happy aquatics n.1 anno 2015 - ita

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INDAGINE COSA CHIEDE IL CLIENTE CHE (NON) VIENE IN PISCINA? INTERMITTENT CIRCUIT Il lavoro “intermittente” applicato al circuito in acqua PERCORSI SALUTE UNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER LE PISCINE SPECIALE INTERVISTE GIAMPAOLO DUREGON Le grandi sfide di ANIF a beneficio del settore MASSIMO GIULIANI Un leader nello sport e nella politica FRÉDÉRIC MAURINE BELAY Il Top Manager dalla Francia SPORTFONDSEN (Arja Van Der Meulen - Haagsma) Gestire 110 piscine in Olanda aXe: QUANDO L’ISTRUTTORE SCEGLIE DI DIVENTARE MAESTRO ANNO XVII NUMERO 1 GENNAIO-MARZO 2015 WINTER AQUA FITNESS MARATHON 7-8 FEBBRAIO BRESSO (MI) SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE EURO 2,00 45% ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - DCI PADOVA CONTIENE I.P.

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Organo d'infomazione del settore piscina - Editore: European Aquatic Association

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Page 1: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

INDAGINE COSA CHIEDE IL CLIENTE CHE (NON) VIENE IN PISCINA?

INTERMITTENT CIRCUIT

Il lavoro “intermittente” applicato al circuito in acqua

PERCORSI SALUTEUNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER LE PISCINE

SPECIALE INTERVISTEGIAMPAOLO DUREGON

Le grandi sfide di ANIF a beneficio del settore

MASSIMO GIULIANI Un leader nello sport e nella politica

FRÉDÉRIC MAURINE BELAY Il Top Manager dalla Francia

SPORTFONDSEN (Arja Van Der Meulen - Haagsma)

Gestire 110 piscine in Olanda

aXe: QUANDO L’ISTRUTTORE

SCEGLIE DI DIVENTARE MAESTRO

ANNO XVII NUMERO 1 GENNAIO-MARZO 2015

WINTER AQUA FITNESS MARATHON7-8 FEBBRAIO BRESSO (MI)

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Aqquatix propone la più ampia gamma di attrezzatura per le attività in acqua: aquafitness, rehab, training, fun, scuola nuoto e accessori.Tutti gli attrezzi sono raccomandati da European Aquatic Association, che organizza corsi di formazione per singoli istruttori e crea soluzioni di business per il Club (www.euroaquatic.it)

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Page 2: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

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Page 3: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

HAPPY AQUATICS 1 2015  1

> RUBRICHE

5 Editoriale “ABBIAMO VISTO

COSE CHE VOI ITALIANI...” Gli operatori sanno, ma troppi tacciono e perseverano DI MARCO TORNATORE

6 News

66 AnifEurowellness

70 Company

> ARTICOLI

13 Indagine COSA CHIEDE IL

CLIENTE CHE (NON) VIENE IN PISCINA? Indagine di mercato su gusti acquatici del consumatore, ma anche sulle opinioni e idee di operatori tecnici e manager. Un primo segnale: meno nuoto e più divertimento. LA REDAZIONE

17 Dossier SPRECHI NO LIMITS

Il tema delle gestioni disastrose e di fallimenti o incompiute in Italia è un pozzo senza fine. Molte le colpe della classe politica, ma anche diverse inqualificabili società di gestione non scherzano e, talvolta, l’indifferenza dei cittadini suona quasi come involontaria complicità. Un danno pesantissimo per tutti LA REDAZIONE

20 Wellness PERCORSI SALUTE

Una nuova opportunità per le piscine DI FRANCESCO CONFALONIERI

22 Exercises IL “BREAST CANCER”

Nuove proposte per le attività di prevenzione in acqua DI PIERO BENELLI

24 Exercises WAVE WALK

Connubio tra allenamento fisico e benessere emozionale DI ANDREA RONCHI

26 Exercises AQUAJOY ® NULLA

È IMPOSSIBILE DI MICAELA CILLERAI

28 Exercises L’INTERMITTENT

CIRCUIT DI ANDREA GILARDONI

30 Manager QUANDO

L’ISTRUTTORE SCEGLIE DI DIVENTARE MAESTRO DI EDOARDO COGNONATO

34 Exercises aXe PRIMA, DURANTE

E DOPO LA LEZIONE DI ANNARITA MISCIGLIA

> ARTICOLI

40 WLSleader MASSIMO GIULIANI

UN LEADER NELLO SPO RT E NELLA POLITICA Un vero trascinatore che ha saputo coniugare grande passione sportiva, con impegno politico e sociale, arrivando a raccogliere medaglie olimpiche e mondiali come CT della nazionale di nuoto di fondo, senza lesinare mai l’impegno per la sua città, Piombino, di cui è oggi apprezzatissimo Sindaco DI LINDA MARABELLO

46 WLSleader ANGELO GNERRE

UN UOMO DI SPORT AL SERVIZIO DEL SETTORE Anni di esperienza nel settore, trasversalità delle competenze, dedizione alla crescita culturale e collettiva dello sport. Sono alcuni dei tratti che distinguono un grande dirigente, che affianca l’Assessore allo Sport della Lombardia, Antonio Rossi, capace di dare vita ad un Team vincente DI MARCO TORNATORE

50 WLSleader IL GRANDE “AQUATIC”

MANAGER L’ex numero uno del gigante gestionale francese Vert Marine, si racconta alla vigilia del suo arrivo in Italia DI CIRO LO GIUDICE

52 WLSleader SPORTFONDSEN IL

LEADER EUROPEO Alla scoperta di grandiosi modelli gestionali del Nord Europa DI MARCO TORNATORE

56 WLSleader FINP: FEDERAZIONE

ITALIANA NUOTO PARALIMPICO Un movimento in forte ascesa, alimentato dalla impareggiabile guida della FINP e del suo presidente, Roberto Valori DI DANILO RUSSU

58 Manager CONTRATTO DI RETE

Istruzioni per l’uso (maneggiare con prudenza) DI RICCARDO DE’ MEDICI

60 Aquapool SNEF MODELLO

DI QUALITÀ E POLIFUNZIONALITÀ Un complesso sportivo con pochi eguali in Italia. Si distingue per la ricchezza di idee e alti standard, frutto di una progettualità evoluta. L’area acquatica come grande punto di forza, per reggere un investimento impegnativo ma giustificato dalla completezza di Snef-Lambrone DI LINDA MARABELLO

▲ 13 ▲ 22▼ 24

▲ 34

▼ 40▼ 28

▲ 58▼ 60

HA 1 2015ANNO XVII NUMERO 1 GENNAIO-MARZO 2015

Page 4: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

ADV_Rokepo_Cubo_prestampa_tracciati.pdf 23-10-2014 18:13:09

Page 5: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

FEBBRAIOGestisport | Bresso (MI)

Piscina P. Foglia

mattina3 PERCORSI

teoria + 2 masterclasses

P1 ABILITÀ MOTORIE

P2 AQUACARDIO TRAINING

P3 INTERVAL TRAINING

pomeriggioMASTERCLASSES

Acquapole, Aguamovida, Circuit, Deep Water e

AquaBoxe

WS1. Do you speak Aquafitness?EAA presenta il glossario di Aquafitness come linguaggio comune internazionale.

WS2. Aquafitness for healthL’aquafitness come nuovo metodo di prevenzione e recupero in acqua.

Formazione Acquapole® 1° livello Tonificazione

7.02

8.02

7/8 2015www.euroaquatic.it

Main Sponsor & Supplier

F I T N E S S V I L L A G E

MartinaMaisto

MonjaLudin

FabrizioCantarini

StefaniaManfredi

FrancescoConfalonieri

Anna RitaMisciglia

LisaPerruzza

FrancescoGioacchini

AndreaRonchi

CristinaTandurella

SilviaSenati

PieroBenelli

AndreaGilardoni

EAA è affiliata

HAPPY AQUATICS 1 2015  3

HA 1 2015ANNO XVII NUMERO 1 GENNAIO-MARZO 2015

> INSERZIONISTI COPERTINA

2a GES GROUP

3a DIGI PROJECT

4a AQQUATIX GROUP

> INSERZIONISTI INTERNO

2 ROKEPO

4 WIBIT SPORTS

8 FORUM CLUB

16 ACQUANETWORK

33 EAA AQQUATIXPERIENCE

36 EAA AQUAFITNESS DAYS

37 WAM

44 FORUM PISCINE

65 MED +

69 HEXAGONE ITALIA

74 FIERE ED EVENTI

76 CALENDARIO CORSI EAA

> EXTRAS

7 NEWS

8 FORUM CLUB

16 ACQUANETWORK

37 WAM

44 FORUM PISCINE

70 HA COMPANY

74 FIERE ED EVENTI

76 CALENDARIO CORSI

> WINTER AQUAFITNESS MARATHON

L’evento invernale marchiato EAA torna a Bresso, ma cambia format e contenuti. A pagina 37.

La storia, i commenti e le foto su www.euroaquatic.it

> IN COPERTINA

Oggi la piscina deve offrire un range di servizi allargato, che aiuti a motivare un pubblico poco acquatico a frequentare

le vasche nazionali. La soluzione sono aree dove relax, evasione, gradevolezze di temperature e ambienti si

fondono in un offerta che intercetti un bisogno diffuso e antitetico all’acquaticità tecnica e performante.

Il Centro Snef - Lambrone di Erba (CO) , con la sua generosa ed elegante spa, interpreta felicemente (e con successo) il

“nuovo”: per saperne di più, l’intervista a pag. 60.

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Page 6: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

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Page 7: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

HAPPY AQUATICS 1 2015  5

MARCO TORNATORE Direttore generale di European Aquatic Association e di Aqquatix Direttore editoriale di Happy Aquatics

EDITORIALE

Gli operatori sanno, ma troppi tacciono e perseverano

GIRARE IL MONDO AIUTA, MA SAREBBE PARADOSSALE FARE ASTRAZIONE DALLA NOSTRA ITALIANITÀ assurgendo ad esempio modelli stranieri, come siamo usi fare in altri cam-pi. Nel bene e soprattutto nel male siamo Italiani: ce la caviamo spesso, anche se cogliere il meglio o il peggio di quanto osservia-mo aiuta a cambiare. Nel nostro itinerare abbiamo rilevato che…

Solo il 2,7% di chi va in pi-scina d’estate è interessato all’offerta natatoria; consi-deriamo il dato in difetto? Estendiamolo al 4%, che vale poco più di un milione d’Italiani: che sia tempo di rivedere contenuti e conte-nitori? A pagina 12 qualche indicazione.

Domanda: quante persone vengono attirate in piscina da brevetti o marchi isti-tuzionalmente imposti e appesi alle pareti di hall o reception? Per noi pochis-sime, anzi…

Caldo: la gente adora associare l’acqua al caldo.

Vi risulta che d’estate l’Italiano medio con 20°C di temperatura esterna vada in piscina, anche se c’è il sole? La scorsa estate ha detto molto e le nostre vasche indoor a 28°C dico-no di più, accontentando i soliti noti e ignorando almeno il 35% della popo-lazione avvicinabile alle piscine.

Termalismo: la culla storica di salus per aquam (spa), l’Italia, è perdente e ci sovrastano Austria, Croazia e Slovenia, dove agli ambienti termali sono collegate le aree ludiche per accogliere famiglie. No comment.

Politici: contatti diretti o indiretti che hanno peso su strutture pubbliche e scelte correlate: dall’as-sessora che resta esterre-fatta perché gli operatori pensano che la gestione di una piscina sia differente da quella di palazzetti, palestre, campi da calcio (ma guarda un po’…), a chi, come minoranza, si batte per evitare che impianti inutili e ingestibili non vengano realizzati - ma la

maggioranza resta sorda: vedi “Dossier” a pag. 18. Sindaci, inoltre, che anche se il PEF dice di non andare oltre una certa cifra per il nuovo, sontuoso impianto scavallano di 3-4 milioni, insensibili alle indicazioni degli esperti. Comprimari che condizionano appalti e progetti dilatandone i tempi di realizzazione fino a 6 anni e più. Don-ne, per finire, elette in quote rosa, incapaci di qualsiasi azione (come se mancassero amministratici in gamba) o altre arroganti che rinfacciano a noi gli sbagli delle generazioni passate. A noi, che con la politica nulla abbiamo mai avuto a che fare e che non mendichiamo come queste figure mediocri voti e popolarità, il cui prezzo è sistemare quello che pri-ma non andava. O fare il politico comporta solo una poltroncina, popolarità ed emolumenti generosi?

Sistemi che premiano la qualità: quello che avviene in altri stati non è sempre mutuabile - vedi Francia (intervista a Belay a pag. 50) e Olanda (intervista a

“Abbiamovistocosechevoiitaliani...”pag. 52) -, salvo capire che certi standard qualitativi dovrebbero essere impre-scindibili nell’assegnazio-ne di impianti pubblici. Infatti, il merito andrebbe riconosciuto (e pagato) al gestore capace; mentre il cittadino deve sapere se il politico ha o non ha ben assegnato e valorizzato la cosa pubblica, di modo che possa premiarlo o punir-lo, astenendosi dal voto o votando altri candidati. Come avviene in una Democrazia compiuta e civile.

Imprenditori dalla grande visione e dalle idee poco replicabili: tanti, fra i tito-lari di fitness club, possono insegnare molto a chi im-prenditore non è e gestisce piscine tenendo un profilo bassissimo, limitandosi a scegliere il peggio per ri-durre costi a discapito del servizio erogato al cliente. Ma ci sono anche grandi gestori di impianti che rendono ogni piscina un gioiello e che, inarrestabili, danno vita ad iniziative e soluzioni di cui nemmeno gli stranieri più affermati sarebbero capaci.

Dicevamo: lo stile italiano si connota per capaci-tà di cavarsela in ogni circostanza. Partiamo da questa consapevolezza per rilanciare il nostro settore, rendendolo meno vulnera-bile rispetto alla pochezza di cui il sistema Paese è oggi sintesi: non è pessi-mistica rassegnazione, ma lucida constatazione. Sta ad ognuno di noi dare il contributo per cambiare cambiare (i marchi di cui sopra sono meri reperti arche-ologici).

Distributore WIBIT per l’Italia [email protected] • www.aqquatix.com

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Page 8: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

Yellow C 287 C

F I T N E S S V I L L A G E

FEBBRAIOGestisport | Bresso (MI)

Piscina P. Foglia

mattina3 PERCORSI

teoria + 2 masterclasses

P1 ABILITÀ MOTORIE

P2 AQUACARDIO TRAINING

P3 INTERVAL TRAINING

pomeriggioMASTERCLASSES

Acquapole, Aguamovida, Circuit, Deep Water e

AquaBoxe

WS1. Do you speak Aquafitness?EAA presenta il glossario di Aquafitness come linguaggio comune internazionale.

WS2. Aquafitness for healthL’aquafitness come nuovo metodo di prevenzione e recupero in acqua.

Formazione Acquapole® 1° livello Tonificazione

7.02

8.02

7/8 2015www.euroaquatic.it

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F I T N E S S V I L L A G E

MartinaMaisto

MonjaLudin

FabrizioCantarini

StefaniaManfredi

FrancescoConfalonieri

Anna RitaMisciglia

LisaPerruzza

FrancescoGioacchini

AndreaRonchi

CristinaTandurella

SilviaSenati

PieroBenelli

AndreaGilardoni

EAA è affiliata

Yellow C 287 C

6  HAPPY AQUATICS 1 2015

HANews

Three,two…WAM…go!

NuovadatapergliAquafitnessDays

Come di consueto febbraio è tempo di WAM: stesso periodo e stessa loca-tion, ma la convention cambia abito! Nuova veste grafica, nuovo logo, nuo-vo format e soprattutto nuove tariffe molto smart.Dunque, nel fantastico centro Gesti Sport di Bresso (MI), si parte sabato 7 febbraio con 2 workshops inediti, frutto di un lungo lavoro del Comita-to Tecnico Scientifico EAA. Alle 16:00 il WS1 “Do you speak Aquafitness? EAA presenta il glossario di Acquafit-ness, come linguaggio comune interna-zionale”. Per mesi i migliori docenti mondiali si sono confrontati ed han-no studiato e stabilito definizioni col-

legate a precisi esercizi e metodolo-gie, codificando il nuovo vocabolario valido in tutto il pianeta. A seguire ci sarà il WS2 “Aquafitness for health” per imparare ad utilizzare la ginna-stica in acqua come nuova frontiera di prevenzione e recupero funziona-le. Parallelamente EAA, in collabo-razione con Acquapole®, prevede un nuovo appuntamento di formazio-ne di 1° livello - Tonificazione con Stefania Manfredi. Domenica 8 invece tutti in acqua.La mattina sarà caratterizzata da 3 percorsi formativi ciascuno con 2 masterclass in acqua ed 1 in aula: P1 - percorso di Abilità Motorie, che ve-drà impegnati in vasca Fabrizio Can-tarini e Anna Rita Misciglia, mentre in aula Francesco Gioacchini spie-

gherà i vantaggi dell’in-tegrazione tra esercizio fisico in acqua e a secco. P2 - percorso di Acqua Cardio Training, con An-drea Gilardoni e Andrea Ronchi sul treadmill in acqua e Francesco Con-falonieri che in aula illu-strerà l’importanza del cardiofrequenzimetro per un allenamento in acqua innovativo e per-

sonalizzato. P3 - percorso di Interval Training, iniziando con Silvia Senati seguita da Fabrizio Cantarini sulle bike Aqquatix, per finire in aula con Francesco Confalonieri che tratterà il tema del rapporto tra Interval Trai-ning e il dimagrimento.Nel pomeriggio, poi, altre 8 master-class con le attività più gettonate del momento come Deep Water, Agua-movida fitness, Aquaboxe, Acquapole gym e Circuit supportate dal miglior partner per l’attrezzatura in acqua: Aqquatix. Molte le possibilità d’iscrizione: con formula completa di 2 giorni, 1 giorno o anche solo mezza giornata. Allora cosa aspetti… stai ancora leggendo? Vai subito a pag. 39 e iscriviti: l’occa-sione è imperdibile!

FORMATO SCARICABILE SU WWW.EUROAQUATIC.IT

• 7-8 febbraio 2015 Winter Aquafitness Marathon GestiSport di Bresso (MI)

• 19-21 febbraio 2015 Forum Piscine Fiera di Bologna (BO)

• 28-29 marzo 2015 Holistic Day sede da definire

• 28-31 maggio 2015 Rimini Wellness Fiera di Rimini (RN)

• 2-5 Luglio 2015 Aquafitness Days sede da definire

• 5-6 Settembre 2015 aXe Conventions Days sede da definire

L’evento invernale marchiato EAA torna a Bresso, ma cambia format e contenuti: ecco tutte le novità

CALENDARIO EVENTI EAA

Sì perché quest’anno il calendario eventi è molto fitto, ma soprattutto gli Aquafitness Days saranno com-pletamente rinnovati, a partire dal-la data: 2-5 luglio 2015. Prendi nota e resta connesso Social, perché sarà davvero un’edizione straordinaria del tutto rivisitata.

Page 9: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

HAPPY AQUATICS 1 2015  7

HANews

Happy Aquatics online e multilingue

HOLISTICDAY

AGUAMOVIDAFITNESS

L’onda di novità travolge anche Happy Aquatics

che approda online su Issuu in un comodissimo formato accessi-bile da qualsiasi dispositivo elet-tronico ed in qualsiasi parte del mondo: potrete sfogliarlo, condivi-derlo e scaricarlo quando vorrete.issuu.com/happyaquatics

Ma non è tutto: è nato il primo nu-mero di HA France, presentato e di-stribuito in Francia alla scorsa edi-zione di Piscine Global a Lione, sta già riscuotendo diversi apprezzamenti dal pubblico d’oltralpe. In cantie-re, oltre consueti 4 numeri all’an-no italiani, altri 2 numeri francesi e con possibile edizione in inglese.Se ancora tutto questo non vi basta...

state tranquilli, perché EAA insieme al suo fidato partner Aqquatix, non si fermano mai.

Stay with us… and feel the new aquatic experience!

Dal watsu all’aichi, sen-za perdere di vista attività più diffuse e in costan-te crescendo come aqua-stretching, l’evoluzione dell’acquaticità neonatale e aquatic health. Una formula che fa leva sul diffuso piacere di godere dell’av-volgente e rilassante abbraccio dell’acqua calda, rispondendo ad un bisogno collettivo di una “nuova ac-quaticità” che invogli ad andare in piscina anche chi nelle vasche non ha mai trovato alcun motivo per fre-quentarle. Fra i protagonisti in fase di selezione, i migliori interpreti watsu, Manolo Cattari e Caterina Borgato

per area neonatale, af-fiancati, in un seminario completo, da altri celebrati esperti, i medici che stanno rivoluzionando l’approc-

cio acquatico sensibile a salute, pre-venzione, benessere, Piero Benelli e Francesco Confalonieri; e per “aqua-postural”, il grande esperto, Piero Pigliapoco. Olistico, come nuova frontiera di servizi acquatici per nuo-va e più esigente clientela e per allar-gare la logica di servizio di ogni pisci-na. Sede da definire, in zona termale veneta.Programma e attività da fine gennaio su www.euroaquatic.it

Evoluzione della tradizionale ginna-stica in acqua, Aguamovida fitness ne prende in prestito i movimenti fon-damentali per riorganizzarli in coin-volgenti e creative figure acquatiche che calzano a pennello diversi stili musicali, dal commerciale al latino, dal country al reggaeton, dagli anni ’70 all’hip hop e tanta musica italiana che sottolinea lo stile made in Italy del programma. Per soddisfare mag-giormente le esigenze di allenamento intensivo, Maria Cristina Tandurella,

ideatrice del programma di Aguamo-vida fitness, ha aggiunto un nuovo format che, attraverso l’inserimen-to di basi musicali a diverse velocità interposte secondo schemi spe-cifici tra brani, intensità, attrezzi, lavoro aerobico ed anaerobico, crea mol-ta più varietà di programmazione. Programma pre-coreografato, con movimenti semplici e ripetuti, Agua-movida Fitness sfrutta a 360° le po-tenzialità dell’acqua rinforzando gambe, braccia e addome, miglioran-

do circolazione sanguigna e linfatica, migliorando equilibrio acquatico e creando un’alta dose di divertimento e coinvolgimento. L’allenamento non è mai stato così efficace e divertente!Di scena anche alla WAM a Bresso, l’8 febbraio. Per informazioni: 338 7510773 [email protected]

Un cocktail di divertimento e allenamento che rispetta, con alta tecnicità, le caratteristiche fisiche dell’acqua

Una due giorni in ambiente termale per approfondire esperienze e nuove tendenze legate a wellness e all’olistico acquatico (28-29 marzo 2015)

Page 10: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

Vendita stand e segreteria scientifica: EDITRICE IL CAMPO Srl - tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - [email protected] Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508

Da sedici anni i professionisti del settore fitness e wellness hanno un evento che più di altri rappresenta il loro mondo: ForumClub. Innovazione, formazione e business per un doppio appuntamento espositivo e congressuale che riunisce il meglio dell’offerta per i Club e i più apprezzati speaker italiani e stranieri. Tre giorni importanti per restare protagonisti del mondo che cambia. ForumClub: chi c’è, si vede.

UNISCITI ALLA TRIBÙCultura e business in rete

16th

Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

www.forumclub.it

19-20-21Febbraio 2015 - Fiera di Bologna

top sponsor

è un progetto in collaborazione con seguici sufacebook

in concomitanza con scarica l'App ForumClub da iTunes e PlayStore

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Page 11: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

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HANews

ForumPiscine

42 anni di Piscine Oggi, 7 anni sul campo con Expo e Congresso inter-nazionale e non sentirli, anzi. Gra-zie a competenza, professionalità e voglia di innovazione, ForumPiscine si è conquistato, edizione dopo edi-zione, un posto di primo piano tra gli appuntamenti internazionali del set-tore, tanto che lo scorso febbraio le aziende straniere hanno fatto segna-re un segno + 30% rispetto all’edizio-ne precedente. Mai come quest’anno, è alta la richie-sta di spazi per esporre in fiera, tanto che le già ottime previsioni di cresci-ta stanno per diventare certezze. Le aziende, italiane e straniere, si sono mosse prima del solito per garan-tirsi visibilità all’interno dell’unica mani-

festazione che il nostro Paese dedica a piscine e Spa. In realtà, grazie a SPATECH, il percor-so espositivo per chi propone tecnologie, at-trezzature e accessori specifici per aree e cen-tri wellness, a essere protagonista al Forum-Piscine è l’industria del benessere nel suo com-plesso. L’appuntamento di Bologna rappresenta un’opportunità concre-ta per sviluppare contatti commer-ciali quali-ficati, permettendo a ope-ratori e professionisti di rivolgersi al mercato italiano, terzo in Europa, e di affacciarsi contemporaneamente sui mercati oltre confine grazie a vi-sitatori ed espositori provenienti da tutto il mondo. Ad arricchire la manifestazione, wor-kshop tecnici gratuiti organizzati dalle aziende e dalle associazioni di categoria che, a partire da Assopisci-ne, contribuiranno a fare di ForumPi-scine un evento completo e di gran-de interesse anche sul fronte della formazione. FORUMPISCINE FOR NETWORKING La tribù del Forum cresce e si con-fronta ogni giorno all’interno del gruppo ForumClub-ForumPiscine 2.0

e sulla fan page dedicata all’evento: Facebook si fa salotto virtuale in cui canalizzare idee, proposte e contenu-ti, in attesa dell’evento live al Palazzo dei Congressi. E per essere sempre un passo avanti, una APP dedicata al Forum, allo stu-dio proprio in questi giorni, per esse-re sempre connessi con il mondo che cambia.

FORUMPISCINE FOR ITALIAN STYLE C’è ancora tempo per candidarsi alla quinta edizione dell’Italian Pool Award: i riconoscimenti nelle cate-gorie Commerciale (Indoor e Outdoor), Residenziale (Indoor e Outdoor in forma geometrica e libera), Biopi-scine e Spe-ciale Facebook saranno consegnati venerdì 20 febbraio proprio durante ForumPiscine.

BOLOGNA DAL 19 AL 21 FEBBRAIO 2015

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Vendita stand e segreteria scientifica: EDITRICE IL CAMPO Srl - tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - [email protected] Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508

Da sedici anni i professionisti del settore fitness e wellness hanno un evento che più di altri rappresenta il loro mondo: ForumClub. Innovazione, formazione e business per un doppio appuntamento espositivo e congressuale che riunisce il meglio dell’offerta per i Club e i più apprezzati speaker italiani e stranieri. Tre giorni importanti per restare protagonisti del mondo che cambia. ForumClub: chi c’è, si vede.

UNISCITI ALLA TRIBÙCultura e business in rete

16th

Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

www.forumclub.it

19-20-21Febbraio 2015 - Fiera di Bologna

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è un progetto in collaborazione con seguici sufacebook

in concomitanza con scarica l'App ForumClub da iTunes e PlayStore

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Page 12: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

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RIABILITAZIONE IN ACQUAIdrochinesiterapia è un progetto innovativo che espone le modalità operative e le applicazioni pratiche della riabilitazione in acqua basandosi sulle evidenze scienti� che tratte dalle pubblicazioni più signi� cative del settore e sulle esperienze pratiche degli Autori.

• Fisiologia, biomeccanica e metodologia dell’esercizio riabilitativo in acqua

• Valutazione e gestione del paziente in relazione alle caratteristiche antropometriche-funzionali, agli obiettivi e alla patologia

• Organizzazione del programma riabilitativo

• Protocolli terapeutici e programmi di lavoro in acqua

• Oltre 120 esercizi suddivisi per obiettivi, distinti didatticamente per distretto articolare, riccamente illustrati e spiegati con più di 450 immagini

• Programmi di lavoro per patologie speci� che, principalmente ortopediche, ma anche neurologiche, dismetaboliche, cardiovascolari, reumatiche e oncologiche

• Casi clinici esempli� cativi per il trattamento in acqua di differenti patologie

• Interviste a opinion leader del settore, riconosciuti a livello internazionale, che offrono un prezioso contributo alla de� nizione delle principali problematiche affrontate nel testo

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HANews

Idrochinesiterapia

Aronne,Magister

Questo manuale rappresenta un pro-getto innovativo che, partendo dai presupposti fisiologici e biomeccanici dell’esercizio fisico in acqua, illustra le modalità operative e le applicazio-ni pratiche delle metodiche idrote-rapeutiche basandosi su evidenze scientifiche tratte dalle pubblicazioni più significative del settore, e sulle esperienze pratiche degli autori e di altri autorevoli terapisti.Il testo affronta in maniera organica e articolata gli aspetti specifici della riabilitazione in acqua: le basi stori-che, i principi fisiologici e biomecca-nici, l’elaborazione dei protocolli e dei

programmi di lavoro, la gestione del paziente in relazione alle caratteri-stiche, agli obiettivi, alla situazione specifica generale. Non mancano ovviamente le applica-zioni pratiche nel contesto di alcune patologie: principalmente quelle or-topediche (traumatologia acuta e croni-ca) e quelle neurologiche dell’adulto, nonché quelle degenerative cardiova-scolari, dismetaboliche, oncologiche ed altre, con riferimento continuo e mirato sia alle evidenze scientifiche sia alle esperienze pratiche. Infine, un esauriente eserciziario vi guiderà con fotografie di più di 100

esercizi riferiti ai vari distretti ana-tomici e alle diverse patologie, e con l’utilizzo degli attrezzi più moderni e innovativi.Ogni capitolo viene completato con interventi di alcuni “opinion leaders” riconosciuti a livello internazionale e con interviste dirette e finalizzate.

