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Studio su IL GABBIANOdi Anton Cechov personaggi considerati IRINA ARKADINA KONSTANTIN NINA ZARENAJA TRIGORIN DORN 1. Dopo una narrazione preliminare al pubblico di Dorn, entra KONSTANTIN. KONSTANTIN Ecco il teatro. Il sipario, la prima quinta, poi la seconda e oltre lo spazio vuoto. Niente scene. La vista si apre direttamente sul lago e sull'orizzonte. Alzeremo il sipario alle otto e mezzo in punto, al sorgere della luna. DORN Grandioso. KONSTANTIN Se Nina Zarenaja sar in ritardo tutto l'effetto ovviamente si perder. Dovrebbe gi essere qui. Il padre e la matrigna la tengono in custodia, e sgattaiolare via di casa per lei difficile, come da una prigione. DORN Perch vostra madre di cos cattivo umore? KONSTANTIN Perch? Si annoia. gelosa. Ormai contro di me, contro lo spettacolo, contro la mia commedia. E anche perch al suo letterato potrebbe piacere Nina Zarenaja. Lei non conosce ancora la mia commedia, ma la odia di gi. DORN Ma quante cose ti inventi... KONSTANTINLe fa rabbia che su questa piccola scena avr successo la Zarenaja e non lei. (Guarda l'orologio)... una rarit psicologica, mia madre. ricca di talento, intelligente, capace di impararti a memoria tutto Nekrasov, di curare i malati come un angelo; ma provati a lodare in sua presenza la Duse, o unaltra attrice! Oh-oh! Lei sola da elogiare, solo di lei si deve scrivere, per lei bisogna urlare, andare in delirio! Ma poich qui, in campagna lei si annoia, noi tutti siamo suoi nemici, tutti colpevoli. Inoltre avara. Adesso ha settantamila rubli in banca, lo so per certo. Prova a chiederle un prestito, si mette a piangere. DORN Ti sei immaginato che la tua commedia non piacer a tua madre e sei gi tutto agitato. Calmati, tua madre ti adora. KONSTANTIN (strappando i petali da un fiore) M'ama, non m'ama - m'ama, non m'ama - m'ama, non m'ama. (Ride). Vedi, mia madre non mi ama. Altro che! Io ho gi venticinque anni e non faccio che ricordarle che non pi giovane. Quando io non ci sono lei non ha che trentadue anni, se arrivo io diventano quarantatr, e per questo mi odia. Sa anche che io non accetto il teatro cosi com. Lei invece lo ama, le sembra di compiere un servizio per l'umanit, per la sacra arte; per me invece il teatro contemporaneo una routine, un pregiudizio. DORN Il teatro necessario. Senza teatro non si pu vivere. KONSTANTINMa sono necessarie forme nuove, per! E se queste mancano, allora meglio che non sia necessario. (Guarda l'orologio).Io amo mia madre, profondamente; ma lei fuma, beve, convive agli occhi di tutti con quel letterato, i giornali tirano sempre in ballo il suo nome, e questo mi disturba. Talvolta in me solo l'egoismo di un comune mortale che parla; mi dispiace che mia madre sia un'attrice famosa e mi pare che se fosse, una donna comune, io sarei pi felice. Cosa c' di pi disperato e stupido della mia situazione: per esempio, aveva ospiti, tutti illustrissimi, artisti e scrittori, e in mezzo a quelli l'unica nullit ero io, e mi sopportavano solo perch ero suo figlio. Chi sono? Che cosa sono? Ho lasciato l'universit al terzo anno, non ho talento, n denaro, neanche un centesimoE quando nel salotto di mia madre quegli artisti e scrittori mi degnavano della loro magnanima attenzione, a me sembrava che con i loro sguardi misurassero la mia1

pochezza, e indovinavo i loro pensieri e soffrivo per l'umiliazione... DORN A proposito, dimmi, che tipo quel suo letterato? Non c' verso di capirlo. Sta sempre zitto. KONSTANTIN un tipo a modo suo intelligente e un po', come dire, malinconico. Molto per bene. Non ha ancora quarant'anni, ma gi famoso e sazio, sazio e satollo... Per quanto riguarda i suoi scritti, ... che ti posso dire? aggraziato, ingegnoso... ma... dopo Tolstoj o Zola non hai certo voglia di leggere Trigorin. DORN Io invece, amico mio, amo i letterati. C' stato un tempo in cui desideravo ardentemente due cose: sposarmi e diventare un letterato, ma non mi riuscita n l'una, n l'altra. Gi. Essere letterati, seppur da poco, piacevole, dopo tutto. KONSTANTIN (mettendosi in ascolto) Sento dei passi... Non riesco a vivere senza di lei... Persino il suono dei suoi passi meraviglioso... Sono pazzamente felice. (Si affretta incontro a Nina, che entra.) NINA (agitata) Non sono in ritardo... Vero che non sono in ritardo?... KONSTANTIN (baciandole le mani) No, no, no... NINA tutto il giorno che sono agitata, ho avuto tanta paura! Temevo che mio padre non mi avrebbe lasciata venire... Ma adesso uscito con la matrigna. Il cielo rosso, la luna sta per spuntare, e io ho spronato il cavallo, l'ho spronato. (Ride).Ma sono contenta. (Stringe energicamente la mano a Dorn). DORN (ride) Gli occhietti, a quanto pare, sono arrossati dal pianto... Eh, eh! Male! NINA Non nulla... Vedete che fatica faccio a respirare. Fra mezz'ora me ne dovr gi andare, bisogna far presto.. Mio padre non sa che sono qui, sono venuta di nascosto. KONSTANTINVa bene: ora di cominciare. Bisogna chiamare gli altri. DORN Ci vado io, subito. Esce NINA Mio padre e sua moglie non mi lasciano venire qui... hanno paura che io possa diventare attrice... Ma io sono attratta qui dal lago, come un gabbiano... Il mio cuore colmo di voi. KONSTANTINSiamo soli. NINA Mi pare che ci sia qualcuno l... KONSTANTINNon c nessuno. Un tentativo di bacio. NINA Che albero questo? KONSTANTINUn olmo. NINA Perch cos scuro? KONSTANTIN sera, tutti gli oggetti scuriscono. Non andatevene troppo presto, vi imploro. NINA Non posso, ve lho detto. KONSTANTIN E se io venissi da voi, Nina? Starei tutta la notte in giardino, semplicemente a guardare la vostra finestra. NINA Non si pu, il guardiano vi vedrebbe. E il cane abbaierebbe. KONSTANTINVi amo. NINA Sst...cominciamo, allora? KONSTANTINAndate a prepararvi , se volete. Siete inquieta?... NINA S, molto. Di vostra madre no, non ho paura, ma c' Trigorin... Recitare davanti a lui mi fa paura e vergogna... uno scrittore famoso... giovane? KONSTANTINNon vecchio. NINA Sono splendidi i suoi racconti! KONSTANTIN (freddamente) Non so, non li ho mai letti. NINA Vado a prepararmi. Vanno entrambi dietro il teatro. Rientra Dorn. DORN (canterella) "Non dir che perduta giovinezza". Ho 55 anni! Sciocchezze, per un uomo questi non sono anni. Vi siete conservato benissimo e piacete ancora alle donne "Son di nuovo ai tuoi pi ... ". Se in societ gli artisti sono amati e trattati in modo diverso da come si trattano, per esempio, i mercanti, questo nell'ordine delle cose. idealismo. Le donne si sono sempre innamorate di voi e gettate al collo. Anche questo idealismo? Nell'atteggiamento delle donne nei miei confronti c' sempre stato molto di buono. In me amavano soprattutto l'eccellente medico. Dieci, quindici anni fa, in tutta la provincia ero l'unico ostetrico d'un2

