i meccanismi dell’apprendimento e la didattica · cosa faremo insieme oggi? (patto d'aula)...
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Cosa faremo insieme oggi? (patto d'aula)
Ci confronteremo sui seguenti argomenti:
APPRENDIMENTO - CERVELLO- MENTE - DIDATTICA: - Emisferi - Stress - Movimento - Ambiente di apprendimento - Percezione e Rappresentazione della realtà - Intelligenze multiple -Emisferi e Linguaggio - Memoria
APPRENDIMENTO • PROCESSO attivato dall’ESPERIENZA cioè
dalla interazione individuo-ambiente • CAMBIAMENTO (+ o – permanente) di STATO MENTALE
Fattori genetici
esperienze
+
MENTE
• Attività dei NEURONI +
• INFORMAZIONI da
Ambiente
esterno
Interno ( organismo)
RAPPRESENTAZIONI
PERCEZIONI
MENTE
“Mente relazionale” (D. Siegel, 1999)
1) la mente emerge da processi che modulano flussi di energia e di informazioni nel cervello e tra cervelli diversi;
2) la mente si forma nell'interazione tra processi neuropsicologici ed esperienze interpersonali;
3) le esperienze interpersonali modellano i programmi di maturazione geneticamente predeterminati influenzando, così, lo sviluppo di strutture e funzioni del cervello.
Voto in % in base alla qualità del contenuto
Poi
Togliere 10% se la calligrafia non è bella Togliere 20% se la calligrafia è terribile
Togliere 1% per ogni parola inferiore a 50
ACQUA
2/3 per reazioni elettriche e chimiche
STRESS psicologico o ambientale = Disidratazione, affaticamento
Allora?
Corpo vitreo dell’occhio 99,5% Succhi digestivi 98 % Cervello 86 % Cuore e polmoni 79 % Intestino 77 % Pelle 72 % Fegato 70 % Ossa 22 % Denti 10 %
EMISFERI http://www.ilblogdellamente.com/psicologia-cognitiva/test-che-emisfero-usi/
SX -info in passi e pezzi -Intelligenza logica -intelligenza verbale -numeri -una cosa dopo l’altra (sequenze, liste) -linearità -analisi -procedurale -approccio linguistico-deduttivo
DX -info come un tutto -intelligenza non verbale -spazio -ritmo -immagini, colore -intuizionecreativa -sintesi, globalità -Approccio sistemico -capacità di collegamento -comprensione di simboli, Metafore
coordina
Parte sx del corpo Parte dx del corpo
Corpo calloso
Collegamento dx e sx = migliore apprendimento. Si allena con stimolazione adeguata di dx e sx
BLU ROSSO GIALLO ARANCIONE VERDE BLU VERDE BLU BIANCO ROSSO ARANCIONE VERDE GIALLO BLU ROSSO BIANCO
DITE I NOMI DEI COLORI
BLU ROSSO GIALLO
ARANCIONE VERDE BLU
VERDE BLU NERO ROSSO
ARANCIONE VERDE
GIALLO BLU ROSSO NERO DITE I COLORI DEI NOMI
Effetto Stroop (Jaensch, 1935)
= variazione nei tempi di reazione
nell'esecuzione di un compito.
Es.: rallentamento dei tempi di reazione e aumento degli errori
nella condizione incongruente
DITE I COLORI DEI NOMI
STRESS
• MOVIMENTI energetici • equilibrio biochimico • attitudini positive
+ ADRENALINA - Potenziale elettrico nelle membrane cellulari e nella neocorteccia + potenziale elettrico nel cervello posteriore (rettiliano): attacco/fuga (= il cervello funziona parzialmente, Gli emisferi non comunicano, blocco nel Corpo Calloso)
- ADRENALINA + DOPAMINA
+ stimolo a funzioni parasimpatiche + potenziale elettrico nelle membrane cellulari nervose (= il cervello funziona meglio, gli Emisferi comunicano)
+ coordinamento PENSIERO-AZIONE = migliore apprendimento = migliore adattamento
Quindi? film
Facciamo
Favoriamo la comunicazione tra i due emisferi!
Come?
