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PIANO GARANZIA PER I GIOVANI - CHE COSÈ , COME FUNZIONERANOVEMBRE 2013 1 GUIDA AL PIANO GARANZIA PER I GIOVANI CHE COSÈ , COME FUNZIONERARACCOLTA DOCUMENTALE DINDIRIZZO ALLE MISURE DATTUAZIONE DAL PROSSIMO1^ GENNAIO 2014 A CURA DI RENZO LA COSTA

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PIANO GARANZIA PER I GIOVANI - CHE COS’È , COME FUNZIONERA’

NOVEMBRE 2013

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GUIDA AL

PIANO GARANZIA PER I GIOVANI CHE COS’È , COME FUNZIONERA ’

RACCOLTA DOCUMENTALE D’ INDIRIZZO ALLE MISURE D’ATTUAZIONE DAL PROSSIMO1 ̂GENNAIO

2014

A CURA DI

RENZO LA COSTA

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L’emergenza disoccupazione in Italia si fa sempre più pressante, così il Ministero del

Lavoro e delle Politiche Sociali ha stanziato 1,2 miliardi di euro, tra fondi europei e

nazionali, per il biennio 2014-2015 a favore del Piano “Garanzia giovani”, approvato dalla

Struttura di Missione istituita presso il Ministero, secondo quanto stabilito dal DL n. 76 del

2013.

Piano Garanzia giovani

L’iniziativa, riservata ai giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, è volta ad offrire loro

opportunità di lavoro, contratti di apprendistato, tirocini retribuiti, percorsi di formazione,

completamento degli studi, sostegno all’auto-imprenditorialità o esperienze di servizio

civile, il tutto anche all’estero attraverso la rete Eures.

Il documento approvato è ancora in una fase di bozza, ma è previsto che diventi presto

operativo, coerentemente con quanto previsto dalla Raccomandazione Europea del 22

Aprile 2013. Entro fine anno, infatti, il Piano nazionale dovrà essere approvato dalla

Conferenza Stato-Regioni per poi essere presentato in sede europea, in collaborazione con

MIUR, MiSE, INPS, Dipartimento della Gioventù, Regioni e Province Autonome, Province

e Camere di Commercio.

Destinatari

Tra gli obiettivi del Piano “Garanzia giovani” c’è quello di sostenere un target minimo di

204mila giovani, ovvero il numero di giovani che ogni anno vanno ad aumentare la platea

di disoccupati o inattivi. In generale, il progetto si rivolge a 1,3 milioni di Neet,

considerando i giovani sotto i 25 anni che non studiano, non lavorano e non cercano

lavoro; se si arrivasse a considerare quelli sotto i 29 anni, bisognerebbe trovare la

copertura per 2,2 milioni di giovani. Ai ragazzi inseriti nel progetto verranno effettuati

colloqui personalizzati per costruire CV volti ad agevolare il loro ingresso nel mercato del

lavoro.

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Previste inoltre alcune iniziative specifiche per coloro che hanno abbandonato o rischiano

di abbandonare la scuola, attività di orientamento al mondo del lavoro nel sistema

educativo e percorsi verso l’occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti

che favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nonché l’auto-impiego e l’auto-

imprenditorialità. La Commissione Ue ha ''invitato gli Stati membri a finalizzare i loro

piani di azione'' sulla 'garanzia giovani', e in particolare ha ''auspicato iniziative suscettibili

di avere efficacia immediata''. Lo ha detto il presidente della Commissione, Manuel

Barroso, al termine del vertice di Parigi sull'emergenza lavoro per i giovani. La garanzia,

che prevede l'impegno a fornire a ciascun giovane una soluzione di introduzione nel

mercato del lavoro, ''è stata approvata da tutti i nostri Paesi membri'', ha ricordato

Barroso. Secondo il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy, ''la principale

cura contro la disoccupazione è la crescita economica'', ma ''la crescita non basta, e misure

a impatto diretto sono necessarie, soprattutto per i giovani''.

L’Iniziativa secondo la Commissione ( youth guarantee)

Si tratta di un pacchetto di misure, in programma per il 2012 e 2013, per combattere la

disoccupazione giovanile. Rientra nell'iniziativa Youth on the Move (Gioventù in

movimento), che opera nel campo dell'istruzione e dell'occupazione.

Obiettivi

Sostenere i giovani disoccupati, in particolare per aiutare:

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coloro che hanno abbandonato la scuola o un percorso formativo senza aver conseguito un

diploma di istruzione secondaria superiore a riprendere gli studi o una formazione

professionale che diano loro le competenze necessarie per trovare un lavoro

i neolaureati a fare una prima esperienza lavorativa.

Metodi

Promuovere l'occupazione giovanile mediante:

un maggiore ricorso al Fondo sociale europeo approcci innovativi

un più facile accesso a lavori all'estero, in un altro paese dell'UE una più stretta

collaborazione tra autorità politiche, imprese e sindacati a livello europeo, nazionale,

regionale e locale un'azione di orientamento e assistenza da parte della Commissione

europea per l'attuazione delle politiche in questo campo.

Nell'ambito del "Semestre europeo" (ciclo annuale per il coordinamento delle politiche

economiche e di bilancio), la Commissione esaminerà i programmi di riforma per il 2012

dei singoli paesi dell'UE.

15 paesi registrano tassi di disoccupazione giovanile superiori alla media dell'UE (22,3% in

novembre 2011). A questi paesi la Commissione ha fornito una guida per l'attuazione

dell'iniziativa "Opportunità per i giovani", organizzando riunioni bilaterali a Bruxelles o

inviando esperti sul posto.

Interventi prioritari

Fondo sociale europeo (FSE):

maggiore ricorso all'FSE da parte dei governi nazionali per recuperare i 30 miliardi di euro

non ancora assegnati a progetti per il periodo 2007-13 1,3 milioni di euro in assistenza

tecnica dell'FSE per mettere a punto programmi di apprendistato – i paesi dell'UE sono

stati invitati a contribuire ad un aumento delle risorse del 10%. L'obiettivo è quello di

realizzare 370 000 nuovi apprendistati entro la fine del 2013.

3 milioni di euro in assistenza tecnica dell'FSE per giovani che avviano un'impresa e

imprenditori sociali

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Altri interventi a livello dell'UE:

Garanzie per i giovani – un’azione preparatoria da 4 milioni di euro per aiutare i paesi

europei ad assicurare che, entro quattro mesi dalla fine del loro percorso scolastico, i

giovani abbiano un lavoro, proseguano gli studi o seguano una formazione.

Quadro europeo per la qualità degli apprendistati

- Il tuo primo lavoro EURES – azione preparatoria per aiutare 5 000 giovani a

trovare un lavoro all'estero, in un altro paese dell'UE (2012-13)

- Erasmus e Leonardo da Vinci – 130 000 esperienze lavorative in azienda nel 2012 in

altri paesi dell'UE per studenti universitari e in formazione professionale

- Erasmus per imprenditori – 600 collocamenti per giovani imprenditori in piccole

imprese di altri paesi dell'UE

- Servizio volontario europeo – 10 000 opportunità di volontariato in tutti i paesi

dell'UE

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TESTO AGGIORNATO DEL DECRETO-LEGGE 28 giugno 2013, n. 76 Testo del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76 (in G azzetta Ufficiale - Serie generale - n. 150 del 28 giugno 2013), coordinato con la legge di conversion e 9 agosto 2013, n. 99 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonc he' in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti». (13A07089) (GU Serie Generale n.196 del 22-8-2013) ** ** (( modifiche in sede di conversione Art. 5 Misure per l'attuazione della «Garanzia per i Giovani» e la ricollocazione dei lavorator i destinatari dei cosiddetti «ammortizzatori soc iali in deroga». 1. In considerazione della necessita' di dare tempestiva ed efficace attuazione, a decorrere dal 1° gennaio 2014, alla cosiddetta «Garanzia per i Giovani» (Youth Guarantee), nonche' di promuovere la ricollocazione dei lavoratori beneficiari di interventi di integrazione salariale relativi, in particolare, al

