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VINCENZA BELLETTINI Presidente della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna E d eccoci al secondo appunta- mento con la guida alla com- pilazione del 730 del 2016, un breve vademecum che la Fondazio- ne dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna ha rea- lizzato in collaborazione con SpeeD per i lettori del Resto del Carlino. Nella prima parte, pubblicata il pri- mo aprile, sono state esposte le prin- cipali novità in vigore da quest’an- no oltre agli aspetti tecnici legati alle modalità e ai termini di presentazio- ne come, ad esempio, le scadenze o i tempi per le rettifiche o della li- quidazione. In questa seconda parte dello spe- ciale 730, invece, entreremo nel vivo della dichiarazione e passeremo in rassegna i singoli quadri (per lo me- no i più importanti) di cui questo mo- dello dichiarativo è composto. Ci preme qui sottolineare che, poi- ché la normativa è molto articola- ta, non è pensabile, in questa sede, l’approfondimento di tutti gli argo- menti sicché, nelle pagine seguenti, si metteranno in risalto i punti più salienti e/o quelli di più difficile ap- proccio per il contribuente. In ogni caso è sempre prudente confrontarsi con un consulente di fiducia di modo da affrancarsi dal rischio di incorrere in errori con le eventuali conseguenti sanzioni. Una nota positiva: la finanziaria 2016 ha eliminato la Tasi sulle prime case, ossia la Tassa sui servizi indivisibili”, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale, che dal 2014 ha sostituito l’Imu. Anche in questa occasione, rinno- vo il mio ringraziamento ai giovani dottori commercialisti che hanno contribuito alla realizzazione della guida (in ordine alfabetico): Deborah Di Bella, Gabriele Marani, Vincenzo Mazzaferro, Giuseppe Oliveri, Rug- gero Ruggieri, Lorena Tolomelli. Guida pratica alla compilazione del 730 È sempre consigliabile confrontarsi con un consulente di fiducia per evitare di incorrere in errori e nelle conseguenti sanzioni NOVITà FISCALI 2016 Come cambia il frontespizio Quadri A-B-C Nuove spese detraibili Ristrutturazioni LE REGOLE GENERALI Il modello 730 precompilato Il modello 730 ordinario Scadenze della presentazione Chi può presentare il modello 730 - Esoneri Dichiarazione congiunta Chi non può presentare il modello 730 SANZIONI AMMINISTRATIVE Sanzioni penali La liquidazione dell'imposta Nella prima puntata

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VincenzA BelleTTiniPresidente della Fondazionedei Dottori Commercialisti e

degli Esperti Contabili di Bologna

Ed eccoci al secondo appunta-mento con la guida alla com-pilazione del 730 del 2016, un

breve vademecum che la Fondazio-ne dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna ha rea-lizzato in collaborazione con SpeeD per i lettori del Resto del Carlino.

Nella prima parte, pubblicata il pri-mo aprile, sono state esposte le prin-cipali novità in vigore da quest’an-no oltre agli aspetti tecnici legati allemodalità e ai termini di presentazio-ne come, ad esempio, le scadenze o i tempi per le rettifi che o della li-quidazione.

In questa seconda parte dello spe-ciale 730, invece, entreremo nel vivo della dichiarazione e passeremo inrassegna i singoli quadri (per lo me-no i più importanti) di cui questo mo-dello dichiarativo è composto.

Ci preme qui sottolineare che, poi-ché la normativa è molto articola-ta, non è pensabile, in questa sede, l’approfondimento di tutti gli argo-menti sicché, nelle pagine seguenti, si metteranno in risalto i punti più salienti e/o quelli di più diffi cile ap-proccio per il contribuente.

In ogni caso è sempre prudente confrontarsi con un consulente di fi ducia di modo da affrancarsi dal rischio di incorrere in errori con le eventuali conseguenti sanzioni.Una nota positiva: la fi nanziaria 2016 ha eliminato la Tasi sulle prime case, ossia la Tassa sui servizi indivisibili”, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale, che dal 2014 ha sostituito l’Imu.

Anche in questa occasione, rinno-vo il mio ringraziamento ai giovani dottori commercialisti che hanno contribuito alla realizzazione della guida (in ordine alfabetico): Deborah Di Bella, Gabriele Marani, Vincenzo Mazzaferro, Giuseppe Oliveri, Rug-gero Ruggieri, Lorena Tolomelli.

Guida pratica alla compilazione del 730Guida pratica alla compilazione del 730 È sempre consigliabile confrontarsicon un consulente di fi ducia per

evitare di incorrere in errori enelle conseguenti sanzioni

NOVITà fISCALI 2016Come cambia il frontespizio

Quadri A-B-CNuove spese detraibili

Ristrutturazioni

LE REgOLE gENERALIIl modello 730 precompilato

Il modello 730 ordinarioScadenze della presentazione

Chi può presentareil modello 730 - EsoneriDichiarazione congiuntaChi non può presentare

il modello 730

SANZIONI AmmINISTRATIVESanzioni penali

La liquidazione dell'imposta

Nella prima puntata

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A cura del dott.Vincenzo MAzzAferro

QUADRO BREDDITI DEI TERRENIDeve utilizzare questo quadro:- il proprietario o chi possiede a titolo di enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, terreni situati nel territorio dello Stato per i quali è prevista l’iscrizione in catasto con attribuzione di rendita.- l’affittuario che esercita l’attività agrico-la nei fondi in affitto e l’associato nei casi di conduzione associata in proporzione al periodo di durata del contratto e alla quo-ta di partecipazione che risulta da appo-sito atto sottoscritto da tutti gli associati; - il socio, il partecipante dell’impresa fa-miliare o il titolare d’impresa agricola in-dividuale non in forma d’impresa familia-re che conduce il fondo.

Quando non si usa questo quadro:- usi non agricoli. chi possiede terreni situati all’estero o terreni dati in affitto per usi non agricoli deve indicare i redditi prodotti nel quadro D del modello 730;- non vanno dichiarati i terreni che co-stituiscono pertinenze di fabbricati urba-ni, per esempio, giardini, cortili, ecc. in quanto non producono reddito dominica-le e agrario.

