il giornalino della sangiovannese numero 1

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LE REGOLE DEL FUORIGIOCO L'off-side è la regola più complessa e di difficile interpretazione del gioco del calcio. Immancabilmente nascono dubbi che non saranno mai eliminati fino a quando gli arbitri non saranno supportati dalla tecnologia. In ogni caso, per ora tutto viene demandato al direttore di gara e in particolare ai suoi assistenti. Nel corso degli anni questa regola ha subito numerose variazioni per rendere più spettacolare il gioco, però, a volte, questo ha contribuito a confondere le idee anche agli addetti ai lavori. Un giocatore è in fuorigioco quando, al momento in cui il pallone viene calciato da un compagno, non vi sono tra lui e la linea di porta almeno due giocatori avversari, tra i quali non necessariamente il portiere, a meno che non si trovi nella propria metà campo, o che il pallone non gli provenga direttamente da calcio d'angolo, da rinvio o da rimessa laterale, ovvero si trovi dietro la linea del pallone. Nel fuorigioco è importante il grado di influenza del giocatore nell'azione. Da qui nasce il fuorigioco passivo o attivo. Nel primo caso non è sanzionabile il giocatore che si disinteressa all'azione, oppure se la sfera I GRANDI MITI DEL CALCIO Il fuoriclasse si chiama Edson Arantes do Nascimento, più comunemente conosciuto come Pelè. Questo campione vede la luce il 23 ottobre del 1940 in una modesta casa di Tres Coracoas, nello Stato di Minas Gerais, condotta dal padre Joao Ramos, conosciuto con il soprannome di Dondinho. Un giocatore di discreta fama, prima giocatore dell'Atletico Mineiro e successivamente dello Sport Club Baurù. Il piccolo Edson, come la maggior parte dei bambini brasiliani, ama il calcio e gioca accese partite a piedi scalzi con i suoi coetanei nella "pelada", ed è proprio durante una di queste interminabili sfide che gli amici cominciano a chiamarlo Pelè, un nome breve per un fuoriclasse immenso che caratterizzerà un'epoca compresa tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta e che rimarrà inciso a caratteri indelebili nella mente degli sportivi di tutto il mondo. il ragazzo ha talento, la palla rimbalza e si smorza dolcemente tra i suoi piedi. il suo fisico robusto ed elastico e le gambi possenti gli permettono scatti, cambi di direzione e di velocità che lo rendono imprevedibile. Pelè dalla strada passa alla squadretta del quartiere, poi al Baquinho e, successivamente al Noreste. Pelè ha quasi 16 anni e il suo talento naturale continua ad affinarsi, l'attento e sapiente Elba da Padua, detto "Tim", allenatore del Bangù di Rio de Janeiro, capisce che per quel giovane è arrivato il momento del grande salto. E' nel 1956 "Tim" porta Pelè al Santos per un provino. Così il ragazzo entra nei ranghi del prestigioso club carioca, al quale resterà fedele per tutta la carriera e regalerà nelle 1783 partite disputate 1262 gol. Non ancora sedicenne, Pelè debutta in prima squadra il 7 settembre del 56 in una amichevole. Ma all'inizio della stagione seguente parte da titolare e si aggiudica subito la classifica dei cannonieri, mettendo assegno 24 reti, nello stesso anno viene convocato nella Seleçao, in vista della partita con l'Argentina per la coppa Roca. Pelè entrerà nella ripresa e realizzerà il gol-partita per i brasiliani. Intanto nel club di Rio, l'anno successivo, comincia a raccogliere il primo di innumerevoli trionfi, diventando campione dello Stato di San Paolo. Ma il 1958 è un anno fondamentale per Pelè, è la stagione della sua consacrazione a livello mondiale. Il palcoscenico è il campionato del mondo in Svezia. Pelè entra in scena alla terza partita contro l'U.R.S.S. La Seleçao vincerà 2-0 con una doppietta di Vavà, e Pelè, con il suo campionario di dribbling, finte e palleggi è uno spettacolo nello spettacolo. Nei quarti il Brasile supera il Galles, grazie ad una strepitosa marcatura di Pelè, che prima ubriaca l'avversario e poi lascia partire un gran tiro. In semifinale contro la Francia, è ancora Pelè a risolvere la gara. Il campioncino del Santos si scatena nella ripresa e in 23 minuti realizza una fantastica tripletta. In finale il Brasile batte la Svezia 5-2 e Pelè incanta il pubblico e diventa il più giovane campione del mondo della storia del calcio. Pelè è nel gotha del calcio mondiale e quando si presenta ai mondiali del Cile nel 62, gli sportivi coniano per lui i soprannomi più suggestivi, come 'La perla nera' e 'O Rey'. Ma la sua condizione fisica non è al meglio, e paga l'attività massacrante a cui è stato sottoposto negli ultimi anni. Nella prima gara regala al pubblico un gol- capolavoro, ma nella successiva si procura un forte stiramento all'inguine e per lui il campionato è già finito. Mondiali Il giornalino della Sangiovannese

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LE REGOLE DEL FUORIGIOCOL'off-side è la regola più complessa e di difficile interpretazione del gioco del calcio. Immancabilmente nascono dubbi che non saranno mai eliminati fino a quando gli arbitri non saranno supportati dalla tecnologia. In ogni caso, per ora tutto viene demandato al direttore di gara e in particolare ai suoi assistenti. Nel corso degli anni questa regola ha subito numerose variazioni per rendere più spettacolare il gioco, però, a volte, questo ha contribuito a confondere le idee anche agli addetti ai lavori. Un giocatore è in fuorigioco quando, al momento in cui il pallone viene calciato da un compagno, non vi sono tra lui e la linea di porta almeno due giocatori avversari, tra i quali non necessariamente il portiere, a meno che non si trovi nella propria metà campo, o che il pallone non gli provenga direttamente da calcio d'angolo, da rinvio o da rimessa laterale, ovvero si trovi dietro la linea del pallone. Nel fuorigioco è importante il grado di influenza del giocatore nell'azione. Da qui nasce il fuorigioco passivo o attivo. Nel primo caso non è sanzionabile il giocatore che si disinteressa all'azione, oppure se la sfera viene calciata verso una zona del campo dove il giocatore non può arrivare, mentre la posizione di fuorigioco deve essere fischiata se il giocatore interviene nell'azione, trae vantaggio dalla sua posizione o influenza un avversario. In linea con l'avversario più avanzato degli ultimi due, il giocatore non è in fuorigioco. E' invece in posizione irregolare il calciatore che sopravanza il penultimo giocatore con una parte del corpo con il quale possa giocare il pallone, quindi: testa, gambe e busto.

