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GUIDA FOTOGRAFICA DELL’ ITALIA. Fra Riserve, Montagne, Parchi e Patrimoni dell’Umanità

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Ad un anno dalla fondazione dell’Associazione Italus e dalla nascita del progetto Percorsi Italiani siamo stati in grado di creare una guida fotografica riguardante i Parchi, le Aree marine protetti e i siti considerati Patrimonio dell’Umanità. Consci dell’era in cui viviamo, ci interessa farli conoscere con un approccio diverso dalle solite guide turistiche, infatti questa è un’informazione basata su fotografie atte a suscitare al lettore la curiosità di andare ad approfondire e visitare fisicamente i luoghi che segnaliamo.

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Page 1: GUIDA PERCORSI ITALIANI

GUIDA FOTOGRAFICA DELL’ ITALIA.

Fra Riserve, Montagne, Parchi e Patrimoni dell’Umanità

Page 2: GUIDA PERCORSI ITALIANI

PERCORSI ITALIANI nasce dalla consapevolezza di vivere in una nazione partico-larmente ricca di bellezze paesaggistiche, montane e marine, di tesori artistici e architettonici, di cultura e di storia.

Consapevoli anche della poca informazione a riguardo, e poca cura per gli innumerevoli “te-sori” italiani, questo progetto ha come intento quello d’informare e far conoscere le bellezze di ogni regione italiana.

Gli autori siete voi, inviando al Centro Studi dell’Associazione Italus, foto e breve infor-mazioni riguardante i siti e i luoghi che vi stanno più a cuore o che riteniate siano interessanti da pubblicizzare e invitare a visitare.

Ad un anno dalla fondazione dell’Associazione Italus e dalla nascita del progetto Percorsi Italiani siamo stati in grado di creare una guida fotografica riguardante i Parchi, le Aree ma-rine protetti e i siti considerati Patrimonio dell’Umanità.

Consci dell’era in cui viviamo, ci interessa farli conoscere con un approccio diverso dalle so-lite guide turistiche, infatti questa è un’informazione basata su fotografie atte a suscitare al lettore la curiosità di andare ad approfondire e visitare fisicamente i luoghi che segnaliamo.

Ci riserviamo dunque a presentare un qualcosa di leggero, fotografico, artistico, non una comune guida turistica ma un vademecum delle bellezze italiane!

Questa è una guida fotografica creata grazie al contributo di coloro che hanno aderito al progetto Percorsi Italiani, non è un lavoro che completa l’intento del progetto (che è molto più ampio) ma è sicuramente un primo passo.

Alcune delle informazioni che riportiamo saranno già presenti sulla rete, come anche alcune fotografie, l’Associazione infatti ha trovato dei riscontri nel vagliare la credibilità delle infor-mazioni che gli sono pervenute, ma l’intento primario è quello di riunire le varie informazioni, in questo crediamo che ci siamo riusciti.

L’unica mancanza è il non aver potuto citare gli autori delle fotografie perché coloro che le hanno segnalate non hanno riportato gli autori (nonostante le nostre raccomandazioni), per cui l’Associazione Italus invita chiunque riconosca la paternità delle foto da noi riportate a scriversi alla E-mail:

[email protected] noi provvederemo immediatamente a porre le dovute modifiche.

Ci auguriamo che il lavoro che abbiamo svolto nel selezionare le foto e comporre la guida possa soddisfare le vostre aspettative.

Ci teniamo a sottolineare che questa guida è gratuita e a livello economico non ha avuto alcun costo se non un paio di settimane di lavoro di impaginazione e assemblaggio da parte dei responsabili di Percorsi Italiani.

Abbiate cura e difendete il vostro territorio.Non ci resta che augurarvi buona visione!

Italus Associazione Culturale Neopagana www.italus.info

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Le aree marine protette in Italia sono 30, per una superficie a mare di ca. 222.442 ettari.