certo valore. E poi sono sempre stato un uomo onesto. Entrano l'Arkadina sottobraccio a Trigorin, e con Dorn si vanno a sedere in mezzo al pubblico. ARKADINA Allora, quando si comincia? KONSTANTINTra un attimo. Un momento di pazienza. ARKADINA (declama dall'"Amleto") "Amleto, basta. Mi rivolti gli occhi dentro l'anima, e vedo macchie nere, abbarbicate, che non andranno pi via" KONSTANTIN (da "Amleto") "E perch tu sei sprofondata nel vizio, hai cercato amore nell'abisso del delitto?". Signori, si inizia! Attenzione, prego! Comincio. (Batte con un bastone e dice a gran voce).Oh voi, venerabili ombre del passato che vi aggirate nottetempo su questo lago, fateci addormentare e vedere in sogno quel che sar tra duecentomila anni! ARKADINA E sia. Noi dormiamo. Konstantin raggiunge gli altri tra il pubblico. Viene illuminata Nina Zarenaja, tutta vestita di bianco. NINA Io ne ho visto cose, che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione; e ho visto i raggi "b" balenare nel buio vicino alle porte di Tannoiser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. E' tempo di morire Poich da mille secoli ormai la terra non porta su di s nemmeno una creatura vivente, e questa povera luna invano accende il proprio lume. Pausa. I corpi delle creature viventi sono svaniti nella polvere, e la materia secolare li ha trasformati in pietre, in acqua, in nubi, e le loro anime si sono fuse in un'anima sola. La comune anima universale sono io... io... In me si sono fuse le conoscenze degli uomini con gli istinti degli animali; e io ricordo tutto, tutto, tutto e rivivo in me ogni singola vita. ARKADINA (sottovoce) Ma decadentismo! KONSTANTIN (con tono di supplica e di rimprovero) Mamma! NINA Sono sola. Una volta ogni cento anni apro la bocca per parlare, e la mia voce risuona mestamente in questo vuoto, e nessuno la sente... Anche voi, poveri fuochi, non mi ascoltate... Sul far del mattino vi genera la putrida palude, e vagabondate fino all'alba, ma senza pensieri, senza, volont, senza il fremito della vita. Pausa. Come un prigioniero gettato in un vuoto pozzo profondo, io non so dove mi trovo e che cosa mi aspetta. Pausa; sullo sfondo appaiono due punti rossi. Ecco che si avvicina il mio potente avversario. Vedo i suoi terribili occhi purpurei... ARKADINA Che schifo questo odore di zolfo. Non se ne poteva fare a meno? KONSTANTINNo. ARKADINA (ride) Gi, per l'effetto. KONSTANTIN Mamma! NINA Si annoia senza l'uomo... ARKADINA Pure noi ci annoiamo! KONSTANTINLa commedia finita! Basta, basta! Sipario! ARKADINA Perch ti arrabbi tanto? Stavo solo scherzando! KONSTANTIN Basta! Sipario! Abbassa il sipario! (Pestando i piedi).Sipario! Cala il sipario. colpa mia! Non avevo considerato che scrivere commedie e recitarle sulla scena faccenda da pochi eletti. Ho violato il monopolio! A me... io... (Vuole aggiungere qualcosa, ma fa un gesto con la mano ed esce da sinistra). ARKADINA Ma che gli preso? DORN Irina, non si deve trattare a quel modo l'amor proprio di un giovane. ARKADINA Ma che cosa gli ho detto, in fondo? DORN Lo avete offeso. ARKADINA Ma stato lui ad avvertirci che sarebbe stato uno scherzo, e io la sua commedia l'ho presa come uno scherzo. DORN Comunque...3

ARKADINA Adesso verr fuori che ha scritto un'opera grandiosa! Ditemelo, per favore! Ha allestito questo spettacolo e ci ha appestati con lo zolfo non per scherzo, ma per dimostrare qualcosa... Ci voleva insegnare come si deve scrivere e che cosa bisogna recitare. In fin dei conti una bella noia. Queste continue allusioni nei miei riguardi, queste punzecchiature, concedetemi, infastidirebbero chiunque! E un ragazzo capriccioso, presuntuoso. DORN Voleva solo allietarvi la serata ARKADINA Davvero? Per non ha scelto una qualsiasi commedia, ma ci ha costretto ad ascoltare questo delirio decadente. Per amor dello scherzo sono pronta anche ad ascoltare un delirio, ma qui ci sono pretese di forme nuove, di una nuova era nell'arte. Secondo me invece qui non si tratta di forme nuove, ma solo di cattivo carattere. TRIGORIN Ciascuno scrive come vuole e come pu. ARKADINA Scriva pure come vuole e come pu, soltanto mi lasci in pace. E comunque non volevo offenderlo. Pausa di silenzio. una cos bella serata! Dieci, quindici anni fa qui, sul lago, canti e musica si sentivano incessantemente quasi ogni notte. Ricordo le risate, i rumori, le storie d'amore...Lidolo di quei tempi era, eccolo qui, ve lo raccomando (si china verso Dorn), il dottor Evgenij! ancora affascinante, ma allora era davvero irresistibile. Pausa di silenzio. Per comincio ad avere dei rimorsi di coscienza. Perch ho offeso il mio povero ragazzo? Sono in ansia. (Ad alta voce).Kostja! Kostja! Ehi! Konstantin!... Ehi! NINA (sbucando da dietro il teatro) Evidentemente non ci sar un seguito: meglio che torni a casa, allora... DORN Brava Nina, brava. ARKADINA Si, brava Vi abbiamo ammirata. Con una figura come la vostra, con una voce cos aggraziata un delitto restarsene in campagna. C' del talento in voi. Dovrete provare a calcare le scene, non credete? NINA Oh, il mio sogno! (Sospirando).Ma non si realizzer mai. ARKADINA Chi lo sa? Permettetemi di fare le presentazioni: Trigorin, Boris Alekseevi. NINA Ah, ne sono cos felice... (Confondendosi).Ho letto tutti i vostri libri... ARKADINA Non vi imbarazzate, mia cara. una celebrit, ma ha un'anima semplice. Vedete, persino lui si imbarazzato. NINA (a Trigorin) Cosa ne pensate del