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IL MICROSCOPIO Fino dai tempi antichi si sapeva che specchi ricurvi e sfere cave di vetro piene di acqua potevano ingrandire gli oggetti L’uso di pezzi di vetro lavorato per migliorare la vista è documentato in un dipinto del 1352 che ritrae due alti prelati intenti ai loro studi grazie a delle lenti Tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 gli occhiali da vista diventano così diffusi da essere venduti da negozi ed ambulanti

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Page 1: IL MICROSCOPIO Fino dai tempi antichi si sapeva che specchi ricurvi e sfere cave di vetro piene di acqua potevano ingrandire gli oggetti Luso di pezzi

IL MICROSCOPIO

Fino dai tempi antichi si sapeva che specchi ricurvi e sfere cave di vetro piene di acqua potevano ingrandire gli oggettiL’uso di pezzi di vetro lavorato per migliorare la vista è documentato in un dipinto del 1352 che ritrae due alti prelati intenti ai loro studi grazie a delle lenti

Tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 gli occhiali da vista diventano così diffusi da essere venduti da negozi ed ambulanti

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Non erano tuttavia ancora conosciute le leggi fisiche dell’ottica e le lenti venivano elaborate da sapienti artigiani solo per correggere i difetti della vista

Il primo ad impiegare sistemi di lenti a scopo scientifico fu Galileo, che realizzò il suo primo cannocchiale nel 1609

Grazie anche al successo del cannocchiale nel corso del ‘600 vengono realizzati i primi microscopi (dal greco “vedere ciò che è piccolo”)

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Nel 1661 Marcello Malpighi individuò i capillari, i microscopici vasi sanguigni ( “simili a un capello”) che uniscono le vene con le arterie nei tessuti animali

Nel 1665 l’inglese Robert Hooke pubblicò il “Micrographia”, libro di osservazioni microscopiche in cui descrive la struttura di una sezione sottile di sughero ove si osservano minuscole cellette rettangolari, che egli battezzò cellule (piccole stanze)

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Per aumentare l’ingrandimentoi primi microscopisti impiegavano microscopi composti, dotati di oculare e obiettivo

I difetti di costruzione delle lenti sfuocavano però i particolari più piccoli

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Nel 1675 l’olandese Leeuwenhoek realizza un microscopio ad una sola lente, talmente piccola da essere priva di difetti

Con questo strumento, capace anche di 200 ingrandimenti, vede i globuli rossi del sangue ed i microrganismi che vivono nell’acqua stagnante (protozoi)

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Nel 1820 vengono realizzati microscopi di nuovo tipo, molto più capaci dei precedenti di rilevare a forti ingrandimenti i particolari più piccoli

Ciò apre la strada alle grandi scoperte della microscopia dell’800

Nonostante ciò, nel 1773 Otto Muller riesce a descrivere i batteri (10 volte più piccoli dei protozoi)

Per il resto del ‘700 la microscopia langue, perché i microscopi del tempo hanno raggiunto i limiti della loro efficienza