i segni e l’identità di una nuova provincia · no basilico aprì una serie di grandi esposizio -...
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LA GIUNTAPRESIDENTEFrancesco Musotto
VICE PRESIDENTENicola Vernuccio
ASSESSORIGiovanni AvantiFilippo CangemiMarcello CarusoGiuseppe ColcaGino D’AnnaRaffaele LoddoGiovanni MammanaFrancesco MangiaracinaGandolfo MirantiGiuseppe PrestigiacomoNino SalernoSalvatore SammartanoArturo SpataroAristide Tamajo
Capo di GabinettoMarianna Mirto
I segni e l’identitàdi una nuova Provincia
Adieci anni si è ancora bambini. Giovani nel
corpo e nello spirito. Ma per la Festa della
Provincia dieci anni sono il primo traguardo
della maturità, il primo anniversario importante di un
appuntamento “adulto” che ha saputo crescere e far
crescere il territorio, semplicemente – si fa per dire -
con la forza di un’idea.
Ricordiamo dieci anni di talento, arte, cultura che han-
no animato, e in certi casi contribuito ad animare, gli 82
comuni. Ma anche i dieci anni di sviluppo, impresa, soli-
darietà, infrastrutture, ambiente, che hanno segnato il
solco della nostra buona amministrazione, in una terra
complicata che non smette di sorprendere, che atterra
e si risolleva, rendendo tutto più urgente e quindi pre-
zioso. Il bilancio della kermesse di fine estate diventa
dunque in queste pagine – e negli archivi della memoria
– specchio e metafora del lavoro quotidiano della Pro-
vincia, fatto di sinergie, scelte a volte coraggiose, voglia
di mettersi in discussione. Risposte.A domande diver-
se, tutte di pari dignità. La Festa della Provincia – e l’at-
tività dell’Ente – sono in debito con i tanti amministra-
tori locali che ci hanno aiutato a ridurre le distanze e a
interpretare le istanze di una comunità eterogenea.
Oggi la manifestazione è una realtà consolidata, un’ere-
dità che non potrà essere dispersa.
E un segno, e i segni sono indizi, fili sottili, petali e bri-
ciole. I segni dicono tante cose.
di Francesco Musotto
Un film dedicatoal nostro territorio
Momenti di grande spettacolo, episodi emozio-
nanti, grandi personaggi e gente comune,
piazze gremite nelle calde serate di fine esta-
te. Riguardando il film di dieci anni di Festa della Provin-
cia si ha la certezza di quanto azzeccata è stata l’intuizio-
ne da cui è nata questa ormai classica manifestazione
organizzata dalla nostra Amministrazione. Una kermesse
che ha avuto sempre un unico, vero protagonista: il terri-
torio con le sue ricchezze e la sua gente.
Nei dieci anni di “Provincia in Festa” i cittadini hanno
imparato a conoscere il nostro Ente, le sue funzioni, le
sue iniziative. Ma soprattutto gli stessi abitanti della pro-
vincia di Paleremo. I turisti hanno potuto scoprire quan-
to sia preziosa e laboriosa questa parte della regione. E
possiamo dire che anche noi amministratori, grazie a
questa iniziativa, abbiamo conosciuto meglio i nostri cit-
tadini, i nostri elettori.
Per questo gli auguri per questo traguardo vanno fatti
soprattutto agli abitanti della provincia, agli imprenditori,
agli artisti, alle associazioni, che hanno riempito del loro
lavoro il cartellone della Festa.
Dal mio personale album di ricordi mi piace conservare
due immagini, che danno il senso di quanto varia e pre-
ziosa sia “Provincia in Festa”. La corrosiva ironia di Fio-
rello della quale sono stato vittima e complice e gli occhi
di Salvatore Cetola, lo sfortunato eroe della tragedia del-
l’Atr72.
di Maurizio Gambino
IL CONSIGLIOPRESIDENTEMaurizio GambinoVICE PRESIDENTIDomenico Porretta (Vicario)Giuseppe Badalì
CONSIGLIERIPietro Alongi, Antonino Angelo,ValerioAnzon, Maria Concetta Bali-streri, Giuseppe Bono, RosarioBonomo, Vincenzo Briganò, Anto-nino Caradonna, Carmelo Coman-dè, Salvatore Coppolino, FilippoCusimano, Piero D’Aì, AntoninoD’Amico, Alessandro De Lisi, Giu-seppe Di Maggio, Vito Di Marco,Michele Gangi, Calogero Gambino,Antonino Guccione, Vito Lanza,Salvatore Licciardi, Vincenzo LoMeo, Carmelo Lucà, GiovanniMangano, Giovanni Mangiaracina,Antonio Marotta, Bernardo Matta-rella, Giuseppe Messineo, GaetanoMilano, Silvio Moncada, GiovanniPalma, Giovanni Parisi, FrancescoMuscarella, Michele Pergolizzi, Vin-cenzo Provenzano, Ippolito Russo,Giuseppe Saglibene, Giuseppa Scafi-di, Marcello Susinno, GiovanniTomasino, Marcello Tricoli, Antoni-no Tubiolo
Direttore GeneraleAntonino Caruso
Segretario GeneraleSalvatore Currao
Fascia di età : fra i 35 e i 45.Profilo : manageriale conspiccata attitudine ai numeri.
Caratteristiche: ambiziosi, determi-nati, in alcuni casi con grande capa-cità di mediazione e in altri casi“orgogliosamente antipatici”.Una tipologia di amministratori,insomma, completamente diversada quella degli anni ’80, inizio anni’90.Ad aprire le “danze”, furono nel1998 assessori come FabrizioBignardelli e Arturo Spataro, peral-tro già presenti nel ’94 nella primis-sima giunta Musotto, Francesco“Ciccio” Cascio, Maurizio Pirillo.Tutti di diversa provenienza.Bignardelli, sportivo di razza, lau-rea in scienze turistiche, docente dimarketing, diede un’impronta forteal settore dello sport, anche per quelche riguarda l’impiantistica.Arturo Spataro, tra i “fedelissimi”di Musotto, ingegnere, attento escrupoloso,è stato titolare per tantianni della delega alla viabilità e poidell’edilizia scolastica.Ciccio Cascio arrivava a palazzoComitini con un curriculum politi-co di primo piano, deputato nazio-nale dal ’94 e prima ancora, pocopiù che ventenne, assessore comu-nale. Il tecnico per eccellenza,esperto di numeri, di controllo digestione e di pianificazione azien-dale, è stato Maurizio Pirillo.Poche parole, molti fatti per unadelega, come quella al bilancio, chedi certo non assicurava visibilità,ma tanto lavoro, soprattutto perrivedere l’impostazione del docu-mento di programmazione finan-
ziaria. Dopo questa prima “ondata”ecco arrivare a fine ’98, EnzoGalioto, medico, chiamato a gestireil non facile settore del precariato, eCarmelo Scelta, funzionario delBanco di Sicilia, esperto in strate-gie aziendali e di impresa, che rivo-luzionò il settore del Patrimonioavviando un percorso di manuten-zioni degli edifici scolastici. Nel’99 arriva Salvatore Sammartano,Direttore dell’Azienda di soggior-no e turismo di Cefalù. Un tecnicoo, come si dice in questi casi, l’uo-mo giusto al posto giusto. Assiemealla delega al turismo e allo sport,prende la guida dell’Azienda pro-vinciale al turismo e non la lasceràpiù fino al giugno 2007, quando levecchieAapit ( fino all’86 Enti pro-vinciali per il turismo) vanno inarchivio. Nell’estate 2000 entra ingiunta, Giacomo Terranova, fun-zionario dell’Ircac, emergente rap-presentante della classe politica diForza Italia, assessore allo sviluppoeconomico.Con lui arriva nell’esecutivo diPalazzo Comitini Marcello Caruso,funzionario dell’Esa, assessoreall’agricoltura, che sarebbe poi tor-nato in giunta con Musotto nel2003, dopo la parentesi al Consi-glio comunale di Palermo nel 2001.Nicola Vernuccio arriva invece inProvincia nell’ottobre del 2001 a37 anni. Esperto in analisi finanzia-ria e di programmazione economi-co-finanziaria, viene investito delladelega alle attività produttive chemanterrà ininterrottamente finoall’inizio del 2007 per poi passareal bilancio e alla vicepresidenza.
Si aprono invece nel 2002 le portedi Palazzo Comitini per il funzio-nario dell’Enel, Raffaele Loddo.Assessore all’Agricoltura, masoprattutto con le deleghe allerisorse idriche ed energetiche chegli hanno consentito, tra l’altro, diseguire il difficile iter per arrivarealla individuazione del gestore deiservizi dell’Ato. Poi arriva lei,Liboria Di Baudo, l’ultima tra lepoche donne, a rivestire il ruolo diassessore nell’esecutivo targatoMusotto. Ancora una volta, unascelta del Presidente Musotto fuoridagli schieramenti politici per ilsuo programma che ha sempre pri-vilegiato la qualità dei protagonistialle appartenenze.
La generazione Xprotagonista di una svolta
NNiiccoollaa VVeerrnnuucccciioo ((iinn aallttoo))ee SSaallvvaattoorree SSaammmmaarrttaannoo
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ieci anni di Provincia in Festa, dieci
anni di Provincia. Mai come in come
questo caso i due percorsi hanno camminato
paralleli. Il decennio di amministrazione
Musotto ha trovato nella Festa un momento di
sintesi, ma anche di proposizione, per una
fase politico-amministrativa che ha segnato
circostanze importanti per la vita della comu-
nità.
C’è una data che andrà intanto ricordata per
sempre: il 13 gennaio 2000, la visita del Presi-
dente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
la prima volta di un Capo dello Stato nella
sede dell’ente. Il bilancio dei due lustri abbrac-
cia tutti i campi. Opere pubbliche, e sono dav-
vero tante, iniziative politiche, attività culturali,
interventi nel campo del turismo, della pubbli-
ca istruzione, dei servizi sociali. Non è certo
un caso che uno dei primi, se non addirittura il
primo atto della giunta Musotto nel 1998, sia
stato l’acquisto di villa San Cataldo a Bagheria
che sarebbe diventata, nel corso degli anni,
punto di riferimento per iniziative culturali e
sede dell’Istituto d’arte, grazie ad un vasto
intervento di restauro che ha interessato sia la
parte strutturale che lo splendido giardino
DDDDieci anni di governoun percorso dentro il nuovo
di Massimo Bellomo e Francesco Mazzola
22000077.. IIll PPrreessiiddeennttee ddeellllaa PPrroovviinncciiaa,, FFrraanncceessccoo MMuussoottttoo,, ee iill ddiirreettttoorree ddeellll’’HHeerrmmiittaaggee,,MMiikkhhaaiill PPiioottrroovvsskkii,, iinnaauugguurraannoo llaa mmoossttrraa aalllleessttiittaa aa PPaallaazzzzoo SSaanntt’’EElliiaa
D
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mediterraneo. Se Villa San Cataldo ha rappre-
sentato uno dei gioielli in provincia, Palazzo
Sant’Elia, sin dalla fine del ’99 quando partiro-
no i cantieri per gli interni, i prospetti e le strut-
ture, è stato l’emblema della politica culturale
della Provincia. Un percorso minuzioso, filolo-
gico, per restituire al palazzo la sua immagine
più autentica, senza stravolgerne l’architettu-
ra, grazie ad un investimento complessivo di
oltre cinque milioni di euro. Uno splendido
esempio di un contenitore culturale che diven-
ta di per sè un gioiello da ammirare. L’ultimo
passaggio, l’adeguamento a sede museale, è
ormai quasi consumato e quindi per il palazzo
si aprono definitivamente le porte verso un
futuro che parlerà di mostre ed esposizioni di
grande prestigio, dopo il visitatissimo vernis-
sage dello scorso aprile con i capolavori dello
zar Nicola I provenienti dall’Hermitage di San
Pietroburgo. E se palazzo Sant’Elia si appre-
sta adesso ad iniziare il suo cammino musea-
le, il Loggiato San Bartolomeo ha avviato il
suo percorso già da anni, precisamente dal
1998, quando la mostra fotografica di Gaeta-
no Basilico aprì una serie di grandi esposizio-
ni. In questi nove anni si sono alternati, negli
splendidi saloni con vista sul mare del Foro
Italico, artisti di fama : dalla mostra della Pop
Art, a Pedro Cano con le sue città invisibili,
Mimmo Rotella, Toulouse Lautrec, gli scatti di
Douglas Kirkland, le vedute di Alinari, Incorpo-
ra e Interguglielmi, la ricca esposizione dei
disegni restaurati di Giovan Battista ed Erne-
sto Basile, e poi Emilio Greco, Piero Guccione,
Igor Mitoraj, Tano Festa, Croce Taravella,
Pupino Samonà, Georges Roualt, Alberto Bia-
si, Gloria Argeles, Renato Mambor, Antonio
Cutino, Michele Canzoneri, i Mirabella ed
anche la storia delle mitiche figurine Panini.
Altre importanti mostre, fra queste Filippo De
Pisis, Totò Bonanno, Gianni Berengo Gardin,
Giancarlo Alessandrini, Trento Longaretti e
Bruno Caruso, sono state ospitate in altri siti. Il
racconto culturale di questi dieci anni prose-
gue con i restauri di palazzo Cutò a Bagheria,
di palazzo Jung in via Lincoln a Palermo (con il
recupero del giardino), del Chiostro del duomo
di Cefalù (inaugurato il 13 aprile 2004), il
Castello di Carini, il Duomo di Termini Imerese,
la Torre Campanaria di Gangi, il Santuario del-
la Madonna dell’Olio a Blufi, il Convento dei
Carmelitani di Carini, il Sagrato della Cattedra-
22000044.. TToorrnnaa aa sspplleennddeerree iillCChhiioossttrroo ddeell DDuuoommoo ddii CCeeffaallùù
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le di Palermo (in occasione del vertice Onu del
2000), la Chiesa delle Anime Sante a Baghe-
ria, Palazzo Fernandez sede dell’Accademia
delle Belle Arti, il salone dell’ex ospedale Fate-
benefratelli a Palermo, la Chiesa di S.Caterina
a Palermo, il Gymnasium dell’Orto Botanico,
solo per ricordare i più significativi. Ma in que-
sto elenco non può mancare il nuovo look di
palazzo Comitini in occasione del vertice Onu
del dicembre 2000 (a proposito come non
ricordare il magico concerto di Noa al duomo
di Monreale).
La “casa” storica della Provincia è anche
diventata sede museale con un percorso nel
piano nobile aperto nel 1999 in occasione del-
la Festa della Provincia e “battezzato” dalla
collocazione di un busto dedicato a Leonardo
Sciascia, al quale è stata anche intitolata la
sala giunta. I lavori di restauro di sala Martora-
na e del suo pavimento maiolicato hanno
completato nel 2006 il restyling di palazzo
Comitini, sito palermitano più visitato il 2 giu-
gno di quell’anno in occasione della Festa del-
la Repubblica.
I beni culturali e la cultura, con la serie di
incontri con l’autore (ricordiamo fra gli altri
22000022.. CCoommpplleettaattaa llaa ssttrraaddaa ppaannoorraammiiccaa ““TTrraammoonnttaannaa”” ddiiUUssttiiccaa,, rreeaalliizzzzaattaa iinn ppiieennaa aarrmmoonniiaa ccoonn ll’’aammbbiieennttee cciirrccoossttaannttee
22000033.. SSii ssvveellaa aaii ppaalleerrmmiittaannii ee aaii vviissiittaattoorrii iill rreessttaauurroo ddeellGGyymmnnaassiiuumm ddeellll’’OOrrttoo BBoottaanniiccoo
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Marcello Veneziani, Giulio Giorello, Paolo Mie-
li, Beppe Severgnini, Stefano Malatesta,Roc-
co Buttiglione, Stefano Zecchi, Christo, Giu-
seppe Bonaviri, Antonio Presti) e le numerose
pubblicazioni della Collana “Ercta” e della Col-
lezione “Palermo” (da ricordare la ristampa
dell’Annuario della Biblioteca Filosofica) su ini-
ziativa del vulcanico assessore Tommaso
Romano, le convenzioni con le istituzioni cul-
turali come il Mandralisca di Cefalù, la Biblio-
teca Francescana e l’Istituto Pedro Arrupe, la
riapertura del Teatro del Baglio di Villafrati,
hanno dunque avuto grande rilievo nei dieci
anni di amministrazione Musotto.
Ma se c’è una data cerchiata in rosso nel
calendario del decennio Musotto questa è
sicuramente il 22 giugno 2001, giorno di inau-
gurazione della stazione Orleans del passante
metropolitano.
Un’opera, intitolata a Libero Grassi, costata 22
miliardi delle vecchie lire che ha segnato una
svolta nel traffico ferroviario cittadino e metro-
politano. Proseguendo con il lungo capitolo
delle grandi opere incontriamo il palazzetto
dello sport di Bagheria, concluso nel 1999 e
intitolato al generale Dalla Chiesa, il palazzetto
dello sport di Cefalù, ormai giunto in dirittura
d’arrivo dopo un lungo e tormentato iter, il
centro di canoa e canottaggio di Piana degli
Albanesi, inaugurato a fine 2005, il centro
sportivo di Caltavuturo ormai avviato a con-
clusione, il campo di softball di Ustica, la
piscina di Isnello, già appaltata, l’adeguamen-
to degli impianti di risalita di Piano Battaglia.
Questo per limitarci solo all’impiantistica spor-
tiva, perché per il resto la voce opere pubbli-
che comprende un elenco piuttosto fitto con
scuole e strade in prima fila. Ma intanto ricor-
diamo l’area attrezzata per piccole e medie
imprese di Misilmeri inaugurata il 30 ottobre
2003. Una struttura costata 6 milioni di euro
che ospita 18 aziende del comprensorio
bagherese.
A questo dobbiamo affiancare il foro boario di
Gangi e quello di Prizzi inaugurato il 16 mag-
gio 2004 in contrada Filaga, costato un miliar-
do e 600 milioni di vecchie lire e l’apertura del
cantiere per il mattatoio di Partinico. Per l’edi-
lizia scolastica, l’avvio del cantiere per il Liceo
scientifico di Carini nel 1998 aveva segnato il
primo passo di questo decennio. Successiva-
mente sono arrivati il nuovo Istituto d’arte di
22000011.. LLaa ssttaazziioonnee ““OOrrlleeaannss --LLiibbeerroo GGrraassssii”” aaggggiiuunnggee uunnaattaappppaa nneell ppeerrccoorrssoo ddeellllaammeettrrooppoolliittaannaa
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Cefalù, l’Itc di Alia, l’Itc di Marineo, il campus
sportivo del Liceo Meli a Palermo, la palestra
del Liceo scientifico Palmeri di Termini Imere-
se, lo stesso liceo scientifico di Carini, lo
scientifico di Partinico, l’Itc di Ciminna, il Liceo
scientifico di Corleone, lo Scientifico di Gangi,
l’Itg di Prizzi, l’Itcg di Bisacquino, l’Itc di
Bagheria, oltre al vasto piano di adeguamento
e messa a norma di tutti gli edifici scolastici di
proprietà.
Le acquisizioni immobiliari hanno inoltre rap-
presentato un momento importante della
gestione Musotto.
Oltre alla già ricordata Villa San Cataldo, il
“colpo” più significativo è stato il palazzo delle
Ferrovie di via Roma acquistato nel 2005 con
9 milioni e 300 mila euro, esercitando il diritto
di prelazione previsto per gli enti locali. Un
immobile di cinque piani che ospita già diversi
uffici dell’ente e consentirà di risparmiare con-
sistenti cifre per le locazioni.
Così come un taglio agli affitti è venuto grazie
all’acquisto del Centro direzionale di via San
Lorenzo, il cosiddetto “Pirellone”, inaugurato
nel 2001 ed oggi punto di riferimento dell’ente
con i suoi numerosi uffici dislocati in sette pia-
22000066.. CCoonn ll’’iinnaauugguurraazziioonnee ddeell nnuuoovvoo lliicceeoo sscciieennttiiffiiccoo ddii PPaarrttiinniiccoo llaa PPrroovviinncciiaa sseeggnnaa uunn aallttrroo ppuunnttoo nneell ccaammppooddeellll’’eeddiilliizziiaa ssccoollaassttiiccaa
22000033.. AApprree ii bbaatttteennttii iill FFoorroo BBooaarriioo ddii ccoonnttrraaddaa FFiillaaggaa aa PPrriizzzzii
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ni. Risale al 2000 invece l’operazione che ha
portato la Provincia a poter disporre degli ex
Mulini Virga in corso dei Mille a Palermo, che
ospitano il II Istituto Alberghiero intitolato a
Donna Franca Florio.
La pagina della viabilità ha vissuto passaggi di
rilievo con l’appalto per lo svincolo Irosa,
un’opera attesa da anni nelle Madonie e che si
avvia ad arrivare in porto dopo un lungo e fati-
coso iter, la realizzazione della litoranea Tra-
montana di Ustica, la Marineo-Godrano che
costeggia il bosco di Ficuzza, il progetto per la
tangenziale di collegamento fra le autostrade
A-19 e A-29, oltre all’ infinito elenco di manu-
tenzioni straordinarie che hanno messo in cir-
colazione centinaia di milioni di euro, attingen-
do anche ai Fondi Por.
Turismo a tutto campo con una forte azione di
sostegno della ricettività cosiddetta minore,
ma diventata negli anni meta privilegiata di
una larga utenza.
L’iniziativa Paese Albergo, con un investimen-
to di sette milioni di euro, ha dato forte impul-
so al settore, così come il sostegno agli alber-
ghi a una e due stelle, soprattutto nei centri
minori. Altre iniziative di rilievo hanno riguar-
dato il progetto per le piste ciclabili nell’Alto
Belice Corleonese, insieme a quelle portate
avanti dall’Aapit come il Club di Prodotto, il
Marchio di Qualità Turistica e il Convention
Bureau, gli itinerari archeologici subacquei,
oltre a pacchetti turistici veri e propri come
“Cefalù e Madonie tutto l’anno”. Diverse
anche le proposte per l’ambiente, con i pro-
getti per i porticcioli di Santa Flavia, Isola delle
Femmine, Sferracavallo, Arenella, San Nicola
l’Arena e Porticello, la piena operatività delle
tre riserve gestite dall’ente, Ustica, Serre di
Ciminna e Bagni di Cefalà Diana, i progetti di
educazione ambientale, l’attività dei laboratori
mobili per il rilevamento dell’inquinamento
ambientale, le attività dei pulizia dei fondali
marini, il Giardino delle Farfalle a Monreale,
l’operazione Comune Solarizzato e per il foto-
voltaico che ha interessato e interesserà quasi
tutti gli edifici e gli istituti scolastici di proprie-
tà dell’ente.
Nel ricco bilancio di questi dieci anni, non
possiamo dimenticare la campagna per la
sicurezza stradale, quella alimentare “Mangio
sicuro e mangio meglio” e quelle sociali “Io
bevo non guido”, “Spacciati per quello che
22000077.. AAppppaallttaattii ii llaavvoorrii ppeerr lloossvviinnccoolloo IIrroossaa cchhee ccoolllleegghhee--rràà llee MMaaddoonniiee aallll’’aauuttoossttrraaddaaPPaalleerrmmoo--CCaattaanniiaa
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sei”, quella contro l’Aids, il progetto di traccia-
bilità della filiera agro-alimentare,gli incontri
nelle scuole in collaborazione con i calciatori
rosanero per sensibilizzare gli studenti sui
temi della violenza negli stadi e del doping.
Poi le politiche sociali con i tanti progetti inno-
vativi nel campo della disabilità, le case fami-
glia (la più importante la Karmen di Bolognet-
ta), il centro per l’autismo, l’assistenza agli
immigrati, alle donne che hanno subito violen-
za e ai bambini maltrattati, le ludoteche nei
reparti pediatrici, l’assistenza a non udenti e
non vedenti, il progetto Brinjat per le minoran-
ze linguistiche albanofone, i corsi di formazio-
ne per detenuti, i progetti per gli anziani, i cen-
tri aggregativi per minori e adolescenti, l’istitu-
zione dello sportello del disabile in via Maque-
da, la barca a vela per disabili.
E lo sport con la sponsorizzazione della
“Palermo calcio” e quella ormai istituzionaliz-
zata di eventi internazionali come il Giro podi-
stico di Castelbuono, la Targa Florio e i Tornei
di tennis, maschile e femminile.
Sul fronte del lavoro ricordiamo infine la stabi-
lizzazione dei 258 ex lsu, entrati nel 2004 negli
organici dell’ente.
22000044.. LLaa ccaassaa ffaammiigglliiaa ““KKaarrmmeenn”” èè llaa pprriimmaa ddeessttiinnaattaa aa ddiissaabbiillii ggrraavvii ee ggeessttiittaa ddiirreettttaammeennttee ddaaii ppoorrttaattoorrii ddii hhaannddiiccaapp
22000055.. AA GGaannggii ttoorrnnaa aallll’’aannttiiccoo sspplleennddoorree llaa mmaaeessttoossaattoorrrree ccaammppaannaarriiaa
LL’’aa ll bbuumm ddee ll ll aa FFee ss tt aa
22000011.. SSppeettttaaccoollaarrii ggiioocchhii ddii lluuccee iilllluummiinnaannoo VViillllaa GGiiuulliiaa,, llooccaattiioonn pprriinncciippaallee ddeellllaa FFeessttaa
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22000066.. AA PPiiaazzzzaa MMaaggiioonnee ssaallee ssuull ppaallccoo ll’’““OOrrcchheessttrraa ddii PPiiaazzzzaa VViittttoorriioo””
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22000000.. SSppaazziioo aallllaa ssoolliiddaarriieettàà ccoonn iill pprrooggeettttoo ““UUnn ccoolloorree ddeellll’’aarrccoobbaalleennoo””:: aa UUddiittoorree pprreennddoonnoo vviittaa ii llaabboorraattoorrii ccrreeaattiivviippeerr ii bbaammbbiinnii ddeell qquuaarrttiieerree
22000011.. CCoonn iill ““CCoonncceerrttoo FFoottooggrraammmmaa”” ddii NNiiccoollaa PPiioovvaannii ssii ccoonncclluuddee llaa qquuaarrttaa eeddiizziioonnee ddeellllaa FFeessttaa ddeellllaa PPrroovviinncciiaa
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22000066.. DDuuee ggiioorrnnii ddeeddiiccaattii aall rriiccoorrddoo ddii PPaaddrree EEnnnniioo PPiinnttaaccuuddaa,, aallll’’aavvvveennttuurraa iinntteelllleettttuuaallee ee ppoolliittiiccaa ddeell ggeessuuiittaa ddii PPrriizzzzii,,iill 44 sseetttteemmbbrree 22000055
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22000022.. RReennzzoo AArrbboorree ee NNiinnoo FFrraassssiiccaa,, iimmppaarreeggggiiaabbiillii mmaattttaattoorrii aall TTeeaattrroo ddii VVeerrdduurraa ppeerr ll’’aappeerrttuurraa ddeellllaa rraasssseeggnnaa
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22000022.. CCoonn ““LLee FFoorrmmee ddeell FFuuooccoo”” iill ggoollffoo ddii MMoonnddeelllloo ssii iilllluummiinnaa ppeerr llaa pprriimmaa eeddiizziioonnee ddeelllloo ssppeettttaaccoollaarree ffeessttiivvaall ddiiggiioocchhii ppiirrootteeccnniiccii
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22000000.. CCoonn llaa ssffiillaattaa ddeeii ggoonnffaalloonnii ddeeggllii 8822 CCoommuunnii ee iillccoonncceerrttoo ddeell tteennoorree PPiieettrroo BBaalllloo ssii aapprree,, aa VViillllaa SSaannCCaattaallddoo,, llaa tteerrzzaa eeddiizziioonnee.. EE sseemmpprree llaa vviillllaa sseetttteecceennttee--ssccaa ddii BBaagghheerriiaa oossppiittaa iill mmeemmoorraabbiillee rreecciittaall ddii GGiioorrggiiooAAllbbeerrttaazzzzii
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22000055.. UUnnoo ssccoorrcciioo ddii UUssttiiccaa,, ppaarraaddiissoo ddeeii sseeaa--wwaattcchheerrss ee sseeddee ddeellll’’aatttteessaa RRaasssseeggnnaa iinntteerrnnaazziioonnaallee ddeellllee aattttiivviittàà ssuubbaaccqquuee
Cultura del mare e per ilmare. Da 47 anni la Rasse-gna internazionale di Attivi-tà subacquee di Ustica navi-ga verso traguardi ambiziosima non impossibili. Esoprattutto sfugge puntual-mente alle classificazioni:perché non è un festival, nonè un concorso, non è spetta-colo. Ma è un po’ di tuttoquesto. Un invito ad inna-morarsi del Mediterraneo, ascoprirne i segreti e le risor-se, a conoscerne i ritmi e gliequilibri. A riflettere sulfuturo – e sul presente - del-l’ambiente, con studiosi edesperti appassionati, spessofuori dal coro. Un invito a viaggiare contutti e cinque sensi, sullascorta di documentari, corto-metraggi, mostre, laboratoricreativi per i più piccoli,testimonianze eccellenticome quelle dello scrittore eregista Folco Quilici o delrecord man di apnea,Umberto Pelizzari. Un invito a esplorare, perterra e per mare, lungo gliitinerari archeologici subac-quei e nei sentieri della riser-va terrestre gestita diretta-mente dalla Provincia, inedi-ta avventura del cartellone2005, con tanto di escursio-ne sotto le stelle. Due gliappuntamenti consolidati: ilPremio “Tridente d’Oro” egli “Ustica Awards”, desti-nati a personalità del mondodell’arte, della scienza, dellosport, che hanno dedicatoispirazione, talento e succes-si al mare.
Ustica un mare di emozioni
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22000011.. IIll ccoonncceerrttoo ddii OOrrnneellllaa VVaannoonnii ((nneellllaa ppaaggiinnaa pprreecceeddeennttee)) ddàà iill vviiaa aallllaa rraasssseeggnnaa.. DDiivveerrssii ggllii aappppuunnttaammeennttii ddeeddiiccaa--ttii aaii ppiiùù ppiiccccoollii dduurraannttee ii qquuaallii iill ggiiaarrddiinnoo ddii VViillllaa GGiiuulliiaa ssii èè aanniimmaattoo ddii cclloowwnn ee mmaasscchheerree,, ggiioocchhii ddii pprreessttiiggiioo ee ccoossttuu--mmii ccoolloorraattii..
Le medaglie della memoriaI “ragazzi del secolo scorso”. O di due secoli fa. Percerti versi autentici riformisti, aristocratici illuminati,amministratori per censo, progressisti per scelta. Stu-diosi, scienziati e giuristi che a pochi mesi dall’Unità,avevano già chiara un’idea di Italia: l’importanza dicostruire nuove vie di trasporto, un programma perl’assistenza sociale, l’istruzione pubblica. Ritratti di facce antiche e intuizioni modernissime,quelli che la Festa ha riesumato in questi dieci anni,riproponendo per ogni edizione la figura di un presi-dente storico dell’Ente, a partire dal 1861, da MarianoStabile a Francesco Spallitta, l’undicesimo, il testimo-nial istituzionale del 2007. Passando, solo per citarnealcuni, da Turrisi Colonna a Balsano, da Tesauro aPaternò di Sessa. Per ricordarli, ogni anno, una meda-glia in bronzo, opera del maestro Salvatore Caputo,mostre documentarie, convegni e pubblicazioni mono-grafiche, con testi ufficiali, note, lettere autografe,immagini dell’epoca. E tra le carte d’archivio, sopratutto, un palpabile, costante, richiamo al dovere e alprimato delle istituzioni. Anche nei momenti più bui.