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Semantica
La semantica verocondizionale classica: I - Frege
Ilparadigmadominante
1) Significatodiunenunciato=condizionidiverità
2) Principiodicomposizionalità
3) Irrilevanzadegliaspe=mentali(psicologici)
Ilparadigmadominante 1)Significatodiunenunciato=condizionidiverità“Comprendereunaproposizionevuolediresapereche
accadeseessaèvera”(Tractatus,4.024)Significato=Statodicosecherendeverol’enunciato
Significatoecondizionidiverità
Conoscerelecondizionidiveritàèdiversodalconoscereil
valorediverità(sapereseunenunciatoèveroèdiversodalsaperechecosalorendevero:condizionidiverità≠verità)
Conoscerelecondizionidiveritàèdiversodalsaperecome
fare“praKcamente”astabilireseunenunciatoèvero(verità≠verificazione)
Ilparadigmadominante 2)PrincipiodicomposizionalitàIlsignificatodiunenunciatodipendeesclusivamente
dalsignificatodeisuoicosKtuenKedallasuastruMurasinta=ca.
(ilsignificatodeltuMoèfunzionedelsignificatodelleparK).
Ilparadigmadominante 3)AnKpsicologismoNessunfaMorementaleèrilevanteperladeterminazione
delsignificato.IlsignificatononèunentementaleenessunfaMore
mentaleèperKnenteperlasemanKca.
Frege
• IfondamenKdell’aritmeKca(1884)• Sensoesignificato(1892)• FunzioneeconceMo(1892)• Ilpensiero–Unaricercalogica(1918)
Frege1892
(1)AristoteleèilmaestrodiAlessandroMagno(2)AristoteleèAristoteleQues0dueenuncia0diconolastessacosa?Seno,che
differenzac’è?
Frege1892
(1) èinformaKvo,(2)no.
(1)èconoscibilesoloaposteriori;(2)èveroapriori.SecondoFregequestadifferenzaepistemicadeveavereunriscontroalivellosemanKcoàleespressioni‘Aristotele’e‘ilmaestrodiAlessandroMagno’hanno- stessoriferimento(Bedeutung,
leMeralmente:significato)ma- diversosenso(Sinn)
Frege1892
Altriesempi:Venere=Lastelladelma=no=LastelladellaseraWalterScoM=L’autoredelWaverley=L’autoredi
Ivanhoe- Stessoriferimento(Bedeutung,
leMeralmente:significato)- Diversosenso(Sinn)
AMenzioneallaterminologia…
LanozioneintuiKvadisignificato(=meaning)non
corrispondenéaquelladiSinnnéaquelladiBedeutung(puressendopiùvicinaallaprima).
Frege SINN BEDEUTUNG Trad. ingl. standard SENSE REFERENCE Trad. ital. letterale SENSO SIGNIFICATO Tr. it. più perspicua SENSO RIFERIMENTO
Terminisingolari(nomipropri,descrizionidefinite)
Riferimento=oggeModesignato,ciòacuiilnomeola
descrizionesiapplicaunivocamenteSenso=mododidare,di“presentare”l’oggeMoIlsensofissailriferimento:datounsenso,il
riferimentoèunivocamentedeterminatomanonviceversa.
Descrizioniimproprie Caso1:Nonc’èununicoindividuochelesoddisfa(cuisi
applicano),quindinonhannounriferimentodeterminato.Es.“Ilpontesull’Adda”
“LaciMàitalianaconpiùdi1milionediabitanK”Caso2:nonc’ènessunindividuochelesoddisfa,quindinon
hannoriferimento(descrizioni“vuote”).Es.“LaciMàdelPiemonteconpiùdi1milionediabitanK”
“Ulisse”,“PaolinoPaperino”(secondoFrege)
EnunciaKAncheglienunciaKhannosensoeriferimento:Riferimento=valorediveritàSenso=pensieroespressoPensiero=ciòdicuisipredicalaveritàinprimaistanza“…chiamopensieroqualcosapercuisipossaingenerale
porsilaquesKonedellaverità.Annoveroquinditraipensierisiaciòcheèfalsosiaciòcheèvero”(Frege1918,p.47)
Perchéilriferimentodiunenunciatoèilsuovalorediverità?