lavoro di questa sera? TRIGORIN Sinceramente non ci ho capito niente. Comunque l'ho guardata con piacere. Voi recitavate con tanta immediatezza E la scena naturale era splendida. Pausa. Ci deve essere molto pesce in questo lago. NINA S. TRIGORIN A me piace pescare. Non conosco piacere pi grande che starmene seduto, al far della sera, sulla riva e guardare il galleggiante del sughero. NINA Io invece penso che per chi come voi ha provato il piacere della creazione, non ne possano esistere di pi grandi ARKADINA (ridendo) Non parlate cos. Quando gli si fanno dei complimenti, si perde. NINA Adesso devo andare. Addio. ARKADINA Dove? Dove volete scappate cos presto? NINA Mi aspetta mio padre. ARKADINA (Si baciano) Peccato, un peccato lasciarvi partire. NINA Se sapeste quanto mi costa andare via! ARKADINA Vi potrebbe accompagnare qualcuno, tesoro. NINA (spaventata) Oh no, no! Non si pu! (esce in fretta). ARKADINA E una ragazza infelice, tutto sommato. Si dice che la sua defunta madre abbia lasciato al marito tutte le sue enormi sostanze, fino all'ultimo copeco, e adesso questa ragazza rimasta senza un soldo visto che il padre ha fatto una donazione alla seconda moglie. indegno. DORN S, il suo paparino proprio una bella bestia, bisogna dargliene atto. ARKADINA (stropicciandosi le mani infreddolite) Andiamocene anche noi, signori, sta scendendo l'umidit. Mi fanno male le gambe. Speriamo che Konstantin torni presto Escono tutti, tranne Dorn.4

DORN Non so, pu darsi che non capisca niente, o che sia impazzito, ma la commedia mi piaciuta. C' qualcosa in quel lavoro. Quando la ragazza parlava della solitudine e poi quando sono apparsi gli occhi rossi del diavolo, mi tremavano le mani per l'emozione. C' freschezza, ingenuit... Ecco, mi pare che stia arrivando. Gli voglio dire alcune cose gradevoli. KONSTANTIN (entra)Non c' pi nessuno? DORN Ci sono io. Vi ho aspettato, Konstantin, per dirvi che a me la vostra commedia piaciuta. strana, s, e la fine non l'ho sentita, eppure mi ha fatto una forte impressione. Siete un giovane di talento, dovete continuare. KONSTANTIN gli stringe forte la mano e lo abbraccia con entusiasmo. Ehil, come siete nervoso. Le lacrime agli occhi... Che cosa volevo dire? Avete pescato un soggetto dal campo delle idee astratte. E cos bisognava fare, perch l'opera d'arte deve assolutamente esprimere un grande pensiero... Solo ci che bello, serio. Come siete pallido! KONSTANTINDunque voi dite che dovrei continuare? DORN S... Sapete, io ho vissuto in modo vario e con gusto, sono contento, ma se mi fosse toccato di provare l'impulso dello spirito che sentono gli artisti durante la creazione, allora credo che avrei disprezzato il mio involucro materiale e tutto ci che con esso collegato, e mi sarei allontanato dalla terra, verso l'alto. KONSTANTINScusatemi, dov' Nina Zarenaja? DORN Aspettate, non ho finito. Nell'opera d'arte ci deve essere un pensiero chiaro e distinto. Dovete sapere perch scrivete, altrimenti se percorrerete questa pittoresca via senza una meta precisa, vi perderete e il vostro talento si perder. KONSTANTIN (impaziente) Dov' Nina? DORN andata a casa. KONSTANTIN Ma perch? Io dovevo assolutamente vederla, parlarle... DORN Calmatevi, amico mio. KONSTANTINDevo andare da lei, allora... MAA Konstantin, passate da casa prima. Vostra madre vi aspetta. inquieta. KONSTANTIN Ditele che me ne sono andato. Vi prego, tutti quanti, lasciatemi in pace! In pace! (Esce). DORN (sospirando) Giovent, giovent! Come sono tutti nervosi! Come sono tutti nervosi! E quanto amore... Ma che ci posso fare io? Che cosa? 2. Mezzogiorno. Fa caldo. Siedono su una panchina l'Arkadina e Dorn. Dorn tiene sulle ginocchia un libro aperto. ARKADINA Evgenij , Mascia ha ventidue anni, e io quasi il doppio: eppure chi di noi due ha l'aria pi giovane? DORN Voi, certamente. ARKADINA Ecco... E perch? Perch io lavoro, io sento, io sono in continua agitazione, mentre chi se ne sta sempre nello stesso posto, non vive... E ho anche una regola: non guardare mai al futuro. Io non penso mai n alla vecchiaia, n alla morte. Quel che deve essere, non pu venire evitato. DORN (canterella sottovoce) "Raccontatele voi, fiori miei... ". ARKADINA Inoltre sono rigorosa, come un'inglese. Io mi controllo a bacchetta, come si suol dire, e sono sempre vestita e pettinata comme il faut. Mi permetterei mai di uscire di casa, non foss'altro che in giardino, in camiciola o coi capelli in disordine? Mai. Mi sono mantenuta cos bene anche perch non sono mai stata una sciattona, non mi sono mai lasciata; andare, come fa certa gente... (Con le mani appoggiate ai fianchi, va su e gi).Eccomi qua, fresca come un pulcino. Potrei far la parte di una ragazzina quindicenne. Arriva Nina NINA (si siede accanto all'Arkadina e l'abbraccia) Che gioia! Il padre e la matrigna sono partiti per Tver', e adesso sono libera per tre giornate intere. Sono felice! DORN Siete felice, e anche proprio graziosa. NINA Grazie!5

ARKADINA Ed elegante, attraente... E pure intelligente, pare. (Bacia Nina).Ma non esageriamo con i complimenti, che porta male. (Vuole continuare a leggere). NINA Che cosa state leggendo? ARKADINA Maupassant, tesoro. (Legge ancora alcune righe, poi chiude il libro).Ho l'anima inquieta: ditemi Nina: che sta succedendo a mio figlio? Perch cos malinconico e brusco? Passa giorni interi sul lago, e con me non parla quasi pi. NINA (stringendosi nelle spalle) Non saprei cosa dirvi, davvero, non sapreiEccolo. Nina si sposta dalla parte opposta della scena, dove arriva Kontantin KONSTANTIN (con il fucile e un gabbiano ucciso: depone il gabbiano ai piedi di Nina). Oggi sono stato cos vigliacco da uccidere questo gabbiano. Lo depongo ai vostri piedi. NINA Che vi succede, Konstantin? KONSTANTIN (dopo una pausa) Presto uccider me stesso allo stesso modo. NINA Perch vi comportate cos? Non vi riconosco pi KONSTANTINGi, dopo che io ho smesso di riconoscere voi. Siete cambiata verso di me, il vostro sguardo freddo, la mia presenza vi imbarazza. NINA Siete voi invece che negli ultimi tempi siete diventato irascibile: vi esprimete in modo incomprensibile, a