il diario i numeri/anno 18/diario5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in...

16
ANNO XVIII N. 5 - 21 FEBBRAIO 2020 IL DIARIO DI CASTROVILLARI E DEL POLLINO Questo non è un Paese per giovani Inchiesta sui figli che vanno via per trovare lavoro: ma cosa pensa chi rimane? Intervista ai genitori L’attrice castrovillarese Roberta De Stefano si racconta al Diario 62° Carnevale di Castrovillari Il programma della manifestazione

Upload: others

Post on 12-Jun-2020

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

ANNO XVIII N. 5 - 21 FEBBRAIO 2020

IL DIARIODI CASTROVILLARI E DEL POLLINO

Questo non è un Paeseper giovani

Inchiesta sui figli che vannovia per trovare lavoro: macosa pensa chi rimane?

Intervista ai genitori

L’attrice castrovillarese

Roberta De Stefano si racconta

al Diario

62° Carnevaledi Castrovillari

Il programma dellamanifestazione

Page 2: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

2

Se raccogliessimo in una solacittà tutti i cittadini meridio-nali che negli ultimi 15 anni sisono trasferiti al Nord o al-l’estero e non sono più tornati

a vivere nelle loro città, scopriremmoche al Sud si è creato un “buco nero” dipopolazione e l’emigrazione giovaniledel Sud, circa il 72% di chi lascia le re-gioni del Mezzogiorno, riguarda gio-vani con meno di 34 anni.Ma dove vanno gli emigrati meridionali?Secondo il report Istat di mobilità, nel2017 sono stati circa 110 mila i movi-menti da Sud a Nord (perdita netta paria 54 mila). Nei venti anni precedenti, laperdita netta ammonta a più di un mi-lione di residenti.Quindi abbiamo due elementi che sicu-ramente trainano i flussi migratori,come le aree ricche e i centri urbani.IlSud, manca di città attraenti e di areericche. Stesso dicasi per i centri univer-sitari di eccellenza. Inoltre, incide nellescelte migratorie anche la voglia di cer-care ambienti più meritocratici, chediano maggiore spazio alle capacità edalle competenze. Ci sono molte aree delSud nelle quali si vive sotto una “cappa”ovvero una serie di poteri e sovrastrut-ture in grado di reprimere il talento e lafantasia. Di scoraggiare le iniziative pri-vate e sociali. Rimuovere un tappo asfis-siante di tal tipo rappresenta un’impresaardua. La mano pubblica vista comeunico rimedio alla povertà, la criminalitàorganizzata e i residui feudali rappre-sentano una serie di elementi che in-centivano l’emigrazione per scelta, nonper necessità esclusivamente economi-che.Il Diario ha voluto incentrare la suainchiesta sull’altro lato della medaglia,ovvero su chi rimane al Sud, quei geni-tori che vedono i propri figli partire esono costretti a vivere la propria vita inun contesto socio-economico profon-damente mutato, sia nelle aspettativeche nei bisogni sociali. I genitori che hanno accettato di rispon-dere alle nostre domande, hanno datochiavi di lettura diversificate al feno-meno, ma fondamentalmente tutte ri-conducibili ad un sostanziale comundenominatore: la rassegnazione e il con-seguente impoverimento del tessutosociale.

Ci sono responsabilità da parte vo-stra nel non essere riusciti a creare unfuturo per queste generazioni?R. T.: Penso ci siano delle responsabilitàcollettive da parte della classe politicacalabrese che non è stata in grado di ga-rantire un futuro per questi nostri ra-gazzi. Si è guardato solo l’interesse delleproprie generazioni, senza avere una vi-sione d’insieme. Perché altrove è statocreato qualcosa per i giovani e da noino? Hanno cercato di sfruttare il poteresolo per i loro interessi. Un orizzonte pic-

colo. Senza pensare che in una societàse non ci sono i giovani non c’è futuro. Iragazzi non hanno trovato lavoro, man-cano le idee e mancano i ragazzi. An-dando via hanno perso le battaglie, manon c’era nemmeno nulla per cui lot-tare. I ragazzi calabresi non c’erano inpiazza con le Sardine, semplicementeperché, erano da un’altra parte. M.S.: Abbiamo il problema della ‘ndran-gheta. Non hanno fatto crescere il Paesee i giovani se ne sono dovuti andare. P.A.: Il nostro è un Paese che non sa pro-grammare, non sa guardare da qui adun centimetro dal proprio naso. Ancheil calo demografico incide. Non si fannofigli perché non c’è stabilità. Non è né unPaese per giovani, né per anziani, inca-pace di fare alcunché anche per questiultimi. I giovani si sentono depauperatidel loro avvenire. M.P. : Mi sono fatta tante volte questadomanda insieme a mio marito. Forsenon abbiamo costruito qualcosa per farrimanere i nostri figli. Lui è più pragma-tico, è dell’idea che ognuno debba sce-

gliere la propria strada. Uno dei duemiei figli, se avesse avuto la possibilità,sarebbe tornato perché patisce un po’ lalontananza. C.M.: C’è una responsabilità collettivache abbraccia vari settori. Qui, i posti dilavoro sono pochi o non ci sono proprio.O se ci sono vengono retribuiti poco emale. Manca un rapporto con le Istitu-zioni. Si potrebbe creare un’associa-zione che prenda contatti con leIstituzioni per realizzare eventuali svi-luppi programmatici. I ragazzi oggicome oggi partono e la maggior partenon torna più. R.R. La responsabilità della nostra gene-razione c’è, senza dubbio. R.B. Si è incentivato non la meritocrazia,ma il clientelismo. La fuga dei cervelli èanche verso l’estero perché nemmenol’Italia può garantire più nulla. Nono-stante le difficoltà ingenti che la Cala-bria ha, i nostri figli studiano e sonoapprezzati all’estero per la loro profes-sionalità. M.V.: Non abbiamo la mentalità di

creare Cooperative ed iniziare a muo-verci in autonomia. Aspettiamo semprela manna dal cielo. Tuttavia, non è uncaso se la maggior parte dei laureati ita-liani sono meridionali, proprio per loscatto d’orgoglio calabrese nel voler ar-rivare ed affermarsi. Come cambia il rapporto con i figliche vivono e lavorano lontani?R.T.: Cambia dal punto di vista econo-mico. Non è facile comprare una casafuori. Costi di viaggi, sostentamento. Dalpunto di vista personale, penso ancorache Castrovillari sia una città dove èbello vivere. Ma da soli? La casa cheavevo comprato per un futuro nel qualemi vedevo insieme ai miei figli, miavrebbe consentito di vivere una fasedella vita in maniera diversa. I giovanioggi non hanno il potere di cambiare lecose. I ragazzi hanno un sacco di idee edi progetti. Ma servono i soldi e i bandiregionali, in questo, non aiutano perchéprima devi mettere in piedi la start-up epoi ottieni i finanziamenti. Ciò significache possono creare qualcosa solo chigià avrebbe avuto la possibilità di farloindipendentemente dal finanziamentopubblico che, quando arriva, lo fa in ri-tardo e costringe i ragazzi ad esporsicon le banche per ottenere un prestitoche, il più delle volte, non viene con-cesso perché non si possono dare ga-ranzie in cambio. E c’è anche un altroaspetto: quando i ragazzi tornano in vi-sita, non trovano più gli amici di unavolta, poiché sono tutti fuori. M.S.: Mi sento priva di energia, quel-l’energia che viene alimentata dai figli. P.A.: C’è tanta tristezza e rabbia. Noidobbiamo spingere per mandarli fuoria fare esperienza ma poi farli tornare.

Questo non è un Paese per giovaniInchiesta sui figli che vanno via per trovare lavoro: ma cosa pensa chi rimane? Intervista ai genitori

Page 3: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

3

I.Q.: La sensazione che ho è che in Cala-bria la situazione si stia degradandosempre di più. I miei figli sono ancorapiccoli ma si potrebbe prospettareanche per loro l’eventualità di lasciare laloro terra. La mia speranza è semprestata quella di poter intervenire per ri-solvere la situazione ma ci troviamo da-vanti a una condizione degradata e nonsi può fare nulla per migliorarla. M.P. : Mancano le prospettive. Qui nonvedo un futuro anche legato ai beni chedevono essere gestiti o incrementati.Trovare lavoro qui sarebbe stato moltodifficile. C.M. : Cambiano i rapporti familiari. Èimpensabile, oggi, investire anche nellarealizzazione di una casa dove far viverei figli un domani. Non si può program-mare nulla per riunire il nucleo familiare. R.R.: Ho spinto affinché mio figlio fa-cesse l’università fuori perché ritenevoche dovesse imparare a conoscere unarealtà diversa, una nuova mentalità. Perrenderlo più autonomo e responsabile.Non so se ho fatto bene o male, ma oralui vive e lavora a Genova.