Era l’esperto senza eguali, una penna colta, inappuntabile e raffinata, che, nonostante la sua statura di giorna-lista unico e di spiazzante competen-za, aveva a noi regalato momenti alti della sua professionalità, onorando

Happy Aquatics di ospitare suoi con-tributi, donati da amico, senza mai chiedere nulla. Un giornalista che sapeva di nuoto (e molto più), sia per i suoi trascorsi di atleta, allenatore, dirigente, sia per il suo continuo do-cumentarsi e confrontarsi con i pro-tagonisti della scena internazionale. La sua prosa era impareggiabile e, dal giorno del suo congedo professionale per la pensione (1996), ha immedia-tamente lasciato un vuoto ufficia-le, mai colmato dai suoi successori - bontà sua, ha continuato a scrivere sul-la Rosea per un altro decennio -. Non era personaggio facile, sovente incline a bacchettare e non prodigo di elogi: ma anche in questo si stagliava, di-mostrando di non essere mai asservi-to a chicchessia, tantomeno disponi-bile a compiacere chi reclamava suoi

favori e attenzioni, salvo meritarsele. Un personaggio integerrimo che ha raccontato la storia delle imprese di atleti e tecnici come nessuno ha mai più saputo fare.Aronne Anghileri era un grande, come rari suoi colleghi sono stati: era il nostro Gianni Brera, con il qua-le ebbe scambi frequenti di opinioni. Noi lo ricordiamo per tutto quanto ha raccontato delle discipline acqua-tiche con precisione, competenza, amore per lo sport; lo ricordiamo an-che per slanci di amicizia e generosi-tà, sempre profusi con stile semplice ma autorevole, sincero ma schietto, scevro di smancerie che contagiano lo sterile giornalismo demagogico di oggi. Un’autentica icona della stampa sportiva, che ha lasciato un segno in-delebile, anche nei nostri cuori.

Manuale di riabilitazione in acqua, a cura di Piero Benelli e Milco Zanazzo (EdiErmes Editore)

Il più grande giornalista di nuoto e di molti altri sport, Aronne Anghileri, si è spento lo scorso 4 gennaio: lascia un patrimonio di alta letteratura giornalistico-sportiva, ineguagliabile, in Italia e nel mondo

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HAPPY AQUATICS 1 2015  11

HANews

L’edizione 2015 ForumPiscine (Bologna 19-21 febbraio) si gioverà di interventi di spessore concordati fra direzione del congresso e le associazioni

Nel corso del convegno dei medici di base SIMG, si sono distinti gli interventi di alcuni esperti che hanno sperimentato con risultati eccellenti MpS collegato ai Club Tester (Firenze 27 novembre)

FORUM PISCINE/CLUB

Se l’appuntamento di Bologna rap-presenta una tappa fondamentale per tutti i manager, imprenditori e professionisti del settore sportivo, quest’anno la kermesse coordinata da Editrice Il Campo e Absolut, potrà contare su momenti veramente arric-chenti e di forte richiamo per chi in-tende affermarsi in un settore che ha ancora grandissimi margini di cresci-ta. EAA e ANWK saranno veri prota-gonisti di questa edizione, attivando sinergie importanti anche con ANIF. Queste le sessioni da non perdere:

PROGRAMMA A PAGAMENTO

• SESSIONE FORUM CLUB/ANWK “Rete d’impresa: case history di settore” Giovedì 19 febbraio - ore 16.00/17.00 Tra i relatori: A. Manzotti, F. Cotza, P. Gecchelin

• SESSIONE ANWK “Europa: modelli di Sportive Business a confronto” Giovedì 19 febbraio - ore 14.30/15.45 Relatori: F. Maurine Belay (FRA) Intervistatori: A. Biondi e A. Massagli; Facilitatrice: Stella Diblik

• SESSIONE EAA AQUATIC MANAGEMENT FORUMPISCINE “Piscina: investimento “sociale” e suo futuro” Venerdì 20 febbraio - ore 09.15/10.45 Relatori: A. Gnerre, M. Giuliani, P. Trevisan; Moderatore: M. Tornatore

• SESSIONE EAA AQUATIC MANAGEMENT PERCORSO ISTRUTTORI FORUMPISCINE “La personalizzazione del programma e dell’offerta in piscina” Sabato 21 febbraio - ore 11.30/12.30 Relatore: Dr. F. Confalonieri

PROGRAMMA A INGRESSO LIBERO

• SESSIONE OPEN E.A.A/AQQUATIX WORKSHOP FORUMPISCINE “TriFit: il modello di triathlon indoor per il fitness center e per la piscina” Venerdì 20 febbraio - ore 11.15/12.15 Relatori: Dr. S. Contin e M. Rovatti

• SESSIONI OPEN ANWK/ANIF “La nuova legge per il futuro dello Sport dilettantistico” Venerdì 20 febbraio - ore 11:00/13:00 CONVEGNO NAZIONALE ANIF_EUROWELLNESS SESSIONE OPEN (A. Succi, G. Duregon e altri esperti)

• SESSIONE ANIF/ACQUANETWORK “L’evoluzione del modello gestionale del centro fitness e della piscina” ore 14.00/16.30 Confronto, dibattito e interventi dei migliori esperti del mondo piscine e del settore fitness

Con il coordinamento di Massimo Cicognani, referente di MdS per ANIF, anche quest’anno si è tenuta, nel corso del congresso SIMG, una sessione vera-mente partecipatissima sul tema di Mo-vimento - Prevenzione - Salute. Grande interesse dei medici di base presenti, molto attenti alle relazioni di tre colle-ghi che, in diverse città, hanno seguito i protocolli frutto dell’evoluta progetta-zione di MpS, con risultati di rilievo, pre-mianti per i club, ma soprattutto per la

collettività, la crescita culturale del mo-vimento e vita attiva, e minori costi so-ciali a carico dello Stato. In particolare, se è vero che il 44% delle prescrizioni di attività motoria si è tradotto in iscrizio-ne nel club, sono importantissimi i dati statistici sugli effetti che tale percorso ha avuto su pazienti, con progressi, re-cuperi, guarigioni al netto dell’utilizzo di farmaci. Un dato che deve incoraggiare a proseguire su questa strada, come han-no caldeggiato lo stesso Cicognani e il presidente dell’ordine dei Medici di Base, Claudio Cricelli. Un’indicazione stati-stica importante, fornita dall’eccellente dott Massimo Cavegnato, segnala come

l’81% dei pazienti, che hanno risposto positivamente alla prescrizione medica, abbia seguito percorsi di 16 sedute, il 10,4 % di 48 sedute, il 2,1% di 80. In genera-le, tuttavia, i pazienti che assecondano in toto il consiglio del medico circa una vita motoriamente attiva, oscillano fra il 30 e 50% e un’età compresa fra il 48 e 61 anni: nuovi clienti che in palestra non sarebbero mai andati, se MpS non si fosse rivelato persuasivo prima ed effi-cace poi. Un effetto da non sottovaluta-re anche per le strategie di sviluppo di ogni centro fitness/piscina. Per informa-zioni su questo progetto dal grande futuro:www.movimentoperlasalute.it

E.A.AeANWKprotagonisticonmoltesessioni

Movimentoperlasalute(ANIF):casehistorydisuccesso

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HANews

CostruttorieproduttoriAcquanetworkaconfronto

LAPISCINADELFUTUROPROSSIMOVENTURO

AGENDADIACQUANETWORK

Nel costante pro-cesso di confron-to e sviluppo fra aziende produt-trici, studi di pro-gettazione e pro-

duttori si è tenuto uno dei diversi meeting che animano l’associazione, dove le azien-de hanno stabilito come interagire per aiu-tare il settore nella sua evoluzione, valu-

tato ipotesi di internazionalizzazione dei singoli marchi, legati ad Acquanetwork, considerato come coordinarsi al meglio con credibili società di gestione, discusso della pochezza progettuale, realizzativa e di assegnazione gestionale della mag-gioranza dei Comuni nazionali (ma anche di alcuni sprovveduti privati): una delle vere cause di voragini nei bilanci della AL e del-le casse nazionali. Fra i prossimi obiettivi, quello di sensibilizzare amministratori lo-cali e statali circa i cambiamenti non più

eludibili, dialogando con rappresentanti delle istituzioni, fra cui l’ANCI, associa-zioni di categoria del settore e professio-nisti di comprovata capacità, affinché affianchino giunte municipali nelle scelte perché le piscine e centri sportivi rispon-dano ai reali bisogni della collettività, con-siderando come prioritaria la sostenibilità gestionale delle strutture, da assegnare a società credibili. Prossimo appuntamento a Forum Piscine 2015. Per dettagli su que-ste iniziative, basta associarsi ad ANWK.

I fallimenti delle piscine sono aumenta-ti del 35% rispetto a tre anni fa: 1 centro acquatico su 7 è a rischio e alcuni non chiudono per onerosi interventi di terzi (in genere i comuni - a spese del contribuente - o privati). Da quasi 10 anni non aumenta il numero di chi frequenta le piscine coper-te -dato stagnante sui 5,4 milioni-, mentre le piscine pubbliche sono numericamente cresciute del 22% in questo lasso di tempo. Da questa constatazione ha preso il via il New Pool Brain Storming voluto da pro-gettisti, aziende leader costruttrici, pro-duttori e migliori società di gestione asso-ciate ad Acquanetwork. Ne è emerso che:• è quasi anacronistico pensare oggi-

giorno a vasche tradizionali e ancorpiù olimpiche, da considerare solo se giusti-ficate da bacini di utenza molto generosi

di 40.000 abitanti e più.• in fase progettuale devono prevalere so-

stenibilità gestionale e format di vasca al passo con i tempi, meglio di piccole di-mensioni, salvo eccezioni che certe aree giustificano, dove la polifunzionalità è premiante.

• divertimento, benessere e salute: tre punti chiave su cui devono ruotare nuo-ve realizzazioni, senza perdere di vista efficientamento energetico e conteni-mento massimo dei consumi. Il giudizio espresso sull’offerta media delle pisci-ne è molto insufficiente (da 1 a 10: 4,2), mentre con i processi innovativi consi-derati, gli imprenditori reputano che si possa attirare dal 15% al 20% di nuova utenza, fidelizzando nel contempo quel-la attuale.

Significativa l’affermazione di Andrea Menozzi (Sportgest), che è la sintesi di come venga percepita una piscina oggi “Per chiunque un premio o un regalo non è un ingresso in piscina per nuotare, ma una giornata alle terme o in una spa”: la perce-zione del cliente potenziale cambierà pa-recchio secondo quanto sapremo offrire in una logica di benessere, evasione, emozioni e valore sotteso al servizio erogato. Un mes-saggio che dovrebbe essere ben trasmesso agli enti locali, che si ostinano a realizzare vasche per il nuoto, sovente profonde 2 me-tri e più. Una pedissequa ed irragionevole replica di modelli che erano attuali negli anni 80 e 90, ma che oggi, anche per la cittadinanza, andrebbero completamente ripensati. Esiti finali di tale studio verranno in parte riportati nel corso della sessione congiunta ANWK/ANIF a Forum Piscine (venerdì 20 febbraio dalle 14:00 alle 16:30).

• 31 gennaio (Milano) New Pool Brain Storming: secondo incontro per arriva-re alle conclusioni, a fine febbraio, parte delle quali presentate a Forum Piscine.

• entro 15 Febbraio: formalizzazione accor-do Assofitness/Assosport/Acquanetwork

• 19-21 febbraio (Bologna) Forum Piscine: diverse sessioni by EAA/ANWK e area espositiva di ANWK. A margine è previ-sto confronto fra aziende di gestione.

• 20 febbraio (Bologna): fra le sessioni di Forum Piscine da non perdere, quel-la organizzata da ANIF e ANWK - ore 14:00/16:30 - dove si parlerà di “Evolu-

zione del modello gestionale della pisci-na e del centro fitness” con interventi di esperti delle due Associazioni, alimen-tando confronto e dibattito fra i presenti (sessione aperta anche ai non soci)

• da fine febbraio, guidati dal consulente Dott. Andrea Fantoma, i soci ANWK av-vieranno partecipazione ad alcuni bandi UE per poter accedere a finanziamenti dell’Unione per diverse aree di interven-to: sport ed educazione motoria per i più giovani e categorie speciali, promozione di eventi formativi e sportivi, progetti innovativi (anche per aziende produttrici),

r iqual i f icaz ione ed efficientamen-to energetico degli impianti

• entro 28 febbra-io: prima verifica rapporti avviati a beneficio dei soci circa gruppi d’acquisto, consumi energetici, intese probabili con banche ed altri enti o associazioni

• marzo/aprile: possibile spedizione in Olanda e Germania (in occasione del FIBO di Colonia, in collaborazione con ANIF) per visitare i migliori centri wellness e ac-quatici e confrontarsi rispetto ai relativi sistemi gestionali e di servizio.

Come guidare il settore verso un riscatto, sovente compromesso da enti locali e progettisti incapaci

ACQUANETWORK

(Bologna 31 ottobre 2015)

BRAIN STORMING, PRIMO ATTO - 2, 3 DICEMBRE 2014

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HAPPY AQUATICS 1 2015  13

INDAGINELA REDAZIONE

Cosachiedeilclienteche(non)vieneinpiscina?

INDAGINE DI MERCATO SU GUSTI ACQUATICI DEL CONSUMATORE, MA ANCHE SULLE OPINIONI E IDEE DI OPERATORI TECNICI E MANAGER. UN PRIMO SEGNALE: MENO NUOTO E PIÙ DIVERTIMENTO.

EAA, COORDINANDOSI CON ANWK, HA DATO IL VIA AD UNA SERIE DI INDAGINI CONOSCITIVE per capire sia quali siano i fattori che alimentano la domanda di acquaticità (declinata in tutte le sue interpretazioni) e sia le idee derivanti per affrontare con successo un mercato oggi ben più contratto rispetto ad un decennio fa.Le percentuali indicate sono il risultato di un sondaggio a risposta multipla. Esse esprimono, per ogni domanda, la quantità delle risposte scelte dagli intervistati fra più opzioni, in riferimento al campione complessivo dei partecipanti.

Se esaminiamo i pareri del consu-matore (ovvero dell’italiano medio che va in piscina solo in estate, ma è poco appassionato all’offerta delle vasche indoor), balza all’occhio l’effime-

ra considerazione che esercita la piscina per il nuoto: solo il 2,3% è interessato a tale branca acquatica. Ben di più sono quelli che cercano svago e divertimento (25,9%), relax

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(21,7%) e wellness (10,4%); il 13,5% si dice interessato all’allenamento, ma non al nuoto, per cui si parla di acquaticità verticale (i motoriamente attivi in Italia sono il 21%, mentre il 7,1 % degli intervistati frequenta corsi di nuoto). Manca invece ancora una matura consapevolezza del binomio acqua-salute, importante solo per il 4,4% della popolazione. Vale la pena sottolineare che complessivamente chi pensa alla piscina come un luogo di svago tocca il 59%.

Della situazione non facile delle va-sche nazionali sono consci gli istrut-tori più evoluti - gran parte degli intervistati era ad Aquafitness Days 2014 -. Se fra i fattori critici odierni indicano, nell’ordine: costi gestionali (49,3%), aggiornamento/professiona-lità (34,9%), managerialità (34,1%), innovazione (31,8); alla domanda su cosa possa garantire il successo della piscina, rispondono: igiene/pulizia (61,1%), qualità strutture (60,3%), prezzi (53,3%) e divertimento (51,1%). Una lettura lucida e consapevole di come potrebbero migliorare le piscine.Limitandoci alle attività acquatiche, gli operatori suggeriscono di orien-tarle su divertimento, situazioni emozionanti (34,9%), qualità dei servizi e accoglienza, rispettivamen-te segnalate dal 32,8% e 31,3% degli

intervistati, che considerano impor-tanti anche la qualità delle attrezza-ture (28%).Pareri che sono abbastanza in linea con le informazioni fornite da chi frequenta le piscine sia come ba-gnante che come praticante attivo (quindi anche in vasche indoor). Pure tali categorie ritengono che per andare in piscina debbano essere garantite in primis qualità strutture e igiene/pulizia (12,8% del campione). Ma anche prezzi accessibili (11%), gradimento per qualità/temperatu-re elevate dell’acqua, servizio alla reception e soprattutto professiona-

lità sono giudicati fattori importanti per scegliere di andare in un centro acquatico piuttosto di un altro.Confrontando le indicazioni di cui sopra con quelle di manager e titola-ri di club e centri acquatici, nonché aziende produttrici e fornitrici, i mi-gliori imprenditori indicano nei costi energetici (66,7%), nella mediocre managerialità (60%) e polifunzio-nalità dei complessi gli elementi da migliorare e decisivi delle piscine del futuro. Queste sono sempre più orientate su targetizzazione otti-male secondo tipologia d’impianto, offerta servizi per la famiglia, e si preoccupano soprattutto di divertire, facilitando aggregazione e benes-sere. In particolare, ripensando al contenitore piscina e al servizio della collettività, il focus dovrà essere su emozioni e divertimento, facendo leva su aree ricreative e accoglienza oggi assai trascurate nelle vasche nazionali.Il campione di consumatori ed operatori intervistati apparteneva prevalentemente ad aree del Centro-Nord. In proporzione, sono preval-si pareri più positivi da parte dei settentrionali e, in generale, giudizi sullo stato di salute attuale delle piscine fra il buono e il soddisfacente per il 49,8% degli operatori e per ben l’82% dei frequentatori delle pisci-ne estive. Indicazioni che collidono con il parere di chi gestisce impian-ti, colpito da diseconomie, crisi e aggravi tali da considerare insoddi-

[Indagine]

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PER CONOSCERE TUTTI I DETTAGLI E COSA EFFETTIVAMENTE DOVRÀ OFFRIRE LA VASCA DEL FUTURO, È POSSIBILE ASSOCIARSI AD ACQUANETWORK O A EAA. SI POTRÀ COSÌ ACCEDERE A QUESTE INFORMAZIONI DECISIVE PER COMPRENDERE COME INVESTIRE ORA, PER POTER CONTARE SU VASCHE CHE RISPONDANO AI BISOGNI DEI CITTADINI/CLIENTI E CHE GARANTISCANO REDDITIVITÀ RASSICURANTI.

[Indagine]

Eccellente 8 1,7%

Buona 188 41,0%

Soddisfacente 138 30,1%

Modesta 110 24,0%

Insoddisfacente 1 0,2%

Nessuna Indicazione 13 2,8%

458 100,0%

COME CONSIDERI LA SITUAZIONE ATTUALE DEL MERCATO PISCINA E DEI SERVIZI COLLEGATI

Igiene/pulizia 61,13%

Qualità struttura 60,26%

Prezzi 53,27%

Divertire 51,09%

Professionalità 50,21%

I PUNTI CHIAVE PERCHÈ LA GENTE SCELGA DI VENIRE IN PISCINA

Nuove idee e corsi 29,69%

Professionalità crescente e specifica 19.65%

Nuove attrezzature con attenzione a qualità 19,62%

Formazione seria e ben strutturata 19,44%

Offerta innovata e migliore/flessibile 11,79%

RISPOSTE “APERTE” PIÙ CONSIDERATE DAGLI INTERVISTATI Indicare 3 novità ideali per la piscina nei prossimi 3 anni

Costi gestionali 49,34%

Aggiornamento staff 34,93%

Managerialità 34,06%

Innovazione 31,87%

Professionalità 30,13%

AREE DI CRITICITÀ DELLE PISCINE

sfacente l’offerta media del nostro settore (47%) o appena sufficiente (20%); ma con ottimistiche previsio-ni se sapremo cambiare proposte e aggiornare le vasche (67% di pareri positivi o molto positivi). E se così si esprimono le realtà imprenditoriali che in Italia hanno una marcia in più sia come società di gestione, che come aziende produttrici - molte associate ad Acquanetwork - è certissi-mo che vada ripensato o aggiornato il contenitore piscina; e questo non per mero business, ma come rispo-sta sociale ai (veri) bisogni e desideri della collettività. Passare parola a enti locali e municipalità, capaci solo di realizzare strutture esagerate di foggia tradizionale-natatoria, il cui risultato è l’impossibilità di gestire complessi costruiti con i quattrini dei contribuenti italiani.

VA RIPENSATO O AGGIORNATO IL CONTENITORE PISCINA; COME RISPOSTA SOCIALE AI (VERI) BISOGNI E DESIDERI DELLA COLLETTIVITÀ

INTERVISTE AD OPERATORI DEL SETTORE

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DOSSIER

Il tema delle gestioni disastrose e di fallimenti o incompiute in Italia è un pozzo senza fine. Molte le colpe della classe politica, ma anche diverse inqualificabili società di gestione non scherzano e, talvolta, l’indifferenza dei cittadini suona quasi come involontaria complicità. Un danno pesantissimo per tutti

Sprechinolimits

PRIMA DI ADDENTRARCI NELLE DELIZIE CHE QUEST’ULTIMO SCORCIO TEMPORALE CI HA RISERVATO, È BENE FARE UN PAIO DI PUNTUALIZZAZIONI, PROBABILMENTE PLEONASTICHE PER MOLTI, MA DA CONSIDERARSI UN PROMEMORIA CHE, FORSE, AIUTERÀ A NON FINGERE CHE VADA SEMPRE TUTTO BENE.

LA REDAZIONE

In generale, poiché tutti siamo con-sapevoli di chi siano colpe sovente attribuite a terzi poco identificabili, e ben consci di essere un tantino scontati, abbiamo a cuore di preci-sare che:

LEGISLATORE: non è un signore in gessato blu, elegante e con baffi di sabauda memoria, ma è il nostro Parlamento (e, in frequente deroga, il Governo con DL), eletto con i nostri voti e sostenuto con le nostre tasse.

Domanda: ma perché in 50 anni il Legislatore non è stato capace di legiferare in modo chiaro e netto in materia giuslavoristica in ambito sportivo? O, nel caso delle federazioni sportive riconosciute dal CONI, sulla durata dei mandati, compiti, aree di competenza, limiti operativi delle stesse? O su responsabilità di am-ministratori e funzionari pubblici, in caso di colpe comprovate su incauta assegnazione di impianti o realizza-zione di opere inutili o gare d’appalto e finanza di progetto fallimentari fin dal loro concepimento, i protagonisti negativi non debbano rispondere?

Che impianto! Stato di “conservazione” della piscina di Lentini (SR).

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FINANZIAMENTI A PIOGGIA E OPERE FINANZIATE: quando si asserisce che quel determinato intervento pubblico è finanziato per l’“x”% a fondo perduto o con forti agevolazioni da Regioni, Province, Istituzioni, UE o amministrazio-ni locali e nazionali, suona quasi come se un benefattore, dall’alto, con criteri oscuri ai più, elargisse generosamente somme fino a sette cifre. Ecco, è auspicabile che tut-ti ricordino che il benefattore è il Contribuente, il quale con le onero-sissime imposte - dirette e sempre più indirette - permette agli organi menzionati di “finanziare”. Quindi, vigilare e render conto del perché e come questi denari vengano asse-gnati è argomento che deve stare a cuore ai cittadini: nessuna regalia, infatti, viene concessa, ma si tratta di utilizzo di risorse pubbliche per opere che spesso sono nefaste e de-stinate ad insuccessi annunciati.Quanto sopra non perché si reputi il lettore poco preparato, anzi, ma per ricordare a tutti che chi votiamo oggi, domani utilizzerà il denaro del contribuente con criteri che, anche ai più competenti, risultano spesso poco chiari, finanche inspiegabili. Il che non intende colpevolizzare la politica, perché gli Italiani tutti, operatori del settore inclusi, hanno le proprie grandi responsabilità: una delle più gravi è accettare passiva-mente le vergogne sistemiche, che ci ridicolizzano agli occhi del mondo. Italianamente, siamo tutti complici e abbiamo la classe dirigente che ci meritiamo.

BOLLETTINO DI “GUERRA”Che gli impianti pubblici siano fonte di sprechi inimmaginabili è ormai chiarissimo a tutti gli addet-ti ai lavori. Ma non finiremo mai di sorprenderci di certe situazioni che si rivelano peggiori del “medio” dissesto impiantistico nazionale, senza distinzioni particolari tra aree geografiche. In questo senso, l’Italia è tristemente molto omogenea...

Loria (TV) profondo Veneto: il comune con ben 9.281 abitanti, ha beneficiato del finanziamento per circa 3 milioni di cui 2,2 avuti da Alles-Geonova, proprietaria di una vicina cava, come contropartita di vantaggi dalla stessa goduti: più 400.000 euro erogati dall’attiguo comune di Riese (10.941 anime), per-suaso che la piscina fosse un’ideona. E cosa ha pensato la giunta illumi-

nata? Ignorando che nel raggio di 7-10 km ci fosse una dozzina d’im-pianti frequentatissimi, ha deciso di realizzare un complesso con tre vasche, tribuna esa-gerata da centinaia di spettatori, volume-trie da cattedrale, il tutto largheggiando con il budget, porta-to a circa 4 milioni, da integrare con un altro milioncino a cura del gestore. Risultato: per il completa-mento dell’opera mancano più di un milione, un gestore abbastan-za folle da accollarsi tale debito e ancora più dissennato nel pensare di condurre un impianto impossi-bile da sostenere. Chiediamo: per fare giustizia ai 9.000 abitanti di Loria e a tutti gli Italiani, è possibile pubblicare i nomi di chi ha voluto questa invereconda operazione, che si risolverà nell’ennesimo impianto non utilizzabile, con 4 milioni buttati in cemento e progetti impossibili?

CARPI (MO)Nonostante l’ostruzionismo delle minoranze, con azione meritoria del grillino Andrea Losi, la cittadina che conta più di 60.000 abitanti, ma anche uno schiacciante accerchia-mento di piscine dei comuni limi-trofi, per volontà della maggioranza e delle imprese coinvolte, si doterà di megacomplesso acquatico del valore di 9 milioni al netto di iva (i mutui si pagano iva inclusa...). Dopo i passaggi di mano fra imprese edili, si è arrivati al progetto esecutivo che prevede , fra le scelte singolari, ben due vasche da 25 affiancate: un esempio di come non vada realizza-to un moderno impianto pubblico che soddisfi i reali bisogni della collettività. Aprirà i battenti fra una anno. Se poi sarà l’ennesimo fallimento (il gestore ha ottima repu-tazione, ma le dimensioni del complesso inquietano), chi si occuperà di queste vicende ? La magistratura o passerà tutto in sordina?

PISCINE CHIUSE CHE MERITANO LE ATTENZIONI DI “STRISCIA LA NOTIZIA”Il famoso TG satirico, ogni tanto, per stanare vergogne e sprechi italiani, si dedica al nostro settore.Lentini (SR): l’ultima, in ordine di apparizione, è stata la piscina di Lentini (SR), che versa in condizioni tali da essere battezzata dall’inviato

il “cesso di Lentini”: da far accappo-nare la pelle. Costruita negli anni ‘80, scoperchiata nel 2008 da una tromba d’aria, mancando un milione di euro per il ripristino, è stata abbandonata ad un degrado imba-razzante.Ma il programma serale ha dato risalto anche ad altre bassezze, fra cui una che urla vendetta, visto che trattasi di impianto realizzato nel 2011, nel Casertano.San Nicola La Strada (CE): 3 milioni congelati, con stabile ancora in eccel-lenti condizioni, ma non accessibile per contenzioso fra pseudogestori e municipalità. Risultato: 3 anni di pa-trimonio pubblico inutilizzato. Con un mutuo di 240.000 euro/anno da pagare: chi salda tale pendenza? E di chi saranno i soldini per un’opera non accessibile?Frascati (RM): record di scempio del patrimonio sportivo pubblico, con due vasche estive risalenti agli anni ‘80 diventate vero sito per discarica a cielo aperto. La brillante (?) giunta attuale pensa di valorizzare l’area costruendovi un asilo nido, dimen-ticando che il terreno ha un vincolo del CONI che all’epoca concesse la zona a destinazione sportiva. Siamo in ottime mani...Milena (CL): comune di 3.000 abi-tanti con struttura in completo ab-bandono. Da chiedersi chi pensò di fare una piscina allora in quest’area poco abitata e perché oggi si intenda investire un milione per farne un pa-lazzetto dello sport... servirà ai 3.000 cittadini di Milena?