Le aree marine protette sono quei tratti di mare, costieri e non, in cui le attività umane sono par-zialmente o totalmente limitate per salvaguardare gli eco-sistemi. La tipologia di queste aree varia in base ai vincoli di protezione.Nelle riserve marine è assolutamente vietato abbandonare rifiuti sulle spiagge. Le seguenti attività sono soggette a regolamentazione variabile: pesca sportiva, pesca professio-

nale, immersione subacquea, ingresso con mezzi di trasporto inquinanti (imbarcazioni a motore, moto, automobili).

Il SANTUARIO DEI CETACEI, istituito in Italia dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio con il nome di Santuario per i mammiferi marini e noto in Francia come Santuario Pela-gos, è un’area marina protetta compresa nel territorio francese, monegasco e italiano, classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo. Le navi per le escursioni partono da Andora, Imperia e Sanremo.

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AREE MARINE PROTETTE

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L’Area marina protetta TORRE DEL CERRANO è la prima area marina protetta abruzzese e del medio Adriatico, istituita ufficialmente nel 2010. Essa è situata fra i comuni di Silvi e Pineto, in provincia di Teramo, e comprende una fascia costiera di circa 7 km, tra la foce del torrente Calvano a Pineto e Piazza dei Pini a Silvi.

L’Area marina protetta CAPO RIZZUTO, istituita nel 1991 e gestita dalla Provincia di Crotone, ha un’estensione di quasi 15.000 ettari ed è la maggiore d’Italia per ampiezza.3

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L’Area naturale marina protetta PUNTA CAMPANELLA, istituita nel 1997 nelle province di Napoli e Salerno in Campania, si estende su una superficie in mare di oltre 1500 ettari, tra il comu-ne di Massa Lubrense e il comune di Positano. La riserva protegge circa 40 km di costa ed il mare antistante. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

L’Area marina protetta REGNO DI NETTUNO è stata istituita con nel 2007 ed è situata in pro-vincia di Napoli, attorno alle isole di Ischia, Procida e Vivara.

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L’Area marina protetta SANTA MARIA DI CASTELLABATE è una riserva marina della Cam-pania, istituita nel 2009, che si estende su una superficie in mare rientrante interamente nel comune di Castellabate (SA), tra la Punta di Ogliastro e la Baia del Sauco.

L’Area marina protetta COSTA DEGLI INFRESCHI E DELLA MASSETA è un’area natu-rale protetta della regione Campania istituita nel 2009. Occupa una superficie di 2.332,00 ettari a mare.5

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Il PARCO SOMMERSO DI GAIOLA, istituito nel 2002, è una piccola area marina protetta di 42 ettari di mare che circonda le Isole della Gaiola nel golfo di Napoli e che si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi. L’area marina fa parte del parco archeologico di Posillipo e custodisce reperti visibili attraverso visite guidate subacque in giorni di apertura straordinaria del sito.

La Riserva naturale marina di MIRAMARE si trova nel Golfo di Trieste, e si snoda tutt’attorno al pro-montorio di Miramare, ove sorge anche l’omonimo Castello di Miramare.La riserva è nata nel 1973 ed è stato il primo parco marino istituito in Italia. L’area è classificata come Area

Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

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L’Area Naturale Marina Protetta SOLE DI VENTOTENE E SANTO STEFANO è un’area pro-tetta situata in provincia di Latina in Lazio, nel mare circostante le isole di Ventotene e Santo Ste-fano.

L’Area naturale marina protetta SECCHE DI TOR PATERNO è un’area naturale protetta istitu-ita nel 2000 ed affidata in gestione all’Ente Regionale Roma Natura.

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L’Area naturale marina protetta CINQUE TERRE è stata istituita nel 1997 nell’area marina com-presa tra Punta Mesco a ovest e Punta di Montenero a est, di fronte al Parco nazionale delle Cinque Terre.

