il giornale di casoria

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Anno II - Numero 30 - Domenica 18 novembre 2012 Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita LA LEGALITÀ È LIBERTÀ Johann Wolfgang Goethe Tropp Bon!!! Tropp Bon!!!

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Il Giornale di Casoria

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Anno II - Numero 30 - Domenica 18 novembre 2012

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita

LA LEGALITÀ È LIBERTÀJohann Wolfgang Goethe

Tropp Bon!!!Tropp Bon!!!

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2 il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

E D I T O R I A L E

Il punto della situazioneda ROMA a CASORIA“Libertà va cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”di Giuseppe Storti

La frase che dà il titolo all’editoriale odierno è di Virgilio. La pronuncia, parlando di Dante Alighieri a Catone.

Lo scenario è la Divina Commedia. Siamo nell’infermo dantesco. Catone che è morto suicida, dovrebbe stare nel VII cerchio dell’in-ferno. Invece Dante lo colloca quale custode del Purgatorio Il motivo è semplice. Catone scelse la morte per suicidio per non rinunciare alla sua libertà. In pericolo per volere di Cesare. La reminiscenza classica ci serve per descrivere ciò che sta accadendo in Italia sulla libertà di stampa. Ci riferiamo al voto segreto al senato sul disegno di legge sulla diffamazione. For-mulato per salvare il direttore di Libero Sallusti dal carcere, a seguito di una condanna per dif-famazione, si è trasformato per l’emendamen-to approvato con voto segreto, proposto dalla Lega Nord e dall’Api di Rutelli in una sorta di vendetta di una parte della politica italiana nei confronti dei giornalisti, rei di “diffamare più che informare”. Queste le parole dell’On. Ru-telli che ha appoggiato a spada tratta l’emen-damento . In un Paese: L’Italia, ridotto con le pezze al sedere, anche a causa di sprechi e ruberie della casta politica, il problema nume-ro uno, diventa quello di mandare in galera i giornalisti. Non aggiungiamo altro. L’opinione pubblica avrà un altro e ancor più valido mo-tivo per fare le proprie scelte elettorali. Di qui a poco. Quando, si spera con una legge eletto-rale seria, si ridarà la parola al popolo sovrano. I politici sono dei delegati del popolo. E come Napoleone Bonaparte, potranno ridiscendere, secondo il celebre verso del poema del Manzo-ni, “Il 5 Maggio” dagli altari alla polvere. Que-stione Tribunale Napoli Nord. Il Giornale di Casoria, aveva proposto di far correre la nostra città nella competizione per aggiudicarsi la sede dell’istituendo secondo tribunale. Come hanno fatto Afragola, Aversa ed altre città me-die. Il sindaco ci disse, che aveva in animo di affrontare la questione in sinergia con altri sin-daci di comuni viciniori. Sopratutto per quanto

concerne la questione del Giudice di pace. Eb-bene, leggendo le cronache giornalistiche degli ultimi giorni, apprendiamo che, il problema l’ha risolto la città di Afragola. Esempio: Il Mattino di Napoli del 10 novembre 2012. Ti-tolo: C’è l’intesa, salvo l’ufficio Giudice di pace di Afragola. Accordo con i Comuni di Caivano e Cardito: la sede va mantenuta. Un esempio di “ buona politica” spinta e supportata dall’av-vocatura afragolese. Infatti nell’articolo ci sono le soddisfatte dichiarazioni dell’Avv. Francesco Castaldo, presidente della Camera Forense lo-cale, e del Prof. Marco Dulvi Corcione coordi-natore dei Giudici di pace. E’ lecito, chiedere, al Sindaco Carfora, di fare il punto sullo stato dell’arte per quanto concerne il destino delle strutture giudiziarie della nostra città? Altro argomento pregnante. Microcredito. Un’oc-casione più unica che rara di finanziamenti pubblici(regionali) per ridare ossigeno all’asfit-tica economia casoriana. Abbiamo dato la no-tizia, con un articolo della dottoressa Perna,nel numero scorso, proprio per evidenziare l’im-portanza di questo strumento dato ai comuni per fa ripartire l’economia locale. Moltissimi comuni, tra cui quello capoluogo, si sono già attrezzati con uno sportello per dare informa-zione e fare da “start up”a giovani, disoccupati, donne, immigrati, lavoratori a rischio di espul-sione dal mercato del lavoro. Questa la platea

dei potenziali fruitori dei finanziamenti. L’As-sessore Lanzano(attività produttive) cosa ha in animo di fare? Stiamo parlando di politica, non stiamo confezionando polemiche. I citta-dini devono essere messi in grado di conoscere ed essere informati su questa grande opportu-nità offerta dalla regione. Insomma la politica in questa città non può essere ancorata solo al settore urbanistico o alle polemiche sui costi della politica. La politica è ben altro. In que-sta settimana, abbiamo assistito a quella che è stata definita la protesta delle ex cassiere. Ci ri-feriamo, ovviamente all’ultima manifestazione di protesta dei dipendenti dell’ex Carrefur, che ancora una volta hanno manifestato la propria rabbia per la perdita del posto di lavoro. Al-lora, vanno adottati, in maniera sollecita tutti gli strumenti offerti dalla normativa attuale per risolvere il problema del lavoro, che è in cima alle aspettative di tanti cittadini casoriani che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena. Infine chiudiamo con una buona no-tizia. Viene dal mondo della politica regionale. La diamo volentieri. La sesta commissione re-gionale che si occupa di politiche sociali, pre-sieduta dall’irpina Antonia Ruggiero, ha ap-provato all’unanimità la proposta di legge, che a breve andrà al vaglio dell’aula per la definitiva approvazione, che riconosce la funzione sociale svolta dagli oratori parrocchiali. Le legge sarà finanziata con i fondi che si implementeranno dai tagli ai costi della politica regionale operati dal consiglio regionale con l’accordo unanime di tutti i gruppi politici. In altri termini,a se-guito della definitiva approvazione della nor-ma regionale,gli oratori usufruiranno di finan-ziamenti dedicati da utilizzare per la propria missione sociale. Buona Domenica!

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3il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

P O L I T I C A

Ad una settimana dalla sfida.di Rosa Davide

Tra circa una settimana, il 25 No-vembre, si vota per scegliere il candidato premier del centro si-

nistra. Un dibattito pacato, tranquillo e ricco di contenuti, quello andato in onda su Sky pochi giorni fa, che ha visto protagonisti i cinque concorrenti: Pier Luigi Bersa-ni, Matteo Renzi, Nichi Ven-dola, Bruno Tabacci e Laura Puppato. Una bella pagina di democrazia. Un bell’esempio di quello che può essere il cen-tro sinistra, certamente plurale ma con una grande unità di in-tenti. Al termine della trasmis-sione, la vera vincitrice della competizione è la coalizione, prima ancora dell’uno o dell’altro can-didato. Il confronto televisivo, sullo sti-le americano, ha suscitato infatti grande interesse, tanto in tv quanto sui giornali. Sul web un successo senza precedenti: 127.426 i tweet inviati, con una media di 927 al minuto. Anche il centro sini-stra, a suo modo, si è quindi dimostra-

to “un movimento a cinque stelle”, con stelle più o meno brillanti, nuove o meno nuove, ma espressione dei diversi aspetti della galassia e in grado di fornire una dignitosa prospettiva politica. Potrebbe dunque essere questa la ricetta vincente per combattere l’antipolitica. Italia Bene Comune è il titolo della carta d’intenti, che vuole descrivere un’Italia che ce la può fare, che ce la può fare ricostruendo basi etiche ed efficienza economica, che

ce la può fare con uno sforzo comune in cui chi ha di più dà di più. E a pochi giorni dopo il boom televisi-vo, si è registrato un grande aumento del numero di pre-registrazioni, soprattutto nella sede centrale del PD, a Roma. Il nome del vincitore vero e proprio, sarà molto probabilmente reso noto solo dopo