TERRENI SOGGETTI AD IMUNel caso di terreni non affittati, l’Imu so-stituisce le ordinarie imposte sul reddito (Irpef) e le addizionali sul reddito domi-nicale, mentre il reddito agrario continua ad essere assoggettato a Irpef.

TERRENI ESENTI DA IMUSono comunque soggetti all’Irpef. Per l’anno 2015, sono esenti da Imu:- i terreni ad immutabile destinazione a-gro-silvo-pastorale a proprietà indivisibi-le e inusucapibile;- i terreni agricoli, nonché quelli non col-tivati, ubicati nei comuni delle isole mi-nori;- i terreni agricoli ubicati nei comuni clas-sificati totalmente montani;- i terreni agricoli, posseduti o condotti da coltivatori diretti o imprenditore agricolo professionale, ubicati nei comuni classi-ficati parzialmente montani.

TERRENI IN AFFITTOInfine, nel caso di terreni concessi in af-fitto sono dovute sia l’Imu che l’Irpef.

RIVALUTAZIONEDEI REDDITI DEI TERRENI1) Il reddito dominicale viene rivalutato dell’80%, mentre il reddito agrario viene rivalutato del 70%. È previsto un benefi-cio nel caso di terreni concessi in affitto

ai giovani imprenditori per usi agricoli con durata non inferiore a cinque anni. L’agevolazione in questione prevede che non si applica la rivalutazione dell’80% o del 70%, a giovani che:- non hanno ancora compiuto 40 anni;- hanno la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale, anche in forma societaria.2) Successivamente, i redditi così prodotti vengono ulteriormente rivalutati del 30%. Questa ulteriore rivalutazione si applica in misura ridotta al 10%, anziché del 30%, nel caso di terreni agricoli o non coltivati, posseduti o condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola.

Tabelle - Esempi di rivalutazione --------------------------------------

QUADRO BREDDITI DEI FABBRICATIChi utilizza questo quadroSono tenuti alla compilazione del quadro:- i proprietari di fabbricati situati nello Stato italiano che sono o devono esse-re iscritti nel catasto dei fabbricati come dotati di rendita;- i titolari dell’usufrutto o altro diritto rea-le su fabbricati situati nel territorio dello Stato italiano che sono o devono essere iscritti nel catasto fabbricati con attribu-zione di rendita. In caso di usufrutto o altro diritto reale (ad esempio uso o abi-tazione) il titolare della sola “nuda pro-prietà” non deve dichiarare il fabbricato. - i possessori di immobili che, secondo le leggi in vigore, non possono essere con-siderati rurali;- i soci di società semplici e di società ad esse equiparate, che producono reddito di fabbricati.

Segue

QUADROA - B - C

Reddito dominicale 100,00 Reddito agrario 100,00

Prima Rivalutazione 80% Prima Rivalutazione 70%

Rendita rivalutata 180,00 Rendita rivalutata 170,00

Seconda Rivalutazione 30% Seconda Rivalutazione 30%

Rendita definitiva 234,00 Rendita definitiva 221,00

A. Il contribuente Caio possiede un terreno, che produce un reddito dominicale pari a € 100, e un reddito agrario pari a € 100. Per calcolare il reddito dei terreni da assogget-tare a tassazione Irpef si procede come di seguito:

Reddito dominicale 100,00 Reddito agrario 100,00

Prima Rivalutazione 80% Prima Rivalutazione 70%

Rendita rivalutata 180,00 Rendita rivalutata 170,00

Seconda Rivalutazione 10% Seconda Rivalutazione 10%

Rendita definitiva 198,00 Rendita definitiva 187,00

B. Il contribuente Tizio è un coltivatore diretto che possiede un terreno che produce un reddito dominicale pari a € 100, e un reddito agrario pari a € 100. Per calcolare il reddito dei terreni da assoggettare a tassazione Irpef si procede come di seguito:

Reddito dominicale 100,00

Prima Rivalutazione

Rendita rivalutata 100,00

Seconda Rivalutazione 10%

Rendita definitiva 110,00

C. Il contribuente Sempronio possiede un terreno che è stato concesso in affitto per uso agricolo ad un giovane imprenditore agricolo. Il terreno che produce un reddito dominicale pari a € 100, e un reddito agrario pari a € 100. Per calcolare il reddito dei terreni da assoggettare a tassazione Irpef si procede come di seguito:

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Continua

Non vanno dichiarati- le costruzioni rurali utilizzate come abitazione principale che appartengono al possessore o all’affittuario dei terreni ed effettivamente adibite per usi agricoli. In tal caso, il relativo reddito, è già com-preso in quello catastale del terreno. Le unità immobiliari che non hanno i requi-siti per essere considerati rurali devono essere dichiarate utilizzando, in assenza di quella definitiva, la rendita presunta. Sono comunque considerate produttive di reddito le unità immobiliari che rientrano nelle categorie catastali da A/1 a A/8 e quelle che hanno caratteristiche di lusso;- le costruzioni che servono per svolgere le attività agricole;- i fabbricati rurali destinati all’agrituri-smo; - le unità immobiliari per cui sono state rilasciate licenze, concessioni e autoriz-zazioni per restauro, risanamento conser-vativo e ristrutturazione edilizia, per il solo periodo di validità del provvedimento, du-rante il quale l’unità immobiliare non deve essere comunque utilizzata;- gli immobili completamente adibiti a sedi aperte al pubblico di musei, biblio-teche, archivi, cineteche ed emeroteche, quando il possessore non ricava alcun reddito dall’utilizzo dell’immobile;- le unità immobiliari destinate esclusiva-mente all’utilizzo del culto, nonché mona-steri di clausura, se non sono locati, e le loro pertinenze.

