, contro ogni formadi discriminazione.

Nel mondo del lavoro, le Pari Opportunità rappresentano uno deiquattro pilastri della Strategia Europea per l’occupazione ecostituiscono un obiettivo trasversale da perseguire in tutti gliambiti di intervento.

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PREMESSA


IL CPO IN POSTE ITALIANE

Nella nostra Azienda, le politiche legate a questa tematica trovanonel Comitato Pari Opportunità (CPO) lo strumento idoneo permettere in atto politiche e azioni positive atte a garantire paritàdi trattamento e opportunità nel mondo del lavoro e a rimuoverequalsiasi tipo di discriminazione e disparità.

Poste Italiane, in attuazione della legge 125 del ’91, che si proponedi favorire l’occupazione femminile e di realizzare l’uguaglianzasostanziale tra uomini e donne nel lavoro, ha previsto nel ContrattoCollettivo Nazionale l’istituzione dei Comitati per le PariOpportunità, a livello nazionale e regionale.

I Comitati sono organismi paritetici, composti da Rappresentantidell’Azienda e Rappresentanti dei lavoratori e si propongonoprincipalmente di rafforzare una cultura attenta alle differenze digenere e di porre in essere azioni positive che favoriscano l’effettivarealizzazione del principio di Pari Opportunità.

Il CCNL indica ruolo e funzioni del Comitato che oltre a promuoverele azioni positive svolge un ruolo di studio, di proposizione e di ricercasui principi di parità.

Poste Italiane ha aderito inoltre alla Carta per le PariOpportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro, progetto promossoanche dalla Fondazione Sodalitas e dall’Ufficio Nazionale

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Consigliera di Parità, con l’adesione del Ministero del Lavoro edelle Politiche Sociali e il Ministero per le Pari Opportunità. Conl’iniziativa si vuole creare un quadro di riferimento “valoriale”entro il quale le aziende, che vi aderiscono su base volontaria,possono operare attivamente per la diffusione di politiche dellerisorse umane e la valorizzazione di talenti e competenze individuali,nel rispetto delle pari opportunità.

IL CPO IN POSTE ITALIANE


LA LEGISLAZIONE SULLEPARI OPPORTUNITÀIl tema della Pari Opportunità continua ad essere oggetto di interventinormativi che segnano una continua evoluzione della disciplina e unprogressivo pieno adeguamento della normativa nazionale ai principidi derivazione comunitaria.

LA NORMATIVA COMUNITARIA

L’Unione Europea ha assunto, sul tema delle Pari Opportunità, unruolo propulsivo e di stimolo.

Già nei trattati istitutivi troviamo affermati principi fondamentali,che esprimono il divieto verso qualsiasi forma di discriminazione eaffermano la piena parità tra uomo e donna, che deve essereassicurata in tutti i campi, compresi quello del lavoro, dell’occupazionee della retribuzione.

L’azione dell’Unione si rivolge infatti alla promozione di politiche eazioni comuni fra gli Stati membri che favoriscano uno sviluppoarmonioso ed equilibrato volto a contrastare ogni forma didiscriminazione.

Il testo fondamentale in ambito comunitario è rappresentato dallaDirettiva 54/2006 il cui scopo è proprio quello di assicurarel’attuazione del principio di Pari Opportunità e parità di trattamentofra uomini e donne in materia di occupazione e impiego.

La direttiva fa riferimento in particolare all’accesso al lavoro, alla

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promozione e alla formazione professionale, alle condizioni dilavoro e ai regimi di sicurezza sociale, promuove la tutela deidiritti e favorisce l’istituzione di Organismi per la parità con unruolo di controllo e sostegno alla parità di trattamento di tutte lepersone.

La direttiva definisce inoltre le Azioni Positive, intese come tuttele iniziative volte ad assicurare nella pratica la piena parità tra gliuomini e le donne nella vita lavorativa.

