hiit vs low impact - 1 - ossigeno, cardiofrequenzimetri e obesità
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8/9/2019 HIIT vs Low Impact - 1 - Ossigeno, cardiofrequenzimetri e obesit
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HIIT vs Low Impact Le risposte definitive?
Parte 1 Ossigeno, cardiofrequenzimetri e
obesit
Urliamolo: a noi guerrieri del ferro laerobica fa vomitare, anzi, come si dice a Firenze, fa
ccahare!. Troviamo tutte le scuse per non farla, pallide giustificazioni per non mettere le chiappe
sul sellino della cyclette e preferiamo sottoporci a diete da tortura medioevale piuttosto che
zampettare un po sul tapis roulant. Eppure la catabolica attivit cardiovascolare fatta con criterio
ha tutta una serie di benefici organici importanti e salutari quali labbassamento della pressione e
del colesterolo!
Tralascio tutti questi benefici dellattivit cardiovascolare perch tanto tutti voi sapete che esistono
e sono importanti bla bla bla. Mi concentro, invece, su quello che luso dellaerobica in palestra:
la definizione ovvero mantenere una bassa percentuale di grasso corporeo.
Il palestrato medio letteralmente terrorizzato dalla parola catabolismo e associa due minuti di
corsetta con levaporazione completa della sua massa muscolare: c chi nelle fasi di massa non
sale nemmeno le scale per non catabolizzare... patetici!
Questo un puro pregiudizio, aggiungo anche: stupido. Del resto, tutti gli ambienti hanno le loro
brave fesserie stereotipate: fra i podisti tipico dire non faccio i pesi perch non voglio
ingrossare che poi i muscoli me li devo tirare dietro.
Vi mai arrivato per posta elettronica il jpeg qua sopra? Quando sento discorsi del tipo non
voglio i muscoli mi viene da pensare proprio a Maurizio. Il palestrato sa quanto sia difficile
mettere su muscoli, il tapascione sa quanto sia difficile dimagrire. Ragionare a compartimenti
stagni sempre perdente.
Nellattivit cardiovascolare, come nei pesi, esiste un filone che prevede allenamenti brevissimi e
intensissimi, portando a proprio favore la tesi che queste metodologie permettono di ottenere in un
tempo limitato gli stessi benefici delle attivit prolungate.
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Proprio perch odia visceralmente fare aerobica e qualsiasi alternativa sarebbe ben accetta,
anche saltellare sui carboni ardenti, il palestroide affascinato da queste teorie. Dopo un po che
siete nellambiente udirete una sigla che subito vi ammalier: HIIT, High Intensity Interval
Training, scatti di trenta secondi intervallati da recuperi di circa due minuti per un totale di una
decina di prove o protocolli simili derivati da questo. Laspetto terribilmente ipnotico dato dagli
slogan del tipo: questo tipo di attivit funziona meglio perch ti permette di bruciare calorieanche a riposo. Wow, a riposo!
Lidea questa: lHIIT accelera il vostro metabolismo e lo mantiene alto dopo lallenamento,
consumando un totale di calorie pi alto dellallenamento a bassa intensit. Gli adoratori
dellHIIT recitano si brucia anche a riposo! come un mantra. Poich stiamo parlando di
allenamenti impegnativi, lecito chiedersi se tutto questo sia vero.
Ho gi affrontato questo argomento e ho intenzione di inserirlo anche nel mio libro (!!), per alla
rilettura la roba che avevo scritto non mi piaciuta: di fatto una rilettura personale di articoli,
senza un vero contributo mio.
In questo ultimo mese, perci, mi sono dedicato a sviscerare meglio questo argomento e,
sinceramente, sono soddisfatto di quello che venuto fuori. Presento questi risultati che ritengo
anche unici nel suo genere: non perch abbia fatto chiss quale scoperta, ma perch non ho mai
trovato una analisi di allenamenti reali da palestra.
Spero che questa roba possa servirvi, principalmente lidea sperimentale che potete replicare se
siete un po pazzi da provare un po come me!
Il problema
Il tema migliore aerobica come le ciliegie: un argomento ne tira dietro un altro, sempre di pi.
E necessario impelagarsi nei meandri dei metabolismi energetici, nei labirinti dei modelli
cardiovascolari, nelle paludi delle reazioni chimiche, in altre parole necessario studiare la
Fisiologia dellEsercizio.
Questa branca della Fisiologia non pu che essere complicata, dato che studia il comportamento
dellUomo sotto stress fisico, analizza la Macchina Adattativi Perfetta quando i giri sono al
massimo e gli indicatori tutti sul rosso.