L’Area naturale marina protetta di PORTOFINO è stata istituita nel 1999, è situata in provincia di Genova fra i comuni di Camogli, Santa Margherita Ligure e Portofino. L’area è stata dichiarata Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

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L’Area marina protetta ISOLA DI BERGEGGI è stata istituita nel 2007 ed è situata in provincia di Sa-vona di fronte al comune di Bergeggi. Prende il nome dall’isola omonima, che insieme a Punta Predani costituisce un sito di interesse comunitario (SIC). Sempre nell’area marina protetta, sono sito di importanza comunitaria anche i fondali Noli - Bergeggi.

La Riserva naturale marina delle ISOLE TREMITI è una area marina protetta della Puglia, isti-tuita nel 1989. L’area marina si estende per 1.466,0 ettari e circonda le Isole Tremiti.9

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La Riserva naturale marina TORRE GUACETO è una area marina protetta della Puglia, istituita nel 1991 e situata sulla costa adriatica dell’alto Salento, a pochi chilometri dai centri di Carovigno e San Vito dei Nor-manni e a 27 km da Brindisi. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

L’Area naturale marina protetta PORTO CESAREO è un’area protetta della regione Puglia isti-tuita nel 1997. Occupa una superficie di 16.654 ha nella provincia di Lecce.

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L’Area naturale marina protetta CAPO CARBONARE è una area protetta che si trova nella Sar-degna sud orientale, nella zona di mare Tirreno che va da Capo Boi fino all’area antistante l’Isola Serpentara.

L’Area naturale marina protetta CAPO CACCIA - ISOLA PIANA si trova in Sardegna ed è stata istituita nel 2002, al fine di proteggere un tratto di costa del Mediterraneo. È situata nel territorio amministrativo di Alghero, città della porzione nord-occidentale dell’isola. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.

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L’Area marina protetta ISOLA DELL’ASINARA è un’area naturale protetta della Sardegna istituita nel 2002. Il tratto di mare tutelato dall’area marina protetta ricade interamente nel territorio amministrativo del comune di Porto Torres. Occupa una superficie di 10.732 ha nel mare che circonda l’isola dell’Asinara e 79,64 km di costa.

L’Area marina protetta ISOLA DI USTICA è un’area naturale protetta della Sicilia, istituita nel 1986. La riserva marina di Ustica è stata la prima area marina protetta italiana.

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L’Area naturale marina protetta CAPO GALLO - ISOLA DELLE FEMMINE è un’area protetta della Regione Siciliana istituita nel 2002 tra Capo Gallo e l’Isola delle Femmine.

L’Area marina protetta PLEMMIRIO si trova sulla costa orientale di Siracusa ed è stata istituita nel 2004. È classificata come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo.13

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L’ Area marina protetta ISOLE PELAGIE stata istituita nel 2002. Sono le isole più a sud dell’Italia, e fanno parte della regione Sicilia.

Area marina protetta SECCHE DELLA MELORIA è stata istituita nel 2009, situate a 3 miglia dalla costa livornese, hanno un’estensione di circa 40 chilometri quadrati. L’Area è costituita da un banco roccioso di modesta profondità e da fondali sabbiosi e fangosi.

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L’Area marina protetta PENISOLA DEL SINIS - ISOLA MAL DI VENTRE è stata istituita nel 1997, al fine di tutelare il vasto ambiente marino che comprende anche l’Isola di Mal di Ventre e lo Scoglio del Catalano. La parte bassa della Penisola del Sinis verso San Giovanni di Sinis, si presenta rocciosa per poi diventare dapprima sabbiosa e quindi, nei tratti alti, caratterizzata da imponenti falesie che sovrastano il mare fino alla sommità di Capo Mannu.

