il cane

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"Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali" GANDHI

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Page 1: Il cane

"Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali"

GANDHI

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Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato. (Schopenhauer)

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Le opinioni sull'origine del cane sono nebulose e discordi. Si ritiene che dall'evoluzione di un animale simile al lupo siano derivati sciacalli, volpi, coyote, lupi e tutti i canidi.

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Sembra che l'addomesticamento del cane sia avvenuto circa dodicimila anni fa. Gli etologi ritengono che i cani selvatici si sarebbero avvicinati agli accampamenti umani per cibarsi degli avanzi di cibo che gli uomini gettavano all'esterno delle loro primitive abitazioni. I rifiuti, però, attiravano anche belve feroci e i cani, con i loro guaiti ed ululati, avrebbero involontariamente "dato l'allarme". Ebbe così inizio una collaborazione proficua: Homo sapiens e cane sono andati subito d'accordo.

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Il cane e' un lupo ammansito, primo animale domestico fra quanti seguiranno nel corso dei secoli. Lupo e cane, pur avendo comuni antenati, hanno poi seguito due strade diverse: l'uno ha mantenuto selvatichezza e ferocia, l'altro e' divenuto domestico. Ma le caratteristiche di base si sono conservate uguali nei secoli: entrambi agitano la coda in segno di contentezza, la tengono tra le zampe se sono impauriti, arricciano le labbra e ringhiano quando sono arrabbiati, marcano con l'odore il loro territorio, la gestazione ha la stessa durata, sono vittime delle medesime malattie e dei medesimi parassiti.

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Dopo il cosiddetto "cane delle torbiere", allevato dall'uomo delle palafitte, si sono susseguite nuove forme di cani e di razze simili a quelle oggi esistenti.Sia per mutazioni naturali, sia per incroci voluti dall'uomo, le razze sono divenute sempre piu' numerose e selezionate, fino a giungere alla moderna classificazione basata sulle attitudini e sull'uso a cui le varie razze sono destinate: da caccia, da pastore, da guardia, da utilita', da compagnia.Il primo cane di razza ben definita e' stato forse il Saluki, un levriero arabo il cui nome significa " nobile ".

SALUKI

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In Egitto chi uccideva un cane rischiava severe pene corporali e, nei casi di accertata crudelta', veniva applicata addirittura la pena di morte. Anche i Persiani consideravano un delitto l'uccisione di un cane.I Greci possedevano il cane lupo, il segugio egiziano e il molosso persiano. Nel Vecchio Testamento, il cane e' considerato un essere sporco e macilento che si nutre degli avanzi gettati nelle strade. Nella Bibbia sono contenuti una quarantina di riferimenti al cane, ma quasi sempre denigratori.

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A Roma, invece, i cani da caccia erano tenuti in alta considerazione. Si puo' dunque affermare che duemila anni fa esistevano gia' interesse e forse anche amore verso il cane.Le targhe delle case di Pompei con la scritta "cave canem" (attenti al cane) ci dicono esplicitamente che esso era utilizzato anche come guardiano. Si trattava in genere di feroci molossi, di taglia possente e di paurosa dentatura.Fin da allora il cane veniva utilizzato anche in guerra. I Romani, per esempio, ne impiegavano due diversi tipi : da collegamento e da attacco.

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Per l'attacco e la difesa i molossi venivano equipaggiati con collari di ferro irti di lame, per cui spesso il nemico si dava alla fuga prima ancora di affrontare il combattimento.I piu' sventurati erano i cani da collegamento: i messaggi del comando, infilati dentro un piccolo tubo di rame, venivano fatti ingoiare all'animale. Giunto a destinazione, il cane veniva ucciso per recuperare in fretta il tubo.

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Negli anni successivi alla caduta dell'Impero Romano, dopo la calata dei barbari, il cane, abbandonato a se stesso, regredì. I cani famelici che seguivano gli invasori restarono a vagare tristemente nelle citta' e nelle campagne, riuniti in pericolose bande feroci in cerca di cibo.

Il medioevo, invece, fu un periodo di grande successo per il cane da caccia: l'arte venatoria era di primaria importanza e le foreste di tutta Europa erano riccamente popolate da orsi, lupi, cinghiali e cervi. Le mute da caccia erano formate, di solito, da 12 cani da seguito e da un segugio. I bracchi venivano destinati alle ricerche della preda, i segugi a stanare i cervi, i levrieri ad inseguirli, mentre ai molossi era riservato l'abbattimento dei bisonti e degli orsi.

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Nel medioevo si allevavano cani perfino nei monasteri. Sembra che il pastore tedesco abbia avuto origine da incroci effettuati da monaci tedeschi che volevano una razza capace di proteggere il monastero dall'assalto dei banditi.Si scrivevano gia' dei trattati sulla cura del cane, tuttavia le conoscenze veterinarie nel Medio Evo erano piuttosto scarse. Le prime notizie di veterinaria e chirurgia furono introdotte in Europa dagli Arabi

Alle soglie del Rinascimento possedere un bel cane era diventato persino una sorta di snobismo. Le donne, specie le dame dell'aristocrazia, avevano piccoli cani da compagnia che ornavano e vezzeggiavano

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L'interesse per il cane crebbe progressivamente in tutto il mondo e aumentò il numero delle razze canine.Nel XVII secolo la Francia era lo stato dove si potevano ammirare i piu' bei cani da caccia, grazie anche alla passione dei vari re francesi per questi animali. Nell'ottocento si incominciò a selezionare i cani anche in base dell'aspetto estetico. Nel 1859, in Gran Bretagna, venne organizzata la prima mostra canina.

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LA PULIZIA DEL PELOPer le razze a pelo lungo la spazzolatura è indispensabile per sbrogliare il pelo ed eliminare i peli morti. Va eseguita con lunghi colpi di spazzola, seguendo il pelo fino alla punta, senza trattenersi troppo sulle matasse e sui nodi, che andranno eliminati con il pettine. I cani a pelo lungo devono essere spazzolati ogni giorno fin da quando sono cuccioli, in modo tale che la spazzolatura rientri nelle loro abitudini quotidiane. La pulizia del pelo previene l'eccesso e la formazione di nodi, dà brillantezza al mantello e diminuisce la quantità di peli sui mobili e sui tappeti. Anche la pettinatura costituisce una delle cure regolari e quasi quotidiane necessarie all'animale a pelo lungo. I cani a pelo semilungo non vanno tosati in estate perché il pelo isola l'animale sia dal caldo che dal freddo.

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LA CUCCIAI cani amano dormire dentro la loro cuccia personale, o nei cestini. Perciò

trovate un luogo tranquillo dove mettere la cuccia che dovrà essere disinfettata periodicamente da pulci e zecche.

IL BAGNOI cani devono essere lavati periodicamente. La toelettatura del pelo deve precedere il bagno, per evitare l'aumento dei nodi. Utilizzare uno shampoo per cani o al limite per bambini: alcuni saponi sono dannosi alla sua pelle. Gli shampoo senza risciacquo o le polveri sono abbastanza utili per una pulizia superficiale, ma se il cane è molto sporco non bastano.

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Quando siete pronti per il bagno, fatevi aiutare da qualcuno e mettete il cane nella vasca. Utilizzate la doccia e bagnate, con acqua leggermente calda, il dorso e i fianchi. Lavate con lo shampoo prima queste parti e poi la testa, evitando che il cane si scrolli. A questo punto risciacquate con cura dalla testa verso la parte posteriore. Durante l'estate è sufficiente una corsa per far asciugare il pelo, mentre durante l'inverno utilizzate l'asciugamano per tenere il cane al caldo ed evitare che prenda il raffreddore. Potete usare anche un asciugacapelli, ma fate attenzione perché il rumore potrebbe spaventarlo. Tenetelo comunque sempre ad una certa distanza dall'animale.

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Il cane appartiene ad una famiglia di animali fra di loro simili chiamati Canidae (canidi). Altri membri della famiglia sono i lupi, le volpi, il coyote e gli sciacalli. Studi recenti suggeriscono che il lupo etrusco possa essere stato un diretto progenitore del cane domestico. La vecchia idea che i cani si siano evoluti dagli sciacalli, dalle volpi o da incroci tra sciacallo e lupo è stata abbandonata. Ora molti ritengono che l'antenato diretto sia stato probabilmente un animale simile all'attuale lupo grigio.L'incredibile varietà di razze esistenti è il risultato dell'allevamento dei primi cani da parte dell'uomo, assieme agli effetti delle mutazioni genetiche.

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LO SCHELETRO DEL CANE

Nel cane ci sono circa 300 ossa, ricoperte da una membrana che serve alla crescita e alla rigenerazione in caso di fratture. Le ossa possono essere suddivise in lunghe (femore), corte (tarso), piatte (bacino) e irregolari (colonna vertebrale). Esistono tre tipi di cranio: brachicefalo (che comprende le razze a naso corto come il Pechinese, il Maltese, il Carlino o il Bulldog), dolicocefalico (che comprende le razze a naso lungo come i Levrieri e i Colli) e mesocefalico (che comprende tutte le altre razze). 

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I SENSI

LA VISTA La vista del cane è inferiore rispetto a quella dell'uomo. I colori vengono riconosciuti solo approssimativamente; il cane però vede meglio, rispetto all'uomo, se l'illuminazione è scarsa. Inoltre vede meglio gli oggetti in movimento o se lui stesso è in movimento.

L'OLFATTO L'olfatto è il senso più sviluppato in un cane ed è circa 10.000.000 di volte più sensibile di quello dell'uomo. La punta del naso viene chiamata "tartufo" ed è caratterizzata da tante piccole striature, diverse da cane in cane, che possono essere considerate come le nostre impronte digitali.

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L'UDITO L'udito è sviluppatissimo nel cane. Le capacità uditive sono più o meno simili in tutti i cani nonostante la grandissima varietà di orecchie. Grazie alla capacità di percepire gli ultrasuoni, il cane riesce a cogliere i richiami di piccoli mammiferi, dei pipistrelli e può anche distinguere le diverse frequenze. L'individuazione dei suoni è dovuta alla possibilità di stabilire con precisione da dove provengono: il cane può orientare le orecchie verso la sorgente sonora e seguire il percorso del suono.

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Gli animali non sono giocattoli e decidere di accoglierne uno in casa, vuol dire assumersi una serie di responsabilità. Il cane ha bisogno di attenzioni e di cure quotidiane, quindi è importante valutare la propria disponibilità di tempo. Bisogna anche considerare attentamente i motivi che portano alla decisione di prendere un cane: per avere compagnia, per fare la guardia, per dare un compagno di giochi ai propri bambini, per fare footing, ecc...... E' evidente che nel fare una scelta si deve tenere conto delle diverse necessità.

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La scelta del cane deve essere fatta anche in considerazione dello spazio disponibile (è poco opportuno tenere un cane di taglia grande in un piccolo appartamento). Se volete un cane da crescere scegliete un cucciolo, ma se non volete farvi rosicchiare pantofole e divani e trovare la casa piena di "bisognini", prendete un cane adulto.