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...E PISCINE IN ODOR DI CHIUSURA, PASSIVI INSOSTENIBILI E ANNUNCIATIA Variney (AO) il lungo contenzio-so fra comune e gestore, complice il crac di due componenti l’ATI, ha portato alla chiusura della piscina della comunità montana Grand Combin. Dopo mesi di blocco, ria-perta fortunatamente lo scorso au-tunno, con assegnazione ad Apnea

National School del noto promotore di cultura acquatica e credibile esperto, Nicola Brischigiaro.

A Macerata, per mesi ha infuriato la polemica fra comune, gestori e impresa edile, dove per un’opera da 13 milioni di euro (!) che dovrebbe dare vita ad un nuovo polo acqua-tico-polifunzionale, la municipa-lità rivendica dalla stessa società crediti per 700.000 euro mai pagati dai gestori per la piscina di via Bosco. Anzi, sembra che la società prossimamente assegnataria degli impianti risultasse settima nella graduatoria per l’affidamento di tale complesso. Tutto molto italico. Non è finita con una chiusura definitiva perché a settembre è subentrato

il nuovo gestore, CN Fiuggi. Ma in prospettiva siamo sicuri che 13 mi-lioni – della collettività – per un polo acquatico/polifunzionale siano oggi giustificati e sostenibili a Macerata?

Intanto, a conferma dell’insipienza (eufemismo...) di tante, troppe AL, nell’ultimo semestre sono anda-te deserte le gare d’appalto per la piscina di Sarzana (SP), del Lido di Verona, vasca estiva storica per la cittadinanza, Canicattì (AG) che, dopo tre flop, sta per indire una quarta gara. Amministratori e fun-zionari pubblici, di privati disposti a farsi spennare ne troverete sempre meno e quelli che vi asseconderan-no lo faranno solo perché sanno come gabbare voi e i cittadini!

A seguito del servizio dedicato alle scelleratezze pubbliche di cui partecipate e municipalità sono imbattibili protagoniste, era stata richiamata l’attenzione sul Comu-ne di Cagliari, che non assegna a privati alcune piscine comunali, con passivi annuali pesantissimi. Abbiamo incontrato la funzionaria di settore, Dott.ssa Valeria Fiori, ca-pace di garbo inusitato e sorprende-te competenza: una fra le rarissime figure pubbliche a seguire seminari e congressi su gestioni e manage-ment sportivo. Senza non pochi ostacoli, sta adoperandosi per sana-re le falle ereditate dalle precedenti giunte e, con fiuto comune a pochi manager specializzati e competenti, sta considerando con l’Amministra-zione Comunale di attivare un audit energetico anche per monitorare i consumi e stabilire quali interventi

ed investimenti siano più consoni per l’assai problematica piscina Ter-ramaini, simbolo dell’inefficienza progettuale, programmatica e fun-zionale dell’impiantistica sportiva nazionale. Un percorso, quello di Valeria Fiori, che nulla ha da invi-diare agli iter gestionali che osser-vano le società private più accorte. Sindaco e Assessore allo Sport, Enrica Puggioni, hanno inoltre destinato un milione di euro per migliorare l’impianto Terramaini e un complesso calcistico: si tratta di manutenzioni straordinarie che includono anche interventi di efficientamento energetico, uno dei quali riguarda il cambio delle caldaie, ora alimentate con aria propanata. Un bel segnale per argi-nare lo spoposito di costi gestionali di tale opera eccessiva ed iperener-givora. L’auspicio è che un domani

questa ed altre piscine cagliaritane - aggiornate a 130 cm di profondi-tà massima, come nel caso della nuova vasca in v.le Abruzzi, oggetto di project financing, ma progetta-ta inutilmente ad altezza 2 metri - possano essere date a privati di comprovate capacità e affidabili-tà. Magari ponendo nel frattempo regole volte ad impedire che 28 (ven-totto!) società possano accedere agli impianti pubblici e che le vasche, storicamente date in concessione siano negate agli attuali conces-sionari, visto lo stato vergognoso in cui versano queste strutture; ad eccezione di una, valorizzata da un privato che sa far di conto e sa cosa significhi servizio alla collettività al passo con i tempi. Onore al merito, quindi, a Valeria Fiori, che speria-mo sia d’esempio per molti altri personaggi pubblici.

SPIRAGLI DI SPERANZA: COMUNE DI CAGLIARI

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FRANCESCO CONFALONIERI Cofondatore EAA e presidente CTS EAA

WELLNESS

PERCORSISALUTEUna nuova opportunità per le piscine

VIVIAMO UN TEMPO DI GRAN-DE DIFFICOLTÀ A LIVELLO GENERALE E NELLO SPECI-FICO DEL NOSTRO SETTORE IMPRENDITORIALE.Difficoltà in parte generate da pro-blemi e criticità oggettivi ed estranei al nostro contesto ma in parte legati alla nostra incapacità di rinnovarci e di intuire le potenzialità che il mer-cato ancora offre.

In questi anni ad esempio è in forte crescita la richiesta da parte dei cittadini di migliorare il proprio stato di “salute e benessere” attraverso la pratica intelligente dell’esercizio fisico.

Quante piscine sono state capaci di intercettare e soddisfare questo bisogno?Molto poche, ritengo; nonostante l’acqua rappresenti una risorsa unica ed efficace rispetto a nume-rose patologie, fra le più diffuse ed invalidanti.

Vediamo, quindi, come potrebbe-ro essere efficacemente costruiti e strutturati dei “Percorsi salute” utili a diversificare l’offerta delle nostre piscine, acquisendo nuova clientela e fidelizzando quella presente.

• Organizzazione in sede delle visite per la certificazione non agonistica,

affidate ad uno Specialista in Medi-cina dello Sport. Attraverso questo servizio potremo garantirci dei ritorni economici im-mediati ed eventualmente proporre i nostri percorsi a coloro che già frequentano il centro e ne avessero bisogno. Fidelizzazione del cliente attraver-so un offerta di qualità

• Organizzazione in sede di un ser-vizio di visite specialistiche medico sportive a disposizione di tutti ed eventualmente collegato alle realtà sanitarie ed ai medici della zona. Acquisizione mirata di nuovi clienti

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[Wellness]

• Formazione di un gruppo di perso-nal trainer specialisti nella gestio-ne delle diverse problematiche e patologie. Incremento delle capacità tecniche e delle opportunità lavorative per il nostro personale

• Strutturazione differenziata per patologie di un servizio di personal training e di minicorsi rivolti ad un gruppo ristretto di clienti. Diversificazione dell’offerta del nostro centro

• Formazione degli Istruttori e degli Assistenti rispetto alla gestione di questi clienti, qualora una volta terminati i percorsi specialistici de-cidessero di continuare a frequen-tare il centro. Fidelizzazione della clientela acquisita.

Analizzati gli aspetti organizzativi e gestionali più significativi, vediamo ora quali potrebbero essere le situa-zioni e le patologie più efficacemen-te gestibili attraverso un apposito percorso in acqua.

• RECUPERO FUNZIONALE DOPO UN INFORTUNIO O UN INTERVENTO In medicina vi è una sostanziale differenza fra la guarigione clinica ed il recupero di una efficienza ottimale. Il lavoro dei medici e dei fisioterapisti, quando correttamente eseguito, porta alla guarigione ma raramente al completo recupero delle proprie capacità. Uno specifico percorso in acqua, in condizione di scarico articolare e con livelli di applicazione della forza omogenei e relativamente costanti, oltre ad essere importante in acuto, diventa fondamentale

in quest’ultima fase spesso trascurata.

• PATOLOGIE CRONICHE A LIVELLO ARTICOLARE Il progressivo allungamento delle prospettive di vita ha portato ad un importante incremento delle patologie croniche a livello articolare, spesso invalidanti in modo significativo. Risulta evidente come un lavoro in acqua, correttamente proposto, eliminando il carico sulle articolazioni, risulti estremamente efficace nella terapia e nella prevenzione di queste patologie ed in particolare di quelle localizzate a livello di: piede, ginocchia, anca, colonna e spalle.

• PROBLEMATICHE POSTURALI E DELLA COLONNA Il movimento in acqua coinvolge maggiormente rispetto a quello terrestre tutta la catena muscolare posteriore: bicipite femorale, glu-tei, lombari e paravertebrali. Il mantenimento dell’equilibrio in acqua, d’altra parte, comporta un coinvolgimento significativo di tutta la muscolatura del “core”. Questi due elementi determinano la grande efficacia della ginnastica in acqua nella terapia e nella pre-venzione di diverse problematiche

posturali ed in particolare delle patologie della colonna (protrusioni ed ernie)

• OBESITÀ E SOVRAPPESO I soggetti in forte sovrappeso trag-gono un fondamentale beneficio dal movimento; sia nell’ottimizza-zione del calo ponderale, sia nella prevenzione delle patologie cardio-vascolari e dismetaboliche. Essi non possono, per altro, muo-versi a lungo in ambiente terrestre per la loro scarsa resistenza e rapida affaticabilità, nonché per l’elevato sovraccarico a livello arti-colare determinato dal sovrappeso. L’acqua alta, annullando la forza di gravità, aumenta quindi gran-demente la capacità di lavoro per questi soggetti. In particolare, risulteranno parti-colarmente efficaci esercitazioni e programmi di allenamento indivi-dualizzati e specifici sul treadmill acquatico. Questo strumento, infatti, con-sente di lavorare controllando la corretta esecuzione del gesto e soprattutto personalizzando l’intensità dell’esercizio attraverso il monitoraggio della frequenza cardiaca.

SESSIONE A FORUM PISCINE (BO) SABATO 21.02 2015, ORE 11.30

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EXERCISES

PIERO BENELLI Direttore scientifico di EAA, medico della Nazionale Italiana maschile di volley e della V.L. Basket di Pesaro

Il“BreastCancer”Nuove proposte per le attività di prevenzione in acqua

RINNOVATE OPPORTUNITÀ PER SOGGETTI CON PROBLEMATICHE CONSEGUENTI POST-INTERVENTO PER CARCINOMA MAMMARIO

CON LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ ACQUATICHE IN VARI AMBITI E CON LA SCOPERTA DI NUO-VE POTENZIALITÀ DELL’ATTIVITÀ MO-TORIA IN ACQUA,si stanno moltiplican-do le proposte anche in contesti a volte inusuali, talvolta con presuppo-sti strutturati, talvolta invece con interventi un po’ improvvisati e meno affidabili. Ovviamente sta agli operatori del settore, a seconda del ruolo o delle proprie competenze, cer-care di capire se ci sono dei reali presupposti per portare un qualsiasi tipo di beneficio, o se le attività proposte sono essenzial-mente fine a se stesse, e non hanno precise finalità.Uno dei filoni di interesse che, negli ultimi anni, attraverso studi scientifici e trial clinici ha portato esperienze innovative e stimolanti è quello dell’e-sercizio terapeutico fina-

lizzato alla prevenzione primaria e secondaria. In esso, accanto ai tradizio-nali protocolli di attività a secco, si sono aggiunte proposte di programmi di attività in acqua che sembra possano portare beneficio a soggetti con problematiche specifiche. Si tratta di un settore particolarmente delicato, ma di forte interesse per gli obiettivi sociali che si pone e per i benefici che spesso porta.Ad esempio, recente-mente sono stati studiati e cominciano ad essere proposti programmi di attività in acqua per donne operate di carci-noma mammario: alcune ricerche ipotizzano che l’esercizio fisico finalizza-to, e in particolare quello in acqua, possa avere un ruolo nel diminuire gli effetti negativi e ridurre il rischio di recidiva (un ruolo, quindi, ben preciso di prevenzione secondaria e terziaria).Alcuni studi recenti rico-

noscono al lavoro in acqua una certa efficacia nel:• diminuire la percentuale

di grasso corporeo e il peso

• ridurre il linfedema (l’edema che si produce a livello del braccio, per le conseguenze dell’intervento di mastectomia parziale, o totale, per la compressione dei vasi linfatici del cavo ascellare)

• incrementare la mobilità articolare scapolo-ome-rale e scapolo-toracica

• aumentare la forza muscolare del distretto interessato

• incrementare la fitness aerobica

• migliorare la qualità della vita

Per quanto riguarda le modalità di proposta e la tipologia di esercitazione, vengono offerte attività che contemplano; corsa in acqua alta, effettuata lentamente e con gestua-lità diverse; lezioni di acquaerobica finalizzata a basso impatto; esercizi di rinforzo muscolare

del braccio e del torace, oppure di mobilizzazione e stretchin’ delle articola-zioni della spalla e del to-race. Tutto ovviamente a intensità blanda/moderata e con adeguati periodi di recupero, date le caratteri-stiche dei soggetti (a volte debilitati e/o in condizioni psicofisiche da verificare).E’ ovvio che questi pro-grammi sono da pro-porre in coordinazione e sinergia con i medici di riferimento e le strutture interessate e che vanno modulati con le altre terapie alle quali questi soggetti sono sottoposti (alcuni hanno a volte in corso cicli di chemioterapia). Vanno altresì considerate le loro condizioni cliniche e fisi-che al momento; tuttavia, per l’idrochinesiologo questa è un’opportunità decisamente innovativa e con un riscontro sociale importante, a testimo-nianza di come l’attività in acqua possa avere ri-svolti e finalità veramente ampie e diversificate.

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[Exercises]

Il“BreastCancer”

CONSIGLI ALL’ISTRUTTORE

Documentarsi adeguatamente sulla tipologia dei soggetti e sulle caratteristiche dell’intervento

Preparare un programma di esercitazioni modulabile e flessibile con obiettivi precisi e coerenti con il contesto

Registrare gli effetti e gli eventuali benefici dell’intervento

Monitorare continuamente, sia durante la seduta, sia durante il corso, le condizioni fisiche dei soggetti partecipanti

CONSIGLI AL TITOLARE

Verificare se le caratteristiche del proprio impianto sono adatte ai programmi proposti

Collegarsi con strutture mediche o medici competenti

Assicurarsi dell’adeguata preparazione dei propri istruttori

Pubblicizzare le attività proposte anche per il forte impatto sociale

«RICERCHE IPOTIZZANO CHE

L’ESERCIZIO FISICO FINALIZZATO, E

IN PARTICOLARE QUELLO IN ACQUA, POSSANO AVERE UN RUOLO NEL DIMINUIRE GLI

EFFETTI NEGATIVI E RIDURRE IL RISCHIO

DI RECIDIVA»

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WaveWalk®

ANDREA RONCHI

EXERCISES

IL FITNESS IN ACQUA STA TROVANDO SEMPRE PIÙ SPAZI, E QUESTO È DOVUTO PROPRIO ALLE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA CHE PERMETTONO DI STRUTTURARE L’ESERCIZIO FISICO SIA A FINI ALLENANTI che riabilitativi, rendendolo quindi adatto a tutti.Questo settore ha subito una sostanziale trasfor-

mazione, avendo distinto progressivamente le varie proposte didattiche. A tal proposito, l’introduzione dei grandi attrezzi quali le bike acquatiche, moon walker, treadmill acquati-ci ed altri ancora ha reso possibile la realizzazione di alcuni programmi di allenamento che avessero come obiettivo ultimo il raggiungimento del be-nessere psicofisico.Grazie a questi program-mi è stato più facile

soddisfare la domanda di novità del pubblico. Tuttavia, bisogna ricorda-re che l’uso di un grande attrezzo non può essere improvvisato, ma richiede all’istruttore lo studio di allenamenti da proporre e la corretta impostazione della lezione: tutto ciò al fine di massimizzare i be-nefici dell’esercizio fisico sia in termini di allena-mento, sia da un punto di vista del miglioramento funzionale, prevenendo

atteggiamenti ed appoggi scorretti.

In questo contesto nasce Wave Walk®, da una pro-posta creativa di Andrea Ronchi e Francesca Balice, proponendo un’attività nuova, che utilizza il tre-admill acquatico.

Wave Walk® è un format che rispetta i criteri di allenamento funziona-le utilizzati dal walking terrestre, riportati al sistematico adattamento acquatico. La sua me-todologia didattica si differenzia dalle altre per la continua atten-zione al movimento più nella direzione di una “camminata semplice”, focalizzando l’obiettivo di ogni passo alla costan-te ricerca dell’equilibrio posturale e del corretto appoggio plantare (tallone-pianta-punta). L’interesse sul rullaggio del piede e sugli adattamenti che esso produce innesca un mec-canismo di equilibri e per-cezioni rivolti al migliora-mento delle funzionalità fisiologiche e meccaniche dell’organismo stesso. Gli obiettivi ultimi da indi-viduare - riproponendo il movimento naturale della camminata, trasformata in allenamento puro, sicu-ro e ancor più “alla portata di tutti” - sono rivolti al: • Corretto appoggio plan-

tare;

CONNUBIO TRA ALLENAMENTO FISICO E BENESSERE EMOZIONALE

Laurea specialistica in Scienze e Tecniche dello Sport, Certificato EAA e AEA.Ideatore dei programmi Wafro® e WAVE WALK®, Docenza presso lo IUSM-Roma

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[Exercises]

• Attivazione della musco-latura posturale;

• Attivazione dei meccani-smi cardiorespiratori;

• Miglioramento della fun-zione circolatoria.

L’attività è strutturata su tre allenamenti specifici:

• Flat: attività prevalen-temente di attivazione del sistema aerobico, che prevede fasi di costan-te condizionamento intervallate tra il 65% e 75% della frequenza cardiaca; focalizzando l’attenzione sul corretto appoggio plantare.

• Interval: attività artico-lata ed intervallata da fasi di impegno cardio-vascolare (nelle quali si raggiungono momenti con percentuale di frequenza cardiaca pari all’85%) e da fasi di recupero attivo; da ripetere al minimo 3 volte. Possibilità di lavo-

rare con maggiore liber-tà, utilizzando combina-zioni differenti di passi e di intensità di frequenza, per un maggior controllo degli equilibri.

• Progressive: attività che attraverso combina-zioni di passi specifici, gradualmente porterà il carico di lavoro ad una frequenza cardiaca pari all’80-85%, gestendo costantemente la perce-zione del corpo ed il suo adattamento.

La scelta musicale appro-priata (non superando mai i 110 BPM) e la guida dell’i-struttore con un approccio metodologico più asce-tico aiuta ed indirizza il gruppo alla scoperta e alla comprensione del proprio corpo, del proprio battito cardiaco e dei propri limi-ti; alla ricerca del giusto equilibrio, e alla ricerca di sé.

CONSIGLI PER L’ALLIEVO

Imparare a “percepire” il proprio corpo in acqua ed essere in grado di controllarlo funzionalmente all’attività che si svolge.

Ricerca della semplice camminata e delle sue potenzialità. Studiare ed utilizzare al meglio le tecniche didattiche per avere competenze trasversali oltre a quelle specifiche.

Grazie all’aiuto dell’istruttore (capace), sapersi relazionare e comprendere le dinamiche sociali, ascoltare ed essere empatici, saper cambiare prospettive e posizioni percettive, imparare e vedere le cose da un altro punto di vista, viaggiando con padronanza tra le proprie emozioni e quelle degli altri.

CONSIGLI ALL’ISTRUTTORE

Acquisire le competenze specifiche attraverso percorsi formativi idonei.

Proiettare l’attenzione verso lo studio delle percezioni e degli adeguati adattamenti corporei per spiegare i fattori basilari dell’allenamento fisico (quali potenza, mobilità e resistenza) e mostrare i metodi attuati per la loro ottimizzazione nella pratica.

Possibilità di ampliare il campo lavorativo a persone affette da problemi specifici, quali poca mobilità articolare o recuperi post-trauma, per cui si stabiliscono programmi particolari. Collaborare con società sportive d’élite e organizzare esercizi adeguatamente studiati in funzione dello sport praticato, al fine di aumentare la forza e la resistenza degli sportivi.

CONSIGLI AL TITOLARE

Impostare programmi di allenamento specifici di sola camminata della durata di 45 minuti con possibilità di utilizzare cardiofrequenzimetri acquatici.

Prevedere la possibilità di ampliare il programma delle attività, rendendolo unico per la sua specificità.

Dotarsi di attrezzature adeguate (treadmill meccanico a nastro) per l’attività.

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MICAELA CILLERAI

EXERCISES

AQUAJOY®NULLAÈIMPOSSIBILE

QUANTE VOLTE VI SIETE TRO-VATI A BORDO VASCA INNAN-ZI A MILLE AVVERSITÀ?A partire dalle lamentele degli allievi per i passaggi obbligati in zone poco riscaldate o poco pulite, o per l’acqua gelida, appena ci si immerge il dito.Quante volte la vostra lezione è stata dislocata in altre “tazze” all’interno dell’impianto?Che vuol dire profondità, forma e dimensioni spesso inadeguate allo svolgimento delle lezioni di aquafit-ness, e tanto meno alla proposta che avevate ideato.E quante volte vi sono stati affidati gruppi provenienti da attività diver-

se, ai quali vi si è chiesto di proporre la vostra?E ancora, il collega assente o un affollamento da gestire… sta di fatto che i nostri “atleti” devono essere guidati e seguiti.E allora... smile & go: nulla è impos-sibile! Non c’è tempo per lamentarsi, non ci sono difficoltà nel gestire le diverse capacità, età, motivazioni e tanto meno non c’è spazio acqua che non possa essere utilizzato nel miglior modo.Così, dall’attenta analisi e dalla riso-luzione delle esperienze “apparente-mente” negative, nasce Aquajoy®. Nuove condizioni educative, appli-

cazioni e metodi per un aquafitness che accontenti tutti - gestori, istrut-tori e utenti.Nella convinzione che ogni lezione debba avere un proprio obiettivo, ciò che il programma Aquajoy® si propone è l’attenzione ai margini di miglioramento. Non esiste “sciura pina” destinata a restare tale e non esistono “invasate” che debbano esser massacrate o che non abbiano lacune.Prerogativa del protocollo Aquajoy® è di condurre i suoi praticanti a risul-tati che non avrebbero mai avuto il coraggio o pensato di raggiungere.Come? Valorizzando ogni piccola e

Trainer e TA E.A.A. - Certified professional instructor A.E.A. Ex atleta - Coordinatore attività Aquafitness dal 2002

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[Exercises]

AQUAJOY®NULLAÈIMPOSSIBILE

CONSIGLI PER L’ALLIEVO

Lasciarsi condurre a vincere ogni paura acquatica

Vivere il successo delle proprie azioni acquisendo man mano fiducia in sé

Autovalutazione dei miglioramenti

CONSIGLI ALL’ISTRUTTORE

Approfondire continuamente le proprie conoscenze

Educazione alla corporeità

Entusiasmo e fantasia nel provocare stupore e gioia affinché ogni lezione sia un successo

Non dimenticare che non è la tua performance che determina il successo di ogni lezione

CONSIGLI AL TITOLARE

Considerazione degli utenti come soggetto e non oggetto dell’attività

Possibilità di utilizzo dei vari spazi acquatici purché affidati a tecnici competenti

L’inserimento del protocollo Young nel palinsesto consente un’ulteriore offerta

singolare esperienza con la finalità di portare ad un vero traguardo; associando al contesto acquatico opportuni “sfondi integratori”; sti-molando la capacità propriocettiva e, attraverso il coinvolgimento e l’edu-cazione alla corporeità, producendo un lavoro efficace.Elementi semplici in forma libera ed interpretativa (lasciando assoluta libertà di apprendimento e consapevo-lezza del movimento), che prevedono poi l’inserimento progressivo di difficoltà alle quali si dovrà ricercare soluzione e adattamento. Pensando dunque all’attività come una catena di stimoli.

Ideata anche la versione Aquajoy® Young. Destinata ad età tra i 7/11 anni e i 12/16, per ragazzi che ab-biano la curiosità di esplorare nuovi modi di vivere l’acqua. Con program-mi diversi rispetto alla scuola nuoto o alle attività agonistiche solitamen-te proposte dagli impianti natatori.Un’attività completa ed assoluta-mente JOY!

Affinché possa portare i suoi allievi ad essere un frutto inconsciamente ed acquaticamente maturo, i requisi-ti dell’insegnante Aquajoy® sono:• capacità nella gestione di condizio-

ni educative impreviste

• capacità organizzativa• coscienza• conoscenza• competenza• creatività

PUNTI CHIAVE• Attenzione alle fasi progressive• Propriocettività• Sfondi integratori• Coinvolgimento ed entusiasmo• Autovalutazione e correzione• Metodi d’insegnamento

AREA DI COMPETENZA FINALITÀ

INTRODUTTIVA AMBIENTAMENTO

LUDICA DIVERTIMENTO

TECNICA PRESTAZIONALE

SINTESI DEL PERCORSO DIDATTICO

UN’ATTIVITÀ COMPLETA ED ASSOLUTAMENTE JOY!

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ANDREA GILARDONI Master Trainer, Docente EAA e Responsabile Tecnical Advisor Dept.

EXERCISES

L’intermittentCircuitTRA LE PROPOSTE DI LEZIONI AVANZATE – AFFRONTATE NEL MASTER DI SECONDO LIVELLO DI AQQUAWALKING E RUNNING – ESISTE IL LAVORO INTERMITTENTE (O INTER-MITTENT TRAINING) CHE AP-PLICATO AL CIRCUITO DIVEN-TA INTERMITTENT CIRCUIT.Si tratta di una lezione incrociata a blocchi strutturata come interval training, con un rapporto particolare tra fasi di lavoro cardiovascolare e fasi di recupero attivo.L’intermittent training è una evolu-zione naturale del metodo fartlek.Si tratta di un interessante approccio allenante, basato su un’alternanza

tra lavoro aerobico e anaerobico lattacido.La frequenza cardiaca deve salire nella fase intensa, mentre in quella blanda non deve assolutamente ri-tornare a valori normali ma restarne al di sopra. In questo modo per tutta la durata dell’alternanza si stabilisce un plateau di frequenza cardiaca, rendendo possibile un allenamento di endurance.Il timing relativo alle singole fasi e all’intero plateau deve essere diverso in funzione degli obiettivi e delle caratteristiche dei soggetti allenati (che possono essere atleti professionisti di sport di squadra, dilettanti o partecipanti a classi di fitness di gruppo).

La mia proposta adattata ad un circuito per gruppi di fitness è la seguente:

Durata plateau 7 minuti

STRUTTURA PLATEAU• 1’30’’ aerobico• 30’’ anaerobico lattacido• 1’ aerobico• 30’’ anaerobico lattacido• 1’30’’ aerobico• 30’’ anaerobico lattacido• 1’30’’ aerobico

La fase deve essere ripetuta almeno tre volte, con recupero tra l’una e l’altra di 5 minuti di tonificazione per il cuore e il dorso.

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[Exercises]

La ripetuta deve chiudersi sempre con un momento aerobico per favori-re un costante afflusso di sangue al cuore, nonostante la caduta di pres-sione dovuta alla riduzione dell’in-tensità dell’esercizio fisico.L’intera durata della fase centrale sarebbe di 7’+5’+7’+5’+7’=31’.Se si aggiungono 10’ di attivazione muscolare e 4’ di defaticamento, si raggiunge la durata di una lezione standard di 45’.Consiglio di strutturare l’allenamen-to a circuito, in modo da dare agli al-lievi stimoli allenanti diversificati su diverse catene cinetiche e approcci motori, per rendere il format intenso ma divertente e vario.Se si dispongono un numero suffi-ciente di startreadmil, aqquajump e puzzle step, è possibile dividere la squadra in tre stazioni differenziate per attrezzo e organizzare andature per fasi aerobiche ed esercizi ad alta intensità per stimolare il metaboli-smo anaerobico lattacido.Il recupero finale di 5’ viene svolto a classe intera a corpo libero o con l’ausilio di piccoli attrezzi, come no-odles, idromanubri o happy flower.Per ulteriori informazioni consiglio di seguire gli stage monotematici che saranno sede di studio e approfondi-mento teorico e pratico.

