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Il cueing come strumento per favorire i
benefici psicologici del pilates
Maria I. Trecca
Roma Studio Loft Cerere: Febbraio 2018
Giugno 2019
1
S INTESI
Nella visone di Joseph Pilates la disciplina da lui messa a punto doveva definirsi come un sistema
di assoluta armonizzazione di corpo, mente e spirito.
Questo lavoro vuole esplorare i meccanismi rintracciabili alla base degli effetti positivi che la
pratica del pilates produce nell'esperienza psichica dei clienti. Verranno esplorati i punti in
comune con le tecniche della Mindfulness, modello di intervento dalla comprovata efficacia nella
riduzione dello stess e nel potenziamento del benessere psicologico di chi lo pratica. Questo
approfondimento porta a considerare il cueing degli insegnanti come un importante strumento
per favorire i benefici psicologici del pilates quando il target dei cues è focalizzato attorno
all'esperienza sensoriale e propriocettiva del cliente nell'esecuzione degli esercizi.
ABSTRACT
Joseph Pilates defined as goal of his discipline a whole harmonization of body, mind and soul.
The aim of this dissertation is focused on positive effects of pilates' practitioners mental well-
being. It explore the common points between Pilates Principles and Mindfulness. It results the
hypothesis that a specific kind of teachers cueing, centered on client sensation, could stimulate
substantial positive effects in clients psychological experience and well-being.
2
INDICE
Il cueing come strumento per favorire i benefici psicologici del pilates.............................................1
Premessa......................................................................................................................................4
I meccanismi della propriocezione..............................................................................................5
Principi del metodo pilates e punti in comune con le tecniche Mindfulness ........................6
Il cueing come strumento per favorire i benefici psicologici del pilates................................9
Caso di Studio.............................................................................................................................10
Descrizione.........................................................................................................................10
Obiettivi.............................................................................................................................10
Protocollo di Lavoro...................................................................................................................10
Descrizione.........................................................................................................................10
Periodo I (Lezione 1-10).....................................................................................................11
Periodo II (Lezione 10-20)..................................................................................................15
Periodo III (Lezione 20-30).................................................................................................17
Conclusioni.................................................................................................................................20
Referenze citate.........................................................................................................................21
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PREMESSA
Il rapporto tra mente e corpo ha sempre incuriosito l'essere umano. Dai tempi dei pensatori
dell'Antica Grecia fino ad arrivare alle ultime ricerche sul rapporto tra pensieri e struttura
cerebrale attraverso il neuroimaging, l'interesse per l'indissolubile legame tra soma e psiche
invece di esaurirsi sembra autoalimentarsi. Proprio questo tema ha portato la psicologia a definirsi
ed emanciparsi come scienza autonoma dalla filosofia superando il dualismo cartesiano (1; 2) al
fine di esplorare l'esperienza che le persone fanno "dell'essere nel proprio corpo" in termini
cognitivi (3; 4) e nei suoi risvolti identitari (5; 6). Come sia possibile ottenere benefici psicologici
dal movimento corporeo è tema di grande interesse in ambito psicologico. Si stanno infatti
dibattendo e studiando le così dette terapie bottom-up, ovvero quelle terapie incentrate sul corpo
attraverso cui è possibile contribuire alla risoluzione di condizioni cliniche psicopatologiche.
Questo lavoro vuole esplorare i possibili meccanismi alla base degli effetti psicologici positivi della
pratica pilates sottolineando alcuni punti in comune alle tecniche Mindfulness. Si proverà infine
ad ipotizzare un piano di allenamento in cui particolare attenzione verrà data ai cue incentrati
sulla sfera sensoriale del cliente considerando questa modalità utile a stimolare e potenziare i
benefici psicologici del pilates.
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I MECCANISMI DELLA PROPRIOCEZIONE
La propriocezione si definisce come un articolato e sottile processo di elaborazione ed
integrazione di informazioni provenienti dal mondo esterno e dall'interno del corpo che per la
maggior parte si svolge al di fuori della consapevolezza.
I propriocettori sono organi sensitivi specializzati che forniscono informazioni sul corpo in stato di
quiete e in movimento. Si individuano principalmente tra vie lungo cui si compie questo articolato
processo:
I sistemi inconsci che rimandano informazioni dai propriocettori al midollo spinale.
Quest'ultimo si occupa di porre in essere azioni immediate di salvaguardia dell'integrità
fisica rispondendo a eventi pericolosi o potenzialmente tali.
