il piano di zona per il benessere e la salute...

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COMUNE DI CITTA’ DI COMUNE DI COMUNE DI CAMPOGALLIANO CARPI NOVI SOLIERA IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011 DISTRETTO N. 1 DI CARPI – ASL MODENA UNIONE TERRE D’ARGINE COMUNE DI CAMPOGALLIANO COMUNE DI CARPI COMUNE DI SOLIERA COMUNE DI NOVI PIANO ATTUATIVO 2011 ALLEGATO B

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COMUNE DI CITTA’ DI COMUNE DI COMUNE DI CAMPOGALLIANO CARPI NOVI SOLIERA

IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009- 2011

DISTRETTO N. 1 DI CARPI – ASL MODENAUNIONE TERRE D’ARGINE

COMUNE DI CAMPOGALLIANOCOMUNE DI CARPI

COMUNE DI SOLIERACOMUNE DI NOVI

PIANO ATTUATIVO 2011

ALLEGATO B

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Indice

SCHEDE INTERVENTO - DECLINAZIONE DEL PROGRAMMA ATTU ATIVO PER L’ANNO 2011

• RESPONSABILITA’ FAMILIARI, CAPACITA’ GENITORIALI, PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI1. COUNSELING FAMILIARE: ASCOLTO, CONSULENZA E SOSTEGNO ALLA COPPIA E ALLA FAMIGLIA CON FIGLI. pag. 62. SOSTEGNO ALLE FUNZIONI GENITORIALI E ALLE RELAZIONI GENITORI-FIGLI. pag. 93. MAMME OLTRE IL BLU pag. 144. SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITÀ DI CURA A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI E pag. 17

DEI NUCLEI MONOGENITORIALI 5. PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIONE DEI TEMPI DI VITA E LAVORO pag. 206. CENTRO PER LE FAMIGLIE pag. 267. ATT. PROMOZIONALI E FORMATIVE A SOSTEGNO DELLA BANCA DEL TEMPO DI CARPI pag. 308. SCEGLIERE DI SCEGLIERE : PRESA IN CARICO INTERSERVIZI DELLE GRAVIDANZE CON RISCHIO PSICOAFFETTIVO

pag. 339. INSIEME PER CRESCERE - INTERVENTI EDUCATIVI TERRITORIALI PER BAMBINI E PRE-ADOLESCENTI pag. 3610. UNA NUOVA AZIONE DI PREVENZIONE DEL DISAGIO SCOLASTICO: IL MENTORING pag. 3911. INTERVENTI SOCIO-EDUCATIVI RIVOLTI A RAGAZZI PREADOLESCENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

pag. 4412. “CITTA’ AMICHE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI” pag. 4913. PROGETTO AFFIDO FAMILIARE pag. 5514. ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE: CORSI DI PREPARAZIONE ALL’ADOZIONE E GRUPPI DI SOSTEGNO

POST-ADOZIONE DI CUI AL PROGRAMMA PROVINCIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI TUTELAE ACCOGLIENZA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA ANNO 2011 pag. 59

15. INTERVENTI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA A TUTELA DEI MINORI pag. 6316. QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CONNESSI ALL’ACCOGLIENZA EXTRAFAMILIARE DEI MINORI: FONDO DISTRETTUALE A SOSTEGNO DELL’’INSERIMENTO EXTRAFAMILIARE DI BAMBINI ED ADOLESCENTI TEMPORANEAMENTE ALLONTANATI DALLE PROPRIE FAMIGLIE . pag. 66

• POLITICHE A FAVORE DEI GIOVANI17. POTENZIAMENTO E CONSOLIDAMENTO DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE pag .70

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• ANZIANI18. STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI pag .7419. PROGETTI ASSISTENZIALI INDIVIDUALI PRESSO STRUTTURE NON CONVENZIONATE (EX P.TO 5 DGR N. 1378/99) pag. 7720. RICOVERI TEMPORANEI E DI SOLLIEVO pag. 8021. STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI PER ANZIANI pag. 8322. ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI CONNESSI pag 8623. ASSISTENZA DOMICILIARE: PROGRAMMA DIMISSIONI PROTETTE pag. 8924. ASSISTENZA DOMICILIARE: ATTIVITA’ RIVOLTE AI GRUPPI pag. 9225. ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI pag. 9526. SERVIZI DI PROSSIMITÀ pag. 9827. POTENZIAMENTO PUNTI UNICI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI/SERVIZI E PERCORSO PRESA IN CARICO pag .101

• DISABILI28. STRUTTURE RESIDENZIALI DI ALTO LIVELLO (Centro socio-riabilitativo l’Abbraccio e strutture fuori distretto) pag. 10529. STRUTTURE RESIDENZIALI DI LIVELLO MEDIO (Com. alloggio, gruppi appartamento, resi. prot.) pag. 10830. RESIDENZIALITA’ DISABILI GRAVISSIMI (DGR. 2068/04) pag. 11131. ACCOGLIENZA TEMP. DI SOLLIEVO IN STRUTTURE RESIDENZIALI PER DISABILI pag. 11432. STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI PER DISABILI (Centro socio-riabilitativi diurni e centri socio occupaz.) pag. 11733. ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI CONNESSI pag. 12034. INTERVENTI PER LA MOBILITA’ PRIVATA DELLE PERSONE CON GRAVE DISABILITA’ pag. 12335. ASSEGNO DI CURA DISABILI CON HANDICAP GRAVE E CONTRIBUTO AGG. PER ASSISTENTI FAMILIARI pag. 12636. ASSEGNO DI CURA GRAVISSIME DISABILITA’ ACQUISITE (DGR 2068/04) pag. 129

• POLITICHE A SOSTEGNO DEL REINSERIMENTO SOCIALE DELLE DIPENDENZE E DI ALTRE FORME DI DISAGIO37. PREVENZIONE DEL DISAGIO pag. 133

• IMMIGRATI STRANIERI38. AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI pag. 13839. TAVOLO PER L’IMMIGRAZIONE – PARTECIPAZIONE DELL’ASSOCIAZIONISMO E PERCORSO VERSO LA CONSULTA PER L’IMMIGRAZIONE pag. 142

• POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE40. PERCORSI DI AVVIAMENTO AL LAVORO pag. 14641. MICROCREDITO pag. 15042. MARKET SOLIDALE - LA CITTA’ NON SPRECA pag. 15343. BANDO IN FAVORE DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ pag. 156

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4

• SPORTELLO SOCIALE44. PROMOZIONE E SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALE pag. 160

• UFFICIO DI PIANO45. UFFICIO DI PIANO – STRUMENTO TECNICO PER LA GOVERNANCE LOCALE pag. 165

• INTERVENTI TRASVERSALI PER ANZIANI E DISABILI46. PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVENZIONE PER I SOGGETTI FRAGILI pag. 16947. SERVIZI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO – CONTRIBUTI DEL FNNA PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO E PER L’AUTONOMIA DELL’AMBIENTE DOMESTICO (ART.10 LR 29/97) pag. 17248. SERVIZI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO – SERVIZIO DI CONSULENZA DEI CENTRI PROVINCIALI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO pag. 175

FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PIANO ATTUATIVO 2011 pag. 178

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RESPONSABILITA’ FAMILIARI, CAPACITA’ GENITORIALI, P ROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI

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La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari x

infanzia eadolescenza □

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza□

X

COUNSELING FAMILIARE: ASCOLTO, CONSULENZA E SOSTEGN O ALLA COPPIA E ALLA FAMIGLIA CON FIGLI .

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 1

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INTERVENTO/PROGETTO:COUNSELING FAMILIARE: ASCOLTO, CONSULENZA E SOSTEGN O ALLA COPPIA E ALLA FAMIGLIA CON FIGLIProgetto in continuità con l’anno 2010.

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE : Offrire alle coppie e famiglie unospazio di consulenza per affrontare situazioni di difficoltà relazionali o momenti di crisi legati alle tappe del ciclo vitale della famiglia o a momenti dicambiamento familiare.1.Soggetto capofila

dell’intervento

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare incaso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referente

dell’intervento

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 241012 CARPI (MO)Telefono 059-649.619 Fax 059-649.620e-mail: [email protected]

4. Destinatari Coppie e famiglie con figli

5. EventualiInterventi/politicheintegrate collegate

Il progetto è connesso con l’attività del Centro per le famiglie a sostegno della genitorialità e al servizio di Mediazione familiareper genitori separati inoltre si integra con gli interventi del Servizio di psicologia del Consultorio Familiare Ausl

6. Azioni previste

- Consolidamenro dell’attività di Counseling familiare. La consulenza familiare è uno spazio di consulenza (individuale o dicoppia),dove affrontare i problemi e le difficoltà che normalmente si incontrano nella vita di coppia per rielaborarli , percercare di capirli e per affrontarli in modo costruttivo.E' un intervento mirato e breve nel tempo che prevede 5/6 incontri con un Consulente familiare. La consulenza, per suacaratteristica, è un intervento di sostegno circoscritto nel tempo e può anche accompagnare l’utente informandolo sulla retedi servizi e facilitandone l’accesso ai servizi specialistici. Non prevede la presenza dei figli

- La consulenza familiare è rivolta a coppie o singoli con figli o senza figli ( ad es. neo coppie) in crisi per incomprensioni,conflitti, mancanza di comunicazione col partner e difficoltà di convivenza o che si trovino di fronte ad eventi importanti dellavita familiare: la decisione di vivere insieme, il diventare genitori, i rapporti con le famiglie allargate,, svincolo edemancipazione dei figli, separazione, lutti …)

- Raccordo con il servizio di psicologia del Consultorio Familiare per l’invio e presa in carico delle situazioni che necessitanoun trattamento psico-terapeutico.

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8

- Monitoraggio e valutazione in collaborazione con Ausl-Consultorio Familiare e Servizio di Psicologia

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

- Centro per le Famiglie del’Unione delle Terre d’Argine- Ausl-Consultorio Familiare Servizio di Psicologia

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

N.1 Psicologa

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Risultato atteso: Coinvolgimento nel counseling di entrambi i membri della coppia/famigliaIndicatore: N. consulenze individuali, di coppia e familiari

- Risultato atteso: Accesso alla consulenza di problematiche legate a momenti di crisi della coppia e difficoltà familiari legate aicambiamenti fisiologici del ciclo vitale della famiglia.

indicatore : Tipologia di problematiche presentate al counseling

- Risultato atteso: Utilizzo della consulenza come intervento di ascolto e consulenza di primo livelloIndicatore : N. consulenze e loro durata

- Risultato atteso: Invio e presa in carico da parte dei servizi Ausl ( in particolare Servizio di psicologia Consultorio Familiare)delle situazioni che necessitano di presa in carico psicoterapeuticaIndicatore: N coppie/persone inviate Ausl e N. prese in carico sanitarie

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosociale locale+ Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altri fondi

di cui risorseregionali (pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare10. Piano

finanziario:

euro 14.500,00 3.500,00 11.000,00

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SOSTEGNO ALLE FUNZIONI GENITORIALI E ALLE RELAZIONI GENITORI-FIGLI

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 2

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza x

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani x

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza□

X

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INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO ALLE FUNZIONI GENITORIALI E ALLE RELAZIONI GENITORI-FIGLI (in continuità con il precedente annoscolastico)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE1- Offrire momenti formativi per genitori sulle tematiche educative al fine di potenziare la funzione educativa della famiglia e di favorire l’acquisizione,

da parte dei genitori, di capacità di comprensione della complessità delle situazioni educative ed atteggiamenti adeguati ai nuovi problemi e ai nuovistili di vita familiari.

2- Favorire la comunicazione genitori-figli e migliorare la capacità di dialogo dei genitori.3- Aiutare i genitori ad assumere un ruolo educativo non sostitutivo rispetto alle atre agenzie educative assumendo un ruolo di guida autorevole ed

evitando l'autoritarismo o il permissivismo.4- Rafforzare le competenze genitoriali con lo scambio ed il confronto tra i genitori sui temi educativi per prevenire situazioni complesse.5- Favorire l'integrazione dei sistemi informativi dei 4 Comuni e dell'Asl e tra questi e le scuole mettendo in rete le diverse risorse e competenze

esistenti e garantire una maggiore omogeneità su tutto il territorio dell’Unione.6- Facilitare l’integrazione delle famiglie straniere con il sistema scolastico territoriale per prevenire situazioni a rischio di emarginazione sociale dei

bambini e adolescenti che frequentano le scuole.7- Favorire il consolidamento sul territorio della Comunità Educante (scuole, famiglie, istituzioni, servizi territoriali, privato sociale, etc.) attraverso il forte

coinvolgimento ed il protagonismo delle famiglie nella valorizzazione di concreti processi di corresponsabilità sui problemi socio-educativi el’implementazione di percorsi condivisi e cooperativi di prevenzione e contrasto al disagio sociale e relazionale dei bambini e degli adolescenti.

1. Soggetto capofiladell’intervento (Comune,forma associativa, Ausl,…)

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale, specificare incaso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referentedell’intervento: nominativoe recapiti

PAOLA SACCHETTI, Responsabile Coordinamento Pedagogico e progetti educativi Unione Terre d’argineTel: 059 649711; e-mail: [email protected]

4. Destinatari Circa 3.000/3.500 genitori di tutto il territorio delle Terre d’Argine, pari circa ad un 15-20% dei genitori residenti

5. Eventualiinterventi/politicheintegrate collegate

� Le attività programmate dal Centro per le Famiglie (Settore Sociale) per il sostegno alla genitorialità es. consulenzaeducativa; corsi; mediazione familiare…;

� Progetto di rete distrettuale “Sbulloniamoci” con azioni formative, laboratoriali sia nelle classi sia nell’extrascuola, rivolto

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in particolare a adolescenti delle scuole secondarie di primo grado di tutto il territorio dell’Unione per prevenire il “disagioda relazione”

� Progetti provinciali e regionali per la valorizzazione dell’autonomia e l’arricchimento dell’offerta formativa nelle scuole ditutto il territorio dell’Unione

� Il Patto per la Scuola tra Unione Terre d’Argine e Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie Statali e Paritarie deiComuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera riguarda, tra l’altro i seguenti specifici ambiti coerenti conl’iniziativa in oggetto: a) la promozione dell’agio e le politiche di inclusione (cfr. art. 9): prevenzione e contrasto deldisagio da relazione e del bullismo; progetti per l’integrazione della popolazione nomade; azioni di contrastoall’evasione, alla dispersione scolastica e prevenzione del disagio; progetti di sostegno alla funzione genitoriale; ilraccordo tra progetti di inclusione scolastici ed extrascolastici; b) l’educazione interculturale e integrazione dei ragazzi/estranieri e delle loro famiglie (cfr. art. 10); c) l’arricchimento dell’Offerta Formativa e sostegno all’eccellenza; lavalorizzazione del merito; la qualificazione delle specificità territoriali (cfr. art. 11); d) le relazioni intersettoriali edinteristituzionali per sostanziare tutti gli obiettivi del Patto (cfr. art. 14).

6. Azioni previste

� Lavoro della Commissione "Sostegno genitorialità" prevista dal Patto per la Scuola, (formata da insegnanti,rappresentanti dei genitori, pedagogiste dell’Unione Terre d’Argine e del Centro per le Famiglie, con compiti diprogettazione, coordinamento e verifica degli interventi formativi per i genitori per definire e concordare/valutare lineed’indirizzo condivise).

� I genitori delle scuole elaboreranno e presenteranno i propri progetti formativi (focus group, simulazioni, ricerca-intervento, conferenze, proiezione di film, laboratori, incontri, attivazione di sportelli ed altre forme di consulenzasostegno anche individualizzato, etc.) che saranno finanziati in base ai criteri definiti dalla Commissione e dai Dirigentiscolastici.

7. Istituzioni/attori socialicoinvolti

� Settore Istruzione dell’Unione Terre d’argine;� Scuole e Istituti del Distretto scolastico di Carpi;� Settore Sociale dei Comuni del Distretto;� Asl Distretto di Carpi;� Associazioni e rappresentanti (nelle diverse istituzioni scolastiche) dei genitori.

8. Risorse umane che siprevede di impiegare

� Pedagogiste Unione Terre d’Argine e Centro per le Famiglie.� Insegnanti e genitori referenti di ogni Circolo e Istituto scolastico (scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo

grado) dell’Unione Terre d’Argine.� Esperti vari (psicologi, pedagogisti, terapisti familiari…, etc.) individuati secondo le tematiche specifiche previste da

ogni progetto).

9. Risultati attesi inrelazione a indicatoriregionali/distrettuali (daesplicitare)

a) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 1Mantenere-migliorare la partecipazione dei genitori alle iniziative progettate e conseguente maggiorconsapevolezza/competenza al fine di riqualificare la funzione educativa della famiglia e la capacità di affrontare eventicritici e fasi problematiche della vita familiare.Indicatori distrettuali:- numero dei genitori coinvolti e livello di soddisfazione/raggiungimento obiettivi in percorsi formativi in ambito scolastico:

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- n. corsi-seminari-conferenze attivati;- n. partecipanti;- n. di questionari di valutazione finale;- funzionamento Commissione integrata "Sostegno alla Genitorialità" (n. incontri; n. partecipanti; n. progetti attivati);- numero dei soggetti (insegnanti-genitori-dirigenti) che promuovono e partecipano alla progettazione condivisa e alleiniziative;- numero di contatti e scambi con altri territori che attivano esperienze analoghe;- documentazione prodotta e livello di diffusione delle esperienze.

b) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 2Valutare con un’indagine semi-strutturata il grado di aumento della capacità di dialogo tra genitori e figli con unaconseguente diminuzione delle conflittualità nel contesto familiare e nelle relazioni con il sistema educativo-scolastico.

c) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 3Valutare con un’indagine semi-strutturata il grado di aumento della chiarezza nella distinzione dei ruoli educativi familiari escolastici che contrasti la tendenza alla delega educativa e favorisca una convergenza di obiettivi tra scuole e famiglie. Tra ipossibili indicatori la partecipazione a specifici ed integrati percorsi e laboratori e la redazione di protocolli di azionecondivisi.

d) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 4Un maggior dialogo tra i genitori al fine anche di contrastare le situazioni di “solitudine educativa” di alcune famiglie inparticolari di quelle monogenitoriali.Indicatori:- numero dei genitori che partecipano attivamente alla vita scolastica: riunioni, consigli d’istituto, commissioni, ecc….;- diminuzione di segnalazioni di disagio, nel contesto familiare, di bimbi e adolescenti nelle scuole del distretto;- diminuzione di richieste per l’attivazione di servizi sociali e socio-sanitari per gli allievi;- numero di contatti e scambi con altri territori che attivano esperienze analoghe.

e) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 5Ottimizzare e razionalizzare le proposte del territorio e l’utilizzo di risorse e competenze – professionalità esistenti.Indicatori:- protocolli, convenzioni che regolano l’integrazione dei diversi sistemi: educativo, sociale, socio-sanitario;- numero ed efficacia incontri, progetti ed azioni per il coordinamento/confronto delle politiche territoriali rivolteall’infanzia/adolescenza.

f) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 6Miglioramento della comunicazione all’interno delle scuole tra insegnanti e genitori stranieri e coinvolgimento della famigliadell’alunno straniero nel percorso educativo previsto dalla scuola.

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Indicatori:- numero delle ore di servizio dei mediatori delle diverse etnie;- numero e percentuale dei genitori stranieri che partecipano alle iniziative proposte per rafforzare le competenze genitoriali;- contatti e relazioni con i servizi sociali.

g) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 7Maggiore presenza dei genitori negli interventi territoriali per prevenzione e contrasto al disagio sociale e relazionale deibambini e degli adolescenti sia a scuola sia nell’extrascuola. Attivazione di proposte e progetti da parte dei genitori incoerenza con gli indirizzi e le politiche educative e socio-sanitarie del territorio ed in stretto raccordo con istituzioni e servizipubblici e privati.Indicatori:- iniziative, protocolli, convenzioni che regolano l’integrazione dei diversi sistemi: educativo, sociale, socio-sanitario;- incontri, progetti, azioni per il coordinamento/confronto delle politiche territoriali rivolte all’infanzia/adolescenza;- numero dei genitori che partecipano attivamente alla vita scolastica: riunioni, consigli d’istituto, commissioni, ecc….;- diminuzione di segnalazioni di disagio, nel contesto familiare, di bimbi e adolescenti nelle scuole del distretto;- numero e tipologia degli interventi proposti, coordinati e partecipati dai genitori in integrazione con gli altri attori dellaComunità educante per la prevenzione ed in contrasto del disagio dei ragazzi a scuola e nell’extrascuola;- diminuzione di richieste per l’attivazione di servizi sociali e socio-sanitari per gli allievi;- numero di contatti e scambi con altri territori che attivano esperienze analoghe.

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 25.000,00 5.000,00 20.000,00

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MAMME OLTRE IL BLU

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 3

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari x

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani x

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza□

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15

INTERVENTO/PROGETTO: MAMME OLTRE IL BLU

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE

Sviluppo del progetto per il triennio 2011-13• Obiettivo/i triennale/i di riferimento compresi quelli d’integrazione con altre politiche: Mantenere il punto di ascolto Mamme Oltre il Blu, per

l’assistenza alle problematiche materne in allattamento e al disagio postparto, Incrementare la collaborazione con i MMG e i PLS, Integrazionecon altri servizi socio-sanitari che si occupano di nascita e genitorialità (Centro per le Famiglie, Associazioni del privato sociale, GAAM, SosMamy, la Buona Nascita, Centri di aiuto alla vita)

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

AUSL

2. Ambito territoriale di realizzazione (di

norma distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o provinciale)

Distretto di Carpi

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dott.ssa Vezzani Maria - Responsabile Funzione salute Donna CarpiTel. 059 6554170e-mail: [email protected]

4. Destinatari Gestanti e Puerpere residenti nel distretto (950/1000)

5. Eventuali interventi/politiche integrate

collegate

6. Azioni previste

• Elaborare criteri di indirizzo delle pazienti per identificare precocemente le donne a rischio di disagiopre e post-natale per Incrementare la collaborazione con i MMG e i PLS, attraverso linee di intervento evalutazione interdisciplinari

• Individuare un protocollo di intervento multidisciplinare e inter-servizi in casi di gravidanza e maternitàin nuclei multiproblematici, anche identificando figure di coordinatore di rete sul caso.

• Consolidare la rete di collaborazione tra i professionisti che si occupano di “gravidanze con esitisfavorevoli” attraverso la condivisione di un percorso di accoglienza, assistenza e invio, condiviso traMedici genetisti, Ginecologi, Ostetriche, Psicologi del Consultorio e dell'Unità Operativa di Ostetricia-Ginecologia di Carpi

• Fornire Supervisione psicologica agli operatori del Consultorio e del Centro per Famiglie• Mantenere il punto di ascolto Mamme Oltre il Blu, per l’assistenza alle problematiche materne in

allattamento e al disagio postparto,

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16

Mantenere gruppi di scambio tra pari:o Incontri informativi preparto, rivolti alle coppie, sul disagio post-nataleo Incontri di informazione sullo svezzamento e ritorno al lavoro (progetto “Dal latte in poi” in

collaborazione con Centro per le Famiglie)

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Azienda USL: Consultorio familiare, Dipartimento salute mentale - Servizio Psicologia Clinica, UO OstetriciaGinecologia, Dipartimento Cure primarie.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

15 ore psicologa, 15 ore ostetrica la settimana (ASL), Dirigente medico per il monitoraggio del progetto,Psicologa centro per le famiglie

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

N° gestanti/puerpere richiedenti prestazioni ambula toriali, N° gestanti/donne partecipanti agli incont ri diinformazione. % rispetto ai nati residenti

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosociale locale+ Fondostraordinario)

di cui risorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti-specificare

10. Piano finanziario:

euro 30.000,00 7.000,00 23.000,00

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17

SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITÀ DI CURA A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI E DEI NUCLEI

MONOGENITORIALI

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 4

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari X

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani X

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza□

x

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18

INTERVENTO/PROGETTO:SOSTEGNO ALLE RESPONSABILITÀ DI CURA A FAVORE DELLE FAMIGLIE CON FIGLI E DEI NUCLEI MONOGENITORIALI Progetto innovativo

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE : Supportare le famiglie con figli e lemonogenitoriali caratterizzate da elevata fragilità socio-economica per gli effetti della crisi economica , con contributi e agevolazioni tariffarie.