CONSIGLI PER L’ALLIEVO

Presenziare alle lezioni in modo costante ed equilibrato, secondo un progetto di lavoro concordato con personale qualificato e non in modo autonomo e non strutturato

Curare l’alimentazione, elemento fondamentale per ottenere buoni risultati

Avere pazienza nel conseguimento dei propri obiettivi e non aspettarsi risultati miracolosi nell’immediato

Colloquiare costantemente con l’istruttore per dare un feedback del lavoro svolto e per permettere una partecipazione individualizzata alle lezioni

CONSIGLI AL TITOLARE

Stimolare costantemente gli istruttori alla formazione e allo studio

Divulgare nel proprio centro, secondo canali opportuni, concetti di cultura sportiva per sottolineare ai propri ospiti l’alto livello di proposte allenanti dei corsi in palinsesto

Favorire costantemente l’aggiornamento a livello interno con sedute di team building

Valutare il proprio personale non solo per le presenze ai corsi, ma anche per la varietà e qualità di proposte di allenamento

«L’INTERMITTENT TRAINING È UNA EVOLUZIONE NATURALE DEL METODO FARTLEK»

Page 32: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

30  HAPPY AQUATICS 1 2015

EDOARDO COGNONATOEx nuotatore e proprietario di fitness center, fra gli ideatori e fondatori di EAA, oggi esperto su fronti molteplici e apprezzato nel mondo, è inarrivabile star consulenziale e congressistica, richiestissimo dai migliori club acquatici.

MANAGER

Quandol’istruttoresceglie di diventare maestroCARI ISTRUTTORI, CHE BELLO POTERVI PARLARE SENTEN-DOMI UNO DI VOI!Continuo di fatto a fare l’istruttore anche oggi, in forme diverse, e sono ormai quasi 40 anni da quando ho iniziato in piscina con la scuola nuo-to bimbi, a 16 anni.Spesso i miei allievi sono persone adulte che desiderano migliorare alcune abilità che richiedono l’espe-rienza di una persona più preparata.

Le mie lezioni sono organizzate in corsi più estemporanei dei vostri, magari in formule e continuità dif-ferenti; eppure sento molte cose in comune con i miei ricordi ed espe-rienze di istruttore in acqua.Desidero confidarvi che la mia passione per l’insegnamento viene da molto lontano... forse da qualche insegnante magico che mi ha lascia-to il segno non solo nel cervello ma anche nel cuore… come il protagoni-

sta de “L’attimo fuggente”, magistral-mente interpretato dal geniale Robin Williams. Ecco perché desidero condividere con voi alcune scoperte che ho fatto in questi anni. Sono esperienze che mi hanno toccato dentro, intima-mente, e che mi accompagnano con delicatezza ogni volta che incontro nuovi e vecchi allievi. Scoperte che influiscono prima di tutto su di me, poi su di loro. Sono importanti per la

Page 33: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

HAPPY AQUATICS 1 2015  31

[Manager]

EDOARDO COGNONATO

mia vita personale, non solo profes-sionale, perché mi fanno sentire più vivo ed autentico in ciò che faccio. Mi danno forza.Ho un ricordo nitido di certi allena-menti in acqua, da atleta, quando gli ultimi scatti, come li chiamava il nostro allenatore, dopo due ore di vasche, sembravano insopportabili perché non vedevo l’ora che fosse fi-nita. In quei momenti, non lo sapevo, si forgiava un aspetto importante del mio carattere: non mollare, anche quando pensavo di non farcela. Mi rendo conto di quanto sia stato importante, per la mia vita, un al-lenatore così capace (il grande Gianni Gross) di farmi attraversare queste esperienze di fatica e di farmi assa-porare quel senso di dignità perso-nale che si scopre solo se si superano le emozioni e pensieri negativi: non ce la faccio più, mollo, basta!

Allora, ecco qui la mia scoperta più importante per la mia vita profes-sionale: le persone, a tutte le età, adorano trasformare e migliorare l’opinione che hanno di sé mentre imparano qualcosa.Questa opinione di sé (identità) pulsa dentro ciascuno di noi in ogni istan-te. È lì dentro, che ci attiva ad agire, a impegnarci, a provare e riprovare, a riuscire, a ripetere. Ci consente di metterci alla prova con fiducia, quando è positiva. Ci aiuta a rimane-re fiduciosi, quando la sentiamo pul-sare dentro, mentre impariamo. La nostra identità è preziosa; è la cosa più preziosa in assoluto, e si nutre di queste esperienze ricche di significa-to: quelle nelle quali sperimentiamo la nostra capacità di migliorare.Qualunque cosa io impari, quello che fa la differenza è COME lo imparo. Quanta identità cresce dentro di me

«ECCO COSA HO IMPARATO: È IMPORTANTE CONTINUARE AD IMPARARE. IMPARARE TI TIENE VIVO. NUTRE LA TUA IDENTITÀ»

Page 34: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

32  HAPPY AQUATICS 1 2015

[Manager]

mentre ciò accade. Quanto io riesca ad imparare ancora, quando mi sento già arrivato. Quanto di fatto mi aiuta il mio insegnante ad esplorare continuamente questa linea di confi-ne e ad attraversarla ogni volta.Ecco cosa ho imparato: è importante continuare ad imparare. Nella vita, nel lavoro e nella professione, negli hobby, nello sport, nel tempo libero, nei viaggi, nel volontariato, negli incontri con le persone. Imparare ti tiene vivo. Nutre la tua identità.

Un insegnante che scopra dentro di sé questa vocazione a nutrire l’iden-tità delle persone, a farle sentire più vive per COME sceglie di aiutarle ad apprendere, rimane affascinato lui stesso da questa opportunità che la vita gli ha regalato. È lui stesso appassionato di nutri-mento, di crescita, di espansione della sua personalità. Ama anche lui imparare, continuamente. Gli piace proprio crescere. Quel COME gli è pro-prio entrato dentro e lo ha cambiato.

Quel gustarsi l’attraversamento quotidiano della propria linea di confine - le mie abilità, competenze, conoscenze - è saporito dentro di lui per primo.Si diverte a crescere. Gli piace an-dare oltre l’ovvietà del suo settore - disciplina, materia. Gli piace fare l’esploratore e tenere viva l’attitu-dine curiosa, per guardare alle sue istruzioni, alla sua didattica, ai con-tenuti, ai messaggi, agli esercizi, alle correzioni, alle tecniche, con occhi sempre nuovi: quelli di un bambino curioso.Mi piace ispirarmi a Benigni. Mi piace immaginare ogni materia, ogni insegnamento, come la sua Divina Commedia. Mi piace come continua a studiare, nonostante tutti i suoi successi. Mi piace “sentire” che lo fa per se stesso, prima che per noi. Mi piace che sia lui stesso il suo primo allievo! Mi piace che continui a fare l’allievo, senza dare per scontato di sapere già abbastanza. Mi piace che offra tutto questo suo “sapere” in modo facile, semplice, accessibile a tutti, con umiltà. Mi piace che lo faccia sorridendo e tenendo sempre viva la nostra curiosità, generando tante piccole sorprese.Incuriosire: sento che è questa la parola chiave. Incuriosire sempre: prima, durante e dopo la lezione. lncuriosire di fronte a tutto. Trovare nuovi modi curiosi di far immagina-re un miglioramento, una capacità, una riuscita.Inventare messaggi curiosi per far notare una differenza, una variazio-ne, un beneficio. Ricorrere a meta-fore, immagini mentali. Prefigurare cosa succeda di bello dentro l’orga-nismo facendo attenzione a certi accorgimenti. Rinforzare i piccoli successi aiutando a scoprire le sfu-mature e i dettagli di cosa è miglio-rato nell’abilità, nella coordinazione, nella sensibilità, nella tecnica.Aiutare a percepire i benefici, non solo le istruzioni. Andare oltre i contenuti, e privilegiare le emozioni, il sentimento di fiducia e di orgo-glio per i propri mezzi, per avercela fatta, per aver comunque ottenuto una piccola crescita anche se non si è ancora pienamente soddisfatti… Maestria!

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Page 36: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

34  HAPPY AQUATICS 1 2015

ANNARITA MISCIGLIA Docente EAA, presenter di valore internazionale, insegnante di fitness e aquafitness

EXERCISES

aXeprima,duranteedopolalezioneBella storia aXe, pensieri positivi di un’allieva in un giorno qualunque alla prima lezione

• Finalmente in vasca, mi piace l’ambiente, carino.• Chissà che penseranno le persone presenti del mio

aspetto. Quasi quasi attendo fino all’ultimo per togliermi l’accappatoio.

• Ho proprio voglia di divertirmi un po’, distrarmi dai pensieri del lavoro.

• Ah, ecco l’istruttrice. Che carina! È venuta da me, ci siamo presentati, si è interessata a me e mi ha chiesto se ero alla prima lezione.

• Mi ha rassicurata, mi ha detto di non preoccuparmi, che sarò capace di fare tutto senza alcun problema.

• Mi ha convinta. Ci sono tante persone con me.• Entro in acqua, mi sento più a mio agio. Però mi metto

in un angolo per non fare brutte figure.• No. L’istruttrice mi chiede di andare più vicino a lei così

potrà aiutarmi se ci saranno momenti difficili. Speriamo bene!

• Comincia la lezione, bella musica, mi piace.• Mi sento bene, riesco a fare tutto, è vero. Le spiegazioni

dell’istruttrice sono semplici e chiare.• Bella questa immagine che mi aiuta a capire su cosa

devo concentrarmi.• È vero, l’istruttrice mi chiede di “sentire l’acqua”, è tutta

un’altra cosa.• Mi sento leggera, sento che posso fare tanti movimenti

che non credevo e sono veramente presa dall’istruttrice, da quello che dice e che dimostra. Dà molta energia!

• Mi sento davvero come in “un piccolo mondo tutto mio”, anche se intorno a me ci sono tante persone.

• Mi sento libera e capace di esprimermi con le mie possibilità, non sento il confronto con gli altri, non ho ansia. Mi sto divertendo davvero.

• Già finito!? Mamma mia, il tempo è volato e sto proprio bene, stanca ma piena di energia positiva.

• Quasi non vorrei uscire dall’acqua, ci sto meravigliosamente.

• Mi ha fatto i complimenti l’istruttrice; wow sono proprio contenta! Mi ha anche ringraziato della mia presenza – dovevo essere io che dovevo ringraziare lei –. La saluto e vado a fare la doccia con il sorriso negli occhi.

• Ora che ci penso, sono uscita dall’acqua e sono andata verso l’accappatoio senza i pensieri di quando sono arrivata. Una magia!

• La prossima volta sarà ancora meglio.

Page 37: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

HAPPY AQUATICS 1 2015  35

[Exercises]

aXeprima,duranteedopolalezioneSenza aXe, pensieri negativi di un’allieva in un giorno qualunque alla prima lezione

• Ora mi tocca uscire ma aspetto che molti siano andati via così non mi vedono in costume.

• L’istruttrice si è messa a parlare con altre persone e non mi ha degnato di uno sguardo, quasi come se fossi invisibile. Vado a fare la doccia, spero almeno che sia calda!

• Non so se tornerò, ho fatto troppa fatica e non mi sono per niente divertita.

• Eccomi in vasca, è carino qui ma sono spaesata.• Chissà che penseranno le persone presenti del mio

aspetto. Quasi quasi aspetto fino all’ultimo per togliermi l’accappatoio.

• Ho proprio voglia di divertirmi un po’, distrarmi dai pensieri del lavoro.

• Ah, ecco l’istruttrice. Che carina!• Nessuno è venuto da me, sono a disagio e non so che

fare.• Ci sono tante persone che sicuramente sono più brave di

me e penso proprio che non sarò all’altezza.• Di corsa mi tolgo accappatoio ed entro in acqua, non mi

sento per niente a mio agio. Mi metto in un angolo per non fare brutte figure.

• L’istruttrice non mi ha chiesto nulla, non si è accorta che sono nuova. Speriamo bene!

• Comincia la lezione, non sento bene la musica, faccio fatica a seguire. Mi sto sforzando di fare gli esercizi ma non ci riesco, sono troppo difficili per me o forse sbaglio qualcosa.

• Le spiegazioni dell’istruttrice non arrivano, la lezione è confusa, mi sembra che sia tutto improvvisato.

• Vedo che altre persone vicino a me sono più brave e mi vergogno un po’ a non essere come loro.

• Non ho voglia di mettere energia, mi sto stancando, mi fanno male le braccia.

• Mi avevano parlato di questa attività ma sono un pochino delusa.

• Finito! Era ora, cominciavo anche a sentire freddo.

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SAVE THE NEW DATE COMING SOON ONEUROAQUATIC.IT

A NEW WATER & WELLNESS EXPERIENCE

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FEBBRAIOGestisport | Bresso (MI)

Piscina P. Foglia

mattina3 PERCORSI

teoria + 2 masterclasses

P1 ABILITÀ MOTORIE

P2 AQUACARDIO TRAINING

P3 INTERVAL TRAINING

pomeriggioMASTERCLASSES

Acquapole, Aguamovida, Circuit, Deep Water e

AquaBoxe

WS1. Do you speak Aquafitness?EAA presenta il glossario di Aquafitness come linguaggio comune internazionale.

WS2. Aquafitness for healthL’aquafitness come nuovo metodo di prevenzione e recupero in acqua.

Formazione Acquapole® 1° livello Tonificazione

7.02

8.02

7/8 2015www.euroaquatic.it

Main Sponsor & Supplier

F I T N E S S V I L L A G E

MartinaMaisto

MonjaLudin

FabrizioCantarini

StefaniaManfredi

FrancescoConfalonieri

Anna RitaMisciglia

LisaPerruzza

FrancescoGioacchini

AndreaRonchi

CristinaTandurella

SilviaSenati

PieroBenelli

AndreaGilardoni

EAA è affiliata

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A NEW WATER & WELLNESS EXPERIENCE

Page 40: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

DOMENICA 8.02.15

SABATO 7.02.15WS1. Do you speak Aquafitness?EAA presenta il glossiario di Aquafitness come linguaggio comune internazionale.• Orario 16:00 - 17:30• Sala Teoria (palestra grande)• Relatori Docenti CTS EAA - Moderatore: Francesco Confalonieri

WS2. Aquafitness for healthL’aquafitness come nuovo metodo di prevenzione e recupero in acqua.• Orario 17:30 - 19:00• Sala Teoria (palestra grande)• Relatori Piero Benelli - Moderatore: Francesco Confalonieri

Formazione Acquapole® 1° livello Tonificazione• Orario 13:00 - 19:00• Sala Teoria (palestra grande) + Vasca B media• Docente Stefania Manfredi

A - Vasca FONDA B - Vasca MEDIA Teoria in AULA

10:0

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:45

P1

Fabrizio CantariniSVILUPPO DELLE ABILITÀMOTORIE IN ACQUA PROFONDASuperior Belt/Aqquatube+ piccoli attrezzi

P3

Silvia Senati H.I.I.T. High Intensity Interval Trainingand TABATA

P2

Francesco ConfalonieriIL CARDIOFREQUENZIMETRO COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA IN ACQUA

11:0

0 -

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Andrea GilardoniCARDIO FUN & TRAININGStar Treadmill

P3

Fabrizio CantariniINTERVAL TRAINING: STRUMENTO D’ALLENAMENTO SULLA BIKEAqquatix Bike

P1

Francesco GioacchiniAQUABILITY TRAINING:I VANTAGGI DELL’INTEGRAZIONE ACQUA - TERRA

12:0

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P1 Anna Rita Misciglia

AQUATIC SKILLSSuperior Belt o Aqquatube

P2

Andrea RonchiTREADMILL COME STRUMENTO DIALLENAMENTO A LIVELLO ORTOPEDICO E CARDIOVASCOLAREStar Treadmill

P3

Francesco ConfalonieriINTERVAL TRAINING E DIMAGRIMENTO

13:3

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DA

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Anna Rita MiscigliaENJOY YOUR POWERSuperior Belt o Aqquatube+ Ankle cuffs

DB

13 Cristina TandurellaAGUAMOVIDA FITNESSHappy Flower

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Fabrizio Cantarini + Monja LudinHAPPY FLOWERS & FUNSuperior Belt o Aqquatube+ Happy Flower

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14 Martina MaistoAQUABOXEAcquapole + Boxe Bag + Aqquacombat gloves

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15 Lisa PerruzzaCHANGE YOUR PLANSSuperior Belt o Aqquatube D

B15 Stefania Manfredi

ACQUAPOLE GYM Acquapole

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DA

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Andrea GilardoniALL IN CIRCUIT: POWER, ENDURANCE & FUNStep + cavigliere + Aqquacombat gloves + Flower bells

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16 Fabrizio Cantarini + Monja LudinBIG AQUACIRCUITStar Treadmil + Aqquatix Bike

Yellow C 287 C

Yellow C 287 C

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2015

SABATO 7.02.15WS1. Do you speak Aquafitness?EAA presenta il glossiario di Aquafitness come linguaggio comune internazionale.• Orario 16:00 - 17:30• Sala Teoria (palestra grande)• Relatori Docenti CTS EAA - Moderatore: Francesco Confalonieri

WS2. Aquafitness for healthL’aquafitness come nuovo metodo di prevenzione e recupero in acqua.• Orario 17:30 - 19:00• Sala Teoria (palestra grande)• Relatori Piero Benelli - Moderatore: Francesco Confalonieri

Formazione Acquapole® 1° livello Tonificazione• Orario 13:00 - 19:00• Sala Teoria (palestra grande) + Vasca B media• Docente Stefania Manfredi

SCHEDA D’ISCRIZIONE

1. SCHEDA D’ISCRIZIONE: compila in STAMPATELLO MAIUSCOLO la scheda in tutte le sue parti. Segnala in modo evidente le tue preferenze: con una “X” dove richiesto e in-serendo il codice delle masterclasses negli appositi spazi.

2. ATTIVITÀ: puoi scegliere se partecipare ad sola giorna-ta o ad entrambe. Sabato 7.02.2015 parteciperai a 2 work-shops consecutivi, oppure alla formazione Acquapole.Domenica 8.02.2014 potrai scegliere se partecipare a: uno dei Percorsi proposti solo mattina; alle masterclasses solo il pomeriggio; a tutta la giornata.Mattina: scegli un Percorso che comprende 1 lezione di teo-ria in aula + 2 lezioni in acqua. Pomeriggio: puoi scegliere fino a 3 masterclasses. Tutte le masterclasses sono a numero chiuso, secondo or-dine cronologico d’iscrizione; in caso di necessità si asse-gneranno le riserve da te indicate. Per essere informato su eventuali cambi, inserisci il tuo in-dirizzo e-mail nella scheda sottostante.

3. VALIDITÀ: l’iscrizione alla WAM2015 sarà valida SOLO ad avvenuta ricezione della scheda debitamente compilata e della relativa attestazione di pagamento.

4. Per chi è già iscritto ad WAM2015 c’è la possibilità di acquistare sul posto, al costo di euro 20,00, Masterclass ag-giuntive per la giornata in corso; fino ad esaurimento posti e attrezzi.

5. Pagamento QUOTA ASSOCIATIVA: Per partecipare a WAM2015 è necessario essere associati a EAA per la sta-gione in corso (2014/2015). Le tariffe d’iscrizione riportate nella tabella NON comprendono la quota associativa, che dovrà essere regolarizzata con una delle seguenti modalità:

a. Bollettino postale c/c postale n. 48862056,intestato a European Aquatic Association.

b. Bonifico bancario intestato a EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION A.S.D. IBAN: IT 66U0103062523000001915667

Attenzione! In entrambi i casi è obbligatorio inserire la cau-sale: PAGAMENTO QUOTA ASSOCIATIVA DI : [ NOME ] [ COGNOME ].

6. Il pagamento delle ATTIVITÀ è da effettuare tramite bonifico bancario intestato a EA CAMPUS SRL IBAN: IT 75I0103062523000002101366

Attenzione! Specificare la causale del pagamento:PAGAMENTO PARTECIPAZIONE WAM2015, DI :[ NOME ] [ COGNOME ] della persona iscritta.

7. INVIO ISCRIZIONE: invia la scheda d’iscrizione e la ricevuta del pagamento via fax +39 049 9619140 o via e e-mail: [email protected]

8. CHIUSURA ISCRIZIONI: 1 FEBBRAIO 2015. Dopo tale data sarà possibile iscriversi direttamente sul posto, duran-te la manifestazione (fino ad esaurimento posti/attrezzi).

TARIFFE 2015 INDICA CON UNA “X” LA TUA SCELTA

entro il 25/01 dopo il 25/01 la MIA SCELTA

QUOTA ASSOCIATIVA EAAOBBLIGATORIA PER LA STAGIONE IN CORSO 14/15 euro 30,00

GIÀ SOCIO

NUOVO SOCIO

SABATO7.02.2015

WS1 + WS2 euro 55,00 euro 69,00

ACQUAPOLE euro 150,00

DOMENICA8.02.2015

ALL DAY1 PERCORSO + 3 MC euro 129,00 euro 159,00

MATTINA1 PERCORSO euro 79,00 euro 100,00

POMERIGGIO3 MC euro 59,00 euro 79,00

SABATO +

DOMENICA

WS1 + WS2 +1 PERCORSO + 3 MC euro 179,00

ACQUAPOLE1 PERCORSO + 3 MC euro 279,00

la MIA SCELTA DOMENICA 8.02

SCEGLI IL TUO PERCORSO

INDICA CON UNA “X” LA TUA SCELTA

P1

P2

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MASTERCLASS

SCRIVI QUI A FIANCO IL CODICE DELLE 3

MC SCELTE + 3 RISERVE

1° SCELTA RISERVA

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D D

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NON È POSSIBILE EFFETTUARE RIPRESE CON VIDEOCAMERE DURANTE LA MANIFESTAZIONE.La/il sottoscritta/o dichiara: di essere in possesso di certificato di sana e robusta costituzione valido per l’anno in corso; di essere a conoscenza che si tratta di attività non agonistica; di ac-cettare e rispettare il regolamento in vigore presso gli impianti di GESTI SPORT DI BRESSO; di autorizzare l’organizzazione E.A.A. ad utilizzare i dati personali per ricevere informazioni e per finalità strettamente connesse ai suoi servizi, riservandosi di avvalersi della facoltà di richiederne rettifica o cancellazione in qualsiasi momento ai sensi della L. 196/2003. La European Aquatic Association non si assume alcuna responsabilità per danni ed infortuni che possano accadere a persone o cose durante lo svolgimento della manifestazione, che non siano direttamente ed inequivocabilmente imputabili all’organizzazione stessa. Con l’iscrizione la/il partecipante autorizza l’organizzazione ad utilizzare le immagini fisse o in movimento sulle quali la/lo stessa/o potrà apparire raccolte in occasione della propria partecipazione a WINTER AQUAFITNESS MARATHON 2015.

DATA FIRMA

COGNOME* NOME*

INDIRIZZO* N.*

CITTÀ* CAP* PROV.*

C.F.* DATA E LUOGO DI NASCITA*

TEL.* CELL.

FAX E-MAIL*

Società in cui lavori CITTÀ

Se vuoi intestare diversamente la FATTURA di partecipazione alla WAM2015:riporta OBBLIGATORIAMENTE TUTTI i dati sottostanti.

Se incompleta o non compilata verrà automaticamante emessa alla persona sopraindicata.

NOMINATIVO/RAGIONE SOCIALE

INDIRIZZO N.

CITTÀ CAP PROV.

P.I. C.F. (indicare anche se uguale alla P.I.)

TEL. FAX

ATTENZIONE! La quota associativa di euro 30,00 è personale, quindi la RICEVUTA sarà intestata al socio stesso.

ACCERTARTI ALLO 049 9600938 DELL’AVVENUTO RICEVIMENTO DELL’ISCRIZIONE!

A - Vasca FONDA B - Vasca MEDIA Teoria in AULA

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P1

Fabrizio CantariniSVILUPPO DELLE ABILITÀMOTORIE IN ACQUA PROFONDASuperior Belt/Aqquatube+ piccoli attrezzi

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Silvia Senati H.I.I.T. High Intensity Interval Trainingand TABATA

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Francesco ConfalonieriIL CARDIOFREQUENZIMETRO COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA IN ACQUA

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Andrea GilardoniCARDIO FUN & TRAININGStar Treadmill

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Fabrizio CantariniINTERVAL TRAINING: STRUMENTO D’ALLENAMENTO SULLA BIKEAqquatix Bike

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Francesco GioacchiniAQUABILITY TRAINING:I VANTAGGI DELL’INTEGRAZIONE ACQUA - TERRA

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P1 Anna Rita Misciglia

AQUATIC SKILLSSuperior Belt o Aqquatube

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Andrea RonchiTREADMILL COME STRUMENTO DIALLENAMENTO A LIVELLO ORTOPEDICO E CARDIOVASCOLAREStar Treadmill

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Francesco ConfalonieriINTERVAL TRAINING E DIMAGRIMENTO

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Anna Rita MiscigliaENJOY YOUR POWERSuperior Belt o Aqquatube+ Ankle cuffs

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13 Cristina TandurellaAGUAMOVIDA FITNESSHappy Flower

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Fabrizio Cantarini + Monja LudinHAPPY FLOWERS & FUNSuperior Belt o Aqquatube+ Happy Flower

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14 Martina MaistoAQUABOXEAcquapole + Boxe Bag + Aqquacombat gloves

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15 Lisa PerruzzaCHANGE YOUR PLANSSuperior Belt o Aqquatube D

B15 Stefania Manfredi

ACQUAPOLE GYM Acquapole

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Andrea GilardoniALL IN CIRCUIT: POWER, ENDURANCE & FUNStep + cavigliere + Aqquacombat gloves + Flower bells

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16 Fabrizio Cantarini + Monja LudinBIG AQUACIRCUITStar Treadmil + Aqquatix Bike

DOMENICA 8.02.15

SABATO 7.02.15WS1. Do you speak Aquafitness?EAA presenta il glossiario di Aquafitness come linguaggio comune internazionale.• Orario 16:00 - 17:30• Sala Teoria (palestra grande)• Relatori Docenti CTS EAA - Moderatore: Francesco Confalonieri

WS2. Aquafitness for healthL’aquafitness come nuovo metodo di prevenzione e recupero in acqua.• Orario 17:30 - 19:00• Sala Teoria (palestra grande)• Relatori Piero Benelli - Moderatore: Francesco Confalonieri

Formazione Acquapole® 1° livello Tonificazione• Orario 13:00 - 19:00• Sala Teoria (palestra grande) + Vasca B media• Docente Stefania Manfredi

A - Vasca FONDA B - Vasca MEDIA Teoria in AULA

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Fabrizio CantariniSVILUPPO DELLE ABILITÀMOTORIE IN ACQUA PROFONDASuperior Belt/Aqquatube+ piccoli attrezzi

P3

Silvia Senati H.I.I.T. High Intensity Interval Trainingand TABATA

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Francesco ConfalonieriIL CARDIOFREQUENZIMETRO COME STRUMENTO DI VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ FISICA IN ACQUA

11:0

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Andrea GilardoniCARDIO FUN & TRAININGStar Treadmill

P3

Fabrizio CantariniINTERVAL TRAINING: STRUMENTO D’ALLENAMENTO SULLA BIKEAqquatix Bike

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Francesco GioacchiniAQUABILITY TRAINING:I VANTAGGI DELL’INTEGRAZIONE ACQUA - TERRA

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P1 Anna Rita Misciglia

AQUATIC SKILLSSuperior Belt o Aqquatube

P2

Andrea RonchiTREADMILL COME STRUMENTO DIALLENAMENTO A LIVELLO ORTOPEDICO E CARDIOVASCOLAREStar Treadmill

P3

Francesco ConfalonieriINTERVAL TRAINING E DIMAGRIMENTO

13:3

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Anna Rita MiscigliaENJOY YOUR POWERSuperior Belt o Aqquatube+ Ankle cuffs

DB

13 Cristina TandurellaAGUAMOVIDA FITNESSHappy Flower

14:3

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Fabrizio Cantarini + Monja LudinHAPPY FLOWERS & FUNSuperior Belt o Aqquatube+ Happy Flower

DB

14 Martina MaistoAQUABOXEAcquapole + Boxe Bag + Aqquacombat gloves

15:3

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15 Lisa PerruzzaCHANGE YOUR PLANSSuperior Belt o Aqquatube D

B15 Stefania Manfredi

ACQUAPOLE GYM Acquapole

16:3

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Andrea GilardoniALL IN CIRCUIT: POWER, ENDURANCE & FUNStep + cavigliere + Aqquacombat gloves + Flower bells

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16 Fabrizio Cantarini + Monja LudinBIG AQUACIRCUITStar Treadmil + Aqquatix Bike

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Yellow C 287 C

Page 42: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

40  HAPPY AQUATICS 1 2015

WLSLEADERLINDA MARABELLO

MASSIMOGIULIANIUN LEADER NELLO SPO RT E NELLA POLITICA

UN VERO TRASCINATORE CHE HA SAPUTO CONIUGARE GRANDE PASSIONE SPORTIVA, CON

IMPEGNO POLITICO E SOCIALE, ARRIVANDO A RACCOGLIERE MEDAGLIE OLIMPICHE E MONDIALI

COME CT DELLA NAZIONALE DI NUOTO DI FONDO, SENZA LESINARE MAI L’IMPEGNO

PER LA SUA CITTÀ, PIOMBINO, DI CUI È OGGI APPREZZATISSIMO SINDACO

La giornata tipo di Massimo Giuliani, diviso fra impegno politico-sociale, sport di altissimo livello e famigliaEvidentemente è una giornata sempre carica di impegni, che comincia la mattina presto quando praticamente è finita la precedente, tutta impegnata nello studiare leggi, regolamenti o nel preparare inter-venti, poi in Comune dove svolgo mediamente 8/10 incontri e riunioni ogni giorno, rimanendo sino alle 19.00. Poi via a fare telefonate nel mondo sportivo e non, e a progettare programmi di tutti i tipi. Questo dal lunedì al venerdì. Sabato e Domeni-ca sono dedicati alle manifestazioni, ai convegni o a stage della Nazio-nale. In tutto questo penso che mia moglie Larissa e mia figlia Martina hanno ben poco del mio tempo…

Come grande uomo di sport, e soprattutto come Sindaco di Piombino, che idea si sente di esprimere riguardo all’impiantistica “acquatica” pubblica?Per quanto riguarda l’impiantisti-

ca “acquatica” pubblica, la reputo scarsa, spesso di qualità scadente e soprattutto geograficamente mal distribuita. Se prendo per esempio la situazione del Nostro territorio, non posso che annotare che ci sono solo 3 piscine pubbliche da 25 mt che co-prono un raggio di territorio di 100 km, servendo 4 Comuni di medie dimensioni ed almeno una decina di Comuni più piccoli. Potrebbe mai essere considerata una situazione ideale? Purtroppo scarseggiano le risorse, e a dire il vero le forme di concertazione per questo tipo di impianti sportivi, assai costosi, andrebbero amministrate meglio sin dalla progettazione-costruzione e gestione.

