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I RETTILI ACQUATICI DEL GIURASSICO Il Giurassico fu un periodo ideale per gli animali marini: nacquero forme simili ai calamari, alle seppie, agli squali e alle razze. Comparvero anche vaste estensioni di barriere coralline. Nella seconda metà di questo periodo si diffusero i plesiosauri, che avevano colli e code lunghe con teste e corpi piccoli, e gli ittiosauri, che svilupparono nuove forme, anche di grandi dimensioni.
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GEOSAURUSIl Geosaurus, o “lucertola di terra”, aveva due coppie di pinne natatorie a forma di palette e una lunga coda terminante con una pinna che teneva in posizione verticale. Era un rettile adattissimo alla vita acquatica, in particolare a quella marina. Il lungo muso affusolato nascondeva numerosi denti appuntiti. Era lungo 3 metri e pesava 200 chili.
Muso lungo e affusolato con denti affilati
Pinna verticale
Coda lunga e sottile
Arti trasformati in pinne Pelle liscia
Coda flessibile
glub!
guarda! se fossimo
nel giurassico potrebbe essere
la PINNA di un ittiosauro!
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ICHTHYOSAURUSQuesto ittiosauro è il più conosciuto tra tutti gli animali preistorici, perché ne sono stati trovati centinaia di scheletri. La sua testa allungata aveva un becco con tanti piccoli denti molto affi lati, con i quali catturava i pesci e le seppie di cui si cibava. Respirava attraverso narici poste sul becco. Il suo corpo era lungo 2 metri e terminava con una coda a forma di mezzaluna che usava per spingersi velocemente nell’acqua. Sul dorso aveva una pinna simile a quella degli squali. Le femmine erano ovovivipare, cioè producevano uova che trattenevanofi no alla nascita. Pesava circa 150 chili.
PLESIOSAURUSLa forma idrodinamica del Plesiosaurus
era ideale per le grandi velocità. Il collo, che reggeva una testa
piccola, era molto lungo. Il corposi assottigliava in una coda corta.
Le sue quattro pinne erano in grado di muoversi in tutte
le direzioni. Si nutriva di piccoli pesci e calamari,
che masticava con i suoi denti conici
e affi lati. Era lungo 2,5 metri e pesava
250 chili.
METRIORHYNCHUS L’evoluzione portò questo coccodrillo, che come altri rettili
terrestri aveva fatto ritorno all’acqua, a trasformare le sue quattro zampe in pinne natatorie dalla forma di corte palette palmate.
Era un predatore grande e veloce, lungo 3 metri e pesante 300 chili. La coda terminava con una pinna che gli permetteva di spostarsi agilmente nell’acqua. Il muso, lungo e appuntito, aveva
mascelle con denti conici e affi lati. Si nutriva di pesci.
Denti conici e affilati
Muso allungatocon narici alla sommità
Becco con piccoli denti affilati
Forma del corpo idrodinamica per nuotare velocemente
Pinna simile a quella di uno squalo odierno
Testa piccola
Pinne natatorie
Coda non usata per nuotare
Frammento di cranio di Ichthyosaurus.
Scheletro di Plesiosaurus.
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