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Kit del sindacalista
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Il Kit del Sindacalista ovvero informazioni di base e moduli per districarsi nell’attività
sindacale
PREROGATIVE E COMUNICAZIONI
(Permessi, Assemblee, Accrediti, Iscrizioni e Cancellazioni,
Lettere e flash)
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PREFAZIONE
Queste pagine contengono alcune informazioni di base che per i Sindacalisti più giovani
potrebbero essere utili, per i più esperti una ripetizione.
Considero questo “Kit” del Sindacalista solo come un primo piccolo seme che, insieme, sapremo
coltivare.
In questo primo Kit fornisco informazioni sulle “prerogative e comunicazioni”, scriveremo altre
dispense approfondendo argomenti percependo, spero al meglio, le necessità dei dirigenti
sindacali.
La nostra Federazione, il nostro gruppo, sta scrivendo un nuovo capitolo della nostra storia.
Il 2016 è iniziato con un atto transattivo che ha posto nuove basi per la nostra crescita ed
affermazione, proiettandoci verso la Confederazione Confintesa.
Nel 2016, con ottime possibilità, si avvieranno anche le trattative per il nuovo Contratto
Collettivo, dobbiamo essere preparati più di altri per essere i migliori interlocutori dei lavoratori,
ascoltandone le esigenze, filtrandone le emozioni e comportandoci sempre con coerenza e
come vorremmo che gli altri si comportino verso di noi.
Noi siamo orgogliosamente “diversamente sindacalisti”, l’abbiamo dimostrato in ogni occasione
e dobbiamo continuare a farlo, sarà semplice perché noi non fingiamo di essere “diversamente
sindacalisti” semplicemente lo siamo ... i soliti sindacalisti sono andati, ancora una volta e non
per caso, lontani da noi!
Buon sindacato a tutti,
Segretario Generale
Claudia Ratti
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PERMESSI SINDACALI
Per lo svolgimento dell’attività sindacale potrebbe essere necessario richiedere i permessi sindacali. I
permessi sono in numero limitato e non è in alcun modo possibile lo sforamento del monte ore a
disposizione.
Ricordiamo, ma solo per notizia “storica”, che l'art.7 del decreto-legge 24 giugno 2014 ha stabilito la
riduzione al cinquanta per cento per ciascuna associazione sindacale sia dei permessi che dei distacchi.
I permessi sindacali sono strumentali allo svolgimento dell’attività sindacale.
Le tipologie di permessi sindacali sono previste dal Contratto Collettivo Nazionale Quadro 4/12/2017, i
permessi sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato presso l’Amministrazione.
I permessi retribuiti per i dirigenti sindacali sono di due tipi:
1. Permessi retribuiti, monte ore di Amministrazione (articoli 10 e 11). Sono specifici
dell’Amministrazione di appartenenza e vengono comunicati ogni anno con i dati rilevati al 31
dicembre dell’anno precedente. L’attribuzione ad ogni O.S. avviene proporzionando il monte ore
totale in base alla rappresentatività accertata nell’Amministrazione, osservando il criterio della media
fra dato associativo e dato elettorale.
Può capitare che la Federazione sia rappresentativa nel comparto Ministeri ma nella specifica
Amministrazione il numero degli iscritti e dei voti RSU sia bassissimo. Il monte ore dei permessi
rispecchierà i numeri della singola Amministrazione.
2. Permessi retribuiti, monte ore di Federazione (articolo 13). Sono finalizzati alla
partecipazione alle riunioni degli organi statutari (nazionali, regionali, provinciali ecc.) di dirigenti; il
monte ore è previsto di volta in volta dagli accordi ARAN e Confederazioni.
3. Permessi NON retribuiti (articolo 12) in caso di incapienza del monte ore sarebbe possibile
usufruire di questi permessi.
A questi si aggiungano (e non sono gestiti dalla Federazione ma direttamente dal
“sindacalista”):
Permessi per lo svolgimento del mandato della RSU, ex artt.10 e 11 CCNQ 4/12/2017, il cui
monte ore viene comunicato dall’Amministrazione alla RSU e per i quali non occorre alcuna
comunicazione della Federazione;
Il monte ore dei permessi sindacali retribuiti spettante alla RSU è distinto da quello spettante alle
organizzazioni sindacali rappresentative, pertanto i rappresentanti delle organizzazioni sindacali
rappresentative da un lato e le RSU dall’altro possono attingere esclusivamente al monte ore di
propria pertinenza.