Avendo lei l’opportunità di girare il mondo, in cosa deficita il nostro sistema Paese circa piscine e impianti sportivi e quali sono gli eventuali punti a favore che l’Italia può ancora vantare?Chiaramente per chi come me ha girato il mondo, esistono dei modelli di localizzazione e gestione di im-pianti sportivi che potrebbero essere

presi a modello. Mi piace ricordare che soprattutto in USA, CANADA e AUSTRALIA gli impianti sporti-vi sono in genere dislocati in ogni scuola superiore (graduate) o univer-sitaria. Proviamo a immaginare che in quasi ogni scuola superiore delle nostre città ci fossero mediamente almeno 1 piscina coperta (spesso anche una scoperta), una decina di campi da tennis, una decina di campi tra football, soccer, pallaca-nestro ecc., ed almeno 1 o 2 palestre polifunzionali, e avremmo un’idea di come fare sport (nel nostro caso il nuoto) possa diventare parte inte-grante della vita di tutti i giorni. Un altro segreto: questi impianti, non sempre… ma molto spesso, assolvono alle funzioni scolastiche dal lunedì al venerdì nel primo pomeriggio, ma nelle altre ore e soprattutto il sabato e la domenica sono a disposizione dei cittadini in forma libera o associata. Esistono poi impianti non pubblici, che sono quanto di più funzionale si possa immaginare, che coniugano ogni genere di esigenze sportive e sociali con azioni di marketing.

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MASSIMOGIULIANIUN LEADER NELLO SPO RT E NELLA POLITICA

Da primo cittadino e figura istituzionale, se l’universo “acqua” italiano richiama poco più di 5 milioni di praticanti, cosa dovremmo fare per avvicinare alle piscine il 91% della popolazione che non frequenta le vasche indoor?Si va diffondendo un’accezione sem-pre più ampia di sport, legata all’e-spressività, all’inclusione, al fitness, alla salute, ad uno stile di vita attivo. Lo sport sta cambiando.Si riconoscono alcuni aspetti gene-rali che caratterizzano la domanda di sport:• Graduale invecchiamento della

popolazione• Aumento dell’aspettativa di vita• Polisportività• Aumento della pratica sportiva tra

donne e anziani• Sviluppo di nuove discipline• Sviluppo di attività fisiche e sporti-

ve a livelli anche non agonisticiE sono ormai numerose e anche profondamente diverse le potenziali motivazioni al movimento:• Professionismo• Agonismo a tutti i livelli• Pratica amatoriale e del tempo libero

• Attività educativa e formativa• Riabilitazione e curativa• Salutistica• Sport estremi

Ecco, di tutto questo si dovrebbe tenere conto per pensare un modello di gestione “attuale” dove l’offerta si bilanci naturalmente con la domanda. Dovremmo coniugare sempre di più salute, benessere e socializzazione con le molteplici attività che si pos-sono svolgere in piscina. Gli impianti andrebbero localizzati più logica-mente, meglio serviti dai mezzi di trasporto o dalle vie della mobilità. Dovrebbero essere impianti in grado di assolvere alle molteplici funzioni ed esigenze in maniera polimorfa e spesso polivalente. Alla costruzione intelligente si dovrebbe affiancare una gestione attenta, portata avanti da figure professionali e preparate nei vari ruoli presenti in un impianto natatorio: dirigenziali, di manu-tenzione, tecnici e formativi. Una piscina, dunque, aperta ed amiche-vole, dove scoprire negli anni tutte quelle attività ed emozioni che solo il mondo acquatico a volte sa dare.

Quanto è importante lo sport come percorso educativo per i giovani (e meno giovani) e quale potrebbe essere la sua incidenza in termini di riduzione dei costi sociali se interpretato come prevenzione, salute, sicurezza? Cosa suggerirebbe per fare un salto di paradigma che le istituzioni complicano?A due anni dalla conclusione dell’An-no Europeo dell’Educazione attraver-so lo Sport (2004), la città di Piom-bino, nel recepire quanto stabilito durante il “X Congresso Mondiale dello Sport per Tutti” (Carta dei prin-cipi dello sport per tutti), ha deciso di attivarne i principi con l’istituzione di una “Carta dei Diritti dei Cittadini al Movimento e lo Sport” al fine di renderli reali e vivibili dalla popola-zione - mentre fino ad oggi sono stati spesso dei bellissimi intenti.Acclarato che il movimento fisico è un diritto di tutti i cittadini, a prescindere dall’età e dalle categorie sociali di appartenenza, al centro deve porsi la persona che mette in primo piano sé stessa e non il risultato. Priorità alle finalità socia-li, dunque, e non al perseguimento della prestazione, in vista della tutela della salute e del suo miglioramen-to. Infine non scordiamo le funzioni ludiche dello sport, di fruizione sana del tempo libero, di inclusione e coe-sione sociale.

Quali sono i suoi obiettivi come sindaco, relativamente allo sport e all’educazione “motoria” (vita più attiva) dei suoi cittadini e, per estensione, degli Italiani tutti?Ormai da anni, prima in veste di As-sessore, ora in quella di Sindaco, cre-do che sia importante trasmettere e far capire i valori e i molteplici aspet-ti positivi di una sana pratica sporti-va. In questi anni abbiamo evidenzia-to con gare, convegni, manifestazioni ed eventi già molti degli aspetti e dei ruoli dello sport (sport agonistico, ma anche sport e cultura, sport ed ambien-te, sport e turismo); abbiamo creduto fortemente nel ruolo determinante che può svolgere lo sport nell’educa-zione permanente dell’individuo, un eccellente strumento per equilibrare la formazione e lo sviluppo ad ogni età. Siamo in perfetta sintonia con

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la stessa Comunità Europea quando afferma maggiormente alcuni dei valori dello sport. Ebbene la mia opera di amministra-tore consiste nel: veicolare i valori dello sport, rendere accessibili a tutti gli impianti sportivi, curarne la manutenzione e valorizzarli in un momento veramente difficile. E’ per questo che intendo promuovere lo sport di base ma al tempo stesso non far mancare i contributi dello sport agonistico, specie nelle sue manife-stazioni di eccellenza. Inoltre, riba-dendo quanto già affermato, di non far mancare a nessuno, ma proprio a nessuno il diritto al movimento. Lo sport è segno sostanziale di un Wel-fare moderno, proprio perché il di-ritto al movimento rappresenta una somma di diritti: quello alla salute, alla educazione, alla cittadinanza. Ed è per questo che va garantito a tutti i Cittadini.

Da amministratore pubblico, ritiene che dialogare con le istituzioni e l’ANCI in particolare aiuti ad “accul-turare” sindaci, politici e funzionari al fine di sviluppare una progettua-lità impiantistico-natatoria moder-na, razionale e in linea con i reali bisogni dei cittadini, senza dimenti-care le esigue risorse del Paese?Ristrettezza di risorse non significa rinunciare ad un Welfare moderno, dove la psicomotricità, la sicurezza, e il benessere psicofisico debbono in qualche modo essere garantiti da qualsiasi Nazione civile e moderna. Ma se la ristrettezza ci indica la via, le risorse vanno sapute cercare, van-no messe in comune con progettua-lità a volte di ambito vasto, dove le sole disponibilità degli enti comunali, ad esempio, non sono sufficienti. Il dialogo tra Sindaci, Istituzioni con ed attraverso ANCI (vera anima della condi-visione della responsabilità amministrati-va) non può che far bene in generale, e nello specifico potrebbe far scaturi-re la scintilla dell’innovazione.

Tornando allo sport attivo, di cui lei è uno degli indiscussi paladini in qualità di CT fra i più medagliati d’Italia, che obiettivi vi state prefiggendo su tale fronte, da qui alle Olimpiadi di Rio?

Insieme a tutto il grande gruppo di lavoro (staff tecnico, medico, psicologico ed ai nostri atleti) stiamo pianificando il biennio che ci separa dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro in un periodo com-posto dalla somma di 2 macrocicli an-nuali. Durante questo primo anno che culminerà con i Mondiali di Kazan - di cui la gara dei 10 km rappresenterà la prima delle chance olimpiche -, tutti gli sforzi saranno tesi a qualificare il massimo numero di atleti possibile, che sono appunto 4 (2 femmine e 2 ma-schi). Si dovrà rientrare nei primi 10 al mondo, obiettivo che nelle precedenti 2 Olimpiadi (Pechino 2008 e Londra 2012) solo poche Nazioni hanno cen-trato. Oltre a questo, l’altro obiettivo sempre per il 2015 sarà quello di ben figurare ai Mondiali stessi. Nel secon-do anno ovviamente gli sforzi saranno profusi nel rifinire la preparazione di quegli atleti che si saranno qualificati per metterli nelle condizioni di ambire al massimo risultato nella vita di uno sportivo: una medaglia olimpica.

Ritiene che fra i dirigenti delle AL e degli enti sportivi ci sia consapevolezza che se le gestioni delle piscine sono deficitarie, lo sport in generale e agonistico in particolare non hanno futuro?No, a mio avviso c’è poca consa-pevolezza. Anche perché spesso si considera il movimento sportivo in modo settoriale e frammentato, non si ha cioè una visione d’insieme. L’agonismo e lo sport di base non sono antitetici né rappresentano due cose

diverse. Dallo sport (uno sport diffuso, consapevole) deriva il benessere psicofi-sico dei cittadini e persino l’agonismo che può sfociare in manifestazioni di eccellenza. Il modello che ormai tutte le grandi nazioni europee ed extraeuropee stanno seguendo è quello della massima diffusione dello sport, del movimento, per ottimizzare i vantaggi in ogni campo: in quello della prevenzione e del mantenimen-to della salute, dell’educazione, del benessere, di coesione ed inclusione sociale, così come in quello agonistico. Chiaramente se gli impianti sportivi, le palestre, e nella fattispecie le pisci-ne, incontrano momenti di difficoltà in ambito gestionale, in genere accade che si rinunci a qualcuno degli obietti-vi che ho ricordato. Se poi le piscine chiudono, si rinuncia… alla civiltà.

Quale potrebbe essere il modello ideale di gestione di una piscina pubblica, sapendo che da un lato i Comuni non hanno risorse e dell’altro i gestori non possono privatizzare i costi pubblici, di cui le AL sono la prima causa?È difficile parlare di un modello ideale, anche perché le condizioni di par-tenza sono negli oltre 8.000 Comuni italiani completamente diverse. Quindi di volta in volta si potrebbero prefigurare modelli gestionali Pubblici o quasi esclusivamente pubblici, mo-delli di gestione dove i Privati (Associa-zioni, Cooperative, Imprese) collaborano gestendo in tutto o in parte l’Impianto Natatorio e/o i servizi che può fornire.

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I modelli che preferisco sono appun-to quelli in cui l’Amministrazione pubblica fa la sua parte (per quello che può dare) contribuendo in percentua-le variabile alle spese di utenza, e dividendo con il partner privato, con convenzioni “sensate e plausibili”, le spese di manutenzione ordinaria e/o straordinaria. In questo modo si permette al privato di implementare e fornire una varietà di servizi che va-dano in quantità e qualità a colmare ogni campo della domanda di sport acquatico, permettendo a varie cate-gorie di utenti di accedere al mondo acquatico a tariffe non esorbitanti (come la contingenza del difficile momento ci impone). Dall’altra parte penso che il pubblico debba anche distinguersi per la qualità della progettazione im-piantistica, andando a pensare, come ho detto prima, impianti efficienti, funzionali e gradevoli.

Oggi la preoccupa di più arginare e risolvere i problemi di una città con emergenze sociali come Piombino, gestire la sua grande squadra di nuoto di fondo, o il cambio di rotta di una nazione declinante che stenta a perfezionarsi?Domanda complessa, questa. Come Sindaco sono chiamato in primis e senza indugio ad arginare la grave crisi in cui versano il nostro territorio e i Cittadini che lo abitano. Quello che ci si è presentato è un cambia-mento paradigmatico dei nostri punti di riferimento: del nostro modo di lavorare, del nostro modo di assicu-

rare un futuro alla nostra città ed ai nostri cari. Ed allora abbiamo dovuto e saputo accettare la sfida del lavo-ro, del mantenimento dei servizi, ed abbiamo rilanciato con la modernità, l’innovazione, la civiltà e la fermez-za della nostra gente. Quindi, oltre che mantenere la nostra centenaria tradizione nel settore della produzio-ne e lavorazione siderurgica, faremo sviluppare altre aree produttive. Certo, per continuare a rispondere alla domanda, molto dipende anche da come la nostra nazione saprà interpretare le sfide che l’oggi ci impone. Molte delle tematiche locali Piombinesi (ma è logico estenderle a tutti i siti in cui si sta perdendo il lavoro) sono profondamente connesse con la situazione nazionale. C’è bisogno di rilanciare l’Italia, e questo lo si fa aumentando la competitività di tutto il Sistema Italia, creando maggiori e più moderne infrastrutture (aeropor-ti, porti, strade, vie ferroviarie). La Nazionale di Nuoto viene gesti-ta attraverso una grande opera di collegialità e, ne sono certo, non mancherà niente alla sua evoluzione e ai risultati a cui può ambire, nella misura in cui ognuno di Noi farà ciò che è chiamato a fare con il massimo impegno e la massima professionalità nel rispetto dei ruoli delle responsabi-lità e dei compiti.

Il futuro di Massimo Giuliani: si vede proiettato verso un crescente impe-gno pubblico-politico, oppure sporti-vo? Con quale sogno personale?

Come Sindaco il mio sogno è fare della mia Città un territorio sereno, dove ci si sente bene e si ha la coscienza di appartenere ad una identica storia, una Comunità che difende le sue conquiste e sa lottare per il suo futuro. Certo, tutto ciò parte dal lavoro ed è per questo che sono strenuamente impegnato, insieme alle altre istitu-zioni (Provincia, regione, Governo) ai Sindacati, ai lavoratori ed a tutta la mia gente per garantire una speranza verso quello sviluppo sostenibile e duraturo a cui prima accennavo. Non ho al momento mire politiche, se non quelle che sono necessarie a garantire la piena efficacia della mia opera Am-ministrativa. Se poi qualcuno riterrà che ho operato bene… vedremo. Il mio sogno di sportivo è invece quello di spendere la mia vita per far capire quanto attraverso lo sport si possa imparare, ogni giorno. E quanto lo sport possa servirci nella vita, per migliorare il nostro modo di vivere con noi stessi e insieme agli altri. Infine, come CT, non posso farmi degli auguri (la scaramanzia è d’obbligo…) posso solo credere e fortemente volere che ogni atleta della Nazionale, che dirigo da anni, sappia dare il meglio di sé in ogni momento, negli allenamenti e in gara, al fine di raggiungere i giusti risultati che merita. Un altro sogno in-fine, permettetemi, quello di parteci-pare alla mia terza Olimpiade: Rio.

Un saluto a Tutti dal Vostro Sindaco C.T.

SESSIONE A FORUM PISCINE (BO) VENERDÌ 20.02.2015, ORE 9.15

• SINDACO DI PIOMBINO• VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO• RESPONSABILE COMMISSIONE AMBIENTE ANCI REGIONE TOSCANA

Svolge anche le funzioni di • Commissario Tecnico delle squadre Nazionali di Nuoto per la Federazione Italiana Nuoto• Direttore Tecnico e Sportivo della Soc. Nuoto Piombino• Fiduciario Locale della Sez. Salvamento

Curriculum sportivo, con diverse onorificenze • Allenatore di Nuoto della Soc. Nuoto Piombino, dal 1990 • Direttore Scuola Nuoto e Direttore Tecnico della SNP• Direttore Sportivo della Soc. Nuoto Piombino. • Tecnico Federale nazionale di Nuoto di Gran Fondo (25 km) • Campionato del Mondo di Nuoto Roma, anno 1994.• Commissario Tecnico Nazionale di tutte le squadre di nuoto di Fondo e Gran Fondo, anni 1995-2012• Docente Nazionale di Nuoto Corsi SIT, anni 1994-1998• Relatore a Convegni Nazionali ANAN, FIN, SIT, UISP, anni 1995-2014• Relatore a Convegni Internazionali,

Esperto in• Programmazione Sportiva, Pianificazione e Periodizzazione• Preparatore Atletico della Federazione Italiana Nuoto• Gestione di Impianti Sportivi• Problemi di sicurezza delle gare di Open water

PROFILO PROFESSIONALE DI MASSIMO GIULIANI

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WLSLEADERCIRO LO GIUDICE

AngeloGnerreUn uomo di sport al servizio del settore

ANNI DI ESPERIENZA IN AMBITO SPORTIVO, TRASVERSALITÀ DELLE COMPETENZE, DEDIZIONE

ALLA CRESCITA CULTURALE E COLLETTIVA DELLO SPORT. SONO ALCUNI DEI TRATTI CHE DISTINGUONO UN GRANDE DIRIGENTE, CHE

AFFIANCA L’ASSESSORE ALLO SPORT DELLA LOMBARDIA, ANTONIO ROSSI, CAPACE DI DARE

VITA AD UN TEAM VINCENTE

In genere i posti di comando nel settore pubblico sono occupati da persone inadeguate e incompetenti, con grave danno per il patrimonio collettivo e per il sistema Paese. Non è il caso dell’Assessorato allo Sport della Regione Lombardia. Capita-nato dall’ex olimpionico Antonio Rossi, vede coinvolto nella segre-teria dell’assessorato un indiscuti-bile esperto in materia gestionale, sportiva, educativa: Angelo Gnerre, che, insieme ad Antonio Rossi e ad altre figure altrettanto competenti, costituisce uno degli esempi positivi dell’Italia che funziona. Uno dei risultati che più distingue questa magnifica squadra è la legge sullo sport, varata di recente dalla Lombardia, in cui Gnerre, forte della fiducia dell’ottimo Ass. Rossi, si rivela un trascinatore instancabile e fonte di idee proficue e di sostan-za. Onoratissimi di sapere che la sua estrazione è “acquatica” e che aderisce all’Associazione Acquanet-work - che ha titolo in Lombardia per rappresentare i gestori delle piscine lombarde, nella persona di Claudio Magni di In Sport - desideriamo sapere qualcosa di più...

Come uomo di sport ed esperto in piscine, quali sono le sue conside-razioni sul patrimonio impiantistico del nostro settore, partendo dalla sua Regione, ma guardando all’Ita-lia tutta: i più e i meno?Il patrimonio impiantistico sportivo e natatorio della regione Lombardia ha subito notevoli trasformazioni a partire dalla fine degli anni ’80. Oggi paghiamo la mancanza di pro-grammazione di allora. Nello stesso periodo, con lo sviluppo delle prime società di gestione “private”, molti impianti comunali sono stati dati in gestione, in particolare le piscine. Per i comuni, inizialmente, questa fu un’ipotetica fonte di reddito, che ha spinto molti di essi a realizzare o a promettere alla collettività una nuova struttura, oppure ad accollare alla gestione di quella esistente tutta una serie di costi ed obblighi (come la

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gestione di palazzetti o impianti sportivi che costituivano un costo). Qualche colpa l’ha avuta anche il nostro settore. In genere, i professio-nisti della gestione non hanno mai pensato - al contrario di ciò che ac-cade oggi - ad una regolamentazione del settore o a creare un’associazione di riferimento che potesse dialogare con le amministrazioni per pro-grammare gli interventi futuri anche sulle strutture esistenti. È mancata una progettualità di settore e abbia-mo pensato solo al nostro interesse di parte. Anche questi errori oggi si pagano e la crisi li ha maggiormente amplificati.In questa mia personalissima analisi storica del settore sono racchiusi tutti i più e i meno dell’impiantistica natatoria in Lombardia.In modo molto schematico:Meno: molti impianti spesso obsoleti e da ristrutturare, poca programma-zione di distribuzione territoriale e con logiche non sempre legate alla sostenibilità gestionale o al bacino di

utenza di riferimento.Più: patrimonio impiantistico impor-tante anche in termini numerici che, riammodernato, può rappresentare un mezzo di grande divulgazione dell’attività natatoria in tutte le fasce della popolazione; una conso-lidata struttura imprenditoriale di società di gestioni che, conscia degli errori del passato, si è strutturata in modo molto più imprenditoriale e organizzato.Per quanto riguarda il territorio nazionale, l’Italia ha in tutti i settori articolazioni e varianti molto marca-te a seconda dell’area geografica, con esigenze e abitudini molto diverse spesso all’interno della stessa regio-ne, ma alcune affermazioni prece-denti trovano sicuramente riscontro in molte zone del Paese.

La sua esperienza gestionale e sportiva come si sostanzia nel sostenere l’eccellente lavoro dell’As-sessorato allo Sport, guidato da Antonio Rossi?

L’Assessore Rossi ha voluto all’in-terno della sua segreteria personale una figura legata il più possibile al mondo sportivo “reale”, che potesse trovare delle soluzioni alle istanze che arrivano dal territorio e dal mondo sportivo: problematiche che di fatto vivo quotidianamente nello svolgimento del mio lavoro. Con lui poi esiste una conoscenza personale ed un rapporto di fiducia costruito negli anni. La mia esperienza nel mondo dello sport sia a livello im-prenditoriale che tipicamente spor-tivo e, inoltre, la collaborazione con il mondo universitario con la facoltà di scienze motorie mi sta aiutando molto in questa funzione.Questa “conoscenza” a volte non spe-cialistica ma generica, non limitata al solo nuoto, mi permette di fare da collante tra il ruolo politico dell’As-sessore, della nostra segreteria e quello tecnico della direzione regio-nale “Sport e Politiche per Giovani” che cura la realizzazione pratica delle azioni dell’amministrazione,

ANGELO GNERREAngelo Gnerre, formazione Isef, è stato tecnico, allenatore, delegato provinciale della FIN, consigliere regionale di ente di promozione sportivo. In campo gestionale ha iniziato la sua esperienza dirigendo l’impianto di Barzanò (1990-1998). Poi, con la moglie Gabriella Lavore, sono nate molte partecipazioni nella direzione o gestione di impianti natatori. Nel 2003 è nato Snef (Sport Nuoto e Fitness), marchio con cui i coniugi Gnerre operano nel settore gestionale ed in particolare nel nuovo Project di Erba, non rinunciando a collaborazioni con altri operatori del settore condividendo obiettivi e percorsi comuni. Da Maggio 2013, con l’insediamento della nuova giunta Maroni, l’Assessore Regionale Antonio Rossi gli ha affidato l’incarico di seguire lo sviluppo dello Sport nella scuola e le problematiche relative all’impiantistica sportiva.

Il Team di Gnerre al Centro Sportivo Lambrone (Erba - CO)

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attraverso bandi, delibere e altri atti amministrativi.Abbiamo costruito uno staff che può dare supporto al lavoro dell’Asses-sore in molteplici settori della sua attività quotidiana. Egli stesso tiene molto al team e non vi è al nostro interno alcun personalismo.

Fra i suoi incarichi, quello di inno-vare il rapporto Scuole-Sport (ne parla da anni il CONI, con risultati altalenanti), e finalizzato all’alfabe-tizzazione motoria: quali ricadute ha o avrà per le piscine?Le indicazioni dell’Assessore erano molto precise: cercare di portare, soprattutto nella scuola primaria, un maggior numero di ore di attività sportiva, svolte da esperti laureati in scienze motorie e nel rispetto delle indicazioni dei programmi ministe-riali.Da questo punto di vista il progetto pilota “alfabetizzazione motoria” pro-posto da CONI-Miur aveva e ha, nelle sue trasformazioni successive, valide indicazioni: test valutativi d’ingresso e di uscita, programmi didattici, for-mazione degli operatori uniformi ed univoci per tutto il territorio nazio-nale, approccio all’attività sportiva o motoria in modo giocoso e in linea con i programmi ministeriali. La no-stra iniziativa, pertanto, è a sostegno del progetto nazionale CONI-Miur.Non nascondo che l’attuale nuovo progetto “Sport di Classe” per la scuola primaria non mi convince del tutto. L’impressione è che sia stato strutturato in funzione delle risorse a disposizione, venendo meno una forte progettualità di base del pro-getto pilota precedente. Mi sembrava più corretto provare a sostenere la linea intrapresa dalla nostra Regione lo scorso anno, creare sinergia di tut-to il territorio e dei soggetti interes-sati (Coni, Cip, Miur, Comuni, Province e Regioni) ed unire le risorse in un unico progetto condiviso da tutti, piuttosto che calare un’iniziativa dall’alto e chiedere i finanziamenti al

territorio per sostenerla.Il progetto così strutturato non avrà ricadute dirette nel nostro settore, ma credo che possiamo raccogliere gli aspetti positivi delle iniziative fra le parti coinvolte: Scuola, Federazio-ni, Coni, Cip, società o associazioni sportive, gestori d’impianti e Univer-sità di scienze motorie.Se il settore acqua avrà la forza di sperimentare le proprie offerte pro-gettuali, soprattutto proponendo un modello formativo-didattico unico a livello nazionale, potrà pretendere di portare il nuoto all’interno della scuola primaria come una mate-ria d’insegnamento, così com’è il modello diffuso in Svizzera, Francia, Olanda.

La legge sullo sport, varata dal vostro Assessorato, può essere un modello per altre Regioni e per il nostro Paese?Cosa è replicabile e quali sono i potenziali vantaggi per i centri ac-quatici della Lombardia?La nuova legge regionale (legge Rossi), a cui ho avuto in piccola parte l’o-nore e la possibilità di portare il mio contributo al tavolo di lavoro, è una legge che tende a semplificare e a riordinare una serie di leggi e norme precedenti, unificandole.La norma è stata elaborata con pre-cisi obiettivi che potrebbero essere ripresi anche da altre regioni come spunto o modello di partenza:a. Rendere più snelle le procedure

amministrative

b. Condividere percorsi di program-mazione con gli interlocutori sportivi della società civile

c. Fornire nuovi strumenti attuativi agli operatori di settore

d. Tutelare la salute e la sicurezza dei praticanti sportivi

e. Semplificare ed eliminare ripeti-zioni anche troppo analitiche di norme vigenti nazionali

Le principali novità che riguardano o potrebbero riguardare il nostro settore sono contenute nell’articolo 4 (Finanziamenti e strumenti attuativi), dove abbiamo ampliato i soggetti con cui l’ente Regione potrà stipulare convenzioni - prima solo Finlombar-da e l’Istituto per il Credito Spor-tivo, ora anche la Cassa Depositi e Prestiti s.p.a. (CDP), la Banca Europea Investimenti (BEI) e altri istituti di credito -.È prevista anche la possibilità di facilitare l’accesso al credito dei sog-getti promotori di iniziative sportive, realizzando appositi fondi di garan-zia e la possibilità dell’ente regione di realizzare iniziative di interes-se pubblico anche con il ricorso a capitale privato, di fatto favorendo il partenariato pubblico privato.Altre novità che possono avere ricadute nel nostro settore sono contenute nell’articolo 7 (Anagrafe dell’impiantistica sportiva): si istituisce lo strumento di ricognizione e moni-toraggio a supporto della program-mazione di settore, cioè l’Anagrafe degli impianti sportivi di uso pubbli-co esistenti sul territorio lombardo.