1.Soggetto capofila

dell’intervento

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare incaso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referente

dell’intervento

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 241012 CARPI (MO)Telefono 059-649.619 Fax 059-649.620e-mail: [email protected]

4. Destinatari Famiglie con figli e monogenitoriali.

5. Eventuali

interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto è integrato con gli interventi assistenziali di sostegno economico alla genitorialità e alle famiglie con figli .

6. Azioni previste

- Concessione di sostegni finanziari e benefici economici alle famiglie con figli e monogenitoriali per spese sostenute relative ad utenze, spese di locazione, rette e costi servizi. - Definizione dei requisiti di accesso e criteri di priorità : valore ISE/ISEE familiare, numero dei figli a carico, presenza difigli nella fascia di età 0-3 anni, presenza di familiari con disabilità. - Raccolta e istruttoria delle domande - Concessione benefici economici

7. Istituzioni/attori sociali - Centro per le Famiglie dell’Unione delle Terre d’Argine- Servizio sociale dell’Unione delle Terre d’Argine

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19

coinvolti

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Operatori Servizi Sociali delle Unità territoriali Unione Terre d’ArgineOperatori del centro per le Famiglie dell’Unione delle Terre d’ArgineAddetti amministrativi per redazione atti

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Concedere benefici economici alle famiglie con figli e monogenitoriali che consentano l’abbattimento dei costi deiservizi e delle spese sostenute per gli impegni di cura familiare.Indicatori di risultato:N. domande presentateN. contributi concessi

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr. StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altrifondi

di cuirisorseregionali (pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 140.000,00 13.683,01 126.316,99

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20

PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIO NE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO

Delibera di Assemblea legislativa regionale n 26 del 23/11/2010 Delibera di Giunta regionale n. 2288 del 27/12/2010

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 5

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

X

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ X

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21

INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIO NE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione (di

norma distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento: nominativo e

recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n.241012 CARPI (MO)Telefono 059-649619e-mail: [email protected]

4. DestinatariGenitori, residenti a Carpi, con un figlio naturale che non abbia superato i 6 mesi di vita al momento delladomanda. Per i genitori adottivi, affidatari o di bambini con handicap i termini di presentazione sono piùampi.

5. Eventuali interventi/politiche integrate

collegate

Il progetto si integra con gli interventi a sostegno della genitorialità e alla relazione genitori-figli.

6. Azioni previste

Progetto “Un anno in famiglia” : contributo integrativo per genitori che non rientrano al lavoro nel primoanno di vita del figlio

Consiste in un contributo integrativo dello stipendio per madri o padri interessati a utilizzare i congediparentali nel primo anno di vita dei bambini o per genitori che, svolgendo attività in cui non sia prevista perlegge il congedo parentale, vogliano astenersi dal lavoro per lo stesso periodo.Il contributo economico è fissato in € 361,52 mensili per un massimo di sei mesi, fino al compimento delprimo anno di vita del bambino se si assenta dal lavoro un solo genitore.Qualora il padre usufruisca dall'astensione facoltativa in modo alternato alla madre, il contributo è elevatoa € 464,81 mensili, limitatamente al periodo di astensione del padre. Se il padre si astiene dal lavoro per unperiodo non inferiore ai 3 mesi, l'integrazione potrà essere erogata per un massimo di 7 mesi anzichè di 6.Per le famiglie con un solo genitore e in caso di parti gemellari il contributo è di € 464,81Sono esclusi dal contributo i periodi di astensione dal lavoro in caso di indennità pari o superiore all'80%della retribuzione. E' prevista inoltre una riduzione proporzionale per le lavoratrici e i lavoratori cheusufruiscono di una indennità superiore al 30% dello stipendio, in base ai singoli contratti di lavoro

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22

L'inserimento del bambino all'asilo nido comporta la rinuncia al contributo concesso

RequisitiI richiedenti devono possedere queste caratteristiche:- ISEE del nucleo familiare inferiore o pari a € 19.167,35 (valore riferito a chi fa richiesta nel 2011)- il genitore richiedente deve essere occupato in attività lavorativa regolarmente retribuita, mentre l'altro

deve svolgere attività lavorativa. Se non lavora può essere studente, invalido civile o avere un'etàsuperiore ai 60 anni.

- il genitore richiedente o entrambi devono usufruire dei congedi parentali per almeno 3 mesi consecutivi,entro il primo anno di vita del bambino. I genitori che svolgono attività in cui non sia prevista per legge ilcongedo parentale, devono dichiarare di volersi astenere dal lavoro per lo stesso periodo.

Interventi- Promozione del progetto mediante materiale informativo inviato mensilmente a tutti nuovi nati- Raccolta delle domande e loro istruttoria- Valutazione delle domande da parte di una Commissione formata da operatori del Centro per le

famiglie e del Settore istruzione e definizione della graduatoria- Concessione ed erogazione del contributo economico mensile a decorre dal mese successivo l'inizio deicongedi parentali.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Centro per le Famiglie e Settore Istruzione Unione delle Terre d'Argine

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- n.2 operatori del Centro per le Famiglie (informazione, raccolta e istruttoria domande)- n. 1 addetto amministrativo per redazione atti e procedure di erogazione

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

- sostenere i genitori che desiderano usufruire dell’astensione facoltativa dal lavoro nel primo anno di vitadel bambino

- integrare economicamente la diminuzione dello stipendio durante l’astensione facoltativa dal lavoro- incrementare il numero di padri che accedono al progetto

Indicatori di risultato:- numero di domande presentate- numero contributi concessi- numero di padri che presentano domanda

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23

Previsione dispesa TOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cui risorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali (altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 30.800,00 6.163,12 24.636,88

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24

PROGETTI INNOVATIVI TERRITORIALI PER L’ARMONIZZAZIO NE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORODelibera di Assemblea legislativa regionale n 26 del 23/11/2010

Delibera di Giunta regionale n. 2288 del 27/12/2010

Comune capofila dei Pdz o altro

soggetto pubblico - art.16 L.R. n.

2/03

Unione delle Terre d’Argine

Responsabile del programma:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n.241012 CARPI (MO)Telefono 059-649619e-mail: [email protected]

Ambito territoriale di realizzazioneDISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

Istituzioni/attori sociali coinvolti Centro per le Famiglie e Settore Istruzione Unione delle Terre d'Argine

Azioni realizzate e interventi

(descrizione e costi)

Progetto “Un anno in famiglia” : contributo integrativo per genitori che non rientrano al lavoro nel primo anno divita del figlio

Consiste in un contributo integrativo dello stipendio per madri o padri interessati a utilizzare i congedi parentalinel primo anno di vita dei bambini o per genitori che, svolgendo attività in cui non sia prevista per legge ilcongedo parentale, vogliano astenersi dal lavoro per lo stesso periodo.Il contributo economico è fissato in € 361,52 mensili per un massimo di sei mesi, fino al compimento del primoanno di vita del bambino se si assenta dal lavoro un solo genitore. Qualora il padre usufruisca dall'astensione facoltativa in modo alternato alla madre, il contributo è elevato a €464,81 mensili, limitatamente al periodo di astensione del padre. Se il padre si astiene dal lavoro per unperiodo non inferiore ai 3 mesi, l'integrazione potrà essere erogata per un massimo di 7 mesi anziché di 6.Per le famiglie con un solo genitore e in caso di parti gemellari il contributo è di € 464,81Sono esclusi dal contributo i periodi di astensione dal lavoro in caso di indennità pari o superiore all'80% dellaretribuzione. E' prevista inoltre una riduzione proporzionale per le lavoratrici e i lavoratori che usufruiscono diuna indennità superiore al 30% dello stipendio, in base ai singoli contratti di lavoroL'inserimento del bambino all'asilo nido comporta la rinuncia al contributo concesso

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25

DestinatariGenitori, residenti a Carpi, con un figlio naturale che non abbia superato i 6 mesi di vita al momento delladomanda. Per i genitori adottivi, affidatari o di bambini con handicap i termini di presentazione sono più ampi.RequisitiI richiedenti devono possedere queste caratteristiche:- ISEE del nucleo familiare inferiore o pari a € 19.167,35 (valore riferito a chi fa richiesta nel 2011)- il genitore richiedente deve essere occupato in attività lavorativa regolarmente retribuita, mentre l'altro

deve svolgere attività lavorativa. Se non lavora può essere studente, invalido civile o avere un'etàsuperiore ai 60 anni.

- il genitore richiedente o entrambi devono usufruire dei congedi parentali per almeno 3 mesi consecutivi,entro il primo anno di vita del bambino. I genitori che svolgono attività in cui non sia prevista per legge ilcongedo parentale, devono dichiarare di volersi astenere dal lavoro per lo stesso periodo.

Interventi- Promozione del progetto mediante materiale informativo inviato mensilmente a tutti nuovi nati- Raccolta delle domande e loro istruttoria- Valutazione delle domande da parte di una Commissione formata da operatori del Centro per le famiglie e

del Settore istruzione e definizione della graduatoria- Concessione ed erogazione del contributo economico mensile a decorre dal mese successivo l'inizio dei

congedi parentali.

Costi

Spesa totale euro 30.800,00

Di cui risorse regionali euro 24.636,88(pr. Armonizzazione)

di cui risorse comunali euro 6.163,12

Note

data ______________ firma del responsabile _________________________________

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CENTRO PER LE FAMIGLIE: SVILUPPO E QUALIFICAZIONE D ELLE ATTIVITÀ A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITÀ E

DEL PROGETTO INFORMAZIONE E VITA QUOTIDIANA.

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 6

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari x

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

x

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE:

L’azione è di nuova attivazione? No x Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune□

4. Sistema diaccoglienza inemergenza□

x

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INTERVENTO/PROGETTO: CENTRO PER LE FAMIGLIE: SVILUPPO E QUALIFICAZIONE D ELLE ATTIVITÀ A SOSTEGNO DELLA

GENITORIALITÀ E DEL PROGETTO INFORMAZIONE E VITA QU OTIDIANA.

( Progetto in continuità con l’anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :1- Facilitare l’ accesso alle informazioni sui servizi e le opportunità esistenti nel territorio per l’infanzia, la famiglia, la donna, la nascita .2- Sviluppare iniziative di sostegno alla genitorialità ( cicli di incontri, sostegni economici ) integrate con il mondo scolastico, socio-sanitario,

educativo , per lo sviluppo di una responsabilità educativa diffusa , con particolare attenzione al sostegno ai neo-genitori.3- Sostenere i genitori nelle fasi critiche del ciclo vita delle famiglie con attività consulenziali : mediazione familiare, counseling alla coppia e famiglia,

consulenza educativa.1.Soggetto capofila

dell’intervento

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territorialedi realizzazione(di normadistrettuale,specificarein caso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referente

dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana BallugaCentro per le FamiglieVia De Amicis , 59 CARPI [email protected]

4. Destinatari Famiglie con figli minorenni

5. Eventuali

interventi/politiche

integrate collegate

Progetto integrato con le politiche scolastiche, con il Consultorio Familiare. Ausl

6. Azioni previste

Area dell'informazione e vita quotidiana- Progetto "Informazione e vita quotidiana" : sportello informativo Informafamiglie e gestione del sito web

www.Informafamiglie.it- Promozione e documentazione attività del Centro

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28

Area del sostegno alle competenze genitoriali- Progetto "Un anno in famiglia " : sostegno economico integrativo dello stipendio per i genitori che usufruiscono

dell'astensione facoltativa dal lavoro nel primo anno di vita dei figli.- Contributi economici a sostegno della genitorialità statali- Consulenza educativa ai genitori- Counseling familiare per la coppia e la famiglia in collaborazione con il consultorio familiare- Servizio di Mediazione familiare per i genitori separati o in via di separazione- Cicli di incontri per neo-mamme “Dal latte in poi….”in collaborazione con il Consultorio familiare- Spazio Mamme: spazio incontro per mamme e bambini- Il mestiere di genitore : organizzazione di corsi, gruppi e laboratori per genitori di carattere informativo e di confronto

sulle tematiche educative legate alla crescita dei figli, corsi di massaggio infantile, progetto " Nati per leggere" incollaborazione con Biblioteca Ragazzi

Area dell'accoglienza familiare e dello sviluppo di comunità.- Sportello INFORMAFFIDO per prime informazioni dell'affido familiare- Progetto Famiglia-risorsa : promozione dell'affido familiare e delle reti di sostegno per bambini e famiglie in difficoltà- Partecipazione al programma provinciale affido- Sviluppo e consolidamento reti di famiglie affidatarie ed accoglienti- Progetto “Un bambino per amico”.

7. Istituzioni/attori

sociali coinvolti

- Servizi Sociali territoriali- Consultorio familiare Distretto n° 1- Settore Istruzione Unione Terre d’Argine- Biblioteca ragazzi- Servizio Mediazione Familiare provinciale- Centro per le Famiglie Unione terre d’Argine

8. Risorse umane che

si prevede di

impiegare

- Operatori del Centro per le Famiglie- Psicologhe- Pedagogista e Mediatrice Familiare

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali

(da esplicitare)

- Aumentare l’accesso dei genitori alle informazioni dello sportello Informafamiglie, favorendo una accoglienzapersonalizzata e garantendo un costante aggiornamento delle informazioni .

Indicatori: Numero accessi allo sportello Informafamiglie e al Sito www. Informafamiglie.it. Numero schede informative e loro aggiornamento- Incrementare la conoscenza e l’accesso al servizio di Mediazione Familiare per genitori separati Indicatori: Numero mediazioni familiari/ numero utenti/ durata/numero nuovi

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utenti- Potenziare le attività di consulenza ai genitori , alle coppie e famiglie Indicatori: Numero accessi / numero consulenza e durata/ numero nuovi utenti- Sviluppare raccordo con i servizi sanitari e servizi sociali per l’invio di situazioni che necessitano di presa in carico sanitaria

o assistenziale Indicatori: Numero invii ai servizi sanitari e assistenziali- Sostenere i neogenitori Indicatori: Numero partecipanti agli incontri “Dal latte in poi “, ai corsi massaggio infantile, allo spazio mamme- Integrare le diverse forme di sostegno economico alla genitorialità previste dalla normativa statale e da progetti locali

offrendo un accesso unitarioIndicatori: Numero domande per i sostegni economici alla genitorialità

- Aumentare le disponibilità di famiglie e volontari per progetti di sostegno/affiancamento/affido familiareIndicatori: Numero accessi allo sportello Informaffido/numero volontari/numero progetti attivati

Previsione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altri fondi

di cuirisorseregionali(pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 87.935,00 60.081,89 27.853,11

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ATTIVITÀ PROMOZIONALI E FORMATIVE A SOSTEGNO DELLA BANCA DEL TEMPO DI CARPI. PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 7

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari x

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

x

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*□

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3del Programma Infanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supportodelladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare elavoro d’èquipe □

3.Costituzione/integrazione di un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza □

X

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INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITÀ PROMOZIONALI E FORMATIVE A SOSTEGNO DELLA BANCA DEL TEMPO DI CARPI.

In continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE : Sostenere e promuovere sistemi di

scambi solidali tra cittadini e famiglie e le esperienze di solidarietà fondate sullo scambio del tempo e delle competenze .

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa,

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione(di norma distrettuale,specificare incaso diverso se subdistrettuale oprovinciale)

Unione delle Terre d’Argine - Territorio di Carpi

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 241012 CARPI (MO)Telefono 059-649.619 Fax 059-649.620e-mail: [email protected]

4. Destinatari Associazione Banca del Tempo di Carpi

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto è integrato con le politiche di sostegno allo sviluppo di reti di solidarietà nel territorio e alla attività delCentro per le famiglie

6. Azioni previste

- Iniziative formative rivolte ai soci della Banca di Carpi- Incontri informativi per i nuovi soci- Iniziative promozionali per tutta la cittadinanza sui sistemi locali di scambio non monetario e sulle banche del

tempo.- Mostra fotografica- Organizzazione di laboratori, corsi, visite guidate.- Incontri conoscitivi con le altre associazioni del territorio- Scambi con altre banche del tempo

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti - Centro per le Famiglie Unione delle Terre d’Argine- Associazione Banca del Tempo di Carpi

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- Presidente e Soci della Banca del Tempo- Operatore del Centro per le Famiglie

9. Risultati attesi in relazione a - Sviluppare attività formative per i soci aderenti la AssociazioneIndicatore: N. corsi formativi / n. partecipanti

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indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare) - Ampliare la conoscenza sulla finalità e obiettivi della Banca del TempoIndicatore: n. iniziative pubbliche/n. partecipanti

- Aumentare i soci della banca del tempo di CarpiIndicatore: n. nuovi soci nell’anno

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altri fondi

di cuirisorseregionali(pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 768,00 168,00 600,00

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SCEGLIERE DI SCEGLIERE : PRESA IN CARICO INTERSERVI ZI DELLE GRAVIDANZE CON RISCHIO PSICOAFFETTIVOPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 8

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà FamiliariX

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE xprotocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO:

SCEGLIERE DI SCEGLIERE : PRESA IN CARICO INTERSERVI ZI DELLE GRAVIDANZE CON RISCHIO PSICOAFFETTIVO

Sviluppo del progetto per il triennio 2011-13OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE : Messa a punto della metodologia

di lavoro interservizi in rete, coordinata da un referente di progetto sul caso, per la presa in carico delle maternità a rischio psicosociale, attraverso la

costruzione di progetti personalizzati che si possano avvalere di tutte le risorse presenti sul territorio, anche per migliorare l’applicazione della legge

194/78

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa,

AUSL

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distretto di Carpi

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Vezzani Maria - Responsabile Funzione salute Donna CarpiTel. 059 6554170e-mail: [email protected]

4. Destinatari Donne nel primo trimestre di gravidanza con rischio psico-affettivo, donne con gravidanza a rischiopsicoaffettivo che si presentano oltre il 1° trimes tre . Le donne richiedenti IVG nel 2010 sono state 176.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

Costruzione di una procedura per la presa in carico delle gravidanze con rischi psicoaffettivo dei criteri di inviointerservizi e del registro di raccolta dei casi. Preparazione di una della procedura di presa in carico interservizilegata a Counselling per applicazione legge 194, come indicato da DR 1069/2008 “ Presa in caricoconsultoriale della donna richiedente IVG. Identificazione dell’operatività del tavolo tecnico ( interservizi) per laper la costruzione di progetti personalizzati che si possano avvalere di tutte le risorse presenti sul territorio

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiAzienda USL: Consultorio familiare, Dipartimento salute mentale- Servizio Psicologia Clinica, UO OstetriciaGinecologia, Dipartimento Cure primarie, MMG, Associazioni e servizi del volontariato, Consultorio Diocesano,Servizio sociale minori dei Comuni dell’unione Terre d’Argine, Commissione Pari Opportunità

8. Risorse umane che si prevede di 5 ore psicologa, 3 ore Dirigente medico del CF, 2 ore assistente sociale Comune

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impiegare

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Evidenza della procedura per la presa in carico delle gravidanze con rischi psicoaffettivo, dei criteri di inviointerservizi e del registro di raccolta dei casi. Evidenza della procedura di presa in carico interservizi legata aCounselling per applicazione legge 194, come indicato da DR 1069/2008 “ Presa in carico consultoriale delladonna richiedente IVG.N° donne gravide che hanno utilizzato il percorso “ scegliere di scegliere” relativamente alla decisione di unascelta consapevole sulla gravidanza sul N°totale de lle donne che hanno scelto di interrompere la gravidanza esul n°totale delle donne che hanno scelto di conti nuare la gravidanzaPrevisione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 10.000,00 3.000,00 7.000,00

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INSIEME PER CRESCERE: INTERVENTI EDUCATIVI TERRITORIALI PER BAMBINI E PRE-ADOLESCENTI. PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 9

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

x

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08

AZIONE DA SVILUPPARE :L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3del Programma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità X □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO:INSIEME PER CRESCERE: INTERVENTI EDUCATIVI TERRITORIALI PER BAMBINI E PRE-ADOLESCENTI. Progetto in continuità con l’anno 2010.OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

- Consolidare l’offerta di spazi e luoghi educativi extrascolastici ( doposcuola, centri educativi per preadolescenti, centri aggregativi…) a favoredi bambini e adolescenti a rischio di abbandono scolastico, in condizione di disagio sociale e con problematiche familiari

- Realizzare interventi educativi individualizzati per minori in carico al servizio sociale minori1.Soggetto capofila

dell’intervento

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 2 CARPI (MO)tel. 059 649619 – fax. 059 [email protected]

4. Destinatari Minori 7-17 anni, genitori, insegnanti

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

Il progetto si integra con:- prevenzione del disagio adolescenziale dell'area Politiche giovanili ( centri giovani, educativa di strada., Free entry,Centro per l’Adolescenza, sportelli scolastici…)- attività del servizio sociale tutela minori a sostegno genitorialità e dei minori in situazioni di disagio familiare- politiche scolastiche.

6. Azioni previste

- Consolidamento dell’attività dei Centri educativi extrascolastici , presenti nei a CARPI-SOLIERA-CAMPOGALLIANO- NOVI , rivolti a ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori :

Centro Hip-Hop - Carpi Centro L’Incontrario e Centro Play Station - Novi Centro Livingston -Campogalliano Centro Il Vulcano – Soliera- Inserimento dei ragazzi segnalati dalle scuole, servizi sociali e Neuropsichiatria infantile nelle attività dei Centri

attraverso progetti educativi individuali elaborati dagli operatori comunali in collaborazione con scuole eoperatori/educatori dei Centri .

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- Collaborazione con l’associazionismo locale per la gestione dei centri e delle attività extrascolastiche- Sviluppo di interventi educativi individualizzati per bambini ed adolescenti seguiti e in carico ai servizi sociali con

progetti educativi di inserimento lavorativo (borse lavoro), di sostegno alla frequenza scolastica, di inserimentonel contesto sociale, di educativa domiciliare

- Realizzazione di Laboratori educativi per ragazzi 6-14 anni da realizzarsi nel Centro polifunzionale “Mulino” e neicentri aggregativi per preadolescenti di Soliera e di Limidi.

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

- Servizi Sociali Unione delle Terre d’Argine- Associazioni del territorio- Scuole- Neuropsichiatria infantile- Ausl

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

- Pedagogista coordinatore- Educatori- Assistenti sociali- Educatori delle Associazioni del Terzo Settore Convenzionate

9. Risultati attesi in relazione

a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Integrare i progetti educativi rivolti a minori in carico ai Servizi Sociali e Neuropsichiatria InfantileIndicatore :numero di minori inseriti in centri educativi i con progetti dei servizi sociali – NPI-scuola

- Favorire la regolare frequenza dei bambini e ragazzi seguiti dai servizi sociali ai centri educatitvi-ricreativi.Indicatore: numero di minori che frequentano i doposcuola e i centri educativi territoriali- Sviluppo di collaborazione tra servizi sociali e scuola per la definizione di progetti formativi individualizzati e

integrati che tengano conto delle attività educative extrascolastiche nel progetto formativo scolastico.Indicatore : numero incontri con insegnanti/numero progetti integrati

- Assicurare l’assolvimento dell’obbligo scolastico attraverso il sostegno extrascolastico allo studio Indicatore: Numero ragazzi seguiti per evasione scolastica che riprendono la scuola- Prevenire il collocamento extrafamilare di minori in situazione di disagio attraverso il sostegno educativo

inidividualizzatoIndicatore: Numero minori seguiti con interventi educativi individuali

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali (altrifondi

di cuirisorseregionali(pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare10. Piano

finanziario:

euro 172.685,33 49.196,00 123.489,33

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UNA NUOVA AZIONE DI PREVENZIONE DEL DISAGIO SCOLAST ICO: IL MENTORING

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 10

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

X

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

AZIONE DA SVILUPPARE :L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì X

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe X

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO:UNA NUOVA AZIONE DI PREVENZIONE DEL DISAGIO SCOLAST ICO: IL MENTORING

Progetto innovativoOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

1. Offrire un supporto concreto nella gestione degli alunni difficili, che sono portatori di problematiche per cui la scuola non è attrezzata e, rispetto acome è oggi usualmente strutturata, fatica a gestire.

