i sistemi di gestione ambientale...
TRANSCRIPT
SOMMARIO
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LA QUESTIONE AMBIENTALE
I SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE
STANDARD ISO 14001
REGOLAMENTO EMAS
APPLICAZIONE EMAS NEI DISTRETTI
INDAGINE ATTESTATO EMAS
LA QUESTIONE AMBIENTALE 1/4 • A partire degli anni 60 evidenza della correlazione tra sviluppo
e economico e degrado delle condizioni ambientali • Relazione interdipendenza tra sistema economico e sistema
naturale • Vincoli ambientali allo sviluppo economico: leggi della
termodinamica – entropia • Rottura tradizionali equilibri tra produzione e consumo umano
e i cicli di trasformazione degli ecosistemi naturali
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LA QUESTIONE AMBIENTALE 2/4���i limiti alla crescita
• 1972 Limits of Growth: evidenza precarietà equilibrio sistema ambientale dovuto all’attività antropica. Rapido avvicinarsi ai limiti ecologici globali (carrying capacity)
• Variabili analizzate: popolazione, industrializzazione, inquinamento, produzione alimentare, consumo di risorse
• 2004 ultima edizione del Rapporto: perdura condizione di insostenibilità del sistema economico
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LA QUESTIONE AMBIENTALE 3/4���principali conseguenze
Il cambiamento climatico Inquinamento Rifiuti Esaurimento risorse Desertificazione e acqua dolce Biodiversità
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LA QUESTIONE AMBIENTALE 4/4���impronta ecologica
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Impronta ecologica per paese 2008è
Evoluzione impronta ecolgica globale 1961-2008
ê
Fonte: Living Planet Report 2012
LA QUESTIONE AMBIENTALE ���le risposte della comunità internazionale
• 1972 Conferenza sull’ambiente umano
• 1987 Rapporto Bruntdland e lo sviluppo sostenibile
• 1992 Conferenza di Rio
• 1997 Protocollo di Kyoto
• 2002 Conferenza di Johannesburg
• 2012 Earth Summit Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LE POLITICHE AMBIENTALI���
• Attività economica èesternalità ambientali negative – costo sociale
• Obiettivo rendere costi del degrado ambientale componente di costo delle imprese èinternalizzazione costi esterni
ê
Livello di inquinamento che massimizza il beneficio sociale netto
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LE POLITICHE AMBIENTALI 1/3���Command and Control
• Anni ‘60-’70
• Imposizione di sandard in presenza di meccanismi sanzionatori
• Logica autoritativa e impostitiva
• Atti di pianificazione, imposizione di limiti e tetti massimi alle immissioni, normative tecniche, autorizzazioni all’effettuazione di scarichi, sanzioni amministrative, ecc.
• Meccanismi rigidi e spesso inefficienti
• Vincoli troppo stringenti e rigidità scoraggiano l’introduzione nel mercato di nuovi prodotti o l’utilizzo di tecniche produttive più evolute penalizzando gli investimenti
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LE POLITICHE AMBIENTALI 2/3���Strumenti economici
• Anni ‘80-’90
• Strumenti orientati al mercato, flessibili, ottica di lungo periodo
• invece di imporre delle limitazioni, incoraggiava le aziende a modificare il proprio comportamento in una particolare direzione. Lascia ogni azienda libera di valutare i costi e i benefici risultanti e modificare il proprio comportamento di conseguenza
• Tasse, incentivi, sussidi, schemi di scambio delle emissioni (es. Kyoto)
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
LE POLITICHE AMBIENTALI 3/3���Strumenti Volontari
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• Anni ‘90 • Aumento pressione opinione pubblica - Aumento pressione legislativa – Aumento
sensibilità consumatori per la tutela ambientale ê
Necessità confrontarsi con molteplici portatori d’interesse con istanze non esclusivamente economiche
ê Connessione sinergica tra competitività e sostenibilità è Green Economy
ê Integrazione variabile ambiente nei processi decisionali dell’impresa
ê Introduzione di strumenti volontari di impegno unilaterale basati su schemi pubblici per
le imprese che si confrontano positivamente con la gestione ambientale