ITALIA BENE COMUNE: le primarie del centro sinistra

il secondo turno. La sensazione è che, salvo sorprese, ci sarà un testa a testa tra il segretario nazionale del Partito Demo-cratico e il sindaco di Firenze. Quest’ul-timo ha dichiarato di essere disponibile ad un altro confronto televisivo, mentre per Bersani adesso il confronto continua in giro per l’Italia: nelle piazze, nelle uni-versità e con i cittadini. Il segretario cittadino del PD, Pasquale Amoroso, ha comunicato che nella no-stra città, è possibile iscriversi all’albo degli elettori, presso gli uffici elettorali, ubicati presso il circolo del PD di Caso-ria “Angelo Vassallo”, in via S.Pietro 24, nella sede di S.E.L in via Pio XII e nel circolo del Partito Democratico di Ar-pino, in via Arpino 51. Si può effettua-

re la registrazione ogni giorno dalle ore 17:00 alle ore 20:00. L’iscrizione sono aperte fino al giorno 25 Novembre, data dello svolgimento delle pri-marie, che si terranno presso il palacasoria e presso la sede del PD di Arpino . Per iscri-versi è necessario esser muniti di tessera elettorale e di do-cumento d’identità. Ci si può iscrivere on line sul sito www primarieitaliabenecomune.it,

ma il certificato dovrà comunque essere ritirato negli uffici elettorali entro il 25 Novembre. Chi vuole votare il 25 e non si è ancora registrato troverà un ufficio elettorale collegato al seggio dove si vota dove potrà iscriversi, pagare il contributo di due euro, ritirare il proprio certificato e con quello recarsi al seggio.

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4 il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

I L C A S O

A undici anni dalla morte del 16enne, si continua a morire barbaramente e ad uccidere le vittime una seconda volta con la solita retorica.di Luca Scialò

Era il 2 settembre 2001, una do-menica sera come tante, nella quale si era appartato nella isola-

ta via Padova con la fidanzatina in cerca di un po’ di intimita’. Quattro balordi, di cui due minorenni, lo avvicinarono per prelevargli il suo vecchio Piaggio Hexagon, e per sottrarre alla sua ragazza la borsetta contenente qual-che lira. Un magro bottino che però spinse quei vi-gliacchi a spintonarla, fino a strappargli la camicetta. Un gesto che scateno’ la sua reazione: inseguì i malvi-venti, riuscendo anche ad aggrapparne uno. Quello che poi gli ha inferto una coltellata letale. Aveva solo 16 anni il suo killer, proprio come lui. Pare che la banda, tutti di Afra-

gola, avesse compiuto nella stessa sera al-tri furti. Molto probabilmente sono gia’ a piede libero da qualche anno e maga-ri, nel frattempo, hanno fatto piangere qualche altra famiglia.Parlo della morte di Stefano Ciaramella, figlio di Mauro, noto gestore di una con-cessionaria e di una pompa di benzina in via Principe di Piemonte. Stefano avreb-be compiuto 17 anni a dicembre, ma è morto per una banale rapina. Parliamo di oltre 11 anni fa. Adesso, vediamo la nostra citta’ ugualmente insanguinata e impaurita. Basta citare i casi piu’ em-blematici degli ultimi due anni: Antonio Coppola, 40 anni e padre di tre gemelli, ucciso nell’agosto 2010 davanti alla sua edicola per motivi ancora non ufficiali, e Andrea Nollino, anch’egli sposato con tre figli, ucciso davanti al suo bar il 26 giugno di quest’anno. I loro killer non sono stati

presi. Con le loro morti, si sono ripetuti i soliti ritua-li stanchi, che puzzano di retorica: discorsi “da disco rotto” dei politici; convegni che ci ripetono come stan-no le cose come se non lo sapessimo; fiaccolate, per la serie: tante fiamme ma nes-sun testimone dell’omici-dio; iniziative della Chiesa. Insomma, forse basterebbe

praticare la legalità più che predicarla. In questo caso si renderebbe omaggio alla memoria delle vittime innocenti della

criminalità e si darebbe coraggio all’im-mutabile dolore dei parenti.Sapete cosa dichiaro’ l’allora Sindaco di Casoria Giosue’ De Rosa all’indoma-ni della morte di Stefano?: « Lo Stato è da troppo tempo assente da queste zone e incapace, ormai, di mantenere il controllo del territorio. Non vorrei che, come capita spesso in Italia, alla pietà per il ragazzo ucciso si aggiungesse ora la pietà per gli assassini». Discorsi, pur-troppo, piu’ che mai attuali oggi. Lo Stato è perfino ulteriormente degenerato, com-plice una classe politica che ha pensato soprattutto a ingrassare il proprio conto corrente e una criminalita’ ancor piu’ di-lagante e spaventosa di allora, che uccide per niente senza scrupoli; figlia da un lato della disgregazione delle grandi famiglie che se non altro operavano secondo un codice, e dall’altro di una situazione eco-nomica di gran lunga peggiore di allo-ra. Chissa’ come sara’ Casoria tra undi-ci anni. Se questo è l’andazzo, non oso immaginarlo.

Da STEFANO CIARAMELLA ad ANDREA NOLLINO, Casoria non è cambiata

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ERRATA CORRIGENell’articolo “Un Parcheggio al po-sto del Cinema Rossi Emblema del DEGRADO CULTURALE CA-SORIANO”, pubblicato in data 4 novembre, ho erroneamente fatto ri-entrare il progetto di apertura di una variante al posto del Cinema Rossi tra gli interventi finanziati con i fondi del PIU EUROPA. Come mi è stato fatto notare anche da alcuni esponenti della maggioranza. Scusandomi con la Giunta in carica, mi preme sotto-lineare che il mio errore è del tutto in buona fede, prodotto da un comuni-cato poco chiaro della stessa divulgato a inizio ottobre, il quale induceva fa-cilmente a intendere che tutti gli in-terventi in esso elencati, rientrassero tra i progetti del PIU EUROPA.