2. Coordinare e attivare interventi di prevenzione, aiuto e sostegno nei riguardi di quei preadolescenti più a rischio, all’interno delle scuolesecondarie di 1°grado in rete con il Servizio Socia le, Servizio per le tossicodipendenze, Spazio giovani, Consultorio adolescenti, Servizio diNeuropsichiatria Infantile: L’obiettivo è di consolidare un èquipe multiprofessionale, che lavori insieme agli insegnanti e in cui le risorse delterritorio assumono un ruolo di protagonismo nella programmazione e realizzazione di percorsi educativi di prevenzione e fronteggiamento deldisagio.

3. Aumento della capacità di integrarsi all’interno dell’ambiente scolastico: Il progetto propone ai ragazzi che rischiano di abbandonare gli studiprima di aver conseguito il titolo minimo di licenza media percorsi alternativi attraverso i quali possano giocarsi un ruolo diverso, un modo “altro”di essere, scoprendo e valorizzando alcune loro potenzialità e competenze, e integrandole nel loro percorso curricolare scolastico.

4. Aumento dell’autostima: l’alunno, attraverso l’aiuto e il sostegno di adulti significativi, impara a gestire situazioni difficili, trovare possibilisoluzioni, conoscere e scoprire le proprie abilità, non sempre “riconosciute”. Il progetto intende quindi ricostruire questa fiducia attraverso lasperimentazione di piccoli successi che però agiscono sull’autostima, sul senso di autoefficacia sulla futura motivazione a rimettersi in gioco.

5. Aumento della motivazione scolastica: la motivazione è alla base dell’apprendimento ma è sempre danneggiata nelle storie di dispersionescolastica. Il progetto intende aiutare gli alunni a ricostruire la motivazione per rimettersi in gioco, per coltivare aspirazioni, progettualità frustratee perse in seguito ai continui fallimenti scolastici e personali.

6. Aumento della consapevolezza e responsabilità delle conseguenze delle proprie azioni: Il percorso che il ragazzo intraprende comincia con unaccordo, un contratto, che è frutto di una scelta pensata e consapevole. E’ importante che gli alunni che hanno già sperimentato numerosiinsuccessi scolastici maturino la consapevolezza delle proprie difficoltà e scelgano spontaneamente di intraprendere un percorso nuovo che glipermetta di sviluppare potenzialità che non ha ancora avuto modo di esprimere. L’alunno e la sua famiglia si impegnano in prima persona apartecipare al progetto, rispettandone regole ed impegni, partecipando attivamente agli incontri di verifica e alla gestione dei momenti di crisi.

7. Il progetto intende infine costituire un riferimento concreto e stabile per supportare le Istituzioni Scolastiche, gli allievi e le famiglieall’assolvimento – nel rispetto delle vigenti normative nazionali e regionali – dell’obbligo scolastico e formativo, anche attraverso la messa incampo di limitati e significativi percorsi extrascolastici concordati con e coordinati insieme alla Istituzione Scolastica stessa.

1. Soggetto capofiladell’intervento (Comune,forma associativa, Ausl,…)

UNIONE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare incaso diverso sesubdistrettuale o provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

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3. Referente dell’intervento:nominativo e recapiti

PAOLA SACCHETTI, Responsabile Coordinamento Pedagogico e progetti educativi Unione Terre d’argineTel: 059 649711; e-mail: [email protected]

4. Destinatari

Alunni della scuola secondaria di 1° grado degli is tituti Comprensivi dell’Unione Terre d’Argine che:- hanno significativi svantaggi in seguito al grave danno motivazionale dovuto ai ripetuti insuccessi o che non sono ingrado di proseguire un rapporto con la scuola tradizionale;- hanno da espletare delle sospensioni sul piano disciplinare del regolamento d’istituto.Il numero che si ipotizza di coinvolgere, fino ad una possibile conclusione positiva del progetto, è di circa 15 minori.

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

� Progetti e attività in collaborazione con società sportive, associazioni e cooperative.� Nell’ambito del nuovo Patto per la Scuola sottoscritto tra Unione Terre d’Argine e Scuole dell’Infanzia, Primarie e

Secondarie Statali e Paritarie dei Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, la cui durata vadall’anno scolastico 2009-2010 al 2012-2013 che riguarda, tra l’altro i seguenti specifici ambiti coerenti conl’iniziativa in oggetto: a) la promozione dell’agio e le politiche di inclusione: prevenzione e contrasto del disagioda relazione e del bullismo; progetti per l’integrazione della popolazione nomade; azione di contrastoall’evasione, alla dispersione scolastica e prevenzione del disagio; progetti di sostegno alla funzione genitoriale; ilraccordo tra progetti di inclusione scolastici ed extrascolastici (cfr. art. 9); b) la qualità dei sistema scolasticointegrato: formazione, aggiornamento e documentazione, nuove metodologie, continuità educativa e didattica(cfr. art. 12); c) le azioni per la continuità educativa e didattica e le politiche per l’orientamento e perl’assolvimento dell’obbligo (16 anni) (cfr. art. 13); d) le relazioni intersettoriali ed interistituzionali per sostanziaretutti gli obiettivi del Patto (cfr. art. 14).

� Progetti e attività in collaborazione con Servizi Sociali, Politiche giovanili, Servizio di NPI, Spazio Giovani,Consultorio adolescenti.

� Progetto di rete distrettuale “Sbulloniamoci” rivolto in particolare a adolescenti delle scuole secondarie di primogrado di tutto il territorio dell’Unione per prevenire il disagio degli adolescenti che prevede diverse azioniintegrate tra le quali: 1) Supporto, programmazione e supervisione docenti: prima dell’inizio della scuola; 2)Formazione docenti (Metodo Gordon); 3) Formazione e sostegno ai genitori; 4) Tavolo interistituzionale di lavorosul disagio (Servizio Istruzione, Servizio sociale, Servizio per le tossicodipendenze, Spazi Giovani, Consultorioadolescenti, Servizio di Neuropsichiatria Infantile, associazioni e agenzie di volontariato, Centri di aggregazione,doposcuola, Polisportive, Oratori e Parrocchie, etc.); 5) Interventi di inclusione sociale e progetto mentoring; 6)Laboratori lunghi di educazione socio affettiva – life skills per i ragazzi; 7) Laboratori brevi di sensibilizzazione eformazione per i ragazzi su affettività, sessualità e comportamenti a rischio; 8) Supporto tra pari: progettoL’operatore amico; 9) Counseling individuale: attività di sostegno individuale per gli alunni e i genitori.

6. Azioni previste

� Consolidamento del Gruppo di coordinamento costituito da docenti referenti del disagio, referenti delleassociazioni de territorio, coordinatore de progetto, operatori dei Servizi Sociali e Sanitari. Il gruppo dicoordinamento raccoglie i bisogni individuati in ciascun Istituto comprensivo relativamente agli alunni insituazione di disagio e a rischio di drop-out; individua tra le associazioni del territorio aderenti al progetto quellepiù idonee ad accogliere gli alunni in difficoltà; elabora il progetto individualizzato in relazione ai bisogni specificidi ciascun ragazzo; monitora il progetto attraverso a partecipazione ai Consigli di classe, gi incontri di verifica a

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cadenza mensile, i colloqui individuali con gli alunni.

� Supporto didattico individualizzato: l‘educatore, in collaborazione con i docenti del Consiglio di classe, sostienel’alunno nello svolgimento dell’attività didattica, attraverso l’elaborazione di un programma specifico.

� Alternanza Scuola-Associazione: l’alunno per circa due volte alla settimana, viene inserito nelle attivitàdell’associazione attraverso un progetto specifico riconosciuto dalla scuola, nel rispetto delle vigenti normative,come vera e propria attività didattica valevole ai fini della valutazione scolastica.

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

� Diversi Settori dei Comuni dell’Unione Terre d’Argine (Sociale, Politiche giovanili).� Servizi sanitari del distretto (NPI, Consultorio Adolescenti).� Le scuole e gli istituti educativi del distretto (fascia 11/14 anni).� Le famiglie del territorio con figli 11/14 anni con situazioni di disagio scolastico.� Associazioni educative, sportive e di categoria del territorio.� Associazioni di volontariato.

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

� Pedagogista Responsabile del Coordinamento Pedagogico Unione Terre d’Argine;� 2 pedagogiste del Coordinamento Pedagogico Unione Terre d’Argine;� insegnanti referenti del disagio per ciascun Istituto Comprensivo e Circolo Didattico dell’Unione, insegnanti

coordinatori delle classi direttamente coinvolte nel progetto, docenti del Consiglio di classe (circa 60 docenti);� Responsabili e personale operativo dei Settori Sociali, Politiche giovanili, NPI, Consultorio Adolescenti e degli

altri soggetti facenti parte del Tavolo interistituzionale di lavoro sul disagio degli adolescenti;� Referenti e operatori delle Associazioni educative e cooperative del territorio coinvolte nel progetto.

9. Risultati attesi in relazione

a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

a) Coinvolgimento di tutti le Istituzioni scolastiche del distretto in applicazione del Patto per la scuola "Pianoterritoriale per la promozione delle pari opportunità formative, per la prevenzione della dispersione scolastica eper la qualità della scuola" dell'Unione delle Terre d'Argine;

b) Realizzazione di almeno 10-15 progetti di inclusione sociale, per rispondere al bisogno delle scuole e degli alunnia rischio di drop-out ed esclusione sociale;

c) Consolidare l'applicazione di procedure per l'integrazione dei minori a rischio di esclusione sociale per evitarel'abbandono scolastico nell'età dell'obbligo e prevenire la dispersione per il 70% degli alunni coinvolti;

d) Realizzazione di almeno 10 laboratori di educazione socio-affettiva per un totale di almeno 200 ore diformazione-consulenza per circa 250 alunni;

e) Dare attuazione all’innovativo intervento di mentoring in oggetto in integrazione gli interventi, i progetti e lepolitiche integrate.

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Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

dicuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare(Fondazione CRCarpi)10. Piano finanziario:

euro 30.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00

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INTERVENTI SOCIO-EDUCATIVI RIVOLTI A RAGAZZI PREADO LESCENTI CON DISTURBI SPECIFICIDELL’APPRENDIMENTOPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 11

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tàFamiliari

infanzia eadolescenza

X

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani X

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

X

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INTERVENTO/PROGETTO:INTERVENTI SOCIO-EDUCATIVI RIVOLTI A RAGAZZI PREADO LESCENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO(in continuità con il precedente anno scolastico)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1. Permettere ai bambini e ragazzi con Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) di affrontare l’apprendimento scolastico e i compiti evolutivi

concomitanti, con l’aiuto e il sostegno di figure competenti e attraverso l’utilizzo di modalità operative e strumenti compensativi.2. Accompagnare e sostenere i ragazzi attraverso percorsi individualizzati/personalizzati che valorizzino le loro capacità ed abilità per rinforzare

l’autostima, favorendo la socializzazione e l’integrazione con il gruppo dei pari e con gli adulti.3. Aumentare il numero di ragazzi accolti in questo percorso di sostegno e mantenere nel prossimo anno scolastico le 3 sedi educative/formative

(Carpi, Campogalliano e Soliera) e il numero delle iniziative e dei servizi.4. Rafforzare il coordinamento tra le risorse territoriali (scuola, N.P.I., famiglie, associazionismo, enti locali), che faciliti lo scambio di conoscenze,

informazioni, documentazione e buone pratiche e in grado di seguire i percorsi integrali e continuativi dei ragazzi.

1.Soggetto capofiladell’intervento (Comune,forma associativa, Ausl,…)

UNIONE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare incaso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referentedell’intervento: nominativoe recapiti

PAOLA SACCHETTI, Responsabile Coordinamento Pedagogico e progetti educativi Unione Terre d’argineTel: 059 649711; e-mail: [email protected]

4. Destinatari Ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio dell’Unione Terre d’Argine con presenza di disturbiD.D.A.I. (Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività) e D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento)

5. Eventualiinterventi/politicheintegrate collegate

� Interventi di prevenzione dell’abbandono scolastico e del disagio sociale attraverso la collaborazione tra scuole eCentri che offrono, nei Comuni dell’Unione Terre d’Argine, un servizio socio-educativo, di socializzazione, ascolto econfronto in orario pomeridiano.

� Progetto di screening sui D.S.A. a partire dalla scuola primaria per intercettare i bambini in difficoltà e proporrelaboratori e percorsi individualizzati.

� Laboratori di metodologie e tecniche applicate per sostenere l’apprendimento dei D.S.A. nelle scuole primarie delterritorio e inoltre interventi di esperti, insieme agli insegnanti, per la realizzazione dei laboratori di recupero.

� Il Patto per la Scuola tra Unione Terre d’Argine e Scuole dell’Infanzia, Primarie e Secondarie Statali e Paritarie deiComuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera riguarda, tra l’altro i seguenti specifici ambiti coerenti con

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l’iniziativa in oggetto: a) i servizi per l'integrazione degli alunni/e in situazione di handicap e per contrastare le difficoltàdi apprendimento (DSA) (cfr. art. 7); b) la promozione dell’agio e le politiche di inclusione: prevenzione e contrasto deldisagio da relazione e del bullismo; progetti per l’integrazione della popolazione nomade; azioni di contrastoall’evasione, alla dispersione scolastica e prevenzione del disagio; progetti di sostegno alla funzione genitoriale; ilraccordo tra progetti di inclusione scolastici ed extrascolastici (cfr. art. 9); c) la qualità dei sistema scolastico integrato:formazione, aggiornamento e documentazione, nuove metodologie, continuità educativa e didattica (cfr. art. 12); d) lerelazioni intersettoriali ed interistituzionali per sostanziare tutti gli obiettivi del Patto (cfr. art. 14).

� Progetto regionale per la valorizzazione dell’autonomia e l’arricchimento dell’offerta formativa nelle scuole di tutto ilterritorio dell’Unione per la promozione dell’agio, la prevenzione ed il contrasto delle situazioni di disagio socio-culturale e scolastico.

6. Azioni previste

� Rinnovo di una convenzione pluriennale con organizzazioni specializzate sul territorio per il sostegno a bambini eragazzi con D.S.A. e D.D.A.I., nelle tecniche operative per la facilitazione dell’apprendimento, nonchè sulle dinamicherelazionali degli adolescenti, sia per il Centro di Carpi che per quelli di Campogalliano e Soliera.

� Accordo e stretta relazione/collaborazione per quanto attiene gi aspetti socio-sanitari con il servizio di N.P.I. territorialeper i ragazzi con D.S.A. e D.D.A.I. che sono inviati ai Centri dalle scuole.

� Realizzazione di progetti educativi personalizzati per ciascun soggetto, concordati sia con la scuola sia con la N.P.I(circa 110 previsti per l’anno scolastico 2011/12; mentre nell’anno 20010/11 sono stati 90).

� Attività extra-scolastiche: nel pomeriggio tutti i ragazzi che frequentano i Centri di Carpi, Campogalliano e Soliera perlo svolgimento dei compiti e lo studio sono affiancati individualmente o a piccoli gruppi (di due/tre ragazzi) da educatoriche, con software specifici e semplificazione di testi, supportano il lavoro degli stessi allievi. I ragazzi sono poi coinvoltiin attività ludico-ricreativo-sportivo con altri ragazzi che frequentano il centro per favorire socializzazione eintegrazione.

� Realizzazione di un campo-gioco estivo, rivolto ai ragazzi che hanno frequentato i Centri nel corso dell’anno scolasticosia per lavorare sui compiti estivi, sia come occasione ludica e di sostegno alle famiglie per il periodo giugno/luglio.

7. Istituzioni/attori socialicoinvolti

� Settore Istruzione dell’Unione Terre d’argine.� Settore Servizi Sociali dell’Unione Terre d’argine.� Servizio di N.P.I. dell’Asl di Carpi.� Scuole e Istituti del Distretto scolastico dell’Unione Terre d’argine (Scuole primarie e secondarie di primo grado).� Organizzazioni, Centri specializzati, Associazioni no profit con una nuova convenzione pluriennale con i servizi locali

territoriali.

8. Risorse umane che siprevede di impiegare

� Settore Istruzione Unione Terre d’Argine: N. 1 responsabile del Coordinamento Pedagogico e dei progetti educativi, N.1 pedagogista, N. 1 amministrativo.

� ASL Carpi: N. 1 psicologa, N. 1 neuropsichiatra, N. 2 logopediste.� Scuole e Istituti del Distretto scolastico dell’Unione Terre d’argine: Dirigente scolastico e insegnanti referenti per ogni

Istituto o Plesso del territorio.� Organizzazione/i o Associazione/i specializzate con almeno: N. 1 psicologa o pedagogista coordinatrice, N. 12

educatori/operatori specializzati; alcuni tirocinanti universitari, volontari.

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9. Risultati attesi inrelazione a indicatoriregionali/distrettuali (daesplicitare)

a) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 1Sviluppo dell’azione in una logica d’integrazione tra le diverse politiche dei servizi e dei processi coinvolti nell’azionespecifica.Gli indicatori sono rappresentati da:- numero dei soggetti pubblici, privati e sociali coinvolti;- partecipazione agli incontri di lavoro e alla condivisione del progetto.

b) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 2Costituire un coordinamento tra le risorse economiche e sociali distrettuali (scuola, N.P.I., famiglie, associazionismo, entilocali), che faciliti lo scambio di conoscenze, informazioni, documentazione e buone pratiche.Gli indicatori sono rappresentati da:- protocolli, convenzioni tra più servizi (sociale, sociosanitario, educativo-scolastico);- percorsi individualizzati/personalizzati condivisi tra i diversi soggetti;- percorsi di aggiornamento e formazione condivisa e reciproca.

c) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 3Partecipazione del/i soggetto/i selezionato idoneo per la convenzione pluriennale sviluppata sull’intero processo delservizio a supporto dei ragazzi con D.S.A.: dal momento della programmazione fino alla valutazione dei risultati raggiunti.Gli indicatori sono rappresentati da:- numero di famiglie/ragazzi che richiederanno il servizio pomeridiano insieme al numero di scuole che invieranno i ragazzial servizio;- copertura territoriale dei ragazzi frequentanti i percorsi con il mantenimento delle 3 sedi per l’erogazione del servizio emaggiore offerta di attività per facilitare l’integrazione;- qualità delle figure competenti, degli strumenti di supporto idonei e della metodologia efficace per affrontarel’apprendimento scolastico ed i compiti evolutivi concomitanti dei bambini e dei ragazzi con D.S.A. e D.D.A.I. presenti sututto il territorio dell’Unione;- numero di attività frequentate dai ragazzi;- buon livello di integrazione e socializzazione del singolo;- acquisizione di più autonomia psico-fisica;- maggiori competenze scolastiche e capacità d’espressione attraverso l’utilizzo di strumenti molteplici.

d) Risultato atteso rispetto all’obiettivo N. 4 Accompagnare e sostenere i ragazzi attraverso percorsi che valorizzino le loro capacità ed abilità per rinforzarel’autostima, favorendo la socializzazione e l’integrazione con il gruppo dei pari e con gli adulti.Gli indicatori sono rappresentati da:- realizzazione di percorsi continuativi: dai primi anni delle scuole primarie fino oltre la scuola dell’obbligo;- consolidamento del percorso di valutazione partecipata e policentrica sugli esiti educativi/pedagogici e sociosanitariraggiunti dai destinatari del progetto;

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- buona qualità della collaborazione e dalla predisposizione collegiale di strumenti per il monitoraggio e la valutazione deipercorsi individualizzati;- buon livello d’integrazione gestionale e professionale nell’implementazione dell’azione e nella costruzione delladocumentazione;- collaborazione dei diversi soggetti nella diffusione dei risultati e delle buone pratiche raggiunte.

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti-specificare

10. Piano finanziario:

euro 80.123,69 25.000,00 55.123,69

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“CITTA’ AMICHE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI”PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 12

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

X

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

X

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ X

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INTERVENTO/PROGETTO:“CITTA’ AMICHE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI”

(in continuità con il precedente anno scolastico)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE1. Sviluppo, nel bambino, del senso di appartenenza alla collettività.2. Offerta di iniziative e progetti che permettano la partecipazione diretta dei bambini e dei ragazzi e l’espressione delle loro idee e proposte

relative alla città e alla qualità della vita.3. Opportunità offerta a bambini, insegnanti, genitori, di riflettere su temi fondamentali (per l’infanzia e non solo) quali: i diritti dei bambini,

l’autonomia, le reti sociali, il punto di vista dei bambini e dei ragazzi nelle scelte collettive e pubbliche, la vivibilità della città.4. Possibilità per gli insegnanti di apprendere/rafforzare la metodologia progettuale come metodologia lavorativa, trasversale rispetto alla rigida

divisione in discipline.5. Incremento delle possibilità e degli spazi che permettono ai ragazzi di esprimere loro stessi e di vivere il territorio.6. Creazione di spazi e luoghi partecipati, “a misura di cittadino”, dove per cittadino si intende “abitante di un luogo”, senza alcuna altro criterio

discriminante (età, genere, etc..):

1.Soggetto capofiladell’intervento (Comune,forma associativa,

UNIONE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare incaso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referentedell’intervento: nominativoe recapiti

PAOLA SACCHETTI, Responsabile Coordinamento Pedagogico e progetti educativi Unione Terre d’argineTel: 059 649711; e-mail: [email protected]

4. Destinatari Tutti i bambini e ragazzi 2/14 anni residenti nel territorio dell’Unione (oltre 12.300) e le loro famiglie.

5. Eventualiinterventi/politicheintegrate collegate

� Progetti e attività in collaborazione con società sportive, associazioni e cooperative.� Progetti in collaborazione con la Polizia Municipale per i percorsi casa-scuola.� Progetti di qualificazione didattica delle Scuole di Infanzia, primarie e secondarie di primo grado dell’Unione Terre

d’Argine.� Nell’ambito del nuovo Patto per la Scuola sottoscritto tra Unione Terre d’Argine e Scuole dell’Infanzia, Primarie e

Secondarie Statali e Paritarie dei Comuni di Campogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera, la cui durata vadall’anno scolastico 2009-2010 al 2012-2013 che riguarda, tra l’altro i seguenti specifici ambiti coerenti conl’iniziativa in oggetto: a) l’arricchimento dell’Offerta Formativa e sostegno all’eccellenza; la valorizzazione del

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merito; la qualificazione delle specificità territoriali: nuove tecnologie, lingue straniere; educazione musicale,teatrale e alla relazione; educazione artistica; educazione motoria; educazione alla salute (cfr. art. 11); la qualitàdei sistema scolastico integrato: formazione, aggiornamento e documentazione, nuove metodologie, continuitàeducativa e didattica (cfr. art. 12).

6. Azioni previste

� La “Progettazione partecipata”: percorsi di ideazione e realizzazione di spazi urbani realizzati in collaborazione conbambini e architetti. La progettazione urbana partecipata prevede interventi strutturali a spazi della città, e taliazioni sono realizzate a partire dai desideri e dalle indicazioni date dai bambini. Solitamente sono coinvolteclassi/scuole di tutta l’Unione Terre d’Argine.

� I percorsi sicuri casa-scuola e scuola-casa - “A scuola ci andiamo da soli”: percorso svolto da scuole che scelgonodi lavorare sui temi dell'autonomia dei bambini e della sostenibilità dell'ambiente in cui viviamo. Il percorso,finalizzato alla realizzazione di percorsi sicuri casa-scuola, propone un lavoro interdisciplinare nelle classiattraverso la proposta di laboratori e attività trasversali, tenute dagli insegnanti stessi col supporto di esperti esternialla scuola. Tale azione è diffusa sul Comune di Carpi (3 scuole primarie aderenti), mentre si è conclusa la fase disperimentazione biennale per le scuole primarie del Comune di Novi di Modena.