(ovvero:perchéglienunciaKsononomidivaloridiverità?) Noivogliamocheiterminisingolariabbianounriferimento(e
consideriamoilriferimentounaproprietàsemanKcacruciale),inquantosiamointeressaKaconoscereilvalorediveritàdeinostripensieri,epersapereseuncertoenunciato(pensiero)èveroofalso,dobbiamosapereachecosasiriferisconoiterminisingolaricheinessocompaiono.
«Larelazionechelegaunnomeproprioall’oggeMonominatoo
unadescrizionedefinitaall’oggeModescriMoapparKene,percosìdire,almedesimolivellodianalisisemanKcacuiappartengonol’essereveroel’esserefalsodeglienunciaK.»(Casalegno1997,p.35).
Perchéilriferimentodiunenunciatoèilsuovalorediverità?
(A)“L’autoredeIllibrodellajungla”eraastemio”(B)“IlvincitoredelpremioNobelperlaleMeraturadel1907era
astemio”IlvalorediveritàdiunenunciatocomeA(oB)dipendedal
riferimentodelladescrizione,nondalsuosenso.AnchesenoiignoriamoilvalorediveritàdiAeB,sesappiamoche
leduedescrizionihannolostessoriferimento,allorasappiamoanchecheAeBhannolostessovalorediverità.
àPoichéilriferimentodiunterminesingolareèunoggeMo,ancheilriferimentodiunenunciatosaràunoggeMo.(l’essereunoggeMoènellanaturalogicadellanozionediriferimento)
Il Pensiero [Der Gedanke. Eine logische Untersuchung, 1918]
1) Logica e Psicologia (pp. 43-44) 2) Analisi del concetto di verità (pp. 44-52)
2.1 Di che cosa si predica la verità? (pp. 44-47) 2.2 Enunciati e pensieri (pp. 47-48) 2.3 Tipi di enunciato: forza e contenuto (pp.
48-52) 3) Espressioni indicali e nomi propri (pp. 53-56) 4) Natura delle rappresentazioni (pp. 56-59) 5) Natura dei pensieri: il terzo regno (pp. 56-74)
Der Gedanke in 5 tesi 1) Le leggi e l’oggetto della logica sono indipendenti dalle leggi e dall’oggetto della psicologia. 2) La verità (il predicato ‘vero’) si applica ai pensieri e i pensieri sono i sensi degli enunciati (dunque il predicato ‘vero’ si applica, in seconda battuta, anche agli enunciati). 3) E’ possibile esprimere un pensiero senza presentarlo come vero (ovvero: ci sono diversi tipi di enunciato, e solo l’enunciato dichiarativo o assertorio lo presenta come vero). 4) Si danno casi in cui uno stesso enunciato può esprimere pensieri diversi per diverse persone. 5) I pensieri non sono rappresentazioni mentali (quindi, non essendo nemmeno oggetti sensibili, appartengono a un “terzo regno”, né fisico né mentale).
AnKpsicologismo
- Lalogicanonpuòessere“ridoMa”allapsicologia
-DisKnzioneaMo/contenuto:uncontosonoiprocessidipensiero,unaltrosonoicontenu0dipensiero(=ipensieri)-LeconnessioniinferenzialitrapensierisonorazionalienormaKve(nonempiricheecausali)-Ilsignificatononpuòesseresogge=vo/privatoaltrimenKnonpotremmocomunicare-Lostudiodeiprocessipsicologici(edellerappresentazioni)èirrilevanteperlasemanKca
Pensiero
-Èilportatoreprimario(=originario)delvalorediverità(truth-bearer).GlienunciaKereditanoilvalorediveritàdalpensierocheessiesprimono.
-Ilvalorediveritàdiunpensieroèogge=voestabile.-Inalcunicasiunenunciatoesprimeunpensierosolouna
voltafissatouncontestodiproferimento(àindicali)
Pensiero
IpensierisonoenKastra=,che“abitano”un“terzoregno”,néfisiconémentale.