Per la prima volta nella mia carriera di scrittore vi allego una bibliografia della roba che ho letto,
pi volte, e ho cercato di studiare. Lo faccio non perch mi diciate bravo, ma per far capire che la
base teorica notevole.
Alla fine, mi sono incasinato perch la roba era troppa. Perci, ho dovuto dare un taglio operativo
al tutto: determinare una modalit per poter confrontare fra loro i miei allenamenti in modo da
determinare la tipologia ottimaleper me ai fini dei consumi calorici.
Il confronto implica:
La scelta di unparametro di riferimento. Questa una vera banalit: stiamo parlando alla fine delle
calorie consumate ad allenamento, lo sa anche mia nonna.
La scelta di un metodo di misurazione del parametro di riferimento. Anche questa una banalit,
per meno, perch alla fine non ci pensa mai nessuno a misurare: necessario inventarsi
qualcosa per misurarle, queste cazzo di calorie altrimenti il tutto diventa come la storiella del pH:
tutti a alcalinizzarsi il corpo con le goccioline magiche, senza sapere se il proprio piscio acido
oppure no Mah.
Lossigeno come elemento fondamentale
Oramai lo sanno anche i sassi che lenergia fornita ai nostri muscoli per far muovere le testine della
miosina sullactina fornita dallATP AdenosinTriFosfato (in realt queste conoscenze si
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dimostrano molto meno ferrate di quanto si pensi se scendiamo nei particolari, per andiamo
avanti).
LATP si scinde in un gruppo fosfato e inADP, AdenosinDifosfato: nella rottura della stanghettina
che lega il gruppo forfato al resto della struttura viene liberata lenergia che serve alla contrazione.
Il quantitativo di ATP presente nei muscoli tale che sarebbero possibili contrazioni della durata di
qualche decimo di secondo, pertanto esiste un meccanismo di fornitura dellATP per lo svolgimento
anche solo delle normali attivit quotidiane.
Pi carburanti
La fornitura di ATP avviene grazie a tre metabolismi energetici, dove per metabolismo si intende
linsieme delle reazioni chimico-fisiche necessarie al mantenimento in vita del nostro organismo. I
metabolismi possono essere immaginati come delle pompe che attingono da tre serbatoi diversi
carburanti diversi.
Il metabolismo anaerobico alattacido crea ATP e Creatina a partire da ADP e CP, CreatinFosfato.
La caratteristica di questo carburante che la sua fornitura velocissima, permettendo di sostenere
contrazioni muscolari immediatamente. Il rovescio della medaglia che il quantitativo di CP
limitato e dopo un po, circa 10 secondi, viene ad esaurirsi.
Questa reazione avviene senza ossigeno, da cui la denominazione anaerobica. Poich non viene
prodotto nemmenoAcido Lattico, detta ulteriormente alattacida.
Il metabolismo anaerobico lattacido crea ATP a partire dal Glucosio attraverso una serie
assurdamente complicata di reazioni assurdamente complicate che non approfondiremo. Anche in
questo caso assente lossigeno, e questo porta alla formazione di Acido Lattico, la ben nota
sostanza tossica per i muscoli che provoca la paralisi muscolare quando facciamo lo squat.
Sebbene ci sia questo piccolo inconveniente, il metabolismo anaerobico lattacido ha il grandevantaggio di permettere la contrazione muscolare per tempi dellordine del minuto nel caso siano
PP
PP
PP
PP
PP
PPATP
ADPFosfato
Energia
PP
PP
ADP
CPCPCPCP PP
PP
PP
ATP
CreatinaCreatinaCreatinaCreatina
GucosioGucosioGucosioGucosio PP PPPP
ADP
PP
PP
PP
ATP
Acido latticoAcido latticoAcido latticoAcido lattico
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necessarie azioni molto energiche e rapide, perci questa reazione entra in gioco appena il CP della
reazione precedente si esaurito. Anche questa reazione avviene senza ossigeno.
Lultimo modo di fornire ATP ai muscoli dato dal metabolismo aerobico, che si svolge perci in
presenza di ossigeno: attraverso un insieme ancora pi incasinato di incasinate reazioni chimiche, il
glucosio con lossigeno e tutto il resto viene trasformato in ATP,Anidride Carbonica eAcqua.
Ok, qua sarebbero da dire diecimila cosette interessanti, ma vi prego di concentrarvi su questi
elementi, per crearvi un modello: molto spesso non importante concentrarsi sui dettagli dei
singoli pezzi quanto comprendere bene come i pezzi interagiscano fra se.
