il distretto e la presa in cura · 2011-10-08 · in cui si sviluppa la gestione operativa ......

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Regione Toscana Azienda USL 8 Arezzo Sede legale e Centro Direzionale Via Curtatone, 54 52100 Arezzo Telefono 0575 2551 Il distretto e la presa in cura Il malato nel Sistema sanitario regionale Arezzo 13.11.2010 Claudio Pedace . Responsabile Zona Distretto Aretina

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Regione Toscana

Azienda USL 8 Arezzo

Sede legale e

Centro Direzionale

Via Curtatone, 54

52100 Arezzo

Telefono 0575 2551

Il distretto e la presa in cura

Il malato nel Sistema sanitario regionale

Arezzo 13.11.2010

Claudio Pedace . Responsabile Zona Distretto Aretina

Il Nuovo Regolamento Aziendale e la ZONA DISTRETTO

Art. 25 - Le Zone Distretto

…….

E’ la sede ove si rileva il fabbisogno e la domanda di salute della popolazione di riferimentorappresenta il contesto organizzativo

in cui si sviluppa la gestione operativadelle attività di competenza della Zona Distretto, volte ad assicurare i servizi di assistenza primaria relativi alle attivitàsanitarie e socio-sanitarie.

1991 2008

Tasso Natalità 7,77 8,59

Tasso di Mortalità 10,1 10,1

Tasso Increm.natur -2,33 -1,52

Immigrazione 12,62 31,32

Increm.migratorio 0,59 14,1

Tasso Incr.Totale -1,74 13,1

I.Vecchiaia 140,8 181,8

I.Dipendenza 44,8 53,4

Malattie del sistema nervosoMalattie del sistema nervoso: eccesso di mortalit: eccesso di mortalitàà per Arezzo rispetto alla Toscana per per Arezzo rispetto alla Toscana per

entrambi i sessi (imputabile per lentrambi i sessi (imputabile per l’’86% a malattie degenerative quali Alzheimer, 86% a malattie degenerative quali Alzheimer,

Parkinson, ecc.)Parkinson, ecc.)

Malattie dell'apparato circolatorioMalattie dell'apparato circolatorio, in riduzione la mortalit, in riduzione la mortalitàà, per entrambi i sessi, nella , per entrambi i sessi, nella

Provincia di Arezzo (in linea con la regione)Provincia di Arezzo (in linea con la regione)

Infarto cardiaco acutoInfarto cardiaco acuto: la provincia di Arezzo = area definita a basso rischio (nel 20: la provincia di Arezzo = area definita a basso rischio (nel 2004, 04,

858 casi)858 casi)

Angioplastica coronarica primaria (effettuata nelle prime ore doAngioplastica coronarica primaria (effettuata nelle prime ore dopo l'evento) = Arezzo po l'evento) = Arezzo

39,05, rispetto alla media toscana del 26,81% 39,05, rispetto alla media toscana del 26,81%

MortalitMortalitàà prematuraprematura (sotto i 65 anni, correlabili a stili di vita appropriati, all'(sotto i 65 anni, correlabili a stili di vita appropriati, all'ambiente e ambiente e

alla qualitalla qualitàà della diagnosi e della cura) Arezzo ha un tasso per gli uomini,della diagnosi e della cura) Arezzo ha un tasso per gli uomini, inferiore solo a inferiore solo a

quello di Empoli, mentre per le donne secondo solo a Siena.quello di Empoli, mentre per le donne secondo solo a Siena.

Ictus cerebraleIctus cerebrale –– Arezzo 1053 persone (anno 2004). Nel triennio 2003Arezzo 1053 persone (anno 2004). Nel triennio 2003--2005 secondi 2005 secondi

solo a Lucca E' una delle poche patologie dove i dati di Arezzo solo a Lucca E' una delle poche patologie dove i dati di Arezzo sono particolarmente sono particolarmente

critici, trend in riduzione (trattamento farmacologico dell'ipercritici, trend in riduzione (trattamento farmacologico dell'ipertensione arteriosa)tensione arteriosa)

L’Ipertensione Arteriosa

Si stima che in provincia di Arezzo siano 70.000 le persone trattate per ipertensione arteriosa, oltre il 20% della popolazione residente.

L’Ipertensione arteriosa è un fattore di rischio importante per ictus, infarto e insufficienza renale.