FABBRICATISOGGETTI AD IMUNei casi in cui l’Imu per il 2015 è dovuta non sono dovute Irpef e addizionali:- abitazioni principali e pertinenze clas-sificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 - “abitazioni di lusso”. In queste ipotesi, poiché il reddito dell’abitazione

principale non concorre al reddito com-plessivo, non spetta la relativa deduzione;- fabbricati non locati e per quelli conces-si in comodato gratuito. Per queste ultime due fattispecie sono previste le seguenti eccezioni:- i comuni possono disporre l’esenzione per l’unità immobiliare concessa in co-modato ai parenti in linea retta entro il primo grado, che la utilizzano come abita-zione principale. In questo caso il reddito del fabbricato concorrerà alla formazione del reddito ai fini Irpef;- se gli immobili ad uso abitativo (catego-rie catastali da A1 ad A11, escluso A10) non locati e assoggettati all’Imu sono si-tuati nello stesso comune nel quale si trova l’immobile adibito ad abitazione principale, il relativo reddito concorre alla formazione della base imponibile dell’Ir-pef e delle relative addizionali nella misu-ra del 50%. Pertanto, se un contribuente possiede due immobili nello stesso co-mune, uno adibito ad abitazione principa-le e l’altro tenuto a disposizione, il primo concorrerà a formare reddito per l’intero, mentre il secondo concorrerà nella misu-ra ridotta,cioè al 50%.Non è dovuta l’Imu per l’abitazione princi-pale e le relative pertinenze, diverse dalle “abitazioni di lusso”, sicché il relativo reddito concorre alla formazione del red-dito complessivo ai fini Irpef.

Deduzioni: - ai fini Irpef, è prevista una deduzione dal reddito complessivo di un importo fino all’ammontare della rendita catastale dell’unità immobiliare stessa e delle re-lative pertinenze, calcolata tenendo con-to della quota di possesso e del periodo dell’anno in cui la casa è adibita ad abita-zione principale;- la deduzione per abitazione principale compete al proprietario, all'usufruttuario,

al titolare di un diritto di abitazione.

IMMOBILI CONCESSIIN AFFITTO Tassazione ordinariaNel regime ordinario, l’imponibile sul quale si deve calcolare l’Irpef dipende dal tipo di contratto stipulato. In particolare, se l’immobile è locato:- a equo canone: il reddito da assogget-tare all’Irpef è quello derivante dal canone annuo di locazione, ridotto del 5% a titolo forfetario;- in regime di libero mercato: il reddi-to è dato dal valore più alto tra la rendita catastale (rivalutata del 5%) e il canone di locazione – aggiornato con le rivalutazio-ni Istat - ridotto del 5%;- a canone convenzionale: il reddito, determinato con le stesse modalità pre-viste per i fabbricati affittati ad uso abita-tivo in regime di libero mercato, è ridotto ulteriormente del 30% se il fabbricato è sito in uno dei Comuni ad alta densità abitativa (così come individuati da appo-siti provvedimenti normativi). Il canone convenzionale è quello determinato sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni degli inquilini maggiormente rappresentative a livello nazionale. Per gli immobili di interesse storico o artistico, la riduzione di cui tener conto nella determinazione del reddito da assoggettare all’IRPEF è pari ai canoni ridotti forfetariamente del 35%, se supe-riori alla rendita catastale rivalutata, ri-dotta del 50%. Infine, si ricorda che per la registrazione di un contratto di locazione sono dovute l’imposta di registro pari al 2% del canone annuo (il versamento per la prima annualità non può essere inferio-re a € 67) e l’imposta di bollo pari a € 16 ogni quattro facciate scritte del contratto e, comunque, ogni cento righe.

Cedolare seccaL’opzione per l’applicazione della cedo-lare secca comporta che i canoni tassati con l’imposta sostitutiva sono esclusi dal reddito complessivo e, di conseguenza, non rilevano ai fini dell’ Irpef. ------------------Come si calcola. La base imponibile del-la cedolare secca è costituita dal canone di locazione annuo stabilito dalle parti, al quale si applica un’aliquota del 21% per i contratti disciplinati dal codice civile o a canone libero.

Aliquota agevolata- 10% per i contratti di locazione a ca-none concordato relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative e negli altri comuni ad alta ten-sione abitativa individuati con apposite delibere dal Cipe; - L’aliquota agevolata si applica anche ai contratti di locazione a canone concorda-to stipulati nei comuni per i quali è stato deliberato, nei cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (28 maggio 2014), lo stato di emergenza a seguito del verificarsi degli eventi calamitosi.

QUADRO CRedditi di lavorodipendente ed assimilatiI soggetti che li hanno percepiti nel 2015, se sono tenuti alla compilazione della di-chiarazione dei redditi, devono compilare il quadro C del modello 730.Redditi da indicare • I dati da indicare si ricavano dalla Certificazione Unica 2016 rilasciata dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico (sostituto d’imposta) oppure dalla certificazione rilasciata dal soggetto che non possiede la qualifica di sostituto (ad esempio il privato per il lavoratore do-mestico). Qualora il contribuente nel corso dell’anno ha avuto più rapporti di lavoro dipendente o assimilati e ha chiesto all’ul-timo datore di lavoro di tener conto de-gli altri redditi percepiti, deve indicare in questo quadro i dati presenti nella Certi-ficazione Unica rilasciata da quest’ultimo.

Sezione I Vanno indicati i redditi di lavoro dipen-dente, di pensione e i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per i quali la detrazione è rapportata al periodo di la-voro nell’anno.

Segue

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Vi rientrano anche:- le indennità e le somme da assogget-tare a tassazione corrisposte ai lavoratori dipendenti da parte dell’INPS o di altri Enti come la cassa integrazione guadagni; - le indennità di mobilità, di disoccupazio-ne, di malattia, maternità e allattamento, ecc.;- le indennità per la cessazione di rap-porti di collaborazione coordinata e con-tinuativa non assoggettabili a tassazione separata;- le remunerazioni dei sacerdoti della Chiesa cattolica;- i compensi per cariche di amministrato-re, sindaco o revisore di società, associa-zioni e altri enti con o senza personalità giuridica;- i trattamenti pensionistici integrativi;- il reddito di lavoro dipendente prestato all’estero in zone di frontiera da persone residenti nel territorio dello Stato;- in presenza di situazioni particolari, van-no indicate anche le somme percepite quale compenso per lavoro straordinario e premi di produttività e le relative ritenu-te per imposta sostitutiva.

Sezione II Altri redditi assimilati:- assegni periodici percepiti dal coniuge, ad esclusione di quelli destinati al mante-nimento dei figli;- assegni periodici comunque denomina-ti alla cui produzione non concorrono né capitale né lavoro (escluse le rendite per-petue), compresi gli assegni testamenta-ri, quelli alimentari, ecc.; - compensi e indennità corrisposte da amministrazioni statali ed enti pubbli-ci territoriali per l’esercizio di pubbliche funzioni;- indennità e assegni vitalizi percepiti per l’attività parlamentare e le cariche pubbli-

che elettive nonché quelle percepite dai giudici costituzionali; - rendite vitalizie e a tempo determinato costituite a titolo oneroso; - compensi corrisposti per l’attività libero professionale intramuraria svolta dal per-sonale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale.

Bonus IrpefPer l’anno 2015 l’importo del credito è di 960 euro per i possessori di reddito com-plessivo non superiore a 24mila euro; in caso di superamento del predetto limite, il credito decresce fino ad azzerarsi al rag-giungimento di un reddito complessivo pari a 26mila euro.

ATTENZIONE • Se il datore di lavoro non haerogato, in tutto o in parte, il bonus Irpef, si può riconoscere l’ammontare spettante all’interno della presente dichiarazione.

QUADRO DAltri redditiA cura del dott. Giuseppe oliVeri

Nel quadro D si indicano i redditi diversi da quelli lavoro dipendente e assimilati percepiti nel corso del 2015.La prima sezione è dedicata ai redditi di capitale, di lavoro autonomo occasionale e ai cd.“redditi diversi”:• Rigo D1 - Utili ed altri proventi equi-parati: indicando il codice specifico nell’apposito riquadro, si evidenziano gli utili da partecipazione qualificata al ca-pitale di società ed enti soggetti all’IRES, quelli distribuiti da società ed enti esteri di ogni tipo, i proventi derivanti da asso-ciazioni in partecipazione con apporto di capitali, da contratti di cointeressenza in un’attività d’impresa, i redditi derivanti da liquidazione o da recesso da società o dalla distribuzione del capitale sociale. È opportuno indicare eventuali ritenute su-bite alla fonte a titolo d’acconto;• Rigo D2 - Altri redditi di capitale: se-gnalando il codice specifico nell’apposito riquadro, si indicano gli interessi percepiti per la concessione di prestiti di denaro o derivanti da altri contratti di natura finan-ziaria che non subiscono la tassazione alla fonte, nochè gli introiti da rendite perpetue, interessi di mora, etc. Si dovrà indicare nell’apposito riquadro l’importo lordo percepito e le ritenute subìte a titolo d’acconto;• Rigo D3 - Redditi derivanti da atti-vità assimilate al lavoro autonomo: si indicano i redditi per l’autore dello sfrut-tamento economico delle proprie opere dell’ingegno, ovvero derivanti dall’attività di levata dei protesti dei segretari comu-nali, nonchè quelli correlati ai contratti di associazione in partecipazione con l’ap-porto di solo lavoro. Si dovrà specificare nell’apposito riquadro l’importo lordo per-cepito e le ritenute d’acconto subite;• Rigo D4 - Redditi diversi: si indica-no i redditi derivanti dalle vendite di ter-reni o edifici a seguito di lottizzazioni di

terreni ovvero per renderli edificabili, le plusvalenze dalle vendite di beni immo-bili e terreni agricoli entro cinque anni dall’acquisto della proprietà, i proventi da sublocazione di beni mobili o immo-bili, l’affitto di terreni agricoli, i redditi di immobili locati e non detenuti all’estero per i quali è dovuta l’IVIE, o le utilità della loro locazione, nonché, per la parte ecce-dente i 7.500 €, i compensi per indennità di trasferta e i rimborsi erogati ai diret-tori artistici da parte di bande musicali o associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI/UNIRE o altro ente riconosciuto che persegua finalità spor-tive/dilettantistiche. Si dovrà specifica-re nell’apposito riquadro l’importo lordo percepito, le eventuali spese sostenute e le ritenute d’acconto subite;• Rigo D5 - i redditi da attività occa-sionale o da obblighi di fare, non fare o permettere: vanno indicati i reddi-ti percepiti per attività occasionali sia commerciali che professionali non eser-citate abitualmente. Si dovrà specificare nell’apposito riquadro l’importo lordo percepito, le eventuali spese sostenute e le ritenute d’acconto subite.

La seconda sezione è dedicata ai redditi soggetti a tassazione separata: • Rigo D6 - i redditi percepiti da eredi e dai legatari a causa della morte dell’a-vente diritto, quali i redditi di capitale, di lavoro autonomo non esercitato abitual-mente nochè l’insime dei redditi diversi del de cuius;• Rigo D7 - le imposte e gli oneri rimbor-sati nel 2015 e gli altri redditi soggetti a tassazione separata.In questa seconda sezione il contribuente può scegliere se assoggettare questi red-diti o di rimborsi a tassazione ordinaria, il che comporta un aumento del reddito imponibile, o a tassazione separata, che

consente di poter posticipare l’imposizio-ne, versando un eventuale acconto d’im-posta o indicando le ritenute subite alla fonte, e sarà poi l’Agenza delle Entrate a quantificare il dovuto.

DetrazioniA cura della Dott.ssaLORENA TOLOmELLI

SPESE PER INTERVENTIDI RECUPERO EDILIZIOIn questa sezione vanno indicate le spe-se sostenute nell’anno 2015 o negli anni precedenti per gli interventi di recupero del patrimonioedilizio e in particolare:• per la ristrutturazione di immobili;• per l’acquisto o l’assegnazione di im-mobili facenti parte di edifici ristrutturati.• le spese sostenute per gli interventi re-lativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica;

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• le spese sostenute per gli interventi di manutenzione o salvaguardia dei boschi.

BENEFICIARILa detrazione può essere fruita da chi possiede o detiene l’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi di recu-pero edilizio sulla base di un titolo idoneo (es. proprietà, altro diritto reale, locazione o comodato). Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del posses-sore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché abbia egli stesso sostenuto le spese e le fatture e i bonifici siano a lui intestati. È ammessa la detrazione anche nei casi in cui le fatture e i bonifici non siano in-testati al familiare convivente, purché la percentuale della spesa sostenuta dallo stesso sia indicata nella fattura.

COME SI OTTIENESi ricorda che per fruire della detrazione occorre che:• i pagamenti siano effettuati con boni-fico bancario o postale da cui risultino: 1) causale del versamento (per le spese sostenute dal 1° gennaio 2012 va indica-to l’art. 16-bis del TUIR); 2) codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento; 3) codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.• nella dichiarazione dei redditi vengano indicate le seguenti informazioni: 1) dati catastali identificativi dell’immobile; 2) estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo (ad esempio, contratto di affitto), se i lavori sono effettuati dal detentore; 3) altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione.• il contribuente deve, inoltre, conser-vare ed esibire, a richiesta dell’Ufficio, i documenti relativi alle spese sostenute (ad esempio le fatture e le ricevute fisca-

li relative alle spese sostenute, bonifici, eventuale documentazione edilizia, ecc.).

ImPORTANTELimiti di spettanza:• 48.000 euro per spese sostenute dal 2003 al 25/06/2012;• 96.000 euro per spese sostenute dal 26/06/2012 al 31/12/2015.

Il limite va riferito alla singola unità immobiliare sulla quale sono stati ef-fettuati i lavori. Quindi, se più persone hanno diritto alla detrazione (com-proprietari ecc.), il limite va ripartito tra loro. Se gli interventi consistono nella prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti sulla stessa u-nità immobiliare, per determinare il limite massimo delle spese detraibili occorre tenere conto di quelle già so-stenute negli anni passati.

PERCENTUALI DELLA DETRAZIONERICONOSCIUTE:50% per le spese sostenute dal 26/06 del 2012 fino al 31/12/2015; 41% per le spese sostenute nel 2006 re-lative a fatture emesse dal 1/01 al 30/6; 36% per le spese sostenute: nel 2003, nel 2004, nel 2005, nel 2006 per fattu-re emesse dal 1/10 al 31/12, dal 2007 al 2011 e dal 1/01/2012 al 25/6/2012.

La detrazione viene ripartita in 10 rate di pari importo da chi presta l’assistenza fiscale.

Nei righi da E41 a E44: per ogni anno e per ogni unità immobiliare oggetto di interventi di recupero del patrimonio edi-lizio va compilato un rigo diverso. Anche per gli interventi di recupero del patrimo-nio edilizio effettuati sulle parti comuni di

edifici residenziali va compilato un rigo a parte. In ogni rigo dovranno essere, tra gli altri, indicati: l’anno in cui sono state sostenute le spese, il codice fiscale del condominio (per gli interventi su parti co-muni di edifici residenziali), di colui che ha inviato la comunicazione al Centro Operativo di Pescare (per i lavori iniziati prima del 11/05/2011) ovvero il codice fiscale dell’impresa di costruzione o ri-strutturazione o della cooperativa che ha effettuato i lavori (nel caso di acquisto di immobili ristrutturati), l’ammontare della spesa sostenute ed in numero di rata.

Nei righi da E51 a E53 devono essere indicati i dati catastali dell’immobile sul quale sono state sostenute le spese og-getto di detrazione o, nel caso in cui il bene sia detenuto in base ad un contratto di locazione o comodato, i dati relativi alla registrazione dello stesso. Nel caso in cui gli interventi siano effettuati sulle parti comuni dei un condominio andrà barrata l’apposita casella (colonna 2).

BONUS MOBILIAi fini della fruizione della detrazione dall'IRPEF il 50% delle spese pagate dal 6/6/2013 al 31/12/2015 per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), finalizzati all'arredo dell'immobile ogget-to di ristrutturazione, deve essere com-pilato il rigo E57. Occorre in particolare dare indicazione della spesa sostenuta, entro il limite di 10.000 euro e compren-siva di eventuali spese di trasporto e/o installazione, la relativa detrazione sarà ripartita in 10 rate annuali direttamente da chi presta l'assistenza fiscale.Si ricorda che la detrazione per i mobili e per gli elettrodomestici spetta solo se sono state sostenute dal 26/6/2012 al 31/12/2015 spese per i seguenti inter-

venti di recupero del patrimonio edilizio:• manutenzione straordinaria (anche or-dinaria sulle parti comuni di edificio resi-denziale), restauro, risanamento conser-vativo e ristrutturazione edilizia;• ricostruzione o ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calami-tosi;• ristrutturazione di interi fabbricati, da parte di imprese di costruzione o ristrut-turazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono entro sei mesi dal termine dei lavori all'alienazione o assegnazione dell'immobile.

Nel caso di interventi effettuati sulle par-ti comuni condominiali è ammessa la detrazione solo per gli acquisti dei beni agevolati finalizzati all’arredo delle parti comuni (ad esempio, guardiole, apparta-mento del portiere).

Per poter beneficiare del bonus in parola occorre che l’acquisto dei mobili sia ef-fettuato mediante bonifico parlante, carta di credito o di debito (bancomat) ovvero mediante pagamenti a rate mediante l’ac-censione di finanziamenti.È necessario conservare la documenta-zione attestante l’effettivo pagamento (ri-cevute dei bonifici, ricevute di avvenu-ta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documenta-zione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la speci-ficazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

SPESE PER INTERVENTIDI RISPARMIO ENERGETICOL’agevolazione fiscale sul risparmio ener-getico è stata confermata nella misura del 65% per le spese sostenute dal 6 giu-gno 2013 al 31 dicembre 2015.In particolare la detrazione d’imposta è pari al:• 55%, per le spese sostenute dal 2008 al 2012 e dal 1° gennaio al 5 giugno 2013;• 65%, per le spese sostenute dal 6 giu-gno 2013 al 31 dicembre 2015.