Il corpo umano come sempre assolutamente efficiente: utilizza carburanti diversi in funzione della
velocit di produzione della forza. Segue il principio pi devo picchiare duro, per meno tempo
posso farlo, pertanto pi una reazione veloce ad innescarsi e pi produce energia velocemente,
meno potr essere sostenuta nel tempo.
Il grafico illustra quanto sopra espresso: le moli rappresentano il quanto carburante posso
utilizzare, mentre le millimoli/sec il quanto velocemente posso fornire il carburante: risulta
evidente la relazione velocit della reazione/quantit di sostanza fornite!
Le reazioni aerobiche sono molto pi lente di quelle anaerobiche ma permettono di fornire
moooolta pi energia: la presenza di ossigeno permette lo svolgimento completo delle reazionisenza la produzione di elementi di scarto quali lacido lattico. Per fare un paragone, un motore a
GucosioGucosioGucosio
GucosioPP PPPP
ADP
PPPP PP
ATP
O2O2 CO2CO2 H2OH2O
0
10
20
30
40
50
60
70
80
ATP
muscolare
Creatina
fosfato
Glicogeno
musco lare a
acido lattico
Glicogeno
musco lare a
CO2
Grasso a
CO2
Millimoli/sec
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Moli
Disponibilit Velocit
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combustione funziona allo stesso modo: pi i giri sono veloci, meno bene verr bruciata la benzina
perch il carburante permarr nella camera di combustione per meno tempo.
Il grafico un classico: la potenza fornita dai vari carburanti al passare del tempo. Dopo circa due
minuti di attivit continuativa ad una certa intensit lenergia fornita in maniera equa dai
metabolismi anaerobico lattacido e aerobico, oltre il contributo del metabolismo anaerobico
decresce, pertanto lattivit sar sostenibile solo se lintensit decrescer, dato che il metabolismo
aerobico permette sforzi prolungati ma meno intensi rispetto allaltro metabolismo.E importante notare che queste reazioni avvengono contemporaneamente e il contributo finale al
movimento dipende dal livello di forza richiesto e dalla velocit con cui questa deve essere
prodotta. Non solo, possono avvenire reazioni diverse in punti diversi del corpo, in funzione dei
movimenti da svolgere.
Queste reazioni chimiche producono energia che viene convertita in lavoro meccanico, le azioni che
compiamo, e calore, infatti dopo un po ci sentiamo pi caldi e iniziamo anche a sudare.
Lefficienza muscolare il parametro che indica quanta energia chimica prodotta viene di fatto
utilizzata nel movimento: i muscoli hanno una efficienza del 20%-30%, simile a quella di un motore
a combustione interna, perci gran parte dellenergia sprecata in calore.
Lenergia si misura normalmente inJoule, lapotenza, cio lenergia al secondo, in Wattma poichogni ambiente ha le sue strane abitudini, in Fisiologia utilizzeremo le Calorie, kCal, e le Calorie al
minuto, kCal/min: le calorie, pertanto, non sono altro che un modo per quantificare lenergia spesa
in un lavoro muscolare o acquisita con il cibo.
Pi energia devo utilizzare per una certa attivit, pi i nostri motori muscolari consumeranno i
combustibili, che vengono chiamati substrati energetici.
Un punto di massima importanza per ci che ci interessa che queste reazioni metaboliche sono
reversibili: alla cessazione delle contrazioni muscolari le frecce si invertono e vengono a riformarsi
lATP, il CP e lacido lattico viene eliminato. Lossigeno pertanto necessario non solo per fornire
energia al metabolismo aerobico, ma anche per permettere il reintegro di tutte le sostanze al termine
dellattivit fisica!
Pote
nzaperlacontrazione(%)
tSecondi Minuti Ore
Metabolismoanaerobico alattacido
Metabolismoanaerobico lattacido
Metabolismoaerobico
Circa 120 sec
100%
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Vi pertanto un legame causale fra energia che viene utilizzata ed ossigeno introdotto nel corpo
umano: pi energia richiesta, pi ossigeno necessario.
Il disegno un altro classico che potete trovare nella letteratura: la linea della potenza indica che ad
un certo punto necessario svolgere una attivit che richiede un brusco incremento della potenza
dei vostri muscoli, che so una ripetizione di squat, lautobus che arriva e voi siete lontani dallafermata, mentre quella dellossigeno indica landamento del vostro fiato, che si misura in litri al
minuto,l/min.