L’Ictus cerebrale

Oltre 2500 sono i ricoveri in un anno dei residenti nel bacino dell’A.USL 8 per ictus.

L’ictus risulta tra le prime 5 cause di ricovero

Andamento della Mortalità per infarto nei Maschi(cfr Arezzo e Toscana)

0

10

20

30

40

50

Arezzo

Toscana

Arezzo 36,7 30

Toscana 38,54 40,2

2000-02 2003-05

Il Materno-Infantile

Le madri con più di 35 anni hanno raggiunto circa il 30% nel 2006. Le mamme straniere sono state il 18% in 1 anno.L’età media delle donne al parto è31,7 (2007)

Ad Arezzo il 16% delle gravidanze viene seguito al consultorio. La percentuale regionale è del 20%.

La Mortalità Infantile continua a decrescere: Arezzo 8 fa registrare i valori più bassi (2,47 x 1000 nati vivi). 2,95 x 1000 in Toscana.

Ospedalizzazione per IVG nell’ASL 8 dal 1996 al 2006 : cfr Italiane / Straniere

IVG Ospedali Asl 8 di Arezzo

0

100

200

300

400

500

600

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

Anni

N. IV

G Italiane

Straniere

Le Maggiori Evidenze

Ad Arezzo si registrano valori elevati dell’indice di vecchiaia, ma in Valtiberina e Casentino gli indici sono più elevati.

Decresce la mortalità totale in misura sensibilmente maggiore rispetto alla Toscana;

Si riduce la mortalità per malattie tumorali, in particolare per i tumori del polmone nei maschi e della mammella nelle femmine.

E’ in netto calo la mortalità per IMA (grazie all’efficienza diagnostica ed interventistica di emergenza dei servizi cardiologici)

Gli ultimi dati a disposizione indicano valori in aumento per malattie degenerative neurologiche (Alzheimer, Parkinson ecc.) e per Ictus

Il problema dell’aumento delle malattie cronico-degenerative…..

1 persona su 4 ha più di 65 anniCiò determina :A) un aumento delle patologie croniche (BPCO, IMA, ICTUS,

Diabete ,demenza,parkinson)B) Un aumento della comorbilitàC) Un aumento del carico assistenziale.Attualmente si stima che il oltre il 25% degli anziani con più

di 75 anni non è autosufficiente

NuovoNuovo approccioapproccio organizzativo che intercetta il bisogno di saluteorganizzativo che intercetta il bisogno di salute

prima dellprima dell’’insorgere della malattia, o prima che essa si manifesti o si agginsorgere della malattia, o prima che essa si manifesti o si aggravi,ravi,

prevedendo ed organizzando le risposte assistenziali adeguate. prevedendo ed organizzando le risposte assistenziali adeguate.

Il Chronic Care ModelIl Chronic Care Model

CosCos’è’è ??

Per pazienti con patologia terminale (tumorale e Per pazienti con patologia terminale (tumorale e

non)non)

Quale Quale èè il loro scopo ?il loro scopo ?

•• Praticare cure palliative piPraticare cure palliative piùù che curative, che curative,

privilegiare la qualitprivilegiare la qualitàà della vita pidella vita piùù che la che la

durata. durata.

•• soddisfazione dei desideri dei pazienti e dei soddisfazione dei desideri dei pazienti e dei

bisogni dei familiaribisogni dei familiari

Il TerritorioIl TerritorioIl Territorio

La rete dei servizi socio sanitari in ogni zona La rete dei servizi socio sanitari in ogni zona èè ampia e diffusa e comprende i ampia e diffusa e comprende i

PUA (Punti Unici di Accesso) PUA (Punti Unici di Accesso)

Razionalizzare Razionalizzare la distribuzione dei posti in RSA fra le cinque Zonela distribuzione dei posti in RSA fra le cinque Zone

RealizzareRealizzare un sistema integrato anziani che preveda la presa in carico e lun sistema integrato anziani che preveda la presa in carico e la a

gestione delle azioni necessarie indipendetemente dallgestione delle azioni necessarie indipendetemente dall’’ente (Comune o AUSL, ente (Comune o AUSL,

ecc) al quale afferiscono per competenza.ecc) al quale afferiscono per competenza.

