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I licheni sono organismi risultanti dalla simbiosi di un fungo eI licheni sono organismi risultanti dalla simbiosi di un fungo ed un'alga, d un'alga, questa, grazie al processo di fotosintesi questa, grazie al processo di fotosintesi èè responsabile della produzione di responsabile della produzione di tutte le biomolecole quali il DNA, l'RNA, i carboidrati....necesutte le biomolecole quali il DNA, l'RNA, i carboidrati....necessarie ai processsarie ai processi all'interno di questo sistema simbiotico.all'interno di questo sistema simbiotico.

a simbiosi tra alga e fungo risulta vantaggiosa per entrambi gli rganismi: il fungo usufruisce delle sostanze organiche prodotte dalla otosintesi dell’alga che riceve dal fungo protezione, acqua e sali

minerali .

•La classificazione dei licheni è piuttosto complessa: nel tallo (corpo attaccato alla roccia o alla corteccia dell'albero), sono presenti delle sostanze acide che favoriscono l'azione di erosione del substrato, ed essendo caratteristiche differenziate delle singole specie, il loro riconoscimento è usato come criterio sistematico.

•I licheni possono inoltre essere più semplicemente classificati secondo la forma del loro tallo e il tipo di attacco al substrato: LICHENI CROSTOSI, LICHENI FOGLIOSI E LICHENI FRUTICOSI e i loro corpi fruttiferi e i loro corpi fruttiferi (apoteci, periteci, (apoteci, periteci, soralisorali).).

•I licheni crostosi hanno un tallo appiattito e completamente aderente al substrato che si presenta come una crosta laminare a contorno normalmente irregolare.

•I licheni fogliosi hanno un tallo che, seppur laminare, aderisce al substrato solo parzialmente rendendo visibili piccole “foglioline”staccate tra loro.

•I licheni fruticosi (o cespugliosi) aderiscono al substrato solo con la base, mentre il resto del tallo è eretto più o meno ramificato, simile quindi ad un piccolo cespuglio

Il corpo dei licheni (o tallo) è formato in prevalenza dalle ife fungine. •Nelle specie più semplici, non si distinguono particolari suddivisioni nello spessore del tallo che risulta formato da un semplice groviglio di ife, avvolgenti le alghe (tallo omeomero). •In altri licheni, il tallo ha un'organizzazione più complessa e varia (tallo eteromero); in essi si possono distinguere, dall'alto al basso, rispettivamente:

- uno strato corticale superiore (cortex superiore), formata da ife fittamente appressate; - uno strato algale (o gonidiale), contenente le alghe avvolte dalle ife; - uno strato interno (medulla), formato da un intreccio di ife lasse, più spesso del precedente; - uno strato corticale inferiore (cortex inferiore), non sempre presente, da cui a volte si dipartono le rizine, sottili cordoni di ife che ancorano il lichene al substrato.

La diffusione dei licheni si realizza in 2 modi diversi:• moltiplicazione vegetativa, asessuata;

• riproduzione sessuata, da parte del componente fungino (microbionte) tramite la disseminazione di spore.

Moltissime specie licheniche nei periodi di siccità assumono un aspetto molto fragile a causa della secchezza del tallo. Questa condizione favorisce la frammentazione del tallo stesso: (+ alga) da ciascun piccolo frammento può crescere un lichene nuovo. Esistono, comunque, due diversi tipi di "escrescenze" sulla superficie dei talli isidi e i soredi che svolgono questa specifica funzione e che sono riconoscibili per le loro forme particolari con una buona lente o, meglio ancora all'ingranditore stereoscopico. Sia gli uni che gli altri contengono al loro interno le cellule algali (colore verde negli schemi).La loro presenza, oltre a garantire la diffusione della specie, è importante ai fini del riconoscimento dei talli. Gli isidi hanno forma cilindrica, i soredi, invece, hanno l'aspetto di piccole sferette. Le cause che determinano il loro distacco dal tallo possono essere svariate: il vento, l'acqua, un animale che li urta.

vegetativa

I corpi fruttiferi dei licheni che si riproducono per via sessuata possono essere gli apoteci o i periteci. La riproduzione viene svolta dal fungo tramite la formazione e la successiva dispersione di spore.

Le spore, dopo la germinazione, emettono delle ife che catturano le alghe: quando l'operazione riesce, allora si ha la formazione del nuovo lichene. Gli apoteci hanno la forma di una scodella, e sono in rilievo, mentre i periteci hanno una forma rotondeggiante, sono infossati nel tallo o addirittura nel substrato (corteccia o roccia) e sono visibili solo per un piccolo foro superiore.

All'interno degli apoteci e dei periteci ci sono gli aschi, contenenti le spore.Gli apoteci possono essere dello stesso colore del tallo (apoteci lecideini, oppure di colore nettamente diverso (apoteci lecanorini)

Sezione di apotecio Sezione di peritecio

sessuata

Essendo la specie più sensibile agli inquinamenti atmosferici sono i primi a scomparire al momento in cui si ha una eccessiva esposizione alle sostanze tossiche inquinanti. Il metabolismo dei licheni dipende strettamente dall'atmosfera. Essi sono caratterizzati da: • una buona resistenza agli stress ambientali di tipo termico e idrico;•un lento accrescimento;•una notevole sensibilità agli agenti inquinanti, dovuta all’impossibilità di eliminare le sostanze tossiche per l’assenza di ogni tipo di meccanismo di escrezione, (come avviene invece nelle piante superiori).

Queste caratteristiche fanno dei licheni degli ottimi indicatori della qualità ambientale, cioè dei bioindicatori.

I bioindicatori sono quegli organismi nei quali è possibile individuare, e spesso quantificare, la presenza di determinate sostanze inquinanti. I licheni rispondono ottimamente a questi requisiti attraverso le seguenti reazioni:

• alterazione della crescita, della vitalità, del colore e della forma del tallo;

• alterazione della fertilità (riduzione del numero e delle dimensioni degli apoteci);

• rarefazione dei talli e riduzione delle dimensioni dei singoli individui fino alla loro completa scomparsa (deserto lichenico);

• diminuzione delle specie presenti nel tempo e nello spazio

L'aria che respiriamo oggi in città"non è più quella di un tempo" che i licheni avevano saputo utilizzare e con cui vivevano in equilibrio:

• I licheni si sono adattati a condizioni ambientali estremamente dure, ma questo non significa che siano insensibili a tutto, al contrario, essi sono sensibili a determinate variazioni delle loro condizioni di vita, come ad esempio la diminuzione dell'umidità atmosferica necessaria alla vita del lichene.

• Ancora più devastante per il loro organismo è risultato l'effetto dell'inquinamento atmosferico, in particolare da anidride solforosa (SO2 ), alla quale quasi tutti i licheni sono sensibili.

• I licheni assorbono e accumulano anche le più piccole quantità di sostanze nocive. Per questo costituiscono uno strumento particolarmente preciso per la misurazione dell'inquinamento atmosferico e perciò sono sempre più utilizzati per le ricerche .

L’utilizzo dei licheni è molto diffuso sia come bioindicatori (osservando le variazioni del loro aspetto esteriore e della loro copertura) sia come bioaccumulatori (sfruttando la loro capacità di accumulare inquinanti aerodispersi), essendo particolarmente sensibili agli stress ambientali, specialmente per quanto riguarda l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

In essi si verifica:

-l’assorbimento delle sostanze presenti in atmosfera da parte dell’intera superficie del lichene

-non avendo la cuticola (strato con prevalente funzione protettiva) la penetrazione degli inquinanti inalterati all’interno delle cellule fungine e algali

-un lento tasso di accrescimento e scarsa capacità di riparare rapidamente eventuali danni