Come influisce il nostro sistema ditrasporti al Sud con la voglia di spo-starsi?R.T.: Servirebbe un collegamento ra-pido con l’aeroporto. C’è la navetta ora,ma impiega un’ora e venti e parte ad unorario improbabile. P.A.: Noi siamo degli eroi per il solo fattodi vivere qui. Mia figlia è laureata in re-stauro e avrebbe dovuto trovare subitolavoro in Calabria, eppure ci sono stategrandi difficoltà anche dal punto di vistaeconomico. Ad esempio: ora sta chiu-dendo anche il centro di Amalia Brunoa Lamezia Terme, un’eccellenza nelcampo della ricerca. M.P.: Influisce moltissimo. Ci sono diffi-coltà nel raggiungerci a vicenda. Per an-dare all’estero è problematico. Occorrefare scalo. Non ci sono treni diretti. E icosti sono notevoli. In genere ci tro-viamo a metà strada. C.M.: Devi raggiungere comunque uncentro dove ci sia uno snodo ferroviarioche qui manca. R.R.: Una schifezza. Ci possiamo spo-stare solo con i pullman, che ti consen-

tono di fare un viaggio diretto. Altri-menti devi cambiare spesso. C’è l’ipotesi che, ad un certo punto, igenitori si trasferiscano dai figli?R.T.: Più vai avanti nel tempo e più di-venti abitudinario. Certo, trasferendosici sarebbero i figli vicino, ma loro hannouna loro vita. M.S.: C’è la spinta emotiva ma non c’èquella economica. Per abitare in unacittà da pensionata vai incontro a diffi-coltà economiche e ricostruirti una vitada un’altra parte, ad una certa età, è dif-ficile. M.P.: Al momento è un’eventualità chenon la prendo in considerazione. So-prattutto per via del fatto di dovermi ria-bituare e, un’eventuale trasferimento,sarebbe difficile. La distanza dai figli siripercuote, inevitabilmente, sulla cop-pia. Si resta qui ma c’è una depressionelatente, come se non si avesse voglia difare neppure qualcosa per se stessi. Unpo’ è legato all’età, ma è aggravato dallalontananza dei figli.C.M.: Trasferirsi per provare a vivereun’altra situazione, ad una certa età, è

difficile. Anche per i miei genitori spo-starsi per andare a trovare i figli era sem-pre complicato. Il viaggio solidale: tempo fa, un ra-gazzo ha organizzato un pullman perpermettere ai tanti fuori sede di scen-dere al Sud per le vacanze di Natale.Se, invece, fossero i genitori ad orga-nizzarsi per andare in visita dai figli?R.T.: È un’idea interessante, però po-trebbe essere difficile sincronizzare itempi di tutti. P.A.: Sì, magari aggiungendoci varietappe culturali. M.P.: Sì, come esperienza si potrebbefare. Magari uno si sentirebbe più stimo-lato se sa che si è in gruppo. R.B.: Si potrebbe fare anche se le diffi-coltà ci sarebbero comunque. Condividiun’esperienza con altre famiglie. Ci auguriamo che la nostra inchiesta nonsi esaurisca nella semplice lettura di que-ste considerazioni, ma che da essa possainnescarsi un dibattito, cui il Diario saràfelice di dar conto nei prossimi numeri delperiodico.

Angelo Filomia e Paola Gentile

Page 4: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

4

Ci siamo, anzi ci risiamo. Inquesta Città a maggio sivota per eleggere il nuovoSindaco. Iniziano le fibrilla-zioni politiche e al solo pen-

siero che tutti parlano di programma, disviluppo, di opere da realizzare, di dimi-nuire le diseguaglianze, migliorare lavita e tanti altri argomenti che servonosolo ad aprire la bocca o a far riscaldarei denti: mi viene una disgustosa stuc-chevolezza ed una depressione che purdi non sentire le argomentazioni dibasso profilo e di miserevole menzogne,darei ad alcuni politici il reddito di citta-dinanza a vita purché restino fuori dallapolitica falsa, opportunista e populista. Gradirei che ogni candidato a Sindaco sirendesse conto che parla ad una Cittàmorta, che parla ad una Città e ad unterritorio che è un camposanto. Questoè il risultato di uno spaccato di vita poli-tica che non avrei mai voluto esternare

in questi termini, ma il disastro che que-sta Città ha subito è causa di una poli-tica asinocratica che ha determinato piùdanni di un terremoto. Una Città di ven-timila abitanti che ha perso l’identità, ilrispetto, la dignità, il lavoro ed è andataa sbattere contro l’imbarbarimento el’umiliazione. L’identikit del futuro Sin-daco deve corrispondere ad una per-sona integerrima e onesta e, soprattuttocapace di attrezzarsi per fare miracoliperché la Città è in uno stato di estremaunzione. Ci vuole, insomma, per usareun eufemismo, un salvatore della Patria.Sai che ci vuole caro futuro Sindaco?Lungimiranza, dedizione al lavoro, la co-noscenza dei problemi da risolvere e dapromuovere. La Città è disperata, cisono più negozi chiusi che aperti, il la-voro è una chimera e la vita è grama, laCittà è in vendita anzi in svendita perchéil valore immobiliare si è svalutato del50%.

Di che cosa vogliamo parlare o comi-ziare alle prossime elezioni?Della Sanità che non c’è, del lavoro chemanca, di chi non può mettere insiemeil pranzo con la cena, del Festival del Fol-klore o del Carnevale? O vogliamo par-lare del turismo sul Pollino con unafflusso turistico di cinghiali, di formi-che, di pecore, di vacche? Vogliamo par-lare dello scandalo di quella “legnaia” aCampotenese che è costata e pagata apeso d’oro? Vogliamo parlare dell’Hoteldi Campotenese che ha chiuso i battentie, adesso, pare sia in vendita? Vogliamoparlare del rifugio De Gasperi a Ruggiochiuso? Vogliamo parlare di un Audito-rium a Campotenese che è lì a marcireda un decennio, non ancora finito, e cheservirà a rifocillare i cinghiali o i politiciche ancora fanno congressi? Vogliamoparlare che quando nevica sul Pollino cisi può andare solo con l’elicottero?Se restiamo in Città: vogliamo parlare

del Palazzetto dello Sport da anni finan-ziato, per il quale abbiamo perso le ri-sorse perché non siamo stati capaci ditrovare un suolo? Del Cinema Vittoriache da anni non si riescono a comple-tare? Delle periferie abbandonate esporche, delle strade e delle buche pro-fonde? Vogliamo parlare dello svincoloautostradale di Castrovillari e, infine,della riqualificazione del centro storicodella Civita e del Monte S. Angelo per iquali nessuno ha mosso un dito peravanzare domanda di finanziamento?Vogliamo pensare a realizzare una zonaZES di sviluppo industriale con fiscalitàdi vantaggio?Siamo di fronte ad una macelleria so-ciale che si è abbattuta sulla Città e nelterritorio, dove non esiste nessun se-gnale di vita per emergere da questo di-sastro ai danni di una Città fin troppotollerante.

Pinuccio Vizzi

Castrovillari, una città in vendita..anzi in svendita!

Nella suggestiva cornicedi Villa Bonifati, a Ca-strovillari, è stato pre-sentato il programmadell’edizione numero

62 del Carnevale di Castrovillari eFestival Internazionale del Fol-klore. Nel corso della kermesse - alla pre-senza del direttivo della Pro Lococittadina e dell’Accademia Polli-neana che cura l’aspetto culturaledella rassegna con il Focus sulla Ba-silicata - è stato consegnato il “Pre-mio Carnevale” a tre, eminenti,personaggi illustri della nostra terra:a S.E. Mons. Francesco Savino, perl’infaticabile impegno pastorale; aIvano Trombino per aver creato“Jefferson”, il migliore amaro almondo; e a Simone Iaquinta per i

prestigiosi risultati ottenuti come pi-lota professionista, vincendo il pre-mio Porsche Carrera Cup Italia. Allapremiazione ha fatto seguito l’esibi-zione degli studenti del Liceo Scien-tifico “E. Mattei” di Castrovillari chehanno danzato le coreografie di Da-nilo di Marco. Il presidente della Pro Loco, Euge-nio Iannelli e il direttore artistico,Gerardo Bonifati hanno illustrato ilricco programma del Carnevale,dove l’aspetto goliardico si intersecacon quello culturale con l’incontro-dibattito sul tema “Giovani e lavoroa Sud: Calabria e Basilicata a con-fronto” con la presenza della gior-nalista e conduttrice televisivaCarmen Lasorella, in programmaper il 22 febbraio. Inoltre, si terrà ilconsueto “Concorso Artistico-lette-

rario”, premio “U Monachiddu”, e ilSeminario di studi demoetnoan-tropologici con la lectio magistralisdel prof. Enzo Vinicio Alliegro, e ilcorrelativo Concorso Scolastico“Premio Simet Bus Spa - Gioielle-ria Paponetti”. Uno spazio impor-tante è quello dedicato, invece, alladanza con il Maestro Raffaele Pa-ganini che terrà alcuni stage in cittàed assegnerà una borsa di studio aldanzatore/trice più meritevole. Il Festival Internazionale del Fol-klore che affianca ed impreziosisceil Carnevale vedrà come protagoni-sti i gruppi provenienti dal Brasile,Messico, Serbia, Slovacchia, Indiae Italia. Tanti eventi, dunque, che arricchi-ranno questi giorni di festa: dal 16al 25 febbraio.