Beviamo un po’ d’acqua! Usiamo stimoli adatti per l’emisfero sx ma anche per l’emisfero dx
Riduciamo lo stress Favoriamo emozioni positive
Es.2 “dominanza”
APPRENDIMENTO-MOVIMENTO
MOVIMENTO Aiuta a collegare le varie aree del cervello
Aiuta a sviluppare i pensieri
Aiuta l’apprendimento Kinesiologia educativa (P. Dennison ’70)
= tirar fuori le potenzialità di apprendimento delle persone attraverso specifici movimenti
APPRENDIMENTO-MOVIMENTO Embodied Cognition (Lakoff, ‘99)
= la natura della mente umana sarebbe determinata dalla forma del corpo umano. Tutti gli aspetti della cognizione (idea, pensieri, concetti e categorie) sarebbero plasmati da aspetti del corpo. Tali aspetti comprendono il sistema percettivo, le intuizioni che sottostanno alle capacità di movimento, le attività e le interazioni con l'ambiente, e la comprensione "ingenua" del mondo integrata nel nostro corpo e nel nostro cervello. CORPO = ruolo necessario ed indissolubile nei processi di insegnamento/apprendimento
Percezione – Azione - Rappresentazione
“I fautori della cognizione incarnata hanno come loro punto di partenza teorico non una mente che lavora su problemi astratti, ma un corpo che richiede una mente per farlo funzionare”. (Wilson M, 2002, Six views of Embodied Cognition. Psychonomic Bulletin & Review 2002, 9 – 4, p. 625 )
b. fisiologici
b. di sicurezza
b. di affetto e di appartenenza
b. di stima
b. di autorealizzazione
Piramide dei BISOGNI di Maslow (’54)
Ø Dopamina e > Serotonina
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
= benessere
= migliore apprendimento
= migliore adattamento
COME LA NOSTRA MENTE PERCEPISCE E RAPPRESENTA LA REALTA’?
.
VISIVO UDITIVO CINESTESICO
Questionario: “Che tipo di apprendente sei?
INTELLIGENZE MULTIPLE (H. Gardner ’87)
persona
linguaggio
oggetto
Emisfero SX
Emisferi SX e DX
Emisfero DX
• INTRAPERSONALE • INTERPERSONALE
• ESISTENZIALE
• NATURALISTICA
• MUSICALE
• LOGICO-MATEMATICA
• LINGUISTICA
• VISIVO-SPAZIALE
• CINESTESICA
+ INTELLIGENZA EMOTIVA (D. Goleman) = saper combinare PENSIERO e SENTIMENTO in modo equilibrato
Ogni individuo possiede queste intelligenze fin dalla nascita E si sviluppano in modo > o < a seconda dell’interazione con l’ambiente.
La cultura di appartenenza svolge un ruolo importante nello sviluppo delle diverse intelligenze. Per es. per gli esquimesi l’intelligenza visivo-spaziale è molto importante
EMISFERI E LINGUAGGIO (Da: M. Danesi, Il Cervello in aula!, Perugia, Guerra Edizioni, 1998 )
Individuo predisposto verso emisfero: SX
DX
VERBALE
RICCO
CON FACILITA’
CON DIFFICOLTA’
CON DIFFICOLTA’
CON DIFFICOLTA’
LOGICI
MEMORIZZA MEGLIO NOZIONI GRAMMATICALI ASTRATTE
NON VERBALE
POVERO
CON DIFFICOLTA’
CON FACILITA’
CON FACILITA’
CON FACILITA’’
INTUITIVI
MEMORIZZA MEGLIO NOZIONI GRAMMATICALI ASTRATTE
Usa preferibilmente comunicazione
Ha un repertorio lessicale
Discrimina suoni verbali
Controlla elementi prosodici del linguaggio
Riconosce dettagli di figure complete
Decifra input visivi
Preferisce compiti
Questo schema è collegato alle teorie della Direzionalità e Bimodalità secondo le quali l’apprendimento di una seconda lingua - coinvolge entrambi gli emisferi (prima il dx poi sx) - è migliore se lo studente viene esposto a stimoli che seguono questo ordine (emisfero dx poi sx)
Domande: 1. Chi ha inventato il termine “Dinosauria”? 2. I dinosauri sono per la maggior parte raggruppati in
due ordini, in base alla forma del bacino. Sai dire i nomi dei due ordini?
3. Puoi dire il nome di almeno un dinosauro che non
rientra in una delle due categorie?
VISIVO O UDITIVO?
