il piccolo 9 gennaio 2013

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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it pagina 4 Edizione del Mercoledì Anno XIII n°2 • MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2013 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico Dal primo gennaio sono in vigore le nuove norme della riforma Fornero. I nuovi parametri vengono calcolati in base alla speranza di vita Mino Grossi della Uil: «Si preannunciano grandi disagi sia per le anticipate che per quelle di vecchiaia» PENSIONE: PER I GIOVANI UN’INCOGNITA PRIMO RINFORZO VERSO LE ELEZIONI a pagina 15 a pagina 5 Cremo, arriva il portiere Sergio Viotti Cinzia Fontana capolista, Pizzetti al Senato Edizione chiusa alle ore 21 CASALASCO a pagina 10 La popolazione cresce del 6%, boom a Martignana Po ANIMALI INVESTITI , OBBLIGO DI SOCCORSO LA NORMATIVA E’ IN VIGORE DAL 27 DICEMBRE, MA MANCANO LE STRUTTURE a pagina 3 VENERDÌ E SABATO A TEATRO a pagina 17 Il Don Giovanni di Molière sul palco del Ponchielli ALLEANZA PDL E LEGA a pagina 5 Carminati: «Scelta obbligata dalla legge elettorale» INTERVISTA A ORESTE PERRI a pagina 6 «Ricandidarmi a sindaco? Se me lo chiedessero...»

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Il Piccolo Giornale di Cremona il periodico di informazione più diffuso a Cremona

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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

pagina 4

Edizione del Mercoledì

Anno XIII • n°2 • MERCOLEDÌ 9 GENNAIO 2013 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

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Dal primo gennaio sono in vigore le nuove norme della riforma Fornero. I nuovi parametri vengono calcolati in base alla speranza di vita

Mino Grossi della Uil: «Si preannunciano grandi disagi sia per le anticipate che per quelle di vecchiaia»PENSIONE: PER I GIOVANI UN’INCOGNITA

PRIMO RINFORZO

VERSO LE ELEZIONI

a pagina 15

a pagina 5

▲▲

Cremo, arrivail portiereSergio Viotti

Cinzia Fontanacapolista, Pizzetti al Senato

Edizione chiusa alle ore 21

CASALASCO

a pagina 10

La popolazione cresce del 6%, boom

a Martignana Po

ANIMALI INVESTITI, OBBLIGO DI SOCCORSO

LA NORMATIVA E’ IN VIGORE DAL 27 DICEMBRE, MA MANCANO LE STRUTTURE a pagina 3

VENERDÌ E SABATO A TEATRO

a pagina 17

Il Don Giovannidi Molière sul palco

del Ponchielli

ALLEANZA PDL E LEGA

a pagina 5

Carminati: «Sceltaobbligata dalla legge elettorale»

INTERVISTA A ORESTE PERRI

a pagina 6

«Ricandidarmia sindaco? Se me lo chiedessero...»

i ispira alla forte alleanza tra istituzioni e imprenditoria la convenzione sottoscritta il presidente della Regione Lombardia e commissario ge-

nerale di Expo Roberto Formigoni, il commissario generale di sezione per il padiglione Italia Diana Bracco, l'am-ministratore delegato di Expo 2015 spa Giuseppe Sala e il nuovo presi-dente nazionale di Confartigianato Imprese Giorgio Merletti: assieme da-ranno vita a un tavolo di coordinamen-to delle iniziative, che lavorerà fino al 31 dicembre 2015.

Molteplici gli ambiti di lavoro comu-ne indicati nella convenzione: attiva-zione di una collaborazione al fine di creare le sinergie necessarie a svilup-pare progetti congiunti nell'ambito e sui temi dell'Esposizione; attivazione di collegamenti tra le iniziative italiane nel mondo e l'Europa, supportando la concezione dei Paesi stranieri, che vedono l'Italia inquadrata in un conte-sto più ampio, quale il bacino europeo e mediterraneo; accordi su progetti di interesse e sviluppo di ulteriori part-nership con soggetti nazionali e inter-nazionali; formulazione di proposte di attività di comunicazione e informa-zione sui progetti, sia a livello locale che internazionale; individuazione del-le "buone pratiche" che siano valoriz-zate dalla comunità internazionale ed esibite come best practices nel 2015; informazioni mirate sulle possibili op-

portunità per le imprese artigiane nell'ambito dei lavori e dei servizi con-nessi all'evento.

La collaborazione con Confartigia-nato sarà volta, inoltre, a individuare e concordare le forme e le modalità di una eventuale presenza della stessa Confartigianato nel padiglione Italia. «Expo sarà un'importantissima vetrina per il Made in Italy - ha commentato Merletti - e, dunque, anche per tutte le aziende artigiane. Tutto questo rap-presenta un'importante occasione di crescita del sistema Italia e, proprio in questa direzione, lavoreremo per ag-gregare le migliori realtà imprendito-riali del Paese». Proprio il padiglione - ha rimarcato Diana Bracco - sarà «una piattaforma di relazioni internazionali, importantissima per tutte le imprese. L'augurio è che la collaborazione pos-sa portare a valorizzare giovani impre-se e prodotti di eccellenza».

Tutte le iniziative previste nella con-venzione saranno raccordate ai lavori del Tavolo istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovraregionali, denominato "Tavolo Lombardia", e, in particolare, con l'azione portata avanti all'interno del "Sottotavolo Attrattività del territorio".

Sempre sui temi dell'Expo, un proto-collo di intesa è stato sottoscritto an-che con Coldiretti, allo scopo di valo-rizzare l'eccellenza agricola italiana, essere presenti al Padiglione Italia e diffondere i grandi temi promossi da Expo Milano 2015.

«Il tema dell'agricoltura è assoluta-mente centrale nell'impostazione dell'evento che stiamo costruendo», ha sottolineato Formigoni. Tutto ciò è evi-dente nel titolo della manifestazione "Nutrire il pianeta, energia per la vita" così come nel Documento strategico presentato dallo stesso Formigoni.

Lotta alla fame, sostenibilità, salute e pace sono le parole chiave dell'Expo 2015: «Secondo l'indagine del 2012 sul futuro dell'agricoltura a cura della Fao - ha ricordato il commissario generale - la produzione agricola dovrà crescere del 60% nei prossimi quarant'anni per far fronte alla domanda determinata dall'incremento demografico. Questa esigenza può trasformarsi anche in opportunità per lo sviluppo di un'agri-coltura sostenibile a livello globale».

L'impegno sottoscritto vedrà le isti-tuzioni lavorare insieme su tre ambiti molto concreti: la valorizzazione dell'eccellenza dell'agricoltura italiana attraverso la presentazione a livello nazionale e internazionale delle migliori esperienze sviluppate dalle nostre im-prese; l'individuazione di forme e mo-dalità di una presenza della Coldiretti al Padiglione Italia; e, infine, la diffusione delle tematiche e dei contenuti dell'Esposizione nonché dell'eventuale realizzazione di iniziative o azioni co-muni sul fronte della comunicazione.

«L'Expo è anche l'occasione per ri-badire l'importanza di una informazio-ne trasparente sull'origine di quello che mettiamo in tavola, in Italia e all'estero dove i falsi sottraggono ogni anni 60 miliardi di euro alla nostra economia» ha fatto sapere l'associazione. «Desi-deriamo promuovere i nostri prodotti, puntando sul concetto di chilometro zero come principio di valorizzazione del Made in Italy».

Voucher per cofinanziare piani di ri-strutturazione aziendale, con un pla-fond per almeno 150 piccole e medie imprese, l'avvio di un fondo di garan-zia per l'accesso al credito di chi ade-risce a Raid e, infine, l'istituzione di un fondo per la ristrutturazione delle aziende in difficoltà mediante un in-gresso temporaneo nel loro capitale. Sono le tre iniziative allo studio che il presidente di Regione Lombardia Ro-berto Formigoni ha annunciato al convegno "Crisi d'impresa e strategie di risanamento: le principali novità in materia fallimentare e le prime evi-denze giurisprudenziali - il progetto di Regione Lombardia Raid", tenutosi nell'aula magna del Palazzo di Giusti-zia di Milano su iniziativa dell'Ordine degli avvocati di Milano e della stessa Regione Lombardia. La Regione prosegue l'impegno nell'ambito della soluzione delle crisi d'impresa e delle strategie di risana-mento, dal momento che la crisi ha aumentato il tasso di mortalità delle aziende lombarde molti imprenditori stanno affrontando situazioni com-plesse, come ha sottolineato lo stes-so Formigoni. Se questi sono alcuni

degli ostacoli che devono affrontare i titolari di aziende, Regione Lombardia è da tempo al lavoro per fronteggiare le crisi aziendali, salvaguardando il valore delle imprese e i livelli occupa-zionali. Con una legge del 2007 fu istituito un nucleo operativo dedicato a queste problematiche. Successiva-mente, con l'impegno di una prima task force in seno alla Giunta regiona-le e con l'affiancamento di Arifl, l'Agenzia regionale per istruzione for-mazione e lavoro, si iniziò a interveni-re in modo sempre più sistematico fi-

no alla costituzione di Raid, la "Rete di affiancamento alle imprese in diffi-coltà". Attualmente sta accompa-gnando 11 aziende, ciascuna con più di 100 dipendenti, che hanno sotto-scritto l'atto di adesione. E talune di loro sono ormai avviate alla conclu-sione del percorso di risanamento e di ristrutturazione del debito. Ma sono già più di 50 le imprese che, pur non presentando i requisiti previsti da Raid, si sono rivolte alla Regione e sono state comunque ricevute per un primo colloquio.

S

Sottoscritti documenti con Confartigianato e Coldiretti per il coordinamento delle iniziative

Nuovi accordi per Expo 2015

Ristrutturazione aziendale, arrivano i voucher

LombardiaMercoledì 9 Gennaio 20132

NUOVE MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE Preoccupazione a Pralboinoper la famiglia Foresti

Sono ancora tutte aperte le ipotesi sulla sparizione, in Venezuela, dell'aereo bimotore su cui viaggiavano i coniugi Missoni e Foresti. Quest'ultimi - Guido Foresti e Elda Scalvenzi -, peraltro, sono imprenditori di Pralboino, molto noti in paese, per la propria generosità e genti-lezza. Hanno donato un pulmino per il trasporto degli anziani in ospedale, sponsorizzato il gruppo sportivo di cal-cio. Foresti è inoltre appassionato di Mo-tori, tanto che ha partecipato a diverse edizioni della Mille Miglia con la sua Bu-gatti Type 37 del 1927. Nel 2012 lo ha fatto come premium sponsor e come concorrente insieme al primogenito Pie-tro, 21 anni, così come nel 2008, quan-do i due si ribaltarono sulla tangenziale di Rimini. Elda Scalvenzi, 50 anni, è inve-ce casalinga e mamma, sorella dell'ex sindaco di Ghedi. I primi a dare l'allarme alla famiglia sarebbero stati proprio il fra-tello di Elda Scalvenzi, Giuseppe, e sua moglie Rosa Apostoli. La coppia era a bordo di un secondo aereo atterrato a Caracas: non sono saliti sul bimotore scomparso perché non c'era più posto. Il gruppo di amici sarebbe dovuto torna-re a casa sabato dopo una vacanza di un paio di settimane in Venezuela.

Una serie di indicazioni per rendere più efficien-te il prezioso servizio che svolgono le Guardie eco-logiche volontarie (Gev) e per uniformare le moda-lità di gestione nelle diverse province della regio-ne. E' l'impegno preso dall'assessore regionale all'Ambiente, Energia, Reti e Sistemi Verdi e Pae-saggio Leonardo Salvemini, che ha incontrato re-sponsabili e i coordinatori delle Gev lombarde. «In breve tempo stileremo una serie di linee guida vol-te a disciplinare al meglio il servizio fornito dalle Gev, il cui ruolo è prezioso e fondamentale nel si-stema dei parchi della regione - spiega Salvemini -. Siamo riconoscenti ai volontari per l'impegno svolto e consapevoli di dover essere sempre più presenti e attenti alle esigenze di chi dedica tem-po e forze alla tutela dei parchi e dell'ambiente». Indicazioni chiare e condivise da tutte le Gev spar-se sul territorio potranno rendere l'operato di ognuno più semplice e libero da vincoli burocrati-ci, che a volte rischiano di complicarne il servizio. Il loro apporto è fondamentale anche nell'attività di prevenzione della micro criminalità ambientale.

Con una dotazione di 500.000 euro la Regio-ne Lombardia apre il nuovo bando della misura 331 del Programma di sviluppo rurale (Psr), che si rivolge agli operatori attivi in progetti di diver-sificazione dell'economia rurale e che finanzia corsi di formazione e aggiornamento, visite gui-date in campo, convegni e pubblicazioni dedi-cati ad argomenti quali l'agriturismo, le energie rinnovabili, i servizi sociali e la riqualificazione dell'ambiente e del territorio. A partire da giovedì 20 dicembre, giorno di pubblicazione del bando sul Burl, fino al 31 marzo, gli enti di formazione professionali accreditati, le associazioni agricole e le organizzazioni professionali potranno pre-sentare le domande per accedere alle risorse. Il contributo è assegnato in conto capitale nelle percentuali del 100 per cento della spesa am-missibile per le attività di formazione e del 70 per cento della spesa ammissibile per le iniziative di informazione.

IL BANDO

Sviluppo rurale, fondiper 500mila euro

CONTROLLO DEL TERRITORIO

Nuove indicazioni per le Guardie ecologiche

a cura di Laura Bosio

Qualificare il settore del florovivaismo at-traverso la costituzione di un albo regiona-le, che certifichi, al tempo stesso, la profes-sionalità delle imprese e la qualità dei pro-dotti vegetali, a maggior tutela anche del committente, pubblico o privato, di opere di costruzione e manutenzione del verde. Se ne è discusso a Palazzo Lombardia, in un in-contro tra l'assessore regionale all'Agricol-tura Giuseppe Elias e gli operatori del com-parto, tra i quali Fondazione Minoprio, i Di-stretti agricoli del florovivaismo Alto Lom-bardo e Plantaregina, Assofloro Lombardia e le organizzazioni professionali regionali.

«Un albo che gli operatori chiedono da tempo e per il quale - ha spiegato Elias - è necessario promulgare una legge regionale. L'obiettivoè di istituire uno strumento che dovrà dare certezza al settore nell'ambito della sicurezza del lavoro, della professiona-lità, della trasparenza e della legalità».

La Giunta della Regione Lombardia ha approvato un finanziamento complessivo di oltre 11 milioni di euro (11.027.280), per con-tribuire a realizzare 6 interventi negli ospeda-li di Brescia (5 milioni), Sondrio, Bormio, Ti-rano e Sondalo (1,7 milioni), Merate (647.000), Mantova (1,8 milioni), Menaggio (680.000) e Treviglio, Romano di Lombardia e San Giovanni Bianco (1,2 milioni). I finan-ziamenti serviranno a realizzare diversi lavori di completamento, adeguamento strutturale e ammodernamento delle strutture. Nel bi-lancio regionale del 2013 è prevista la prose-cuzione del Fondo di rotazione, necessario per ovviare al blocco dei trasferimenti statali sull'edilizia sanitaria. Sono previsti 110 mi-lioni di euro destinati a un piano straordina-rio di ammodernamento tecnologico e quali-ficazione delle strutture ospedaliere pubbli-che: a questo scopo, per il 2014, sono già stati appostati ulteriori 66 milioni di euro.

IN BREVEFinanziamenti agli ospedaliAlbo per il florovivaismo

Regione Lombardia ha messo a disposi-zione "Redil 2.0" l'applicativo web per moni-torare l’attuazione della l.r. n.4 del 2012 "Nor-me per la valorizzazione del patrimonio esi-stente e altre disposizioni in materia urbani-stico-edilizia", attraverso cui i Comuni pos-sono ottemperare all'obbligo di dare notizia a Regione Lombardia dei provvedimenti as-sunti e degli interventi assentiti di riqualifica-zione urbanistica ed edilizia in attuazione de-gli articoli da 3 a 7 della l.r. n. 4 del 2012.

Edilizia, arriva Redil 2.0Un vademecum com-

pleto per il contrasto all'inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle acque sotterranee ad uso degli enti locali e degli operatori per le at-tività di bonifica, spesso molto complesse e deli-cate. Si tratta del Proto-collo operativo che la Giunta regionale lom-barda ha adottato su proposta dell'assessore all'Ambiente, Leonardo Salvemini. Il testo disciplina le molteplici azioni da intraprendere in caso di contami-nazione: valutazioni e indagini per stimare i rischi per la salute, - vincoli e limitazioni d'uso per i suoli o le acque sotterranee, e mo-dalità di risarcimento per le conseguenti perdite economiche - azio-ni coordinate tra diversi soggetti istituzionali coinvolti a livello loca-le - individuazione delle modalità di intervento più idonee sulle aree inquinate, ecc.

Vademecum contro l’inquinamento del suolo

di Laura Bosio

nvestire un animale e non soc-correrlo è un reato amministrati-vo, punibile con sanzioni fino a circa 1.500 euro. Lo dice il decre-to del Ministero dei Trasporti del

9 ottobre 2012, n. 217 ("Regolamento di attuazione dell'articolo 177, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall'articolo 31, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120, in materia di trasporto e soccorso di animali in stato di necessità) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 12-12-2012, entrato in vigore lo scorso 27 di-cembre. L'obbligo introdotto da questa normativa vale anche per chi trova lungo la strada un animale ferito, anche senza essere l'autore dell'incidente. Il decreto va a modificare ulteriormente il Codice della Strada in chiave animal friendly: in-fatti, il legislatore ha inserito nell’art. 189 il comma 9-bis che fa obbligo agli utenti della strada, “in caso di incidente da essi provocato e da cui sia derivato danno ad uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, di fermarsi per prestare tem-pestivo soccorso agli animali investiti, punendone l’inosservanza con il paga-mento di una sanzione amministrativa da euro 389 a euro 1.559. La norma pone un obbligo di tempestivo soccorso anche a carico degli utenti che non abbiano de-terminato l’incidente con il loro compor-tamento, ma che siano comunque coin-volti nello stesso, sanzionando in questo caso la violazione dell’obbligo di soccor-so con una sanzione amministrativa pe-cuniaria da euro 78 ad euro 311”.

Chi assiste ad un incidente con sog-getto che non opera il soccorso stabilito all’animale ferito, può rilevare il numero della targa del veicolo e ogni altro ele-mento utile per l’identificazione del mez-zo e della persona e segnalare tali dati ad un organo di polizia.

Tuttavia, come spesso accade, no-nostante sia stata fatta la legge ancora mancano le strutture atte a supportarla. Lo conferma la dottoressa Laura Mori, veterinaria cremone-se. «Nel nostro territo-rio non esistono strut-ture veterinarie pub-bliche di pronto soc-corso, esistono strut-ture private che ovvia-mente prevedono il pagamento delle pre-stazioni mediche effettuate. Ovviamen-te, non si può pretendere che il medico veterinario possa svolgere un’attività professionale, che gli dà il diritto di farsi

retribuire correttamente, in modo gratu-ito. Questo fa sì che il cittadino sia restio ad ottemperare all’obbligo di soccorso, nel timore di vedersi addebitare le spe-

se veterinarie. Pertan-to è necessario chiari-re quale sia la proce-dura corretta da at-tuare: nel caso in cui si sia coinvolti in un incidente con investi-mento di un animale o ci si imbatta in un ani-

male necessario di soccorso, è neces-sario contattare il servizio veterinario locale (negli orari di ufficio risponderà un addetto e negli orari di chiusura è

attiva una segreteria riportante il nume-ro telefonico delle urgenze)che si attive-rà per allertare la ditta con la quale è in atto una convenzione che provvederà al recupero dell’animale incidentato e al suo trasposto presso una struttura vete-rinaria sempre convenzionata con l’Asl. Nel caso in cui l’animale sia un selvatico sarà sempre l’Azienda sanitaria locale ad attivare il centro Wwf locale per il re-cupero. Ovviamente, i tempi necessari ad attivare tutti i personaggi coinvolti dilatano l’attesa dell’animale e del soc-corritore. E’ auspicabile che la normati-va venga presto integrata da un decreto del Ministero dei Trasporti che perfezio-ni la disposizione».

CREMONA

IMa sul territorio mancano i servizi per ottemperare la normativa. Laura Mori: «Serve una rete di strutture adeguata»

Lo prevede un nuovo decreto: il mancato soccorso è un reato amministrativo, punibile con una forte sanzione

Scatta l’obbligo di soccorrere gli animali feriti

Riprendono le conferenze della serie "Vive-re con energia", curate e promosse dall'As-sociazione Ex dell'Aselli: venerdì 11 genna-io alle ore 16.30 in sala Puerari si terrà un incontro su "Energia nucleare: c'è futuro dopo Fukushima?" con Marco Ricotti.Altro interessante incontro è quello del 20 gennaio, durante il quale Ignazio Tabacco affronterà il tema 'Energia e ambiente: il protocollo di Kyoto ci salverà?'.

“Energia nucleare: c’è futuro dopo Fukushima?”

La Diocesi di Cremona e il Segretariato Mi-grantes, in occasione della 99° Giornata del Migrante e del Rifugiato hanno deciso di celebreare una messa animata dalle comu-nità etniche alle 15.30 di domenica 13 gen-naio nella chiesa di Santa Lucia 1 a Cremo-na. «L'invito a partecipare è accompagnato dalle parole di Benedetto XVI» fanno sapere dalla Diocesi: «che chiede di rinnovare la fi-ducia e la speranza nel Signore».