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Circa la ripartizione del monte ore aziendale di pertinenza della RSU, l' art. 11 del CCNQ del 4
dicembre 2017 stabilisce, al comma 1, che i permessi sono ripartiti tra le organizzazioni sindacali
rappresentative e le RSU, specificando al comma 2, che è compito dei componenti della RSU gestire
autonomamente i permessi di loro spettanza, il che vuol dire che nel proprio regolamento di
funzionamento la RSU dovrebbe stabilire, tra le altre cose, anche la ripartizione al suo interno, dei
permessi complessivamente spettanti.
************
Riporto le norme ...
PERMESSI SINDACALI PER L’ESPLETAMENTO DEL MANDATO
ART. 10 CCNQ 4/12/2017
1. I dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato nei limiti della durata del
rapporto di lavoro, anche con qualifica dirigenziale, che siano dirigenti sindacali ai sensi dell’art. 3
(Dirigenti sindacali), comma 1, lettere da a) ad e) hanno titolo ad usufruire nei luoghi di lavoro dei
permessi sindacali retribuiti, giornalieri od orari, per l’espletamento del loro mandato.
2. I permessi di cui al comma 1 si ripartiscono tra le organizzazioni sindacali rappresentative e la RSU,
secondo quanto stabilito dagli artt. 28 (Ripartizione dei permessi per l’espletamento del mandato nei
comparti di contrattazione) e 33 (Ripartizione permessi sindacali per l’espletamento del mandato nelle
aree dirigenziali).
3. I contratti collettivi di comparto e area potranno integrare fino ad un massimo di 60 minuti i
permessi di pertinenza delle RSU, destinando alle stesse ulteriori quote di permessi delle
organizzazioni sindacali rappresentative.
4. I dipendenti, anche con qualifica dirigenziale, che siano dirigenti sindacali di cui all’art. 3 (Dirigenti
sindacali), comma 1, lettere da b), ad e) utilizzano i permessi assegnati alle organizzazioni sindacali
rappresentative.
5. I dirigenti sindacali indicati nel comma 1 possono fruire dei permessi retribuiti loro spettanti, oltre
che per la partecipazione a trattative sindacali, anche per presenziare a convegni e congressi di natura
sindacale.
6. I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio
prestato. Tale disciplina si applica anche ai permessi usufruiti per la partecipazione ai congressi,
convegni di natura sindacale dai dirigenti sindacali dei comparti Istruzione e ricerca e Funzioni centrali
e delle relative aree dirigenziali operanti all’estero.
7. Nell’utilizzo dei permessi deve comunque essere garantita la funzionalità dell’attività lavorativa della
struttura o unità operativa - comunque denominata - di appartenenza del dipendente. A tale scopo, il
dirigente responsabile della struttura deve essere preventivamente informato della fruizione del
permesso sindacale, secondo le modalità concordate in sede decentrata. La verifica dell’effettiva
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utilizzazione dei permessi sindacali da parte del dirigente sindacale rientra nella responsabilità
dell’organizzazione sindacale di appartenenza dello stesso. 8. Le riunioni con le quali le pubbliche
amministrazioni assicurano i vari livelli di relazioni sindacali nelle materie previste dai CCNL vigenti
avvengono - normalmente - al di fuori dell’orario di lavoro. Ove ciò non sia possibile sarà comunque
garantito - attraverso le relazioni sindacali previste dai rispettivi contratti collettivi - l’espletamento del
mandato sindacale, attivando procedure e modalità idonee a tal fine. 9. I permessi sindacali, giornalieri
od orari spettanti ai dipendenti che siano dirigenti sindacali di cui all’art. 3 (Dirigenti sindacali), comma
1, lettere da b) ad e), possono essere utilizzati in forma cumulata. Nel caso in cui il cumulo delle ore di
permesso configuri un distacco totale o parziale ai sensi dell’art. 8 (Flessibilità in tema di distacchi
sindacali), il lavoratore deve essere in possesso dei requisiti di cui all’art. 7 (Distacchi sindacali) e si
applica la procedura prevista, per la richiesta dei distacchi, dall'art. 21 (Procedure per la richiesta,
revoca e conferme dei distacchi ed aspettative sindacali). 10. Per i componenti delle RSU i permessi
possono essere cumulati per periodi - anche frazionati - non superiori a dodici giorni a trimestre. 12
CRITERI DI RIPARTIZIONE DEI PERMESSI SINDACALI PER L’ESPLETAMENTO DEL MANDATO
ART. 11 CCNQ 4/12/2017
1. In ciascuna amministrazione il contingente dei permessi assegnato alle organizzazioni sindacali
rappresentative è distribuito tra queste sulla base del grado di rappresentatività accertata in sede
locale come media tra il dato associativo e il dato elettorale. Il dato associativo è espresso dalla
percentuale delle deleghe per il versamento dei contributi sindacali rispetto al totale delle deleghe
rilasciate nell’ambito considerato. Il dato associativo è quello risultante alla data del 31 dicembre di
ogni anno, rilevato sulla busta paga del successivo mese di gennaio. Il dato elettorale è quello
risultante dalla percentuale dei voti ottenuti nell’ultima elezione delle RSU rispetto al totale dei voti
espressi nell’ambito considerato.
