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Page 1: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:
Page 2: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

“Ho capito chi sei!”

Quando “operiamo” con qualcuno abbiamo spesso la

convinzione di pensare e magari di dirgli:

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Ma poi scopriamo cheanche se lo abbiamo ascoltato

con attenzione…

Page 4: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

e lo abbiamo osservato scrupolosamente.....

Page 5: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

e siamo riusciti a fotografare la sua situazione clinica

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fino al punto di monitorare il funzionamento

delle sue cellule ….

Page 7: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Per cui …

spesso non capiamoi suoi problemii suoi bisogni

i motivi del suo comportamento

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Il mio medico diceva sempre che non si puòdiagnosticare una malattia senza conoscere

il carattere dell’ammalato…e la sapeva lunga!

Da: Lev Tolstoi, Il diavolo

I dottori sanno parlare

ma… non sanno ascoltare!

Dal film “Diario”, di Nanni Moretti

Page 11: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Allora cosa si può fare?

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ALCUNE PREMESSE

LA PERCEZIONELA PERCEZIONE

Selezione e costruzione attiva dell’esperienza a partire dagli stimoli potenziali presenti nell’ambiente e in stretta sinergia con gli schemi, le aspettative, le motivazioni preesistenti nel soggetto che percepisce.

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LA PERCEZIONE LA PERCEZIONE SUBLIMINALESUBLIMINALE

Processo di percezione che rimane al di sotto della soglia di coscienza in quanto costituito da segnali deboli o periferici o mischiati ad altri.

Tali segnali possono orientare l’attenzione, ma non è detto che messaggi subliminali complessi possano persuaderci di qualcosa senza che noi ce ne accorgiamo.

Page 15: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

LA PERCEZIONE SOCIALELA PERCEZIONE SOCIALE

Il comportamento è influenzato non solo dai bisogni e dalla dimensione biologica dell’ individuo ma anche dal suo dal suo contesto sociale e culturalecontesto sociale e culturale

Page 16: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

LA SENSAZIONELA SENSAZIONEÈ l’insieme dei canali attraverso cui possiamo ricevere degli stimoli.

L’integrazione dei diversi canali e delle diverse codifiche avviene a livello centrale con l’intervento determinante della

SEMANTICASEMANTICAossia la codifica del significato attraverso il linguaggio

Page 17: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

L’ATTESA DELL’EVENTOL’ATTESA DELL’EVENTO

Nell’individuo e nel gruppo esistono insiemi di schemi pregiudiziali o preesistenti associati alla motivazione e al desiderio che si verifichi un certo evento piuttosto che un altro.

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L’ESPOSIZIONE SELETTIVAL’ESPOSIZIONE SELETTIVA

È quel processo che spinge l’individuo a non entrare in contatto con informazioni che possono essere contraddittorie con le proprie credenze o atteggiamenti o comunque poco familiari.

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SCHEMA COGNITIVOSCHEMA COGNITIVO

È un insieme di percezioni e di reazioni con cui noi attribuiamo immediatamente un significato all’esperienza che incontriamo.

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IL TRIANGOLO DELLA CONOSCENZA

occhio----cuore----cervello

Intelligenza emotiva

empatia

Page 21: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

““Mettersi nei panni dell’altro!”Mettersi nei panni dell’altro!”

Veramente…??Veramente…??

Empatia è …Empatia è …

Page 22: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Leggete attentamente queste frasi

Non pensate a cosa fareste

Attribuite un secondo punteggio al vostro grado di fastidio/rifiuto

(da 0 = per niente a 5 = molto)

Attribuite un punteggio al vostro grado di empatia/comprensione (da 0 = per niente a 5 = molto)

Page 23: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

• Una giovane madre picchia almeno una volta al giorno suo figlio di 2 anni che piange e si rifiuta di mangiare.

• Un giovane omosessuale con HIV si sente molto solo e triste. Dichiara di avere incontri sessuali molteplici e occasionali. Non gli interessa assolutamente nulla dell’ HIV o dell’AIDS. Vuole solo divertirsi con i partner occasionali.

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• Un gruppo di giovani si vanta di aver picchiato ferocemente un coetaneo

“nero”.

• Un uomo dichiara soddisfatto di aver picchiato varie volte per gelosia la moglie tanto da mandarla in ospedale.

• Una giovane donna dichiara di usare spesso il suo corpo per essere stimata dai suoi superiori.