Messa per la Giornatadel migrante e rifugiato

“Adotta una bolletta”, campagna di solidarietàII Forum Terzo Settore di Cremona

lanciano una campagna di solidarietà fra la cittadinanza, le associazioni, il mondo produttivo, attraverso anche il contributo di artisti cremonesi: “Adotta una Bollet-ta”. Allo scopo di definire insieme le ini-ziative da intraprendere i Forum invitano cittadini e associazioni all’incontro pub-blico di giovedì 10 gennaio alle ore 17.30 nella sede di via Speciano 2 a Cremona. «Nell’aprile 2012 i Forum del Terzo Set-tore presenti nel territorio cremonese unitamente alle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil e alle assemblee dei sindaci

dei tre distretti della Provincia di Cremo-na, si sono mobilitati per chiedere alla Regione Lombardia il reintegro dei fondi per il sociale e la non autosufficienza» hanno commentato i portavoce del Fo-rum. «Il nostro disappunto sta nella ridu-zione del 70% del Fondo Sociale asse-gnato ai Comuni e il mancato finanzia-mento dei fondi per anziani e disabili non autosufficienti con enormi ripercussioni sulla già difficile condizione di vita di tan-te famiglie, molte delle quali già colpite dalla crisi; nella mancanza di lavoro, di pensioni sempre meno adeguate».

FORUM TERZO SETTORE Incontro pubblico giovedì 10 gennaio in via Speciano

Il decreto emanato dal ministero fissa, tra le altre cose, l’equiparazione dello stato di necessità di trasporto di un animale ferito come per una persona, l’utilizzo di sirena e lampeggiante per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila. «La norma ha preso atto del cambiamento del sentire co-mune sul dovere di prestare soccorso an-che agli animali e le sanzioni irrogate fino ad oggi per le violazioni sono state un esempio positivo per automobilisti e Polizie locali» hanno detto Gianluca Felicetti, presidente Lav e Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa «nel Decreto siamo riusciti a far inserire il pieno riconoscimento del privato cittadino che porta per dovere civico un animale incidentato in un ambulatorio vete-rinario, la necessità di intervento anche ai fini della tutela dell’incolumità pubblica e il pieno riconoscimento dell’attività delle Guardie zoofile. Ora le Regioni e i Comuni devono rafforzare i propri compiti di inter-vento già previsti da altre normative».

IL TRASPORTOUTILIZZA LA SIRENA

Multe da 389 a 1.559euro per chi viola

gli obblighi di legge

Bisogna allertareil servizio veterinario e aspettare il recupero in arrivo da Crema

Con le novità introdotte dal ministro Elsa Fornero, le pensioni si allontanano. Forte preoccupazione dei sindacati

Quando andremo in pensione?La questione esodati, i cosid-

detti pensionandi Quota 96, Imu sulla prima casa e pensioni: sono questi i nodi che i candidati alle prossime elezioni, di Pd e Pdl, hanno intenzione di sciogliere anche se questo dovesse signi-ficare modifiche e cambiamenti alla riforma Fornero. Punto prin-cipale da risolvere è quello che riguarda gli esodati: in vista delle elezioni politiche 2013, Pd e Pdl si dichiarano pronti a risolvere il problema una volta per tutte, mandando questi lavoratori in pensione con le regole previgenti alla riforma previdenziale di Monti e Fornero. Nello specifico, il lea-der del Pd Pier Luigi Bersani ha indicato proprio gli esodati come priorità del proprio programma, insieme alla questione delle pen-sioni in generale, per le quali pensa ad una uscita più graduale. Pierluigi Bersani, dopo la vittoria alle primarie del Pd, ha fatto sapere di pensare a una patri-moniale limitata ai grandi patri-moni per alleggerire l'Imu sulle fasce più deboli e ha spiegato: «Non sono mai stato d'accor-do su un'idea di patrimoniale generica che comprendesse anche i patrimoni finanziari, i conti correnti perché penso che la cosa più efficace sia arrivare alla tracciabilità».

Esodati, Pd e Pdl pronti a cambiare

la riforma

CronacaMercoledì 9 gennaio 20134Mino Grossi (Uil Cremona): «Così non ha senso: senza un tetto sulla speranza di vita il sistema è biologicamente incompatibile»

di Michele Scolari

a riforma delle pensioni vo-luta dal Ministro del lavoro del governo Monti, Elsa Fornero, è divenuta opera-tiva, con l’entrata in vigore,

dal 1° gennaio, delle novità introdotte soprattutto dalla manovra salva Italia (il Dl 201/11 convertito in legge n. 214/2011). I nuovi parametri sono cal-colati sulla base dell’adeguamento di tutte le età pensionabili alla speranza di vita, con un ovvio aumento dell’età per andare in pensione. La conse-guenza di questo parametro è che chi andrà in pensione fra i 65 e i 70 anni riceverà una somma più alta: dunque, ritirarsi dalla scena lavorativa prima dei 65 anni sarà svantaggioso.

«Entrando nello specifico - com-menta Mino Grossi della Uil Cremona - l’età per la pensione di vecchiaia è fissata a 66 anni e 3 mesi per gli uomi-ni e a 62 anni e 3 mesi per le donne. Quest’ultimo sarà in crescendo fino al 2018, quando l’età fra uomini e donne sarà equiparata a 67 anni: un proces-so di transizione che non abbiamo as-solutamente condiviso». Accanto al requisito anagrafico, si dovrà rispetta-re anche quello contributivo, che fa balzare in avanti la pensione di vec-chiaia, che si potrà go-dere solo con un mini-mo di 20 anni di anzia-nità contributiva. Inoltre la legge prevede una clausola di salvaguar-dia, che dal 2021 pone l’età della pensione di vecchiaia non inferiore a 67 anni (an-che qualora non fosse raggiunto tra-mite gli adeguamenti alla speranza di vita). Questo per uomini e donne del settore sia pubblico che privato.

Particolare attenzione merita anche il capitolo sulla pensione anticipata. «Anche in questo caso - prosegue Grossi - l’età aumenta per le donne a 41 anni e 5 mesi e per gli uomini a 42 anni e 5 mesi. Ma i requisiti sono de-stinati ad aumentare gradualmente di

anno in anno, soggetti all’adeguamento alla speranza di vita. Nel 2014 l’età sarà aumen-tata per le donne a 41 anni e 6 mesi e per gli uomini a 42 anni e 6 mesi, fermi restando gli

incrementi della speranza di vita a de-correre dal 1° gennaio 2013». Per i soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 an-ni inoltre, si applica una riduzione pari

ad un punto percentuale per ogni an-no di anticipo nell’accesso al pensio-namento rispetto all’età di 62 anni; ta-le percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulterio-re di anticipo rispetto a due anni. In al-tri termini, la riduzione è pari all’1% per ciascuno degli ultimi 2 anni mancanti al compi-mento di 62 anni (es. sog-getto che accede al trat-tamento anticipato all’età di 60 anni subirà una ridu-zione del 2%, ovvero, 1%+1%) e al 2% per cia-scuno degli anni mancanti al compi-mento dei 60 anni. Nel caso infine in cui l’età di accesso al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero di mesi.

Il provvedimento è stato contrasta-to fin da subito dai sindacati. «Uno dei grossi punti deboli, tutto a sfavo-re dei lavoratori, è la mancanza di un tetto al parametro “speranza di vita” - conclude il segretario provinciale. - tutto ciò è biologicamente incompa-

tibile e direi assurdo: così progettato, si pre-figura come una cosa infinita, sia per la vec-chiaia che per l’anzia-nità. Il tutto con pro-spettive di grande di-sagio, sia per l'allunga-

mento eccessivo dell'età pensionabi-le per la pensione di vecchiaia e dei requisiti contributivi per quella antici-pata, che per l'incremento legato alla speranza di vita».

L

Requisiti destinati ad aumentare

di anno in anno

Mino Grossi, segretario Uil Cremona

Andranno rispettati sia il requisito anagraficoche quello contributivo

Stangata sulle anticipate sotto i 62 anni: un punto percentuale in meno per ogni anno di anticipo

I nuovi coefficienti sono già in vi-gore e variano a seconda delle età di pensionamento.

57 anni 4,304% (4,42% fino al 2012);

58 anni 4,416% (4,54% fino al 2012);

59 anni 4,535% (4,66% il precedente);

60 anni 4,661% (4,80% il precedente);

61 anni 4,796% (4,94% il precedente);

62 anni 4,940% (5,09% il precedente);

63 anni 5,094% (5,26% il precedente);

64 anni 5,259% (5,43% il precedente);

65 anni 5,435% (5,62% il precedente);

66 anni 5,624%;

67 anni 5,826%;

68 anni 6,046%;

69 anni 6,283%;

70 anni 6,541%.

I NUOVI COEFFICIENTI

COMUNICATO PREVENTIVO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER LE ELEZIONI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E PER LE

AMMINISTRATIVE REGIONALI FISSATE PER I GIORNI 24 E 25 FEBBRAIO 2013

La Società Promedia

Ai sensi e per gli effetti della L. 22/2/2000 n. 28 così come modifi cata dalla L. 6/11/2003 n. 313, del D.M. 8/4/04 e della succes-siva delibera n. 80/09/CSP dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in attuazione alla disciplina in materia di comuni-cazione politica e parità di accesso ai mezzi di informazione nel periodo compreso tra la data dei comizi elettorali ed il termine

ultimo per la presentazione delle candidature:

Comunica, che intende pubblicare su Il Piccolo Giornale di Cremona - Il Piccolo del Cremasco, messaggi politici elettorali a pagamento relativi alla campagna per le elezioni della Camera dei Deputati, del Senato della repubblica e per le Amministrative

Regionali amministrative regionali fi ssate per i giorni 24 e 25 febbraio 2013, alle seguenti condizioni:

Per le posizioni di rigore come la fi nestrella di prima pagina e l’ultima pagina, vista la limitatezza degli spazi, saranno accettate le richieste sulla base dell’ordine temporale delle prenotazioni. Nessun diritto fi sso o spesa di impaginazione verrà applicato. Non sono previsti sconti di quantità né provvigioni di agenzia. La prenotazione degli spazi utilizzabili per i messaggi elettorali è consentita fi no alle ore 14 del giorno precedente la data di pubblicazione. I messaggi elettorali devono recare l’indicazione del committente e la dicitura: “Messaggio elettorale”. La pubblicazione degli avvisi è consentita fi no al numero del 23 febbraio 2013 compreso. Il pagamento dovrà essere anticipato.Sarà garantita la parità di accesso e saranno ammesse soltanto le forme di messaggio politico previsto dalla normativa vigente e dalle delibere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nei termini e nel rispetto delle condizioni stabilite nel docu-mento analitico depositato presso la redazione de il Piccolo, via S. Bernardo 37/A, Cremona.

Per le richieste di preventivi e per maggiori informazioni:Telefonare a Immagina pubblicità 0372 453967 - 335 208695 - Oppure per email a: [email protected]

Pubblicità elettorale A modulo, in bianco e nero:euro 20,00 + IVA 4%Tariffe

A modulo, in quadricromia:euro 25,00 + IVA 4%

di Laura Bosio

rimarie nel centrosinistra, gran-di manovre nel centrodestra: la situazione è in gran movimen-to. La notizia è l’alleanza tra Pdl e Lega, concretizzatasi nei

giorni scorsi, con l'accordo di lasciare la leadership di Regione Lombardia alla Lega. Nel frattempo, Roberto Maroni ha rassicurato la base leghista specifican-do che «Berlusconi si è impegnato per iscritto a non candidarsi alla presidenza del Consiglio. Il suo è un atto di genero-sità, è scritto nell’accordo, certo».

Anche lo stesso ex premier ha volu-to giustificare la scelta, spiegando che «sarebbe stato un nonsenso non con-tinuare un’alleanza che dura da quasi 15 anni».

A livello locale i partiti hanno reagito "turandosi il naso", senza troppo entu-siasmo, ma consapevoli dell'ineluttabili-tà di tale scelta, che probabilmente non verrà accolta con favore da parte della base elettorale, ma che in questa situa-zione era necessaria.

«Per la prima volta si sono invertite le parti: non è la Lega a sostenere il Pdl, ma il contrario» dichiara Simone Bossi, se-gretario provinciale della Lega. «Avremo in Lombardia Roberto Ma-roni come candidato presi-dente, e se le cose andran-no per il verso giusto con-trolleremo Lombardia, Ve-neto e Piemonte. Nei pros-simi giorni dovremo lavora-re duramente alla Campa-gna elettorale: il tempo è poco e le cose da fare molte».

Un'alleanza che, tuttavia, per la Lega rischia di essere scomoda, in quanto po-trebbe comportare la perdita di consen-si da parte dell'elettorato di base. Un ri-schio che anche lo stesso Simone Bos-si riconosce: «Capisco che la figura di Silvio Berlusconi possa non piacere a

tutti, e a me per primo: non sono mai sta-to un estimatore né del Cavaliere né del Pdl. Tuttavia so che Maroni potrebbe portare un risultato importante per la Le-ga, e rispetterà quanto ha promesso, se verrà eletto. Lo conosco particolarmen-

te, e credo sia uno dei mi-gliori uomini politici del pa-norama italiano. Credo che il primo punto del pro-gramma maroniano, ossia di portare in Lombardia il 75% delle tasse che ven-gono pagate dai lombardi,

abolendo di conseguenza tutte le spese inutili, e riducendo i costi a carico delle famiglie, sia un punto condivisibile da tutti coloro che hanno a cuore il bene del territorio». Insomma, un compromesso che vale bene la partita, tanto più che «per quanto riguarda il candidato pre-mier ancora non si è presa alcuna deci-sione».

Dall'altro lato, il Pdl accetta di buon grado un'alleanza che «potrebbe farci centrare l'obiettivo di vincere in Regione Lombardia e al Senato, con i premi di maggioranza» fa sapere Luca Rossi, coordinatore provinciale del partito. «L'alleanza è funzionale a questo per-corso, e credo che si possa lavorare be-ne, se i patti sono chiari. Del resto, a li-vello locale Pdl e Lega stanno governan-do senza problemi in diversi paesi - co-me Soresina e Soncino - oltre che in Pro-vincia. Dunque non temo affatto la ripre-sa di un percorso che si è portato avan-ti insieme da tempo».

Ancora nessuna novità, invece, sul fronte delle candidature: secondo Rossi è ancora troppo presto per avere una li-sta di nomi, che comunque dovrà con-cretizzarsi entro una settimana, e che poi andrà presentata ai vertici del partito. «Presto si terrà un coordinamento pro-vinciale per definire questo aspetto»

conclude Rossi.Tuttavia, non tutti hanno fiducia in

questa alleanza. Lo dice senza mezzi termini Ugo Carminati, dimissionario dal ruolo di coordinatore cittadino del partito, dopo aver scelto di aderire a Fra-telli d'Italia, il movimento politico di Giorgia Meloni appoggiato dall'ex mini-stro La Russa. Un movi-mento che si schiera con il Pdl, «perché è la legge elettorale che ce lo impo-ne» fa sapere Carminati. «Ed è sempre stata tale legge a non aver lasciato scelta a Lega e Pdl, facendoli al-leare nonostante quanto accaduto: da soli avrebbero preso non più del 15% a testa. L'unica cosa che Mario Monti avrebbe dovuto fare, ossia modificare la legge elettorale, non è stato fatto, e ora ci troviamo di nuovo a dover andare al voto con alleanze obbligate. E' uno dei

grandi bluff della politica italiana». Un bluff che porta ad avere di nuovo un cen-trodestra che si presenta compatto alle elezioni. «Credo che tale alleanza non possa funzionare: non ha funzionato pri-ma, e nel frattempo i protagonisti non sono cambiati, quindi ci saranno ranco-ri sopiti e mai guariti. Sono convinto che nel 2015 dovremo tornare di nuovo a vo-tare, sia per il parlamento che per la Re-gione, qualunque sia la coalizione vin-cente».

Insomma, la politica, secondo l'ex le-ader cittadino, non è pronta per andare al voto. «Da circa un anno e mezzo ci tro-viamo a metà di un guado, dove da un lato ci sono i tentativi di rinnovamento di alcuni partiti e dall'altro nuove formazio-ni politiche che si affacciano all'orizzon-te. Insomma, è un nuovo '92-'94. I par-titi non sono ancora in grado di reggere un intero mandato elettorale, né a destra né a sinistra. E il primo partito che rischia pesanti evoluzioni è il Pdl, che ancora oggi si regge su un uomo di 75 anni; se non si avvia una ristrutturazione al suo interno, non può pensare di avere pro-spettive di lunga durata. Berlusconi ha

fatto il tentativo di ritirarsi, ma ha dovuto rientrare, perché si è reso conto che senza di lui il partito non stava più in piedi, un po' anche per colpa sua, che non ha mai creato una ve-ra classe dirigente».

Carminati non si risparmia una stoc-cata finale nei confronti del centrode-stra, che «ancora oggi, eleggendosi co-me il partito anti-comunista, crede di poter fare qualsiasi cosa, dal ricandida-re Scajola al pretendere che il caso Mi-netti non abbia distrutto il partito in Lombardia; ma facendo così non andrà da nessuna parte».

P

Approvate le liste. In caso di vittoria del Pd, con il premio di maggioranza, potrebbe passare anche Magnoli al Senato

Cinzia Fontana è capolista alla Camera per la circoscrizione Lombardia 3. Luciano Pizzetti è candidato al Senato, al settimo posto, ossia in una posizione che ne garantisce l’elezione. Questo il risultato della riunione del comitato elettorale del parti-to - guidato da Pierluigi Bersani - svoltasi martedì sera in merito alle liste dei candidati del Pd.

Per il territorio cremonese è quindi confermata la presenza dei due deputati uscenti, che saranno sicuramente eletti, con-seguentemente Cremona avrà due parlamentari nella prossima legislatura. Anche il segretario provinciale, Titta Magnoli sarà candidato al Senato, al 19°

posto in lista, una posizione questa che potrebbe garantire l’elezione a senatore nel caso in cui il Pd risultasse il partito più votato in Lombardia e quindi

conquistare così il premio di maggioranza. In questo caso il territorio di Cremona avrebbe addirittura tre parlamentari del Pd. Anche Alessia Manfredini è

candidata per la Camera, in decima posizione in lista.

«Sono molto soddisfatto» dichiara Luciano Pizzetti , rag-giunto telefonicamente, al termi-

ne della riunione. «Le Primarie hanno svolto pienamente il loro scopo, ossia di assicurare i can-didati scelti dagli elettori. Per quanto mi riguarda, abbiamo ottenuto il risultato sperato, ossia la conferma di due candi-dati del Pd sul territorio. E' per questo che ho lavorato in queste settimane, nonostante tutte le dichiarazioni che sono state fatte in merito».

Le primarie a Cremona aveva-no visto la candidatura di: Lucia-no Pizzetti, Cinzia Fontana, Titta Magnoli, Annamaria Abbate e Alessia Manfredini. La più votata è risultata la ex senatrice Cinzia Fontana, cremasca, e questo le ha valso il posto di capolista, al

secondo posto Pizzetti con 2.431 voti: una differenza di soli 20 voti.

«La presenza femminile nelle liste è intorno al 40 per cento. Una rivoluzione da valorizzare e segnalare», ha detto Bersani nel suo intervento in direzione: "Abbiamo ammazzato il Porcel-lum", continua Bersani rivendi-cando le primarie per la scelta del candidato premier e dei par-lamentari.

Cinzia Fontana capolista, Luciano Pizzetti al Senato

Simone Bossi: «Per la prima volta si sono invertite le parti: non è la Lega a sostenere il Pdl, ma il contrario»

Luca Rossi: «Un’alleanza che potrebbe farci centrare l’obiettivo di vincere in Regione Lombardia e al Senato, con i premi di maggioranza»

La rassegna internazionale “L'Arte e il Torchio” riscopre - attra-verso quattro incontri, dal 17 gen-naio al 7 febbraio, presso "Lo Stu-diolo di via Beltrami", a Cremona - la storia dell’arte dell’incisione, d’invenzione e di traduzione, dagli inizi ai nostri giorni, vista attraverso le opere dei grandi maestri. In quat-tro appuntamenti saranno illustrati attraverso le varie tecniche inciso-rie - da quelle dirette (bulino, punta-secca, maniera nera) a quelle indi-rette (acquaforte, acquatinta, cera-molle, ecc.), dai metodi a rilievo (xi-lografia e linoleografia) fino a quelli “sperimentali” del ’900 - i percorsi creativi e innovativi dell’arte a stam-pa. Proprio l'ampio spettro della ri-cognizione proposta da Vladimiro

Elvieri, anima della rassegna "L'Ar-te e il Torchio", offre la possibilità un confronto diretto tra tecniche ed ar-tisti e diviene stimolo per percorsi di conoscenza che indaghino tutto il mondo creativo, rendano possibili confluenze tra eventi estetici e vi-sioni scientifiche, consolidino con-vergenze tra procedure tecniche e

stimoli fantastici.Giovedì 17 gennaio, il primo in-

contro della rassegna, ripercorrerà "La prassi dell’incidere", dai graffiti rupestri alle tecniche dirette del bu-lino, puntasecca e maniera nera. Il 24 gennaio saranno invece illustra-te "Le tecniche indirette dal XVI se-colo ad oggi". Una lezione sarà de-dicata - giovedì 31 gennaio - al Set-tecento ed alla scuola veneta, ma anche alla Xilografia e alle tecniche a rilievo, nelle quali l’inchiostro vie-ne posto sulla superficie della ma-trice in legno mediante rulli. Con-cluderà la rassegna la proiezione - il 7 febbraio - di tre filmati relativi ai metodi incisori sperimentati nei maggiori atelier parigini del secolo scorso, da Stanley William Hayte.

TORNA LA RASSEGNA “L’ARTE E IL TORCHIO” CON qUATTRO APPUNTAmENTIMercoledì 16 gennaio, dalle 17, la Scuola edi-

le di Cremona accoglie giovani delle scuole me-die e le loro famiglie per conoscere la realtà del-la scuola stessa, situata in via delle Vigne 184 a Cremona. «Da oltre trent’anni la Scuola profes-sionale che prepara i giovani ai mestieri dell’edi-lizia» fa sapere il direttore, Mauro Rivolta. «Un’opportunità di formazione professionale concreta, gratuita, rivolta a giovani in uscita dal-la scuola media. Conseguire la qualifica profes-sionale regionale di Operatore Edile significa prepararsi concretamente alle attività dell’edili-zia: le nuove costruzioni coi criteri di risparmio energetico, l’importante ambito del restauro conservativo del patrimonio edilizio ed architet-tonico storico, le attività di interni (cartongessi, finiture, impianti, piastrelle, ecc).

