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200 1 IL GRUPPO FIAT NEL Bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2001 RELAZIONE SULLA GESTIONE

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Bilancio consolidatoe d’esercizioal 31 dicembre 2001

RELAZIONESULLA GESTIONE

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La Fiat S.p.A. ha adottato l’Euro quale valuta d

esercitando in anticipo tale facoltà, come per

“Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’

da tale data i Bilanci consolidati e d’esercizio

Assemblea degli Azionisti

1 Ordine del giorno

2 Organi di Amministrazione e Controllo

4 Relazione sulla gestione

5 Relazione introduttiva

12 Il Gruppo Fiat

14 Gli eventi dell’anno

16 La Fiat e gli Azionisti

18 La Fiat e le persone

22 La Fiat per l’ambiente

24 La Fiat e l’innovazione tecnologica

26 La Fiat e i clienti

Analisi della situazione economico-finanziaria28 del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio39 ed evoluzione prevedibile della gestione

40 Dati economici e patrimoniali per Settore di attività

41 Andamento della gestione nei Settori di attività

42 Automobili

48 Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

52 Veicoli Industriali

56 Prodotti Metallurgici

58 Componenti

60 Mezzi e Sistemi di Produzione

62 Aviazione

64 Editoria e Comunicazione

66 Assicurazioni

68 Servizi

70 Ferrari e Maserati

72 Corporate Governance

75 Piani di Stock Option

76 Rapporti infragruppo e con parti correlate

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 200178 e distribuzione dividendo

79 Principali società del Gruppo Fiat

Il Bilancio 2001 del Gruppo Fiat può essere consultato su Internetai seguenti indirizzi: www.fiatgroup.com www.bilanciofiat.com

Il Bilancio “on line” contiene informazioni complementari,approfondimenti e tabelle dati acquisibili in formato pdf ed excel.

in milioni di euro 2001

Risultato operativo 318

Risultato prima delle imposte (497

Risultato ante oneri finanziari e tasse (E.B.I.T.) 528

Risultato ante oneri finanziari,tasse e ammortamenti (E.B.I.T.D.A.) 3.408

Risultato netto del Gruppo e di Terzi (791

Risultato netto del Gruppo (445

Posizione finanziaria netta attiva/(passiva) (6.035

Patrimonio netto del Gruppo e di Terzi 13.607

Patrimonio netto dicompetenza del Gruppo 12.170

Autofinanziamento (Risultato netto

del Gruppo e di Terzi più Ammortamenti) 2.089

Investimenti 3.438

Ricerca e sviluppo 1.817

Risultato operativo delleAttività industriali su Ricavi netti (R.O.S.) 0,4%

Risultato operativo suCapitale investito netto medio (R.O.I.) 1,5%

Risultato netto del Gruppoe di Terzi su Ricavi netti (1,4%

Risultato netto su Patrimonionetto medio (di competenza) (R.O.E.) (3,5%

numero Società

Italia 275

Europa esclusa Italia 443

Nord America 137

Mercosur 71

Altre aree 133

Totale 1.059

Principali dati economici e finanziaIndice

Dati statistici per area geografica

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La Fiat S.p.A. ha adottato l’Euro quale valuta di conto a partire dal 1° gennaio 1999,

esercitando in anticipo tale facoltà, come peraltro concesso dal D.Lgs. 213/1998

“Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’ordinamento nazionale”, e, pertanto,

da tale data i Bilanci consolidati e d’esercizio di Fiat S.p.A. sono redatti in Euro.

rcizio

à

001

su Internetat.com

,ed excel.

in milioni di euro 2001 2000 1999 1998 1997

Risultato operativo 318 855 788 746 1.791

Risultato prima delle imposte (497) 1.050 1.024 1.442 2.160

Risultato ante oneri finanziari e tasse (E.B.I.T.) 528 2.073 1.482 1.321 2.103

Risultato ante oneri finanziari,tasse e ammortamenti (E.B.I.T.D.A.) 3.408 5.125 3.836 3.631 4.737

Risultato netto del Gruppo e di Terzi (791) 578 506 916 1.550

Risultato netto del Gruppo (445) 664 353 621 1.248

Posizione finanziaria netta attiva/(passiva) (6.035) (6.467) (4.031) 1.420 1.340

Patrimonio netto del Gruppo e di Terzi 13.607 15.209 14.767 15.120 15.462

Patrimonio netto dicompetenza del Gruppo 12.170 13.320 12.874 12.998 13.203

Autofinanziamento (Risultato netto

del Gruppo e di Terzi più Ammortamenti) 2.089 3.630 2.860 3.226 4.184

Investimenti 3.438 3.236 2.712 2.418 2.398

Ricerca e sviluppo 1.817 1.725 1.406 1.264 1.166

Risultato operativo delleAttività industriali su Ricavi netti (R.O.S.) 0,4% 1,7% 1,9% 2,2% 4,4%

Risultato operativo suCapitale investito netto medio (R.O.I.) 1,5% 4,2% 4,8% 5,4% 12,2%

Risultato netto del Gruppoe di Terzi su Ricavi netti (1,4%) 1,0% 1,1% 2,0% 3,4%

Risultato netto su Patrimonionetto medio (di competenza) (R.O.E.) (3,5%) 5,1% 2,7% 4,7% 9,9%

Centri di Ricercanumero Società Dipendenti Stabilimenti e Sviluppo

Italia 275 95.199 68 71

Europa esclusa Italia 443 53.620 74 37

Nord America 137 14.465 32 11

Mercosur 71 25.280 18 8

Altre aree 133 10.200 35 4

Totale 1.059 198.764 227 131

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Fiat

DIPENDENTI

1999 2000 2001

unità

198.764

221.319220.549

1998

242.322

1997

CAPITALE INVESTITO NETTO

1999 2000 2001

in milioni di euro19.642

18.798

13.700

1998

14.122

1997

RICAVI CONSOLIDATI

1999 2000 2001

in milioni di euro58.006

48.12345.769

1998

46.257

1997

57.555

21.676

223.953

Dati statistici per area geografica

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2. Proposta di acquisto e disponibilità di azioni proprie;

1. Bilancio al 31 dicembre 2001 e Relazione sulla Gestione; proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio;

Centro Congressi LingottoTorino, via Nizza 280

11 – 13 – 14 maggio 2002

Sede legale in Torino, Via Nizza, 250

Capitale Sociale versato euro 3.082.128.000

Registro delle Imprese Ufficio di Torino

C.F. 00469580013

3. Nomina del Consiglio di Amministrazione previa determinazione del numero dei suoi componentie fissazione dei relativi compensi;

4. Proposta di modificazioni statutarie agli articoli 6(Azioni di risparmio e rappresentante comune) e 15(Riunioni del consiglio di amministrazione);deliberazioni conseguenti.

Assemblea degli Azionisti

Ordine del giorno

Fiat S.p.A.

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Sindaci Effettivi

Cesare Ferrero – Presidente

Giorgio Ferrino

Lamberto Jona Celesia

Sindaci Supplenti

Giorgio Giorgi

Natale Ignazio Girolamo

Piero Locatelli

Arthur Andersen SpA

COLLEGIOSINDACALE

SOCIETÀDI REVISIONE

Presidente d’Onore

Giovanni Agnelli

Presidente

Paolo Fresco (3)

Amministratore Delegato

Paolo Cantarella (3)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

(1) Segretario del Consiglio di Amministrazione

(2) Componenti del Comitato per il Controllo Interno

(3) Componenti del Comitato per le Nomine e i Compensi

Renato Ruggiero ha presentato le dimissionicon effetto dal 6 giugno 2001.

Consiglieri

Angelo Benessia (2)

Franco Bernabè

Carl Ludwig von Boehm-Bezing (2)

Flavio Cotti

John Philip Elkann (2)

Gabriele Galateri di Genola (2)

Franzo Grande Stevens (1) (3)

Gianfranco Gutty

Virgilio Marrone

Felix George Rohatyn

John Francis Welch, Jr. (3)

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Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva

Paolo FrescoPresidente della Fiat S.p.A.

Paolo CantarellaAmministratore Delegato della Fiat S.p.A.

Relazione sulla

GESTIONE

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5

5

Relazione introduttiva

Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva

Signori Azionisti,

il 2001 si è rivelato per il Gruppo Fiat un anno difficile

e complessivamente non soddisfacente sul piano economico

e finanziario, con risultati inferiori alle attese per quel che

concerne sia l’utile operativo (sostanzialmente inferiore

a quello del 2000) sia la generazione di cassa.

UN ANNO DIFFICILE

L’andamento dell’Azienda, che pure nella prima parte

dell’anno era stato in linea con gli obiettivi di redditività

e di riduzione dell’indebitamento che ci eravamo posti per

l’intero esercizio, è stato fortemente condizionato nel secondo

semestre dal rapido peggioramento dello scenario economico

internazionale, aggravato dalle conseguenze degli attentati

terroristici negli Stati Uniti. In un clima di declinante fiducia di

consumatori e imprese, Il Gruppo ha risentito di minori volumi

di vendita in quasi tutti i comparti automotoristici e ha dovuto

adottare, anche in risposta ad analoghe iniziative dei

concorrenti, politiche commerciali aggressive a sostegno

della domanda.

A ciò si è aggiunto, dopo l’11 settembre, il sostanziale arresto

delle negoziazioni in corso per la dismissione di attività non

core che doveva portare un rilevante contributo alla riduzione

dell’indebitamento.

Va peraltro sottolineato che il mancato raggiungimento degli

obiettivi di redditività del 2001 si concentra essenzialmente

nella performance negativa di Fiat Auto e delle attività

componentistiche di Teksid e Magneti Marelli. La redditività

degli altri Settori industriali, infatti, nonostante le difficoltà di

mercato, si è mantenuta su buoni livelli nel caso di Iveco e

Comau e ha registrato sensibili miglioramenti nel caso di CNH,

FiatAvio e Ferrari.

In tale contesto, sono rimasti inalterati il nostro impegno e lanostra fiducia nelle strategie con le quali, al di là delle difficoltàcongiunturali, intendiamo costruire basi solide e durature percreare valore per gli azionisti attraverso la soddisfazione deiclienti e l’eccellenza competitiva.

In questa prospettiva si collocano le crescenti sinergie che

stiamo realizzando sulla base delle iniziative di focalizzazione

condotte negli ultimi anni. Dall’alleanza industriale con General

Motors è venuto un beneficio sensibilmente superiore alle

previsioni, pari a 251 milioni di euro (per un totale cumulato

che ha già raggiunto i 272 milioni di euro). Ulteriori vantaggi,

oltre che dalle ulteriori sinergie già previste, verranno nel

prossimo futuro da nuove iniziative avviate da Fiat Auto e

General Motors come la creazione di due centri di progettazione

per lo sviluppo di componenti e sistemi comuni: uno in Svezia,

operativo dal 2001, e l’altro costituito agli inizi del 2002 a

Torino.

L’integrazione tra New Holland e Case ha permesso a CNH di

realizzare efficienze per 278 milioni di dollari (pari a circa 300

milioni di euro), che portano il totale cumulato dall’avvio della

fusione a 433 milioni di dollari (pari a circa 480 milioni di euro).

Si prevede che l’obiettivo complessivo di 600 milioni di dollari

(circa 670 milioni di euro) possa essere raggiunto in anticipo

rispetto ai piani.

Per corrispondere più efficacemente alle esigenze dei clienti

attraverso una struttura aziendale più snella, più reattiva e

nella quale le nostre persone siano messe nelle condizioni di

lavorare meglio, abbiamo impresso una forte accelerazione

alla realizzazione, in tutti i Settori del Gruppo, del programma

“Next” per la reingegnerizzazione dei processi fondamentali.

La realizzazione di questo programma – che interessa lo

sviluppo dei prodotti, la produzione, la logistica, la

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manutenzione, l’acquisizione e la gestione degli ordini –

permetterà inoltre di ottenere risparmi complessivi per

1,5 miliardi di euro entro il 2004.

Nel 2001 non abbiamo cessato di ricercare opportunità

di crescita sui nuovi mercati, mantenendo la flessibilità tattica

necessaria per adeguarci prontamente all’evoluzione dei

contesti economici locali. In questa chiave, mentre da un lato

abbiamo avviato un forte ridimensionamento della presenza

in Argentina di Fiat Auto e Iveco, dall’altro abbiamo dato

vigoroso impulso alle iniziative industriali e commerciali in

Cina, allargando agli autobus le attività di Iveco e ai trattori

leggeri quelle di CNH. Nei primi mesi di quest’anno, sempre

in Cina, Fiat Auto ha compiuto un importante passo con il

lancio produttivo e commerciale della Palio, prima fase di

un progetto di sviluppo di lungo periodo.

Sempre dal punto di vista strategico, abbiamo continuato

ad espanderci e a crescere in settori per loro natura anticiclici

valorizzando gli asset e le competenze interni al Gruppo.

Il 2001 è stato il primo anno di piena attività di Business

Solutions, il nuovo Settore che opera nel campo dei servizi

alle imprese. Business Solutions ha iniziato ad allargare

il suo portafoglio di clienti non captive. Proseguendo in

una politica di rapido sviluppo della propria offerta anche

attraverso le partnership, ha dato vita alla joint venture

GlobalValue, partecipata pariteticamente con IBM Italia

e operante con 3.000 persone nei servizi di Information

Technology ad alto valore.

Con il 38,6% del capitale, inoltre, Fiat è entrata come uno

dei principali partner in Italenergia, società che con offerte

pubbliche d’acquisto ha raggiunto il controllo di Montedison

e Edison. Italenergia ha varato in ottobre il riassetto societario

del gruppo che porterà alla costituzione della nuova Edison,

azienda concentrata nel business energetico, e ha già avviato

la dismissione dei business non core. Nel mese di marzo 2002,

il consorzio Edipower di cui Edison detiene il 40% ha vinto la

gara per l’acquisizione di Eurogen, la maggiore delle tre Genco

(generation company) messe sul mercato dall’Enel nell’ambito

del processo di liberalizzazione del mercato elettrico italiano.

Inalterato è rimasto l’impegno di tutti i Settori del Grupponell’innovazione dei prodotti. Le spese in ricerca e sviluppo(1,8 miliardi di euro rispetto a 1,7 nel 2000) hanno superatola soglia del 3% sul fatturato. Frutto di particolare rilievoin questo sforzo di rinnovamento dell’offerta è stato, perFiat Auto, il lancio della Stilo. In coerenza con l’azione diriposizionamento del marchio e grazie alla ricchezza dicontenuti e di soluzioni tecnologiche, il nuovo modello staconoscendo una buona affermazione sui mercati europei,mantenendo i previsti livelli di prezzo. Questa strategia

di lancio si sta rafforzando con l’introduzione di una nuovaversione d’attacco della Stilo e con una razionalizzazionedei contenuti in funzione delle specifiche esigenze dei clienti.Crescente attenzione, inoltre, è stata dedicata allavalorizzazione dei marchi “premium”, di cui è confermail rilevante successo dell’Alfa 147, mentre nuovo impulsoriceverà il marchio Lancia con l’arrivo della Thesis e del nuovomonovolume Phedra. Nuovi importanti prodotti sono venutianche da CNH che nel 2001 ha introdotto numerosi modellidi trattori e di macchine per l’agricoltura. Iveco ha compiutoun fondamentale passo in avanti con lo sviluppo e il lancio,nei primi mesi del 2002, del veicolo pesante Stralis che hagià ottenuto una buona accoglienza da parte dei potenzialiclienti. Tra i più significativi progressi di FiatAvio c’è anchela collaborazione avviata con Rolls Royce nel programmaTrent 900 destinato ai motori che equipaggeranno il nuovoAirbus A380.

I RISULTATI IN SINTESI

Nel 2001, il fatturato consolidato del Gruppo, pari a58 miliardi di euro, è stato lievemente superiore a quellodel 2000: la crescita di FiatAvio e Toro Assicurazioni e ilcontributo di Business Solutions hanno compensato il calodi attività di Fiat Auto e dei Settori della componentistica.

Il risultato operativo è stato positivo per 318 milioni di euro(855 milioni di euro nel 2000).

Il risultato consolidato netto è stato negativo per 791 milionidi euro, rispetto a un utile di 578 milioni di euro nel 2000.La perdita è dovuta, oltre che alla minore redditività operativa,agli oneri di ristrutturazione (tra i quali quelli relativi ai programmiavviati nel mese di dicembre e pari a circa 850 milioni di euro)e all’allineamento al ribasso del valore dei titoli in portafoglioalle Società assicurative. Il risultato netto di competenza delGruppo ha registrato una perdita di 445 milioni di euro,rispetto a un utile di 664 milioni di euro nel 2000.

Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta,l’indebitamento netto a fine dicembre è stato di circa 6 miliardi dieuro rispetto ai 6,5 miliardi di euro registrati alla fine del 2000.

LE AZIONI PER IL RILANCIO DEL GRUPPO

Nel corso dell’anno e in particolar modo a partire dal terzotrimestre il Gruppo aveva adottato importanti contromisure perreagire al rallentamento della domanda nei principali Settoriautomotoristici. Tra queste, insieme alla più rapida esecuzionedel programma “Next”, il ridimensionamento della produzione,la riduzione degli stock di proprietà e della rete di CNH esoprattutto di Fiat Auto, il contenimento dei costi di struttura.

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7Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva

Per far fronte all’estrema volatilità dei mercati e all’incertezza

sui tempi della ripresa delle principali economie, tuttavia,

in dicembre il Consiglio di Amministrazione ha deciso ancor

più incisive misure di carattere industriale e finanziario.

Sul fronte industriale:

❚ è stato varato per l’intero Gruppo, un piano (2002-2004)

che prevede razionalizzazioni degli impianti, ristrutturazioni

e chiusure in 18 stabilimenti, di cui 15 ristrutturati o chiusi

entro il 2003. In quest’ambito è pressoché terminato, per

esempio, il trasferimento delle attività produttive di Fiat Auto

dallo stabilimento di Rivalta a quello di Mirafiori, mentre

sono stati avviati i lavori preliminari per lo spostamento a

Rivalta delle attività di FiatAvio svolte negli impianti torinesi

di via Nizza. L’intero programma di ristrutturazione ha

comportato, come già ricordato, costi sull’esercizio 2001

per circa 850 milioni di euro;

❚ è stata avviata la riorganizzazione di Fiat Auto, che è divenuta

operativa a metà febbraio con la nomina dei responsabili e

dell’alto management delle quattro Business Unit in cui si

articolerà l’attività del Settore: Fiat/Lancia/Veicoli Commerciali,

Alfa Romeo, Sviluppi Internazionali e Servizi per i clienti.

Sul fronte finanziario:

❚ è stato deliberato un aumento del capitale sociale per oltre 1miliardo di euro; partita a metà gennaio del 2002, l’operazionesi è conclusa con pieno successo nel mese di febbraio;

❚ è stato lanciato un prestito obbligazionario convertibilein azioni GM per 2,2 miliardi di dollari finalizzato alladiversificazione delle fonti di finanziamento e alla riduzionedei costi dell’indebitamento; il prestito è stato incassatonel gennaio 2002;

❚ è stato ridisegnato il piano di dismissioni (per un valore di2 miliardi di euro nel 2002) allargandone il perimetro ad unmaggior numero di attività, industriali e non industriali, perridurre il rischio di execution rispetto al piano precedente.

Benché alcune iniziative realizzate o avviate nel 2001 (comela riduzione della produzione, i programmi di destoccaggio, leristrutturazioni) abbiano avuto riflessi negativi sui conti dell’anno,esse hanno rappresentato il necessario prezzo da pagare perrafforzare il Gruppo e proteggere le sue prospettive future.

L’ANDAMENTO DEI SETTORI

Automobili

Nonostante il generale rallentamento dell’economia, nel 2001 ilmercato automobilistico in Europa Occidentale si è mantenutosugli stessi livelli dell’anno precedente, manifestandoaddirittura un sensibile recupero nell’ultimo trimestre dell’anno.Tale andamento si giustifica con le aggressive politichecommerciali messe in atto dai costruttori che hannoartificialmente sostenuto la domanda con promozioni e sconti.

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Fiat Stilo 3 e 5 porte

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È invece rimasta critica la situazione in Polonia, dove il mercatosi è pressoché dimezzato rispetto al 1999. In Sud America,si è arrestata nel secondo semestre la vivace crescita delladomanda brasiliana (comunque migliorata in ragione d’anno),mentre la grave crisi economica e finanziaria dell’Argentina haportato il mercato locale praticamente sull’orlo del collasso.In questo contesto, le vendite di Fiat Auto, in termini di unità,hanno subito un calo del 10,8% dovuto per un terzo alleiniziative di destoccaggio e alla conseguenti minori fatturazionialla rete commerciale, per un altro terzo all’andamento negativodei mercati polacco e argentino e, per la parte rimanente, alcalo della quota in Europa Occidentale (passata dal 10% al9,6%) e in Italia (dal 35,4% al 34,7%). Nonostante il successodi Fiat Doblò, la buona partenza di Fiat Stilo e la brillanteaffermazione di Alfa 147, nel corso dell’anno ha pesato sullaquota italiana soprattutto il phase-out di Bravo e Brava,sostituite solo nell’ultimo trimestre dalla Stilo.

Decisamente inferiore al calo dei volumi è stata la diminuzionedel fatturato di Fiat Auto, attestatosi a 24,4 miliardi di euro (-3,6%). Ciò si deve al crescente contributo delle attività diservizio (salite a circa il 10% del volume d’affari del Settore)e a un miglioramento del fatturato per unità venduta.

Il risultato operativo negativo del Settore nel 2001 (-549milioni di euro rispetto ad un utile di 44 nell’anno precedente)è maturato nella seconda parte dell’anno, principalmente acausa dei minori volumi di vendita, dei maggiori contenutidi prodotto non interamente riflessi sui prezzi, di maggiori

costi per ricerca e sviluppo, pubblicità e diverse forme diincentivazione commerciale. Un contributo positivo è invecevenuto dal miglioramento del costo del prodotto e, in ancormaggior misura, dalle sinergie industriali derivanti dall’alleanzacon General Motors. Gli oneri connessi alle iniziative didestoccaggio vetture sono stati interamente assorbiti dalpositivo impatto della cessione degli stock ricambi alla nuovasocietà partecipata da DHL Worldwide Express, Fiat Auto ealtri soci finanziari.

Al rilancio del Settore dovrà contribuire in modo determinantela nuova organizzazione. Pur dovendo scontare nei primi mesile ovvie difficoltà della sua messa a regime, Fiat Auto potràtrarre già nel corso dell’anno i benefici derivanti dalla maggiorevalorizzazione dei marchi, dallo snellimento dei processidecisionali e dalla maggiore focalizzazione di tutte le strutturesulla soddisfazione del cliente. Le quattro nuove Business Unit –alle quali si affianca l’unità dedicata ai servizi post-vendita –operano, infatti, come vere e proprie aziende, con pienaresponsabilità dei risultati economici e finanziari, disponendociascuna di strutture dedicate a sviluppo prodotto, produzione,marketing, commerciale, qualità e gestione delle risorse umane.

Fondamento della competitività del Settore resta l’innovazionedei prodotti. In quest’ambito s’inquadra il lancio di numerosiprodotti previsto nel corso del 2002. Già avviata con successola commercializzazione del nuovo Fiat Ducato, seguiranno,oltre alla Lancia Thesis, la nuova Alfa 156 e la 156 GTA, i nuovimonovolume Lancia e Fiat e, in autunno, la Stilo station wagon.

8

Mietitrebbia New Holland Cx 880

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9Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva

Infine, va ricordato che Fiat Auto e GM Europe hannoraggiunto un accordo per la creazione – accanto a quello giàoperativo in Svezia per le vetture “Premium” – di un centrodi progettazione congiunto per lo sviluppo di componenti esistemi specifici comuni destinati alle rispettive produzioni divetture di piccola cilindrata del futuro. I risultati dell’iniziativa,che non avrà impatti sulle specificità dei marchi delle dueSocietà, consentirà di realizzare significative efficienze. Perquesto grande impegno di sviluppo di componenti comuniè stata avviata la costituzione di un centro dedicato diprogettazione con sede a Torino, nel quale lavorerannocirca cento persone provenienti da entrambe le Società.

Macchine per l’Agricoltura e per le Costruzioni

Per CNH Global il 2001 è stato caratterizzato da unandamento dei mercati differenziato per area geografica e perlinea di business. Nel settore delle macchine per l’agricoltura,ai progressi registrati in Nord America e America Latina si ècontrapposta la flessione della domanda in Europa (-7%).Nel comparto delle macchine per le costruzioni si è invecemanifestata ovunque una consistente contrazione del mercato.

Il fatturato di CNH (10,8 miliardi di euro) è rimasto invariatorispetto al 2000 nonostante il pronunciato calo delle venditedi macchine per le costruzioni e l’impatto, sull’intero anno,delle dismissioni imposte dalle autorità antitrust e realizzatenel corso del 2000. Tale andamento riflette, oltre all’effettodella conversione in euro dei valori in dollari, la buonaperformance nel comparto agricolo in Nord America, doveCNH ha riguadagnato le quote perse a causa delle dismissionie dell’aggressiva pressione competitiva nelle fasi inizialidell’integrazione tra Case e New Holland.

La Società sta beneficiando in crescente misuradell’integrazione e della riorganizzazione condotte in questidue anni. Ne è prova il consistente miglioramento dellaredditività delle attività industriali pur in un contesto di mercatiche si collocano a livelli bassi del ciclo. Nel 2001 il risultatooperativo di CNH ha raggiunto i 209 milioni di euro, rispettoai 45 milioni di euro dell’anno precedente. Le sinergie derivantidalla fusione tra Case e New Holland (278 milioni di dollari,pari a circa 300 milioni di euro) hanno più che compensatolo sfavorevole impatto di minori vendite nel comparto a piùalta redditività delle macchine per le costruzioni.In un 2002 che prospetta un rallentamento nella domandadi macchine agricole e una prima metà d’anno di ulterioreindebolimento per quella di macchine per le costruzioni, CNHpotrà contare su strutture decisamente più snelle e flessibili.Come già avvenuto nel 2001 con gli importanti lanci del trattoreagricolo pesante Case STX e della mietitrebbia New Holland

CX (premiata in Europa come “Mietitrebbia dell’anno”), ilSettore potrà trarre notevoli benefici dall’introduzione deinumerosi nuovi prodotti basati sulle piattaforme comuni aimarchi Case e New Holland e caratterizzati da più alti marginiunitari. Inoltre, CNH Capital ha completato il processo ditrasformazione in società di servizi finanziari concentrataunicamente nel supporto alla rete e ai clienti dei marchi di CNH.

Agli inizi del 2002 il closing dell’accordo tra CNH e Kobelco

ha reso pienamente operativa l’alleanza globale tra la nostra

Società e il quarto produttore mondiale di escavatori idraulici.

Tale alleanza darà ai prodotti di CNH pieno accesso al

mercato asiatico e contribuirà a rafforzare la posizione

del Settore sul mercato delle macchine per le costruzioni

in Nord America e in Europa.

Veicoli Industriali

Il mercato europeo dei veicoli industriali, pur mantenendosiallineato a quello del 2000, ha manifestato nella parte finaledell’anno segni sempre più evidenti di flessione,particolarmente nei segmenti dei medi e dei pesanti.

Le vendite di Iveco sono calate del 2,7% per effetto, inparticolare, delle aggressive politiche commerciali dellaconcorrenza in Italia e dello sfavorevole andamento delladomanda in Germania. La quota totale di mercato del Settoreha subito una leggera flessione passando dal 17,8% al 17%:ciò si deve soprattutto alla riduzione nel segmento dei leggeri,mentre è rimasta stabile la quota nei pesanti ed è cresciutanei medi confermando la leadership di Iveco grazie alsuccesso dell’Eurocargo Tector. Molto positivo, nonostanteil calo dell’Argentina provocato dalla crisi economica efinanziaria, l’andamento delle vendite in America Latinatrainate dal Brasile dove è stata raggiunta una quota dimercato di oltre il 25%.

Nel 2001 il fatturato di Iveco è stato di 8,6 miliardi di euro(+0,5%): la crescita delle attività finanziarie e dei servizi hacontrobilanciato l’effetto dei minori volumi di vendita.

Le minori vendite e le forti pressioni sui prezzi nei segmentidei medi e dei pesanti si sono riflesse sul risultato operativodel Settore, che è stato di 271 milioni di euro rispetto ai 489milioni di euro dell’anno precedente; il risultato del 2000,tuttavia, includeva un provento operativo non ricorrente legatoalla cessione di aree industriali non più utilizzate.

Di fronte al possibile calo del mercato dei veicoli industrialinel 2002 e nel 2003, Iveco si trova in una posizione divantaggio rispetto alla concorrenza avendo già investitonell’aggiornamento della propria gamma prodotti. Questasi è completata con il lancio, lo scorso gennaio, del nuovoe innovativo veicolo pesante Stralis che anche secondo gli

9

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10

analisti del settore è destinato a migliorare in modosignificativo la quota di Iveco in un segmento in cui i leaderdi mercato possono godere dei benefici di un premium price.

All’ulteriore rafforzamento competitivo del Settore contribuiràanche l’acquisizione, avvenuta nel mese di gennaio, dellaprima tranche della partecipazione detenuta da Renault (50%)nella joint venture Irisbus.

Altri Settori

Per quanto concerne gli altri Settori, Teksid e Comau hannorisentito della flessione della domanda da parte, in particolare,dei costruttori automotoristici negli Stati Uniti, parzialmentecompensata per Comau dalla robusta crescita dei servizi dimanutenzione. Il risultato di Magneti Marelli ha riflesso lacontrazione dei volumi di vendita a cui si sono sommati, ancheper effetto dello sfavorevole andamento del cambio dell’euro neiconfronti del dollaro, forti incrementi di costo dei componentielettronici che non sono stati interamente scaricati sui prezzi.

FiatAvio, nonostante i primi sintomi di indebolimento delladomanda mondiale di trasporto aereo e il rallentamento deilanci commerciali nello spazio, ha ancora migliorato sia ilfatturato (+9,7%) sia il risultato operativo (che ha toccatoi 186 milioni di euro), portando la sua redditività all’11,4%.

Il Gruppo Toro Assicurazioni ha ulteriormente consolidato lasua posizione sul mercato italiano grazie ad un incremento

del 25% della raccolta premi di competenza (+14%escludendo le nuove attività di Lloyd Italico e AugustaAssicurazioni, precedentemente inclusa tra le “società diverse”del Gruppo Fiat). Particolarmente rilevante la crescita nel ramoVita, nel quale la joint venture Roma Vita, con Banca di Roma,ha fatto registrare una crescita del 32%. La redditivitàoperativa del Settore è stata positiva per 68 milioni di euro.Il risultato ante imposte è stato di 220 milioni di euro (in nettoprogresso rispetto ai 163 milioni di euro del 2000), nonostantel’andamento negativo dei mercati borsistici e il conseguenteriallineamento del valore dei titoli azionari in portafoglio.

Business Solutions ha conseguito un risultato operativo di 73milioni di euro, con una redditività del 4%. Ai ricavi del Settore,per oltre il 40% realizzati sul mercato non captive, hannocontribuito, fra l’altro, le attività di Fiat Engineering consolidatadal terzo trimestre, mentre nel quadro dell’operazioneItalenergia sono state cedute quelle di Fenice.

Tra le altre società del Gruppo da rilevare l’andamentoparticolarmente positivo della Ferrari che, oltre ai grandi risultatisul piano sportivo, ha sensibilmente migliorato i risultati gestionali,con un utile operativo passato da 46 a 62 milioni di euro.

LA POSIZIONE FINANZIARIA DEL GRUPPO

Alla fine del 2001 l’indebitamento netto del Gruppo è scesoa circa 6 miliardi di euro rispetto ai 6,5 miliardi di euro deldicembre 2000.

Il miglioramento, dovuto al forte contenimento del capitalecircolante, è tuttavia largamente inferiore agli obiettivi formulatiall’inizio del 2001, a causa del sostanziale arresto dei negoziatisulle dismissioni provocato nella seconda parte dell’anno dalpeggioramento della congiuntura internazionale.

L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo,che è stato a fine dicembre di 33,4 miliardi di euro controi 33 miliardi di euro a fine 2000 copre:

❚ circa 4,1 miliardi di euro di impieghi di cassa e in titolia breve termine (3,6 miliardi nel 2000), comprensividella liquidità delle attività assicurative, e

❚ i crediti finanziari e gli asset in leasing connessiprincipalmente alle attività di finanziamento alle venditetipiche dei business automotoristici, per un ammontare diimpieghi pari a 23,3 miliardi di euro a fine dicembre 2001(rispetto ai 22,9 miliardi di euro nel dicembre 2000).Tale ammontare è cresciuto nel corso degli ultimi anni inrelazione non solo all’acquisizione di Case Corporation edelle sue attività di finanziamento alle vendite, ma anche allosviluppo delle attività di Fiat Auto e di Iveco in questo stessocampo, coerentemente con la strategia di espansione neiservizi ai clienti perseguita dal Gruppo.

10

Iveco - Motore Tector

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11Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva

PROSPETTIVE

Nel 2002 l’economia internazionale appare incamminata versoun ristabilimento dei suoi equilibri. La ripresa, tuttavia, saràpiuttosto graduale e concentrata nella seconda parte dell’annosia negli Stati Uniti sia in Europa. Il miglioramento delloscenario congiunturale non sarà tale da sospingere i consumidi beni durevoli e gli investimenti.

In questa cornice generale si inquadrano le particolari fasiattraversate dai mercati automotoristici. In Europa, quellodell’auto ha presumibilmente toccato il culmine dopo otto annidi crescita che l’hanno portato, nell’ultimo triennio, ai livelli piùalti nella storia. Sette anni è durata l’espansione del mercatodei veicoli industriali, anch’esso giunto a livelli record. Ladomanda di macchine agricole sta da tempo vivendo unafase di generale debolezza, mentre quella di macchine perle costruzioni si trova già nella parte bassa del ciclo di lungoperiodo.

La combinazione tra la debolezza della congiuntura e lasituazione ciclica dei principali mercati in cui il Gruppo operadeterminerà alta volatilità e grande incertezza sull’entità dellacomunque attesa contrazione della domanda.

Ciò conferma che anche il 2002 sarà per noi un anno difficileparticolarmente nella prima parte, che sarà ancora influenzatadal rallentamento registrato negli ultimi mesi del 2001.Resta, tuttavia, fermo il nostro impegno a perseguire unmiglioramento del risultato operativo, ma soprattutto unasostanziale riduzione dell’indebitamento rispetto al 2001.

Al primo obiettivo dovrà contribuire un’ancor più attenta eincisiva esecuzione delle nostre strategie: la conquista dellaleadership competitiva anche attraverso la collaborazioneindustriale con General Motors e grazie al processo diintegrazione in corso in CNH; il ridisegno dei processifondamentali centrato sulla soddisfazione dei clienti e sullapiù ampia valorizzazione delle competenze professionali dellenostre persone; la crescita della nostra presenza sui mercatiemergenti più promettenti; lo sviluppo nei servizi legati aiprodotti e di quelli destinati alle imprese; la continuainnovazione dell’offerta.