simboli. Anche questo gabbiano, evidentemente, un simbolo, ma, scusatemi, io non lo capisco... Sono troppo semplice, per capirvi. KONSTANTINE cominciato tutto la sera in cui la mia commedia ha fatto fiasco. Le donne come voi non perdonano l'insuccesso. La vostra freddezza terribile, incredibile, come se mi fossi svegliato e vedessi che il lago improvvisamente si asciugato o sprofondato nella terra. Avete appena detto di essere troppo semplice per capirmi. Ma cosa c' da capire? La commedia non piaciuta, voi disprezzate la mia ispirazione, mi considerate gi un mediocre, uno sconfitto. Come capisco bene tutto questo, come lo capisco! come se nel cervello avessi un chiodo, che sia maledetto assieme al mio amor proprio che mi succhia il sangue, succhia come un serpente... (Vedendo Trigorin che arriva leggendo un libretto).Ah, eccolo che arriva il vero talento! Quel sole non si ancora avvicinato e voi gi sorridete, il vostro sguardo si sciolto ai suoi raggi. Non rester a darvi fastidio. (Esce in fretta). TRIGORIN (prendendo appunti sul libretto) Annusa tabacco e beve vodka... Sempre vestita di nero. Un maestro squattrinato innamorato di lei... NINA Buon giorno! TRIGORIN Buon giorno. Le circostanze hanno improvvisamente preso una piega tale per cui, a quanto pare, oggi partiremo. improbabile che noi due ci incontreremo ancora. Peccato. Non mi capita spesso di incontrare giovani fanciulle, giovani, belle e interessanti. Ormai ho dimenticato, e non riesco neppure a raffigurarmi come ci si sente a diciotto, diciannove anni, per questo nei miei romanzi e racconti le ragazze di solito sono false. Mi piacerebbe, anche solo per un'ora, mettermi nei vostri panni, per scoprire che cosa pensate e in genere che tipo siete. NINA E io invece vorrei essere al vostro posto. TRIGORIN E perch? NINA Per scoprire cosa sente un famoso scrittore di talento. Come si vive la celebrit? Cosa provate voi ad essere famoso? TRIGORIN Probabilmente niente. Non ci ho mai pensato. (Dopo aver riflettuto).I casi sono due: o voi esagerate la mia celebrit, o questa non si avverte per nulla. NINA E se i giornali che leggete parlano di voi? TRIGORIN Quando ne parlano bene, fa piacere, quando male, molto meno. NINA Che mondo meraviglioso! Quanto vi invidio, se sapeste! diverso il destino degli uomini. Alcuni trascinano a malapena la propria noiosa, insignificante esistenza, tutti uguali gli uni agli altri, tutti infelici; ad altri invece, come a voi, per esempio, e siete uno su un milione, toccata in sorte una vita interessante, luminosa, piena di significato... Voi siete felice... TRIGORINIo? Hmm... Voi parlate tanto di celebrit, di felicit, di una vita luminosa, ma tutte queste parole per me, mi scuserete, sono proprio, come la marmellata, che non mangio mai, Voi siete tanto giovane... NINA La vostra vita meravigliosa! TRIGORIN Ma che cos'ha di tanto meraviglioso? (Guarda l'orologio). Comunque, parliamone pure. Parliamo della mia splendida, luminosa vita... Beh, da dove cominciamo? (Dopo aver riflettuto un poco). Giorno e notte mi tormenta un solo pensiero importuno: devo scrivere, devo6

scrivere, devo... Cosa c' in tutto questo di meraviglioso e luminoso, io vi domando? Ecco sono qui con voi, mi agito, e intanto penso ad ogni istante che mi aspetta una novella incompiuta. Colgo ogni singola frase che voi ed io pronunciamo, ogni singola parola e mi affretto a racchiudere queste frasi e parole nel mio scrigno letterario: potrebbero tornare utili! Quando finisco un lavoro, mi potrei riposare, potrei dimenticare, ma no, in testa gi rotola un nuovo soggetto che mi trascina al tavolino, e di nuovo bisogna precipitarsi a scrivere, scrivere. E cos sempre, sempre, e non ho pace da me stesso, e sento che sto divorando la mia stessa vita Che tormento! NINA Scusate, ma l'ispirazione e lo stesso processo creativo non vi danno momenti sublimi, felici? TRIGORIN S, quando scrivo, sto bene. E correggere le bozze un piacere, ma... non appena un lavoro stampato, non lo sopporto pi, e capisco che non riuscito, che stato uno sbaglio, che non avrei, dovuto scriverlo affatto, e me ne dispiaccio... (Ridendo).E il pubblico legge: "S, grazioso, ma ben lungi da Tolstoj", oppure: "Splendido lavoro, ma volete mettere Padri e figli di Turgenev ?". E cos fino quando sar morto, e i conoscenti passando davanti alla mia tomba diranno: "Qui giace Trigorin. Era un bravo scrittore, ma non all'altezza di Turgenev". NINA Scusatemi, ma mi rifiuto di capirvi. Siete semplicemente viziato dal successo. TRIGORIN Da quale successo? Vi confider un segreto: io non mi sono mai piaciuto. Non mi piaccio come scrittore. E la cosa peggiore che vivo come in stato di ebbrezza e spesso non capisco quello che scrivo... Amo quest'acqua, questi alberi, il cielo, sento la natura che suscita in me la passione, il desiderio invincibile di scrivere. Ma io non sono solo un paesaggista, uno scrittore ha anche l'obbligo di parlare del popolo, delle sue sofferenze, del suo futuro, di parlare della scienza, dei diritti dell'uomo e di altre cose ancora, e parlo di tutto, mi affretto, mi spronano da ogni lato, si arrabbiano con me, e io mi barcameno da una parte all'altra, e resto sempre pi indietro, come uno che ha perso il treno, e in fondo sento che non so descrivere altro che paesaggi, e che in tutto il resto sono falso, falso fino al midollo. NINA Siete sfinito dal troppo lavoro, non avete n tempo n voglia di riconoscere il vostro valore. Siate pure scontento di voi, ma per gli altri siete grande e meraviglioso! Se io fossi uno scrittore della vostra grandezza, offrirei tutta la mia vita alla folla, ma riconoscerei che la sua felicit sarebbe possibile solo se essa si elevasse al mio livello, ed allora mi porterebbe in trionfo. TRIGORIN Gi, in trionfo... Entrambi sorridono. NINA Per la felicit di essere scrittrice o artista, sopporterei l'ostilit dei parenti; il bisogno, la delusione, vivrei in una soffitta e mi nutrirei di pane nero, accetterei di soffrire d'insoddisfazione, della coscienza delle mie manchevolezza, ma in cambio potrei aspirare alla gloria... alla