� Il “Consiglio dei Ragazzi”: Consiglio formato da bambini di 4° e 5° elementare 1° media delle scuole di Carpi. IlConsiglio si incontra ogni 3 settimane per discutere insieme dei problemi della città, così come sono visti daiConsiglieri. Promuove azioni che vogliono migliorare le problematiche discusse; si incontra col ConsiglioComunale per trattare i temi emersi. Nell’anno 2011 si prevede di portare a termine la stampa della guida turisticaelaborata dal CdR del 2009/2010 nonché di realizzare un video-documentario inerente il tema della tuteladell’ambiente, dei consumi responsabili e dello smaltimento dei rifiuti (temi di lavoro del CdR durante l’annoscolastico 2010/2011). La guida e il video-documentario saranno presentate alla città in occasione dell’incontrocon il Consiglio Comunale degli adulti previsto nel mese di maggio 2011. Partecipazione al progetto regionale“Con-cittadini”, per la diffusione della partecipazione e della cittadinanza attiva dei giovani. L’esperienza è diffusa econsolidata anche nel Comune di Campogalliano, dove il Consiglio che si riunisce mensilmente ha una forteinterazione con le istituzioni e diverse associazioni locali che implementano progetti e politiche socio-educative.

� Festa “Una città da Giocare” a Carpi. Ogni anno in una domenica di maggio, le piazze e le strade del centrochiudono al traffico e diventano “a misura di bambino”. Sono proposti laboratori a tema, spazi ludici e ricreatividove i bambini dai 2 ai 12 anni possono trovare divertimenti e attività adatti a loro. Realizzata con la collaborazionedi Settori del Comune e dell’Unione Terre d’Argine, da agenzie e associazioni del territorio distrettuale, lamanifestazione è ormai appuntamento atteso e ricorrente: come ogni ultima domenica di maggio ormai da 12 anni,le piazze e le strade del centro si animano di bambini e famiglie. Per una giornata il centro della città è solo per ibambini ed offre loro occasioni di gioco, conoscenza, divertimento, socializzazione, libero movimento: in pocheparole di sperimentare una dimensione di appartenenza e fruibilità che solitamente non è possibile. Realizzata conla collaborazione di altri Settori del Comune, di agenzie e di associazioni del territorio distrettuale. Alla festa “Una

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città da giocare” sono invitati a partecipare i bambini da 2 a 12 anni residenti nei comuni dell’Unione (circa 10.000).

� Laboratori sui diritti dei bambini: percorsi laboratoriali condotti da insegnanti, con il supporto di esperti, volti apromuovere una cultura della convivenza pacifica, della promozione e tutela dei diritti dei bambini e delle bambini,dello scambio reciproco e del dialogo. Le attività proposte sono finalizzate a sensibilizzare all’ascolto di sé e deglialtri; a sostenere il principio della convivenza pacifica e della cooperazione e a promuovere i valori dellapartecipazione sociale e della responsabilità civica. I laboratori sono rivolti alle scuole primarie dell’Unione Terred’Argine che scelgono di approfondire la Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Il progetto prevede quindi il coinvolgimento di tutti Comuni dell’Unione Terre d’Argine

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Diversi Settori dei Comuni dell’Unione Terre d’Argine e della stessa Unione Terre d’Argine.Le scuole e gli istituti del distretto (fascia 2/14 anni).Le famiglie del territorio con figli 2/14 anni.Associazioni educative, sportive e di categoria del territorio.Associazioni di volontariato.

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

� Pedagogista Responsabile del Coordinamento Pedagogico Unione Terre d’Argine;� 2 pedagogiste del Coordinamento Pedagogico Unione Terre d’Argine;� numerosi (in media oltre 40 l’anno) insegnanti delle varie scuole impegnate nei progetti;� numerosi esperti (in media oltre 20 l’anno) per la conduzione/animazione dei diversi progetti;� Responsabili e personale operativo dei Settori dei Comuni e dell’Unione Terre d’Argine (Cultura, Sociale, Settori

Tecnici, Polizia Municipale, …), in media oltre 30 l’anno;� Numerose Associazioni educative, sportive e di categoria del territorio (oltre 40 solo per la Festa “Una Città da

Giocare”).

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

a) Sviluppo nel bambino del senso di appartenenza alla collettività con la promozione attiva di strumenti di partecipazione.Opportunità offerta a bambini, insegnanti, genitori, di riflettere su temi fondamentali (per l’infanzia e non solo) quali: i dirittidei bambini, l’autonomia, le reti sociali, il punto di vista dei bambini e dei ragazzi nelle scelte collettive e pubbliche, lavivibilità della città nel rispetto dei diritti del bambino.Valorizzazione del tempo extrascolastico attraverso la partecipazione ed adesione dei bambini e degli adolescenti alla vitapubblica e alla scelta delle iniziative di loro interesse anche con l’utilizzo dei supporti tecnologici innovativi.Gli indicatori sono rappresentati da:- numero di soggetti e servizi coinvolti;- numero di iniziative, azioni, eventi realizzati;- numero elevato dei partecipanti alle azioni proposte;- livello (distrettuale, provinciale e regionale) di diffusione delle esperienze.

b) Diffondere le attività di informazione, formazione, scambio di buone pratiche e aggiornamento per gli insegnanti perrafforzare la metodologia progettuale come metodologia lavorativa, trasversale rispetto alla rigida divisione in discipline.

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Gli indicatori sono rappresentati da:- numero degli istituti scolastici e insegnanti coinvolti;- numero di iniziative realizzate;- progettazioni partecipate, da tutti i soggetti coinvolti, nel rispetto dei diritti dei bambini e delle loro esigenze.

c) Sviluppo di progetti finalizzati alla possibilità di fruire di spazi che permettono ai ragazzi di esprimere loro stessi e divivere attivamente il territorio, il suo patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale.Creazione di nuovi spazi e luoghi partecipati, “a misura di cittadino”, dove per cittadino si intende “abitante di un luogo”,senza altro criterio discriminante (età, genere,….).Gli indicatori sono rappresentati da:- incremento del numero di scuole/classi interessate ad aderire ai percorsi proposti;- modifica di alcuni comportamenti da parte degli adulti coinvolti nei percorsi;- sensibilizzazione degli insegnanti nei confronti di tematiche relative alla “cittadinanza”, alla “partecipazione”, alla“Costituzione”……;- numero elevato dei partecipanti alle azioni proposte;- alto indice di gradimento espresso dai genitori dei soggetti coinvolti, raccolto ed espresso tramite questionari chevengono periodicamente somministrati ai soggetti coinvolti.

d) Valorizzazione della pratica del gioco, della festa e degli spazi dedicati quali strumenti ed occasioni educative chefavoriscono le relazioni, le aggregazioni, la condivisione e il rispetto delle regole e lo sviluppo delle capacità di gestione deiconflitti.Gli indicatori sono rappresentati da:- il numero di adesioni e coinvolgimento dei diversi servizi dell’Unione, degli Istituti scolastici, del terzo settore,associazioni di volontariato, associazioni sportive etc…;- il contributo dei privati (aziende, commercianti ecc.);- il livello di partecipazione dei bambini e dei cittadini;- il livello e gli strumenti per la diffusione dell’esperienza.

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Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 32.037,00 22.000,00 10.037,00

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PROGETTO AFFIDO FAMILIAREPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 13

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza x

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare elavoro d’èquipe X

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

X

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INTERVENTO/PROGETTO: PROGETTO AFFIDO FAMILIARE - percorsi formativi per le coppie e i singoli aspiranti all’affidamento familiare- gruppo di sostegno per famiglie affidatarie- laboratori formativi operatori /famiglie affidatarie

di cui al Programma provinciale per la promozione di politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza anno 2011 Progetto di sviluppo e qualificazione in continuità con l’anno 2010 ; innovativo per gruppi sostegno e laboratori formativi.OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :

- Fornire una preparazione e formazione per le persone ( singoli, famiglie ) disponibili all’affido familiare di minori.- Sostenere le esperienze dell’affido familiare di minori- Integrare il lavoro professionale e quello delle famiglie affidatarie per la progettazione e realizzazione condivisa dei progetti di affido- Favorire la creazione di reti familiari per l’accoglienza

1.Soggetto capofila

dell’intervento

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territorialedi realizzazione (dinormadistrettuale,specificarein caso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

Corsi di preparazione all’affido: Unione delle Terre D’Argine (Distretto n. 1)- Unione Comuni Modenesi Area Nord (Distretto n. 2)- Istituzione per la gestione dei servizi sociali di Castelfranco Emilia.(Distretto n. 7)

Gruppo di sostegno per famiglie affidatarie: Unione delle Terre D’Argine (Distretto n. 1)

Laboratori formativi operatori /famiglie affidatarie: Territorio Provincia di Modena

3. Referentedell’intervento:nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 241012 CARPI (MO)Telefono 059-649.619 Fax 059-649.620e-mail: [email protected]

4. Destinatari

Coppie e singoli cittadini che intendono intraprendere intraprendere unpercorso di disponibilità all’affidamento familiareFamiglie affidatarieOperatori dei servizi sociali minoriAssociazioni Familiari

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57

5. Eventuali

interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto è connesso con l’attività del servizio sociale a tutela dei minori , con gli interventi del Centro per le Famiglie. dipromozione dell’affido e accoglienza e con il Programma provinciale per la promozione di politiche di tutela e accoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza anno 2011

6. Azioni previste

- Realizzazione di n. 1 corso di informazione e formazione a livello interdistrettuale per coppie e singoli interessatiall’affidamento familiare con il coinvolgimento di associazioni familiari e di famiglie affidatarie secondo le indicazionicontenute nella Direttiva regionale, in cui approfondire le varie tematiche giuridiche, relazionali e psico-sociali

- Attivazione di un gruppo di sostegno per le famiglie affidatarie con progetti di affidamento in corso . Il gruppo si configuracome uno spazio di confronto in cui poter condividere i diversi aspetti dell’affido familiare e trovare , con la conduzione diun esperto, un sostegno nei momenti di difficoltà e di crisi che si possono incontrare nel corso del percorso di affido.

- Laboratori formativi operatori /famiglie affidatari e. Il percorso formativo di tipo laboratoriale è rivolto agli operatori (psicologi-ass.sociali-educatori) delle equipe psico-sociali minori , alle famiglie affidatarie e alle associazioni familiari deidiversi territori provinciali. Si prevedono nel 2011 n. 3 laboratori articolati in n. 3 incontri di 3 ore ciascunoTemi della formazione congiunta: rappresentazioni operatori/famiglie affidatarie del minore e della sua famiglia d’origine;aspettative operatori/famiglie affidatarie nei confronti del servizio sociale e della famiglia affiatarla; strumenti per migliorarela capacità comunicativa operatori/famiglie affidatarie; modalità di collaborazione nel progetto di affido familiare.I laboratori saranno condotti dall’Associazione Venite alla festa e dall’Unione delle Terre D’Argine ( Servizio sociale minori eCentro per le famiglie)

7. Istituzioni/attori

sociali coinvolti

Unione delle Terre D’Argine ( Servizio sociale minori e Centro per le famiglie)Unione dei Comuni Modenesi Area NordComune Castelfranco Emilia Istituzione per la gestione dei servizi socialiAssociazione di Famiglie “Venite alla festa “Provincia di ModenaAmbiti territoriali provinciali aderenti ai laboratori formativiAusl Modena

8. Risorse umane che

si prevede di

impiegare

n. 1 Operatore del centro per le famiglien. 1 psicologan. 2 assistenti socialin. 1 referente Associazione Venite alla festa

9. Risultati attesi in - Aumentare il numero di famiglie disponibili all’affido familiare- Promuovere una informazione e formazione sugli aspetti peculiari legati all’affidamento familiare in particolare in relazione

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58

relazione a indicatori

regionali/distrettuali

(da esplicitare)

alla temporaneità, alla coesistenza di due nuclei familiari, ai bisogni del bambini, al ruolo dei servizi sociali- Coordinare gli interventi relativi all’affido a livello provinciale- Sostenere le esperienze di affido in corsoIndicatori di risultato- Numero incontri del Coordinamento provinciale sull’Affido- Numero partecipanti al percorso formativo- Numero famiglie che, dopo la formazione, iniziano il percorso di valutazione psico-sociale previsto per l’affidamento

familiare- Questionari di gradimento- Numero incontri e partecipanti gruppo di sostegno famiglie affidatarie- Numero laboratori formativi operatori/famiglie e N. partecipanti

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali (Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altrifondi

di cuirisorseregionali (pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 15.000,00 3.500,00

Provincia

11.500,00

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ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE: CORSI DI PREPA RAZIONE ALL’ADOZIONE E GRUPPI DI SOSTEGNOPOST-ADOZIONE DI CUI AL PROGRAMMA PROVINCIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI TUTELA EACCOGLIENZA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA ANNO 2011 .PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 14

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza x

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione del benesseresociale, della salute e di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione?

No x Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare elavoro d’èquipe x □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema diaccoglienza inemergenza □

x

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60

INTERVENTO/PROGETTO: ADOZIONE NAZIONALE E INTERNAZIONALE: CORSI DI PREPA RAZIONE ALL’ADOZIONE E GRUPPI DISOSTEGNO POST-ADOZIONE DI CUI AL PROGRAMMA PROVINC IALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI TUTELA E ACC OGLIENZADELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA ANNO 2011 .

Progetto di sviluppo e qualificazione in continuità con l’anno 2010 – innovativo per i gruppi di sostegno post-adozioneOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :

- Proseguire l’attività di preparazione all'adozione per coppie aspiranti l’adozione nazionale e internazionale secondo le modalità e i contenuti dellaDirettiva Regionale.

- Assicurare la qualificazione della équipe specialistica psico-sociale che opera durante tutto il percorso adottivo- Qualificare il percorso di accompagnamento delle coppie nel post-adozione anche attraverso l’organizzazione di gruppi sostegno per le coppie

adottive

1.Soggetto capofila

dell’intervento

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale

di realizzazione (di

norma

distrettuale,specifica

re in caso diverso

se subdistrettuale o

provinciale)

Per i corsi di preparazione all’adozione: Unione delle Terre D’Argine ( Distretto n. 1)- Unione Comuni Modenesi Area Nord (Distretto n.2) - Istituzione per la gestione dei servizi sociali di Castelfranco emilia.(Distretto n. 7)

Per il Servizio Adozione ( fase informativa, di indagine psico- sociale e sostegno post-adozione ) e i gruppi di sostegno allefamiglie adottive l’ ambito territoriale è quello dell’Unione delle Terre D’Argine dei Comuni di Carpi, Novi, Soliera eCampogalliano

3. Referente

dell’intervento:

nominativo e

recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 241012 CARPI (MO)Telefono 059-649.619 Fax 059-649.620e-mail: [email protected]

4. DestinatariCoppie aspiranti l'adozione nazionale e internazionaleCoppie adottiveMinori adottati

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61

5. EventualiInterventi/politicheintegrate collegate

Intervento integrato con le politiche di tutela dei minori e con il Programma provinciale per la promozione di politiche di tutela eaccoglienza dell’infanzia e dell’adolescenza anno 2011.

6. Azioni previste

- Realizzazione di n. 4 corsi di preparazione all’ado zione, nel territorio sovradistrettuale, articolati in 6/7 incontri permassimo n. 10 coppie in cui sono trattati i temi previsti dalla Direttiva regionale. Un incontro viene condotto dal un EnteAutorizzato all’Adozione secondo il Protocollo d’Intesa provinciale e un incontro da una famiglia adottiva che racconta la suaesperienza

In ogni corso viene assicurata la presenza di un tutor-assistente sociale che svolge un ruolo di coordinamento ed esperti inmateria giuridica e psicologica si alternano negli incontri per approfondire i vari aspetti relativi all’adozione.- Proseguimento dell’attività informativa dello Sportello Adozione per le coppie sul territorio distrettuale- Attività di coordinamento attraverso la partecipazione degli operatori all’equipe sovradistrettuale e al coordinamento

provinciale .- Qualificazione del percorso di sostegno e accompagnamento della famiglia adottiva nei primi anni di ingresso del minore

adottato attraverso la costituzione di un gruppo di sostegno . Il gruppo di sostegno è composto da genitori adottivi che siincontrano a cadenza mensile per promuovere , con la conduzione di un esperto, il confronto dell’esperienza adottiva,raccontando conquiste, fatiche, scoperte e preoccupazioni, con lo scopo di trovare un supporto nei momenti di difficoltà delprimo periodo di ingresso del bambino nella nuova famiglia adottiva.

- Applicazione dei percorsi di accompagnamento nel post adozione delineati a livello provinciale nel protocollo“L’accompagnamento nella prima fase adottiva “

7. Istituzioni/attori

sociali coinvolti

Unione delle Terre D’ArgineUnione dei Comuni Modenesi Area NordIstituzione per la gestione dei servizi sociali di Castelfranco EmiliaAz. Usl di ModenaProvincia di ModenaEnti autorizzati alle adozioni internazionali

8. Risorse umane

che si prevede di

impiegare

- n. 3 ass.sociali in qualità di tutor dei corsi- esperti-docenti dei corsi- esperti Enti Autorizzati- n. 1 psicologo per gruppo sostegno adozione

9. Risultati attesi in

relazione a

indicatori

Risultati attesi

- Fornire informazioni personalizzate sul percorso adozione- Favorire una preparazione sulle varie tematiche connesse all’adozione- Diminuire i tempi di attesa delle coppie aspiranti l’adozione al percorso formativo attraverso un coordinamento

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regionali/distrettuali

(da esplicitare)

interdistrettuale- Qualificare il percorso di accompagnamento delle coppie nel post-adozione- Diminuire i tempi di attesa delle coppie aspiranti l’adozione tra la fine del corso e l’inizio dell’indagine psico-socialeIndicatori di risultato- N. colloqui informativi dello Sportello Adozione- Tempi media di attesa tra iscrizione e Accesso ai corsi- N. corsi di preparazione all’adozione e n. partecipanti- Risultati questionario di gradimento- N. coppie che dopo la partecipazione al corso presentano richiesta di indagine psico-sociale per l’adozione.- Tempi di attesa tra la fine del corso e l’inizio dell’indagine psicosociale- N. partecipanti agli incontri di gruppo coppie adottive nel post-adozione

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr. StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altri fondi

di cuirisorseregionali(pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti –specificare

10. Pianofinanziario:

euro 11.450,00 1.650,00

Provincia7.000,00

1.400,00 Unione Comunimodenesi Area Nord

1.400,00 Istituzione S.SocialiCastelfranco Emilia

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INTERVENTI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA A TUTELA DEI MINORI. PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 15

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia eadolescenza x

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione del benessere sociale,della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*□

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza:

ALTRO

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza X

□ Altro

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INTERVENTO/PROGETTO: INTERVENTI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA A TUTELA DEI MINORI.

Progetto in continuità con l’anno 2010.

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE : Garantire una accoglienza

immediata in Comunità e in Reti familiari di bambini e adolescenti che si trovano in una sitzione di emergenza in cui risulta necessario un intervento

immediato o a breve termine a loro tutela

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa,

Unione delle Terre D’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distrettuale - Unione delle Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana Balluga – tel. 059 649619 – fax. 059 649620Via Trento Trieste n. [email protected]

4. Destinatari Minori 0-18 anni

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

L’intervento è strettamente connesso con le funzioni socio-assistenziali di protezione e tutela dell'infanzia e dell'etàevolutiva e le attività ed interventi dei servizi sociali a tutela dei minori.

6. Azioni previste

- Collaborazione con l’Associazione Venite alla Festa per l'affidamento in emergenza di minori 0-12 anni in retidi famiglie per l’accoglienza.

- Stipula convenzione con definizione delle metodologie e dei percorsi di gestione dell’emergenza.- Realizzazione di percorso formativo per la rete di famiglie per l’accoglienza in emergenza- Partecipazione al progetto provinciale “emergenza minori” finalizzata allo sviluppo di una rete provinciale delle

emergenze – urgenze di cui al programma provinciale Infanzia e Adolescenza- Individuazione e stipula convenzione con comunità educative per l’accoglienza in emergenza di adolescenti 13

–18 anni- Definizione di percorsi di intervento distrettuali per la gestione delle situazioni di emergenza coordinate con Forze dell’Ordine e Polizia municipale

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti- Servizi Sociali territoriali- Associazioni di Famiglie Affidatarie- Forze dell’ordine

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65

- Comunità per minori- Provincia di Modena

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- Operatori psico-sociali ed educatori

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Garantire una accoglienza immediata di minori che si trovino in una situazione di emergenza in cui risultanecessario un intervento immediato o a breve termine a loro tutela

Indicatori: n. interventi in emergenza/ tempi di risposta n. minori e tipologia (età,sesso, nazionalità..)

durata dell’accoglienza in emergenza

- Assicurare una accoglienza di tipo familiare per i bambini 0-10 anni come previsto dalla Direttiva regionale in materia

Indicatore: n. minori 0-10 anni con accoglienza familiare

- Rispondere alle richieste delle Forze dell’Ordine e degli Ospedali, relative a minori in condizioni di rischio o diabbandono, negli orari di chiusura dei servizi territoriali.Indicatore: n. emergenze rilevate da servizi/ forze dell’ordine

- Individuare contesti qualificati per la pronta accoglienza in emergenza di giovani adolescenti 14-17 anni e inparticolare stranieri non accompagnatiIndicatore: N. comunità di pronta accoglienza per adolescenti 14-17 anni

Previsione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosociale locale+ Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altrifondi

di cui risorseregionali (pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 62.000,00 5.000,00 57.000,00

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66

QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CONNESSI ALL’ACCOGL IENZA EXTRAFAMILIARE DEI MINORI : FONDODISTRETTUALE A SOSTEGNO DELL’’INSERIMENTO EXTRAFAM ILIARE DI BAMBINI ED ADOLESCENTITEMPORANEAMENTE ALLONTANATI DALLE PROPRIE FAMIGLIE .PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 16

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia eadolescenza X

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione del benesseresociale, della salute e di stili di vita sani □

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No X Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità□

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe X

3. Costituzione/integrazionedi un Fondo comune X

4. Sistema diaccoglienza inemergenza □

Page 67: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO: QUALIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CONNESSI ALL’ACCOGL IENZA EXTRAFAMILIARE DEI MINORI : FONDO

DISTRETTUALE A SOSTEGNO DELL’’INSERIMENTO EXTRAFAM ILIARE DI BAMBINI ED ADOLESCENTI TEMPORANEAMENTE A LLONTANATI

DALLE PROPRIE FAMIGLIE .