Membri di un gruppo di circa 350 rettili che comparvero alla fine del Triassico medio o all'inizio del Triassico superiore e si estinsero rapidamente circa 65 milioni di anni fa. Il nome Dinosauria, che significa letteralmente "terribile lucertola", fu coniato dall'anatomista e zoologo inglese Richard Owen verso la metà del secolo scorso. I dinosauri sono per la maggior parte raggruppati in due ordini, in base alla forma del bacino: i saurischi, ad esempio Apatosaurus e Tyrannosaurus, e gli ornitischi, come Iguanodon e Triceratops. Staurikosaurus e Herrerasaurus del Sud America costituiscono due eccezioni poiché sono considerati troppo primitivi per essere classificati in questi due ordini. I dinosauri più antichi erano piccoli, di struttura leggera, carnivori o onnivori. Snelli e agili, erano probabilmente più rapidi degli animali loro contemporanei, la maggior parte dei quali si estinse entro la fine del Triassico, circa 190 milioni di anni fa. Nel corso dei periodi geologici successivi, il Giurassico e il Cretaceo, l'evoluzione dei dinosauri diede origine a una miriade di forme diverse, molte delle quali raggiungevano dimensioni colossali. I primi resti fossili furono portati alla luce in Inghilterra, nel terzo decennio del secolo scorso; dopo una ventina d'anni erano stati individuati vari gruppi di questi rettili, ma fu solo con l'esplorazione delle regioni occidentali degli Stati Uniti, dopo il 1880, che si poterono recuperare alcuni scheletri completi. Dai reperti si dedusse che questi animali erano in gran parte bipedi, fatto inusuale per i rettili; ebbe così inizio un lungo studio sulla loro locomozione, il loro comportamento e la loro fisiologia.
FIORE FORCHETTA INNAMORATO PECORA RADIO PALIZZATA BLU LIBRO RUSCELLO SAGGEZZA TAVOLO FORCHETTA
UCCELLO MEMORIA CARTA ALBERO ERBA RUSCELLO CARTA CARBONE VERITA’ GATTO PENNA ASTRONAUTA COLTELLO SCRIVANIA
processo costruttivo per fissare
l’informazione
http://venus.unive.it/italslab/modules.php?op=modload&name=ezcms&file=index&print=1&page_id=772
Aplysia (2000 neuroni)
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Circuito con Neuroni + ricettivi e
+ numerosi
Eric Richard KANDEL Premio Nobel Medicina
nel 2000
= APPRENDIMENTO
Si tratta, quindi, di tracce di memoria indispensabili per determinare l'apprendimento.
Secondo il modello elaborato da Hebb (1949) [1] negli anni quaranta del secolo scorso, l'apprendimento sarebbe spiegabile ricorrendo a tre ipotesi:
1) i neuroni corticali rafforzano le loro connessioni quando vengono attivati contemporaneamente (principio associativo);
2) la corteccia è una grande memoria associativa in cui il rinforzo dei legami tra neuroni (sinapsi) ha luogo anche tra neuroni di aree corticali distanti;
3) i neuroni fortemente connessi agiscono insieme come unità funzionale: se vengono attivati solo alcuni neuroni si attiverà l'intero gruppo.
[1] In EYSENCK M.W., KEANE M.T., Psicologia cognitiva, Idelson Gnocchi, Napoli, 2012
Queste ipotesi sembrano spiegare il motivo per cui esperienze multisensoriali (vista, udito, tatto, gusto, olfatto, movimento, emozioni) generino APPRENDIMENTI PIU’ DURATURI, con maggiori possibilità di rievocazione partendo da punti differenti che possono essere anche molto distanti nella rete di connessioni neuronali createsi.
“pedagogia attiva” (Claparede, Piaget, Vygoskji, Decroly, Montessori, Agazzi): 1) attenzione alle FASI di sviluppo del bambino; 2) attività in armonia con i BISOGNI e gli INTERESSI dell'individuo; 3) rivalutazione delle attività MANUALI.
Approccio MULTISENSORIALE
.