vera, alla risonante gloria... (Si copre il viso con le mani).Mi gira la testa... Uff!... LA VOCE DELL'ARKADINA (dalla casa) "Boris !". TRIGORIN Mi chiamano... Probabilmente per fare le valige. Ma io non ho voglia di partire. (Si volta a guardare il lago).Che paradiso qui... cos bello! NINA Vedete la casa e il giardino sull'altra sponda? TRIGORIN S. NINA quella della mia povera mamma. Io sono nata l. Ho passato tutta la vita attorno a questo lago e ne conosco ogni isoletta. TRIGORIN Si sta bene qui con voi! (Vedendo il gabbiano). Davvero, non ho voglia di partire. Convincete voi Irina a restare. (Prende nota nel taccuino). NINA Che cosa scrivete? TRIGORIN Cos, prendo appunti... Un soggetto mi , balenato... (Nascondendo il taccuino).Un soggetto per un racconto breve: sulla riva di un lago vive fin dall'infanzia una ragazza, giovane come voi; ama il lago, come un gabbiano, ed libera e felice . L'Arkadina appare alla finestra. ARKADINA Boris Alekseevi, si pu sapere dove siete? TRIGORIN Sono qui: che c'? ARKADINA Non venite a preparare la valigia? TRIGORIN Un attimo e sono da voi. NINA (tendendo i pugni chiusi in direzione di Trigorin) Destra o sinistra?7

TRIGORIN Destra. NINA (sospirando) No! Mi interrogavo su un problema: fare l'attrice oppure no? Se almeno qualcuno mi desse un consiglio. TRIGORIN Non c' molto da consigliare: se desiderate farlo, fatelo. NINA Tra poco devo andare: vorrei che accettaste in mio ricordo questo piccolo medaglione. Ci ho fatto incidere le vostre iniziali... e da questo lato il titolo di un vostro libro: I giorni e le notti. TRIGORIN Che pensiero gentile! (Bacia il medaglione).Un regalo delizioso! NINA Ricordatevi di me qualche volta. TRIGORIN Me ne ricorder, statene certa... NINA Non possiamo pi parlare, viene gente... Concedetemi ancora due minuti prima della partenza, vi prego!... (Esce verso sinistra). Entra l'Arkadina con Dorn ARKADINA Chi andata via adesso? Nina? TRIGORIN S. ARKADINA Pardon, allora abbiamo disturbato... A quanto pare ho messo tutto in valigia. Non ne posso pi. TRIGORIN (legge sul medaglione) I giorni e le notti, pagina 121, righe 11 e 12. Pagina 121, righe 11 e 12. Che c' in quelle righe? (All'Arkadina).Ci sono i miei libri in casa? ARKADINA Nello studio di mio fratello, nell'armadio d'angolo. (Esce Trigorin) Ecco, me ne vado senza sapere perch Konstantin ha tentato di uccidersi. Penso che la causa principale sia stata la gelosia, e prima porter via da qui Trigorin, tanto meglio sar. DORN Cosa ti posso dire? Ci sono state anche altre cause. Si capisce, un giovanotto intelligente che vive in campagna, in questo isolamento, senza denaro ARKADINA Quanti pensieri mi procura! (Soprappensiero).Se si trovasse un impiego, che so... DORN A me sembra che la cosa migliore sarebbe, che voi... gli deste un po' di denaro: va in giro dinverno senza cappotto!... (Ride).E anche andare un po' all'estero non gli farebbe male... Non costa poi tanto caro. ARKADINA Per il cappotto si pu vedere, ma per l'estero... No, al momento attuale non posso neanche per il cappotto. (Decisa).Non ho denaro! Dorn ride. No, non ne ho! DORN (fischietta) E va bene, Scusate, mia cara, non vi arrabbiate. Vi credo... Lo so che siete una donna magnanima, generosa ARKADINA Non ho denaro, vi dico! E quello che ho mi necessario: io sono un'artista; le sole toilettes mi dissanguano e Entra KONSTANTIN con una benda alla testa. KONSTANTIN Volevo parlare con te, mamma. Dorn gli fa un cenno di saluto, ed esce ARKADINA Se di soldi che mi devi parlare, ti dico subito che non ho denaro da darti. Sono un'attrice io, non un banchiere. KONSTANTINNo, mamma. Volevo parlarti del mio incidente. stato un momento di disperazione folle, in cui non sono riuscito a trattenermi. Non si ripeter pi. (Le bacia le mani). Negli ultimi tempi, in questi giorni, ti voglio bene con la stessa tenerezza di quand'ero bambino. Oltre a te, non mi rimasto nessuno. Ma perch, perch fra di noi si intromesso quell'uomo ARKADINA Tu non lo capisci, Konstantin. una persona tanto nobile... KONSTANTINPer quando gli hanno riferito che intendevo sfidarlo a duello, la sua nobilt non gli ha impedito di comportarsi da vigliacco. ARKADINA Che sciocchezza! Io stessa l'ho portato via. La nostra intimit non pu certo piacerti, ma tu sei intelligente e aperto, ed io ho il diritto di pretendere che tu rispetti la mia libert. KONSTANTINIo rispetto la tua libert, ma anche tu devi permettere a me di essere libero e di avere con quell'uomo il rapporto che credo.Ecco, tu ed io stiamo per litigare a causa sua, e lui intanto chiss dove, in salotto o in giardino, se la ride di me e di te, sta corteggiando Nina, cerca di convincerla una volta per tutte che lui un genio. ARKADINA Ci provi un gran gusto a dirmi cose spiacevoli. Io stimo quell'uomo e chiedo che in mia presenza non si parli male di lui. KONSTANTINIo non riesco a stimarlo. Tu vorresti che anch'io lo ritenessi un genio, ma, mi scuserai, non so mentire, le sue cosidette opere mi danno semplicemente la nausea. ARKADINA solo invidia, la tua. Alle persone prive di talento ma piene di pretese, non resta8

altro che biasimare i veri talenti. Non c' che dire, una bella consolazione! KONSTANTIN (ironicamente) I veri talenti! (Con rabbia).Io ho pi talento, di voi tutti, se proprio lo vuoi sapere! (Si strappa la benda dal capo). Voi siete tutti vittime della routine, e ritenete legge e verit soltanto ci che fate voi, e tutto il resto lo calpestate e soffocate! ARKADINA Stai zitto e datti da fare, piuttosto!... KONSTANTINE tu tornatene al tuo caro teatro a recitare in commedie da quattro soldi! ARKADINA Io non ho mai recitato in commedie del genere, capito!? Lasciami in pace! Parli proprio tu, tu che non sei neppure capace di scrivere uno squallido vaudeville. Sei un parassita! KONSTANTINE tu una spilorcia! ARKADINA Stai zitto tho detto, pezzente! KONSTANTIN si siede e piange in silenzio. Pausa lunga di silenzio. Non piangere, dai. Non il caso di piangere... (Lo bacia sulla fronte, sulle guance, sul capo). Scusami... KONSTANTIN Ho perduto tutto. Lei non mi ama pi, io non riesco pi a