(In continuità con anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :- garantire la gestione unificata degli oneri relativi all’inserimento in struttura di minori allontanati dalla propria famiglia per provvedimenti d’urgenza di

collocamento in luogo protetto- qualificare gli interventi delle equipe territoriali rivolti ai minori allontanati e alle famiglie d’origine .- qualificare i percorsi di ricuperabilità nelle famiglie d’origine per un rientro nella famiglia dei minori allontanati

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune, forma

Unione delle Terre D’Argine

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distrettuale - Unione delle Terre D’Argine

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Liana BallugaVia Trento Trieste n. 2 - 41012 CARPI (MO)Telefono 059-649.619 Fax 059-649.620e-mail: [email protected]

4. DestinatariBambini e adolescenti in situazione di abbandono, maltrattamento e violenza per i quali di rende necessario ilcollocamento extrafamiliareComunità educative e Case famiglieFamiglie Affidatarie

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Il progetto si integra con gli interventi di tutela dei minori ( Art.403 C.C.- L. 184/1983-L.142/2000) e con gli interventi perla gestione dell’emergenza a tutela dei minori

6. Azioni previste

- Consolidare il fondo comune distrettuale per gli oneri inerenti l’accoglienza dei minori o di genitori e figlipresso comunità educative, case famiglia o comunità di pronta accoglienza nonché famiglie affidatarie

- Garantire una accoglienza extrafamiliariare in comunità educative e/o famiglie affidatarie di bambini ed adolescentie genitori-figli in situazioni di abbandono, di grave disagio familiare , di maltrattamento e abuso a seguito di

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provvedimenti della Magistratura o per situazioni di emergenza -urgenza( Art.403 C.C.)- Qualificazione degli interventi psico-sociali ed educativi professionali rivolti ai minori allontanati e alle loro famiglie:

verifica , monitoraggio e coordinamento degli inserimenti extrafamiliari, organizzazione e gestione degli incontriprotetti ; sostegno psico-sociale ai minori allontanati e alle loro famiglie;

- Progettazione di percorsi di rientro nella famiglia d’origine o di autonomia alla maggiore età.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

- Servizio sociale Unione delle Terre d’Argine- Comunità educative e strutture di accoglienza- Famiglie affidatarie- Associazioni di famiglie

8. Risorse umane che si prevede

di impiegare

- n. 7 assistenti sociali- n. 6 educatori- n. 3 psicologi

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Incremento delle risorse distrettuali destinate alla tutela dei minori allontanati dalle proprie famiglie- Gestione integrata e unificata degli oneri economici relativi al collocamento extrafamiliare dei minori- Qualificazione degli interventi psico-sociali ed educativi professionali rivolti ai minori allontanati e alle loro famiglie

Indicatori di risultato:- tempi di risposta- n. interventi di collocamento extrafamiliare di minori- n. minori e tipologia (età,sesso, nazionalità..)- durata dell’accoglienza- n. minori rientrati nella famiglia d’origine- spesa e oneri economici

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Pr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(altri fondi

di cui risorseregionali (pr.Armonizzazione)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 1.025.007,00 771.786,00 253.221,00

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POLITICHE A FAVORE DEI GIOVANI

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POTENZIAMENTO E CONSOLIDAMENTO DEI CENTRI DI AGGREG AZIONE GIOVANILEPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 17

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

X

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute e

di stili di vita saniX

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: POTENZIAMENTO E CONSOLIDAMENTO DEI CENTRI DI AGGREG AZIONE GIOVANILE

(il progetto si pone in continuità con il progetto PREVENZIONE NEI CENTRI GIOVANI, presentato nel 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

-Promuovere e potenziare l’aggregazione giovanile libera e gratuita propria dei centri di aggregazione del territorio, con la sua valenza educativa epreventiva, affermatasi e consolidatasi nel tempo.-Consolidare e potenziare a livello giovanile attività e progettualità giovanili all’insegna di partecipazione attiva, progettazione partecipata e peereducation, avendo come sfondo la promozione dell'espressività artistica e creativa, così come dell’aggregazione e della prevenzione primaria,partendo dai centri di aggregazione per svilupparsi anche sul territorio.-Promuovere e potenziare i collegamenti e le sinergie tra i centri di aggregazione giovanile con altri soggetti del territorio, a partire da istituti culturali,così come associazioni giovanili e di volontariato e da istituti scolastici secondari di I e di II grado (medie e superiori).-Promuovere forme relazionali, comunicative ed espressive che favoriscano i compiti di sviluppo dell'adolescente.-Favorire agli adolescenti occasioni di crescita attraverso il rapporto con l'adulto e quindi mediante uno sviluppo di relazioni significative operatori-ragazzi nei centri giovani del territorio.-Promuovere e accompagnare gli adolescenti ad un utilizzo mirato e consapevole delle occasioni di socializzazione e animazione presenti sulterritorio

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa,

Comune di Carpi

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

L’intervento si svolge nei 6 centri giovani dei 4 Comuni del distretto che compongono l’Unione Terre d’argine:Carpi, Campogalliano, Carpi, Limidi, Novi di Modena, Soliera e Sozzigalli.Tali centri giovani, nel corso degli ultimi anni, sono stati contraddistinti da un’evoluzione della propria funzionesociale, valorizzando, grazie alle loro caratteristiche di libera fruizione, gratuità e competenza degli operatori inambito relazionale, una specifica complementarità tra promozione del benessere e della creatività, da un lato,e, dall’altro, prevenzione primaria del disagio in contesti non dissimili da quelli in cui si trovano ad operare leUnità di strada presenti sul nostro territorio e nei quali sempre più ci si trova a contatto con utentipoliconsumatori e/o con problemi di disagio sociale e di inserimento (soprattutto, ma non solo, nel caso digiovani stranieri)

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Flisi Alessandro, Assessorato alle Politiche Giovanili – Comune di CarpiTel. 059 649 919 – Fax 059 649 901E.Mail: [email protected]

4. Destinatari I destinatari dell’intervento sono tutti i giovani che frequentano i centri giovani del distretto che hanno un’utenzadi età compresa tra i 13 e i 20 anni con una grande componente di giovani stranieri di nuova immigrazione

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

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6. Azioni previste

-attività di aggregazione giovanile libera e gratuita, con la sua valenza educativa e preventiva-attività, iniziative e percorsi progettuali di coinvolgimento e valorizzazione dei giovani mediante partecipazioneattiva, progettazione partecipata e peer education-attività di informazione su sostanze, consumi e abusi al fine di tutelare la salute dei giovani potendo agire inmaniera mirata grazie alla conoscenza dei giovani stessi-laboratori e workshop tesi a favorire ragionamenti critici sull’idea di consumo-interazione con unità di strada, SerT, Polizia municipale in caso di eventi e situazioni particolari in cui siriscontri la possibilità di consumo problematico-attività di equipe con il personale dei centri giovani e degli altri servizi ed iniziative, quali Free Entry, ServiziSociali, ASL – SerT, Unità di strada-formazione intersettoriale degli operatori dei servizi territoriali di prevenzione al disagio-coordinamento e supervisione del progetto-gestione tecnico amministrativa dello svolgimento del progetto

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiComuni dell’Unione Terre d’argine, ASL - SerT, Area Minori delle Politiche Sociali, Associazioni giovanili e divolontariato, istituti scolastici secondari di I e di II grado (medie e superiori).

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

-Operatori dei centri giovani-Funzionari degli enti coinvolti-Operatori / Volontari delle associazioni-Psicologi

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Indicatori di processo: Colloqui individuali e di gruppo con i soggetti interessati. Equipe mensile su tipologie dicontatti e problematiche emerse. Relazioni semestrali scritte sull’andamento del progetto.Indicatori di risultato: numero di giovani contattati, numero di proposte avanzate, relazione finale da parte deglioperatori.Indicatori di processo e finali: numero di ragazzi coinvolti nelle attività di cui sopra.Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 42.848,00 15.000,00 22.348,00 5.500,00

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73

ANZIANI

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74

STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 18

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI (Progetto in continuità con l'anno 2009)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

consolidamento ed aumento del numero di posti letto per anziani non autosufficienti sulla base del fabbisogno rilevato che porta alla seguentearticolazione di offerta:

- casa protetta Quadrifoglio di Carpi posti letto n. 80

- casa protetta T. Marchi di Carpi posti letto n. 64

- casa protetta Carpine di Carpi posti letto n. 44 (di cui 5 ad alta intensità assistenziale)

- casa protetta S. Pertini di Soliera posti letto n. 62

- casa protetta R. Rossi di Novi posti letto n. 40

- convenzione casa protetta Le Robinie di Correggio posti letto n. 13 + 5 di sollievo

- convenzione casa protetta Villa Aurora di Reggiolo posti letto n. 13 + 5 di sollievo

- convenzione casa protetta Villa Aurora di Reggiolo posti letto n. 5

totale posti letto n. 331

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune,

ASP UNIONE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE e oltre (RSA convenzionata)

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Alessandra CavazzoniDirettore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

Dr. d’Arienzo GiuseppeResponsabile Salute Anziani -Ausl distretto n. 1 di CarpiTel. 059/659433e-mail:[email protected]

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4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

- contratti di servizio tra ASP e Unione Terre d’Argine- contratti di servizio in esito all’accreditamento- Attività dell’unita’ di valutazione geriatrica

6. Azioni previste

- Qualificazione dei servizi e qualificazione di un nucleo ad elevata attività assistenziale a Carpi per n. 5 posti(di cui 1 destinato “GRACER” )

- Ampliamento casa protetta Il Carpine di Carpi

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena, Unione Terre d’Argine , ASP Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – Amm.vi – Medici di base – Geriatra – infermiere – coordinatori – RAA

9. Risultati attesi in relazione

a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Piena occupazione posti letto- Applicazione contratti di servizio

Previsione dispesa TOTALE

di cui risorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

Di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

€ 12.196.785,46 1.015.976,06 4.121.948,00 1.965.000,00ASP 9.723,41UTENTI 5.076.072,72SPONSOR 8.065,27

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PROGETTI ASSISTENZIALI INDIVIDUALI PRESSO STRUTTURE NON CONVENZIONATE (EX P.TO 5 DGR N.1378/99)PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 19

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE:

L’azione è di nuovaattivazione?

No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia eAdolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di accoglienza in□ emergenza □

Page 78: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO:PROGETTI ASSISTENZIALI INDIVIDUALI PRESSO STRUTTURE NON CONVENZIONATE (EX P.TO 5 DGR

N.1378/99)

(Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :

Mantenimento del numero di posti letto per anziani non autosufficienti in essere sulla base del fabbisogno rilevato che porta alla seguente offerta:

progetti individuali c/o Case Protette non convenzionate posti letto 6 (72 mensilità)

Comunità Alloggio posti letto n.7

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune, forma

Ausl Distretto n. 1 Carpi

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE e oltre (RSA convenzionata)

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. d’Arienzo GiuseppeResponsabile Salute Anziani -Ausl distretto n. 1 di CarpiTel. 059/659433e-mail:[email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Attività dell’unita’ di valutazione geriatria del SAA e collaborazioni con case protette private ed enti gestoriaccreditati.

6. Azioni previste

Ricorso allo strumento del progetto assistenziale individuale condiviso in UVG proposto dalla Responsabile delCaso secondo criteri comuni .Si prevede la chiusura del servizio della Comunità alloggio alla fine dell’anno per conversione della struttura sullabase dei bisogni rilevati

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena , Comuni dell’Unione terre d’argine , Strutture Residenziali per Anziani delterritorio ed extra (purche’ in regione).

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8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – Geriatra- infermiere

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali

(da esplicitare)

Risposta assistenziale soddisfacente a quegli anziani e/o adulti non autosufficienti per i quali risultanoimpraticabili : mantenimento a domicilio, ricovero RSA , ricovero c/o case protette prive di adeguato servizioinfermieristico.Risposta assistenziale soddisfacente per anziani parzialmente non autosufficienti che necessitanodi assistenza presso alloggi con servizi e/o tipologie abitative quali comunita’ alloggio, case di riposo, ecc.

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

Di cuiFondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 301.961,57 104.548,95 134.625,00 Utenti 62.550,21ASP 237,41

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RICOVERI TEMPORANEI E DI SOLLIEVOPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 20

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE:

L’azione è di nuovaattivazione?

No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Programma Infanzia eAdolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: RICOVERI TEMPORANEI E DI SOLLIEVO

(Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

consolidamento dell’offerta di posti letto temporanei per anziani non autosufficienti per rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie che siarticola secondo le seguenti modalità:posti letto temporanei n. 8 (96 mensilità)

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa,

Ausl Distretto n. 1 Carpi

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE ed extra

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. d’Arienzo GiuseppeResponsabile Salute Anziani -Ausl distretto n. 1 di CarpiTel. 059/659433e-mail:[email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

- Attività dell’unita’ di valutazione geriatrica- Rapporto con case protette pubbliche e private ed enti gestori accreditati

6. Azioni previste Incrementare il numero degli interventi già consolidati nel 2010

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena , Unione Terre d’Argine , Strutture Residenziali per Anziani del territorioed extra (purché in regione).

8. Risorse umane che si prevede

di impiegare

Assistenti Sociali – Geriatra – infermiere

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

- Sostenere il care giver- Ampliare la capacita’ di risposta insieme ad altri interventi in caso di dimissioni protette.

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esplicitare)

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

Di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 145.935,00 145.935,00

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STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI PER ANZIANIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 21

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE:

L’azione è di nuovaattivazione?

No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del ProgrammaInfanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema dinza in emergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI PER ANZIANI

(Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

mantenimento dell’offerta di posti di centro diurno per anziani non autosufficienti sulla base del fabbisogno rilevato e che si articola nel seguente

modo:

Centro Diurno ex De Amicis di Carpi posti n. 18

Centro Diurno Carpine di Carpi posti n. 18

Centro Diurno Borgofortino di Carpi posti n . 20

Centro Diurno R.Rossi di Novi di Modena posti n. 8Centro Diurno S. Pertini di Soliera posti n. 20

Totale posti n. 84

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune,

ASP Unione Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Alessandra CavazzoniDirettore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente non gravissima

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

- Contratti di servizio Asp, Ausl, Unione Terre d’Argine- Contratti di servizio con coop ed enti gestori accreditati per gestioni prestazioni socio assistenziali e servizi

alberghieri

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collegate - Convenzione con Croce Blu e Auser per gestione trasporti casa – centri- Attività dell’unita’ di valutazione geriatria

6. Azioni previste Maggior utilizzo del numero di posti disponibili sul distretto.

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena, Unione Terre d’Argine, Asp Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – Geriatra- infermiere –OSS –RAA – coordinatore

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- Consolidamento della risposta di servizi semiresidenziali in rapporto alla popolazione ultra settantacinquenne.- Applicazione dei contratti di servizio

Previsione dipesa TOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale+Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

dicuiFondonazionaleNA

Di cuiFondo sanitario regionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 1.647.186,31 568.751,06 565.956,00ASP 2.225,25UTENTI 509.277,52DONAZIONI 976,48

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ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI CONNESSIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 22

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE:

L’azione è di nuovaattivazione?

No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: . ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI CONNESSI (Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

Mantenimento dell’offerta sia in termini di utenti che di giornate annue e consolidamento delle Procedure e percorsi già condivisi e sperimentati tra i

Comuni e l’AUSL nel corso degli anni precedenti sulla base del fabbisogno rilevato e che si attesta su n° ore prestate annue pari a 40.000 ore .

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune,

ASP Unione Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Alessandra CavazzoniDirettore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

- Contratto di servizio tra Asp e Unione delle Terre d’Argine- Contratti di servizio in esito al rilascio dell’accreditamento con coop, ditte private ed enti gestori accreditati per

gestioni prestazioni socio assistenziali interventi quali pasti a domicilio, telesoccorso pulizie e trasporti- Rapporti con Associazioni di volontariato- Attività dell’unita’ di valutazione geriatrica

6. Azioni previste Mantenimento numero di prestazioni e dei beneficiari .

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena , Comuni dell’Unione terre d’argine , Asp del territorio

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – Geriatra – Infermiere –OSS –RAA – Amministrativi

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9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Ampliamento numero di anziani non autosufficienti assistiti a domicilio ..

Previsione dipesa TOTALE

di cui risorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

Di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

€ 3.237.860,12 1.026.527,20 575.000,00 49.000,00 1.224.000,00UTENTI 361.754,78ASP 1.161,70DONAZIONI 416,44

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ASSISTENZA DOMICILIARE: PROGRAMMA DIMISSIONI PROTET TEPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 23

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI:

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE:

L’azione è di nuovaattivazione?

No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza:

Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza □

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90

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE: PROGRAMMA DIMISSIONI PROTET TE (Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

ampliamento dell’offerta in essere in termini di ore di prestazioni di OSS per aiutare ed incentivare le famiglie di anziani non autosufficienti con

particolari disagi socio-sanitari a consentire al proprio congiunto di rimanere al domicilio.

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune,

Ausl Distretto n. 1 Carpi

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. d’Arienzo GiuseppeResponsabile Salute Anziani -Ausl distretto n. 1 di CarpiTel. 059/659433e-mail:[email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

- Attività dell’unita’ di valutazione geriatria- Rapporto con cooperative per prestazioni socio-assistenziali

6. Azioni previste- Attivazione di operatori qualificati a sostegno della famiglia nei primi 10 giorni di rientro al domicilio, nei casi ad

alta intensita’ assistenziale un numero di ore di assistenza come dal PAI- Inserimento di una assistente sociale a supporto del Punto Unico di Accesso

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena, Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare - n. 2 OSS- Assistenti Sociali dell’Unione Terre d’Argine

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- Geriatra- infermiere- 1 assistente sociale al PUA

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Aumento rientro a domicilio di anziani non autosufficienti in dimissioni protette.

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

Di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 109.801,95 24.801,95 85.000,00

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ASSISTENZA DOMICILIARE: ATTIVITA’ RIVOLTA AI GRUPPIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 24

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza □

Page 93: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE: ATTIVITA’ RIVOLTA AI GRUPPI

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…) UNIONE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale di realizzazione (di

norma distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o provinciale)

DISTRETTUALE – UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento: nominativo e

recapiti

Dott.ssa Ramona VaiResponsabile Servizio Anziani – Unione Terre d’ArgineTel. 059/[email protected]

4. Destinatari Associazioni di volontariato e promozione sociale operanti nell’ambito delle attività rivolte agli anziani nonautosufficienti a domicilio e alla popolazione in condizione di fragilità.

5. Eventuali interventi/politiche integrate

collegateInterventi attivati nell’ambito dell’assistenza domiciliare integrata e servizi collaterali

6. Azioni previsteFinanziamento a progetti innovativi per interventi di sostegno alla domiciliarità rivolti alla popolazione incondizione di fragilità sociale e sanitaria.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiUnione Terre d’Argine, Distretto n.1 Ausl Modena, associazioni di volontariato e promozione sociale,associazioni sindacali, Croce Blui, Croce Rossa.

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- 1 coordinatore- 1 assistente sociale per territorio- 1 amministrativo

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

- n. di interventi attivati- ampliamento numero soggetti coinvolti- ampliamento del numero di associazioni di volontariato e promozione sociale coinvolti

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Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

Di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 28.000,00 28.000,00

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ASSEGNO DI CURA ANZIANIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 25

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione? No x Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza

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INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNO DI CURA ANZIANI (Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

mantenimento dell’offerta in essere e maggiore utilizzo del contributo di € 160,00 per favorire le regolarizzazioni sia in termini di utenti potenziali

fruitori che di mensilità.

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune,

Ausl Distretto n. 1 Carpi

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE – UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. d’Arienzo GiuseppeResponsabile Salute Anziani - Ausl distretto n. 1 di CarpiTel. 059/659433e-mail:[email protected]

Coordinatore referente SAA- segreteria SAA

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

- Attività dell’unita’ di valutazione geriatrica- collaborazioni con Medici di Base

6. Azioni previste

Nuovi assegni di curaAmpliamento durata del contributoAumento del contributo di 160 euro al mese per i beneficiari di assegno di cura con ISEE ≤ 15.000,00 e assistentefamigliare in regola.

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7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena, Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – Geriatra – infermiere

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Conferma ampliamento del numero di assegni di cura

Previsione dipesa TOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale+Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali (altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

Di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 1.399.189,02 69.189,02 1.330.000,00

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98

SERVIZI DI PROSSIMITA’PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 26

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE□

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza □

Page 99: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO: SERVIZI DI PROSSIMITA’ (Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

L’intervento inerente i servizi di prossimità si sviluppa in diverse azioni:

- “Portierato Sociale assistenziale” in continuità al progetto sperimentale di iniziato negli scorsi anni con l’obiettivo di consolidare gli interventi

attivati e di ampliare le azioni sulla base delle esigenze rilevate;

- Qualificazione del lavoro di cura a domicilio con l’obiettivo di promuovere la qualità delle attività assistenziali al domicilio

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune, forma

ASP Unione Terre d’ArgineUnione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Alessandra CavazzoniDirettore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

Dott.ssa Ramona VaiResponsabile Servizi Anziani - Unione delle Terre d’ArgineTel. 059/568572e-mail: [email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana ed adulta non autosufficiente

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

ASP Unione Terre d’ArgineAUSLACERCooperazione sociale

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6. Azioni previste

1. Portierato Sociale: consolidamento di un presidio socio-assistenziale presso 2 complessi di ediliziaresidenziale pubblica abitati in prevalenza da anziani non autosufficienti

2. Qualificazione del lavoro di cura: formazione rivolta ad assistenti familiari e caregiver

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

ASP Unione Terre d’Argine, Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena, Unione delle Terre d’Argine, cooperazione sociale

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – OSS –RAA .Coordinatore Unione Terre d’ArgineFormatori esperti

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali

(da esplicitare)

Portierato Sociale: Mantenimento a domicilio di anziani non autosufficienti garantendo interventi di assistenzadomiciliare, controllo,socializzazione ,supporto alla vita quotidiana ed interventi di prevenzione .

Qualificazione del lavoro di cura: n. 1 corso per assistenti familiari n. 1 corso rivolto ai caregiver

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

Di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

€ 75.166,52 15.166,52 60.000,00

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101

POTENZIAMENTO PUNTI UNICI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIO NI/SERVIZI E PERCORSO PRESA IN CARICO

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 27

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza

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102

INTERVENTO/PROGETTO: POTENZIAMENTO PUNTI UNICI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIO NI/SERVIZI E PERCORSO PRESA IN CARICO

(Progetto in continuità con l'anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :

dare continuità e consolidamento ad un’azione efficace per il mantenimento al domicilio di anziani non autosufficienti a vita sola, privi di risorse

parentali o con parenti non risorsa, con grave sindrome di alzheimer.

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune,

Ausl Distretto n. 1 Carpi

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in

caso diverso se

subdistrettuale o

provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dr. d’Arienzo GiuseppeResponsabile Salute Anziani -Ausl distretto n. 1 di CarpiTel. 059/659433e-mail:[email protected]

4. Destinatari Popolazione Anziana non autosufficiente

5. Eventuali

interventi/politiche integrate

collegate

Attività dell’unita’ di valutazione geriatrica – rapporto con Medici di Base

6. Azioni previsteSperimentazione del contributo di rinforzo ai beneficiari di assegni curaSperimentazione del contributo di Aiuto ai beneficiari di assegno di accompagnamento

7. Istituzioni/attori sociali

coinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena , Comuni dell’Unione terre d’argine .

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103

8. Risorse umane che si

prevede di impiegare

Assistenti Sociali – Geriatra- Infermiere - Medici di base

9. Risultati attesi in

relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Azione efficace di mantenimento a domicilio di anziani non autosufficienti e vita sola privi di risorse parentali o con grave sindrome di Alzheimer

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

dicuiFondonazionaleNA

Di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 339.566,52 15.166,52 75.000,00 247.000,00 DONAZIONI 2.400,00

Page 104: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

104

DISABILI

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105

STRUTTURE REIDENZIALI DI ALTO LIVELLO - CENTRO SOCI O RIABILITATIVO RESIDENZIALE “L’ABBRACCIO” ESTRUTTURE FUORI DISTRETTO

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 28

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

xPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No ⊥⊥⊥⊥ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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106

INTERVENTO/PROGETTO: STRUTTURE REIDENZIALI DI ALTO LIVELLO -CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE “L’ABBRACCIO” E

STRUTTURE FUORI DISTRETTO

Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :Consolidamento dei posti residenziali per disabili gravi non autosufficienti sulla base del fabbisogno rilevato, che porta alla seguente articolazione diofferta:- Centro socio-riabilitativo residenziale “L’Abbraccio” di Carpi, posti n. 15- Centri socio-riabilitativi residenziali fuori distretto di Carpi, per progetti individuali, posti n. 7 Totale posti n. 221.Soggetto capofiladell’intervento(Comune, forma

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificarein caso diverso sesubdistrettuale oprovinciale)

Distrettuale - Unione delle Terre d’Argine

3. Referentedell’intervento:nominativo e recapiti

Dott.ssa Alessandra Cavazzoni – Direttore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

4. Destinatari Persone in situazione di handicap grave e gravissimo con rete familiare insufficiente o non in grado di provvedereall’accudimento necessario

5. Eventualiinterventi/politicheintegrate collegate

- Attività integrata con AUSL e coop. Sociali, a cui il Servizio è dato in gestione tramite i contratti di servizio

6. Azioni previste- Consolidare il servizio- Mantenere a regime la copertura dei posti nella struttura residenziale distrettuale- Riuscire a rispondere alle richieste delle famiglie di inserimento in servizi residenziali

7. Istituzioni/attorisociali coinvolti

Unione delle Terre d’ArgineAusl distretto n.1 di CarpiASP Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che siprevede di impiegare

- un coordinatore di progetto- assistenti sociali resp. dei casi- amministrativi- coordinatore di struttura, educ.prof., OSS, infermiere, fisioterapista, operatori di struttura

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107

9. Risultati attesi inrelazione a indicatoriregionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero posti occupati- limitazione delle giornate di posto vacante- realizzazione del programma di adeguamento previsto deala normativa regionale sull’accreditamento

Previsione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

dicuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 1.574.082,29 379.820,29 981.662,00

UTENTI25.100,00

COMUNI FUORI DISTRETTO187.500,00

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108

ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI – STRUTTURE RESIDE NZIALI DI LIVELLO MEDIO (Comunità alloggio, gruppi

appartamento, residenze protette)

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 29

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

Page 109: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

109

INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI – STRUTTURE RESIDE NZIALI DI LIVELLO MEDIO (Comunità alloggio,

gruppi appartamento, residenze protette)

Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

Consolidamento dei posti per disabili medio-gravi non autosufficienti sulla base del fabbisogno rilevato che porta alla seguente articolazione di

offerta:

- Comunità alloggio-gruppi appartamento sul territorio distrettuale: posti n. 6

totale posti : n. 6

1.Soggetto capofila dell’intervento Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari Persone in situazione di handicap medio-gravi con rete familiare insufficiente a farsi carico dell’accudimentonecessario.

