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Corso di formazione sul paesaggio – Edizione 2016 xxxxxxxxxxxxx IL PAESAGGIO NELLA PIANIFICAZIONE A SCALA REGIONALE Approcci e pratiche a confronto ing. piva alberto | Verona | 06 05 2016

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Corso di formazione sul paesaggio – Edizione 2016

xxxxxxxxxxxxx

IL PAESAGGIO NELLA PIANIFICAZIONE A SCALA REGIONALE

A p p r o c c i e p r a t i c h e a c o n f r o n t o

ing. piva alberto | Verona | 06 05 2016

L’attività di bonifica interessa la totalità del territorio della pianura della Regione del Veneto, dal Lago di Garda al Tagliamento, comprendendo anche i rilievi collinari dei Colli Euganei e dei Colli Berici, per una superficie complessiva di oltre 1.150.000 ettari e una rete idraulica dello sviluppo di quasi 26.000 km. Accanto all’attività di bonifica, che garantisce condizioni di sicurezza idraulica al territorio, viene esercitata dai Consorzi di bonifica la attività di irrigazione, che garantisce una maggior sicurezza di reddito al mondo agricolo attraverso la migliore distribuzione delle risorse idriche. Tale attività viene compiuta attraverso la gestione della rete irrigua di oltre 18.000 km, in parte ad uso misto di bonifica e di irrigazione. Nel territorio regionale sono attivi 10 Consorzi di bonifica di primo grado, recentemente istituiti in applicazione alla legge regionale n. 12/2009, assieme a un solo Consorzio di 2° grado, aventi funzioni prevalentemente irrigue. La medesima legge regionale, confermando i ruoli tradizionali della attività di bonifica sopradescritti, che nel Veneto risultano particolarmente gravosi e complessi per l’estendersi dell’urbanizzazione, sotto la sollecitazione di eventi di pioggia sempre più intensi e di elevati apporti meteorici, ha esteso la sfera di interesse di tale attività alla gestione e valorizzazione del patrimonio idrico, alla tutela del paesaggio e della biodiversità, alla estensione delle produzioni energetiche e alla conservazione degli specchi acquei vallivi e lagunari.

Testo tratto dal sito della Regione Veneto

Bonifica del Territorio

Se oggi il nostro territorio ci appare in gran parte “asciutto”, questo è dovuto soprattutto alla garanzia del costante funzionamento del sistema di bonifica. La salvaguardia del territorio, fondata sulla quotidiana attività di gestione e manutenzione delle opere che Stato e Regione hanno affidato al consorzio di bonifica, ha un costo che ricade, pressoché totalmente, sui privati proprietari di immobili agricoli e urbani, in misura proporzionale al beneficio ricavato dalle opere e dall’attività di bonifica.

#normativa di riferimento

Legge R.V. n. 12 del 8 maggio 2009 Nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio RD 8.05.1904, n. 368 Regolamento sulle bonificazioni delle paludi e dei terreni paludosi RD 25.07.1904, n. 523 Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie Delibera n. 3260 del 15.11.2002 la Regione affida ai Consorzi di Bonifica, in delegazione, la gestione amministrativa dei corsi d‘acqua pubblici, nonché le funzioni di polizia idraulica.

Per tutti gli interventi di trasformazione territoriale che possono comportare una modifica alla risposta idraulica del territorio od un alterazione del regolare deflusso delle acque, il Consorzio di Bonifica rilascia il proprio parere tecnico (tombinamenti, accessi carrai. Ecc..) od idraulico (lottizzazioni, interventi diretti ecc…) da allegare ai documenti da presentare alle Amministrazioni competenti al rilascio del titolo abilitativo. Interventi di trasformazione territoriale complessi, quali d’esempio lottizzazioni, nuove viabilità ecc.., che comportano un incremento di impermeabilizzazione superiore a mq 1.000, devono essere corredati da una dettagliata Relazione di Compatibilità Idraulica che dimostri l’invarianza idraulica dell’area oggetto di trasformazione. Le Relazioni di Compatibilità Idraulica, dovranno essere redatte secondo i criteri stabiliti dalla D.G.R. 1322/2006 e s.m.i., imponendo un Tempo di Ritorno di 50 anni

LE RETI ED I NODI La rete di bonifica un CORRIDOIO

funzionale alle relazioni del territorio

NODI / manufatti Reti/ corsi d’acqua

spazi

EVENTI STRAORDINARI

PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE

AZIONE

#PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE

AZIONE

MANUTENZIONE DEI CORSI D’ACQUA

Una gravissima difficoltà di carattere tecnico è dovuta alla presenza, in luoghi non idonei, di insediamenti, recinzioni, siepi e alberature che, a volte, impediscono qualsiasi tipo di operatività.

DATI METEO E GESTIONE DELLA RETE IN TEMPO REALE

Sistema di telecontrollo dei livelli di regolazione dei manufatti

PREVENZIONE #PROGRAMMAZIONE

AZIONE

i piccoli fossati: nel 1945 ...

… oggi

SCARSA PULIZIA DEGLI SCOLI PRIVATI

Valle

Monte

Valle

Monte

ASSENZA DELLE SCOLINE PRIVATE

Le strade in assenza di volume invaso nelle campagne diventano

dei canali di scolo

Una campagna ben regimata può accogliere, durante gli eventi di pioggia, Fino 300 m3 di acqua per ettaro, in scoline e capofossi.

