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Hosting WordPress, Joomla e altri CMS:

la scelta giusta

Una guida

per scegliere il giusto hosting,

imparando a valutare con attenzione

i requisiti tecnici dei CMS

e le necessità progettuali di un nuovo sito.

#e-Commerce

Contenuti a cura di HostingTalk

Individuare un hosting per WordPress, Joomla o altri CMS orientati alla gestione

dei contenuti non è sempre un’operazione semplice.

Bisogna valutare differenti aspetti nell’ambito dei

requisiti tecnologici richiesti dal CMS, nell’ambito delle prestazioni e

del budget economico a disposizione.

Per riuscire a far quadrare tutte queste caratteristiche e

individuare così il servizio hosting più adatto alle proprie esigenze,

bisogna analizzare le necessità progettuali

e aggiungere a queste alcune conoscenze tecniche

che non sempre sono così semplici da apprendere.

Vi guideremo a comprendere esattamente le esigenze del progetto

e vi forniremo una lista delle caratteristiche tecniche

che un buon hosting

per WordPress e Joomla

devono possedere.

Ogni CMS ha i suoi requisiti tecnici che bisogna rispettare

per essere sicuri che il CMS funzioni a dovere sull’hosting che andrà a ospitarlo.

Questi requisiti sono solitamente presenti sulle pagine ufficiali del CMS stesso, ma a volte è necessaria un po’ di maestria per individuare degli attributi di cui pochi parlano,

ma che in realtà il servizio hosting dovrebbe possedere per evitare problemi in fase di esecuzione progettuale.

Ad esempio, i requisiti per l’esecuzione di WordPress sono riportati un po’

ovunque sul web e, in breve, prevedono la necessità in

un hosting Linux con Apache, MySQL in versione 5

o superiore e il supporto al linguaggio PHP in versione 5.2.4 o superiore.

In realtà non è così semplice come sembra.

Se fosse così, sulla carta un hosting si equivarrebbe all’altro e perderebbe di

senso la varietà di offerta e prezzi che esiste sul mercato.

Nel cercare l’hosting WordPress o Joomla migliore bisogna andare un po’ più per il sottile e informarsi su alcuni aspetti di non poco conto.

Parola d’ordine: evitare i server Windows!

Non è una presa di posizione da linuxiani convinti, ma è un’esigenza contingente.

CMS come WordPress e Joomla sono progettati per funzionare su piattaforma Linux e l’installazione su server Windows, per quanto possibile, non è mai consigliata perché complicata da mettere in atto e non performante come quella originale.

È importante, inoltre, che sull’installazione Linux sia disponibile lo stack LAMP (Linux, Apache, MySQL e PHP), mai provare a sostituire allo stack la piattaforma Linux.

HTTP Loopbacks non è quasi mai elencata nelle caratteristiche tecniche degli hosting WordPress o Joomla. Eppure è importante, soprattutto per le installazioni WordPress.

Infatti, WordPress e alcuni suoi plugin (come BackupBuddy) eseguono script in background

che richiamano il server stesso (da qui il termine loopback) e

rallentano l’esecuzione delle operazioni.

Questi plugin potrebbero non funzionare correttamente (o non funzionare per nulla) se non viene garantita la funzionalità di HTTP Loopbacks.

A volte, si sentono lamentele di alcuni utenti che non riescono a

eseguire determinati add-on o non riescono a far funzionare correttamente il proprio CMS, come WordPress, per problemi in apparenza inspiegabili.

Si scopre poi che alcuni plugin in uso hanno necessità di

caratteristiche come il già citato HTTP Loopbacks e

come la gestione dei file ZIP da linea di comando.

A volte questa funzionalità viene bloccata per questioni di sicurezza e bisogna chiedere esplicitamente che venga avviata per evitare problemi in runtime.

E’ sempre meglio valutare i requisiti dei plugin che serviranno al CMS

e verificare che questi siano rispettati dall’hosting che si sta scegliendo.

Gli hosting sono più sicuri se le applicazioni PHP come i CMS

(WordPress, Joomla a via discorrendo) vengono eseguiti usando

lo username dell’account e non uno username di default condiviso sul server.