Analizzeremo in dettaglio questo disegno nel prossimo articolo, ma adesso mi preme far assimilare
il concetto che energia prodotta dal vostro corpo (trasformata in calore o lavoro meccanico) ed
ossigeno inspirato (oxygen uptake, detto VO2) sono legati in maniera causale durante lesercizio
fisico.
Lossigeno infatti il comburente per tutte le reazioni chimiche interne al nostro corpo, e a seconda
di cosa viene bruciato (grassi, carboidrati, proteine o mix di questa roba) verr prodotta pi o meno
energia a parit di ossigeno: come valore medio, possibile considerare che un litro di ossigeno
introdotto nel nostro organismo brucia unenergia di circa 4,9kCal: lequivalente caloricodellossigeno vale pertanto 4,9kCal/l, perci conoscendo il VO2 possibile sapere quanta energia
stata spesa per una attivit.
Le pulsazioni come misura dei consumi energetici
La misurazione dei litri di ossigeno inspirati nelle varie attivit una operazione estremamente
banale: basta avere una maschera appiccicata ad un aggeggio che registra ogni vostro respiro ed il
gioco fatto.
Se questo non vi piace, possibile misurare direttamente lenergia che emettete in un bel
calorimetro, in pratica una stanza dove venite chiusi, oppure vi fate iniettare un isotopo di cui non
mi ricordo il nome e vi fate punzecchiare per prelevare campioni di sangue. Che ci vuole?
Come facilmente intuibile, la misurazione del dispendio energetico un aspetto problematico ed
estremamente delicato e il passaggio dalla teoria alla pratica sperimentale molto complesso.
t
Potenza necessaria
(Watt)
Ossigeno inspirato(l/min)
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E noto a tutti dallAlba dellUomo che una attivit fisica sempre pi intensa aumenti il volume di
ossigeno inspirato ma anche le pulsazioni del cuore, perci deve esistere una correlazione fra
pulsazioni e consumo di ossigeno/energia.
Se si comprendesse la relazione che intercorre fra Energia e pulsazioni al minuto (HR/min, Heart
Rate/min) avremmo a disposizione uno strumento assolutamente gratuito per misurare i consumi
energetici! Le applicazioni sarebbero immense, dal controllo del peso corporeo in un mondo che va
verso lobesit, allanalisi della fatica nelle attivit lavorative fisicamente impegnative.
Negli ultimi 20 anni lelettronica sempre pi integrata ha permesso la creazione di
cardiofrequenzimetri che permettono la registrazione delle pulsazioni per ore ad intervalli di
secondi, pertanto vi stata una fervente attivit di ricerca per comprendere come i battiti del cuore
siano legati ai litri di ossigeno inspirati.
Lidea perci di creare una curva di calibrazionesperimentale che leghi l HR/min al VO2.
Solitamente viene utilizzato un cicloergometro, cio una specie di cyclette dove possibile regolare
con precisione le pedalate al minuto e la forza necessaria per ogni pedalata. La cavia si piazza su
questo affare con mascherina e cardiofrequenzimetro collegati ad una macchinetta che registra e
inizia a pedalare ad una certa potenza.
Ad un certo punto viene detto al tizio di aumentare la velocit di pedalata, impostando un
incremento fisso sul cicloergometro: il primo gradino del grafico in alto. Si attende un certo
tempo per far stabilizzare il cuore e la respirazione per poi effettuare la misura contemporanea dei
litri di ossigeno al minuto e delle pulsazioni al minuto.
T(min)
Incremento dipotenza sul
cicloergometro
Puff Puff
Puff
Tempo per renderestabili cuore e VO2
Misurazione HR eVO2
Potenza da erogare
VO2
HR
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La cavia incrementa ancora la velocit e si ripete il procedimento, fino alla massima potenza
sostenibile.
Le coppie di valori misurati vengono piazzate su un bel grafico: sono i pallini a destra. Notate
come, a pedate, si dispongano lungo una retta obliqua: gli statistici calcolano quella che si chiama
retta di regressione, cio la retta che approssima meglio tutti i punti del diagramma e che
rappresenta perci la legge che correla le pulsazioni/min al VO2.I pallini a sinistra sono i consumi di ossigeno quando il cuore batte piano, come per le attivit a
riposo o a bassissimi consumi energetici: i punti non si dispongono su nessuna retta, cio non c
correlazione fra pulsazioni e ossigeno.
A riposo, infatti, le pulsazioni possono oscillare per i motivi pi svariati, quali la temperatura, le
emozioni, la stanchezza. Sotto sforzo, invece, pulsazioni e ossigeno sono fra loro legati e quanto pi
lo sforzo intenso, tanto pi il legame stretto.