I GRANDI MITI DEL CALCIOIl fuoriclasse si chiama Edson Arantes do Nascimento, più comunemente conosciuto come Pelè. Questo campione vede la luce il 23 ottobre del 1940 in una modesta casa di Tres Coracoas, nello Stato di Minas Gerais, condotta dal padre Joao Ramos, conosciuto con il soprannome di Dondinho. Un giocatore di discreta fama, prima giocatore dell'Atletico Mineiro e successivamente dello Sport Club Baurù. Il piccolo Edson, come la maggior parte dei bambini brasiliani, ama il calcio e gioca accese partite a piedi scalzi con i suoi coetanei nella "pelada", ed è proprio durante una di queste interminabili sfide che gli amici cominciano a chiamarlo Pelè, un nome breve per un fuoriclasse immenso che caratterizzerà un'epoca compresa tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta e che rimarrà inciso a caratteri indelebili nella mente degli sportivi di tutto il mondo. il ragazzo ha talento, la palla rimbalza e si smorza dolcemente tra i suoi piedi. il suo fisico robusto ed elastico e le gambi possenti gli permettono scatti, cambi di direzione e di velocità che lo rendono imprevedibile. Pelè dalla strada passa alla squadretta del quartiere, poi al Baquinho e, successivamente al Noreste. Pelè ha quasi 16 anni e il suo talento naturale continua ad affinarsi, l'attento e sapiente Elba da Padua, detto "Tim", allenatore del Bangù di Rio de Janeiro, capisce che per quel giovane è arrivato il momento del grande salto. E' nel 1956 "Tim" porta Pelè al Santos per un provino. Così il ragazzo entra nei ranghi del prestigioso club carioca, al quale resterà fedele per tutta la carriera e regalerà nelle 1783 partite disputate 1262 gol. Non ancora sedicenne, Pelè debutta in prima squadra il 7 settembre del 56 in una amichevole. Ma all'inizio della stagione seguente parte da titolare e si aggiudica subito la classifica dei cannonieri, mettendo assegno 24 reti, nello stesso anno viene convocato nella Seleçao, in vista della partita con l'Argentina per la coppa Roca. Pelè entrerà nella ripresa e realizzerà il gol-partita per i brasiliani. Intanto nel club di Rio, l'anno successivo, comincia a raccogliere il primo di innumerevoli trionfi, diventando campione dello Stato di San Paolo. Ma il 1958 è un anno fondamentale per Pelè, è la stagione della sua consacrazione a livello mondiale. Il palcoscenico è il campionato del mondo in Svezia. Pelè entra in scena alla terza partita contro l'U.R.S.S. La Seleçao vincerà 2-0 con una doppietta di Vavà, e Pelè, con il suo campionario di dribbling, finte e palleggi è uno spettacolo nello spettacolo. Nei quarti il Brasile supera il Galles, grazie ad una strepitosa marcatura di Pelè, che prima ubriaca l'avversario e poi lascia partire un gran tiro. In semifinale contro la Francia, è ancora Pelè a risolvere la gara. Il campioncino del Santos si scatena nella ripresa e in 23 minuti realizza una fantastica tripletta. In finale il Brasile batte la Svezia 5-2 e Pelè incanta il pubblico e diventa il più giovane campione del mondo della storia del calcio. Pelè è nel gotha del calcio mondiale e quando si presenta ai mondiali del Cile nel 62, gli sportivi coniano per lui i soprannomi più suggestivi, come 'La perla nera' e 'O Rey'. Ma la sua condizione fisica non è al meglio, e paga l'attività massacrante a cui è stato sottoposto negli ultimi anni. Nella prima gara regala al pubblico un gol-capolavoro, ma nella successiva si procura un forte stiramento all'inguine e per lui il campionato è già finito. Mondiali amari per 'O Rey' anche nel 66' in Inghilterra. Il bulgaro Zechev gli mette fuori uso il ginocchio destro, Pelè e il Brasile vanno subito fuori. La rivincita arriva quattro anni dopo in Messico, dove a farne le spese in finale è l'Italia. Pelè aggiunge un nuovo primato alla sua ricca collezione, è l'unico giocatore ad aver vinto tre campionati del mondo. O Rey è una leggenda vivente e quando annuncia il suo ritiro dalla nazionale, nella quale ha militato 110 volte e segnato 95 reti, per poco in Brasile non scoppia una rivoluzione. La sua festa d'addio allo stadio Maracanà, il 18 luglio 1971. La sua carriera continua con il Santos, dove conquista l'ultimo scudetto e la classifica dei marcatori nel 1974. dopo una breve sosta torna a calciare i campi da calcio, con la maglia dei Cosmos. Nel campionato nord-americano disputa 99 partite realizzando 85 reti e vincerà un campionato di Lega Dribbling: insuperabile su tutti i punti di vista. Poteva liberarsi di uno o più avversari in spazi ridottissimi. Palleggio: la morbidezza e la naturalezza con cui toccava il pallone sono proverbiali. Più volte superava gli avversari in area facendo passare la palla sopra la loro testa. Acrobazia: le sue doti atletiche, il magistrale colpo d'occhio e la velocità d'esecuzione gli permettevano di concludere a rete con spettacolari sforbiciate e rovesciate aeree. Colpo di testa: seppur di statura non elevata era sicuramente un buon colpitore di testa, grazie alla straordinaria elevazione e al tempismo con cui arrivava sul pallone. Finte: ne possedeva un vasto repertorio da cui attingeva la più adatta valutando in un batter d'occhio la situazione.

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SI INIZIA LA SCUOLASe iniziate un ciclo scolastico passando dalle elementari alle medie, ad esempio, innanzitutto fate attenzione alla prima impressione che date. Da quel momento in poi infatti sarà difficile che i prof cambino opinione, quindi attenti a come vi muovete sin dall'inizio! Curate il look, non siate provocatori o polemici... almeno all'inizio resistete! Altro consiglio: sfruttate le conoscenze. Se quest‘ anno avete professori nuovi cercate informazioni su di loro, chiedete in giro a chi già li conosce e li ha avuti in classe; che carattere hanno, come la pensano politicamente, come trattano gli studenti... cercate di sapere quanto più possibile! In questo modo potrete muovervi meglio e, rispetto loro, sarete avvantaggiati perchè voi conoscete loro ma loro non conoscono ancora voi!

