il futuro del turismo in puglia - 2008-2012

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  • LE PROSPETTIVE DEL

    S3.STUDIUM

    per

    TURISMA HOSPITALITY CONSULTING

    LE PROSPETTIVE DEL TURISMO IN PUGLIAper il periodo 2008-2012

  • GLI ESPERTI CONSULTATI:

    Aureliano Bonini (Trademark Italia)

    Massimo Bozzo (Sviluppo Italia, Puglia)

    Massimo Bufacchi (Opera Padre Pio)

    Bruno Colombo (Viaggi del Ventaglio)Bruno Colombo (Viaggi del Ventaglio)

    Alessandro Di Cresce (Merrill Lynch)

    Arianna Di Vittorio (Universit di Bari)

    Anna Lisa Fauzzi (Assessorato al Turismo Regione Puglia)

    Stefania Mola (Adda Editore);

    Pierluigi Taliento (Domina Vacanze).

  • LECONOMIA DEL TURISMOStabile il peso del turismo, in Italia e in Puglia. Tassi di crescita analoghi a quelli attuali. Ma cresce pi rapidamente chi punta sul turismo culturale (anche per effetto destagionalizzante).

    Turismo pugliese: dicotomia fra modello quantitativo e modello qualitativo, compresenti e contraddittori.

    La Puglia punta decisamente sulla qualit, valorizza lentroterra, la gastronomia tipica, una migliore ricettivit, la qualit del servizio.gastronomia tipica, una migliore ricettivit, la qualit del servizio.

    Si arresta loverbuilding e si punta sul recupero del patrimonio immobiliare costiero.

    La gastronomia ha importanza combinata con altre offerte, non da sola.

    Si investe nellofferta culturale che cresce e produce novit. Ma resta frammentaria e disomogenea.

  • LE DESTINAZIONI PUGLIESIQuali saranno le destinazioni di maggior successo nei prossimi anni?

    1) la Valle dItria;

    2) il Salento (leccese);

    3) Ostuni;

    4) Martinafranca;4) Martinafranca;

    5) la provincia di Brindisi nel suo insieme;

    6) il Gargano;

    7) gran parte dei percorsi interni.

  • I PRODOTTI TURISTICITema di fondo: il lusso del genuino (alto livello dei servizi e genuinit dei prodotti e dellaccoglienza).

    Il turismo culturale avr le maggiori potenzialit, sia di per s, sia combinandosi con altre offerte (p.es. con il balneare, o con lambiente o la gastronomia).

    Balneare: stazionario (e a rischio di infedelt), ma resta forte.Stazionari il turismo sportivo e quello religioso (concentrato attorno al fenomeno Padre Pio).

    Turismo gastronomico: limitata la quota pugliese in quello di fascia alta.

    Turismo daffari: stazionari, per la modestia ricettiva e per lassenza di un piano organico.

  • POLITICHE, TRASPORTI E TERRITORIOCambiamento climatico: al Sud poche difficolt. Effetto destagionalizzante per lallungamento della stagione calda (si valorizzano di pi Pasqua e la vendemmia).

    Turismo: scarso impatto ambientale (tranne laddove lo sviluppo immobiliare incontrollato). Puglia: pi attenzione ambientale.

    Politiche pubbliche: rafforzare il brand Puglia (ma difficolt per contrasti fra Regione e Enti Locali).contrasti fra Regione e Enti Locali).

    Rischio (italiano e pugliese): trascurare le destinazioni a favore dei territori: come risultato la dispersione di energie.

    I turisti fanno sempre pi esperienza virtuale di un luogo, prima di arrivare: decisive le politiche di promozione online.

    Trasporti e infrastrutture: forte sviluppo (tutte le modalit), ma con debole integrazione. Forte impulso dal low cost aereo.

  • DOMANDA E SCELTE DI CONSUMOAumenta il numero complessivo dei turisti nel pianeta. E cresce la propensione a spendere per il turismo.

    Ma il turista sempre pi eclettico, rifiuta i pacchetti, compone vacanze pi eterogenee, vuole pi personalizzazione, decide in extremis.

    Aspetti pi richiesti: esperienze nel territorio, qualit delle prestazioni, genuinit, tranquillit.prestazioni, genuinit, tranquillit.

    Passaggio di generazione: dai baby-boomers (1946-1965), alla Generazione X (1965-1975). I primi restano pi ricchi, ma i secondi rappresentano il target familiare.

    Euro/Dollaro: sfavorevole. Meno Usa, ma pi Russia (specie in Puglia) e paesi dellEst Europa. Cina e mondo arabo: ancora poco.

    Si accentua la tendenza allo short break.

  • IMPRESA, LAVORO E TECNOLOGIAResta predominante il modello della piccola impresa familiare. Puglia poco adatta allingresso di reti internazionali (ancora troppo stagionale). Crescono (poco) quelle nazionali.

    Mercato del lavoro: resta arretrato, ma non c carenza di manodopera locale.

    Inizia un processo di professionalizzazione (con nuove aree di competenza: linguistiche, umanistiche, informatiche, manageriali).competenza: linguistiche, umanistiche, informatiche, manageriali).

    Formazione: orientata al cambiamento organizzativo e culturale (pi cultura dellaccoglienza, superamento della mentalit agricola).

    Le tecnologie entrano con forza anche nellospitalit tradizionale (click and book, e-learning, networking, guide informatiche).

    Si fanno sentire anche le tecnologie per lambiente (nuovi materiali, risparmio energetico), nelle ristrutturazioni immobiliari.