scrivere... sono crollate tutte le mie speranze... ARKADINA Tutto si risolver. Io lo porter via, lei torner ad amarti. (Gli asciuga le lacrime). tutto finito. Abbiamo fatto la pace. KONSTANTIN S, mamma. ARKADINA (teneramente) Fai la pace anche con lui. Non c' bisogno di duelli... vero che non ce n' bisogno? KONSTANTINVa bene... Soltanto, mamma, permettimi di non incontrarlo. Mi peserebbe troppo... non potrei sopportarlo... (Entra Trigorin).Ecco... me ne vado... La fasciatura me la rifar il dottore... raccoglie la benda dal pavimento ed esce. TRIGORIN(fra s) Pagina 121... righe 11 e 12... Ecco... (Legge). "Se in un momento qualsiasi avrai bisogno della mia vita, vieni e prendila". Se in un momento qualsiasi avrai bisogno della mia vita, vieni e prendila! ARKADINA Spero che le tue valige siano pronte TRIGORIN Restiamo ancora un giorno, ti prego! L'Arkadina scuote il capo negativamente. ARKADINA Mio caro, lo so che cosa ti trattiene qui. Ti sei un po' ubriacato, vedi di tornare sobrio. TRIGORIN Ti supplico, guarda a tutto questo da vera amica... (Le stringe la mano) Tu sei capace di sacrificarti... Siimi amica, lasciami fare... ARKADINA (in preda a forte agitazione) Sei cos preso da quella ragazzina? TRIGORIN Mi attrae tantissimo, si. Lei forse proprio ci di cui ho bisogno in questo momento. ARKADINA L'amore di una ragazzina di provincia? TRIGORIN Lasciami libero, te ne prego... ARKADINA Non mi tormentare, Boris... Ho paura di quello che mi stai dicendo... TRIGORIN Un amore giovane, delizioso, poetico, che ti trasporta in un mondo di sogni, l'unico che sulla terra pu dare la felicit! Un amore cos, non l'avevo ancora provato... In giovent non avevo tempo, bussavo alle porte di tutte le redazioni, lottavo con la miseria... Adesso quest'amore arrivato, finalmente, mi attrae... Che senso ha fuggirlo? ARKADINA Tu sei impazzito! TRIGORIN E se anche fosse? ARKADINA Vi siete messi tutti d'accordo per tormentarmi, oggi.(Piange). Possibile che con me tu possa permetterti di parlare cos senza pudore, di altre donne? Tu, ultima pagina della mia vita! (Si mette in ginocchio).Mia gioia, mio orgoglio, mia beatitudine.. (Gli abbraccia le ginocchia).Se tu mi lascerai, anche solo per un'ora, io non riuscir a sopravvivere, perder la testa, mio splendore, mio padrone... TRIGORIN Pu arrivare qualcuno. (L'aiuta ad alzarsi). ARKADINA Vengano pure, non mi vergogno del mio amore per te. (Gli bacia le mani).Tesoro mio, testa matta, tu vuoi fare il pazzo, ma io non voglio, non ti permetter... (Ride).Sei mio... sei mio... E questa fronte mia, e gli occhi sono miei, e questi meravigliosi capelli di seta sono miei... Sei tutto mio. Tu sei il migliore di tutti gli scrittori, sei l'unica speranza della Russia... Hai tanta sincerit, modestia, freschezza, tanto sano umorismo... Riesci con un solo tratto a trasmettere i caratteri essenziali, fondamentali di un personaggio o di un paesaggio, gli uomini in te sono come vivi. Non ti si pu leggere senza trasporto! Pensi che ti voglia adulare? Che io menta? Bene, guardami negli occhi... guarda... Ti sembro forse una bugiarda? Vedi, solo io ti so apprezzare; solo io ti dico la verit, mio caro Non mi abbandonerai, vero?...9

TRIGORIN Non ho una mia volont... Non ho mai avuto una mia volont... Spento, molle, sempre ubbidiente: possibile che questo possa piacere a una donna? Prendimi, portami via, per non mi abbandonare neanche per un passo... ARKADINA Disinvolta, come se nulla fosse successo).Comunque, se vuoi, puoi restare. Partir da sola e tu mi raggiungerai pi tardi, fra una settimana. Se proprio ci tieni TRIGORIN No, partiremo insieme. ARKADINA Come vuoi tu. Insieme dici, insieme sia... Escono. La scena vuota. Fuori scena rumori che si sentono quando si saluta gente che parte. Nuova narrazione di Dorn, poi entra Trigorin. TRIGORIN Ho dimenticato il bastone. Mi pare che sia di l... Si avvia e incontra Nina che sta entrando. Stiamo partendo... NINA Sentivo che ci saremmo incontrati ancora. (Eccitata).Boris, ho preso una decisione irrevocabile, il dado tratto: mi dedicher al teatro! Domani non sar pi qui, lascio mio padre, abbandono tutto, comincio una vita nuova. Parto anch'io, come voi...verr a Mosca. Ci vedremo l! TRIGORIN (a mezza voce) Fatemi sapere subito quando arrivate Siete cos meravigliosa... Oh, che gioia pensare che presto ci vedremo! Nina gli appoggia il capo sul petto. Avr con me questi splendidi occhi, questo sorriso indescrivibilmente bello... quest'espressione di angelica purezza... Mia adorata... Un lungo bacio. 3 KONSTANTIN suona uno strumento, la chitarra pu essere, e canticchia una nenia malinconica. DORN Kostja sta suonando. Faceva sempre cos quando la malinconia lo prendeva... Sono passati due anni intanto. Due anni non facili per i protagonisti di questa storia. Io,intanto, mi sono goduto un lungo viaggio nella vecchia Europa Konstantin, vi disturbo, forse? KONSTANTINDottore, siete voi! Ben tornato dottore! Che piacere rivedervi! Ditemi, ditemi, quale delle citt straniere che avete visitato stavolta vi piaciuta di pi? DORN Genova, forse... KONSTANTINGenova in Italia, vero? E perch proprio Genova? DORN Perch a Genova c sempre una meravigliosa folla per le vie. Quando la sera esci dall'albergo, le vie sono piene di gente. Poi te ne vai fra la folla senza meta alcuna, su e gi, a zig zag, vivi con lei, ti confondi con essa e cominci a credere che in effetti sia possibile un'unica anima universale, sul tipo di quella che una volta nella vostra commedia interpret Nina Zarenaja. A proposito, dov' Nina adesso, e come sta? Ho sentito dire che avrebbe condotto una vita strana. Cosa c' di vero? KONSTANTIN una storia lunga, dottore. DORN Raccontatemela in breve, se volete. Pausa KONSTANTINFugg di casa e si un a Trigorin. Questo lo sapevate? DORN Lo sapevo, si. KONSTANTINEbbe un bambino con lui. Poi il bambino mor. Trigorin si stanc di lei e torn ai suoi legami precedenti, com'era logico aspettarsi. Tra l'altro, non se ne era mai staccato completamente, come al solito si destreggiava fra gli uni e gli altri. Per quanto posso intuire da quello che so, la vita privata di Nina stata un fallimento. DORN E la scena? KONSTANTINA quanto pare, ancora peggio. Debutt presso Mosca, nel teatro di un luogo di villeggiatura, poi part per la provincia. Allora io non la perdevo di vista, e per un po' di tempo dove andava lei, andavo anch'io. Si lanciava sempre in ruoli grandiosi, ma recitava senza gusto, sopra tono, con gesti bruschi. C'erano momenti in cui urlava con talento, moriva con talento, ma erano soltanto momenti. DORN Comunque, di talento ne aveva? KONSTANTINEra difficile a dirsi. Probabilmente s. Io la seguivo, ma lei si rifiutava di ricevermi, e la cameriera non mi lasciava entrare nella sua stanza d'albergo. Pausa. Cos'altro posso dirvi? Pi tardi, quando smisi di seguirla, ricevetti delle lettere da lei. Lettere10