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sistema degli ammortizzatori sociali cosiddetti «in deroga» alla legislazione vigente, e' istituita presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un'apposita struttura di missione (( con compiti propositivi e istruttori. )) La struttura opera in via sperimentale, in attesa della definizione del processo di riordino sul territorio nazionale dei servizi per l'impiego e cessa comunque al 31 dicembre 2015. 2. Al fine di realizzare le attivita' di cui al comma 1, la struttura di missione, in particolare: a) nel rispetto dei principi di leale collaborazione, interagisce con i diversi livelli di Governo preposti alla realizzazione delle relative politiche occupazionali, (( raccogliendo dati sulla situazione dei ser vizi all'impiego delle regioni, che sono tenute a comu nicarli almeno ogni due mesi; )) b) definisce le linee-guida nazionali, da adottarsi anche a livello locale, per la programmazione degli interventi di politica attiva mirati alle finalita' di cui al medesimo comma 1, (( nonche' i criteri per l'utilizzo delle relative risorse economiche; )) c) ) (( (soppressa) )) d) promuove, indirizza e coordina gli interventi di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di Italia Lavoro S.p.A. e dell'ISFOL; e) individua le migliori prassi, promuovendone la diffusione e l'adozione fra i diversi soggetti operanti per realizzazione dei medesimi obiettivi; f) promuove la stipula di convenzioni e accordi con istituzioni pubbliche, enti e associazioni privati per implementare e rafforzare, in una logica sinergica ed integrata, le diverse azioni; g) valuta gli interventi e le attivita' espletate in termini di efficacia ed efficienza e di impatto e definisce meccanismi di premialita' in funzione dei risultati conseguiti dai vari soggetti; h) propone ogni opportuna iniziativa, anche progettuale, per integrare i diversi sistemi informativi ai fini del miglior utilizzo dei dati in funzione degli obiettivi di cui al comma 1, definendo a tal fine linee-guida per la banca dati di cui all'articolo 8; i) in esito al monitoraggio degli interventi, predispone periodicamente rapporti per il Ministro del lavoro e delle politiche sociali con proposte di miglioramento dell'azione amministrativa. (( i-bis) avvia l'organizzazione della rilevazione sistematica e la pubblicazione in rete, per la formazione professionale finanziata in tutto o in parte con risorse pubbliche, del tasso di coerenza tra formazione impartita e sbocchi occupazional i effettivi, anche utilizzando, mediante distac co, personale dei Centri per l'impiego, di Italia Lav oro S.p.A. o dell'ISFOL, senza nuovi o maggiori one ri a carico della finanza pubblica; i-ter) promuove l'accessibilita' da parte di ogni persona interessata, nonche' da parte del mandatario della persona stessa, alle banche d ati, da chiunque detenute e gestite, contene nti informazioni sugli studi compiuti dalla persona ste ssa o sulle sue esperienze lavorative o formative. )) 3. La struttura di missione e' coordinata dal Segretario Generale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali o da un Dirigente Generale a tal fine designato ed e' composta dal Presidente dell'ISFOL, dal Presidente di Italia Lavoro S.p.A., dal Direttore Generale dell'INPS, dai Dirigenti delle Direzioni Generali (( del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell'istruzione, dell'u niversita' e della ricerca )) aventi competenza nelle materie di cui al comma 1, da tre rappresentanti designati dalla Conferenza Stato-Regioni, da due rappresentanti designati dall'Unione Province Italiane e da un rappresentante designato dall'Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. La partecipazione alla struttura di missione non da' luogo alla corresponsione di compensi, emolumenti o indennita' di alcun tipo, ma soltanto al rimborso di eventuali e documentate spese di missione. (( 4. Gli oneri derivanti dal funzionamento dell a struttura di missione sono posti a carico di un apposito capitolo dello stato di previsione del M inistero del lavoro e delle politiche sociali con u na dotazione di euro 20.000 per l'anno 2013, ed euro 7 0.000 per ciascuno degli anni 2014 e 2015, cui s i provvede mediante corrispondente riduzione del Fo ndo sociale per occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decre to-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, co n modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 . Gli oneri per il funzionamento dei Comitati scientifico e tecnico per l'indirizzo dei metod i e delle procedure per il monitoraggio della riforma del mercato del lavoro, costituiti per le finalita' di cui all'articolo 1, comma 2, della leg ge 28 giugno 2012, n. 92, con decreto del Ministro del la voro e delle politiche sociali 8 luglio 2013 ed operanti presso il medesimo Ministero, sono posti a carico di un apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politi che sociali con una dotazione di euro 20.000 per l'anno 2013 ed euro 30.000 per ciascuno degli an ni 2014 e 2015, cui si provvede mediante corrispondente riduzione del citato Fondo sociale per occupazione e formazione.