Il PARCO SOMMERSO DI BAIA è un’area marina protetta localizzata sulle coste della provincia di Napoli a nord del Golfo di Napoli. Istituita nel 2002 l’area rappresenta, assieme al Parco sommerso di Gaiola, un esempio uni-co in ambito Mediterraneo di protezione archeologica e naturalistica subacquea. Le due aree protette, inserite a terra nel più vasto contesto del Parco dei Campi Flegrei di competenza della Regione Campania, si propongono appunto la tutela e lo studio dei reperti archeologici sommersi in tali aree congiuntamente alla salvaguardia degli ecosistemi marini e costieri.

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L’Area naturale marina protetta TAVOLARA - PUNTA COSA CAVALLO è stata istituita nel 1997, è situata in provincia di Olbia-Tempio. L’Ente di gestione è il Consorzio tra Comuni di Olbia, San Teodoro e Loiri Porto San Paolo. L’Area marina protetta si estende da Capo Ceraso all’isola Rossa, a sud di Capo Coda Cavallo, includendo anche le isole di Molara e Molarotto.L’area è stata riconosciuta come Area ASPIM (Area Specialmente Protetta d’Importanza Mediterranea).

L’Area Marina Protetta ISOLE EGADI è costituita da 53.992 ettari di mare nel territorio dell’arcipelago delle isole Egadi, in Sicilia. Con la sua superficie è l’ area marina protetta più estesa di Europa. Dal 2001 è stata affidata in gestione al Comune di Favignana dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal 2010 è entrato in vigore il Regolamento di esecuzione ed organizzazione che stabilisce le regole per le attività nell’ambito dell’A.M.P. Inoltre le isole di Favignana, Levanzo e Marettimo sono tutelate dalla Regione siciliana, essendo Sito di Interesse Comunitario.

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L’Area marina protetta ISOLE CICLOPI è un’area protetta istituita nel 2004, si estende nel tratto di mare antistante Aci Trezza e comprende il piccolo arcipelago delle Isole dei Ciclopi e il tratto di mare tra Capo Mulini e Punta Aguzza nel comune di Aci Castello.Il tratto di costa compreso nella riserva fa parte della piattaforma continentale basaltica originata

dal sollevamento dei fondali marini e dalle antichissime colate del vulcano Etna. Sono visibili nel porto di Acitrezza e nei faraglioni le caratteristiche formazioni basaltiche colonnari del tipo di quel-le presenti nelle gole dell’Alcantara.

FONTE:Elenco delle aree ASPIM (novembre 2009) in Mediterranean Action Plan, Regional Activity Centre for Specially

Protected Areas. United Nations Environment Programme.Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette - 5º

Aggiornamento 2003.17

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I Parchi Nazionali sono zone costituite da aree terrestri, marine, fluviali, o lacustri che contengano uno o più ecosistemi intatti (o solo parzialmente alterati da interventi antropici) e/o una o più for-mazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche d’interesse nazionale od internazionale, per valori naturalistici, scientifici, culturali, estetici, educativi o ricreativi tali, da giustificare l’in-tervento dello Stato per la loro conservazione.

Attualmente iscritti nell’Elenco Ufficiale delle Aree Protette (EUAP) sono venticinque, e comples-sivamente coprono una superficie di oltre 1.500.000 ettari (15.000 km²), che corrispondono a circa il 5% del territorio nazionale.