Il ritorno a scuola è forse il momento più traumatico dell'anno perchè, dopo tre mesi di lunghe dormite e giornate spensierate trascorse al mare o in montagna, gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori devono riprendere in mano zaino, libri e quaderni per tornare a lezione. Il rientro a scuola poi è un momento fondamentale perchè spesso si incontrano nuovi professori e insegnanti, e quindi il primo giorno di scuola diventa determinante per dare ai prof la giusta immagine di noi stessi. Vi sentite pronti? Ma come affrontare il ritorno a scuola, eccovi qualche consiglio in modo da superare il primo giorno di scuola senza stress!

Il giornalino della Sangiovannese pagina 2 numero 1

IL CALCIO DEI BAMBINIIl calcio è, senza ombra di dubbio, uno degli sport più amati dai bambini e da moltissimi dei loro genitori (soprattutto dai padri). Non a caso, nel nostro Paese le scuole calcio attualmente accreditate sono più di 8.000 e ogni anno sono circa 300.000 i bambini che iniziano a giocare. Sicuramente sono cifre importanti e ci sarebbe da rallegrarsi per questo amore per l’attività sportiva (è un dato di fatto che lo sport faccia bene ai bambini); purtroppo la realtà non è così rosea dal momento che, come spiegano alcuni istruttori di scuole calcio, “sono sempre meno quelli che lo fanno per divertirsi” e sono sempre di più quelli che “giocano perché vogliono arrivare”. Molte responsabilità per quest’ultimo punto sono da ricercarsi nei genitori che vedono per i loro figli un futuro da campioni, ma basterebbe una semplice analisi dei numeri per scoraggiare molte persone: solo un bambino su 6.000 arriva a esordire in serie A (nel 2016 soltanto 36 bambini cresciuti nei vivai sono approdati nella massima serie); se pensiamo che su 5.000 iscritti a una facoltà importante, ce ne sono almeno 100 che guadagnano come grandi professionisti, ben si capisce come i genitori farebbero meglio a indirizzare i loro figli verso la scuola piuttosto che verso il calcio professionistico.

UNA DELLE PIU' BELLE LEZIONI DI VITA Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola, prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo chiede agli studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d’accordo e dicono di si. Allora il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si. Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Anche questa volta gli studenti rispondono con un si unanime. Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffé al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la... sabbia. Allora gli studenti si mettono a ridere. Quando la risata finisce il professore dice: “Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita…Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l’amore, le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc. La sabbia è tutto il resto: le piccole cose. Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro né per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi il tempo per andare dal medico, vai con il tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito. Ci sarà sempre tempo per pulire casa, per tagliare le erbacce, per riparare le piccole cose… Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. Stabilisci le tue priorità: il resto è solo sabbia”. Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenti il caffè. Il professore sorride e dice: “Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la vostra vita, c’è sempre posto per un paio di tazze di caffé con un amico!”

Anche quest’anno si riparte col Calcio a 5 Femminile. Anche quest’anno col marchio Sangiovannese stampato sul petto, per il terzo anno consecutivo. Certo non sono mancate le difficoltà, sia organizzative che tecniche, e nonostante gli ottimi risultati ottenuti dalle nostre bravissime ragazze, (non tanto per la società, ma dal punto di vista personale, visto che tre nostre ragazze hanno avuto l’onore di essere convocate nella Nazionale Calcio a 5), questo sport stenta ad esplodere, e le atlete a disposizione di mister Iaquinta sono davvero poche. Eppure nella stagione appena conclusa, se il numero fosse stato superiore, avremmo potuto tranquillamente ambire alla vittoria del campionato. Infatti in quasi tutte le partite, le nostre splendide ragazze concludevano in vantaggio il primo tempo, mentre nel secondo, dove la stanchezza si fa sentire, e la possibilità di prendere aria è limitata, lasciavano l’iniziativa avversaria. Pertanto invitiamo ancora una volta tutte le donne di San Giovanni in Fiore a provare ad unirsi a noi, per raggiungere un sogno comune. Per chi fosse interessata Lunedì 26 settembre alle ore 15.30 al Palazzetto, si parte con la preparazione. Buon inizio alle vecchie (si fa per dire) ragazze e soprattutto a quelle donne che amano il calcio e che finalmente hanno deciso di mettersi alla prova dimostrando con i fatti, che le donne possono essere migliori degli uomini anche in questo sport. Buona stagione a tutte

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Il giornalino della Sangiovannese pagina 3 numero 1

25/9/2016 PRIMA AMICHEVOLE STAGIONALE DEI PULCINI DI MISTER ORLANDO E MISTER PERRI RAPPRESENTATIVA CROTONESE – SANGIOVANNESE = 1-2 (5-5) Formazioni; 1° Tempo. Oliverio, Iaconis, Barberio, Madia, Marazita, Perri. 2° Tempo; Oliverio, Belcastro, Maida, Crivaro, Varca, Barberio, Mellozzi 3° Tempo Oliverio, Simari, De Marco, Cimino, Cerminara, De Donato, Damiano. Reti; 1° tempo; Marazita, Marazita, 2° tempo, Varca, Varca, 3° tempo, Cerminara.

Buona la prima direbbe Pier Paolo Pasolini, compianto regista cinematografica. Inizia con una prestazione con i fiocchi la stagione dei pulcini allenata dal duo Orlando/Perri. Infatti, pur conoscendosi ancora da poco, il nutrito gruppo dei pulcini sembra già affiatato. Per ovvi motivi i bravi mister hanno evitato di stravolgere esageratamente i due gruppi, ma nonostante tutto, si appezza un ottima prestazione da parte di tutti. La formazione avversaria è abbastanza competitiva, pur essendo una giovane scuola calcio, la Rappresentativa di Crotone, possiede molti elementi validi, alcuni dei quali di nostra conoscenza, visto che l’anno scorso militavano in altre scuole calcio che abbiamo affrontato. Primo tempo pieno di occasioni da ambo le parti, con Iaconis e Madia intenti a servire palle su palle alle nostre punte, e già al 3’ Marazita servito dal solito Iaconis porta in vantaggio la Sangiovannese, Allo scadere il raddoppio con uno strepitoso goal, ancora Mararita. Secondo tempo fotocopia del primo, con la sangiovannese proiettata in attacco e attenta in difesa, le due reti del nostro piccolo centravanti Varca. Terzo tempo con una grande reazione della squadra Crotonese, infatti perdiamo per 5 reti a 1. in questo caso il goal lo realizza Cerminara. Da segnalare i tanti fraseggi dei singoli, ma anche le ottime giocate collettive. Unica nota dolente le tante clamorose occasioni sottoporta sbagliate, si dovrà lavorare ancora molto ma i presupposti per creare una delle formazioni più forti in circolazione ci sono tutti. Notizie (mister Mario Orlando).