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

- Attività integrata con AUSL e coop. Sociali, a cui il servizio viene affidato tramite appalto/convenzione ostrutture in gestione con regime diverso.

6. Azioni previste- Consolidare il servizio- mantenere a regime la copertura dei posti nelle strutture presenti sul territorio- rispondere alle richieste di inserimento residenziale provenienti dalle famiglie.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Unione delle Terre d’ArgineAUSL di Modena

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- un coordinatore di progetto- assistenti sociali resp. dei casi- amministrativi- coordinatore di struttura, educatori prof., OSS, (operatori di struttura)

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110

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- tempi di risposta

Previsionedi spesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 325.163,05 86.849,05 147.614,00 UTENTI 11.200,00FONDAZIONE CRC 79.500,00

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111

RESIDENZIALITA’ DISABILI GRAVISSIMI (DGR. 2068/04)PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 30

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

Page 112: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO: RESIDENZIALITA’ DISABILI GRAVISSIMI (DGR. 2068/04)

Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

Consolidamento dei posti per disabili gravissimi non autosufficienti sulla base del fabbisogno rilevato che porta alla seguente articolazione di offerta:

- Strutture residenziali per disabili gravissimi sul territorio distrettuale: posti n. 2

- Strutture residenziali per disabili gravissimi fuori territorio distrettuale: posti n. 2

totale posti : n. 4 (corrispondenti a 48 mensilità)

1.Soggetto capofila dell’intervento Azienda Sanitaria di Modena - Distretto di Carpi

2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dott.ssa Rossana CattabrigaResp. Funzione Handicap AdultoTel. 059.659793e-mail: [email protected]

4. Destinatari Persone in situazione di gravissima disabilità acquisita (DGR. 2068/04)

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Attività integrata con AUSL e Unione Terre d’Argine

6. Azioni previste Consolidare il servizio, attraverso il progetto individuale, secondo i criteri condivisi nell’equipe di lavorointegrata socio-sanitaria.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Unione Terre d’ArgineAUSL di Modena

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- Coordinatori d’area socio-sanitaria, per il coordinamento del progetto- assistenti sociali, in qualità di responsabili dei casi- amministrativi- operatori sociali e sanitari a seconda del bisogno emergente

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- Tempi di risposta efficace e tempestiva al bisogno emergente- monitoraggio sui casi in carico- numero incontri gruppo tecnico di lavoro socio-sanitario per il confronto periodico sui casi.

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113

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare10. Piano finanziario:

euro 229.800,00 128.800,00 101.000,00

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114

ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO IN STRUTTURE RES IDENZIALI PER DISABILI PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 31

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

Page 115: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

115

INTERVENTO/PROGETTO: ACCOGLIENZA TEMPORANEA DI SOLLIEVO IN STRUTTURE RES IDENZIALI PER DISABILI

Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

Consolidamento dei posti per disabili gravi sulla base del fabbisogno rilevato che porta alla seguente articolazione di offerta:

- centro socio-riabilitativo residenziale “L’Abbraccio” di Carpi, posti n. 2

totale posti : n. 2 (24 mensilità)

1.Soggetto capofila dell’interventoUnione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazioneDistrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Alessandra Cavazzoni – Direttore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

4. Destinatari Persone in situazione di handicap grave e gravissimo che necessitano di accoglienza temporanea in strutturaa causa di difficoltà contingenti di natura socio-sanitaria e/o per mancanza del care-giver

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Attività integrata con AUSL e Unione Terre d’Argine

6. Azioni previste Consolidare la gestione del servizio, attraverso il progetto individuale, secondo i criteri condivisi nell’equipe dilavoro integrata socio-sanitaria ed in accordo con la famiglia.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiUnione Terre d’ArgineAUSL di ModenaASP Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- coordinatori d’area socio-sanitaria per il monitoraggio del progetto- assistenti sociali responsabili dei casi- amministrativi

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- risposta efficace e tempestiva al bisogno emergente- monitoraggio sui casi in carico

Page 116: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

116

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare10. Piano finanziario:

euro 39.500,00 39.500,00

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117

STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI PER DISABILI (Centri So cio-riabilitativi Diurni e Centri Socio-Occupaziona li)PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 32

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

Page 118: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

118

INTERVENTO/PROGETTO: STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI PER DISABILI (Centri So cio-riabilitativi Diurni e Centri Socio-Occupaziona li)

Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

Consolidamento dei posti per disabili gravi sulla base del fabbisogno rilevato che porta alla seguente articolazione di offerta:- centro socio-riabilitativo diurno “L’Abbraccio” di Carpi, posti n. 16- centro socio-riabilitativo diurno “via Belchite” di Carpi, posti n. 22- centro socio-riabilitativo diurno “Emmanuel” di Carpi, posti n. 21- centro socio-occupazionale “Manolibera” di Carpi, posti n. 40 totale posti : n. 59 centri diurni totale posti : n. 40 centro socio-occupazionale

1.Soggetto capofiladell’intervento

Unione delle Terre d’Argine e ASP Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale direalizzazione

Distrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e Handicap Servizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

Dott.ssa Alessandra CavazzoniDirettore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

4. DestinatariPersone in situazione di grave e media disabilità che necessitano di un progetto individualizzato in struttura diurna

5. Eventualiinterventi/politiche integratecollegate

Attività integrata con AUSL e Coop. Sociali che hanno il servizio in appalto e/o il contratto di servizio

6. Azioni previste

Le azioni programmate prevedono il consolidamento della gestione dei servizi in essere, secondo i criteri condivisinell’equipe di lavoro integrata socio-sanitaria ed in accordo con la famiglia. In particolare:1. centri socio riabilitativi diurni: n. 2 Centri Diurni in appalto, n.1 Centro Diurno in convenzione; ricorso allo strumento

del progetto individuale secondo criteri comuni e condivisi nell’equipe di lavoro socio-sanitaria, in accordo con lafamiglia.

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119

2. centro socio-occupazionale: n. 1 Centro socio-occupazionale in convenzione, ricorso allo strumento del progettoindividuale secondo criteri comuni e condivisi nell’equipe di lavoro socio-sanitaria, in accordo con la famiglia. Inrelazione a questo ambito di intervento, si valuta di implementare i posti ora disponibili, a seguito della crescenterichiesta e dei numeri previsti per i prossimi anni.

3. monitoraggio casi in carico4. incontri periodici con le famiglie per la valutazione del progetto individuale in essere

7. Istituzioni/attori socialicoinvolti

Unione Terre d’ArgineAUSL di ModenaASP Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che siprevede di impiegare

- coordinatori d’area socio-sanitaria per il coordinamento del progetto- assistenti sociali responsabili dei casi- amministrativi- operatori con professionalità diverse presenti nelle strutture come da capitolato e/o convenzione richiesti

(fisioterapista, maestri d’arte ecc.)9. Risultati attesi in relazionea indicatoriregionali/distrettuali (daesplicitare)

- risposta efficace e tempestiva al bisogno emergente- monitoraggio sui casi in carico

Previsione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali (altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 2.409.793,57 658.282,57 1.609.461,00 UTENTI 87.050,00COMUNI FUORI DISTRETTO 55.000,00

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ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI CONNESSI PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 33

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

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INTERVENTO/PROGETTO: ASSISTENZA DOMICILIARE E SERVIZI CONNESSIProgetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE :- consolidamento e mantenimento dell’offerta, sia in termini di utenti che di giornate annue;- consolidamento delle procedure e dei percorsi già condivisi e sperimentati tra i Comuni e l’AUSL nell’equipe di lavoro integrata socio-sanitaria;- consolidamento del fabbisogno rilevato e che si attesta su n. ore prestate annue pari a 7.500 circa

1.Soggetto capofiladell’intervento

ASP Azienda dei Servizi alla Persona delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale direalizzazione

Distrettuale - Unione delle Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento:nominativo e recapiti

Dott.ssa Alessandra Cavazzoni – Direttore Asp Unione Terre d’ArgineTel. 059/641407e-mail: [email protected]

4. Destinatari Persone in situazione di handicap grave e medio con rete familiare insufficiente o non in grado di provvedereall’accudimento necessario.

5. Eventualiinterventi/politiche integratecollegate

Attività integrata con AUSL, Unione delle Terre d’Argine, Asp Unione Terre d’Argine

6. Azioni previste

Le azioni programmate prevedono il consolidamento della gestione dei servizi in essere, in particolare:5. Assistenza domiciliare: consolidare la gestione del servizio in essere, qualificare gli interventi al domicilio, integrare i

percorsi socio-sanitari previsti nel progetto individuale della persona in carico, consolidare i progetti educativi dellepersone in carico;

6. Servizi a sostegno del programma individualizzato di vita e di cura: consolidare gli strumenti in essere quali trasporti,buoni mensa, telesoccorso, pasti a domicilio ecc. favorendo interventi integrati e in sinergia con le risorse del privato-sociale presenti sul territorio;

7. Attività rivolta ai gruppi: consolidare i gruppi di sostegno, mutuo aiuto rivolti ai famigliari con a carico un disabile, alfine di creare una rete di solidarietà, sostegno e sollievo.

7. Istituzioni/attori socialicoinvolti

Unione Terre d’ArgineAUSL di ModenaAsp Unione Terre d’Argine

8. Risorse umane che siprevede di impiegare

- un coordinatore di progetto- assistenti sociali responsabili dei casi- amministrativi- educatori professionali- OSS

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122

- uno psicologo, in qualità di facilitatore dei gruppi di mutuo aiuto per famiglie

9. Risultati attesi in relazionea indicatoriregionali/distrettuali (daesplicitare)

- risposta efficace alla richiesta di progetto personalizzato al domicilio- flessibilità di risposta rispetto alle richieste delle famiglie per progetti individuali- presa in carico complessiva e integrata a supporto delle potenzialità della famiglia come caregiver

Previsione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 1.053.906,42 506.689,81 213.818,00 180.192,65 84.000,00CFP 30.000,00UTENTI 38.405,96DONAZIONI ASSOCIAZ. 800,00

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INTERVENTI PER LA MOBILITA’ PRIVATA DELLE PERSONE C ON GRAVE DISABILITA’PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 34

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: INTERVENTI PER LA MOBILITA’ PRIVATA DELLE PERSONE C ON GRAVE DISABILITA’ (ART. 9 L. 29/1997)Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- Consolidamento delle procedure in essere per la raccolta delle domande dei privati cittadini;- Consolidamento dell’equipe di lavoro distrettuale- Monitoraggio dei casi in carico

1.Soggetto capofila dell’interventoUnione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazioneDistrettuale - Unione delle Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari I destinatari di questo intervento sono tutte le persone con disabilità aventi diritto in base alla D.G.R.n.1161/2004 e alla D.G.R. n. 2304/2004 di successiva integrazione

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

Sul distretto è attivo il CAAD, come gruppo di lavoro integrato socio-sanitario che collabora con gli ufficitecnici dell’Unione Terre d’Argine.

6. Azioni previste

- raccolta delle domande e compilazione della documentazione necessaria- formazione della graduatoria- trasmissione in regione delle domande raccolte attraverso il programma informatizzato per l’avvallo

dell’ammissibilità delle domande- erogazione del contributo e liquidazione delle domande- trasmissione della rendicontazione in regione entro i termini stabiliti in accordo con l’ufficio di piano

distrettuale.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiUnione Terre d’Argine, per la raccolta della documentazione necessaria e l’istruttoriaAssociazioni del Terzo settore per la segnalazione di situazioni di necessità e per la diffusonedell’informazione

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

- n. 1 coordinatore d’area per il coordinamento del progetto- n. 4 assistenti sociali che raccolgono le domande nei quattro comuni dell’Unione, istruiscono la pratica e

trasmettono al Servizio di Carpi, in qualità di capofila- n. 2 amministrativi per la liquidazione delle domande

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125

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di persone che presentano la domanda- numero delle domande accolte e liquidate

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 20.000,00 20.000,00

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126

ASSEGNO DI CURA DISABILI CON HANDICAP GRAVE E CONTR IBUTO AGGIUNTIVO PER ASS. FAM.PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 35

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

Page 127: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNO DI CURA DISABILI CON HANDICAP GRAVE E CONTR IBUTO AGGIUNTIVO PER ASS. FAM.Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- Consolidamento delle procedure in essere per l’erogazione degli assegni- Consolidamento dell’equipe di lavoro distrettuale- Monitoraggio dei casi in carico

1.Soggetto capofila dell’interventoUnione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazioneDistrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari

- Persone in situazione di grave e media disabilità;- Famiglie con un disabile che, tramite proprie risorse interne o con l'aiuto di esterni si fanno carico dellavoro di cura ed assistenza;- Disabili non autosufficienti, ma autonomi nel progettare e orientare la propria esistenza e il piano diassistenza di cui necessitano.

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

Attività integrata con equipe di valutazione socio-sanitaria e disttrettuale.

6. Azioni previste

Le azioni programmate prevedono da una parte il consolidamento degli interventi in essere, dall’altra unincremento dei casi in carico. In particolare, si procede nel seguente modo:- Analisi del bisogno da parte dell’assistente sociale responsabile del caso e presa in carico individuale- Predisposizione del progetto individuale e condivisione con la famiglia- Valutazione dei criteri applicativi e gestionali per la formazione di una graduatoria in ambito distrettuale,

condivisa dai quattro comuni, per la realizzazione di progetti personalizzati finalizzati a favorire lecondizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente

- Verifica in UVAR di tutte le situazioni che fruiscono dell’assegno per una valutazione del fabbisognofuturo.

- Aumento del contributo di 160 euro al mese per i beneficiari di assegno di sostegno e assistentefamiliare in regola, in base al regolamento distrettuale da condividere tra AUSL e Comuni dell’Unionedelle Terre d’Argine

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7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiUnione delle Terre d’Argine e AUSL del distretto di Carpi

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

- n. 1 coordinatore d’area per il coordinamento del progetto- n. 4 assistenti sociali, in qualità di responsabili dei casi- n. 2 amministrativi per la liquidazione delle domande- resp. Funzione Handicap AUSL

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di assegni erogati- valutazione degli obiettivi raggiunti rispetto ai progetti individuali- verifica e monitoraggio delle situazioni in carico e di quelle emergenti che necessitano di interventiPrevisione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cui risorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 222.978,29 39.120,29 183.858,00

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ASSEGNO DI CURA GRAVISSIME DISABILITA’ ACQUISITE (D GR. 2068/04)PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 36

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

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INTERVENTO/PROGETTO: ASSEGNO DI CURA GRAVISSIME DISABILITA’ ACQUISITE (D GR. 2068/04)

Progetto in continuità con l’anno 2010

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

Consolidamento degli assegni in essere per persone con disbilità acquisita ed eventuali nuove attivazioni

Attualmente sono attivi n.8 assegni GRACER per disabili che permangono al proprio domicilio

1.Soggetto capofila dell’intervento Azienda Sanitaria Distretto di Carpi

2. Ambito territoriale di realizzazione Distrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Dott.ssa Rossana CattabrigaResp. Funzione Handicap AdultoTel. 059.659793e-mail: [email protected]

4. Destinatari Persone in situazione di gravissima disabilità acquisita (DGR. 2068/04) che permangono al domicilio

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Attività integrata con Unione Terre d’Argine

6. Azioni previste Consolidare il progetto di permanenza al domicilio, attraverso il progetto individuale, secondo i critericondivisi nell’equipe di lavoro integrata socio-sanitaria.

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni dell’Unione Terre d’ArgineAUSL di Modena

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

- Coordinatori d’area socio-sanitaria, per il coordinamento del progetto- assistenti sociali, in qualità di responsabili dei casi- amministrativi- operatori sociali e sanitari a seconda del bisogno emergente

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

- risposta efficace e tempestiva al bisogno emergente, monitoraggio sui casi in carico, verbali relativi algruppo tecnico di lavoro socio-sanitario per il confronto periodico sui casi.

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131

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare10. Piano finanziario:

euro 85.600,00 85.600,00

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132

POLITICHE A SOSTEGNO DEL REINSERIMENTO SOCIALE DEL LE DIPENDENZE E DI ALTREFORME DI DISAGIO

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133

PREVENZIONE DEL DISAGIOPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 37

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

X

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

X

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute e

di stili di vita saniX

Prevenzione

X

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: PREVENZIONE DEL DISAGIO(il progetto si pone in continuità con i progetti EDUCATIVA DI STRADA e FREE ENTRY, presentati nel 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:-Potenziare le attività di prossimità sul territorio, con particolare attenzione alle compagnie ed ai gruppi informali, consolidando, da un lato, la già stretta partnership coni centri aggregativi, con i servizi territoriali dell'Azienda Usl (Spazio Giovani Consultorio e Servizio Dipendenze Patologiche, Sportelli psicologici scolastici, attività deifacilitatori / peer educators, ecc.) e con le scuole superiori, così come, dall’altro, sviluppando ulteriori sinergie e presenze contestualizzate con il mondodell’associazionismo e del volontariato e con i luoghi di frequentazione del divertimento notturno.-Promuovere percorsi di educazione alla salute (informazione sulle sostanze e sui comportamenti a rischio)-Promuovere forme relazionali, comunicative ed espressive che favoriscano lo sviluppo dell'adolescente-Potenziare gli spazi di consulenza gratuiti e di libero accesso per giovani, insegnanti, genitori ed educatori, per l’espressione delle problematiche “normalmente”presenti nella fase del ciclo di vita chiamata adolescenza, sulla base di evoluzioni ed ulteriori sinergie tra lo sportello di ascolto Free Entry, gli sportelli di ascoltoall’interno delle scuole medie superiori e gli stessi centri giovani dei Comuni del distretto-Potenziare l’informazione sui servizi esistenti sul territorio e sulle modalità di accesso, facilitandone l’accompagnamento dei giovani-Contribuire a prevenire, in collaborazione con la rete dei servizi preposti, la fuoriuscita o l'abbandono dal circuito formativo di soggetti giovanili a rischio.-Consolidare la rete dei servizi per l’adolescente, favorendo un continuum fra la promozione della salute, la prevenzione primaria e prevenzione di secondo e terzolivello: valutazione diagnostica e presa in carico all’interno dei servizi sanitari, superando la frammentarietà dell’erogazione tra i servizi-Consolidare la rete dei servizi per l’adolescente, favorendo un continuum fra la promozione della salute, la prevenzione primaria e prevenzione di secondo e terzolivello: valutazione diagnostica e presa in carico all’interno dei servizi sanitari, superando la frammentarietà dell’erogazione tra i servizi-Implementare un ampio lavoro di équipe multi-professionale, con cadenza periodica mensile, che coinvolga operatori e tecnici delle politiche giovanili e dei centriaggregativi, dei soggetti che più significativamente interagiscono con essi, producendo un processo di integrazione tra servizi e un percorso di crescita congiunto.-Valorizzare e potenziare un coordinamento attraverso la strutturazione di momenti di raccordo fra gli operatori dei centri di aggregazione giovanile, impegnati neiComuni di Carpi, Campogalliano, Soliera e Novi, per potenziare la capacità di ascolto e la comunicazione funzionale all’interno di una buona pratica dell’interventoeducativo, pur nella diversità e specificità locali.- Implementare il percorso progettuale IDENTITA’ e BENESSERE in ADOLESCENZA, la promozione della salute in ambito extrascolastico attraverso la valorizzazionedelle reti territoriali, che afferisce al programma Ministeriale “Guadagnare Salute: Adolescenza”, che si propone la Promozione del Benessere degli Adolescentiattraverso Azioni svolte da una rete territoriale che coinvolga almeno tre attori, di cui due sono identificati alla fonte: Ente Locale e AUSL. Capofila di questo percorso èl’Azienda USL di Modena, rispetto alla quale la referente dell’intervento è la Dott.ssa Maria Corvese, Servizio di Psicologia, Servizio Dipendenze Patologiche, AziendaUSL di Modena, Distretto di Carpi (Tel 059 659209 - [email protected]). I luoghi principali di attuazione ipotizzati sono gli spazi di aggregazione giovanile e igruppi informali; gli operatori sicuramente coinvolti sono gli operatori degli spazi giovani, educativa di strada, operatori AUSL (Centri Adolescenza, SerT, Spazi GiovaniConsultorio). Altre realtà coinvolgibili, perché parte della rete locale, sono gli operatori degli sportelli scolastici e gli operatori che si occupano della peer education nellascuola, così come gli stessi ragazzi che partecipano alla formazione per diventare peer educator. Gli strumenti Utilizzabili sono di natura espressiva con particolareriferimento alla sperimentazione della scrittura creativa e al gioco di ruolo. Il target di età dei giovani destinatari dell’intervento è 15- 19 anni. Tra gli obbiettivi, diquest’ultimo percorso: rafforzare le reti locali di collaborazione tra le istituzioni che si occupano della promozione del benessere dei giovani, avviare una riflessionecomune tra gli operatori che si occupano dei giovani sul significato del “benessere” in adolescenza, sperimentare nuove strategie e nuove metodologie per lapromozione del benessere, coinvolgere i giovani nella progettazione delle azioni che riguardano la promozione del loro benessere, promuovere forme relazionali,comunicative ed espressive che favoriscano lo sviluppo dell'adolescente, con particolare riguardo alle attività espressive di scrittura creativa e al gioco di ruolo,promuovere il lavoro di rete come buona pratica per la promozione alla salute dei giovani. Tra le azioni previste all’interno di questo percorso ci sono la partecipazionealla formazione regionale del Progetto, partecipazione degli operatori locali alla formazione sulle metodologie, incontri di rete finalizzati alla progettazione partecipatadel progetto, realizzazione del monitoraggio del progetto attraverso gli strumenti disposti dalla regione.