Il Parco Nazionale della SILA è un parco nazionale, il terzo per ordine cronologico ad essere stato fon-dato in Calabria dopo il Parco nazionale del Pollino ed il Parco nazionale dell’Aspromonte. Sito nel cuore della Sila si estende per 73.695 ettari assumendo una forma allungata nord-sud. Il suo perimetro coinvolge territorialmente tre delle cinque province calabresi, la Provincia di Catanzaro, la Provincia di Cosenza e la Provincia di Crotone. Il Parco è stato istituito nel 1997 con legge n. 344, mentre l’istituzione definitiva è avvenuta nel 2002, dopo un iter politico iniziato nel 1923, quando in Italia si cominciò seriamente a parlare di Aree naturali protette, istituendo i primi parchi nazionali. Prima del 2002 era denominato Parco nazionale della Calabria e comprendeva anche l’attuale Parco nazionale del’Aspromonte. Al suo interno il Parco na-zionale della Sila custodisce uno dei più significativi sistemi di biodiversità. Il simbolo del Parco è il lupo, specie depredata per secoli e fortunatamente sopravvissuta fino al 1970, anno in cui venne istituita una legge a favore della sua salvaguardia. All’interno del Parco vi si trovano 3 dei 6 bacini artificiali presenti sull’al-topiano silano e la sua superficie boschiva è molto ampia, tant’è che fra i Parchi nazionali italiani è quello con la maggior percentuale di superficie boscata, circa l’80% del totale, costituita principalmente da faggete e pinete del tipico pino silano, il Laricio. Ampie sono le vallate che si aprono lungo le dorsali del Parco ove è praticata la pastorizia, con forme di transumanza ed alpeggio che resistono tutt’oggi, e l’agricoltura legata soprattutto alla coltivazione della patata della Sila (I.G.P.).

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PARCHI NAZIONALI

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Il Parco Nazionale del GRAN PARADISO (in francese, Parc national du Grand-Paradis), istituito nel 1922, è il più antico Parco nazionale italiano insieme al Parco nazionale d’Abruzzo, istituito pochi mesi dopo. Si trova a cavallo delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte ed è gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, con sede a Torino. Si estende per una superficie di circa 71.000 ettari, su un terreno prevalentemente montuoso.

Il PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE è un parco nazionale compreso per la maggior parte (3/4 circa) in provincia dell’Aquila in Abruzzo e per il rimanente in quella di Frosinone nel Lazio ed in quella di Isernia nel Molise. Fu inaugurato a Pescasseroli il 9 settembre 1922, il più antico Parco nazionale italiano insieme al Parco nazionale del Gran Paradiso.

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Il Parco Nazionale del CIRCEO, istituito nel 1934, è una delle più antiche aree naturali protette d’Italia. Ubicato lungo la costa tirrenica del Lazio meridionale, si estende lungo il tratto di litorale compreso tra Anzio e Terracina, coprendo una superficie di 5.616 ettari.

Il Parco Nazionale dell’ASPROMONTE è un’area naturale protetta che sorge all’interno della provincia di Reggio Calabria. Prende il suo nome dal Massiccio dell’Aspromonte.

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Il Parco Nazionale delle DOLOMITI BELLUNESI è un’area naturale protetta del Veneto, isti-tuita nel 1990.

Il Parco Nazionale GRAN SASSO e MONTI DELLA LAGA è un parco nazionale istituito nel 1991 e situato nella maggior parte in Abruzzo (provincia dell’Aquila, Teramo e Pescara) ed in mi-sura minore nelle zone adiacenti del Lazio (Rieti) e delle Marche (Ascoli Piceno).

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Il Parco Nazionale della MAJELLA, istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell’Abruz-zo compreso tra le provincie di L’Aquila, Pescara e Chieti.

Il Parco Nazionale del GARGANO è un’area naturale protetta istituito dal 1991. Si trova in Puglia e pre-cisamente nell’estrema parte nord-orientale, spesso definita “Sperone d’Italia”. Il territorio, 118.144 ettari, è sito interamente in Provincia di Foggia ed è la parte italiana più vicina alle coste croate.

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Il Parco Nazionale della VAL GRANDE fu istituito nel 1992 per preservare “la zona selvaggia” più estesa d’Italia e comprende l’intera Val Grande in provincia del Verbano Cusio Ossola.

Il Parco Nazionale del POLLINO, condiviso dalle province di Potenza, Matera e Cosenza, con i suoi 192.565 ettari, di cui 88.650 nel versante della Basilicata e 103.915 in quello della Calabria, è il parco naturale più grande d’Italia. Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino.

