i disturbi specifici di apprendimento nella lettura, scrittura, nel calcolo; e i pre-requisiti in...
TRANSCRIPT
I Disturbi Specifici di I Disturbi Specifici di ApprendimentoApprendimento
I Disturbi Specifici di I Disturbi Specifici di ApprendimentoApprendimento
Nella lettura, scrittura, nel Nella lettura, scrittura, nel calcolo; e i pre-requisiti in età calcolo; e i pre-requisiti in età
pre-scolare.pre-scolare.
PREMESSA È necessario distinguere i disturbi specifici di
apprendimento presenti in soggetti con disabilità neurologica o sensoriale (ritardo mentale, sordità) dai disturbi che si manifestano in soggetti con adeguate capacità cognitive, visive e uditive.
Nel primo caso i DAS possono derivare dalle disabilità primarie presenti fin dalla nascita (generalmente si presentano fin dalla nascita); nel secondo caso, emergono solo con l’inizio degli insegnamenti di tipo scolastico.
DEFINIZIONE L’ICD-10 (international Classification of Diseases, 10°
versione dell’OSM) definisce i DAS come quei disturbi nei quali le modalità normali di acquisizione delle capacità in questione sono alterate già nelle fasi iniziali dello sviluppo. Essi non sono semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere e non sono dovuti a una malattia cerebrale acquisita. Piuttosto si ritiene che i disturbi derivino da anomalie nell’elaborazione cognitiva legate in larga misura a qualche tipo di disfunzione biologica. Come per la maggior parte degli altri disturbi dello sviluppo, queste condizioni sono marcatamente più frequenti nei maschi (OMS, 1992)
DSA QUANDO IL PROBLEMA? A test standardizzati di lettura, scrittura e
calcolo, il livello di una o più di queste tre competenze risulta:
- almeno due deviazioni standard (2ds) inferiore ai risultati medi prevedibili,
- l’età di lettura e/o di scrittura e/o di calcolo è inferiore di almeno due anni in rapporto all’età cronologica del soggetto, e/o all’età mentale, misurata con test psicometrici standardizzati, nonostante un’adeguata scolarizzazione.
LA DISLESSIALa Dislessia Evolutiva è un disturbo chesi manifesta nei bambini nel momento incui cominciano ad imparare a leggere ea scrivere; è già presente anche precedentemente all'apparire deidisturbi, ma non si manifesta sino aquando non viene richiesto un certo tipo di
abilità.
I BAMBINI DISLESSICI PRESENTANO I°
• Un normale quoziente intellettivo;• Lettura a voce alta molto stentata, lenta e a volte
scorretta;• Difficoltà ortografiche nella scrittura (con tendenza a
riduzione delle stesse verso la fine della scuola elementare);
• Difficoltà nella scrittura di numeri; (li invertono es: 21-12)
• Difficoltà nell’apprendimento delle tabelline e del calcolo mentale;
• Difficoltà negli algoritmi del calcolo (si perdono le procedure).
I BAMBINI DISLESSICI PRESENTANO II°
• Sostituzione di lettere (m/n, v/f, b/p);• Difficoltà in abilità motorie (es:
allacciarsi le scarpe);• Difficoltà di attenzione e
concentrazione• Confusione nei rapporti spazio-
temporali (dx-sx, ieri-domani…)
I DISLESSICI NON PRESENTANO I°
• difficoltà di ragionamento; • difficoltà di comprensione delle spiegazioni orali;• difficoltà di comprensione del testo (nonostante
la lettura molto difficoltosa non hanno, di solito, difficoltà nella comprensione di testi, specie se narrativi, trovando invece più difficile la comprensione di testi di tipo informativo);
• difficoltà di comunicazione sociale.
I DISLESSICI NON PRESENTANO II°
• Disturbi neurologici (es: episodi epilettici),
• Disturbi cognitivi• Disturbi sensoriali (es: ipoacusia,….)• Disturbi nelle relazioni primarie e
importanti (es: abusi, maltrattamenti …..).
CARATTERISTICHE• CREATIVO• INTELLIGENTE • DISORGANIZZATO nelle proprie attività• DISTRATTO• SCARSA FIDUCIA NELLE PROPRIE
CAPACITA’• LENTO
LE VIE DELLA LETTURALa LETTURA nell’adulto funziona a 2 VIE:1 FONOLOGICA il cui cattivo
funzionamento determina una dislessia fonologica;
2 DIRETTA (o visiva, o superficiale): il cui cattivo funzionamento determina una dislessia superficiale
LE DISLESSIE• FONOLOGICA non si leggono: - le NON parole; - le parole NUOVE.