«PER TUTTI I CORSI A PAGAMENTO È NECESSARIA LA PRESENZA DI ISTRUTTORI QUALIFICATI»

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Un’altra importante novità dell’arti-colo 9 (Assistenza nelle attività sportive e tutela del praticante) è che per tutti i corsi a pagamento è necessaria la presenza di istruttori qualificati. Lo stesso articolo prevede “l’obbligo per gli esercenti delle strutture sportive di stipulare polizze assicurative a co-pertura dei danni agli utenti, ascrivi-bili a responsabilità civile degli stessi esercenti o degli istruttori in relazio-ne all’uso delle attrezzature e dei ser-vizi e allo svolgimento delle attività all’interno delle medesime strutture”. Gli esercenti devono inoltre garantire, nei termini previsti dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Mini-stri 3 novembre 2010 (Assicurazione obbligatoria per gli sportivi dilettanti), la copertura assicurativa infortuni per gli iscritti ai corsi. Coperture assicu-rative e altro sono frutto del lavoro di tavoli di confronto con gli “stakehol-der” fra cui, oltre alle istituzioni testé menzionate, anche ANWK, nella persona di C.M. di InSport, in rappre-sentanza dei gestori.

Nel suo prodigarsi quotidiano, quali sono i risultati che le hanno dato maggiore soddisfazione ad oggi e su cosa intende investire ulteriori ener-gie per raggiungere altri importanti traguardi per il vostro Assessorato?Le soddisfazioni ottenute dal lavoro svolto in questo anno e mezzo sono state molte. I maggiori attestati di stima li ho ricevuti da alcuni rappre-sentanti delle Asd o società sportive incontrati in questo periodo: apprez-zano un interlocutore che compren-de le loro ragioni e conosce le loro problematiche. Ora contano di avere risposte alle loro problematiche, nel futuro, attraverso gli interventi dell’ente.Il mio impegno più importante per il prossimo anno è completare il censimento degli impianti sportivi regionali con logiche nuove che ten-gano conto sia dell’utilizzo orario del singolo impianto, che dei suoi costi di funzionamento. Uno strumento uti-lissimo per dare all’ente di governo regionale un serio aiuto per la futura programmazione territoriale dell’im-piantistica sportiva, e per non disper-dere le poche risorse disponibili.Ora è praticamente impossibile tro-

vare le risorse per risolvere tutte le problematiche presenti nelle struttu-re pubbliche lombarde (quasi 20.000 “strutture sportive” presenti in regione).

Come si divide la giornata tipo dell’imprenditore, dirigente, fun-zionario, marito, che svolge il suo lavoro in Assessorato?Difficile illustrare un’intera giornata tipo. Credo nella programmazione, ma ho deciso di dare priorità alle esigenze del mio ruolo pubblico, con ovvi limiti dettati dal buon senso e dalle esigenze della mia attività imprenditoriale. Capita spesso un incontro importante dell’ultimo mo-mento, una richiesta urgente dell’As-sessore, e pertanto modifico i miei appuntamenti personali per essere presente nel ruolo istituzionale. In questo modo diventa difficile orga-nizzarsi in modo metodico.Ultimamente lavoro tutti i giorni e mi fermo per qualche pausa solo quando mi rendo conto di avere il bisogno fisico e mentale di recuperare forze essenziali. La mia fortuna è di avere a fianco una moglie che mi aiuta e mi sostiene nel mio lavoro, e che spesso lavora più del sottoscritto, essendo mia partner nelle varie società e atti-vità professionali intraprese da ormai venti anni.

Quali sono gli obiettivi dell’Assesso-rato di cui lei è parte attivissima e quali quelli più personali di Angelo Gnerre, come dirigente pubblico al servizio dello sport, del settore piscine e della collettività?Gli obiettivi dell’Assessorato sono molti e contenuti nel programma di governo, per ogni settore specifico. In particolare:1. Sostenere il mondo dello sport

nella scuola2. Il sostegno all’attività sportiva

per disabili3. Il sostegno del ruolo formativo

dello sport (no al “bambino campio-ne” a tutti i costi)

4. Prevenzione dello stato di salute della popolazione

Per l’impiantistica, oltre al comple-tamento del citato censimento degli impianti regionali, si vorrebbe soste-nere interventi significativi anche su impianti esistenti (almeno uno per

provincia).A livello personale, avrei il piacere di costruire percorsi formativi e linee guida per il futuro, collaborando con scienze motorie in iniziative legate a sostenere il ruolo sociale dello sport come prevenzione per la salute, ma anche per l’educazione delle future generazioni.Per quanto riguarda il nostro mondo gestionale, il primo obiettivo lo sto già realizzando attraverso la Vostra intervista: contribuire a creare al nostro settore una rappresentanza significativa, in modo che le istanze siano portate avanti nell’interesse dell’intero settore e non di un singolo operatore. Non avere avuto una rap-presentanza nei rapporti con l’ente di governo è per me una grande mancanza, siamo tra i pochi, nel panorama sportivo: organizzati come una vera e propria azienda.Il secondo obiettivo: riuscire a dare delle linee guida di governo e quindi di sostegno economico al settore im-piantisco natatorio e sportivo: anche attraverso il partenariato pubblico privato strumento che può portare a moltiplicare le risorse a disposizione per la pubblica amministrazione, ma che va governato per evitare pro-blemi gestionali che stanno vivendo alcuni impianti anche in Lombardia (risorse a favore di interventi pubblici).L’ultimo obiettivo, che sarebbe un vero sogno nel cassetto, è quello di contribuire alla realizzazione di un impianto natatorio degno di questo nome nel capoluogo regionale, che manca credo da sempre.

SESSIONE A FORUM PISCINE (BO) VENERDÌ 20.02.2015, ORE 9.15

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WLSLEADERCIRO LO GIUDICE

ILGRANDE“AQUATIC”MANAGER

FRÉDÉRIC MAURIN BELAY, DOPO AVER GUIDATO COME CEO UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE EUROPEE SPECIALIZZATE NELLA GESTIONE DI IMPIANTI SPORTIVI, ha deciso di cambiare vita, per recuperare valori che l’eccesso di lavoro precludeva. Ma dalla sua importante esperienza ogni operatore può cogliere insegnamenti e spunti per operare scelte vincenti nel settore sportivo. HA ha raccolto alcune sue opinioni, che verranno meglio approfondite e documentate a Forum Piscine 2015, nella sessione di cui sarà protagonista.

Ha trascorso 20 anni nella princi-pale azienda di gestione di impianti sportivi in Francia, guidandola come CEO. Ora, come molti dei più grandi managers a livello interna-zionale, ha deciso di cambiare la sua vita personale e professionale. Quali sono le principali motivazioni di questa scelta e cosa ha lasciato l’esperienza Vert Marine al manager Maurin Belay?Ho dedicato due decenni della mia vita professionale a strutture sporti-ve e leisure; ho inziato come diretto-re di un impianto pubblico nella mia città (Neimes) per poi mettermi al servizio di un’azienda molto struttu-rata, Vert Marine. In questo percorso ho dovuto imparare il mestiere e ca-pire come si sarebbe evoluto il settore negli anni a venire; ho adattato il mio expertise a nuovi vincoli di regola-mentazioni, amministrativi, sociali e ai cambiamenti culturali e di menta-lità. Anni impegnati soprattutto nella ricerca del miglior costo per control-larne l’incidenza per ogni singolo im-pianto a noi assegnato, senza perdere di vista l’innovazione costante e lo sviluppo di nuove “ricette”/soluzioni. In un ventennio ho contribuito all’e-voluzione di Vert Marine, che, partita da un fatturato di 1.500.000 euro con 50 dipendenti, è progressivamente arrivata a 100.000.000 di euro e oltre 2.000 dipendenti.Oggi ho deciso di dare priorità ad una vita familiare più serena, cercando di pensare ad un nuovo modello di busi-

ness per la piscina nella mia regione originaria, nel Sud della Francia.

Cosa pensa della situazione delle piscine e del fitness in Francia e in Europa?Il mercato della piscina pubblica è cambiato in modo significativo dagli anni ‘90. Il nuovo modello territoriale in Francia, i problemi finanziari di questi ultimi anni e lo sviluppo di diverse pratiche sportive acquatiche hanno permesso un significativo incremento ed l’innovazione del-la modalità di gestione dei servizi pubblici (affidando il servizio pubblico ad aziende specializzate piuttosto che lasciare la gestione di un servizio per la collettività ad enti pubblici). Allo stato attuale, il 60% delle nuove strutture francesi è stato affidato ad aziende specializ-zate nella gestione di tali complessi (VERT MARINE, RECREA, CARRILIS sono gli attori principali).Allo stesso tempo, le strutture ac-quatiche che sono finanziate dagli enti locali hanno subito importanti cambiamenti:• piscina (per nuoto e apprendimento)

negli anni 70-80;• centro Acqua-ludico (tobboggan,

onde, divertimento) negli anni 90-2005;

• centro Acquatico e sportivo (piscina, relax e spazio wellness) negli ultimi anni, con lo sviluppo di aree fitness a complemento dell’offerta sportiva.

I nuovi complessi non sono più destinati solamente all’apprendimen-

Frédéric Maurin Belay

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Traduzione a cura di Antonella Barbieri

ILGRANDE“AQUATIC”MANAGERto e alla pratica natatoria: devono soddisfare l’ampio sviluppo di nuove attività sportive/ricreative principal-mente acquatiche, ma non solo. Il Fitness (inteso come palestra) è dunque un complemento perfetto nei centri acquaitci e polifunzionali che cercano di rispondere ad un target allargato di praticanti.

Quali sono i suoi suggerimenti per avere successo nel settore sportivo e quali sono le aree più profittevoli nei prossimi anni?L’evoluzione della pratica sportiva è tendenza diffusa in tutti i paesi eu-ropei. L’ invecchiamento della popo-lazione, il desiderio di vivere una vita migliore e più sana sono ormai valori radicati nella nostra società. Pertan-to, le attività sportive per migliorare la salute ed il benessere, senza fini competitivi, si sono sviluppate e sono costantemente in aumento.

Dall’ aerobica degli anni 80, dal fitness e al cardio degli anni 2000, a Zumba o all’aquabi-ke dei nostri giorni… i fenomeni di moda si

susseguono e permettono a ciascuno di trovare la PROPRIA disciplina.Pertanto è difficile trovare un model-lo sostenibile nel tempo. Il business sportivo di oggi deve adattarsi alle nuove tendenze ed essere in grado di cambiare molto rapidamente.

Data la sua esperienza, quali sono i problemi da risolvere nella gestio-ne degli impianti pubblici e quali le opportunità?Bisogna risolvere l’equazione su cosa è di competenza del servizio pubblico e cosa non lo è; in buona sostanza cosa sia a carico della spesa pubblica e cosa, come tempo libero di ognuno, debba ricadere sui costi del privato cittadino. Il controllo politico è essen-ziale e deve stabilire le priorità per l’u-tilizzo delle strutture: lezioni di nuoto per la scuola, il nuoto agonistico con le associazioni sportive, sviluppo di

attività ludiche per il grande pubblico.E’ in funzione di queste priorità che il settore pubblico deve concepire gli impianti, oltre ai piani di occupazione degli operatori di settore. Al setto-re pubblico spetta anche la scelta della politica tariffaria: far pagare il contribuente attraverso le imposte o l’utilizzatore attraverso un biglietto d’ingresso.Ciò è possibile nel caso di impianti come le piscine. E’ più difficile per al-tre strutture sportive come palazzetti, stadi di calcio o piste di atletica dove esiste anche una domanda di associa-zioni e singoli individui.

Relativamente alle piscine, quale sarà il futuro? Quando è corretto investire e quale sarà la vasca ideale del futuro?Penso che dovremmo distinguere tra impianti pubblici (in base alla volontà politica, come visto sopra) e impianti privati. Relativamente a quest’ ulti-mi, la promozione dello sport come benessere apre nuove prospettive alle strutture acquatiche grazie alle proprietà benefiche dell’acqua: meno traumi articolari, effetto rilassante... L’impianto dovrebbe quindi essere in grado di permettere la pratica spor-tiva (nuoto, aquafitness, aquabiking), ma anche riposo e relax. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, dovreb-bero essere proposti servizi aggiuntivi come sauna o bagno turco. Il futuro probabilmente appartiene anche a zone fredde (9-12°C) per combattere i dolori e favorire il recupero dopo gli sforzi.

Pras De Lyon: uno dei centri gestiti da Vert Marine di cui Belay è stato amministratore delegato.

[WLSleader]

FORUM PISCINE E ANWKPer scoprire molto di più del pensie-ro e delle esperienze di un manager capace di portare la propria società di gestione a traguardi impensabili in Italia, Forum Piscine e Acquanetwork hanno organizzato una sessione in cui interverrà Frédéric Maurin Belay, che verrà intervistato da Andrea Biondi (presidente ANWK) e Lucio Zanchi (socio ANIF), con il ruolo di facilita-trice del confronto curato da un’altra grande manager, Stella Diblik: appun-tamento a Forum Piscine, Giovedì 19 febbraio 2015, dalle 14.30 alle 15.45.

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WLSLEADERMARCO TORNATORE

Sportfondsenil leader europeoALLA SCOPERTA DI GRANDIOSI MODELLI GESTIONALI DEL NORD EUROPA

DALL’OLANDA L’ESPERIENZA ESCLUSIVA DI UNA GRANDE AZIENDA CHE GESTISCE 300 CENTRI SPORTIVI E UN CENTINAIO DI PISCINE (29 DI PROPRIETÀ). Un modello olandese, da cui anche gli operatori italiani possono trarre spunti per migliorarsi, attingendo da un percorso aziendale di quasi un secolo e di gradissimo successo, sintetizzato da un fatturato di 110 milioni di euro. La top manager di Sportfondsen, Arja Van der Meulen Haagsma, con ottima capacità di sintesi, ci illustra questa case history senza eguali in Europa.

Quando ha preso il via il progetto Sportfondsen e chi ebbe questa idea business?Nei primi anni ‘20 uno studente di Amsterdam stava osservando le pi-scine per poter praticare il suo sport preferito, la pallanuoto. Sua opinione era che ci fosse una seria carenza di vasche e decise di agire per risolvere tale problema. Si adoperò per rac-cogliere 100.000 Fiorini (50.000 Euro ca.) dagli abitanti di Amsterdam e i cittadini decisero di aggiungere altri 200.000 Fiorini (poco meno di 100.000 Euro) per poter realizzare una

piscina. Questa è anche la ragione dell’origine del nostro nome: Sport-fondsen (Fondi per lo Sport). Nel 1923 il primo centro Sportfondsen venne inaugurato in zona est della città. Un paio d’anni dopo una seconda vasca venne realizzata ad ovest: da qui, questo concetto venne replicato in molte altre comunità olandesi.

Quanti impianti sportivi gestite? In particolare quante piscine e quali sono le principali differenze fra piscine di proprietà e quelle gestite in concessione?

Attualmente noi gestiamo in 70 città circa 300 centri sportivi, di cui un centinaio sono piscine. In generale abbiamo tre forme di contratto:• quelle in cui ci accolliamo tutto il

rischio finanziario e dove siamo proprietari;

• contratti per i quali gestiamo in nome e per conto della municipali-tà (rischio finanziario a carico dell’ente pubblico);

• altra forma è quella per cui fon-dazioni e associazioni sportive locali gestiscono centri sportivi e richiedono il nostro intervento per

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in collaborazione con Michel van Deurzen

Sportfondsenil leader europeodifferenti aree, congruenti con il nostro expertise: amministrativa, progettuale-costruttiva, tecnica, marketing, comunicazione e otti-mizzazione delle risorse.

Ovviamente la grande differenza è che nel primo caso abbiamo la piena responsabilità e proprietà di complessi che gestiamo secondo i nostri standard. Diversi sono invece i parametri allorché gestiamo impian-ti pubblici. Mentre nel terzo caso abbiamo compiti più esecutivi e di consulenza, per altro comuni alla seconda categoria menzionata.

Le maggiori differenze fra Sportfondsen e le altre aziende omologhe olandesi: avete seri concorrenti o la vostra impresa è troppo grande rispetto agli altri players?Il numero di concorrenti è diminuito negli ultimi anni, ma abbiamo alme-no quattro realtà con cui ci conten-diamo il settore; la più accreditata, dopo di noi, è Optisport Gestioni che

governa circa 200 complessi sportivi in 60 comuni. Nel mercato ci distin-guiamo come l’azienda che assicura la miglior qualità declinandola come grande valore (siamo specializzati nell’ottimizzare le risorse per raggiungere il massimo fatturato con il minor investi-mento possibile).

Quali i vostri ricavi e lo stato di sa-lute della vostra azienda? Il vostro progetto a medio-lungo termine.Il nostro fatturato si attesta sui 110 milioni di euro. Siamo molto sod-disfatti dell’andamento del nostro business; il nostro primo obiettivo è di alimentare al meglio la crescita aggiudicandoci molti dei migliori appalti.

Quali sono i punti più strategici di Sportfondsen per scegliere o proget-tare e gestire una piscina pubblica?Di recente abbiamo introdotto un nuovo concept: lo Sportconcepten, che consiste nello sviluppo di proce-dure standardizzate di gestione im-

pianti distinte per differenti segmen-ti di mercato. Lo scenario infatti è definito da fattori socio-demografici (età, reddito disponibile ecc.) combinati con la tipologia di struttura sporti-va (piccole piscine per target specifici o grandi centri acquatici con più vasche, scivoli, ristorazione, aree ricreative ecc.). La standardizzazione con poche ec-cezioni aiuta nell’ottimizzare il con-trollo dei costi. Così pur utilizzando al meglio aree tecniche di altissima qualità, noi riusciamo a consumare meno energia e ad avere ridotti costi di manutenzione.

Come vi regolate in merito ai con-tratti con le municipalità e altre istituzioni pubbliche?Cambiano in base alla località o avete la forza di imporre un vostro contratto e le vostre regole e moda-lità operative?I contratti si differenziano parecchio. Tendenzialmente le amministra-zioni locali vogliono che noi si goda della minore libertà imprenditoriale.

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Questa specifica richiesta comporta in genere un sostanziale aumento dei costi di gestione. A causa dei tagli della spesa pubblica, i budget si sono molto ridotti per tutti e, di conse-guenza, molte municipalità optano per delegare la piena responsabilità gestionale. Ciò nonostante c’è ancora un buon numero di amministrazioni locali che intendono avere sostanzia-le influenza su modalità gestionali: soprattutto in merito alle tariffe d’ingresso in piscina e agli orari di apertura.

Siete proprietari di alcune piscine? e quali sono le differenze fra vasche pubbliche e quelle private?Noi abbiamo pochissimi impianti di proprietà: possiamo considerarli delle eccezioni. La gestione degli impianti pubblici è impossibile senza sovvenzioni; pertanto, in genere, gli enti locali mantengono la proprietà delle piscine. I privati, invece, offro-no servizi diversi.

Come selezionate e formate i vostri manager e in generale lo staff? Quanti dipendenti conta oggi Sportfondsen?Tremila persone oggi lavorano per Sportfondsen. Selezioniamo il nostro staff attraverso percorsi interni o procedure “aperte” per domande di lavoro. Stimoliamo i nostri colla-boratori a crescere, promuovendoli quando dimostrano miglioramenti da noi guidati; solo se al nostro inter-no non abbiamo candidati credibili, assumiamo figure esterne. Oggi è comunque positivo avere persone che vengono da altri ambienti, per-ché portano nuove soluzioni e idee per migliorare il nostro modello di business.

Quali sono le principali abilità che ri-chiedete ai vostri migliori manager?L’elemento decisivo che riteniamo imprescindibile è che il manager sia un imprenditore residente dove lavo-ra. Anche se lavorano per un’azien-da nazionale è fondamentale che i manager agiscano nella propria area geografica, per individuare con mag-gior successo soluzioni che attirino più clienti, visitatori. Altro elemento determinante è che ogni manager

sappia coordinare il suo staff, nel pieno rispetto di ognuno, ma senza perdere di vista l’obiettivo condiviso: il business.

E in merito alla selezione di istrut-tori, assistenti bagnanti e receptio-nist, cosa ritenete più importante per essere sicuri che ognuno possa garantire il meglio?Prima di tutto devono avere alte competenze e avere un felice approc-cio con la clientela. La ciliegina sulla torta è che abbiano anche capacità commerciali, al fine di stimolare ogni cliente a venire in piscina più spesso.

Qual è il più grande centro acquati-co di Sportfondsen e quali i numeri più importanti che raggiunge?Il complesso con più presenze è Se Zandzee a Bussum, con oltre 300.000 frequentatori l’anno.

Può indicarci i servizi più richie-sti dalla popolazione olandese, le vostre offerte più efficaci e alcune esemplificazioni tariffarie?Le domande maggiori sono per la scuola nuoto, nuoto in corsia per sta-re bene e per acquaticità ricreativa. Specifiche categorie di clientela chie-dono altro, soprattutto aquafitness, acquajogging e acquaticità neonatale.I prezzi cambiano parecchio da pi-scina a piscina, ma per un riepilogo indicativo queste sono le tariffe tipo:• Lezione di nuoto 40 €

(al mese - 4 lezioni di 45 minuti)• Nuoto libero in corsia 4,50 €

(ad ingresso) • Balneazione 4,50 / 5,50 €

(ad ingresso)• Aquafitness 6,50 €

(a lezione - 45 minuti)• Genitore e bimbo 6,50 €

(in totale ad ingresso) Quanto investite in branding, mar-keting e pubblicità all’anno per ogni piscina?Anche questo varia parecchio, ma la media indicativa è di 20.000 euro/anno per ogni piscina.

Cosa chiedete ai vostri collaboratori e quali i benefici maggiori al rag-giungimento dei risultati prefissati?

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Insieme ai managers prepariamo bud-get e pianificazioni annuali, che forni-scono obiettivi finanziari e qualitativi. I manager hanno la responsabilità del raggiungimento di tali traguardi con il proprio staff: a raggiungimen-to degli obiettivi sono previsti degli incentivi molto interessanti.

Le aree a più alto profitto nel vostro modello di business?Decisamente i corsi di nuoto. In Olanda è normale che tutti i bambini dai 4 anni in su frequentino la scuola nuoto. Questa è un’attività per la quale non abbiamo necessità di sus-sidi statali o degli enti.

Secondo lei quali sono le maggiori criticità nella gestione delle piscine? Mediamente il 60% dei nostri costi sono per il personale e il 15% per l’energia. Queste due voci di costo devono essere ben monitorate per avere un successo imprenditoriale. In tal senso, una delle nostre priorità è di ridurre il consumo di energia, tuttavia conta molto avere anche un ottimale programma per lo staff, che sappia combinare massima efficien-za ed elevati livelli di qualità.

I punti di forza di Sportfondsen per essere i veri leader in Olanda?Stiamo guidando il settore, prestan-do massima attenzione al coinvolgi-mento delle amministrazioni locali. Lavoriamo in modo efficiente per ridurre il margine di contribuzione richiesto, senza venir meno ai nostri standard di qualità.

Quali le attese e i bisogni dei clienti di Sportfondsen?La diversità dei clienti crea differenti aspettative. Le comunità locali (con i loro sussidi) sono i veri nostri commit-tenti: come valore dell’investimento si aspettano che venga assicurata la migliore qualità, riducendo all’es-senziale i propri costi pubblici. Il contratto di servizio pretende un approccio altamente professionale per una spesa dignitosa.

Dall’alto in basso, da sinistra a destra, i centri Sportfondsen di Zevenkampsering Rotterdam, Bossum, Kampem, BruiJn interno ed esterno. Alle pagine precedenti: esterno ed interno di Sportfondsen Bossum.

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WLSLEADERDANILO RUSSU

FINP:FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO PARALIMPICOUN MOVIMENTO IN FORTE ASCESA, ALIMENTATO DALLA IMPAREGGIABILE GUIDA DELLA FINP E DEL SUO PRESIDENTE, ROBERTO VALORI

SI È CONCLUSA UNA STAGIONE ENTUSIASMANTE PER LA FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO PARALIMPICO. Agli Europei di Eindhoven gli atleti azzurri hanno trionfato ai campionati con ben 11 ori, 2 argenti e 6 bronzi. Ottimi quindi i risultati portati a casa da una Federazione così giovane presieduta dal Presidente Roberto Valori.

Presidente, la FINP è una delle Fede-razioni più rappresentative del mo-vimento paralimpico italiano, quali sono state le scelte e le strategie che vi hanno portato a questi risultati?Le scelte sono state molteplici: sono state attuate delle politiche di inve-stimento sui giovani sia attraverso il rafforzamento del Campionato Giovanile che con il Trofeo Futuri Campioni istituito nel 2014, professio-nalizzazione dei nostri operatori, una forte crono progettazione dell’attività istituzionale, Corsi di Formazione su tutto il territorio italiano (la FINP ha formato circa 300 istruttori di nuoto nell’ultimo biennio) e un potente flusso di comunicazione su tutta la rete grazie al nostro sito istituzionale, ai nostri social network (facebook - twitter), al nostro sponsor e ai nostri partner d’eccezione.

Il movimento è in costante crescita, quali sono i numeri delle Federazio-ne sul territorio Italiano?

I numeri parlano davvero chiaro: gli atleti tesserati sono 800, le Società affiliate 134 e circa 1000 invece le figure DGTM (Dirigenti, Giudici, Tecnici, Medici).

Che ruolo riveste la formazione all’interno della Federazione?Preparare una buona formazione è senza dubbio lo strumento più efficace e l’investimento necessario per costituire la base di preparazione non solo per i nostri atleti, ma per i tecnici Nazionali e di Società. La formazione riveste quindi un ruo-lo basilare all’interno della nostra Federazione. Il Responsabile Diego Unterhuber e i 10 centri di Formazio-ne (Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Sicilia, Campania, Veneto, Puglia, Liguria e Lombardia) si sono impegnati fin dall’inizio per poter realizzare dei corsi mirati a formare nuovi istrut-tori tecnici. La Federazione vanta almeno 20 corsi all’anno organizzati su tutto il territorio nazionale.

Quali sono gli obiettivi futuri della Federazione nel prossimo biennio?Gli obiettivi della Finp sono ora con-centrati sul big Event 2015 – Campio-nati del Mondo di Glasgow (Scozia, 13 - 19 luglio), ovviamente non da meno sono gli altri aspetti ovvero: continua ricerca degli atleti Top Level, incre-mentare sempre di più la conoscenza tecnica riguardante la nostra discipli-na, sviluppare e curare i rapporti con le scuole e le università, attraverso la ricerca scientifica e biomeccanica.

La stagione sportiva si è conclusa con il V Meeting Internazionale di Brescia - riconosciuto dall’IPC Swimming - tenutasi il 14 dicembre al Palasystema di Brescia. La stagione 2013/14, dopo gli ottimi risultati degli Europei, si è conclusa con il Primo Campionato Italiano Paralimpico ed il Meeting Interna-zionale Gallura in acque libere nello splendido mare della Gallura orga-nizzato dall’A.S.D. Progetto AlbatroSS

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FINP:FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO PARALIMPICO

in collaborazione con la FINP. La distanza che i partecipanti hanno percorso è stata di 5.500 mt, percorso impegnativo per gli atleti che oltre la distanza hanno dovuto contrastare il forte maestrale. La competizione rientrava nel circuito regionale NALS GILS e ha visto la partecipazione di 60 atleti FIN master e agonisti. Alla gara hanno preso parte anche 4 atleti stranieri paralimpici.

Vincitori della manifestazione, nella classifica assoluta, 2 atleti paralim-pici russi, Sergei Punko e Alexnder Golintovski, rispettivamente 1° e 2°. Il campionato Italiano maschile è sta-to vinto da Roberto Pasquini, 2° clas-sificato Vittorio Abete, 3° classificato Nicola Azara. Il settore femminile ha visto primeggiare Francesca Secci, 2° classificata Anna Barbaro.L’evento si ripeterà il 5 settembre 2015 confermandosi sede del 2° Campionato Italiano Paralimpico in Acque Libere.

A lato il Presidente della FINP Roberto Valori.

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RICCARDO DE’ MEDICI

MANAGERAvvocato con esperienza nella Sezione Specializzata Impresa del Tribunale i Brescia, sta sviluppando con lo Studio Legale Caruso-Rivellini un progetto sul contratto della rete d’impresa.