Esiste per un intervallo di transizione, la fascia fra 80 e 120 pulsazioni al minuto, dove difficile
stabilire se il legame esite oppure no: perci necessario stabilire un punto di partenza della retta,
chiamato FHFLEX(Frequency Heart Flexion, punto di flessione della frequenza cardiaca): da
questo punto in poi la retta flette verso lalto.
Il grafico mostra che esiste un limite massimo al quantitativo di ossigeno che pu essere trasportato
allinterno del corpo in una attivit stabilmente continuativa: indichiamo questa quantit con
VO2Max.
Al VO2Max corrisponde unHRMax, cio una massima frequenza cardiaca. Sebbene il nostro cuore
abbia una massima frequenza invalicabile, incredibile come gli studi statistici protratti per decenni
non siano riusciti a fornire nel tempo una formula approssimata accettabile.
Tutti i fitness-maniaci conoscono dalle elementari questa formula qua:
Bene, ho trovato un bello studio che mostra come questa non sia affidabile, e ne viene proposta
unaltra, sempre definita non affidabile ma pi precisa:
Pulsazioni/min
Retta di regressione
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
baHRVO 2
80 120
etHRMax
202
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A questo punto, moltiplicando il VO2,calcolato a partire dalle pulsazioni, per lequivalente calorico
dellossigeno, ottengo il consumo energetico per lattivit svolta.
La prova per determinare la validit di questo approccio consiste nel confrontare i consumi
energetici calcolati in funzione delle pulsazioni con quelli reali misurati con degli appositicalorimetri: moltissimi studi hanno affrontato questo tema ed possibile affermare che il metodo sia
affidabile, con costi sul campo minimali dato che si tratta di registrare i battiti del cuore.
Cardiofrequenzimetri
Ok, grande! Certamente noi non abbiamo la possibilit di crearci la nostra personale curva di
calibrazione, per di sicuro qualcuno avr studiato un bel metodo per ovviare al problema: del resto,
esistono dei bellissimi quanto costosissimi cardiofrequenzimetri che danno un sacco di indicazioni
sulle calorie consumate!
Effettivamente, cos: sono stati fatti studi a tappeto su campioni di persone sempre pi elevati per
determinare il legame fra pulsazioni e consumo di energia senza dover introdurre una curva dicalibrazione, in modo da avere un metodo di misura veramente pratico e veloce.
Il metodo che viene utilizzato il seguente:
Vengono dedotte le curve di calibrazione di un certo numero di soggetti e determinato tramite la
retta di regressione il legame fra consumi energetici ed una serie di parametri: et, sesso, peso,
pulsazioni e VO2. Viene dedotto un altro legame senza utilizzare il VO2
Ad altri soggetti viene chiesto di svolgere un certo numero di attivit, misurando consumi,
pulsazioni e tutto il resto.
Per questi soggetti vengono calcolati i consumi teorici grazie alle due leggi sopra dedotte e
confrontati con i consumi reali misurati: in questo modo possibile determinare la validit delleprevisioni, con e senza VO2
Fra tutte le formule trovate, q ueste due mi sono sembrate le pi interessanti:EE, Energy
Expenditure, consumo energetico in kCal/min,Mper i maschi, Fper le femmine (non lavreste mai
detto). I risultati statistici sono buoni ed infatti questa formula utilizzata, da quanto capisco, in
diversi tipi di cardiofrequenzimetri.
Perci, vi comprate un bel cardio da 400Euro e dopo aver corso per i classici 20 minuti del
palestrato guardate soddisfatti il display sudato, orgogliosi delle calorie consumate.
A questo punto, per, bene che comprendiate i punti critici di queste misure perch facilissimo
dire delle cazzate enormi e sprecare i propri soldi.
Il primo punto critico deriva da quanto appena detto: le pulsazioni sono misurate correttamente, ma
il calcolo delle calorie affetto dallerrore dato dallutilizzo di formule che approssimano dati reali,
dalla mancanza di una calibrazione individuale, da una scelta arbitraria del valore FHFLEX da parte
del costruttore. Ma esistono ben due ulteriori aspetti estremamente rilevanti che devono essere
tenuti a mente.
etHRMax 0,685-205,8
etpesoHR,-EE
etpesoHR,,-EE
F
M
074,01263,0447204022,20
2017,01988,063090096955
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Il primo aspetto la dipendenza delle rette dallesercizio oltre che dallindividuo. A sinistra in alto
il nostro omino sulla bicicletta, con la sua bella retta di calibrazione, in basso un altro omino che
viene torturato sul cicloergometro: le due rette sono diverse, comportamento che ci aspettavamo per
le individualit dei soggetti.