62° Carnevale: presentato il programma a Villa Bonifati

“La Bellezza della Basilicata” è laCollettiva Fotografica presentatapresso la Galleria “Il Coscile” che siinserisce all’interno del Focus Basi-licata del 62o Carnevale di Castro-villari. Gli scatti di Giorgio Braschi, MariaD’Andria, Damiano Pipino e RoccoVerrascina immortalano le bellezzedella terra di Lucania e ci restitui-scono un paesaggio incontaminatoe una tradizione, come quella delCarnevale di Aliano con le sue “ma-schere cornute”, tra le più antiche eradicate d’Italia. Gli interventi sonostati a cura del Presidente della ProLoco di Castrovillari, Eugenio Ian-nelli, della presidentessa dell’Acca-

demia Pollineana, Minella Bloise edi Gianluigi Trombetti, biblioteca-rio e storico dell’Accademia che hatracciato un quadro cristallino dellegemme custodite in una regionecon la quale condividiamo moltecose, tra le altre il Monte Pollino checi divide e ci unisce al tempo stesso.A moderare l’evento, Mimmo Sanci-neto, editore e soggetto “ospitante”degli scatti. Mentre, la Collettiva di pittura“Pit-turiAmo la Basilicata” è in esposi-zione al Circolo Cittadino. Si trattadi diciotto tele dal grande impattovisivo ed emotivo realizzate convarie tecniche pittoriche e da diversiartisti, all’interno del Progetto: “Bor-

ghi di Basilicata visti con gli occhi dipittori europei”, curato dalla dr.ssaViktoriya Petrova. Altre otto tele, in-vece, sono state confezionate da al-trettanti pittori lucani. Allapresentazione dell’evento, tenutosiil 14 febbraio scorso, alla presenzadel presidente del Circolo, AntoninoBallarati, del sindaco Domenico LoPolito, del presidente della Pro Loco,Eugenio Iannelli e di Emanuele Aloisidel Direttivo dell’associazione cultu-rale “Itaca”, ha fatto seguito un rea-ding poetry “Omaggio a IsabellaMorra e Rocco Scotellaro” a curadel Circolo Lettori #PollinoReaders

P.G..

Focus Carnevale: in mostra la Collettiva Fotografica e i dipinti di PitturiAmo la Basilicata

Diana Nicoletti, 18 anni di Castrovillari, èla Madrina della 62 edizione del Carne-vale di Castrovillari e Festival Internazio-nale del Folklore. La diciottenne,proveniente dall’IPSIA “ L.Da Vinci” di Ca-strovillari, è stata eletta durante la seratadel “VI Galà delle Scuole” presentato daCarlo Catucci e Sabrina Caparelli. Ad in-coronare la neo Madrina del Carnevale, ilPresidente della Pro loco Eugenio Iannelli. Alla bella Diana Nicoletti, oltre allo scettroe corona, realizzati dalle sapienti mani di Fi-lomena Furiato, della “Style Creation” è an-data anche una borsa di studio di 500 euroda spendere in materiale didattico. A con-segnare scettro e corona, la Madrinauscente, Greta Rago. Fasciate anche, Mari-lena Ambrosio con la fascia di “Miss Ma-schera” a pari merito con EleonoraBianchimani che ha preso anche la fasciadi testimonial “Week end in bianco” pertutto il 2020, offerta da Danilo Di Marco,fascia consegnata anche a Iris Roberta.

Diana Nicoletti è la madrina del Carnevale

Page 5: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

5

Gli eventi del 62° Carnevale di Castrovillari

Page 6: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

6

Mimmo, appena, appreso la notizia mi ha detto: “È un pezzo della città che muore con lui.” Sono ri-masto stupito, ho pensato ad una frase detta così, però il trascorrere del tempo e le condivisioni sufacebook, mi hanno fatto ricredere. Gigetto è stato, grazie al suo particolare stile, alla sua costantevoglia di parlare che faceva disperare la moglie Daniela, un riferimento socio-culturale per tantegenerazioni. Piero mi ha suggerito che a Castro, c’era un’espressione gergale, la sera si diceva: “An-

diamo da Gigetto”. In effetti pochissimi conoscevano il nome della sua birreria: Jessica, tratto dal titolo di una canzonedi Leonard Cohen, autore amato da Giggio insieme a Bob Dylan. Aldilà dei ricordi legati alle partite di calcio, ai ru-morosi e animati post, alle infinite discussioni, alle grandi stelle che non luccicano, voglio ricordarlo come il mioprimo Mecenate. Erano fine anni Novanta, era da poco scomparso il mio papà, lavoricchiavo a casa e studiavo, inse-guivo qualcosa di irraggiungibile, mi sentivo stranito e privo di identità. Ricercavo la mia strada e scrivevo. Il sabatomattina tenevo dei cenacoli letterari nel mio studiolo. A Rotondello, a Bigo, al Magggico, a Tony, a Luigino e ad AldoManuzio leggevo le mie cose, piccole poesie alquanto tristi e ripetitive. Un giorno di agosto Tony non trovò più il suodiploma di scuola media, che gli serviva per una domanda, mi inventai un personaggio: Giuseppe Senzameta, chein compagnia del suo amico diploma girava per le strade cittadine, incontrando cavalli allevati nelle soffitte, lavatricidirette verso Marte, Lord Mayor alto fino ad arrivare alla Luna, Anacraonte da Lauria, un Maestro di Tamburello, il Ma-cedone e tanti altri. Durante il pranzo familiare di Natale Gigetto seppe di questi miei racconti, li volle vedere, dopoinsieme a Daniela, mi propose di portarli in birreria per farli leggere ai clienti. Timidissimo portavo le copie, nascoste

in una busta di plastica verso le 18, all’orario diapertura, quando c’erano ancora pochi clienti, i piùfedeli. Li salutavo appena, lasciavo il malloppo escomparivo nell’ombra. Sorprendentemente piac-quero a tanti e nei mesi successivi Meni mi aiutò apubblicare il mio primo libro di racconti “Dentro lacittà”. La sua molteplice curiosità intellettuale puòessere esemplificata dai libri posti sul suo leggio,nel salone: un libro su Putin, un libro in spagnolosugli ultimi giorni di Stalin, il “Simposio” di Platonee le poesie di Dylan Thomas.

Michele Messina

È stata inaugurata la nuova sezione dell’Asso-ciazione Nazionale Partigiani ubicata in viaAndrea Alfano, n.12, presso la sede dellaCGIL, intitolata ai partigiani del luogo: France-sco Castriota e Aldo Magnelli. La presidenzaè stata affidata al prof. Leonardo Di Vasto. Nel corso della manifestazione è stata richia-mata l’importanza di conoscere e fare memo-ria della Storia nonché perseguire ilprogramma della Costituzione - sempre at-tuale - per affermare continuamente le capa-cità propulsive di questi fattori, fondamentaliper la crescita civica della nazione, divenutaRepubblica per non perdere mai di vista di-gnità e rispetto dell’Altro. La manifestazione, tra testimonianze, letture dipassi, e inframezzi musicali, è stata particolar-mente vissuta da cittadini, studenti e inse-gnanti presenti, univoci nel raccogliere taleprovocazione e proposizione volta a dare undiverso e nuovo passo, urgente, necessario,alla crescita delle giovani generazioni e a stu-diare quei periodi di dittatura, vissuti pure dallanostra Italia, vessatori nei confronti della li-bertà, dei diritti, della giustizia e della onorabi-lità degli individui. Per l’occasione eranopresenti esponenti dell’ANPI provinciale,della CGIL, degli Istituti ITIS e Scientifico, del-l’Associazione Italiana di Cultura Classica, ilprof. D’Andrea dell’Università di Brescia, dialtri organismi nonché parenti dei partigiani ri-cordati.

P.G.

Ad un anno dalla scomparsa del mae-stro Enzo Bruno, l’associazione culturaleMystica Calabria vuole ricordarne eomaggiarne la memoria. E’ stato un in-dimenticabile protagonista della vitaculturale castrovillarese, artista tra gli ar-tisti, promotore, organizzatore e cura-tore di eventi di grande successo, dallecollettive di pitture alle annuali mostresul cinema, solo per citarne alcuni. EnzoBruno è stato soprattutto un vulcano diidee innovative e all’avanguardia, ca-pace di catturare l’attenzione e il con-senso di un vasto pubblico, pur in una

contemporaneità in continuo divenire.Appassionato di letteratura, di arte, difotografia, di filmografia, Enzo Bruno hasaputo raccontarci, con le sue iniziative,i capolavori di pittori, scultori, registi esceneggiatori di tutti i tempi che sa-pientemente riscopriva e rivalutava,dandogli un taglio sempre nuovo e ori-ginale. Instancabile collezionista, EnzoBruno amava circondarsi, nel suo pic-colo studiolo d’artista, di manifesti pub-blicitari e riviste d’epoca, di fotografie, dilocandine cinematografiche per curareogni dettaglio dei suoi eventi culturali,

facendo sognare chi, come noi, collabo-rava con lui e sognando egli stesso. Congrande dedizione ha sempre messo adisposizione della collettività castrovil-larese il suo tempo e il suo entusiasmo,dimostrando anche grande compe-tenza e capacità organizzativa. Oggi cimanca la sua pittura astratta, i suoi in-credibili scatti fotografici, ci manca ilrosso sgargiante da red carpet (come di-ceva lui!) dei suoi inviti e delle sue locan-dine, ci mancano i suoi allestimenti, isuoi occhi esperti, i suoi gesti garbati ediscreti, la sua passione e il suo prover-biale, straordinario fervore che coinvol-geva davvero tutti.

Ines Ferrante

In ricordo di Enzo Bruno

Ciao Gì Intitolata la nuova sededell’ANPI

Page 7: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

7

“After Miss Julie” di Patrick Marber èl’opera teatrale del momento. Non c’èteatro in cui sia stata messa in scena enon abbia fatto registrare il tutto esau-rito. Complice una regia attenta e parte-cipe, come quella di Giampiero Solari edi attori strepitosi come Gabriella Pes-sion, Lino Guanciale e la nostra concit-tadina Roberta Lidia De Stefano che,ancora una volta, fa saggiare al pubblicoil suo enorme talento.La trasposizione del classico La signo-rina Giulia di August Strindberg, si co-lora di una nota drammatica, border line,follia che nasce, cresce e trova il suo epi-logo nell’arco della notte del 29 aprile1945, all’interno di una cucina alle portedi Milano, appena liberata dall’assediodelle truppe nazifasciste. La signorinaGiulia (Gabriella Pession) ribalta le con-venzioni sociali, seducendo l’autista delpadre e capo della servitù Gianni (LinoGuanciale) promesso sposo della cuocaCristina (Roberta Lidia De Stefano) in unclimax che porterà a inevitabili e tragi-che conseguenze. All’indomani della fine della tournée ab-biamo chiesto a Roberta di raccontarci,a caldo, l’emozione che le ha dato pren-dere parte a questa pièce.

Roberta, raccontaci meglio Cristina, ilpersonaggio che interpreti in “AfterMiss Julie”Cristina è la cuoca della casa della signo-rina Giulia, promessa sposa di Gianni,l’autista del padrone. Questi tre perso-naggi sono legati assieme da un filo sot-tile e indistruttibile fatto di eros e lottadi classe. Cristina è una moglie determi-nata. “Conosce la sua posizione” e nontenta di fare alcuna scalata sociale. Haun obiettivo ben preciso ovvero sposareGianni, mettere su famiglia e avere deifigli. È una donna cattolica con unagrande integrità morale che accetta ad-dirittura il tradimento del marito, nelnome di un bene più grande. Sicura-mente è il personaggio che esce dallapièce con maggiore dignità. Non è unpersonaggio positivo in toto, poiché hapiù “facce”; la prima è quella pubblicache ho appena descritto, la seconda èquella più intima e spirituale. Cristinaprepara un decotto, “una pozione ma-gica”, per far abortire la cagnetta della si-gnorina Giulia, in più soffre dinarcolessia, è sempre stanca e addor-mentata, eppure vede tutto. Direi cheha un aspetto di un femminile molto an-cestrale e potente. Una “strega”, una“veggente” moderna e persino ipocritanel suo modo di fare affari anche colmercato nero. Un personaggio tridi-mensionale, complesso e piuttostodark, nonostante i sui modi gentili, sen-suali, morbidi e servizievoli di stare al

mondo .  Cosa hai provato a dividere il palco-scenico con i tuoi colleghi Lino Guan-ciale e Gabriella Pession?Gabriella e Lino sono due persone ecce-zionali, oltre ad essere due professionistibravissimi e dei compagni di scena im-peccabili. Da attrice, amo confrontarmicon colleghi talentuosi, divertenti ebravi. Soprattutto dovendo condividereormai ben due anni della mia vita conloro nei teatri di tutta Italia. Al di là deiloro “nomi”, quello che mi interessa è in-staurare un rapporto umano con tuttiquelli con cui lavoro: dagli attori ai regi-sti agli scenografi ai costumisti alle mae-stranze. Il teatro è una “comunità ideale”dove il rispetto per il lavoro è il motoreprincipale di tutto. Ad ognuno il suo.Certo devo ammettere che senza Ga-briella Pession, con la quale ho condi-viso tra i momenti più divertenti eprofondi della tournée, non sarebbestata la stessa cosa. Qui, l’educazione, l’affetto e la stima reciproca, anche nelledifficoltà, ha fatto fare un salto di qualità

ad una bellissima amicizia che si conso-lida nel tempo. Nella tua carriera c’è tanto teatro maanche televisione accanto a MaurizioCrozza in una veste comica. Conquale mezzo ti senti di esprimerti almeglio e quali sono i tuoi prossimiprogetti? La mia natura artistica è per scelta e per

necessità “ondivaga”. Non amo le defini-zioni, le etichette. In Italia ancora c’ è bi-sogno di rassicurazioni in merito a chi ocosa siamo o su cosa dobbiamo aspet-tarci. Io non amo questo genere di ras-sicurazioni. Sono un’attrice e quindilavoro con la mia emotività, coi senti-menti in armonia con le mie nature. Hosicuramente una vocazione comica, per-ciò ho fondato un duo comico cheadesso è un collettivo e si chiama “lebrugole”, con cui da anni riempiamo iteatri di tutta Italia, trattando tematichedel femminile in chiave satirica. L’ incon-tro con Maurizio Crozza sicuramentemi ha messo a contatto con questomondo che mi ha formato tanto. Poi c’ èstato Comedy Central con la mia sociaAnnagaia Marchioro e poi un pro-gramma su Rai 2. Ora, incrocio le ditaper un progetto Amazon Prime Now. Attualmente, mi trovo a Roma con unconcerto sulle cantanti del blues: “Cosabeveva Janis Joplin” con Flavia Ripaalla chitarra. Mentre, con ERT Emilia-Romagna Teatro, a partire da ottobre

2020, sarò in tournée in Giappone e poia Bologna all’ “Arena del Sole” con unospettacolo di prosa, il “Marat Sade” diNanni Garella. Ma ancora prima di tuttoquesto, sono stata scelta da AlexandreRoccoli, coreografo e regista di Lyon perun “solo” che abbiamo creato assieme inBorgogna a L’ “éspace des Arts” questonovembre. Sarò infatti a Parigi a feb-

braio e marzo alla Menagerie de Verres,poi Chambery e Annecy scène National.In Italia, invece, potrete vedermi a Na-poli a fine maggio proprio con questolavoro che si chiama DI GRAZIA, poichéaprirò il “Napoli teatro festival” diretto daRuggero Cappuccio e Nadia Baldi. Esempre al “Napoli teatro Festival” debut-terò a fine giugno, con un Vaudevillescoppiettante prodotto dal “TeatroIndia- teatro di Roma” con la regia di Ro-berto Rustioni e anche qui il cast sceltoè meraviglioso. Per assistere allo spetta-colo a Roma, però, toccherà aspettaredicembre 2020. La tournée di “After Miss Julie” è ter-minata, ma speriamo in qualche altradata. C’è da attendersi che prima opoi lo spettacolo approdi nella tuacittà natale, Castrovillari? La Tournée è terminata e non credo che,al momento, ci saranno altre date. Tra ivari impegni di tutti e i vari problemi lo-gistici, purtroppo, non siamo mai riuscitia venire al Sud. Un gran peccato ovvia-mente, ne siamo dispiaciuti. Sarebbestato bello poter approdare anche a Ca-strovillari, certo. Dal mio punto di vista,avrei condiviso con voi un’esperienzaimportante, ma di certo non la più im-portante. Sarebbe bello sì, ogni tantopoter venire a casa e avere uno spazioper la qualità, per delle idee nuove, deiprogetti. Insomma, portare i miei lavorinella mia Città, che non mi ha ancoramai vista sui nostri palcoscenici comeprofessionista e artista. È dai tempi deldiploma 2010/2011 all’Accademia d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Mi-lano, che mi piacerebbe portarvi la miaesperienza. Milano è la Città che hoscelto come base per vivere e da cuispostarmi, ma il richiamo di casa, questa“appocundria” per dirla alla Pino Da-niele, mi trascina sempre più coi pen-sieri verso le nostre montagne e i nostrimari e verso un orizzonte odoroso cala-brese, a cui attingere, da non ignorare,da arricchire, da ricostruire, ricreare. Inquesti anni non mi sono molto dedicataa cercare di portare i miei spettacoli aCastrovillari, diciamo che ho avuto dellealtre priorità o necessità se vogliamo.Ora sarei pronta, e voi? 

Noi facciamo i nostri migliori auguri a Ro-berta, un’artista ed una persona di unabravura e sensibilità cristalline. E, già checi siamo, cogliamo la palla al balzo e gi-riamo la sua domanda alle maestranzedel teatro cittadino, agli addetti ai lavori,a coloro i quali possono rendere fattivo unpensiero. Non sarebbe bellissimo assistereai lavori di Roberta a Castrovillari, nellasua terra, senza dover per forze andarefuori regione o all’estero per ammirarla?.

Paola Gentile

L’attrice castrovillarese Roberta De Stefanosi racconta al Diario

Foto: Paolo Stucchi

Page 8: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

8

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

Page 9: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

9

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

Page 10: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

10

In un noto hotel cittadino, circon-dato da moltissimi sostenitori esimpatizzanti della Lega Salvini ,Leo Battaglia ringrazia la sua cittàper essere stato riconfermato an-

cora una volta il più votato con circa1000 preferenze, per un totale di 2681distribuiti in tutta la provincia di Co-senza , e portando la Lega Salvini adessere primo partito a Castrovillari con1453 preferenze (oltre il 17 %) . Un ri-sultato che assume ancor più valoreconsiderato che si trattava di unacampagna elettorale difficile sul terri-torio, in presenza di ben 10 candidatidel Pollino . Leo Battaglia ha voluto in-nanzi tutto esprimere un sincero e sen-tito ringraziamento a tutti i suoi elettoriper la fiducia data votando Lega e, al-tresì, ha dato atto al coordinatoredella Lega Giovani area di Castrovillari,Nicola Aronne per la vicinanza espres-sagli. Ha inoltre ringrazio tutta la squa-dra Lega Salvini Calabria, dall'on.Cristian Invernizzi a Domenico Fur-giuele, per avergli dato la possibilità' di

competere a queste Regionali chehanno sancito un l'ottimo risultato perla Lega in Calabria , portando all'ele-zione di ben 4 consiglieri regionali, aiquali fare i migliori auguri per il grandelavoro che li attende . Guarda imme-diatamente al futuro, il leader cittadinodella Lega a Castrovillari, invitando sisuoi elettori ai gazebo in Piazza Muni-cipio a Castrovillari sin dalla prossimasettimana, tornando subito tra lagente all'indomani del voto .Ma come un fulmine a ciel sereno, l’ot-timismo di Battaglia si infrange in unanota stampa del coordinatore dell’areaCosenza Settentrionale/Pollino dellaLega Salvini , Gennaro Rizzo, che co-munica la nomina di una serie di refe-renti cittadini che saranno parteintegrante e attiva del partito. A sor-presa, a Castrovillari viene nominatareferente cittadina, Katia Ianni (e dal di-rettivo, composto da Andrea Adduci(Vice Referente), Mariagrazia Perfetto,Rosario Chiappetta (ex funzionario Re-gione Calabria) e Valentina Papa Leo

Battaglia non è nemmeno menzionato.Ed è proprio Nicola Aronne, responsa-bile della Lega Giovani, a non digerirele decisioni che si sono prese in meritoalla formazione del nuovo direttivo,che ha posto ai margini il candidato cit-tadino alle scorse regionali, Leo Batta-glia, con circa 1000 preferenze solo aCastrovillari. Aronne prende le distanze«dalla fuga in avanti” del signor  Gen-naro Rizzo, che ha nominato la suo-cera, Katia Ianni e la moglie ValentinaBrasca quale membri del nuovo diret-tivo cittadino, nonché del vice respon-sabile Andrea Adduci e della fidanzataMariagrazia Perfetto, che già da tempoavevano preso le distanze dal partitodella Lega e più volte criticato, in pas-sato, anche sugli organi di stampa. Iro-nizza Aronne sulla presenza del SignorRosario Chiappetta «che nessuno haavuto il piacere di conoscere, riba-dendo che sia qualsiasi decisione sulfuturo di Castrovillari, sia i prossimi in-contri amministrativi saranno decisidagli iscritti di Castrovillari»». Parole di

fuoco che gettano scompiglio all’in-terno della Lega, ormai diventato atutti gli effetti una vera forza politicacon malumori interni, apparentementeinsanabili. Tuttavia, quello che Aronneritiene essere la “vera Lega”, attende«l’incontro con il commissario regio-nale on. Cristian Invernizzi per seguireil “Caso Castrovillari” e attendere le uni-che considerazioni ufficiali che rila-scerà il partito guidato da Invernizzi»;disconoscendo, di fatto, il nuovo orga-nico. Pertanto, Aronne invita «tutti gliiscritti residenti e attivi su Castrovillaria rinnovare la fiducia al responsabileLega, Leo Battaglia» che, insieme allostesso Aronne, «ha portato il partito incittà al 17,10 %. Fare politica è unascienza, una voglia di mettersi al servi-zio degli altri senza offendere la storia,l’identità, la cultura di un territorio eduna città non può trasformarsi in unluogo per una bella “scampagnata difamiglia».

P.G.

Leo Battaglia ringrazia i suoi elettori

L’Unione di Centro rilancia l’attività or-ganizzativa nei territori della provinciadi Cosenza e parte da Castrovillari, ilpiù grande tra gli enti locali che vedràil rinnovo della cariche istituzionali. Ladirezione provinciale del partito ha no-minato il nuovo coordinamento civicoche sarà guidato dal commissario Eu-genio Salerno e dal vicecommissarioAndrea Francomano.È quanto fa sapere il commissario pro-

vinciale di UDC-Cosenza, Nino Fiorilloche, stamani, ha firmato i decreti di no-mina al termine di un incontro al qualehanno preso parte anche il neo elettoConsigliere regionale dell’UDC, Giu-seppe Graziano, ed il coordinatoredella lista regionale nella circoscrizioneCalabria Nord, Flavio Cedolia.In seguito, all’ottimo risultato nelle ul-time regionali, l’UDC Calabria - rispet-tando le indicazioni del segretario

nazionale del partito Lorenzo Cesa -ora è pronta a misurarsi anche nelleurne in occasione delle prossime ele-zioni amministrative. Tra queste, comericordato, le comunali della Città di Ca-strovillari dove l’Unione di Centro con-correrà con una propria lista che saràcoordinata proprio dal neo consigliereregionale Giuseppe Graziano.

P.G.

Nominato il direttivo dell’UDC: Eugenio Salerno nuovo commissario cittadino

Page 11: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

11

«L’Associazione Cittadina “Solidarietà ePartecipazione” di Castrovillari ha ormaida tempi iniziato il percorso organizza-tivo che porterà alle prossime consulta-zioni amministrative, che ci vedrannopresenti, ancora una volta, per la quartalegislatura di seguito. Forti del crescenteconsenso e della confortante fiduciacon i quali i Castrovillaresi ci hanno ono-rato (oltre il 22% alla prima uscita, e bal-lottaggio con percentuali crescenti,nelle due volte successive).L’obiettivo è quello di sempre: dare allacittà di Castrovillari una Amministra-zione che, finalmente, abbia comeUNICO obiettivo il Bene Comune dellanostra città dopo troppi anni e troppeAmministrazioni che di malgoverno inmalgoverno hanno condotto Castrovil-lari, per la prima volta nella sua storia, alDISSESTO finanziario (situazione che pe-serà come un macigno anche per glianni futuri), all’isolamento territoriale,allo spopolamento soprattutto di quellecategorie che dovrebbero invece rap-presentare il futuro e dare spinta pro-pulsiva alla nostra città: i giovani e gli

imprenditori. Né si può tacere del pro-gressivo degrado urbano che ormai ca-ratterizza ogni angolo della città e dellospopolamento di Uffici Pubblici e sedi diEnti ed Istituzioni che avevano in Ca-strovillari sedi pluridecennali.La scandalosa situazione dell’Ospedale,