FILM
“Non siamo nati per leggere” ( “Proust e il calamaro” Maryanne Wolf – 2009)
LETTURA Non ha basi ereditarie = non esistono geni per la lettura
Può essere appresa solo grazie alla PLASTICITA’ del nostro
Che collega in modo nuovo STRUTTURE e CIRCUITI ereditari Originariamente preposti ad altre funzioni:
VISIONE PAROLA
“Appena impara a leggere, il nostro cervello cambia per sempre” (fisiologicamente e intellettualmente)
Per es. “Chi impara a leggere il cinese utilizza un gruppo di
collegamenti neuronali diversi da quelli impiegati da chi legge l’inglese”
Maryanne Wolf
LETTURA
DECIFRAZIONE COMPRENSIONE
CODICE GRAFEMICO C. FONOLOGICO LETTURA STRUMENTALE RICONOSCRE E NOMINARE VELOCEMENTE PAROLE E’ INDIPENDENTE DAL SIGNIFICATO
= DARE SIGNIFICATO COGNITIVO-LINGUISTICO AL DECIFRARE
M-E-L-A = MELA MELA =
= ATTO LINGUISTICO ATTO COGNITIVO
SCRITTURA
- CIFRATURA - CODIFICA - SCRITTURA STRUMENTALE
CODICE FONOLOGICO CODICE GRAFEMICO
ORTOGRAFIA E MOTRICITA’
COMPOSIZIONE DEL TESTO
= ESPRIMERE UN SIGNIFICATO COGNITIVO LINGUISTICO IN ATTO DI CIFRATURA (PAROLA, FRASE, RACCONTO)
STORIA della LETTURA
2000 anni di progressi cognitivi per arrivare a leggere un alfabeto Scritture cuneiformi Geroglifici Scritture proto-alfabetiche Scritture alfabetiche
umanità
individuo 2000 giorni per imparare la lettura = abilità non determinata geneticamente, non naturale Quando un individuo non riesce ad automatizzare il processo di lettura dislessia
“Il segreto della LETTURA è il TEMPO che offre al cervello per PENSARE e concepire pensieri più profondi di prima
= tempo per pensare oltre La più grande conquista del cervello che legge! “ (M. Wolf)
ELEFANTE AFRICANO
CARATTERISTICHE Altezza 3-4 metri. Grandi orecchie mobili. Il naso è trasformato in una proboscide. Organo fondamentale per gran parte delle sue
attività infatti oltre a essere fondamentale per la respirazione per bere e per portare il cibo alla bocca viene utilizzata anche per offesa e come strumento di comunicazione all’interno del gruppo.
Le zanne che nei maschi possono raggiungere dimensioni record di 3 metri per più di 100 chilogrammi, altro non sono che gli incisivi superiori trasformati.
VITA ED ABITUDINI: Le femmine vivono in branchi guidati dalla femmina più anziana, la matriarca.
Tali branchi sono composti da altre femmine imparentate alla matriarca, dai loro cuccioli e da qualche maschio ancor non in età riproduttiva.
INTELLIGENZE Multiple STILI
COGNITIVI
PITTURA SCULTURA
DIFFERENZIAZIONE
didattica
MUSICA D’INSIEME
Insegnante = mediatore/ agevolatore
Modello bio-psico-sociale
(ICF)
MOVIMENTO E DIDATTICA
MULTI SENSORIALE
CASSETTA DEGLI
ATTREZZI X TUTTI
NORMALE UTILIZZO NUOVE
TECNOLOGIE
OSSERVARE FARE IPOTESI
SPERIMENTARE
CANTO CORALE
TEATRO
BARRIERE / FACILITATORI
GIOCHI DI RUOLO
APPRENDIMENTO COOPERATIVO
BRAIN STORMING, TUTORING, CENTRI DI
INTERESSE, ….
META- COGNIZIONE
PROBLEM POSING
PROBLEM SOLVING
FLIPPED CLASSROOM
PENSIERO LATERALE
RUBRICHE VALUTATIVE
Didattica per COMPETENZE
Area di sviluppo
prossimale
Partire dai PUNTI DI FORZA
AMBIENTE di Apprendimento
Siamo tutti DIFFERENTI (neurodiversità)
dunque per favorire l'apprendimento di tutti:
DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA
Criteri per la DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA secondo
C.A. Tomlinsonn
(Tomlinsonn, Imbeau, 2012, Condurre e gestire una classe eterogenea, Roma)
READINESS Rilevazione e utilizzo di conoscenze pregresse degli alunni INTEREST Temi e problemi che suscitano desiderio di comprensione e di sviluppo di abilità LEARNING PROFILE Stile di apprendimento, tipo di intelligenza, genere, appartenenza culturale AFFECT Emozioni, esperienza vissuta in classe
Prendete 3 monete uguali e disponetele su di un tavolo nella stessa posizione e alla stessa distanza di quelle che vedete
qui sotto.
SFIDA: collocare la moneta n.1 tra la n.2 e la n.3 sapendo che:
1 2 3
• la n.1 può essere toccata e spostata • la n.2 può essere toccata ma non spostata • la n.3 non può essere toccata né spostata
P.S. E’ consentito farsi aiutare dalle alunne e dagli alunni …