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4-bis. In considerazione delle attivita' affidate all'ISFOL, con riferimento alle previsioni di cui al presente articolo e, piu' in generale, a support o dell'attuazione della «Garanzia per i Giovani»,nonche' di quelle connesse al monitoraggio di cui all'articolo 1, comma 2, della legge 28 giugno 2012, n. 92, e' destinato l'importo di 6 mil ioni di euro per l'anno 2014, per la proroga dei contratti di lavoro stipulati dall'ISFOL ai sensi dell'articolo 118, comma 14, della legge 23 dic embre 2000, n. 388, fino al 31 dicembre 2014. Agli oneri derivanti dal presente comma, pari a 6 milioni di euro per l'anno 2014, si provvede, anche al fine d i garantire la compensazione in termini di indebitamento netto e fabbisogno, mediante riduz ione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 m aggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, confluita nel F ondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decret o-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, p er 10 milioni di euro per l'anno 2014. 4-ter. A decorrere dal 1° gennaio 2012, per il pers onale dell'ISFOL proveniente dal soppresso Istituto per gli affari sociali il trattament o fondamentale e accessorio in godimento pre sso il soppresso Istituto deve intendersi a tutti gli effe tti equiparato a quello riconosciuto al personale dell'ISFOL, fermo restando che il medesimo perso nale conserva sino al 31 dicembre 2011 il suddetto trattamento in godimento presso l'Istituto per gli affari sociali. )) Riferimenti normativi - Per il testo dell'art. 18, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009 n. 2 si veda riferimento normativo all'art. 1. - Per il testo dell'art. 1, comma 2, della citata legge n. 92, del 2012 si veda il riferimento normativo all'art.1.- Il testo dell'art. 118, comma 14, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001), e' il seguente: "Art. 118 (Interventi in materia di formazione professionale nonche' disposizioni di attivita' svolte in fondi comunitari e di Fondo sociale europeo). - (omissis) 14. Nell'esecuzione di programmi o di attivita', i cui oneri ricadono su fondi comunitari, gli enti pubblici di ricerca sono autorizzati a procedere ad assunzioni o ad impiegare personale a tempo determinato per tutta la durata degli stessi. La presente disposizione si applica anche ai programmi o alle attivita' di assistenza tecnica in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore della presente legge. (omissis)". - Il testo dell'art. 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236 (Interventi urgenti a sostegno dell'occupazione) e' il seguente: "Art. 1 (Fondo per l'occupazione). - (omissis) 7. Per le finalita' di cui al presente articolo e' istituito presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale il Fondo per l'occupazione, alimentato dalle risorse di cui all'autorizzazione di spesa stabilita al comma 8, nel quale confluiscono anche i contributi comunitari destinati al finanziamento delle iniziative di cui al presente articolo, su richiesta del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. A tale ultimo fine i contributi affluiscono all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati al predetto Fondo.".

ott 2013/ Garanzia Giovani Approvato il Piano, Giovannini incontra i giovani

Il Piano per la "Garanzia Giovani" è stato approvato ieri dalla Struttura di Missione istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (DL76/2013), cui partecipano il Ministero e le sue agenzie tecniche, il MIUR, il MISE, l'INPS, il Dipartimento della Gioventù, le Regioni e Province Autonome, le Province, le Camere di Commercio. Il Piano definisce i principi e i criteri che regoleranno l'attuazione del

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programma "Garanzia Giovani", la cui programmazione operativa verrà completata nelle prossime settimane.