Possono usufruire della detrazione i con-tribuenti che possiedono, a qualsiasi tito-lo, l’immobile oggetto dell’intervento. Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il posses-sore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizza-zione dei lavori. La detrazione d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per i medesimi interven-ti da altre disposizioni di legge nazionali (quale, per esempio, la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio).

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TIPOLOGIE DI INTERVENTI• Riqualificazione energetica (il valore massimo della detrazione fiscale è pari ad Euro 100.000);• involucro di edifici esistenti (per tali interventi il valore massimo della detra-zione fiscale è pari ad Euro 60.000);• pannelli solari (il valore massimo della detrazione fiscale è pari ad Euro 60.000);• sostituzione di impianti di climatiz-zazione invernale (per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è pari ad Euro 30.000);• schermature solari ossia interven-ti per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari a protezione di una superficie vetrata, applicate in modo soli-dale con l’involucro edilizio e non libera-mente montabili e smontabili dall’utente. L’importante è che siano mobili e “tecni-che”. Non fruiscono dell’agevolazione le schermature solari autonome (aggettanti) applicate a superfici vetrate esposte a nord (per tali interventi il valore massimo della detrazione fiscale è pari ad Euro 60.000);• generatori di calore alimentati da biomasse combustibili (il valore massi-mo della detrazione fiscale è pari ad Euro 30.000).

DOCUmENTI NECESSARIPER OTTENERE LA DETRAZIONE:• la fattura dell’impresa che esegue i la-vori;• l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici richiesti;• l’attestato di certificazione (o qualifica-zione) energetica che contiene i dati re-lativi all’efficienza energetica dell’edificio ed è prodotta successivamente all’esecu-zione degli interventi;• la scheda informativa relativa agli inter-venti realizzati.

DOCUmENTI DA TRASmETTEREEntro 90 giorni dalla fine dei lavori, de-vono essere trasmessi all’ENEA telemati-camente (attraverso il sito internet www.acs.enea.it, ottenendo ricevuta informati-ca) i dati contenuti nell’attestato di cer-tificazione energetica o di qualificazione energetica, nonché la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.Si ricorda che la data di fine lavori coinci-de con il giorno del cosiddetto “collaudo” o, nel caso in cui per gli interventi effet-tuati non necessiti di un collaudo, la data in cui il contribuente può provare la fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori (o dal tecnico

che compila la scheda informativa).

Nei righi da E61 a E 63 vanno indicati, tra gli altri: la tipologia dell’intervento di ri-qualificazione energetica, l’anno di effet-tuazione della spesa, il numero della rata che il contribuente utilizza nel 2015 (che sarà pari a 1 nel caso di spese sostenute dal 01/01 al 31/12/2015) e l’ammontare della spesa sostenuta.

QUADRO ESezione IIA cura del dott. GABriele MArAni

SPESE SANITARIEPer tali spese, sostenute nell’interesse proprio o dei familiari a carico, la detra-zione prevista è pari al 19% e si calcola al netto della franchigia di 129,11 euro.

Rientrano all’interno di questo rigo le spe-se per acquisto di medicinali (comprovate con scontrino parlante con l’indicazione del codice fiscale), per analisi di labora-torio, per prestazioni specialistiche o chi-rurgiche, per l’acquisto o affitto di protesi sanitarie, per l’assistenza specifica.

Attenzione • Da quest’anno il mo-dello 730/2016 precompilato ripor-terà in automatico l’importo delle spese mediche sostenute nel corso del 2015. Si consiglia comunque di verificare tale dato.

PATOLOgIE ESENTI SOSTENUTEPER fAmILIARI NON A CARICORiguardano le spese sanitarie per pato-logie esenti sostenute nell’interesse del familiare non a carico, per la parte non detratta da quest’ultimo. (Contribuente incapiente di imposta). Tali spese sono detraibili nella misura del 19% entro un limite di 6.197,48 euro (al netto della franchigia di 129,11 euro).

PERSONE CON DISABILITàLa detrazione prevista per tale rigo è del 19% e spetta sull’intero importo; le spese oggetto di detrazione sono quelle soste-nute per i mezzi necessari all’accompa-gnamento, locomozione e deambulazione dei disabili e per i sussidi tecnici-informa-tici che ne facilitino l’autosufficienza.

VEICOLI PER PERSONE CON DISABILITàVige il limite di 18.075,99 euro per l’ac-quisto di un solo veicolo una volta ogni 4 anni. È possibile ripartire la detrazione in 4 quote annuali di pari importo.

CANE gUIDAUn solo cane ed una volta in 4 anni, salvo la perdita/decesso dell’animale.

RATEIZZAZIONI NEgLI ANNI PRECEDENTIVanno indicate le spese sanitarie soste-nute negli anni 2012-2014 per le quali ha optato per una rateizzazione in quanto di importo superiore a 15.493,71 euro.

Attenzione • In questa sezione non devono essere riportati nei Righi da E21 a E33 gli oneri e le spese già considerati dal datore di lavoro in sede di formazione del reddito di lavoro dipendente o assimilato.L’ammontare totale di questi oneri è indicato nel punto 431 della Certi-ficazione Unica.

ADDETTI AI SERVIZIDOmESTICI E fAmILIARIL’importo massimo detraibile dai contri-buti previdenziali e assistenziali versati (esclusivamente per la parte a carico del datore di lavoro) è pari ad Euro 1.549,37.

CONTRIBUTI ED EROgAZIONIA fAVORE DI ISTITUZIONI RELIgIOSESono detraibili fino ad un importo mas-simo pari ad Euro 1.032,91. Si ricorda che è necessario conservare le ricevute di versamento in conto corrente postale, le quietanze liberatorie le ricevute dei bo-nifici bancari e, per i pagamenti effettuati con carta di credito, l’estratto conto della società che gestisce la carta.

SPESE mEDIChE E DI ASSISTENZA SPECIfICA PER LE PERSONE CON DISABILITàDeducibili anche senza una specifica pre-scrizione da parte di un medico, a condizio-ne che dal documento attestante la spesa risulti la figura professionale e la prestazio-ne resa dal professionista sanitario.