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Il Parco Nazionale delle FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA e CAMPIGNA è stato istituito nel 1993 ed è situato nell’Appennino tosco-romagnolo, tra le province di Forlì-Cesena, di Arezzo e di Firenze.

Il Parco Nazionale dei MONTI SIBILLINI è un parco nazionale che si estende a cavallo delle regioni Marche e Umbria, ricadendo nelle province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Perugia. Il parco fu istituito nel 1993 ed è attualmente gestito dall’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

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Il Parco Nazionale dell’ARCIPELAGO di LA MADDALENA (in sardo: Parcu natzionale de s’Arcipelagu de sa Madalena), istituito nel 1994, è un parco geomarino.

Il Parco Nazionale ARCIPELAGO TOSCANO è stato istituito nel 1996 ed è situato al largo della Toscana.

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Il Parco Nazionale del VESUVIO è stato istituito nel 1995 per il grande interesse geologico, bio-logico e storico che il suo territorio rappresenta. Il parco si sviluppa attorno al vulcano Vesuvio e la sua sede è collocata nel comune di Ottaviano.

Il Parco Nazionale dell’ASINARA è un’area naturale protetta istituito nel 1997. Si trova in Sarde-gna e più precisamente in provincia di Sassari. L’intero territorio del Parco nazionale è rappresenta-to dall’isola dell’Asinara che, amministrativamente, appartiene al comune di Porto Torres.

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Il Parco Nazionale del GOLFO DI OROSEI e del GENNARGENTU è stato istituito nel 1998. È situato in Sardegna, nei territori delle province di Nuoro, dell’Ogliastra e di Cagliari. Si estende su una superficie di 73.935 ettari, compresa tra il golfo di Orosei ed il massiccio del Gennargentu.

Il Parco Nazionale delle CINQUE TERRE è un’area naturale protetta resa parco nazionale nel 1999 che si trova in Liguria, in provincia della Spezia.

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Il Parco Nazionale dell’APPENNINO TOSCO-EMILIANO è stato istituito nel 2001. Il suo territorio si estende per oltre 22.000 ettari lungo la dorsale appenninica tra l’Emilia-Romagna e la Toscana interessando le province di Massa-Carrara, Lucca, Reggio Emilia e Parma. Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano confina con 4 riserve naturali statali: Pania di Corfino; Guadine Pradaccio; Lamarossa; Orecchiella.

Il Parco Nazionale dell’APPENNINO LUCANO - VAL D’AGRI - LAGONEGRESE è un’area naturale protetta situata in Basilicata. È nato nel 2007 ed è, in ordine cronologico, l’ultimo parco nazionale italiano ad essere stato istituito.

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Il Parco Nazionale dello STELVIO / Nationalpark Stilfser Joch, istituito nel 1935, è uno dei più antichi parchi na-turali italiani. È nato allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale, e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine della Lombardia, del Trentino e dell’Alto Adige. Si estende sul territorio di 24 comuni e di 4 province ed è a diretto contatto a nord con il Parco Nazionale Svizzero, a sud con il Parco naturale provinciale Adamello-Brenta e con il Parco regionale dell’Adamello: tutti questi parchi, insieme, costituiscono una vastissima area protetta nel cuore delle Alpi, per quasi 400.000 ettari.

Il Parco Nazionale dell’ALTA MURGIA, istituito nel 2004, è una area naturale protetta situata in Puglia, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani.

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Il Parco Nazionale del CILENTO, VALLO DI DIANO e ALBURNI fu istituito nel 1991. L’area protetta di circa 36 000 ettari, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181.048 ettari. Corrisponde alla parte meridionale della provincia di Salerno, compresa tra la piana del Sele a Nord, la Basilicata a Est e a Sud, e il mar Tirreno ad Ovest. Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 Comunità Montane e 80 Comuni. Dal 1998 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. La sede del parco è a Vallo della Lucania.