La via inconscia di esecuzione di progetti motori che con un sistema retroattivo di
feedback negativo controlla anche che l'esecuzione sia aderente al progetto motorio e ne
apporta correzioni se necessario. Il principale centro di coordinamento di tali funzioni è il
cervelletto.
La via consapevole di sintesi delle informazioni propriocettive confluisce nella corteccia
cerebrale. Questa si occupa di integrare le informazioni dei propriocettori agli stimoli
derivanti dalle aree deputate alla memoria delle esperienze passate. E' questo sistema il
responsabile della formazione dell'immagine corporea e del senso di sé derivante
dall'esperienza di essere nel proprio corpo (enbodiment).
5
La informazioni sensoriali meccaniche, termiche e chimiche possano risalire la via ascendente che
dalla periferia del corpo arriva al Sistema Nervoso Centrale grazie alla presenza di catene di
neuroni sensoriali che in sinergia tra loro, e ciascuno con modalità specifiche, permettono il
passaggio e l'elaborazione di informazioni preziose.
I neuroni di primo ordine trasferiscono informazioni dal neurone sensoriale primario ai gangli delle
radici dorsali e ai neuroni cranici; i neuroni di secondo ordine presenti nel midollo spinale e nel
tronco cerebrale ricevono informazioni dai neuroni di primo ordine e li trasferiscono
controlateralmente al talamo; i neuroni di terzo ordine si occupano di connettere le strutture
profonde del talamo con la corteccia cerebrale; infine i neuroni di quarto ordine si occupano di
connettere la corteccia sensoriale primaria con le zone della corteccia cerebrale deputate
all'integrazione di informazioni. E' in quest'ultimo frangente che la propriocezione diventa
percezione cosciente (7).
Una buona qualità del movimento con un focus specifico sulla concentrazione, la consapevolezza
e la precisione come indicato dai principi del pilates si poggia su questi meccanismi e li influenza a
più livelli. Inevitabilmente quindi anche la via cosciente della propriocezione ne viene coinvolta e
potenziata influenzando positivamente il senso di percezione della propria immagine corporea e
tutti i meccanismi psichici ad essa legati.
Penso sia possibile sottolineare inoltre come questi meccanismi propriocettivi siano strettamente
collegati alla capacità di percepire e vivere le proprie emozioni e i pensieri che spesso hanno un
forte corredo emotivo. E' ipotizzabile che più una persona sarà capace di essere in contatto con
quello che accade nel proprio corpo e più sarà facile che possa percepire emozioni e pensieri che
per loro natura hanno un importante sequela di manifestazioni corporee (8). Uno degli assunti
psicologici alla base dell'efficacia della Mindfulness si riferisce proprio a questa capacità di sentire
cosa accade nel corpo, notare i pensieri e le emozioni per come si presentano alla coscienza. Tale
capacità viene stimolata e potenziata dalla pratica Mindfulness e ha notevoli benefici sul
benessere psicologico delle persone.
Principi del metodo pilates e punti in comune con le tecniche Mindfulness
Un aspetto che ha molto colpito il mio interesse nello studio del pilates è stata la vicinanza tra i
principi guida di questa disciplina e i alcuni strumenti della Mindfulness. Questo corpus di
tecniche di respirazione, meditazione e di approccio all'esperienza corporea che da decenni sta
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mostrando ottimi risultati in termini di riduzione dello stress sembra infatti avere alcuni
importanti punti di contatto con il pilates.
In Return to life through Contrology (9) Pilates propone il proprio metodo di allenamento
calandolo in una analisi sociologica dell'esperienza che l'uomo di quel tempo stava facendo
dell'Era Moderna. Nell'esposizione dei principi del suo metodo afferma "Contrology è un
coordinazione completa tra corpo, mente e spirito" (p.5) e definisce diversi effetti positivi che
questo metodo avrebbe avuto sul benessere psicofisico dei praticanti. Affronta da subito una
questione spinosa, lo stress di cui le persone fanno esperienza nella vita frenetica della città e
promette che il suo metodo avrebbe influito positivamente su di esso, ottenendo un corpo
maggiormente in armonia con il nostro ego e con più energie da utilizzare nel quotidiano. Il suo
metodo avrebbe favorito la circolazione sanguigna e la produzione delle endorfine facendo
migliorare l'umore. La pratica costante avrebbe avuto un effetto reinvigorente sulla mente oltre
che sul corpo fornendo degli strumenti fisici e non solo per vivere nel quotidiano attraverso la
stimolazione delle cellule neuronali e la formazione di nuovi circuiti tra esse, substrato
neurologico della sensazione di benessere derivante dalla consapevolezza e padronanza del
proprio corpo.
