il rischio chimico per la salute e la sicurezza · irrilevante e/o basso ovvero superiore a...

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1 SPISAL VENETO Padova 28.11.2013 Il rischio chimico per la salute e la sicurezza Come realizzare un efficace intervento di prevenzione e vigilanza sul rischio chimico

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SPISAL VENETOPadova 28.11.2013

Il rischio chimicoper la salute e la sicurezza

Come realizzare un efficace intervento di

prevenzione e vigilanza sul rischio chimico

Gradi di vigilanzaFormale: verifica di applicazione della norma. Presenza DVR, classificazione del rischio, misure prevenzione, ASPP, ecc.

Documentale: esame del processo di valutazione e della predisposizione delle misure di prevenzione e protezione tramite i contenuti dei documenti, delle relazioni tecniche e del sopralluogo in azienda.

Di merito: verifica dei risultati della valutazione dei rischi e verifica dell’idoneità delle misure di prevenzione e protezione applicate.

1. Identificazione dei Pericoli

adempimenti del DdL

verifica

Ha determinato preliminarmente l’eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro?

� Inventario dei prodotti utilizzati.

�Raccolta delle Schede di sicurezza aggiornate.

� Fatture materiali e registro rifiuti (quantitativi).

� Esiti del sopralluogo (eventuale

verifica diretta in azienda)

INVENTARIO DELLE SOSTANZE E

DEI PREPARATI

Nome sostanza o preparato

Reparto operazione fase di lavoro

Stato fisico

Tipo di confezione

Quantità in deposito

Classificazione (Simbolo etichetta)

Indicazioni di pericolo (frasi H)

Scheda di sicurezza

Procedure di fornitura e stoccaggio

Quali agenti chimici?Comparto legno

Vernici, pitture, catalizzatori, fondi (resine naturali; oli

essiccativi vegetali; resine alchidiche, poliestere, poliuretaniche, etc. )

Diluenti e solventi (alcoli, esteri, idrocarburi aromatici, eteri, chetoni,)

Tinture, mordenti (pigmenti naturali e artificiali)

Colle, Adesivi, Mastici (formaldeide, isocianati, solventi)

Stucchi, schiume (cariche inerti, resine, )

Cere, olii essenziali

Impregnanti

Antitarlo, ignifughi,conservanti

Svernicianti

H2O2, NH4OH, NaClO, NaOH

Prodotti per la pulizia, manutenzione, ecc.

2. Valutazione del rischio chimico

adempimenti del DdL verifica

Ha valutato i rischi per la sicurezza e la salutedei lavoratori derivanti dalla presenza degli agenti chimici pericolosi e ha aggiornato il Documento di Valutazione aziendale?

� Descrizione ciclo di lavoro

� Proprietà pericolose degli agenti chimici

� Quantitativi (DLgs 334/99)

� Ipotesi di rischio (scenari)

� Livello, tipo, durata dell’esposizione

� Individuazione degli esposti

� Esiti indagini ambientali e accertamenti sanitari

Quantità e

proprietà

pericolose

informazioni comunicatedal produttore o dal fornitore

(scheda di sicurezza)

livello, tipo edurata dell’esposizione

modalità

e circostanze

di lavoro

valori limite

di esposizione professionale

o i valori limite biologici

misure preventive

e protettivesorveglianza sanitaria

il datore di lavoro determina preliminarmentela presenza di agenti chimici pericolosi e

valuta i rischi per la sicurezza e la salute

dei lavoratori prendendo in considerazione:

Valutazione del Rischio da agenti chimici

PROFILO DEL RISCHIO CHIMICO

AZIENDALEModalità d’uso, lavorazione

Quantità in uso per anno (! DLgs 334/99 RIR !)

Ipotesi di rischio (Scenari)� Agenti liberati in aria (gas vapori, nebbie, fumi, polveri) o oggetto

di possibile contatto

� Agenti derivati da attività lavorativa (es. fumi saldatura)

� Tipo di rischio (tossicologico, accidentale, incendio, esplosione)

Livello, tipo, durata dell’esposizione

Individuazione degli esposti (gruppi omogenei mansione/attività)

VLEP (SCOEL,TLV,PEL,DNEL)

Misure di prevenzione in atto

Esiti indagini ambientali e accertamenti sanitari attuali e/o pregressi (lavorazioni analoghe)

Valutazioni semplificate

Valutazioni complesse

Rischi da esposizione

Movarisch

Inforisch

Cheope

Archimede

INRS

Misurazioni ambientali secondo norme UNI EN 689:1995

Rischi da incidente

Check - list

Algoritmo all. II Guida EU

INRS

HAZOP

Alberi dei guasti

Alberi degli eventi

Metodologie di valutazione dei rischi dovuti alla presenza di agenti chimici pericolosi

Il documento di valutazioneI contenuti minimi attestanti l’avvenuta valutazione

dei rischi possono essere identificati in:Elenco sostanze e descrizione processiAgenti chimici pericolosi (SDS)Resoconti di prova di eventuali misurazioniModelli o algoritmi utilizzati e classificazione dei risultati (giustificazione, irrilevante/basso)Documentazione sulla attuazione delle misure di prevenzione e protezione generali o specifiche - comprensive delle misure di emergenza- e sulla eventuale sorveglianza sanitariaInformazione/formazione

3. Giustificazione

adempimenti del DdL

verifica

La natura e l’entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi sono tali da “giustificare” non necessaria un’ulteriore dettagliata valutazione (algoritmi o misurazioni)?