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FONTE:Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supple-

mento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.Ministero dell`Ambiente - Le aree protette italiane insignite del Diploma. 30

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Secondo l’ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità a Parigi il 19 giugno 2011, la lista è composta da un totale di 936 siti (di cui 725 beni culturali, 183 naturali e 28 misti) presenti in 153 Nazioni del mondo.

Quella di Sito Patrimonio dell’Umanità è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio dell’umanità, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Conven-zione sul Patrimonio dell’Umanità.La Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO

il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale.

Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patri-moni dell’umanità (47 siti), seguita dalla Spagna (43 siti) e dalla Cina (41 siti).

VALLE CAMONICA – L’Arte Rupestre

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PATRIMONI DELL’UMANITA’

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MILANO - Il “Cenacolo” di Leonardo da Vinci in Santa Maria delle Grazie

ROMA - La città storica

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FIRENZE - Il Centro Storico

PISA - La Piazza del Duomo

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VENEZIA e la sua laguna

MATERA - I Sassi

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SAN GIMIGNANO - Il Centro Storico

VICENZA - La città

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VICENZA - Le ville palladiane nel Veneto

NAPOLI - Il Centro Storico

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CRESPI D’ADDA - L’insediamento industriale

SIENA - Il Centro Storico

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FERRARA - La città del Rinascimento

FERRARA - Il suo Delta del Po

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PIENZA - Il Centro Storico

RAVENNA - I Monumenti Paleocristiani

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ANDRIA - Castel del Monte

ALBEROBELLO - I Trulli

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TORINO - Le Residenze della Casa Reale di Savoia

PADOVA - L’Orto Botanico

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PORTOVENERE - Le cinque terre

PORTOVENERE - Le Isole di Palmaria

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PORTOVENERE - Le Isole di Tino e Tinetto

AMALFI - La Costiera Amalfitana

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AGRIGENTO - L’area archeologica

MODENA - La Cattedrale, la Torre Civica e Piazza Grande

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POMPEI - L’area archeologica

ERCOLANO - L’area archeologica

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TORRE ANNUNZIATA - L’area archeologica

BARUMINI - Il villaggio nuragico “Su Nuraxi”

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CASERTA - La Reggia

CASERTA - Il Parco

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CASERTA - L’acquedotto Vanvitelliano

CASERTA - San Leucio

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CILENTO - Il Parco Nazionale e il Vallo di Diano

CILENTO - Paestum

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CILENTO - Velia

CILENTO - La Certosa di Padula

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PIAZZA ARMERINA - La Villa Romana del Casale

URBINO - Il Centro Storico

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AQUILEIA – L’Area Archeologica

AQUILEIA – La Basilica Patriarcale

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TIVOLI - Villa Adriana

TIVOLI - Villa d’Este

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VERONA - La città

ASSISI - La Basilica di San Francesco e altri siti Francescani

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VAL DI NOTO - Le città Tardo Barocche

SACRI MONTI DEL PIEMONTE E DELLA LOMBARDIA

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VAL D’ORCIA

LA FERROVIA RETICA nei paesaggi di Albula e Bernina

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CERVETERI - La necropoli etrusca

TARQUINIA - La necropoli etrusca

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Page 59: GUIDA PERCORSI ITALIANI

SIRACUSA E LE NECROPOLI RUPESTRI DI PANTALICA

SITI PALAFITTICOLI PREISTORICI NELL’ARCO ALPINO

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Page 60: GUIDA PERCORSI ITALIANI

MANTOVA

SABBIONETA

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Page 61: GUIDA PERCORSI ITALIANI

IL POTERE LONGOBARDO IN ITALIA (sito seriale di più monumenti longobardi)

GENOVA - Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli

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Page 62: GUIDA PERCORSI ITALIANI

ISOLE EOLIE - Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea

LE DOLOMITI

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Page 63: GUIDA PERCORSI ITALIANI

IL MONTE SAN GIORGIO

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Page 64: GUIDA PERCORSI ITALIANI