Il settore dell’edilizia è un settore in profonda modificazione ed evoluzione, l’introduzione di nuove metodologie tecnologiche per il conse-

guimento di requisiti innovativi ed eco compati-bili rende la figura dell’operatore edile una figu-ra con importanti competenze da spendere sul mercato del lavoro». Il piano di studi e dell’offer-ta formativa è scaricabile dal sito www.scuola-edilecr.it oppure contattaci al 0372560824 o al-la mail [email protected].

SCUOLA EdILE, APPUNTAmENTO mERCOLEdì 16 GENNAIO CON I GIOvANIIN BREVE

Alleanza Pdl-Lega, scarso entusiasmo

«In questo momento i partiti non sono in grado di sostenere un mandato»

Luca Rossi: «Se i patti sono chiari

si può lavorare bene»

Cremona Mercoledì 9 Gennaio 20135

Ugo CarminatiLuca RossiSimone Bossi

Critico Ugo Carminati: il Pdl «ancora oggi, eleggendosi come il partito anti-comunista, crede di poter fare qualsiasi cosa, dal ricandidare Scajola al pretendere che il caso minetti non abbia distrutto il partito in Lombardia; ma facendo così non andrà da nessuna parte»

Titta MagnoliLuciano Pizzetti Cinzia Fontana

I capolIsta pdIN lomBaRdIa• Pier Luigi Bersani Lombardia 1-Camera

• CarLo DeLL'aringa E cINzIa FoNtaNa

Lombardia 2 e 3 - Camera• MassiMo MuCChetti

al senato

di Laura Bosio

n risultato di tutto ri-spetto per il sindaco di Cremona Oreste Perri, che si posiziona circa a metà classifica

(ad esempio, prima del sindaco di Firenze Matteo Renzi) nella "Governance poll 2012", stilata dal Sole 24Ore. Inoltre, Perri go-de dello stesso indice di gradi-mento del 2011, 52,5%, un pun-to percentuale in più rispetto al consenso ottenuto il giorno delle elezioni. Un risultato positivo per il primo cittadino cremonese, che per questo ringrazia «chi mi ha dato fiducia, ma anche chi ha la-vorato con me, facendo squa-dra». Secondo Perri, però, non ci si può gloriare guardando solo alle cose fatte: «E' assolutamen-te indispensabile avere la consa-pevolezza di quanto ancora dob-biamo affrontare, tenendo pre-sente che ci troviamo in un perio-do difficile, a causa della crisi ma anche della situazione della poli-tica nazionale, attraversata da equilibri e squilibri che non fanno certo bene alla politica locale».

Cosa intende dire?«Che in questo periodo

sembra che tutti pensino a stabilire alleanze in funzione della competizione elettorale e non a quello che serve per risolvere i problemi della gente».

Cioè?«Dico che è ora di finirla con

la politica del compromesso e pensare più al bene comune, ai problemi concreti delle perso-ne. L'amministratore locale de-ve mostrare la faccia ogni gior-no di fronte alle persone che vengono a chiedere aiuto, e non ci sono le risorse sufficienti per rispondere a tutti. E' vero che abbiamo dei servizi sociali mol-to attenti e tante associazioni di volontariato che ci aiutano mol-tissimo, ma le cose non posso-no andare avanti così: non è giusto che il terzo settore debba sostituire il lavoro delle pubbli-che amministrazioni perché dal-lo Stato non arrivano abbastan-za risorse. In tutto questo vorrei richiamare la politica al suo ruo-lo, ossia quello di pensare ai problemi concreti.

Quindi, se pur nella gratifica-zione di questo riconoscimento, credo si debba ricordare che siamo ancora in salita; per que-sto auspico che si plachino pre-

sto gli appetiti di vitto-rie elettorali e che

ci rimetta a lavo-rare per risol-vere i problemi della gente».

A proposito di elezioni: lei tempo fa di-

chiarò che

non si sarebbe ricandidato per un secondo mandato, poi, in un'intervista successiva, ci concesse il beneficio del dub-bio. Qual è la sua posizione odierna, a questo proposito?

«Sto portando avanti il lavoro di giorno in giorno, senza dare nulla per scontato. Inutile pen-sare al dopo, dal momento in cui, ci sono circostanze, a livello nazionale, per cui il mio manda-to potrebbe rischiare di finire anche prima del tempo».

In che senso?«Che se le maggioranze fini-

scono con il guastarsi a livello nazionale, si potrebbe creare una spaccatura anche nelle fila della politica locale. Fortunata-mente posso contare, nel mio team, su persone che lavorano bene, ma la situazione è preca-ria».

Al termine del mandato non manca poi molto: non avverte l'esigenza di portare avanti

quanto iniziato?«E' vero, c'è molto da

fare, ma non è detto che debba farlo io. Sono capitato in questo in-carico con il bisogno

di dare il massimo, e voglio uscirne a testa alta, mentre ci sono situazioni che a volte ti portano al limite. Ad esempio, la vicenda dei 32 dipendenti pre-cari che abbiamo stabilizzato, e che potrebbe portare la Giunta di fronte alla Corte dei Conti. Così si passa per quelli che hanno lavorato male, mentre sono tuttora convinto, con quel-la scelta, di aver fatto del bene».

Tuttavia dopo le elezioni na-zionali e regionali sarà quasi inevitabile parlare di ammini-strative. Se i partiti che oggi la sostengono dovessero chieder-

le di impegnarsi per un secondo mandato, cosa risponderebbe?

«Se me lo chiedessero sarei pronto a parlarne... ma non ci voglio pensare oggi, perché se si inizia la campagna elettorale un anno e mezzo prima della fi-ne del mandato non si lavora più. Ora è importante portare avanti il nostro percorso, solo alla fine tireremo le somme. Chi pensa ora alla campagna elet-torale rischia di esserne condi-zionato; così come quando si è in gara non si può pensare alla competizione successiva, ma bisogna concentrarsi sul porta-

re a termine quella del momen-to, allo stesso modo funziona nell'amministrazione».

Cosa vi rimane ancora da fare del vostro programma? Pensate di riuscire a comple-tare tutto?

«Voglio farcela, voglio finire quello che abbiamo program-mato anche se nel corso del tempo alcuni obiettivi hanno dovuto slittare».

Vale a dire?«Ad esempio, abbiamo re-

cuperato le risorse per le piste ciclabili, che la cittadinanza ci chiede da tempo, e per i sotto-passi che elimineranno i pas-saggi a livello. Mentre invece i lavori in via Dante dovranno slittare, perché non abbiamo abbastanza risorse. Abbiamo fatto questa scelta perché per i passaggi a livello abbiamo delle scadenze oltre le quali perderemmo i finanziamenti di Regione e Ferrovie dello Stato. E i 2 milioni che ci mette il Co-mune diventano 12 milioni di lavori».

Via Dante allora è destinata a restare per sempre così?

«No, chi governerà con il prossimo mandato avrà modo di portare a termine i lavori ri-masti fuori: da via Dante alla Strada Sud, che resta un'opera importante per alleggerire il traf-fico di via Giordano. E non di-mentichiamo i lavori per il ripri-stino degli edifici scolastici, la sistemazione di strade e mar-ciapiedi, ecc».

Secondo l'opposizione non avete fatto abbastanza...

«Abbiamo fatto alcune cose che avevamo nel programma, altre no, ma ne abbiamo anche fatte alcune che non erano in programma, come la pista ci-clabile del Bosco. E in ogni caso il mio mandato non è ancora fi-nito, e ho intenzione di lavorare ancora molto. Una cosa è certa: non lascerò buchi in città, e i lavori che hanno preso il via verranno portati a termine. Non lasceremo cose incomplete. Del resto, tante delle cose che sia-mo riusciti a fare sono state possibili grazie anche al cavalier Arvedi. Siamo stati fortunati ad avere accanto una persona co-me lui. E' anche vero che la for-tuna aiuta gli audaci».

U

Tra le attività di rendicontazio-ne dell’attività di fine anno della Polizia Locale di Castelleone, spiccano i dati che riguardano i controlli strumentali sul rispetto dei limiti massimi di velocità.

Nel 2012 gli agenti diretti dal comandante Andrea Vicini hanno sensibilmente incrementato, su indirizzo della Giunta comunale, l’attività di contrasto delle veloci-tà pericolose. Dal rendiconto annuale risulta che i controlli strumentali sul rispetto dei limiti di velocità organizzati dalla Poli-zia Locale hanno registrato sen-sibili incrementi numerici sia nel numero dei controlli, che sono saliti dai 20 del 2011 ai 33 del 2012, sia nell’attività sanzionato-ria per eccesso di velocità che ha registrato un incremento analo-go, passando dai 31 verbali di contestazione del 2011 ai 45 del 2012. Nel corso dei controlli stru-mentali il personale si è trovato

nella necessità di contestare anche altre infrazioni al codice della strada. In particolare alcune contestazioni sono state elevate a carico di conducenti che tenta-vano di vanificare l’attività di con-trollo segnalando con abbaglian-

ti la presenza della postazione. In alcune occasioni il numero di contestazioni per violazioni dell’art. 153 del codice della stra-da (uso irregolare di proiettori di profondità) si è rivelato superiore a quello delle violazioni all’art.

142 (superamento dei limiti di velocità).

E’ il caso di segnalare che il numero dei sinistri stradali rileva-ti a Castelleone dalla Polizia Locale è sensibilmente sceso rispetto al 2011: da 30 a 20. La Polizia Locale di Castelleone è dotata di una pistola rilevatrice mod. Traffipatrol omologata per i controlli strumentali sul rispetto dei limiti massimi di velocità e di quattro segnali mobili di preavvi-so da collocare a monte della postazione di controllo, come prevedono i decreti ministeriali di attuazione.

I controlli vengono eseguiti da una o due pattuglie automontate composte complessivamente da tre o quattro operatori che pos-sono svolgere in sicurezza l’atti-vità di prevenzione e contesta-zione con efficacia, potendo fer-mare e sanzionare anche più vei-coli contemporaneamente.

Nella Governance Pool del Sole 24Ore, il sindaco Oreste Perri si classifica come lo scorso anno, con il 52,5% di gradimento

9

Polizia locale di Castelleone: un anno di controlli, fino a mille accertamenti annui

Aumentano le sanzioni per eccesso di velocità

CronacaMercoledì 9 Gennaio 20136

la classifica dei sindaci lombardi

Domenica si ricorda don Luisito BianchiA un anno dalla scomparsa di don Luisito Bianchi, il sacerdo-

te e poeta cremonese sarà ricordato domenica 13 gennaio con un incontro, curata da Laura Denti, presso il teatro Monteverdi di Cremona (ore 18) promosso dalla Caritas diocesana insieme alle Acli cremonesi. L’attenzione si focalizzerà si quattro temi cari a don Luisito: Parola, memoria, gratuità e resistenza. L’incontro sarà aperto dal vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafran-coni. Seguiranno i saluti del sindaco di Vescovato (paese natio di don Bianchi), Giuseppe Superti, e quello di don Bruno Bignami, assistente delle Acli di Cremona. Dopo il canto “Ecce Panis” di Perosi, eseguito dal coro del liceo musicale “Stradivari”, diretto dal maestro Pietro Triacchini, il professor Angelo Rescaglio trac-cerà un ritratto di don Luisito a partire dalla ricca produzione let-teraria e alla luce delle quattro parole chiave. L’incontro prosegui-rà con la lettura di brani delle opere del sacerdote insieme alle coreografie proposte delle giovani allieve del “Teatro Danza” di Paola Posa e alcuni brani al pianoforte eseguiti dal maestro Pier Giuseppe Genalizzi e da un suo allievo. La lettura di alcuni stral-ci del diario di don Bianchi dedicati alla responsabilità personale di fronte a ogni fratello sarà occasione per rendere omaggio alla 99esima Giornata mondiale del migranti e del rifugiato (che ricor-re proprio il 13 gennaio) e alla Resistenza, che per don Luisito non fu solo un preciso periodo storico, ma una modalità perma-nente per combattere ogni ipocrisia e formalismo. Infine un inno alla Parola, che per don Luisito si fa carne in ogni uomo. Una suggestiva coreografia delle danzatrici di Paola Posa terminerà il racconto dell’avventura umana e spirituale di un uomo che si è sempre considerato un uditore delle parole e della Parola. A chiu-dere l’appuntamento l’intervento del direttore di Caritas Cremo-na, don Antonio Pezzetti.

«Ricandidarmi? Se me lo chiedono...»

«E’ ora che la politica smetta di pensare alla competizione elettorale e si occupi dei problemi concreti della gente»

COMUNE SINDACO GOVERNANCE POLL 2012

CONSENSOGIORNO

ELEZIONI

DIFFERENZA CON GIORNO

ELEZIONI

DIFFERENZACLASSIFICA

2011

COMO MARIO LUCINI 65,5 74,9 -9,4 nd

MILANO GIULIANO PISAPIA 60,0 55,1 4,9 8,5

MONZA ROBERTO SCANAGATTI 59,5 63,4 -3,9 nd

PAVIA ALESSANDRO CATTANEO 57,0 54,4 2,6 6,0

SONDRIO ALCIDE MOLTENI 57,0 54,2 2,8 5,0

LODI LORENZO GUERINI 56,0 53,7 2,3 1,0

LECCO VIRGINIO BRIVIO 53,0 50,2 2,8 0,0

CREMONA ORESTE PERRI 52,5 51,5 1,0 0,0

BRESCIA ADRIANO PAROLI 50,0 51,4 -1,4 1,0

VARESE ATTILIO FONTANA 48,0 53,9 -5,9 -7,0

BERGAMO FRANCO TENTORIO 47,5 51,4 -3,9 0,5

MANTOVA NICOLA SODANO 46,0 52,2 -6,2 -0,5

«Non lascerò buchi in città e i lavori che hanno preso il via verranno portati a termine. Non lasceremo cose incomplete»

i sono anche due aziende cremonesi tra le 78 imprese premiate nel gran finale della selezione e raccolta 2012 di buone prassi aziendali per la Responsabilità sociale d’impresa in Lombardia giunta

alla quarta edizione. Si tratta del Centro di assi-stenza tecnica alle imprese (Cat Asvicom) di via Beltrami e dell’Oleificio Zucchi Spa di via Acquavi-va. Le due aziende di Cremona riceveranno il rico-noscimento da Unioncamere Lombardia nella so-lenne cerimonia di premiazione fissata per il 16 gennaio a Milano, nel corso dell’evento che si terrà nella stessa mattinata a Palazzo Turati.

L’importante iniziativa, promossa dal 2007 dagli Sportelli Csr delle Camere di Commercio lombarde con il supporto di Unioncamere Lombardia, pro-muove la raccolta delle migliori buone prassi azien-dali per la responsabilità sociale in Lombardia con l’obiettivo di individuare, selezionare e valorizzare, con azioni di visibilità e di ricadute in termini di im-magine aziendale, le esperienze delle imprese lombarde, specie le Pmi, impegnate in azioni di responsabilità sociale: quindi, comportamenti so-cialmente e ambientalmente responsabili assieme ad attenzione al territorio, ai lavoratori e alla comu-nità che hanno voluto dare evidenza delle loro scelte coraggiose. A fronte dell’ampia adesione delle imprese lombarde di tutti i comparti che han-no scelto di assumersi le loro responsabilità in modo consapevole verso la società e l’ambiente,

sono state selezionate 78 aziende lombarde disse-minate su tutto il territorio regionale, tra cui le due aziende di Cremona. L’evento costituirà anche un’occasione in cui imprese, associazioni di cate-goria e istituzioni lombarde si confronteranno in un dibattito pubblico al quale prenderanno parte – ol-tre che di Unioncamere Lombardia e Regione Lom-bardia - delle principali associazioni imprenditoriali di categoria che hanno firmato il protocollo di col-laborazione regionale e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In linea con gli orientamenti italiani e Ue di trasparenza sul tema della respon-

sabilità sociale, i profili delle aziende lombarde “virtuose” saranno consultabili online da tutti gli interessati sul sito http://csr.unioncamerelombar-dia.it nella sezione “Repertorio delle Buone Prassi Lombarde 2012”. Il Repertorio costituisce così un primo innovativo strumento in Italia per consuma-tori, aziende e società civile per dare pubblica evi-denza dell’agire aziendale. Il sito sarà costante-mente aggiornato e l’azione fa già parte dell’ “ac-tion plan” nazionale per le attività svolte per la dif-fusione di Buone Prassi in Italia.

dalla redazione

L’iniziativa valorizza le imprese ecologicamente e socialmente responsabili. Il riconoscimento mercoledì prossimo

Cat Asvicom e Zucchi premiate da UnioncamereC

Il giallo sull’identikit dell’uomo che lunedì mattina è stato trovato senza vita sui binari nei pressi del passaggio a li-vello di via Ghinaglia, sembra risolto. Sino a tarda sera si parlava semplice-mente di un uomo sui 50 anni, di carna-gione chiara e capelli corti brizzolati, con indosso jeans, maglietta bianca e giubbotto verde militare.

Ora gli investigatori hanno un nome e un volto. Secondo gli ultimi sviluppi dell’indagine, infatti, dovrebbe trattarsi di G.C., muratore romeno 45enne resi-dente in città. A riconoscerlo sarebbe stata la moglie. Il marito della donna mancava da casa dalle 5.30 di lunedì mattina, quando era uscito per recarsi al lavoro. Luogo dove, però, non è mai arrivato. Preoccupata, la moglie si è re-cata in serata dai carabinieri accompa-gnata dal fratello per denunciare la spa-rizione. La segnalazione è stata imme-diatamente inoltrata alla Polizia ferro-viaria che indaga coordinata dall’ispet-tore Costanzo Sossio. Accompagnata all’obitorio, la donna avrebbe ricono-

sciuto la salma come quella del marito. Trovano conferma così le ipotesi già circolate nella serata di lunedì, ovvero che potesse trattarsi di un romeno resi-dente a Cremona. Ciò permette inoltre di inquadrare meglio la fascia oraria della tragedia: tra le 5.30 e le 8.

Quest’ultima è stata l’ora del ritrova-mento, quando un macchinista aveva notato “qualcosa” a terra sui binari, in-formando immediatamente la centrale ferroviaria di via Fabio Filzi e la Polfer. Polizia e paramedici, sopraggiunti tem-pestivamente, avevano trovato il corpo

riverso sui binari, senza le scarpe e con una gamba amputata.

Se tuttavia il mistero che aleggiava sull’identità sembra svelato, rimane comunque l’interrogativo di base. Inci-dente o suicidio? A lasciare ancora aperte entrambe le ipotesi sarebbero alcuni particolari, forniti agli inquirenti dalla donna. L’uomo aveva infatti la-sciato a casa documenti d’identità, contanti e telefonino: scelta o semplice dimenticanza? Sicuramente, a detta della moglie, un gesto assai inusuale. E questo rende le ricostruzione ancora più complessa. Altro punto interrogati-vo per gli investigatori rimane il motivo per il quale l’uomo si trovava in quel punto pericoloso, ancora avvolto de-dall’oscurità e da una fitta nebbia, con una visibilità a dir poco scarsa: rischio dettato dalla fretta di giungere al lavoro in tempo? O qualcos’altro? Per questo le indagini proseguono a ritmo serrato per risalire il prima possibile alla causa della tragedia.

Michele Scolari

Morto sui binari, la vittima un muratore romenoMa restano ancora da chiarire la dinamica della tragedia e l’assenza di documenti e cellulare

Berlino Tazza, presidente Asvicom

Si avvicina l’inizio della ras-segna internazionale dal titolo “L’Arte e il torchio”.

Il taglio del nastro è ufficial-mente atteso per il 17 gennaio a “Lo Studiolo di via Beltrami”, dove l’evento proseguirà sino al 7 di febbraio.

Quattro appuntamenti (17, 24 e 31 gennaio, 7 febbraio) illu-strano attraverso le varie tecni-che incisorie - da quelle dirette (bulino, puntasecca, maniera nera) a quelle indirette (acqua-forte, acquatinta, ceramolle, ecc.), dai metodi a rilievo (xilo-grafia e linoleografia) fino a quelli “sperimentali” del ’900, i percorsi creativi e innovativi dell’arte a stampa. Percorsi ge-nerati dall’uso manuale di punte e scalpelli, di acidi e di inchiostri su lastre di metallo o di legno stampate mediante torchi e presse, spesso anticipatori, a volte più della stessa pittura, di nuove visioni del mondo.

L’INIZIATIVAIniziata nel 2007 su impulso del Si-

stema camerale, la raccolta di buone prassi in Lombardia ha coinvolto e motivato nel tempo oltre 300 imprese a confrontarsi con questo tema in continua evoluzione dimostrando il loro impegno e la capacità di rispon-dere alle sfide socio ambientali che anche le imprese oggi affrontano. Le imprese selezionate beneficiano di numerosi vantaggi: partecipano all’evento regionale di premiazione con consegna di un attestato di Im-presa Responsabile; entrano a far par-te di una comunità di buone prassi; presenziano sulla brochure promozio-nale delle imprese-buone prassi pre-miate; qualificano e rafforzano imma-gine e reputazione sul mercato attra-verso l’inserimento nel Repertorio Web delle Buone Prassi Lombarde collegato ai siti delle Camere di Com-mercio lombarde; vengono chiamate a raccontare la propria esperienza in eventi aperti al pubblico; contribui-scono alla diffusione della cultura sui temi della responsabilità sociale in li-nea con gli orientamenti Ue.