abbandonato alle brame di chi vuole di-struggerlo, da un’Amministrazione ciecae sorda e da una politica di partiti inte-ressati solo a strumentali utilizzi della vi-cenda, privando un interocomprensorio del diritto alla salute, èforse oggi l’emblema stesso del falli-mento di un’intera classe politica.Ciò detto, abbiamo fiducia che il nostroPROGETTO per la CITTA’ possa trovare ilconsenso della maggioranza dei citta-dini, obiettivo per altro già sfiorato nellaprecedente consultazione elettorale. Finda ora ci diciamo disposti e disponibili aconfrontarci, ALLA LUCE DEL SOLE, conTUTTE le forze sane della città, purchéinteressate, come noi, a riportare Ca-strovillari al posto che la sua storia,ahimè non recente, le attribuisce. Crediamo fermamente che solo unaforte unità di intenti, assieme al con-fronto e alla partecipazione democra-tica, possano permetterci di usciredall’attuale stato di abbandono in cuiversa la città.E proprio in ossequio a questi nostri in-crollabili principi e alla necessità di una

partecipazione alla vita politica la piùampia possibile, con i nostri Consigliericomunali delle Liste Civiche di “Solida-rietà e Partecipazione” continuiamo adare supporto amministrativo a tuttequelle formazioni politiche non rappre-sentate in Comune e a quei Movimentiche ci hanno chiesto disponibilità eaiuto, come nel caso di autentica difirme o mozioni da presentare in Consi-glio. E questo da un lato senza guardareall’appartenenza politica o ideologicadei richiedenti e dall’altro senza alcunanecessaria condivisione di merito delleproposte oggetto delle iniziative. Così èstato in passato, così sarà in futuro. Ma, intanto, il tempo stringe, Castrovil-lari ha urgenza di voltar pagina. Il sensodi appartenenza e l’amore disinteres-sato per la nostra Città rappresente-ranno, a nostro avviso il solo collantecapace di farci “uscire dal tunnel” primache questo tunnel crolli rovinosa-mente».

Associazione Cittadina “Solidarietà e Partecipazione”

Solidarietà e Partecipazione si prepara alle amministrative

Nella sala rossa della Parrocchia diSan Girolamo, a Castrovillari, si è te-nuta la presentazione del nuovo sag-gio del prof. Leonardo Alario“Cronostassi dei Vescovi di Cassano,Diocesi Calabro Lucana dei Due Mari- XVII secolo”, edito da Pellegrini. Un lavoro imperniato sull’identità efede di Uomini che, a partire dal loroministero di presuli e dalla preoccupa-zione di far comprendere il Significatoche dà consistenza all’istante che ci rac-corda agli altri ed alle cose, hanno con-tribuito alla crescita delle comunità delTerritorio di cui erano - tra le alterne vi-cende della realtà e i contraccolpi,anche vertiginosi, a fattori presenti,dolorosi, evolutivi ed oggettivi che se-gnavano l’hinterland -guida spiritualema anche riferimento per il riscattodella dignità quanto per le attese e cre-scita integrata delle capacità.

Storia, più complessivamente, di pater-nità e figliolanza, quindi, strumento dicui la Provvidenza si serve per affer-mare, ovunque, la Verità e la Traccia chesuscita, nonostante tutto, sorpren-dendo e sconvolgendo sin nelle viscere

delle stesse circostanze con cui ogniambito deve fare i conti. Questo e tantoaltro ancora nell’opera che racchiudeparte della Vita della Chiesa Diocesana,tra eventi importanti anche quando lestrade che incontra sembrano apparen-

temente contraddire, nello struggi-mento, questa Certezza imprevista,sempre fermamente presente, che con-segna l’Annuncio in quella promessa - dibellezza, di giustizia e di felicità - in-scritta in ognuno di noi. Un dono, nelnon facile esistente, fatto di persone concaratteri e temperamenti diversi, maprofondamente appassionate alla Sor-gente che le ha generate e le ha alimen-tate con tale crisma.Al momento eranopresenti il vice sindaco, Francesca Do-rato, il sindaco di Cassano allo Jonio,Giovanni Papasso, il presidente del-l’Ente Parco, Domenico Pappaterra,l’editore Walter Pellegrini, don Gio-vanni Maurello, docente di TeologiaPatristica all’Istituto Teologico Calabro“San Pio X” di Catanzaro, S.E. Mons.Francesco Savino, vescovo della Dio-cesi,Maria Galizia, incaricata delle let-ture e Pasquale Pandolfi,vicepresidente dell’Accademia Polli-neana e moderatore della serata.

P.G.

Presentato il nuovo lavoro del prof. Leonardo Alario

Page 12: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

12

L’ITIS “Fermi” vince il concorso “Sul Fondo”

Al via la II edizione del Concorso fotografico: “Angoli nascosti erealtà dimenticate nel Parco Nazionale del Pollino” promossodal FAI – Fondo Ambiente Italia. Presso la Galleria “Il Coscile”, ilcapodelegazione FAI, Donatella Laudadio, coadiuvata dal dele-gato Franco Caruso, ha presentato il programma del Concorsonato con lo scopo di stimolare i giovani a partecipare ad un giocofotografico, in cui l’attenzione è rivolta ai “paesaggi della bellezza”.Il tema delle foto dovrà riguardare il paesaggio ed i suoi cambia-menti scaturiti dell’interazione uomo-ambiente. Saranno ammesseal Concorso solo le immagini che ritraggono gli angoli nascosti edimenticati del Parco Nazionale del Pollino. I ragazzi di età com-presa tra i 14 e i 35 anni potranno inviare i loro scatti fino al 10maggio. Info e regolamento sono consultabili sul sito www.fon-doambiente.it nella pagina dedicata alla Delegazione FAI delPollino. P.G.

Il Sindaco, Domenico Lo Polito, ha onorato una cit-tadinanza italiana conferendola alla diciottenneAlessia Celaj, di origine albanese e dalla nascita re-sidente nel capoluogo del Pollino. Dopo la con-sueta lettura del verbale da parte del primocittadino un applauso ha sciolto l’emozione dellagiovanissima e dei conoscenti, suggellato daespressioni d’auguri rappresentati dal Sindaco, anome e per conto dell’Amministrazione, il quale haricordato il significato dell’istante per l’identità edappartenenza che fanno la sostanza in ogni per-sona.

Il FAI promuove un Concorso allascoperta del Parco del Pollino

Cittadinanza italiana alla diciottenne Alessia Celaj

“La risorsa Terra e la risorsa Uomo” è stata la conversazione diapprofondimento, sul bene ambiente e sul bene persona, pensatae proposta dal Centro culturale “Angeloni” di Castrovillari, nelsalone “Varcasia” adiacente la Parrocchia di San Francesco di Paola,il 14 febbraio scorso, a cui ha dato il proprio contributo il docenteuniversitario, Piero Gagliardo, già ordinario di Geografia pressol’UNICAL di Cosenza. Ad introdurlo la psicologa, Carla Bonifati,che ha richiamato la portata del tema in questo frangente storico,aggiungendo che la decisione di soffermarsi ancora sulla delicataquestione era stata suscitata dal precedente incontro a più voci sul“cambiamento climatico”. L’appuntamento, così, è stata l’occasioneper osservare, partendo dalla scienza, passando per la ricerca estudi costanti, finendo alla letteratura con i tanti testi dedicati, ciòche accade e che crea timori, a causa degli sconvolgimenti che siregistrano, ma che, se guardati con lo spirito, capacità ed occhiogiusti, possono essere affrontati e accompagnati con quella “eco-logia umana” che rende meglio l’esistenza tra risorse naturali e mo-delli di sviluppo in una sfida di civiltà a tutto campo che rivede ilnesso tra dignità dell’uomo e rispetto dell’umana dimora. Quelloche c’è in gioco non è poco: è trasmettere un pianeta abitabile perl’umanità che verrà dopo di noi. Ecco perché riflettere sugli stili divita con i suoi nessi e connessi, sui modelli di consumo, di produ-zione - è stato ripetuto più volte e in vario modo - senza mai per-dere di vista i processi di educazione e di sensibilizzazione. Siamodi fronte a una difficile “sfida” in favore del bene comune che ne-cessita di soluzioni le quali sono alla portata di tutti se affrontatecon onestà, coraggio e responsabilità. P.G.

La situazione drammatica in cui versa il nosocomio castrovillarese desta preoccupazione all’in-terno delle forze politiche cittadine. A lanciare l’allarme è, questa volta, è Fratelli d’Italia chedenuncia la crisi del Pronto Soccorso che andrà a ripercuotersi su tutti gli altri reparti coinvol-gendone «i medici che saranno costretti a lasciare il proprio ambito e i relativi ambulatori pertamponare l’emergenza». A questo proposito, la Direzione Sanitaria ha diramato l’ordine di volerimpiegare il personale medico di Cardiologia presso il suddetto presidio deputato alle emer-genze. «L’Unità Operativa di Cardiologia, fiore all’occhiello del nosocomio cittadino e punto diriferimento dell’intera regione - proseguono in una nota i vertici di Fratelli d’Italia - non puòpermettersi di perdere importanti risorse umane altamente specializzate, tenendo conto chetre unità del personale medico è alle prese con problemi personali di salute e una è in maternità;questo significa che gli ambulatori e probabilmente Emodinamica dovranno chiudere e le listed’attesa per le visite si allungheranno ancora di più». L’amarezza è tanta. Se si pensa che questacondizione va avanti da troppo tempo, «La salute dei cittadini ci sta a cuore e impegneremo dasubito il presidente Santelli affinché le istituzioni preposte alla prevenzione e cura del benesseresiano all’altezza dei propri compiti e consentano a tutti un’alta qualità della vita. Ora basta!»