2. Il contingente dei permessi di spettanza delle RSU è, invece, da queste gestito autonomamente nel
rispetto del tetto massimo attribuito.
3. Prima di procedere all’assegnazione del monte ore annuo di competenza di ogni organizzazione
sindacale, determinato ai sensi del comma 1, l’amministrazione dovrà detrarre, dal contingente di
spettanza di ciascuna sigla, una quota pari all’eventuale percentuale di permessi utilizzati in forma
cumulata ai sensi degli artt. 28 (Ripartizione dei permessi sindacali per l’espletamento del mandato nei
comparti di contrattazione) e 33 (Ripartizione dei permessi sindacali per l’espletamento del mandato
nelle aree dirigenziali).
PERMESSI PER LE RIUNIONI DI ORGANISMI DIRETTIVI STATUTARI
ART. 13 CCNQ 4/12/2017
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1. Le associazioni sindacali rappresentative sono, altresì, titolari di ulteriori permessi retribuiti, orari o
giornalieri per consentire ai dirigenti sindacali indicati all’art. 3 (Dirigenti sindacali), comma 1, lettere e),
f) e g), con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato nei limiti della durata del
rapporto di lavoro, la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi statutari nazionali, regionali,
provinciali e territoriali.
2. Le associazioni sindacali rappresentative comunicano alle amministrazioni di appartenenza i
nominativi dei dirigenti sindacali aventi titolo ai permessi.
3. I permessi di cui al presente articolo sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato. Agli stessi
si applica l’art. 10 (Permessi sindacali per l’espletamento del mandato), comma 7.
4. I permessi di cui al presente articolo non possono essere cumulati se non nei limiti strettamente
necessari ad assicurare la presenza dei dirigenti alle riunioni degli organismi previsti al comma 1,
specificatamente indicate.
ASPETTATIVE E PERMESSI SINDACALI NON RETRIBUITI
ART. 15 CCNQ 4/12/2017
1. I dirigenti sindacali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato nei limiti della
durata del rapporto di lavoro, che ricoprono cariche in organismi direttivi statutari delle proprie
associazioni sindacali rappresentative possono fruire di aspettative sindacali non retribuite per tutta la
durata del loro mandato.
2. Le aspettative non retribuite di cui al comma 1 possono essere fruite in modo frazionato o con
prestazione lavorativa ridotta, con le modalità previste dall’art. 8, (Flessibilità in tema di distacchi
sindacali), nel limite massimo del 50% del numero complessivo dei distacchi riconosciuti in favore di
ogni singola associazione sindacale e comunque in misura non inferiore a uno.
3. In tutti i casi di cessazione dell’aspettativa, il dirigente sindacale rientrato nell’amministrazione di
appartenenza non potrà avanzare nei confronti di quest’ultima pretese relative ai rapporti intercorsi
con l’associazione sindacale durante il periodo del mandato sindacale.
4. I dirigenti sindacali indicati nell’art. 3 comma 1 (Dirigenti sindacali) lettere da a) ad f) hanno diritto a
permessi sindacali non retribuiti per la partecipazione a trattative sindacali o a congressi e convegni di
natura sindacale, in misura non inferiore ad otto giorni l’anno, cumulabili anche trimestralmente.
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5. I dirigenti di cui al comma 4 che intendano esercitare il diritto ivi previsto devono darne
comunicazione scritta al datore di lavoro di regola tre giorni prima per il tramite della propria
associazione sindacale.