Page 25: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

• Un ragazzo di 16 anni dichiara di assumere droghe pesanti ogni fine settimana per divertirsi con gli amici.

• Un uomo di 40 anni ha lasciato la moglie e i tre figli per vivere con una ragazza di 20 anni con cui ha scoperto la gioia del sesso.

• Una donna divorziata, che svolge un lavoro molto impegnativo e stressante, dichiara di lasciare tutto il giorno da

soli i suoi figli di 6 e 8 anni.

Page 26: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

• Un uomo di 25 anni, sposato e con 2 figli piccoli, ha cercato di suicidarsi perché “non ha nulla per cui valga la pena di vivere”.

• Un anziano signore dichiara di aver abusato della figlia quando aveva cinque anni e teme di fare lo stesso con la nipote di tre.

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Permette di cogliere i dati dell’informazione multipla (verbale e non verbale) propria diogni comunicazione

Si può “sentire” una grande quantità di informazioni che permette di completare,

colorare, comprendere più profondamente ciò che va al di là delle semplici parole pronunciate

L’ intuizioneL’ intuizione

Page 28: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

è possibile cogliere cosa “si agita”

nella comunicazione dell’altro,

come si sente nella situazione

attuale e cosa realmente prova al

di là di ciò che comunica

verbalmente

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Risonanza empaticaRisonanza empatica (esperienza interiore riconosciuta di uno stato emotivo analogo a quello presentato dall’altro)

Valutazione empaticaValutazione empatica

Comunicazione empatica espressaComunicazione empatica espressa(abilità comportamentale che consiste nell’atto di comunicare il messaggio empatico)

Empatia è …Empatia è …

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Empatia non è SimpatiaEmpatia non è Simpatia

Condivisione della comprensione

dell’altro

ha sempre un effetto positivo sul

rapporto

un eccesso non è dannoso

Condivisione delle emozioni dell’altro

può interferire con l’oggettività

dell’intervento (diagnosi, trattamento ecc)

comporta un carico emotivo alla lunga

insopportabile

Page 31: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

L’empatia non presuppone l’identificazione

del “sentire” altrui con il proprio (tipico

della simpatia), quanto piuttosto

la capacità di calarsi nel “capire-sentire”

altrui e successivamente di rientrare in sè

stessi

la confusione tra sé e l’altro crea un la confusione tra sé e l’altro crea un legame emotivo intenso e duraturo che legame emotivo intenso e duraturo che

rende difficoltoso tornare in sé e nel rende difficoltoso tornare in sé e nel proprio ruoloproprio ruolo

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Gli estremi da evitare:

Empatia Empatia ECCESSIVAECCESSIVA

contagio emotivo, perdita di controllo

Empatia INSUFFICIENTE Empatia INSUFFICIENTE

distacco, conoscenza limitata dell’altro

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è fondamentale OSCILLAREOSCILLARE

alla posizione

di

OSSERVATORE PARTECIPE

dalla posizione di OSSERVATORE

OGGETTIVO

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Esperimenti condotti con le più avanzate tecnologie dimostrano che la modulazione del dolore propriomodulazione del dolore proprio e la valutazione e rielaborazione della sofferenza di altrivalutazione e rielaborazione della sofferenza di altri sono governati dalle medesime aree cerebraligovernati dalle medesime aree cerebrali: corteccia cingolata anteriore (ACC) e insula (IC).

La risonanza magnetica ha evidenziato che uno stimolo doloroso diretto attiva la parte posteriore dell’ACC mentre uno osservato ne attiva la porzione anteriore. La stessa cosa accade nell’insula.

La percezione del dolore altruiLa percezione del dolore altrui coinvolge in maniera intensa chi ha già sperimentato la stessa esperienza. Tuttavia rimane diversa la componente affettiva ed emozionale attivata dal proprio doloreproprio dolore..

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Parametro misurato: conduttanza cutanea (conduttanza cutanea (Skin ConductivitySkin Conductivity, , SC)SC),, correlata con l’attivazione del sistema nervoso simpatico, è un indicatore di attivazione emotiva.

È stata registrata la SC durante sedute di psicoterapia, dopo le quali è stata registrata l’impressione soggettiva da parte del paziente del grado di empatia del terapeuta.

È stata rilevata una correlazione positiva significativamente alta tra concordanza dell’SC e valutazione da parte del paziente del grado di empatia del terapeuta.

