guida naturalistica - legambiente · di ciascun organismo vivente con il proprio ambiente, sia...
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GUIDA NATURALISTICALa Lomellina, agricoltura e natura come conoscenza
9 marzo 2013ITINERARI NATURALISTICI E LEZIONE DIDATTICA
IMPARARE A VISITARE IL TERRITORIOStudio Emys – Laura Morandi
EDUCAZIONE AMBIENTALE
“Lo scopo non è quello di inculcare nozioni scientifiche o di far apprendere difficili nomi di piante ed animali, ma di essere uno strumento per approfondire gli studi e soprattutto per facilitare l’avvicinamento dei ragazzi alla natura e all’ambiente che, nonostante ci circondi, è spesso sconosciuto. La metodologia adottata, per cercare di raggiungere questo obiettivo, è la stimolazione dei ragazzi attraverso la scoperta, l’osservazione e l’esperienza diretta.…”
…
COSA E’ L’EDUCAZIONE AMBIENTALE?
I NOSTRI OBIETTIVI
Diventare consapevoli del fatto che per trasmetterle con successo dobbiamo prima farle proprie
Trasformare le conoscenze acquisite con l’esperienzain “conoscenze scientifiche”
Capire le modalità con cui trasmettere le conoscenze agli altri e soprattutto ai più piccoli
CONSAPEVOLEZZADi noi stessi, dell’ambiente che ci circonda, dei nostri doveri, dei nostri diritti, dei nostri bisogni, degli altri, della sfera locale e di quella globale
RESPONSABILITA’ PERSONALEEssere capaci e disponibili ad assumersi responsabilità ed predisposti ad azioni personali
RISPETTOPer noi stessi e per quello che ci circonda, per il diverso
EDUCAZIONE AMBIENTALE
QUALI VALORI VOGLIAMO TRASMETTERE?
Si parte dal principio di non essere detentrici della verità e di rifiutare l’approccio nozionistico in favore di uno STILE LUDICO ED EMOZIONALE che pone al centro l’esperienza personale ed il suo valore di testimonianza.
APPROCCIO DIDATTICOSi privilegia l’azione di STIMOLO e di creazione di contesti favorevoli alla partecipazione, all’innovazione.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
VISITA GUIDATAEscursione alla scoperta di una
area naturalistica con buona valenza didattica precedentemente definita(Riserve Naturali, PLIS, Parchi, …)
EDUCAZIONE AMBIENTALE
PACCHETTO DIDATTICOApprofondimento propedeutico
all’argomento trattato completato da una visita guidata
(lezione in classe + visita guidata)
VISITA GUIDATA - RUOLO DELL’OPERATORE
COSTRUISCI UN ITINERARIO
GUIDA UN GRUPPO IN AREA DEFINITA
individuazione di un’area con peculiarità naturalistiche … e non solo
accessibilitàservizisentieri
sicurezzabacino di utenza per la fruizione
disponibilità di materiale divulgativo
sopralluogodocumentazione
EDUCAZIONE AMBIENTALE
LEZIONE IN CLASSEDurata 1 ora e mezza
Struttura (lezione frontale, attività interattiva, gioco)Linguaggio adatto alla fascia di età a cui ci si rivolge
PACCHETTO DIDATTICO - RUOLO DELL’OPERATORE
VISITA GUIDATADurata 1 ora e mezza
Struttura (spiegazioni, laboratori, giochi)Linguaggio adatto alla fascia di età a cui ci si rivolge
INCONTRO PRELIMINARE CON L’INSEGNANTE DELLE CLASSI COINVOLTE NELL’ATTIVITA’
EDUCAZIONE AMBIENTALE
SCHEDE DI VALUTAZIONE FINALE(ALUNNI E INSEGNANTI)
LEZIONE FRONTALEEcosistema Risaia
In ogni singolo luogo della Terra le varie specie animali e vegetali presenti non vivono in maniera indipendente, ma hanno fra loro relazioni di diverso tipo (simbiosi, predazione, parassitismo) esse formano cioè una comunità biologica che viene definita BIOCENOSI
Gli organismi di tale comunità convivono ed interagiscono con un determinato “intorno” fisico, detto BIOTOPO, costituito dal supporto inorganico (acqua, rocce, aria) e caratterizzato da un complesso di fattori (temperatura, pressione atmosferica, composizione chimica del terreno) che ne condizionano l’esistenza.
Il BIOTOPO e la BIOCENOSI ad esso associata formano un ECOSISTEMA, le cui componenti, quella non viva (fattori abiotici) e quella viva (fattori biotici), si comportano come due forze interattive strettamente collegate, ognuna delle quali influenza e modella l’altra.
L’ecosistema è l’unità base di indagine dell’ECOLOGIA, termine coniato per indicare l’insieme delle discipline che mira alla conoscenza dell’economia della natura occupandosi di tutti i rapporti di ciascun organismo vivente con il proprio ambiente, sia inorganico che organico
Ogni volta che un organismo si nutre di un altro organismo vi è un trasferimento di materia e di energia: gli ecologi chiamano questo insieme di passaggi RETE ALIMENTARE.
In un ecosistema gli organismi sono legati tra loro in primo luogo da rapporti di tipo alimentare: ogni organismo cioè per sopravvivere si nutre a spese di un altro organismo, con l’eccezione delle piante verdi.
