il pentolaio matto tra i gestori delle meraviglie

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IL PENTOLAIO MATTO TRA I GESTORI DELLE MERAVIGLIE ...cosa vuol dire santificare un gestore...

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Economy & Finance


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IL PENTOLAIO MATTO TRA I GESTORI DELLE MERAVIGLIE

...cosa vuol dire santificare un gestore...

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Mettiamo a soggetto chi vende gestori come il “migliore venditore di pentole” (citando e omaggiando le parole di un amico): il pentolaio matto, che vive nel paese dei gestori delle meraviglie. Speriamo che si svegli, ma nell’attesa completiamo le sue mezze verità preconfezionate. I migliori gestori non sono per sempre, questa è

l’unica verità ragionevole: guardare le loro performance brillanti (definite tali solo ex post) degli ultimi periodi, non è certo sintomo di invincibilità. I risultati che

classificano un gestore come “il migliore”, troppo spesso nascondono un’altra parte di storico non propriamente positiva. Questo accade perché ovviamente la strada più facile della vendita è quella a senso unico delle “performance delle meraviglie”… Da

qui, i “gestori delle meraviglie”, che sempre tali non sono stati e non saranno. Lo specchietto retrovisore ti mostrerà sempre quelli che spiccano di più (solo ex post)…

ma dove sono i meriti e i miracoli del consulente? Che grado di intelligenza sovrumana occorrerà mai per questo tipo di fund selection? Tutti ci orientiamo verso i gestori che hanno le migliori performance, ma il criterio di ponderazione e di scelta

con relative indicazioni da dare a riguardo, è quello che fa la differenza! Abbiamo analizzato l’intera serie storica a del MS Global Opportunity EUR Acc A, partito dal

marzo 2011. E’ vero che negli ultimi 3 anni questo fondo ha battuto bene il benchmark, ma se si volessero analizzare i 3 ancora precedenti? Si sarebbe trovato

davanti questo grafico:

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Vedendo la partenza di questo fondo, abbiamo difficoltà a credere che sia proprio lui… il santo fondo. Eppure è così. Con un’efficacia annuale sul benchmark del

42,256% dei suoi primi tre anni, contro il 72,520% degli ultimi tre, è logico sottolineare come un gestore qualunque (non soltanto quello analizzato), si

caratterizza per le sue fasi altalenanti in merito alle sue abilità gestionali. Per sottolineare meglio il concetto del “quando meno te l’aspetti”... pubblichiamo

l’intero storico:

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Ci sembra di capire che il pentolaio matto utilizzi gli ultimi tre anni di performance di un fondo per capire quanto sia infallibile… A noi basta posizionarci proprio nel 2014 per guardarci indietro, come fa adesso lui, per capire che questo non è sempre stato un

“gestore delle meraviglie” e che di punto in bianco dalle stalle ha puntato alle stelle… Per legge d’inverso, noi sottolineiamo che in un attimo si può cadere dalle stelle alle

stalle… e chi si fa male non è certo il pentolaio matto, ma il cliente che gli sta dietro e che si trova incantato dagli specchietti retrovisori...ops, pardon, specchietti per le

allodole! Il pentolaio si affanna a vendere gestori con pubblicità monodirezionale come fossero davvero pentolame in acciaio inox 18/10 con fondo di cottura uniforme… il

problema è che il passato santificato, è solo per i nostalgici che desiderano ciò che non possono avere. Il pentolaio matto sceglie i gestori delle meraviglie con criteri di astratta speranza e non con strumenti scientifici a basso margine di errore, com’è corretto che si faccia. Ma vallo a spiegare a chi non sa cosa vende e a chi lo vende… gli consigliamo

caldamente di iniziare una carriera con le pentole, magari lì può trovare l’efficienza eterna che il fondo (quello finanziario, non di cottura!) non può garantirgli.

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Tuttavia al fine di rendere inequivocabile il nostro pensiero (i numeri non mentono mai), da fonte NoRisk indichiamo la formula che serve per

stabilire l’attendibilità dei bravi gestori del passato. Questo perché per chi investe oggi non ha alcuna importanza il passato, ma quanto tempo occorre per poter affermare con una ragionevole certezza (ad esempio

con un margine di errore del 5%) che il rendimento superiore dimostrato (nel caso del fondo in questione è 5,548% annuo sull’etf) sia frutto di abilità sistematiche e non del caso. In genere, questo periodo non può essere più lungo dell’orizzonte temporale previsto; anche perché un

investitore dopo 10 anni non può scoprire di avere sbagliato gestore. La formula (1,64*dev.st/Alfa)^2 ci dice che occorrono oltre 27 anni

all’investitore per stabilire che il gestore scelto è attendibile ovvero oltre 3 volte il suo orizzonte temporale dell’investimento… auguri e auguri a

chi crede alle favole dei bravi gestori per sempre.