Per poter operare con maggiore agilità e flessibilità in unoscenario non favorevole abbiamo anche preso decisioni fortisul piano industriale, dalla ristrutturazione e razionalizzazionedelle attività produttive alla riorganizzazione del Settoreautomobilistico fino alla riduzione strutturale degli stock.

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, tutti i nostri sforzidovranno convergere sull’assoluta priorità di una maggioregenerazione di liquidità e sul conseguente dimezzamentodell’indebitamento netto entro la fine del 2002.

Siamo determinati a raggiungere questo traguardo perrestituire al Gruppo la capacità di finanziare il proprio sviluppo

in un contesto di grande prudenza da parte degli operatorifinanziari e degli strategic buyers.

In tale prospettiva, al contributo che è già venuto dal recenteaumento di capitale intendiamo sommare quello derivantedalla piena attuazione del nuovo programma di dismissioniche ha un ruolo molto importante nella riduzionedell’indebitamento del Gruppo.

Ancor più importante sarà l’apporto che dovrà venire dalleattività correnti e dal sempre più ampio coinvolgimento nellaqualità dei risultati e nella generazione di cassa di tutte lenostre persone. A tale scopo abbiamo potenziato il nostrosistema informativo interno per consentire a tutti i manager,attraverso una serie di indicatori operativi o relativi al cash-flow, di verificare in ogni momento il loro contributo almiglioramento della situazione di cassa.

Inoltre, per rafforzare ulteriormente la sensibilità e lapartecipazione delle persone al controllo della posizionefinanziaria e del cash-flow abbiamo avviato un programmadi formazione che interesserà entro il mese di settembre oltre15.000 tra dirigenti e professional del Gruppo, a partire daitre Settori principali (Fiat Auto, CNH e Iveco). Il programmaintende anche promuovere lo sviluppo di idee e iniziativespecifiche attraverso una serie di workshop.

Questa iniziativa si inquadra in quel processo ditrasformazione e di aggiornamento della cultura aziendaleche stiamo perseguendo da tempo. Nella consapevolezzache è solo dalle nostre persone, dalla loro professionalità, dalloro senso di responsabilità che potrà venire la spinta decisivaall’eccellenza, la dimensione in cui vogliamo al più prestocollocare stabilmente il Gruppo in tutti i suoi business.

Torino, 27 marzo 2002

Il Presidente

Paolo Fresco

L’Amministratore Delegato

Paolo Cantarella

11

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Nata a Torino nel 1899, la Fiat è tra i fondatori dell’industria

automobilistica. Fin dalle origini, lo sviluppo dell’Azienda si

è orientato lungo due direttrici che ne hanno caratterizzato

la successiva evoluzione: la forte proiezione internazionale

e la carica innovatrice che ha trovato espressione nella

qualità tecnologica dei prodotti e nell’adozione delle più

avanzate soluzioni produttive e organizzative.

Fiat, tuttavia, non significa solo automobili. L’Azienda ha

interpretato la propria missione automotoristica in modo

originale attraverso una vocazione alle varie forme della

mobilità di persone e beni: dalle auto ai camion, dai motori

navali a quelli aeronautici fino ad arrivare, in tempi più

recenti, ai lanciatori spaziali.

Attorno a queste attività industriali si è sviluppata, assumendo

un peso crescente negli ultimi anni, una sempre maggiore

e articolata presenza del Gruppo nel campo dei servizi che

ha anche permesso di valorizzare consolidate competenze

interne. Rientrano in quest’ambito i servizi finanziari e di

mobilità collegati ai prodotti automotoristici, le attività

assicurative, i servizi alle imprese e, dal 2001, l’ingresso

dell’Azienda nel settore dell’energia elettrica e del gas.

Attualmente le società del Gruppo Fiat sono organizzate in dieciSettori che realizzano prodotti automotoristici e servizi per i clientidi oltre 190 Paesi in tutto il mondo.

AutomobiliLe attività automobilistiche del Gruppo sono condotte principal-mente attraverso Fiat Auto Holdings B.V. e le sue controllatecon i marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo per le autovetture e conil marchio Fiat per i veicoli commerciali.Il Settore offre a fornitori, dealer e clienti un sistema completo diservizi automotoristici attraverso Targasys e di servizi finanziariattraverso Fidis. Il Gruppo controlla anche Ferrari e Maserati,le case costruttrici di autovetture sportive di lusso.

Macchine per l’Agricoltura e le CostruzioniIl Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni è rappresentatodalla nuova realtà CNH Global N.V. – nata nel 1999 dalla fusionedelle attività New Holland e Case – che opera nel campo dei trattorie delle macchine agricole con i marchi New Holland, Case IH, Flexi-Coil, Steyr e delle macchine per le costruzioni con i marchi Case,New Holland Construction, Fiat-Hitachi, O&K, FiatAllis e Kobelco. IlSettore fornisce servizi finanziari a supporto dei propri clienti finali edei concessionari dei marchi CNH con i marchi CNH Capital, CaseCredit e New Holland Credit.

Veicoli IndustrialiIl Settore progetta, produce e vende una gamma completa di veicoliindustriali con i marchi Iveco, Iveco Pegaso, Iveco Ford e SeddonAtkinson, autobus con i marchi Iveco e Irisbus, veicoli antincendiocon i marchi Camiva, Iveco e Magirus e motori diesel con il marchioAifo. Attraverso Transolver, il Settore garantisce l’offerta di un sistemacompleto di servizi finanziari, compreso il noleggio a lungo terminecon Fraikin. La Caposettore è Iveco N.V.

0

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

L’andamento del fatturato negli ultimi dieci anniin milioni di euro

2001

58.006

2000

57.555

1998

45.769

1997

46.257

1996

40.244

1995

39.092

1994

34.005

1993

28.176

1992

30.526

1999

48.123

Il Managementin prima fila, da sinistra:Damien Clermont, Chief Financial Officer Fiat S.p.A.Carlo Gatto, President and Chief ExecutiveOfficer Business Solutions S.p.A.Giancarlo Boschetti, President and Chief ExecutiveOfficer Fiat Auto S.p.A.Michel De Lambert, President and Chief ExecutiveOfficer Iveco N.V.Paolo Monferino, President and Chief ExecutiveOfficer CNH Global N.V.Paolo Cantarella, Chief Executive Officer Fiat S.p.A.

in seconda fila, da sinistra:Pier Luigi Fattori, Corporate Senior Vice PresidentHuman Resources Fiat S.p.A.Luca Cordero di Montezemolo, Chairman and ChiefExecutive Officer Ferrari S.p.A.Paolo Fresco, Chairman Fiat S.p.A.Maurizio Beretta, Corporate Senior Vice PresidentExternal Relations and Communication Fiat S.p.A.Umberto Quadrino, Executive Vice President Fiat S.p.A.

Il Gruppo FIAT

Altri Settori IndustrialiComprendono Prodotti Metallurgici, Componenti, Mezzi eSistemi di Produzione, Aviazione, con i seguenti prodotti earee di attività:❚ Basamenti motore e teste cilindri in ghisa e alluminio, altri

componenti per motori in ghisa, componenti per trasmissioni,cambi e sospensioni in ghisa e alluminio, componenti dicarrozzeria in magnesio.

❚ Moduli e sistemi componenti l’autoveicolo nelle areeMotopropulsione, Sospensioni, Illuminazione, Elettronica;Aftermarket.

❚ Sistemi di automazione industriale per il settore autoveicolisticocomprendenti ingegneria di prodotto e di processo, logisticae gestione, “program management”, fabbricazione, installa-zione e avvio produttivo, manutenzione.

❚ Componenti e sistemi per motori aeronautici ed elicotteristici,turbine per propulsione navale, sistemi di propulsione pervettori e satelliti; revisione motori.

Altri Settori non IndustrialiIncludono Editoria e Comunicazione, Assicurazioni,Servizi, con le seguenti attività principali:❚ Il quotidiano “La Stampa”, raccolta pubblicitaria multi-

mediale.❚ Prodotti assicurativi in tutti i Rami Danni e nei Rami Vita;

bancassicurazione in joint venture con Banca di Roma;presenza sulla rete dei concessionari tramite Toro TargaAssicurazioni, in joint venture con Fiat Auto.

❚ Servizi relativi a gestione amministrativa del personale, lavorointerinale; engineering & facility management;amministrazione e consulenza aziendale nell’area “finance”;information and communication technology; acquisti,e-procurement.

24%

52%

24%

39%

34%

27%

Ricavi per area geograficadi destinazione

Ricavi per area geograficadi origine

Attività Industriali 80%

(*) Servizi 20%

Italia Europa esclusa Italia Altre Aree ItaliaEstero

Altri SettoriIndustriali (15%)

VeicoliIndustriali (14%)

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (17%)

Automobili (40%)

Prodotti Metallurgici (3%)

Componenti (6%)

Mezzi e Sistemi di Produzione (3%)

Aviazione (3%)

Assicurazioni (9%)

Editoria e Altre Società (2%)

Servizi (3%)

Altri Settorinon Industriali (14%)

Ripartizione dei ricavi(% su valori ante elisioni intercompany)

(*) Includono oltre alle attività dei Settori operanti nel terziario (Toro Assicurazioni,Itedi, Business Solutions) i ricavi delle attività di servizio dei Settori Industriali,tra cui di particolare rilievo i servizi finanziari alle vendite ed i servizi dimanutenzione di FiatAvio e Comau.

Ricavi per Settori di attività(% su valori ante elisioni intercompany)

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Per iniziativa di Fiat, Edf,

Tassara, Intesa BCI,

Sanpaolo, Banca Roma è

nata Italenergia.

La società, di cui Fiat è socio

di maggioranza relativa,

attraverso due OPA ha

acquisito le società

Montedison e Edison.

L’obiettivo dell’operazione è

svolgere un ruolo di primo

piano nel mercato in via di

liberalizzazione dell’energia, previsto in forte

espansione nei prossimi anni. La fusione

in una sola società delle attività nell’energia

elettrica e nel gas di Edison, Sondel e Fiat

Energia e la dismissione degli asset non

energetici di Montedison, unitamente al

piano di sviluppo tramite acquisizioni e

investimenti, stanno ulteriormente

rafforzando la posizione di

Italenergia, attraverso la

controllata nuova Edison,

come leader privato del

settore in Italia.

Confermare un

successo, a volte, può

essere più difficile che

ottenerlo. Per questo,

come sua stimolante

abitudine, il Presidente

della Ferrari, Luca

Cordero di Montezemolo

aveva chiesto alla

Scuderia di fare ancora meglio del pur

trionfale 2000. Jean Todt, Schumacher,

Barrichello e tutta la squadra della Gestione

Sportiva Ferrari lo hanno preso tanto sul

serio da ripetere il doppio successo nel

Mondiale Piloti e Costruttori già nel mese

di agosto, ben quattro gare prima della

conclusione del Campionato.

Nel mese di aprile si è conclusa

l’operazione di acquisizione delle

compagnie Lloyd Italico

Assicurazioni e Lloyd Italico Vita da

parte di Toro Assicurazioni, che in

tal modo incrementa la propria

copertura territoriale con circa 175

agenzie acquisendo nuove

opportunità di sviluppo nel

comparto Vita.

Gli eventi DELL’ANNO

In settembre, a Barcellona, è

stata presentata in anteprima

mondiale Fiat Stilo. Un solo

modello, ma due vetture, a 3

e a 5 porte, davvero molto

diverse tra loro: nello stile, nel

temperamento, addirittura

nelle dimensioni. Comune ad

entrambe la ricca dotazione

di sistemi elettronici e

telematici d’avanguardia.

Nel mese di ottobre è stato concluso

l’accordo che definisce il passaggio

all’Iveco dell’intero capitale della joint

venture paritetica Irisbus, nata nel

1999 dalla fusione delle attività di

produzione autobus urbani e

interurbani fra Iveco e la francese

Renault. Il passaggio, concepito in

due fasi, si concluderà il 31 dicembre

2002. Con 9.500 veicoli venduti nel

2001 Irisbus ha confermato la propria

posizione di numero uno sui mercati

italiano, francese e spagnolo e di

numero due sui principali mercati

europei.

La mietitrebbia CX New Holland, lanciata da CNH Global nel 2001, ha

già ottenuto numerosi riconoscimenti in tutta Europa, vincendo premi

alle maggiori fiere internazionali del settore e riscuotendo, nel contempo,

ritorni molto positivi dai propri clienti. Nel settore delle macchine per

le costruzioni di gamma alta, la strategia di crescita di CNH Global ha

compiuto un ulteriore passo in avanti a seguito dell’alleanza conclusa

con Kobe Steel e Kobelco Construction Machinery Co.

Fiat e IBM hanno dato vita a Global Value, joint

venture paritetica, destinata ad operare nel

mercato dei servizi di Information Technology.

L’obiettivo è mettere a frutto il grande know how

acquisito dai due partner in cinquanta anni di

collaborazione nell’applicazione dell’Information

Technology ai processi industriali.

La joint venture fornisce servizi informatici al

Gruppo Fiat ed al mercato esterno italiano, che

costituisce ad oggi il 30% del fatturato. Global

Value si propone di contribuire rapidamente a

dare maggior efficacia ed efficienza alle attività

del Gruppo e, nel medio periodo, di aumentare

le proprie attività sul mercato esterno italiano con

un target del 50% del fatturato.

Già disponibile su molte vetture della Fiat Auto,

progressivamente sarà adottato da tutti i nuovi

modelli del Gruppo. È CONNECT, il più avanzato

strumento infotelematico integrato oggi disponibile,

quello che offre il maggior numero di funzioni e

servizi. Questi ultimi sono raggruppati in “pacchetti”

e offerti da Targasys in collaborazione con partner

di rilievo internazionale.

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Altra significativa iniziativa in campo culturale e scientifico della Fiat è il corso di laurea in Ingegneria

dell’Autoveicolo. Istituito nel 1999 con una convenzione tra la Fiat e il Politecnico di Torino, ha raggiunto

nell’anno accademico 2001-2002 i 300 studenti, affermandosi come importante e innovativa realtà nel

panorama universitario.

Unica in Europa e caratterizzata da un tasso di abbandono degli studi pressoché nullo, questa iniziativa

formativa intende dar vita ad una nuova figura di ingegnere la cui preparazione tecnica sia strettamente

integrata con le più avanzate conoscenze in campo gestionale, organizzativo, ambientale, ergonomico e

di marketing.

La nuova sede del corso di laurea, progettata dall’architetto Renzo Piano, sarà ospitata nell’ala nord del

complesso del Lingotto, dove nel 2001 si sono iniziati i lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell’aula

magna, dei locali dedicati alla didattica, allo studio e alle riunioni.

In campo culturale e scientifico

nel 2001 la Fiat ha rinnovato

il suo impegno, in particolare,

attraverso la sua società

Palazzo Grassi, che, dal 1986,

ha organizzato 21 mostre con

oltre sei milioni di visitatori.

Dopo il successo della

rassegna sulla civiltà e la

cultura degli Etruschi,

terminata nel luglio 2001, che ha registrato circa 370.000 visitatori,

Palazzo Grassi ha ospitato la più grande mostra mai dedicata a

Balthus, una delle più grandi figure dell’arte del Novecento.

Centocinquantamila visitatori hanno ammirato le 200 opere

provenienti da 90 musei e collezioni private di Europa, Stati Uniti

e Messico, distribuite su una superficie espositiva di 4000 metri

quadrati.

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La Fiat e GLI AZIONISTI

Quotazioni mensili minime e massime (in euro)

Le Azioni Fiat S.p.A. sono quotate presso la Borsa Italiana S.p.A., la Paris Bourse S.A., la Frankfurter Wertpapier Börse e altre Borse minori tedesche e, tramite ADR emessi daJP Morgan, presso il New York Stock Exchange. Le azioni Fiat S.p.A. sono anche attivamente trattate dal SEAQ di Londra. 30,5% Altri Azionisti

9% Istituzionali italiani

16,8% Istituzionali esteri

2,3% Lafico

2,9% Gruppo San Paolo

3% Mediobanca

30,4% IFI-IFIL

3% Gruppo Generali

1999 2000 2001

Capitalizzazione di Borsaa fine anno(in milioni di euro)

Composizione capitale socialee azionariato al 31.12.2001

Azioni ordinarie 367.399.890IFI-IFIL 30,6%Gruppo Generali 3,2%Gruppo San Paolo 3,2%Mediobanca 3,2%Gruppo Deutsche Bank 2,5%Istituzionali esteri 16,8%Istituzionali italiani 8,9%Altri azionisti 31,6%

Azioni privilegiate 103.292.310

IFI-IFIL 29,2%Istituzionali esteri 10,1%Istituzionali italiani 11,5%Altri azionisti 49,2%

Azioni di risparmio 79.912.800

Istituzionali esteri 6,6%Istituzionali italiani 10,7%Altri azionisti 82,7%

N.B. I possessi azionari di investitori istituzionali italiani ed esteri sonostime provenienti da ricerche commissionate dalla società.

La comunicazione finanziaria

Il Gruppo promuove un’attiva politica di comunicazione

verso i risparmiatori privati e gli investitori istituzionali

con un programma di “investor relations”, che nel corso

dell’anno propone presentazioni, dal vivo o tramite

conference call, in occasione della pubblicazione

periodica dei risultati del Gruppo o di altri eventi che

richiedano comunicazione diretta al mercato; Fiat propone

inoltre seminari di approfondimento sull’andamento

gestionale e sulle strategie dei principali Settori ed una

serie di incontri e “roadshows” che permettono un diretto

contatto della comunità finanziaria con il top management

del Gruppo.

Per i titolari di ADR:Numero verde per U.S.A. e Canada: 1-800-997-8970Website: www.adr.com

Quantità trattate mensilmente (milioni di azioni)

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-010

10

20

30

40

50

60

70

1999 2000 2001

Cash flow per azione 5,234 6,622 3,856

Risultato per azione 0,618 1,186 (0,841)

Dividendo per azione (*)ordinaria e privilegiata 0,620 0,620 0,310di risparmio 0,775 0,775 0,465

Patrimonio nettoper azione al 31.12 23,464 24,321 22,462

Prezzo ufficialeper azione 30.12.99 29.12.00 28.12.01

ordinaria 30,090 26,340 17,921privilegiata 14,606 17,606 12,267di risparmio 14,653 15,149 11,459

(*) Relativo alla distribuzione dell’utile di competenza del periodo indicato.

(in euro)

Principali dati per azione

Fiat Risparmio

0,000

3,000

6,000

9,000

12,000

15,000

18,000

21,000

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01

Ordinarie Privilegiate Risparmio

Per gli azionisti:Numero verde per l’Italia: 800-804027Website: www.fiatgroup.comE-mails: [email protected] [email protected]

0

3.000

6.000

9.000

12.000

Fiat PrivilegiateFiat Ordinarie

0,000

5,000

10,000

15,000

20,000

25,000

30,000

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-010,000

5,000

10,000

15,000

20,000

25,000

30,000

35,000

40,000

2,1% Gruppo Deutsche Bank

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1991 2001

9%

15%

76%

48%

25%

27%

Resto Europa Resto MondoItalia

Dipendenti per area geografica

18

RISORSE UMANE E SVILUPPO ORGANIZZATIVO

Il numero dei dipendenti del Gruppo a fine 2001 è pari a198.764 rispetto a 223.953 a fine 2000.

Nel corso del 2001 sono state complessivamente assunte20.400 persone di cui 6.700 in Italia e 13.700 negli altri Paesi.Le uscite sono state pari a 28.189 unità di cui 9.600 in Italiae 18.600 all’estero. Le operazioni di acquisizione, cessione e,principalmente, i conferimenti alle joint venture paritetiche Fiat-GM Powertrain, GM-Fiat Worldwide Purchasing e GlobalValue, hanno comportato un’uscita netta di 15.500 persone.

(numero)

Dipendenti al 31.12.2000 223.953

Entrate 20.400

Uscite (28.189)

Outsourcing (1.900)

Variazione area di consolidamento (15.500)

Dipendenti al 31.12.2001 198.764

“… l’evoluzione dell’assetto organizzativo …”

Lo sviluppo globale delle attività del Gruppo ha influito sulladistribuzione territoriale dell’occupazione, con un’ulteriorecrescita del peso dei Paesi fuori Italia dove lavora il 52% deidipendenti. La crescita dell’attività dei servizi, per loro naturameno soggetti alla ciclicità tipica dei business industriali, restaun obiettivo strategico del Gruppo e in particolare di BusinessSolutions.

Tra le iniziative di rilievo in tal senso si ricorda la creazione dellajoint venture Global Value, partecipata per il 50% da BusinessSolutions e per il 50% da IBM Italia, operante nel settore deiservizi di Information Technology ad alto valore per le imprese,a cui Business Solutions ha conferito le attività di ITS e GSA.

Nel quadro dell’accordo con General Motors, è statorealizzato il conferimento delle attività di Fiat Auto nei motorie cambi alla joint venture paritetica Fiat-GM Powertrained è stato completato il trasferimento delle attività di acquistoa GM-Fiat Worldwide Purchasing per complessive circa13 mila persone.

Importanti decisioni di ampliamento e accelerazione delleazioni di ristrutturazione, infine, sono state prese nel Consigliodi Amministrazione di dicembre 2001 e saranno messe inatto nel 2002. Esse coinvolgono anche Fiat Auto e la suaorganizzazione. Le linee della riorganizzazione, già fissate,comportano la costituzione di quattro Business Unit conresponsabilità gestionali complete e si prefiggono dicontribuire in modo decisivo al superamento dei problemidi redditività del Settore Automobili.

“… Business process reengineering: il programma Next …”

Le attività di Process reengineering iniziate nel 2000 sonostate indirizzate nel Programma Next, che promuove lariprogettazione dei processi aziendali per tutti i Settori delGruppo. Gli obiettivi del programma sono di migliorare leperformance dei processi in termini di efficacia delle attività,qualità dei prodotti e servizi e soddisfazione dei clienti, oltrealla riduzione dei costi di processo.A fine dicembre 2001 il costo complessivo dei processi presiin esame dai Settori era di oltre 17 miliardi di euro. L’attività direengineering già avviata riguarda 125 processi, corrispondentia un ammontare di costi di oltre 8 miliardi di euro. Nellosviluppo del Programma sono coinvolte più di 800 personeche si sono avvalse di apposite iniziative di formazione edi assistenza metodologica.Il target previsto a regime è considerevole: 1,5 miliardi dieuro di riduzione del costo dei processi entro il 2004, conil vantaggio di una maggior efficacia dei processi stessi.

LA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

Le persone che lavorano nel Gruppo Fiat rappresentanoun patrimonio dell’Azienda e valorizzarlo è un impegnofondamentale. Numerosi sono i programmi e le azioni avviatinegli ultimi anni a tal fine e che nel 2001 sono proseguiti,intervenendo, ove necessario, per renderli più efficaci ecoerenti con le esigenze del business.

“… lo sviluppo delle competenze …”

È proseguita l’Iniziativa Professional, specificamente mirataa far crescere le competenze individuali e collettive chesostengono il livello di competitività dell’Azienda. Nel 2001è stata effettuata la valutazione di oltre 20.000 Professional,di cui 1/3 fuori Italia, con riferimento ad una mappa dellecompetenze, rivista e aggiornata per tener conto dell’evoluzionedel business e delle specifiche aree professionali. La valutazioneè assunta come riferimento per decidere specifiche attività

18

La Fiat e LE PERSONE

Page 19: Il Gruppo Fiat nel 2001 · 12 Il Gruppo Fiat 14 Gli eventi dell’anno 16 La Fiat e gli Azionisti 18 La Fiat e le persone 22 La Fiat per l’ambiente 24 La Fiat e l’innovazione

19Relazione sulla gestione – La Fiat e le persone

di formazione e altre azioni utili ad innalzare il livello dellecompetenze possedute, per orientare la politica retributivae i percorsi di sviluppo e di carriera.

Prosegue anche l’iniziativa che riguarda i laureati,prevalentemente ingegneri, assunti tramite un’appositasocietà, Fiat Gra.De. Per essi è programmato un percorsodi crescita che comprende esperienze in Settori e in Paesidiversi, al fine di formare un management con elevatecompetenze intersettoriali e internazionali: nel 2001 sono stateassunte – secondo il programma Fiat Gra.De – 120 persone,su un totale di circa 1.200 neolaureati assunti nell’anno.

“… la leadership nella gestione delle persone …”

Per guidare la persone verso il raggiungimento degli obiettiviaziendali è stato richiesto al management di mettere in attocomportamenti orientati alla condivisione delle conoscenze,alla motivazione, alla responsabilizzazione e alla valorizzazionedelle capacità individuali, attraverso i quali si riconosce il concettodi leadership definito dal Gruppo Fiat. Al riguardo è stataintensificata nel 2001 l’attività di valutazione della leadership deimanager e di coloro che sono candidati a diventarlo. Gli strumentiutilizzati – assessment center e audit completo effettuato concollaboratori, colleghi e superiore diretto della persona valutata– hanno contribuito ad estendere la diffusione dei principidella leadership e a stimolare iniziative di miglioramento.Il management review, processo di valutazione delleprestazioni e del potenziale, ha consentito da un lato di

individuare un buon numero di alti potenziali per i quali sonostate intraprese azioni di sviluppo professionale e, dall’altro,di operare un significativo rinnovo del management.

“… la people satisfaction …”

L’indagine, volta ad accertare il livello di soddisfazionedelle persone sul lavoro, elemento fondamentale per ilcoinvolgimento sugli obiettivi aziendali, è stata ripetuta nel2001 su 40.000 persone, tra Professional e impiegati, in tuttoil mondo. I risultati positivi, e migliorati rispetto alla precedenterilevazione, confermano che Valori e Politiche del Gruppostanno entrando più diffusamente nella realtà operativa ehanno dato origine a piani di miglioramento che il managementsi impegna a realizzare nel 2002.

COSTO DEL LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI

“… il Premio di Risultato per il 2001…”

Nel mese di giugno sono stati determinati gli importi peril 2001 del Premio di Risultato che riguarda i lavoratorimetalmeccanici del Gruppo in Italia. La sua entità è calcolatasulla base di indicatori dell’andamento economico del Gruppoe di indicatori della qualità dei Settori industriali, come previstodall’accordo del 18 marzo 1996. Benché tale contratto siaformalmente scaduto a fine 1999, Azienda e Organizzazionisindacali hanno convenuto di corrispondere ugualmente il

19

Team Ferrari: esempio di organizzazione vincente

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20

bonus, per evitare ai lavoratori la perdita salariale conseguentealla situazione di carenza contrattuale. L’importo medio peril 2001 ammonta a 1.383 euro lordi annui pro capite, con unlieve incremento rispetto a quello dell’anno precedente, pereffetto del miglioramento degli indicatori legati alla qualità.

“… l’andamento del costo del lavoro…”

L’incremento medio annuo del costo del lavoro in Italianel 2001 è stato pari al 2,5%, sostanzialmente in lineacon l’inflazione registrata nel periodo.Anche negli altri Paesi dove il Gruppo è presente la dinamicasalariale risulta allineata alla crescita del costo della vita esono stati applicati sistemi di bonus variabili simili al Premiodi risultato.Per quanto riguarda gli istituti di retribuzione variabilecollegata ai risultati, che coinvolgono i Professional delGruppo, l’erogazione del 2001 è stata leggermente inferiorerispetto a quella dell’anno precedente.

“… la contrattazione collettiva…”

Per quanto riguarda l’Italia, a livello di settore

metalmeccanico, è stata rinnovata la parte economica del

Contratto collettivo, che ha durata biennale ed era scaduta

il 31 dicembre 2000. L’intesa è stata raggiunta il 3 luglio,

dopo 4 mesi di trattative, fra Federmeccanica da una parte e

FIM-CISL, UILM-UIL, FISMIC e UGL dall’altra. La FIOM-CGIL,

invece, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo.

Il nuovo contratto prevede un incremento retributivo lordo

mensile a regime che, ad esempio, per la 5ª categoria è di

67,14 euro corrisposto in due tranche: 36,15 euro dall’1.7.2001

e 30,99 euro dall’1.3.2002, a cui va ad aggiungersi, a copertura

del periodo di mancato rinnovo, una “una tantum” di 232,41

euro, anch’essa ripartita in due tranche: 154,94 euro a luglio

2001 e 77,47 euro a luglio 2002. L’accordo riguarda i circa

90.000 dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo

in Italia e si valuta che comporterà un incremento del costo

del lavoro di circa il 4% nei due anni di validità.

A livello aziendale, invece, è tuttora aperta la trattativa,iniziata nel settembre 2000, per il rinnovo dell’accordo diGruppo, scaduto a fine 1999, che integra quanto previstoa livello nazionale di categoria e che riguarda le principaliaziende metalmeccaniche del Gruppo.Nonostante l’intervento del Ministero del Lavoro, il negoziatoè interrotto dal 31 marzo 2001, quando le Organizzazionisindacali hanno chiesto una sospensione non ritenendosoddisfacenti le proposte dell’Azienda.

Per quanto riguarda la contrattazione collettiva fuoridall’Italia, in Brasile è stato rinnovato il contratto collettivodei metalmeccanici attraverso accordi a livello territoriale:è stato stabilito un recupero dell’inflazione attraverso aumentidefiniti in percentuale sulle fasce salariali.

“… il dialogo sociale e il coinvolgimento delle

rappresentanze dei lavoratori…”

A livello europeo, attraverso l’intesa raggiunta l’8 giugno2001 con il sindacato metalmeccanico europeo, in nome eper conto dei sindacati nazionali ad esso aderenti, e con leOrganizzazioni sindacali italiane, l’accordo per la costituzionedel Comitato Aziendale Europeo del Gruppo Fiat è statorinnovato fino al 31 dicembre 2005. Tale accordo aumentail numero dei componenti del Comitato e modifica ladistribuzione dei seggi per Paese. Prevede inoltre un seggioaggiuntivo per i quadri e il miglior funzionamento del Comitatoristretto. Sulla base del nuovo accordo si è svolta il 5 e 6novembre a Torino la riunione annuale del Comitato AziendaleEuropeo dei lavoratori del Gruppo Fiat.

“…i piani di riorganizzazione…”

A livello di Settore, per quanto riguarda l’Italia, si sonosviluppati piani di riorganizzazione che hanno riguardatoprincipalmente il Settore Automobili (accordo per la mobilitàdi accompagnamento alla pensione di 719 lavoratori),il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione (580 persone)e il Settore Prodotti Metallurgici (285 persone).

Il 22 giugno è stato comunicato alle Organizzazioni sindacaliun piano di riallocazione delle strutture produttive dell’areatorinese, che prevede il trasferimento dello stabilimentodi FiatAvio dall’area del Lingotto a quella di Rivalta e,contemporaneamente, di concentrare le produzioni diFiat Auto da Rivalta a Mirafiori. L’operazione è collegataall’interesse manifestato dall’Amministrazione Comunale

20

Andamento erogazioni Premio di risultato(media operai + impiegati in Italia)

(euro)

2000

1.360

199919981997

1.3551.541

1.2931.383

2001

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21Relazione sulla gestione – La Fiat e le persone

di Torino per l’area di via Nizza ai fini di un ampliamentodel complesso espositivo del Lingotto, anche in vistadell’insediamento nell’area di attività e infrastrutture legatealle Olimpiadi invernali del 2006.

Inoltre, per gestire la contrazione dell’attività produttiva sonostate adottate misure di flessibilità identificabili soprattuttonella riduzione dei contratti temporanei in atto (es. lavorointerinale, contratti a termine) e nella definizione di fermateproduttive. Nel corso del 2001, Fiat Auto ha sospeso l’attivitàlavorativa con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni perun numero complessivo annuo di ore pari ad un organico dioltre 2.000 lavoratori.

Per quanto riguarda le aziende del Gruppo Fiat fuori dall’Italia,è proseguito il piano di razionalizzazione industriale di CNH,che ha interessato Francia (conclusione del piano sociale per lariduzione delle eccedenze a Crepy e vendita dello stabilimentodi St. Dizier), Regno Unito (disinvestimento degli stabilimentidi Doncaster e di Carr Hill) e Germania (piano sociale per lariduzione delle eccedenze dello stabilimento di Neustadt).A fine anno si è conclusa anche la lunga trattativa per lagestione delle eccedenze occupazionali dello stabilimentodi Amiens in Francia della Magneti Marelli.In Polonia, per effetto del calo del mercato automobilistico,si sono progressivamente effettuate riduzioni di circa 1.000organici attraverso una procedura con il Sindacato.

FORMAZIONE E CULTURA

L’attività di formazione delle persone che lavorano nelGruppo è leva fondamentale per la realizzazione dellestrategie aziendali utilizzate per assicurare lo sviluppo dellecompetenze, favorire l’integrazione con le nuove realtà delGruppo, promuovere l’innovazione e favorire il cambiamentonella cultura e nei processi di lavoro.

“… la formazione …”

Complessivamente l’investimento nella formazione a supportodelle attività delle società del Gruppo nel mondo e per losviluppo professionale delle persone è stato di 144 milionidi euro, pari al 2,5% del monte retributivo.In particolare, è stato significativo l’investimento per leattività formative destinate allo sviluppo delle competenzedei Professional, che hanno coinvolto circa l’85% dellapopolazione con 6,6 giornate di formazione pro-capite.

Polo principale dell’attività di formazione è stato, come diconsueto, Isvor Fiat che si articola in varie realtà - IsvorDealernet, Isvor Knowledge System e società all’estero(India e Nord America). In complesso, per Fiat e sul mercatoesterno, sono state svolte oltre 20.000 iniziative di formazione

di tipo tradizionale, pari a 570.330 giornate/partecipante,attività di formazione in “distance” e “open learning” per oltre25.000 utenti e 2.000 giornate professionali di assistenzae consulenza.

Isvor Fiat S.p.A. ha confermato il suo ruolo di corporate

university svolgendo attività formative e di consulenza a

supporto della realizzazione dei principali progetti di Gruppo.

Isvor Dealernet S.r.l. ha rafforzato il proprio ruolo di centro

di eccellenza per le reti di vendita e per strutture commerciali.

Isvor Knowledge System S.p.A. ha consolidato la propria

posizione sul mercato della formazione e della consulenza

nel settore pubblico e privato.

Un impegno molto forte in termini di investimenti e di realizzazioni

è stato dedicato all’e-learning attraverso l’utilizzo di apposite

piattaforme, lo sviluppo di prodotti di web based training e

l’ulteriore diffusione dei learning point in molti Settori del Gruppo.

L’attività di formazione per operatori tecnici di officina

denominata Progetto Allievi, avviata nel 2000 e rivolta a giovani

disoccupati o provenienti dalla scuola dell’obbligo, è proseguita

nel 2001 diversificandosi su nuovi indirizzi professionali.

Isvor ha sviluppato la sua presenza a livello internazionale

stipulando anche accordi e alleanze con altri istituti di assoluto

prestigio. Il livello di eccellenza è testimoniato dai riconoscimenti

ottenuti, in particolare Isvor Fiat è il primo ente di formazione

in Italia a ottenere la certificazione secondo le norme ISO

9001 edizione 2000.

“… Premi e Borse di studio …”

Continua con successo il programma “Premi e Borse di Studio

Fiat” riservato ai figli di dipendenti in servizio presso società

del Gruppo in Italia e all’estero, il cui stanziamento era stato

deliberato nel 1996 con parte dei compensi rinunciati dai

Consiglieri di Amministrazione di Fiat S.p.A.