PREGI E DIFETTI DEL CALCIOIl calcio è uno sport divertente; le regole di base sono piuttosto semplici, ci sono degli avversari da evitare, c’è spirito di squadra e spesso una sana competitività, quasi mai ci si annoia durante il gioco o l’allenamento. Anche l’aspetto della socializzazione non è da sottovalutare; il calcio, in quanto sport di gruppo, insegna a condividere con i propri compagni di squadra molti dei momenti felici legati al gioco e all’allenamento e aiuta a creare delle amicizie che in diversi casi vengono portate avanti anche negli anni. Da un punto di vista prettamente fisico, il calcio ha pregi e difetti; per certo aiuta a fortificare gli arti inferiori e rende piuttosto scattanti; in misura minore incrementa la resistenza e potenzia le capacità cardiopolmonari. Per contro, il calcio non permette al bambino uno sviluppo efficiente della muscolatura delle gambe, essendo focalizzato più sulla potenza che sulla più salutistica forza resistente; meno importante la critica di uno scarso sviluppo dei muscoli delle braccia, visto che, salutisticamente parlando, non è così importante. Anche dal punto di vista degli infortuni, il calcio è una disciplina con un certo grado di rischio; gli infortuni legati a questo sport sono abbastanza frequenti; si va da quelli meno gravi, come contusioni ed escoriazioni, a quelli che possono essere più seri come distorsioni, stiramenti o addirittura fratture. Sicuramente i più critici sono quelli ai legamenti e alle articolazioni del ginocchio che spesso hanno esisti irreversibili per tutta la vita. Per quanto concerne l’età, le scuole di pensiero su quando un bambino dovrebbe iniziare a giocare a calcio sono diverse; alcuni autori suggeriscono che i bambini dovrebbero iniziare in età prescolare; altri consigliano i sette anni e altri ancora addirittura fra i 9 e 10 anni, età, queste ultime, che alcuni autori ritengono invece la soglia massima per l’inizio dell’attività calcistica. Molte scuole calcio comunque accettano bambini a partire dai 4 anni; vista la giovanissima età prima di iscrivere il proprio figlio a una scuola calcio qualsiasi è opportuno informarsi con i responsabili per farsi un’idea della serietà della struttura e delle competenze educative e tecniche degli istruttori.

1/10/2016 PRIMA AMICHEVOLE STAGIONALE DEGLI ESORDIENTI DI MISTER LOPEZ DA DIMENTICARE. REAL KROTON – SANGIOVANNESE = 10 – 0 Formazioni; Marano G, Pulice (Marano A), De Donato (Nicolao), Lopez D (Ilario), Serra (Assad), Scarcelli (Barile), Panetta (Mellozzi), Oliverio, Scigliano P.

Risultato davvero troppo esagerato, visto l’andamento della partita. Forse troppo precipitosi in attacco e troppo distratti in difesa, ma certo, il gruppo c’è e credo che gli manchi soltanto un pò di autostima per dimostrare il proprio valore. Ovvio è lecito sottolineare il fatto che la Sangiovannese e lo Jure categoria Esordienti non avevano mai giocato insieme prima d’ora. Che gli allenamenti sono iniziati da appena 20 giorni, che gli schemi e persino i ruoli sono ancora da rivalutare. Certo che questi ragazzi se vengono stimolati però potranno dire la loro. I nostri avversari superiori di numero (il Real Kroton era già una delle più forti e blasonate squadre del crotonese, ma ora grazie alla fusione con la Virtus Crotone lo è diventata ancora di più) hanno potuto alternarsi con più frequenza e alla lunga anche questo fattore è stato determinante. Per la cronaca, primo tempo molto equilibrato, ma a sfiorare la rete per più occasioni è stata proprio la Sangiovannese, ma allo scadere da uno svarione di De Donato nasce la prima rete. Subito in attacco i bianco rossi con l’intento di rimontare, ma ancora in contropiede arriva il 2 a 0. Stesso destino nel secondo tempo. Unica variante il goal di Panetta, ma l’arbitro annulla poiché aveva già fischiato un calcio di punizione… Terzo tempo esausti, si cerca di fare quel che si può, Oliverio le tenta tutte, assist, cross, tiri ma oggi la dea bendata ci ha abbandonato. 3 a 0, identico risultato per la quarta partita

CATEGORIA PROMOZIONE … IL PRIMO MESE DELLA SILANAPRIMA GIORNATAAtl. Maida – Cariati = 2-1 Belvedere – Città Amantea = 0-1Brutium CS – Silana = 1-2Città di Botricello – O. Acri = 0-1Garibaldina – Cotronei = 0-1J. Roseto – Aprigliano = 1-0Marina di CZ – Filogaso = 1-3San Fili – Promosport = 1-1

SECONDA GIORNATAAprigliano – Atl. Maida = 3-0Cariati – San Fili = 0-4Amantea – Marina di CZ = 2-2Cotronei – J. Roseto = 0-0Filogaso – Brutium = 4-1O. Acri – Garibaldina = 3-0Promosport – Belvedere = 0-0Silana – Botricello = 2-0

TERZA GIORNATAMaida – Cotronei = 3-3Brutium – Amantea = 0-1Cariati – Promosport = 1-1Botricello – Filogaso = 2-1Garibaldina – Silana = 2-3Juvenilia – Acri = 2-0Marina di CZ– Belvedere = 1-4San Fili – Aprigliano = 2-0

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I CAMPIONI SONO POCHISSIMIIl calcio è uno di quegli sport in cui, più che in altri, i genitori riversano le loro speranze di far vivere ai propri figli quella vita da favola che loro non sono riusciti a vivere, complici anche i media che hanno sempre contribuito a “divinizzare” la figura del calciatore, simbolo di successo e ricchezza. Curiosamente, a detta di diversi istruttori di calcio, sono le mamme quelle che spingono più su questo aspetto e talvolta sono proprie e vere “tragedie” quando il proprio figlio non viene fatto giocare o viene sostituito; una spiegazione di questo atteggiamento può essere legata al fatto che, storicamente, la stragrande maggioranza dei maschi hanno giocato a pallone da piccoli e pertanto i padri sono generalmente più obiettivi delle madri nel valutare i propri figli da un punto di vista tecnico (ovviamente ci sono sempre le eccezioni).