IL CANTO A TENORE (Sardegna)

Il canto a tenore (in sardo su tenore, su cuncordu, su cuntrattu, su ‘ussertu, s’agorropamen-tu, cantu a proa) è uno stile di canto corale sardo di grande importanza nella tradizione lo-cale, sia perché espressione artistica di matrice originale e autoctona, sia perché espressione sociale del mondo agro-pastorale.Il brano, solitamente, è una poesia rimata che viene eseguita in varie modalità secondo la

metrica su cui è impostata: le composizioni endecasillabiche (undici sillabe per verso) si pre-stano per essere cantate a “sa seria” o a “boghe e’ notte” (il canto che prevede un’esecuzione più pacata e malinconica); mentre le poesie con scansione sillabica ridotta (sette-otto sillabe per verso) sono in genere eseguite in varianti più ballabili.Il quartetto che compone Su Tenore è formato da su bassu (il basso), sa contra o sa ‘ontra (il

baritono), sa mesu boche, sa mesa ‘oche o sa mesu vo’e (il contralto) e sa boche, sa ‘oche o sa vo’e (la voce solista) che oltre a cantare la poesia deve scandire il ritmo e la tonalità che il coro deve seguire armoniosamente.

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PATRIMONIO IMMATERIALE E ORALE DELL’UMANITA’

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L’OPERA DEI PUPI (Sicilia)

L’Opera dei Pupi è un tipo di teatro delle marionette, i cui protagonisti sono Carlo Magno e i suoi paladini, i saracini (i saraceni) e altri personaggi cavallereschi. Le gesta di questi per-sonaggi sono trattate attraverso la rielaborazione del materiale contenuto nei romanzi e nei poemi del ciclo carolingio. L’opera è tipica della tradizione siciliana dei cuntastori (cantasto-rie). Le marionette sono appunto dette pupi (dal latino “pupus” che significa bambino).L’Opera dei Pupi si affermò nell’Italia meridionale e in particolare in Sicilia tra la seconda

metà del XIX secolo e la prima metà del XX.Riccamente decorati e cesellati, con una struttura in legno, i pupi avevano delle vere e

proprie corazze e variavano nei movimenti a seconda della scuola di appartenenza in paler-mitani o catanese. La differenza più evidente stava nelle articolazioni: leggeri e snodabili i primi (più difficili da manovrare), più pesanti e con gli arti fissi i secondi (più facili da ma-novrare).Ogni pupo rappresentava tipicamente un preciso paladino, caratterizzato per la corazza ed

il mantello e gli spettatori usavano parteggiare per uno. Spesso la rappresentazione, si chiu-deva con la farsa, uno spettacolo di marionette di tono licenzioso e buffo, con temi tratti dai personaggi della tradizione folkloristica siciliana.

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LA DIETA MEDITERRANEA

La dieta mediterranea è un modello nutrizionale tipico dei paesi europei del bacino del me-diterraneo, in particolare: Italia, Francia meridionale (specialmente Provenza e Linguadoca), Grecia, Spagna e Marocco.Un posto privilegiato nella dieta mediterranea è occupato dai cereali e i suoi derivati.Le leguminose più diffuse nella dieta mediterranea sonole lenticchie, i ceci, i fagioli nella

loro varietà (borlotti, cannellini etc.), le fave, i piselli e i lupini.Uova e latticini (e loro derivati) sono molto consumati nella dieta mediterranea, la frutta e

le verdure (quella di stagione) sono sempre presenti, mentre i dolci (poco presenti) venivano consumati circa una volta a settimana.Generalmente la dieta mediterranea tende a un maggior consumo di pesce rispetto a quello

della carne.Nel 2010 la dieta mediterranea è stata proclamata patrimonio immateriale culturale dell’uma-

nità.

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strumenti di contatto tra l’Associazione e il pubblico tesserato e non.

Sito internet dell’Associazione Italus:www.italus.info

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