6. Nell’utilizzo dei permessi deve comunque essere garantita la funzionalità dell’attività lavorativa della
struttura o unità operativa - comunque denominata - di appartenenza del dipendente. A tale scopo, il
dirigente responsabile della struttura deve essere preventivamente informato della fruizione del
permesso sindacale, secondo le modalità concordate in sede decentrata. La verifica dell’effettiva
utilizzazione dei permessi sindacali da parte del dirigente sindacale rientra nella responsabilità
dell’associazione sindacale di appartenenza dello stesso.
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Assenze per la partecipazione alle contrattazioni sindacali
(da verificare le norme di ciascun Contratto Integrativo)
Un discorso a parte meritano, nell’ambito della questione “permessi”, le assenze per la partecipazione
alle contrattazioni sindacali che, di norma, devono svolgersi al di fuori dell’orario di lavoro e tanto
deve essere sempre richiesto dalla nostra Federazione.
Concedere o meno permessi sindacali per partecipare alle contrattazioni è nella discrezionalità del
Coordinatore, considerando la scarsità dei permessi a disposizione è opportuno limitarne la
concessione ai casi in cui sia strettamente necessario per l’importanza delle questioni.
Alcuni Contratti integrativi (ad esempio Ministero della Giustizia) prevedono, di fatto, che per
partecipare alle contrattazioni che si svolgono durante l’orario di servizio non occorrono permessi
sindacali. Invero si è usata una formula generica … “ovvero non si è tenuti al recupero delle ore”.
Articolo 11 CCNI 29/07/2010 Ministero della Giustizia (Diritti sindacali), già art.5 CCNI aprile 2000
Le trattative per la contrattazione integrativa decentrata si svolgono di norma al di fuori dell'orario di lavoro. Qualora ciò non sia
possibile i componenti delle delegazioni di parte sindacale, precisamente i componenti delle R.S.U. e, nel limite di due
componenti per ciascuna sigla, gli appartenenti alle Organizzazioni Sindacali di categoria territoriali firmatarie del CCNL, non
sono tenuti al recupero delle ore ivi impiegate.
Se nel proprio CCNI esiste una norma analoga, per assentarsi occorre fare una comunicazione al
proprio ufficio del personale allegando copia dell’atto di convocazione e, successivamente alla
riunione, copia del verbale (o attestato di partecipazione) per attestare la partecipazione.
Per dovere di completezza dell’informazione mi corre l’obbligo di specificare che un simile artifizio
aumenta, di fatto, il monte ore di permessi sindacali ma il CCNI è stato sottoscritto dopo il D. Lgs.
150/2009 (c.d. legge Brunetta) ed ha ottenuto la certificazione sia del MEF che della Funzione Pubblica,
pertanto è pienamente vigente ed applicabile.
Ciascuno avrà cura di verificare se nel proprio Contratto Integrativo sono previste disposizioni
analoghe.
Si riporta di seguito:
1) Risposta del Ministero della Giustizia a quesito Prot.n.1161/1/533/MM/PM/I del 6 aprile 2011
2) Circolare del Ministero della Giustizia del 9/6/2005, (con l’avvertenza che l’articolo 5 del CCNI
del 5/04/2000 è diventato art. 11 nel CCNI vigente)
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LA GESTIONE DEI PERMESSI NELLA NOSTRA FEDERAZIONE
I permessi devono essere richiesti alla Segreteria di Federazione, o al proprio coordinamento se
trattasi di permessi di “amministrazione” (art. 10), specificando i motivi specifici per cui si chiede il
permesso.
La nostra Federazione ha, da anni, messo a punto un sistema on line di gestione dei permessi, ogni
permesso viene spedito all’ufficio e riporta un codice a barre che lo rende unico.
Il sistema è costantemente aggiornato dei permessi rilasciati in modo da rendere impossibile qualsiasi
sforamento rispetto al monte ore a disposizione (che comporterebbe un danno economico per la
Federazione).
Se, inavvertitamente o volontariamente, qualche dirigente sindacale comunicherà in proprio al suo
ufficio (e senza seguire la procedura indicata) la fruizione di un permesso la Federazione ne
disconoscerà la validità.
I controlli tra Ufficio di appartenenza e Sindacato sono costanti e frequenti su ogni singolo permesso.