Anche la Mindfulness sottolinea l'importanza di stare nelle esperienze con consapevolezza
partendo proprio dalla naturale esperienza corporea, a contatto con il proprio respiro,
disinserendo il “pilota automatico” che nell'era del multitasking sta modificando le capacità
cognitive e lo span attentivo dell'uomo moderno (10).
Si possono rintracciare tre principi generali nell'impostazione di Pilates che sembrano avere una
dimensione assolutamente psichica (11)
1. Coordinare mente corpo e spirito
2. Raggiungere il naturale ritmo interiore alle attività del subconscio
3. Applicare le leggi naturali della vita al quotidiano
Questi principi generali sembrano voler sottolineare la necessità di considerare l'uomo nella sua
integrità psicofisica e l'importanza di rispettare i rimi e le esigenze naturali dell'essere umano.
Anche la Mindfulness in questo è di supporto cercando di rendere consapevoli gli individui delle
abitudini poco in linea con le proprie necessità che vengono agite inconsapevolmente. Nella
Mindfulness si consiglia di disinserire “il pilota automatico” nelle attività quotidiane che non
significa contrastare le naturali e utili funzioni dell'apprendimento che struttura il subconscio ma
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di far passare questi apprendimenti attraverso la consapevolezza per rendere economico
movimento e pensiero senza scotomizzare l'esperienza.
Di seguito un elenco dei principi del pilates che declinano nella pratica i tre pilastri di questa
disciplina sopra citati (12-13).
Principi del pilates
Consapevolezza Controllo
Equilibrio Efficienza
Respiro Flusso
Concentrazione Precisione
Centro Armonia
Tutti i concetti così elencati se declinati sul loro versante psicologico sono vicini all'approccio
Mindfulness. Nello specifico il focus sulla consapevolezza e il controllo su quello che si sta
facendo, la respirazione e l'equilibrio costituiscono i pilastri dell'atteggiamento Mindfulness che
utilizza il respiro, la concentrazione e la consapevolezza del corpo come “ancore” nella
meditazione fornendo strumenti di comprovata efficacia per la riduzione dello stress.
Proprio dai punti in comune tra queste due discipline è nata durante lo studio di entrambe questa
mia idea rispetto al cueing degli insegnanti. Un conduttore Mindfulness infatti guida un praticante
nell'entrare in contatto con l'esperienza che fa del mondo esterno e di quello che accade
all'interno del suo stesso corpo. Si porta l'attenzione del praticante sulla temperatura
dell'ambiente, sui suoni, sulla qualità dell'esperienza percettiva come pure su quello che potrebbe
sentire compiendo una azione. Per esempio nella pratica Mindfulness della camminata si porta
l'attenzione sulla modalità con cui il cliente cammina, sulla sensazione del piede che si stacca e si
riposa a terra, sugli spazi vuoti nel contatto con il pavimento, sul peso percepito nel tallone, sul
senso di instabilità provato per un istante quando dall'appoggio su un piede si passa all'appoggio
sull'altro. Oltre a stimolare la capacità percettiva del cliente fornendo dei nomi alle sensazioni che
percepisce forse in qualche maniera, si restituisce alla persona un codice esperienziale in cui
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potersi riconoscere o meno permettendogli di conoscersi definendosi. La meditazione camminata
è solo una delle tecniche Mindfulness accanto a cui si trovano meditazioni incentrate sui pensieri,
sulla respirazione o sul corpo in generale. L'insieme di queste tecniche aiutano i praticanti ad
acquisire maggiore consapevolezza dei propri pensieri, delle proprie azioni e delle proprie
emozioni. Praticando entrambe le discipline in prima persona ho accostato nella mia mente il
conduttore di Mindfulness e la funzione svolta dall'istruttore di pilates nell'utilizzo di cue
sensoriali.
I l cueing come strumento per favorire i benefici psicologici del pilates
Il cueing è uno strumento importantissimo nell'insegnamento del pilates. Durante una lezione
l'esercizio può essere “chiamato” riportando alla mente apprendimenti pregressi o può essere
eseguito dall'insegnante fornendo un importante feedback visivo ma è con il cueing che
l'insegnante fornisce importanti indicazioni sulle attivazioni muscolari da reclutare.