L’IMPRESA E L’AMBIENTE
Approccio opportunistico
• Prelevano input (risorse) • Emettono Output
(emissioni e rifiuti) ê
Esternalità negative sulla collettività non considerate
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Approccio reattivo
• Legislazione ambientale
• Aumento pressioni stakeholder
ê Rispetto vincoli legali per
evitare sanzioni
Approccio proattivo
• Globalizzazione dei mercati
• Necessità differenziazione
competitiva ê
Ambiente variabile strategica e diffusione strumenti volontari
I SISTEMI DI GESTIONE AMBENTALE ���definizione
strumenti volontari di autocontrollo e responsabilizzazione attraverso cui un’organizzazione si impegna a gestire in maniera organica la variabile
ambientale
ê “la parte del sistema di gestione complessivo che include la struttura
organizzativa, la pianificazione, le attività, le responsabilità, le prassi, le procedure e le risorse necessarie per sviluppare, implementare, conseguire,
rivedere e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali”
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Fonte: ISO 14001:2004
I SISTEMI DI GESTIONE AMBENTALE ���obiettivi
1. Identificare, analizzare e prevenire gli impatti ambientali
2. Promozione continua del cambiamento per il miglioramento delle prestazioni ambientali
3. Aumentare la capacità di interazione e risposta alle istanze degli stakeholder
ê Incremento della sostenibilità dei processi
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
I SISTEMI DI GESTIONE AMBENTALE ���principi: il Ciclo di Deming
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• Struttura • Responsabilità • Formazione • Comunicazione
• Monitoraggio • Misurazione • Registrazione • Audit
• Politica Ambientale • Obiettivi e traguardi
• Revisione della Direzione
• Miglioramento continuo
ACT Stabilizzare o Correggere e
Riavviare il ciclo di intervento
PLAN Progettare, Pianificare
DO Agire, Realizzare
CHECK Controllare
I SISTEMI DI GESTIONE AMBENTALE ���applicazione PDCA ai SGA
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Analisi Ambientale iniziale è aspetti ambientali
Politica Ambientale è obiettivi
Pianificazione è azioni - modalità
Operatività è realizzazione - implementazione
Audit SGA è controllo dei risultati
Riesame della Direzione è feedback per il miglioramento
I SISTEMI DI GESTIONE AMBENTALE ���vantaggi
Riduzione costi
• Operativi di produzione
• Sanzioni • Premi
assicurativi e del credito
Minimizzazione rischi
• Incidenti • Responsabilità
legale
Conformità legislativa
• Norme cogenti
• Pressione autorità pubblica
• Controlli
Rapporto con stakeholder
• Interni • Esterni
Vantaggi competitivi
• Immagine • Autorizzazioni
(AIA 8 anni) • Efficienza
gestione • Accesso a
finanziamenti • Appalti
pubblici (GPP) • Valore
impresa
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
NORME INTERNAZIONALI
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
British Standard Institution
• BS 7750:1992 • BS 7750:1994
ISO 14001
• ISO 14001:1996
• ISO 14001:2004
EMAS
• Reg. CE 1836/1993
• Reg. CE 716/2001
• Reg. CE 1221/2009
ISO 14.001���caratteristiche
International Organization for Standardization – 1947 – Ginevra Uruguay Round – GATT – 1986/94 Famiglia ISO 14.000, standard per la gestione ambientale Applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione Metodologia PDCA Partecipazione su base volontaria Standard di sistema - Nessun obiettivo ambientale specifico Ente ti accreditamento verificatore: ACCREDIA In Italia: 8.827 organizzazioni certificate - Gennaio 2013
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Fonte: ACCREDIA
ISO 14.001���fasi
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Analisi Ambientale Iniziale
Politica Ambientale
Pianificazione
Attuazione e funzionamento
Controlli e azioni correttive
Riesame della direzione Act
Plan
Check
Do
EUROPA E AMBIENTE 1/3
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• 1957 Trattato di Roma CEE: armonizzazione norme per libera circolazione merci
• 1972 Primo Programma d’Azione Ambientale • Anni ’70: Direttive di settore su eliminazione degli oli usati (n.
439/75) e smaltimento dei rifiuti (n.442/75) • 1986 Atto Unico Europeo:
Art.130R “principi dell’azione preventiva e della correzione, anzitutto alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga” Art.130 T Principio della “maggiore protezione ambientale”
EUROPA E AMBIENTE 2/3
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• 1992 Trattato di Maastricht Art.2 “una crescita sostenibile, non inflazionistica e che rispetti l’ambiente ” Art.2 “uno sviluppo equilibrato, sostenibile ed armonioso…di un elevato livello di protezione dell’ambiente e il miglioramento di quest’ultimo ”
• 2000 Dichiarazione di Nizza (Carta diritti fondamentali UE) Art.37 “livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile ”
EUROPA E AMBIENTE 3/3���Piani d’Azione Ambientale
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• Sprovvisti di valore giuridico, grande rilevanza sul piano politico, indirizzano l’azione comunitaria in materia ambientale
• Durata pluriennale e orienta le priorità delle politiche e dell’azione europea per l’ambiente
• In vigore il VII "Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” (2013-20) • Nel V "Per uno sviluppo durevole e sostenibile" (1992-99) agli
strumenti command and control affiancati strumenti di politica ambientale “informativi”quali il SGA europeo: Eco-Management and Audit Scheme (EMAS)
ê Auregolamentazione – responsabilità condivisa - volontarietà
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)
Reg. CE 1836/1993 – EMAS I
• Riferimento ai “siti produttivi”
• Settore industriale manufatturiero
• Aspetti ambientali diretti
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)
Reg. CE 761/2001 – EMAS II • Riferimento all’intera “organizzazione” • Estensione applicablità schema a tutti i settori • Partecipazione dei dipendenti • Incentivi e coinvolgimento PMI • Considerazione effetti ambientali indiretti • Integrazione con ISO 14001 • Linee guida
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)
Reg. CE 1221/2009 – EMAS III
• Registrazione cumulativa: “Corporate” – “Global”
• Rinnovo 4 anni per le PMI, aggiornamenti ogni 2 anni
• Assistenza degli Stati Membri ai distretti produttivi (art.37)
• Indicatori chiave di prestazione ambientale
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���le fasi per la registrazione
1. Analisi Ambientale Iniziale 2. Politica Ambientale 3. Pianificazione 4. Attuazione e funzionamento 5. Verifica 6. Riesame della Direzione 7. Dichiarazione Ambientale 8. Registrazione
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���Analisi Ambientale Iniziale
• Obblighi normativi
• Individuazione aspetti ambientali diretti e indiretti
• Descrizione criteri di valutazione della significatività aspetti in funzione dell’impatto
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���
Politica Ambientale • Dichiarazione d’intenti per definire orientamento generale e
principi d’azione definifi dall’Alta Direzione
• Miglioramento continuo prestazioni
• Principio prevenzione
• Conformità legislativa
• Strumento di comunicazione interna ed esterna Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���
Pianficazione 1. Aspetti ambientale - Prescrizioni legali: procedure di
identificazione, monitoraggio, aggiornamento 2. Obiettivi-Traguardi-Programmi
• Obiettivi: “fine ambientale complessivo quantificato” • Tragardi: “requisito di prestazione dettagliato” • Programmi: definite le azioni di miglioramento (tempi, responsabili, modalità, risorse umane e finanziarie)
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���
Attuazione e funzionamento 1. Risorse, ruoli, responsabilità e autorità 2. Competenza, formazione e consapevolezza 3. Comunicazione 4. Documentazione 5. Controllo operativo 6. Preparazione e risposta alle emergenze
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���
Verifica 1. Sorveglianza, misurazione e valutazione delle prescrizioni 2. Non conformità, azioni correttive e preventive 3. Controllo delle registrazioni 4. Audit interno: procedura valutazione obiettiva e sistematica
del SGA per valutarne l’efficacia
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���Riesame della Direzione
• Alta Direzione • Verifica di:
Audit interni Comunicazioni ricevute Prestazioni ambientali Raggiungimento obiettivi e traguardi Stato avanzamento azioni precedenti Cambiamenti avvenuti
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• Azioni di miglioramento
• Eventuale ridefinizione obiettivi
• Riorganizzazione risorse
ê Miglioramento continuo
è
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���Dichiarazione Ambientale
• Strumento di comunicazione trasparente con il pubblico sugli impegni presi, progressi e risultati raggiunti
• Obbligatoria • Miglioramento immagine verso l’esterno • Validità triennale e aggiornamento annuale
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ECO MANAGEMENT AND ���AUDIT SCHEME (EMAS)���
Registrazione EMAS 1. Analisi del Verificatore Ambientale Accreditato 2. Invio istruttoria a organismo competente: ARPA e ISPRA 3. Invio esito istruttria al Comitato per l’Ecolabel e Ecoaudit e
successiva deliberazione 4. Esito positivo: assegnazione numero
registrazione e certificato
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
EMAS vs ISO 14001
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ISO 14001 EMAS Organo promotore ISO Unione Europea
Tipo di norma Standard Internazionale Regolamento Europeo
Prestazioni ambientali No indicatori chiave Analisi ambientale secondo indicatori chiave
Fornitori e appaltatori Comunicazione procedure rilevanti Richiesta influenza sui loro comportamenti
Rispetto obblighi normativi Solo impegno a rispettare la legge Richiede dimostrazione conformità
Accessibilità al pubblico Politica Ambientale Dichiarazione Ambientale obbligatoria
Coinvolgimento del personale Non obbligatorio Elemento chiave del SGA
Risultati Standard di sistema Verifica oggettiva miglioramento prestazioni
Registrazione Ente Accreditamento Privato Autorità Pubblica
Logo Non previsto Previsto
DIFFUSIONE DI EMAS
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Fonte: European Union, Isprambiente
Italia è 31-12-2012
çUnione Europea 31-3-2013
EMAS NEI DISTRETTI: PRIME ESPERIENZE
• 1998 Germania - Polo Chimico di Gendorf • Politica Ambientale Comune • Programma Ambientale Comune • Dichiarazione Ambientale d’Area
• 1999 Italia - Polo Produttivo Bayer Filago • Comitato Ambientale Intersocietario • Programma Ambientale Comune
ê Sito Industriale «allargato»:
sommatoria siti industriali dell’area coinvolta
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
EMAS II E ATTI COMUNITARI PER UN APPROCCIO TERRITORIALE
• Promozione e partecipazione PMI • Ruolo soggetti istituzionali • Facilitazioni per PMI in aree geografiche definite
Regolamento 761/2001 art.11
• Registrazione comune per PMI • Collaborazione sinergica tra PMI dello stesso territorio Decisione 681/2001
• Facilitazioni nella fase di Audit delle PMI • Semplificazione nella valutazione significatività aspetti ambientali
delle PMI
Raccomandazione 680/2001
• Utilizzo di indicatori ambientali comuni per le PMI Raccomandazione 532/2003
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
PRIME ESPERIENZE ITALIANE PER UN APPROCCIO TERRITORIALE
• Progetto life-pioneer («Paper Industry Operating in Network; an experiment for EMAS revision»)
• Distretto Cartario di Capannori
• Diffusione dello Schema tra le PMI
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
EMAS III: FORMALIZZAZIONE DELL’APPROCCIO TERRITORIALE
ALLO SCHEMA Art.37 Reg. 1221/2009 «Distretto e approccio per fasi»
• «Gli Stati membri incoraggiano le autorità locali, in partecipazione con le associazioni industriali, le camere di commercio e le altre parti interessate, a fornire specifica assistenza a distretti di organizzazioni, perché soddisfino i requisiti per la registrazione …»
• «I sistemi istituiti «…» sono finalizzati a evitare costi superflui per i partecipanti, soprattutto se organizzazioni di piccole dimensioni»
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
ê • Sviluppo territoriale partecipativo • Coinvolgimento stakeholder
• Sostegno alle PMI
I DISTRETTI E LE IMPRESE ITALIANE
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Distretto: un gruppo di organizzazioni indipendenti collegate tra loro per vicinanza geografica o attività imprenditoriale, che applicano congiuntamente
un sistema di gestione ambientale* Il ruolo dei distretti in Italia**
- 156 distretti industriali censiti - 25,4% degli occupati dell’intero Paese (circa 5 milioni di addetti) - 39,3% occupazione manifatturiera
Indagine Osservatorio Distretti *** - Fatturato 2010 diminuito del 11,9%rispetto al 2008, in aumento dell’8,2% rispetto al 2009 - Esportazioni 2010: aumento esportazioni medio dell’11,8% rispetto al 2009 - Occupazione: 2008/2009 persi 92.000 posti di lavoro
Struttura delle imprese in Italia****
Tipo Percentuale sul totale di imprese Percentuale sul totale di addetti
Micro (<10) 94,6% 46%
Piccole (10-49) 4,7% 21,5%
Medie (50-249) 0,5% 12,5%
Grandi (>249) 0.08% 20%
*Fonte: Reg. CE n. 1221/2009 **Fonte: Istat 2005
***Fonte: Osservatorio Distretti Italiani 2012
****Fonte: Istat 2010
POSIZIONI DEL COMITATO PER L’ECOLABEL E ECOAUDIT
2005: Prima Posizione del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit «sull’applicazione del Regolamento EMAS sviluppato in ambiti produttivi
omogenei»
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
2011: Seconda Posizione del Comitato per l’Ecolabel e per l’Ecoaudit «sull’applicazione del Regolamento EMAS sviluppato nei distretti (cluster)»
ê • Coinvolgimento tutti i portatori d’interesse sul progetto di miglioramento ambientale del
distretto nel suo insieme • Riduzione impatti ambientali presenti nel cluster oggetto di conflitto con la comunità locale
• Indicatori chiave di prestazione ambientale
POSIZIONI DEL COMITATO PER L’ECOLABEL E ECOAUDIT
«Applicazione del Regolamento EMAS nei Distretti (cluster)» ê
Strategia sviluppo sostenibile condivisa tramite l’individuazione di un Soggetto Gestore
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Composizione Funzioni Requisiti Entità mista, formata da soggetti pubblici e privati (ad esempio Provincie, Comuni, Camere di Commercio, Confindustria locale, Associazioni di Categoria)
Fornire assistenza per il miglioramento delle prestazioni ambientali del distretto e per la diffusione di EMAS
Politica Ambientale Analisi Ambientale Programma Ambientale Indicatori di Prestazione Ambientale Comunicazione interna ed esterna
ê Attestato EMAS
DISTRETTI ITALIANI CHE HANNO OTTENUTO L’ATTESTATO
1. Polo Chimico e Industriale di Ravenna (2006) 2. Distretto del Mobile di Livenza (2006) 3. Distretto Conciario Vicentino (2007) 4. Distretto Cartario Capannori (2008) 5. Polo Chimico e Industriale di Ferrara (2008) 6. Distretto Conciario di Solofra (2009) 7. Sistema Turistico del Polesini e del Delta del Po (2009) 8. Distretto Conciario Toscano (2010) 9. Distretto della carta della Provincia di Frosinone (2011) 10. SPL chimico farmaceutico del Lazio meridionale (2012) 11. Distretto dell’abbigliamento di Empoli (2012) 12. Distretto calzaturiero di Lucca (2012) 13. Distretto tessile di Prato (2012)
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
INDAGINE SUI DISTRETTI ITALIANI CHE HANNO OTTENUTO
L’ATTESTATO • Obiettivo dell’indagine
• verificare l’efficacia dei Soggetti Gestori nello svolgere le funzioni attribuite dalla Posizione del Comitato
• Metodologia • indagine qualitativa attraverso due questionari con domande a risposta multipla
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
1) Questionario ai Soggetti Gestori dei distretti
- Popolazione: 9 Soggetti Gestori - Rispondenti: 8 (89%) - Sezioni:
Interesse e partecipazione delle organizzazioni Modalità operativa Ruolo del Soggetto Gestore
2) Questionario alle organizzazioni registrate EMAS nei distretti, secondo i codici NACE prevalenti nei distretti: - Popolazione: 35 organizzazioni - Rispondenti: 22 (66%) - Sezioni:
Informazioni sull’organizzazione Valutazione di EMAS Rapporto con il Soggetto Gestore
EVIDENZE DAL QUESTIONARIO PER I SOGGETTI GESTORI
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Giudizio sui miglioramenti ottenuti grazie all’ottenimento dell’Attestato EMAS
Coinvolgimento degli stakeholders 4,38
Prestazioni ambientali del distretto 4,25
Coinvolgimento delle organizzazioni sulle tematiche della sostenibilità 3,50
Nuove registrazioni EMAS 2,88
Semplificazioni burocratico/amministrative 2,63
Attrazione di investimenti 2,50 Valore medio 3,35
Giudizio sulle difficoltà riscontrate
Nuove registrazioni EMAS 4,63
Erogazione di finanziamenti 4,57