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5il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

L ' I N T E R V I S T A

A colloquio con Antonella Ciaramella, sorella di Stefano.di Francesco Gemito

2 Settembre 2001. Via Marconi è il ritro-vo degli amici, quella domenica sera Stefano si incontra con la sua fidanzata,

per la prima volta in vita sua prende in presti-to il motorino del fratello maggiore, il solito giro in motorino, entrano in via Padova, una strada isolata che dista pochi metri da via Marconi. Come tutti i fidanzatini del mondo, si fer-mano per stare un pò soli, ma quel momento romanti-co viene interrotto da quattro malvi-venti di Afragola, anche loro gio-vani, vogliono il motorino, le solite rapine dei furbi criminali, uno di questi inizia a importunare la ragazza, il giovane Stefano difende la sua ragazza, un coltello gli toglie la vita. mancavano pochi mesi e Stefano avrebbe compiuto 17 anni. I quattro balordi vennero arrestati dopo pochi giorni, proprio mentre a Casoria si celebra-

vano i funerali del giovane. Antonella ricorda che suo fratello era un ragazzo sereno come un bambino, ma nello stesso tempo molto maturo. Amava dialogare con tutti, non stava mai a casa, amava stare con gli altri. Spesso lavorava nell'officina di famiglia, come ope-raio si sentiva uguale a tutti, era una persona normale. La famiglia Ciaramella non si co-stituì in parte civile, non ha mai provato odio o vendetta verso quelli che gli portarono via un ragazzo d'oro. Dopo 11 anni gli episodi di violenza continuano e nessuno, cittadini compresi rispetta le regole. Oggi quello che manca è la verità che nessuno dice, ci raccon-tiamo sempre le solite cose ma non si arri-

va mai al dunque della situazione. Quando parliamo di Casoria oggi, l'unica cosa che riusciamo a dire e che c'è molto de-grado, è facile cri-ticare, poi c'è chi butta la spazzatura per la strada, chi

parcheggia in doppia fila, ecc. ecc. Parliamo dei giovani disorganizzati, quelli che non cre-dono in niente, ma Antonella mi dice che i giovani di oggi devono credere in se stessi, arrendersi non serve a niente. Stefano non era un ragazzo viziato, si sentiva un operaio e spesso andava a lavorare in altre officine, in

lui c'era la voglia di crescere perchè nella vita ci credeva. A Stefano ho dedicato varie poe-sie, l’ho ricordato anche nel mio romanzo "la rabbia e l'amore. Sono molto legato a questa famiglia che ha sempre lavorato con onestà. Il mio primo datore di lavoro è stato Salvato-re Ferrara, nonno di Stefano. Allora anch'io avevo 16 anni, ero come Stefano, credevo in me stesso, per questo la vita mi ha premia-to. Ringrazio Antonella perchè mi ha dato la possibilità di conoscere meglio quel giovane valente che oggi in paradiso è un angelo che mai ha smesso di sorridere alla vita.

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A R P I N O

INVITOI° Memorial

“ANDREA NOLLINO”Le vittime innocenti per mano della camorra chiedono giustizia, la mano assassina di uomini senza scrupoli se-minano morte e distruggono migliaia di famiglie, la voce dei familiari e della società civile è il grido più forte per dire no ad ogni forma di violenza.

Organizziamo

il primo torneo di calcetto a otto squadre per ricordare tutte le vittime innocenti della camorra

Inaugurazione del torneoLunedi’ 19 novembre 2012

alle ore 19,30

alle ore 19,30 presso i campetti di cal-cetto dell’oratorio San Mauro Abate in via Diaz. Sono invitate tutte le for-ze sane della città alla partecipazione democratica per dire no alla camorra per la giustizia di tutte le vittime in-nocenti.

I promotori del torneo I° memorial “Andrea Nollino”

Antonio Esposito Domenico Liardo

la Parrocchia di San Mauro Abate Movimento di lotta per il lavoro USB

con il patrocinio del Comune di Casoria.

La denuncia dei residenti del parco “La Cittadella”. di Angela Uliano

I cittadini del parco “La Cittadella” denun-ciano la grave situazione di pericolo per l'incolumità pubblica e lo stato do ab-

bandono dei terreni adiacenti all'agglomerato urbano. In un punto in particolare e in po-chi metri quadrati si è venuta a creare una si-tuazione a dir poco ca-otica. Ci sono piccole aree di competenza del Demanio che ha locato a privati, un'al-tra area di proprietà della Circumvesuviana che pur essendo con-finante alla linea ferroviaria Napoli-Caserta, nel pieno disprezzo delle distanze di sicurez-za, ha ritenuto opportuno locare per un non meglio identificato uso. Si tenga presente che ci sono tratti della linea ferroviaria attiva dove è sprovvista perfino la rete di protezione. Poi

ci sono piccole aree di competenza dell'ente Provincia che ha ritenuto opportuno abban-donare tale terreno non provvedendo alla ma-nutenzione dello stesso. Ed infine in ci sono altre piccole aree di competenza del comune di Casoria. Negli ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi questo piccolo pezzo di ter-ritorio è diventato una discarica abusiva, in-fatti, continuamente viene scaricato materiale di risulta nel più dispregio delle norme poste a tutela dell'ambiente e dell'incolumità pub-blica. Come se ciò non bastasse negli ultimi

mesi si è aggiunto la creazione di un depo-sito di autocisterne di materiale altamente infiammabile nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria e a meno di dieci me-tri dall'agglomerato urbano. Dopo il ribal-

tamento dell'autocisterna avvenuto ad Ago-sto di quest'anno che solo il caso ha voluto che non sia stata una tragedia dalle dimensio-ni catastrofiche i cittadini chiedono, con una denuncia protocollata ai vari enti di compe-tenza, di prendere dei seri provvedimenti af-finchè sia tutelata l'incolumità pubblica.

Situazione di PERICOLO AMBIENTALE in via Gigante

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7il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

mio sogno si fosse realizzato, specialmente dopo le numerose delusioni ricevute negli anni precedenti. Mi sono sentita felice e soddisfatta di me stessa, soprattutto perche' dopo tanti tentativi, sento di aver finalmentetrovato la strada giusta da seguire. Anche se so che lo studio che mi attende potra' essere duro, sono sicura che gli ostacoli che incon-trero', riusciranno soltanto a migliorarmi. Su cosa verte la formazione dei San Car-lini? Sono due le formazioni dei San Carlini: una con repertorio classico lirico (a cura

della maestra Rinaldi) e l'altra aperta al pop, jazz e gospel (a cura del maestro Morel-li) della quale faccio parte anch’io. Inoltre, so che potro' conta-re non soltanto sulla collaborazione degli insegnanti, nonche' artisti del San Carlo, ma anche del suppor-to della corale della chiesa di San Mauro,

di cui faccio parte da piu' di un anno e grazie alla quale ho imparato a lavorare in gruppo. E' anche grazie alla mia insegnante di canto Annamaria Romano che mi ha  introdot-ta in questo meraviglioso mondo che e' lo studio della musica. La mia maestra mi ha insegnato le basi per poter impostare bene la voce. Mi ha anche insegnato che un aspi-rante cantante non deve mai cantare un solo genere, ma deve avere esperienza in tutti gli ambiti canori. Mi ha insegnato, soprattut-to, che se ami davvero qualcosa, devi lottare fino in fondo pur di ottenerla. Questa e' sta-ta la mia fortuna!