Comunicare efficacemente al cliente su quale aspetto del movimento che sta compiendo deve
agire per avvicinarsi maggiormente all'obiettivo dell'esercizio richiede una operazione creativa di
sintesi da parte dell'insegnante. L'indicazione deve arrivare velocemente al cliente mentre esegue
l'esercizio per non interrompere il flow del movimento e deve essere efficace. Oltre al feedback
tattile che può essere utilissimo con alcuni clienti, tra i cues verbali BASI consiglia di usare delle
immagini, meglio se concettuali e maggiormente incentrate sull'apparato scheletrico piuttosto
che sui muscoli (13).
Se li cue viene focalizzato sull'esperienza sensoriale del cliente, a mio parere, gli effetti prodotti
possono essere molteplici. Il registro linguistico scelto dall'insegnante può permettere di arrivare
ad una migliore qualità del movimento andando a risvegliare il canale sensoriale, della
propriocezione appunto, ottenendo quasi come effetto collaterale il potenziamento
dell'integrazione mente-corpo. Per esempio dire al cliente di tenere “le clavicole aperte” o di
“aprire le spalle” della discesa del pelvic curl può essere tradotto in un registro “sensoriale”in
“senti la parte posteriore della spalla a contatto con il tappetino” o “Senti le clavicole che si
allontanano in due direzioni opposte”. Se il focus de cliente è stimolato sul registro sensoriale il
cliente sentirà più facilmente la sensazione che dovrà andare a ricercare nelle ripetizioni future di
quell'esercizio. La memoria infatti nell'esercizio viene così stimolata da più fattori, non solo dal
vissuto motorio che comunque in qualche maniera è propriocettivo, ma anche attraverso la via
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cosciente della sensorialità. Sostanzialmente così facendo il cliente invece di essere stimolato a
pensare il movimento viene invitato a farne esperienza sentendolo. Questa funzione in sé implica
una forma di pensiero cosciente.
CASO DI STUDIO
Descrizione
Patrizia è una donna di 52 anni, pratica pilates su grandi attrezzi da diversi anni con buoni risultati
in termini di tonicità muscolare ma continua a lamentare delle difficoltà nell'articolazione del
tratto lombare della schiena e una notevole chiusura nella parte alta del tronco. L'elemento che
mi ha portato a scegliere P. come cliente per questo lavoro sulla propriocezione è la sequela di
incidenti e infortuni che mi elenca durante le prime lezioni assieme. Questo elemento mi ha fatto
riflettere sulla sua scarsa consapevolezza corporea. Accanto a ciò riferisce di stati ansiosi e
descrive con tono lamentoso le sue giornate complicate.
Obiettivi
Oltre a lavorare attraverso il Block System sul corpo nella sua interezza mi pongo l'obiettivo di
stimolare in P., attraverso dei cueing specifici, la sua consapevolezza sulla qualità del movimento e
sull'esperienza interna di propriocezione collegata ad esso, supponendo che questo a lungo
termine possa portarla a potenziare la sensazione di benessere psicofisico derivante dalla pratica
e che le permetta di sviluppare delle capacità di coordinazione e contatto con se stessa atte a
proteggerla da futuri infortuni.
PROTOCOLLO DI LAVORO
Descrizione
Ho deciso di inserire ad inizio e fine lezione qualche istante di respirazione consapevole
ispirandomi alle tecniche della Mindfulness. Lo scopo è stato quello di portare P. maggiormente a
contatto con il proprio corpo e creare prima della lezione un momento di decompressione dal
mondo esterno che potesse agevolare una maggiore consapevolezza e concentrazione durante
l'allenamento. La respirazione a fine lezione è stata invece pensata per aiutare P. a percepire
eventuali cambiamenti nel proprio corpo e le sensazioni correlate all'esperienza. Essendo P. una
cliente di livello intermedio che ha sempre seguito allenamenti improntati secondo scuole di
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pilates diverse da BASI decido di utilizzare da subito anche il blocco Spinal Articulation nel suo
protocollo e il Blocco Full Body Integration 2 pur utilizzando nelle prime sessioni esercizi del
repertorio di livello base accanto a qualche esercizio di livello intermedio. Progressivamente andrà
crescendo il livello di difficoltà degli esercizi scelti. P. tende a invertire in modo non sistematico la
respirazione facendomi pensare ad una perdita di concentrazione in alcuni punti e non a difficoltà
sistematiche. Particolare attenzione dedico ai cues incentrati sulle sensazioni fisiche che P.
dovrebbe e/o potrebbe sentire rispetto alla propria postura, alla sensazione di allungamento o di
stabilità di alcune parti del corpo e a come raggiungerlo aggiungendo qualche dettaglio sulle
sensazioni riconducibili alle attivazioni muscolari. L'ipotesi è che dare dei nomi alle sensazioni che
dovrebbe sentire la cliente possa essere di supporto a lei per imparare a sentire con maggior
chiarezza cosa accade nel suo corpo costruendo un legame tra sensazione fisica e pensiero,
supportando la sua capacità di essere consapevole (14, 15, 16, 17).