Il TerritorioIl TerritorioIl Territorio

Il Regolamento Aziendale e la ZONA DISTRETTO: i compiti

la valutazione dei bisogni socio-sanitari La programmazione dei servizi necessari a soddisfare i bisogni assistenziali della popolazione di riferimento,

Il Regolamento Aziendale e la ZONA DISTRETTO (segue)

la garanzia delle relazioni, di appropriati livelli informativi e di collaborazione con gli enti locali del territorio per la messa a punto delle decisioni che impattano sui servizi sanitari territoriali e sulle attività sociali

Tipo Denominazione

U.O.C. Farmaceutica territoriale*

U.O.C. Medicina Legale*

U.O.P. Assistenza Infermieristica territoriale

U.O.P. Assistenza sociale

U.O.C. P.S. Riabilitazione funzionale

U.O.P. Riabilitazione funzionale

U.O.S. Medicina di Comunità

U.O.S. Educazione alla salute*

U.O.S. Nutrizione Clinica*

U.O.S. Medicina del dolore / Cure Palliative*

U.O.S. Odontoiatria territoriale

U.O.S. Pneumologia territoriale*

U.O.C. Neuropsichiatria infantile (a)

U.O.C. Psichiatria (a)

U.O.C. Dipendenze (b)

U.O.C. Psicologia

U.O.P. Assistenza Infermieristica Salute Mentale e Dipendenze

Ufficio Attività Tecnico-Amministrative di Zona

STRUTTURE ORGANIZZATIVE TERRITORIALI: ZD Aretina

Prestazioni Infermieristiche Domiciliari

Zona Aretina anno 2009Numero di utenti per fascie di età:• 0-14 21

• 15-64 141

• 65-75 125

• > 75 907

Totale 1194

Totale Accessi 28549

media giornaliera: 97 accessi/die

Totale Prestazioni 76329

L’investimento sul domicilio: l’attività infermieristica

L’ospedale di comunità :

16 posti letto per pazienti post-acuti localizzati presso la casa di Cura ‘S.Giuseppe’

RICOVERI 2009: 318Occupazione posto letto 85 %

CONTRIBUTI BADANTI 260 885.000 euro

ASSISTENZA DOMICILIARE 124 288.880 euro

CONTRIBUTI AI

FAMILIARI135 173.000 euro

SPESA FONDO ANNO 2009

La Sanità di Iniziativa in ambito

territoriale:la sperimentazione del Chronic Care Model

Con l’aumento della speranza di vita della

popolazione la diffusione e la presenza di

malattie croniche sono in continuo aumento

Attualmente i 4/5 delle prestazioni sanitarie sono

richieste per il trattamento della cronicità e i 2/3

dei ricoveri sono ad esse attribuiti

Stima: nel 2020 circa il 60% della popolazione

sarà affetto da patologie croniche

NUOVOP.S.R.

144 Studi Medici Privati distribuiti nel Territorio Distrettuale

• 8 Civitella in Val di Chiana

• 7 Capolona

• 7 Monte San Savino

• 122 Arezzo

7 Strutture Distrettuali

92 Medici operano in 144 Studi Privati

(di questi 20 anche in Strutture Distrettuali)

6 Medici operano esclusivamente in Strutture

Distrettuali

Distribuzione degli Studi MMG nella zona aretina

Le unità funzionali:l’attività Sanitaria di Comunità

La Medicina di comunità sta subendo una profonda trasformazione, grazie a cui, pur lasciando invariate le competenze in ambito igienistico e medico –legale, viene dato piùspazio alle azioni collegate ad epidemiologia territoriale e management, in particolare nei rapporti con la Medicina Generale e la specialistica territoriale.Questo assume un particolare significato nella ZD Aretina che è punto di riferimento per alcune azioni specialistiche territoriali a valenza aziendale

IL SERVIZIO SOCIALE AZIENDALE NELLA ZONA ARETINA

Servizio Sociale Integrato Az.Usl8 e Comune di Arezzo

Delibera D.G. n° 452 del 31 luglio 2007Attività di Servizio Sociale U.F.Alta Integrazione

Nei comuni di:

