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Angela ManentiMM SII –Responsabile Laboratorio-
Direzione Acquedotto e Fognatura MM Spa
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Hai sentito bene! L’acqua di Milano
«previene i calcoli»
Fabio MarelliMM SII – Direttore Acquedotto e Fognatura MM Spa
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Nell’alto medioevo, ai tempi del Bonvesin della Riva, il più antico poeta in volgare milanese, personaggio di spicco nella Milano del ‘200, nella sua opera «DE MAGNALIBUS URBIS MEDIOLANI» decanta la qualità dell’acqua di Milano, definendola sempre fresca sia d’inverno sia d’estate e mai scarseggiante, anche nei periodi di siccità, e la indica come uno dei principali pregi della città. Bonvesin scriveva che già ai suoi tempi (1240-1314) esistevano in città circa seimila pozzi, uno per ogni abitazione, e li definiva «fonti di acqua viva»
Oggi, l’acquedotto di Milano distribuisce gratuitamente la sua acqua di ottima qualità anche attraverso le case dell’ acqua
Fontanelle: ≈ 565
Case dell’acqua: 20
L’ACQUEDOTTO DI MILANO
Nacque nel 1887 con lo scopo di provvedereall’approvvigionamento idrico per tutti i cittadini, senza far piùricorso a fonti esterne alla città (sorgenti fiume Brembo ofontanili), con la falda sotterranea unica fonte diapprovvigionamento.
Carbone attivo: criteri di scelta, controlli di qualità 3
▪ POZZI: n° 587 pozzi totali (circa 400 disponibili) profondità di emungimento da 40 a 180 m
▪ CENTRALI DI RILANCIO: n° 31 centrali (circa 28 in funzione)
▪ IMPIANTI DI TRATTAMENTO in 25 centrali di cui:– n° 23 impianti di filtrazione su c.a.g. (carbone attivo
granulare);
– n° 6 impianti di aerazione su torri;
– n° 1 impianto a osmosi inversa;
Tutte le centrali con disinfezione con ipoclorito (e 3 con raggi UV)
Ma l’acqua cos’è?
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È liquido incolore, inodore e in natura lo si trova sotto altre forme di stato (solido, liquido, gassoso, aerosol) è un solvente polare la cui molecola è composta da due atomi di idrogeno legati ad uno di ossigeno
L’acqua è fonte di vita, o di morte tutto dipende dall’utilizzo che ne si fa…
IL SUO PUNTO DI FORZA:
▪ allo stato liquido è indispensabile per la vita
LA SUA DEBOLEZZA:
▪ può essere definita un «mezzo di trasporto» e in quanto tale ha la capacità di arricchirsi di microorganismi, di composti e sostanze chimiche di origine organica ed origine inorganica.
Sai cosa bevi?
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La "qualità dell'acqua destinata alconsumo umano" è disciplinata dalDecreto Legislativo n.31 del 2001, cherecepisce la Direttiva 98/83/CE, e che siapplica a tutte le acque destinateall'uso potabile, per la preparazione dicibi e bevande, sia in ambito domesticoche nelle imprese alimentari, aprescindere dalla loro origine e tipo difornitura.
L’acqua destinata al consumo umanopotabile deve esseremicrobiologicamente conforme (nonsterile) e contenere un quantitativoequilibrato di sali, di metalli alcalini ealcalino terrosi e deve esserecostantemente controllata .
La Normativa di riferimento
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Il Decreto Legislativo n.31 del 2001, quest’anno compie20 anni, nel coso del ventennio è stato modificato edimplementato in molte sue parti.
Le modifiche introdotte dal D.Lgs 31/2001
DECRETO 14 giugno 2017Recepimento della direttiva (UE) 2015/1787 che modifica gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE sulla qualita' delle acque destinate al consumo umano. Modifica degli allegati II e III del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31. (17A05618) (GU Serie Generale n.192 del 18-08-2017)
Le parti oggetto di modifica riguardano:▪ in particolare per quanto riguarda i parametri
microbiologici per i quali sono specificati metodidi analisi
▪ i parametri chimici e gli indicatori per i quali sono specificate le caratteristichedi prestazione.
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Le modifiche introdotte dal D.Lgs 31/2001Sicuramente un ruolo determinate è rappresentato dall’obbligo di attuazione delWSP (Piano di sicurezza dell’acqua). Non solo l’acqua diventa la protagonista matutta la sua filiera.
Attenta ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO eseguita per tutti i segmenti presenti all’interno della filiera idrica.
Approccio olistico che sposta l’attenzione dal CONTROLLO RETROSPETTIVO sulle acque distribuite, al CONTROLLO PREVENTIVO nella filiera idropotabile.