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1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Comune di Carpi

2. Ambito territoriale di realizzazione

(di norma distrettuale,specificare in

caso diverso se subdistrettuale o

provinciale)

L’intervento si svolge nei 4 Comuni del distretto e che compongono l’Unione Terre d’argine (Comuni diCampogalliano, Carpi, Novi di Modena e Soliera), con particolare attenzione ai gruppi informali di giovani checaratterizzano il territorio in questione

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Flisi Alessandro, Assessorato alle Politiche Giovanili – Comune di CarpiTel. 059 649 919 – Fax 059 649 901E.Mail: [email protected]

4. Destinatari

I destinatari finali dell’intervento sono i giovani, sia individualmente che all’interno di gruppi informali, dai 14 ai24 anni del distretto, con una particolare attenzione a quelli con potenziali problemi di disagio sociale e diinserimento. I destinatari intermedi dell’intervento sono gli operatori degli enti pubblici e del mondodell’associazionismo. Sul nostro territorio sono presenti 7 centri giovani e più di 200 associazioni di volontariatoche a vario titolo si occupano dei giovani e per tale motivo sono stati individuati come destinatari intermedi

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

6. Azioni previste

-Aggiornamento della mappatura di compagnie e gruppi informali del territorio-Attività di prossimità sul territorio mediante uscite costanti in equipe di operatori opportunamente formati neigruppi informali, così come in occasione di eventi o situazioni particolari e nei luoghi del divertimento-Attività di informazione su sostanze, consumi e abusi al fine di tutelare la salute dei giovani potendo agire inmaniera mirata grazie alla conoscenza dei giovani stessi-Interazione con i Centri Aggregativi, SerT, Polizia municipale in caso di eventi e situazioni particolari in cui siriscontri la possibilità di consumo problematico-Formazione degli operatori dei servizi territoriali di prevenzione al disagio-Presenza e funzionalità di sportelli di ascolto a cura di personale professionalmente qualificato che abbiacompetenze nel campo della psicologia di comunità.-Presenza di una o più figure professionali / psicologi all’interno dei centri giovani dei 4 comuni con un’attivitàinformale a contatto con l’utenza finalizzata al favorire l’emersione di domande e bisogni degli adolescenti.-Attività di consolidamento della rete di sportelli psicologici nelle scuole superiori di Carpi-Attività di equipe con il personale dei centri aggregativi e con i vari soggetti che si occupano di prevenzionePromozione del servizio attraverso incontri mirati con i potenziali destinatari-Coordinamento e supervisione del progetto-Gestione tecnico amministrativa sullo svolgimento del progetto

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7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni dell’Unione delle Terre d’argine, ASL (Centro Clinico per l’adolescenza e SerT), Scuole MedieSuperiori

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

-Operatori dei centri giovani-Funzionari degli enti coinvolti-Operatori / Volontari delle associazioni-Psicologi

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Attività di ascolto:indicatori di processo sono il numero di contatti, suddivisi fra vecchi e nuovi contatti e la provenienza dellesegnalazioni. Gli indicatori di risultato sono il numero totale dei contatti e la loro provenienza e tipologia.Attività di rete e coordinamento:Gli indicatori sia di processo che di risultato riguardano essenzialmente lo scambio di informazioni tra i variservizi e la funzionalità dei passaggi di presa in carico dei soggetti.Gli indicatori di risultato sono il numero di equipe realizzate e il numero di operatori e soggetti istituzionali che vipartecipano.Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

dicuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 53.000,00 20.000,00 7.000,00 26.000,00

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IMMIGRATI STRANIERI

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AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DI CITTADIN I IMMIGRATIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 38

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Resp.fam

infanziaeadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri

X

Povertà eEsclusionesociale □

Salutementale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, dellasalute e di stili di vita sani

X

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazionemultiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamentodel programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuovaattivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare elavoro d’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di unFondo comune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

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INTERVENTO/PROGETTO: AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A FAVORE DI CITTADIN I IMMIGRATIPROGETTO in continuità con l'anno 2010

Gli amministratori dei comuni delle Terre d'Argine hanno deciso di mantenere e ottimizzare il servizio di mediazione linguistico – culturale per le

scuole, i servizi sociali, le traduzioni e di mantenere il servizio dello sportello informativo nel territorio di Carpi.

Viene mantenuta anche la dislocazione dello sportello informativo per gli immigrati nei comuni di Campogalliano, Soliera e Novi. Il servizio, aperto

sperimentalmente nel novembre 2009, funziona una volta alla settimana in ogni comune e risponde a richieste che provengono sia dai cittadini che dai

Servizi e Uffici comunali.

Gli interventi messi in atto riguardano:

sostegno all'apprendimento dell'italiano come seconda lingua da parte di minori stranieri

sostegno alla partecipazione delle famiglie alla vita della scuola frequentata dai figli

conoscenza della cultura d'origine

sostegno a percorsi integrati di formazione linguistica e formazione professionale

sostegno all'apprendimento della lingua italiana da parte degli adulti stranieri comprensivi di riferimenti alle leggi italiane e ad elementi di

educazione civica

Promozione partecipazione cittadini stranieri (consulta)

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa,

Ausl,…)

Unione delle Terre d'Argine

2. Ambito territoriale di

realizzazione (di norma

distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o

provinciale)

Distrettuale - Unione Terre d'Argine

3. Referente dell’intervento:

nominativo e recapiti

Ivana VecchiResponsabile territoriale di Campogalliano tel. 059 [email protected]

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4. Destinatari

Bambini frequentanti i nidi, le scuole d'infanzia, elementari e medie n. 2115 su di un totale di alunni frequentanti di11.699Cittadini stranieri residenti circa 11.0007 Istituti comprensivi, 2 Direzioni didattiche, 23 scuole dell'infanzia comunali e statali30 insegnanti coinvolti all'interno della commissione tecnica di intercultura del territorio dell'Unione Terre d'ArgineCittadini italiani del territorio dell'Unione Terre d'ArgineOperatori dei Servizi

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Collaborazione con il tavolo delle politiche giovaniliIntegrazione e collaborazione con lo sportello sociale Nemocollaborazioni con gli uffici (servizi sociali, anagrafe, urp) dei territori dei comuni dell'Unione Terre d'Argine

6. Azioni previsteMediazione nella scuola e nei ServiziPartecipazione dei cittadini stranieri alla vita politica attraverso la Consulta che coordina le associazioni che lirappresentano

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni dell'Unione Terre d'Argine

8. Risorse umane che si prevede

di impiegare

1 Responsabile Progetto ImmigrazioneResponsabili territoriali dei comuni delle Terre d'Argine1 funzionario Ufficio Istruzione1 consulente per la mappatura delle associazioni di cittadini stranieri nel territorio2 mediatori arabi2 mediatori cinesi2 mediatori indiani1 mediatore pakistano

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

Ampliare l'attività di mediazione per bambini e ragazzi stranieri frequentanti le scuole, nell'ottica di prevenire ildisagio adolescenziale che, in futuro, potrebbe creare problemi anche di ordine pubblicoFavorire l'autonomia dei cittadini stranieri, fornendo il supporto di consulenza e di aiuto necessario soprattutto neiprimi tempi dopo l'arrivo in ItaliaFornire gli strumenti ai cittadini italiani per capire e accettare la diversità in un'ottica di integrazione a tutti i livelli

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Previsione dispesa TOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondo socialelocaleVincolato eIndistinto)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cui risorseregionali (altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti-specificare

10. Piano finanziario:

euro 130.021,32 39.349,,34 90.671,98

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TAVOLO PER L’IMMIGRAZIONE – PARTECIPAZIONE DELL’ASS OCIAZIONISMO E PERCORSO VERSO LACONSULTA DEGLI IMMIGRATIPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 39

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri X

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

X

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO:

TAVOLO PER L’IMMIGRAZIONE – PARTECIPAZIONE DELL’ASS OCIAZIONISMO E PERCORSO VERSO LA CONSULTA DEGLI IMM IGRATI

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

UNIONE TERRE D'ARGINE

2. Ambito territoriale di realizzazione (di

norma distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o provinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D'ARGINE

3. Referente dell’intervento: nominativo

e recapiti

Davide Gallesie-mail [email protected]

4. Destinatari Tavolo per l'immigrazione a cui seguirà, dopo la costituzione, la Consulta degli immigrati, Associazioni di tipoetnico, cittadini stranieri e italiani del territorio

5. Eventuali interventi/politiche

integrate collegate

Politiche scolastiche, educative, culturali, politiche giovanili, casa, Commissariato, Polizia Municipale,Prefettura, Provincia, Questura e Pari opportunità

6. Azioni previste

Gli interventi messi in atto riguardano:• l'incontro ed il dialogo fra portatori di differenti culture;• il sostegno alla partecipazione dei cittadini stranieri residenti alla vita politica dell'Unione Terre d'Argine• Contribuire alla realizzazione e alle attività della Consulta per l'Immigrazione come verranno definite dallo

statuto.

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiUnione delle Terre d’Argine, Commissariato, Prefettura, Provincia di Modena, Commissione Pariopportunità, Azienda USL , Commissione Patto per la scuola, i rappresentanti delle parti sociali,volontariato, terzo settore, associazioni che si occupano di stranieri e associazioni etniche

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• 1 Collaboratore• referenti del Tavolo per l'Immigrazione

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali (da

esplicitare)

• Coinvolgere le associazioni etniche presenti sul territorio• Costituire la Consulta per l'Immigrazione come organismo rappresentativo dei cittadini stranieri residenti

nell’Unione Terre d'Argine e svolgere le attività definite nel suo ruolo e competenze.

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Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 5.000,00 5.000,00

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POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE

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PERCORSI DI AVVIAMENTO AL LAVOROPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 40

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione socialex

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

x

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: PERCORSI DI AVVIAMENTO AL LAVOROProgetto in continuità con l’anno 2010OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- Garantire un percorso integrato di inserimento lavorativo come opportunità di inclusione sociale e di contrasto alla povertà, non solo in termini di

risorsa economica, ma anche come strumento di recupero di identità, stima del sé e autonomia personale e relazionale;- Collaborare con i servizi specialistici dell’AUSL quali SERT e CSM per l’inserimento lavorativo di quei soggetti che necessitano di

accompagnamento per il reinserimento sociale;- Rafforzare la rete territoriale dei servizi e soggetti che a vario titolo si occupano di inserimento lavorativo di persone svantaggiate (Centro per

l’Impiego, Provincia) ecc.

1.Soggetto capofila dell’intervento(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione(di norma distrettuale,specificare incaso diverso se subdistrettuale oprovinciale)

Distrettuale - Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari

I destinatari di questo intervento sono tutte le fasce deboli della popolazione afferente ai nostri servizisociali, che rientrano nella tradizionale classificazione di “persona svantaggiata” a cui si rivolge lanormativa vigente ed in particolare:- donne sole con figli minori a carico e senza adeguata rete famigliare che consenta di conciliare la cura deifigli con la tenuta di un lavoro in grado di garantire un reddito sufficiente al mantenimento- donne vedove o separate , a cui viene a mancare l’unica fonte di sostentamento- uomini e donne dai quarantacinque anni in su, a volte in attesa di percepire una pensione minima, ecomunque esclusi dal mondo del lavoro per la difficoltà e l’incapacità di riproporsi sul regolare mercato dellavoro- uomini e donne che si trovano in una condizione di inabilità al lavoro, definitiva o temporanea a causa diun incidente o di una malattia- ragazzi/e che pur non rientrando nelle Legge 68/99, dopo la scuola, presentano difficoltà e disagi psico-sociali che limitano l’accesso al mondo del lavoro con autonomia e professionalità- ragazzi/e che presentano problemi relazionali, di disadattamento sociale, deficit intellettivo e chenecessitano di un accompagnamento, di un supporto e sostegno per venir inseriti in ambito lavorativo

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- persone che si trovano in condizioni di svantaggio personale o sociale.

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

Collaborazione con il Centro per l’Impiego del distretto, la Provincia, il Consorzio di Solidarietà Sociale diModena, le cooperative soc. presenti sul nostro territorio

6. Azioni previste

Il progetto prevede l’attivazione di percorsi lavorativi sostenuti e monitorati da operatori, quali: assistentisociali, educatori professionali, tutor aziendali. In particolare:- individuazione e valutazione del bisogno- presa in carico e formulazione di progetti personalizzati finalizzati ad un percorso di avviamento al

lavoro- attivazione di un percorso lavorativo in contesti più o meno protetti e per periodi che possono variare

dai 6 ai 12 mesi massimo, a seconda delle necessità e dei bisogni dell’utente- stipula di accordo/convenzione tra soggetto ospitante, inviante e tirocinante- erogazione di incentivi economici mensili- verifica del percorso attraverso il raggiungimento degli obiettivi e la verifica del “progetto individuale”

condiviso tra operatore, utente e azienda- convenzione con il Consorzio di Solidarietà di Modena per l’inserimento lavorativo dei soggetti iscritti

all’elenco provinciale della L.68

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

- Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine- Servizi Sanitari dell’AUSL (SERT e CSM)- Cooperative sociali no profit- Centro per l’Impiego- Provincia di Modena - Servizio Politiche del Lavoro- Aziende private- Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

- un coordinatore d’area per coordinare il progetto, verifiche e rendicontazione- n. 3 assistenti sociali, operatori dell’area adulti per presa in carico e verifiche sui casi- n. 5 educatori professionali per monitoraggio attività, tutoraggio, osservazione sui casi- n. 2 operatori sanitari (infermiere CSM e a.s. del SERT)- operatori del Consorzio di Solidarietà Sociale di Modena

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di tirocini formativi attivati- numero di aziende e cooperative contattate e disponibili ad attivare i percorsi- efficienza della rete dei servizi attivati- numero delle assunzioni realizzate

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149

Previsione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 52.500,00 22.500,00 30.000,00

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GRUPPO DI SOSTEGNO AL MICROCREDITO PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 41

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione socialex

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

x

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: GRUPPO DI SOSTEGNO AL MICROCREDITOProgetto in continuità con l’anno 2010OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- Incentivare il self-employment, ossia sostenere le persone, perché possano sviluppare un’attività economica autonoma o dipendente che generi

reddito e che permetta l’auto-sostentamento;- Favorire la possibilità di reinserimento sociale attraverso il miglioramento delle condizioni economiche di persone che necessitano non solo di

supporti economici, ma anche di aiuti per meglio investire le proprie risorse personali;- Intensificare la promozione dell’iniziativa sui Comuni dell’Unione per un loro coinvolgimento fattivo.

1.Soggetto capofila dell’intervento(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione(di norma distrettuale,specificare incaso diverso se subdistrettuale oprovinciale)

Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari

I destinatari di questo intervento sono soggetti “non bancabili”, ovvero persone che non possono accedere ainormali canali di finanziamento, perché non in grado di fornire garanzie. Possono essere disoccupati eportatori di psicopatologie, in carico ai Servizi Sociali e/o al CSM dell’Azienda ASL del Distretto di Carpi opersone conosciute dalle Associazioni di Volontariato

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

Collaborazione con il CSM dell’AUSL e con le associazioni di volontariato presenti sul territorio dell’Unionedei Comuni delle Terre d’Argine

6. Azioni previste

- Consolidamento dei gruppi in essere- elaborazione individuale del business-plan per ogni partecipante al gruppo- incontro settimanale del gruppo per la valutazione dei singoli progetti e valutazione dell’andamento- individuazione del bisogno di microcredito- richiesta di finanziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi attraverso la Banca Popolare

dell’Emilia Romagna- monitoraggio per la restituzione del prestito- creazione di gruppi di sostegno rivolti anche a cassintegrati, disoccupati, persone in mobilità- supporto nella gestione del denaro e nella gestione delle proprie risorse personali

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7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

- Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine- Servizi Sanitari dell’AUSL (CSM)- Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi- CIRIG, Centro Interdipartimentale per la ricerca e l’intervento sui gruppi dell’Università di Bologna- Banca Popolare dell’Emilia Romagna- Fondazione Casa del Volontariato

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

- n.1 coordinatore d’area per coordinare il progetto- n.1 facilitatore della comunicazione del gruppo- n. 3 assistenti sociali per colloqui con le persone che accedono al progetto- n.1 operatore d’area per favorire uno scambio continuo d’informazioni sugli utenti ed un aggiornamento

sull’attività- n.2 operatori del CSM per colloqui con le persone che possono accedere al progetto

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di persone complessive beneficiari del progetto- numero di persone coinvolte nel lavoro di gruppo- numero delle sedute a cui ciascun utente partecipa- numero delle iniziative finanziate- riduzione numero di ricoveri e delle giornate di degenza ospedaliera per i partecipanti al gruppoPrevisione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare10. Piano finanziario:

euro 13.000,00 3.000,00 10.000,00

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MARKET SOLIDALE – LA CITTA’ NON SPRECAPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 42

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione socialex

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

x

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* □

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: MARKET SOLIDALE – LA CITTA’ NON SPRECAProgetto in continuità con l’anno 2010OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- dare continuità al progetto in essere, attraverso azioni di consolidamento e potenziamento, soprattutto a livello distrettuale- definire un piano comunicativo anche attraverso iniziative pubbliche- consolidare il percorso di tirocinio formativo per la raccolta del cibo dai supermercati- coinvolgere altri donatori e beneficiari sul territorio comunale e distrettuale

1.Soggetto capofila dell’intervento(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione(di norma distrettuale,specificare incaso diverso se subdistrettuale oprovinciale)

Distrettuale - Unione delle Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari

I destinatari di questo intervento sono:- individui e nuclei familiari con difficoltà economiche, alla soglia della povertà, che necessitano di beni

materiali e di cibo.- persone senza reddito o con basso reddito che non riescono a provvedere alle esigenze personali e

familiari di sopravvivenza dignitosa.- persone in carico ai servizi che vivono in gruppi appartamento supportati da operatori, almeno sulle ore

giornaliere- persone e nuclei familiari segnalate da associazioni e servizi, perché considerati indigenti

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

Collaborazione con il Terzo Settore per intercettare la domanda di coloro che manifestano questa tipologiadi bisogno

6. Azioni previste- consolidamento delle azioni attivate e dei protocolli igienico sanitari, fiscali ed amministrativi in essere- recupero del massimo quantitativo possibile di prodotti- affinare le modalità di donazione, ritiro e distribuzione del bene invenduto

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti

- Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine- Carpe Cibum soc. cooperativa di Bo, in qualità di consulente e supervisore del progetto- Supermercati presenti sul territorio- Caritas Diocesana – Associazione Porta Aperta

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- AUSL Distretto n.1 di Carpi

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

- un coordinatore d’area per coordinare il progetto- operatori dell’area adulti per implementare domanda ed offerta sul territorio distrettuale- operatori del privato sociale con cui collaborare sia per reclutare le persone bisognose, sia per

distribuire il cibo raccolto9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di persone beneficiari del progetto- quantità di merce recuperata e distribuita- ricaduta sul territorio in base alla rete di solidarietà costruitaPrevisione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 15.000,00 5.000,00 10.000,00

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BANDO IN FAVORE DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 43

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione socialex

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

x

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

Page 157: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTO/PROGETTO: BANDO IN FAVORE DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’Progetto in continuità con l’anno 2010OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- sostenere le persone in difficoltà economica a causa della crisi socio-occupazionale contingente;- predisporre interventi per dare risposta a nuovi bisogni legati alla perdita improvvisa del lavoro- promuovere azioni per prevenire il rischio dell’emarginazione e dell’esclusione sociale di persone considerate socialmente fragili

1.Soggetto capofila dell’intervento(Comune, forma associativa,Ausl,…)

UNIONE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare in casodiverso se subdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE - UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:nominativo e recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. Destinatari

- lavoratori il cui rapporto di lavoro è stato oggetto di risoluzione- lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni ordinaria e straordinaria- lavoratori che godono di ammortizzatori sociali- lavoratori a tempo determinato, a cui non è stato rinnovato il contratto- persone che hanno subito una riduzione del reddito rispetto all’anno precedente- persone socialmente fragili a rischio di emarginazione- altre tipologie di persone che saranno poi oggetto di valutazione rispetto ai bisogni emergenti

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

L’intervento previsto risulta integrato con tutte le altre azioni già in essere, che caratterizzano le risorse dei ServiziSociali nelle politiche per la casa, il lavoro, il sostegno economico.

6. Azioni previste

- Si prevede di promuovere 1-2 bandi di pubblico avviso per l’anno in corso (primavera e autunno), in cuiverranno declinati i destinatari, la documentazione necessaria per fruire del beneficio e le modalità operative diraccolta delle domande;

- Predisposizione materiale informativo e pubblicitario- Verifica delle azioni in riferimento agli indicatori di risultato

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiPer la realizzazione del progetto i Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine collaboreranno con la FondazioneCassa di Risparmio di Carpi

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8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

- funzionari d’area dei Servizi Sociali dell’Unione- operatori di sportello e responsabili dei casi- operatori amministrativi- addetti stampa

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di contributi erogati- numero e tipologia dei beneficiari degli interventi realizzati- numero di situazioni a rischio di sfratti e tagli di utenze su cui si è intervenutiPrevisionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondo socialelocale + Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali (altrifondi)

dicuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 957.904,00 124.500,00 226.404,00 Fondazione CRC607.000,00

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159

SPORTELLO SOCIALE

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PROMOZIONE E SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALEPROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 44

La scheda fa riferimento ai punti 1 e 2 dell’Indice del Programma attuativo annuale e riguarda prioritariamente interventi e progetti di Comuni associati, o diquesti con l’Ausl.

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

x

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazione multiprofessionale,formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventuale adeguamento del programma ditrasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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INTERVENTO/PROGETTO: PROMOZIONE E SVILUPPO DELLO SPORTELLO SOCIALEOBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:1.Soggetto capofila dell’intervento(Comune, forma associativa, Ausl,…)

Unione Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazione(di norma distrettuale,specificare incaso diverso se subdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTUALE Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Rita BalestrazziResp. Sportello Sociale Unione Terre d’ArgineTel. 059/6789132 fax 059/6789290e-mail: [email protected]

4. Destinatari tutti i cittadini che necessitano di accedere alla rete dei servizi e delle prestazioni sociali e socio-sanitarie

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

-integrazione con i punti informativi e di accesso dell’ASL-integrazione con i percorsi di presa in carico con particolare riferimento alla rete dei servizi del Fondo NonAutosufficienza

6. Azioni previste

-organizzazione sportello Nemo e sportelli decentrati sui territori ridefinizione dell’organizzazione dello sportello NEMO di Carpi in raccordo con le unità territoriali e agli sportelliattualmente operanti nelle stesse : tempi di apertura/funzioni da svolgere durante il front- office e durante ilback office

-integrazione sociale-sanitaria:•ricostruzione dei percorsi di accesso ai servizi sociali e sanitari;•ricostruzione della mappa dei servizi offerti;•compilazione di “schede comuni” descrittive dei servizi sociali e sanitari offerti in ambito distrettuale;•Stipula accordo tra Unione e Asl per l’accesso all’Anagrafe Sanitaria;•Integrazione funzionale tra sportelli sociali e Sportelli sanitari distrettuali ( CUP/PUA/URP/ SAUB /PUNTOINFORMATIVO/PROTESICA con verfica sui territori di Novi Soliera e Campogalliano per eventualesperimentazione di uno sportello unico socio-sanitario di accesso

-flussi informativi alla Regione :-.rivisitazione del sistema ad alberi I CARE ai fini della trasmissione dei flussi informativi in regione emiliaromagna;-verifica delle modalità di registrazione del primo accesso da parte degli operatori dei 4 territori dell’Unione alfine di rendere omogenea la lettura del bisogno,

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-cartella integratacreazione di un collegamento tra i dati di primo accesso e i dati di presa in carico sia sociale che sanitaria;

-elaborazione dei dati- Analisi periodica dei dati ai fini della programmazione delle politiche in raccordo con Ufficio di Piano;-Ideazione e creazione di uno strumento per la rilevazione periodica utile a monitorare il grado di soddisfazioneda parte dell’utenza;

-collegamento con gli sportelli specialisticiripensare alla collocazione alla finalità degli sportelli specialisti esistenti creando delle sinergie significative orazionalizzando le risorse a diverso titolo impiegate ( informahandicap/ centro per le famiglie/ centro stranieriecc…)

-collegamento con le “antenne sociali”mappatura e coinvolgimento dei soggetti che a diverso titolo possono “informare” il cittadino della rete deiservizi socio-sanitari presenti sul territorio ( medici di medicina generale, associazioni di volontariato, centri diaggregazione altri punti informativi e di accesso tipo URP ecc..)

-formazione operatori la formazione dovrebbe volgere a creare operatori depositari di informazioni sull’offerta della rete dei servizisociali, sanitari e socio-sanitari esistenti ed in continua evoluzione al fine di creare un “know -out” al qualeanche diversi soggetti del territorio a contatto con cittadini bisognosi “antenne” (es.medici di medicina generalee pediatri/ CUP-URP/PUA/ dell’ASL, associazioni di volontariato ) possano fare riferimento per orientare chi sirivolge loro .