Nel 2001 Premi e Borse di studio sono stati erogati

direttamente dai singoli Settori/società in una logica di

maggior coinvolgimento nelle iniziative rivolte ai propri

dipendenti, mantenendo comunque i criteri già adottati

nel passato per individuare i giovani più meritevoli.

Premi e Borse di studio(numero) 2001

Premi e Borse di studio assegnati 841

di cui Italia 290

di cui estero (*) 551

Spesa complessiva (in migliaia di euro) 2.090

(*) i Paesi esteri interessati sono stati: Argentina, Belgio, Brasile, Francia, Germania,Gran Bretagna, Messico, Polonia, Spagna e Stati Uniti

21

Page 22: Il Gruppo Fiat nel 2001 · 12 Il Gruppo Fiat 14 Gli eventi dell’anno 16 La Fiat e gli Azionisti 18 La Fiat e le persone 22 La Fiat per l’ambiente 24 La Fiat e l’innovazione

22

La Fiat per L’AMBIENTE

L’impegno dell’Azienda, sviluppato da molti anni inapplicazione delle proprie Politiche ambientali, è finalizzatonon solo al continuo miglioramento delle tecnologie, deiprocessi produttivi e dei prodotti, ma si estende anchead altri temi più ampi di interesse della collettività, qualila mobilità delle persone e delle cose e l’educazione deigiovani nel settore ambientale e della sicurezza stradale.Anche il 2001 è stato caratterizzato dalla continua ricercadell’ecoefficienza, che ha portato a ulteriori risparmi di energia,di risorse naturali e di materiali.Una particolare attenzione è stata rivolta ai problemi della“mobilità sostenibile” con l’obiettivo di proporre tecnologiee sistemi sempre più compatibili con le esigenze di vitadelle persone e con la qualità dell’ambiente.In tale specifico ambito è stato ulteriormente sviluppatoil dialogo con le istituzioni finalizzato alla riduzionedell’inquinamento nelle città. I traguardi raggiunti dal Gruppo Fiat nel 2001 e le iniziativeche più significativamente hanno contraddistinto l’eserciziosono descritte in modo particolareggiato nel decimoRendiconto ambientale dell’Azienda.Nel campo del miglioramento tecnologico dei processiproduttivi e dei prodotti si segnalano:

❚ la riduzione del 12% rispetto al 1995 delle emissioni mediedi anidride carbonica (CO2) della gamma vetture Fiat Autocommercializzata nel 2001;

❚ l’adeguamento di parte della gamma vetture Fiat Autocon alimentazione a benzina (Fiat Stilo) agli standard diemissione “Euro 4”, con quattro anni di anticipo rispettoall’obbligo della Direttiva europea;

❚ la realizzazione di un prototipo di Multipla “ibrida a metano”a ridotti consumi ed emissioni;

❚ l’avvio della fornitura al Comune di Torino di 150 autobusa metano;

❚ la presentazione del prototipo Seicento “Elettra H2 Fuel Cell”alimentato a idrogeno;

❚ la prosecuzione delle sperimentazioni sull’autobus Irisbusa idrogeno in collaborazione con l’ATM di Torino;

❚ la realizzazione da parte di Iveco di:

– EuroPolis, autobus urbano “ibrido”, in cui l’energiaelettrica è prodotta a bordo da un generatore Dieseloperante a regime stazionario;

– Civis, nuovo sistema di trasporto urbano alternativoalle tranvie, operante in modalità sia dipendente,sia indipendente dalla rete elettrica;

❚ l’ulteriore sviluppo di motori Diesel a ridotto impattoambientale per le gamme pesante, media e leggera di Iveco.

La costante ricerca di soluzioni e di prodotti sempre piùcompatibili con l’ambiente ha portato allo sviluppo di nuovetecniche di progettazione ecologica (Green Design) e divalutazione del “ciclo di vita” dei prodotti (LCA), mentre sulversante della “gestione ambientale”, è salito a 41 il numero

22

Principali risultati in campo ambientale relativiagli stabilimenti italiani del Gruppo Fiat dal 1991 al 2001

199919981997199619951994199319921991 2000 2001

Emissioni di solventi da impianti di verniciatura (g/m2)

50

75

100

125

150

0

199919981997199619951994199319921991 2000 2001

Quota residui smaltiti in discarica (%)

20

30

40

50

10

30

199919981997199619951994199319921991 2000 2001

Indici di riutilizzo (%) ■ Quota residui riciclati ■ Quota acque ricircolate

45

60

75

90

Sintesi dei principali risultati in campo ambientale relativi aglistabilimenti italiani del Gruppo Fiat in oltre un decennio

1991 2001

Quota di acque ricircolate 44,6% 67,5%

Residui riciclati 61,0% 75,4%

Residui smaltiti in discarica 37,0% 10,7%

Emissioni di solventi da impiantidi verniciatura 144,0g/m2 77,7g/m2

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23Relazione sulla gestione – La Fiat per l’ambiente

degli stabilimenti che hanno ottenuto la certificazione ISO14001. Tra questi, la società Ferrari di Maranello, che ha avutoil “riconoscimento ambientale” sia per la gestione industriale,sia per quella sportiva.Tra le attività di collaborazione con le pubbliche istituzioni siannoverano:

❚ la sottoscrizione dell’Accordo di programma con ilMinistero dell’Ambiente italiano e l’Unione Petroliferaper l’avvio di un Piano per lo sviluppo dell’autotrazionea metano nelle grandi aree urbane italiane;

❚ l’adesione al progetto di Car Sharing, lanciato dal Comunedi Torino, attraverso la partecipazione con una quota del33% nella società di progettazione e gestione. Il CarSharing, forma di trasporto pubblico alternativo, consenteai propri associati di condividere una flotta comune diautoveicoli;

23

❚ l’attivazione a Napoli – nell’ambito del progetto ATENA,finalizzato alla sperimentazione dell’applicazione di sistemitelematici per il monitoraggio, la regolazione dei flussi ditraffico pubblico e privato e la riduzione del relativo impattoambientale, anche tramite l’impiego di veicoli con trazionialternative – di un secondo parcheggio di interscambio diveicoli elettrici.

Di assoluto rilievo continua ad essere l’impegno sviluppatoda Fiat per rispondere all’esigenza di mobilità delle personedisabili. Ha avuto infatti ulteriore diffusione in Europa ilProgramma Autonomy, avviato in Italia nel 1995, in cui sonocoinvolte Fiat Auto, Iveco, CNH, Magneti Marelli, CentroRicerche Fiat e Toro Assicurazioni.Nel campo dell’educazione ambientale e stradale hanno avutoulteriore sviluppo i programmi Fiat per i giovani, che hannocoinvolto sinora oltre 213.000 classi e più di 9 milioni distudenti in Italia e oltre 13 milioni di studenti in Brasile.

Fiat Multipla ibrida a metano

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24

24

Innovare significa per Fiat accrescere il vantaggio competitivodei propri Settori creando valore in termini di riduzione ditempi e costi di sviluppo e produzione e di incremento delleperformance. L’innovazione è il risultato principale dellaricerca, che, pertanto, occupa un posto di rilevante significatonelle strategie e nei piani di sviluppo del Gruppo ed èsupportata dalle attività del Centro Ricerche Fiat (C.R.F.)e della Elasis.

In linea con la propria missione di “accrescere la competitivitàdei Settori mediante l’innovazione a prezzi competitivi”,il C.R.F. svolge attività di ricerca basata su tecnologiee metodologie altamente innovative e con forte impattopotenziale sui prodotti e processi dei Settori; tale attivitàè svolta mediante progetti che supportano ed anticipanol’innovazione dei Settori sia nell’attività di ricerca sia nellosviluppo interno.

Elasis si pone come centro di ricerca di riferimento nelMezzogiorno d’Italia. Svolge attività di ricerca e sviluppo,curando in particolare l’impostazione di nuovi prodottiveicolistici, per assicurare un rapido trasferimentodell’innovazione ai Settori, anche in risposta ad esigenzeambientali e sociali.

Complessivamente nel 2001 le attività di ricerca e sviluppodel Gruppo hanno impegnato oltre 13.800 persone in 131centri italiani ed esteri, per una spesa di 1.817 milioni di euro,pari al 3,5% del fatturato delle attività industriali.

Centro Ricerche Fiat

Con un patrimonio di attrezzature sofisticate, una strutturadi circa 950 addetti e una rete di oltre 200 Università ed Entidi ricerca nazionale ed internazionali, il C.R.F. costituisce il piùimportante gruppo di ricerca privato italiano. Nel 2001 il C.R.F.ha trasferito ai Settori del Gruppo Fiat 120 prodotti/processi e140 metodologie. Inoltre ha consolidato l’attività orientata adinterventi di consulenza e trasferimento tecnologico per l’indottodel Gruppo e altre piccole e medie imprese, incrementandosignificativamente queste attività rispetto al precedente esercizio.

La strategia di internazionalizzazione del C.R.F. ha portatonegli ultimi anni a un elevato numero di partecipazioni aiprogrammi comunitari. Nel 2001 sono stati vinti 49 nuoviprogetti che sommati ai precedenti portano il C.R.F. adessere leader nella ricerca europea del Quinto ProgrammaQuadro per qualità e numero di progetti approvati(complessivamente 166).

In ambito nazionale, nel 2001 sono state presentate 29 nuoveistanze di finanziamento con un costo complessivo previstoper i prossimi tre anni di oltre 85 milioni di euro.

In Italia sono state depositate 91 domande di brevetto.Tra i principali risultati del 2001 si segnalano:

❚ Multipla “Ibrido Minimo” a metano:La vettura utilizza due tra le tecnologie più promettenti cheassicurano la riduzione dei consumi e delle emissioni nocive.Un motore ad iniezione multipla alimentato a metanofunziona con l’ausilio di un moto-generatore elettricoed il cambio robotizzato.Il sistema, realizzato grazie anche al contributo del Ministerodell’Ambiente, permette un’eccezionale risparmio dicarburante e livelli di emissioni che anticipano di dieci annil’attuale normativa.

❚ Veicoli a Fuel CellL’autobus ibrido a fuel cell, realizzato con il patrocinio delMinistero dell’Ambiente, è stato sviluppato congiuntamenteda Irisbus, ATM (Azienda Torinese Mobilità) e il Comune diTorino. Il C.R.F. ha realizzato il sistema di controllo e gestionedell’energia su veicolo e del sistema informativo di bordo.Il prototipo della Seicento Elettra a Fuel Cell, prima vetturaitaliana ad idrogeno, ha ricevuto dalla “Lega Ambiente” lasegnalazione 2001 per “innovazione amica dell’ambiente”.

❚ IntellibusSi tratta di un moderno sistema telematico di gestione delleflotte di mezzi di trasporto, che attraverso la raccolta dati ela loro gestione a distanza per mezzo di stazioni di controllo,esegue la diagnosi dei dati stessi attraverso particolari

La Fiat e L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Il Centro Ricerche Fiat di Orbassano

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25Relazione sulla gestione – La Fiat e l’innovazione tecnologica

algoritmi. Da tale analisi si ottengono risultati in terminidi riduzione dei costi di manutenzione, migliore qualitàdel servizio e monitoraggio dei costi d’esercizio.

❚ Telaio Thesis (Split Frame)

Il dimostratore, basato sul modello Lancia Thesis, è

stato realizzato utilizzando tecniche costruttive attente

alla riduzione dei costi di processo. Si tratta di un telaio

costituito da due strutture distinte connesse tra di loro

elasticamente: una inferiore modulare regolabile ed un

“body” superiore di tipo “space frame”.

La soluzione proposta offre grande libertà dal punto di vista

stilistico e di design, consentendo anche la riduzione dei

rumori e delle vibrazioni interne, assicurando comunque

elevati livelli di sicurezza.

❚ Motore a controllo elettronico delle valvole

Il motore a controllo elettronico delle valvole, realizzato

nell’ambito di un progetto comunitario in collaborazione con

Magneti Marelli, è stato premiato come migliore innovazione

nel settore dei veicoli dall’EUCAR (European Council for

Automotive R&D). Il principale vantaggio di questa innovazione

è la riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride

carbonica fino al 15%.

Elasis

Elasis con 992 addetti alla ricerca costituisce una rete tecnico-

scientifica molto importante al servizio dell’innovazione delle

unità produttive del Gruppo Fiat.

In considerazione del ruolo che le tecnologie dell’informazione

e della comunicazione applicate alla mobilità vanno assumendo

(miglior qualità del tempo destinato agli spostamenti e

maggiore sicurezza) sui futuri mezzi di trasporto, Elasis

ha organizzato un nuovo polo di specialisti con competenze

nel campo dei sistemi di comunicazione, della gestione e

trattamento dell’informazione di bordo, inclusi i servizi di

infomobilità, in grado di assicurare un efficace supporto

metodologico ed operativo all’applicazione degli stessi sui

nuovi veicoli.

Allo scopo di rafforzare i collegamenti con il mondo scientifico

universitario per una miglior finalizzazione su temi di concreto

interesse industriale, sulla base dell’esperienza positiva con

l’Università degli Studi di Napoli Federico II attraverso il

Consorzio PRODE, è stato costituito con l’Università degli

Studi di Roma Tor Vergata il Consorzio SCIRE per studi

di fluidodinamica computazionale applicata al motore,

all’aerodinamica esterno vettura, al raffreddamento

sottocofano ed alla climatizzazione abitacolo.

25

Tra i risultati conseguiti nel 2001 si segnalano i seguenti:

❚ prototipo dimostratore su vettura di un motore di cilindrata1370 cc che, in virtù di importanti contenuti innovativi, realizzauna consistente riduzione dei consumi. La realizzazione diquesto progetto consentirà di completare la gamma FIREcon un motore con caratteristiche peculiari quali: consumied emissioni ridotte, economicità e facilità di manutenzione;

❚ impostazione, in collaborazione con Fiat-GM Powertrain, diun nuovo cambio a 6 marce compatto e con un elevato rangedi coppia di utilizzo (160 – 280 Nm) installabile su vettureappartenenti ad almeno tre diversi segmenti (B, C e D);

❚ prototipo dimostratore di un innovativo sistema diraffreddamento, che attraverso una pompa acqua gestitaelettronicamente, consente di ottenere, oltre a riduzionedei consumi, interessanti vantaggi nel warm-up e nellaclimatizzazione abitacolo.

Sempre nel corso del 2001 si è completato, in collaborazionecon il Comune di Napoli, il progetto ATENA con lasperimentazione della flotta prototipale a minimo impattoambientale costituita da vetture elettriche, a metano, bifuele ibride e la realizzazione del sistema telematico di gestionee controllo del traffico nell’area comunale del capoluogocampano. L’impegno al fianco delle Amministrazioni Pubblicheè stato incrementato anche attraverso attività di ricerca esviluppo per il miglioramento della sicurezza stradale conun progetto specifico in partnership con la Provincia di Milano.

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Da tempo il Gruppo Fiat ha identificato la soddisfazionee la cura del cliente come propri valori portanti.

Negli ultimi anni sono state avviate specifiche iniziative diformazione della rete di vendita e di assistenza presso i variSettori del Gruppo, allo scopo di promuovere un profondocambiamento culturale che pone il cliente e la sua soddisfazioneal centro dell’attenzione dei Settori. In particolare nel corsodegli anni è stata messa a punto tutta una serie di servizi perla mobilità volti a venire incontro a tutte le possibili esigenzedel cliente nei momenti di disagio con il proprio mezzo.

La soddisfazione del cliente è da alcuni anni, ormai, unodei parametri attraverso i quali viene valutato e incentivatoil management del Gruppo. Attraverso specifici indicatori eindagini presso i clienti, Fiat è impegnata in un costantecontrollo del livello di soddisfazione e di rispondenza alleesigenze dei clienti finali dei prodotti e servizi del Gruppo. La testimonianza più evidente del crescente impegno del Grupposu questo fronte è costituita dalla performance, in continuomiglioramento nel tempo, di questi indicatori (“CustomerSatisfaction Indexes”), utilizzati anche come parametri diriferimento per il sistema di incentivazioni (MBO) del Management.

Su questo tema ricordiamo alcune iniziative di rilievo postein essere da Fiat Auto, CNH Global e Iveco.

“…il Servizio Targa Connect di Fiat Auto…”

Nel mese di aprile 2001 è stato introdotto da Fiat Auto sututti i mercati europei il Servizio Targa Connect, il sistemamultimediale e interattivo di Infomobilità proposto sui nuovimodelli, che oggi, grazie ad un accordo con TIM in Italia,raggiunge una nuova frontiera della tecnologia di consumoessendo disponibile anche su tutti i cellulari GSM.

Targa Connect rappresenta, a livello europeo, l’ultima versionedell’Infomobilità in cui i servizi erogati, la cura verso il Clientee l’elevato standard tecnologico giungono alla loro massimaespressione.

Grazie a Targa Connect l’auto diventa un canale dicomunicazione verso l’esterno, un sistema aperto, dinamicoed interattivo, in grado di ricevere e inviare dati ed informazioni.Con la semplice pressione di un tasto nella plancia dell’auto,è possibile richiedere l’intervento del Contact Center di Arese,che oggi parla 14 lingue, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24.Grazie a Targa Connect il cliente può sempre contare suqualcuno che lo assiste ed è pronto a soddisfare ogni suaesigenza. Informazioni sul traffico, guida a destinazione,assistenza stradale, servizi informazioni, assistenza sanitariae consulenza medica, “vehicle commerce” sono solo unesempio dei servizi offerti al cliente da Targa Connect.

Il raggiungimento di questo ambizioso traguardo nel settoredell’auto e dei servizi legati alla comunicazione satellitare è

valso l’assegnazione, nel settembre del 2001, del prestigiosoAutomotive Award per la categoria e–communication inoccasione del Salone dell’auto di Francoforte.

“…la Customer Satisfaction & Loyalty di CNH Global…”

Nonostante il 2001 abbia comportato sfide significative perCNH di natura sia interna al Settore stesso, sia esterna, gliindici di misurazione della “Customer Satisfaction” hannoevidenziato un miglioramento complessivo del 1,1%. Ancorapiù importante, gli indici relativi alla “Customer Loyalty” hannoallo stesso tempo registrato un incremento del 3,2%.

CNH è consapevole che il “dealer” rappresenta il primopunto di incontro tra CNH e il cliente finale e riveste un ruolodi assoluto rilievo nel determinare la soddisfazione per ilcliente e nel mantenerne la fedeltà ai marchi dell’azienda.Un aggressivo programma avviato da CNH, “Dealers StandardsProgram”, assicura che la rete di distribuzione di CNH sia lapiù forte sul mercato. Con questo programma i clienti di unconcessionario determinano, attraverso un processo dirilevamento del grado di “Customer Satisfation and Loyalty”,dal 15 al 20% del punteggio totale raggiungibile dal “dealer”.

Al fine di favorire l’offerta di un servizio al cliente a livelli dieccellenza, CNH ha introdotto programmi di assistenza postvendita di cui beneficiano sia il “dealer” che il cliente finale:

❚ è stato sviluppato un nuovo sistema di consegna dei prodottiCNH allo scopo di garantire che ogni nuova macchina siaconsegnata al cliente in perfette condizioni, priva di difetti,e che ogni cliente sia pienamente informato su come operaree avere cura della nuova macchina prima dell’uso;

❚ il personale tecnico del concessionario ha accesso a unvasto data base di risorse tecniche su web e a un insiemedi strumenti analitici di diagnostica, chiamato ASIST, chelo aiuta nell’identificazione rapida delle soluzioni ai problemidel prodotto, riducendo il tempo necessario a completareil ciclo delle riparazioni;

❚ un efficiente processo di gestione dei prodotti “correnti”,“Current Product Management” connette il servizio centraledi assistenza e le strutture di progettazione e di produzioneallo scopo di assicurare che anche il più complesso deiproblemi venga gestito e risolto rapidamente con pienasoddisfazione del cliente.

CNH ha inoltre istituito dei centri di risposta, “CustomerResponse Centers”, sia in Nord America che in Europa,che rappresentano un punto di contatto per quei clienti chedesiderano contattare CNH direttamente. Questi centri ricevonoe gestiscono un rilevante volume di contatti attraverso diversimezzi. Il sistema è attrezzato per ricevere e gestire le varierichieste dei clienti di CNH a mezzo telefono, internet, lettera,o tramite questionari e garantisce che ogni cliente riceva unarisposta appropriata nel modo più rapido e efficiente possibile.

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La Fiat e I CLIENTI

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27Relazione sulla gestione – La Fiat e i clienti

Il sistema di rilevamento della “Customer Satisfaction andLoyalty” ha intervistato nel 2001 oltre 270.000 clienti a livellomondiale per assicurarsi che in CNH la voce del cliente siaascoltata e ad essa sia data risposta.

“…il Client Center di Iveco…”

Per Iveco una componente essenziale della soddisfazione delcliente è il servizio erogato nella vita utile del veicolo; servizioche deve assicurare la massima produttività del mezzo ditrasporto attraverso la riduzione dei costi d’esercizio e delfermo macchina.

La crescente complessità dei veicoli industriali e dei sistemielettronici che ne governano i gruppi motopropulsori, gliimpianti frenanti ed altre vitali funzioni hanno indotto Iveco adaggiornare costantemente i propri servizi di supporto ai clientiper garantire affidabilità, continuità d’esercizio ed economicitàd’impiego dei veicoli.

Inoltre sono stati sviluppati potenti mezzi di diagnostica perle officine, anche basati su mezzi mobili che consentonointerventi di diagnosi direttamente su strada.Allo scopo di garantire il massimo livello di servizio aisuoi clienti, Iveco ha reingegnerizzato l’intero processod’approvvigionamento e distribuzione dei ricambi conl’integrazione dei suoi 5 magazzini dell’Europa Occidentale

in un unico magazzino virtuale che garantisce un livelloelevatissimo di servizio.

Nell’ambito del Customer Service, è nato nel 2001 il CentroPolifunzionale di Torino, con la funzione di centrale operativaunica per i servizi Iveco di Assistance Non Stop. Lo scopoè quello di garantire l’assistenza globale al cliente attraversoun servizio che assicuri la massima produttività del mezzodi trasporto con la riduzione dei costi di fermo macchina.

Iveco ha da un paio d’anni deciso di gestire in propriol’attività del suo Client Center. Per questo scopo ha sviluppatoun sofisticato sistema informatico in grado di gestire lechiamate telefoniche in 7 lingue, di identificare la posizionedell’officina “Iveco 24 h.” più vicina e di gestire l’interoprocesso fino al rilevamento del grado di soddisfazionedel cliente per il servizio erogato.

Il Client Center si avvale degli strumenti hardware e software piùevoluti oggi disponibili per poter avere in linea, in tempo reale,le banche dati sui clienti, i veicoli e la rete dei Concessionarie delle Officine Autorizzate Iveco. Opera con 80 addetti, conconoscenza delle principali lingue europee, 24 ore su 24, tuttii giorni dell’anno, con lo scopo di assistere il cliente in difficoltà.

L’obiettivo è quello di realizzare l’assistenza totale al cliente:dal depannage, all’eventuale mezzo sostitutivo, alla ricercadell’albergo, all’assistenza finanziaria, tutto ciò che puòoccorrere al cliente per affrontare l’emergenza.

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SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL GRUPPO FIAT

Premessa

Nel 2001 la struttura del Gruppo ha subito importanticambiamenti che hanno comportato significative variazionidi area di consolidamento rispetto all’anno precedente:

❚ A partire dall’esercizio 2001, i risultati di Business Solutions,il Settore che raggruppa le attività di servizi alle imprese,vengono esposti separatamente nella segmentazione deiSettori di attività del Gruppo. In precedenza i risultati dellesocietà ora raggruppate in Business Solutions eranocompresi nelle società “Diverse”.

❚ Magneti Marelli ha deconsolidato dal 1° gennaio 2001la Divisione Sistemi Termici a seguito della sua cessioneal Gruppo Denso.

❚ Alla fine di marzo 2001 è stato ceduto il residuo 49%di Alstom Ferroviaria S.p.A.; il Settore Prodotti e SistemiFerroviari era stato deconsolidato a partire dal 1° agosto2000, a seguito della cessione della quota di maggioranza(51%) di Fiat Ferroviaria al Gruppo francese Alstom.

❚ Nel mese di aprile 2001 Toro Assicurazioni ha acquistato l’interocapitale di Lloyd Italico Assicurazioni S.p.A. e Lloyd Italico VitaS.p.A. procedendo al consolidamento integrale delle nuovesocietà. Inoltre nel corso dell’anno il Settore ha consolidatola società Augusta Assicurazioni S.p.A., precedentementecompresa tra le società “Diverse” del Gruppo.

❚ A seguito dell’accordo strategico concluso nel mese digiugno tra Business Solutions e IBM è stata creata la jointventure Global Value, partecipata per il 50% da BusinessSolutions e per il 50% da IBM Italia, operante nel settoredei servizi di Information Technology ad alto valore per leimprese. Business Solutions ha conferito a Global Value leattività di ITS e GSA, che sono state pertanto deconsolidatecon decorrenza dalla fine del mese di giugno.

❚ In data 30 giugno 2001, in seguito al completamento delconferimento, sono state deconsolidate le attività confluitenella joint venture paritetica con General Motors Fiat-GMPowertrain B.V., operante nel settore dei motori e dei cambi.

❚ Nel secondo semestre il Gruppo Fiat è entrato con altripartner industriali e finanziari in Italenergia, società che haraggiunto il controllo di Montedison e di Edison attraversoofferte pubbliche di acquisto. Tale partecipazione, pari al38,6% del capitale di Italenergia, è stata valutata a fine annoseguendo il metodo del patrimonio netto.

❚ Nel quadro dell’operazione Italenergia, il Gruppo Fiat haceduto a Electricité de France la società Fenice S.p.A.,che è stata pertanto deconsolidata.

Allo scopo di valorizzare, inoltre, i diversi business per ottimizzarele possibili alleanze e/o cessioni, le attività di Magneti Marelli sonostate ristrutturate procedendo, con effetto dal 1° luglio 2001, auna scissione in cinque società: Magneti Marelli Sistemi ElettroniciS.p.A., Magneti Marelli Powertrain S.p.A., Magneti MarelliAftermarket S.p.A., Magneti Marelli Services S.p.A., MagnetiMarelli Holding S.p.A. Nel contempo Magneti Marelli ServicesS.p.A , a cui fanno capo le attività di Midas, è stata trasferitadal Settore Componenti alle società “Diverse” del Gruppo.

Andamento economico

Il rallentamento dell’economia mondiale, che si è accentuatonella seconda parte dell’anno, ha condizionato negativamentel’andamento economico del Gruppo, che ha dovuto affrontareil calo di alcuni importanti mercati di riferimento e l’aggressivitàdelle politiche commerciali messe in atto dai costruttori, percompensare gli effetti della flessione della domanda.

Di seguito viene riportata una sintesi che evidenzia i principalifattori che hanno influenzato l’andamento economico delGruppo nel 2001; per un’analisi più approfondita si rinviaalle relazioni sull’andamento dei singoli Settori di attività.

Per una migliore analisi dell’andamento economico, si èritenuto utile illustrare le principali voci del conto economicoriclassificato “per destinazione”, suddiviso tra Attività Industrialie Attività Assicurative.

Ricavi netti

I Ricavi netti del Gruppo Fiat per l’intero anno 2001,comprensivi delle variazioni dei lavori in corso su ordinazione,sono stati pari a 58.006 milioni di euro, con un lieve aumento(+0,8%) rispetto all’anno precedente.

I ricavi delle sole Attività Industriali sono stati pari a 52.610milioni di euro, in calo (-0,9%) rispetto al 2000 per l’effettodel rallentamento generale dell’economia sul compartoautomotoristico, mentre quelli relativi alle Attività Assicurativesono stati di 5.491 milioni di euro, con una crescita del 20,9%in parte derivante dalle acquisizioni effettuate.

Per quanto riguarda l’andamento dei ricavi per Settore di attività:

❚ Il fatturato di Fiat Auto nel 2001 è stato pari a 24.440milioni di euro (25.361 milioni di euro nel 2000, -3,6%), afronte di 2.096.000 unità vendute (-10,8% rispetto al 2000).La riduzione dei ricavi è risultata più contenuta rispetto alcalo dei volumi di vendita per effetto di un fatturato unitariomediamente più elevato e del crescente contributo delleattività finanziarie e di servizio, nonchè dei ricavi derivantidalla cessione dello stock ricambi alla joint venture costituitacon DHL Worldwide Express e altri partner finanziari.

Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

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Ricavi Consolidati(in milioni di euro)

Attività di Servizi

Altri Settori Industriali

Veicoli Industriali

Automobili

200120001999

48.123

57.555 58.006

Macchine perl’Agricoltura ele Costruzioni

29

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A. 29

I ricavi derivanti dai macchinari per le costruzioni hannoinvece subito una significativa flessione (-15%)in conseguenza della citata riduzione della domanda.

❚ Iveco ha registrato ricavi per 8.650 milioni di euro, conuna crescita dello 0,5% sugli 8.611 milioni di euro dell’annopassato, determinata dall’espansione delle attività difinanziamento e di noleggio, che ha più che compensatol’effetto dei minori volumi di vendita dei veicoli.

Complessivamente sono stati venduti 160.400 veicoli, conuna riduzione del 2,7% sull’anno 2000. A livello dei principalimercati europei il calo ha riguardato Germania (-11,4%), perla significativa flessione della domanda, e Italia (-14,2%), in

Le vendite di vetture e veicoli commerciali in EuropaOccidentale, pari a 1.456.000 unità, hanno subito unaflessione del 13,7% rispetto al 2000, in parte derivantedall’iniziativa di riduzione delle scorte presso la rete e dallafisiologica contrazione dei volumi per il phase-out di Bravoe Brava nell’attesa del lancio della Stilo, avvenutoprogressivamente nell’ultima parte dell’anno.

La perdurante crisi del mercato locale ha determinatoun calo accentuato delle vendite in Polonia (-42,9%) e inArgentina (-61%). In Brasile, Fiat Auto ha invece registratoun miglioramento significativo (+14,9%).

❚ I ricavi di CNH Global nel 2001 sono stati pari a 10.777milioni di euro, in linea con il valore dell’anno precedente.Espresso in dollari, valuta di conto del Settore, il fatturatoha registrato un calo di circa il 3%, che corrispondeessenzialmente ai minori ricavi relativi alle unità produttivecedute in ottemperanza alle richieste delle autorità antitrustnordamericane ed europee in seguito all’acquisizione delGruppo Case. Da rilevare, inoltre, che nel comparto deimacchinari per le costruzioni il Settore ha operato in uncontesto di mercato particolarmente sfavorevole per laforte riduzione della domanda in Europa Occidentale ein Nord America.

A livello di comparto di attività, il Settore ha realizzatoun miglioramento dei ricavi (+3%) per le macchine perl’agricoltura principalmente in Nord America e Brasile,contro il permanere di una situazione negativa in Europa.

2001 2000

Attività (*) Attività Attività (*) Attività(in milioni di euro) Industriali Assicurative Consolidato Industriali Assicurative Consolidato

Ricavi netti 52.610 5.491 58.006 53.083 4.542 57.555

Costo del venduto 44.792 5.157 49.854 44.636 4.395 48.961

Margine operativo lordo 7.818 334 8.152 8.447 147 8.594

Margine operativo lordo/Ricavi netti 14,9% 6,1% 14,1% 15,9% 3,2% 14,9%

Spese generali 5.809 340 6.149 5.818 290 6.108

Spese generali/Ricavi netti 11,0% 6,2% 10,6% 11,0% 6,4% 10,6%

Ricerca e sviluppo 1.817 – 1.817 1.725 – 1.725

(Oneri) e proventi operativi 30 102 132 15 79 94

Risultato Operativo 222 96 318 919 (64) 855

R.O.S. 0,4% 1,7% 0,5% 1,7% (1,4%) 1,5%

Risultato partecipazioni (**) 48 (195) (149) 146 160 304

(Oneri) e proventi finanziari (1.394) 369 (1.025) (1.172) 149 (1.023)

(Oneri) e proventi straordinari 366 (7) 359 923 (9) 914

Risultato gestionale ante imposte (758) 263 (497) 816 236 1.050

Imposte 223 71 294 388 84 472

Risultato netto di Gruppo e di Terzi (981) 192 (791) 428 152 578

Risultato netto di competenza Fiat (625) 178 (445) 530 132 664

(*) Include il Gruppo Toro Assicurazioni e Neptunia Assicurazioni Marittime S.A.

(**) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni e rivalutazioni per allineamento partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto.

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conseguenza della forte pressione competitiva, ed è statoin parte compensato dal forte incremento in Gran Bretagna(+17,6%).

❚ Il fatturato degli altri Settori Industriali (Teksid,

Magneti Marelli, Comau e FiatAvio) è stato nell’anno

complessivamente di 9.679 milioni di euro a fronte di

10.255 milioni di euro del 2000, con un calo del 5,6%

dovuto alla riduzione dei volumi dei Settori automotoristici.

Il fatturato di Teksid (Prodotti Metallurgici), pari a 1.752

milioni di euro (-6,5% rispetto al 2000), ha scontato il calo dei

volumi di vendita sul mercato Nafta e l’effetto delle azioni di

razionalizzazione del portafoglio di business, che hanno portato

ad una riduzione delle attività nel comparto Ghisa a fronte di

un crescente impegno nelle attività Alluminio e Magnesio.

Magneti Marelli (Componenti) ha registrato un fatturato

di 4.073 milioni di euro, in calo dell’8,5% rispetto all’anno

2000. A parità di area e di cambi la flessione sarebbe stata

del 5,2% per effetto della riduzione dei volumi determinata

dalla debolezza della domanda, in particolare nell’ultima

parte dell’anno.

Il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione, che fa capo a

Comau, ha realizzato nell’anno ricavi per 2.218 milioni

di euro; l’andamento in calo del 9,1% rispetto all’anno

precedente è stato condizionato dal momento negativo del

mercato “automotive” negli Stati Uniti, che ha determinato

una significativa riduzione delle attività di Comau Pico, a cui

hanno fatto riscontro la tenuta delle attività in Europa e la

crescita delle attività di manutenzione di Comau Service.

FiatAvio, con un fatturato pari a 1.636 milioni di euro

(+9,7% rispetto al 2000), ha confermato nell’anno elevati

livelli di attività nel comparto dell’aeronautica commerciale,

che non ha ancora risentito in modo significativo della crisi

conseguente ai fatti dell’11 settembre. Si è inoltre verificato

un aumento delle vendite di motori aeroderivati per usi

energetici in Usa e dei ricavi per le forniture governative,

tra le quali vanno ricordate le prime consegne dei motori

per il nuovo caccia europeo Eurofighter 2000.

❚ Tra i Settori operanti nell’area Servizi:

Toro Assicurazioni ha proseguito il trend di espansioneche ha caratterizzato gli ultimi anni. I premi del 2001 sonoammontati a 5.461 milioni di euro, con una crescita del25,2% rispetto al 2000. L’incremento è in parte dovutoal consolidamento di Lloyd Italico, gruppo di recenteacquisizione che opera con prevalenza nel Ramo Danni,e al consolidamento di Augusta Assicurazioni. A condizioniomogenee l’incremento dei premi sarebbe risultato pari al14% per il buon andamento dei volumi di attività sia in Italia,con un forte aumento del Ramo Vita, sia in Francia, dove si èregistrata una crescita in controtendenza rispetto al mercato.

Itedi, ha conseguito ricavi pari a 347 milioni di euro, in lievecalo (-2% rispetto al 2000) a causa del rallentamento delmercato pubblicitario.

Business Solutions, il Settore operante dall’iniziodell’esercizio nel campo dei servizi, ha conseguito ricavipari a 1.805 milioni di euro; la perdita dei ricavi del secondosemestre di Fenice, ceduta nell’ambito dell’operazioneItalenergia, è stata compensata dall’inserimento nel Settoredelle attività di Fiat Engineering. Il volume di attività verso i clienti esterni al Gruppo haraggiunto oltre il 40% dei ricavi del Settore.

Margine operativo lordo

Il margine operativo lordo nell’esercizio è stato pari a8.152 milioni di euro, a fronte di 8.594 milioni di euro nel2000. L’incidenza sui ricavi è diminuita dal 14,9% del 2000al 14,1% del 2001.

Ricavi Ricavi(in milioni di euro) 2001 2000 diff. %

Automobili (Fiat Auto Holdings) 24.440 25.361 (3,6%)

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) 10.777 10.770 0,1%

Veicoli Industriali (Iveco) 8.650 8.611 0,5%

Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.752 1.873 (6,5%)

Componenti (Magneti Marelli) 4.073 4.451 (8,5%)

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 2.218 2.440 (9,1%)

Aviazione (FiatAvio) 1.636 1.491 9,7%

Editoria e Comunicazione (Itedi) 347 354 (2,0%)

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 5.461 4.363 25,2%

Servizi (Business Solutions) 1.805 n.d. n.d.

Diverse ed Elisioni (*) (3.153) (2.159) 46,0%

Totale di Gruppo 58.006 57.555 0,8%

(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.

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31Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

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Per le sole Attività Industriali questo rapporto è passato dal15,9% del 2000 al 14,9% del 2001 a seguito principalmentedell’inasprirsi del contesto competitivo, che ha comportatouna crescente pressione sui prezzi di vendita in Europa e nonha consentito ad alcuni Settori del Gruppo di recuperare ladinamica inflattiva dei costi industriali ed i maggiori costi diarricchimento dei prodotti. In senso positivo il contributo dellesinergie industriali di CNH e di Fiat Auto.

Il margine operativo lordo delle Attività Assicurative ha raggiuntoil 6,1% sui Premi di competenza, rispetto al 3,2% dell’annoprecedente, per il miglioramento del rapporto sinistri/premi.

Spese generali e di ricerca e sviluppo

Le Spese generali nel 2001 sono state pari a 6.149 milioni dieuro (+0,7% rispetto all’anno precedente), ma sostanzialmenteallineate in termini di incidenza sul fatturato (10,6%). Le efficienze realizzate dai Settori hanno consentito dicompensare gli effetti negativi della dinamica inflazionistica edell’aumento della spesa pubblicitaria. In particolare Fiat Auto,in risposta all’accentuarsi della pressione competitiva in Europa,ha sostenuto maggiori spese pubblicitarie per 64 milioni di euro.

Escludendo i costi suddetti le spese generali di Gruppodell’anno 2001 scenderebbero a circa 4.870 milioni di euro,in linea con l’anno precedente nonostante i citati effettisfavorevoli dell’inflazione.

Le Spese di ricerca e sviluppo, spesate a conto economico,sono state pari a 1.817 milioni di euro, con un incremento di92 milioni di euro rispetto al 2000, dovuto prevalentemente aimaggiori investimenti sostenuti da Fiat Auto per il rinnovo dellagamma prodotti e per il rafforzamento del valore dei proprimarchi.

Una crescita considerevole dei costi per l’innovazionetecnologica è stata realizzata anche in altre realtà del Gruppo,quali Ferrari e Aviazione.

Risultato operativo

Il Risultato operativo, prima delle componenti straordinarie,finanziarie e fiscali, ha evidenziato un utile di 318 milioni dieuro, nettamente inferiore agli 855 milioni di euro dell’annoprecedente. La redditività sul fatturato (R.O.S%) è stata pariallo 0,5% contro l’1,5% realizzato nel 2000.

Le crescenti difficoltà del contesto economico hannofortemente penalizzato la redditività dei Settori automotoristici,che hanno subito il calo dei volumi, l’erosione dei margini ehanno dovuto fronteggiare, in particolare Fiat Auto, maggiorispese di ricerca e sviluppo e di pubblicità a sostegnodell’innovazione e dell’immagine dei propri prodotti. Il forteimpegno nel conseguimento delle efficienze ha solo in parteattenuato questi fenomeni negativi.

Risultato Operativo(in milioni di euro)

2001

318

20001999

855788

Risultato Operativo R.O.S. %

(in milioni di euro) 2001 2000 diff. 2001 2000

Automobili (Fiat Auto Holdings) (549) 44 (593) (2,2) 0,2

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) 209 45 164 1,9 0,4

Veicoli Industriali (Iveco) 271 489 (218) 3,1 5,7

Prodotti Metallurgici (Teksid) 15 101 (86) 0,9 5,4

Componenti (Magneti Marelli) (74) 55 (129) (1,8) 1,2

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 60 87 (27) 2,7 3,6

Aviazione (FiatAvio) 186 143 43 11,4 9,6

Editoria e Comunicazione (Itedi) (2) 10 (12) (0,6) 2,8

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 68 (56) 124 1,2 (1,3)

Servizi (Business Solutions) 73 n.d. n.d. 4,0 n.d.

Diverse ed Elisioni (*) 61 (63) 124 n.s. n.s.

Totale 318 855 (537) 0,5 1,5

di cui: Attività Industriali 222 919 (697) 0,4 1,7

(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.

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32

32

Passando all’esame dei risultati operativi dei vari Settori:

❚ Fiat Auto ha chiuso l’esercizio con una perdita operativa di549 milioni di euro (-2,2% del fatturato) a fronte di un risultatooperativo positivo per 44 milioni di euro nell’anno 2000(0,2% del fatturato). Una serie di fenomeni sfavorevoli hanegativamente condizionato la redditività del Settore: il calodei volumi, il peggioramento del mix/contenuti per il continuoarricchimento dei prodotti – tra cui quello legato all’introduzionedella normativa Euro3 – solo in parte recuperato sui prezzi,la crescita delle spese di ricerca e sviluppo (+94 milioni dieuro) e l’incremento dell’azione pubblicitaria (+64 milionidi euro), anche in relazione al lancio della Stilo. Hanno inoltre penalizzato il Risultato Operativo del Settoregli oneri connessi alle incisive iniziative di riduzionestrutturale dello stock di prodotti presso le reti commerciali.

Il Settore ha reagito a questa sfavorevole situazionemettendo in atto azioni di recupero sui costi, con lemaggiori sinergie (+251 milioni di euro), superiori alle attese,derivanti dall’alleanza industriale con General Motors e conaltre efficienze sui costi di prodotto. Un beneficio (pari a 300milioni di euro) è derivato inoltre dall’operazione di cessionedello stock ricambi alla joint venture costituita tra Fiat Auto,DHL Worldwide Express e altri partner finanziari, allo scopodi ottimizzare il processo di gestione delle parti di ricambio.

❚ CNH Global ha conseguito nell’anno un risultato operativopositivo pari a 209 milioni di euro (1,9% delle vendite), a frontedi un utile di 45 milioni di euro nel 2000 (0,4% delle vendite).

I miglioramenti realizzati nel comparto agricolo con il lanciodi nuovi prodotti e le azioni di efficienza hanno permesso difronteggiare la minor redditività derivante dal calo dei volumidelle macchine per le costruzioni e il minor assorbimento deicosti fissi causato dalla riduzione dei livelli di produzione perconsentire un abbassamento dei livelli delle scorte pressola rete di vendita.

È proseguito il programma di realizzazione delle sinergiederivanti dall’integrazione tra Case e New Holland, chehanno portato nell’anno un beneficio pari a 278 milionidi dollari (circa 300 milioni di euro).

❚ Iveco ha registrato nell’anno un utile operativo di 271 milionidi euro (3,1% delle vendite) a fronte dei 489 milioni di euronel 2000 (5,7% delle vendite), in flessione a causa deiminori volumi di vendita e dei minori proventi derivantida disinvestimenti immobiliari. Lo scorso eserciziocomprendeva, infatti, un provento non ricorrente per 88milioni di euro dovuto alla cessione di aree industriali inSpagna non più utilizzate dal Settore. L’effetto dellapressione sui prezzi è stato contenuto con una politicacommerciale che ha privilegiato la redditività.

Il risultato operativo degli altri Settori industriali, pari nel lorocomplesso a 187 milioni di euro (rispetto ai 386 milioni di eurodel 2000), con una redditività operativa complessiva dell’1,9%,in calo rispetto al 3,8% dell’anno precedente, ha risentitodella congiuntura sfavorevole attraversata dai costruttoriautomotoristici, in particolare in Nord America, e accentuatasinell’ultima parte dell’anno.

In particolare:

❚ Teksid ha registrato un utile operativo di 15 milioni di euro(0,9% delle vendite) contro i 101 milioni di euro (5,4%delle vendite) del 2000; la flessione è derivata dalla cadutadei volumi di vendita soprattutto in Nord America, dallosfavorevole andamento del rapporto prezzi/costi e dai costidi avviamento delle nuove attività, solo in parte recuperatidalle efficienze realizzate.

❚ Il risultato operativo di Magneti Marelli è stato pari auna perdita di 74 milioni di euro per l’anno 2001 (-1,8%delle vendite), a fronte di un utile di 55 milioni realizzatonell’anno precedente. L’andamento economico del Settoreè stato penalizzato dai minori volumi di vendita e dal forteincremento dei costi dei componenti elettronici per effettoinflazione e cambi. La diversa area di consolidamento ei minori proventi non ricorrenti, in particolare per cessioniimmobiliari, hanno comportato un peggioramento operativodi 41 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

❚ Comau ha registrato nel 2001 un utile operativo di 60milioni di euro (2,7% delle vendite) contro gli 87 milionidi euro del 2000 (3,6% delle vendite). Il Settore ha vistouna significativa riduzione dell’utile delle attività in NordAmerica per minori volumi e prezzi, in parte recuperata dalleefficienze industriali, dalla crescita del risultato delle attivitàdi servizio e dai proventi immobiliari non ricorrenti.

❚ FiatAvio ha conseguito nell’anno una redditivitàconsiderevole: il risultato operativo è stato positivo per186 milioni di euro (11,4% delle vendite), in miglioramentorispetto ai risultati del 2000 (143 milioni di euro; 9,6%sulle vendite) per i maggiori volumi di vendita, perl’influenza positiva dei cambi e per le azioni di efficienzaindustriale realizzate.

Tra gli altri Settori operanti nel comparto dei Servizi:

❚ Toro Assicurazioni ha chiuso l’esercizio con un utileoperativo di 68 milioni di euro, a fronte di una perdita paria 56 milioni di euro nell’anno precedente. La crescita delrisultato operativo è dovuta al graduale miglioramento delrapporto sinistri/premi, frutto anche delle azioni di selezionee risanamento del portafoglio, alle efficienze conseguitesui costi di struttura e ai maggiori proventi da cessioniimmobiliari.

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33Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

❚ Itedi ha chiuso l’esercizio con una perdita operativa di2 milioni di euro (-0,6% sulle vendite), in peggioramentorispetto all’utile di 10 milioni di euro del 2000, per effettodella riduzione dei volumi di raccolta pubblicitaria e del forteincremento del prezzo della carta.

❚ Business Solutions ha registrato per l’intero anno un utiledi 73 milioni di euro, che rappresenta il 4% delle vendite.

Risultato dell’esercizio

Il risultato ante imposte dell’esercizio è stato pari ad unaperdita di 497 milioni di euro, contro un utile di 1.050 milionidi euro registrato nell’anno precedente. Il risultato è stato penalizzato dal calo del risultato operativo,dal peggioramento del risultato delle partecipazioni, comprensivodell’allineamento ai valori di Borsa dei titoli delle societàassicurative, e dalla significativa riduzione del saldo positivodelle poste straordinarie.

Più in dettaglio, il risultato delle partecipazioni ha registratoun onere di 149 milioni di euro, contro un risultato positivodi 304 milioni di euro nel 2000. Il maggiore onere è dovutoprincipalmente:

❚ all’allineamento del valore dei titoli in portafoglio dellesocietà assicurative all’andamento al ribasso dei corsidi Borsa (-355 milioni di euro), che ha trovato in partecompensazione nei maggiori proventi dei titoli contabilizzatinei proventi finanziari;

❚ ai minori risultati delle partecipazioni in società collegateesposte allo sfavorevole effetto della svalutazione della liraturca (-64 milioni di euro);

❚ al risultato di competenza di Italenergia (-34 milioni di euro),negativo in quanto ha risentito del carico degli oneri

finanziari e degli ammortamenti del goodwill conseguentiall’acquisto del Gruppo Montedison.

Gli oneri finanziari netti (1.025 milioni di euro) sono risultatistabili rispetto ai valori dello scorso anno, in quanto allariduzione del livello dei tassi d’interesse, in particolare nell’areadollaro USA, e ai maggiori proventi finanziari delle societàassicurative, si sono contrapposti un incremento dei margini(corporate spread) sui mercati finanziari ed una maggioreonerosità degli indebitamenti in Argentina.

Il saldo dei proventi e oneri straordinari nell’intero annoè stato positivo per 359 milioni di euro, significativamenteinferiore, pertanto, ai proventi netti pari a 914 milioni di eurodell’anno 2000.

I proventi straordinari dell’esercizio, pari a 1.645 milioni dieuro, sono riferibili principalmente alle plusvalenze realizzatenel corso dell’anno (complessivamente 1.515 milioni di euro),attraverso le cessioni della Divisione Sistemi Termici di MagnetiMarelli a Denso Corporation (329 milioni di euro), del residuo49% di Alstom Ferroviaria (107 milioni di euro) e delle attivitàdi Fenice a Electricité de France (481 milioni di euro).

Sono state inoltre realizzate plusvalenze attraverso iconferimenti delle attività di ITS e GSA nel contesto dellacreazione della joint venture Global Value con IBM (165 milionidi euro), di impianti di produzione di energia nell’ambitodell’operazione che ha portato alla costituzione di Italenergia(255 milioni di euro) e di attività di Fiat Auto per la costituzionedella nuova joint venture Leasys con Sei S.p.A. (Gruppo Enel)nel settore del noleggio flotte (71 milioni di euro).

A fronte delle suddette plusvalenze straordinarie, il Gruppoha sostenuto nell’anno oneri straordinari per 1.286 milionidi euro, derivanti per oltre 850 milioni di euro dal programmadi razionalizzazione e ristrutturazione industriale avviato nellaseconda parte dell’anno: tale programma prevede interventinel Settore Automobili, con l’ulteriore riduzione della presenzaindustriale in Argentina e azioni di razionalizzazione in Europa;in CNH, attraverso l’estensione del programma di ristrutturazionegià in corso; in Iveco, con la chiusura di alcuni stabilimentiall’estero, tra cui le attività in Argentina.In questa posta vengono, infine, rilevati altri oneri eaccantonamenti per rischi e oneri futuri e incentivazionistraordinarie non connessi al piano suddetto.

Nel 2000 i proventi straordinari netti erano derivatiprevalentemente dalla plusvalenza relativa alla transazione cheaveva portato all’alleanza strategica con General Motors, dalleplusvalenze realizzate con la cessione di Telexis, delle divisioniLubrificanti e Retrovisori di Magneti Marelli e del 51% di FiatFerroviaria, al netto di oneri straordinari per ristrutturazioni eriorganizzazioni industriali in vari Settori del Gruppo.

Risultato Netto(in milioni di euro)

200120001999

Terzi

Gruppo

153

578

664

(86) (445)

(791)

(346)

353

506

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Il carico fiscale si è ridotto da 472 milioni di euro nel 2000a 294 milioni di euro nel 2001, in conseguenza del minorreddito imponibile. Le imposte di competenza dell’esercizio2001 comprendono 138 milioni di euro per imposte correntie differite di competenza (269 milioni di euro nel 2000) e156 milioni di euro per IRAP, l’imposta regionale sulle attivitàproduttive in Italia (203 milioni di euro nel 2000).

Il risultato netto consolidato del Gruppo e dei Terzi è statonegativo per 791 milioni di euro (578 milioni di euro di utilenel 2000).

La perdita netta di competenza del Gruppo è stata paria 445 milioni di euro, contro un utile di 664 milioni di eurodell’esercizio precedente.Il suddetto risultato netto ha determinato una perdita nettaper azione di 0,841 euro, rispetto all’utile netto per azionedi 1,186 euro nel 2000.

Situazione patrimoniale

L’analisi delle principali voci dello Stato patrimoniale delGruppo, in evidenza negli schemi legislativi del Bilancioconsolidato, è riportata nella Nota Integrativa come previstodal D.Lgs. n° 127/91.

La tabella riportata in questa sede, invece, evidenzia laSituazione patrimoniale consolidata del Gruppo riclassificatasinteticamente per mettere in evidenza le principali vocipatrimoniali secondo la loro “destinazione” e inoltre suddividequeste voci tra quelle relative alle Attività Industriali e quellerelative alle Attività Assicurative.

Capitale di funzionamento

Il Capitale di funzionamento consolidato di Gruppo si è ridottonell’esercizio fino a raggiungere a fine anno un valore negativo di1.392 milioni di euro, con un forte calo rispetto al valore positivoper 1.630 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2000.

Di seguito sono riportate le principali variazioni delle singolecomponenti del capitale di funzionamento:

❚ Le Rimanenze (materie prime, prodotti finiti e prodotti incorso di lavorazione), al netto degli anticipi ricevuti su lavori incorso su ordinazione, risultano pari a 10.750 milioni di euro, afronte di 10.036 milioni di euro nel 2000. La crescita, dovutaprincipalmente all’avanzamento dei lavori del progetto AltaVelocità (+629 milioni di euro), trova peraltro compensazionenella crescita degli acconti ricevuti, inclusi negli altri debiti.In termini omogenei, senza considerare pertanto il suddettoeffetto e quello dell’area di consolidamento (-79 milioni dieuro), l’indice di rotazione sul fatturato è rimasto stabilesul valore dell’anno precedente (63 giorni ).

❚ I Crediti commerciali risultano pari a 6.466 milioni di euroa fine 2001, in calo rispetto al valore di 6.744 milioni dieuro di fine 2000 per effetto della gestione corrente, checomprende anche un più elevato ricorso allo smobilizzocrediti (pari a +247 milioni di euro), mentre la variazionedell’area di consolidamento ha comportato una variazionein aumento di 305 milioni di euro. A condizioni omogeneedi area la rotazione sul fatturato, pari a 38 giorni, è inmiglioramento rispetto a quella registrata nel precedenteesercizio (42 giorni).

❚ I Debiti commerciali sono passati da 11.805 milioni di euroa fine 2000 a 13.520 milioni di euro al 31 dicembre 2001.La crescita è dovuta per 110 milioni di euro alla diversa areadi consolidamento e per 668 milioni di euro all’incrementoderivante dal flusso di scambi con le nuove joint venture. Alnetto di questi fenomeni l’esposizione debitoria è passatada 74 giorni nel 2000 a 79 giorni, a causa di un diverso mixdelle condizioni di pagamento fornitori.

❚ Il saldo degli Altri Crediti (Debiti) è passato da -3.345 milionidi euro a fine 2000 a -5.088 milioni di euro al 31 dicembre

Al 31.12.2001 Al 31.12.2000

Attività (*) Attività Attività (*) Attività(in milioni di euro) Industriali Assicurative Consolidato Industriali Assicurative Consolidato

Rimanenze nette 10.750 – 10.750 10.036 – 10.036

Crediti commerciali 5.763 703 6.466 6.165 579 6.744

Debiti commerciali (13.273) (247) (13.520) (11.603) (202) (11.805)

Saldo Altri crediti (debiti) (5.033) (55) (5.088) (3.315) (30) (3.345)

Capitale di funzionamento (1.793) 401 (1.392) 1.283 347 1.630

Immobilizzazioni materiali nette 13.139 748 13.887 15.895 782 16.677

Altre immobilizzazioni 13.006 15.319 28.523 11.177 12.122 23.253

Attività per Imposte differite nette 1.642 (47) 1.595 1.092 (85) 1.007

Fondi (7.096) (15.875) (22.971) (8.178) (12.713) (20.891)

Capitale investito netto 18.898 546 19.642 21.269 453 21.676

Posizione finanziaria (**) (7.858) 1.823 (6.035) (8.228) 1.761 (6.467)

Patrimonio netto di Gruppo e di Terzi 11.040 2.369 13.607 13.041 2.214 15.209

Patrimonio netto di competenza Fiat 9.726 2.246 12.170 11.261 2.105 13.320

(*) Include il Gruppo Toro Assicurazioni e Neptunia Assicurazioni Marittime S.A.

(**) I valori tra parentesi indicano “indebitamento”

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35Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

2001. La crescita è dovuta principalmente alla diversa areadi consolidamento (505 milioni di euro) ed ai citati accontiricevuti a fronte del progetto Alta Velocità (629 milioni di euro).

Immobilizzazioni materiali nette

Le Immobilizzazioni materiali nette al 31 dicembre 2001sono risultate pari a 13.887 milioni di euro, in riduzione di2.790 milioni di euro rispetto a fine 2000 per effetto dellavariazione di area di consolidamento (-1.877 milioni di euro),principalmente per lo scorporo delle attività Powertrain e perla cessione di Fenice, e dei disinvestimenti effettuati anchein relazione ai programmi di ristrutturazioni aziendali.Il dettaglio delle variazioni di questa voce è riportatonella Nota Integrativa del Bilancio consolidato.

L’ammontare complessivo degli Investimenti in attivo fissodell’anno è stato di 3.438 milioni di euro (3.236 milioni di euronel 2000), di cui 1.124 milioni di euro (953 milioni di euro nel2000) per investimenti destinati allo sviluppo dell’attività dilocazione a lungo termine di automobili, veicoli industriali emacchinari per l’agricoltura e le costruzioni.

Al 31 dicembre 2001 il Fondo ammortamento e svalutazionirisulta pari a 18.665 milioni di euro (19.481 milioni di euro nel2000). Il grado di ammortamento delle Immobilizzazioni materialiè salito al 57%, contro un 54% nell’esercizio precedente.

Altre immobilizzazioni

Le Altre immobilizzazioni, che comprendono leimmobilizzazioni finanziarie (partecipazioni, titoli e azioniproprie) e immateriali (costi di impianto e di ampliamento,avviamento, immobilizzazioni in corso e altre), ammontanoa fine anno a 28.523 milioni di euro, superiori di 5.270 milionidi euro al valore al 31 dicembre 2000. I componenti piùsignificativi di questa variazione sono stati:

❚ la crescita delle partecipazioni (circa +3.000 milioni di euro)derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonionetto della joint venture Fiat-GM Powertrain B.V. (+1.009milioni di euro) e di Italenergia S.p.A. (+1.034 milioni dieuro), a cui si sono aggiunti i maggiori investimenti dellesocietà assicurative a copertura delle riserve tecnicheconseguenti al significativo aumento del volume di attivitàed alle acquisizioni effettuate;

❚ l’aumento, per i motivi sopra indicati, degli altri titoli possedutida società assicurative, che rappresenta la ragione essenzialedel restante incremento di circa 2.300 milioni di euro.

Attività per imposte differite nette

Il saldo patrimoniale delle Imposte differite al 31 dicembre2001 è stato attivo per 1.595 milioni di euro rispetto a unvalore di 1.007 milioni di euro del 2000, quale effetto della

contabilizzazione di imposte differite attive a fronte di perditefiscali la cui recuperabilità è ritenuta ragionevolmente certa.

Il valore accoglie le imposte, anticipate e differite, stanziatea fronte delle seguenti differenze temporanee: ammortamentianticipati, plusvalenze reinvestite a tassazione differita,rimanenze, fondi rischi e oneri tassati, fondi svalutazionecrediti eccedenti la quota fiscalmente deducibile, nonchè ilbeneficio su perdite fiscali, per la parte ritenuta recuperabile.

Per un’analisi più completa di questa voce si rimanda allaNota Integrativa del Bilancio consolidato.

Fondi

I Fondi al 31 dicembre 2001 sono pari a 22.971 milioni dieuro e comprendono riserve tecniche di società assicurative(15.802 milioni di euro), fondi per il trattamento di finerapporto dei dipendenti in Italia (1.735 milioni di euro), fondiper trattamento di quiescenza e obblighi simili (1.465 milioni dieuro), fondi per garanzia ed assistenza tecnica (877 milioni dieuro) e altri fondi per 3.092 milioni di euro. L’aumento di 2.080milioni di euro rispetto a fine 2000 è dovuto all’incrementodi 3.186 milioni di euro delle riserve tecniche delle societàassicurative a seguito dello sviluppo dell’attività e delleacquisizioni effettuate; per contro si sono verificate riduzionidel fondo trattamento di fine rapporto, dovute anche a uscitedi dipendenti derivanti da variazioni di area di consolidamento,e dei fondi per rischi ed oneri e fondi per ristrutturazioni, inrelazione agli utilizzi dell’esercizio.

Capitale investito netto

Il capitale investito netto a fine 2001 è pari a 19.642 milionidi euro, inferiore di 2.034 milioni di euro rispetto al capitaleinvestito a fine 2000 per effetto del forte contenimento del

Capitale Investito Netto(in milioni di euro)

2001

19.642

1999

18.798

2000

21.676

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capitale di funzionamento, della riduzione delle immobilizzazionimateriali e dell’incremento dei fondi, in parte compensati dallacrescita delle partecipazioni, dei titoli detenuti dalle societàassicurative e delle attività per imposte differite.

La diversa area di consolidamento ha determinato unariduzione di 374 milioni di euro, che è derivata principalmentedal deconsolidamento delle attività confluite nella joint ventureFiat-GM Powertrain e dalla cessione di Fenice, in partecompensate dall’acquisizione della partecipazione Italenergia.

L’asset turnover, a condizioni omogenee, è passato dal valoredi 2,7 di fine 2000 a 2,8 di fine 2001.

Posizione finanziaria netta di Gruppo

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre2001 registra un indebitamento netto di 6.035 milioni di euro,inferiore di 432 milioni di euro rispetto alla situazione di inizioesercizio (posizione debitoria netta di 6.467 milioni di euro).

Vengono di seguito riportate le principali variazioni dellaposizione finanziaria netta nell’esercizio 2001:

(in milioni di euro)

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2000 (6.467)Riduzione del Capitale di funzionamento 3.022Investimenti in Attivo fisso e beni immateriali (3.911)Autofinanziamento 2.089Dividendi (380)Acquisizioni e capitalizzazioni (1.524)Cessioni (al netto delle plusvalenze) 903Altre variazioni 233Variazione totale 432

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2001 (6.035)

L’Autofinanziamento (utile netto del Gruppo e di Terzi piùammortamenti) è stato di 2.089 milioni di euro, in riduzionerispetto ai 3.630 milioni di euro del 2000 principalmente inseguito al peggioramento del risultato netto; gli ammortamentiinfatti sono risultati pari a 2.880 milioni di euro, in lieveriduzione rispetto ai 3.052 milioni di euro del 2000. Più in dettaglio gli ammortamenti si riferiscono ad attivofisso per 1.911 milioni di euro (2.180 milioni di euro nel 2000),a beni destinati al noleggio per 376 milioni di euro (353 milionidi euro nel 2000), a beni immateriali per 593 milioni di euro(519 milioni di euro nel 2000).

La voce Cessioni non comprende le plusvalenze realizzatein quanto già incluse nell’autofinanziamento.

La composizione della posizione finanziaria netta, da cuirisulta un significativo rafforzamento della componente diindebitamento con scadenza oltre l’esercizio, è la seguente:

(in milioni di euro) 31.12.2001 31.12.2000

Disponibilità liquide 2.133 1.997Titoli negoziabili 2.000 1.643Crediti finanziari e beni concessi in leasing 24.686 24.059Ratei attivi finanziari 560 620Risconti passivi finanziari (2.057) (1.778)Totale Attività finanziarie (A) 27.322 26.541Debiti finanziari entro l’esercizio (14.408) (17.217)Debiti finanziari oltre l’esercizio (18.289) (15.272)Ratei passivi finanziari (797) (649)Risconti attivi finanziari 137 130Totale Debiti finanziari (B) (33.357) (33.008)

Posizione finanziarianetta di Gruppo (A-B) (6.035) (6.467)

Patrimonio netto

Il Patrimonio netto risulta pari a 13.607 milioni di euro a fine2001 contro i 15.209 milioni di euro a fine 2000. La riduzioneriflette il risultato netto negativo, il pagamento dei dividendirelativi all’esercizio 2000 e il decremento dovuto all’andamentodei cambi in conseguenza della svalutazione della monetaargentina e in misura minore di quella brasiliana. Il patrimonionetto di competenza del Gruppo risulta pari a 12.170 milioni dieuro, contro 13.320 milioni di euro dell’esercizio precedente.Il rapporto dell’indebitamento netto sul patrimonio netto, paria 0,44, si è mantenuto ad un livello analogo a quello dell’annoprecedente (0,43).

Il dettaglio delle variazioni del Patrimonio netto è riportatonella Nota Integrativa del Bilancio consolidato.

36

Patrimonio Netto(in milioni di euro)

2001

13.607

20001999

Terzi

Gruppo

1.437

12.170

14.767

1.893

12.874

15.209

1.889

13.320

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37Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA FIAT S.P.A.

Situazione patrimoniale

La Situazione patrimoniale della Fiat S.p.A. può esseresintetizzata nella tabella che segue:

(in milioni di euro) 31.12.2001 31.12.2000

Immobilizzazioni 7.757 7.653

Capitale d’esercizio (150) 49

Totale capitale investito netto 7.607 7.702

Patrimonio netto 7.169 7.143

Indebitamento finanziario netto 438 559

Per quanto concerne le Immobilizzazioni la parte più rilevanteè costituita dalle partecipazioni nelle più importanti societàdel Gruppo. Complessivamente ammontano al 31 dicembre2001 a 7.706 milioni di euro con un incremento netto di 107milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000.

Le principali variazioni hanno riguardato l’acquisto di Fiat USAInc. da Internazionale Holding Fiat S.A. (37 milioni di euro),del 3% della Ferrari S.p.A. dal fondo d’Investimento FidiaS.p.A. (15 milioni di euro) a seguito dell’esercizio del callprevisto nel contratto di cessione del 1997, del residuocapitale Toro Assicurazioni S.p.A. in circolazione al terminedell’OPA (14 milioni di euro) e del 2,69% di Cartiere BurgoS.p.A. da Montedison S.p.A. (6 milioni di euro).

A seguito dell’uscita del Gruppo Lazard dal patto Mediobancaè stato acquistato il 2,3% di Consortium S.r.l. da MediobancaS.p.A. (20 milioni di euro) e l’1,78% di Fin. Priv. S.r.l. daEurazeo S.A. (2 milioni di euro); sono stati inoltre sottoscrittigli aumenti di capitale della Tredicimarzo S.r.l. e Fin. Priv. S.r.l.per complessivi 16 milioni di euro.

Si segnala infine che è stata ceduta la partecipazionedetenuta in Toro Assicurazioni S.p.A. a Sicind S.p.A.,concentrando in tal modo in quest’ultima la totalitàdel capitale della Toro Assicurazioni S.p.A.

Il Capitale d’esercizio comprende debiti verso l’Erario,commerciali e verso personale dipendente, al netto crediti,per 188 milioni di euro ed azioni proprie ordinarie per 38milioni di euro (n. 2.100.000). Presenta un decremento rispettoal 31 dicembre 2000 di 199 milioni di euro essenzialmentedovuto a minori crediti verso Erario e società del Gruppo inparte controbilanciato dall’acquisto di 1.098.000 azioni proprieordinarie destinate ai piani di stock option.

Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2001 a 7.169milioni di euro con un incremento di 26 milioni di euro rispetto

al 31 dicembre 2000. Le variazioni sono da attribuirsi all’utiledell’esercizio (379 milioni di euro), al netto della distribuzionedel dividendo (353 milioni di euro), come deliberatodall’Assemblea del 14 maggio 2001.

L’Indebitamento finanziario netto a fine 2001 è pari a438 milioni di euro contro 559 milioni di euro dell’esercizioprecedente. Il miglioramento deriva essenzialmentedall’incasso di crediti verso società del Gruppo e versoErario per IVA al netto degli investimenti in partecipazioniin precedenza descritti.

Il prospetto di dettaglio dei flussi monetari è riportatoal termine della Nota integrativa del Bilancio di eserciziodella Fiat S.p.A. 37

Patrimonio Netto(in milioni di euro)

2001

7.169

1999

6.804

2000

7.143

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38

38

Andamento economico

L’Utile netto dell’esercizio è ammontato a 379 milioni di euro,contro 692 milioni di euro dell’esercizio precedente.

Tale risultato è in sintesi così costituito:

(in milioni di euro) 2001 2000

Proventi netti da partecipazioni 709 749

Oneri finanziari netti (37) (53)

Costi del personale e servizi al netto ricavi (95) (70)

(Oneri) Proventi straordinari netti (1) 350

Imposte (197) (284)

Utile netto 379 692

I Proventi netti da partecipazioni sono ammontati a709 milioni di euro e riguardano i dividendi, comprensividei crediti d’imposta, erogati dalle partecipate (713 milioni dieuro) al netto di allineamenti per perdite (4 milioni di euro).Il dettaglio dei dividendi incassati nel 2001 e 2000 è riportatonella Nota integrativa del Bilancio di esercizio della Fiat S.p.A.

Gli Oneri finanziari netti sono ammontati a 37 milioni dieuro, contro 53 milioni di euro del 2000. Il miglioramento,rispetto al 2000, è dovuto essenzialmente alla diminuzionedell’indebitamento finanziario come già illustrato inprecedenza.

I Costi del personale e servizi al netto ricavi sono ammontatia 95 milioni di euro (70 milioni di euro nel 2000). In particolarei Costi del personale e servizi sono ammontati a 191 milioni

di euro contro 176 milioni di euro nel 2000. L’incremento di15 milioni di euro deriva principalmente da accantonamentiper compensi di fine rapporto. L’organico medio è stato din. 216 (di cui n. 17 distaccato presso le principali società delGruppo) contro un organico di n. 240 del 2000 (di cui n. 25distaccato); i ricavi sono ammontati a 96 milioni di euro, contro106 milioni di euro del 2000 e sono riferiti a compensi perlicenza d’uso del marchio Fiat, determinati in percentualedel fatturato realizzato dalle singole società del Gruppoutilizzatrici, ed a prestazioni di personale dirigenziale.

I Proventi straordinari netti, nel 2000, si riferivanoessenzialmente alla plusvalenza sulla cessione della totalitàdelle azioni Magneti Marelli S.p.A. alla controllata FiatNetherlands Holding N.V.

Le Imposte sono ammontate a 197 milioni di euro, contro 284milioni di euro nel 2000.Tenuto conto dei crediti d’imposta sui dividendi, inclusi nellavoce “Proventi da partecipazioni” (245 milioni di euro nel2001), le imposte da recuperare sono ammontate a 48 milionidi euro (contro imposte nette di 21 milioni di euro nel 2000).

* * *

Si segnala infine che la controllata Sicind S.p.A. ha ceduto aGemina S.p.A. un’ulteriore quota dell’1% del capitale ordinarioHDP S.p.A. e il residuo 4,7% del capitale ordinario Impregilo,esaurendo in tal modo gli impegni assunti con il Dott. CesareRomiti in occasione del termine del suo mandato. AttualmenteSicind S.p.A. detiene il 10,2% del capitale ordinario HDP.

Utile Netto(in milioni di euro)

2001

379

1999

396

2000

692

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39

39

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo Fiat e della Fiat S.p.A.

Nei primi mesi dell’anno le operazioni più rilevanti portate

a termine dal Gruppo Fiat sono state le seguenti:

❚ Si è conclusa positivamente l’operazione di aumento

capitale di Fiat S.p.A. con una sottoscrizione del 99,5%

circa delle azioni offerte e con un introito di nuovi mezzi

propri per oltre 1 miliardo di euro. L’operazione ha

riguardato l’emissione di n. 65.820.600 azioni Fiat ordinarie

al prezzo di 15,5 euro per azione (di cui 10,5 euro a titolo

di sovrapprezzo) godimento 1° gennaio 2001, nel rapporto

di 3 nuove azioni Fiat ordinarie ogni 25 azioni Fiat ordinarie,

privilegiate e/o di risparmio.

Ad ogni azione ordinaria emessa è abbinato un warrant

valido per sottoscrivere, nel gennaio 2007, al prezzo di 30

euro, una ulteriore azione Fiat ordinaria ogni quattro warrant

posseduti, con facoltà di cash settlement da parte

dell’emittente.

❚ È stato totalmente collocato presso investitori istituzionali

un prestito obbligazionario quinquennale di 2,2 miliardi di

dollari, convertibile in circa 32 milioni di azioni General

Motors, emesso dalla controllata Fiat Finance Luxembourg

S.A. e garantito da Fiat S.p.A.

❚ In gennaio, la firma degli accordi finali ha reso pienamente

operativa l’alleanza tra CNH e Kobelco, il quarto produttore

mondiale di escavatori idraulici. Tale alleanza darà ai prodotti

CNH pieno accesso al mercato asiatico e contribuirà a

rafforzare la posizione del Settore sul mercato delle

macchine per le costruzioni in Nord America e Asia.

❚ Nell’ambito degli accordi con il Gruppo Renault che

determineranno l’acquisizione della partecipazione totalitaria

in Irisbus Holding, nel mese di gennaio il Settore Iveco ha

acquisito un ulteriore 15%, elevando così la sua quota

partecipativa al 65%.

❚ Proseguendo nel programma di dismissione delle attività

nel settore della componentistica, Fiat ha sottoscritto un

accordo con Interbanca e la società RGZ per la costituzione

della società Concordia Finance S.A. (RGZ 45%, Interbanca

25% e Fiat 30%).

La nuova società continuerà a svolgere con il marchio

Magneti Marelli l’attività di commercializzazione di ricambi

autoveicolistici, rilevando il portafoglio prodotti della attuale

Magneti Marelli After Market S.p.A.

Il valore dell’operazione è nell’ordine degli 80 milioni di euro,

con un incasso complessivo per Fiat, al netto dell’investimento

in Concordia Finance, di circa 70 milioni di euro.

❚ Nell’ambito del Progetto Alta Velocità di cui Fiat è

General Contractor, il 4 marzo è stato dato il via ai lavori

per la costruzione dei primi 87 chilometri della nuova linea

veloce ferroviaria Torino-Milano. La fine degli interventi è

programmata in modo da garantire l’attivazione della tratta

Torino-Novara in tempo utile per le Olimpiadi invernali del

2006. Il progetto complessivo include sia l’opera ferroviaria

– per un valore di 2.747 milioni di euro – sia le opere di

riqualificazione delle infrastrutture esistenti, per un valore

di circa 1.400 milioni di euro.

❚ Per quanto riguarda le novità di prodotto relative al primotrimestre dell’anno in corso:

– Iveco ha presentato il 30 gennaio il nuovo veicolo industrialepesante “Stralis”. L’elemento più innovativo riguarda lacabina Active Space, che migliora le condizioni di lavoroe la sicurezza, facilita la vita a bordo ed è modulabile.È stata ampliata anche l’offerta delle motorizzazioni,con il motore 540 CV Cursor13. Il lancio del veicolorappresenta il coronamento del processo evolutivodei veicoli pesanti stradali Iveco, avviato nel 1998.

– Sono state commercializzate le nuove Alfa 156 eSportwagon, che adottano, tra gli altri, un nuovo motorea benzina Direct Injection che garantisce miglioriprestazioni e consumi contenuti. Inoltre, l’Alfa 156 hacompletato la propria gamma presentando due nuovevetture dalle caratteristiche spiccatamente sportive:l’Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA.

– Nei primi giorni di febbraio è stato presentato il nuovoFiat Ducato. Tra i suoi punti di forza si segnalano la lineaesterna ristilizzata nel frontale e una cabina totalmenteriprogettata in funzione della massima abitabilità e delpiù elevato comfort.

Per quanto concerne l’evoluzione prevedibile della gestioneper l’anno in corso si rinvia alla Relazione introduttiva.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizioed evoluzione prevedibile della gestione

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40

40

Dati economici e patrimoniali per Settore di attività (*)

Risultato operativo Risultato nettoRicavi netti Risultato operativo su Ricavi netti (Gruppo e Terzi)

2001 2000 2001 2000 2001 2000 2001 2000(in milioni (in milioni (in milioni (in milioni (in %) (in %) (in milioni (in milioni

di euro) di euro) di euro) di euro) di euro) di euro)

Automobili (Fiat Auto Holdings) 24.440 25.361 (549) 44 (2,2) 0,2 (1.442) (599)

Macchine per l’Agricolturae le Costruzioni (CNH Global) 10.777 10.770 209 45 1,9 0,4 (291) (754)

Veicoli Industriali (Iveco) 8.650 8.611 271 489 3,1 5,7 (123) 147

Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.752 1.873 15 101 0,9 5,4 (125) 8

Componenti (Magneti Marelli) 4.073 4.451 (74) 55 (1,8) 1,2 82 139

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 2.218 2.440 60 87 2,7 3,6 (36) 6

Aviazione (FiatAvio) 1.636 1.491 186 143 11,4 9,6 425 83

Editoria e Comunicazione (Itedi) 347 354 (2) 10 (0,6) 2,8 (6) 2

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 5.461 4.363 68 (56) 1,2 (1,3) 152 85

Servizi (Business Solutions) 1.805 n.d. 73 n.d. 4,0 n.d. 497 n.d.

Diverse ed Elisioni (3.153) (2.159) 61 (63) n.s. n.s. 76 (**) 1.461

Totale di Gruppo 58.006 57.555 318 855 0,5 1,5 (791) 578

CapitaleAutofinanziamento Investimenti investito netto Dipendenti

2001 2000 2001 2000 2001 2000 2001 2000(in milioni (in milioni (in milioni (in milioni (in milioni (in milioni (numero) (numero)

di euro) di euro) di euro) di euro) di euro) di euro)

Automobili (Fiat Auto Holdings) (292) 732 1.331 1.412 2.340 4.220 55.174 74.292

Macchine per l’Agricolturae le Costruzioni (CNH Global) 262 (192) 615 447 6.597 6.932 28.127 31.033

Veicoli Industriali (Iveco) 287 569 718 656 1.979 2.207 35.340 35.852

Prodotti Metallurgici (Teksid) (16) 113 151 182 788 861 13.827 14.286

Componenti (Magneti Marelli) 289 353 240 231 1.073 1.131 24.228 25.975

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 27 63 38 36 378 486 17.243 17.636

Aviazione (FiatAvio) 514 173 41 36 587 71 5.243 5.362

Editoria e Comunicazione (Itedi) 1 8 6 17 49 46 934 954

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 199 115 29 24 533 372 3.213 2.875

Servizi (Business Solutions) 567 n.d. 32 n.d. 648 n.d. 7.171 n.d.

Diverse ed Elisioni 251 1.696 237 195 4.670 5.350 8.264 15.688

Totale di Gruppo 2.089 3.630 3.438 3.236 19.642 21.676 198.764 223.953

(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.

(**) Nel 2000 include la plusvalenza e gli oneri straordinari connessi con l’accordo con General Motors rispettivamente per 1.779 milioni di euro e 460 milioni di euro.

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Relazione sulla gestione – Andamento della gestione nei Settori di attività

Andamento della gestione nei

SETTORI DI ATTIVITÀ

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42

Automobili

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 24.440 25.361 24.101

Risultato operativo (549) 44 (121)

% su ricavi (2,2) 0,2 (0,5)

Risultato netto(del Settore e di Terzi) (1.442) (599) (*) (493)

Autofinanziamento (292) 732 855

Investimenti 1.331 1.412 1.464

Ricerca e sviluppo 870 776 711

Capitale investito netto 2.340 4.220 5.021

Dipendenti (numero) 55.174 74.292 82.553

(*) Non sono incluse le componenti straordinarie connesse all’accordo conGeneral Motors.

Dati significativi

ANDAMENTO COMMERCIALE

Nel 2001 la domanda mondiale di automobili ha registrato lasostanziale tenuta del mercato nordamericano (-0,3%), unamodesta crescita in Europa Occidentale (+0,7%), mentre inSud America si sono confermate la ripresa in Brasile (+12,4%)e, per contro, la pesante crisi argentina (-44%).

In Europa Occidentale il mercato ha raggiunto il livello di 14,8milioni di unità, sostenuto dalle diffuse azioni promozionaliportate avanti dai costruttori e dall’accelerazione alla sostituzionedelle vetture non catalizzate ancora circolanti. In Italia leimmatricolazioni hanno raggiunto il livello di 2.425.000 unità,in lieve crescita rispetto al 2000.

In Francia si è registrato un buon andamento del mercato cheè cresciuto del 5,7%. Anche in Gran Bretagna la domanda haavuto una performance positiva superando per la prima voltai 2,4 milioni di unità (+10,6%). La Spagna ha chiuso con un

incremento del 3,8%. In Germania il mercato, dopo il fortecalo accusato nel 2000, ha rallentato ulteriormente nel2001 chiudendo l’anno con una flessione dello 0,8%.

Tra gli altri mercati, da registrare infine la forte caduta delladomanda in Polonia (-31,5%) e in Turchia (-70,3%), inconseguenza delle crisi economiche in atto nei rispettivi Paesi.

La domanda di veicoli commerciali in Europa Occidentale,attestandosi ad un livello di poco superiore a 1,8 milioni,ha registrato un calo dell’1,7%, invertendo la tendenza dicrescita in atto da alcuni anni. In flessione anche la domandain Italia (-5,8%).

Per quanto riguarda l’andamento delle quote di mercato, inEuropa Occidentale la quota si è attestata al 9,6% (-0,4 puntirispetto al 2000). In Italia il Settore è passato dal 35,4% del2000 al 34,7%, principalmente per effetto del phase-out diBravo e Brava; nell’ultimo periodo dell’anno, grazie all’iniziodella commercializzazione di Stilo, la quota ha evidenziatosegnali di ripresa.

In Brasile la quota di mercato, pari al 28,6%, è salita di unpunto consentendo al Settore di conquistare la leadershipdel mercato.

In questo contesto di mercato Fiat Auto ha vendutocomplessivamente 2.096.000 veicoli, registrando un calodel 10,8% rispetto al 2000. Includendo anche le societàcollegate, che sono state fortemente penalizzate dalla crisiin Turchia, il totale delle unità vendute è ammontato a2.126.000 unità, in riduzione del 12,8% rispetto all’anno

Ricavi per area geografica didestinazione

Dipendenti per area geografica

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Giancarlo Boschetti, C.E.O. Fiat Auto.

Fiat ha costruito la sua prima vettura nel 1899. Il primostabilimento per la produzione di massa di automobiliè stato il Lingotto a Torino, inaugurato nel 1923 e ora sededel Gruppo. Oltre ai successivi stabilimenti in Torino, altrioperano oggi in Italia e nel mondo. Accanto all’Italia sonoconsiderati mercati domestici il Mercosur e la Polonia.

Fiat Auto Holdings

Mercato Autovetture(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %

Francia 2.250 2.130 5,7

Germania 3.282 3.309 (0,8)

Gran Bretagna 2.465 2.228 10,6

Italia 2.425 2.423 0,1

Spagna 1.427 1.376 3,8

Europa Occidentale 14.765 14.668 0,7

Polonia 319 466 (31,5)

Brasile 1.295 1.151 12,4

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precedente. Forti cali, indotti dalle crisi economiche locali,sono stati registrati anche in Polonia e in Argentina.

Per quanto riguarda l’Europa Occidentale le vendite sonorisultate inferiori del 13,7% rispetto al 2000, in larga misuraper effetto dell’impegnativa operazione di destoccaggio dellarete, avviata nel primo semestre dell’anno nell’ambito delprogetto di reengineering del sistema logistico e commerciale,che ha comportato un rallentamento delle fatturazioni di FiatAuto verso i propri dealer. Un’ulteriore causa del calo è statala fisiologica contrazione dei volumi durante il phase-out diBravo e Brava, prima del lancio di Fiat Stilo, che ha pesato

in particolare in Italia e in Francia, dove la riduzione dellevendite è stata rispettivamente del 14,9% e del 27,5%. Trai principali Paesi europei le vendite sono risultate in crescitasolo in Gran Bretagna (+16,4%), trainate dal buon andamentodel mercato. Nel resto d’Europa il calo del 18,8% è daattribuirsi principalmente ad Olanda, Portogallo e Irlanda.

Molto positivi infine i risultati in Brasile, dove è continuato ilsuccesso della Palio; nel 2001 le vendite sono cresciute del 14,9%.

INNOVAZIONE PRODOTTO

Nel corso del 2001 Fiat Auto ha proseguito la propria attivitàdi rinnovamento della gamma per il rafforzamento della

43

Relazione sulla gestione – Fiat Auto Holdings

Andamento Commerciale – Vendite Autovetture e VeicoliCommerciali (in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %

Francia 103 142 (27,5)

Germania 147 158 (7,0)

Gran Bretagna 128 110 16,4

Italia 825 969 (14,9)

Spagna 63 74 (14,9)

Resto d’Europa 190 234 (18,8)

Europa Occidentale 1.456 1.687 (13,7)

Polonia 76 133 (42,9)

Brasile 416 362 14,9

Resto del Mondo 148 168 (11,9)

Totale Vendite 2.096 2.350 (10,8)

Società collegate 30 89 (66,3)

Totale generale 2.126 2.439 (12,8)

Produzione di Fiat Auto e consociate – Autovetture eVeicoli commerciali (in migliaia di unità) 2001 2000 1999

Fiat 1.023,0 1.153,1 1.165,2

Lancia 134,9 170,4 160,1

Alfa Romeo 213,6 206,8 208,3

Totale Europa Occidentale 1.371,5 1.530,3 1.533,6

Brasile 436,0 433,5 391,6

Polonia 197,0 291,3 343,8

Argentina 31,3 33,9 42,8

Totale 2.035,8 2.289,0 2.311,8

Altre aree 39,7 35,9 41,2

Totale generale 2.075,5 2.324,9 2.353,0

Fiat Stilo 5 porte

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competitività e del valore dei propri marchi. Sono proseguitele attività di ricerca per il miglioramento della compatibilitàambientale dei prodotti, la sicurezza e la qualità.

Per quanto riguarda il marchio Fiat, l’evento caratterizzanteè stato il lancio della Stilo, autovettura contraddistinta daavanzati contenuti tecnologici, da proposte innovative e daalti standard di qualità. Con il nuovo modello è stata introdottanello stabilimento di Cassino una nuova organizzazioneproduttiva caratterizzata da processi snelli e particolareattenzione è stata data agli aspetti di qualità ed ergonomia.Fiat Stilo nei primi cinque mesi di raccolta (da ottobre 2001a febbraio 2002) ha raggiunto circa 135.000 ordini da partedella rete commerciale, suscitando nei clienti interesse ecommenti favorevoli. Nel corso dell’anno sono state inoltrecommercializzate la versione trasporto persone del Fiat Doblò,le nuove versioni di Punto Go, Abarth e Verve, la SeicentoBrush, la Barchetta Naxos e la Serie Speciale di Multipla.

Il marchio Lancia, con la presentazione al Salone di Ginevradella Thesis, il cui lancio è programmato per l’anno in corso,ha proposto una grande berlina di prestigio, contraddistinta dauna tecnologia avanzata e da un comfort assolutamente elitario.

Alfa Romeo ha lanciato le nuove versioni di Alfa 147:la gamma si completa con la 5 porte, la 2.0 con cambiomanuale e quella equipaggiata con il motore 1.9 JTD.

L’attività di innovazione ha riguardato inoltre i nuovi modelli ilcui lancio è previsto nell’anno in corso: il Nuovo Ulysse Fiat

e la Lancia Phedra, prestigiose proposte nel segmento deiMulti Purpose Vehicles, le Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA,vetture che esaltano le caratteristiche sportive del marchio,e la Fiat Stilo Station Wagon, che completerà la gamma diofferta del modello di riferimento del marchio.

STRATEGIE DI SVILUPPO

Nel corso del 2001 è proseguita l’attività di sviluppo industriale

e commerciale su scala globale di Fiat Auto:

❚ In India il lancio della Palio (avvenuto in settembre con

grande successo) ha consentito a Fiat India di incrementare

le vendite del 14%.

❚ In Cina si sono completati gli investimenti per la Palio in

preparazione del lancio commerciale nella primavera 2002.

❚ In Thailandia, nell’ambito dell’alleanza industriale con

General Motors, sono stati formalizzati gli accordi per la

produzione dell’Alfa 156, che verrà lanciata sul mercato

nei primi mesi del 2002.

❚ In Turchia la Tofas (società collegata licenziataria) è stata

in grado di fronteggiare la pesante crisi del Paese grazie

alla produzione del Doblò, che, oltre ad aver consentito di

ottenere una quota di mercato record (circa 16%) sui veicoli

commerciali, è stato anche esportato in Europa.

❚ In Sud Africa, malgrado la pesante svalutazione del Rand,

i risultati sono stati soddisfacenti anche grazie al successo

ottenuto dalle new entry Seicento e Alfa 147.

❚ In Egitto, al primo anno pieno di attività, è stato ottenuto il

secondo posto sul mercato con una quota superiore all’11%.

Gli investimenti in capitale fisso del Settore Automobili sono

ammontati a 1.331 milioni di euro (1.412 milioni di euro nel

2000), in gran parte destinati a investimenti strategici di

prodotto.

Nell’esercizio sono stati inoltre sostenuti costi di ricerca e

sviluppo (interamente spesati nell’anno) per 870 milioni di

euro (776 milioni di euro nel 2000). L’incremento testimonia

l’impegno per il rafforzamento competitivo del Settore già

avviato nel 2000.

Tale rafforzamento competitivo passa ovviamente anche

attraverso gli sviluppi dell’alleanza industriale con General

Motors. Durante il 2001 è stata completata sia la

contribuzione delle attività di acquisto alla GM-Fiat Worldwide

Purchasing, che ha da subito lavorato a pieno regime dando

ottimi risultati, sia quella delle divisioni meccaniche alla Fiat-

GM Powertrain. Dal 30 giugno 2001 è stato così completato

il deconsolidamento di Fiat-GM Powertrain.

44

Alfa Romeo GTA

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Sempre nel 2001 sono state avviate operativamente alcuneattività di progettazione comune di componenti e sottosistemidi vetture future. Più precisamente, i progetti “Large” e“Premium” (quest’ultimo in co-location con SAAB in Svezia),già in fase avanzata di sviluppo, sono costituiti da team tecnicicongiunti per l’impostazione rispettivamente della vetturadel segmento D con marchio Fiat e delle future vetture deisegmenti D ed E dei marchi elitari Alfa, Lancia e Saab.I risparmi netti attesi per il 2001 sono stati sostanzialmenteconfermati e in alcune aree sono stati raggiunti risultati superiorialle aspettative. Le sinergie hanno raggiunto un totale cumulatodi 272 milioni di euro, di cui 251 milioni realizzate nell’anno.Infine, va ricordato che Fiat Auto e GM Europe hannoraggiunto un accordo per la creazione di un centro diprogettazione congiunto per lo sviluppo di componenti esistemi specifici comuni destinati alle rispettive produzionidi vetture di piccola cilindrata del futuro. L’impegno per losviluppo congiunto è diretto unicamente a componenti etecnologia senza impatti sulla specificità del marchio dellerispettive vetture di futura generazione e consentirà alle duesocietà di realizzare significative efficienze. Il risultato di taleimpegno congiunto sarà successivamente utilizzato dai singolicentri di engineering di Fiat Auto e di Opel come base dipartenza per la progettazione di vetture distintive e unicheper ogni marchio in questo importante segmento.Per tale grande impegno di sviluppo di componenti comuni,è attualmente in fase di costituzione un centro dedicato di

progettazione con sede a Torino, nel quale opereranno100 persone tra progettisti ed altro personale provenientida entrambe le società.

Al termine dell’anno Fiat Auto ha avviato alcune importantioperazioni di ristrutturazione che prevedono un’ulteriore fasedi ridimensionamento della presenza industriale in Argentina,dove verrà mantenuta una capacità produttiva minima alloscopo di permettere un’eventuale ripresa delle attività quandoil mercato tornerà a crescere.È stato portato a termine anche il trasferimento delle attivitàautomobilistiche dallo stabilimento di Rivalta a quello di Mirafiorie sono state avviate varie attività di razionalizzazione in diversiimpianti con conseguente riduzione della capacità produttiva.

Nei primi mesi del 2002 verrà inoltre implementata la nuovastruttura organizzativa di Settore articolata nelle quattro BusinessUnit: Fiat/Lancia/Veicoli Commerciali, Alfa Romeo, SviluppiInternazionali e Servizi per i clienti. A queste si affiancheràanche un’Unità di Business dedicata ai servizi post-vendita.Ogni unità opererà come una vera e propria azienda,con piena responsabilità dei risultati economici e finanziari,disponendo ciascuna di proprie strutture dedicate a sviluppoprodotto, produzione, marketing, commerciale, qualità egestione delle risorse umane.La nuova organizzazione permetterà di accelerare e snellirei processi decisionali e di aumentare la focalizzazione sullasoddisfazione del cliente.

45

Relazione sulla gestione – Fiat Auto Holdings

Alfa Romeo 147 5 porte

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ATTIVITÀ FINANZIARIE E SERVIZI

Nel corso del 2001, Fiat Auto ha confermato il proprio impegnonel comparto dei servizi di mobilità, consolidando la propriaposizione di leadership in Italia. Tale risultato è stato raggiuntotramite un processo di razionalizzazione dei servizi offerti e diampliamento della gamma, realizzato anche attraverso accordicon partner detentori di specifici know-how.Il Contact Center di Arese ha gestito in 14 lingue oltre 6 milionidi contatti con i clienti finali e la rete dei Concessionari Fiat Auto,in un’ottica di Customer Relation Management.Nel mese di aprile 2001, è stato introdotto su tutti i mercatieuropei il servizio Targa Connect, il sistema multimediale einterattivo di infomobilità; tale servizio ha riscosso notevolesuccesso ed è stato esteso con il lancio di Fiat Stilo, avvenutonel mese di settembre. A completamento dei servizi diinfomobilità, nel corso del 2001 è stata costituta la società TargaTrafficmaster S.p.A. (in joint venture al 50% con la società ingleseTrafficmaster plc), la quale si propone di raccogliere, elaborare edistribuire informazioni sulla circolazione stradale in tempo realeattraverso l’utilizzo di tecnologie di monitoraggio avanzate.

Per quanto riguarda le attività finanziarie, nel compartoFinanziamenti ai clienti i finanziamenti erogati nell’anno hannoraggiunto 8.920 milioni di euro, con una flessione del 4%rispetto al 2000 dovuta alla contrazione del mercato diriferimento e a politiche di acquisizione che hanno privilegiatoqualità e redditività, talvolta anche a scapito dei volumi. Talerisultato è stato ottenuto tramite il finanziamento di 1.154.000unità (-7% rispetto all’anno precedente), con una penetrazionesulle immatricolazioni di Fiat Auto del 39% (40,3% nel 2000).In Italia sono stati finanziati oltre 340.000 autoveicoli nuovi,con una penetrazione del 37%, che si attesta sui valoridell’anno precedente.

Per quanto riguarda il Finanziamento alle Reti e ai Fornitori,i finanziamenti erogati nell’anno si sono attestaticomplessivamente su 24.500 milioni di euro, confermandosostanzialmente i buoni risultati dell’anno precedente.

Nell’attività di noleggio (Renting) è stata costituita una nuovasocietà a controllo congiunto, denominata Leasys S.p.A., natadal conferimento di rami d’azienda da parte di Savarent e diSei (Gruppo Enel). Il conferimento di Savarent ha riguardatoi contratti di noleggio riferiti alle grandi flotte. A livello europeo,il parco flotte di proprietà delle società partecipate è dicomplessive 107.900 unità, in crescita del 59% rispettoal 2000.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Il fatturato consolidato del Settore è stato di 24.440 milioni dieuro, in riduzione di 921 milioni di euro (-3,6%) rispetto al 2000.

Il minor calo del fatturato rispetto alla flessione delle unità

vendute è dovuto al maggior contributo delle attività finanziarie

e di servizio, la cui incidenza sul fatturato totale è aumentata

di quasi un punto percentuale, e al miglioramento del fatturato

medio unitario. In senso positivo hanno anche contribuito i

ricavi derivanti dal trasferimento dello stock ricambi alla joint

venture costituita con DHL Worldwide Express e altri partner

finanziari, nell’ambito del processo di reengineering del

sistema logistico.

Il risultato operativo di Fiat Auto ha evidenziato una perdita

per 549 milioni di euro a fronte di un utile di 44 milioni di euro

nel 2000, con una redditività delle vendite negativa (-2,2%),

mentre l’anno precedente era risultata positiva dello 0,2%. Sul

sensibile peggioramento hanno pesato la riduzione dei volumi

in Europa e Polonia, i costi dei maggiori contenuti di prodotto,

non interamente recuperati sui prezzi, gli oneri sostenuti per

il destoccaggio della rete. Hanno anche pesato sulla redditivà

le maggiori spese in ricerca e sviluppo (+94 milioni di euro)

e l’incremento dei costi delle azioni pubblicitarie (+64 milioni

di euro), anche in relazione al lancio della Stilo.

Tali effetti negativi hanno trovato solo parziale compensazione

nelle efficienze realizzate sui costi di prodotto e di struttura,

nel miglioramento apportato dalle maggiori sinergie (+251

milioni di euro) derivanti dall’alleanza con General Motors

e nel beneficio derivante dalla citata cessione dello stock

ricambi (+300 milioni di euro).

46

Sistema infotelematico Connect

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Il risultato netto dell’esercizio è stato negativo per 1.442milioni di euro, a fronte di una perdita di 599 milioni di euronel 2000. La perdita netta di competenza del Settore è statadi 1.418 milioni di euro (perdita di 589 milioni di euro nel2000). Sul risultato di esercizio ha pesato un maggior saldonegativo delle poste straordinarie, dovuto per 485 milionidi euro ad accantonamenti a fondi di ristrutturazione e a

svalutazione di attivi legati ai programmi di razionalizzazioneproduttiva in Europa e in Argentina.

L’autofinanziamento è stato negativo per 292 milioni di euroa fronte di un valore positivo di 732 milioni di euro nel 2000,dopo aver accantonato ammortamenti per 1.150 milioni dieuro (1.331 milioni di euro nel 2000).

47

Relazione sulla gestione – Fiat Auto Holdings

L’innovazione dei prodotti nei contenuti e nello stile, le avanzatesoluzioni industriali e gli sviluppi dell’alleanza industriale conGeneral Motors hanno un ruolo centrale nel rafforzamentocompetitivo del Settore.Un impegno sempre maggiore è dedicato alla messa a puntodi un portafoglio di servizi completo, che integra il tradizionalefinanziamento all’acquisto di veicoli con lo sviluppo di prodottipersonalizzati per il cliente e con gli innovativi servizi diinfomobilità.

Altro asse strategico di sviluppo è la globalizzazione. Fiat Auto staconfermando l’impegno di presenza nei Paesi emergenti in cuisi concentra il maggior potenziale di sviluppo della domandanel medio e lungo termine, con una attenta gestione delportafoglio di iniziative volta al contenimento dei rischi.

Fiat Auto worldwide Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 8 1 3 12

Centri di ricerca e sviluppo 10 – 1 11

Dealers 590 1.643 1.001 3.234

Lancia Thesis

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Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

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1999(in milioni di euro) 2001 2000 Proforma 1999

Ricavi netti 10.777 10.770 9.952 5.246

Risultato operativo 209 45 95 371

% su ricavi 1,9 0,4 1,0 7,1

Risultato netto (del Settore e di Terzi) (291) (754) (170) 216

Autofinanziamento 262 (192) 364 333

Investimenti 615 447 318 178

Ricerca e sviluppo 341 366 335 158

Capitale investito netto 6.597 6.932 6.184 5.777

Dipendenti (numero) 28.127 31.033 34.963 19.049

Dati significativi

PREMESSE

I risultati di CNH Global includono quelli di Case e di Flexi-Coil,che sono stati consolidati rispettivamente il 1° e il 4 gennaio2000. Queste variazioni all’interno dell’area di consolidamentohanno profondamente influenzato il grado di comparabilità deidati relativi ai periodi in questione. Per tale ragione i dati finanziaripiù significativi del 1999 sono stati presentati come pro-forma.

ANDAMENTO COMMERCIALE

Nel 2001 la domanda nel comparto delle macchine per

l’agricoltura è stata in flessione, soprattutto nell’Europa

Occidentale. In Nord America ed in America Latina, invece,

l’andamento è stato positivo, con un miglioramento superiore

alle aspettative, mentre nel Resto del Mondo il trend è risultato

negativo.

Complessivamente l’andamento delle vendite dei prodotti

CNH negli oltre 160 Paesi che il Settore copre è stato

generalmente positivo. In Nord America, le vendite totali

dei marchi New Holland e Case IH hanno registrato una

crescita superiore al mercato in quasi tutti i segmenti del

Settore, consentendo a CNH di incrementare la propria quota

di mercato per i trattori e per le mietitrebbiatrici, nonostante

molti dei prodotti usciti di produzione non fossero ancora stati

sostituiti. La quota di mercato in Europa ha subito una

lieve flessione, in parte per le dismissioni ed in parte per

la contrazione di mercati importanti quali l’Italia.

Il comparto delle macchine per le costruzioni ha subito una

contrazione rispetto al 2000, rispecchiando l’andamento

dell’economia in molti Paesi: il mercato nordamericano

è stato quello più pesantemente colpito da tale fenomeno,

seguito dall’Europa e dall’America Latina. In una situazione

di mercato così avversa, CNH ha saputo mantenere la propria

posizione complessiva sul mercato accusando una leggera

perdita di quota dovuta prevalentemente alle dismissioni.

STRATEGIE DI SVILUPPO

CNH nel 2001 ha ultimato il processo di dismissioni richiesto

dalle autorità antitrust europee e nordamericane.

Complessivamente CNH ha dismesso sei stabilimenti, in linea

con quanto stabilito dalle commissioni governative che hanno

presieduto alla fusione tra Case Corporation e New Holland

NV, avvenuta nel novembre del 1999. Il completamento di tali

dismissioni, che peraltro hanno creato incertezza sul mercato,

e la conseguente implementazione del processo di integrazione

aziendale e del piano di razionalizzazione industriale hanno

consentito a CNH Global di iniziare ad usufruire appieno dei

vantaggi derivanti dall’integrazione tra Case e New Holland.

Le principali aree oggetto di tale processo di integrazione

aziendale sono state gli acquisti, la logistica, le spese di

struttura e l’area industriale nel suo complesso.

La ristrutturazione, ancora in atto, della realtà industrialederivante dalla fusione di Case e New Holland comporta

Ricavi per area geografica didestinazione

Dipendenti per areageografica

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Paolo Monferino, C.E.O. CNH Global.

Fiat opera nel settore dei trattori agricoli e delle macchinemovimento terra dai primi decenni del secolo, con una fortevocazione internazionale che è andata via via sviluppandosinel tempo, prendendo slancio con l’acquisizione dell’AllisChalmers nel 1973, di Ford New Holland nel 1991 e di Casenel 1999. CNH Global è la nuova denominazione assuntadal Settore dopo l’acquisizione di Case Corporationavvenuta appunto nel 1999.

CNH Global

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uno snellimento significativo della struttura produttiva nel suoinsieme; determinerà altresì una riallocazione produttiva tra lerestanti realtà industriali ed una razionalizzazione delle attualipiattaforme di prodotto Case e New Holland dalle originarie100 a circa 60.

Nel campo degli acquisti e della logistica, ulteriori efficienze

sono attese dal conseguimento delle economie di scala, dalla

drastica riduzione del numero dei fornitori e dei componenti

specifici e dal coordinamento delle attività logistiche. Ulteriori

sostanziali risparmi saranno ottenuti nell’area delle spese

generali con l’integrazione delle strutture aziendali.

Una delle maggiori opportunità offerte dalla fusione è stata

l’utilizzo di piattaforme globali comuni per lo sviluppo e la

produzione di macchinari per l’agricoltura e per le costruzioni.

CNH Global sta infatti applicando metodologie già in uso,

e con ampio successo, nel settore automobilistico per

ottenere sinergie attraverso l’utilizzo di componenti comuni,

continuando nello stesso tempo a realizzare prodotti con

caratteristiche altamente differenziate nei diversi marchi.

La commercializzazione dei primi prodotti di questo genere,

in linee di prodotto di marchi distinti, attraverso distinti canali

di distribuzione, sta consentendo a CNH di soddisfare le

attese dei propri clienti, migliorare i servizi, espandere a

livello mondiale le offerte di prodotto e nello stesso tempo

di beneficiare del “cross selling” di alcune linee di prodotto

con un miglioramento della redditività.

INNOVAZIONE PRODOTTO

Nel corso del 2001 CNH ha introdotto oltre 100 nuovi modelli,

aggiornando e migliorando notevolmente molti dei modelli

esistenti sul mercato e introducendo nel contempo linee

totalmente nuove.

Nel segmento dei macchinari per l’agricoltura:

❚ New Holland ha lanciato con successo la nuova serie dei

trattori di gamma alta TJ che sostituiscono la precedente

serie. Il trattore TJ rappresenta il primo esempio di

applicazione della strategia delle piattaforme comuni,

essendo l’equivalente della linea di trattori STX della Case

IH, introdotti alla fine dello scorso anno. In Europa New

Holland ha lanciato la nuova mietitrebbia convenzionale CX,

che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti ed ha riscosso

un vasto consenso nei vari mercati. New Holland ha inoltre

lanciato in Europa e in Nord America alcuni importanti

modelli di trattori della gamma media e di trattori compatti.

❚ Case IH ha introdotto con ampio successo una linea

completa di attrezzature d’avanguardia per il fieno e il

foraggio, che hanno sostituito i precedenti modelli, offrendo

una superiore gamma di accessori al cliente finale. La

posizione dominante della mietitrebbia Case IH Axial Flow

in Nord America è stata rafforzata con l’introduzione dei

nuovi modelli. Anche nel segmento delle attrezzature per

la coltivazione sono state lanciate nuove seminatrici e

piantatrici che hanno migliorato il posizionamento

49

Relazione sulla gestione – CNH Global

Mietitrebbia New Holland CX 860

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dell’azienda. La nuova raccoglitrice di cotone a sei filari della

Case IH ha collocato il marchio in una posizione dominante

in questa nicchia di mercato importante. Puntando sulla

sinergia dei marchi come fattore di forza, il marchio Case

IH ha potuto introdurre una nuova linea di trattori compatti

riscuotendo immediato successo sul mercato.

ATTIVITÀ FINANZIARIE

Il volume di affari delle attività finanziarie ha rappresentato

nel 2001 circa il 7% dei ricavi di CNH.

CNH Capital ha ultimato la sua trasformazione in azienda di

servizi finanziari finalizzata unicamente al supporto dei clienti

finali e della rete di CNH per tutti i suoi marchi. Nell’ultima fase

della trasformazione, che è stata avviata durante il primo

trimestre del 2001, CNH Capital è uscita definitivamente

dal settore finanziario commerciale “non core”, completando

le attività di finanziamento al cliente al di fuori della rete e

riorganizzando le proprie attività in Europa, con l’obiettivo

di migliorare il servizio a supporto dei clienti finali e dei

concessionari dei marchi della CNH.

I risultati delle attività finanziarie nel 2001 sono stati inferiori

rispetto all’anno precedente, oltre che per l’impatto

sfavorevole dell’andamento dei volumi finanziati nel comparto

delle macchine per le costruzioni, anche per le perdite delle

attività finanziarie non legate al core business.

Complessivamente sono stati effettuati accantonamenti per

crediti inesigibili per un importo di 220 milioni di euro nel 2001

(a fronte di 152 milioni di euro nel 2000), di cui 155 milioni

di euro riferiti alle sole attività finanziarie “non core”.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

I ricavi di CNH nel 2001 sono stati pari a 10.777 milioni di

euro, rimanendo sostanzialmente invariati rispetto al 2000.

Le vendite delle macchine per l’agricoltura sono aumentate in

modo significativo nel corso dell’anno, più che compensando

i minori volumi per effetto delle dismissioni effettuate.

Le vendite di macchine per le costruzioni, invece, con margini

strutturalmente più alti, sono andate contraendosi, in linea

con l’andamento del mercato.

CNH ha chiuso l’anno con un utile operativo pari a 209 milioni

di euro (1,9% del fatturato), rispetto ai 45 milioni di euro

realizzati nel 2000 (0,4% del fatturato).

L’effetto combinato di volumi complessivamente più bassi,

di un mix in peggioramento, di un andamento del dollaro

sfavorevole, di un minor assorbimento dei costi fissi

(conseguente alla riduzione dei livelli di produzione, finalizzata

al contenimento delle scorte) è stato più che compensato

dai miglioramenti di margine realizzati attraverso le iniziative

intraprese in connessione con il processo di fusione, volte

ad incrementare la redditività delle attività industriali.

50

Caricatore gommato Case 521 D

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CNH Global sta raccogliendo in misura sempre maggiore

i benefici derivanti dai processi di integrazione e di

riorganizzazione aziendale, avviati dopo la fusione e all’origine

di un miglioramento della redditività di circa 300 milioni di

euro nel 2001, che ha permesso di raggiungere a fine 2001

un totale cumulato di sinergie pari a circa 480 milioni di euro,

a fronte di un obiettivo di risparmio complessivo di circa 670

milioni di euro in 4 anni (circa 600 milioni di dollari).

Gli ammortamenti sono stati pari a 553 milioni di euro (562

milioni di euro nel 2000) ed includono 178 milioni di euro per

l’ammortamento del goodwill connesso con l’acquisizione di Case.

Gli investimenti sono stati pari a 615 milioni di euro, rispetto

ai 447 milioni di euro del 2000.

Le spese di ricerca e sviluppo sono state pari a 341 milioni

di euro a fronte di 366 milioni di euro nel 2000.

Nel 2001 è stata registrata una perdita netta di 291 milioni

di euro, di cui 296 milioni di competenza del Settore, in

miglioramento significativo rispetto all’anno precedente

che aveva registrato una perdita di 754 milioni di euro,

di cui 764 milioni di competenza del Settore.

Si ricorda che il risultato dell’esercizio include oneristraordinari per circa 79 milioni di euro a fronte del pianodi integrazione e ristrutturazione industriale del Settore.Tali spese di ristrutturazione sono state contabilizzate secondoi principi contabili del Gruppo Fiat e riflettono i costi dasostenere per le azioni di ristrutturazione industriale previsteper i prossimi due-tre anni. Gli importi riconosciuti secondoi principi contabili del Gruppo Fiat sono diversi dagli importicontabilizzati secondo i principi contabili US GAAP adottati

da CNH Global per presentare i propri risultati finanziariconsolidati negli Stati Uniti.

L’autofinanziamento nel 2001 è stato positivo per 262 milionidi euro, a fronte di 192 milioni di euro di autofinanziamentonegativo nel 2000, essenzialmente a seguito della minoreperdita netta registrata nell’esercizio in chiusura (291 milionidi euro nel 2001, a fronte di 754 milioni di euro nel 2000),essendo gli ammortamenti del 2001 sostanzialmente inlinea con quelli registrati nel 2000.

51

Relazione sulla gestione – CNH Global

Il piano di integrazione e razionalizzazione industriale tra NewHolland e Case prevede la chiusura di alcuni stabilimenti in NordAmerica ed Europa con il passaggio delle produzioni ad altri sitie il trasferimento di alcune linee di prodotto tra le diverse unitàproduttive del Settore.

CNH Global è azienda leader mondiale per la produzionedi macchine agricole e ai primi posti nel mondo per la produzionedi macchine per le costruzioni e per l’offerta di servizi finanziariassociati al business.

Ricavi per unità di business

Macchine agricole

Macchine per le costruzioni

Servizi finanziari

63%

30%

7%

CNH worldwide Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 5 12 25 42

Centri di ricerca e sviluppo 4 6 9 19

Dealers 282 4.388 7.030 11.700

Apripista Fiat-Hitachi D 180

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52

Veicoli Industriali

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 8.650 8.611 7.387

Risultato operativo 271 489 311

% su ricavi 3,1 5,7 4,2

Risultato netto(del Settore e di Terzi) (123) 147 180

Autofinanziamento 287 569 433

Investimenti (*) 718 656 359

Ricerca e sviluppo 215 227 215

Capitale investito netto 1.979 2.207 2.359

Dipendenti (numero) 35.340 35.852 36.217

(*) di cui relativi a veicoli in LLD: 348 306 61

Dati significativi

ANDAMENTO COMMERCIALE

Nel 2001 la domanda di veicoli industriali nell’EuropaOccidentale è risultata di 682.700 unità, sostanzialmentesullo stesso livello del 2000, interrompendo il trend di crescitadegli ultimi sette anni.Più in particolare, nel 2001 è continuata la crescitadel segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 3,5e 6 tonnellate), mentre si è registrata la flessione delleimmatricolazioni dei veicoli medi (PTT compreso tra 6,1e 15,9 tonnellate) e pesanti (PTT ≥16 tonnellate).

L’analisi di dettaglio dei maggiori mercati europei indicail permanere di una crescita della domanda in Francia(+5,2%) e in Gran Bretagna (+4,5%), mentre sono risultatisostanzialmente invariati i mercati italiano e spagnolo. Siè registrata invece una significativa flessione nell’importantemercato tedesco (-6,6%).

Il segmento dei veicoli leggeri ha raggiunto in EuropaOccidentale le 359.000 unità immatricolate (+4%),

con particolare evidenza della Francia (+10,9%) e dellaGran Bretagna (+7,4%), mentre rimangono nel complessosostanzialmente stabili gli altri mercati europei.

La domanda di veicoli medi è risultata in calo del 5,6%rispetto al 2000, con 87.400 unità immatricolate.Particolarmente evidente è risultato il calo del mercatotedesco (-14,5%), mentre andamenti positivi si sono registratiin Spagna (+7,9%) ed in Francia (+5,8%).

Con 236.300 immatricolazioni, il mercato dei veicoli pesantiha registrato una flessione del 3,1%, particolarmenteconcentrata in Germania (-11,2%), mentre si sono nelcomplesso compensati tra loro gli altri mercati europei.

Complessivamente, nel 2001, Iveco ha venduto a livello mondiale160.400 veicoli, con una riduzione del 2,7% rispetto al 2000. Considerando anche il totale delle vendite delle collegatelicenziatarie, pari a circa 34.300 unità (42.700 nel 2000),le fatturazioni complessive hanno raggiunto le 194.700 unità.

In Europa Occidentale Iveco ha venduto 128.400 veicoli,con una modesta flessione dell’1,9% rispetto al 2000.

Le vendite hanno risentito in modo particolare della citatacontrazione del mercato tedesco, dove le unità vendute daIveco sono diminuite dell’11,4% rispetto al 2000, e delle minoriunità vendute in Italia (-14,2%) per effetto di aggressiveiniziative commerciali della concorrenza.

Tali cali sono stati controbilanciati da un forte incrementodelle vendite in Gran Bretagna (+17,6%) per gli effetti positiviindotti dalla crescita della domanda di veicoli leggeri.

Ricavi per area geografica didestinazione

Dipendenti per areageografica

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Michel De Lambert, C.E.O. Iveco.

Iveco è nata nel 1975 dalla fusione di aziende camionisticheoperanti in Italia, Francia e Germania, di cui alcune fondateprima del 1900. Con i successivi inserimenti anche disocietà svizzere, inglesi e spagnole, Iveco è diventata laprima azienda veramente europea del settore. Gli anni ‘90ne hanno accentuato la proiezione internazionale con lacostituzione di joint venture e società in tutti i continenti.

Iveco

Mercato Veicoli Industriali (PTT ≥ 3,5 tonn.)(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %

Francia 123,1 117,0 5,2

Germania 140,4 150,4 (6,6)

Gran Bretagna 118,6 113,5 4,5

Italia 94,6 94,8 (0,2)

Spagna 72,8 72,4 0,6

Europa Occidentale 682,7 681,7 0,1

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La quota di mercato Iveco in Europa Occidentale (veicoli conPTT uguale o superiore a 3,5 tonnellate) è diminuita passandodal 17,8% del 2000 al 17% del 2001, principalmente pereffetto della riduzione nel segmento dei veicoli leggeri, doveIveco ha registrato una quota del 19%, in calo di 1,7 puntipercentuali rispetto al 2000, ma con significativi segnali direcupero nel secondo semestre.

Nel 2001 la quota di mercato Iveco nel segmento dei veicolimedi ha raggiunto il 25%, registrando l’incremento di un puntopercentuale rispetto al 2000. In particolare la quota di mercato è migliorata in GranBretagna, in Spagna ed in Germania, grazie al successodel nuovo modello “Eurocargo Tector”.

La quota di mercato dei veicoli pesanti nel 2001 è risultata

sostanzialmente stabile al livello dell’11%, con un trend

in miglioramento nel secondo semestre, anche grazie al

successo del nuovo modello da 480 HP, nonostante l’effetto

indotto dall’attesa del nuovo modello di veicolo pesante

“Stralis”, lanciato sul mercato all’inizio del 2002.

Le vendite Iveco nei Paesi dell’Europa dell’Est sono risultate

pari a oltre 9.700 unità, superiori del 14% rispetto a quelle

del 2000; particolarmente positivo l’andamento delle vendite

in Romania.

Nei mercati extraeuropei Iveco ha complessivamente venduto

22.300 veicoli, in calo del 12% rispetto al 2000.

In particolare si segnala il buon andamento delle unità vendute

in America Latina, dove Iveco ha superato le 7.800 unità

(+26% rispetto al 2000). Significative le vendite di veicoli

leggeri in Brasile, dove il Daily Iveco ha conseguito una quota

di mercato del 25,5% (+3,8 punti rispetto al 2000). In crescita

anche le unità vendute in Venezuela. Sono invece risultate in

significativo rallentamento le vendite in Argentina, in relazione

alla crisi economica che ha interessato il Paese.

In Cina la società Naveco, joint venture al 50% con il

Gruppo Yueijin, ha prodotto e venduto circa 13.100 veicoli.

La riduzione del 25% rispetto al 2000 è principalmente

da attribuirsi all’inasprimento della concorrenza locale,

nonché all’attesa dell’introduzione del nuovo modello di

veicolo leggero.

53

Relazione sulla gestione – Iveco

Iveco Stralis

Andamento Commerciale – Vendite Veicoli Industrialiper Paese (in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %

Francia 22,9 23,1 (0,9)

Germania 16,3 18,4 (11,4)

Gran Bretagna 15,4 13,1 17,6

Italia 39,3 45,8 (14,2)

Spagna 15,2 15,8 (3,8)

Europa Occidentale 128,4 130,9 (1,9)

Resto del mondo 32,0 33,9 (5,6)

Totale Vendite (*) 160,4 164,8 (2,7)

Società collegate 34,3 42,7 (19,7)

Totale generale 194,7 207,5 (6,2)

(*) incluso 50% vendite Irisbus e Naveco

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La joint venture Irisbus ha venduto complessivamente circa 9.500unità. Il modesto calo (-3%) delle vendite rispetto al 2000 derivain buona parte da ritardi nelle assegnazioni delle gare d’appaltonel trasporto pubblico, principalmente in Italia ed in Spagna.

La produzione di motori diesel nell’anno 2001 è stata di413.300 unità, in diminuzione del 9% circa rispetto al 2000.I minori volumi sono riconducibili alle produzioni di motorileggeri e medi, legati in parte alla minore produzione di veicoliIveco e, soprattutto, ai minori ritiri da parte di clienti terzi.Nell’esercizio è stata messa a regime la produzione del nuovomotore “Tector” per applicazioni su veicoli Eurocargo edè stata completata la gamma dei motori pesanti “Cursor”.Le vendite a clienti terzi hanno rappresentato il 61% dellaproduzione totale, restando in linea con l’esercizio precedente.

In India ed in Turchia le vendite delle società collegatelicenziatarie sono diminuite, riflettendo l’andamentodella domanda di veicoli industriali nei rispettivi Paesi:

❚ in India l’Iveco, tramite la Ashok Leyland, ha prodotto evenduto complessivamente 30.700 unità, circa 3.800 unitàin meno dell’anno precedente;

❚ in Turchia Otoyol ha venduto circa 3.600 unità, equivalentia circa la metà rispetto all’esercizio precedente.

ATTIVITÀ FINANZIARIE E SERVIZI

Le società finanziarie del Gruppo Transolver Finance, chegestiscono le attività di finanziamento e di leasing per i prodottiIveco, hanno avuto un forte sviluppo nell’esercizio 2001.

Nell’anno 2001 la Transolver Finance ha stipulato circa34.400 contratti di finanziamento su vendite di veicoli nuovi,con una crescita del 24,8% rispetto all’anno precedenteparticolarmente evidente in Italia, Germania e nel Regno Unito;ha stipulato inoltre 5.400 contratti su vendite di veicoli usati(+56% sull’anno precedente). La percentuale dei veicolifinanziati da Transolver Finance sul totale delle vendite deiveicoli Iveco è salita al 29,8%. Il portafoglio di contratti inessere al 31 dicembre 2001 è stato di circa 99.100 unità;il valore netto complessivo dei contratti in portafoglio risultapari a circa 2.100 milioni di euro. Nell’esercizio sono state avviate, ed operano con risultatipositivi, nuove società di finanziamento nel Regno Unito,in Svizzera ed in Brasile.

Relativamente alle attività di noleggio, realizzate da Fraikine Transolver Service, il parco di veicoli noleggiati è cresciutoa circa 37.000 unità a fine esercizio (+9,7% rispetto al 2000).In particolare, l’esercizio 2001 è stato caratterizzato da unacrescita significativa in Francia (+4%) ed in Gran Bretagna(+23%) e da un rilevante incremento in Spagna (oltre il 50%)per effetto del forte sviluppo della “location de longue durée”.Prosegue con successo il processo di integrazione in Ivecodelle attività del Gruppo Fraikin, che si è confermato leaderindiscusso sul mercato francese e in possesso di un know-how di assoluto rilievo nel campo del noleggio a lungo terminedi veicoli industriali e di gestione di grandi flotte.

Nel 2001 Iveco ha proseguito nello sviluppo della propriaofferta di servizi di manutenzione e di riparazione: il portafogliodi tali attività ha raggiunto a fine esercizio i 33.800 contratti,con 11.900 nuovi contratti stipulati nell’anno.

54

Mercato Veicoli Industriali (PTT ≥ 3,5 tonn.)(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %

Pesanti 236,3 243,8 (3,1)

Medi 87,4 92,6 (5,6)

Leggeri 359,0 345,3 4,0

Europa Occidentale 682,7 681,7 0,1

Andamento Commerciale – Vendite Veicoli Industriali perprodotto (in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %

Pesanti 31,6 33,0 (4,2)

Medi 24,0 24,9 (3,6)

Leggeri 96,2 97,5 (1,3)

Bus (*) 4,9 5,6 (12,5)

Divisioni (**) 3,7 3,8 (2,6)

Totale Vendite 160,4 164,8 (2,7)(*) Quota 50% Irisbus + Bus Division Iveco

(**) Astra, Difesa, Veicoli Antincendio

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INNOVAZIONE PRODOTTO E INVESTIMENTI

Per quanto riguarda l’attività di innovazione e sviluppoprodotto, questa ha riguardato prevalentemente il repoweringdei veicoli di gamma media (“Eurocargo Tector”) e lo sviluppodella nuova gamma di motori a “V” per l’utilizzo nel campodella power generation e della trazione ferroviaria.

Inoltre, sono proseguiti nel 2001 gli investimenti programmatiper il piano di sviluppo della gamma motori; in particolare questihanno riguardato le nuove famiglie di motori diesel leggerie medi, lo stabilimento per gli alberi motore leggeri e medi,nonché la nuova cabina del nuovo veicolo pesante “Stralis”.

In Irisbus sono proseguiti gli investimenti per l’innovazionedi prodotto, volti in particolare alla definizione di un nuovoveicolo per il trasporto di massa, CiVis, con trazione elettricaoppure ibrida. Alla fine dell’esercizio sono stati siglati gli accordi con Renaultper l’acquisto del restante 50% del Gruppo Irisbus, operazioneche si completerà entro il 2002 e che porterà Iveco a dispornedel controllo totalitario.

Complessivamente nell’anno gli investimenti sono stati paria circa 718 milioni di euro (656 milioni di euro nel 2000),considerando anche 348 milioni di euro di investimentoin flotte dedicate alle attività di noleggio.

Nel corso dell’esercizio è stato siglato l’accordo con il Gruppocinese CBC, volto a costituire una joint venture (paritetica al50%) per la produzione e la commercializzazione di autobusurbani ed extraurbani. CBC è uno dei principali costruttori di veicoli da trasportopersone e leader nel trasporto urbano in Cina.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

I ricavi netti di Iveco hanno raggiunto gli 8.650 milioni di euro,con un lieve aumento rispetto all’anno precedente, in quantol’espansione delle attività finanziarie e di servizi hacompensato il calo delle vendite di veicoli.

L’utile operativo dell’esercizio 2001 è stato pari a 271 milionidi euro (489 milioni di euro nel 2000), con una redditività parial 3,1% dei ricavi netti, in calo rispetto al 2000 (5,7% deiricavi netti). Tale flessione risulta determinata principalmentedall’effetto congiunto del calo dei volumi di vendita e deiminori proventi derivanti dal disinvestimento di attività rispettoall’esercizio precedente, che comprendeva una plusvalenza,pari a 88 milioni di euro, derivante dalla cessione di areeindustriali non più utilizzate dal Settore.

Nell’esercizio 2001 Iveco ha definito un importante piano diristrutturazione che ha interessato la sua presenza industrialein Argentina e, più in generale, il conseguimento di importantiefficienze operative. Questo piano ha comportatol’accantonamento di fondi per oneri straordinari influendosul risultato netto dell’esercizio che è stato in perdita di123 milioni di euro, a fronte dell’utile netto di 147 milionidi euro conseguito nell’esercizio precedente. Gli ammortamenti effettuati sono stati 410 milioni di euro(423 milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca e sviluppodi 215 milioni di euro (227 milioni di euro nel 2000).

La perdita netta di competenza del Settore è stata di 125 milionidi euro, contro l’utile netto di 146 milioni di euro nel 2000.

L’autofinanziamento per il 2001 è risultato pertanto di 287milioni di euro; era stato pari a 569 milioni di euro nel 2000.

55

Relazione sulla gestione – Iveco

Iveco è pronta a cogliere tutte le opportunità che si presentano,forte dei risultati ottenuti sul versante dello sviluppo prodotto,sia veicolare che motoristico, e grazie al completamento deiprogrammi di investimento. In particolare la totale integrazionedi Irisbus in Iveco potrà consentire al Settore di assumere unruolo da protagonista sul mercato mondiale degli autobus.

Iveco continua la sua politica di sviluppo internazionaleconsolidando le sue posizioni nei Paesi emergenti delSud America e dell’Est Asiatico e sviluppando la presenzacommerciale nei mercati dell’Europa dell’Est.

Ricavi per unità di business

Veicoli industriali leggeri

Veicoli industriali medi

Veicoli industriali pesanti

Bus/veicoli speciali

Motori

Servizi

9%

11%

15%

12%

27%

26%

Iveco worldwide Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 11 24 10 45

Centri di ricerca e sviluppo 16 15 2 33

Dealers 73 307 198 578

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56

Prodotti Metallurgici

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 1.752 1.873 1.682

Risultato operativo 15 101 76

% su ricavi 0,9 5,4 4,5

Risultato netto (del Settore e di Terzi) (125) 8 26

Autofinanziamento (16) 113 123

Investimenti 151 182 182

Ricerca e sviluppo 27 29 23

Capitale investito netto 788 861 793

Dipendenti (numero) 13.827 14.286 14.522

Dati significativi

Ricavi per area geografica didestinazione

Dipendenti per areageografica

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Paolo Filomeni, C.E.O. Teksid.

Costituita nel 1978, Teksid aveva già alle spalle oltresessant’anni di esperienza nel campo della metallurgiacon Fiat.

Teksid

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il rallentamento della crescita economica mondiale ha avutopesanti ripercussioni sui mercati di riferimento del Settore,in particolare nell’area NAFTA che ha registrato una rilevantecaduta della produzione autoveicolistica sin dal primotrimestre 2001. L’aggravamento successivo all’11 settembreha vanificato le deboli aspettative di crescita.

In questo quadro, Teksid ha accusato un calo dei volumi divendita, che si è andato ad inserire nel processo di profondocambiamento del portafoglio di business, caratterizzato daun forte sviluppo delle attività Alluminio e Magnesio e, per laGhisa, da tagli di capacità in Europa e da selezionati sviluppiin NAFTA ed in Cina. In particolare:

❚ La Business Unit Alluminio è stata impegnata nello sviluppoe nel lancio di otto nuovi prodotti. Queste realizzazionihanno richiesto importanti investimenti, tra cui l’avviamentodi un nuovo stabilimento in Alabama (Stati Uniti) per laproduzione con tecnologia lost foam delle teste e dei blocchicilindri del nuovo motore GM L850; un secondo stabilimento,ancora in costruzione, produrrà blocchi cilindri realizzati inpressocolata per Nissan. È proseguita, inoltre, la costruzionedel secondo stabilimento Alluminio in Messico, che produrràteste cilindri per Ford, Chrysler e Nissan. Le nuove realizzazioni,che consentiranno alla Business Unit di quasi raddoppiareil livello di attività nei prossimi 5-6 anni, hanno già portatol’incidenza del business Alluminio sui ricavi del 2001 dal45% al 49%.

❚ Anche Meridian (Magnesio) ha proseguito l’intensoprogramma di sviluppo di nuovi prodotti sia per il mercatoamericano che per quello europeo. Di particolare rilievolo sviluppo del supporto radiatore per una linea di SUVdella Ford. Nel 2001 la Business Unit, che ha completatol’estensione dello stabilimento di Strathroy (Ontario), hacontribuito ai ricavi del Settore per il 17% (16% nel 2000).

❚ La Business Unit Ghisa ha aperto la nuova fonderia HuaDong, che ha sede a Zhenjiang (Cina), destinata a produrreblocchi cilindri in ghisa per vetture e veicoli commercialileggeri. L’incidenza dell’attività del business sui ricavi delSettore è calata dal 39% al 34% nel 2001.

Nel breve termine, per allineare i costi ai volumi di vendita,Teksid ha avviato incisivi “contingency plan” per la riduzionedella produzione e ulteriori azioni di riorganizzazione delSettore con particolare riguardo alla Ghisa e alle attività disupporto ai business tramite un alleggerimento delle strutture.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Nel 2001 il Settore ha registrato ricavi per 1.752 milionidi euro (-6,5% rispetto all’anno precedente).La Business Unit Alluminio ha realizzato ricavi per 866 milionidi euro (+2,2%, grazie a una tenuta del mercato europeoche ha compensato la discesa del NAFTA); la Business UnitGhisa ha conseguito ricavi per 599 milioni di euro (-18,5%), inseguito alla debolezza del mercato, nonché alla cessione dellostabilimento di Rovigo e, in parte, alla chiusura dello stabilimentodi Carmagnola. I ricavi della Business Unit Magnesio sono stati

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57

Relazione sulla gestione – Teksid

di 287 milioni di euro (-1,2%). La quota di fatturato destinataa clienti esterni al Gruppo Fiat è passata dal 76% all’80%.L’utile operativo è stato di 15 milioni di euro (0,9% dei ricavi),in flessione rispetto ai 101 milioni di euro dell’anno precedente(5,4% dei ricavi). La contrazione è da attribuire alla cadutadei volumi di vendita, al disequilibrio prezzi/costi ed ai costidi avviamento delle nuove attività, solo in parte recuperati dalleefficienze realizzate. Gli ammortamenti sono stati pari a 109milioni di euro (105 milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca

e sviluppo a 27 milioni di euro (29 milioni di euro nel 2000).Il risultato netto è stato negativo per 125 milioni di euro(utile netto di 8 milioni di euro nel 2000), con una perdita dicompetenza pari a 126 milioni di euro (utile di 0,1 milioni di euronel 2000). Oltre alla gestione operativa hanno influito sul risultatooneri straordinari per le citate ristrutturazioni per complessivi72 milioni di euro (+47 milioni di euro rispetto al 2000).L’autofinanziamento è stato negativo per 16 milioni di euro(positivo per 113 milioni di euro nel 2000).

Stabilimento “Alluminio” di Sylacauga (Alabama - USA) Blocco cilindri motore GM L 850 realizzato in policast

L’espansione internazionale del Settore, che ha avuto una forteaccelerazione nell’ultimo decennio, è stata guidata dall’esigenzadi avvicinarsi alle localizzazioni dei suoi clienti nel mondo. Inparticolare, è stata incrementata l’attività produttiva in Europa,nel NAFTA, nel Mercosur e in Cina.

Parallelamente col processo di espansione internazionale Teksidha operato un profondo cambiamento del mix produttivo; negliultimi quattro anni l’incidenza dei prodotti in materiali pesanti(acciaio, ghisa) si è ridotta dal 58% al 34%, a favore di quelli inalluminio e magnesio, ed è stata attuata una concentrazione suiprodotti a maggior contenuto tecnologico.

Teksid worldwide Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 5 8 12 25

Centri di ricerca e sviluppo 5 2 3 10

Ricavi per unità di business

Magnesio

Alluminio

Ghisa

34%

17%

49%

Ricavi per cliente

Gruppo Fiat

Altri costruttori

20%

80%

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58

Componenti

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 4.073 4.451 4.062

Risultato operativo (74) 55 108

% su ricavi (1,8) 1,2 2,7

Utile netto (del Settore e di Terzi) 82 139 107

Autofinanziamento 289 353 310

Investimenti 240 231 209

Ricerca e sviluppo 227 213 185

Capitale investito netto 1.073 1.131 1.289

Dipendenti (numero) 24.228 25.975 25.613

Dati significativi

Ricavi per area geografica didestinazione

Dipendenti per area geografica

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Domenico Bordone, C.E.O. Magneti Marelli.

Magneti Marelli è stata fondata nel 1919 dalla Fiat edalla Ercole Marelli. Nel 1967 Fiat ha acquisito il controllodella società, trasformandola in un polo mondiale dellacomponentistica autoveicolistica.Magneti Marelli sta focalizzando le proprie attività nelleprincipali linee di prodotto anche attraverso cessionidi attività non strategiche.

Magneti Marelli

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

In coerenza col suo piano strategico che prevede unamaggiore focalizzazione sui core business, il Settore haavviato nel 2001 un piano di ristrutturazione delle attività alfine di valorizzare i diversi business per ottimizzare le eventualialleanze strategiche e/o cessioni.

In questo contesto, nell’anno 2001, Magneti Marelli:

❚ ha acquisito il controllo della joint venture AutomotiveLighting raggiungendo la quota di partecipazione del 74,9%;

❚ ha finalizzato nel mese di marzo la cessione delle attivitàSistemi Termici al Gruppo giapponese Denso, annunciatanel novembre 2000;

❚ ha completato il piano di ristrutturazione societaria,concentrando i diversi business per gruppi omogenei al finedi facilitare gli eventuali futuri accordi.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Nel 2001 i ricavi netti consolidati di Magneti Marelli sono statidi 4.073 milioni di euro, con una flessione del 5,2% a paritàdi area e di cambi rispetto all’anno precedente a causa

della debolezza della domanda in particolare nell’ultimaparte dell’anno.

Il risultato operativo dell’esercizio è stato negativo per 74

milioni di euro (utile di 14 milioni di euro nell’anno precedente

a condizioni omogenee di area e al netto di poste non

ricorrenti). L’andamento negativo dei volumi, la tensione sul

mercato dell’elettronica e la perdita di competitività dell’euro

verso il dollaro sono state le cause che hanno penalizzato

il risultato. La redditività delle vendite è scesa dall’1,2% del

2000 a un valore negativo del -1,8%.

Gli ammortamenti sono stati pari a 207 milioni di euro (214

milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca e sviluppo a 227

milioni di euro (213 milioni di euro nell’esercizio precedente).

Il risultato netto, positivo per 82 milioni di euro (139 milioni

di euro nel 2000), include la plusvalenza netta di 355 milioni

di euro realizzata dal Settore sulla cessione delle attività

Sistemi Termici.

La quota di competenza è stata pari a 84 milioni di euro

(135 milioni di euro nel 2000).

L’autofinanziamento è passato dai 353 milioni di euro

del 2000 a 289 milioni di euro.

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59

Relazione sulla gestione – Magneti Marelli

Sistema Connect Nav + per Fiat Stilo

Grazie al processo di globalizzazione, altra leva fondamentale dellastrategia del Settore, Magneti Marelli è in grado di rispondere alleesigenze globali dei propri clienti.

Magneti Marelli ha realizzato una strategia basata sulle levefondamentali dell’innovazione, della focalizzazione sui business adelevato contenuto sistemistico e tecnologico e dell’allungamentodella catena del valore attraverso la fornitura di servizi.

Magneti Marelli worldwide Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 19 18 16 53

Centri di ricerca e sviluppo 5 9 7 21

Ricavi per unità di business

Sistemi motopropulsione

Sistemi sospensioni

Illuminazione

Sistemi elettronici

Aftermarket

27%

10%

13%

21%

29%

Ricavi per cliente

Gruppo Fiat

Altri costruttori

40%

60%

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60

Mezzi e Sistemidi Produzione

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 2.218 2.440 1.693

Risultato operativo 60 87 43

% su ricavi 2,7 3,6 2,5

Risultato netto (del Settore e di Terzi) (36) 6 (8)

Autofinanziamento 27 63 30

Investimenti 38 36 26

Ricerca e sviluppo 22 20 20

Capitale investito netto 378 486 485

Dipendenti (numero) 17.243 17.636 16.943

Dati significativi

Ricavi per area geografica didestinazione

Dipendenti per area geografica

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Piero Maritano, C.E.O. Comau.

L’attività della Fiat nel campo delle macchine utensili ècominciata in modo sistematico e razionale nel 1935.Nel corso degli anni, attraverso acquisizioni eincorporazioni societarie, Comau ha ampliato la sua offertadiventando uno dei pochi fornitori “totali” nell’automazioneper l’industria autoveicolistica.

Comau

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

L’andamento del mercato di riferimento del Settore è statocaratterizzato nel 2001 da una forte contrazione degliinvestimenti dei costruttori autoveicolistici negli Stati Uniti.In Europa la situazione è rimasta ancora sostanzialmentestabile, con investimenti dedicati alla razionalizzazionedelle capacità produttive e una forte tensione sui prezzi.In Sud America è continuato il rallentamento dei nuoviinvestimenti, accentuato anche dalla crisi in Argentina.

La domanda di mezzi e sistemi di produzione si è evoluta

verso la richiesta di sistemi e servizi integrati, tali da consentire

investimenti graduali e polivalenti (modularità dei sistemi e

flessibilità operativa) e a lungo ciclo di vita (affidabilità e

convertibilità).

È continuata inoltre la tendenza dei costruttori al progressivo

spostamento verso fornitori di servizi e di attività produttive

ritenute non-core, come pure a ricercare soluzioni finanziarie

per contenere il loro capitale investito.

In funzione di tali fattori critici e nonostante il contestonon favorevole, Comau ha continuato nello sviluppo eperfezionamento delle sue capacità tecnologiche, ottenendoriscontri decisamente positivi. Nel corso del 2001 leacquisizioni ordini per le attività a commessa, infatti, sonostate pari a 1.756 milioni di euro, in aumento di circa il 5%rispetto all’anno precedente grazie principalmente ai contrattiacquisiti in Europa e negli Stati Uniti per Powertrain Systems,nonché per la crescita della Business Unit Engineering legata

alle nuove società acquisite (Germann-Intech GmbH & Co.KG. e Comau Romania S.r.l.). Complessivamente il 61% degli ordini è stato acquisito inEuropa, il 35% nel NAFTA e il 4% principalmente in Brasilee in Cina. La ripartizione degli ordini è stata per il 21% dasocietà del Gruppo Fiat e per il 79% da altri costruttori.Tra gli ordini più consistenti sono da segnalare quelli per lelinee di montaggio e lavorazione per un nuovo motore dellajoint venture Fiat–GM Powertrain in Polonia e per nuovi motorisviluppati dai costruttori statunitensi nell’area NAFTA, nonchéle commesse acquisite in Germania per le linee di saldaturascocca, destinate a costruttori locali. Al 31 dicembre 2001 il portafoglio ordini risulta pari a 1.473milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 31 dicembre 2000.

Per quanto riguarda i servizi di manutenzione di ComauService (fusa nell’esercizio in Comau S.p.A.), il 2001 haregistrato una decisa crescita dei ricavi (+30%), grazie a nuoveacquisizioni di contratti sia da aziende del Gruppo Fiat in Italiae in Europa, sia da costruttori statunitensi nell’area NAFTA.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

I ricavi del Settore sono stati pari a 2.218 milioni di euro,in calo del 9% rispetto all’anno precedente a seguito deiminori volumi per le attività sull’area NAFTA, solo parzialmentecompensati dalla crescita dei servizi di manutenzione. Il risultato operativo si è attestato a 60 milioni di euro, parial 2,7% dei ricavi, in flessione rispetto all’anno precedente

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61

Relazione sulla gestione – Comau

Obiettivo di Comau è fornire sistemi di automazione semplici,economici da gestire e flessibili, ponendosi a fianco delcliente fin dall’inizio per sviluppare tutte le fasi del processoproduttivo: dall’ingegneria alla fabbricazione, ai montaggie ai servizi di manutenzione.

Comau vanta una presenza globale garantendo ai propri clienti“full service” in tutto il mondo.

Ricavi per unità di business

Saldatura

Stampi

Meccanica

Manutenzione

Altre

26%

Ricavi per cliente

Gruppo Fiat

Altri costruttori

32%

68%17%

39%

7%

11%

Comau worldwide Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 6 11 17 34

Centri di ricerca e sviluppo 9 4 1 14

sia in termini assoluti che di redditività (87 milioni di euro,pari al 3,6% dei ricavi, nel 2000) per i minori volumi, recuperatisolo in parte dalla crescita dei servizi di manutenzione, daiprogrammi efficienziali e da plusvalenze non ricorrenti per35 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2000), generate dallacessione di immobili ritenuti non strategici negli Stati Uniti.Le spese di ricerca e sviluppo sono state di 22 milioni di euro(20 milioni di euro nel 2000) e gli ammortamenti di 63 milionidi euro (57 milioni di euro nello scorso esercizio).

Linea robotizzata saldatura autotelaio

L’anno ha consuntivato una perdita netta di 36 milioni di euro,in peggioramento rispetto al 2000 (utile netto per 6 milionidi euro) a seguito del minor risultato operativo e degli oneridi ristrutturazione di alcune controllate.La quota del risultato di competenza del Settore si è attestatasu una perdita di 37 milioni di euro, rispetto ad un utile di7 milioni di euro nell’esercizio precedente.L’autofinanziamento è diminuito dai 63 milioni di euro del 2000a 27 milioni di euro.

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62

Aviazione

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 1.636 1.491 1.361

Risultato operativo 186 143 109

% su ricavi 11,4 9,6 8,0

Utile netto (del Settore e di Terzi) 425 83 61

Autofinanziamento 514 173 145

Investimenti 41 36 42

Ricerca e sviluppo 132 104 128

Capitale investito netto 587 71 163

Dipendenti (numero) 5.243 5.362 5.590

Dati significativi

Ricavi per area geografica didestinazione

0 50 100%

Italia Resto Europa Resto Mondo

Saverio Strati, C.E.O. FiatAvio.

FiatAvio prosegue il cammino di eccellenza nelle attivitàdi progettazione, sperimentazione e produzione di sistemipropulsivi per diverse applicazioni aeronautiche e spaziali.

FiatAvio

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

I mercati di riferimento hanno registrato nel 2001 unandamento favorevole nel settore della difesa, per lanecessità dei Governi europei di rinnovare le flotte militari,e un rallentamento dei lanci commerciali nello spazio.Nell’ultima parte dell’esercizio, dopo l’11 settembre, si èregistrato un indebolimento della domanda mondiale nelcomparto dei motori per il trasporto aereo e dell’attività direvisione dei motori civili.

Nel comparto aeronautico commerciale sono stati finalizzatil’accordo di partecipazione in partnership con Rolls-Royceal programma Trent 900 destinato al velivolo Airbus A 380 edil memorandum d’intesa con Pratt & Whitney per lo sviluppoe la produzione di moduli per i motori PW600. Inoltre è statofinalizzato l’accordo con Agusta per il 2° lotto di motori T700per l’elicottero EH101 della Marina Militare Italiana.Nell’esercizio si è confermato l’incremento delle vendite dimotori aero derivati per la significativa domanda di energianegli Stati Uniti.

Nel comparto governativo, sono stati consegnatiall’Aeronautica Militare i primi motori di produzione EJ200per il caccia europeo Eurofighter 2000. Nel settore degliaddestratori sono stati consegnati i primi 2 kit di sviluppo delmotore turbofan F124 GA 200 per l’Aermacchi M346, frutto diun accordo di collaborazione con Honeywell. Nell’ambito dei

Programmi navali è stato acquisito da Fincantieri l’ordineper il sistema propulsivo della nuova portaerei della MarinaMilitare Italiana composto da 4 Turbine LM2500 ed è incorso di definizione il Progetto per le Fregate Orizzonte.

Per l’attività di revisione di motori civili è stato acquisito

un contratto quinquennale da MIDWEST EXPRESS AIRLINES

per il JT8 ed altri contratti in Indonesia (MANDALA AIRLINES),

Libia e Sud America, mentre i volumi per i motori PW100

sono raddoppiati grazie a nuovi contratti. Per quanto riguarda

i motori CFM56, sono state concluse le prime acquisizioni

in Cina.

Nel settore dello Spazio il rallentamento delle attività è

legato ai problemi tecnici dello stadio superiore di Ariane 5.

Tali problemi sono stati superati ed i lanci sono ripresi

con pieno successo nel febbraio 2002. Nel 2001 è stata

completata positivamente per l’Italia la sottoscrizione del

programma Vega con la contribuzione della Francia e sono

stati approvati i programmi di evoluzione del lanciatore Ariane

5. Inoltre dal mese di Aprile è operativa la società ELV S.p.A.,

capocommessa dell’intero programma Vega, ed è stata

effettuata con successo la Preliminary Design Review con il

cliente ESA. Nel campo dei Sistemi Propulsivi a Liquido per

satelliti, nel corso dell’esercizio FiatAvio è stata responsabile

del servizio di lancio del satellite SICRAL, di cui è anche

fornitore del sistema propulsivo.

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63

Relazione sulla gestione – FiatAvio

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Nell’esercizio 2001 il Settore ha conseguito ricavi per 1.636milioni di euro, con un aumento del 9,7% rispetto all’esercizioprecedente per il buon andamento del comparto aeronauticocommerciale e di quello governativo. L’anno si è chiuso con un incremento dell’utile operativo,che è risultato di 186 milioni di euro (11,4% dei ricavi) controi 143 milioni di euro (9,6% dei ricavi) del 2000. Il miglioramentodella redditività operativa è dovuto sia all’influenza positivadel cambio dollaro/euro, sia alle azioni di efficienza per lariduzione dei costi operativi. Gli ammortamenti sono stati

pari a 89 milioni di euro (90 milioni di euro nel 2000) e lespese di ricerca e sviluppo a 132 milioni di euro (104 milionidi euro nel 2000).

L’utile netto è stato pari a 425 milioni di euro a fronte degli 83

milioni di euro del 2000. Tale aumento è dovuto, oltre che al

migliore risultato operativo, alla plusvalenza di 328 milioni di

euro realizzata dal Settore con il conferimento di Fiat Energia

in Italenergia nel luglio 2001, acquisendo una partecipazione

del 20,96% in tale società.

Grazie al balzo dell’utile netto, l’autofinanziamento è salito a

514 milioni di euro (173 milioni di euro nell’esercizio precedente).

FiatAvio dà maggiore impulso alla propria presenza tecnologicaaltamente qualificata in tutte le fasi di vita del prodotto attraversoil Programma Cartesio Plus. Obiettivi del Programma sono ilmiglioramento incrementale delle attività con la metodologia6 Sigma e il reengineering dei maggiori processi aziendali.

Siti produttivi e centri di R&S Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Stabilimenti 9 – 2 11

Centri di ricerca e sviluppo 8 1 – 9

I motori EJ200 che equipaggiano il velivolo Eurofighter

Ricavi per unità di business

Aviazione

Governativi

Revisioni

Spazio

Altro

9%

20%

15%

52%

3%

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Editoria e Comunicazione

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 347 354 413

Risultato operativo (2) 10 17

% su ricavi (0,6) 2,8 4,1

Risultato netto (del Settore e di Terzi) (6) 2 11

Autofinanziamento 1 8 19

Investimenti 6 17 8

Capitale investito netto 49 46 25

Dipendenti (numero) 934 954 934

Dati significativi

Alberto Nicolello, C.E.O. Itedi.

La Fiat è presente nell’editoria dal 1926, quando il Gruppo costituì l’Editrice La Stampa per l’edizionedel quotidiano torinese.

Itedi

Ricavi per unità di business

0 50 100%

Quotidiani Raccolta pubblicitaria

Itedi ha focalizzato le proprie attività nelle aree dell’editoria e dellacomunicazione, accelerando lo sviluppo della presenza nazionaledel marchio La Stampa e l’allargamento della gestione noncaptive della raccolta pubblicitaria.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il mercato italiano dei quotidiani nell’anno 2001 è statocaratterizzato da una sostanziale stabilità in termini di copievendute rispetto all’esercizio precedente (circa 6 milioni dicopie al giorno). La raccolta pubblicitaria su carta stampata,dopo 5 anni di crescita, ha fatto registrare nel 2001 undecremento del 3% circa, con un andamento difformeall’interno dei singoli comparti.

L’Editrice La Stampa S.p.A. ha realizzato vendite mediegiornaliere di oltre 406 mila copie, contro le circa 390 milacopie del 2000, con un incremento concentrato nel segmentonazionale (Italia, esclusi Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).Il 2001 è stato caratterizzato, da un lato, dalla prosecuzionedelle iniziative di nuovi abbinamenti commerciali del quotidianoLa Stampa con testate locali presenti in diversi capoluoghiitaliani (Bologna, Firenze e Mantova) e, dall’altro, dall’aumentodel prezzo di copertina da 0,77 a 0,88 euro, intervenuto adinizio dicembre per compensare, almeno parzialmente, gliaumenti dei costi della carta (+22% circa rispetto al 2000) edella paginazione. Sono proseguite, inoltre, le azioni volte almiglioramento del prodotto, all’allargamento della base deilettori del quotidiano (concorsi nelle scuole) e al rafforzamentodella fedeltà dei lettori (raccolte a premio), mentre sono state

ridotte le azioni promozionali di vendita di prodottiparaeditoriali in abbinamento al quotidiano. Il magazine Specchio, invece, abbinato al quotidiano LaStampa in forma gratuita dal settembre 2000, ha registratoun forte incremento della diffusione, con positive ricadutesugli introiti pubblicitari di competenza e sulle venditedel quotidiano nel giorno dell’abbinamento.Nel corso dell’anno è stato avviato un programma diriorganizzazione della società che dispiegherà i suoi effettiprevalentemente nel 2002.

I ricavi da vendita copie e supporti integrativi nel 2001 sono

ammontati a 68 milioni di euro, sostanzialmente allineati al

2000. I ricavi pubblicitari sono stati pari a 107 milioni di euro

(-1,3% circa sul 2000), con un’incidenza del 60% sui ricavi

dell’Editrice, grazie al contributo di Specchio che ha

compensato la caduta di quelli del quotidiano.

Il fatturato pubblicitario di Publikompass S.p.A. è stato pari

a 278 milioni di euro e ha registrato un decremento dell’1,5%

rispetto al 2000 con andamenti diversificati nei vari comparti:

in crescita le televisioni (+125%, grazie ad un fatturato più che

triplicato sui canali digitali di Stream); in riduzione i quotidiani

(-4,3%), i periodici (-12,8%) e la raccolta destinata ai siti

Internet (-44%).

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Relazione sulla gestione – Itedi

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

I ricavi netti del Settore nel 2001 sono stati pari a 347 milionidi euro, in flessione rispetto ai 354 milioni di euro del 2000soprattutto a causa del forte rallentamento subito dal mercatopubblicitario.Il risultato operativo è stato negativo per 2 milioni di euro (-0,6% dei ricavi), contro un utile operativo di 10 milioni di eurodel 2000 (+2,8% dei ricavi). La diminuzione è stata causatadal forte incremento registrato dal prezzo della carta e daglioneri sostenuti per l’ampliamento delle rotative sia di proprietàche di stampatori terzi (aumento foliazione e pagine colore),

parzialmente compensati dal contenimento dei costicommerciali, dalle plusvalenze da cessione immobilie dalle efficienze nei costi di struttura. Il risultatosconta ammortamenti per 7 milioni di euro (6 milionidi euro nel 2000).

Il risultato netto è stato negativo per 6 milioni di euro,

contro l’utile netto di 2 milioni di euro del 2000.

Il risultato netto di competenza del Settore è stato

negativo per 5 milioni di euro.

L’autofinanziamento è stato pari a 1 milione di euro,

in diminuzione di circa 7 milioni di euro.

Camera silente rotativa Wifag OF7 / 370

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Assicurazioni

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Premi totali emessi 5.751 4.498 4.088

Premi di competenza 5.461 4.363 3.922

Utile ante imposte 220 163 178

Utile netto (del Settore e di Terzi) 152 85 92

Riserve tecniche 15.677 12.010 9.733

Investimenti in attività

finanziarie ed immobiliari 16.971 13.232 10.867

Patrimonio netto 1.826 1.593 1.444

Dipendenti (numero) 3.213 2.875 2.907

Dati significativi

Premi per area geografica didestinazione

Dipendenti per area geografica

0 50 100%

Italia Estero

Francesco Torri, C.E.O. Toro Assicurazioni.

Costituita nel 1833, Toro Assicurazioni haprogressivamente esteso l’attività ai vari Rami assicurativi.

Toro Assicurazioni

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il mercato assicurativo nazionale ha presentato nel corso

del 2001 ritmi di crescita inferiori al trend degli ultimi anni.

Le difficoltà dei mercati finanziari e l’avvio della riforma fiscale

nel settore previdenziale hanno rallentato lo sviluppo del Ramo

Vita mentre lo sblocco delle tariffe RCA ha ridato impulso al

comparto Auto.

Anche il mercato francese, secondo per importanza

commerciale per il Settore, è stato condizionato dalla

congiuntura economica poco favorevole e da un contesto

finanziario molto perturbato.

Nel 2001 la raccolta premi totale in Francia è diminuita

del 4%.

In questo contesto il Settore ha confermato la posizione di

terzo Gruppo assicurativo del mercato italiano, forte anche

delle acquisizioni realizzate e degli apporti ricevuti nell’anno

2001 ed in particolare:

❚ Lloyd Italico Danni e Lloyd Italico Vita, società acquisite

ad aprile del 2001, hanno contribuito alla raccolta premi per

circa 280 milioni di euro ed hanno realizzato, sin dal primo

esercizio di appartenenza al Settore, un risultato ante

imposte superiore ai 15 milioni di euro.

❚ Augusta Danni, compagnia già appartenente al Gruppo

Fiat e da quest’ultimo apportata al Gruppo Toro nel mese

di luglio del 2001, ha conferito al Settore una raccolta

premi di oltre 215 milioni di euro.

❚ Augusta Vita, joint venture tra Augusta Danni (40%) e

Generali Assicurazioni (60%), scioltasi nell’anno 2001 ed

acquisita al 100% da Augusta Danni nel mese di maggio

2001. La compagnia ha realizzato nel 2001 una raccolta

premi per circa 65 milioni di euro.

Circa le altre attività del Settore si sottolinea quanto segue:

❚ Toro Assicurazioni, società capofila delle attività

assicurative del Gruppo Fiat, ha proseguito nel piano di

crescita disegnato a livello di Settore e finalizzato ad uno

sviluppo strettamente correlato ad obiettivi di redditività;

grazie alla riduzione del comparto RCA sul totale portafoglio

Danni, ha consuntivato un netto miglioramento del rapporto

sinistri/premi.

❚ Nuova Tirrena ha realizzato gli ambiziosi obiettivi di crescita

nel Ramo Vita, proseguendo nel rilevante miglioramento

dell’andamento gestionale.

❚ Roma Vita, joint venture con Banca di Roma, grazie,

tra l’altro, agli ottimi risultati consuntivati attraverso la

distribuzione dei propri prodotti anche tramite la rete delle

filiali del Banco di Sicilia, ha raggiunto la seconda posizione

nel comparto bancassicurativo. Da sottolineare il rilevante

tasso di crescita fatto registrare dalla Compagnia, +32%

rispetto al 2000, con una raccolta complessiva di oltre

2.300 milioni di euro.

❚ Toro Targa Assicurazioni, joint venture con TargaSys(Fiat Auto), ha continuato il processo di sviluppo delle

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67

Relazione sulla gestione – Toro Assicurazioni

attività tramite il collocamento di prodotti assicurativiattraverso la rete dei concessionari Fiat Auto.Per quanto concerne le società controllate da Toro TargaAssicurazioni, rilevante la crescita della compagnia Phenixin Brasile (+48% rispetto al 2000) e della Fiat Ubezpieczeniain Polonia, che, nel suo primo anno di attività completo,ha raggiunto una penetrazione del 23% nella retedistributiva di Fiat Auto Poland.

❚ Das ha confermato anche nel 2001 l’alta redditività delRamo Tutela Giudiziaria.

❚ In Francia, le attività del Gruppo Continent nei Rami Dannie di Guardian Vie hanno registrato un tasso di crescitacomplessivo del 6%, in controtendenza rispetto al mercato.

Oltre al rinnovo della linea dei prodotti Auto, con le nuovepolizze Autosystem, di rilievo nell’anno 2001 sono statel’emissione di due nuovi prodotti “index linked” ed una lineadi capitalizzazione a capitale garantito (Toro Plusvalore)che, attraverso apposite personalizzazioni, sono statecommercializzate da tutte le reti del Settore.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Nel corso dell’esercizio sono stati complessivamente raccoltipremi per 5.751 milioni di euro, con un incremento del 27,8%rispetto all’anno precedente (escludendo le nuove attivitàLloyd e Augusta l’incremento è stato pari al 15,3%). I RamiDanni hanno raggiunto i 2.616 milioni di euro (+28,4%),mentre i Rami Vita sono stati pari a 3.135 milioni di euro(+26,9%).

I premi netti di competenza sono ammontati a 5.461 milionidi euro, con una crescita del 25,2% rispetto all’analogo datodel 2000.

L’andamento tecnico ha evidenziato un netto miglioramentodel rapporto sinistri su premi, frutto delle azioni di selezionee risanamento del portafoglio intraprese negli ultimi esercizi,cui si aggiunge un generale miglioramento della frequenzain atto sul mercato italiano a partire dall’inizio del 2001.Le azioni efficienziali in corso, quale la realizzazione del callcenter di Gruppo, nonché l’avvio dei processi di integrazioneinfragruppo relativi all’informatica ed alle piattaforme prodotto,hanno consentito un ulteriore abbattimento dell’incidenzapercentuale dei costi fissi che hanno raggiunto nell’annoil 5,3% dei premi.

I risultati positivi della gestione tecnica sono stati parzialmenteassorbiti dall’andamento dei mercati finanziari e borsisticiche hanno comportato minusvalenze da allineamento dipartecipazioni azionarie pari a circa 143 milioni di euro.

Il risultato ante imposte dell’anno è stato pari a 220 milioni dieuro (163 milioni di euro del 2000); al netto degli effetti fiscali,il risultato ammonta a 152 milioni di euro, con un incrementodel 79% rispetto all’esercizio precedente.

Gli investimenti finanziari e immobiliari al 31 dicembre 2001hanno raggiunto i 17.000 milioni di euro (in crescita di circa3.800 milioni di euro rispetto al precedente esercizio), di cuicirca il 68% in titoli a reddito fisso ed il 27% in titoli azionari.

Il rapporto investimenti su riserve tecniche evidenzia unaeccedenza di 1.300 milioni di euro (1.200 milioni di euronel 2000).

Toro ha svolto un ruolo significativo nelle recenti evoluzioni delloscenario competitivo, sviluppando partnership ed effettuandoacquisizioni che hanno rafforzato il Settore e consentito undimensionamento più equilibrato delle attività. Toro intendecontinuare a svilupparsi per linee interne focalizzandol’interesse su attività strategiche quali la bancassicurazionee l’implementazione di nuove tecnologie, e per linee esterneperseguendo uno sviluppo mirato e selettivo sui mercati esteri.

Premi per unità di business

Rami Vita

Rami Auto

Altri Rami Danni

55%

29%

16%

Rete distributiva Resto Resto

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale

Agenti 1.150 330 1.480

Concessionari 815 98 344 1.257

Sportelli bancari 1.771 1.771

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Servizi

(in milioni di euro) 2001

Ricavi netti 1.805

Risultato operativo 73

% su ricavi 4

Utile netto (del Settore e di Terzi) 497

Autofinanziamento 567

Investimenti 32

Capitale investito netto 648

Dipendenti (numero) 7.171

Dati significativi

Carlo Gatto, C.E.O. Business Solutions.

La storia di Fiat è anche fatta di servizi prestati a favoredelle attività core. La professionalità e l’esperienzamaturata nel campo dell’amministrazione, della gestionedelle risorse umane, dell’information technology, del facilitymanagement viene proposta sul mercato, con un’offertarivolta alle imprese che vogliono fare un salto di qualità,concentrandosi sul loro core business.

Business Solutions

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il 2001 è stato il primo anno di attività di Business Solutions,Settore costituito alla fine del 2000 allo scopo di raggrupparesotto un’unica holding tutte le società del Gruppo Fiat operantinel campo dei servizi destinati alle imprese.

La gamma dei servizi offerti è vasta e completa al tempostesso, e può soddisfare in maniera efficace ed integratatutte le esigenze di outsourcing di aziende di varie dimensioni,che decidano di affidare a terzi le attività di servizio perconcentrarsi e focalizzarsi sul loro core business.

Business Solutions opera essenzialmente in cinque filoni diattività, legati fra loro dalla specializzazione per il mercato delleaziende private e della Pubblica Ammministazione in generale.

❚ Risorse Umane: comprende le attività di gestioneamministrativa del payroll e delle risorse umane in generale(H.R. Services S.p.A.), di formazione (Isvor KnowledgeSystem S.p.A.) e di lavoro interinale (Worknet S.p.A.,società acquisita nel gennaio 2001).L’aggregato di tali attività ha consuntivato nel corso del2001 un giro d’affari di oltre 88 milioni di euro, con unapercentuale di mercato non captive superiore al 55%.È inoltre da segnalare l’acquisizione, avvenuta nei primimesi del 2002, della società Cronos S.p.A., che consentiràdi integrare e potenziare l’offerta di Worknet sul mercatodel lavoro interinale, con un collocamento fra i primioperatori in Italia del settore.

❚ Property, Engineering & Facility Management: è un’areaparticolarmente importante per la tipologia dei servizi offerti, inquanto copre tutte le esigenze relative alla gestione immobiliare

in senso lato, nonché l’attività di general contracting nelcampo delle grandi costruzioni civili ed infrastrutturali.Alla componente di valorizzazione, gestione ecommercializzazione di grandi patrimoni immobiliari (IPIS.p.A.), si affianca la fornitura di servizi integrati e dimanutenzione ordinaria e straordinaria per uffici e sitiindustriali (Ingest Facility S.p.A.). Con riferimento aquest’ultima società, va ricordata la joint venture siglatacon Johnson Controls (Gruppo americano leader mondialenel settore del facility management), con l’obiettivo specificodi aggredire il mercato internazionale dei grandi clienti.Fiat Engineering S.p.A. è invece attiva nel settore delgeneral contracting con particolare presenza nelle areedelle costruzioni civili (ad esempio la riqualifica della exarea industriale Novoli a Firenze), delle grandi infrastrutture(ad esempio il progetto Alta Velocità) e dell’energia (adesempio la costruzione di centrali a ciclo combinato).Il giro d’affari aggregato nel 2001 è stato di oltre 711 milionidi euro, comprendendo anche il fatturato del primo semestre diFenice S.p.A. (società operante nel settore eco-energetico),successivamente ceduta ad EDF nell’ambito dell’operazioneche ha portato Business Solutions a detenere unapartecipazione del 17,65% in Italenergia.Il 38% di tale fatturato è stato realizzato con clienti esternial Gruppo Fiat.

❚ Amministrazione: tramite Fiat Gesco S.p.A., BusinessSolutions offre servizi di amministrazione in outsourcing edi consulenza aziendale nell’area “finance” coprendo tuttii fabbisogni contabili delle aziende, anche nell’area deiprocessi di back office e di attività specialistiche quali la

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69

Relazione sulla gestione – Business Solutions

gestione delle pratiche doganali (tramite Sadi S.p.A.),delle pratiche automobilistiche (tramite Easy Drive S.p.A.)e dei rischi industriali (tramite SGR S.p.A.).Nel corso del 2001 Fiat Gesco S.p.A. ha realizzato unapartnership con KPMG, costituendo la KeyG ConsultingS.p.A., società specializzata nella consulenza amministrativae nel reengineering dei processi.Nel corso dell’esercizio il giro d’affari aggregato dell’areaè stato di circa 294 milioni di euro.

❚ I.C.T. – Information and Communication Technology:è l’area più innovativa nell’ambito dei servizi offerti daBusiness Solutions, che nel corso del 2001 ha visto lacreazione di una joint venture paritetica con IBM, ove leparti hanno apportato attività nel campo della gestionedelle infrastrutture tecnologiche e dei software applicativi(ITS e GSA da parte Business Solutions; Intesa, SAPConsulting Italia, Proxima e ACG da parte IBM).Tale operazione ha fatto nascere un Gruppo di aziendedenominate Global Value, che si presentano sul mercato conun’offerta completa per le piccole, medie e grandi aziende.Sempre nell’area I.C.T. opera eSPIN S.p.A., società in cuisono presenti anche Oracle e Cap Gemini-Ernst & Young,specializzata nell’offerta di applicativi web-based e prodottiper l’e-business. eSPIN, nel corso del 2001, ha acquisitola partecipazione totalitaria in Ciaoservice S.p.A., integrandoed ampliando ulteriormente la propria offerta.Sempre nel 2001, Business Solutions ha acquisito il controllodi Teleclient S.p.A., attiva nel settore del call-contact center,aggiungendo un ulteriore servizio nel proprio portafoglio.Da ricordare infine la partecipazione del 30% circa in AtlanetS.p.A., società che opera nel campo delle comunicazioni edella connettività in generale, partecipata anche dal Gruppospagnolo Telefonica e da Acea.

I ricavi aggregati dell’area sono ammontati a 566 milionidi euro.

❚ Servizi di acquisto e diversificati: in questo compartoopera Fast Buyer S.p.A., società specializzata nel campodel sourcing, dell’e-procurement e del marketplace, chesvolge l’attività di centrale d’acquisto sia con metodologietradizionali, sia sfruttando tecnologie on line.Fra le attività diversificate ricordiamo Investimenti e GestioniS.p.A., che opera nel settore immobiliare con lo scopo divalorizzare il patrimonio del Gruppo FIAT, e la SestrieresS.p.A., che gestisce gli impianti funiscioviari della Via Lattea,sede delle prossime Olimpiadi del 2006.I ricavi dell’area sono ammontati a 146 milioni di euro.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Essendo il 2001 il primo esercizio di operatività del Settore,non sono possibili confronti con dati degli esercizi precedenti.Nel 2001 il Settore ha conseguito ricavi per 1.805 milioni dieuro, di cui oltre il 40% realizzati sul mercato non captive,sostanzialmente in linea con le previsioni.L’utile operativo ha raggiunto i 73 milioni di euro (4% dei ricavi),con un miglioramento significativo rispetto alle previsioni.Le già citate operazioni di cessione di Fenice e il conferimentodi ITS e GSA nella joint venture con IBM hanno generato,unitamente ad altre operazioni minori, proventi straordinarinetti per circa 567 milioni di euro.Il risultato netto è stato di 497 milioni di euro, dopo averscontato imposte per 104 milioni di euro, mentre quello nettodi competenza del Settore è ammontato a 491 milioni di euro.L’autofinanziamento è stato pari a 567 milioni di euro.

L’obiettivo di Business Solutions è quello di offrire ai clienti internied esterni al mondo Fiat una gamma completa ed integratadi servizi per le aziende, presentando direttamente o tramitepartnership un’esperienza unica e presente in tutti i principalimercati mondiali.

Ricavi per unità di business

Risorse Umane

Property, Engineering &Facility Management

Amministrazione

I.C.T. - Information e Communication Technology

Servizi di acquisto e diversificati

5%

31%

Ricavi per cliente

Gruppo Fiat

Terzi

58%

42%

8%

40%

16%

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70

(in milioni di euro) 2001 2000 1999

Ricavi netti 1.058 893 758

Risultato operativo 62 45 24

% su ricavi 5,9 5,0 3,1

Utile netto (del Settore e di Terzi) 47 7 6

Autofinanziamento 123 71 53

Investimenti 125 52 63

Ricerca e sviluppo 81 63 55

Capitale investito netto 122 113 185

Dipendenti (numero) 2.566 2.341 2.282

Dati significativi

Ferrari S.p.A. – Vetture venduteper area geografica

Maserati S.p.A. – Vetture venduteper area geografica

0 50 100%

Italia Resto Europa

Stati Uniti Resto mondo

Luca Cordero di Montezemolo, Presidentee Amministratore Delegato Ferrari.

La scuderia Ferrari fu fondata a Modena nel 1929.Nel 1969 Enzo Ferrari cedette al Gruppo Fiat il 50%delle azioni, percentuale salita al 90% nel 1988. Nel 1997 la Ferrari ha acquisito il 50% della Maseratie nel 1999 il controllo totale della società.

Ferrari e Maserati

Ferrari 360 Modena

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Il 2001 è stato un anno di record per il Gruppo Ferrari/Maserati,sia per quanto riguarda le attività industriali e commerciali chenel settore delle corse.

Le unità vendute al cliente finale sono risultate 6.158 (contro6.040 nel 2000), di cui Ferrari 4.289 (contro 4.070 nel 2000),in incremento per l’ottavo anno consecutivo, e Maserati1.869 (contro 1.970 nel 2000).

L’andamento delle vendite alla rete del marchio Ferrari havisto la conferma degli Stati Uniti quale mercato principale con1.206 unità (+10%). In Europa sono state vendute 2.440 unità(+6%). La Germania si è confermata al primo posto in Europae al secondo in assoluto a livello mondiale (651 unità, +6%)davanti a Gran Bretagna (501 unità, +9%). In Italia sono statevendute 490 unità (+18%).

Nel 2001 numerosi premi internazionali sono stati attribuiti alla550 Barchetta Pininfarina, alla 360 Modena e Spider e alla456M; inoltre il 2001 ha segnato un altro importante recordcon la serie limitata della 550 Barchetta Pininfarina: per laprima volta nella storia dell’azienda, infatti, un nuovo modelloè stato deliberato, prodotto e consegnato ai suoi 448 clientinell’arco di un solo anno, dopo aver raccolto tutti gli ordiniancor prima dell’inizio della produzione.

Le vendite alla rete Maserati hanno fatto registrarenell’esercizio l’immatricolazione di 1.779 unità nelle versioni3200 GT, Spyder e Quattroporte Evoluzione, risultato che

può considerarsi positivo in quanto legato alla fase di run-outdella 3200 GT e alla definitiva uscita di produzione, avvenutain aprile, della Quattroporte Evoluzione.I mercati più importanti sono risultati quelli della Germania(426 unità, in linea con il 2000), della Gran Bretagna (355unità, +18%) e dell’Italia (272 unità, -9%). Sempre molto

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71

Relazione sulla gestione – Ferrari e Maserati

Maserati Spyder - 390 cv, 4200 cc

positivo l’andamento delle vendite nel mercato giapponese.Nel 2001 la Maserati ha messo in atto importanti iniziative dimarketing, soprattutto in funzione del ritorno dopo 12 annid’assenza nel mercato nordamericano, dove le prime vetturesaranno consegnate all’inizio del 2002.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Per quanto riguarda l’andamento economico a livello diconsolidato Ferrari/Maserati, il fatturato si è attestatosui 1.058 milioni di euro contro gli 893 del 2000 (+18%).Il risultato operativo è stato positivo per 62 milioni di euro(+35% rispetto al 2000), sia per la crescita delle vendite cheper il favorevole andamento dei tassi di cambio. Sono stati accantonati ammortamenti per 76 milioni di euro esostenute spese di ricerca e sviluppo per 81 milioni di euro,

contro rispettivamente 64 milioni di euro e 63 milioni di euronel 2000.L’utile netto è ammontato a 47 milioni di euro, in fortissimacrescita rispetto all’esercizio precedente (7 milioni di euro).

Per la gestione sportiva il 2001 è stato un anno di grandisuccessi. La terza vittoria consecutiva del Titolo MondialeCostruttori, insieme alla seconda del Titolo Piloti, hariconfermato la capacità della Ferrari di mantenersi al vertice,migliorandosi costantemente, anno dopo anno. Grazieall’impegno di una squadra dinamica e compatta, ancora unavolta la Ferrari ha ottenuto risultati di assoluta eccellenza in unacompetizione aperta ai più importanti costruttori del mondo. Le vittorie sono state 9 su 17 gare disputate e i punticonquistati sono stati 179 contro i 170 dello scorso anno.È stato così premiato il grande impegno profuso in terminidi professionalità del fattore umano e di impiego delle piùavanzate tecnologie.

Siti produttivi e centri di R&S (Italia)Numero Ferrari Maserati Totale

Stabilimenti 2 1 3

Centri di ricerca e sviluppo 1 1 2

Missione della Ferrari è mantenere la leadership di un prodottoelitario esclusivo, anche con il contributo all’immagine che derivadai successi della gestione sportiva.

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Anche in adempimento dell’obbligo di comunicazione previstodalle norme regolamentari di Borsa Italiana, si ripercorrono gliaspetti più rilevanti della corporate governance del Gruppo Fiat.

Il Gruppo Fiat ha adottato, quale punto di riferimento inmateria di corporate governance, il Codice di Autodisciplinadelle Società Quotate, che ha completato il quadro normativoed autoregolamentare introdotto dal Testo Unico sulla Finanza.Pertanto il quadro complessivo dei comportamenti in materiadi governo societario risulta sostanzialmente adeguato alleraccomandazioni ed alle regole contenute in tale Codice.

Lo Statuto Fiat contiene, in linea con le disposizioni del TestoUnico, precise regole per l’informativa che gli amministratoriesecutivi devono rendere all’organo amministrativo ed a quellodi controllo, nonchè la previsione atta ad assicurare lapresenza di un sindaco eletto da parte delle minoranze.

L’AZIONARIATO DELLA SOCIETÀ

L’Azionariato Fiat è costituito da circa 300.000 azionisti

possessori di azioni ordinarie e privilegiate e da un numero

rilevante di portatori di azioni di risparmio. Una quota

significativa del capitale sociale è detenuto da investitori

istituzionali italiani ed esteri. Gli azionisti che detengono

partecipazioni rilevanti sono ad oggi: il Gruppo IFI che detiene

complessivamente il 30,4% delle azioni ordinarie ed il

30,1% delle azioni privilegiate e quindi il 30,3% del totale;

Mediobanca (3% delle ordinarie e 2,4% del totale), il Gruppo

Assicurazioni Generali (3% e 2,6%), il Gruppo SanPaolo IMI

(2,9% e 2,4%), la Libyan Arab Foreign Inv. Co (2,3% e 2%) ed

il Gruppo Deutsche Bank (2,1% e 1,8%). Esiste un “Accordo

di consultazione”, pubblicato ai sensi di legge, tra IFI/IFIL,

Assicurazioni Generali, Gruppo Deutsche Bank e Nuova

Holding SanPaolo IMI.