“L’arte e il torchio”:si parte il 17 gennaio

Un 2013 iniziato all’insegna dello smog, con valori di Pm 10 ben oltre la soglia limite, che si sono attestati attorno ai 70-80 microgrammi per metro cubo. Una situazione preoccupante, che il circolo culturale Ambiente-scienze ha evidenziato nei giorni scorsi, realizzando una pubbli-cazione che analizza la situazio-ne cremonese. «Le centraline di Cremona nel 2012 hanno fatto registrare livelli davvero inaccet-tabili - spiega il portavoce, Beni-to Fiori - a fronte dei dati del 2010 (concentrazione di 50 µgr/m3 di Pm10 superata per 58 giorni e già oltre i 35 di legge previsti) e di quelli più preoccu-panti del 2011 (109 giorni oltre i 50 µgr/m3 con una media gior-naliera annua di 40,3 µg/m3, po-co più dei 40 di legge), nel 2012 i giorni di superamento sono stati ben 132 con una media, decisa-mente fuorilegge, di 47 µg/m3, con punte di 200 µg/m3 (il limite di “allarme” è di 75 µg/m3)».

La gravità della situazione ha spinto anche il Comune di Cre-

mona a muoversi: per questo sia il sindaco Oreste Perri che l’as-sessore Francesco Bordi lancia-no un appello alla cittadinanza,

chiedendo di adottare alcune precauzioni. «Gennaio, febbraio e marzo sono storicamente i me-si peggiori per l’accumulo di so-

stanze inquinanti - fanno sapere dal Comune - l’esperienza ci ha insegnato che più l’inverno è freddo e secco, più si aggrava la

concentrazione delle polveri che, data la conformazione della Pianura Padana, non riescono ad essere disperse. In queste condizioni il Piano regionale contro l’inquinamento può fare poco». A fronte di ciò e del fatto che il Pria (Piano triennale degli interventi per il miglioramento della qualità dell’aria) non è an-cora stato adottato, Perri e Bordi hanno deciso di far valere alcune delle prescrizioni contenute nel Protocollo d’intesa stipulato con i Comuni limitrofi nel gennaio 2012. «I cittadini sono invitati a limitare l'uso del riscaldamento negli edifici privati, sancendo il divieto di superamento della temperatura di 20° C; a ridurre la fascia oraria giornaliera di riscal-damento degli edifici di almeno un’ora, salvo casi particolari. In-vitiamo inoltre gli esercizi com-merciali a non fare uso di dispo-

sitivi che, per favorire l’ingresso del pubblico, consentono di mantenere aperti gli accessi ver-so i locali interni e conseguente-mente a mantenere chiuse le porte». Dal canto loro gli enti pubblici si impegnano a prose-guire le seguenti azioni: ridurre, nei loro uffici, l’uso del riscalda-mento imponendo il limite mas-simo di temperatura in 20°; limi-tare il riscaldamento nelle scuole pubbliche durante i periodi di chiusura; implementare i con-trolli per verificare l’attuazione della vigente normativa in mate-ria di emissioni dei veicoli; imple-mentare le campagne di control-lo delle caldaie; applicare siste-mi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici; adottare programmi di mobilità sostenibile. Per quanto riguarda la prevenzione della salute, «so-no sconsigliate le prolungate esposizioni ed attività all’aperto specie per anziani, bambini e soggetti in precarie condizioni di salute nelle giornate ad alto in-quinamento».

Smog: situazione inaccettabileL’analisi di Ambientescienze. Perri e Bordi: «Chiediamo ai cittadini di limitare l’uso del riscaldamento»

Cremona Mercoledì 9 Gennaio 20137

Casalmaggiore chiama ParmaIeri incontro degli organizzatori della “Festa del cibo da strada” con Silla e Lena

Appello all’Authority europea ospitata dalla città ducale per un importante patrocinio

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Il teatro comunale di Casalmaggiore propone due spettacoli nel prossimo fi ne settimana. Sabato sera (ore 21), alcuni giovani di un campo rom serbo guidati dal regista Salvatore Tramacere, saliran-

no sul palco per “Brat (fratello)”, vincitore del pre-mio internazionale “Teresa Pomodoro” per il teatro dell'inclusione. Domenica, ore 17, la rassegna tea-trale per la famiglia proporrà “La bicicletta rossa”.

NEL WEEK ENDBrat, il teatro dell'inclusione

Giovanni Gardani

elle intenzioni iniziali doveva sem-plicemente essere la “Festa del cibo da strada”, dal nostro giorna-le annunciata circa un mese fa. Ora però il programma potrebbe

essere rivoluzionato in nome di un’opportunità davvero prestigiosa, che si presenta agli orga-nizzatori.

Il 9 maggio Parma celebrerà la Festa dell’Europa, come avviene dal 2006: la città ducale, sede dell’Authority alimentari Efsa, che dipende direttamente da Bruxelles, inten-de esaltare le proprie peculiarità e organizzare una giornata, con 25 eventi, fortemente incen-trati sull’aspetto gastronomico e sulle speciali-tà culinarie provenienti dal continente. Qui si aggancia l’idea di legare Casalmaggiore al palcoscenico più importante. La macchina or-ganizzativa si è messa in moto proprio ieri, quando il sindaco di Casalmaggiore Claudio Silla e il vicepresidente della Provincia di Cre-mona Federico Lena, su spinta dei privati che hanno organizzato l’iniziativa (e che in passato si sono fatti promotori della Festa della zucca e di Chocomoments), hanno firmato una lette-ra di richiesta di patrocinio che sarà indirizzata a breve alla stessa Efsa, European Food Sa-fety Authority. Il patrocinio, in sé, non compor-ta un introito economico, ma potrebbe spinge-re parecchie aziende del territorio a investire e

sponsorizzare l’evento, che godrebbe a quel punto di una amplificata visibilità. Casalmag-giore potrebbe dunque diventare una piccola succursale, il 9 maggio, di Parma, una sorta di sede staccata della Festa dell’Europa, meta non scomoda da raggiungere, considerando la distanza non abissale tra il comune casalese e la città del Ducato. Chiaramente, se l’accordo dovesse essere trovato dalle parti in causa (al momento si tratta ancora di una missione diffi-cile, ma non impossibile), la festa del cibo da strada cambierebbe in parte i suoi connotati: torta fritta, pizzette e brezel manterrebbero cioè un ruolo predominante (e la zona Baslen-ga resterebbe il fulcro gastronomico dell’inizia-

tiva), ma sarebbero in aggiunta organizzati convegni ad hoc con esperti in materia, chia-mati a presentare i benefici del mangiar sano e del cibo di qualità, di origine controllata. In più verrebbero allestiti, la sera, anche alcuni con-certi musicali. Non è tutto: riuscire ad allaccia-re i ponti con Parma potrebbe portare ad uno sviluppo della festa, che a quel punto diverreb-be annuale e dunque continuativa. Ma per il momento è presto per abbozzare voli pindari-ci, anche se gli organizzatori, fiduciosi, non hanno ancora preparato alcun piano-b: quel che è certo è che Casalmaggiore proverà il salto e busserà. Staremo a vedere se Parma (e Bruxelles) apriranno le loro porte.

N

Quattro chiacchiere con il sena-tore Giacinto Boldrini: bilancio di una parentesi già chiusa o rivendi-cazione di un impegno da portare avanti nei prossimi mesi? Molto ruota attorno alle prossime allean-ze, anche se, fiero come sempre, il roncadellese doc dal 16 maggio di stanza a Palazzo Madama, per il momento preferisce non togliere la maschera. «La verità è che stia-mo parlando con tutti e non abbia-mo accordi con nessuno, per ora. I tre poli, centro-destra, centro-si-nistra e centro con Monti, hanno caratteristiche diverse, ma anche punti in comune con la nostra idea di politica. Da presidente del Parti-to dei Pensionati penserò soprat-tutto a questi ultimi».

E a chi lo considera vicino al Pdl per una sorta di affinità elettiva, Boldrini risponde: «Io facevo parte del Pdl, ma ora sono libero. Anche con Monti stiamo dialogando, an-che se negli ultimi mesi le sue de-cisioni hanno gravato troppo sui deboli, aumentando la forbice tra ricchi e poveri del Paese».

Nell’indecisione, resta il Pd. Onestamente sarebbe una scelta clamorosa. «Beh, non troppo. In Regione noi del Partito Pensionati eravamo alleati al Partito Demo-cratico. E, le dirò, ci siamo anche trovati bene».

Il dubbio rimane, la certezza, secondo Boldrini, è di avere lavo-rato tanto e di essere partito in quinta. «In soli sette mesi ho ap-posto la mia firma, tra votazioni e

proposte, su ben 100 atti del Se-nato. In media, un senatore di so-lito “entra” in 50 atti in un anno intero. Sapevo di avere poco tem-po e mi sono dato da fare. Le priorità? Il mio territorio, il casala-sco, e le fasce deboli, operai e pensionati in testa».

Qualche esempio. Boldrini ri-corda tutto, per filo e per segno. «Abbiamo trovato una soluzione per ridurre il pericolo nutrie, senza soluzioni cruente, limitandoci a sterilizzarle; abbiamo reso obbli-gatoria l’etichettatura dei prodotti dell’agro-alimentare con la pre-senza di tutti i passaggi nella filie-ra produttiva, in particolare per quanto riguarda l’olio d’oliva, che ha subito in passato tante “copia-ture” di scarsa qualità; ci siamo impegnati nel promuovere la pioppicultura, che potrebbe por-tare nel nostro territorio padano posti di lavoro, con le aziende di trasformazione straniere interes-sate a investire; abbiamo sbloc-cato 35 milioni di euro per la bieti-coltura, che altrimenti sarebbero

rimasti congelati dalla legge di stabilità; abbiamo fatto inserire diversi comuni dell’alto mantova-no nella lista dei comuni terremo-tati, dopo una prima esclusione. E ho personalmente battagliato con il ministro Fornero sulla questio-ne esodati, costringendola a rive-dere cifre che lei aveva inizial-mente minimizzato».

Non c’è il rischio di vedere fru-strato tanto lavoro con la caduta del Governo Monti? «Per questo mi ricandido e spero di conclude-re l’opera iniziata. E comunque le proposte da me avanzate non sono carta straccia: sono sempli-cemente a metà del guado. Han-no passato l’esame della com-missione e sono pronte per esse-re prese in mano dal ministro competente. Con o senza Boldri-ni, la speranza è che il Senato consideri quanto abbiamo propo-sto, anche perché molte mie idee sono passate con il voto unanime della commissione. Certo, con una mia elezione, potrei farmene carico personalmente».

«Mi ricandido per concludere l’opera». Sulle alleanze: «Il Pdl è il passato, Monti è contro i deboli. In Regione ok con la sinistra»Pensionati, Boldrini lancia l’amo al Pd

A sinistra la sede parmense dell'Authority Efsa presso il Parco Ducale. A destra Federico Lena

Dal Lago Maggiore al Mar Adriatico, in canoa, pagaiando per 550 chilometri lungo il Ticino ed il Po, a favore di corrente, facendo tappa a Casalmaggio-re, presso gli Amici del Po. L’im-presa, più complicata del previ-sto per le pessime condizioni meteorologiche incontrate in al-cuni tratti del viaggio, è riuscita nelle scorse festività a due ca-noisti: il cuneese Lorenzo Tas-sone, del ’75, di professione avvocato, e il fiorentino Lapo Pistoiesi, del ’78, già vincitore di sei titoli italiani di discesa in canadese monoposto e bipo-

sto. I due, uniti dalla passione per le pagaiate, sono partiti per Santo Stefano da Sesto Calen-

de, nella provincia di Varese, raggiungendo l’Adriatico lo scorso 4 gennaio. Il 29 dicem-

bre, superato con qualche pro-blema lo sbarramento di Isola Serafini, sono approdati a Cre-

mona, ospitati dalla Canottieri Baldesio. Il giorno seguente, dopo aver pagaiato per una cin-quantina di chilometri, hanno fatto tappa a Casalmaggiore: in una giornata soleggiata ma fredda, Tassone e Pistoiesi sono stati riscaldati dall’accoglienza dell’Associazione Amici del Po, in zona Lido. Ripartiti alla volta dell’Adriatico, i canoisti hanno vissuto giornate difficili, al fred-do e sotto fitte piogge. Il 4 gen-

naio scorso, dopo 550 chilome-tri di viaggio fluviale, sono “sfo-ciati” in mare. Non era la prima volta che Tassone completava una tale impresa: nel 2004 effet-tuò la Cuneo-Venezia, nel 2006 la discesa del Rodano da Gine-vra al mare. Prossimo obiettivo? Pagaiare fino all’oceano, assi-cura il cuneese, dal 2012 mem-bro della Commissione Discipli-na e Giustizia della Federazione Italiana Canoa e Kayak.

Pagaiando dal Lago Maggiore al Mar Adriatico

Giacinto Boldrini e Silvio Berlusconiquando l'accordo era solido

Lorenzo Tassone e Lapo Pistoiesi

CIMITERI, STORIE DI DEGRADO E CATTIVO GUSTO

“MAZZOLARI E I POVERI” IN SANTA CHIARA

S e g n a l a z i o n i curiose, e invero un po’ inquietan-ti, giungono dai ci-miteri del comune di Casalmaggiore. Presso la struttu-ra principale, non lontano dal San-tuario della Fonta-na, sono diversi gli anziani che si la-mentano perché importunati dai questuanti, spesso gli stessi che chie-dono l’elemosina davanti allo stesso Santuario. Il pro-blema non è tanto nel disturbo in sé, quanto nel fatto che spesso chi chiede un piccolo aiuto economico arriva anche a strattonare il cittadi-no che abitualmente va a trovare i propri cari al cimitero. Un gesto ripetuto solo con i più anziani, alcuni dei quali si sono detti spaventati a tal punto da avere diradato le visite. Non è tutto. Il fatto più grave, perché quasi sacrilego, si è verifi -cato infatti al cimitero di Cappella, piccola frazione di Casal-maggiore. Nei giorni scorsi il problema si è ripetuto più volte: qualcuno entra e si sposta presso una strettoia che si trova tra due diverse fi le di tombe di famiglia, al sicuro perché non visto (il passaggio, come testimonia la foto, è davvero angu-sto). Qui lo strano personaggio, evidentemente sprovvisto di bon-ton, fa i suoi bisogni, lasciando il ricordino come fanno solitamente i cani per strada (vedi foto sopra). Un gesto che sicuramente non farà piacere ai parenti dei cari estinti, che si sono ritrovati più volte nel corso dell’ultima settimana la ma-leodorante sorpresa a pochissimi metri dalle tombe dove ri-posano le spoglie mortali dei famigliari.

Una serata dedicata a don Primo Mazzolari nel 123° della sua nascita. Si terrà venerdì 11 gennaio alle ore 21 in Santa Chiara, via Formis a Casalmaggiore, organizzato da Forum per la pace e diritto dei popoli “P. Mazzolari”, Circolo Acli di Casalmaggiore, Fondazione don Primo Mazzolari, associa-zione “Popoli in dialogo”, Democratici nel mondo” e asso-ciazione “Amici del dialogo”.

Il tema della serata, che rende omaggio ad un profeta del-la pace e della non violenza, è “Mazzolari e i poveri”. In-trodurrà l’incontro il fondatore del Forum per la pace intito-lato a Mazzolari Marco Pezzoni. Relatore sarà il professor Giorgio Campanini dell’Università di Parma, autore di stu-di quali “Cristianesimo e democrazia”, “Personalismo e de-mocrazia” e curatore con Francesco Traniello del Dizionario storico del Movimento Cattolico in Italia.

Nel corso della serata, che ha il patrocinio dell’ammini-strazione comunale di Casalmaggiore, verrà presentato il te-sto di Mazzolari “La via crucis del povero” (Edb 2012, Bolo-gna, edizione critica a cura di Giorgio Campanini).

Casalmaggiore Mercoledì 7 Marzo 20129

Eugenio Minardi di Piadena ha creato il gruppo Facebook “Trenord Victims” ed è boom di contattiPIADENA – Pendolare da dieci

anni, Eugenio Minardi da Piade-na ha deciso di sfruttare tutta la sua competenza come ingegnere informatico per segnalare tramite il web tutte le storture della ge-stione dei treni da parte della compagnia Trenord, nell’occhio del ciclone in particolare negli ulti-mi mesi. «A dicembre 2011 ho scelto di creare un gruppo Face-book e uno spazio Twitter che raccogliesse il coro di protesta di noi pendolari» spiega Eugenio, contattato all’estero mentre sta per imbarcarsi sull’aereo che lo riporta a casa. «Ho scelto un no-me forte, ma azzeccato, ossia “Trenord Victims”: pochi mesi do-po, a marzo 2012, la Utp (Utenti Trasporto Pubblico) Lombardia mi

ha chiesto di divenire membro dell’associazione, perché era ri-masta colpita dal mio progetto».

E dai numeri che ha totalizzato. «Nei giorni di calma riceviamo su Twitter un messaggio ogni due minuti; nei giorni di caos, come ad esempio è accaduto a metà di-cembre scorso, siamo arrivati a contare fino a venti segnalazioni al minuto. Su Facebook invece il picco è stato di 70mila visite in tre giorni, con una media di visione di 2500 persone per ogni post».

L’idea nasce nel dicembre 2011, abbiamo detto. Eppure i maggiori disagi risalgono a un mese fa. Sei stato preveggente? «Beh, non è vero: la situazione peggiore si è verificata nell’inver-no 2009: mai vissuto un caos del

genere. Ricordo anche casi ecla-tanti: pendolari lasciati sotto un cavalcavia molto prima della sta-zione di Milano Cadorna, oppure cumuli di ghiaccio e neve presenti nelle carrozze, all’interno, nella

zona che doveva essere riscalda-ta».

E chi pensa che il problema coinvolga solo i pendolari, secon-do Minardi, si sbaglia. «A molti basta un viaggio sulla linea Tre-nord per accorgersi dei gravi pro-blemi presenti: a dicembre 2011 i tweet erano circoscritti a Pavia e Mantova-Cremona, zona di pen-dolari. Oggi, un anno dopo, arriva-no “cinguettii” persino da Roma, immagino da utenti occasionali. La speranza è che anche gli in-contri organizzati da Utp in Regio-ne per le linee del Quadrante Sud Lombardia possano sbloccare la situazione. Assieme alle segnala-zioni di Trenord Victims, che non può rimanere un mero contenitore fine a se stesso».

Trenord, la protesta vola su Twitter

Nei dati del censimento 2011 recentemente pubblicati boom di residenti a Martignana, cresce San Giovanni, in calo Scandolara e Voltido

Casalasco, l’Istat certifica la crescitadi Simone Arrighi

In linea con il trend nazionale, il quin-dicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 9 ottobre 2011, pubblicato lo scorso dicembre, ha registrato nelle banche

dati dell’Istat un sostanziale aumento de-mografico del territorio casalasco.

Da Cella Dati (ad ovest) fino a Casal-maggiore (est), l’incremento globale è di quasi il 6% (a livello nazionale è del 4,3%), che tradotto in cifre significa 2.298 cittadini in più rispetto alla penultima indagine, quella del 2001: complessivamente, in die-ci anni il casalasco è lievitato da 39.036 abitanti a 41.334. Il dato ovviamente si rife-risce all’ottobre 2011, giusto ribadirlo, per-ché i numeri attualmente in possesso dei vari uffici anagrafe dei comuni casalaschi sono diversi: ad esempio, gli abitanti casa-lesi a dicembre 2012 superavano le 15.111 unità registrate dall’Istat nel 2011. La po-polazione censita, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 209 del 18 dicembre 2012, di-viene riferimento legale per il Paese fino alla prossima rilevazione censuaria ed è perciò definita “popolazione legale”. Per Casalmaggiore, l’aumento del 9,4% certifi-ca il superamento del tetto dei 15mila abi-tanti: una soglia che comporta conseguen-

ze sostanziali sul sistema elettorale. Il pros-simo sindaco (le municipali si terranno nel 2014) non sarà più eletto con la maggio-ranza relativa bensì secondo il sistema maggioritario a doppio turno, ovvero: se al primo turno nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta (50% + 1 dei voti), si procederà al ballottaggio tra i due più votati nella seconda domenica successiva alla prima chiamata alle urne. Il censimento del 2011 ha evidenziato inoltre tendenze su cui è utile soffermarsi.

A cominciare dal boom demografico di Martignana di Po, passata dai 1258 abitan-ti del 2001 ai 1893 del 2011: un’impennata superiore al 50% (635 abitanti in più), det-tata anche dall’intensa attività edilizia mar-tignanese della prima decade del nuovo millennio (nella foto sotto l'area citata dall'ingresso di via Verdi). Sul podio dei comuni con la variazione positiva maggiore sale San Giovanni in Croce, con 332 resi-denti in più (21,5%). Seguono Rivarolo del Re ed Uniti (+158), Cingia de’ Botti (+94), Gussola (+73) e Piadena (+64). Perdono invece oltre il 10% della popolazione legale Voltido (-47) e Ca d’Andrea (-57). Il maggior decremento in termini numerici spetta a Scandolara Ravara, che in un decennio ha visto diminuire di 119 unità la propria citta-dinanza.