Perché ciò possa avvenire, si provvede ad implementare su PHP o una tecnologia simile.

E’ sempre bene indagare sullo spazio di storage disponibile, che non deve mai

essere inferiore a 150 MB, visto che quasi cinquanta megabyte vengono occupati dall’installazione WordPress (o di altri CMS) e da alcuni plugin di base.

Il limite superiore non può essere definito a priori, ma è un requisito progettuale che dipende dalla quantità di contenuti che verranno trasferiti sull’hosting e pubblicati.

E’ bene considerare con attenzione le indicazioni di spazio di storage illimitato (per quanto alto il limite superiore è sempre impostato).

Le stesse considerazioni valgono per la banda a disposizione e il traffico incluso. Si può pensare che attualmente un buon compresso è una banda minima di 100 mbit/s e un traffico mensile di 20 GB.

Anche qui non esiste comunque un limite massimo (a meno di quelli tecnologici per la banda di rete) e tutto dipende dalle caratteristiche del progetto. Attenzione al traffico illimitato: se il progetto è di piccole o medie dimensioni, si può stare più tranquilli, se il progetto prevde un’ottica di implementazione, bisogna informarsi bene.

Diversa è la questione per parametri un po’ più specifici

come il limite massimo di runtime PHP e il valore di PHP memory.

Ogni script PHP ha un suo tempo di esecuzione.

Gli hosting non vogliono tempi di esecuzione degli script troppo lunghi, perché rischierebbero di rallentare le altre attività sul server. Per questo motivo, vengono imposti dei tempi massimi di esecuzione degli script PHP (limite di runtime PHP) che però bisogna conoscere.

Il valore ottimale è intorno ai 30 secondi, ma, a volte, alcuni provider impostano questa caratteristica a circa 15 o 20 secondi, creando non pochi disagi ai quei script un po’ più lunghi, che magari si trovano a lavorare con database di CMS molto ingombranti.

Allo stesso modo, il PHP memory definisce la quantità di memoria (RAM) che uno script PHP può usare sull’hosting.

Questi numero variano con valori che vanno dai 16 MB fino a 1 GB (1024 MB).

Un numero accettabile deve essere almeno di 128-256 MB, ma se il valore dovesse essere più alto, sarebbe ancora meglio.

Per capire le necessità inerenti il progetto WordPress o Joomla da pubblicare online,

a volte è sufficiente rispondere ad alcune domande,

con cui valutare i bisogni attuali e futuri e raccogliere così delle informazioni che sono oltremodo utili nel processo di selezione del servizio hosting.

Per prima cosa bisogna chiedersi come un eventuale sitedown possa influenzare il sito. Bisogna capire se un eventuale sitedown possa influenzare

la perdita di visitatori e guadagni, cercando anche di quantificare

queste perdite e il loro impatto sul business.

Da questa valutazione deriva il livello di investimento in hosting che si vorrà condurre.

In secondo luogo bisogna indagare il livello di traffico del sito:

valutare quello attuale significa riuscire anche ad avere una proiezione di

come questo valore possa mutare nel tempo,

per cercare di orientarsi fin da subito

verso la proposta di hosting più giusta.

E ancora. La velocità del sito è una priorità di progetto?

O ancora meglio: l’eventuale lentezza (che deve essere comunque inferiore ai 3 secondi

indicati come l’attesa massima a cui un utente è abituato) è un inconveniente minore o un problema di non poco conto?

Stimati questi aspetti, ci si sposta verso la valutazione di esigenze più concrete.

Si va quindi un po’ più per il sottile, cercando di capire se c’è la necessità di mantenere più siti, se ci saranno parecchi redirect, se si implementerà un negozio di e-commerce, se si vuole associare un servizio email, se si desidera un controllo avanzato sull’hosting per utenti esperti, quale pannello si predilige (CPanel o Plesk) e quale metodologia di supporto tecnico ci si aspetta.

Tutti questi sono aspetti che vanno a impattare la scelta dell’hosting e che non sono strettamente correlati alla scelta di uno spazio per CMS, ma alla valutazione di una qualsiasi tipologia di hosting.

Hosting Aruba

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