Allo scopo di definire interventi efficaci e basati sulle migliori pratiche, il Ministro Giovannini sta incontrando i rappresentanti delle imprese, delle organizzazioni sindacali, delle associazioni non-profit. Oggi ha incontrato numerose associazioni rappresentative dei giovani per chiedere il loro contributo e la collaborazione attiva affinché il Piano tenga conto anche delle loro esperienze ed esigenze specifiche.

"L'emergenza occupazionale del nostro Paese chiama ognuno a fare la sua parte. Oltre alle istituzioni, il Piano per la "Garanzia Giovani" richiede la mobilitazione di tutte le componenti sociali e quindi è imprescindibile la presenza dei giovani, che coinvolgeremo per la parte più operativa, a partire da oggi. Ci aspettiamo da loro un contributo importante affinché l'attuazione del Piano segni una svolta culturale e ci aiuti a realizzare gli interventi necessari per innovare il nostro mercato del lavoro e rispondere all'emergenza occupazionale".

Coerentemente con la Raccomandazione Europea del 22 Aprile 2013, attraverso il Piano per la Garanzia Giovani l'Italia attuerà misure volte ad assicurare che i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni ricevano una formazione adeguata alle loro attitudini e vengano opportunamente sostenuti ed indirizzati verso il mondo del lavoro. Oggi, infatti, sono circa 1 milione e 300 mila i giovani italiani sotto i 25 anni che non lavorano e non studiano (Neet) ed è in particolare a loro che guarda la riforma contenuta nel Piano italiano: a partire dal 2014 i giovani saranno coinvolti, tra l'altro, in attività di sensibilizzazione, informazione e orientamento fin dalle scuole, verranno rafforzate le azioni nei confronti di coloro che hanno abbandonato, o rischiano di abbandonare, la scuola, verrà garantito un colloquio personalizzato sulle prospettive di studio e di lavoro, non solo dipendente. Con i fondi europei della Youth Employment Initiative e del Fondo Sociale saranno poi attivati percorsi di alternanza studio/lavoro, di avviamento al lavoro, di apprendistato, di tirocinio e di auto-imprenditorialità, in un quadro di forte collaborazione tra autorità nazionali, regionali e territoriali. Un sistema di banche dati integrate, di piattaforme per l'incontro domanda/offerta e di comunicazione consentirà anche un continuo monitoraggio degli interventi e una loro valutazione

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BRUXELLES, 21 NOV - Il governo italiano deve estendere fino a 29 anni il limite di età

della 'Garanzia per i giovani', lo strumento Ue contro la disoccupazione, o rischia di non

aiutare una fascia importante di disoccupati italiani. E' l'appello lanciato dal gruppo

'Giovani italiani Bruxelles' e sottoscritto da 16 eurodeputati italiani dei principali gruppi

politici (socialisti e democratici, popolari, liberaldemocratici e conservatori): Francesca

Barracciu, Rita Borsellino, Sergio Cofferati, Andrea Cozzolino, Francesco De Angelis,

Vincenzo Iovine, Patrizia Toia, Lara Comi, Giuseppe Gargani, Barbara Matera, Aldo

Patriciello, Oreste Rossi, Gino Trematerra, Niccolò Rinaldi, Giommaria Uggias e Susy De

Martini. L'appello vuole richiamare l'attenzione dei politici italiani, dall'Europarlamento

alle istituzioni nazionali, affinché s'impegnino attivamente per estendere l'applicazione

della Garanzia fino ai 29 anni, non limitandola ai 25 anni. ''I laureati italiani sono tra gli

ultimi a compiere il passaggio dallo studio al lavoro in Europa: per questo serve una

garanzia over 25'', affermano i 'Giovani italiani Bruxelles'.

Fine: chiuso in redazione 21 nov 2013