E V E N T I

La giovane casoriana Valentina De Angelis entra a far parte del coro giovanile del Teatro partenopeo.di Antonella Storti

Valentina De Angelis è una ragazza casoriana di soli ventitre anni. Stu-dia canto da due anni, con l’aiuto

della Maestra Annamaria Romano. Si occu-pa di piano bar in svariati locali ed ha preso parte a numerosi concorsi canori, quali “Pic-coli Oscia’”, X-Factor, “Una voce in Cam-pania”, Stelle Emergenti, “Talent Village,” e “Tour Music Fest”. Ha fatto il suo ultimo provino nei laboratori artistici del San Carlo (NA) ed è entrata a far parte del coro gio-vanile del San Carlo. Davvero notevole, data la sua giovane età. E la città di Casoria, non può che essere fiera di una sua “figlia” così talentuosa. Che cos’è di preciso il coro dei San Carli-ni? Il coro dei San Carlini e' il primo progetto del teatro San Carlo mediante il quale tutti i giovani tra i diciotto e i trentacinque anni possono dimostrare il proprio talento grazie alla professionalita' di Stefania Rinaldi, di-

rettore del coro di voci bianche, e Claudio Morelli, artista del Teatro San Carlo. Que-sto progetto di carattere amatoriale, mira ad avvicinare i giovani alla musica e di dare l'opportunita' anche ai ragazzi che non han-no ancora delle solide basi di studio, di ac-quisire nuove tecniche e competenze che per-mette loro di crescere professionalmente. Inoltre, prevede an-che l’insegnamento di discipline quali Arte scenica, Dizione, Psi-comusicodramma. Lo scopo del progetto è la realizzazione di con-certi e iniziative spe-ciali che annualmente verranno inseriti nella programmazione del San Carlo, ma anche concerti corali nelle chiese della Campania, nell'ambito di un progetto in progress volu-to dalla Regione Campania. Come ti sei sentita, quando hai saputo del-la tua ammissione? Entrare a far parte nel coro giovanile del San Carlo, e' un ottimo punto di partenza per quelli che, come me, sognano un giorno di poter vivere delle proprie passioni. E’ per questo che, quando ho ricevuto la notizia di aver passato le selezioni (insieme ad al-tri 64  ragazzi) mi sono sentita come se il

Il coro dei SAN CARLINIun sogno che si realizza

Tommaso Campanella la REPUBBLICA DI BANANABIl volume di Antimo Cesaro.di Antonella Storti

Il prossimo 23 Novembre, alle ore 19:00, si terrà la presentazione del volume di Antimo Cesaro intitolato

“Tommaso Campanella la repubblica di Bananab. L’evento, a cura del Caffè Letterario di Momentocittà, in collaborazione con la Pro Loco Afragola, si svolgerà pres-so la sala Padre Ludovico da Casoria, sita presso la Basilica di Sant’ Antonio di Afragola. L’opera riporta i contenu-ti di un ipotetico manoscritto, risalente

al XVII secolo, attribuibile al filosofo Tommaso Campanella e casualmente ritrovato. Il volume si ricollega, al più noto scritto utopico del Campanella, ossia la Città del Sole. Aprirà la presentazione il pre-sidente del Caffè Letterario di Momen-tocittà, Claudio Grillo. A seguire, gli interventi dell’autore, Antimo Cesaro, docente di scienza e filosofia politica alla Seconda Università di Napoli, Giu-seppe Limone, professore di filosofia del diritto e filosofia della politica alla Seconda Università di Napoli e dell’av-vocato Marco Dulvi Corcione, docente di storia del diritto Italiano alla Seconda Università di Napoli.

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8 il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

C A S O R I A N E L L A S T O R I A

Vita popolare illustrata di Padre LudovicoCommento al volumetto del Can. Prof. L. Fabiani Ed. Tipografia Pontificia “Artigianelli” del 1931.di Giuseppe Storti

La grandezza della singolare figura di frate che risponde al nome di Padre Ludovico da Casoria, si rileva ulte-

riormente dalla sterminata bibliografia che si diffuse dopo la sua morte. La sua fama di santo già in vita ne facevano un personag-gio di una popolarità straordinaria. Tant’è che dopo la morte ci fu una richiesta pres-sante, in specie tra i ceti più popolari di li-bri che parlassero della sua strabiliante vita e delle tantissime opere realizzate. Per que-sto riteniamo opportuno divulgare in sin-tesi un volumetto del 1931 che addirittura è intitolato “ vita popolare illustrata del Venerabile Padre” stampata in quarta edi-zione. Le prime tre come si descrive nel-la prefazione erano andate esaurite. Così come l’opera descrittiva del sommo agio-grafo del santo fraticello casoriano che in vita gli era stato amico , il cardinale Cape-celatro, stampata in due edizioni in grande formato era andata del tutto esaurita per le tantissime richieste che arrivavano da tutt’Italia. Ci siamo soffermati sulla bel-lissima dedica che i Frati Bigi, l’ordine fon-dato da Padre Ludovico nel 1859 avevano voluto dedicare al Venerabile. Unitamente all’autore del volumetto. Il Canonico Prof. Luigi Fabiani che in vita aveva avuto l’ono-re di stare vicino al santo frate. Quindi è testimone diretto degli avvenimenti che poi descrive con dovizia di particolari nel testo che andiamo a commentare. Ecco la dedica. “ A te Venerabile Padre nel VII centenario Antoniano e di Elisabetta D’Ungheria consacriamo questi cenni del-la tua vita scritta per il popolo che tu acco-gliesti in tutti i bisogni materiali e morali nell’amplesso della tua ardente carità che non ebbe confini nei campi fecondissimi del bene.” Notiamo già da queste parole un primo tratto distintivo del pensiero di

Padre Ludovico: l’essere stato un uomo del popolo. Andiamo avanti con la prefazione. L’autore descrive Padre Ludovico come popolarissimo nell’Italia, specialmente meridionale, le cui plaghe(regioni) sono oggi festanti per lo sviluppo delle molte-plici opere concepite dalla sua immensa carità. Il suo nome, dice l’Autore, risuona benedetto, e sempre più implorata la sua benedizione. Abbiamo ritenuto, continua l’autore, inderogabile, date le insistenti richieste, di dar corso, per ora, alla quar-ta ristampa della sua vita, onde la larga tiratura, la modicità del prezzo e la facile dizione potesse renderla accessibile a tut-te le intelligenze ed a tutte le borse. Pochi dice il Fabiani, hanno compreso la divina armonia di questo insuperato Poema di opere, cantato con effusione immensa di carità dal cuore di quest’umilissi-mo figlio del Pove-rello D’Assisi, che l’infallibile intuito popolare ha voluto battezzare il France-sco del secolo XIX. Quindi il france-scanesimo di Padre Ludovico è desunto dalla voce del po-polo. E ben pochi, prosegue l’Autore, ricordano che l’idea di questo “Grande” avvalorata dalla sete redentrice dei santi “ l’Africa convertirà l’Africa”, ha assunto, oggi potenza ed ef-ficacia immensurabili, nel poderoso pro-gramma del Sommo Pontefice Pio XI, il Papa delle missioni, fin dall’inizio del suo glorioso Pontificato. Ecco un altro segno della santità di Ludovico. Messaggero e testimone del disegno unitario della Di-vina provvidenza. La Chiesa che si apre al sociale, scende in mezzo al popolo e fa suoi i problemi dei poveri, degli indigen-ti, degli ammalati, dei fratelli africani. E chi, se non Padre Ludovico è l’antesigna-no delle missioni nel continente africano. Lui da tutti conosciuto come l’amico dei moretti che riscatta dalla schiavitù. Presto pubblicheremo delle lettere di Daniele Comboni il fondatore dei comboniani e