Per richiedere i permessi vanno compilati appositi moduli, riportati nelle pagine seguenti, che possono
essere spediti con:
o email a [email protected]
o fax 06 233225013
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ASSEMBLEA DI LAVORATORI
“Il diritto di assemblea costituisce per il sindacato uno strumento per verificare il consenso alla sua
politica e definirne i contenuti e si inquadra tra i diritti del lavoratore inerenti alla libera manifestazione
del pensiero” (Cass., sez. lav., sent. 05/07/1997, n.6080”
Le modalità di indizione dell’assemblea sono indicate nell’art. 4 CCNQ 4
dicembre 2017 e nell’art.11 CCNI 29/7/2010.
Per la buona riuscita, è bene organizzare con un buon anticipo
l’assemblea anche se, in teoria, il contratto prevede che il preavviso sia
(solo) di 3 giorni.
In alcuni casi sarà opportuno fare due comunicazioni distinte (ma in ogni
Amministrazioni le prassi sono diverse, per cui è opportuno informarsi
preventivamente):
1. All’ufficio che deve mettere a disposizione l’aula per l’Assemblea per chiedere la
disponibilità dell’aula nel giorno ed orario da indicarsi. Eventuali ed eccezionali fatti ostativi che ne
impongano lo spostamento di data debbono essere comunicati e motivati per iscritto
dall’Amministrazione ai soggetti legittimati che l’hanno indetta, con almeno 48 ore di anticipo rispetto
all’ora fissata.
2. Ricevuta la disponibilità dell’aula si comunica lo svolgimento dell’Assemblea a tutti gli uffici
della sede dove si svolge l’assemblea (compresi quelli che hanno dato la disponibilità dell’aula) per
consentire al personale di partecipare.
Nella seconda comunicazione va indicato:
Giorno, orario e luogo di svolgimento dell’assemblea;
Se all’assemblea partecipano dirigenti esterni (non occorre indicare i nomi, se non per dare
maggiore risalto all’evento);
Le materie oggetto di discussione, che devono essere problematiche sindacali e del lavoro;
Che, durante l’assemblea, l’Amministrazione deve garantire le sole “prestazioni indispensabili”
(come da dicitura contrattuale) che coincidono con i servizi minimi essenziali ... solo per fare un
esempio aggiungo che nel caso dell’Amministrazione Giudiziaria sono quelli relativi “all’assistenza alle
udienze nei processi con rito direttissimo o con imputati in stato di fermo o detenzione, ai
provvedimenti restrittivi della libertà personale; i provvedimenti cautelari, urgenti e indifferibili”
Espletate tutte le formalità per l’Assemblea occorre far venire il personale alle Assemblee, pertanto
dobbiamo darne massima diffusione.
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Non aspettiamoci che sia l’Amministrazione a dare pubblicità delle nostre assemblee, dobbiamo
provvedere noi, come?
Inviando la comunicazione e la documentazione alla Segreteria Generale per email
[email protected] (che provvederà a pubblicarla sul sito tra gli eventi);
Pubblicando la notizia sul sito del coordinamento;
Mandando una comunicazione per email al personale di tutti gli uffici della sede
Facendo, il giorno prima e/o la mattina stessa, volantinaggio ed il “porta a porta” negli uffici
In queste attività è opportuno, per la migliore riuscita, coinvolgere gli accreditati in tutti gli uffici e le
RSU elette nella nostra lista.
Vediamo le norme:
DIRITTO DI ASSEMBLEA
articolo 4 CCNQ 4/12/2017
1. I dipendenti pubblici hanno diritto di partecipare, durante l’orario di lavoro, ad assemblee sindacali
in idonei locali concordati con l’amministrazione per 10 ore annue pro capite senza decurtazione della
retribuzione, fatte salve le norme di miglior favore contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro
di comparto o di area.
2. Le assemblee, che riguardano la generalità dei dipendenti o gruppi di essi, possono essere indette
singolarmente o congiuntamente, con specifico ordine del giorno su materie di interesse sindacale e
del lavoro, dai soggetti indicati nell’art. 3 (Dirigenti sindacali), comma 1, lettere da b) ad e) o dalla RSU
unitariamente intesa.
3. La convocazione, la sede, l’orario, l’ordine del giorno e l’eventuale partecipazione di dirigenti
sindacali esterni sono comunicati per iscritto all’ufficio del personale almeno tre giorni lavorativi prima
della data richiesta per l’assemblea. Eventuali condizioni eccezionali e motivate che comportassero
l’esigenza per l’amministrazione di uno spostamento della data dell’assemblea devono essere da
questa comunicate per iscritto entro 48 ore prima alle rappresentanze sindacali promotrici.