ICOMUNI DEL CASALASCOCENSIMENTO VARIAZIONE

2001 2011 UNITARIA PERCENTUALE

Martignana di Po 1.258 1.893 635 50,5%

San Giovanni in Croce 1.543 1.875 332 21,5%

Casalmaggiore 13.818 15.111 1.293 9,4%

Rivarolo del Re ed Uniti 1.919 2.077 158 8,2%

Cingia de' Botti 1.277 1.371 94 7,4%

Gussola 2.800 2.873 73 2,6%

Spineda 620 633 13 2,1%

Piadena 3.516 3.580 64 1,8%

Solarolo Rainerio 989 1.007 18 1,8%

Motta Baluffi 968 980 12 1,2%

Casteldidone 569 576 7 1,2%

Calvatone 1.248 1.260 12 1,0%

Drizzona 551 552 1 0,2%

San Martino del Lago 476 473 -3 -0,6%

Isola Dovarese 1.243 1.231 -12 -1,0%

Torre de' Picenardi 1.841 1.769 -72 -3,9%

Cella Dati 584 553 -31 -5,3%

Tornata 521 491 -30 -5,8%

Torricella del Pizzo 721 678 -43 -6,0%

Scandolara Ravara 1.585 1.466 -119 -7,5%

Voltido 452 405 -47 -10,4%

Ca' d'Andrea 537 480 -57 -10,6%

TOTALE 39.036 41.334 2.298 5,9%

LA POPOLAZIONE LEGALE (Fonte: Istat)

Anche la politica prende atto dell’unione in corso dei piccoli comuni, ed i partiti iniziano ad organizzarsi di conseguenza. In una riunione che si è tenuta lunedì sera a Torricella si è deciso di unificare l’azione dei Circoli del Partito Democratico di 4 paesi: Scandolara Ravara (rappresentata nell’occasione da Luigi Zedde), San Martino del Lago (era presente Franco Anadotti), Motta Baluffi (il sindaco Giovanni Vacchelli) e appunto Torricella del Pizzo (presente il sindaco Emanuel Sacchini). Con loro c'era Fabrizio Aroldi, da quasi un anno coordinatore del Circondario Casalasco del PD. Proprio a lui, già segretario PD di Martignana Po, è stato affidato, con sca-denza 2014, l’incarico di presiedere questa che possiamo chiamare unione di circoli. «Voglio sottolineare – precisa Arol-di – che ogni circolo manterrà la propria autonomia, ma la creazione di questa rete consentirà di promuovere varie ini-ziative». D’altro canto le elezioni sono vicine, sia regionali che politiche. «In verità si tratta di un’idea del 1997, che si realizza dopo 15 anni, e fa da apripista nel casalasco». E’ prevista in futuro un’unione vera e propria dei circoli? «Non lo escludo, ma mi auguro che ogni circolo possa conservare la sua indi-pendenza. Questo passo nasce dall’esperienza delle prima-rie, dalle quali è emersa la voglia di fare contare la base nel fare politica. Vogliamo portare avanti la politica a livello locale dopo anni di latitanza».

Anche i circoli Pd fanno unione

Eugenio Minardi

L’espansione di Martigna-na di Po è testimoniata dai numeri: 1258 abitanti censiti nel 2001, 1893 nell’ottobre 2011. E ancora: l’ufficio ana-grafe martignanese registra un aumento continuo della popolazione, salita a 1919 a fine 2011 e addirittura a 1985 al 31 dicembre 2012. «Il meri-to dell’impennata demografi-ca dell’ultimo decennio è da ascrivere alle amministrazioni che si sono succedute da fine anni Novanta ad oggi»: spiega il sindaco di Martignana di Po, Alessandro Goz-zi. «La scelta di rendere Martignana un comune residen-ziale è stata premiata dai fatti. Si è costruito molto, fino all’anno scorso, e ad oggi stanno per essere riempite tutte le abitazioni vuote». Perché in tanti hanno scelto di vivere a Martignana di Po? «Case con prezzi vantaggiosi, un buon apparato di servizi e la vicinanza con Casalmag-giore sono le tre motivazioni principali. Il tutto, in un contesto di relativa tranquillità». Per il comune, l’aumento ha comportato più costi o più ricavi? «Dell’espansione hanno giovato soprattutto le precedenti amministrazioni. I benefici per il comune sono rappresentati dalle tante coppie giovani, con figli, che sono venute a vivere a Mar-tignana. Le scuole sono abbastanza piene, ma per il 2013 dovremo pensare maggiormente alla vita sociale, ad ottimizzare l’esistente». Casa a Martignana, interessi economici altrove: l’equazione regge? «Fra le persone che sono venute a vivere nel martignanese, diverse lavo-rano in altre aree del casalasco, della provincia di Cremo-na, del parmense e del viadanese. Non abbiamo insedia-menti industriali preminenti come in altri comuni vicini, ecco perché l’incremento della popolazione ha avuto un’incidenza economica piuttosto limitata sull’indotto».

Il sindaco Gozzi: «Orai riflessi nella vita sociale»

IL CASO MARTIGNANA

inquant'anni e senza lavoro: una condizione che purtroppo in que-sti ultimi anni è sempre più diffusa e coinvolge

lavori e professionisti di ogni set-tore, complice la crisi e un mer-cato occupazionale in forte stal-lo. Se per i giovani è difficile farsi largo e trovare una prima occu-pazione, le prospettive non sem-brano più rosee per tutti coloro che, con qualche anno in più alle spalle, vengono ritenuti troppo giovani per la pensione ma spes-so anche troppo vecchi per rico-prire nuove posizioni di lavoro.

Eppure, la vita non finisce a cinquan'anni, e nemmeno le possibilità di un efficace reinseri-mento lavorativo: con qualche attenzione è possibile studiare un percorso ad hoc che possa mettere in risalto le proprie doti e le proprie possibilità, nonché il prezioso bagaglio costituito da molti anni di esperienza diretta. Talvolta, dopo lo shock e lo smarrimento iniziale, del tutto logici e, del resto, fondati, ci si rende conto che accanto alle in-certezze e alle preoccupazioni per il futuro la temporanea as-senza di un'occupazione può anche prendere le forme di una risorsa: è possibile trasformare il problema in una opportunità di reinventarsi e avvicinare di più la propria vita professionale alle proprie esigenze e alle inclina-zioni personali.

Quante volte sarà capitato di pensare a un sogno, un progetto, un'idea da sviluppare o anche solo una fantasia riguardo ad un'occupazione più incline con la propria personalità? Il sogno nel cassetto, però, resta tale quando sull'altro piatto della bilancia ci

sono le solide certezze di un la-voro già avviato e sicuro. Per molti, dunque, forti di esperienze e professionalità già maturate sul campo, il momento di perdita del lavoro diventa un'occasione per lanciarsi in un progetto che per varie ragioni si aveva fino a quel momento accantonato.

Non significa, naturalmente, fare voli pindarici oltre le proprie

possibilità e competenze: tutta-via, non sono pochi coloro che, approfittando del momento di incertezza, sono riusciti a trovare una propria strada ancora più soddisfacente. Il primo passo da compiere, in questo caso, è quel-lo di sviluppare un progetto con-creto, anche con l'ausilio di con-sulenti, che tenga conto delle proprie possibilità ma anche, so-

prattutto, delle esigenze di mer-cato Secondo i dati dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, in Italia nei primi sei mesi del 2012 sono sta-te più di 25mila le nuove aziende con un titolare tra i 50 e i 70 anni. Sono cresciute in un anno del 6,8 per cento, al ritmo di 150 al gior-no. Un segno “più” nei mesi criti-ci della nostra economia e la di-mostrazione che spesso la mi-glior difesa è l’attacco. Si tratta soprattutto di “veterani” che si reinventano per necessità, dopo aver perso il lavoro. Oppure che vogliono aiutare economicamen-te figli e famiglia. Sul totale, una nuova azienda su quattro nata dall’iniziativa di un over 50 è nel settore del commercio.

Seguono il settore delle co-struzioni (16,8%) e le attività ma-nifatturiere (8,8%). Gli ultracin-quantenni nuovi imprenditori sono stati tra gennaio e giugno di quest’anno 3.653 in Lombar-dia, 2.286 in Emilia Romagna e 2.279 in Veneto.

C

Gli italiani combattono la crisi: contro la perdita di lavoro, crescono le imprese individuali

Reinventarsi a cinquant’anniIl momento che tanto si temeva è arrivato, la crisi ha

colpito anche la nostra azienda: ecco che ci siamo ritro-vati tra i tanti senza lavoro. Un momento di scoraggiamen-to, in un periodo nel quale reinventarsi o trovare una nuo-va occupazione chiamente non è facile, è più che norma-le. Tuttavia, la prima cosa da fare è non cedere a pessimi-smi e delinare invece un percorso per rendersi competiti-vi e per favorire il proprio rapido reinserimento. Il periodo della ricerca di un nuovo lavoro, infatti, non è solamente un momento da dedicare alla stampa e consegna di Cur-riculum Vitae senza distinzione e a ritmo serrato: a volte è più utile fermarsi e prendersi un po' di tempo per capire come presentarsi.

Il primo passo da compiere è aggiornare il proprio Cur-riculum: riportare anche le ultime esperienze svolte, valo-rizzando in modo particolare le nuove competenze che hanno permesso di sviluppare. Se avete tracorso molti anni all'interno della stessa azienda, sottolineate come questo vi abbia permesso di crescere e quali punti di for-za vi ha permesso di sviluppare. Non sottovalutate, poi, la formazione: approfittate del tempo libero forzato per svi-luppare competenze richieste sul mercato, approfonden-do le lingue o le conoscenze del web e dell'informatica. Specializzatevi nel vostro settore, in modo tale da risulta-re una preziosa risorsa per chi vi assumerà. Per fare que-sto non sono necessari grandi investimenti: informatevi sui corsi gratuiti o a costi agevolaeti per i disoccupati e gli inoccupati.

Non trascurate neppure le relazioni sociali: mai come ora possono rivelarsi importanti in un Paese dove il pas-saparola costituisce il primo canale di ricerca occupazio-nale. Frequentate luoghi sociali, fate volontariato: avrete modo di distrarvi, tenervi occupati e instaurare preziose relazioni che potrebbero tornarvi utili anche nella vostra ricerca. Nel momento della ricerca, infine, siate mirati: fa-tevi un'idea chiara delle vostre potenzialità e dei ruoli che potreste ricoprire, mandando Curriculum mirati e lettere di presentazione che convincano l'azienda che sie te pro-prio ciò che stanno cercando.

Valorizzare le proprie competenze

Speciale Lavoro10 Mercoledì 9 Gennaio 2013

I LAVORATORI CHE MANCANO: LA LOMBARDIA IN CERCA DI INFORMATICILa scelta del percorso di studi e del

lavoro non si legano solamente alle proprie passioni ed inclinazioni, ma inevitabilmente sono influenzate in lar-ga misura anche dalle prospettive oc-cupazionali future: un quadro chiaro e concreto del mercato del lavoro è una risorsa importante per sapere dove indirizzarsi. Ne è prova lo scollamento registrato da Unioncamere tra doman-da e offerta nel mercato occupaziona-le: a fronte di un numero di disoccu-pati che fatica a scendere, il report denuncia la difficoltà a reperire circa 65.000 lavoratori in tutta Italia. Ma quali sono le professioni e le occupa-zioni che necessitano di personale? Secondo le recenti indagini, i lavora-

tori “introvabili” sono soprattutto lau-reati (il 20% del totale dei laureati ri-chiesti rischia di non essere trovato), mentre per i diplomati superiori man-cherebbero all’appello 27mila candi-dati (il 16,2%).

Le professioni dei laureati che ri-schiano maggiormente di lasciare po-sti vacanti sono quelle dell’ICT - il Progettista di sistemi informatici, il Consulente di software, il Program-matore informatico, lo Sviluppatore di software (laurea in informatica) – il Progettista meccanico (ingegneria meccanica e navale), il Progettista di impianti industriali (sempre ingegne-ria) e quello nel settore dei servizi (eco-nomia). Anche i Revisori contabili (lau-

reati in scienze economico-aziendali, del marketing e dell’amministrazione) sono difficili da trovare e, consideran-do le professioni di maggiore sbocco occupazionale, la domanda è forte per Infermieri, Addetti all’amministrazione ed Educatori professionali. I laureati più ricercati restano comunque gli in-gegneri.

Per quanto riguarda i diplomati, gli indirizzi di studio più difficili da reperi-re sono il tecnico del legno, mobile e arredamento (introvabile in un caso su due), il tecnico delle telecomunicazio-ni, il termoidraulico, il tessile, l’ elettro-tecnico e il turistico-alberghiero. Da segnalare l’elevata richiesta di diplo-mati con indirizzo meccanico e ammi-

nistrativo-commerciale. Le diverse ri-chieste assumono poi declinazioni diverse a seconda della Regione e del territorio: proprio la Lombardia regi-stra infatti la più alta richiesta non ri-sposta di progettisti informatici. Se è vero che professioni specialistiche so-no difficilmente improvvisabili da parte di chi è già inserito da tempo nel mon-do del lavoro e deriva da percorsi for-mativi molto diversi, tali dati si rivelano di particolare importanza nella guida della scelta del proprio percorso sco-lastico dei più giovani, che possono avere a disposizione un più chiaro quadro delle necessità e delle richie-ste che caratterizzano maggiormente questi anni.

Speciale Lavoro Mercoledì 9 Gennaio 201311

a piccola imprenditoria è in continua crescita in Italia e costituisce una chiara risposta ad un mercato del lavoro che

non riesce a rispondere alle esi-genze occupazionali del Paese. Mettersi in proprio è una scelta coraggiosa e che deve essere accompagnata da un progetto solido e concreto, in linea con le richieste di mercato, ma i pro-getti oculati e ben realizzati han-no dimostrato di essere spesso una strategia vincente in un Pa-ese che da sempre si fonda in larga parte proprio sulle piccole e medie imprese.

Dare vita ad un proprio pro-getto individuale non è certo facile e non sempre il risultato è garantito, ma per sapere se le proprie idee sono quelle vincen-ti, dopo le dovute analisi, non resta che mettersi in gioco: que-sto, però, non sempre è possi-bile e i fattori di rischio possono costituire un freno. Non tutti gli aspiranti imprenditori, però, sanno che ci sono diversi tipi di incentivi statali che possono aiutare a realizzare quest sogno.

I principali riguardano gli in-centivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, attivi già da più di 10 anni. Gli incentivi della

prima categoria mirano a favori-re la nascita di nuove attività imprenditoriali per giovani di età compresa tra 18 e 35 anni e re-sidenti nei territori agevolati. I progetti d’impresa finanziabili riguardano le seguenti attività:• Produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’industria o

dell’artigianato e fornitura di servizi a favore delle imprese. Investimenti previsti non supe-riori a € 2.582.000• Fornitura di servizi nei settori della fruizione dei beni culturali, del turismo, della manutenzioni di opere civili e industriali, della tutela ambientale, dell’innova-

zione tecnologica, dell’agricol-tura e della trasformazione e commercializzazione dei pro-dotti agroindustriali. Investi-menti previsti non superiori a € 516.000• Produzione di beni in agricol-tura, industria e artigianato e fornitura di servizi a favore delle

imprese realizzate da Coopera-tive sociali di tipo b). Investi-menti previsti non superiori a € 516.000Le agevolazioni finanziarie pre-viste riguardano:• gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevo-lato)

• le spese di gestione (contribu-to a fondo perduto)•l a formazione e qualificazione dei profili imprenditoriali, funzio-nali alla realizzazione del progetto(contributo a fondo perduto)• assistenza tecnica in fase di realizzazione degli investimenti e di avvio delle iniziative.Con le misure a sostegno dell’au-toimpiego, invece, la legge mira ad agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti pri-vi di occupazione di qualsiasi età, a qualificare la professiona-lità dei soggetti beneficiari e pro-muovere la cultura d’impresa. Le agevolazioni finanziarie sono lo stesse previste per l’autoimpren-ditorialità e sono valide per tre tipologie di iniziative:1.Lavoro autonomo (in forma di ditta individuale), con investi-menti fino a € 25.823;2.Microimpresa (in forma di so-cietà), con investimenti fino € 129.114;3.Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da rea-lizzare con Franchisor accredi-tati con Invitalia, l’Agenzia na-zionale per l’attrazione di inve-stimenti e lo sviluppo d’impre-sa, responsabile della gestione degli incentivi.

L Incentivi statali per disoccupati Le risorse per dare vita a un progetto imprenditoriale e fare formazione

partire da gennaio so-no cambiate le regola-mentazioni relative al contratto di apprendi-stato: lo scopo, ha di-

chiarato il Ministro del Lavoro, è stato quello di garantire un mag-giore dinamismo e facilitare l'in-gresso dei giovani nel mondo del lavoro.

La durata minima del contratto è fissata in 6 mesi. Il limite massi-mo per il periodo di apprendistato professionalizzante può essere portato a 5 anni per i profili pro-fessionali caratterizzanti la figura dell’artigiano. Le nuove norme sull’apprendistato decorreranno dalle assunzioni effettuate a par-tire dal 1° dicembre 2013. La nor-ma subordina la possibilità di as-sumere nuovi apprendisti al man-tenimento in servizio di una parte dei lavoratori assunti in preceden-za con il contratto di apprendista-to. Per le aziende, il contratto di apprendistato comporta agevola-zioni contrbutive di entità variabi-le a seconda delle dimensioni dell'azienda stessa. Le imprese che occupano dieci o più addetti saranno assoggettate ad una contribuzione ridotta che attual-mente è pari al 10%. Tuttavia, dal 1° gennaio 2013, per effetto della nuova Assicurazione Sociale per

l’Impiego, tale quota aumenterà dell’1,61%.

Per le aziende che invece oc-cupano fino a 9 addetti è previsto l’azzeramento dei contributi per un triennio fatto salvo l’aumento determinato dall’ASPI.

In entrambi i casi resta confer-mata la quota a carico dell’ap-prendista pari al 5,84%. Ad ecce-zione delle imprese artigiane, per

le quali continua ad applicarsi la normativa previgente (L. 443/1985, articolo 4), il numero complessivo degli apprendisti che un datore di lavoro può assu-mere, direttamente o indiretta-mente per il tramite di agenzie di somministrazione di lavoro, non può superare il rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specia-lizzate e qualificate in servizio

presso il medesimo datore di la-voro.

Per le imprese che occupano un numero di dipendenti inferiore a 10, il rapporto diventa di 1 a 1.

Il datore di lavoro che non ha alle dipendenze lavoratori qualifi-cati o specializzati o ne ha un nu-mero inferiore a 3, può assumere apprendisti in numero non supe-riore a 3 unità. Al termine del pe-riodo di formazione, in assenza di licenziamento il rapporto di lavoro di apprendistato diventa automa-ticamente a tempo indeterminato. Tuttavia il datore di lavoro può re-cedere dal rapporto, anche in as-senza di giusta causa o giustifica-to motivo, al termine del periodo di formazione che può avere una durata massima di 36 mesi.

Novità coinvolgono anche gli altri tipi di contratto a termine. In tale ambito è cessato l’obbligo di indicare la causale nel caso si trat-ti del primo rapporto di lavoro a termine. La durata massima è sta-ta fissata in 12 mesi e può essere prorogata solo quando la durata iniziale del contratto è inferiore a 3 anni. I termini per impugnare il contratto a termine passano da 60 a 120 giorni per l’impugnativa stragiudiziale mentre quella giudi-ziale deve essere proposta entro i successivi 120 giorni.

AIl contratto di apprendistato: ecco cosa prevedono le norme in vigore da gennaioLe possibilità per i giovaniIl Curriculum Vitae è il

biglietto da visita di chi si presenta ad un'azienda: è fontamentale che la sua stesura sia davvero in gra-do di valorizzare le nostre capacità e che permetta di emergere tra i tanti che vengono quotidianamente consegnati alle aziende. Talvolta, concentrati sulla dettaglia-ta stesura delle informazioni principali, si cade in errore con-siderando secondarie informazioni non strettamente legate al percorso formativo e professionale: questo è un errore, perchè anche questi elementi possono contribuire a deline-are il profilo di un candidato potenzialmente idoneo al posto di lavoro.

Non sottovalutate l’importanza delle informazioni relative agli sport. Ad esempio un candidato che pratica uno sport di squadra molto probabilmente sarà portato al lavoro di grup-po. Chi svolge uno sport individualista e in cui conta molto l’agonismo per vincere le gare (es. tennis, sci, nuoto) proba-bilmente sarà portato alla competizione, alla sfida, e sarà abituato ad impegnarsi per raggiungimento degli obiettivi. Il capitano di una squadra avrà lo spirito del leader. I selezio-natori leggono in questo modo ciò che noi scriviamo sul cur-riculum vitae in merito alle attività sportive.

Non tralasciate nessun corso di formazione che possa es-sere anche indirettamente inerente la posizione che volete ricoprire. Non dovete dimenticare i corsi di approfondimento universitari, quelli aziendali, extra lavorativi, di lingue, di sof-tware, o altri corsi pratici. Non tralasciate corsi che potreb-bero forse sembrarvi inutili in un primo momento (come cor-si di decoupage, di manualistica, di modellismo), perché i selezionatori acuti sapranno vedere che avete voglia di ac-quisire nuove abilità che potrebbero tornare utili nel lavoro.

Nessuno è perfetto, tutti hanno dei lati negativi e i sele-zionatori vorranno scoprirli. Allora anticipateli e precisateli nel vostro curriculum vitae quando descrivete la vostra persona-lità. Il segreto? Vi basterà indicare gli aspetti negativi che in realtà sono anche dei lati positivi come testardaggine, perfe-zionismo, competitività. I datori di lavoro li apprezzeranno.

Un Curriculum in grado di distinguersi

12Il lavoro, si dice, a volte bisogna inventarselo. E' quello che ha fatto Chiara Cecilia Santamaria, di-venuta in pochi anni l'idolo delle mamme online grazie ad un blog iniziato per caso, proprio come la sua gravidanza. "Sono rimasta incinta per caso a 27 anni, col desiderio di maternità ai minimi re-gistrati. "Ma che davvero?" è stata la prima frase proferita dopo aver visto il test di gravidanza posi-tivo. Passare dal Pampero ai Pampers è stato uno

shock, ma ce la stiamo cavando..." questa la pre-sentazione che l'autrice fa di sè tra le pagine del diario virtuale. Nato come luogo di sfogo e di con-fronto, il blog ha permesso a giovane neomamma di trovare non solo importanti confronti sull'espe-rienza che aveva da poco iniziato a vivere, ma an-che di dare vita ad una carriera dalla quale sono nate importanti collaborazioni con siti dedicati al mondo delle mamme e alla realizzazione del libro

"Quello che le mamme non dicono". Oggi, il blog "Ma che davvero" è un vero e proprio punto di riferimento per le mamme presenti e fu-ture mentre per Chiara ha preso il via una carriera nata un po' per caso e coltivata poi con continuità e passione, dopo la delusione per lo scadere, al quinto mese di gravidanza, del contratto di lavoro in corso. Una storia, quella della giovane mamma, scrittrice e blogger, che dimostra come a volte cre-

atività, impegno, fantasia e il co-raggio di mettersi in gioco possano

essere la chiave per costruirsi lavoro e carriera con le proprie forze, con le proprie mani... e la propria tastiera.