- un aumento della loro attività metabolica durante i periodi con maggior umidità e un metabolismo continuo anche a basse temperature; quindi la possibilità di subire danni anche durante i periodi invernali

Le alterazioni indotte dall’inquinamento atmosferico sui licheni epifiti (cioè che vivono su altri vegetali ad esempio sulla corteccia degli alberi) si possono manifestare a livello:

- fisiologico con un calo della fotosintesi e della respirazione cellulare e un’evidente riduzione della fertilità; - morfologico con un evidente scolorimento e modificazione della forma del lichene; - ecologico con generale diminuzione della copertura di specie e un’alterazione sensibile della comunità lichenica.

In zone densamente antropizzate si misura spesso alla riduzione del numero totale di specie e una diminuzione del numero di individui appartenenti a ciascuna specie. Mentre le alterazioni morfologiche e fisiologiche sono difficilmente quantificabili e spesso di difficile interpretazione, le variazioni ecologiche permettono di tradurre le risposte dei licheni in valori numerici, riferibili ai diversi livelli di inquinamento atmosferico. In generale, avvicinandosi alle sorgenti inquinanti, si assiste ad un progressivo peggioramento delle condizioni di salute del lichene.

Gli alberi devono avere i seguenti requisiti:• Tronco eretto: inclinazione < a 10°; privo di ferite, bitorzoli o scanalature molto evidenti; •Copertura di muschio< al 30%; • Circonferenza superiore ai 60 cm.

All'interno dell'area di studio, le stazioni di rilevamento dovrebbero essere composte tutte dalla medesima essenza arborea, poichè le caratteristiche di rugosità, permeabilità e pH della scorza sono variabili da specie a specie e possono influenzare la composizione della flora lichenica.

Specie da non considerare: ippocastani e platani (perdono strati superficiali di corteccia), betulle (idem), tutte le conifere (scorza troppo acida per i licheni di pianura).

Specie utilizzate per i mappaggi della qualità dell'aria: Tigli , querce .

Le mappe:Le mappe:

Modena è

stata suddivisa in UCP (Unità

di Capionamento

Primarie) di 2 km di lato che noi abbiamo

ulteriormente suddiviso in UCS (Unità

di Campionamento Secondarie) di 1 km di lato. In ogni UCS abbiamo

cercato da 3 a 9 tigli in zone diverse: strade con molto traffico, parchi, zone residenziali.

Si utilizzano 4 reticoli di 10 x 50 cm suddivisi in cinque maglie di 10 x 10 cm. l reticoli si posizionano su ogni albero della stazione ad un'altezza di circa 100 cm dal suolo, uno per ogni punto cardinale.

Per ciascuna specie lichenica, si rileva la frequenza (in quanti rettangoli compare almeno una volta) annotando il valore su un'apposita scheda. La frequenza di ogni specie potrà variare da 0 a 5 per ogni punto cardinale e da 0 a 20 per ogni albero (20 se è presente in tutte le maglie di tutti i punti cardinali) . Sommando le frequenze di tutte le specie si ottiene la frequenza totale dell'albero considerato e calcolando la media su 3-12 alberi si ottiene l’indice IBL della zona, correlato al grado di inquinamento dell’aria, in zone

.. La prof… ..

NaturalitNaturalitàà molto molto altaalta

> 75> 75

NaturalitNaturalitàà altaalta 61 61 -- 7575

NaturalitNaturalitàà mediamedia 46 46 -- 6060

NaturalitNaturalitàà bassa / bassa / alterazione bassaalterazione bassa

31 31 -- 4545

Alterazione mediaAlterazione media 16 16 -- 3030

Alterazione altaAlterazione alta 1 1 -- 1515

Alterazione molto Alterazione molto altaalta

00

CLASSICLASSI IBL e COLORIIBL e COLORI

.. La Direttrice tecnica Balestrazzi Brunella

… le registe e ormai esperte conoscitrici di licheni: Tania,