TERRENI AGRICOLI: VOLUME MEDIO D’INVASO NEL 1945: 300 m³/ha VOLUME MEDIO D’INVASO OGGI: 150 m³/ha

SI SONO PERSI 150 m³/ha CIOE’ LA POSSIBILITA’ DI TRATTENERE 15 mm D’ACQUA

REGOLAMENTI DI PULIZIA RURALE ED ORDINANZE DEL SINDACO

Territorio di Bovolone nel 1945

Figura 2 - Territorio di Bovolone oggi

Territorio di Bovolone nel 2014

LE SUPERFICI URBANIZZATE generano un deflusso d’acqua 10 volte superiore

INVARIANZA IDRAULICA Nel 2002 nel Veneto è stata introdotta un legge

che impone la realizzazione di sistemi di invaso per evitare l’aumento di deflusso causati dall’impermeabilizzazione del suolo

PREVENZIONE PROGRAMMAZIONE

#AZIONE

EVENTI ESTREMI SI VERIFICANO SEMPRE PIU’ SPESSO

Confronto fra le serie temporali SINM (1951-1980) e le serie temporali ARPAV (1990 – 2015)

Bovolone , via Crosare - 2010

Bovolone , fiume Menago in fase di tracimazione- 2010

Vasca di laminazione

Loc. Montagne

Vasca di laminazione Loc. Crosare

Planimetria interventi per la risoluzione dei problemi a Bovolone

Volume della vasca: 19.200 mc

Altezza massima di invaso 1.15 mt Portata massima in arrivo 3,800 mc/s Portata massima allo scarico

0,650 mc/s Superificie occupata:

28.344 mq

Vasca Loc. Montagne

Vasca di laminazione sul colettore Canossa per la protezione del centro urbano di Cerea. (Prevista all’interno del Paleoalveo del fiume. Volume 200.000 mc) E’ prevista una servitù di allagamento

Scolo Canossa– Loc. Campi di Su (06.02.2015)

Cassa di laminazione Rese Pio X (Treviso)

Consorzio di Bonifica Piave

Oasi Cà di Mezzo Comune di Codevigo (PD)

Consorzio di Bonifica Adige Euganeo

L’IRRIGAZIONE

L’ agricoltura risente, in modo notevole, dell’ambiente fisico originario e della presenza o meno dell’irrigazione. Nell’ultimo ventennio si è manifestato un crescente bisogno di acqua per l’irrigazione e per le maggiori superfici investite a cui fanno riscontro, purtroppo, gravi difficoltà dovute alla carenza, sempre più avvertita, della risorsa disponibile. La risorsa idrica disponibile ed utilizzabile a fini irrigui è fornita dai corsi d’acqua fluenti ai margini dei comprensori consortili dai corsi d’acqua naturali e artificiali scorrenti all’interno del comprensorio stesso. Una consistente utilizzazione irrigua delle acque sotterrane viene fatta dopo la riemersione della falda freatica lungo la fascia delle risorgive. Cospicui sono anche i prelievi d’acqua dal sottosuolo che avvengono, in genere, mediante pozzi tubolari gestiti direttamente dai privati. Le acque di scolo e di risorgiva vengono trasferite utilizzando la fittissima rete di canali, naturali o artificiali, costituente una idrografia avente, sostanzialmente, andamento da nord a sud che, per quanto possibile, concilia le diverse necessità di scolo, di irrigazione e nel passato, in qualche caso, anche industriali. Tale rete è stata in gran parte realizzata in epoche diverse e successivamente adattata alle varie condizioni di utilizzo e di distribuzione. L’irrigazione consente di incrementare la produzione, permette anche di migliorarne la qualità e di differenziare gli orientamenti colturali, ponendo l’azienda agricola in grado di svolgere un’attività imprenditoriale. L’impinguamento dei canali concorre a mantenere umido il suolo a vantaggio di tutta la vegetazione, con un beneficio ambientale a favore di tutti.

Paesaggio(agrario(tra(Corte(Bianchi(al(Bosco(e(Corte(del(Vescovado(a(Bovolone(

LE PISTE CICLABILI LUNGO I CORSI D’ACQUA Connessione tra l’urbano e i manufatti di bonifica

Il problema delle protezioni lungo i corsi d’acqua

RECUPERO DEI MANUFATTI DELLA BONIFICA Il tema del vincolo paesaggistico

Prima

Dopo

Rivestimento del nuovo manufatto in mattoni Prescrizione della sovraintendenza beni architettonici

Manufatto Sostegno Borghesana Fiume Tregnon - Casaleone

Nuovo Manufatto Sostegno Borghesana Realizzato a valle dell’attuale in cls colorato

IL PROBLEMA IDRAULICO Occasione per il recupero multifunzionale di un manufatto

MANUFATTO IDRAULICO SOSTEGNO GANGAION Ronco all’Adige (Vr) – Consorzio di Bonifica Veronese

MANUFATTO IDRAULICO SOSTEGNO GANGAION Ronco all’Adige (Vr) – Consorzio di Bonifica Veronese

Una nuova destinazione d’uso Nella foto: Lezioni di Paesaggio 2014 –

IUAV – Osservatorio del paesaggio della Pianura Veronese

Grazie per l’attenzione