Da disoccupata a blogger di successo: “Ma che davvero?”

Speciale LavoroMercoledì 9 Gennaio 2013

CerCare lavoro, tutte le risorse: dal web alle agenzie interinaliCercare lavoro può diventare un'at-

tività impegnativa anche più del lavoro stesso: intere giornate a stampare, consegnare, inviare curriculum vitae può essere faticoso e allo stesso fru-strante, soprattutto quando per lungo tempo non si vedono i frutti di tanto impegno. Il periodo non è certo dei più facili, ma se si è in attesa di risposte da molto tempo, si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di che si stia compiendo qualche passo falso.

Prima di tutto, occorre accertarsi che il curriculum sia completo e coe-rente: eventuali discordanze potreb-bero far scartare il profilo, nel dubbio, ancora prima di ottenere un colloquio di lavoro.

Anche eventuali errori grammatica-li e formali sono estremamente pena-

lizzanti: in tal caso, si denoterà scarsa attenzione e scarso impegno e un da-tore di lavoro sarà poco motivato a ricontattare il candidato.

Per ovviare a questi rischi, rileggete il vostro curriculum, ma fatelo rilegge-

re anche ad altri: è più facile che gli errori sfuggano a chi ha steso il testo piuttosto che ad un lettore fresco di primo impatto. Allo stesso modo, la lettera di accompagnamento non de-ve mai mancare e deve essere mirata

per l'azienda presso cui si fa doman-da, dimostrando così un concreto in-teresse e la conoscenza della filosofia dell'azienda. Qualche minuto in più di lavoro su lettera e curriculum potreb-bero valervi un post di lavoro.

Non sottovalutate i contatti perso-nali e investite tempo per tessere rela-zioni sociali: molto spesso è proprio dalla rete amicale che arrivano le pro-poste e le occasioni. Allo stesso mo-do, anche il web può rivelarsi un im-portante strumento: rispondete agli annunci, ma approfittate anche dei siti web delle diverse aziende del ter-ritorio per trovare i contatti necessari ad una candidatura spontanea.

Ulteriori annunci possono essere trovati nei giornali e nei periodici, ma anche presso le associazioni di cate-

gorie e i relativi siti internet. Tra i me-todi più tradizionali resistono,inoltre, i centri per l'impiego, particolarmente utili per mettere in contatto aziende e figure professionali dal percorso spe-cifico. Se i requisiti lo permettono, tenete anche sotto controllo la pubbli-czione di eventuali bandi per concorsi che richiedono figure professionali in linea con la vostra preparazione.

Non trascurate, insomma, nessun canale, ma preparate per ogni candi-datura un curriculum che possa inte-ressare chi lo legge, tenendo conto che spesso i selezionatori non hanno che pochi minuti da dedicare ad ogni candidato: il dono della sintesi è fon-damentale per far risaltare le proprie competenze e lasciare un segno tra le tante proposte quotidiane.

er una donna, trovare la-voro crea doppia preoc-cupazione: accanto alle difficoltà del periodo, si legano infatti i timori di

non riuscire o non avere la possi-bilità di conciliare la vita profes-sionale con quella familiare. A sostegno della conciliazione tra questi due ambiti così importanti per la vita della donna, sono in arrivo ulteriori fondi da Regione Lombardia.

Ai 9.888.000 euro già messi a disposizione in novembre tramite due bandi ('Dote conciliazione' e 'Welfare aziendale e interazienda-le'), si aggiungono altri 2.862.500 euro per il 2013, con i quali si an-dranno a finanziare ulteriori inizia-tive, sempre nell'ambito della conciliazione e del welfare azien-dale. Il nuovo stanziamento deri-va, in parte, da fondi statali ripar-titi in base all'accordo siglato il 25 ottobre in Conferenza unificata Stato-Regioni (2.122.500) e, in parte, da risorse regionali (740.000). La destinazione preci-sa dei 2,8 milioni è stata stabilita con una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Famiglia, Con-ciliazione, Integrazione e Solida-

rietà sociale Carolina Pellegrini."Questo provvedimento - ha

dichiarato l'assessore Pellegrini - è un importante tassello del più ampio lavoro che Regione Lom-bardia sta portando avanti da an-ni sul tema della conciliazione dei tempi della vita familiare e del la-voro. Siamo coscienti che questa

non è una sfida facile da vincere e che è una rivoluzione dai tempi lunghi ma sono evidenti i passi fatti in avanti dal 2010 a oggi gra-zie al coinvolgimento di tutti i sog-getti istituzionali e del Terzo set-tore presenti nel nostro territorio".

In particolare, 180.000 euro (140.000 da risorse statali e

40.000 da risorse regionali) saran-no indirizzati a finanziare la V Edi-zione del Premio Famiglia Lavoro. 700.000 euro 'regionali' più 434.500 euro 'statali' andranno a sostenere alcune iniziative speri-mentali, a carattere innovativo, comprese le azioni promosse e coordinate dal Dipartimento delle

Pari Opportunità legate a misure di flessibilità. Inoltre, come appro-vato dal Programma attuativo re-gionale, 921.750 euro saranno indirizzati ad azioni finalizzate a migliorare e accrescere l'offerta dei servizi/interventi di cura e di altri servizi alla persona, renden-doli maggiormente accessibili,

flessibili e modulabili, in risposta alle crescenti e sempre più artico-late esigenze di conciliazione. Per lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro e di specifici profili pro-fessionali, in grado di offrire rispo-ste concrete alle esigenze di con-ciliazione saranno destinati 561.750 euro. Per l'assistenza tecnica dedicata alla realizzazio-ne del Programma occorreranno 64.500 euro.

"La vera novità - ha concluso l'assessore regionale - è il tema dell'innovazione e della speri-mentazione. Anche in questo campo, infatti, è necessario uno sguardo che sappia comprendere i nuovi bisogni emergenti e i cam-biamenti della società. Su questo un grande aiuto ci viene dal Pre-mio Famiglia Lavoro, arrivato alla sua quinta edizione, attraverso il quale, infatti, è possibile far cono-scere esperienze uniche per cre-atività e utilità, permettendo così la replicabilità nelle varie realtà lombarde".

Si spera si aprano, così, possi-bilità di lavoro in più per tutte le donne andando incontro ad una società nella quale la maternità possa non costituire ostacolo alla vita professionale.

P Nuovi fondi per l’occupazioneSpeciale Lavoro Mercoledì 9 Gennaio 201313

Continuano gli incentivi di Regione Lombardia per il lavoro al femminile

numeri utiliCOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Cremona

METEO Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

• Via Castelleone (da via Picenengo a rondò ipercoop): cantiere per la ri-strutturazione della rete dell'illumina-zione pubblica;(Fine lavori: 28 febbraio).

• Via Arenili (da Via Navaroli a Via Vit-tori): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano;(Fine lavori: 31 marzo).

•Via Migliaro: cantiere per la ristrut-turazione della rete di distribuzione energia elettrica;(Fine lavori: 15 febbraio).

CREMONA - FARMACIA 14A.F.M. DI CREMONA S.P.A.Lgo Priori, 14 - Zona Ospedale26100 CremonaTel. 0372-431983

Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 13:00Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CASTELVERDECASTELVERDE DI CAVIGGIAPiazza Municipio, 526022 CastelverdeTel. 0372-427346

Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CREMONAGALLI Via Bissolati, 7826100 CremonaTel. 0372 30293

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleLuNEDì MATTINA

SORESINASEGALINI CAMILLOPiazza Garibaldi, 126015 SoresinaTel. 0374-342624

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO

PESCAROLOFRATELLI PEZZINI S.N.C.Piazza Garibaldi, 2326033 PescaroloTel. 0372-836026

Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:MERCOLEDì POMERIGGIO

PIEVE D´OLMISINELLI MARIA GIACOMINAVia Quaini, 1026040 Pieve d´OlmiTel. 0372-626204

Orari Di AperturaMattino: 08:10 - 12:10Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

Farmacie di turno dal 4 all’ 11 Gennaio 2012Distretto di Cremona

numeri utiliCOMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

taccuinoMercoledì 9 Gennaio 201314

Via degli AreniliLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Marzo 2013

Distretto di CasalmaggioreCASALMAGGIOREFARMACIA - A.F.M. PIAZZA GARIbALDI, 826041 CasalmaggioreTel. 0375 200542

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleMARTEDì

SCANDOLARA RAVARA CORbARI FRANCESCA VIA MAZZINI, 526040 Scandolara RavaraTel. 0375 95148

Orari di apertura Mattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleVENERDì POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti

di Cremona e Casalmaggiore

sono consultabili sul sito internet:

www.aslcremona.it

Via MigliaroLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:14 Febbraio 2013

Via CastelleoneLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:28 Febbraio 2013

La Cremo ingaggia Sergio Viottiuanto può contare una tribuna, anche in serie C. Pardon, Lega Pro. La splendida prestazione della Cremonese contro il Lecce, culminata con un 1-1 che sta

stretto ai grigiorossi, in dieci per lunghi tratti della gara, è stata quasi messa in secondo piano dalla brutta reazione di Alessandro Marotta, reo di aver risposto con un gestac-cio e a male parole alle contestazioni furenti della tribuna. Un episodio che ha richiesto l’intervento diretto del diesse Zocchi che ha spinto il giocatore a rientrare negli spogliatoi e che potrebbe portare alla cessione di Marotta in sede di mercato nei prossimi gior-ni. Sulle sue tracce sembrerebbero esserci Frosinone ed Avellino. Le strane storie di mercato, per contro, potrebbero invece vedere seduto nei prossimi mesi su quella stessa tribuna dello “Zini” un certo Mario Balotelli. Il motivo? Due cari amici, entrambi suoi coetanei (classe ’90), che rispondono ai nomi di Sergio Viotti e Marco Martina Rini, dovrebbero essere i prossimi rinforzi grigio-rossi. Il primo, nome più volte accostato alla Cremonese anche negli anni scorsi, arriva dal Chievo (in prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino) per giocarsi il posto da titolare tra i pali con Grillo. Il secondo è un regista di centrocampo molto apprezzato da Scienza, che lo ha allenato lo scorso anno a Brescia, club che intende girarlo in prestito.

Viotti, in modo particolare, è molto legato a Balotelli, al punto che, la scorsa estate, il portiere ha anche svolto un provino di quat-tro giorni con il Manchester City dal quale poi non è scaturito nulla. Il terzo nome giova-

ne, sempre in arrivo dal Brescia, potrebbe essere quello del difensore Magli, classe ’91, già richiesto a suo tempo da mister Brevi che lo aveva allenato al Como. In uscita, in attesa di sviluppi sulla situazione di Marotta, si

attendono le offerte per Armenise, Martinez e Previtali.

SQUALIFICHE Domenica saranno squali-ficati per un turno sia Moi che Buchel.

Matteo Volpi

QOltre al portiere del Chievo potrebbe arrivare il centrocampista Martina RiniPRIMA DIVISIONE

Carpi-Trapani 1-3Cremonese-Lecce 1-1Cuneo-Treviso 0-0Feralpi Salò-Pavia 0-3Lumezzane-Reggiana 2-0San Marino-Como 3-0SudTirol-AlbinoLeffe 1-1Virtus Entella-Tritium 2-0Riposa: Portogruaro

Lecce 31Carpi 30SudTirol 30Trapani 29Virtus Entella 26Pavia 26Lumezzane* 23Cuneo 23San Marino* 22Cremonese (-1) 21Feralpi Salò* 18Como (-1) 17AlbinoLeffe (-10) 15Reggiana 15Portogruaro (-2) 15Tritium* 9Treviso (-1) 7

AlbinoLeffe-CremoneseLecce-CuneoPavia-SudTirolPortogruaro-LumezzaneReggiana-CarpiTrapani-Feralpi SalòTreviso-Virtus EntellaTritium-San MarinoRiposa: Como

Casalese, la beffa è arrivata negli ultimi minutiDue errori, di quelli che non capitavano da mesi, costrin-

gono la Casalese al ko nella prima uscita del 2013. Il recupero della trasferta di Ciano d’Enza, messosi subi-

to male, era stato rimesso in pari da un gran gol di Scordamaglia. La foga nella ricerca del successo ha fatto sbandare i biancocelesti, beffati nel finale. La striscia posi-tiva con cui i maggiorini avevano chiuso alla grande il 2012 (tre vittorie nelle ultime quattro gare dell’anno) s’è interrot-ta all’88’ della sfida col Ciano, nonostante un buon secon-

do tempo. Recuperare la forma migliore resta l’obiettivo immediato, in attesa dello scontro con la capolista, in pro-gramma domenica al “Ferrari”.

CLASSIFICA (16ª giornata) Arcetana 31; Meletolese 30; Castellana* 29; Castelnovese*, Montecchio* 24; Cadelbosco, Povigliese 23; Brescello 22; Falk 21; Carignano, Medesanese*, Ciano 20; Borgonovese 19; Langhiranese* 18; Bobbiese 17; Casalese 15; Fabbrico, Traversetolo* 14.

Simone Arrighi

Dopo il gestaccio ai tifosi, Marotta rischia di lasciare la società di via Persico: interessa a Frosinone e Avellino

Carlini ha realizzatoil gol grigiorosso

(foto © Ivano Frittoli)

PROMOZIONE

Pergolettese a un punto dalla vetta La Pergolettese vince, convince e sale a

un solo punto dalla vetta. Il 3-1 inflitto all’Aur-tora Seriate è arrivato grazie alle reti siglate da Avanzini, Amodeo e Chiurato.

20ª GIORNATA Alzano Cene-Castellana 0-1; Caravaggio-Pontisola 1-1; Caronnese-MapelloBonate 0-1; Fersina P.-Sant’Angelo 2-2; Montichiari-Seregno 1-1; Olginatese-Mezzocorona 2-1; Pergolettese-A. Seriate

3-1; Pro Sesto-Trento 0-0; St. Georgen-Lec-co 1-1; Voghera-Darfo Boario 3-2.

CLASSIFICA Pontisola 44; Pergolettese 43; Caronnese, Olginatese, Voghera 38; Lecco 31; Caravaggio, Castellana 30; A. Seriate, MapelloBonate, Montichiari 27; Alzano Cene 24; Seregno 23; St. Georgen 21; Darfo Boario (-1), Pro Sesto 20; Fersina P. 19; Mezzocorona, Sant’Angelo 13; Trento 11 (-1).

ELIMINATO IL “FADIGATI”Mercoledì 9 Gennaio 201315

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18ª

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SERIE D

Pallone d’oro a Messiper un poker da favola

Mai nessuno come Leo. L’argentino Messi (nella foto) ha vinto il suo quarto Pallone d’oro di fila, superando Michel Platini, che si era fermato a tre. Altri campioni immensi si sono aggiudicato il trofeo (una volta assegnato solo a giocatori europei!) per tre volte, come gli olen-desi Johan Cruijff e marco Van Basten, ma il poker conferma la grandezza di un giocatore bravissimo in campo ed esemplare nella vita privata. Un verdetto che non fa una grinza, ma che penalizza ancora una volta il fortissimo Iniesta, al quale non è bastato vincere due Europei e un Mondiale, deciso con un suo gol. Il fascino degli attaccanti continua a stregare la giuria...

Una calza della Befana piena di carbone per tre grandi di questo campionato. Ma lo stop che ha fatto più scalpore è quello della Juve, alla quale è mancato il solito cinismo. In vantaggio di un gol e di un uomo, ha forse pensato di aver già archiviato la pratica Sampdoria senza faticare, in vista del big-match di Coppa Italia con il Milan (stasera a Torino). Nel calcio però la presunzione è spesso pagata a caro prezzo e la Juve è stata infilata due volte in contropiede dal giovane talento Icardi. Una lezione che servirà molto ai bianconeri, che difficilmente incorreranno in un simile errore, comunque ininfluente dopo tantis-sime prestazioni convincenti. Ben più grave la sconfitta dell’Inter, che mette in discussione il lavoro di Stramaccioni, troppo presto incensato

dopo la vittoria di Torino. Rosa alla mano, i neraz-zurri sono di modesta caratura, con alcuni cam-pioni ormai logori e non più decisivi per tutta la stagione. Anzi, l’Inter fino ad ora è andata ben oltre le più rosee aspettative e senza adeguati rinforzi, difficilmente raggiungerà la zona Champions. Solo un incidente di percorso, inve-ce, il ko della Fiorentina e la serenità con la quale Montella ha incassato la sconfitta con il Pescara, la dice lunga sulle possibilità dei viola, vera rive-lazione di questo campionato. E la Lazio? Vince senza convincere, confermando di essere una squadra solida, ma non in grado di impensierire la Juve, che deve aver paura solo di se stessa. Non brilla neppure il Milan, che però ora vince partite che solo due mesi fa perdeva. Insomma,

la lotta per i posti Champions resta interessante e incerta sino alla fine, con il Napoli tornato in lizza per il vertice con un super Cavani.

19ª GIORNATA Catania-Torino 0-0, Chievo-Atalanta 1-0, Fiorentina-Pescara 0-2, Genoa-Bologna 2-0, Juventus-Sampdoria 1-2, Lazio-Cagliari 2-1, Milan-Siena 2-1, Napoli-Roma 4-1, Parma-Palermo 2-1, Udinese-Inter 3-0.

CLASSIFICA Juventus 44; Lazio 39; Napoli 37 (-2); Inter, Fiorentina 35; Roma 32; Milan 30; Parma 29; Udinese 27; Catania 26; Chievo 24; Atalanta (-2) 22; Sampdoria (-1), Torino (-1), Pescara 20; Genoa 17; Cagliari 16; Palermo 15; Siena (-6) 11.

Fabio Varesi [email protected]

Dopo il ko con la Samp vedremo la capacità di reazione stasera in Coppa

Bagno di umiltà per la Juve di ConteSERIE A

Responsabile Fabio Varesi

RETI: 12’ Zappacosta, 11’ st Carlini su rigore.CREMONESE: Grillo, Sales, Moi, Tedeschi, Visconti, Ba-iocco, Degeri (40’ Cremonesi), Buchel, Carlini, Djuric (31’ st Le Noci), Marotta (9’ st Niz-zetto). A disposizione: Quaini, Armenise, Magallanes, Filippi-ni. All.: Scienza.LECCE: Benassi, Diniz, Espo-sito (17’ Vinicius), Di Maio, Vanin, Memushaj, De Rose, Zappacosta (35’ st Semen-zato), Tomi, Falco, Foti (17’ st Jeda). A disposizione: Petra-chi, Palumbo, Bustamante, Legittimo. All.: Lerda.ARBITRO: Ghersini di Genova.NOTE: espulsi Moi e Diniz. Ammoniti Tedeschi, Memu-shaj, De Rose, Di Maio, Tomi e Buchel.

CREMONESE-LECCE 1-1

Inizia un anno molto importante per Cre-mona sportiva. Con il presidente del comitato Fib, Giovanni Piccioni vediamo di analizzare il settore boccisti-co partendo dall’attualità: affiliazione e cartellinamento. «Come era preventiva-to c’è stata una riduzione rispetto al 2012; il numero di tesserati del comitato di Cremona si attesta sulle 500 unità, un numero importante specie se lo si con-fronta con quello di altri sport così detti minori. Per la nostra città una concausa della diminuzione di tesserati è la ridu-zione delle società: chiude i battenti la “Borgo Loreto” e ci lascia per accasarsi al comitato di Piacenza la “Coop Castelvetro”. Comprendo la bocciofila di via Litta, mentre ritengo assolutamen-te infondati e pretestuosi i motivi del trasferimento comunicati dal presidente della Coop a cui faccio gli auguri: non credo però che questa mossa porterà del giovamento alla società».

Inizio calmo della annata agonistica? «Sì, però ho constatato un aumento

delle iscrizioni rispetto allo scorso anno.

Questo trend purtroppo non c’è stato nelle due gare, dove le buste rimborso spese erano ridotte. Mi auguro una inversione di tendenza nel campionato provinciale individuale e nel memorial Tullio Marcheselli (27 gennaio), i cui pro-venti andranno all’Associazione Lazzaro Chiappari».Campionato per società snobbato dalle bocciofile, non trova?

«Questo tipo di competizione ha ormai perso il suo iniziale appeal. Come novità abbiamo proposto alle nostre società l’istituzione di un campionato provinciale a squadre con formazioni costituite da elementi di tutte le catego-rie. Se, come sembra, l’idea troverà

gradimento potremmo realizzare la prima edizione già nel mese di febbraio. Ho proposto questa formula anche ai comitati di Crema e Lodi con i quali riba-disco la mia volontà di cercare forme di collaborazione. Questo a maggior ragio-ne dopo che il nuoveo presidente regio-nale Alessandro Bianchi ha costituito una commissione che, tra i suoi compiti, ha il controllo e l’esame delle esigenze dei territori lombardi. Di questo organi-smo il sottoscritto è stato delegato a svolgere le funzioni previste per l’area che comprende oltre che Cremona anche Crema, Lodi e Mantova».Nell’ambito di Cremona città europea 2013, in settembre sono previsti i

Campionati Europei.«Un grande impegno a cui si aggiun-

ge la poca chiarezza sull’evento e que-sto mette seriamente in difficoltà il boc-cismo cremonese. Comunque sono ottimista e spero di avere buone notizie al più presto così come confido per il bocciodromo comunale: le oltre 700 firme raccolte e consegnate con lo scopo di rappresentare quanto sia sen-tita l’esigenza di mantenere attivo l’im-pianto, a tutt’oggi non hanno avuto un riscontro tangibile. Dal Comune nessu-na comunicazione ufficiale, né positiva né negativa, è arrivata ma solo voci che non saprei come interpretare».