COMPOSIZIONE E RUOLO DEL CONSIGLIO DIAMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione è composto da un numerodi componenti variabile da nove a quindici. Il Consiglio incarica scade con l’Assemblea di approvazione del bilancioal 31 dicembre 2001; il numero di componenti stabilitodall’Assemblea del 14 maggio 2001 è di 14 ma un seggioè vacante dopo le dimissioni presentate da Renato Ruggieroa seguito della nomina a Ministro degli Esteri.Il Consiglio di Amministrazione tiene di regola otto riunionil’anno nel corso delle quali esamina e delibera in meritoall’andamento della gestione nei vari settori di attività, airisultati consuntivi trimestrali, al piano strategico ed al budget,alle proposte relative alla struttura organizzativa e a quelle

relative alle operazioni rilevanti presentate dagli Amministratoriesecutivi, alle proposte di nomina e di compensation dell’altadirezione presentate dal Comitato per le nomine ed icompensi.

Al fine di una migliore efficienza nella gestione, il Consigliodella Società ha operato una scelta organizzativa che haportato a delegare uguali poteri gestori alle cariche socialiche, in base all’art. 18 dello Statuto, hanno, in via disgiuntafra loro, la legale rappresentanza della Società.Conseguentemente il Consiglio, in data 23 giugno 1999, haattribuito al Presidente, Paolo Fresco, ed all’AmministratoreDelegato, Paolo Cantarella, ampie deleghe operative, cioèil potere di compiere tutti gli atti che rientrano nell’oggettosociale. Tuttavia il Presidente ha precisato che intende esercitareil suo ruolo, in stretta collaborazione con l’AmministratoreDelegato, particolarmente in relazione alle scelte strategichedel Gruppo, ai rapporti e negoziati internazionali, allo sviluppoed alla valorizzazione delle risorse umane ed all’ottimizzazionedei mezzi finanziari.

Nonostante gli ampi poteri loro attribuiti, il Presidentee l’Amministratore Delegato portano costantementeall’approvazione del Consiglio di Amministrazione leoperazioni aventi un significativo rilievo economico,patrimoniale e finanziario e forniscono ad Amministratorie Sindaci adeguata informativa sulle operazioni atipiche,inusuali o con parti correlate, eventualmente effettuatenell’esercizio dei poteri delegati o comunque allo studio.

Il Consiglio attualmente in carica è composto da 13Amministratori (14 fino al 6 giugno 2001) di cui due, il Presidentee l’Amministratore Delegato, sono investiti di poteri esecutivi.Tra i restanti amministratori, un numero sicuramente adeguatoha caratteristiche di totale indipendenza e cioè: A. Benessia,F. Bernabè, F. Cotti, R. Ruggiero (in carica fino al 6 giugno2001), F. G. Rohatyn e J. F. Welch, i quali non intrattengonocon la Società, o le sue controllanti e controllate, relazionieconomiche di rilevanza tale da condizionarne l’autonomiadi giudizio.

NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI

Lo Statuto non stabilisce particolari formalità per la nominadegli Amministratori né per la presentazione delle candidature.Tuttavia le proposte di nomina presentate dall’azionista dimaggioranza sono state depositate con i curricula deicandidati secondo la raccomandazione del Codice diAutodisciplina.L’Assemblea del 14 maggio 2001 ha provveduto a nominaretre Amministratori dei quali F. G. Rohatyn, già in precedenzacooptato, e V. Marrone sono stati proposti dal Consiglio

72

Corporate Governance

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stesso, mentre A. Benessia è stato proposto dal Presidenteal quale il Consiglio aveva conferito apposito incarico.Queste informazioni erano sostanzialmente presenti nelladocumentazione assembleare depositata in anticipoa disposizione degli azionisti.Il Consiglio attualmente in carica non ha ritenuto di istituireun Comitato per le nomine degli amministratori.

LA REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIE DELL’ALTA DIREZIONE – IL COMITATO PER LE NOMINEE I COMPENSI

Il Consiglio ha istituito al suo interno il Comitato per le nomine

ed i compensi, costituito da quattro Amministratori di cui due

esecutivi (Paolo Fresco, che lo presiede, Paolo Cantarella,

Franzo Grande Stevens e John F. Welch).

Il Comitato per le nomine ed i compensi ha il compito di

elaborare proposte al Consiglio in merito:

❚ alle nomine per le cariche sociali nelle società controllate

ed ai loro piani di sviluppo e successione;

❚ ai piani retributivi generali ed individuali dei dirigenti di

primo livello ed ai piani di stock option;

❚ alla retribuzione degli Amministratori esecutivi anche

mediante stock option.

Il Comitato delibera in assenza dell’Amministratore Delegato,

quando si tratta della sua retribuzione, ed in assenza del

Presidente e dell’Amministratore Delegato, quando si tratta

della retribuzione del Presidente.

Nel corso dell’esercizio 2001 il Comitato per le nomine

ed i compensi si è riunito 4 volte per esaminare le proposte

da presentare al Consiglio in merito alla definizione dei

piani retributivi e di stock option per l’alta direzione, agli

avvicendamenti nelle funzioni della capogruppo ed a quelli

nelle cariche sociali delle società caposettore.

La retribuzione degli Amministratori investiti di particolari

cariche è comunque deliberata dal Consiglio di Amministrazione,

con il parere favorevole dei Sindaci. Il compenso del Presidente

è totalmente variabile e quello dell’Amministratore Delegato

è variabile in parte, essendo entrambi stabiliti in base alla

quotazione media delle azioni Fiat ordinarie, come indicato

nell’apposito prospetto riportato nella Nota Integrativa del

Bilancio. Essi sono pure destinatari di stock option i cui

dettagli sono indicati nell’apposito schema riportato nella

Nota Integrativa.

La retribuzione dei dirigenti di primo livello ha una componente

variabile in funzione dei risultati consuntivati dal settore di

appartenenza e delle performace individuali.

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E IL RELATIVOCOMITATO

Dopo essersi dotata negli anni passati di un Codice Eticodi comportamento, la Società nel maggio 1999 adottò unSistema di Controllo Interno articolandolo sul modelloscaturente dal COSO Report. Il Consiglio di Amministrazioneconseguentemente decise di diffondere nel Gruppo la“politica” sul Sistema di Controllo Interno e quindi di istituirel’apposito Comitato con funzioni consultive, propositive edi supporto e con compiti che risultano in linea con quelliprevisti dal Codice di Autodisciplina.

Tale Comitato, che è costituito da quattro Amministratorinon esecutivi sotto la presidenza di G. Galateri (A. Benessia,L. von Boem-Bezing e J. P. Elkann), si riunisce almeno duevolte l’anno e quando ne fanno richiesta il Presidente delCollegio Sindacale od i Preposti al Controllo Interno; alleriunioni partecipa il Presidente del Collegio Sindacale evengono invitati il Presidente, l’Amministratore Delegatoe rappresentanti della società di revisione.

I Preposti al Sistema di Controllo Interno sono nominati dalConsiglio di Amministrazione ed in tale loro funzione non sonogerarchicamente sottoposti a responsabili di aree operativema riferiscono esclusivamente al Comitato ed al CollegioSindacale. Attualmente i Preposti sono i responsabili dellefunzioni Affari Generali e Amministrazione che si avvalgonodella funzione di Internal Auditing svolta nell’ambito delGruppo da una società consortile di elevata funzionalitàe capacità operativa (Fiat Revi).

Tra le attività di maggior rilievo poste in essere nel corso del2001 dal Comitato e dai Preposti, si segnalano l’indagine sulleprocedure in atto per rilevare lo stato del contenzioso e verificarel’adeguatezza delle relative appostazioni in bilancio, nonché ilmonitoraggio circa la funzionalità delle strutture organizzativee sistemistiche in materia contabile con il conseguentesuggerimento alla linea di procedere ad un loro potenziamento.Inoltre, con particolare riferimento agli artt. 5 e 6 del D. Lgs.8.6.2001 n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativadelle persone giuridiche) ed in attesa della definitivaelaborazione dei modelli organizzativi da parte delleassociazioni di categoria, sulla base di una specifica deliberadel Consiglio di Amministrazione le società del Gruppo sonostate invitate ad approfondire e migliorare l’individuazionedelle aree di rischio alla luce delle rispettive struttureorganizzative e dei sistemi di rappresentanza.

TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE

Il Consiglio di Amministrazione ha promosso l’adozione di una

procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate

73

Relazione sulla gestione – Corporate Governance

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diffusa mediante apposita disposizione organizzativa

dall’Amministratore Delegato. In essa vengono definite le

tipologie di “informazioni riservate” sono indicati compiti e

ruoli dei responsabili deputati alla gestione di tali informazioni,

vengono richiamate le norme che regolano la diffusione delle

notizie “price sensitive” e le modalità che i responsabili sono

tenuti ad utilizzare per il trattamento e la pubblicazione di tali

notizie. Tale procedura, che ha lo scopo di prevenire ed evitare

le possibili fughe di notizie riservate, richiama anche le sanzioni

previste in questi casi dal Codice Etico a carico dei dipendenti,

mentre ricorda che al rispetto delle stesse disposizioni e cautele

sono tenuti anche Amministratori e Sindaci.

RAPPORTI CON I SOCI

È primario interesse della Società instaurare e mantenere

un costante dialogo con i propri Azionisti e con gli Investitori

istituzionali e quindi sono state attivate apposite strutture

dedicate a mantenere i rapporti con questi soggetti.

Sono organizzati frequenti incontri e conference call con

investitori istituzionali ed analisti, utilizzando anche il sito

Internet (www.fiatgroup.com) per diffondere

contemporaneamente al pubblico quanto viene presentato

e discusso nel corso di tali eventi.

Tramite lo stesso sito vengono messe a disposizione del

pubblico informazioni e notizie economico-finanziarie sia

periodiche che di carattere straordinario.

Sono stati attivati un numero verde (800-804027) e indirizzi

di posta elettronica ([email protected] e

[email protected]) per raccogliere le

richieste di informazioni e fornire chiarimenti e delucidazioni

sulle operazioni poste in essere nei confronti degli Azionisti.

Il Regolamento di Assemblea è stato adottato nel 2000 con

l’intento di garantire un ordinato e funzionale svolgimento

delle Assemblee sociali, puntualizzare diritti e doveri di tutti i

partecipanti all’Assemblea e stabilire regole chiare e univoche

senza voler in alcun modo limitare o pregiudicare il diritto di

ciascun socio di esprimere le proprie opinioni e formulare

richieste di chiarimento sugli argomenti posti all’ordine del

giorno.

Il Consiglio di Amministrazione in carica non ha ritenuto dipresentare all’Assemblea proposte in merito alla diminuzionedelle soglie di partecipazione previste dalla legge per darcorso alle azioni e per l’esercizio delle prerogative chetutelano le minoranze.

COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi etre supplenti che statutariamente devono possedere tuttiil requisito dell’iscrizione al Registro dei Revisori Contabili.Lo Statuto garantisce alle minoranze opportunamenteorganizzate di nominare un sindaco così come previsto dalT.U.F. La quota di partecipazione necessaria per presentareuna lista di candidati è stata statutariamente fissata nel 3%con l’obiettivo di ottenere candidature sostenute da unaminoranza sufficientemente indicativa e autorevole, incontrapposizione agli azionisti di maggioranza.

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Relazione sulla gestione – Piani di Stock Option

Al fine di rafforzare la fidelizzazione del management,coinvolgendolo nell’andamento gestionale e nella crescita divalore dell’Azienda, il Consiglio di Amministrazione ha decisodi utilizzare lo strumento della “stock option”, largamentediffuso ed apprezzato a livello internazionale. In tale linea, afronte della delega ottenuta dall’Assemblea straordinaria del22 giugno 1998, il Consiglio ha varato ad oggi quattro Pianidi Stock Option che hanno interessato complessivamentecirca 900 dirigenti delle società del Gruppo, italiane ed estere,con la qualifica di direttore o inseriti nel programma di sviluppomanageriale per dirigenti con alto potenziale. Caratteristichecomuni dei Regolamenti dei Piani sono le seguenti:

❚ le opzioni sono attribuite ai singoli sulla base di criterioggettivi che tengono conto del livello di responsabilitàaffidata e delle performance;

❚ in caso di cessazione del rapporto di lavoro o di perditadell’appartenenza al Gruppo, le opzioni non ancoraesercitabili cessano da ogni effetto mentre quelle giàmaturate possono essere esercitate, salvo alcune eccezioni,entro trenta giorni dalla data dell’evento;

❚ il prezzo stabilito per l’esercizio delle opzioni, che vienedeterminato sulla base delle quotazioni medie di Borsanel mese precedente la loro attribuzione, potrà variare infunzione di eventuali operazioni sul capitale della Societàe dovrà essere corrisposto in contanti all’attodell’acquisizione delle azioni.

Nel marzo 1999 sono state attribuite opzioni per 1.248.000azioni Fiat ordinarie, esercitabili al prezzo di 28,45 euro perazione a partire dal 1° aprile 2001, per il 50%, e dal 1° aprile2002, per il residuo, fino al 31 marzo 2007.

Nel febbraio 2000 sono state attribuite opzioni per 5.158.000azioni Fiat ordinarie, esercitabili al prezzo di 30,63 euro perazione a partire dal 18 febbraio 2001 fino al 18 febbraio 2008,ma nei primi quattro anni per quote annue, cumulabili, nonsuperiori al 25% del totale attribuito.

Nel corso del 2001 due Piani di Stock Option sono statideliberati dal Consiglio di Amministrazione, su propostadel Comitato per le Nomine ed i Compensi, per l’acquistodi azioni Fiat ordinarie al prezzo determinato sulla basedelle quotazioni medie di Borsa nel mese immediatamenteprecedente il giorno di attribuzione.

Un primo Piano è destinato al Top Management per l’acquistodi 785.000 azioni Fiat ordinarie al prezzo di 27,07 euro perazione. Il secondo Piano attribuisce opzioni per 5.417.500azioni Fiat ordinarie, al prezzo di euro 18 per azione. Lesuddette opzioni sono esercitabili da parte degli assegnataria partire dal 2002 e fino al 2009, ma per i primi quattro anniin quote, cumulabili, non superiori al 25% del numero delleopzioni individualmente attribuito.

A fronte dei suddetti Piani, complessivamente 5.506.000 azionisaranno emesse attraverso aumento di capitale appositamenteriservato, già deliberato dal Consiglio, mentre 7.102.500 sonoazioni proprie che saranno cedute ai titolari delle opzionisecondo le condizioni previste nel relativo Regolamento.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato in più ripresedi attribuire al Presidente ed all’Amministratore Delegato opzioniper l’acquisto di azioni Fiat ordinarie, il cui dettaglio è riportatonella Nota Integrativa del Bilancio d’esercizio.

Si riepilogano i dati relativi alle opzioni in essere al 31dicembre 2001 destinate ai dipendenti:

Piani di Stock Option

2000 2001

Numero Prezzo medio Prezzo Numero Prezzo medio Prezzodi azioni di esercizio (*) di mercato di azioni di esercizio (*) di mercato

Diritti esistenti all’1/1 1.248.000 28,45 30,09 6.406.000 30,20 26,34

Nuovi diritti assegnati nel periodo 5.158.000 30,63 30,63 6.202.500 19,15 19,15

Diritti esistenti al 31/12 6.406.000 30,20 26,34 12.608.500 24,77 17,92

Di cui: esercitabili al 31/12 – – – 1.913.500 29,92 17,92

(*) Prezzo medio al quale sono esercitabili le opzioni. A seguito dell’aumento di capitale offerto in opzione a partire dal 14.1.2002 i prezzi di esercizio vengono rettificati applicando il fattoredeterminato da Borsa Italiana pari a 0,98543607.

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I rapporti fra le società del Gruppo, sia nell’ambito delleintegrazioni produttive verticali, sia per quanto riguarda leprestazioni di servizi, sono regolati a condizioni competitiverispetto a quelle di mercato tenuto conto della qualità dei benie dei servizi prestati.

Si ricorda che un Settore del Gruppo ha un’attività finalizzataa fornire prestazioni e servizi ad altre società del Gruppoattraverso società costituite in ottica di specializzazione,di ottenimento di crescenti livelli qualitativi e di economiedi scala.

In tale struttura organizzativa, i rapporti fra la CapogruppoFiat S.p.A. e le proprie società controllate e collegate piùsignificativi hanno riguardato:

❚ concessione della licenza d’uso del marchio Fiat, conun corrispettivo determinato in percentuale del fatturato:Fiat Auto S.p.A. (0,5%), Iveco S.p.A. (0,2%), FiatAvio S.p.A.(0,5%);

❚ effettuazione di prestazioni di personale dirigenziale Fiatpresso Fiat Auto S.p.A., Iveco S.p.A., Teksid S.p.A.,Magneti Marelli Holding S.p.A., Toro Assicurazioni S.p.A.,Business Solutions S.p.A. e altre minori;

❚ concessione di fidejussioni e garanzie per emissione dibuoni fruttiferi (FiatSava S.p.A.), commercial paper, moneymarket claims e billets de tresorerie (New Holland CreditCompany LLC, Fiat Finance Canada Ltd., Fiat Financeand Trade Ltd., Fiat France S.A. e Fiat Polska Sp.zo.o.),per l’emissione di prestiti obbligazionari e linee di credito(Fiat Finance and Trade Ltd e New Holland Credit CompanyLLC), per finanziamenti concessi da banche (Fiat Auto S.p.A.,Iveco S.p.A., Teksid S.p.A., Fiat Automoveis S.A., IvecoFiat Brasil Ltda, Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l., BancoCNH Capital Brazil S.A., Sevelnord S.A. e altre minori), afronte pagamento affitti di immobili (Ingest Facility S.p.A.,Fiat Auto S.p.A., Isvor Fiat S.p.A., Editrice La StampaS.p.A., Property and Car Retailing – Pro.Ca.R. DeutschlandGmbH, International Metropolitan Automotive Promotion-France-S.A., Fiat Motor Sales Ltd. ed altre minori) e afronte pagamento canoni di leasing (Teksid AluminiumComponents Inc., Fraikin Location S.A., Fraikin LocatimeS.A., Locamion S.A.);

❚ locazione di immobili ad Ingest Facility S.p.A. e Fiat I&CSS.r.l.;

❚ deposito di disponibilità finanziarie presso Fiat Ge.Va.S.p.A.;

❚ finanziamento a Elasis S.c.p.A.;

❚ acquisto di servizi di assistenza e consulenza da Fiat GescoS.p.A. (in materia fiscale, legale e amministrativa), FiatGe.Va. S.p.A. (servizi finanziari), Fiat International S.p.A.(relazioni internazionali);

❚ acquisto di servizi di ispettorato e “internal auditing” da FiatRevi S.c.r.l.;

❚ acquisto di servizi informatici da ITS S.r.l., Fiat G.S.A. S.r.l.,Global Value S.p.A., eSPIN S.p.A.;

❚ acquisto di servizi per relazioni esterne da Fiat I&CS S.r.l.;

❚ acquisto di servizi di assistenza e consulenza all’estero daFiat USA Inc., Fiat United Kingdom Ltd., Fiat Iberica S.A.;

❚ acquisto della disponibilità di locali attrezzati ad uso ufficio,di servizi di manutenzione di mobili e immobili da IngestFacility S.p.A., di servizi immobiliari da IPI S.p.A. e di altriservizi generali da Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.a.;

❚ acquisto di servizi di formazione del personale da Isvor FiatS.p.A.;

❚ acquisto di servizi di assicurazione da Augusta AssicurazioniS.p.A.;

❚ acquisto di autovetture da Fiat Auto S.p.A.

Tra i rapporti con parti correlate si citano, ancorchè non rilevantisul piano economico, il contratto di consulenza con la JackWelch LLC per un importo annuo di 1.000.000 di dollari USA.

I più significativi importi delle operazioni sopracitate sonoindicati nella Nota Integrativa, nell’ambito dell’analisi dellacomposizione delle voci di bilancio.

I rapporti di fornitura di beni e di servizi realizzati all’interno delGruppo e rientranti nell’attività tipica delle società interessatesono globalmente rappresentati per Settore in altra sezionedella presente Relazione.

Sulla base delle informazioni ricevute dalle società del Gruppo,non sono state rilevate operazioni atipiche od inusuali. Leoperazioni straordinarie infragruppo o con parti correlate piùsignificative sono le seguenti:

❚ al fine di valorizzare le attività del Gruppo operanti nelcampo dell’energia, alcune società controllate hanno cedutoaree (brownfield) alla società Fiat Energia S.p.A., che è stataconferita ad Italenergia S.p.A. nell’ambito dell’operazioneattraverso la quale il Gruppo ha assunto una quota dipartecipazione del 38,6% in tale società e conseguentementenel Gruppo Montedison-Edison;

❚ nel mese di dicembre Sicind S.p.A. ha acquistato da CiaoHolding N.V. l’intero capitale sociale di Ciao Web S.p.A. alprezzo di 28.808.300 euro;

Rapporti infragruppo e con parti correlate

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77

Relazione sulla gestione – Rapporti infragruppo e con parti correlate

❚ Fiat Auto Holding B.V. ha conferito i pacchetti azionari dellesocietà FA Powertrain Italia S.r.l. e della FA PowertrainPolska Sp. zo.o. alla Fiat-GM Powertrain BV.

Ai sensi dell’art. 79 del Regolamento Consob Deliberan° 11971 del 14.5.1999, si forniscono le informazionirelative alle partecipazioni detenute da amministratorie sindaci nella Fiat S.p.A. e in società controllate.

Partecipazioni detenute da amministratori e sindaci (art. 79 regolamento Consob delibera n° 11971 del 14.5.1999)(numero di azioni)

Possesso PossessoCognome e nome Società partecipate al 31.12.2000 Acquisti 2001 Vendite 2001 al 31.12.2001

Cantarella Paolo Fiat ord. 312 312

Fiat risp. 662 662

Elkann John Philip Fiat ord. 300 300

Galateri di Genola Gabriele Fiat ord. (1) 2.750 2.750

Fiat priv. (1) 440 440

Gutty Gianfranco Fiat ord. 1.000 1.000

Ferrero Cesare Fiat ord. 1 1

F.G. Rohatyn Fiat ord. – 1.000 1.000

(1) possesso indiretto tramite coniuge

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78

euro

Nel sottoporre all’approvazione dell’Assemblea il Bilancio dell’esercizio 2001 proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 378.673.294 nel seguente modo:

❚ agli Azionisti un dividendo di:

❙ euro 0,31 per le azioni ordinarie (pari a 134 milioni di euro circa)

❙ euro 0,31 per le azioni privilegiate (pari a 32 milioni di euro circa)

❙ euro 0,465 per le azioni di risparmio (pari a 37 milioni di euro circa)

che saranno in circolazione, escluse quindi le azioni proprie, il 27 giugno 2002, data di pagamento del dividendo, per un totale complessivo massimo di 203.478.420

❚ alla voce “Utili portati a nuovo” l’importo residuo, pari ad un minimo di 175.194.874che dopo tale appostazione ammonterebbe a circa 762 milioni di euro

Totale come sopra 378.673.294

Al dividendo per ciascuna azione ordinaria e privilegiata è attribuito un credito d’imposta ordinario, e quindi senza limitazione,per euro 0,207 ed un credito d’imposta limitato nel rimborso per euro 0,103; al dividendo per ciascuna azione di risparmio èattribuito un credito d’imposta ordinario, e quindi senza limitazione, per euro 0,311 ed un credito d’imposta limitato nel rimborsoper euro 0,154.

Torino, 27 marzo 2002

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente

Paolo Fresco

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2001 e distribuzione dividendo

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Relazione sulla gestione – Principali società del Gruppo Fiat

Principali società del

GRUPPO FIAT

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AUTOMOBILI

Automotoristiche

Fiat Auto Holdings B.V.Olanda

Fiat Auto S.p.A.Italia

Leasys S.p.A.Italia

SATA - Società AutomobilisticaTecnologie Avanzate S.p.A.Italia

Fiat Auto Argentina S.A.Argentina

Fiat Auto (Belgio) S.A.Belgio

Fiat Auto España, S.A.Spagna

Fiat Auto (France) S.A.Francia

Fiat Auto Hellas S.A.Grecia

Fiat Auto (Ireland) Ltd.Irlanda

Fiat Auto Japan K.K.Giappone

Fiat Auto Maroc S.A.Marocco

Fiat Auto Nederland B.V.Olanda

Fiat Auto Poland S.A.Polonia

Fiat Auto Portuguesa, S.A.Portogallo

Fiat Auto South AfricaProprietary LtdRep. Sudafricana

Fiat Auto (Suisse) S.A.Svizzera

Fiat Auto (U.K.) LtdGran Bretagna

Fiat Automobil AGGermania

Fiat Automobil GmbHAustria

Fiat Automobiler Danmark A/SDanimarca

Fiat Automóveis S.A. - FiasaBrasile

Fiat CR Spol S.R.O.Rep. Ceca

Fiat India Automobiles LimitedIndia

Fiat MagyarorszagKereskedelmi KFT.Ungheria

Società Europea VeicoliLeggeri-Sevel S.p.A. (*)Italia

Fiat-GM Powertrain B.V. (*)Olanda

GM-Fiat Worldwide Purchasing B.V. (*)Olanda

Sevel Nord S.A. (*)Francia

Tofas-Turk Otomobil FabrikasiA.S. (*)Turchia

Ferrari S.p.A.Italia

Maserati S.p.A.Italia

Fiat Sava S.p.A.Italia

Fidis S.p.A.Italia

Sava-Leasing Società per AzioniItalia

Savarent S.p.A.Italia

Targasys S.r.l. a S.U.Italia

Banco Fiat S/ABrasile

Fiat Auto Contracts LtdGran Bretagna

Fiat Auto Financial Services LimitedGran Bretagna

Fiat Bank GmbH Germania

Fiat Bank Polska S.A. Polonia

Fiat Credit France S.A.Francia

Fiat Credito CompaniaFinanciera S.A.Argentina

Fiat Credito Portugal S.A.Portogallo

Fiat Distribuidora Portugal S.A.Portogallo

Fiat Finance Netherlands B.V.Olanda

Sofice - Société de Financementdes Concessionnaires S.A.Francia

TarCredit E.F.C. S.A.Spagna

MACCHINE PER L’AGRICOLTURA E LE COSTRUZIONI

O&K Orenstein & Koppel AGGermania

Al-Ghazi Tractors Ltd (*)Pakistan

Consolidated Diesel Company (*)Stati Uniti

LBX Company LLC (*)Stati Uniti

New Holland de Mexico S.A. de C.V. (*)Messico

New Holland Trakmak Traktor A.S. (*)Turchia

Türk Traktör Ve ZiraatMakineleri A.S. (*)Turchia

Case Canada Investments Ltd.Canada

Case Credit Australia Pty LtdAustralia

Case Credit CorporationStati Uniti

Case Credit Ltd.Canada

Case Wholesale Receivables Inc.Stati Uniti

CNH Capital CorporationStati Uniti

CNH Receivables Inc.Stati Uniti

CNH Trade N.V.Olanda

New Holland Credit Company LLCStati Uniti

New Holland ReceivablesCorporationStati Uniti

CNH Global N.V.Olanda

Case New Holland Italia S.p.A.Italia

Fiat Hitachi Excavators S.p.A.Italia

Case Canada CorporationCanada

Case CorporationStati Uniti

Case Corporation Pty LtdAustralia

Case Germany GmbHGermania

Case Harvesting Systems GmbHGermania

CNH Deutschland GmbHGermania

CNH France S.A.Francia

CNH Maquinaria Spain S.A.Spagna

FiatAllis Latino Americana Ltda Brasile

New Holland Belgium N.V.Belgio

New Holland Canada LtdCanada

Flexi-Coil Ltd Canada

New Holland North America Inc.Stati Uniti

New Holland U.K. LimitedGran Bretagna

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PRODOTTIMETALLURGICI

COMPONENTI MEZZI E SISTEMI DI PRODUZIONE

Industriali

Teksid S.p.A.Italia

Fonderies Aluminium Cleon S.A.Francia

Fonderies du Poitou S.A.Francia

Funfrap-Fundicao Portuguesa S.A.Portogallo

Meridian Technologies Inc.Canada

Metallurgique du Temple S.A.Francia

Société Bretonne de Fonderieet de Mecanique S.A.Francia

Teksid Aluminio de Mexico S.A. de C.V. Messico

Teksid Aluminum Components Inc. Stati Uniti

Teksid Aluminum Foundry Stati Uniti

Teksid de Argentina S.A.Argentina

Teksid do Brasil Ltda.Brasile

Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V.Messico

Teksid Inc. Stati Uniti

Teksid Poland S.A. Polonia

Comau B.V.Olanda

Comau S.p.A.Italia

Geico S.p.A. Italia

Italtech S.p.A. Italia

Autodie International, Inc.Stati Uniti

Comau Argentina S.A.Argentina

Comau Deutschland GmbHGermania

Comau do Brasil Ltda.Brasile

Comau Estil Unl.Gran Bretagna

Comau India Private LimitedIndia

Comau Pico Holdings CorporationStati Uniti

Comau Poland Sp. z o.o.Polonia

Comau Sciaky S.A.Francia

Comau South Africa (Pty) Ltd.Rep. Sudafricana

Germann-Intec GmbH & Co. KGGermania

Mecaner S.A.Spagna

Progressive Mexico S.de R.L. de C.V. Messico

Progressive Tools & Industries CompanyStati Uniti

Renault Automation Comau S.A.Francia

Comau Service Sud S.p.A.Italia

Comau Service U.K. Ltd. Gran Bretagna

VEICOLI INDUSTRIALI

Iveco N.V.Olanda

Astra Veicoli Industriali S.p.A.Italia

Iveco Aifo S.p.A.Italia

Iveco S.p.A.Italia

Iveco Argentina S.A.Argentina

Iveco Austria GmbHAustria

Iveco Danmark A/SDanimarca

Iveco Ford Truck LtdGran Bretagna

Iveco France S.A.Francia

Iveco Latin America LtdaBrasile

Iveco Magirus AGGermania

Iveco Pegaso, S.L.Spagna

Iveco Portugal Ltda.Portogallo

Iveco Trucks Australia LimitedAustralia

S.A. Iveco Belgium N.V.Belgio

Irisbus Holding S.L. (*)Spagna

Naveco Ltd (*)Cina

Transolver Finance S.p.AItalia

Transolver Service S.p.A.Italia

Fraikin Société AnonymeFrancia

Iveco Finance LtdGran Bretagna

Transolver Finance S.A.Francia

Transolver Operational Services LimitedGran Bretagna

Transolver Services S.A.Francia

Magneti Marelli After Market S.p.A.Italia

Magneti Marelli Holding S.p.A.Italia

Magneti Marelli Powertrain S.p.A.Italia

Magneti Marelli Sistemi di Scarico S.p.A.Italia

Magneti Marelli Sistemi Elettronici S.p.A.Italia

Seima Italiana S.p.A.Italia

Sistemi Sospensioni S.p.A.Italia

Magneti Marelli Cofap CompanhiaFabricadora de Pecas Brasile

Magneti Marelli Conjuntos de Escape S.A. Argentina

Magneti Marelli Controle Motor Ltda.Brasile

Magneti Marelli do Brasil Industria e Comercio Ltda.Brasile

Magneti Marelli Eletronica LtdaBrasile

Magneti Marelli Escapamentos Ltda.Brasile

Magneti Marelli Repuestos S.A.Argentina

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Itedi - Italiana Edizioni S.p.A.Italia

Editrice La Stampa S.p.A.Italia

Publikompass S.p.A.Italia

SERVIZI

Business Solutions S.p.A.Italia

Easy Drive S.r.l. a S.U.Italia

eSPIN S.p.A.Italia

Fast-Buyer S.p.A.Italia

Fiat Engineering S.p.A.Italia

Fiat Gesco S.p.A.Italia

Global Value S.p.A.Italia

H.R. Services S.p.A.Italia

Ingest Facility S.p.A.Italia

Investimenti e Gestioni S.p.A.Italia

IPI S.p.A.Italia

Isvor Knowledge System S.p.A.Italia

Servizi e Attività Doganaliper l’Industria S.p.A.Italia

Sestrieres S.p.A.Italia

SGR Società per la Gestionedei Rischi S.p.A.Italia

Teleclient S.p.A.Italia

Worknet-Società di Fornituradi Lavoro Temporaneo S.p.A.Italia

AVIAZIONE ASSICURAZIONI EDITORIA ECOMUNICAZIONE

DIVERSE E HOLDINGS

Servizi

FiatAvio S.p.A.Italia

ELV S.p.A. Italia

SE.CO.SV.IM. S.r.l.Italia

Società Elettronica perl’Automazione S.p.A.Italia

Fiat Avio Inc.Stati Uniti

Fiat Avio Polska Sp. z o.o.Polonia

Regulus S.A.Guyana Francese

Eurojet Turbo GmbH (*)Germania

Europropulsion S.A. (*)Francia

Turbo-Union Limited (*)Gran Bretagna

Toro Assicurazioni S.p.A.Italia

Augusta Assicurazioni S.p.A.Italia

Augusta Vita S.p.A.Italia

D.A.S. - Difesa AutomobilisticaSinistri S.p.A.Italia

Giano Assicurazioni S.p.A.Italia

Iniziative Sviluppo Immobiliare - Isim S.p.A.Italia

Lloyd Italico Assicurazioni S.p.A.Italia

Lloyd Italico Vita S.p.A.Italia

Nuova Tirrena S.p.A.Italia

Roma Vita S.p.A.Italia

Toro Targa Assicurazioni S.p.A.Italia

Altegia S.A.Francia

Companhia de SegurosMaritimos e Terrestres PhenixBrasile

Continent Assistance S.A.Francia

Fiat Ubezpieczenia Majatkowe S.A.Polonia

Fiat Ubezpieczenia Zycie S.A.Polonia

Guardian Vie S.A.Francia

Le Continent IARD S.A.Francia

Le Continent Vie S.A.Francia

L’Union Générale du Nord S.A.Francia

Fiat Ge.Va. S.p.A.Italia

Sicind S.p.A.Italia

Fiat Argentina S.A.Argentina

Fiat Deutschland GmbHGermania

Fiat do Brasil S.A.Brasile

Fiat France S.A.Francia

Fiat Iberica S.A.Spagna

Fiat Netherlands Holding N.V.Olanda

Fiat United Kingdom LimitedGran Bretagna

Fiat U.S.A. Inc.Stati Uniti

IHF - Internazionale Holding Fiat S.A.Svizzera

C.R.F.Società Consortile per AzioniItalia

Elasis - Sistema di RicercaFiat nel Mezzogiorno -Società Consortile per AzioniItalia

Isvor Fiat S.p.A. - Società diSviluppo e AddestramentoIndustrialeItalia

Midas Europe S.A. M.Princ. di Monaco

(*) Impresa collegata

Attività di revisione motori svolta da FiatAvio S.p.A.

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