L’analisi delle videoregistrazioni delle sedute ha mostrato che i momenti di alta correlazione fisiologica erano correlati con maggiori interazioni socio-emotive positive tra paziente e terapeuta.Numerosi studi dimostrano la correlazione tra l’empatia del terapeuta percepita dal paziente ed il risultato delle psicoterapie.

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Secondo il recente modello multidisciplinare, nell’empatia sono identificabili

due dimensioni

affettiva

Pur riservando alla mediazione cognitiva un ruolo importante, sottolineano come la differenza tra role

taking ed empatia stia proprio nell’essere, quest’ultima, un’esperienza anche affettiva: l’empatia è prima di tutto una reazione emozionale, uno stato di risonanza congruente con le emozioni dell'altro.

Non è sentire solo ciò che l'altro sente, ma è comprendere l’altro attraverso l’intelligenza emotiva.

cognitiva

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Le capacità intuitive possono essere affinate ed integrate attraverso lo sviluppo di

abilità tecniche abilità tecniche quali

• l’ascolto empatico

• la riflessione del sentimento

• il feedback

• la chiarificazione

Page 40: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

sospendere

concentrarsi

Le proprie opinioni personali

Le proprie soluzioni premature

Sulle esperienze interiori dell’altro

Sui comportamenti esteriori dell’altro

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L’ascolto empaticoL’ascolto empatico

Quando ascoltiamo le persone accuratamente riusciamo a vedere più chiaramente le cose dal loro punto di vista

Quando ascoltiamo le persone, esse ricevono il messaggio che stiamo prendendo seriamente sia loro che

i loro problemi.Ciò le aiuta a chiarificare e a rendersi conto pienamente delle loro esperienze.

Ci sono alcune distrazioni che possono pregiudicare la qualità del nostro ascolto: rumori estranei, interruzioni, emozioni ( rabbia , tristezza, ansia), pensieri su “altro”,

preoccupazioni

Page 42: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Condizioni per l’ascolto empatico interne all’emittente

Affinché l’ascolto empatico sia efficace, l’emittente deve:

• Avere un problema o avere forti sentimenti• Mandare dei segnali o degli indizi di allarme o

preoccupazione• Avere voglia di parlarne

Page 43: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Condizioni per l’ascolto empatico interne all’ascoltatore

Affinché l’ascolto empatico sia efficace, l’ascoltatore deve:

• Sentirsi sinceramente accettante• Desiderare di aiutare• Avere tempo a sufficienza• Avere fiducia che l’emittente sia capace di

risolvere il problema• Sentirsi ragionevolmente distinto dall’altro

Page 44: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Espressioni utili per introdurre l’ascolto empatico quando vi fidate della vostra percezione e l’altro vi sembra recettivo:

Ti senti…Ti senti…

Dal tuo punto di vista…Dal tuo punto di vista…

Nelle tue condizioni…Nelle tue condizioni…

A te sembra…A te sembra…

Credi…Credi…

Mi stai dicendo…Mi stai dicendo…

Sei (triste, elettrizzato, felice…)Sei (triste, elettrizzato, felice…)

Vuoi dire che ...Vuoi dire che ...

Come adottare l’ascolto empatico

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Espressioni utili per introdurre l’ascolto empatico quando NON siete sicuri dell’accuratezza della vostra percezione e/o l’altro NON vi sembra recettivo:

Mi chiedo se …

Vediamo se ho compreso bene …

Correggimi se sbaglio, ma …

E’ possibile che …

Potrebbe essere che tu …

Mi sembra che tu stia dicendo …

Sembra a me che tu …

Forse ti senti …

Come adottare l’ascolto empatico

Page 46: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

Valutare l’empatiaValutare l’empatia1. Ehi mancano solo dieci giorni alle ferie!

a) Sembra che tu ti viva questo lavoro come una prigione

b) Non rallegrarti troppo, quando torni dici sempre di esserti annoiato

c) Questa prospettiva ti rende di buon umore

2. Mi darai una mano nella stesura di questa relazione?

a) Hai paura di non farcela da sola?

b) Beh solo tu fai tutte queste storie

c) Coraggio è una cosetta da niente, te la caverai bene anche da sola

3. Il nuovo direttore mi assilla in continuazione

a) Cerchi un aiuto per vedere come cavartela

b) Vedi di cambiare ufficio il prima possibile

c) Se sei in difficoltà con lui diglielo chiaramente!

Page 47: Ho capito chi sei! Quando operiamo con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dirgli:

“Una buona comunicazione è menofrequente della felicità e più fragile

della bellezza” (E. Mounier ).

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