4. La rilevazione dei partecipanti e delle ore di partecipazione di ciascuno all’assemblea è effettuata dai
responsabili delle singole unità operative e comunicata all’ufficio per la gestione del personale.
5. Nei casi in cui l’attività lavorativa sia articolata in turni, l’assemblea è svolta di norma all’inizio o alla
fine di ciascun turno di lavoro. Analoga disciplina si applica per gli uffici con servizi continuativi aperti
al pubblico.
6. Durante lo svolgimento delle assemblee nelle unità operative interessate deve essere garantita la
continuità delle prestazioni indispensabili, secondo quanto previsto dai singoli accordi di comparto o
area.
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DIRITTO DI ASSEMBLEA
articolo 2 CCNL integrativo 1998/01
1. I dipendenti del comparto hanno diritto a partecipare, durante l’orario di lavoro, ad assemblee
sindacali, in idonei locali concordati con le Amministrazioni, per n. 12 ore annue pro capite senza
decurtazione della retribuzione.
2. Le assemblee che riguardano la generalità dei dipendenti o gruppi di essi possono essere indette
con specifico ordine del giorno su materie di interesse sindacale e del lavoro:
- singolarmente o congiuntamente da una o più organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto
ai sensi dell’articolo 1, comma 6 del CCNQ del 7 agosto 1998 sulle prerogative sindacali.
- dalla R.S.U. nel suo complesso e non dai singoli componenti, con le modalità dell’articolo 8, comma 1
dell’accordo quadro sulla elezione delle RSU del 7 agosto 1998;
- da una o più organizzazioni sindacali rappresentative del comparto, di cui al primo alinea,
congiuntamente con la RSU;
3. Per quanto non previsto e modificato dal presente articolo resta ferma la disciplina del diritto di
assemblea prevista dall’articolo 2 del CCNQ 7 agosto 1998 sulle modalità di utilizzo dei distacchi,
aspettative e permessi nonché delle altre prerogative sindacali.
6. Durante lo svolgimento delle assemblee deve essere garantita la continuità delle prestazioni
indispensabili nelle unità operative interessate secondo quanto previsto dai singoli accordi di
comparto.
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ACCREDITI
Per poter svolgere l’attività sindacale negli uffici occorre essere “accreditati” ovvero occorre una
comunicazione agli uffici indicando i nominativi dei rappresentanti della Federazione.
Riporto uno stralcio della Circolare ARAN 27 maggio 2004 - Prot. 4260.
§ 3. L'accredito dei dirigenti sindacali (art. 10 del CCNQ del 7 agosto 1998)
“Alla contrattazione integrativa partecipano i dirigenti sindacali formalmente accreditati dalle
Organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL che si sta applicando.
E' importante che le Organizzazioni sindacali provvedano all'accredito dei propri dirigenti nei tempi
previsti (cfr. art 10 CCNQ del 7 agosto 1998 e CCNL di comparto) e nel caso in cui non lo facciano
l'Amministrazione ha il diritto di richiederlo, essendo questa non solo la condizione che permette di
formare la delegazione, ma anche di garantire la maggiore stabilità possibile della stessa, di favorire
corrette relazioni e lo sviluppo del confronto, nonché di evitare inutili conflitti.
L'accredito del dirigente sindacale deve avvenire da parte di tutte le Organizzazione sindacali di
categoria firmatarie del CCNL che si sta applicando, anche se nell'Amministrazione una di esse non ha
iscritti, rilevando a tale fine la circostanza della firma del CCNL e non la presenza di iscritti in quel
luogo di lavoro.
In questo caso l'Amministrazione dovrà richiedere, alla sede territoriale più vicina dell'Organizzazione
sindacale, l'accredito del dirigente per comporre la delegazione trattante nella contrattazione
integrativa.
Pertanto la trattativa si avvia con la convocazione nominativa dei singoli dirigenti appositamente
accreditati.
Non esistono norme contrattuali né di legge che pongano limiti alla individuazione da parte del
sindacato del proprio dirigente che può, quindi, essere un dipendente dell'Amministrazione
interessata o di altra Amministrazione o comunque un dirigente sindacale dell'organizzazione
firmataria del CCNL.
Unico vincolo per l'Amministrazione è che il dirigente sindacale sia accreditato dalla Organizzazione
sindacale che ne ha la titolarità ai sensi delle vigenti norme contrattuali.
I CCNL non prevedono nella delegazione trattante di parte sindacale la figura del "consulente", né la
presenza di altre figure oltre ai dirigenti sindacali accreditati.