Massimo Malfatto

BOCCE

«Bocciodromo comunale e Europei? Per ora tutto tace»Intervista al presidente della Fib provinciale, Giovanni Piccioni sul futuro del movimento

Giovanni Piccioni

SportMercoledì 9 Gennaio 201216

iniziato davvero male il nuovo anno della Vanoli, superata netta-mente al PalaRadi dal-la Trenkwalder Reggio

Emilia (71-87), che si è confermata squadra solida e difficile da battere Sempre indietro nel punteggio (-13 all’intervallo lungo), con un parziale di 14-0 i biancoblu hanno confer-mato di poter vincere contro la neopromossa emiliana, ma poi sono calati di schianto e hanno lasciato via libera agli avversari. Un peccato, perché per la prima volta sotto la gestione Gresta, la squa-dra non ha sfoderato quella deter-minazione che ha fruttato due suc-cessi “pesanti” e le buone presta-zioni contro Siena e Varese. Al ter-mine del match il coach biancoblu è apparso visibilmente amareggia-to per la sconfitta, ma soprattutto per la prestazione: «Brutta prova, soprattutto per l’atteggiamento con cui abbiamo affrontato il match. Le responsabilità sono tutte mie, visto che sono io che schiero la squadra». Dalla grinta del tecni-co, è auspicabile che già a Biella si possa vedere una Vanoli diversa, con il recupero del miglior Harris, che non si è visto nelle ultime setti-mane. Marcherà invece Vitali, out quattro settimane per la frattura di un dito. Per fortuna Pesaro ha perso ancora e resta lontano quat-tro punti, ma a questo punto della

stagione è vietato sperare nelle disgrazie altrui. Ecco perché vince-re a Biella è di vitale importanza per il futuro dei biancoblu.

TIFOSI Il gruppo White Blue Brothers comunica che sono aperte le iscrizioni per la trasferta di Biella. Partenza del pullman (il costo è di 12 € a persona) alle 14.30 dal par-cheggio di via Postumia. Info: 339-5345705 (Daniela).

E’La Vanoli deve subito voltare pagina

Sconfitta amara (73-67) nella prima giornata di ritorno per l’Assi Manzi, che rientra dalla trasferta sarda di Selargius con molto rammarico per l’occasione persa. Pesa sulla sconfitta la deficitaria prestazione in difesa. «Abbiamo commesso troppi errori in difesa è l’amarezza di coach Anilonti a fine gara - la vittoria era sicuramente alla nostra portata, se solo avessimo applicato con atten-zione e concentrazione quanto preparato. Invece abbiamo subito l’uno contro uno di Lussu e il tiro di Di Gregorio e Morselli. Le nostre giocatrici devono sapere contro chi stanno giocando, altrimenti saremo sempre incompiuti».

ASSI MANZI: Smaldone 11, Rizzi, Racchetti 6, Flauret, Conti ne, Brusadin 14, Maffenini 20, Scarsi, Zagni 11, Bona 5. All.: Anilonti.

Sardegna amara anche per la Tec-Mar Crema, battuta (81-75) sul parquet di Alghero dalla formazione di casa, che ha così ottenuto punti importanti in chiave playoff e si è presa la rivincita della sconfitta un po’ rocambolesca subìta all’andata. Un successo nel complesso meritato quello delle sarde, che hanno avuto il merito di giocare con grande determinazione per tutta la gara. Per le crema-sche un incidente di percorso, che non intacca minima-mente la buona stagione delle azzurre.

TEC-MAR CREMA: Conti 6, Biasini 6, Capoferri 6, Sforza, Caccialanza 15, Losi 23, Cerri, Gibertini 1, Rizzi 11, Picotti 7. All.: Giroldi.

CLASSIFICA (14ª giornata) Venezia 26; San Martino di Lupari 24; Milano 22; Tec-Mar Crema 20; Marghera 18; Udine 16; San Salvatore, Alghero 14; Broni 12; Muggia 10; Valmadrera 8; Assi Manzi Cremona 6; Virtus Cagliari 4; Biassono 2.

Sardegna molto amaraper Assi Manzi e Tec-Mar

SERIE A2

L’MgKVis Piadena ha iniziato il nuovo anno con una’altra vittoria (la settima consecutiva), confer-mandosi al secondo posto in classifica del proprio girone. La squadra di Pedroni non ha sofferto l’as-senza di Tenghni e ha dominato nel punteggio e nel gioco l’intero incontro. Solo il terzo quarto Bergamo ha provato a riavvicinarsi nel punteggio, ma alla fine ha dovuto cedere nettamente per 63-82. Da segna-lare, oltre al solito Bossini (23 punti e 27 di valuta-zione finale), la buona prova di Pesenti (6/8 al tiro) e l’aver terminato l’incontro con in campo una forma-zione giovanissima: Carboni classe ’95 (autore del

primo punto in Dnc), Toninelli classe ’95, Lamponi classe ’94, Neviani classe ’92, accompagnati dal “veterano” Lottici.

E’ tornata alla vittoria l’Erogasmet Crema nella prima partita del 2013, superando sul parquet amico Milanotre Basiglio (54-48). La formazione di coach Galli resta così incollata alle prime posizioni (è terza a sei punti dalla vetta), nonostante l’infermeria piena.

CLASSIFICA (12ª giornata) Montichiari 22; Pia-dena 18; San Bonifacio, Crema, Cantù, Orzinuovi 16; Bernareggio, Lissone, Pisogne, Milanotre Basiglio 12; Bergamo 8; Cittadella 6; Bancole 2; Arzignano 0.

BASKET BNC

Nell’11ª giornata di campionato la Reima Crema cede di nuovo al quinto set (25-22, 25-17, 19-25, 23-25, 15-11 i parziali) sull’ostico campo di Brescia, rinviando ancora l’appuntamento con la vittoria. A differenza della sfida contro Mondovì, la squadra di Vittorio Verderio, sotto di due set, ha agganciato il tiebreak e solo per una manciata di punti ha dovuto incassare un’altra sconfitta.

Nel set decisivo, Brescia è partita bene (5-2) e al cambio campo si è portata sull’8-4. Nel finale la Reima ha accorciato le distanze, riaprendo il tie break grazie ad Egeste, che ha realizzato il 12-10.

Nel momento chiave Crema ha però finito la benzi-na, permettendo ai padroni di casa di chiudere l’incontro. Altra battuta d’arresto amara da digerire, anche perché la classifica resta molto difficile. Da domenica prossima contro Olbia, altro avversario di bassa classifica, è vietato sbagliare: serve solo vincere per rientrare in corsa per la salvezza che ora dista sei punti.

CLASSIFICA (11ª giornata) Cantù 26; Bergamo 24; Genova 23; Asti 20; Cagliari, Mondovì, Milano, S. Antioco 18; Olbia 15; Brescia 13; Iglesias, Brugherio 12; Reima Crema, Cisano 7.

Ancora un tie break amaro per la Reima

I giovani crescono e sperano di sbocciare nel 2013La caccia ai soldi distrugge il ciclismo e non

favorisce la mondializzazione. Non hanno capi-to niente. Essere grandi dirigenti significa ragio-nare su queste possibili aperture e non dedicar-si solo alla ricerca ossessiva del denaro, fatta sulla pelle dei corridori e della salute di questo sport. La storia del grande ciclismo è tutta qui, nei numeri: un 2012 magico per lo spagnolo Joaquin “Purito” Rodriguez, numero uno dell’Uci World Tour (692 punti), davanti al britan-nico Bradley Wiggins (601), al belga Tom Boonen (410) e a Vincenzo Nibali (40 ). Il tede-sco Andrè Greipel ha fatto il pieno con 19 vitto-rie stagionali tra i velocisti, tallonato ai mozzi dallo slovacco Peter Sagan (16), da Marck Cavendisch (Gbr) e Marcel Kittel (Ger) con 15. ll belga Tom Boonen ha fatto 13, con le vittorie nelle Classiche del Nord: Harelbeke, Gand,

Fiandre e Roubaix. Andrea Guardini, appena sotto al podio, occupata la quarta poltrona con 9 vittorie. Wiggins sale sul tetto delle corse a tappe (Parigi-Nizza, Romandia, Delfinato e Tour de France), con una grande impresa realizzata precedendo il suo compagno di squadra del team Sky, Christopher Froome, probabilmente danneggiato dall’obbligo di collaborare col suo capitano. Al campione keniano non resta che impegnarsi per riscattare in pieno il suo presti-gio nel corso del 2013, avendo probabilmente la possibilità di battersi per la maglia gialla visto che il capitano sceglierà le strade del Giro. Senza dimenticare lo splendido Vincenzo Nibali, sul podio al Tour e vincitore della Tirreno-Adriatico, il trionfo del canadese Hesjedal al Giro e di Contador (dopo una squalifica) alla Vuelta. Campionato del mondo al belga Philippe

Gilbert, autentico protagonista del finale di sta-gione, mentre Wiggins comanda la classifica fra i cronoman (oro olimpico della specialità) su Luke Durbridge, Fabian Cancellara e Tony Martin. Due italiani fra migliori al mondo: Marco Pinotti e il tricolore Dario Cataldo. Tra gli azzurri, dietro uno stupefacente Moreno Moser, capace di centrare 5 corse al primo anno da professio-nista a soli 21 anni, troviamo Elia Viviani, deci-mo con cinque successi stagionali, Diego Ulissi, Sacha Modolo, Fabio Felline, Giacomo Nizzolo, esponenti di una nidiata di baby formidabili. Tra gli stranieri sono sbocciati il tedesco John Dedenkolb, lo statunitense Taylor Phinney, i francesi Arnaud Demare, Nacer Bouhanni e Thibaut Pinot, uno scalatore tosto che ha esor-dito al tour arrivando decimo in classifica.

Fortunato Chiodo

CICLISMO

Piadena cala il settebello, Crema ok

VOLLEY A2Per la Pomì Casalmaggiore il 2013

è iniziato nel segno del Crovegli Cadelbosco, formazione che le rosa avevano sconfitto nell’ultimo impegno del girone di andata nel turno di Santo Stefano. Nell’insolita cornice di Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano, la squadra di Gianfranco Milano ha affrontato (e battuto 3-1) la squadra di Baraldi in un test amichevole con Nasari di nuovo disponibile dopo l’in-fortunio alla caviglia, ma senza la centrale Olivotto, che sarà costretta ad uno stop forzato di tre settimane per un risentimento alla schiena.

Lo stop di fine anno e l’appesanti-mento delle prime sedute di pesi del

2013 si sono fatti sentire nelle gambe delle giocatrici rosa. La cosa è appar-sa evidente soprattutto in seconda linea, dove negli spostamenti laterali sia in fase di ricezione che di difesa non sono state rose e fiori. «La pausa e il ritorno ai ritmi canonici sicuramen-te ha inciso molto in questo test con-giunto – spiega il tecnico della Pomì, Gianfranco Milano – facendosi sentire non tanto in fase d’attacco quanto nei fondamentali di seconda linea. Abbiamo ricevuto maluccio, ma la cosa rientra nella normale ammini-

strazione, è risaputo che la ricezione è uno dei fondamentali che necessità di continuità di allenamento e che pertanto risente di più degli stop dell’attività». Si sono viste alcuni esperimenti tattici importanti, vedi l’impiego del doppio libero: «E’ sicu-ramente una soluzione che ripropor-remo anche in campionato e che permette ad una giocatrice di con-centrarsi di più sulla ricezione e alla collega di dare il massimo in difesa».

Il 2013 ha proposto l’ennesimo stop ad una giocatrice, questa volta a

fermarsi è Rossella Olivotto: «Rosella accusa un risentimento alla schiena e per almeno tre settimane necessiterà di riposo forzato. La nostra rosa, come ha ampiamente dimostrato nella prima parte di torneo, offre ampie garanzie e quindi sono certo che sapremo far fronte nel migliore dei modi, anche a questo imprevisto».

Intanto, per preparare al meglio la trasferta di San Casciano, la Pomì affronta oggi pomeriggio alle 16.30 alla Pala Baslenga di Casalmaggiore il Systema Montichiari.

Le ragazze di Gianfranco Milano superano 3-1 il Cadelbosco, ma perdono per infortunio Rossella Olivotto

Gresta non ha gradito la prestazione della squadra contro Reggio Emilia. Vitali out quattro settimane

La Pomì vince in amichevole per non perdere l’abitudine

Il promettente Elia Viviani

Jackson contro Reggio Emilia(foto Castellani)

BASKET LEGA A

Bologna-Brindisi 75-88 Caserta-Sassari 88-81Cremona-Reggio E. 71-87 Milano-Cantù 76-84 Pesaro-Varese 69-82 Roma-Biella 67-59 Siena-Montegran. 93-79 Venezia-Avellino 93-97 Varese 26Siena 22Sassari 22Cantù 20Roma 18Brindisi 16Reggio Emilia 14Milano 14Caserta 14Venezia 12Bologna 12Cremona 8Montegranaro 8Avellino 8Biella 6Pesaro 4

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BASKET LEGA ABASKET LEGA A

VANOLI CREMONA-TRENKWALDER REGGIO EMILIA 71-87 VANOLI CREMONA: Peric 14 (4/10, 2/5), Vitali 9 (1/4, 0/1), Kotti 4 (2/7 da due), Jackson 17 (4/6, 2/6), Belloni ne, Conti ne, Ruini, Johnson 3 (1/2, 0/1), Harris 14 (3/8, 1/3), Huff, Stipanovic 10 (5/7 da due), Cazzaniga ne. All.: Gresta. TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Jeremic 11 (4/6, 1/5), James 6 (3/6, 0/2), Taylor 35 (10/15, 4/9), Brunner 13 (5/6, 0/1), Antonutti 7 (2/2, 1/1), Veccia ne, Filloy 2 (1/1, 0/3), Cervi 1, Cinciarini 12 (5/8 da due). All.: Menetti. ARBITRI: Cicoria, Weidmann e Pozzana.PARZIALI: 17-20, 29-42; 55-60.

La Olivotto sarà assentealmeno tre settimane

di Federica Ermete

a stagione di prosa del Teatro Ponchielli prose-gue con la messa in sce-na di un grande classico. Venerdi 11 e sabato 12

gennaio, alle ore 20.30, la compa-gnia genovese Gank, in coprodu-zione con lo Stabile di Genova, è interprete di un originale, fresco e vitale “Don Giovanni” di Molière. Un capolavoro del teatro di tutti i tempi, un classico sempre sospe-so tra comicità e tragedia, per la regia, in chiave attualizzata, di Antonio Zavatteri che “impagina” il suo spettacolo con incursioni di comicità moderna, creando in tal modo un immediato feeling col pubblico. Questo evergreen del mondo teatrale trova unità nel personaggio del “grande sedut-tore”: amante infedele, sposo adultero, debitore insolente, pa-drone tirannico, figlio crudele, ateo temerario e ipocrita temibile. Prendendo spunto da un’antica leggenda, Molière creò questo personaggio, offrendo al sovrano di Francia e al pubblico parigino uno spietato ritratto della gente di Corte, quale egli aveva ben cono-sciuto soprattutto in occasione delle dispute intorno al suo Tar-tuffe: gente che, dietro l’apparen-za brillante e frivola, celava il vuo-to spirituale e la più cinica amora-lità; ne nacque un personaggio gigantesco, odioso e affascinante al tempo stesso, capace di unire

in sé empietà e dissolutezza, scetticismo ed ipocrisia, vitalità materialista e ironico disprezzo delle leggi umane e divine. Il regi-sta spiega: «Il Don Giovanni di Molière è un’opera sublime e strana sotto molti punti di vista, è una commedia atipica rispetto alla vasta produzione del comme-

diografo francese: ha una trama poco lineare, dei personaggi in-credibilmente distanti fra loro, nei caratteri e nell’appartenenza so-ciale... Questa libertà creativa, apparentemente caotica e le “psi-cologie” ma soprattutto le azioni dei suoi proverbiali protagonisti, regalano a questa commedia un

fascino senza paragoni. Il nostro “Don Giovanni” asseconderà una struttura bizzarra in cui comme-dia e tragedia si succedono senza preavvisi, con un succedersi di luoghi e spazi che nulla hanno a che fare con il naturalismo, una vicenda in cui statue prendono vita e si vendicano…».

Ldi Federica Ermete

Il fascino del Don Giovanni salesul palco del Teatro Ponchielli

Fino al 27 gennaio, il Museo del Bijou di Casalmaggiore ospita “Tesori della Magna Grecia by Cosimo Vinci Design”. Il pluripremiato arti-sta ha voluto omaggiare la sua terra d’origine dopo una lunga formazione nel mondo dell’alta gioielleria collaboran-do con le più importanti casa di moda.

La mostra-evento presenta una straordinaria collezione di 20 corone-ghirlanda in oro e argento, ripercorrendo in chiave contemporanea la tra-dizione e le vestigia degli ori della Magna Grecia di epoca aurea. Cosimo Vinci propone le sue opere giocando sulla logica dei significati multipli, affidando alle corone-ghirlan-da il potenziale di una comu-nicazione che rimane voluta-mente sospesa, con lo scopo di provocare stupore e aller-tare l’immaginazione. La ghir-landa è il simbolo di un potere

da ostentare ad uso e consu-mo di chiunque voglia pre-giarsene; la stessa ghirlanda è chiamata da Cosimo Vinci a rinnegare e dissacrare l’antico simbolo, per divenire acces-sorio elegante e trasgressivo. La forma ludica del progetto pone anche la necessità di vedere coinvolti tutti i sensi in un gioco sinestetico.

Cosimo Vinci, in colla-borazione con Fragrance Designer, ha creato un’essen-za inedita, omaggio alle spe-zie del mediterraneo, la cui fragranza viene diffusa nel-le sale dell’esposizione. La mostra è inoltre accompa-gnata da un video inedito ispirato alle corone-ghirlan-da del regista pluri premiato Alessandro Zizzo. I testi del catalogo bilingue sono cura-ti da Claudio Franchi, storico e critico del gioiello antico e contemporaneo. L’ingresso è gratuito.

In esposizione i tesoridella Magna Grecia

&&&Cultura SpettacoliFino al 12 gennaio la ibreria Tuttolibri di San Zeno-

ospita la mostra “Emozioni d’arte fra pittura e foto-grafia”. Si possono ammirare i dipinti dei cremonesi Adis Badaracchi, Luigi Braga, Marta Canova, Jo Ca-sajus, Luigi Dainesi, Laura Ferrazzi, Marinella Ferrero,

Maria Luisa Quinzani, Raffaele Morgioni, Mariangela Pasini, Filippo Razzini, Mario Giuseppe Spadari, Mi-rella Valenti e Luisa Vitali. Sono altresì esposte le opere del lodigiano Giuseppe Borella e gli scatti di Ester Botti, Carlo Capurso e Mino Galliani.

Quadrie scattiin mostra

Una scenadellao spettacolo

Venerdì e sabato in scena la celebre opera di Molière

Proseguono i dialoghi con aperitivo intorno al teatro pro-mossi dal Ponchielli. Venerdì 11 gennaio alle ore 18, presso l’Osteria del Fico, il giornalista Enrico Marcotti incontra il regi-sta Antonio Zavatteri (nella foto), in preparazione al “Don Giovanni” di Molière, messo in scena la sera stessa, nonché sabato 12 gennaio, dalla Com-pagnia genovese Gank. Il regi-sta, fondatore della compagnia Gank, incontra e si confronta col pubblico, raccontandosi e par-lando del proprio modo di fare teatro. L’esordio teatrale di Zavatteri è avvenuto con Piero Mazzarella e Rino Silveri recitan-do parti italiane in commedie

milanesi. Il giornalista Marcotti è responsabile delle pagine degli Spettacoli del quotidiano “Libertà” di Piacenza, è vicepre-sidente nazionale dell’Anct

(Associazione nazionale critici di teatro) e collabora con riviste di settore. Collabora, inoltre, in vari teatri come consulente per la programmazione delle stagioni.

Il regista Zavatteri si raccontaNuovo appuntamento venerdì con i dialoghi con aperitivo intorno al teatro

Fino al 29 gennaio la Galleria d’arte contempora-nea “Interno 18” ospitta “Anni ’10”, collettiva dedica-ta a 14 giovani artisti emergenti: Maurizio Bongiovanni, Gabriele Brucceri, Umberto Chiodi, Stefano Cumia, Tamara Ferioli, Francesco Rocco Ferruccio, Marco Formisano, Matteo Giagnacovo, Tommaso Gorla, Silvia Idili, Tiziano Martini, Enrico Minguzzi, Marta Sesana ed Ettore Tripodi. Gli artisti, tutti appartenen-ti alla medesima generazione ed operanti nei mede-simi tempi, han condiviso percorsi ed esperienze e possono quindi essere considerati come una nuova situazione artistica: “Anni ‘’0”. Questi artisti sono accomunati da una sperimentazione che si sviluppa attraverso l’uso di tecniche consolidate per creare linguaggi e poetiche innovative.

Anni ’10, una collettiva di giovaniL’esposizione è allestita presso la galleria “Interno 18” fino al 29 gennaio

di Martina Pugno

l fine settimana si apre all’inse-gna del punk al Fillmore di Cor-temaggiore, con una delle band che ne hanno scritto i capitoli più importanti in Italia: i Punkre-

as saranno infatti i protagonisti del live show previsto per sabato sera a parti-re dalle 21.45.

I Punkreas, nati nel 1989 a Parabia-go (MI), possono essere considerati a buon diritto la punk band più famosa d’Italia. Arrivati a questo traguardo dopo molti anni di gavetta, va sottoli-neato anche come la line up abbia subito un solo cambio in 15 anni di presenza sui palchi, a conferma della solidità granitica della band. Attual-mente la formazione è composta da Cippa (voce), Flaco (chitarra), Paletta (basso), Noyse (chitarra) e Gagno (bat-teria), che ha sostituito Mastino. Musi-calmente, la band cerca sonorità grez-ze e furenti che rivelano peraltro una tecnica eccellente ed una creatività - soprattutto nei testi - fuori dal comu-ne. Sul palco la formazione presenterà dal vivo, accanto ai brani ormai storici che hanno consacrato la band tra le realtà più influenti del punk italiano, anche i nuovi pezzi conrtenuti nell’al-bum "Noblesse Oblige", ottavo capi-tolo discografico della formazione che arriverà ufficialmente nei negozi a par-tire dal 31 gennaio. I punkreas fanno così ritorno a 4 anni di distanza dal loro ultimo album in studio e dopo il

successo del loro Paranoia Domesti-ca Tour con cui hanno festeggiato il 20esimo anno di carriera.