Gli studenti dell’ITIS “Fermi” hanno vinto la IIIedizione del Concorso artistico-letterario“Sul fondo”, promosso dalle associazioni cul-turali “Mystica Calabria” e “Khoreia 2000”, pernon dimenticare la Shoah e i tragici eventi re-lativi allo sterminio degli Ebrei nei campi diconcentramento.  I ragazzi dell’ITIS si sono cimentati sia nella pro-duzione di composizioni poetiche sia nella pro-duzione di una fotografia dal titolo “Una paginadi storia...che non possiamo dimenticare”.Proprio quest’ultima è risultata vincitrice dellasezione fotografia per «il trasporto e l’impegnoespressi da questo lavoro, frutto di uno studio

accorto e sensibile, a fondamento della realiz-zazione dello scatto, indice di una memoria vis-suta e partecipata, resa viva e attuale da questigiovani».Plauso e grande soddisfazione da parte del Di-rigente Scolastico, prof.ssa Rossana Perri edella prof.ssa Francesca Rizzuto, che ha cu-rato i lavori, e dell’intera comunità scolasticaalle allieve vincitrici Asia Stinca, Alessia Pa-dula, Rosa Sparano, Maria Gagliardi e Se-rena Pia Corso (5A e 5B indirizzo chimico). Lafoto sarà l’immagine della locandina della VEdizione.

“La risorsa Terra e la risorsaUomo”, full immersion

al centro culturale “Angeloni”

Ospedale Spoke. I medici di Cardiologia impiegati in Pronto SoccorsoLa denuncia di Fratelli d’Italia

Grave incidente sulla SalariaMuore il castrovillarese Carmine Paladino

Ennesima tragedia sulla via Salaria. Una persona è mortanell’incidente avvenuto al km 48 nei pressi di Nerolanella mattinata di martedì 18 febbraio. Si tratta del59enne castrovillarese Carmine Paladino, che lavoravacome operatore socio sanitario alla Croce Rossa Italianamentre viaggiava a bordo di una Fiat Uno che, per causein via di accertamento, intorno alle 10.45 si è scontratacon una Peugeot che procedeva nella direzione oppo-sta. Per il nostro concittadino non c’è stato nulla da farementre per la persona che viaggiava sulla Peugeot èstato richiesto l’intervento dell’eliambulanza che ha tra-sportato il ferito in condizioni gravi a Roma.

Page 13: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

13

Dopo 42 anni di lavoro raggiunge la so-glia della pensione l’ispettore del Servi-zio di Igiene e sicurezza sui luoghi dilavoro, Pasquale de Franco. La sua car-riera lavorativa ha avuto inizio agli al-bori degli anni ‘80 nelle vesti di autistadi ambulanza, per poi assumere alruolo di autista nello staff della dire-zione Generale con i vari manager chesi sono susseguiti, caratterizzando lasua professionalità in virtù di una di-screzione e di un senso del dovere chehanno fatto di lui un esempio per de-dizione e perseveranza nel mondo dellavoro. Da oltre un decennio era passato ad assumere il delicato incarico di tecnico della Prevenzione sui luo-ghi di lavoro improntando la sua azione sempre nel rispetto della legge e dei lavoratori. Da oggi in poi potràdedicarsi alla sua passione di una vita, la moto, andando di nuovo a ricoprire l’incarico di Presidente dei Bikersdi Mormanno, noti per gli indimenticabili raduni motoristici lungo le anse del Pantano. Un saluto e un auguriodi buona vita. Mancherai tanto ai tuoi colleghi e mancherà, altresì tanto, il tuo apporto lavorativo. A.F.

Un giovane ingegnere areonautico di Castrovillari, Giovambattista Va-lente, insieme ad altrettanto giovani colleghi, ha avviato, in collabo-razione con l’Università di Padova, un progetto per il monitoraggiodell’inquinamento da clorofluorocarburi, agenti chimici inquinanti,responsabili della distruzione dell’ozono. Il progetto, consistente nellarealizzazione di un grande pallone areostatico, è stato selezionato trai vincitori di un concorso, bandito dall’Esa, Agenzia Spaziale europea.Un anno di lavoro, per realizzare anche la strumentazione di bordo,che servirà a misurare la presenza di inquinanti nell’atmosfera terre-stre. Il lancio del pallone avverrà da una base dell’Esa, in Lapponia,dove tutto il team di progettisti si trasferirà, per proseguire la speri-mentazione. Ci compiacciamo con il giovanissimo ricercatore, con igenitori, Valerio Valente e Vittoria Montone, dirigente presso il nostroTribunale, e il nonno materno Giovambattista Montone.

L.T.

Giovanbattista Valente, un nostro concittadino tra iprogettisti di una mongolfiera per studiare l’ozono

Era noto a utta l’Asl come l’umo delle chiavi, un mazzoenorme di chiavi che portava sempre con sè che hannosegnato la sua lunga carriera lavorativa nell’Asl di Castro-villari, poi Asp di Cosenza, all’interno dell’Uffico Tecnicoin cui solgeva il ruolo di coordinatore, ma anche e so-prattutto, Dario era ed è stato l’uomo del problem sol-ving. Una azienda sanitaria appare all’esterno sopratuttoattraverso le figure dei suoi medici e dei suoi professio-nisti, ma affinchè tutto questo sistema funzioni sono ne-cessarie della figure tecniche, quali Dario Salerno, coloroche permettono ai servizi e alle macchine di essere per-fettamente funzionanti. La mano di Dario la potevi tro-vare nell’installazione delle sale operatorie tanto quantonegli infissi rotti da riparare per offrire confort all’utenza.Tute quelle chiavi che portava sempre con sè nasconde-vano una conoscenza approfondita di tutti i meandridella struttura di cui è stato custode con abnegazione esenso del dovere. Buona pensione Dario, sarà difficiletrovare un altro come te! A.F.

In pensione Dario Salernol’uomo delle chiavi

Fine lavoro per l’ispettore De Franco

Un altro traguardo raggiunto dalla Dott.ssa Manuela Ma-ritato, giovane odontoiatra di origini castrovillaresi, cheha conseguito, con ottimi risultati, il Master di II livello inMedicina Estetica presso l’Università degli Studi “Gabrieled’Annunzio” di Chieti e Pescara. La Dott.ssa Maritatosvolge già da tempo la sua professione di dentista pressoun importante ambulatorio odontoiatrico privato diRoma e, dopo la specializzazione in medicina estetica, hainiziato ad occuparsi di questa importante branca dellamedicina, effettuando vari trattamenti al fine di risolvereo migliorare gli inestetismi del viso.

Master in Medicina Esteticaper la dott.ssa Manuela Maritato

Page 14: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

14

“Pollino da vivere tutto l’anno” è la proposta espe-rienziale promossa dal consorzio “Borghi Mediter-ranei” del presidente Gianluca Colaci con lacollaborazione della presidente Regionale di “Ter-ranostra Calabria”, Adriana Tamburi e della so-cietà “Perla del Pollino” di Franca Piluso e MarielleRose, alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT)svoltasi a Milano dal 9 all’11 febbraio scorso. Il progetto - che coniuga in maniera sinergica pri-vato e pubblico, con l’adesione di ben 14 comunicalabro/lucani e decine di operatori del turismo- è stato presentato agli investitori stranieri comevolano per lo sviluppo del nostro territorio. «Come confermano i recenti rapporti sul turismonei parchi cresce sempre di più l’interesse e l’atten-zione verso i turismi esperienziali legati alle areeprotette, ecco perché è sempre più strategico e fon-damentale - ha dichiarato Colaci - fare sistema erealizzare una progettazione d’insieme che ci per-metta di costruire occasioni di sviluppo durevole edeco sostenibile che, oltre gli operatori privati, con-templino anche le amministrazioni pubbliche». La

storica vetrina lombarda ha aperto i battenti allapresenza del Sottosegretario di Stato per i beni e leattività culturali, Lorenza Bonaccorsi, e si è con-clusa dopo tre giorni di intenso lavoro e trattive,tese ad attrarre visitatori nelle diverse aree del Paesee stringere accordi tra agenzie e businessmen delsettore, mediante pacchetti turistici, viaggi slowsulle rotte delle identità enogastronomiche, delleparticolarità religiose, delle minoranze linguistiche,dell’archeologia e dell’avventura. «Il Pollino ha de-ciso di presentarsi in una maniera unitaria all’ap-puntamento fieristico della Borsa Internazionale delTurismo - fa sapere in una nota “Borghi Mediterra-nei” - creando, sotto il partenariato istituzionaledell’Ente Parco, presieduto da Mimmo Pappaterra,una fitta rete di relazioni e collaborazioni tra gli ope-ratori di settore che, abbracciano l’idea progettualee operativa di “Borghi Mediterranei” e che stanno la-vorando in sinergia per costruire una proposta mo-derna e innovativa di ospitalità ed esperienze perraccontare il Pollino al mondo dei viaggiatori cheamano il turismo lento ed ecosostenibile». P.G.