delle missioni africane. Ebbene, Comboni santo della chiesa cattolica scriveva a Padre Ludovico in maniera riverente e rispettosa. A lui chiedeva i consigli per le sue prime iniziative missionarie. Padre Ludovico, quindi anticipatore e precursore del terzo-mondismo e dell’universalismo cattolico. Padre Ludovico messaggero di santità per tanti uomini e donne della chiesa cattolica. Daniele Comboni, Giulia Salzano, Cri-stina Brando, Caterina Volpicelli, Bartolo Longo. Oggi tutti santi e beati. E tutti eb-bero in lui l’ispiratore, il mentore: colui il quale, guidato dallo Spirito Santo indicava la strada il ruolo che Domineddio aveva scelto per loro. Uomo, già santo in vita, l’umile fraticello casoriano. Questa la voce

popolare. Ecco cosa scrive il Fabiani, scorrendo le pagine della prefazione. Il presentimento del nostro cuore di figli, la crescente divo-zione verso il nostro fondatore, il numero sempre maggiore di sventurati che trovano sicuro rifu-gio nelle molteplici Case, ove ogni do-lore ha un nome, la Divina provvidenza che prodiga ogni dì più le sue tenerezze di madre affettuosa, le diverse vocazioni che picchiano, at-

tese, ai capaci ingressi, tutto un risveglio di entusiasmo e propositi santi, alimen-tano la nostra sicura speranza che non è lontano il giorno in cui contempleremo il nostro Venerabile Padre sfolgorare sugli altari, redimita(cinta) la fronte luminosa dell’aureola dei Beati. Bellissime parole, di chi aveva conosciuto ed amato un uomo straordinario. Descriveremo per esigenze di spazio in vari articoli il contenuto di questo volumetto. Una testimonianza ve-ramente vissuta con gli occhi di un cano-nico, testimone diretto delle virtu’ eroiche del fraticello casoriano. Descriveremo an-che i miracoli in vita compiuti da Ludo-vico. Tantissimi! Un Viaggio affascinante. Lo stesso che abbiamo compiuto noi, nel leggere questo volumetto.

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P R I M O P I A N O

S.O.S. Casoria, soccorriamo il Pronto Soccorso Il punto sulla sanità Casoriana.di Domenico Ruggiero

Disgraziatamente, in diverse occasio-ni, sembra che in Campania, ed in particolar modo a Casoria, le leggi

italiane non siano affatto valide. D’altro canto non scopriamo di certo oggi quanto la no-stra città stia diventando sempre più inadatta a definirsi tale, dato che versa nel più totale stato di abbandono da parte delle istituzioni da troppo tempo. Ad avvalorare questa tesi, abbiamo una funesta situazione sanitaria.L’articolo 32 della Costituzione Italiana reci-ta: “La Repubblica tutela la salute come fon-damentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.Leggendo queste semplici parole, in cui dovrebbe essere racchiuso il concetto base del diritto alla salute, non può che nasce-re spontanea una domanda nella parte più profonda del nostro essere, e cioè: “Perché?”. Questa domanda comincia poi a farsi sempre più insistente ed articolata, finché non è più

possibile pensarla solamente, ed allora la si comincia a sussurrare: “Perché? Perché nella mia città non posso godere di un’adeguata assistenza medica? Perché qui a Casoria non abbiamo un pronto soccorso?”. Ebbene, per quanto si tratti di un qualcosa di a dir poco agghiacciante, è questa la triste verità: Caso-ria non ha un pronto soccorso. O meglio, ne abbiamo uno presso il Presidio Ospedaliero “S. Maria della Pietà” dei Camilliani, nuovissimo e attrezzato con appa-recchiature sofisticate, pronto da diversi anni, ma mai entrato in fun-zione. Di questa scabrosa questione se ne oc-cupò anche “Striscia la Notizia” ben due anni fa senza ottenere successo, a quanto pare. La causa della situazione di stallo del pronto soc-corso venne identificata nella mancata eroga-zione die fondi promessi da parte della Re-gione. Anzi nei mesi successivi è stato chiuso pure il primo soccorso che veniva sempre gestito in maniera ottimale dall’ospedale ca-soriano. La quarta città della Campania, oltre a non avere un proprio presidio ospedaliero, non ha neppure il primo soccorso.

Dopo due anni, nulla è cambiato e, chiedendo un parere alle persone di passaggio nei pres-si dell’Ospedale dei Camilliani, è lampante quanto tutto ciò pesi ai Casoriani. Chiunque è scontento della situazione e moltissimi cit-tadini sono stati costretti a correre d’urgenza (chi per il padre, chi per la figlia) ai pronti soccorsi dell’Ospedale Don Bosco di Napoli

oppure del San Gio-vanni Di Dio di Frat-tamaggiore. Ascoltando le testimonianze della gente, ci si rende conto che anche loro si ritro-vano a sussurrare quel “Perché?” senza risposta,

e quei sussurri cominciano a farsi sempre più forti, unendosi, fino a diventare un echeggian-te brusio. Gli abitanti di Casoria sono ormai stanchi di essere alla mercé di istituzioni sem-pre più interessate al proprio tornaconto che al benessere dalla comunità. Quel sommesso brusio sta crescendo sempre più e quando fi-nalmente diventerà un urlo fragoroso, l’urlo indignato di noi Casoriani, allora non ci sarà cavillo burocratico che terrà e dovranno es-sere riconosciuti i diritti di una città che non merita più di vederli sempre e solo calpestati.

Diritto alla salute, i roghi tossici Dalla Terra degli avvelenati e degli affumicati.di Domenico Ruggiero

«Non avrei mai pensato da bambino che mi avrebbero rubato l’aria». Si esprime così sulla delicata questione dei roghi

tossici don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano da anni in prima linea nella lotta alla Camorra. Parole semplici, ma che toccano nel profondo chi è costretto, suo malgrado, a vive-re inalando ogni sorta di veleno riversato nel cuore delle terre campane. Un problema gra-vissimo, che va avanti da anni, al quale le isti-tuzioni raramente hanno dato il giusto peso.Meno di un mese fa, come segnalato sul no-stro portale, grazie al Coordinamento Comi-

tato Fuochi era partita in 65 Comuni campa-ni e non, tra cui anche Casoria, una raccolta firme per sottoscrivere una querela contro gli amministratori locali (Presidente di Regione e Provincia oltre ai sindaci di 42 Comuni a Nord di Napoli ed in provincia di Caserta). L’accusa consiste nella mancata tutela della sa-lute pubblica, dato che le uniche “misure” adottate, altro non sono state che la solita sfilza di vane promesse.La petizione ha avuto un prevedibile e legitti-mo successo, con circa trentacinquemila firme raccolte. Ciò è indice di quanto ormai la gente sia stanca di essere privata dei più elementari diritti umani, come quello alla salute. Ebbe-ne sì, perché ormai siamo veramente stanchi di vivere con la consapevolezza che qualsia-

si cosa che ci circondi sia altamente tossica. Ogni Casoriano che si rispetti sa bene che la nostra città deve il suo nome ai campi dorati che la circondavano in un passato ormai fin troppo remoto. Oggi quei vasti campi non ci sono più ed i pochi rimasti sono stati adibi-ti a discariche altamente nocive, come quella del Cantariello sul confine con Afragola, con tanto di fumarole da far invidia alla Solfatara di Pozzuoli. Tutto ciò non può che far fremere chiunque dalla rabbia. Quando finirà questo

scempio? Quando la smetteranno di rubarci l’aria, di distruggere le nostre terre, di avvele-narci il corpo oltre che l’anima? Sono quesiti al momento senza risposta, ma destinati ad averla quanto prima. In atte-

sa che ciò avvenga, tutto il nostro sostegno va agli amici del Coordinamento Comitato Fuochi, sperando che prima che i roghi tossici vengano fermati questi non abbiano già bru-ciato completamente anche il nostro plurical-pestato diritto alla salute.