Periodo I (Lezione 1-10)
Nelle prime sessioni mi concentro sugli esercizi di base sui grandi attrezzi includendo quando
necessario alcuni esercizi del repertorio matwork per il riscaldamento e nella fase finale per
permettere a P. di percepire delle differenze nelle attivazioni muscolari eseguendo lo stesso
movimento con o senza l'assistenza dei macchinari.
Nella fase iniziale della lezione inserisco un paio di minuti di respirazione consapevole in piedi.
Propongo a P. di chiudere gli occhi e di sentire cosa accade nel suo corpo mentre respira
attraverso il naso, portando proprio l'attenzione a quello che accade nella parte alta del suo
apparato respiratorio (naso e gola). Cerco di farle sentire la differenza tra questo tipo di
respirazione completa e la respirazione laterale che useremo durante la lezione. La respirazione
permette a P. di rilassarsi e allo stesso tempo di cominciare a focalizzarsi sull'esperienza del suo
corpo. É un buon modo per aiutarla ad allontanarsi con il pensiero dal mondo esterno e
cominciare a concentrarsi sessione di Pilates.
Block Attrezzo Esercizio Focus del cue sensoriale
Respirazione In piedi,
corpo
libero
Respirazione
Mindfulness
“In piedi, piedi alla larghezza delle anche, braccia lungo i
fianchi, spalle aperte e rilassate. Chiudi gli occhi se non ti
crea disagio. Prendi aria dal naso, porta l'attenzione
all'aria che riempie i polmoni e la pancia e poi percorre
la strada inversa svuotando la pancia e poi il petto (tre
respiri lenti). Senti la schiena lunga e ogni volta che
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prendi aria senti di crescere un po' di più verso l'alto, le
spalle sono morbide. Pensa all'aria che entra nelle narici,
senti se è più calda o più fredda del tuo corpo, nota
quando passa nella gola inspirando e cerca di sentire se
ci sono differenze quando espiri nella velocità del
passaggio o nel calore. Delicatamente gli occhi si fanno
soffici, aprili piano e riprendi contatto con la luce.”
In piedi,
corpo
libero
Roll down Cues sulla respirazione laterale “senti le coste che si
aprono lateralmente per fare spazio al respiro, senti la
differenza rispetto alla respirazione libera che abbiamo
fatto prima”. “ ruota il bacino, senti il leggero stretching
nella zona lombare mentre continui a scendere una
vertebra alla volta e il bacino sembra voler resistere a
questo movimento prima di seguirlo”
Warm up mat Pelvic curl “senti che è dai muscoli bassi dell'addome che porti il
pube in una piccola retroversione mentre snoccioli la
schiena una vertebra alla volta”, “apri le spalle nella
discesa senti questo stretching nella schiena mentre
riporti il bacino a contatto con il pavimento”
Spine twist supine “Senti le spalle a contatto con il pavimento, senti che è
dalle coste che riporti il bacino al centro”.
Chest lift “oltre all'addome usa i muscoli della schiena per andare
in flessione, senti lunghezza nella schiena prima di
flettere il dorso”
“senti gli ischi che si avvicinano quando attivi il
pavimento pelvico”
Chest lift with
rotation
“senti il bacino stabile mentre l'anca destra e le coste a
sinistra tentano di avvicinarsi” “senti che stai ruotando
attorno all'asse centrale del tuo corpo, alla colonna”
Foot work Reformer Parallel heels “connetti le coste e senti i muscoli della parte lombare
leggermente attivi per sostenere la curva fisiologica della
schiena”
“mentre lentamente chiudi il carrello prova a sentire che
la testa e la schiena vogliono continuare ad andare verso
la parete di fondo, senti lunghezza nella schiena, aiutati
Parallel toes
V position toes
Open V heels
Open V toes
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a farlo tenendo attivi i muscoli della schiena”
“Senti che rallentando la chiusura del carrello i muscoli
delle cosce lavorano allungandosi”
Calf raises
prances
prehensile
Single leg heel
Single leg toes
Adbominal work chair Standing pike Le riporto alla mente il roll down fatto ad inizio lezione
prima di eseguire il blocco addominale.