Borghi Mediterranei alla BIT di Milano

“ 27 gennaio 1945-27 gennaio 2020.. Secomprendere è impossibile, conoscere ènecessario” . Primo Levi.C’è una storia che non si può raccon-tare, è la storia di quale sia stato il peg-giore sterminio di massa dell’umanità.Di certo però lo sterminio degli ebrei,pensato come “ La soluzione finale”, èuna delle più tristi tra le storie che vaassolutamente continuata a raccon-tare.E a raccontarla ai bambini delle terze

classi, sezioni A,B e C della Scuola pri-maria S.S. Medici di Castrovillari sisono impegnate le maestre, che nel-l’ambito della disciplina Cittadinanza eCostituzione, hanno elaborato il pro-getto “Giornata della Memoria. Per nondimenticare, 27 gennaio 1945- 27 Gen-naio 2020”; affrontando la tragediadella Shoah attraverso parole e con-cetti a misura dei bambini, i quali sisono dimostrati attenti e partecipi alleletture di meravigliosi passi della scrit-

trice e giornalista italiana Lia Levi, le cuiorigini ebraiche hanno segnato la suavita sin da bambina, vittima delle leggirazziali. I bambini si sa, sono i ponti, sono loroche possono garantire quel collega-mento fra passato e futuro a cui affi-dare il tesoro dei ricordi e dellamemoria storica, e, quando tali ricordisono molto tristi, occorre con più forza,più tenacia, con più sapienza affidarliai bambini, affinché crescano informatie consapevoli delle atrocità del pas-sato, per poter trarre insegnamento ecapacità di riflessione, maturando quelsenso di giustizia e rispetto che faràloro acquisire le responsabilità sociali emorali, accompagnandoli nel com-prendere tutto ciò che li circonda e ilvalore della persona. Bambini che come fiori, curati e in cre-scita , possano afferrare i raggi dellaluce dei sentimenti di altruismo e ge-nerosità , attraverso insegnamenticome ad esempio quelli della portinaiaApollonia, con il cui racconto la scrit-trice Lia Levi ha voluto spiegare aibambini che “forse anche una stregacerte volte può salvare un bambino”.Ai nostri bambini, le maestre hannovoluto affidare il ricordo indelebile e in-tenso di Pavel Freedman, uno dei quin-

dicimila bambini ebrei che trovò lamorte ad Auschwitz, autore della bel-lissima poesia “La Farfalla”. La lettura ela comprensione di questo testo poe-tico ha rapito il cuore e le menti di tuttii ragazzi i quali, certamente, ogni voltache vedranno volare una farfalla giallapenseranno a quel bimbo nel campo acui fu rubata l’infanzia e poi al vita... sa-ranno loro con i loro occhi, ad ammi-rare quel volo e a dedicarlo a quelbimbo. Quel ricordo servirà per semprea non dimenticare!Mai nessuno dovrà dimenticare “quelfumo che saliva lento nel freddogiorno d’inverno”... quei bimbi, persempre, sono nel vento. Le maestre delle classi terze A, B e Channo ringraziato per la sua presenzala prof.ssa Ines Ferrante che sensibile eattenta ha regalato importanti timbridi emozioni ai bambini ed il dirigenteProfessor Raffaele Le Pera che, comedal primo giorno di questo anno scola-stico, sull’uscio ad aspettare i bambiniper un saluto e un benvenuti, è pre-sente sempre,professionale, speran-zoso e fattivo per una scuola miglioreche formi i futuri cittadini del mondo.

FirmatoUna madre, attraverso

gli occhi di un figlio

Scuola Primaria S.S. Medici La Giornata della memoria

La Pro Loco e l’Amministrazione Comunale di Mo-rano danno il via alla manifestazione carnascialescacon il tradizionale corteo in maschera per le vie delcentro storico e della zona di nuova urbanizzazione -donde sfileranno gruppi e carri allegorici – abbinatoad un inserto commemorativo dedicato ad AntonioGuaragna. La partenza dei gruppi è fissata per le ore14.30 da Piazza Nassiriya. La festosa brigata appro-derà verso le 18.00 a valle dell’abitato, quindi inPiazza Maddalena, ove, tra canti e balli popolari, siprocederà all’accensione del tradizionale falò. Invece,martedì 25 febbraio, dalle 9.30, toccherà ai ragazzidell’Istituto Comprensivo Morano/Saracena allie-tare la mattinata sfilando in costume nell’area com-presa tra il “Severini”, il “Gaetano Scorza” e PiazzaGiovanni XXIII: a loro il compito di veicolare, tra unoscherzo e una burla, il contagioso entusiasmo dellaverde e spensierata età. È prevista, inoltre, la parteci-pazione, tra gli altri, delle associazioni Star Dance,Karaballandofolk, e del Maestro Luigi Stabile.

P.G.

Tutto pronto per il Carnevale di Morano

Un appuntamento con la solidarietà cheafferma la forza della gratuità. A Castro-villari la Giornata di Raccolta del Far-maco di Banco Farmaceutico hafruttato 264 medicinali.Quattro le farmacie impegnate (Gian-noni, D’Atri, Caterini/Filpo, e Blandi)dove i cittadini hanno acquistato confe-zioni di farmaci da banco da donare agliindigenti.I medicinali verranno consegnati agli

enti assistenziali convenzionati conBanco Farmaceutico che offrono cure emedicine gratuite a chi non può per-mettersele. La Giornata, nel capoluogo del Pollino,è stata resa possibile pure da 11 volon-tari che hanno svolto il turno nelle far-macie con i titolari e i dipendenti dellestesse. La solidarietà è stata testimoniata dauna bella sinergia. Da qui, il gesto e il

messaggio insito che indica come lagratuità sia la strada da percorrere perrealizzare il bene comune. Per questo ringraziamo le farmacie perl’impegno meritevole profuso nell’ini-ziativa a conferma che il valore socialedi tali presidi e il loro costante contri-buto sono per il miglioramento dellavita collettiva.I volontari del Banco Farmaceutico di

Castrovillari

Grande successo per il Banco Farmaceutico di Castrovillari

Page 15: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi

IL DIARIO DI CASTROVILLARIE DEL POLLINO

Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005Iscrizione R.O.C. n. 13126

Edito da AssociazioneCulturale PromoIdea Pollino

Sede operativa: Via A. Alfano, 75 - Castrovillari

Stampa: Stabilimento Tipografico De Rose

Direttore editoriale Angelo Filomia 328.1046251

Direttore responsabile Luigi Troccoli

La collaborazione alla testata è li-bera e gratuita.La Direzione si ri-serva di apportare modifiche agliarticoli inviati che dovranno averepreferibilmente lunghezza non su-periore a 35 righi standard . ed in-viati per posta elettronicaall’indirizzo: [email protected]

il DIARIO - ANNO XVIII N. 5

15

Goleada per i rossoneri che battono 5-1 il Troina. I lupi passano subito in van-taggio con La Ragione che trova ilvarco giusto per inserirsi e battere Com-pagno. Statico il Troina che alla mezz’orasubisce la valanga Guarracino chesegna al 28’, al 31’ e in avvio di ripresa,mandando in visibilio i tifosi che affolla-vano gli spalti del “Mimmo Rende”. A 20’dal fischio finale, arriva il suggello diRosi, a conclusione di una gara quasiperfetta. Inutile il gol della bandiera diSaba su punizione.

Involuzione del Castrovillari ad una set-timana dal successo contro il Troina.Con il Marsala, i lupi tornano insicuri etitubanti e si portano a casa un pareggioche lascia un po’ di scontentezza edamaro in bocca. Cangemi segna ilprimo gol del vantaggio, ma dopo 3’ i si-ciliani, con Candiano, si portano subitoin parità. Nella ripresa, Lo Cascio segnala rete del vantaggio ma, in zona Cesa-rini, all’ 84’ il giovane Rosi porta il risul-tato sul 2-2, salvando il Castrovillari peril rotto della cuffia. P.G..

Castrovillari batte il Troina ma impatta con il Marsala

Page 16: IL DIARIO i numeri/ANNO 18/DIARIO5-sito.pdf · avrebbe consentito di vivere una fase della vita in maniera diversa. I giovani oggi non hanno il potere di cambiare le cose. I ragazzi