LA NORMATIVA NAZIONALENell’ambito della legislazione nazionale, il riferimento fondamentaleè rappresentato dal Codice delle Pari Opportunità tra uomo edonna (D.Lgs. 11 aprile 2006, n. 198), recentemente modificatodal D.Lgs. n. 5 del 25 gennaio 2010.

Le disposizioni del Codice - con cui è stato completato ilrecepimento della direttiva 2006/54/CE - riguardano in particolare:

l’organizzazione e la composizione delle istituzioni della parità;

la nozione di discriminazione;

la tutela giudiziaria;

le azioni positive.

Il codice è una sorta di compendio generale che, in una logica disemplificazione normativa, agevola la fruibilità delle tante disposizioni,emanate nel tempo, volte a contrastare le discriminazioni di generee a promuovere l’effettività del principio di uguaglianza in numerosi

LA LEGISLAZIONE


campi della vita civile, politica e sociale, oltre che, naturalmente,nell’ambito del rapporto di lavoro.

Il Codice si divide in quattro libri:

Disposizioni generali per la promozione delle Pari Opportunità;

Promozione delle Pari Opportunità nei rapporti etico/sociali;

Promozione delle Pari Opportunità nei rapporti economici;

Promozione delle Pari Opportunità nei rapporti civili e politici.

Le disposizioni in materia di Pari Opportunità sul lavoro sonoconcentrate nel libro terzo, che contiene anche la disciplina suldivieto di discriminazioni dirette e indirette, sul divieto dilicenziamento per causa di matrimonio, le regole sulla tutelagiudiziale, le norme sulle azioni positive, il rinvio alle disposizioni atutela e sostegno della maternità e paternità.

Con specifico riferimento al tema della tutela della maternità epaternità, Il Codice ha rafforzato il divieto di discriminazione perragioni legate al sesso, con particolare riguardo allo stato digravidanza, alla maternità e paternità anche adottive e in ragionedell’esercizio dei relativi diritti.

La tutela della maternità e della paternità trova compiutadisciplina nel Contratto Collettivo di Poste Italiane attraversoprevisioni di miglior favore relative al trattamento economicoriservato ai genitori che beneficiano delle tutele previste dallalegge.

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AZIONI POSITIVE

Uno strumento fondamentale per la promozione delle PariOpportunità, è rappresentato dalle Azioni Positive che si identificanocon l’insieme delle misure volte alla rimozione degli ostacoli che difatto impediscono la realizzazione delle Pari Opportunità.

Si rivolgono in particolare al mondo del lavoro per favorirel’occupazione femminile e realizzare l’uguaglianza sostanziale trauomini e donne.

La legge definisce in maniera specifica le finalità delle azioni positive:

eliminare le disparità nella formazione, nell’accesso al lavoro,nella progressione di carriera, nella vita lavorativa e nei periodi dimobilità;favorire la diversificazione delle scelte professionali delle donnein particolare attraverso gli strumenti della formazione;favorire l’accesso al lavoro autonomo e alla formazioneimprenditoriale;superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoroche possano produrre effetti discriminatori nella formazione,nell’avanzamento professionale e di carriera ovvero neltrattamento economico e retributivo;promuovere l’inserimento delle donne negli ambiti in cui sonorappresentate;favorire l’equilibrio tra responsabilità familiari e professionali.

La loro realizzazione è promossa dagli Organismi ed i Soggetti

LA LEGISLAZIONE

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attivi nel campo delle Pari Opportunità – il Comitato per l’attuazionedei principi di parità di trattamento e di uguaglianza di opportunitàtra lavoratori e lavoratrici, la rete delle Consigliere di Parità, i Datoridi lavoro, i centri di formazione professionale, le OrganizzazioniSindacali - ed è sostenuta da appositi finanziamenti messi adisposizione dal Ministero del Lavoro.

Tali finanziamenti sono destinati in particolare a quei progetti – propostida Datori di lavoro, Organizzazioni Sindacali, centri di formazione-che rientrano nelle tipologie di Azioni Positive che annualmente ilMinistero delle Pari Opportunità inserisce all’interno di uno specificoProgramma Obiettivo e devono rispondere a precisi criteri divalutazione.