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La Normativa di riferimento
DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016, n. 28
Attuazione della direttiva 2013/51/EURATOM del Consiglio, del 22ottobre 2013, che stabilisce requisiti per la tutela della salutedella popolazione relativamente alle sostanze radioattive presentinelle acque destinate al consumo umano. (16G00036)(GU Serie Generale n.55 del 07-03-2016)
note: Entrata in vigore del provvedimento: 22/03/2016
Il Decreto fissa i principi, i criteri e le modalità per il controllo della radioattività nelle acque destinate al consumo umano
L’acqua potabile proveniente sia dalla falda che da acque di superficie contiene normalmente sostanze radioattive naturali. La presenza di radionuclidi di origine naturale nelle acque è un fatto normale dovuto a fenomeni di natura geologica. Il contatto dell’acqua con le rocce dell’acquifero provoca una graduale erosione di queste che rilasciano nell’acqua gli elementi che le costituiscono , compresi quelli radioattivi, in particolare gli isotopi appartenenti alle serie naturali dell’uranio e del torio). Nelle acque, inoltre, possono essere presenti radionuclidi “cosmogenici”, generati cioè nell’atmosfera per azione dei raggi cosmici come ad esempio il trizio.
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CHI CONTROLLA l’ACQUA DI MILANO?
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CONTROLLI INTERNI ai sensi dell’art. 7 D. Lgs. 31/01
I controlli interni sono quelli che il gestore, ovvero MM, è tenuto ad effettuare per la verifica della qualità
dell’acqua.
I punti di prelievo e la frequenza dei controlli interni possono essere concordati con le ATS.
CONTROLLI ESTERNI ai sensi dell’art. 8 D. Lgs. 31/01
I controlli esterni sono quelli svolti dalle ATS, sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali
dettati dalla Regione in ordine all’ispezione degli impianti, alla fissazione dei punti di prelievo dei
campioni da analizzare e alle frequenza di campionamento della qualità dell’acqua.
Il D. Lg. 31/2001 individua oltre ai parametri anche le tipologie di controlli, (le frequenze di campionamento sono fissate in base al volume d’acqua distribuita.
Il laboratorio di MM Spa e laPROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI ANALITICI
Parametri chimico-fisici
Metalli
Idrocarburi Policiclici Aromatici
Anioni e ione ammonio
Composti Organici Volatili
Pesticidi, erbicidi, farmaci, antiparassitari
parametri microbiologici
Bottiglie sterili (vetro pirex o plastica monouso)
Bottiglie di vetro o di plastica
Panetti refrigeranti prelevati da congelatore al
momento della partenza almeno 4 ogni frigo
contenitore (autonomia 5 ore)
Data logger e/o provetta con acqua (campione
civetta)
IL PRELIEVO
Alla ricerca dei metalli, metalli alcalini e alcalino terrosidisciolti nell’acqua destinata al consumo umano
CALCIO (Ca): metallo alcalino terroso ed è il metallo più abbondante nel corpo umano: è il principale costituente delle ossa e dei denti e svolge numerose importanti funzioni metaboliche.
POTASSIO (K) : è un metallo alcalino, la maggior parte del potassio si trova nella crosta terrestre sotto forma di minerali, come feldspati ed argilla. Il potassio è da essi rilasciato tramite erosione, che spiega come mai c’è molto di questo elemento nel mare (0.75 g/litro).
SODIO (Na): metallo alcalino, è il sesto elemento più abbondante nella crosta terrestre, che contiene il 2.83% di sodio in tutte le sue forme. I sali di sodio si trovano nell'acqua di mare, nei laghi salati, nei laghi alcalini e nell’acqua minerale di sorgente.
MAGNESIO (Mg): è un metallo molto abbondante in natura, ed è presente in quantità rilevato in molti minerali rocciosi, come dolomite, magnetite, olivine e serpentini. Inoltre è contenuto nell'acqua di mare, nelle brine sotterranee e negli strati salati. È il terzo maggiore metallo strutturale come abbondanza nella crosta terrestre, superato soltanto da alluminio e ferro.
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PotassioCalcio Sodio Magnesio
L’analisi dei metalli
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Per l’analisi elementare dei metalli viene impiegato uno spettrometro di massa con sistema di ionizzazione al plasma. Lo strumento è anche dotato di una cella di collisione e reazione per la riduzione delle interferenze, perché se è vero che l’acqua potabile è una matrice molto “pulita” dal punto di vista chimico, è vero anche che per le basse quantità ricercate anche fattori apparentemente innocui possono costituire una interferenza per le analisi.
L’analisi dei parametri chimico fisici
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le analisi chimico-fisiche vengono eseguite con un sistema di titolazione automatico che in 30 minuti è in grado di eseguire la misura di: temperatura, pH, conducibilità, torbidità, colore, durezza, alcalinità, bicarbonati, carbonati e indice di aggressività. Questi parametri (alcuni non previsti dalla normativa sulle acque potabili) sono fondamentali per caratterizzare inizialmente le acque, prima di eseguire indagini più accurate con strumentazione avanzata.
ParametroUnità di Misura
Limiti D.Lgs31/2001
Colore CU 5
Torbidità NTU 1
Concentrazione ioni idrogeno
Unità di pH 6,5-9,5
Durezza totale °FValore
consigliato 15-50°F
Conduttività mS/cm a 20°C 2500
Residuo secco a 180°C
mg/L 1500
Alcalinità mg/L Nessun
Indice di aggressività («)
Acqua non aggressiva
Grafico titolazione della durezza
Le acque minerali vengono classificate in base al contenuto e alla qualità dei Sali minerali che contengono ed in base al residuo fisso dell’acqua .
