h. kessler - cristologia_part59

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  • 114 Sviluppo storico-dogmatico

    3.1.2. L'OPPOSTA TENDENZA: CONTESTAZIONE O RIDUZIONE DELL'UMANIT DI CRISTO

    3.1.2.1. Dualismo anti iudaico e docetismo in Marcione

    n rifiuto marcionitico dell'Antico Testamento per cos dire il ro-vescio del rifiuto gilld~-cristiano/ ebionitico di ~~olo . Marcione (met del sec. II), influenzato da motivi gnostici, _clic~--di no al Dio creator~ veterotestamentario e alla sua creazione. Gli [email protected]_sme il vangelo del Dio estraneo e finora sconosciuto, che la ura bont apatica. Cristo per lui~arizione del Dio estraneo, semplice apparenza terrena (d6kesis) : egli visse in un corpo apparente e soffr apparente-mente al fine di comQrare, mediante la morte apparente in croce, dal creatore del mondo le anime (solo queste!) di quanti credono in lui e liberarle cos dal suo potere. Il dualismo di Marcione ha come conse-guenza la neg.azione .... ddla vera umanit e d~lla nascita umana di Cri-sto.

    3.1.2.2. Dualismo e docetismo degli gnostici

    Il movimento anche extracristiano della gnosi (conoscenza; cono-scenza elitaria dei misteri divini), tangibile a partire dalla fine del se-c_oh_r._ culmina nel cosiddetto gnosticismo (sistemi cosmologici svi-luppati del sec. II).

    I distintivi principali di tali sistemi, fra loro diversi nei particolari, sono: (l) un dualismo radicale di Dio e mondo, spirito e materia, alto e basso, bene e male; (2) il contrasto fra il divino originario, ignoto e luminoso, e il tenebro-so creatore di questo mondo; (3) l'uomo -L nella sua vera natura, della stes-sa sostanza del divino originario, una scintilla di luce celeste (una sostanza pneumatica), ma incarcerato in un corpo materiale; (4) lo stato attuale del-l'uomo e la sua aspirazione alla redenzione sono spiegati da miti circa una se-rie precosmica di emanazioni di molti eoni divini (fra cui Cristo) dal fonda-mento divino originario e miti della caduta dell'ultima essenza eonica (spes-so chiamata sophia) nella caducit: essa precipit, da lei emana il creatore del mondo di scarso valore, da questo provengono i mondi visibili (che sono quindi il_I?_rodott_2_Q~g_ativo della caduta_ ~__4_ell'er~ore) ; (5) la libera-;ione si ha solo mediante la nosi redentrice, che porta l'uomo a conoscere la propria ve-ra natura pneumatica e la propria origine celeste. (6) Alla fine il mondo ma-teriale scomparir e sar ~unit originaria dello spirito.

    Diversi tipi di cristologia nel periodo preniceno 115

    n compito del redentore, che non pu essere una persona creatura-le, consiste nella rivelazione del sapere redentore (e non ad esempio nel salvare dall'ingiustizia). La concezione di Cristo degli gnostici si muove fra i seguenti modelli: (l) L'eone celeste Cristo sarebbe_dj_sceso al momento del battesimo solo provvisoriamente sul Ges terreno, per poi abbandonarlo di nuovo prima della crocifissione e tornare in cie-lo; oppure al posto di Ges sarebbe stato crocifisso Simone di Cirene. (2) Cristo avrebbe assunto solo un cmpo eonico non terreno e una carne s iritualizzata. (3) Nella sua manifestazione esterna egli era solo una d6kesis, un essere aJ2.llilE~>. Sempre nel docetismo gno-stico la vera umanit di Ges Cristo viene ridotta o completamente con-testata, e la redenzione riguarda solo la parte pneumatica dell'uomo, non tutta la corporeit e meno che mai le creature extraumane.

    3 .1 .3 . CRISTOLOGIA NON SPECULATIVA DELLA GRANDE CHIESA: SIMMETRIA FRA DIVINIT E UMA_NIT IN GES CRISTO

    Polemizzando con le due posizioni estreme che abbiamo esposto (una riduzione della divinit e soprattutto una ~~tica del-l'umanit di C_risto), i dottori cristiani videro in Ges Cristo- in ma-niera per nulla speculativa e attenendosi al linguaggio biblico concre-to - essere divino e essere umano fra loro paradossalmente uniti.

    .... .

    3.1.3.1. Padri (grecz) postapostolici e antignostz

    Per i cosiddetti Padri apostolici il monoteismo biblico rimane il fon-damento indiscusso: C' un solo_.Pio _che si manifestato per mezzo di Ges Cristo suo Figlio che il suo Verbo (l6gos) uscito dal silen-zio (IgnMagn 8,2). Ma nel medesimo tempo essi parlano di Cristo come di Dio in maniera molto pi disinvolta di quanto faccia il Nuo-vo Testamento.

    Con sorprendente ovviet gi _Ignazio di Antiochia _(j verso il 117) parla di Cristo come del suo o del nostro Dio o come del Dio (IgnEI e IgnRom Inscr.; IgnFil6,3 ecc.): egli il Figlio unico di Dio, che era prima dei secoli presso il Padre e che alla fine apparso in fu.rma...umana .p_euma.nm:it_di v.il:JL~~rn.m> (IgnEI 19,3; IgnMagn 6, l; 7,1s.), Dio in carne (IgnEI7,2). E rivolto contro il docetismo: Cri-