Contrattodirete:Istruzioni per l’uso (maneggiare con prudenza)IN SEGUITO AL PRECEDENTE ARTICOLO APPARSO SU QUESTA RIVISTA, SONO NECESSARIE ALCUNE DELUCIDAZIONI (dei semplici consigli ai naviganti) circa l’effettiva realizzazione della Rete d’Imprese, tanto in voga in questo nefasto periodo storico, usate e purtroppo in molti casi tremendamente abusate.Proprio per rendere più agevole la lettura, riporto le domande e le nostre relative risposte alle richieste che alcuni imprenditori hanno reputato utili prima della redazione del contratto di rete.

Cosa significa “soggettività giuridica” e che differenza c’è tra Rete con o senza soggettività giuridica?La Rete, di regola, non ha soggettività giuridica e quindi non è un autonomo soggetto di diritto e questo dovrebbe comportare, per le obbligazioni assunte dalle singole società riunite in Rete, la

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[Manager]

RICCARDO DE’ MEDICI

responsabilità solidale di esse.Il condizionale è d’obbligo, perché, in realtà, per quanto concerne la responsabilità patrimoniale verso i terzi, in ordine alle obbligazioni assunte in nome della rete e relative al programma di rete, i terzi potranno far valere i loro diritti esclusivamente sul fondo della Rete. Per le obbligazioni assunte dall’Organo Comune per conto dei singoli aderenti, infine, risponderanno questi solidalmente col fondo della Rete. La Rete senza soggettività giuridica ha un Codice Fiscale ma non ha Partita Iva, quindi non deve tenere le scritture contabili obbligatorie.

Quindi, se voglio dotare la Rete di soggettività giuridica cosa devo fare?Per dotare la Rete di soggettività giuridica è necessario iscrivere il contratto di Rete nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede. Viene poi identificata la Rete con un numero di Partita Iva e dovrà tenere le scritture contabili obbligatorie.

Le “famose” agevolazioni fiscali, in cosa consistono e, soprattutto, sono applicabili anche oggi?A questa domanda la mia risposta è lapidaria e, me ne rendo conto, un pochino scontrosa: “ma Lei vuole fare Rete per aderire alle agevolazioni o per raggiungere gli obiettivi comuni?”. Perché le agevolazioni ci sono, la Rete è soggetta ad un regime di sospensione d’imposta per gli utili di esercizio che le parti abbiano

accantonato in apposita riserva e destinato al fondo patrimoniale per la realizzazione degli investimenti previsti nel programma di rete. Certamente l’agevolazione è importante, ma non deve assolutamente essere l’incentivo per costituirsi in Rete (soprattutto per le centinaia di Reti di piccole dimensioni). Capirei tale discorso per una Rete

alla quale vengano conferiti 20 mila euro da ogni singola azienda.L’obiettivo non dev’essere solo aderire alle agevolazioni, ma sviluppare dei veri obiettivi di crescita comuni.

E i Bandi Europei esistono? Se sì, come ci si può arrivare?La risposta è uguale a quella precedente, ma con qualche distinguo. La Comunità Europea ha aperto diverse “Call” (chiamate, per accedere al Bando) comunitarie per Cluster e Reti d’Imprese. Per potervi partecipare bisogna strutturarsi idoneamente ed avere contezza di quanto lavoro è sotteso alla partecipazione ad un Bando (sia esso nazionale o comunitario). Ciò posto, la Rete deve essere costantemente aggiornata sulla bandistica e, con i propri professionisti, valutare con ampio anticipo a quali Bandi cercare di aderire e quali lasciare perdere.

Cosa vuol dire che l’Organo Comune agisce con mandato con rappresentanza o con mandato senza rappresentanza?Basta l’esempio per capire la differenza. Nel caso la Rete si avvalga di un Organo Comune che agisca con mandato con rappresentanza (in nome e per conto delle società retiste) tutte le attività poste in essere da tale Organo ricadono direttamente nella sfera giuridica e tributaria delle singole società aderenti. Se l’Organo Comune acquista 1000 pezzi (o si avvale di un servizio) il soggetto fornitore dovrà emettere tante fatture per le singole società

retiste, dell’importo relativo al loro conferimento o acquisto (Alfa compra 100 pezzi, Beta 300 etc.).Se la Rete si avvale di un Organo Comune che agisce con mandato senza rappresentanza (in nome proprio ma per conto delle società retiste), allora il fornitore emetterà una sola fattura all’Organo Comune che ribalterà il costo sulle singole società aderenti emettendo fatture di riaddebito.Così facendo si potrebbe sviluppare quella procedura di royalties che permetterebbe alla Rete di autofinanziarsi (nella fattura di riaddebito, l’Organo Comune carica per la Rete il 5%).

Se volessi fare un contratto di Rete per costruire un negozio a Roma, potrei farlo?In astratto si può inserire tutto negli obiettivi del contratto di Rete, basta che siano leciti. Certamente se una serie di aziende si riuniscono in Rete al solo scopo di costruire uno showroom a Roma, forse sarebbe più utile una Associazione Temporanea di Imprese (ATI) che terminata la costruzione si scioglie e lascia completamente libere le singole società. Il contratto di Rete deve avere degli obiettivi condivisi e di medio/ampio respiro, così che la Rete riesca ad evolversi e lasci un segno tangibile nel segmento di mercato aggredito. Per questo la rete ha durata pluriennale (scelta consigliata).

Il marchio della Rete toglierà visibilità al mio?In realtà dovrebbe essere l’esatto contrario. Il marchio di Rete dovrà affiancarsi a quello delle singole società retiste e diventare un punto di forza. Per questo la Rete è un momento aggregativo di eccellenze e non di debolezze. Chiunque vorrebbe la “piccola mela” a fianco del proprio marchio, perché è simbolo di efficienza ed innovazione. Il marchio di Rete, con le debite proporzioni, deve ambire a tale risultato. In conclusione, storpiando proprio una celebre frase del marchio di Cupertino: “se non costruisci bene una Rete …beh, non costruisci una Rete”.

NON DEVE TENERE LE SCRITTURE CONTABILI OBBLIGATORIE

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AQUAPOOL

SNEFmodellodiqualitàepolifunzionalità

UN COMPLESSO SPORTIVO CON POCHI EGUALI IN ITALIA. SI DISTINGUE PER LA RICCHEZZA DI IDEE E ALTI STANDARD, FRUTTO DI UNA PROGETTUALITÀ EVOLUTA. L’AREA ACQUATICA COME GRANDE PUNTO DI FORZA, PER REGGERE UN INVESTIMENTO IMPEGNATIVO MA GIUSTIFICATO DALLA COMPLETEZZA DI SNEF-LAMBRONE

SOVENTE LE GRANDI CITTÀ DEFICITANO IN QUALITÀ DI IMPIANTISTICA SPORTIVA. Erba, comune del Comasco di circa 17.000 abitanti, dovrebbe essere un esempio per diverse AL incapaci di legarsi a imprese in grado di dare forma a realtà sportive così ben concepite, senza lesinare in innovazione, valore estetico, polifunzionalità del complesso realizzato. Alla guida di tale superbo centro sportivo, due figure di spessore che vantano oltre 30 anni di collaudata esperienza nel settore: Gabriella Lavore e Angelo Gnerre. I quali, saggiamente, per la realizzazione di un’opera così ben riuscita, si sono avvalsi della partnership di eccellenze nazionali, su tutte Piscine Castiglione, che - coniugando il proprio modello vincente con gusto, valorizzazione degli ambienti e scelte funzionali della gestione Snef – ha dato vita ad uno dei poli acquatici più intelligenti e belli del Nord Italia. Snef Lambrone non è solo piscine e spa, ma molto, molto di più, con un appeal che attira sportivi o amanti del wellness da un bacino di oltre 60.000 abitanti. Questo spiega perché 10 milioni di euro d’investimento sono giustificabili. Ma meglio lo può documentare Gabriella Lavore, direttrice generale del centro sportivo.

I coniugi Gnerre, fondatori del centro Snef Lambrone (Erba - CO)

LINDA MARABELLO

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SNEFmodellodiqualitàepolifunzionalità

Perché rilanciare un centro spor-tivo come Lambrone e quali sono gli obiettivi principali alla base del vostro disegno strategico?Alla nostra famiglia piacciono le sfide. La città di Erba attendeva la piscina da oltre 30 anni. L’attesa e l’entu-siasmo del paese per questa nuova realizzazione è stata una delle spinte motivazionali più alte che ha portato grande interesse e curiosità per la nuova opera: in sinergia con altre ditte abbiamo così realizzato, in meno di un anno dall’inizio dei lavori, un complesso sportivo di oltre 4000 mq e i due nuovi campi sintetici di calcio a undici.Fondamentale, in questa sfida, la presenza di partner affidabili, quotati e attivi per la realizzazione dell’intero project, anche nei futuri 30 anni di concessione.Altri fattori positivi: la struttura era già frequentata e conosciuta, inoltre la sua ubicazione è strategica.Dal progetto iniziale alla stesura del

business plan siamo stati entusiasti e pro-attivi. L’obiettivo finale che ci siamo posti sin dall’inizio è quello di far diventare l’impianto polisportivo Snef Lambrone un riferimento per tutti gli amanti dell’attività motoria e agonistica dell’intera provincia di Como e non solo.

Dieci milioni di euro sono un cifra assai cospicua: come ritenete di

rientrare da un investimento tanto ingente e su quali fronti puntate di più per coronare con successo cre-scente la vostra sfida?La cifra è sicuramente molto impor-tante, ma il nostro primo partner è il comune di Erba, che ha contribuito a riammodernare il centro. Il resto (che rappresenta la maggior parte dell’investi-mento) arriva dal nostro gruppo, ma crediamo che ampliando e differen-

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ziando i servizi dell’intera struttura sia possibile ottenere un corretto equilibrio tra costi-ricavi, restituzione della rata del mutuo e agevolazioni tariffarie alla cittadinanza.Il primo imperativo è stato quello di contenere i costi di manutenzione nei futuri 30 anni di concessione, con scelte di tecnologie costruttive e im-piantistiche finalizzate alla riduzione dei costi energetici e alla semplicità della loro manutenzione.Puntiamo su un’offerta di servizi mol-to articolata e completa, facendo leva sulla varietà delle strutture a disposi-zione inserite in un’area naturalistica di grande bellezza. Chi si avvicina al nostro centro si deve attendere di tro-vare, a prezzi competitivi, una serie di servizi integrati tra loro.Contiamo anche sui crescenti rappor-ti di collaborazione con tutte le am-ministrazioni interessate del “Trian-golo Lariano”, per farne il centro di riferimento.

Le piscine sono frutto di progettua-lità evoluta, ma anche l’area spa è espressione di raffinatezza, qualità e accoglienza uniche. Quali valuta-zioni hanno inciso sulle vostre scelte e sulla magnifica realizzazione di questi ambienti?I soci di A&T Europe con il proprio know-how hanno concepito le vasche interne ed esterne con concetti di funzionalità, economicità nella gestione e nella manutenzione, che

assicurano interventi minimi nei 30 anni di concessione (Myrtha Solutions). Anche pavimenti e rivestimenti, grazie a Ceramiche Frigerio (concessio-nario Florim) sono la giusta soluzione tra cura dell’aspetto estetico, facilità di manutenzione e caratteristiche tecniche richieste dalle normative.Nell’area wellness, per differenziarci abbiamo cercato di coniugare sem-plicità ed eleganza. Mai, nelle nostre scelte concordate coi i Partners, è venuta meno l’attenzione ai costi di funzionamento ed al corretto di-mensionamento. Abbiamo cercato di essere incisivi circa i colori dei rive-stimenti e degli arredi, con l’obiettivo di far coesistere semplicità e raffina-tezza. Credo che il benessere fisico nasca anche dal piacere di rilassarsi e

frequentare un’area gradevole e ricer-cata, non necessariamente sfarzosa.

Quali sono i vostri obiettivi a breve e medio termine, e su quali servizi puntate maggiormente?Oltre ad avviare e far conoscere l’im-pianto, abbiamo cercato di puntare molto sul “progetto scuola”, nato dalla collaborazione di mio marito (Angelo Gnerre, ndr) con il prof. Pierluigi Inver-nizzi e l’allora Isef della Lombardia, per coinvolgere il maggior numero di scuole del territorio in un progetto didattico stimolante. La scuola è per noi un valido strumento di promozio-ne del centro in direzione del cliente finale (il bambino e il ragazzo) sul ter-ritorio e nei piccoli comuni limitrofi, che ci permette così di far conoscere

[Aquapool]

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un nuovo impianto natatorio a gran parte della popolazione locale.Altro obiettivo: far utilizzare la nostra area wellness, che è peraltro acces-sibile a prezzi contenuti (l’opzione è allargata ai numerosi utenti delle altre discipline sportive non acquatiche).A breve, un’ampia gamma di servizi sarà acquistabile e prenotabile dal Web. Ovviamente, in termini econo-mici la sostenibilità del nostro project passa anche dalla frequenza nei mesi estivi della vasca e dell’area esterna di dimensioni ingenti (circa 12000 mq complessivi). Su quest’area abbiamo in corso alcune iniziative – già ampia-mente collaudate in altri impianti – che prevedono la trasformazione dell’area esterna in una sorta di “villaggio sportivo”: senza costi ag-giuntivi al biglietto d’ingresso. L’area esterna si presta molto bene, per la propria ubicazione e disposizione, anche all’intrattenimento serale.

Il vostro impegno e alta professio-nalità rassicurano, forti anche della vostra collaudata esperienza; ma quali sono a vostro parere le insidie è le criticità potenziali, considerando anche consumi, costi e mutuo non certo irrisori?La maggior insidia? È sempre più difficile prevedere ed analizzare gli andamenti finanziari e di frequenza del nostro settore. Giusto differenzia-re (iniziativa che può attenuare il calo di una attività rispetto ad un’altra) ma non

è affatto semplice costruire un team e un modello gestionale che possa adattarsi a cambiamenti didattici e organizzativi in breve tempo. Qual-che punto fermo per costruire i propri budget e per controllare le previsioni e organizzare il proprio modello ci deve essere.In questo periodo sembra che tutto ciò manchi, complice anche questa estate che ci ha insegnato che punti fermi, come ad esempio l’affluenza estiva, non siano più così scontati ed ha vanificato gli obiettivi economici previsti. Quest’incertezza a volte fa

perdere un po’ di lucidità e sicurezza: serve la capacità di costruire validi ri-medi e alternative, non abituandosi a ripetere in modo meccanico le stesse iniziative vincenti. Dobbiamo avere il coraggio anche di sperimentare.

Quali sono i fattori che considerate veramente distintivi per la vostra re-altà (tanto da avvicinare una clientela che altrimenti potrebbe scegliere altri centri sportivi)?Su tutto, la bellezza dei luoghi in cui è stato realizzato l’impianto, la comple-tezza dell’offerta e alcune prerogative che contraddistinguono il nostro modo di gestire qualsiasi struttura:a. la ricerca dell’organizzazione e

della qualità didattica dell’inse-gnamento per tutte le discipline o attività proposte

b. la ricerca “dell’educazione” nel ricevere e gestire il cliente

c. il tentativo di mantenere un rapporto qualità/prezzo alto con costi contenuti per l’utilizzo degli impianti

Quali sono il vostro posizionamento e, di riflesso, il piano tariffario, non-ché la targhetizzazione dei servizi erogati per assicurare la piena soste-nibilità gestionale, senza deficitare sulla qualità, di cui la vostra struttu-ra è la prima, miglior espressione?Il centro Snef Lambrone è un impian-

[Aquapool]

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to sportivo pubblico, con tariffe a costi contenuti in virtù delle agevola-zioni previste per l’utenza in rispetto della convenzione con l’amministra-zione comunale e del suo contributo annuale. Quindi l’analisi e la deter-minazione delle tariffe da proporre al cliente è stata già fatta in sede di partecipazione alla gara. Un piano che conta su un’affluenza numerica importante.In ragione dei numeri da raggiunge-re, non si può eccedere con le tariffe: superare i 7 euro per l’ingresso in una piscina coperta mi sembra eccessivo, anche perché soprattutto in quest’area geografica, per abitudine, prevale la predisposizione dell’utilizzo al consu-mo piuttosto che a formule di abbona-mento lunghe e convenienti, ma che ti obbligano a sostenere un costo iniziale di qualche centinaio di euro.

Che messaggio vi sentite di lancia-re alle istituzioni (anche di altre aree geografiche), in ragione del vostro eccellente lavoro e del ruolo sociale che un complesso sportivo tanto completo offre alla collettività?Un primo messaggio è rivolto alla nostra categoria ed ai colleghi: la nostra attività è per sua natura dagli elevati risvolti e contenuti sociali. Non dimentichiamo, infatti, che siamo anche una realtà formativa e aggregativa per il futuro di ragazzi e bambini che si avvicinano allo sport; nonché punto di riferimento per adul-ti ed anziani che utilizzano l’attività sportiva per migliorare la salute e la propria vita sociale quotidiana.Per lo stesso identico motivo, credo di poter suggerire alle istituzioni una maggior considerazione del ruolo e del servizio sociale che svolgiamo: non siamo solo dei semplici impren-ditori, siamo un’impresa “sociale” e il nostro ruolo dovrebbe essere sostenu-to politicamente ed economicamente. Un centro formativo-aggregativo per tutta la popolazione deve avere il sostegno della collettività e anche noi dobbiamo fare la nostra parte nel trovare i giusti equilibri con le realtà sportive locali nei centri che andiamo a gestire.Per quanto riguarda l’esperienza di questa nuova operazione e delle dif-ficoltà storiche attuali, consiglio alle

[Aquapool]

VASCHE Indoor: vasca principale: 25 x 16 x h 1,45 m (didattica, agonismo e nuoto libero) - vasca bambini: 8 x 6 x h 0,60 m (didattica e attività ricreativa) - vasca media: 10 x 16 x h 1,20 m (acquafitness, didattica, attività di recupero funzionale e attività ricreativa) Outdoor: Vasca sportivo-ricreativa, ca. 600 mq di forma irregolare: 4 corsie da 25 m; zona scivolo toboga (ca. 80 m, con gommoni doppi o singoli); zona idromassaggi: 15 postazioni libere compresi aereo massaggio e doccia cervicale; area ludica e zona spiaggia per bambini: miniacquascivolo inserita in area verde attrezzata per un totale di superficie di 12.000 mq.

AREA FITNESS Sala danza: sala corsi di circa 150 mq

AREA WELLNESS Termarium: complessivamente circa 800 mq, compresi spogliatoi (circa 200 mq) Vasche benessere: vasca principale: 25 postazioni con lettini aeromassaggio, idromassaggi, docce cervicali (ca. 130 mq) - vasca salina: ca. 20 mq Zona sauna: biosauna da 6-8 posti, sauna finlandese da ca. 18 posti - bagno turco: ca. 15 posti; docce emozionali e area relax (complessivi 35 posti)

AREA RISTORO Bar interno: tavola calda e fredda - dimensioni ca. 300 mq (magazzini e cucina a servizio ca. 80 coperti) Bar esterno: tavola calda/fredda - al servizio della piscina esterna e per intrattenimento serale

TEMPO REALIZZAZIONE 11 mesi di cantiere

COSTO INVESTIMENTO € 8.700.000,00

SOLUZIONI Tutte le vasche a sfioro utilizzano la tecnologia Myrtha eTECNOLOGICHE sono ispezionabili nel seminterrato e hanno immissione

laterale (brevetto Ae T Europe) - Locali tecnici a servizio di tutto il complesso con termo ventilanti con recupero energetico; produzione calore caldaia a condensazione, cogeneratore; due sistemi di supervisione che regolano temperature; umidità, funzionamento di tutti gli ambienti presenti e servizi (acqua delle vasche docce ecc.), e tutte le macchine, termo ventilanti e luci presenti nell’impianto.

PRINCIPALI ATTIVITÀ Nuoto libero, nuoto guidato, acquafitness (varie tipologie), E SERVIZI OFFERTI treadmill, attività in acqua per terza, acqua antalgica,

attività per disabili, recupero funzionale in acqua, corsi per neonati, bambini, ragazzi, per scuole primarie e secondarie, preagonistica, agonistica, master e triathlon - corsi tonificazione, pilates, zumba, danza moderna e classica, hip hop ecc. - corsi tennis, atletica, tiro con l’arco.

CARATTERISTICHE IMPIANTO SNEF LAMBRONE

amministrazioni che vogliono tenere in considerazione un investimento e una realizzazione di questo gene-re, di seguire l’esempio del territo-rio erbese. Un centro sportivo così grande può diventare un riferimento anche per gli altri comuni limitrofi più piccoli.Meglio concentrarsi, se possibile,

in pochi impianti di natura sovra-comunale, che soddisfino le esigenze di tutti. Quando si realizza un centro anche con funzioni sociali, è neces-sario condividere le strategie con l’intera comunità, facendo appello al senso di appartenenza ad essa, per superare insieme le difficoltà econo-miche di oggi.

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AnifEurowellness

Lo sforzo di questo ultimo anno profuso dai vertici ANIF a beneficio del settore sportivo tutto, sembra possa sortire presto i risultati attesi. Il progetto di legge, cui hanno lavo-rato gli esperti di ANIF, sarà presto discusso nei dettagli per approdare al Parlamento, dopo il vaglio dei Mi-nisteri di competenza, CONI ed Enti di Promozione Sportiva.In questi giorni il Presidente Dure-gon, supportato dai soci fondatori, dal direttore Mazzia e dall’avvocato Succi, sta lavorando alacremente perché l’iter compia i passi decisivi per essere recepito dalle istituzioni.Un passaggio epocale per il nostro Paese, così refrattario ai cambia-menti ma consapevole che il settore debba radicalmente cambiare anche in forza dei numeri che riesce ad esprimere: fra operatori e indotto coinvolge oltre un milione di lavo-

ratori, molti con contratti sportivi, garanzia di compensi e occupazio-ne, che sfuggono a censimenti su tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile. In particolare il rico-noscimento delle SSD con fini di lucro cancellerà le statistiche zoppe configurando un’Italia più sana, sostenuta da un apporto contributi-vo allo Stato che oggi la piattaforma sportiva nazionale non concede alle casse nazionali.

Losporteunanuovaleggeperilsuofuturo(edelnostroPaese)

ANIF e i vertici istituzionali sono ormai arrivati alla definizione e al recepimento della rivoluzionaria norma che farà chiarezza definitiva nel nostro settore.

Un percorso faticosamente costruito da ANIF, appoggiata da associa-zioni omologhe e sinergiche come Acquanetwork, E.A.A, e da dirigenti sportivi che si sono adoperati per il bene di tutti, addetti ai lavori e sistema paese, che oggi più che mai ci implora di cambiare.Cambiamento é la parola chiave alla base del progetto di legge, bozza che ha tenuto in alta considerazione la parallela legge Fossati, orientata ad ammodernare la regolamentazione dello sport, valorizzando e tutelando il volontariato, forma di sostegno al movimento sportivo insostituibile e vitale per le circa 100.000 asd ed ssd italiane. In tal senso, Duregon e ANIF, oltre ad apprezzarne e condi-viderne appieno i contenuti, hanno considerato di integrare i passaggi chiave del proprio disegno normati-vo con quello della legge Fossati, che ha anche il merito di interpretare le istanze degli enti di promozione sportiva, motore fondamentale per lo sport di base e non solo. Ma ANIF é andata oltre, conferendo un respiro senza precedenti a tale progetto di legge che sinteticamente si articola nei seguenti punti:

• riconoscimento delle SSD con fini di lucro, soggetti ad oggi inesistenti, come società sportive ordinarie dilettanti-stiche in aggiunta alle asd ed ssd che continueranno ad esistere;

• il loro valore è identico a quello delle asd ed ssd già esistenti ed è importante per l’avviamento allo sport dei giovani, l’attività fisico/sportiva di base di tutti i cittadini, il mantenimento della salute e la prevenzione delle malattie, con rico-noscimento del CONI e Ministero della Salute -e vantaggi per club, costi sociali per la sanità, cittadini/consumatori-;

• le SSD ordinarie sono soggette al paga-mento IVA da 0 al al 4 % -beneficio per le casse statali ed equità contributiva-;

• contratti degli operatori sportivi a tempo determinato normati senza più interpretazioni equivoche;

• versamenti previdenziali del 10% per i contratti di compenso sportivo ed am-

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AnifEurowellness

Losporteunanuovaleggeperilsuofuturo(edelnostroPaese)ministrativi -intuibile il vantaggio per gli operatori delle SSD-;

• tassazione del 50% degli utili, con un’a-liquota del 27% -beneficio per l’erario-;

• sgravi fiscali per ammodernamento, re-alizzazione di impianti, rinnovo attrez-zature e altri elementi che connotano le strutture sportive -vantaggi per i club e per le aziende fornitrici-;

• ripartizione fra i soci degli eventuale di-videndi -beneficio per i titolari, che oggi vivevano nel limbo di ragioni sociali ibride che escludevano utili-;

• chiarezza per titolari dei club, autorità di controllo, dipendenti-;

• emersione del sommerso ed efficace soluzione anti-evasione fiscale -anti concorrenza leale, ma anche crescita del gettito a favore dell’erario e chiarezza per gli organi di controllo-.

In buona sostanza, da un lato le SSD vivranno una inedita stagione di imprenditorialità fino a ieri negata da lacciuoli normativi e forme di collaborazione insostenibili, sapen-do quale sia la configurazione che meglio si adatterà all’attività pro-mossa dal club o piscina, dall’altro il Legislatore farà definitiva chiarezza assicurando allo Stato quello che è lecito si attenda e facilitando il com-pito di controllori e controllati.Accanto alle associazioni sportive (vere con i soci protagonisti della vita sociale) e alle società sportive dilet-tantistiche (che per loro scelta decidono di reinvestire gli utili nell’attività stessa) esisteranno le società sportive dilettantistiche ordinarie, che libere di produrre daranno più gettito allo Stato e daranno una potente spinta allo sviluppo dello sport praticato da tutti i cittadini negli impianti diffusi su tutto il territorio nazionale.E chi farà il “furbo”, inclinazione molto italica, ne risponderà in punta di diritto, a beneficio di tutti coloro che sono retti ma inquietati dall’idea di subire ancora ispezioni e sanzio-ni inique e aleatorie, con la nuova legge gli organi di controllo saranno legittimati a perseguire i trasgres-sori, escludendo cacce alle streghe penalizzanti per tutti.

Presidente, quali le ragioni alla base dell’incessante prodigarsi suo e dei vertici ANIF su molteplici fronti, dal Movimento per la Salute alla ben più complessa impresa di arrivare al varo di una nuova legge sullo sport?Abbiamo una lunga esperienza nel settore sportivo, atleti prima poi tecnici e, da decenni, dirigenti dedi-cati a tempo pieno alle nostre realtà sportive. L’ambiente, con riferimento particolare a piscine e fitness, sta affrontando una fase delicata anche per il declino dell’Italia. Nonostante le difficoltà, sono diversi i bravi tito-lari, manager ed operatori che rie-scono ad ottenere risultati gestionali e sportivi rilevanti. Ma a complicare il già tortuoso percorso di chi intra-prende e lavora nel nostro ambiente, oltre a situazioni di inaccettabile concorrenza sleale, abbiamo rileva-to un crescendo di controlli spesso pretestuosi, figli di leggi non chiare e oggetto di interpretazioni troppo personali, con ricadute negative per chi opera onestamente, financo

sanzioni spesso ingiuste e insoste-nibili per chi le subisce. Una norma che faccia definitivamente chiarezza è vitale per tutti e porterà benefici ad ogni parte coinvolta e, su tutti, al cittadino. E questa norma vive anche del decisivo assioma sport=salute, che è alla base del nostro progetto Movimento per la Salute.

Cosa la convince che presto arri-veremo ad una nuova legge che permetterà allo sport nazionale di ingranare una marcia decisiva per la sua evoluzione?Alle spalle abbiamo anni di fatiche, dialogo costante fra soci di ANIF e, soprattutto, tavoli di confronto con Direzione Generale delle Entrate, Ministero del Lavoro, Inps, oltre ov-viamente a CONI, Enti di Promozione e Industria calata nel nostro settore. Questo ci ha permesso di maturare alcune idee che non penalizzassero lo Stato, ma che aiutassero anche lo sport nazionale inteso come movi-mento e stile di vita sano. Abbiamo atteso anche il momento ideale per-

Il Presidente Giampaolo Duregon risponde alle nostre domande

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AnifEurowellness

ché la politica fosse bendisposta ver-so un cambio di rotta fondamentale per il sistema sport e indispensabile per la nostra nazione. Abbiamo già presentato il Testo Unico e, dopo aver ritoccato alcuni punti, registrati i consensi delle parti coinvolte, sia-mo arrivati veramente al passaggio finale. Sono persuaso che nei primi giorni di febbraio 2015 il nostro dise-gno possa essere legge.