Il Residuo fisso esprime la quantità di sali disciolti in un litro d’acqua. Esso viene convenzionalmente calcolato a 180° e il suo valore viene riportato generalmente in milligrammi per litro (mg/l).
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La classificazione delle acque.
Le acque si distinguono in:✓Acque minimamente mineralizzate: residuo fisso inferiore a 50 mg/L
✓Acque oligominerali: residuo fisso compreso tra 50-500 mg/L. Sono acque diuretiche, consigliate a chi soffre di ipertensione arteriosa.
✓Acque minerali propriamente dette: residuo fisso compreso tra 500-1500 mg/L.
✓Acque fortemente mineralizzate: residuo fisso superiore a 1500 mg/L.
La durezza dell’acqua
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La durezza dell'acqua indica il contenuto di sali (soprattutto alcalini), quali calcio e magnesio, responsabili della formazione del cosiddetto calcare, sotto forma di: cloruro di calcio (CaCl2), solfato di calcio (CaSO4), cloruro di magnesio (MgCl2), solfato magnesio (MgSO4), oltre che di eventuali metalli pesanti presenti nell'acqua.
➢Si misura in gradi francesi (°F)
➢°F = Magnesio(Mg) + Calcio(Ca)
➢fino a 7°F molto dolci
➢da 7°F a 14° F dolci
➢da 14°F a 22°F mediamente dure
➢da 22°F a 32°F discretamente dure
➢da 32°F a 54°F dure
➢oltre 54°F molto dure
DUREZZA:
Valore consigliato dal
D.Lgs n°31/2001 15÷ 50 °F
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Valori medi della durezza e del residuo dell'acqua misurata al rubinetto controllo qualità delle Centrali attive dal gennaio 2018 a luglio 2018.
Residuo fisso
(espresso in mg/L)
Abbiategrasso 26,14 341
Anfossi 31,17 423
Assiano 27,5 360
Armi 31 435
Baggio 20,14 297
Bicocca 31,2 376
Cantore 31,86 422
Chiusabella 21,4 312
Cimabue 24,4 341
Comasina 21,66 375
Crescenzago 33,5 418
Este 24 307
Gorla 19,9 250
Italia 28,8 414
Lambro 23,8 315
Martini 31,8 463
Novara 25,7 353
Ovidio 30,17 397
Padova 35 469
Parco 28 390
Italia 28,8 414
Salemi 28 430
Suzzani 31,3 349
San Siro 26,17 368
Tonezza 23,2 332
Vialba 17,83 261
Centrale Durezza
(espressa in °F)
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Sfatiamo qualche leggenda metropolitana
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Nonostante le credenze popolari, bere acqua “dura”, ovvero ricca di calcare non porta alla formazione di calcoli renali, che sono costituiti da una molecola diversa, l’ossalato di calcio. Calcio, ossalato di calcio, calcare e carbonato di calcio NON sono la stessa cosa. Anzi, bere acque ricche di carbonato di calcio fa bene all’apparato osseo e cardiocircolatorio
La predisposizione ai calcoli è in gran parte ereditaria e in parte dovuta a caratteristiche personali (sudorazione, stile di vita…). Il rischio dovuto a ciò che si mangia o si beve è molto marginale
Anzi, bere acque ricche di carbonato di calcio fa bene all’apparato osseo e cardiocircolatorio. Quello che i medici raccomandano per evitare la formazione di calcoli è bere molta acqua durante tutto il corso della giornata.
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CaCO3
Carbonato di Calcio
OSSALATO DI CALCIO
Trova le differenze…
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Dr.Michele Talso (Urologo)
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…»Per quanto riguarda i nostri reni ,i calcoli si formano per l’aggregazione di microcristalli.Se si provvede ad un corretto apporto idrico, è la stessa acqua che agisce meccanicamente“lavando” via i cristalli prima che questi si possano aggregare a formare microcalcoli equindi calcoli veri e propri…L’adeguato apporto idrico è il primo atteggiamento correttoche qualsiasi essere umano dovrebbe rispettare per prevenire la formazione di calcoli. Amaggior ragione chi soffre di calcolosi. Non è un caso che in paesi dove il clima è più aridoe secco (e quindi dove il corpo tende a trattenere i liquidi creando meno urina) ci siaun’incidenza di calcolosi più elevata.Se il comune della propria città o del proprio paese garantisce la distribuzione di unacqua microbiologicamente pura e potabile, allora il consiglio è di bere acqua delrubinetto.Gasata, naturale, povera di sodio, ricca di minerali…l’acqua può avere diversecaratteristiche ed è alla base della vita. Esattamente come dell’aria, l’uomo non può farnea meno. Per un uomo in salute, l’apporto medio giornaliero di acqua consigliato è di 1,5-2litri con l’obiettivo di avere una diuresi di circa 2 litri al giorno».
Quale acqua devo bere per prevenire la produzione di
calcoli?
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Un sentito ringraziamento ai miei colleghi del laboratorio
per la professionalità e l’impegno che ogni giorno
versano nel loro lavoro.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE