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IL LABORATORIO DI MATEMATICAL’orologio e il concetto di angolo.
Plesso “Anna Pardini” di Lajatico
dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini” di Capann oli
Prof. Anna Marchi
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L’obiettivo dell’attività è trovare uno strumento prati co e coinvolgente per far comprendere agli studenti il concetto di angolo .
Costruire, fare, osservare, ipotizzare e trovare possibili soluzioni senza che esse vengano fornite d al docente, permettono un’acquisizione dei concetti pi ùsolida e duratura .
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Quali tipi di competenza sviluppa?
Individuarestrategie appropriate per la risoluzione di problemi.
Argomentare cioèprodurre delle congetture relative all’interpretazione e spiegazione delle osservazioni effettuate
Costruire il significato di angolo.
Mettere in relazione le grandezze di tempo e angolo nell’orologio analogico.
Misurare angoli di varie dimensioni con metodi diversi.
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Quali modalità di lavoro per iragazzi?
Lavoro a piccoli gruppi, in modo che vi sia una miglior scambio di informazioni e opinioni.
Al termine del laboratorio un confronto che coinvolga tutti gli studenti.
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Qual è il ruolo dell’insegnante ?
Propone i problemi da risolvere.
Crea un ambiente di lavoro in cui gli alunni possono sentirsi tranquilli nell’argomentare le loro opinioni e irisultati.
Supporta nei momenti di difficoltà.
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Fasi dell’attività – Fase 1
Fare costruire un orologio analogico per gruppo e fare rappresentare diversi orari.
Domanda: “Cosa disegna via via la lancetta dei minuti durante i suoi spostamenti?”
Le risposte vanno discusse insieme fino ad arrivare ad una definizione concordata di angolo che si basa sul concetto di rotazione di due semirette.
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Fasi dell’attività – Fase 1
(l’angolo è una figura dinamica e non statica, come invece spesso viene considerata)
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Fasi dell’attività – Fase 2
Per costruire il significato di angolo, il passaggio dal
micro al macro e viceversa è importante, per cui si
propongono alcune attività operative.
(la grandezza di un angolo non dipende dalla lunghe zza dei suoi lati
ma dalla sua ampiezza)
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Fasi dell’attività – Fase 2
I «MEGA» angoli Con due corde, disegnare per terra un angolo
Domanda: “qual è l’angolo più grande?”
Risposta degli alunni: “Quello dove ci stanno più bimbi dentro!”
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Fasi dell’attività – Fase 2
Angoli trasportati
Come fare per appendere alla parete l’angolo disegnato in terra? È importante che gli angoli decalcati e poi ritagliati siano “grandi”.
Concetto : l’angolo non è formato solo dai lati ma èanche tutto lo spazio compreso tra di essi.
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Fasi dell’attività – Fase 2
Riduzione degli angoli
Trovare un modo per testimoniare sul cartellone il lavoro fatto.
Come facciamo a rappresentare gli angoli che abbiamo appeso su un solo cartellone?
Concetto : la grandezza di un angolo non dipende dalla lunghezza dei suoi lati ma dalla sua ampiezza
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Fasi dell’attività – Fase 2
Angoli decapitati
Dare ai ragazzi degli angoli mozzati, senza vertice. Chiedere che li incollino sul quaderno, che li completino.
Concetto : i lati di un angolo sono due semirette che hanno l’origine in comune
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Fasi dell’attività – Fase 2
Confronto di angoli
Proporre una serie di angoli di diverse ampiezze, con lati di diverse lunghezze, da ordinare dal più ampio al meno ampio o viceversa.
Concetto : per ordinare degli angoli bisogna considerare l’ampiezza e non la lunghezza dei lati.
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Fasi dell’attività – Fase 2
Confronto di angoli a distanza
Dare un solo angolo, in carta da lucido, per ogni
gruppo, righelli o altri strumenti di misura presenti i n
classe. Stabilire a quale gruppo è stato dato l’angolo
più ampio. Non ci si può spostare dal proprio banco
per sovrapporli.
Cosa comprende : è necessario avere uno strumento per misurare.
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Conclusioni
Gli aspetti più interessanti dell’esperienza hanno riguardato la partecipazione degli studenti. Essi hanno infatti partecipato attivamente e in modo costruttivo apportando opinioni e idee.
Inoltre il lavoro in piccoli gruppi ha facilitato lo scambio di opinioni e ogni studente ha avuto un ruolo partecipando attivamente e non rimanendo escluso dall’attività.