Nulla vieta alle Organizzazioni sindacali, nella loro libertà, di modificare il nominativo del dirigente
accreditato, ma l'atto deve avere sempre carattere di formalità.
Sotto questo profilo la circostanza che alcune Organizzazioni sindacali di categoria siano composte da
più e diverse sigle sindacali (costituenti o affiliate) non ha alcun rilievo in quanto hanno titolo
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all'accredito esclusivamente le Organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL nella loro
accezione unitaria ed esatta denominazione indicata nel frontespizio dello stesso.
Non è pertanto necessario che l'Amministrazione proceda ad alcuna verifica se non quella che
l'Organizzazione sindacale che accredita il dirigente abbia la titolarità per farlo” (omissis)
§ 4. Il numero dei componenti delle delegazioni trattanti
Nessuna norma fissa il numero dei componenti delle delegazioni trattanti di parte sindacale e nessuna
imposizione può essere fatta in tal senso trattandosi, appunto, di una libera scelta.
Affinché lo svolgimento delle trattative sia semplice e snello, è comunque auspicabile che, prima del
loro inizio, le reciproche relazioni sindacali siano regolate attraverso protocolli locali. La natura di tali
protocolli è quella di fissare le regole di un operare comune per una migliore funzionalità delle
relazioni stesse e non anche di intervenire, con potere modificativo, sulla materia delle relazioni
sindacali, non disponibile per la contrattazione integrativa se non nei limiti ad essa demandati dai
CCNQ e dal CCNL.
La definizione dei protocolli locali è lasciata ai soggetti del luogo di lavoro che devono valutare
autonomamente le regole di correttezza e opportunità a cui improntare le relazioni sindacali, tenuto
conto dell'ampio spazio che i contratti quadro e di lavoro lasciano in ordine ai comportamenti da
tenere in sede di incontri sindacali.
Il sistema delle relazioni sindacali è, infatti, improntato ai principi di responsabilità, correttezza, buona
fede e trasparenza ed orientato alla prevenzione dei conflitti, principi che debbono essere condivisi tra
le parti.
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Tutti i Coordinatori Nazionali possono effettuare gli accrediti tramite il sito http://www.confintesafp.it
Userid e Password sono state comunicate dalla segreteria ai Coordinatori Nazionali nel caso in cui le
abbiate dimenticate chiedetele (e memorizzatele)
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Per essere accreditati occorre trasmettere al Coordinatore Nazionale o alla Segreteria Generale, la
scheda di richiesta accredito (il modello lo riportiamo nelle pagine successive). Se accolta, si procederà
alle comunicazioni agli uffici ed all’inserimento nel Data Base.
Ricordo che lo Statuto della Federazione (art. 10 co.9) prevede tra i compiti del Coordinatore
Nazionale: “E’ delegato ad accreditare i rappresentanti sul posto di lavoro dell’Amministrazione o Ente,
comunicandoli alla Segreteria Generale”.
Analogamente si dovrà procedere per revocare gli accrediti a coloro che non rappresentano più, per
vari motivi, la nostra Federazione.
E’ importante che la Banca Dati sia costantemente aggiornata pertanto se ci sono delle anomalie vi
invito a segnalarle a [email protected]
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CONSULTAZIONE BANCA DATI
Tutti i Coordinatori Nazionali, i Segretari di Federazione e i Coordinatori regionali e provinciali di
ciascun coordinamento possono consultare la nostra Banca Dati contenente i nominativi e recapiti di
tutti gli accreditati, suddivisi per territorio e coordinamento.
Userid e Password sono state comunicate dalla segreteria ai Coordinatori Nazionali ed ai Segretari
Regionali e Provinciali, nel caso in cui le abbiate dimenticate chiedetele (e memorizzatele)
ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI
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Le iscrizioni devono avvenire utilizzando l’apposito modello della Federazione Confintesa FP (riportati
di seguito e anche pubblicati sul sito http://www.confintesap.it )
Vanno utilizzati modelli diversi per i lavoratori del Comparto Funzioni Centrali, altri enti o pensionati .
L’iscrizione in originale deve giungere alla Ragioneria Territoriale dello Stato (RTS) o all’Ente pagatore
di riferimento:
1. via pec al MEF-RTS (Ragioneria Territoriale dello Stato) o all’Ente pagatore di riferimento, in
questo caso occorre allegare anche un documento di riconoscimento dell’iscritto (preferibile per
l’assenza dei costi e la tempestività).