Maggiori informazioni sui provvedimenti adottati a livello comunitario,sulla normativa nazionale, sulle Azioni Positive, sul ProgrammaObiettivo dell’anno in corso, sulle opportunità e le modalità diammissione al finanziamento di progetti di Azioni Positive, sonodisponibili sul sito www.pariopportunita.gov.it.

COMITATO E PARI OPPORTUNITÀ NEL CCNLDI POSTE ITALIANE

Il Contratto Collettivo di Poste Italiane ha istituto un appositoOrganismo Paritetico tra Azienda e Sindacato, il Comitato per lePari Opportunità, cui è affidato il compito “di implementare erafforzare una cultura attenta alle differenze di genere tramiteAzioni Positive tese a realizzare esempi di buone prassi in Aziendanell’intento di salvaguardare l’occupazione femminile e di

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LA LEGISLAZIONE

promuovere, nell’ottica di genere, la rimozione degli ostacoli che difatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità”.

Il Comitato Pari Opportunità Nazionale e i Comitati Pari OpportunitàRegionali, svolgono a tal fine, un ruolo di studio, proposizione ericerca, organizzano la propria attività sulla base di uno specificoRegolamento e adottano, con periodicità biennale, un proprioprogramma di attività.

Il tema delle Pari Opportunità è presente inoltre in diverse previsionied istituti contrattuali che assumono anche una finalità più ampia diconciliazione dei tempi di vita e di lavoro. In questo senso possonoessere richiamati istituti quali il part-time, il telelavoro e in generaletutti gli strumenti che agevolano la flessibilità dell’orario edell’organizzazione del lavoro.


PARI OPPORTUNITÀ E POLITICHESOCIALIPoste Italiane promuove nuove modalità di lavoro che facilitanol’armonizzazione tra lavoro, famiglia e vita personale. Lavoro efamiglia infatti costituiscono elementi fondamentali nella vitadell’individuo. Dunque anche per le aziende oggi risulta strategico,in termini di Pari Opportunità, determinare condizioni di contesto edi organizzazione del lavoro maggiormente inclusivi e favorevoli allapartecipazione femminile al mondo del lavoro.

In tale contesto il Piano di Politiche Sociali di Poste Italianeprevede, attraverso lo sviluppo di servizi innovativi l’introduzione dimodelli flessibili nell’organizzazione, iniziative rivolte al dipendentee ai familiari.

Rientrano in queste iniziative, ad esempio, il reinserimento assistitodopo una lunga assenza, l’asilo nido, il telelavoro, il part time.

Si riportano in sintesi i principali progetti e le iniziative socialirealizzate dall’Azienda.

IL TELELAVORO

Il lavoro a distanza è un’opportunità che l’Azienda offre ai propridipendenti, per conciliare al meglio vita privata e lavorativa, attraversoun maggior equilibrio nella gestione del tempo. Si tratta di una

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modalità flessibile di organizzazione del lavoro che coniugandoinnovazione tecnologica e attenzione sociale, porta vantaggi perlavoratori e Azienda, in termini di motivazione, produttività e riduzionedei costi.

Con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale di alcune categoriedi dipendenti che in un determinato momento temporale, abbianodifficoltà a conciliare i tempi di vita personale con impegni di lavoro,è stato realizzato il progetto di Inclusione Sociale avviato nel2009.

Si tratta di favorire e rendere più rapido l’accesso al telelavoro. Ilprogetto si rivolge principalmente a neo-genitori e persone che inun determinato periodo vivono situazioni di difficoltà.

ASILO NIDO POSTEBIMBI

Poste Italiane ha realizzato l’asilo nido PosteBimbi nella sede diRoma Eur che ospita 42 bambini da 3 mesi a tre anni di età, figli didipendenti di Poste Italiane e delle Società del Gruppo. LaConvenzione con il Comune di Roma prevede anche l’ingresso deibimbi provenienti dalle liste comunali. La programmazione didatticaannuale è strutturata secondo l’età e i bisogni del bambino econcordata e condivisa con i genitori.