Finalmente si torna a giocare. Domenica 11 settembre al Valentino Mazzola, nonostante un clima umido e nuvoloso, si sono ritrovati insieme almeno 150 bambini a tirare calci a saltare e a divertirsi. Si tratta delle categorie Primi Passi, Piccoli Amici, Pulcini e Esordienti. Ormai consolidato, grazie alla fusione delle varie scuole calcio (Jure, Sangiovannese e “Sila Regia”) il rapporto di gemellaggio e unione. Cosa che non può che essere positiva, non tanto per gli adulti, impegnati ad accompagnare i propri figli, ma soprattutto per i ragazzi che finalmente possono giocare nella stessa squadra compagni di classe o di “ruga”.

LA ZONA MISTA E LA ZONA PURALa zona pura della Roma di Nils Liedholm portò una ventata di innovazione nel campionato italiano. Con questo sistema di gioco la Roma vinse lo scudetto divertendo il pubblico e conquistando consensi. Fino agli inizi dei primi anni Ottanta la maggioranza delle squadre giocava con la zona mista, ma cerchiamo di capire gli aspetti tecnico-tattici di ogni tipo di schema. La decisione dell'adozione di uno o l'altro assetto difensivo va presa in virtù di varie considerazioni. Importante è il peso fisico e tecnico complesso su cui si lavora, ovvero, se una rosa è composta da giocatori più dotati sul piano fisico ed agonistico, è preferibile disporre la squadra per una marcatura a uomo. Se invece, si dispone di una squadra più dotata sul piano tecnico che quello fisico, è consigliabile un gioco a zona. Abbiamo parlato di zona pura, mista e marcatura a uomo, cerchiamo di capire queste tre elementari disposizioni sul campo. :: La Marcatura a Uomo: ormai fa parte della storia del calcio. L'allenatore impartisce ordine ben precisi ai calciatori. Dopo avere valutato le caratteristiche di ogni avversario, lo affida ad un suo giocatore con la consegna di stargli incollato. La Zona Mista: il 6 è un libero fisso, con due marcatori, il 5 e il 2, i quali hanno il compito di seguire le due punte avversarie. A centrocampo il 3 è un terzino di fascia, mentre il 7 è un tornante, entrambi non sono impegnati in marcature fisse, ma hanno il compito di impedire gli inserimenti sulle fasce e i cross dal fondo. Il 4 e l'8 hanno il compito di fare filtro a centrocampo coadiuvati dal 10, che oltre a questo deve avviare l'azione di rilancio e rifiniture per le punte. In situazione difensiva il 3, 8, il 4 e il 7 devono marcare a uomo l'avversario. Il 9 e l'11 rientrano a centrocampo per fare un'azione di disturbo ai difensori quando entrano in possesso di palla, ma devono stare attenti a non ripiegare troppo. Solo nei corner o nei calci piazzati l'attaccante va a ridosso della difesa per sfruttare il suo colpo di testa per sgombrare l'area. Nella zona mista tutta la squadra deve giocare corta per chiudere gli spazi alle incursioni avversarie. La Zona Pura: a parte le punte ogni giocatore ha una zona nel quale è responsabile quando un avversario vi entra, quindi viene preso in consegna e marcato ad uomo fino a quando non esce. Questo meccanismo si chiama "cambio della marcatura a scalare". E' importante per i difensori, soprattutto il 2 e il 6, che, quando l'azione si svolge nella zona del numero 6, il 3 e il 4, si spostano verso questo lato del campo, il 2 converge al centro, nella zona del 3, lasciando in consegna libera la sua fascia. Se un avversario si smarca nella zona lasciata libera dal 2, il 2 e il 3 devono arrivare per primi a chiudere il varco, mentre, contemporaneamente, il 4 e il 6 si spostano verso il centro lasciando libero il settore prima occupato. Nella zona pura fondamentale è la diagonale dei difensori. I quattro difensori non devono farsi trovare in linea, ma, se l'azione si svolge sulla destra, il 3 affronta l'avversario e il 4 fa il libero. Se invece l'azione viene giocata da sinistra è il 4 a marcare, mentre il 3 si comporta da libero. Per i centrocampisti e le punte i compiti sono gli stessi della zona mista.

15/9/2016 AMICHEVOLE CATEGORIA ALLIEVI;SANGIOVANNESE – REAL SILANA = 1-1Formazione; Filomarino (Foglia), Verardi (Ferrarelli), Granato, Foglia, Alex ?(Zojiza), Cimino (Iuliano), Greco, Orlando, Pignanelli (De Marco), Costante(Scigliano G), Spanò.

Passano gli anni i mesi i giorni ma la passione per il calcio rimane sempre. Si ritorna a vedere quei ragazzi che abbiamo seguito e accompagnato nei vari campi di gioco della regione. Li ricordiamo ancora quando giocavano tra le file dei Piccoli Amici o dei Pulcini. Ora sono quasi uomini, e continuano insieme a tirare calci da un pallone. Non c’è nulla di più bello. Bellissimo rivedere tra le file della Real Silana il bomber del Cosenza Luigi Curia, Francesco Perri, Diego Mazza o Pignanelli (tra l’altro autore del goal del pareggio finale), o nella Sangiovannese Sasà Costante, Tommaso Orlando o il rientry Piersaverio Greco. Rivedere quei ragazzi già grandi ci rende un po’ malinconici, l’età che avanza, ma felici nel rivederli ancora li, lottare per riuscire a spingere quella sfera nella rete avversaria. E finalmente oggi 15 settembre si ritorna a giocare il calcio che conta. Sangiovannese e Real Silana, eterne rivali che si affrontano in un amichevole che rimane sempre affascinante. Il derby delle scuole calcio di San Giovanni in Fiore. Mister Morrone arbitro D’eccezione, che ha dimostrato di essere attento a tutte le situazioni, e mister Cantisani, che a bordo campo da sfogo a quanto di buono ha insegnato (insieme a mister Giuseppe Cimino) in questa settimana di preparazione. A segno Costante (dubbio fuorigioco) allo scadere del primo tempo per la Sangiovannese, grazie ad un assist di Verardi, e Pignanelli nel secondo tempo per la Real Silana, tra l’altro a detta dal numeroso pubblico e dall’amica Sara Pasculli, un goal veramente bello. Risultato giusto, ma c’è ancora molto ma molto da fare. Il campionato regionale che vedrà le squadre di San Giovanni in Fiore è molto lungo e duro, e certo non basterà lo sforzo di oggi ad avere ragione delle tante squadre che andremo ad affrontare.