“prova a sentire se è più difficile o più faticoso rispetto a
prima. Dove metti più attenzione adesso?” “ senti le
scapole che scendono e che nulla cambia nella parte alta
del corpo”
Nel Reverse esplicito che sto usando una co-contrazione
addome- estensori della schiena esattamente come
prima ma senza fare flessione. Dare dei feedback che
abbiano una funzione retroattiva serve anche ad
introdurre un elemento di novità che può rimanere più
vivido nella mente del cliente proprio perchè era un tipo
di attivazione a cui non aveva sentito, una sensazione
che non aveva provato.
Reverse standing
pike
Hip work Reformer Frog Per lavorare sulla dissociazione delle anche: “senti il
bacino stabile in una direzione, senti il sacro a contatto
con il tappetino anche mentre le ginocchia si piegano e
vanno verso l'alto”
in Openings: “senti i femori che si avvicinano e questa
attivazione degli adduttori” “senti una attivazione
diversa se pensi di avvicinare i piedi o se pensi ai
femori?”
circles down/up
openings
Spinal
articulation
Cadillac Monkey original “senti che stai sostenendo con la schiena e l'addome il
bacino che sale” “goditi lo stretching della parte
posteriore delle gambe quando scendi e porti il sacro in
una direzione mentre i talloni si allungano nella
direzione opposta”
Tower prep
Stretching Reformer Kneeling lunge lunghezza nella schiena e prova a sentire cosa accade
con un piccolo movimento del bacino, senti se cambia
qualcosa (con il movimento di retro o anteversione del
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bacino a seconda del momento dell'esercizio)
Full body 1 reformer Scooter
Up stretch 1
Arm work Chair Shrugs “Prova a sentire le scapole che scendono lungo la
schiena”
Triceps press sit “senti lo stretching dei pettorali”
Reformer
Arm supine
series
extension “Prova a sentire stabilità nelle scapole mentre il braccio
si muove”
“senti le coste posteriori a contatto con il tappetino”adduction
Up circles
Down circles
triceps
Full body 2 Reformer Up Stretch 2
Cadillac Sitting forward Nelll'estensione della schiena “ senti che è dalla parte
bassa della schiena che cominci a stendere la schiena”
Leg work chair Leg press standing “senti che la ricerca dell'equilibrio è un lavoro costante
di allungamento e stabilità”
Lateral flex/rot Chair Side stretch “senti lunghezza negli obliqui e poi contraendoli riallinea
il busto”
Back extension mat Back extension Prova a sentire il movimento nella parte alta della
schinena dopo aver stabilizzato le scapole e le spallechair Swan on floar
mat Rest position “piccola retroversione del bacino e senti ombelico che si
stacca dalla maglietta e sale verso le vertebre, prova a
sentire spazio tra le vertebre lombari”
Roll down
Respirazione
Mindfulness
In piedi, piedi alla larghezza delle anche. Braccia lungo i
fianchi, spalle rilassate, petto aperto e occhi chiusi.
“pensa al respiro che entra dalle narici e riempie il petto.
Senti se ci sono ancora tensioni nel corpo, porta il
respiro dove è la tua attenzione e continua a prendere
aria e ad espirare lentamente. Ogni respiro che fai senti i
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piedi radicati a terra e il corpo sempre più leggero.
Lentamente riapri gli occhi, le palpebre sono soffici
riprendi contatto con la stanza, la luce e i colori.
Periodo II (Lezione 10-20)
Per il secondo periodo di lezioni scelgo il Foot Work e l'Hip Work un po' più impegnativi
accostandoli ad una serie di stretching sul Ladder Barrel che possa fornire un facile feedback alla
clinete rispetto all'allineamento del suo bacino (pioli del Barrel come punto di riferimento). Il
lavoro sugli obliqui rimane a livello fondamentale come anche l'estensione della schiena. Avendo
P. particolari problemi nella zona lombare e nelle spalle preferisco lavorare con più tempo sulla
corretta attivazione muscolare in queste aree del corpo prima di progredire con esercizi più
impegnativi.