Il nostro primo omino cambia tipo di test, correndo sul tapis roulant come a destra in alto: la retta di
calibrazione per il tappeto diversa da quella della bicicletta! Non solo, il secondo omino sul
tappeto crea una retta ancora diversa! Mar che casino!
Perci, i consumi energetici variano da persona a persona ma anche da attivit ad attivit.
Il secondo aspetto che i consumi, perci le rette di calibrazione, cambiano in funzione del
momento dellattivit:
A sinistra la solita curva di calibrazione: come detto, questa ottenuta misurando pulsazioni e
ossigeno ad ogni incremento della potenza generata sui pedali, la misura viene effettuata in
condizioni di stato stazionario o steady-state dove cuore e fiato sono costanti.
Il problema che nella fase transitoria iniziale la retta di calibrazione quella al centro: a paritdi pulsazioni, lossigeno introdotto maggiore rispetto allo stato stazionario.
Durante il recupero dallesercizio, invece, la retta di calibrazione quella a destra: a parit di
pulsazioni, lossigeno introdotto minore rispetto allo stato stazionario.
Se difficile accorgersi di ci che avviene durante la fase transitoria, potete sperimentare su voi
stessi come durante il recupero vi sia una fase in cui le pulsazioni rimangano elevate anche se non
avete pi il fiatone: in quel momento state consumando meno ossigeno rispetto allesercizio, a
parit di pulsazioni.
Ci sono spiegazioni di questo triplice comportamento, ma plausibile affermare che quando di
botto inizio una cosa fisicamente impegnativa, il salto improvviso di potenza da erogare rispetto alla
condizione precedente richieda pi ossigeno rispetto ad una fase stazionaria, mentre alla cessazionedellerogazione della potenza le reazioni chimiche interne proseguono solamente per reintegrare i
substrati consumati.
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PuffPuffPuff
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PuffPuffPuff
PantPantPant
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PantPantPant
PuffPuff
Puff
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120 Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PuffPuffPuff
Fase centrale
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PuffPuffPuff
Fase centrale
E
finita
E
finita
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
Riposo dopo esercizio
E
finita
E
finita
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
Riposo dopo esercizio
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PuffPuffPuff
Fase iniziale
Pulsazioni/min
VO2(l/min)
FHFLEX HRmax
VO2max
80 120
PuffPuffPuff
Fase iniziale
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Il punto interessante che sebbene le rette siano diverse, sono sempre rette, cio il legame
sempre lineare.
Il vostro cardio da 400Euro potr fare anche il caff, ma di sicuro non pu sapere quando siete nella
fase transitoria, stabile o durante il recupero: misura le pulsazioni e basta, perci i consumi calorici
che leggete sono affetti da tutti questi problemi, oltre che dallapprossimazione per le individualit e
per il tipo di esercizi!
Il cardiofrequenzimetro che calcola le calorie, specialmente in attivit intermittenti dove si
susseguono solo fasi transitorie e recuperi, pu farvi prendere delle cantonate: utilizzate la misura
delle calorie esclusivamente come riferimento fra sedute dello stesso tipo e mai per confrontare
allenamenti di tipologie diverse.
Perci, spassionatamente, se vi piacciono i cardio high-tech spendete i soldi come vi pare, ma se
tanto dovete utilizzare le calorie del display in senso relativo per confrontare una sessione con
unaltra compratevi un bel cardio di base e guardate solo le pulsazioni.
Inizialmente, nella trattazione descritta nei prossimi articoli avevo pensato di utilizzare solo le
pulsazioni, dei dati misurati perci sicuri. Il problema che la percezione quantitativa di ciche un allenamento causa data proprio dalle calorie consumate: parliamo di consumi, perci i
consumi si capiscono solo se vengono indicati con ci che li caratterizza, le calorie.
Ho cercato di tenere in considerazione le tre tipologie di curve, ma anche in questo caso, per,
dovrete considerare le indicazioni caloriche come una approssimazione.
Perch il mondo diventa sempre pi obeso
Poich i paesi in via di sviluppo assumono sempre pi i comportamenti delle nostre Societ
occidentali, lobesit dilaga anche in posti dove si muore di fame: alimentazione scorretta con junk
food ad alta densit calorica e attivit fisica in picchiata sono le due cause universalmente
riconosciute dellobesit.