Sulla Terra esiste un numero enorme di ecosistemi diversi, per tipo ed estensione, ma ognuno di essi è integrato con il mondo circostante in maniera così completa che l’alterazione o la scomparsa di uno solo si ripercuoterebbe su tutti gli altri
Cos’è un ecosistema?Un ecosistema è l’insieme dei rapporti che si instaurano tra:
fattori biotici
fattori abioticidi uno stesso biotopo
L’ecosistema oggetto del nostro
studio è L’ECOSISTEMA
RISAIA
In ogni ecosistema naturale interagiscono continuamente la componente AUTOTROFA, rappresentata dai vegetali (produttori)
la componente ETEROTROFA, rappresentata dagli animali (consumatori), che dai primi dipendono.
La RisaiaDurante gli ultimi secoli di intensa trasformazione antropica del paesaggio, le zone umide naturali dei Paesi del sud Europa sono stati ridotti del 10-20%.
Questa perdita in alcune zone è stata parzialmente compensata dalla presenza delle risaie, molto simili a paludi temporanee naturali.
Le risaie in effetti esplicano il ruolo di paludi naturali; molti indicatori ambientali mostrano che la ricchezza faunistica delle risaie è pari a quella delle poche paludi temporanee naturali ancora presenti nelle stesse aree.
FLORAL’Ecosistema Risaia
Il riso è un cereale le cui origini risalgono ai paesi d’Oriente; per secoli il riso è stato importato dall’India, lungo la via delle spezie, con costi proibitivi, tanto da essere considerato un privilegio delle classi più agiate.
Il Riso
Ma alla metà del ‘400 la storia del riso raggiunge la Lomellina, dove forse l’abbondanza d’acqua convinse Ludovico il Moro a introdurvi questa coltura.
Oggi la risaia è tra le colture di spicco della nostra provincia e ne costituisce un ambiente di pregio; Nell’Italia settentrionale le risaie coprono la superficie più estesa d’Europa.
Caratteri botanici
Il riso, Oryza sativa, è una pianta erbacea, monocotiledone appartenente alla famiglia delle Graminacee.
Il frutto è il risone che, dopo aver subito la pelitura, sbiancatura, pulitura e brillatura, contiene l’80% di amido, il 6-7 % di proteine e il 10 % di acqua.
Commercialmente il riso si divide in: comune, semifine, fine, superfine, caratterizzati da una progressiva maggior tenuta alla cottura
La sua coltivazione
lavori che vengono eseguiti in autunno- inverno
Preparazione del terreno
Sistemazione del terreno
perfetto spianamento del terreno
Semina: tra la metà di aprile e la metà di maggio, varia a seconda della temperatura dell’acqua.
Governo dell’acqua: di grande importanza per la coltura del riso
Concimazione e disinfestazione
Raccolta: con macchine mietitrebbiatrici, inizia a fine estate
Alcune malattie del riso…
Il Brusone del riso, causato dal fungo Pyricularia oryzae, rappresenta la principale malattia
fungina che colpisce questa pianta Il fungo può colpire tutte le parti aeree della pianta,
causando delle lesioni su foglie, pannocchia; Tra le cause, gli abbassamenti termici riducono la
capacità delle piante di reagire al fungo.
Le erbe infestantiLa quasi totalità delle malerbe della risaia è costituita da monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Graminacee
Erbe infestanti a ciclo annuale che si riproducono per seme. Sono caratterizzate da uno sviluppo alquanto precoce in risaia e da una elevata capacità di competizione con il riso, per cui molto dannose.
Il RISO CRODO appartiene alla stessa specie del riso coltivato e, come quest’ultimo è a ciclo annuale e si riproduce per seme
La sua caratteristica è che a partire dalla prima maturazione i suoi seme cadono sul terreno e si disseminano spontaneamente come le specie selvatiche
Questa malerba produce danni sia dal punto di vista quantitativo riducendo la produzione, sia dal punto di vista qualitativo inquinando le varietà coltivate
Piante delle rive
NONTISCORDARDIME
CALTA PALUSTRE
IRIS GIALLOGAROFANO
D’ACQUA
Piante di acqua bassa
ULMARIA
GIUNCO
CANNUCCIA DI PALUDE
TIFA
FAUNAL’Ecosistema Risaia
Gli Animaletti della risaia
…gli Invertebrati
Sanguisuga comune (Hirudo medicinalis)
Pulce d’acqua (Daphnia pulex)
TRIOPS
Gli Insetti
DitiscoDitiscus marginalis
Idrometra (genere Gerris)
Scorpione d’acqua (Nepa rubra)
Libellule (Aeshna cyanea)
Zanzara (Culex pipiens)
Gli Anfibi
Rana verde
Raganella comune
I Rettili
Biacco (Coluber viridiflavus)
Biscia dal collare(Natrix natrix)
Gli Uccelli
GERMANO REALE
GALLINELLA D’ACQUA
BECCACCINO
Gli AironiGli aironi sono classificati in una sola famiglia con numerosi caratteri in
comune:•Lunghe zampe
•Corpo slanciato e longilineo•Collo ricurvo
•Becco affusolato e appuntito•Presenza di lunghe piume filiformi delle “egrette” sul capo.
Colore del piumaggio: ricorrono soprattutto 3 colori, bianco, nero e grigio.
ATTIVITA’ INTERATTIVA
COSTRUIAMO L’ECOSISTEMA RISAIA
GIOCO
PUZZLE!!!
VISITA GUIDATA
Durata 1 ora e mezza
Spiegazioni
LaboratoriSCOPERTA DEI MACROVERTEBRATI CHE VIVONO IN RISAIA
GiochiLA RETE ECOLOGICA