Sono in fase di realizzazione anche altri asili nido sul territorionazionale.

POLITICHE SOCIALI


REINSERIMENTO RISORSE AL RIENTRODALL’ ASPETTATIVASempre nell’ambito del Piano di Politiche Sociali, anche allo scopodi favorire l’integrazione in azienda in determinati momentitemporali caratterizzati da un disagio personale, è stato attuato unpercorso di reinserimento “assistito” dei dipendenti dopo unalunga assenza.

Il progetto è finalizzato ad accompagnare il reinserimento dilavoratori e lavoratrici assenti dal lavoro per periodi prolungati eaggiornarli rispetto ai cambiamenti intercorsi in Azienda.

INTEGRAZIONE DISABILIIl progetto prevede un'ampia gamma di misure concrete volte afavorire l'integrazione, l'accessibilità e la valorizzazione del personaledisabile: colloqui e interviste con disabili, capi e colleghi di lavoro,interventi di formazione e/o addestramento tecnico, tirocini formativicon ragazzi disabili, introduzione di ausili informatici e verifica sitiper eventuali adeguamenti strutturali.

In questo ambito si inseriscono inoltre il Progetto di formazione"Nave Scuola" per fornire ai capi e ai colleghi conoscenze di tipolinguistico utili a gestire una comunicazione di base con personenon udenti; la sperimentazione dell'iniziativa "RelazionAbili",attraverso la divulgazione "assistita" di un set di comportamenti daprivilegiare nella gestione dei rapporti con il personale disabile.

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POLITICHE SOCIALI

VOCAZIONE PROFESSIONALEIl progetto, nell'ambito delle azioni positive in logica di sviluppo,approvato dall'Ente bilaterale per la formazione, prevede unpiano azione per valorizzare la leadership al femminile e lepotenzialità inespresse degli over 50.


APPENDICE

NORMATIVA ITALIANA

D.lgs. 25 gennaio 2010 , n. 5, “Attu azione della direttiva 2006/54/CErelativa al principio delle pari opportunità e della parità’ di trattamentofra uomini e donne in materia di occupazione e impiego”

D.lgs. 11 aprile 2006, n. 198, “Codice delle pari opportunità trauomo e donna”

D.lgs. 26 marzo 2001, n. 151, “Testo unico delle disposizionilegislative in materia di tutela e sostegno della maternità e dellapaternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”

Legge 8 marzo 2000, n. 53, “Disposizioni per il sostegno dellamaternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione eper il coordinamento dei tempi delle città”

Legge 10 aprile 1991, n. 125, “Azioni positive per la realizzazionedella parità uomo-donna nel lavoro”

D.L. 23 febbraio 2009, n. 11, “Misure urgenti in materia di sicurezzapubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di attipersecutori”. Convertito in legge dalla L. 23 aprile 2009, n. 38.

Legge 5 febbraio 1992, n.104, “Legge-quadro per l’assistenza,l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”

D.lgs. 9 luglio 2003, n. 215, “Attuazione della direttiva 2000/43/CEper la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dallarazza e dall’origine etnica”

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D.lgs. 9 luglio 2003, n. 216, “Attuazione della direttiva 2000/78/CEper la parità di trattamento in materia di occupazione e dicondizioni di lavoro”

D.L. 26 aprile 1993, n. 122, “Misure urgenti in materia didiscriminazione razziale, etnica e religiosa”, convertito in legge, conmodificazioni, dalla Legge 25 giugno 1993, n. 205

Legge 13 ottobre 1975, n. 654, “Ratifica ed esecuzione dellaconvenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme didiscriminazione razziale, aperta alla firma a New York il 7 marzo1966”

D.M. 30 settembre 2004, “Riorganizzazione del Dipartimento per lePari Opportunità”

D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezzanei luoghi di lavoro”

NORMATIVA COMUNITARIA

Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 5luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunitàe della parità di trattamento fra uomini e donne in materia dioccupazione e impiego

