il contributo della ricerca in didattica all'insegnamento della fisica
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Il contributo della ricerca in Didattica all’insegnamento
della fisica: criteri per la progettazione di
nuovi materialiCandidato: Marchi Francesco
Relatore: Dott.ssa Olivia Levrini
Co-Relatore: Prof.ssa Barbara Pecori
Laurea Specialistica in Fisica 18 Luglio 2008
Obiettivo e fasi del lavoro
Obiettivo: Progettare nuovi materiali destinati all’insegnamento
della fisica in grado di colmare il gap fra i risultati di ricerca in didattica e i manuali tradizionali
Fasi del lavoro: Rassegna critica dei materiali esistenti Scelta dei criteri di progettazione di nuovi materiali
sulla base dei risultati della ricerca in didattica Individuazione di un formato: antologia online Studio di fattibilità: il pendolo
Dalla ricerca in didattica: comprensione e complessità
Semplificare e appiattire i contenuti non favorisce una comprensione profonda (Guidoni, 2001, Capire si può):
“Quando io guardo una cosa, quello che vedo mi va su dentro per gli occhi, mi arriva alla testa e poi le cose che mi arrivano dentro si mettono a correre per tutti quei corridoi che ci sono, si fermano un momento in tutte le stanze e quando trovano una stanza con dentro qualcosa che gli assomiglia, si fermano, si mescolano con quello che c’è che gli assomiglia e gira, gira, dopo mi viene l’idea e allora scende nella bocca e allora uno la dice.” (Beatrice, II media)
“Nella mente non ci sono strade tutte dritte, ci sono tanti incroci e tu puoi passare tante volte dallo stesso incrocio, però ci passi anche in un modo diverso.” (Paolo, II media)
Innovare in didattica della fisica: insegnamenti dal passato
Queste riflessioni non sono state tenute in considerazione nelle proposte fatte in passato, che sono risultate scarsamente adattabili rispetto:
Alle diverse tipologie di studenti Ai diversi stili degli insegnanti Alle diverse caratteristiche delle scuole
Da evitare: “Monotematicità” e scarsa modularità Univocità/linearità in quanto ostacoli alla comprensione …
Gestire la complessità della fisica
“Everything should be made as simple as possible but not
simpler”
A. Einstein
Articolazione della complessità e criteri di progettazione
Ricchezza delle connessioni interne alla fisica (dimensione disciplinare)
Molteplicità delle connessioni della fisica con le altre discipline (dimensione culturale)
Pluralità di stili di apprendimento (dimensione cognitiva)
Un formato “adattabile”
Il formato antologia: Eterogeneità dei materiali (memorie originali, saggi
critici, guide al laboratorio …) Nessuna pretesa di esaustività rispetto ai curricoli Molteplicità di accessi
L’antologia di fisica online: Struttura ipertestuale gestibile a diversi livelli Interattività e feedback
...e nella ricerca in didattica
International Pendulum Project: http://www.arts.unsw.edu.au/pendulum/index.html
La scelta del pendolo
Il pendolo come contesto:
Emblematico del gap fra spazio riservato nei testi tradizionali e materiali disponibili in ricerca
Ricco rispetto a ciascuna delle tre dimensioni Esemplare rispetto all’intreccio delle tre
dimensioni
DIMENSIONE DISCIPLINARE
DIMENSIONE CULTURALE
DIMENSIONE COGNITIVA
Esplorare le dimensioni dell’apprendimento
conclusioni
La dimensione disciplinare
L’importanza della consapevolezza della struttura della disciplina rispetto a (Eylon et al., 1997, From problem solving to a knowledge structure): Comprensione delle idee centrali Capacità di richiamare conoscenze Abilità di problem solving
Individuazione di “temi strutturanti” relativi al pendolo, caratterizzati da: Trasversalità rispetto ai domini della fisica Significatività nell’evoluzione storica Contrapposizione fra modelli
Temi strutturanti e materiali per l’antologia
La dicotomia lineare-nonlineare Fenomenologia dei sistemi nonlineari Esplorare i limiti di un modello per capirne la portata
La dialettica realtà-modellizzazione Grandi oscillazioni e l’approssimazione in fisica
Pluralità di descrizioni di un sistema fisico: Descrizioni spazio-temporale vs energetica L’evoluzione del paradigma fra MC e MQ
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Linearità e nonlinearità in fisica: oscillazioni forzate
Bistabilità Jump effect
Non univocità nella relazione tra grandezze:ampiezza di oscillazione vs pulsazione
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Descrizione energetica vs spaziotemporale
La conversione di energia fra forme diverse Il tempo come indicatore di irreversibilità
Energia potenziale, cinetica, totale
Energia cinetica vs potenziale
homesucc.
La dimensione culturale
Il pendolo nell’opera di Galileo
L’orologio a pendolo e la misura del tempo
Il pendolo e il problema della longitudine
...
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Il pendolo e l’opera di Galileo
Lettura di passi di Galileo sul pendolo
La disputa con la scuola aristotelica e la nascita della scienza moderna
Ricostruzione di esperimenti storici
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La dimensione cognitiva
La gestione di più variabili e la costruzione dei concetti scientifici Le animazioni Java come strumento per l’esplorazione di un territorio complesso
Jean Piaget
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La separazione delle variabili e la costruzione dei concetti scientifici
Il pendolo come contesto per: La “gestione controllata” di una pluralità di variabili
(Piaget, 1955, De la logique de l’enfant à la logique de l’adolescent): Lunghezza del filo Forza impressa …
L’esplicitazione della varietà delle concezioni degli studenti relative al termine “fast” (Parnafes, 2008, The essential nature of complexity in learning): Velocità istantanea Frequenza …
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Le applet java
Possibilità di variare i parametri del sistema
Mettere a confronto ed integrare fra loro rappresentazioni diverse
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Conclusioni e problemi aperti
Abbiamo individuato: Tre dimensioni sulle quali articolare la complessità
relativa all’apprendimento della fisica L’antologia online come formato per la gestione
innovativa di materiali eterogenei: Proposte guidate di percorsi attraverso i materiali Possibilità di progettare percorsi individualizzati Possibilità per gli studenti di esplorare autonomamente i
materiali proposti
Cosa resta da fare (!): Individuare altri temi esplorabili su più dimensioni Progettare il sito (interfaccia, webdesign...) …