intelligenti, calorose, interessanti: non si lamentava, ma io sentivo che era profondamente infelice, che ogni riga era un nervo teso, malato. Anche la fantasia era piuttosto sconvolta. Si firmava Il Gabbiano : nelle sue lettere ripeteva sempre di essere un gabbiano. Adesso qui. DORN Cosa significa, qui? KONSTANTIN In citt, alla stazione di posta. Sono gi cinque giorni che vive in quella stanza d'albergo. Io sono andato da lei, anche Mascia c' andata, ma lei non riceve nessuno. Il fattore sostiene di averla vista, ieri dopo pranzo, nei campi, a due verste da qui. Il padre e la matrigna non ne vogliono pi sapere di lei. Hanno piazzato dappertutto guardiani perch non si possa nemmeno avvicinare alla villa. (Si avvia col dottore verso la scrivania).Quanto facile, dottore, essere filosofo sulla carta, e com' difficile esserlo nella realt! DORN Era una ragazza deliziosa. Rumori fuori scena KONSTANTIN. A quanto pare i nostri sono arrivati dalla stazione: sento la voce della mamma Entrano l'Arkadina e Trigorin: baci e abbracci. DORN Noi tutti invecchiamo, ci sgretoliamo sotto l'influsso degli elementi, mentre voi, stimatissima, siete sempre giovane... Camicetta chiara, vivacit... grazia... ARKADINA Siete il solito adulatore! TRIGORIN Buona sera a tutti . (Saluta Dorn, poi esitante si avvicina a KONSTANTIN).Irina dice che avete dimenticato il passato e non mi serbate pi rancore. KONSTANTIN gli tende la mano. ARKADINA (al figlio) Boris ha portato la rivista che ha pubblicato il tuo nuovo racconto. KONSTANTIN (prendendo la rivista, a Trigorin) Vi ringrazio. Siete stato molto gentile. TRIGORIN I vostri ammiratori vi mandano un saluto... A Pietroburgo e a Mosca tutti si interessano, e mi fanno domande su di voi. Chiedono: com', quanti anni ha, bruno o biondo... Chiss perch pensano tutti che non siate pi tanto giovane. Nessuno conosce il vostro vero cognome, visto che pubblicate con uno pseudonimo. Siete misterioso come la Maschera di Ferro. KONSTANTIN Vi fermerete a lungo da noi? TRIGORIN No, domani stesso vorrei tornare a Mosca. Devo. Ho fretta di finire una novella e poi ho altri impegni. In sostanza, sempre la stessa storia. Vedo che stavolta il tempo qui non mi ha riservato una buona accoglienza: c' un vento cos gelido da far accapponare la pelle. Domattina, se si calmer, andr al lago a pescare per un paio dore. Con permesso, vado a posare le valigie KONSTANTIN (sfogliando la rivista) Ha letto la sua novella, ma della mia non ha neppure tagliato le pagine ARKADINA Kostia, mi accompagni nella mia camera? KONSTANTIN Scusami mamma, adesso non ne ho molta voglia... Riposati un po, parleremo pi tardi(Esce). TRIGORIN Povero ragazzo: sfortunato. Non riesce assolutamente a trovare il tono giusto. In lui c' qualcosa di strano, di indefinito, che talvolta ricorda addirittura il delirio. Non c' un solo personaggio vivo, un briciolo di ottimismo, nei suoi racconti. DORN lo invece credo in Konstantin. In lui c' qualcosa di buono. C' qualcosa di profondo Lui pensa per immagini, i suoi racconti sono coloriti, luminosi, io li sento profondamente. Peccato soltanto che non abbia problematiche ben definite. Voi, Irina, siete contenta di avere un figlio scrittore? ARKADINA Scrittore dite? Pensate che io non l'ho ancora letto. Non ho mai tempo di farlo. Venite. (Prende Dorn sottobraccio).Vi racconter come mi hanno accolta a Char'kov... Tutti escono e rientra KONSTANTIN. KONSTANTIN Ho tanto parlato di forme nuove, e adesso sento di scivolare io stesso, a poco a poco, nella routine. (Legge)."Un manifesto su uno steccato notificava... Il pallido viso, incorniciato da capelli scuri... ". Notificava, incorniciato... Com' tutto banale. (Cancella).Comincer da quando il rumore della pioggia svegli l'eroe, e tutto il resto via. La descrizione della serata di luna lunga e ricercata. Trigorin si fabbricato degli artifici, per lui facile. In lui sulla diga brilla il collo di una bottiglia rotta e nereggia l'ombra della ruota di un mulino, e la notte di luna bell'e fatta, per me invece la luce baluginante il balenio delle stellequieto, e i suoni di un pianoforte che si spengono nella tranquilla aria profumata... lontani! Che sofferenza. Mi convinco sempre pi11

che il problema non sta nelle forme nuove o vecchie, ma in quello che si scrive, senza pensare alle forme, che si scrive perch un qualcosa di importante ci sgorga liberamente dall'anima! Qualcuno bussa alla finestra vicina alla scrivania. Chi l? Esce; lo si sente camminare e poi ritorna con Nina . Nina gli appoggia il capo sul petto e singhiozza cercando di trattenersi. Nina! Nina! Siete davvero voi... voi...Non siete unapparizione Avevo avuto un presentimento per tutto il giorno la mia anima ha sofferto terribilmente. (Le toglie il cappello e la mantella). La mia adorata finalmente venuta NINA C' qualcuno qui, vero? KONSTANTINNessuno. NINA Chiudete la porta o entrer qualcuno. KONSTANTINNon entrer nessuno. NINA So che Irina qui. Che lui qui. Chiudete la porta... KONSTANTIN (chiude a chiave la porta) La sbarrer con la poltrona, pure. (Mette la poltrona contro la porta).Non temete, non entrer nessuno. NINA (lo guarda fissamente in viso) Lasciate che vi guardi: come siete cambiato! (Guardandosi intorno).Fa caldo, si sta bene qui... E io? Sono molto cambiata? KONSTANTINS... Siete dimagrita, gli occhi vi si