Il mio piccolo contributo alla causa il seguente: sullonda dellentusiasmo per lacquisto di un
cardiofrequenzimetro, ho deciso di misurarmi le pulsazioni per unintera giornata. Dato che il mio
modello base di cardio ha gli stessi optional di una vecchia Panda (lo sterzo, il motore, le ruote
erano degli optional), ho scritto nel cellulare lora e le pulsazioni ad intervalli di 2-5.
Tanto per la cronaca, immaginatevi un collega che al bar, alla mensa, in riunione guarda una specie
di orologio orrido e messaggia sul cellulare Ok, moglie, suoceri, genitori, colleghi, il mio capo
sono abituati alle mie follie, e non scuotono pi nemmeno la testa. Ecco il risultato:
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Carino, no? Tutto questo non costituisce di certo uno studio scientifico: un singolo soggetto non
crea una statistica, e le condizioni di misurazione sono del tutto fuori controllo, per come sempre
passare da zero dati non so un cazzo a qualche dato plausibile qualcosa ci capisco un salto
evolutivo equivalente al Monolite che insegna luso degli attrezzi alle scimmie.
0
10
2030
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ore
Pulsazioni/min
-
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Ecco in una mia emozionante giornata quando non mi alleno i momenti pi impegnativi per il mio
cuore: il tragitto spasmodico di 15 dalla stazione al lavoro e viceversa, il cuore che si impenna per
andare alla macchinetta del caff o alla mensa
Notate come per la maggioranza del tempo lavorativo i miei battiti siano praticamente quelli a
riposo! Stare al PC o dormire sono due condizioni identiche: un vegetale assoluto. Ad un certo
punto, al ritorno dalla mensa, ho deciso di fare le scale a piedi per vedere di darmi una smossa: si
nota chiaramente il picco poco sopra i 120 battiti al minuto, che per dura un caccolesimo di tempo.
Sembra lelettroencefalogramma di un bradipo, ma alla fine quanto consumi?
Sonno
Mi sveglio,doccia e vado
alla stazionein macchina
Treno
0
1020
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
180
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Ore
Pulsazioni/min
A piedi al lavoro
Lavoro
Pausa Caff
Mensa
Scale a piedi
Lavoro
A piedi alla stazione
Treno
Attivit seralisenza allenamento
-
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Utilizzando un po di magie con Access ed Excel ecco la stima delle calorie che ho consumato in
ogni ora.
Le calorie delle ore notturne rappresentano il mio metabolismo basale orario, cio il consumo di
energia orario necessario alla semplice sopravvivenza steso a letto, il metabolismo basale (Basal
Metabolic Rate, BMR) invece il consumo di energia giornaliero a fronte di nessuna attivit.Esistono delle formule che stimano il BMR, due delle pi famose sono quelle di Harris-Benedict e
di McHardle. nei calcoli ho usato la media delle due:
Come potete vedere, durante il giorno non che mi discosti molto dalla pura inattivit, ma le sintesi
seguenti sono pi indicative:
Peso (Kg) 80 BMR Kcal/d Kcal/h Kcal/Min
Altezza (cm) 175 HB 1.758 73 1,2
Et (anni) 41 KMH 1.908 79 1,3
%BF (%) 11 Media 1.833 76 1,3
Rest HR (bpm) 75 HR Max (bpm) 123
Max HR (bpm) 178 HR Min (bpm) 54
HR Medio (bpm) 65
Kcal Tot (kCal) 2365
Nelle colonne a sinistra ho indicato i miei dati:Rest HR il valore FHFLEX, cio sotto i 75 battiti
al minuto considero che il mio consumo calorico sia dato dal mio metabolismo a riposo (RMR, Rest
-
25
50
75
100
125
150
175
200
225
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
Ore
Kcal
bfpesoBMR
etaltezzapesoBMR
KMH
HB
%-121,6+370
6,8-5+13,7+66
-
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Metabolic Rate): ho supposto che il mio RMR fosse il 10% pi elevato del BMR, tanto per dire che
al PC consumo un po di pi che quando dormo.
A sinistra i dati stimati relativi al mio metabolismo basale e un po di dati sintetici sulle pulsazioni
massime, minime, medie e la stima delle calorie della mia giornata tipo: il mio cuore praticamente
sempre a riposo.
In questi grafici, a sinistra le calorie ripartite per le pulsazioni: la maggior parte delle calorie sono
spese con il cuore a riposo, ma la caratteristica di questo grafico mostrare che non serve proprio
ad un cazzo fare le scale a piedi invece che in ascensore dato che il consumo calorico infimo
rispetto al totale della giornata. Inutile che facciate i salutisti andando per le scale quando il 99,99%
del tempo siete delle salme, risparmiatevi le gore di sudore che fanno schifo quando siete al lavoro.