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Il giornalino della Sangiovannese pagina 5 numero 1

22/9/2016 AMICHEVOLE DI LUSSO, CATEGORIA ALLIEVI; SANGIOVANNESE – SILANA = 0-5Formazione; Filomarino (Foglia), Verardi (Ferrarelli), Granato, Foglia, Alex ?(Zojiza), Cimino (Iuliano), Greco, Orlando, Pignanelli (De Marco), Scigliano G, Spanò.

Nuovo test amichevole per i ragazzi di mister Cantisani e Cimino. Questa volta con la formazione, per eccellenza, più amata dell’altopiano silano, ovvero per la Silana. La formazione avversaria milita nel campionato di promozione, e nelle prima due partite di campionato ha battuto il Brutium Cosenza in trasferta e il Botricello nelle mura amiche, dimostrando con i fatti di essere una delle squadre che ambisce alla promozione in Eccellenza. I nostri allievi quindi hanno avuto modo di confrontarsi non solo contro giocatori adulti, ma contro una vera squadra di calcio. Ricordiamo che nella Silana militano molti ex Sangiovannese, uomini come Pietro Di Falco, Sirianni, Mirandi Ambrosio, Mosca e cosi’ via. Un inizio non del tutto spumeggiante per i colori bianco rossi, che lasciano l’iniziativa alla Silana che impegna diverse volte il nostro portierone Filomarino, Sembra una semplice partita di allenamento ma col tempo gli allievi iniziano ad affacciarsi con più frequenza nella tre quarti avversaria. Partita bella e piena di spunti da cogliere per le prossime gare. Unico assente del match Costante, infortunatosi in allenamento alcuni giorni fa. Alla fine la Silana vince facilmente, questo era ovvio, ma ciò che dalla tribuna più c’è piaciuto è stato il fatto di vedere i 22 calciatori sul rettangolo di gioco, divertirsi e impegnarsi come una partita vera. Questo è sicuramente un buon auspicio per il futuro. Rivedere gli ex con la maglia della Silana ci rende orgogliosi di aver fatto fino ad oggi un buon lavoro e auguriamo a loro e a tutto il club un futuro pieno di successi, mentre un in bocca al lupo ai nostri Allievi, che tutto sommato hanno dato “filo da torcere” ai nostri compaesani.

E’ iniziato il conto alla rovescia. Manca , ormai, davvero poco all’inizio della nuova stagione calcistica della Calcio Sangiovannese. E anche quest’anno, la società arriva carica di novità. Prima di ogni cosa, dopo diverse riunioni per mettere d’accordo tutti, vecchi e nuovi componenti della ASD Calcio Sangiovannese, è arrivata la tanto sospirata e attesa fusione con lo Jure, della quale si parlava da diversi giorni ma realizzatasi solo da un paio di settimane . Questo evento magico, da tutti i punti di vista, non potrà che portare benefici, non solo ai componenti della società ma anche ai genitori e ai ragazzi che faranno parte di questo gruppo. Ed eccoci a formulare un abbozzo del team che formerà la Sangiovannese della stagione 2016/2017 (salvo imprevisti dell’ultimo minuto). Partiamo dai piccoli amici, raggruppati per fascia di età verranno allenati da mister Giovanni Romano, mister Giuseppe Cimino e Elliani. I pulcini invece dal mitico mister Mario Orlando e Salvatore Perri. Il duro compito di allenare gli esordienti sarà affidato a mister Antonio Venturo, al rientrato mister Giuseppe Pagliaminuta e al mitico Peppino Lopez (ex allenatore della Caccurese). Per i Giovanissimi l’onnipresente mister Piero Di Falco, mentre per gli allievi il direttore tecnico sarà mister Cantisani coadiuvato da mister Cimino. La squadra femminile che quest’ anno militerà in serie C della FIGC verrà allenata ancora da Saverio Iaquinta. Alla segreteria Enzo Pignanelli, responsabile del campo sportivo Vittorio Filomarino, addetto stampa Giovanni Oliverio e in fine ma sicuramente più importante, Giuseppe Audia ancora presidente. LA stagione appena conclusa ci ha dato tante soddisfazioni, sia in campo che fuori. E’ doveroso salutare i tanti allievi che ora sono passatinelle file della Silana, da Mosca a Sirianni, da Scigliano a Di Falco, da De Vuono a Allevato, ma un grosso in bocca al lupo va anche ai miei piccoli esordienti (quest’anno giovanissimi) Giuseppe Orlando e Gianmarco Fragale, che da circa una settimana hanno iniziato ad allenarsi tra i Giovanissimi del Crotone, allenati dall’amico Massimo Cirillo. Ci aspetta insomma una stagione ricca di partite ed eventi. Gli Allievi e con molta probabilità anche i Giovanissimi, disputeranno il campionato Regionale, mentre per gli esordienti (detentori del primato nella fase a gironi nella scorsa stagione) e i pulcini militeranno il campionato provinciale. Per i Piccoli Amici e Primi Passi oltre a tutte le manifestazioni organizzate dalla FIGC di Crotone, giocheranno vari tornei. Anche quest’anno tutte le cronache e le sintesi video di tutte le partite verranno pubblicate nel nostro sito ufficiale wwwcalciosangiovannese.it, Si sta lavorando anche sulla radio per realizzare in collaborazione dei nostri ragazzi, il notiziario sportivo, con interviste e commenti. A breve anche l’ inaugurazione del manto erboso al Campo Sportivo di Cerenzia. In oltre si stà lavorando sulla possibilità di realizzare un giornalino settimanale, e l’ipotesi di un cortometraggio, dove i protagonisti saranno i nostri/vostri ragazzi. Sperando di poter rendere al massimo, auguriamo a tutti un buon inizio, convinto che non sarà per niente facile, tutta la ASD Calcio Sangiovannese cercherà di mettercela tutta perché possa essere una stagione migliore di quella precedente, ricca di successi e soddisfazioni, all’insegna del buon umore.