Risorse umane da fornire 4,14 Condivisione di strumenti
operativi 3,57
Comunicazione con gli stakeholder���del distretto
3,00
Comunicazione 3,00
Valore medio 3,35
1 = Non importante; 2 = Scarsamente importante; 3 = Poco importante; 4 = Abbastanza importante; 5 = Importante; 6 = Molto importante
EVIDENZE DAL QUESTIONARIO PER LE ORGANIZZAZIONI
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
1 = Non importante; 2 = Scarsamente importante; 3 = Poco importante; 4 = Abbastanza importante; 5 = Importante; 6 = Molto importante
Benefici medi conseguiti grazie alla registrazione EMAS: 3,92
Miglioramenti degli aspetti ambientali e principali criticità ambientali Aspetto ambientale Criticità aspetto Miglioramento
conseguito Gestione rifiuti 4,68 4,91
Produzione rifiuti 4,55 4,32 Emissioni in atmosfera 4,41 4,09
Consumi idrici 4,36 4,05 Contaminazione suolo
e/o sottosuolo 3,45 4,05
EVIDENZE DAL QUESTIONARIO PER LE ORGANIZZAZIONI
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
1 = Non importante; 2 = Scarsamente importante; 3 = Poco importante; 4 = Abbastanza importante; 5 = Importante; 6 = Molto importante
Benefici medi conseguiti grazie alla registrazione EMAS: 3,92
Miglioramenti degli aspetti ambientali e principali criticità ambientali Aspetto ambientale Criticità aspetto Miglioramento
conseguito Gestione rifiuti 4,68 4,91
Produzione rifiuti 4,55 4,32 Emissioni in atmosfera 4,41 4,09
Consumi idrici 4,36 4,05 Contaminazione suolo
e/o sottosuolo 3,45 4,05
EVIDENZE DAL QUESTIONARIO PER LE ORGANIZZAZIONI���Rapporti tra organizzazioni e soggetto gestore del distretto
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi 1 = Non importante; 2 = Scarsamente importante; 3 = Poco importante; 4 = Abbastanza importante; 5 = Importante; 6 = Molto importante
Valutazione sul livello di efficacia del Soggetto Gestore���in relazione ad alcuni aspetti
Aspetto in esame Livello di efficacia
Miglioramento dell'immagine del Distretto 4,30
Miglioramento delle prestazioni ambientali del Distretto 4,05
Aumento della sensibilità ambientale delle organizzazioni nel Distretto 3,85
Comunicazione con tutti gli Stakeholders del territorio 3,50
Comunicazione con le organizzazioni del Distretto 3,20
Supporto ai fini dell’ottenimento o del rinnovo della registrazione EMAS delle
organizzazioni 3,15
Elaborazione di semplificazioni per le organizzazioni ai fini del percorso EMAS 2,85
Ottenimento di semplificazioni di tipo burocratico/amministrativo 2,70
Supporto finanziario alle organizzazioni 2,10
Valore medio 3,28
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
Punti di forza
• Adattabilità alla struttura produttiva italiana • Supporto alle PMI da parte delle istituzioni locali • Governance territoriale partecipata • Sensibilizzazione e coinvolgimento degli stakeholders • Creazione di una cultura ambientale diffusa • Miglioramento dei rapporti del mondo imprenditoriale con la comunità locale • Miglioramento dell’immagine del distretto • Miglioramento percepito delle criticità ambientali attraverso l’uso di Indicatori Chiave di Prestazione
Criticità
• Incremento organizzazioni registrate EMAS nei distretti considerati • Semplificazioni burocratico/amministrative per le organizzazioni • Supporto finanziario alle organizzazioni • Comunicazione
– Coinvolgimento organizzazioni del distretto – Avanzamento Programmi Ambientali – Sito web dedicato – Rapporto Ambientale Territoriale – Rete di distretti
PROSPETTIVE FUTURE
Merceologia delle risorse naturali – A.A. 2012/2013 – Dott. Michele Preziosi
• Attestato EMAS come strategia di rilancio dei distretti - Differenziazione competitiva della produzione locale sul mercato basata sulla
qualità del Made in Italy e sulla sostenibilità del prodotto e del territorio - Marketing territoriale e creazione di marchi che caratterizzino la produzione
locale • Possibilità di accedere a fondi europei per lo sviluppo sostenibile (Pioneer,
Esempla) • Ruolo delle Istituzioni nell’identificazione di semplificazioni amministrative/
burocratiche e promozione di EMAS • In fase di svolgimento indagine con il coinvolgimento di altri portatori di interesse
locali: Amministrazioni Pubbliche, Camere di Commercio, Associazioni di Categoria locali e Imprese certificate ISO 14001