Anche con questo nuovo lavoro, i Punkreas dimostrano di continuare a guardare e raccontare la realtà con indignazione e con un’ironia che non perdona, anche se in Oblesse Oblige si lasciano andare anche a inaspettate aperture all’elettronica e al loro nuovo amore, le ballate. Registrato tra gli studi della Cellar Door Station e il TransEuropa Studio di Torino, il nuovo album dei Punkreas è stato realizzato

con la supervisione di Carlo Rossi (già al lavoro, tra gli altri, con Caparezza, Nina Zilli, Baustelle). Ad arricchire il lavoro, la collaborazione con Luca ’O Zulu Persico dei 99 Posse, in Polenta&Kebab e la sezione fiati dei BlueBeaters negli scatenati brani in levare: La fine del mondo e Aperitivo.

Il concerto di sabato dei Punkreas sarà anticipato dagli show della for-mazione piancentina Bravi Tutti e da quello della formazione bresciana To-tale Apatia. I Bravi Tutti nascono nell’ottobre 2009 e suonano nei mag-

giori festival internazionali, condivi-dendo il palco con band del calibro di Led Zeppelin, NOFX, Bad Religion, Emanuele Filiberto e Burzum. Nel marzo 2010 registrano un demo per poi varcare i confini nazionali per suo-nare a Kranj, in Slovenia. Sex Pistols, Ramones, Derozer, Dead Kennedys sono invece le influenze di cui sono intrise le sonorità dei Totale Apatia, per musiche energiche e dal ritmo semprefrenetico. L’apertura dei can-celli è prevista per le 21.30, il costo del biglietto è di 12 euro.

Ci si scatena fino a tarda notte venerdì al circolo Magnolia: prende il via alle 23 la serata Twist and Shout, dedicata alle sonorità anni Cinquanta.

Ispirati dal rock’n’roll i Teddy Boy negli anni ’50 adottavano uno stile di vita sfrontato, irriverente, scambiati spesso per teppisti coi loro ciuffi ribelli e le mantelle scure erano l’incubo della buona socie-tà. I ragazzi di strada sono tornati per prendersi, questa volta,tutto.

Sul palco del locale saranno i Mad Tubes a far rivivere le atmosfere, la voglia di ballare e la sete di divertimento degli anni d’oro del Rock n Roll. Dopo il live show, la serata proseguirà con i dj set di Ales-sio Granata, Ale Leuci e Dj Rocketer. I MaD Tubes sono un Quartetto Milanese che propone dell’otti-mo Rock’n’roll basato su delle profonde e forti in-fluenze Blues. Rhythm and Blues e Rockabilly vengono spesso chiamati in causa creando un Groove unico ed Esplosivo.Grazie al fatto che nel quartetto non vi sia un solo Leader Vocale, la loro musica varia abilmente accompagnando l’ascolta-tore tutto d’un fiato fino alla fine del concerto. Non potete poi perdere l’occasione per calarvi ancora meglio nella parte degli scatenati ballerini anni Cin-quanta, con il Workshop gratuito di ballo 50’s con Marco Azzoni ed Eleonora di Francesco, ballerini di classe internazionale del Team Studio Larosa Dan-ce. L’apertura cancelli è prevista per le 22, orario di inizio del workshop, mentre i concerti prenderanno il via a partire dalle 23. Il costo dell’ingresso è di 5 euro più tessera Arci.

Alcatraz: tributo ai Curee ai Depeche Mode

I

I Punkreas saranno protagonisti del sabato sera nello storico locale di Cortemaggiore

Noblesse Oblige, serata punk al Fillmore

Twist and Shout, gli anni 50 al Magnolia

Per un tuffo negli anni Ottanta, non potete perdere l'appuntamento di sabato sera all'Alcatraz di Milano: la serata sarà interamente dedicata alle sonorità Eighties con gli Easy Cure e gli Sneakers sul palco, per offrire i migliori tributi ai Cure e ai Depeche Mode. I concerti avranno inizio a partire dalle 22.45, mentre dalle 0.30 alle 3 ci si continuerà a scatenare sulle tre piste del locale a colpi di punk, ska, rock, swing e rock n roll. L'ingresso è di 6 euro con con-sumazione per le donne e di dieci con consumazione per gli uomini entro la mezzanotte; successiva-mente l'ingresso sarà di 5 euro sen-za consumazione. E' possibile scari-care la riduzione direttamente dal sito web del locale.

AfterhourMercoledì 9 Gennaio 201318

MILANO

Non so se avete mai ascoltato “Gangnam Sty-le”, quel pezzo pop cantato dal DJ-rapper core-ano PSY (Park Jay-Sang) che balla simulando di andare a cavallo. Da qualche giorno il video uf-ficiale su YouTube ha superato il miliardo di vi-sualizzazioni, un record assoluto per l'universo Web, maturato dopo un prestigioso MTV Award e numerose flash mob nelle più importanti capi-tali del pianeta: raduni spontanei (organizzati tramite il passaparola dei social network) di gio-vani danzanti l'ultima moda in fatto di ballo pop.Nei quattro minuti di video PSY - tarchiato, ca-pelli scuri (unti), occhiali neri, giacche dai colori improbabili e cravattino, scarpe bicolore - balla e canta in ambienti tipicamente metropolitani (sauna, metro, pullman, discoteca...) in un cli-max iperbolico, eccitato, kitsch come un fu-mettone della Marvel, tanto da farlo sembrare girato negli anni Settanta. Il testo del pezzo, che in Rete alcuni giurano essere la deliberata parodia del vuoto consumi-smo dei quartieri alti di Seul, un superficiale in-no alla spensieratezza del vivere e al corteggia-mento (uno dei topoi del genere) con versi tipo:

“Oppa è lo stile di Gangnamlo stile di GangnamUna ragazza che è calorosa e umana durante il giornouna ragazza di classe che sa come godersi la libertà di una tazza di caffèUna ragazza il cui cuore si riscalda quando arriva la notteuna ragazza un po' particolareBellissima,amabileSi tu, hey, si tu, hey!Ehi, donna sexy, Oppa è lo stile di GangnamEhi, donna sexy, oh oh oh oh...”

Facile gridare allo scandalo, indignarsi per ope-razioni palesemente commerciali come questa che con la musica vera sembrano aver poco a che fare. Ma il successo innegabile del brano, confermato anche dalle numerose imitazioni circolate sul Web e in televisione, non ammette snobismi e sottovalutazioni: ma perché “Gan-gnam Style” è piaciuta più di altri tormentoni del periodo (“Danzo Koduro”, “Ai se ue te pego”, “Tacatà Tacatà”...)?Pur mantenendo i caratteri del ballabile elet-tropop contemporaneo (ritmo incalzante, effi-cace utilizzo dell'elettronica, ritornello che tra-pana la mente, onomatopee da tifo da stadio), il video è una buffa autoironica parodia del single in carriera nell'Oriente capitalista. Ha trovate ridicole (come la bomba che esplode dietro il cantante e fa saltare per aria un balle-rino quasi fosse un pupazzo o Psy ripreso al trotto mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali...), uno stile di ballo stravagante e una coralità nelle scene di gruppo che ricorda i polpettoni di Bollywood.Altra cosa dalle mini storie sciorinate in serie dall'hip-hop dance americano, affollate di ma-schi latinos con pesanti catene d'oro al collo e rolex, attorniati da ragazze mezze nude su yacht, mega ville o macchine sportive. Uno stereotipo volgare, che perpetua l'immagine di una donna oggetto sedotta dai soldi e dal lusso e alimenta l'idea che il senso della vita stia solo nell'opulenza sfrenata. Tutto il contrario della cialtronesca messa in scena di PSY, Woody Allen coreano, che nella coda del video si ritro-va a ballare con un imbarazzante dandy in completo giallo in uno squallido parcheggio sotterraneo, quando la giornata è finita e la ra-gazza dei suoi sogni svanita nel nulla... Patri-monio culturale dell'umanità.

Gli anni Settanta sono gli anni delle contestazioni violente e del-la fine dell’illusorio sogno del “peace&love” sessantottino. An-ni non ancora del tutto esplorati e, forse per questo, ancora affa-scinanti per molti giovani oggi, e pesanti come macigni per chi giovane è stato a quel tempo.

E’ ciò che accade a Jim Grant, noto avvocato di Albany, nei pressi di New York, che si vede, dopo trent’anni, “smascherato” da un giovane giornalista, Ben Shephard, alla ricerca della Noti-zia che risollevi le sorti economi-che del piccolo quotidiano dove lavora. In quest’ultima pellicola, Robert Redford prosegue il suo

filone “alla ricerca della verità” che ha contraddistinto molti suoi film, da l’ormai lontano esordio di 32 anni fa con "Gente Comune".

Amante dei giovani attori – Shia Labeouf è uno della lista – ma grande estimatore dei suoi più brillanti colleghi – un esempio sono Susan Sarandon e Julie Christie - in “Le regole del silen-zio”, Redford è impeccabile dal punto di vista registico: primi pia-ni e ritmo più lento quando i pro-tagonisti si raccontano o espri-mono il proprio pensiero e la propria visione del mondo di ieri e di oggi, alternati a carrellate e ritmo più veloce quando a parlare è la Storia dei fatti. Peccato per

una mancanza assurda: la sor-presa. Storia, stile, narrazione perfetti. Assenti del tutto ingiusti-ficati: suspense, pathos, coinvol-gimento e attesa inevitabili in una storia di segreti.

Federica Palmisano

Un nuovo racconto del filone dal titolo “Alla ricerca della verità”

Regia: Robert RedfordDurata: 117 minuti.

Cast: Robert Redford, Shia LaBeouf, Stanley Tucci, Nick Nolte, Susan Sarandon,

Julie Christie, Sam Elliott, Brendan Gleeson, Terrence Howard.

Genere: thriller.

CINEMA Programmazione settimanale

La regola del silenzio, impeccabile Redford

Musica, discogra� a e altre spiacevoli amenità contemporanee

di Luca Ferrari

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• La regola del silenzio • I 2 soliti idioti• La migliore offerta• Colpi di fulmine• Tutto tutto niente niente• Mai Stati Uniti • Vita di Pi 3D• Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato 3D

Chaplin (0372-453005)• Love is all you need

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icuramente quando l’uomo della preistoria, cacciatore e migratore nell’eta’ del bronzo 3400-2100 a.C. Diventa stan-ziale dedicandosi alla pastori-

zia e piu’ tardi all’agricoltura, le peco-re e le capre sono state sicuramen-te i primi animali allevati. Altri ani-mali di dimensione e forza maggio-ri erano destinati al traino, all’aratro e tutti i lavori in agricoltura. Sicuramen-te le pecore e le capre davano lana, carne e latte agli antichi uomini prei-storici. L’origine del formaggio, quan-do nasce il formaggio non ne abbia-mo documenti, date certe, si raccon-ta che il primo formaggio sia stato prodotto in modo casuale da pasto-ri, i quali, nei loro lunghi spostamenti per poter conservare il latte lo pone-vano in sacchi ricavati dallo stomaco degli agnelli dove vi era del caglio. Il latte continuamente mosso, rimesco-lato all’interno del sacco a contatto con il caglio formo’ la cagliata. Quan-do il pastore assetato apre il suo otre per bere con sorpresa si accorge che il latte si e’ solidificato si e’ formata la cagliata, il formaggio. Con curiosi-ta’ lo assaggia e trova questo prodot-to veramente squisito, e da qui ini-zia l’affascinante lunga storia del for-maggio, che fa del nostro paese il piu’ importante per quantita’ di formaggi prodotti e per qualita’. Pensate che il grande statista De Gaulle diceva : come si puo’ governare un paese che ha piu’ formaggi che giorni del calen-dario? Il professore corrado barberin autore “dell’atlante dei prodotti tipi-ci i formaggi” (edito da agra editrice) del 2001 censice e descrive 423 for-maggi italiani. L’Italia ha una natura ed una conformazione particolare con climi e microclimi diversi che fa si che vi siano innumerevoli formaggi. Pen-siamo alla nostra bella regione Lom-bardia che inizia a nord dalle grandi alpi innevate con pascoli a 2000-2500 metri di altezza per arrivare alle preal-pi, ai laghi, alla grande pianura ed alle marcite del po, tanti sono le condi-zioni ambientali diverse molte sono le varieta’ di formaggio prodotte. Il primo documento certo che ci parla, che ci descrive la produzione del formaggio

risale al terzo millenio a.C. E provie-ne dall’attuale Iraq ed e’ un bassorilie-vo sumerico che ci mostra una latte-ria, dove sacerdoti- casari sono inten-ti nelle lavorazioni per produrre il for-maggio. Antichi sigilli della zona della mesopotamia risalenti al 2300 a.C. Sigilli del re Etana re pastore, rap-presentano l’ aquila con il suo cari-co regale che sorvola greggi e pastori intenti alle lavorazioni del latte. La pro-duzione del formaggio sicuramente si espande nelle regioni del mediteran-neo dov’e’ presente il sale. Per pro-durre un formaggio servono 3 ingre-dienti naturali: il latte,il caglio, ed il sale. Sono i popoli dell’ antica gre-cia ad introurre il formaggio nellasto-ria dell’uomo. Il formaggio era l’ali-mento base dei contadini e dei pasto-ri di questa terra. I romani conquista-no la grecia e fanno loro le tecniche casearie di produzione, perfezionan-dole ed iniziando anche ad utilizzare il latte bovino, perche’ i greci aveva-no pascoli troppo magri ed allevavano solopecore e capre. Tracce di sostan-ze organiche riconducibili al formag-gio sono state ritrovate in una tomba

di un faraone del 2800 a.C , anche la Bibbia parla del cacio prodotto a quei tempi. Tante sono le citazioni da ricor-dare, ma sicuramente merita quella di columella che nel “ de rustica” parla e descrive in dettaglio tutte le procedu-re per produrre il formaggio e si sof-ferma sul tipo di caglio, della tempe-ratura di riscaldamento, della salatura e dell’ ambiente di stagionatura da uti-lizzare per produrre un certo formag-gio. Plinio il Vecchio “nella sua natu-

ralis historia” elenca e descrive i prin-cipali formaggi prodotti nell’ impero romano. I primi caseifici nascono nell’ eta’ imperiale, virgilio ci narra che 27 grammi di formaggio al giorno veniva-no date al legionario romano affinche’ avesse energie per combattere i bar-bari. Arrivando ai nostri tempi e’ grazie alle abbazie ed alle strutture, i conventi che ci hanno tramandato nei tempi le metodologie di lavorazione del latte e la trasformazione del formaggio.

IL PANERONEOra voglio presentarvi uno storico formaggio lombardo che ho assag-giato durante le festività natalizie. È originario del basso milanese e piu’ precisamente nella zona com-presa tra Lodi e Casalpusterlen-go e’ prodotto con latte vaccino. Si porta il latte crudo a circa 28/32°, si aggiunge il caglio liquido di vitel-lo. Coagula in 30 minuti, la rottura della cagliata si effettua in due fasi si mantiene in agitazione a 20/22°. La massa viene estratta a mezzo di tele dette “patte” e messa a spurgare per 15 minuti a 26°. Viene poi sminuzzata nelle fascere. Dopo 4 gior-ni queste vengono tolte e le forme avvolte in carta spe-ciale e sistemate in fascere di legno. Matura in 15 gior-ni in ambiente a temperatura di 8/10°. Il nome panero-ne deriva dalla “panera” che in dialetto lodigiano signi-

fica crema di latte, panna , il riferi-mento e’ alla tecnica di lavorazio-ne che prevede l’ ultilizzo di latte intero ricco di panna. In degu-stazione si presenta con una cro-sta morbida,umida liscia sottile di colore giallo tendente al rosa-to., Presente un’ occhiatura diffu-sa con occhi grandi e alveolari la pasta e’ di colore bianco morbida soffice friabile e cremosa, cola con facilita’. In bocca si presenta dolce e aromatico con la tipica sfumatu-

ra che si accentua man mano che il formaggio si affina. Il Panerone puo’ essere condito con olio sale e pepe, lo si puo accompagnare con miele amaro, con mostarda di frutta piccante, con confettura di zucca, pomodori verdi ,polenta e con l’anguilla. Segnalo il Panerone prodotto dal caseificio Carena di caselle Lurani (LO).

Lo “stress” è uno stato di conti-nua allerta ed è un fenomeno natura-le, fisiologico. Esso fa scattare, in chi lo vive, dei mecca-nismi neurochimici che rendono i sensi più ricettivi, affina-ti, pronti a valuta-re ogni situazione circostante. Sotto

questo aspetto, lo stress, acquisisce un valore vitale, di tutela. Negli ultimi anni il termine “stress” ha una valen-za negativa e viene considerato il responsabile di tutta una serie di disagi e malattie. Le ricerche del prof. Hans Selye sullo stress spiegano in quale modo può da fisio-logico diventare patologico. Le modificazioni fisiologi-che hanno portato l'individuazione di tre fasi: Reazione di allarme, Resistenza, Esaurimento. L'iniziale reazione di allarme innescata dai centri cerebrali, dà il via ad un'am-pia gamma di modificazioni, che coinvolgono l'intero organismo: aumento di adrenalina, della frequenza car-diaca, della glicemia, ecc. Nella seconda fase c'è un'ap-parente attenuazioni delle reazioni del sistema nervoso ed endocrino, come se si fosse verificato un adattamen-to all'evento stressante. In realtà, gli effetti dello stress continuano a logorare le risorse fisiologiche a disposi-zione dell'organismo e, se perdura, condurrà all'ultima fase, quella dell'esaurimento, in cui insorgono, in forma aggravata, i sintomi apparsi nella prima fase, questo por-terà alla condizione patologica. Molti medici ritengono che numerose patologie quali: ulcera, insonnia, cefa-lea, cardiopatie, siano imputabili o aggravate dell'espo-sizione a situazioni prolungate di stress. C'è dunque una catena fisiologica che porta a rispondere ai mutamenti, ai cambiamenti, agli stimoli interiori ed esterni, consen-tendo il rispetto del proprio orologio biologico: “il nostro modo di essere”. Quando questo meccanismo perfetto si altera, lo stress può trasformarsi in un motivo di disa-gio o di malattia. Il “Massaggio Antistress”, ripristina questo ritmo interno tenendo conto di due obiettivi fon-damentali: liberare il corpo e il movimento e rimettere in collegamento il mondo alto con il mondo basso. Il primo ci parla del corpo, che nelle sue forme più essenziali, richiama l'immagine di una pianta e il cervello è analo-go al seme di una pianta, il Massaggio Antistress punte-rà a liberare il corpo dalle sue corazze, affinché anche la mente possa svincolarsi. Il secondo ci parla di un'energia profonda, sottile, stimolata con il massaggio, indispen-sabile per integrare la parte razionale con quella emoti-va, creativa. Il nostro corpo è un insieme di porte e cana-li in cui scorre l'energia. Creando i presupposti corretti, l'energia scorre più facilmente. Quali sono i canali pre-senti nel nostro corpo? Prima di tutto il canale circola-torio: il sangue circola dentro di noi, svolge un percor-so che consente alla coscienza di rimanere accesa, pre-sente, poi c'è un canale più leggero: il linfatico. I cana-li più sottili sono infine il respiratorio e il nervoso, dove l'energia nervosa si fa coscienza, pensiero, idee. Il Mas-saggio Antistress tra spunto dalle parole di un Saggio: “senza peregrinare il Saggio apprende”, ciò sta ad indi-care che la conoscenza ed il benessere non dipendono dall'immersione nell'esteriorità, ma nel muoversi dolce-mente dentro sé stessi, nel ritrovare quello spazio opera-tivo, fecondo, dove ogni trasformazione è possibile, l'ha-bitat originario della coscienza.

A proposito di... Mercoledì 9 Gennaio 201319

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, for-maggi, olio extravergine. Ha col-laborato con diversi Istituti Alber-ghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inol-tre è esperto di formaggi

a cura di Damiano Domenico Palumbo

S L’origine del formaggio

di Ermanna Allevi, naturopata,

petitCHEF

Sformato di carciofi, patate e tominoPreparazione

PER 4 PERSONE3 carciofi2 patate medie2 uova1 tominoqualche rametto di timo50gr.di parmigiano30gr.di pangrattato20gr.di burro1 spicchio d'aglioqualche cucchiaio di latteolio evosale e pepe

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• Pulire i carciofi, tagliando le punte, eliminate le foglie ester-ne dure e la barba interna e divideteli in fettine molto sottili.• Mondare i gambi spelandoli e riducendoli in rondelle: mette-re tutto in acqua acidulata fino alla cottura.• In una padella mettere un filo d'olio e far rosolare lo spicchio d'aglio in camicia; tuffare i carciofi e cuocerli a fiamma bassa con un goccio di acqua calda fino a quando saranno morbidi.• Eliminare l'aglio, salare e aggiungere del timo fresco esfo-liato.• Pelare le patate, tagliarle a tocchetti e farle bollire per circa 15 minuti in acqua calda. Scolare, salare e pepare lasciando-le raffreddare.• In una terrina mescolare i carciofi cotti, le patate grossolana-mente schiacciate con una forchetta, le uova, il sale, il pepe, qualche cucchiaio di latte, 30 grammi di formaggio e del timo fresco.• Ungere la teglia con del burro e spolverizzare con del pan-grattato, mettere metà del composto livellando bene: adagiar-vi sopra le fettine di tomino e rifinire con la restante farcia, pan-grattato, 20 grammi di parmigiano e fiocchetti di burro.• Cuocere a 180 per circa 40 minuti e servire ben caldo.

Massaggio AntistressIngredienti