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Rientrano: - l’assistenza infermieristica e riabilitativa;- personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza di-retta della persona;- personale di coordinamento delle atti-vità assistenziali di nucleo;- personale con la qualifica di educatore professionale;- personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o terapia occupazionale.

Attenzione • Le spese indicate in questo rigo sono deducibili anche sesostenute per i seguenti familiari, anche se non fiscalmente a carico:- Coniuge- figli, compresi quelli adottivi- generi e Nuore- Suoceri/e- fratelli e Sorelle- Nonni/e

PENSIONI COMPLEMENTARIContributi e premi per forme pensioni-stiche complementari e individualiDal reddito complessivo i contributi sot-toelencati sono deducibili per un importo non superiore a 5.164,57 euro.

Contributi a deducibilità ordinariaLe somme versate alle forme pensioni-stiche complementari relative sia a fondi negoziali sia alle forme pensionistiche individuali; nel suddetto limite si devo-no considerare i versamenti a carico del contribuente e del datore di lavoro.

RIgO E28 Contributi versati da lavora-tori di prima occupazioneI lavoratori di prima occupazione, succes-

siva al 1° gennaio 2007, oppure i contri-buenti che a quella data non avevano una posizione contributiva aperta presso un qualsiasi ente di previdenza obbligatoria possono dedurre i contributi versati entro il limite di 5.164,57 euro. Agevolazione • Se nei primi cinque an-ni di partecipazione alle forme pensioni-stiche complementari hanno effettuato versamenti di importo inferiore, possono godere di un maggior limite di deduci-bilità, a partire dal sesto anno di parte-cipazione alle forme pensionistiche e per i venti anni successivi, nella misura annuale di 5.164,57 euro incrementata di un importo pari alla differenza positiva tra 25.822,85 euro e i contributi effetti-vamente versati nei primi cinque anni e, comunque, incrementata di un importo non superiore ad 2.582,29 euro.

Contributi versati per familiari a caricoSono considerati a carico coloro che pos-siedono un reddito complessivo non su-periore a 2.840,51 euro.

Se i contributi per familiari a carico sono stati versati tramite il datore di lavoro e, quindi, è compilato il punto 421 della Cer-tificazione Unica, indicare:- nella colonna 1, l’importo dei contributi che il datore di lavoro ha escluso dall’im-ponibile, desumibile dal punto 422 della Certificazione Unica 2016;- nella colonna 2, l’importo dei contribu-ti che il datore di lavoro non ha escluso dall’imponibile, desumibile dal punto 423 della Certificazione Unica 2016.

Contributi versati a fondi pensione ne-goziali da dipendenti pubbliciPer questi contribuenti l’importo deduci-bile non può superare il 12% del reddi-to complessivo e, comunque, 5.164,57 euro.

RIgO E32 - Spese per l'acquisto o per la costruzione di abitazioni date in lo-cazioneA partire dallo scorso anno è riconosciuta una deduzione dal reddito complessivo nel caso di acquisto o costruzione di im-mobili abitativi da destinare alla locazio-ne. L'agevolazione riguarda:

- l'acquisto, dal 1o gennaio 2014 al 31 di-cembre 2017 di unità immobiliari di nuo-va costruzione a destinazione residenzia-le, invendute al 12 novembre 2014;----------- l'acquisto dal 1o gennaio 2014 al 31 dicembre 2017 di unità immobiliare a de-stinazione residenziale oggetto di inter-venti di ristrutturazione edilizia o di re-stauro e risanamento conservativo;

- la costruzione, da ultimarsi entro il 31 dicembre del 2017, di unità immobiliari a destinazione residenziale su aree edifica-bili già possedute dal contribuente prima dell'inizio dei lavori o sulle quali sono già riconosciuti diritti edificatori.----------- la deduzione spettante è pari al 20 per cento del prezzo di acquisto dell'immo-bile risultante dall'atto di compravendita, nonché degli interessi passivi dipendenti da mutui contratti per l'acquisto delle uni-tà immobiliari medesime;----------- il limite massimo complessivo di spesa è pari a 300.000 euro, comprensivi di IVA, e la deduzione sarà ripartita in otto quote annuali di pari importo a partire dall'anno nel quale avviene la stipula e non sarà cumulabile con altre agevolazioni fiscali previste per le medesime spese.

Attenzione • Per fruire dell'agevo-lazione, l'immobile deve essere de-stinato, entro sei mesi dall'acquisto o dal termine dei lavori di costru-zione, alla locazione almeno per otto anni. Se l’acquisto è avvenuto prima del 3 dicembre 2015, il perio-do di sei mesi decorre da tale data.

NOVITà 2016 Somme restituite al soggetto erogatore in periodi di impo-sta diversi da quello in cui sono state assoggettate a tassazione. Nel seguen-te rigo dovrà essere indicato l’ammontare delle somme che sono state restituite in un periodo d’imposta diverso da quelle in cui sono state assoggettate a tassazione, ancorché separata, al fine di poterle de-durre dal reddito complessivo dell’anno di restituzione ovvero degli anni successivi.

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AltrededuzioniA cura del dott. GABriele MArAni

NOVITà 2016Spese d’istruzione diverseda quelle universitarieSi riferiscono alle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, per un im-porto massimo annuo pari ad Euro 400 per alunno/studente.

Spese d’istruzione universitarieSono indicate le spese sostenute per la frequenza di corsi d’istruzione seconda-ria, universitaria e di specializzazione, in enti pubblici o privati, italiani o stranieri. Nel caso di istituti privati e/o stranieri, il limite massimo di spesa detraibile non può essere superiore ai costi di tasse e contributi della scuola pubblica italiana.

Spese funebriUlteriore novità riguarda l’ampliamento della detrazione per le spese funebri. In questo rigo il contribuente dovrà indicare le spese sostenute per la morte di perso-ne, indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela con esse. Il limite di spesa per decesso è pari ad Euro 1.550.