Direttiva 2004/113/CE del Consiglio del 13 dicembre 2004, cheattua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne perquanto riguarda l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura

Direttiva 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del

APPENDICE


23 settembre 2002, che modifica la direttiva 76/207/CEE delConsiglio relativa all’attuazione del principio della parità ditrattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accessoal lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e lecondizioni di lavoro

Direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 27 novembre 2000, chestabilisce un quadro generale per la parità di trattamento inmateria di occupazione e di condizioni di lavoro

Risoluzione del Parlamento europeo del 12 giugno 1997, sullaComunicazione della Commissione n. 336 del 17 luglio 1996,relativa al “Codice di condotta concernente l’applicazione dellaparità retributiva tra donne e uomini per lavoro di pari valore”

Comunicazione della Commissione n. 336 del 17 luglio 1996,relativa al “Codice di condotta concernente l’applicazione dellaparità retributiva tra donne e uomini per lavoro di pari valore”

Raccomandazione 92/131/CEE della Commissione del 27novembre 1991, sulla tutela della dignità delle donne e degliuomini sul lavoro

Risoluzione del Consiglio del 29 maggio 1990 sulla tutela delladignità degli uomini e delle donne nel mondo del lavoro

Raccomandazione 87/567/CEE della Commissione del 24novembre 1987, sulla formazione professionale delle donne

Direttiva 76/207/CEE del Consiglio del 9 febbraio 1976, relativaall’attuazione del principio della parità di trattamento fra gli uominie le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazionee alla promozione professionale e le condizioni di lavoro

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Direttiva 75/117/CEE del Consiglio del 10 febbraio 1975, per ilravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relativeall’applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra ilavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile

Direttiva 2010/41/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7luglio 2010, sull’applicazione del principio della parità di trattamentofra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma e cheabroga la direttiva 86/613/CEE del Consiglio

PRINCIPALI SITI DI RIFERIMENTO:

www.pariopportunita.gov.it

www.lavoro.gov.it/consiglieranazionale

www.retepariopportunita.it

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APPENDICE


IL LESSICO DELLE PARI OPPORTUNITÀ

ANALISI COMPARATIVA DELLE PRESTAZIONILa definizione di un criterio, di uno standard o di un riferimento inbase al quale fissare obiettivi e misurare i progressi compiuti.

ANALISI COMPARATIVA DI GENERELo studio delle differenze in materia di condizioni, bisogni, tassi dipartecipazione, accesso alle risorse e allo sviluppo, gestione delpatrimonio, poteri decisionali e di immagine tra donne e uomini neiruoli tradizionalmente assegnati loro in base al genere.

AZIONE POSITIVAMisura indirizzata ad un gruppo specifico mirata e finalizzata adeliminare e prevenire ogni discriminazione o a compensare glisvantaggi derivanti dagli atteggiamenti, dai comportamenti e dallestrutture esistenti (talvolta è detta anche discriminazione positiva).

BARRIERE INVISIBILIAtteggiamenti e mentalità tradizionali, norme e valori apparentementeneutri che frenano l’accesso delle donne alle risorse e allo sviluppoe ne impediscono la piena partecipazione alla società.

CONCILIAZIONE DI VITA PROFESSIONALE E VITA FAMILIARE L’introduzione di sistemi che prendono in considerazione leesigenze della famiglia, di congedi parentali, di soluzioni per la curadei bambini e degli anziani e lo sviluppo di un contesto e diun’organizzazione lavorativi tali da agevolare la conciliazione

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delle responsabilità lavorative e di quelle familiari per le donne egli uomini.

CONSIDERAZIONE DELLA SPECIFICITÀ DI GENERE La considerazione e l’attenzione per le differenze legate al generein qualsiasi ambito/attività.

DESEGREGAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO Politiche mirate ad eliminare la concentrazione esclusiva sia didonne che di uomini in particolari settori e inquadramenti delmercato del lavoro.