• SUPERFICIALE non si leggono: - le parole IRREGOLARI - le parole OMOFONE ma non OMOGRAFE - le parole STRANIERE
CONCLUSIONI• Una diagnosi può essere fatta con
certezza dalla fine della SECONDA ELEMENTARE.
• I DSA interessano circa il 3-5% dei bambini.
• Alcune volte ha una componente genetica• È un mal funzionamento di alcune vie non
il loro danneggiamento.
DISGRAFIA È un disturbo che si manifesta:- come difficoltà a riprodurre sia i segni alfabetici
che numerici;- riguarda il grafismo e non le regole ortografiche
e sintattiche, anche se agisce negativamente su esse.
DISGRAFIA scrittura:- sofferente,- illeggibile,- eccessivamente lenta o veloce.
DISORTOGRAFIA
È un disturbo della scrittura.
Il bambino ha difficoltà nel tradurre correttamente in SIMBOLI GRAFICI i SUONI che compongono le parole.
COME SI MANIFESTANumerosi ERRORI nella scrittura di:- Parole (elisioni, sostituzioni,
inversioni, assenza di doppie,…..);- frasi e periodi (alterazioni della
struttura sintattica, uso non corretto dei modi e tempi dei verbi….);
CLASSIFICAZIONE degli ERRORI
• ERRORI FONOLOGICI (non si rispetta il rapporto grafema-fonema):
- scambio di grafemi (brina/prima; folpe/volpe)
- omissione e aggiunta di lettere e sillabe (taolo/tavolo);
- inversioni (li/il;bamlabo/bambola);
- grafema inesatto (pese/pesce; agi/aghi)
continuazione• ERRORI NON FONOLOGICI (errori
nella rappresentazione ortografica): - separazioni illegali (par-lo/parlo; in-
sieme/insieme; l’avato/lavato); - fusioni illegali (nonevero/non è vero;
lacqua/ l’acqua; ilcane/il cane); - scambio grafema omofono
(squola/scuola; gucina/cucina).
continuazione• ALTRI ERRORI - omissione o aggiunta di accenti; - omissione o aggiunta di doppie.
DISCALCULIAÈ un disturbo che coinvolge:- il processamento numerico (scrittura
e lettura dei numeri, confronto e ordinamento numerico);
- le conoscenze procedurali (applicazione degli algoritmi alle operazioni);
- il recupero dei fatti aritmetici (abilità di svolgere calcoli in automatico).
LE DIFFICOLTA’ • Nel leggere e scrivere numeri complessi
(quelli che contengono lo zero) o lunghi (quelli composti da molte cifre);
• nell’esecuzione delle 4 operazioni scritte, non si rispettano le regole;
• nel memorizzare le tabelline;• in compiti relativi all’automatizzazione
delle procedure di conteggio (es: contare all’indietro).
L’ELABORAZIONE DEI NUMERI
Coinvolgono aspetti di tipo:• concettuale (quantità e ordine di
grandezza);• lessicale (attribuire un nome alle
singole cifre in base alla loro posizione);• sintattico (permettono di comporre un
numero gestendo la relazione tra le cifre)
TIPOLOGIA di ERRORE• LESSICALE: errori nella lettura dei
singoli numeri (es: 7 letto 5; 75 letto 45);
• SINTATTICO: errori nella scrittura (es: 104 scritto 14 o 1004; 1103 scritto 113 o 10001003) o errori nella lettura (es: 126 letto 10 26)
IL SISTEMA DEL CALCOLO
Si organizza su TRE LIVELLI:• Comprensione delle informazioni
aritmetiche: associazione tra segno e operazione da eseguire;
• Fatti aritmetici: i risultati di particolari operazioni memorizzate e facilmente recuperate;
• Le procedure di calcolo
DIAGNOSI
NON PUO’ ESSERE FATTA SE NON ALLA FINE DELLA TERZA
ELEMENTARE
I PREREQUISITI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
• Difficoltà nel linguaggio (confusione suoni, frasi incomplete, omissioni o inversioni di sillabe),
• Scarsa memorizzazione;• Difficoltà grafico-spaziali;• Difficoltà attentive;• Difficoltà prassiche;• Difficoltà negli aspetti relativi alla pre-
matematica (es: concetto di numerosità)