Spese per addettiall’assistenza personaleIn tale rigo si riporteranno gli oneri soste-nuti nei casi di non autosufficienza certi-ficata nel compimento degli atti della vita quotidiana. La detrazione massima rico-nosciuta è pari ad Euro 2.100 (soltanto

se il reddito non supera i 40.000 Euro) e spetta anche per le spese sostenute per i familiari non a carico.

Spese sportive per ragazziLe detrazioni in questione riguardano le spese per l’iscrizione a corsi sportivi di-lettantistici praticati da ragazzi tra i 5 e i 18 anni, con il limite annuo per ciascun ragazzo pari ad Euro 210.

mediazione immobiliareIl contribuente potrà recuperare il 19% delle spese sostenute per i compensi corrisposti agli agenti di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale. Il limite di spesa riconosciu-to ai fini della detrazione è pari ad Euro 1.000, da ripartire tra i comproprietari in base alla percentuale di proprietà.

Canone locazione studenti fuori sedeL'indicazione di tale codice indica le spe-se sostenute per canoni di locazione e contratti di ospitalità per l’alloggio degli studenti universitari fuori sede, entro il limite massimo di Euro 2.633,00. Si ricor-da che la detrazione è prevista ancorché la sede universitaria sia distante almeno 100 km dalla residenza dello studente.

Erogazioni liberaliSono detraibili le erogazioni eseguite nel 2015 in favore:- delle popolazioni colpite da calamità na-turali (entro il limite di 2.065,83 €);- degli istituti scolastici, per attività cultu-rali ed artistiche, in favore di associazioni di promozione sociale (entro il limite di 2.065,83 €);- di società di mutuo soccorso (entro il limite di 1.291,14 €);- di associazioni e società sportive dilet-tantistiche (entro il limite di 1.500 €),

- di enti/fondazioni operanti nel settore musicale e/o dello spettacolo e/o culturali ed artistiche.

Spese veterinarieSi tratta delle spese effettuate nel corso dell’anno 2015 per la cura degli animali domestici. Per questa tipologia di spesa vi sarà una detrazione del 19% al netto della franchigia pari ad Euro 129,11 fer-mo restando un limite massimo di spesa pari ad Euro 387,34.

Rette Asilo nidoTale detrazione riguarda la spesa soste-nuta dai genitori per la frequenza di asili nido, pubblici o privati su di un importo massimo annuo per figlio fiscalmente a carico pari ad Euro 632.

Assicurazioni vita ed infortunie assicurazioni contro il rischiodi non autosufficienzaAll’interno di questi righi occorrerà ripor-tare i premi assicurativi pagati nell’anno 2015 e relativi a:a) assicurazioni aventi per oggetto il ri-schio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5% (importo massimo su cui calcolare la detrazione Euro 530); b) assicurazioni contro il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana (importo massimo su cui calcolare la detrazione Euro 1.291,14, al netto dei premi aventi.

Erogazioni liberaliSono detraibili le erogazioni eseguite nel 2015 in favore:- delle ONLUS entro il limite di 30.000 Euro, limite innalzato rispetto alla previ-gente normativa.- dei partiti politici (per importi compresi tra 30 € e 30.000 €).

QUADRO ESezione IIA cura del dott. GABriele MArAni

LE DETRAZIONISPETTANTI AGLI INQUILINIInquilini di alloggi adibitiad abitazione principale‘1’ Detrazione per gli inquilini di allog-gi adibiti ad abitazione principale: per redditi complessivi fino a 15.493,71 € la detrazione spettante è pari ad Euro 300, mentre per redditi superiori (e fino a un massimo di 30.987,41 €) la detrazione spettante è pari ad Euro 150;‘2’ Detrazione per gli inquilini di al-loggi adibiti ad abitazione principale locati con canone concordato: per red-diti complessivi fino a 15.493,71 € la de-trazione spettante è pari ad Euro 495,80, mentre per redditi superiori (e fino a un massimo di 30.987,41 €) la detrazione spettante è pari ad Euro 247,90;‘3’ Detrazione per canoni di locazione spettante ai giovani per l’abitazione principale: va indicato questo codice per i giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni che hanno stipulato un contratto di locazione per l’unità immobiliare da de-stinare a propria abitazione principale. L’immobile affittato deve essere diverso dall’abitazione principale dei genitori e la detrazione spetta per i primi tre anni dalla stipula del contratto. La detrazione è pari ad Euro 991,60 se il reddito complessivo non supera 15.493,71 €;‘4’ Detrazione per gli inquilini di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale: quest'ultima tipologia è utilizzata nel caso di contratti di locazione di alloggi sociali

(come definiti da apposito decreto) adibiti ad abitazione principale. Spetta una de-trazione pari a 900 € se il reddito com-plessivo non supera 15.493,71€ e una de-trazione pari a 450 € per redditi superiori (fino a un massimo di 30.987,41 €);Colonna 2 (n. giorni): indicare il numero di giorni nei quali l'immobile è stato adi-bito ad abitazione principale;Colonna 3 (percentuale): indicare la percentuale di detrazione spettante.

Rigo E72 - Lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro Tale rigo va compilato da parte dei con-tribuenti che sottoscrivono un contratto di locazione a seguito del trasferimento della residenza per motivi di lavoro (solo per lavoro dipendente). Il trasferimento deve avvenire in un comune situato a non meno di 100 km di distanza dal prece-dente e comunque al di fuori dalla propria regione. Ai contribuenti interessati spet-ta una detrazione pari ad Euro 991,60 se il reddito complessivo non supera 15.493,71€, ed una detrazione pari ad Euro 495,80 per redditi superiori (fino a un massimo di 30.987,41 €).Colonna 1 (n. giorni): indicare il numero di giorni nei quali l'immobile è stato adi-bito ad abitazione principaleColonna 2 (percentuale): indicare la percentuale di detrazione spettante.

Attenzione • Le detrazioni sopra in-dicate negli importi massimi, pos-sono ridursi in caso di ripartizione tra più intestatari del contratto e/o di occupazione per periodi inferiori all’anno. (es. 100% se il contratto è stato stipulato da una sola persona, 50% se presenti due cointestatari).