Quali le ragioni alla base del pro-babile successo di questa nuova norma?Abbiamo integrato più volte il testo creando un proficuo parallelismo con l’ottima legge Fossati, che inquadra meglio l’irrinunciabile volontariato sportivo, completando la portata di quella che è la nostra proposta. Questa legge non aiuta alcune branche dello sport ma tutto il settore. Determinando agevola-zioni che non comportano costi per lo Stato, il quale, anzi, ne riceverà anche benefici finanziari, vantaggi sono previsti per le società sportive ed anche per le aziende fornitrici e produttrici. Con questi presupposti è lecito attendersi una conclusione positivissima dell’iter avviato un biennio fa.

Tornando a Movimento per la Sa-lute, può aggiornarci sugli sviluppi e sulle prospettive?La start up è stata faticosa perché inzialmente alcuni medici non erano idonei a comprendere il percorso che li vedeva protagonisti positivi.

Oggi, dopo oltre un anno, contiamo su una squadra di medici di base che ha magnificamente interagito con i club, portando risultati molto sod-disfacenti per i medici stessi, i club coinvolti, ma, soprattutto, i pazienti e i soci dei centri sportivi. Tant’è che possiamo documentare case histori-es in cui trovano conferma la validi-tà di MpS e la forza che tale progetto ha sul piano sociale e sull’educazio-ne al movimento personalizzando programmi e attività. Dati così con-vincenti che li abbiamo presentati al recente congresso dei medici di base tenutosi a Firenze: circa il 50% delle prescrizioni sono seguite dai pazienti che approcciano all’attività motoria con entusiasmo e grandi benefici per la propria salute. Il futuro dello sport è soprattutto salute e prevenzione e MpS sta tracciando la strada mae-stra da seguire.

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70  HAPPY AQUATICS 1 2015

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aXe OLTRE L’IDEA DI ATTIVITA’ IN ACQUA

WIBIT: PER WEEKEND DA RECORD ANCHE D’INVERNO

SWIMXWIN, SPECIALISTI DEL PERSONALIZZATO

Sappiamo promuovere al meglio le attività in piscina? Interpretiamo il bisogno di muoversi e di divertirsi fra emozioni e coinvolgimento di chi guarda all’acqua ancora con poco interesse o è demotivato da anni di mediocri corsetti di acquaticità verticale? Lo staff della piscina è collegato in ogni suo comparto (reception-direzione-istruttori-assistenti alla clientela-area vendite) per entusiasmare ogni ospite del proprio club/piscina? Abbiamo la certezza di aggiornare il nostro staff con qualche momento

formativo una tantum o è meglio monitorare tali percorsi, direttamente dalla propria sede, coinvolgendo indistintamente il proprio Team in percorsi a cadenza trimestrale, con un test di verifica annuale? Comunichiamo al meglio al cliente e a chi potrebbe diventarlo cosa siamo capaci di offrire di extra-ordinario, che vada oltre la piatta offerta di sempre? Una serie di doman-de che il Comitato Tecnico Scientifico di EAA, in sinergia con il Centro Ricerche di Aqquatix, si è posto, allorché ha progettato questi programmi, aXe Programs, full package (tecnico/metodo-logico con 3 aggiornamenti all’anno- marketing - comunicazione/pubblicità - pareri medici su benefici). Ne sono nati i primi cinque aXe Pro-grams, per ora afferenti all’area Aquafitness,

che è quella che può invogliare più facilmen-te anche chi non è interessato alle proposte tradizionali delle piscine o si è stancato del solito corso di nuoto o scuola nuoto. L’obiettivo è rendere sempre piene le piscine e, superando le aspettative di ogni singolo cliente, indurlo a legarsi al proprio club non per un ciclo di lezioni, ma per una stagione intera, vivendo momenti ogni volta irripetibili, ma funzionali a risultati concreti che si attaglino al bisogno di ogni allie-vo. Scopri l’esclusivo format di questo servizio che ruota su piattaforma e.leraning, accessibile direttamente dal PC del proprio club:

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I sistemi modulari Wibit Sports sono la vera soluzione per portare nelle piscine piccole, medie e gran-di popolazione anche

motoriamente inattiva, che però è in cerca di svago, emozioni ed evasione: insomma, se il “vecchio” contenitore non è in grado di allargare l’offerta, Wibit Sport è la vera soluzione per rendere irresistibili le proprie vasche, con punte di successo massimo nei weekend, fino alla triplicazione del numero di frequentatori. Inoltre Wibit può essere l’elemento decisivo per invo-gliare ad andare in piscina chi la abbandona per noia o bambini che la frequentano saltuaria-mente con le scuole.Una scelta che va dal nuovo FastTrack per va-sche di profondità di 1 metro, fino a sistemi più

complessi e ricchi di varianti, componibili: dal più richiesto AquaTrack ad altri moduli, veloci da gonfiare e sgonfiare, che rendono ludiche e attrattive tutte le vasche e gli specchi d’acqua. Orientarsi oggi su Wibit Sports (possibili anche test a noleggio per misurare il grado di entusia-smo che questi giochi suscitano) significa poter disporre di questi elementi ad alto impatto attrattivo, anche nella bella stagione; e per gli operatori estivi (piscine, mare, laghi), program-mare già da ora di acquisire i sistemi più grandi Wibit Sports, di cui Sport Park 145 è il top di gamma, significa avere la certezza di rendere la prossima stagione particolarmente redditiva e arricchita da grandi novità. Novità, che Wibit 2015 annovera nel suo ricchissimo catalogo consultabile su

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Aqquatixperiences, per “affollare” corsi e vasche nel mondo

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HAPPY AQUATICS 1 2015  71

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“ILLUMINA” LA TUA PISCINA CON AQUABIKE BPM THREE DI AQQUATIXBrevettata e collaudata con oltre un anno di test e rivisitazione del progetto originale, dal mese di marzo (presentazione a Forum Piscine) BPM Bike Three illuminerà le vasche più trendy, emozionali e di successo in Italia e nel mondo. Con BPM Three infatti Aqquatix ha perfezionato il sistema protetto da brevetto per cui al variare del ritmo di pedalata, si illumine-ranno led con differenti colorazioni. Un sistema autoalimentato dallo stesso pedalare in acqua, emozionando e motivando chiunque utilizzi queste rivoluzionarie bike acquatiche e abbia l’opportunità di provarle una volta (un training anche autogestito dallo stesso fruitore/allievo/atleta che può utilizzare BPM Bike senza la guida dell’insegnante).

Un primato mondiale made in Italy e richiestis-simo in tutto il mondo. BPM Bike significa entrare nel futuro dell’ac-quaticità, nella new aquatic generation commu-nity, che interpreta in ogni sua espressione un nuovo stile di vita acquatica, dove l’allenamento convive con emozioni, divertimento, motivazio-ni fortissime a frequentare il proprio club.

[email protected]

TRIFIT PER STARE IN FORMA… AL CUBO: SWIM - BIKE - RUN! TriFit è la proposta italiana per il Triathlon indoor e sfrutta l’ap-peal del triathlon, ora

più che mai in crescita, ma in chiave innovativa, dinamica, divertente e performante! Un nuovo approccio all’attività fisica: serio, ma divertente; sfidante, ma alla portata di tutti; impegnativo, ma gratificante. 4 buoni motivi per inserire TRIFIT nel tuo Club: • Proporre nuovi format ai tuoi clienti. • Svolgere un’azione di fidelizzazione dei

“vecchi soci”. • Attivare una campagna di acquisizione di

nuovi soci.

• Veicolare il tuo brand abbinato all’immagine di uno sport in grande crescita, innovativo e di tendenza.

Il progetto TriFit inizia dalla formazione degli istruttori e dei personal trainer presenti nel cen-tro fitness al fine di creare uno staff che sappia seguire e motivare i tuoi clienti.L’attività proposta ai partecipanti prevede 3 diversi livelli conseguiti con la partecipazione al corso ed il superamento di divertenti ed acces-sibili test. Alla fine di ciascun corso è prevista una prova finale, “TriFit Contest”, aperta a tutti i partecipanti al corso e non solo. Presentazione ufficiale a Forum Piscine, al workshop gratuito previsto venerdì 20 febbraio - ore 11.15-12.15.

Per ulteriori informazioni:

[email protected]

BeBalanced!

AIREX SINONIMO DI ECCELLENZA IN PALESTRAEssere leader nel fitness è prerogativa di pochi; nel caso dei tappetini da palestra e riabilita-zione, questo primato su scala planetaria è prerogativa esclusiva di Airex. Se pensiamo che il settore fitness è in crisi, ma che le uniche aree ancora redditive e di successo nei migliori club sono quelle che attengono a discipline a corpo libero, è palese che disporre di tappetini top quality, ognuno dedicabile ad una specifica attività, assicura il 50% dell’ottimo risultato at-teso dai più affermati professionisti, club mag-giormente credibili e ambienti capaci di dare massima centralità al cliente, allievo, paziente. Airex infatti, se in palestra dispone di soluzioni per fitness, pilates, yoga, in campo riabilitativo e posturale si staglia per la linea Physio, Rehab e Balance, non limitata ad un solo prodotto, ma con diverse alternative.

E, anche se sembra impossibile parlando di tappetini, Airex è sinonimo di costante innovazione, come si evince dalla serie di novità lanciate nell’ultimo periodo, come la linea Calya-na. Per guidare il settore è necessario avvalersi del partner migliore: Airex è il vero dominatore qualitativo nel mondo del wellness, fitness, salute; un brand di alta qualità distribuito da Aqquatix che, degli elevati standard, ha fatto la sua missione:

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HOSAND & AQUA CARDIO SYSTEM: RIPENSARE IL SERVIZIO IN VASCA

Aqua Cardio Training, promosso da EAA come vero corso e percorso da introdurre in ogni piscina - sotto l’esperta guida dei medici sportivi Benelli e Confalonieri - è quanto di meglio un club possa offrire a qualsiasi frequen-tatore di piscina. Un sistema che consente di valutare in tempo reale il battitto cardiaco utilizzando la tecnologia wifi di Hosand. Gruppi di 32 persone lavorano contemporaneamente e possono verificare su un monitor se stanno rispettando le intensità previste dalle eser-citazioni suggerite dall’insegenante; oppure altri clienti che, invece di nuotare, preferiranno cimentarsi in attività verticali, con o senza bike e treadmill, seguendo un programma persona-lizzato guidato o meno da un personal trainer; o ancora, altre persone impegnate in percorsi

di recupero funzionale, seguite dal professio-nista abilitato a proporre certe attività, con la certezza che il programma venga rispettato da ogni allievo in acqua. Il tutto memorizzabile e trasferibile direttamente ad ogni cliente, il quale, comunque e sempre, potrà vedere l’andamento del lavoro svolto sul monitor collocato a bordo piscina. Hosand - brevettato - è il cuore di Aqua Cardio Training, un servizio innovativo che collega allenamento a salute, perseguendo miglioramenti misurabili e appaganti per chi segue certi programmi: con piena soddisfazione del cliente, del club e dell’operatore. Da non perdere alla WAM di Bresso (7-8 febbraio) il percorso formativo Aqua Cardio Training. Il sistema è distribuito in esclusiva da Aqquatix: per test e informazioni [email protected]

Dal monitoraggio del battito cardiaco, all’aqua personal training fino alla gestione autonoma della seduta in acqua da parte di ogni cliente

LA NUOVA AQX LINE: PER ENTRARE NELL’UNIVERSO AQQUATIX

Aqquatix va oltre l’immaginabile, perché se da un lato con la gamma BPM precorre i tempi e le mode che l’acqua abbraccia, dall’altro intende essere inclusiva e accessibile a tutti: da febbraio sarà possibile scoprire Aqquatix

planet e disporre degli attrezzi acquatici più apprezzati e richiesti al mondo, grazie alla economica e versatilissima new entry level AQX Bike, la prima referenza di una gamma “SMILE price” per scoprire cosa significhi entrare nel circuito Aqquatix/EAA: semplice, essenziale e funzionale, con optional che la rendono ricca di dotazioni, completa e multiuso, senza far rim-piangere la qualità delle migliori Aqquatix Bike,

ma mantenendosi più sobria e accessibile. AQX Bike, dotata degli eccellenti pedali Aqquatix, mantiene tutte le migliori caratteristiche degli attrezzi più evoluti ed è l’attrezzo che guida una linea di prodotti, AQX, collegata al brand leader Aqquatix. Per scoprire subito questa new entry in casa Aqquatix e gli altri prodotti AQX:

[email protected]

K-WELL/TECNOCOMPONENT

Sia in Italia che all’estero, il fitness è diventato ormai più di una semplice moda: è uno stile di vita che combina movimento, corretta alimen-tazione, cura del corpo e della mente, ma anche divertimento, musica, relazioni sociali, star bene con se stessi e con gli altri.K-Well/Tecnocomponent è stata fra le prime aziende del settore ad intuire il cambiamento e propone una vasta offerta di piccoli strumenti di lavoro versatili e innovativi per tutte le spe-cialità: attrezzi semplici, accessibili e straordi-nariamente efficaci per il lavoro a corpo libero. A distinguerla dalle altre aziende, è soprattutto la capacità di capire in anticipo ciò che è desti-nato a lasciare il segno nel mondo del fitness. Concentrando il proprio business nell’offrire ai

centri wellness piccoli attrezzi, come i kettlebell o prodotti innovativi, come le k-bag a sei prese, punta moltissimo sulla qualità del prodotto tenendo alta la bandiera del Made in Italy, sulla quale si fondano anche l’incremento delle vendite e lo sviluppo dell’azienda verso l’estero. Acquisendo i marchi e gli stampi di brand storici, come Aerobika e Fitboxe, e guidando nel design gli artigiani italiani, ineguagliabili per affidabilità e manifattura, è stato possibile unire l’esperienza alla qualità, dando nuovo vigore ai prodotti 100% italiani. In completa controtendenza con i principali concorrenti sul mercato, per K-Well è fondamentale continuare a rimanere unici e riconoscibili attraverso la qualità e l’esclusiva eleganza di una produzione possibilmente nazionale, offrendo agli esperti del fitness le migliori attrezzature per caratte-rizzare il loro lavoro con stile ed efficienza.Per info: www.kwell.it

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HAPPY AQUATICS 1 2015  73

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MED+ : SERVIZI MEDICO SPORTIVI PER I CENTRI SPORTIVIStrutturata per offrire i propri servizi in outsourcing su tutto il territorio nazionale, MED+ / Servizi Medico Sportivi (www.medpiu.com) na-sce per sviluppare servizi di prevenzione sanitaria e riabilitazione motoria rispondenti alle complesse esigenze del settore sport-benessere. MED+ si rivolge ai gestori di impianti polisportivi, centri benessere, hotel ed aziende sia per la forni-tura di un ambulatorio medico attrezzato di arredi e strumenti conformi alle normative vigenti, sia per la gestione delle visite mediche (idoneità) e sportive per gli utenti finali. Ai gestori viene proposto da subito un progetto

economicamente sostenibile ed anzi remunera-tivo. Le attrezzature per l’allestimento dell’am-bulatorio (con defibrillatore) e la formazione sono infatti coperte dalla gestione delle visite mediche, per le quali viene inoltre garantito un software gestionale ed un aggiornamento continuo del personale. L’unione delle competenze presenti all’interno di MED+, sia in ambito sportivo sia medico/sani-tario, consente così di sviluppare uno studio di fattibilità proiettato eventualmente anche ad altre attività mediche quali ad esempio la riabilita-zione, la dietologia, la cardiologia, la pediatria,

la medicina estetica ecc. secondo la tipologia di location, le attività già svolte e la domanda del mercato locale

Per maggiori info:www.medpiu.com - [email protected]

BRIZZA, LA CALZA TECNICA PER LA PISCINA E PER LA PALESTRALa calza più innovativa e qualitativa per le attività in piscina è rigorosamente

Brizza, azienda leader che esporta in tutto il mondo, specializzata in calze sportive. Ricerca e sviluppo del team Brizza hanno portato al varo della seconda generazione di calze sia per il fitness (linea Wellness), sia - ed in particolare - per l’acqua (H2o Line), con focus su aquafitness, training con grandi attrezzi, scuola nuoto e beach sports. Una qualità così alta che ha portato alla naturale sinergia Brizza-Aqquatix, i cui denomina-tori comuni sono standard superiori e innova-zione costante: partnership avvalorata dalla più

accreditata scuola di formazione professionale in piscina, EAA. Sia la linea Wellness, con silicon grip disegnato per ottimizzare lo svolgimento di attività come pilates, yoga, stretching e diverse arti marziali, che la linea H2O (con grip floccato disegnato per miglior comfort, massima sicurezza e stabilità del piede), prevedono anche taglie per più i piccoli (dalla tg. 30). Tutto made in Italy, con tessuti pregiati, resistenti al cloro e ai raggi UV, trattamento antibatterico. 3 le colorazioni: fuxia, nero, blu. Per quantitativi molto accessibili è possibile richiedere l’espositore da banco, con la certezza di proporre al cliente della propria piscina le Brizza Socks: standard di qualità elevatissimi a prezzi imbattibili.

Per acquisti ed [email protected]

MAP & CO, PEDANE, SOLUZIONI MOBILI PER RIALZARE IL FONDO PISCINA E BOX COLORATI PER LE ATTREZZATURE

Un sistema modulare unico al mondo per valorizzare ogni spazio di vasche che potrebbero essere sottoutilizzate

Per piscine sovente troppo profonde o in caso di impossibilità di disporre di più vasche a differente

destinazione d’uso, c’è la soluzione modulare per ogni fondo. MAP System, con profilati in pcv e moduli di 100x100cm ad altezza che risponda alle esigenze del richiedente (min 20 max cm 80), si presta in particolare per attività riabilitative, didattica per i bimbi e attività di fitness con piccoli attrezzi; invece, per grandi attrezzi come bike e treadmill, o per veri e propri circuiti, Aqquatix lancia la nuova pedana in inox realizzata su misura e base in polietilene altamente resistente ed in grado di reggere carichi rilevanti. Entrambe le soluzioni sono molto pratiche sia per immergere e fissare tali basi, che per rimuoverle e sgombrare il fondo piscina. E se queste soluzioni fossero eccessive, la più pratica ed immediata alternativa è il Puzzle Step, che consente di realizzare coloratissime basi a diverse altezze più o meno regolari, ad altezza variabile con gradini componibili o a piano omogeneo, grazie al sistema ad incastro, che

consente infinite possibilità di assemblaggio. Infine, fra le novità, anche i nuovi contenitori per attrezzi e accessori: dagli inediti “Yellow Box”, dotati di ruote e in due misure, ai nuovi contenitori con profilati in pvc quadro, che assicurano massima aerazione e asciugatura degli attrezzi riposti.Info: [email protected]

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EAA sostiene Official PartnerMain Sponsor & SupplierMedia Partner Affiliata a

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ISPO BEIJING BEIJINGCINA

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ISPO MUNICH MONACOGERMANIA

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AQUAFITNESSMARATHON

MILANOITALIA

www.euroaquatic.it7 - 8FEBBRAIO

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FORUM CLUB BOLOGNAITALIA

www.forumclub.it19 - 21FEBBRAIO

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FORUM PISCINE BOLOGNAITALIA

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HOLISTIC DAYS ITALIA www.euroaquatic.it28 - 29MARZO

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FESTIVALAGDE FRANCIA

www.eaa-france.fr PRIMAVERA

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RIMINIWELLNESS RIMINIITALIA

www.riminiwellenss.com28 - 31MAGGIO

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AQUAFITNESS DAYS ITALIA www.euroaquatic.it2 - 5LUGLIO

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CONVENTION DAYS ITALIA www.aqquatixperience.com SETTEMBRE

CALENDARIO EVENTI E FIERE INTERNAZIONALI

FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO, ALTA PROFESSIONALITÀ IN PISCINA

Yellow C 287 C

Yellow C 287 C

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I VANTAGGI DI HAPPY AQUATICS_RICEVI A CASA HAPPY AQUATICS AD OGNI USCITA: 4 NUMERI L’ANNO_DIVENTI SOCIO DI EAA, CON UNA SERIE DI VANTAGGI PER PARTECIPARE AI CORSI E AGLI EVENTI_HAI IN ANTEPRIMA TUTTE LE NOVITÀ DEL MONDO PISCINA_SCONTI SULL’ACQUISTO DI MATERIALE DIDATTICO

COME FARE AD ABBONARSI? _LEGGI ATTENTAMENTE LE INFORMAZIONI SOTTOSTANTI_COMPILA TUTTI I CAMPI DELLA TABELLA A FIANCO_SPEDISCI VIA FAX AL N. +39 049 9619140

TIPO DI ABBONAMENTO 4 NUMERI ALL’ANNO EURO 30,00

PAGAMENTO HO GIÀ VERSATO SUL C/C POSTALE N. 48862056, INTESTATO A EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION

HO GIÀ EFFETTUATO IL BONIFICO INTESTATO A: EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION MONTE DEI PASCHI DI SIENA FILIALE DI CITTADELLA (PD) IBAN: IT 66 U 01030 62523 000001915667

PER RICEVERE HAPPY AQUATICS

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PROVINCIA

Editore:

EUROPEAN AQUATIC ASSOCIATION

Via Rossi, 3/F - 35030 Rubano (PD)

Registrazione Tribunale di Padova

N. 1727 del 9 marzo 2001

[email protected]

Direttore Responsabile: Gianni Gross

Direttore Editoriale: Marco Tornatore

Comitato di Redazione:

Piero Benelli, Francesco Confalonieri, Alessandro Favero,

Linda Marabello, Marco Favero, Luca Salvatori

Hanno collaborato:

Associazione Acquanetwork, Antonella Barbieri,

Frédéric Maurin Belay, Piero Benelli, Micaela Cillerai,

Edoardo Cognonato, Francesco Confalonieri,

Riccardo de’ Medici, Giampaolo Duregon, Andrea Gilardoni,

Massimo Giuliani, Angelo Gnerre, Gabriella Lavore,

Ciro Lo Giudice, Alberto Manzotti, Anna Rita Misciglia,

Andrea Ronchi, Michel Van Deurzen,

Arja Van Der Meulen - Haagsma, Roberto Valori

Progetto grafico e impaginazione: Simone Perozzo

Pubblicità: EAA | [email protected]

Stampa: Nuova Jolly - Rubano (PD)

Chiuso in tipografia: 21/01/2015

ANNO XVII_n1_gennaio | marco 2015

Page 78: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

LE DATE E LE SEDI DEI CORSI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI, PER INFORMAZIONI: [email protected] | T. +39 049 9600938 | F. +39 049 9619140

SCONTO 10% PER ISCRIZIONI CON ALMENO 15 GIORNI DI ANTICIPO

EVENTI

E WINTER AQUAFITNESS MARATHON CONVENTION LOMBARDIA GESTISPOST BRESSO (MI) 7-8 FEBBRAIO NEW

E HOLISTIC DAY CONVENTION sede da definire da definire 28-29 MARZO NEW

E RIMINI WELLNESS FREE MASTERCLASSES EMILIA-ROMAGNA FIERA RIMINI 28-31 MAGGIO NEW

E AQUAFITNESS DAYS - ITALIA CONVENTION sede da definire da definire LUGLIO NEW

AQUA EDUCATIONAL

C ACQUATICITÀ 0-3 ANNI 1° LIVELLO PUGLIA sede da definire BARI 14-15 FEBBRAIO

1° LIVELLO LAZIO sede da definire ROMA 14-15 MARZO

1° LIVELLO CAMPANIA sede da definire NAPOLI 16-17 MAGGIO

AQUAFUNCTIONAL & REAHB

C RIEDUCAZIONE FUNZIONALE IN ACQUA BASE EMILIA-ROMAGNA sede da definire BOLOGNA 14-15 FEBBRAIO

ANCA-RACHIDE EMILIA-ROMAGNA sede da definire BOLOGNA 11-12 APRILE

CAVIGLIA-GINOCCHIO EMILIA-ROMAGNA VILLAGGIO DEL FANCIULLO da definire 9-10 MAGGIO

C ACQUA E DISABILITÀ 1° LIVELLO VENETO sede da definire VENEZIA 1 MARZO

2° LIVELLO VENETO sede da definire VENEZIA 17 MAGGIO

AQUATIC HEALTH

C AQUACONTROLOGY® for SPORT TOSCANA CN MONTEVARCHI MONTEVARCHI (AR) 25 GENNAIO NEW

for REHAB TOSCANA CN MONTEVARCHI MONTEVARCHI (AR) 29 MARZO NEW

for SENIOR LOMBARDIA sede da definire da definire 10 MAGGIO NEW

AQUAFITNESS NEW

C AQUAFITNESS INSTRUCTOR BASIC PUGLIA WSPACE BARI 3 GEN - 1 FEB

BASIC TOSCANA CN MONTEVARCHI MONTEVARCHI (AR) 7-8 MARZO

BASIC LOMBARDIA sede da definire MILANO 11-12 APRILE

BASIC EMILIA-ROMAGNA sede da definire BOLOGNA 9-10 MAGGIO

SPECIALIST LOMBARDIA SEVEN INFINITY GORGONZOLA (MI) 28 FEB - 1 MAR

SPECIALIST TOSCANA sede da definire SIENA 23-24 MAGGIO

M DEEP WATER LIGURIA sede da definire GENOVA 25 GENNAIO

LIGURIA sede da definire GENOVA 19 APRILE

M AQUAFIGHTING - ACP LOMBARDIA DDS SETTIMO M. (MI) 15 MARZO

M AQUA STEP LAZIO sede da definire ROMA 22 FEBBRAIO

M AQUA JUMP LOMBARDIA sede da definire MILANO 29 MARZO

M AQUA CYCLING BASIC VENETO sede da definire VENEZIA 22 FEBBRAIO

BASIC EMILIA-ROMAGNA sede da definire BOLOGNA 22 MARZO

BASIC PUGLIA sede da definire BARI 19 APRILE

M AQUA TREADMILL BASIC VENETO PISCINE DI VICENZA ZANE’ (VI) 8 MARZO

BASIC TOSCANA sede da definire SIENA 19 APRILE

BASIC EMILIA-ROMAGNA sede da definire BOLOGNA 17 MAGGIO

ADVANCED LOMBARDIA SEVEN INFINITY GORGONZOLA (MI) 22 MARZO

M AQUAGAG E DIMAGRIMENTO SICILIA sede da definire CATANIA 8 MARZO

EMILIA-ROMAGNA sede da definire BOLOGNA 19 APRILE

LegendaC = corso S = stage M = master E = evento

Yellow C 287 C CALENDARIO CORSI ED EVENTI 2015

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Page 79: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

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Page 80: Happy Aquatics n.1 anno 2015 - ITA

INDAGINE COSA CHIEDE IL CLIENTE CHE (NON) VIENE IN PISCINA?

INTERMITTENT CIRCUIT

Il lavoro “intermittente” applicato al circuito in acqua

PERCORSI SALUTEUNA NUOVA OPPORTUNITÀ PER LE PISCINE

SPECIALE INTERVISTEGIAMPAOLO DUREGON

Le grandi sfide di ANIF a beneficio del settore

MASSIMO GIULIANI Un leader nello sport e nella politica

FRÉDÉRIC MAURINE BELAY Il Top Manager dalla Francia

SPORTFONDSEN (Arja Van Der Meulen - Haagsma)

Gestire 110 piscine in Olanda

aXe: QUANDO L’ISTRUTTORE

SCEGLIE DI DIVENTARE MAESTRO

ANNO XVII NUMERO 1 GENNAIO-MARZO 2015

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Contatti: [email protected] | www.aqquatix.com | +39 049 7381150

Aqquatix propone la più ampia gamma di attrezzatura per le attività in acqua: aquafitness, rehab, training, fun, scuola nuoto e accessori.Tutti gli attrezzi sono raccomandati da European Aquatic Association, che organizza corsi di formazione per singoli istruttori e crea soluzioni di business per il Club (www.euroaquatic.it)

.BPM aqquabike Scocca in polietilene, disponibile in 3 colori. Bike con e senza resistenza regolabile.

.ACTIVE aqquabike Telaio tondo in acciaio inox con nuovaverniciatura nera. Bike con resistenza regolabile.

.MOON walker Nuona versione con telaio in acciaio inox nero e nuova scarpetta in neoprene per maggior comfort.

.STAR treadmill Scocca in polietilene, disponibile in 3 colori. 3 rulli per un miglior scorrimento del nastro.