(àcfr.ideediPlatone)Ipensierisiafferrano(entranonelletestedellepersone
tramiteunaMocogniKvo)Pensierocomecontenuto≠PensierocomeaMooprocesso
(thought≠thinking)
Individuazione dei pensieri
Come individuo/distinguo i pensieri? - Se due enunciati hanno valore di verità diverso, allora
esprimono due pensieri diversi. Ma se hanno lo stesso valore di verità, non posso ancora dire nulla.
- Individuazione a “grana grossa”: il pensiero corrisponde alla condizione di verità (uguali condizioni di verità à stesso pensiero)
- Individuazione a “grana fine”: il pensiero corrisponde al valore cognitivo (valore cognitivo diverso à pensiero diverso).
IndividuazionedeipensieriIlvalorecogniKvoèciòchedeterminal’aMeggiamento(di
assensoodirifiuto)diunparlanteneiriguardidell’enunciato:seunparlantepuòacceMareAmarifiutareB,AeBhannodiversovalorecogniKvo).
NBdueenunciaKpossonoaverestessecondizionidiveritàma
diversovalorecogniKvo.Es.A) IlmontechesovrastaChamonixèaltopocomenodi5000
metriB) IlmontechesovrastaCourmayeurèaltopocomenodi
5000metriIndiversipassiFregemostradipropendereperl’individuazioneagranafine(valorecogniKvo).Ma…
Individuazionedeipensieri
…maquestoinalcunicasiportaaconseguenzepoco
plausibili,cheFregeèriluManteadacceMare.Adesempio,gliio-pensieri(“Iosonostatoferito”)sarebberoincomunicabili.
Insomma,sebbeneFregedicachiaramentecheipensierivannoindividuaKagranafine,talvoltasembrapreferirel’individuazioneagranagrossa,pernonmeMereincrisirequisiKcrucialicomel’ogge=vitàel’incomunicabilitàdeipensieri.
Individuazionedeipensieri:esempi
(A) IlmontechesovrastaCourmayeurèaltopiùdi5000metri
(B) Ilmontepiùaltod’Europaèaltopiùdi5000metri
Stessovalorediverità(ilFALSO),stessecondizionidiverità(lostatodicoseoproposizionecheilMonteBiancoèaltopiùdi5000metri),diversopensiero(perchéilsensoespressodalleduedescrizionidefiniteèdiversoàsipuòcredereveraAecrederefalsaB).
Individuazionedeipensieri:esempi
(C)GiorgioNapolitanoènapoletano(D)GiorgioNapolitanoèpartenopeoStessovalorediverità(ilVERO),stessecondizionidiverità(G.N.èoriginariodiNapoli),diversopensiero?Èdifficilesostenereche‘napoletano’e‘partenopeo’abbianodiversosenso;nondimenosipuòcredereveraCecrederefalsaD.
Individuazionedeipensieri:esempi
(C)GiorgioNapolitanoènapoletano(D)GiorgioNapolitanoèpartenopeoStessovalorediverità(ilVERO),stessecondizionidiverità(G.N.èoriginariodiNapoli),diversopensiero?Èdifficilesostenereche‘napoletano’e‘partenopeo’abbianodiversosenso;nondimenosipuòcredereveraCecrederefalsaD.Risposta possibile: il pensiero è lo stesso. Chi non sa che ‘napoletano’ e ‘partenopeo’ hanno lo stesso senso è linguisticamente incompetente. Quindi chi crede falsa D non afferra il pensiero (= ha afferrato un altro pensiero?).
Individuazionedeipensieri:esempi
(A)Iosonol’amministratoredelegatodellaApple [deModame]
(B)A.P.èl’amministratoredelegatodellaAppleStessovalorediverità(ilFALSO),stessecondizionidiverità(cheA.P.siaa.d.dellaApple),diversopensiero(perchéilsensoassociatoa‘io’èdiversodaquelloassociatoad‘A.P.’)àsipuòcredereveraAecrederefalsaB,peresempiosesonoimpazzitoecredodiessereTimCook).