DIFFERENZE DI GENERE Le differenze tra uomini e donne che fanno capo al genere, peresempio nell’approccio al lavoro, l’utilizzo di capacità diverse (dicontrollo, ascolto, comando, relazione, direzione, comunicazione, ecc).

DISCRIMINAZIONE DI GENERE Trattamento che privilegia fortemente gli appartenenti ad un sessoa discapito dell’altro (può essere diretta o indiretta).

DISPARITA’ DI GENERE Divario tra donne e uomini per quanto riguarda partecipazione,accesso alle risorse, diritti, remunerazione, benefici diversi.

EGUAGLIANZA DI GENERE Trattamento equo in base al genere, inteso come eguaglianza ditrattamento o trattamento differente ma equivalente in termini didiritti, benefici, obblighi, opportunità.

EMPOWERMENTProcesso che permette l’acquisizione di poteri e responsabilità,

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GLOSSARIO


l’accesso alle risorse e lo sviluppo delle capacità individuali perpartecipare attivamente al mondo economico, sociale, politico.

FAMILY FRIENDLY Politiche e misure che si propongono di favorire la conciliazione traresponsabilità professionali e familiari.

MAINSTREAMING DI GENERE Collocazione centrale dell’ottica di genere nell’ambito di un’azionedi governo, di una decisione politica. Integrazione sistematica delpunto di vista di genere nelle diverse situazioni per ottenere effettinon distorsivi tenendo conto del diverso impatto che hanno rispettoa donne e uomini una politica, una decisione, una scelta.

PARITÀ DI RETRIBUZIONE PER LAVORO DI PARI VALORE Eguaglianza di retribuzione (relativa a tutti gli aspetti e le condizionidella retribuzione) per lavori ai quali si attribuisce eguale valoresenza alcuna discriminazione in base al sesso o allo stato civile.

PARTECIPAZIONE EQUILIBRATA DI UOMINI E DONNE Distribuzione equilibrata di potere e di posizioni in ruoli decisionali(con percentuali dal 40 al 60 % per ciascun sesso).

SEGREGAZIONE OCCUPAZIONALE Concentrazione di donne o uomini in particolari settori ed occupazioni(segregazione verticale) o in determinati livelli di inquadramento,responsabilità o posizioni (segregazione orizzontale).

VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DI GENERE Esame delle proposte politiche, per valutarne la potenziale diversitàdi impatto su donne e uomini e in caso di necessità, introdurrecorrettivi per neutralizzare possibili effetti discriminatori e promuoverel’uguaglianza di genere.

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I CPO DI POSTE ITALIANECPO NAZIONALE Viale Europa 175 (Roma)

CPO REGIONALI SEDI

ABRUZZO Via Potenza 7 (Pescara)BASILICATA Via Pasquale Grippo (Potenza)BOLZANO Piazza Parrocchia 14 (Bolzano)CALABRIA Via Miraglia (Reggio Calabria)CAMPANIA Piazza Giacomo Matteotti 2 (Napoli)EMILIA ROMAGNA Via Zanardi 28 (Bologna)FRIULI VENEZIA GIULIA Piazza Vittorio Veneto 1 (Trento)LAZIO Viale Europa 190 (Roma)LIGURIA Via Dante A/B Rosso 4 (Genova)LOMBARDIA Via Orefici 15 (Milano)MARCHE Piazza XXIV Maggio 2 (Ancona)MOLISE Via Pietrunto 4 (Campobasso)PIEMONTE Via Alfieri 10 (Torino)PUGLIA Via Giovanni Amendola 116 (Bari)SARDEGNA Via Brenta (Cagliari)SICILIA Via Alcide De Gasperi 103 (Palermo)TOSCANA Via Porta Rossa 8 (Firenze)TRENTO Via G. B. Trener 7 (Trento)UMBRIA Via Mario Angeloni 72 (Perugia)VALLE D'AOSTA Via Ribitel 1 (Aosta)VENETO Via Torino 88 (Mestre)

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CPO DI POSTE ITALIANE


La presente guida è stata realizzata dal




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