Block Attrezzo Esercizi Focus del cue sensoriale
respirazione In piedi o seduti, occhi chiusi. “pensa al respiro che entra
dal naso, riempie il petto e la pancia e lascialo andare
facendogli fare il viaggio inverso, dalla pancia al petto e
poi alla stanza. Senti cosa accade nel petto. Senti la cassa
toracica che si espande, i muscoli che si attivano per fare
spazio all'aria. Senti se il movimento è solo in avanti o
anche verso la parte posteriore della cassa toracica. Senti
tutto ciò che cambia, se percepisci una differente
temperatura dell'aria, se i muscoli delle spalle sono
rilassati o se ci sono tensioni.”.
Roll down
Warm up Matwork Roll up
Spine twist supine
Double leg stretch
Single leg stretch
Criss cross
Foot work Chair Parallel Heels “Senti che sono l'addome e gli estensori della schiena
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attivi a tenerti stabile nel tronco”
“Senti l'attivazione degli ischiocrurali e dei quadricipiti
quando porti in giù il pedale e nella risalita” “prova a
sentire un lieve adattamento dell'angolo della caviglia
quando muovi il pedale”
Parallel toes
V position Toes
Open V heels
Open V toes
Calf raises
Single leg Heel
Single leg toes
Abdominal
work
Chair Pike sitt “attiva l'addome e senti la stabilità della curva a C che
hai creato nel tronco, senti che non stai perdendo spazio
tra le vertebre”
Breathing with PTB “ senti le braccia che si stendono oltre la testa mentre
senti le coste e le scapole scendere verso il bacino”
Roll up with RUB “senti come è diverso il roll up con le molle? Senti le
molle che ti fanno da supporto aiutandoti nella salita”
Hip work Cadillac Frog “senti i muscoli posteriori della coscia che si allungano
quando controlli il movimento di ritorno, goditi questa
sensazione”Circles down/up
Walking
Bicycles and reverse
Spinal
Articulation
Reformer Bottom Lift with ext. “senti se devi portare attenzione a qualcosa per tenere il
carrello chiuso mentre sali con il bacino”
Stretching Ladder Barrel Gluteals “goditi l'incremento nello stretching quando porti il
busto verso la gamba facendo perno sull'anca”Hamstrings
Adductors
Hip Flexors
Full Body Reformer Stomac massage
Round back
“nota come cambia il lavoro su cui devi concentrarti in
questi esercizi, dove hai sentito di dover portare
l'attenzione?”Stomac massage
Flat Back
Steomach massage
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reaching
Arm Work Reformer Chest expansion “senti la sensazione di apertura nel petto e la stabilità
nelle scapole” “senti lavorare i muscoli tra le spalle”biceps
romboids
Hug a tree
salute
Full Body Reformer Long back stretch “senti lo spazio tra le vertebre lavorando con l'addome
ma anche con i muscoli della schiena”
Leg series Reformer Single leg skating “senti il gluteo medio lavorare, questa sensazione di
bruciore che ti indica il punto da cui parte il movimento
per aprire il carrello”
Lateral
Flexion/Rotati
on
Ladder Barrel Side stretch prep “senti lunghezza nella schiena e accompagna la flessione
con gli obliqui”
Back
Extension
Ladder Barrel Swan Prep Senti il corpo forte mentre si allunga progressivamente
in una linea diagonale
Reformer Pulling straps 1 “senti prima lunghezza nella schiena e poi l'estensione
della parte alta “
Roll down
Respirazione
Periodo III (Lezione 20-30)
Propongo alla cliente un lavoro sulla Cadillac nei primi blocchi cercando di utilizzare nel lavoro
sull'addome il supporto della PTB e della RUB per lavorare sul controllo necessario a mobilizzare la
colonna. Scelgo di rimanere su un livello intermedio /avanzato durante tutto il lavoro utilizzando
Elephant su reformer per preparare il corpo al successivo Up Stretch 3. Immagino Double kick
come preparatorio a Breaststroke per sentire l'apertura delle spalle e del petto necessaria ad una
adeguata esecuzione dell'esercizio successivo.