Ogge=vitàdeipensieri
NBIlfaMocheFregericorraalcriteriodell’idenKtàvs.differenzadi“aMeggiamentoepistemico”perdecidereseilpensieroèlostessooppureno(=daKipensieriXeY,seèpossibilecredereveroXecrederefalsoY,alloraXeYsonopensieridiversi)nonimplicacheilpensieroèsogge=vo.Infa=,sebbeneognunodeiparlanKassociaunenunciatounpensierodifferente,ciascunodeiduepuòafferrareilpensieroespressodall’altro,equestoèpossibileprecisamenteperchéiduepensieriinquesKoneesistono“ogge=vamente”,indipendentementedaiparlanK. Problema:chevuoldire“afferrareunpensiero”?Nelmomentoincuiunpensiero“entranellamiatesta”nondiventainqualchemodo“sogge=vo”?
Principio di composizionalità
Poiché ci sono due proprietà semantiche, il principio è duplice:
1) Il riferimento di un enunciato dipende dal
riferimento dei suoi costituenti e dalla struttura sintattica.
2) Il senso di un enunciato dipende dal senso dei
suoi costituenti e dalla struttura sintattica. Problemi con 1…
Il fallimento (?) del principio di composizionalità
Dato un enunciato con un certo valore di verità (della forma, p. es., a è F), se si sostituisce a un costituente dell’enunciato un’espressione linguistica che ha lo stesso riferimento (p. es. b, dove a=b), il valore di verità dell’enunciato non muta (analogamente per il senso).
Ora, questo apparentemente ragionevolissimo principio si espone a numerosi controesempi, come quelli dei contesti di credenza o più in generale di attegg. prop., e dei contesti modali:
Il fallimento (?) del principio di composizionalità
Necessariamente nove è maggiore di sette (VERO) Necessariamente il numero dei pianeti è maggiore di sette (FALSO)
Alfredo credeva che il Monte Bianco fosse alto 4810 metri (VERO) Alfredo credeva che il monte più alto d’Europa fosse alto 4810 metri
(FALSO) Edipo voleva sposare Giocasta (VERO) Edipo voleva sposare sua madre (FALSO)
Si possono fare esempi anche con i subenunciati:
Copernico credeva che le orbite dei pianeti fossero cerchi (VERO [F]) Copernico credeva che la luna fosse fatta di formaggio (FALSO [F->F])
Soluzioni? Frege: nei contesti indiretti (F. pensava in particolare ai
contesti citazionali e di credenza) il riferimento di un enunciato è il suo senso abituale. L’idea è che il contenuto di un atteggiamento non è un valore di verità, ma un modo di dare quel valore di verità, appunto il pensiero espresso: non si crede il vero o il falso ma che qualcosa è vero o falso.
Problemi: - violazione della cosiddetta innocenza semantica - non si capisce più che cosa è il senso degli enunciati
incassati quando il loro riferimento diventa il senso abituale.
Da Carnap in poi: il principio fallisce per il riferimento, ma vale per il senso.
Significato lessicale ed enunciativo Sono gli enunciati a ereditare il significato dalle parole o viceversa? Principio del contesto: una parola acquista un significato determinato soltanto nel contesto di un enunciato Principio di composizionalità: il significato di un enunciato dipende dal significato dei suoi costituenti e dalla sua struttura (da come i costituenti sono composti)
Significato lessicale ed enunciativo Proposta di armonizzazione dei due principi: Le parole hanno un significato anche in isolamento, ma questo significato è “aperto”, non completamente determinato. La piena determinazione avviene solo nei singoli usi all’interno dell’enunciato, in virtù della relazione con altre parole.
Frege: riassunto
SENSO RIFERIMENTO
Termini singolari
Modo di dare l’oggetto
Oggetto particolare
Enunciati Pensiero Valore di verità
Frege: riassunto (segue) Proprietà semantiche in senso stretto: senso e riferimento Proprietà semantiche in senso ampio (oggi diremmo ‘pragmatiche’): forza
Proprietà extrasemantiche: rappresentazione, tono Forza di un enunciato: quello che si fa con l’enunciato:
asserire, chiedere, comandare, pregare, …