Proverbio Sangiovannese;

1) Pne muellu e ligna siccata povera casa ruvinata2) Si sta buenu ccu llu giudice un te serva ll’avvucatu3) Stella u pere pe quntu e luangu u passu4) Tutti piensuri alli fatti sue, sulu a m-mma e pronta

a patire5) Cchiu e grossa a nave cchiu è dnne a vela.6) Si u cippu venatrasutu u matrimonio

venaconclusu, ma si resta ravanti a porta è signu e mala sorte...

7) Chine te vira te pruvvira, chine te tena te mantena.

8) Chine sparagna e oje a domni soaragna pe gatti e pe cani

9) Si me pigliave amio cu na rosa te tenia, ta pigliatu stu pecuraru, notte e jurnu nta nu pagliaru

10) Na caricca fatta cu ccore vala cchi e cientu parole

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Il giornalino della Sangiovannese pagina 5 numero 1

15/10/2016 2° GIORNATA CATEGORIA ALLIEVI SANGIOVANNESE – SILA REGIA = 1 - 1Formazione; Filomarino, Verardi, Greco, Ferrarelli, Aiello, Spanò, De Marco, Granato, Costante. In panchina; Foglia, Zojiza, Foglia, Loria, Cimino, Scigliano, Pignanelli Rete; Cimino

Prima partita di campionato in casa , partita bellissima piena di colpi di scena,per la Sangiovannese nella categoria Allievi, che inizia ad avere una propria identità. Dopo un periodo un po contorto nell’organizzazione interna del gruppo, e dopo la prima partita di campionato che ha visto una disfatta davvero esagerata, arriva il sereno. Infatti analizzando il match, credo che il risultato di parità, contro la formazione proveniente da Petilia, sia il più giusto, anche se le occasioni fallite degli ospiti sono state molto più numerose. La squadra allenata da mister Laratta, raggiunge il Valentino Mazzola di San Giovanni in Fiore, con una vittoria in attivo. E sicuramente una delle squadre più forti del campionato, lo dimostra il fatto, che l’anno scorso, ha raggiunto senza fatica il secondo posto nel campionato regionale. Il derby silano è stato sempre molto affascinate, e anche questa partita è molto sentita dagli atleti. Partono bene i ragazzi della Sangiovannese che con il duo Costante Orlando in avanti hanno messo in difficoltà la retroguardia avversaria, ma nelle ripartenze gli ospiti sono sempre pericolosi, ed è grazie al portiere Filomarino (in giornata di grazia), e alla dea bendata,che la formazione avversaria non va in vantaggio. Intorno al 25’ su un calcio piazzato, a mio avviso assegnato generosamente, l’azione del goal ospite. Tiro sottoporta, batti e ribatti, e il tiro decisivo in rete e quello del centravanti avversario. La Sangiovannese non ci stà e prova ad agguantare il pari, ma gioca solo di cuore, e non impegna quasi mai il portiere ospite. Nel secondo tempo ancora la formazione di casa a tentare di raggiungere il goal, ma è solo su un tiro sbilenco, che Cimino trova il goal del pari. Su manovra di contropiede infatti, Cimino prova a lanciare Costante, la difesa ospite, compreso il portiere, pensano a un fuorigioco, che molto probabilmente c’era, ma l’arbitro non fischia, ritenendo il calciatore in posizione non determinante. Quindi il pallone carambola in rete, per il goal beffa dell’anno. Gli ospiti dopo un attimo di sbandamento e incitati dall’ottimo Lino Laratta, si gettano all’assalto, ma come già detto, un po grazie alla bravura del ottimo Filomarino, un po grazie alla difesa che è riuscita, nonostante il blasone delle punte avversarie, a reggere bene, un po per la giornata negativa degli attaccanti ospiti, hanno saputo mantenere un pareggio che all’inizio del match nessuno sperava. Pari giusto. Dal nostro punto di vista i margini di miglioramento dei ragazzi di mister Pagliaminuta sono notevoli. Ma c’è molto da lavorare.

Il ruolo dell’ allenatore nella categoria Pulcini . Molte volte ho riflettuto sull’effettivo ruolo dell’allenatore nella categoria pulcini che ancora in molti (e purtroppo) al giorno d’oggi non percepiscono. Nella scuola calcio l’allenatore deve essere un educatore. Vediamo, a mio avviso, quali sono i ruoli dell’educatore in questa categoria molto complessa e psicologicamente articolata. Il tecnico giovanile deve sapere che il suo operato deve avere una valenza formativa e deve sapere, inoltre, modificare le sue proposte organizzative, tenendo conto della caratteristiche dell’età dei piccoli calciatori, che egli è chiamato ad allenare. Trattare i bambini ed i giovani calciatori da piccoli adulti: proporre un programma adatto ai grandi ma con carichi ridotti o semplificati, è sbagliato e rischiamo di commettere errori gravi. Tale sistema nuoce gravemente alla crescita tecnica e psicologica dei bambini. Troppi (ed io aggiungo purtroppo) sono gli allenatori “malati” di agonismo e protagonismo in questa categoria, dove l’attività principale resta la formazione tecnica, tattica, coordinativa e cognitiva; a tutto ciò non si può fare a meno rispetto alle metodologie che vengono utilizzati negli adulti completamente diversi. Un bravo educatore della scuola calcio e del settore giovanile deve far apprendere in maniera semplice gli obbiettivi prefissati ; far vedere come viene eseguito il gesto tecnico (da solo non basta) e cercare di saperlo trasmettere in modo semplice e corretto. Il bambino vuole un allenatore giovane e simpatico, perciò il compito dell’educatore è quello di adattarsi alle esigenze dei bambini e non il contrario. Bisogna tornare indietro nel tempo con la propria mente, bisogna ritornare bambini e vedere le cose nella loro prospettiva. Bisognerebbe improntare gli allenamenti attraverso giochi, inserendovi tutti quegli aspetti tecnici, tattici, psicologici e motori che il calcio a questi livelli richiede. L’educatore deve chiedersi sempre: Perchè svolgo un determinato esercizio? Cosa vado a sollecitare nel bambino? Arricchire in pratica le conoscenze che li compete avendo sempre una costante sete di sapere e conoscere. In conclusione noi educatori dobbiamo memorizzare e imparare che ogni volta che ci avviciniamo al campo siamo noi che andiamo a giocare con i bambini e non viceversa. Così facendo la prospettiva è decisamente diversa e i bambini cresceranno giorno dopo giorno.