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Block Attrezzo Esercizio Eventuali note
Respirazione
Roll down
Warm up Mat Roll up
Spine twist supine
Double leg stretch
Single leg stretch
Criss cross
Foot work Cadillac Parallel heels Senti i muscoli della zona lombare attivi per mantenere
il neutro della schiena e il sacro che va nella direzione
opposta rispetto al piede, senti questa attivazione della
catena muscolare posteriore”
Parallel toes
V position toes
Open v hells
Open v toes
Calf raises
Single leg heel
Single leg toes
Abdominal work Cadillac Roll up with RUB
“sono movimenti che conosci ma prova a sentire se con
l'aiuto della PTB cambia qualcosa”
Mini roll ups with PTB
Mini roll ups with
rotation with PTB
Roll up top loaded
Teaser1
Hip work Reformer Cirlces down/up Senti che contrastando il lavoro delle corde il muscolo si
allunga. Extended frog +
reverse
Spinal Reformer Semi cirlces Senti che è dall'addome che articoli la schiena buovendo
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articulation una vertebra lla volta
Streching Reformer Full lunge
Cadillac Shoulder stretch Senti cosa accade nella tua spalla con questo movimento
Full Body cadillac Kneeling cat stretch Senti che una vertebra alla volta ti allunghi in avanti
mentre il bacino rimane stabile nello spazio
Side reach Senti l'apertura del petto e gli obliqui che
accompagnano il movimento
Arm work Reformer Deltoid Reach Prova a sentire che quando il braccio si stende andando
verso il soffitto la spalla va verso il basso, senti queste
due diverse direzioni nel movimento”Cross arm pull
triceps
Arms overhead
Full body Reformer Elephant Senti che i muscoli della parte alta della schiena ti
aiutano a stendere competamentee l'addome ti sostieneUp stretch 3
Leg work Chair Frog front
Lateral flexion/
rotation
Reformer Side over on box “senti lunghezza nella schiena prima di staccare la mano
del poggiaspalla” “allungato verso la parete di fondo
prima di risalire, senti che ti stai flettendo ma c'è spazio
tra le vertebre”
Back extension Matwork Double leg kick “pensa alla sensazione di apertura del petto
dell'esercizio precedente ed estendi la schiena mentre
stendi le braccia”Reformer Breastrstroke
Roll down
respirazione
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CONCLUSIONI
Il cueing pensato attorno all'esperienza propriocettiva del cliente si avvale di un linguaggio
specifico incentrato sulla sfera del “sentire” quello che accade nel corpo. Tale scopo può essere
raggiunto in maniera diretta definendo cosa il cliente dovrebbe sentire in termini di allungamento,
specifiche attivazioni, altezze, distanze, chiusure, aperture o stretiching nella corretta esecuzione
di un movimento, come anche -a mio parere -in modo indiretto ponendo domande aperte su
cosa il cliente stia sentendo nel compiere un movimento, su quale gruppo muscolare pensa di
lavorare prevalentemente e così via. Oltre a migliorare la qualità, la precisione e l'efficienza del
movimento questo stimola il processo di consapevolezza mediato dalla coscienza.
Sia che si utilizzi un invito aperto a “sentire cosa accade nel corpo” o che si possano fare
attribuzioni o ipotesi su quello che il cliente sente con espressioni come “senti lo stretch nella
parte alta della schiena” “ senti che stai muovendo il bacino attivando la parte bassa dell'addome
e non spingendo dai glutei” “prova a sentire la differenza con l'esercizio precedente” “senti la
lunghezza della colonna attivando i muscoli estensori”, si tratta di fornire dei feedback su quello
che il cliente dovrebbe provare quando l'attivazione muscolare è quella auspicabile per l'esercizio.
Mi è capitato spesso di non fornire feedback di questo tipo durante un esercizio specifico ma di
lavorarci successivamente durante esercizi affini ma non sovrapponibili nell'attivazione muscolare
al fine di introdurre un elemento dissonante con l'esperienza passata del cliente, facendo così in
modo che attraverso un feedback retroattivo il cue rimanesse più nitido nella mente della cliente.
Introdurre inoltre qualche minuto di respirazione iniziale e finale sottolineando l'esperienza di
propriocezione della cliente è risultato un buon modo per favorire la concentrazione e
l'esperienza di benessere psicofisico.
Credo inoltre possa essere importante, affichè i clienti facciano una buona esperienza del pilates ,
che l'insegnante tenga a mente non solo il loro funzionamento anatomico ma anche i meccanismi
di base che portano al miglioramento del benessere psicofisico affinchè possano guidare i clienti
in una vera esperienza di integrazione mente-corpo.
Tornando alla cliente per cui è stato pensato il protocollo qui presentato, al momento è possibile
apprezzare notevoli miglioramenti nella qualità dell'esecuzione degli esercizi, mostra maggiore
consapevolezza dei punti di forza e delle criticità del proprio corpo e prosegue con entusiasmo le
lezioni di pilates riferendo del senso di benessere che prova durante le lezioni e che poi porta con
se nella sua vita quotidiana.
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REFERENZE CITATE
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