Civitella in Val di Chiana-

Capolona-Subbiano-Castiglion Fibocchi- Monte S. Savino

Attività di Servizio Sociale a valenza zonale

*U.F.- SER.T. - Salute Mentale - Consultorio

*Commissioni Medicina Legale ex L. n°104/1992 e L. n°68/1999

* Indagini sociali per la concessione di montascale e di protesi dentarie

*PUA - UVM – gestione lista di attesa per le strutture di ospitalità

*Direzione di strutture di ospitalità: n° 5 RRSSAA e n° 2 CCDD per disabili

*Agenzia Ospedale -Territorio

N°°°° Assistenti Sociali 20 compreso il Responsabile U. F. Alta Integrazione

IL SERVIZIO SOCIALE INTEGRATO NEL COMUNE DI AREZZO

Gli Assistenti Sociali svolgono l’attività professionale in 2 presidi cittadini

e nelle sedi del SERT, DSM e Consultorio in base a 6 ambiti tematici:

1) Disabilità Minori e Adulti

2) Anziani Autosufficienti e Non Autosufficienti

3) Inclusione Sociale e Disagio

4) Minori e Famiglie

5) Dipendenze

6) Tutela Salute Mentale

7) Alla stipula dell’accordo di programma con il Comune di Arezzo gli A.S. erano 26: 14 della ASL (compreso il Responsabile U.F.A.I che coincide con il Resp. U.O. Professionale) e 12 del Comune

8) Allo stato attuale gli Assistenti Sociali sono n°25: n°15 della ASL compreso il Resp. U.F.A.I. con funzioni di Coordinatore Professionale e n°10 del Comune di Arezzo

9)

U.O.R.F. Centro ambulatoriale di riabilitazione

: (19 Ft +2 Log dedicati a trattamenti per ADULTI ed INFANZIA

nelle SEDI di Arezzo, Subbiano ,Monte San Savino e Cedocar)

Attività anno 2009

Percorso 2:

accessi 12506

Tot. cicli 1251

Tempi di attesa:

0/7: 10gg ca

10/30: criticità

Attività anno 2009

Percorso 3:

accessi 13612 di cui 2408 domiciliari

Tot. cicli 1674 di cui 240 domiciliari

Tempi di attesa: 10/12 gg

La promozione della salute : il progetto AFA

Il progetto Attività Fisica Adattata,rivolta agli anziani ultrasessantacinquenni (ma non solo) con problemi artrosici , in fase di avvio grazie alla collaborazione di ASL,COMUNI DELLA ZONA ARETINA, UISP, PALESTRE : inizio previsto maggio 2010

Come ?

l'introduzione di nuovi l'introduzione di nuovi modelli gestionali modelli gestionali -- organizzativiorganizzativi

Il potenziamento di strutture Il potenziamento di strutture territorialiterritoriali

Lo Sviluppo di percorsi Lo Sviluppo di percorsi assistenziali ospedaleassistenziali ospedale--territorioterritorio

Dalla Medicina di Attesa……alla Sanità di Iniziativa

Occorre:

>intercettare le fasce più deboli della popolazione “chi meno sa e

chi meno ha”, facilitandone l’accesso ai servizi e accrescendo la

loro consapevolezza e capacità di miglioramento;

>predisporre modelli di intervento pensati in un’ottica di

anticipazione degli eventi che possono generare il bisogno di

ospedalizzazione, non solo per assicurare la qualità ed efficacia

delle cure, ma anche come presupposto di economicità ed

efficienza: un sistema che intercetti il bisogno al suo nascere e

che operi sul rischio prima che diventi malattia.

NUOVOP.S.R.

EE’’ una condizione di completo una condizione di completo

benessere fisico, mentale e sociale e benessere fisico, mentale e sociale e

non solo come assenza di malattia o non solo come assenza di malattia o

infermitinfermitàà. .

Sistema dei valori:Sistema dei valori:••ResponsabilitResponsabilitàà collettivacollettiva

••LibertLibertàà

••UniversalitUniversalitàà

••SussidiarietSussidiarietàà solidalesolidale

••Attenzione ai piAttenzione ai piùù debolideboli

••UnicitUnicitàà

••CentralitCentralitàà del territoriodel territorio

••Approccio integratoApproccio integrato

••SostenibilitSostenibilitàà

••PartecipazionePartecipazione

Zona-Distretto Chronic Care

Model

ADI

R.S.A

OSPEDALE

DI

COMUNITA’

ADP