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La scelta del cane non dovrebbe dipendere dal suo valore in denaro o dal pedigree. Se condividete questa idea potreste decidere di prendere un cane da un canile: trovereste meticci di tutti i tipi e per tutti i gusti, ma anche cani di razza. Sono trovatelli o cani abbandonati o reduci da gravi maltrattamenti. È un gesto nobile e intelligente quello di adottare un cane da un canile, ma bisogna essere prepararti a capire "il vissuto" dell'animale, che molto spesso ha alle spalle esperienze traumatiche.Avere un cane comporta degli impegni, ma è fonte di gioia e soddisfazioni.La sua presenza rende più piacevole la vita, perché un cane è capace di far sorridere anche nei momenti peggiori.Il cane ci insegna tante cose positive: l'umiltà, la fedeltà e la gioia di vivere.In Italia il pastore tedesco è la razza di cani più venduta

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10 consigli per scegliere il cane                     

1) prima di prendere un cane informatevi sulle sue abitudini e sul carattere2) cercate di frequentare mostre canine per parlare con gli allevatori e osservare i cani dal vivo 3) chiedete all'allevatore un contratto in cui siano indicate le responsabilità di entrambe le parti 4) prevedete per il cane un chek-up veterinario completo entro 2-3 giorni dall'acquisto 5) cercate di frequentare corsi di addestramento con metodi rinforzo positivo del carattere 6) fate sterilizzare il cane: eviterete problemi igienici e comportamentali 7) preoccupatevi che i bambini non siano mai soli con il cane in luoghi pubblici 8) fate tatuare il vostro cane o fornitelo di microchip perché sia sempre identificabile 9) i cani devono sentirsi parte della famiglia, cercate di coinvolgerli nelle attività 10) il cane è intelligente e impara con facilità, cercate di farlo addestrare in base alle vostre esigenze                               

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Come comunica il cane

Stabilire un contatto con un cane non è difficile. Basta conoscere il suo linguaggio, fatto di occhiate e segnali di orecchie e coda. Se ci annusa la mano significa che vuol fare amicizia.Se fa una specie di inchino abbassando la parte anteriore del corpo e poi salta e abbaia significa che è pronto al gioco

Il muso proteso verso il padrone indica amore.Quando scodinzola muovendo la coda da una parte all'altra è allegro e vuole giocare.

Ma se la coda è rigida e si muove lentamente allora il cane sta diventando aggressivo

Cani aggressivi e dominanti muovono velocemente la coda, ma solo nella parte terminale.               

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Un cane che tiene la coda sempre in basso comunica la sua tristezza.

Quando si accuccia con le orecchie ripiegate e la coda tra le zampe sta salutando con sottomissione.

Le orecchie tirate indietro indicano paura.

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Il bambino ed il cane si sentono naturalmente attratti uno verso l'altro e si aiutano a vicenda nella scoperta del mondo e della vita, cercando appoggio e sicurezza l'uno nell'altro.                   Il bambino trae molti vantaggi dal suo rapporto con l'amico cane: acquisisce e rafforza la capacità di socializzare, impara a rispettare ciò che lo circonda e riesce a superare meglio ansie e paure nascoste. Per conto suo il cane dimostrerà pazienza e comprensione, ma non per questo deve diventare vittima dei giochi del bambino. È per questo che gli adulti devono vigilare affinchè il cane non debba subire prepotenze.

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LE RAZZE PIU' IDONEE                         

Per i bambini l'ideale è un cane di taglia media o grande, i cani di taglia piccola non sono adatti perché generalmente i bambini sono piuttosto maldestri e potrebbero causare danni all'animale.Sarebbe bene scegliere un cucciolo, ma all'inizio bisognerà controllare attentamente che il bambino non infastidisca il suo piccolo amico, poiché i cuccioli sono molto delicati.In generale la femmina è piu' affettuosa del maschio, è piu' paziente con i bambini e si adatta meglio alla vita familiare.Alcuni cani si sono guadagnati la fama di "cani - balia" per lo spiccato senso materno, la docilità ed un potenziale di aggressività pressoché nullo. Tra essi figurano: il cocker spaniel, il collie, il pastore belga groenendael, il boxer, il bobtail, il leonberger, il pastore dei pirenei e tutti i cani da caccia in genere, ma questi ultimi non sono cani da tenere in appartamento perché hanno bisogno di fare moltissimo moto.