2. Portandola di persona o tramite il Segretario di Federazione al MEF-RTS (Ragioneria Territoriale
dello Stato) o all’Ente pagatore di riferimento. In questo caso occorre fare una copia sia della lettera di
accompagnamento che delle iscrizioni sulla quale verrà apposto dalla RTS/Ente pagatore il timbro del
depositato. La copia con il timbro del depositato deve essere trasmessa per fax o email alla Segreteria
Generale o alla Segreteria del Coordinamento.
3. Spedirla alla Segreteria Generale in Corso Vittorio Emanuele II, 326 00186 Roma che provvederà ai
successivi adempimenti. Via fax o email purché sia accompagnata da un documento di
riconoscimento dell’iscritto per l’invio alla Ragioneria.
Il nuovo modello di delega contiene la cancellazione da altro sindacato e l’informativa obbligatoria
sulla privacy.
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DELEGA FUNZIONI CENTRALI
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DELEGA EPNE
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Roma, 17 ottobre 2018
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LETTERE E FLASH
Tutti i Coordinatori e Segretari, dal nazionale al provinciale, predispongono le comunicazioni e i flash
da inviare agli iscritti del proprio coordinamento/territorio.
Il prototipo della carta intestata ufficiale della Federazione è pubblicato anche sul sito, nell’area
riservata, unitamente a tutte le comunicazioni riservate ai dirigenti sindacali. Particolare attenzione
deve essere riposta all’utilizzo della corretta carta intestata e dei flash che NON devono riportare
riferimenti alla UGL.
Nello spazio della testata in alto a destra vi sarà la denominazione dell’organismo della Federazione
che scrive (Segretario Generale, Segretario Regionale Sicilia, Segretario Provinciale di Roma,
Coordinatore Nazionale, ecc.). Si possono utilizzare solo denominazioni corrispondenti esattamente
agli organismi previsti dal Regolamento della Federazione e non altre denominazioni di fantasia, con
elisioni o aggiunte.
I recapiti sono riportati a piè di pagina e dovranno essere riportati i recapiti ufficiali dell’organismo in
intestazione e non altri. Per maggiore chiarezza si precisa che:
• per i Coordinatori Nazionali sono le sedi sindacali assegnate dalle Amministrazioni, ovvero le sedi
che sono nella disponibilità del Coordinamento stesso,
• per il Segretario Generale, i componenti della Segreteria Generale, i Consiglieri, i Revisori dei Conti, i
Probiviri, la sede corrisponde alla sede legale della Federazione.
I Coordinamenti Nazionali, le Segreterie Regionali e Provinciali dovranno uniformare la comunicazione
sulla base di quella della Federazione nazionale, ovvero non dovranno essere intraprese iniziative
contrastanti con le iniziative di Federazione o non devono scriversi flash o lettere il cui contenuto
contrasta con altro di Federazione o con altre proprie.
Sembra un concetto banale e scontato ma ritengo opportuno ribadirlo perché l’esperienza mi ha
insegnato che non è così evidente come appare.
Le comunicazioni, debitamente personalizzate sulla base del Flash nazionale, dovranno essere datate e
numerate con propria numerazione, diversa dai Flash nazionali, inoltre dovranno contenere argomenti
di pertinenza del Coordinamento, della Regione o della Provincia.
Una copia dei flash sarà inviata preventivamente al Segretario Generale per il nulla osta prima
della diffusione, i flash più rilevanti dovranno essere pubblicati sul sito web del Coordinamento, della
Regione o della Provincia, se disponibile.
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Si darà maggiore diffusione ai flash inviando dei comunicati stampa alle maggiori agenzie nazionali. I
Coordinatori Nazionali dovranno inviare bozza del comunicato stampa che si vuole diffondere alla
email [email protected]
La nostra segreteria nazionale avrà cura di spedire i flash “filtrando” (in base al territorio) i destinatari,
se viene richiesto.
La posizione sindacale sulle varie vicende che interessano i comparti di competenza della Federazione
è espressa sul sito ufficiale www.confintesafp.it e, per quanto riguarda le singole Amministrazioni o
Enti, sui siti di terzo livello.
Per la trasmissione delle proprie comunicazioni la Segreteria Generale ha a disposizione una banca
dati sempre in crescita.
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Questo Kit e tutta la documentazione utile per l’attività sindacale verrà pubblicata nell’area riservata ai
dirigenti sindacali sul sito www.confintesafp.it