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il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 201210

L U I E L E I

Matrimonio… Prima e Dopo!. di Orsola Liguori

Una delle cose che si lascia per ul-tima e alle quali si dà meno im-portanza è la scelta delle fedi. A

pensarci bene invece le fedi nuziali sono il simbolo delle nozze e ti accompagne-ranno per tutta la vita quindi perché sot-tovalutare il momento della scelta? Nel-le varie tradizioni legate al matrimonio l’anello, per la sua perfezione sferica e per i materiali preziosi scelti per realizzarlo, rappresenta il simbolo del legame in-dissolubile. Nel medioevo con il popolo dei romani lo scambio degli anelli entra nel sodalizio coniugale e qui ha origine l’usanza di indossare l’anello nell’anulare sinistro. Si dice, infatti, che in questo dito scorre una vena collegata direttamente al cuore, definita “vena amoris”. La tra-dizione vorrebbe le fedi nuziali in oro, giallo o rosso, di forma sottile e liscia. Ma oggi c’è ampio spazio alla fantasia e quindi i parametri che si devono tene-re in considerazione per sceglierle sono il gusto personale, la comodità nell’in-dossarle e il prezzo… anche se pagarle, spetta allo sposo! Le tipologie di fedi più

diffuse sono: La “fede classica”: un anel-lo estremamente semplice, a fascia e con i bordi smussati. La “francesina”: molto sottile e leggermente bombata, definita la regina delle fedi. La “mantovana”: è la fede piatta, a fascia larga, solitamente più pesante; La ”fede incrociata”: è la fede a più cerchi, con l’oro presente in tre co-lorazioni. Ovvio che, ogni versione può essere perso-nalizzata creando un pezzo unico per la coppia. In fatto di moda il colore bianco oggi è il più richiesto ma la tendenza principale è quella di trasformare la fede nuziale fem-minile in un vero e proprio gioiello. Si può variare con i materiali, dove in al-ternativa all’oro esistono versioni in plati-no o titanio, ma soprattutto si può arric-chire con uno o più diamanti o un’altra pietra preziosa…dipende ovviamente dal budget. Quello che non può mancare è l’incisione interna in cui devono essere presenti la data del matrimonio e il nome dell’altro. Dediche particolari o nomi-

gnoli amorevoli è preferibile inciderle sull’anello di fidanzamento. Ho già an-ticipato che le fedi nuziali sono a carico dello sposo ma in molte regioni italiane è consuetudine che siano i testimoni a donarle come regalo di nozze. E’ impor-tante però che siano sempre gli sposi a scegliere il modello che si preferisce. E chi custodisce le fedi? Come da cliché lo sposo deve affidare le fedi al testimone, ma deve essere la madre della sposa a si-stemarle nel cuscino portafedi, legate da un nastro, mentre il paggetto dovrà con-segnarle al sacerdote per la benedizione. Un consiglio importante: siete sicuri di aver scelto la misura giusta per il vostro anello? Aspetto vs domande e curiosità:

orso la l iguor [email protected] oppu-re http://orsolali-guoriwp.altervi-sta.org , guardami su facebook : or-sola liguori, alla prossima settima-na. Eventi mese di NOVEMBRE dedicate agli sposi: è SPOSA Dal 9 a 18 presso Magic World LI-COLA (NA), Sì

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La FEDE NUZIALE: Simbologia e Tendenza

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11il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

R U B R I C A F I S C A L E

La detrazione spetta per un solo veicolo.a cura della Dott.ssa Giuliana Di Caprio

Il governo ha previsto una serie di tagli alle detrazioni IRPEF, cioè alla possibi-lità del contribuente di detrarre in sede

di dichiarazione dei redditi alcune spese so-stenute. Tra le detrazioni, che fino allo scorso anno erano previste, c’era la possibilità di de-trarre al 19% le spese relative all’acquisto di un auto per un disabile. La buona notizia è che le agevolazioni per i disabili nel set-tore auto sono con-fermate, in quanto non rientrano nei tagli previsti dal Ddl di stabilità. Ma quali sono le condi-zioni per accedere a questi sconti? La detrazione spetta per un solo veicolo e su una spesa massima di € 18.075,99. La detrazione puo’ essere uti-lizzata in un solo anno oppure puo’ essere ra-teizzata in quattro rate annuali di pari impor-to. Se il disabile ha necessità di adattamento del veicolo, in quanto presenta ridotte capa-cità motorie, oltre ai € 18.075,99 potrà scari-care anche le spese per interventi straordinari di adattamento al propri handicap, necessari

Confermate le detrazioni per l’AUTO DEL DISABILE

all’utilizzo dell’auto. La detrazione inoltre potrà riguardare anche le spese di riparazione straordinaria, ma solo fino al contenimento della spesa complessiva negli € 18.075,99, cioè se si spende per l’acquisto dell’auto € 12.000, si potrà scaricare altri 6.075,99 per le spese di riparazione straordinaria, nell’arco dei quattro anni dall’acquisto. A chi dovrà es-sere intestata la spesa? Se il disabile possiede propri redditi ,tali da non essere fiscalmente a carico di altri, la fattura dovrà essere intestata a lui. Se invece possiede redditi superiori a € 2.840,00 la fattura dovrà essere intestata al disabile o alla persona della famiglia che ha

sostenuto la spesa. I benefici fiscali si applicano una sola volta nei quattro anni dall’acquisto dell’auto. Il con-tribuente non puo’ quindi vendere l’au-to, comprarne un’al-tra e beneficiare di un altro sconto pri-

ma dei quattro anni. Le uniche ipotesi in cui si puo’ beneficiare nuovamente dello sconto prima dei quattro anni sono: cancellazione dal Pubblico registro automobilistico per fur-to o demolizione. Inoltre, se l’auto che ha be-neficiato delle detrazioni viene venduta pri-ma dei due anni dall’acquisto il contribuente dovrà restituire i benefici fiscali ricevuti. Questa disposizione non si applica se il di-