A destra una immancabile torta relativa ai dati del grafico a sinistra: un articolo che si rispetti non
pu non avere un grafico a torta
Ok, consumi poco, ma lo fanno tutti oramai
Anche questo vero, per comprendere quanto poco stato nel mio caso veramente sorprendente!
Luomo medio occidentale che lavora nel terziario avanzato (cio un fottuto impiegato che passa la
vita davanti alle scartoffie elettroniche che scorrono su un monitor) non consuma una cippa.
Il bello che per spiegare i motivi della crescita dellobesit alcuni vanno a scomodare i nostri
trisavoli paleolitici, che vivevano allaria pura, cacciavano mammuth in slanci fulminei e poi
riposavano, bevendo acqua alcalina delle fonti del luogo
Perch risvegliare gente cos fossile quando basta andare a 50-60 anni fa, ai nostri nonni? Ad
esempio, durante gli anni 30 i parenti di mia moglie andavano la Domenica dal paesello al mercato
ad Arezzo, 18Km a piedi, per tornare con le borse cariche della roba comprata. Il nonno di miamoglie prendeva il treno alle 5.30 del mattino per andare a lavorare in fabbrica a Firenze, al ritorno
andava nei campi. Comportamenti normali di persone normali. Persone secche strano, vero?
Mi capitato fra le mani uno studio molto interessante sui consumi energetici dei boscaioli del
KwaZulu-Natal, un posto ameno sperduto chiss dove in Africa, che mi ha fatto molto riflettere
sulle mie fortunate condizioni di vita.
Questi tizi in ogni turno lavorativo devono trasportare ed impilare 660 tronchi di lunghezza
compresa fra 1 metro e 10 metri e peso fra 10Kg e 120Kg: al 660 tronco possono andare a casa,
perci ogni turno dura dalle 4 alle 6 ore e mezza.
La foto presente nello studio mostra un simpatico omino tutto allegro con il suo casco mentre
trascina con una specie di pinza un tronco di circa due metri. Stranamente il peso medio dei nostri
amici era 66Kg a fronte di una altezza di 172cm
Riposo
71%
Sonno
19%
80-90
6%90-100
3%
110-120
1%
100-110
0%0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
Riposo Sonno 80-90 90-100 110-120 100-110
Pulsazioni/min
KCal
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Nellarticolo erano presenti i dati relativi alle pulsazioni, perci mi sono creato una bella
simulazione: ho supposto un Paolino al lavoro al PC e un Paolino al lavoro nel bosco dei nostri
amici, ho giocato un po con medie, deviazioni standard, distribuzioni di probabilit, andani
sbidiguda e scappellamenti a destra ed ecco qua il risultato:
Il grafico in basso rappresenta le calorie al minuto del Paolino che sta al PC, quello in alto le calorieal minuto del Paolino nel bosco, entrambi in un turno lavorativo di 5 ore. Sebbene si capisca al volo
perch il Paolino del bosco dimagrirebbe velocemente a fare questo lavorino, i dati sintetici sono
ancora pi chiari:
0
1
2
3
4
5
6
78
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
1920
0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180 195 210 225 240 255 270 285 300
Tempo (minuti)
Kcal/min
:-(
:-)
-
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Il Paolino al PC non consuma veramente un cazzo di nulla, solo il metabolismo basale che brucia
energie, il Paolino nel bosco brucia invece, oltre alle calorie basali, 20 volte quelle del Paolino al
PC! Non ho sbagliato, i dati della simulazione sono assolutamente congruenti con quelli reali dello
studio.
Cazzo ragazzi di persone che lavorano come il Paolino nel bosco ce ne sono mi-lio-ni al mondo!Pensiamo al culo che si fanno mentre noi ci scoliamo una Coca Zero per non ingrassare Ok, forse
ho preso un caso limite, ma 18Km+18Km a piedi ogni Domenica dei parenti di mia moglie non
che poi siano tanto diversi!
Perci, prima di tirare in ballo allergie ai cereali, disfunzioni strane, sindromi assurde, da prendere
in considerazione un semplice aspetto: fino al nostro recente passato lUomo era costretto a
pedalare molto di pi rispetto ai giorni nostri.
Oggi noi non consumiamo quasi nulla oltre la nostra sopravvivenza di base, vedere i numeri che
definiscono quanto poco facciamo assolutamente deprimente.
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
KCal
0%
50%
100%
150%
200%
250%
300%
350%
400%
450%
500%
Kcal lavoro 124 2.377
Kcal Basali 526 526
% su BMR 24% 452%
:-) :-(