CARIATI – SILANA = 1 - 3Formazione; Mazza, Abruzzino, Iaquinta, Fico, Ferrarelli, Trinni, Virianni, Mosca, Mirandi, Zojza, Di Falco, Curia, De Vuono, SciglianoReti Di Faclo 3

Ottima anche la prima giornata del campionato Juniores della Silana, che vede tra le proprie file un gran bel gruppo di ex calciatori della Sangiovannese. Infatti i ragazzi di mister Benincasa si aggiudicano il match vincendo a Cariati per 3 reti a 1. Per la cronaca, tripletta del mitico cannoniere Pietro di Falco che dopo aver fallito un calcio di rigore, in un campo indecente, che era reso ancora più brutto dall’acquazzone che si era abbattuto durante e prima della partita, si è scatenato, disintegrando la difesa di casa

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La prossima puntata tra 15 giorni

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Il giornalino della Sangiovannese pagina 6 numero 1

Paragonato a Kaká e soprattutto a Lamela nel fisico e nel modo di giocare, è prevalentemente un trequartista esterno, tecnicamente molto dotato, infatti è uno dei pochi calciatori a saper utilizzare la rabona in movimento e può giocare anche come attaccante esterno a sinistra e a destra sfruttando il suo mancino. Ha giocato a calcio a 3 fino a 5 anni e i movimenti di questo sport influenzano il suo modo di giocare a calcio. Nella stagione 2015-2016, usato soprattutto come ala destra, si caratterizza per lo spiccato senso del gol che lo porta ad essere una delle giovani rivelazioni del campionato. La sua caratteristica è quella di partire da destra per poi accentrarsi e colpire sul palo lontano sfruttando il suo mancino preciso.

PAOLO PANETTA 2/1/2004 San Giovanni In Fiore(esordienti-giovanissimi) Fascia destra

CARRIERA;

2010/2011 SANGIOVANNESE 22/112011/2012 SANGIOVANNESE 33/182012/2013 SANGIOVANNESE 51/092015/2016 SANGIOVANNESE 35/132016/2017 SANGIOVANNESE2017/2018

1° Torneo città di Crotone 12/12/20101° Polisportiva Scandale Cup 9/4/20113° Torneo di Pasqua,Crotone 27/4/20113° Tor. provinciale,Mesoraca 1/5/20111° Torneo Città di Vibo Vale 28/3/20122° Torneo Olimpia Ionio Cup 4/4/20121° XI Torneo Sila, Camigliate. 4/6/20121° Manifestazione Reggio C. 10/6/20121° XII torneo Sila Camigliate 31/5/2013 3° Toreno Città di Cariati 1/1/20161° Torneo Boca Ionio 22/5/20161° Torneo Città di Cerenzia 10/6/20162° Class. Campionato Esord 15/5/2016

È un‘ elegante prima o seconda punta, dotato di estro e imprevedibilità. È bravo nel contropiede e nel dribbling e riesce a segnare anche dei gol di testa grazie alla rapidità negli spazi brevi e alla sua agilità. Può essere impiegato anche come regista, trequartista o falso centravanti. Ambidestro, è bravo nel proteggere il pallone per far salire la squadra e nel pressare il portatore di palla avversario. Preferisce partire dalla fascia destra del campo per accentrarsi e tirare col suo mancino preciso e potente. È inoltre un buon rigorista e un buon tiratore di calci di punizione.

CARRIERA;

2009/2010 SANGIOVANNESE 09/022010/2011 SANGIOVANNESE 36/272011/2012 SANGIOVANNESE 41/542012/2013 SANGIOVANNESE 55/492013/2014 SANGIOVANNESE 53/592014/2015 SANGIOVANNESE 37/472015/2016 SANGIOVANNESE 49/292016/2017 SANGIOVANNESE2017/2018

1° Torneo città di Crotone 12/12/20101° Polisportiva Scandale Cup 9/4/20113° Torneo di Pasqua,Crotone 27/4/20113° Tor. provinciale,Mesoraca 1/5/20111° Manifestazione S.G.F 13/11/20111° Torneo Città di Vibo Vale 28/3/20122° Torneo Olimpia Ionio Cup 4/4/20121° XI Torneo Sila, Camigliate. 4/6/20121° Manifestazione Reggio C. 10/6/20123° T. calciando all’Ezio Scida 26/5/20031° XII torneo Sila Camigliate 31/5/20133° Manifestazione E. Scida 22/12/20133° Torneo di Natale KR 25/12/20132° Torn. di Pasqua M. Grecia 11/5/20143° Class. Campionato Provin. 7/4/20152° Torneo Petilia Policastro 25/4/20151° Manif. Giovani rossoblu 26/4/20152° Torneo Città di Cirò 17/5/20152° XII torneo Sila Camigliate 31/3/20153° Toreno Città di Cariati 1/1/20161° Torneo Boca Ionio 22/5/20161° Torneo Città di Cerenzia 10/6/20162° Class. Campionato Esord 15/5/2016

IO RAPPO E TU?L’ hip hop è un modo di “stare al mondo”, un insieme di danze, musiche, atteggiamenti, abbigliamento, tipici dei giovani afroamericani che negli anni settanta vivevano in alcuni quartieri di New York. La musica rap, la danza chiamata break dance, il graffitismo, la taglia XL associata a ogni pantalone, anche per chi indossava una S, e a cappellini con la visiera; tutto questo è stato l’hip hop, che ha avuto tra i suoi fondatori musicali il rapper Afrika Bambaataa. L’hip hop è cresciuto nei decenni, fino a comprendere artisti come Eminen e a diventare una vera moda.

L’angolo dei ricordi