sabile cede il veicolo per acquistarne un altro su cui deve realizzare nuovi adattamenti , resi necessari a seguito di mutamenti del proprio handicap. Le tipologie di disabili a cui sono riconosciute le agevolazioni nel settore auto: 1) non vedenti e sordi; persone con handi-cap mentale; 3)soggetti con gravi capacità di deambulazione; 4) disabili con ridotte capa-cità motorie. I disabili di cui alle ultime due ipotesi sono quelli che si trovano in una si-tuazione di handicap grave certificata ai sen-si dell’art. 3 della legge 104/92. Le persone che hanno una limitazione permanente della capacità di deambulare (ipotesi n.3) hanno diritto alle agevolazioni senza nessun’altra prova che la certificazione della loro invali-dità. Per coloro che invece presente ridotte capacità motorie (ipotesi n.4) hanno diritto alle agevolazioni a condizione che il veicolo subisca degli adattamenti, come ad esempio la pedana sollevatrice, il braccio sollevatore, lo scivolo a scomparsa, cioè tutti quegli ac-corgimenti che abbiano un collegamento funzionale con l’handicap. Ricordiamo infine che oltre alla detrazione Irpef, è prevista la possibilità di scontare l’aliquota iva al 4%, in-vece di quella ordinaria al 21%. Per ottenere l’aliquota agevolata bisognerà presentare la dichiarazione riguardante l’invalidità, cioè il verbale di accertamento della commissione medica. L’iva agevolata potrà essere applica-ta anche agli interventi di adattamento dei veicolo all’handicap specifico del disabile. Per gli interventi di manutenzione ordinaria l’aliquota iva è quella ordinaria in ogni caso. L’ultima agevolazione, ma non meno impor-tante, è l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Per ottenere tale beneficio bisognerà presentare una richiesta presso gli uffici delle Regione entro la scadenza di novanta giorni dal pagamento. Una volta ottenuta l’esenzio-ne ha domanda di rinnoverà automaticamen-te ogni anno.

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il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012 13

R U B R I C A L E G A L E

è anche online!!!

Le visite di controllo post-operatorie.a cura dell'Avv. Luisa Santucci

Egr.avv. il mio medico mi ha invitato presso il suo studio privato per le visite di controllo post-operatorio chiedendomi

il pagamento di 200,00 euro a visita nonostante io abbia pagato un ticket Ma è legale?

Cara Sig.ra, sul punto si è espressa la Suprema Corte con sent. n.40824 del 17.10.12. Il suo caso evidenzia

quanto sia illegale la nostra realtà sanitaria che vede il medico ospedaliero invitare i pa-zienti a recarsi pres-so il proprio studio privato per una visita di controllo post-operatoria a paga-mento percependo così un ingiusto vantaggio a scapi-to del paziente che avrebbe potuto otte-nere la stessa prestazione in sede ospedaliera senza ulteriori esborsi economici rispetto al ticket già pagato. Avendo studiato da poco la sentenza, Le consiglio di denunciare quanto accaduto essendo il medico colpevole di un abuso di ufficio, perché con più azioni ese-cutive del medesimo disegno criminoso, in qualità di medico chirurgo in servizio presso il Reparto di chirurgia di un ospedale pub-blico, come Lei spiega, nello svolgimento del predetto servizio e in violazione del regola-mento di disciplina dell'attività libero pro-fessionale intramuraria dell'ASL, omettendo altresì di astenersi in presenza di un interesse, si è procurato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale. In particolare, sen-za informarLa della possibilità di ottenere

Occhio alle TRUFFE!la medesima prestazione presso il Presidio Ospedaliero, senza ulteriori spese, in quanto detta attività era già remunerata dalla tariffa, onnicomprensiva, corrisposta per il ricovero e l'intervento chirurgico. La condotta de qua secondo la Suprema Corte costituisce abuso d’ufficio. Il delitto in esame ha natura plu-rioffensiva, in quanto è idoneo a ledere, oltre il buon andamento e la trasparenza della P.A., anche il concorrente interesse del privato, nel-la specie paziente destinatario di "visita post-operatoria" a non essere turbato nei suoi di-ritti dal comportamento illegittimo e ingiusto del pubblico ufficiale. Orbene nella presente vicenda si versa in una situazione di maggior disvalore in quanto, il medico, con la visita

post-operatoria in ambito privato, viene a percepire, un in-giusto vantaggio (da doppia retribuzio-ne), con danno del paziente (che viene a versare un emolu-mento già compre-so nel ticket), quale

conseguenza della dolosa e funzionale carenza di informazione, al paziente stesso, della pos-sibilità di ottenere il medesimo risultato tera-peutico in sede ospedaliera, alternativa questa favorevole alla "persona operata", ma da essa non potuta esercitare per doloso difetto di informazione. Secondo l'orientamento della Cassazione civile, il contratto di prestazione d'opera professionale concluso tra paziente e medico e, per esso, tra paziente e struttura sanitaria, rientra nell'ambito di applicazione delle norme di disciplina dei contratti del consumatore (cfr. Cass. civ. sez. 3, Ordinan-za n. 20/2009 Rv. 606960), ed il concreto relazionarsi tra medico curante e paziente va valutato come 'contratto di protezione' (cfr. Cass. civ. Sez. 3, Ordinanza 6824/2010 Rv.

612052) nel quale la posizione dell'ammala-to si qualifica come quella di un contraente debole. Infatti l'oggetto del contratto d'ope-ra (che regola il rapporto paziente struttura ospedaliera) è l'esito chirurgico nella sua globalità, il quale risulta dallo stesso pazien-te economicamente supportato con il versa-mento del ticket, senza necessità di ricorrere all'ambulatorio privato del chirurgo, al quale compete l'obbligo di 'concludere' l'intervento professionale nella sede naturale, ospedaliera, e senza ulteriori esborsi economici non do-vuti, a meno che sia lo stesso paziente che opti, 're cognita', per tale soluzione, volendo che l'autore della visita post-operatoria sia lo stesso medico che ha praticato l'intervento. In altre parole il chirurgo era tenuto a definire il 'rapporto terapeutico' con Lei all'interno della struttura ospedaliera in quanto, come ampiamente emerso agli atti, la visita 'post-operatoria' faceva parte dell'accordo nego-ziale per cui era stato versato il ticket. A tale obbligo contrattuale, corrispondeva l'interesse del Presidio ospedaliero all'esatto ed integrale adempimento della prestazione terapeutica, data dalla 'visita post-operatoria intra moe-nia', anche se non necessariamente ad opera del chirurgo che aveva materialmente opera-to. Se deciderà di agire potrà recarsi anche alla sede del Codacons Casoria sito alla Cittadella di Casoria, in quanto, i professionisti che lì collaborano espletano molte pratiche a tutela del malato

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14 il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

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Grande successo per Tina Piccolo con il PREMIO ALLA CARRIERAPremiati tra gli altri i giornalisti Emilia Sensale, Giuseppe Nappa e il Prof. Antonio D’Addio.a cura della Redazione