sono fatti pi grandi. Nina, mi sembra cos strano rivedervi qui... Perch non mi avete lasciato venire da voi? Perch non siete venuta fino ad ora? So che vivete in albergo da quasi una settimana... Ogni giorno sono venuto da voi parecchie volte, restavo sotto la vostra finestra per ore, come un mendicante. NINA Temevo che voi mi odiaste. Sogno ogni notte che voi mi guardate e non mi riconoscete. Se sapeste! Dal momento in cui sono arrivata non ho fatto che aggirarmi qui... attorno al lago. Molte volte sono stata vicino alla vostra casa ma non mi sono decisa ad entrare. Sediamoci. Si siedono. Sediamoci e parliamo, parliamo. Qui si sta bene: c' calore serenit... Sentite il vento? In un certo punto Turgenev dice: "Felice colui che in notti come queste sta sotto il tetto di casa, felice chi ha un angoletto caldo dove riscaldarsi". Io sono un gabbiano, sapete?... No, non questo che volevo dire. (Si strofina la fronte).Di che cosa parlavo? S... di Turgenev... "E il Signore assista i vagabondi senza tetto"... Non fa niente. (Singhiozza). KONSTANTINNina... Nina! NINA Non fa niente, piangere mi d sollievo... Sono gi due anni che non piango. Ieri sera, tardi, sono andata a vedere in giardino se era ancora in piedi il nostro teatro. Si regge ancora. Per la prima volta in due anni sono scoppiata a piangere, e ho provato sollievo, mi si alleggerita l'anima. Vedete, non piango pi. (Lo prende per mano).E cos siete diventato scrittore... Voi scrittore, io attrice... Anche voi ed io siamo caduti nel vortice... Io vivevo felice, vi amavoPoi ho cominciato a sognare la gloria e adesso cosa mi ritrovo? Domattina partir per Elec, in terza classe... con i contadini, e a Elec i mercanti mi infastidiranno con le loro grossolane attenzioni. Come volgare la mia vita! KONSTANTINPerch a Elec? NINA Ho accettato una scrittura l per tutto l'inverno. ora di partire. KONSTANTINNina, io vi ho maledetta, odiata, ho strappato le vostre lettere e fotografie, ma ad ogni istante riconoscevo che l'anima mia legata a voi per l'eternit. Non ho la forza per smettere d'amarvi, Nina. Dal momento in cui vi ho perduta e ho iniziato a pubblicare, la vita diventata insopportabile, io soffro... La mia giovinezza d'un tratto si come lacerata, e mi sembra di essere solo al mondo NINA (smarrita) Perch parlate cos, perch parlate cos? KONSTANTINSolo, sono solo: nessun legame mi riscalda, ho freddo, come in un sotterraneo, e qualunque cosa scriva, tutto arido, duro, oscuro. Restate qui, Nina, vi supplico, o permettetemi di partire con voi! Nina indossa in fretta cappello e mantella. Nina, perch? Nina... (La guarda mentre si veste). NINA Non mi accompagnate, andr da sola... (Tra le lacrime).Datemi un po' d'acqua... KONSTANTIN (le d da bere) Dove andrete ora? NINA In citt. Lui qui, vero? KONSTANTINS. NINA Perch dite che baciavate la terra su cui ho camminato? Dovevate uccidermi (Si piega12

sul tavolo).Ho sofferto tanto! Potessi riposare... riposare! (Alza la testa).Io sono un gabbiano... No, non c'entra. Io sono un'attrice. Ebbene, s! (Sentendo le risa dell'Arkadina e di Trigopin tende l'orecchio, poi corre verso la porta di sinistra e guarda dal buco della serratura). Eccolo! (Ritornando da KONSTANTIN).Ebbene, s... Non fa nulla... S... Lui non credeva nel teatro, non faceva che ridere dei miei sogni, e a poco a poco anch'io ho smesso di credere e mi sono perduta d'animo... E poi la gelosia, la paura continua per il piccolo... Divenni meschina, una nullit, recitavo assurdamente... Non sapevo che fare delle mie mani, non sapevo pi stare sulla scena, non controllavo pi la mia voce. Tu non puoi capire la condizione di chi sente che sta recitando in modo orrendo. Io sono un gabbiano. No, non c'entra... Ricordate quando uccideste un gabbiano? Giunse per caso un uomo, lo vide e per ingannare il tempo lo rovin... Un soggetto per un racconto breve... Non c'entra... (Si strofina la fronte). Di che stavo parlando?... Parlavo della scena. Adesso sono cambiata... Io adesso so, capisco, Kostja, che nel nostro lavoro, e non importa se recitiamo in teatro o scriviamo, la cosa pi importante non la gloria, non lo splendore, non ci che si sognava, ma la capacit di sopportazione delle avversit KONSTANTIN (tristemente) Almeno voi avete trovato la vostra strada, voi sapete dove andate, io invece vago ancora nel caos di chimere e immaginazioni, senza sapere per che cosa e a chi questo sia necessario. Io non ho pi fede in nulla. NINA (tendendo l'orecchio) Io vado. Addio. Quando sar una grande attrice, venite a vedermi. Me lo promettete? E adesso... (Gli stringe la mano).E gi tardi. Mi reggo appena in piedi... sono sfinita, ho fame... KONSTANTINRestate, vi porter da mangiare... NINA No, no... Non mi accompagnate, andr da sola... Quindi lei lo ha portato con s? Ebbene, che importa? Quando vedrete Trigorin, non ditegli nulla... Io lo amo. Lo amo ancor pi che prima... Lo amo, lo amo con tutta l'anima, fino alla disperazione... Si stava bene prima. Kostja! Ricordate? Com'era luminosa, calda, felice, pura la vita, che sentimenti, sentimenti simili a teneri fiori... Ricordate? Abbraccia KONSTANTIN impetuosamente e corre via . KONSTANTIN straccia in silenzio tutti i suoi manoscritti e li getta sotto il tavolo, poi apre la porta di destra e esce. Dopo un po fuori scena, si sente un colpo di rivoltella. Entrano l'Arkadina, Dorn,Trigorin. ARKADINA (spaventata) Cos' stato? DORN Niente. Deve essere esploso qualcosa nella mia cassetta dei medicinali. Non vi agitate. (Esce e ritorna dopo un po). proprio cos. Mi scoppiata una boccetta di etere. ARKADINA (sedendosi al tavolo) Uff, che paura. Mi ha fatto venire in mente, quando... Mi si persino annebbiata la vista... DORN (sfogliando una rivista, a Trigorin) Due mesi fa qui avevano pubblicato un articolo... una lettera dall'America, ora io vi vorrei pregare tra l'altro... (prende Trigorin per la vita e lo conduce verso la ribalta). ... poich questo problema mi sta molto a cuore... (Con tono pi basso, a mezza voce).Portate via Irina. Konstantin si ucciso... BUIO FINALE

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