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti- AUSL Distretto Sanitario di Carpi- UNIONE TERRE D’ARGINE (Ufficio di Piano)- TERZO SETTORE/PRIVATO SOCIALE

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

1 Coordinatore3 AdB con funzioni di operatori front-office Sportello Sociale Nemo1 figura professionale incaricata della messa a regime dei “sistemi informatici dialoganti”, nonché dellaverifica/aggiornamento/gestione/analisi dei dati rilevati e della ricostruzione mappatura aggiornamento dellarete dei servizi socio-sanitari tradotta in schede comuni.Campogalliano/ Novi/ Soliera: quota parte degli amministrativi che svolgono negli orari di apertura al pubblicofunzioni di operatore front – officeComune di Novi di Modena

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (da

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163

esplicitare)

Previsionedi spesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

di cuiFondosanitarioregionale

dicuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 122.728,71 97.728,71 25.000,00

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UFFICIO DI PIANO

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UFFICIO DI PIANO – STRUMENTO TECNICO PER LA GOVERNA NCE LOCALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI SCHEDA N. 45

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà

Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

Disabili

Immigratistranieri

PovertàeEsclusionesociale□

Salutementale

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salutee di stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x(accesso integrato, sportello unico distrettuale, sportello sociale, ufficio di piano, protocolli fra servizi, funzionamento delle unità di valutazionemultiprofessionale, formazione delle diverse figure professionali, tecnologie informatiche, soluzioni gestionali, stato di avanzamento ed eventualeadeguamento del programma di trasformazione delle Ipab in Asp)

PIANO DI ATTIVITA’ FRNAL’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare elavoro d’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di unFondo comune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □ □

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166

INTERVENTO/PROGETTO: UFFICIO DI PIANO – STRUMENTO TECNICO PER LA GOVERNA NCE LOCALE

(progetto in continuità con l’anno 2010)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

1.Soggetto capofila dell’intervento

(Comune, forma associativa, Ausl,…)

UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

2. Ambito territoriale di realizzazione (di

norma distrettuale,specificare in caso

diverso se subdistrettuale o provinciale)

Distrettuale UNIONE DELLE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento: nominativo e

recapiti

Dott.ssa Barbara PapottiResp. Ufficio di Piano Unione Terre d’ArgineTel. 059/649638 fax 059/649645e-mail: [email protected]

4. Destinatari Comitato di Distretto, ASP, unità territoriali dell’Unione Terre d’Argine, Ausl (servizi territoriali ed ospedalieri),organizzazioni sindacali e di categoria, associazionismo, Terzo Settore, Pari Opportunità

5. Eventuali interventi/politiche integrate

collegate

Rapporti con ASP, Ausl, unità territoriali e altri settori dell’Unione Terre d’Argine e dei Comuni del distretto,Terzo Settore, volontariato.

6. Azioni previste

Si richiamano: l’atto “ Primi indirizzi organizzativi operativi e di funzionamento del nuovo ufficio di piano”,discusso e approvato dal Comitato di Distretto in data 29/01/2008 e la convenzione fra l’Unione Terred’Argine e l’azienda Usl per la gestione del nuovo ufficio di piano (confermata in allegato al Piano Triennale).Si richiama inoltre la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa della RER n.175 del 22 maggio 2008 recante“Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010” in cui vengono definite le funzioni del nuovo ufficio di piano, tra cui inparticolare:

• attività istruttoria di supporto all’elaborazione e valutazione della programmazione in area sociale,socio-sanitaria e sanitaria

• attività istruttoria e di monitoraggio per l’accreditamento• azioni di impulso e di supporto alla verifica delle azioni attuative della programmazione• raccordo e utilizzo delle rilevazioni sulla domanda e sull’offerta dei servizi (anche in relazione

all’attività dello Sportello Sociale) e monitoraggio sulla situazione del benessere sociale• attività strutturata di incontro e confronto con i territori, il volontariato e il Terzo Settore in funzione

della partecipazione alla programmazione

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167

7. Istituzioni/attori sociali coinvolti Unione delle Terre d’Argine – territori di Campogalliano, Carpi, Novi e Soliera; Distretto n.1 Ausl Modena

8. Risorse umane che si prevede di

impiegare

• referenti dei territori di Campogalliano, Carpi, Novi e Soliera• 1 coordinatore a 18 ore settimanali• responsabile area Fragili Ausl Modena – distretto di Carpi• responsabile area handicap adulto Ausl Modena – distretto di Carpi

La contribuzione ai costi dell’Ufficio di Piano è a carico dell’Unione Terre d’Argine per un 80% e dell’Asldistrettuale per il 20%.

9. Risultati attesi in relazione a indicatori

regionali/distrettuali (da esplicitare)

• predisposizione del Piano Attuativo Annuale 2011 e del Piano delle attività per la non autosufficienza2011

• rendicontazione del Piano Attuativo e Piano delle attività per la non autosufficienza 2010.• sottoscrizione dei contratti di servizio dei servizi accreditati, monitoraggio sulla attività della

subcommitenza• verifica dell’utilizzo delle risorse, monitoraggio in itinere dei risultati del Piano annuale per la non

autosufficienza, controllo dell’impiego delle risorse per l’attuazione dei programmi finalizzati e dellecondizioni tecnico-amministrative necessarie per l’attuazione dei contenuti del Piano.

• preparazione dei lavori per la predisposizione del Piano di zona per il benessere e la salute 2012 –2015 dell’Unione Terre d’Argine e del Distretto 1 di Carpi.

Previsione dispesa TOTALE

di cui risorsecomunali

di cuirisorseregionali(Fondosocialelocale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(Progr.StraordFamiglie)

di cuirisorseregionali(Progettiarmonizzazione)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorse daaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 50.871,11 50.871,11

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168

INTERVENTI TRASVERSALI PER ANZIANI E DISABILI

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PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVE NZIONE PER I SOGGETTI FRAGILI

PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2010. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALISCHEDA N. 46

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari □

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

X

Disabili

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

X

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE □

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

XPROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08

AZIONE DA SVILUPPARE :L’azione è di nuova

attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 delProgramma Infanzia e Adolescenza: Altro

1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in caricomultidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione diun Fondo comune □

4. Sistema di in emergenzagenza

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170

INTERVENTO/PROGETTO: .PROGRAMMI DI SOSTEGNO DELLE RETI SOCIALI E DI PREVE NZIONE PER I SOGGETTI FRAGILI

(Progetto in continuità con l'anno 2009)

OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:

- Consolidamento delle procedure in essere per la comprensione del bisogno espresso dalle famiglie

- Consolidamento dell’equipe di lavoro distrettuale

- Monitoraggio dei casi in carico

- Dare continuita’alle azioni ed interventi messi in campo per sostenere la parte di popolazione non autosufficiente, fragile a forte rischio di non

autosufficienza nei momenti di disagio climatico.

1.Soggetto capofila

dell’intervento (Comune, forma

Unione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale direalizzazione (di normadistrettuale,specificare in casodiverso se subdistrettuale oprovinciale)

DISTRETTO UNIONE TERRE D’ARGINE

3. Referente dell’intervento:nominativo e recapiti

- Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: sabrina.tellini@comune- Responsabile Ufficio di Piano

4. Destinatari Persone anziane e disabili gravi e medio-lievi

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

- L’equipe di lavoro socio-sanitaria integrata dei Comuni e dell’AUSL, cooperative sociali, scuole.- Associazioni di volontariato cooperativa assegnataria servizio di assistenza domiciliare – enti gestori accreditati.

6. Azioni previste

- - incontri di formazione sul tema “diventare grandi – il passaggio dalla scuola ai servizi di territorio” da rivolgere alpersonale insegnante ed educativo della scuola, agli educatori delle strutture socio-assistenziali delle cooperative,agli assistenti sociali ed educatori profesionali degli Enti Locali, al personale sanitario afferente al settore DisabiliAdulti dell’Azienda Sanitaria

- Piano d’azione per il disagio bioclimatico- Aggiornamento banca dati soggetti fragili

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171

Individuazione e definizione buone prassi di convivenza sul territorio

7. Istituzioni/attori socialicoinvolti

Distretto 1 di Carpi – Ausl Modena , Comuni dell’Unione terre d’argine .

8. Risorse umane che siprevede di impiegare

- un formatore professionista competente sulla tematica da affrontarecoordinatori d’area socio-sanitariapersonale docente e referenti della Pubblica Istruzione dell’Unione Terre d’ArgineCoordinatori – Amministrativi - Assistenti Sociali – Responsabile Anziani ASP

9. Risultati attesi in relazione a

indicatori regionali/distrettuali

(da esplicitare)

- numero di partecipanti al corso- valutazione del questionario di gradimento da sottoporre ai partecipanti

- Sostenere la domiciliarita’- Monitorare e poter attivare interventi assistenziali al passaggio dalla autosufficienza alla non autosufficienza.

Previsionedi spesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altrifondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionale NA

Di cuiFondo sanitarioregionale

di cuirisorse daaltri soggetti -specificare

10. Pianofinanziario:

euro 45.304,00 45.304,00

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SERVIZI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATT AMENTO DOMESTICO – CONTRIBUTI DEL FNNA PERL’ADATTAMENTO DOMESTICO E PER L’AUTONOMIA DELL’AMBI ENTE DOMESTICO (ART.10 LR 29/97) PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 47

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

x

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

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173

INTERVENTI TRASVERSALI PER ANZIANI E DISABILI: SERVIZI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATT AMENTODOMESTICO – CONTRIBUTI DEL FNNA PER L’ADATTAMENTO D OMESTICO E PER L’AUTONOMIA DELL’AMBIENTE DOMESTICO (ART.10LR 29/97)Progetto in continuità con l’anno 2010OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- Consolidamento delle procedure in essere per la consulenza CAAD- Consolidamento dell’equipe di lavoro distrettuale- Monitoraggio dei casi in carico

1.Soggetto capofila dell’interventoUnione delle Terre, Azienda Sanitaria Locale

2. Ambito territoriale di realizzazioneDistrettuale – Unione Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. DestinatariPersone definite non autosufficienti, in particolare:- disabili con la certificazione della condizione di handicap grave (art.3 comma 3 della L.104/92)- anziani con valutazione di non autosufficienza da parte dell’UVG (es. Bina e altri strumenti)

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

L’equipe del CAAD distrettuale opera in maniera integrata e trasversale sia con gli uffici tecnici dei comunidel Distretto, sia con gli operatori sanitari.

6. Azioni previste

L’obiettivo principale è quello di consolidare, qualificare e sviluppare l’attività e l’organizzazione del CAADdistrettuale, per riuscire a dare una risposta sempre più efficace al cittadino che presenta un bisognoconcreto di adattamento dell’ambiente domestico. In particolare si intende procedere attraverso azionispecifiche che mirano a:- sostenere il mantenimento a domicilio tramite risposte articolate e mirate ai bisogni specifici- rispondere ai bisogni della persona in tempi brevi e congrui con l’obiettivo del sostegno a domicilio- ampliare la possibilità degli interventi che compongono il progetto personalizzato

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiUnione Terre d’Argine, AUSL del distretto di Carpi, Uffici Tecnici dei Comuni

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

L’equipe multiprofessionale distrettuale è formata da:- responsabile distrettuale del CAAD- operatori (assistenti sociali e/o educatori) dell’area handicap, dell’area anziani, dell’assistenza

Page 174: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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domiciliare dei quattro Comuni del Distretto- responsabile della Funzione Handicap Adulto e Salute Anziani dell’ASL- resp. della protesica, Dipartimento Cure Primarie- resp. L.13/89 degli Uffici Tecnici dei Comuni del DistrettoGli operatori vengono convocati ogni qualvolta perviene al coordinatore distrettuale unasegnalazione/richiesta di intervento che necessita di una valutazione.

9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di domande accolte e liquidate- numero di sopralluoghi e consulenze effettuate- verifica e monitoraggio delle situazioni in carico e di quelle emergenti che necessitano di interventi- verifica sulle modalità operative del CAAD distrettualePrevisione dispesaTOTALE

di cui risorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 20.000,00 20.000,00

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SERVIZI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATT AMENTO DOMESTICO – SERVIZIO DI CONSULENZADEI CENTRI PROVINCIALI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE PER L’ANNO 2011. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI

SCHEDA N. 48

INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*

Respons.tà Familiari

infanzia eadolescenza

Giovani

Anziani

x

Disabili

x

Immigratistranieri □

Povertà eEsclusione sociale□

Salutementale □

Dipendenze

CON LE FINALITÀ DI :

Informazione/Promozione delbenessere sociale, della salute edi stili di vita sani

Prevenzione

Cura/Assistenza

x

INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x

PIANO DI ATTIVITA’ FRNA

L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*

x

PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L . R. N. 14/08AZIONE DA SVILUPPARE :

L’azione è di nuova attivazione? No □ Sì □

Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, di cui al punto 2.3 del Pro gramma Infanzia e Adolescenza: Altro1. Supporto delladomiciliarità □

2. Presa in carico multidisciplinare e lavorod’èquipe □

3. Costituzione/integrazione di un Fondocomune □

4. Sistema di accoglienza inemergenza □

Page 176: IL PIANO DI ZONA PER IL BENESSERE E LA SALUTE 2009-2011delibere.comune.carpi.mo.it/atti/Delibere.nsf... · 2011. 8. 10. · e-mail: liana.balluga@terredargine.it 4. Destinatari Coppie

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INTERVENTI TRASVERSALI PER ANZIANI E DISABILI: SERV IZI CONSULENZA E SOSTEGNO ECONOMICO PER L’ADATTAMEN TODOMESTICO – SERVIZIO DI CONSULENZA DEI CENTRI PROVINCIALI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICOProgetto in continuità con l’anno 2010OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUE LLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE:- Consolidamento delle procedure in essere per la consulenza CAAD provinciale- Consolidamento dell’equipe di lavoro distrettuale e provinciale- Monitoraggio dei casi in carico

1.Soggetto capofila dell’interventoUnione delle Terre d’Argine

2. Ambito territoriale di realizzazioneDistrettuale Unione delle Terre d’Argine

3. Referente dell’intervento: nominativoe recapiti

Dott.ssa Sabrina TelliniResp. Area Adulti e HandicapServizi Sociali – Unione delle Terre d’ArgineTel. 059.649637e-mail: [email protected]

4. DestinatariPersone definite non autosufficienti, in particolare:- disabili con la certificazione della condizione di handicap grave (art.3 comma 3 della L.104/92)- anziani con valutazione di non autosufficienza da parte dell’UVG (es. Bina e altri strumenti)

5. Eventuali interventi/politicheintegrate collegate

L’equipe del CAAD provinciale opera in maniera integrata con quella distrettuale.

6. Azioni previste

L’obiettivo principale è quello di consolidare, qualificare e sviluppare l’attività e l’organizzazione del CAADprovinciale, per riuscire a dare una risposta sempre più efficace al cittadino che presenta un bisognoconcreto di adattamento dell’ambiente domestico. In particolare si intende procedere attraverso azionispecifiche che mirano a:- chiedere la consulenza del CAAD di esperti a livello provinciale per sostenere il mantenimento adomicilio tramite risposte articolate e mirate ai bisogni specifici delle persone- rispondere ai bisogni della persona in tempi brevi e congrui- ampliare la possibilità degli interventi che compongono il progetto personalizzato

7. Istituzioni/attori sociali coinvoltiEquipe CAAD provinciale, Comuni dell’Unione Terre d’Argine, AUSL del distretto di Carpi, Uffici Tecnici deiComuni

8. Risorse umane che si prevede diimpiegare

L’equipe multiprofessionale provinciale e distrettuale.Gli esperti vengono convocati ogni qualvolta perviene al coordinatore distrettuale unasegnalazione/richiesta di intervento che necessita di una valutazione.

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9. Risultati attesi in relazione aindicatori regionali/distrettuali (daesplicitare)

- numero di domande accolte e liquidate- numero di sopralluoghi e consulenze effettuate- verifica e monitoraggio delle situazioni in carico e di quelle emergenti che necessitano di interventi- verifica sulle modalità operative del CAAD distrettualePrevisione dispesaTOTALE

di cuirisorsecomunali

di cui risorseregionali (Fondosociale locale +Fondostraordinario)

di cuirisorseregionali(altri fondi)

di cuiFRNA

di cuiFondonazionaleNA

di cuiFondosanitarioregionale

di cuirisorsedaaltrisoggetti -specificare

10. Piano finanziario:

euro 10.000,00 10.000,00

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QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PIANO ATTUATIVO 2011

QUADRO RIEPILOGATIVO DEL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PREVISTA PER IL PROGRAMMA ATTUATIVO 2011Soggetti AREE / TARGET

responsabilità familiari

infanzia eadolescenza

giovani anziani disabili dipendenze

immigratistranieri

povertà edesclusione

sociale

salutementale

azioni disistema etrasversali

TotaleRISORSE

Unione Terre d’Argine 735.172,53 5.843.317,89 - 2.840.127,28 3.428.401,00 - 130.550,94 442.642,04 5.500,00 1.004.601,59 14.430.313,27

Comune di Carpi 10.000,00 25.000,00 73.693,00 - - 20.000,00 29.349,34 - - - 158.042,34Comune diCampogalliano 142.066,72 - 142.066,72

Comune di Novi diModena

34.330,00 - 34.330,00

Comune di Soliera 196.808,00 52.597,00 249.405,00Regione - F.do socialelocale 2010 (compresoF.do straord)

41.000,00 508.871,02 22.348,00 20.000,00 7.000,00 95.671,98 276.404,00 - 25.000,00 996.295,00

Regione – ProgettiInnovativi perl'Armonizzazione tempidi vita e lavoro

24.636,88 - - - - - - - - - 24.636,88

Regione – Programmastraordinario a favoredelle Famiglie

126.316,99 - - - - - - - - - 126.316,99

Regione altro(specificare in nota)

715.809,11 180.000,00 - - - - - - - 272.771,00 1.168.580,11

FRNA7.000.464,00

3.206.455,00 45.304,00 10.252.223,00

FRNA –accreditamento gestionispeciali

121.000,00- - 121.000,00

FNNA 2010 dariprogrammare 49.000,00 364.050,65 30.000,00 443.050,65FNNA 2011 - - - -AUSL (1)

30.000,00 26.560,00 5.500,00 3.436.000,00 268.000,00 26.000,00 - - 137.000,00 -3.929.060,00

Provincia di Modena - 18.500,00 - - 100.461,00 - 21.900,00 - - - 140.861,00Altri soggetti pubblici 40.000,00 - - 13.347,77 - - - - - - 53.347,77

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179

(ASP, ecc..)Altri soggetti pubblici(MODENAMIRANDOLA)

- - - - 242.500,00 - - - - -242.500,00

Altri soggetti pubblici(CFP)

- - - - 30.000,00 - - - - - 30.000,00

Altri soggetti privatiUTENTI 57.500,00 1.880.700,00 4.500,00 6.009.655,23 161.755,96 - 20.000,00 1.350,00 - - 8.135.461,19

Altri soggetti privatidonazionisponsorizzazioni

4.800,00 10.000,00 15.000,0011.858,19

80.300,00 - - 609.000,00 - - 730.958,19

TOTALE 1.785.235,51 8.492.948,91 494.245,72 19.481.452,47 7.901.923,61 105.597,00 297.472,26 1.329.396,04 142.500,00 1.377.676,59 41.408.448,11

(1) Spesa sanitaria per gli interventi ad elevata integrazione socio-sanitaria (tra cui finanziamento FSR per unità di strada) nonchè per gli interventi previsti al punto 6 e 9 deldocumento "Indicazioni di supporto alla redazione del Piano di Zona per la salute ed il benessere sociale 2009-2011 e del PAA 2009..." di seguito richiamati:v Cure Domiciliari, suddivise per tipologia di assistenza (Domiciliare Integrata (ADI), Domiciliare Programmata (ADP),Domiciliare Infermieristica);v Assistenza SpecialisticaAmbulatoriale;v Accessi al Pronto Soccorso non seguiti da ricovero per cittadini in etàpediatrica e sopra i 65 anni;v Ricoveri ripetuti per i cittadini sopra i 65 anniNOTE:€ 715.809,11 RER Fondo sociale Affitti € 180.000,00 RER finanziamento nidi € 272.771,00 quota indistin ta

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180

FONDO SOCIALE LOCALE – PREVISIONE 2011

REGIONE

AREA/TARGET TIPOLOGIA Rif.Sched

aintervento

n.

FondosocialeLocale2009

(Det.13926/09) non

utilizzato al31/12/2010

eriprogram

mato

Fondosociale

locale (Det15679/10 +

DGR 350/11 -Fondo

straordinario)

Programmastraordinario Famiglie

(Det15678/10)

ProgettiArmonizza

zionetempi vitae lavoro

ALTRO(specificare

in nota)

COMUNI AUSL Altrisogget

tipubbli

ci

Altri soggettiprivati

TOTALE

RESPONSABILITA'FAMILIARI A servizio sociale professionale

B integrazione sociale 7 600,00 168,00 768,00C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativoD assistenza domiciliare

E servizi di supporto 1, 2, 3,6, 8 41.000,00 27.853,11 68.581,89 30.000,00 167.435,00

F trasferimenti in denaro 4, 5 126.316,99 24.636,88 19.846,13 170.800,00G strutture diurneH strutture residenziali e comunitarieI Pronto intervento sociale

Totale Responsabilità Familiari - 41.000,00 126.316,99 24.636,88 28.453,11 88.596,02 30.000,00 - - 339.003,00INFANZIA E

ADOLESCENZA A servizio sociale professionale

B integrazione sociale 12 10.037,00 22.000,00 32.037,00

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins.lavorativo

9, 11178.613,02 74.196,00 252.809,02

D assistenza domiciliareE servizi di supportoF trasferimenti in denaroG strutture diurne

H strutture residenziali e comunitarie 10, 15 253.221,00 15.000,00 10.000,00 278.221,00

I Pronto intervento sociale 1667.000,00 771.786,00 838.786,00

Totale Infanzia e adolescenza - 508.871,02 - - - 882.982,00 - - 10.000,00 1.401.853,02GIOVANI A servizio sociale professionale

B integrazione socialeC servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

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D assistenza domiciliareE servizi di supportoF trasferimenti in denaro

G strutture diurne 1722.348,00 15.000,00 5.500,00 42.848,00

H strutture residenziali e comunitarie-

I Pronto intervento sociale-

Totale Giovani - 22.348,00 - 15.000,00 5.500,00 - - 42.848,00ANZIANI A servizio sociale professionale

B integrazione socialeD assistenza domiciliareE servizi di supportoF trasferimenti in denaroG strutture diurneH strutture residenziali e comunitarie

Totale Anziani - - - - - - - -PERSONE CON

DISABILITA' A servizio sociale professionale

B integrazione socialeC servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativoD assistenza domiciliareE servizi di supportoF trasferimenti in denaro (esclusi contributi L.R.29/97)

F bis Contributi L.R. 29/97 34 20.000,00 20.000,00G strutture diurneH strutture residenziali e comunitarieI Pronto intervento sociale

Totale Disabilità - 20.000,00 - - - - - 20.000,00DIPENDENZE A servizio sociale professionale

B integrazione sociale

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins.lavorativo 37 7.000,00 20.000,00 26.000,00 53.000,00

D assistenza domiciliareE servizi di supportoF trasferimenti in denaroG strutture diurneH strutture residenziali e comunitarieI Pronto intervento sociale

Totale Dipendenze - 7.000,00 - 20.000,00 26.000,00 - - 53.000,00IMMIGRATISTRANIERI A servizio sociale professionale

B integrazione sociale 38, 3995.671,98 39.349,34 135.021,32

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativoD assistenza domiciliareE servizi di supportoF trasferimenti in denaro

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G strutture diurneH strutture residenziali e comunitarieI Pronto intervento sociale

Totale Immigrati stranieri - 95.671,98 - 39.349,34 - - - 135.021,32POVERTA' EDESCLUSIONE

SOCIALEA

servizio sociale professionale

B integrazione sociale 4210.000,00 5.000,00 15.000,00

C servizi educativi-assistenziali e per l'ins.lavorativo 40, 41 40.000,00 25.500,00 65.500,00

D assistenza domiciliareE servizi di supporto

F trasferimenti in denaro 43 226.404,00 124.500,00 607.000,00 957.904,00G strutture diurneH strutture residenziali e comunitarieH aree attrezzate per nomadiI Pronto intervento sociale

Totale Povertà e esclusione sociale - 276.404,00 - 124.500,00 30.500,00 - 607.000,00 1.038.504,00SALUTE MENTALE B integrazione socialeSALUTE MENTALE C servizi educativi-assistenziali e per l'ins. lavorativo

D assistenza domiciliare

E servizi di supportoF trasferimenti in denaroG strutture diurneH strutture residenziali e comunitarie

Totale salute mentale - - - - - - - -AZIONI DI

SISTEMA EMULTIUTENZA

LSportello sociale

44 25.000,00 97.728,71 122.728,71

M Prevenzione e sensibilizzazione

N Ufficio di Piano 45- 50.871,11 50.871,11

N Azioni di sistema e spese di organizzazioneTotale Azioni di sistema - 25.000,00 - 148.599,82 - - - 173.599,82

TOTALE- 996.295,00 126.316,99 24.636,88 28.453,11 1.319.027,18 92.000,00 - 617.000,00 3.203.729,16