Il Premio Internazionale Tina Piccolo L'Olimpiade dell'Arte e della Scienza si è tenuto, Sabato 10 Novembre 2012, a

partire dalle ore 16:00, presso Villa Buonan-no di Cercola. Hanno partecipato tantissimi esponenti della politica, dello spettacolo, della stampa, della cultura e dell'arte che hanno ri-cevuto un premio per la loro prestigiosa car-riera. Promotrice e Organizzatrice dell'evento la poetessa, Dott.ssa Tina Piccolo. Madrina dell'evento è stata la cantante, attrice e pit-trice Anna Calemme vincitrice del Festival di Napoli su Rete 4 con la canzone "Vorrei" che ci dedica una bellissima “J te vurria vasà” , anche lei premiata per la sua brillante carriera. L'evento è stato presentato da Ralph Stringile per la parte dei letterati, da anni presentatore ufficiale del "Salotto Culturale Tina Piccolo". La parte speciale dei premi è stata affidata al presentatore e attore Gabriele Blair che vanta un curriculum di tutto rispetto come "Vivere" su Canale 5 e la "Squadra" su Raitre coau-

divato dalla presenza di Annamaria Pecoraro e Giuseppe Covino, naturalmente premiato alla carriera anche lui dalla poetessa. Coor-dinamento Stampa dell' intero evento è stato affidato al conduttore e giornalista della pre-stigiosa rubrica “Occhio All’Artista” di appro-fondimento sul mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo Giuseppe Nappa, premiato con un bellissimo leone d’argento (uguale per tutti gli ospiti) per i suoi meriti artistici e culturali. Una serata ricca di emozioni e di tantissima cultu-ra, poesia e canzoni. Tantissimi i pre-miati, tra cui: Il Ma-estro Angelo Mosca che ci ha deliziato suonando la sua me-ravigliosa fisarmonica, Luca Allocca con la sua straordinaria chitarra, ancora il giornalista vice direttore dello “Strillo” Antonio D’Addio , Gianni Mattioli del quotidiano il “Roma” , Alberto del Grosso di Positano News, Gaeta-no Cerrito dell’Altra Italia, Mery J per quan-to riguarda radio punto zero, la giornalista Maria Grazia Porceddu, il cantante e attore Massimo Masiello che ci ha regalato anche una sua bellissima performance, ancora Pa-squalino Maione anche lui in una bellissima esibizione canora, direttamente da “Un Posto

al Sole” la straordinaria Rosella ossia Giorgia Gianetiempo, Corrado Taranto premiato con una bellissima opera di Massimo Pacilio an-che lui premiato alla carriera dalla poetessa, il giornalista Fabio De Rosa, Saverio Gatto dell’Associazione “Nuovi Angeli”, Eugenio Cuniato Presidente del Salotto Culturale Tina Piccolo, l’attore Vincenzo Soriano, i po-eti Rosaria Cerino, Dora della Corte, l’attrice Lucia Oreto e Rachele Esposito , l’assessore del Comune di Casalnuovo Salvatore Eric-chiello, il Cav. Domenico Cannone dell’Ac-cademia Federico II di Napoli, Pasqualina Genovese dell’Accademia Francesco Petrarca, l’Associazione “Arcobaleno della Vita” sem-pre pronti a regalare un sorriso, il Leo Club di Pomigliano D’Arco, il giovane artista Mirko

Stella che ha dedica-to una canzone del suo album “E’ Tempo di Musica” alla gran-de poetessa Tina Pic-colo “Si c’amma las-sà”, lo scrittore Avv. Antonio Masullo per il suo capolavoro “Namastè”, la giorna-lista Emilia Sensale,

la giornalista Rosa Leone, la Redazione di Donne Manager di Napoli, i Vesuvius di Bru-sciano e l’attore Rosario Verde. Le foto della serata sono state scattate dal fotographer dei Vip Thomas Esposito, e da Roberto Minini conosciuto come “ArtsPhoto Graphic”. Non sono mancati ovviamente i riconoscimenti e ringraziamenti alle forze dell’ordine. Una vera è propria maratona di premiazioni, una gran-dissima Olimpiade dell’Are e della Scienza, una serata ricca di emozioni e di tantissima cultura, poesia e canzoni.

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il giornale di Casoria • Domenica 18 novembre 2012

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U L T I M A P A G I N A

Anno II - Numero 30Domenica 18 novembre 2012

Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 15 novembre 2012.

[email protected]. 081 7588818 - 3358270557

Inserto di Napolincasa News

Aut. Tribunale di Napolin. 0062 del 30/09/2005

Editore: Carlo De VitaVia S. Di Giacomo, 6/8 - 80026 Casoria (NA)

[email protected]

Direttore responsabile: Giuseppe Storti

Segreteria di redazione:Imma D'Angelo - Anna Baratto

[email protected]

Direzione e redazione:Via S. Di Giacomo, 6/8

80026 Casoria (NA)Tel. 081 7588818

Progetto grafico, impaginazione e stampa:Grafis print s.a.s.

Via A. Lauro, 1/5 - Casoria (NA)Tel. 081 7382350 - www.grafisprint.com

PANORAMACASORIANO

Presentazione il 24 novembre nella basilica di San Mauro “RESPIRO” raccolta di poesie di Francesco Gemito di Angela Uliano

“Respiro” di Francesco Gemito è una raccolta di poesie, un libro breve e intenso pubblicato dalla casa editrice

Marco Del Bucchio. Entrare nel cuore di un libro che viene scritto con l'unico intento di non lasciare più tacere i propri sentimenti in modo che chi vuole può ascoltare e condividere le emozioni, è fa-cile e nello stesso tempo complesso. Fran-cesco Gemito, scrittore e collaboratore de “Il Giornale di Casoria” è già al suo terzo libro di poesie, posa il suo sguardo sulla realtà cogliendo l'intensità del momento, carpendo l'attimo, raccontando il tutto con armonia, mostrando la sua sensibi-lità. Sensibilità che si evidenzia in ogni suo scritto, in ogni sua parola mettendo a nudo la sua anima. Il libro è dedicato alla madre e sarà presentato il 24 novembre nella sala “padre Ludovico” all'interno della basilica di San Mauro Abate alle ore 17,00 alla presenza di autorità locali.

AVVISO

La collaborazione è aperta a tutti ed è a titolo gratuito. L’editore non è obbliga-to alla pubblicazione degli articoli per-

venuti. Le lettere indirizzate al giornale non devono superare le trenta righe dattiloscritte, devono essere firmate e riportare indirizzo e numero di telefono dell’autore. Ai sensi delle vigenti leggi in materia di stampa,e delle nor-me di deontologia professionale non possono essere pubblicate lettere o messaggi anonimi e/o i cui autori non siano identificabili, tramite indirizzo completo e recapito telefonico. Non saranno pubblicati articoli scritti a mano per i quali si richiede una digitazione interna. Il materiale pervenuto in redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito.

COMUNE DI CASORIA

Assessorato alla Cultura

Biblioteca Comunale

“Mons. Mauro Piscopo” via A. Moro,

La S.V. è invitata alla presentazione del nuovo

libro di

FRANCESCO IODICE “L’ATTIMO FATALE”

Giovedì 22 novembre 2012 ore 17.00

Introduce: Luisa Marro

assessore alla cultura

Presentano: Franco Palladino e

Salvatore Maglione Lettura di alcuni brani dal libro: Tina Femiano

attrice Coordina: Tommaso Arcella

Intervento finale dell’Autore

L’Assessore alla cultura Il Sindaco

Luisa Marro Vincenzo Carfora

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