Documento di Valutazione dei Rischi:

- Natura degli agenti (stato di aggregazione, inclusione in matrice, ciclo chiuso, caratteristiche chimico fisiche)

- Entità dei rischi (Quantità esigue, operazioni brevi e sporadiche, non esposti - es. paragone ambiente domestico)

Esiti del sopralluogo(eventuale verifica diretta in azienda)

Es. Lavorazioni del legno… “giustificate” ?

Forestazione (…gas di scarico motoseghe?)

Segheria

Produzione di legna da ardere

Produzione di palletts (trattamento ignifugo, antitarlo)

Carpenteria

Produzione di elementi in legno massiccio

Curvatura del legno (rilascio H2CO?)

4. Classificazione del rischio

adempimenti del DdL verifica

L’esito della valutazione dei rischi ha portato ad una chiara classificazione in irrilevante e/o basso ovvero superiore a irrilevante e/o basso del rischio chimico per la salute e la sicurezza, a cui sono esposti i lavoratori?

- Indagini ambientali e relazioni tecniche secondo UNI EN (tox);

- stime e algoritmi (tox),

- check-list e algoritmi (inc.)

- Hazop, …(tecn.)

- DM 10/03/98 (punto 1.4.4 e all.IX)

- DLgs 81/08Tit. XI (atex)

Criteri con algoritmiRischio irrilevante per la salute:

Sostanze di bassa tossicità intrinseca:

Quantitativi esigui:

Esposizione ridotta e/o sporadica:

Processi controllati:

R22,36,38,66 …

< 0,100 Kg

< 10% del tempo di lavoro

Ciclo chiuso, aspirazione localizzata

R = P x Einal

Pericolo R 20/21/22 P = 4,5

Disponibilità < 10 Kg D = 3 Medio

Alta

Indicatore d’uso Uso controllato (airmix) U = 3 Alto

Compensazione Ventilazione localizzata C = 2 Alta

Intensità 4 - 6 ore I = 7 Alta

Distanza <1 metro d = 1

Esposizione E = I x d E = 7

RISCHIO R = P x E = 4,5x7 R = 31,5 non irrilevante

ATTIVITA’: VERNICIATURA A SPRUZZO MOBILIFICIO

Descrizione: l’addetto applica con aerografo airmix la vernice su elementi d’arredo di forma lineare utilizzando

un supporto girevole . L’operazione viene eseguita all’interno di una cabina chiusa pressurizzata (fuori polvere),

ad aspirazione obliqua che realizza velocità dell’aria media di 0,3 m/sec .

Prodotti principali utilizzati: Vernice alchidica con solvente alla nitro Xn R20/21/22

Addetto

Durata

del

prelievo

(min)

Preparati e sostanze

in produzione/uso

Classificazione

Sostanze

rilevateConc.

(mg/m3)

TLV-

TWA

(mg/m3)

C/T

Verniciatura

a spruzzo

Airmix

In Cabina

aspirante

98

Vernice poliuretanica con

solvente alla nitro

Xn R 20/21/22 38

acetone 5,13 1188 0,0043

etile acetato 10,58 1440 0,0073

MEK 5,25 590 0,0090

iso butil acetato 32,19 713 0,0451

toluene 7,33 188 0,0390

n butil

acetato

7,52 713 0,0105

etilbenzene 4,09 434 0,0094

xileni 19,48 434 0,0450

ΣΣΣΣ miscela 0,17

VERNICIATURA A SPRUZZO

MOBILIFICIO

Rischio: 17% TLV MISCELA

L’esposizione è storicamente descrittadalla concentrazione media per turno?

Si

Le condizioni di esercizio si ripetono regolarmente?

Si

L’esposizione cambia in modo non significativo nel tempo?

Esistono tipiche condizioni di esercizio diverse?

Concentrazione media nel turno per posto di lavoro OEC

Si

Si

Valutare in modo indipendente le

condizioni diverse

Procedura non applicabile

No

No

No

No

Provvedimenti per ridurre l’esposizione

Esempio di Applicazione della Procedura 689

UNI EN 689/97Valutazione di conformità:procedure per la valutazione dell’esposizione professionale

� Appendice C: procedura formale,

generalmente applicabile, non richiede

particolari valutazioni statistiche

� Appendice D: procedura statistica.

Misure ripetute su un gruppo omogeneo di esposti.

Valutazione dell'esposizione professionaleNorma UNI – EN 689/97 APPENDICE C:

PROCEDURA FORMALEa) La concentrazione rappresentativa dell’esposizione (OEC) viene divisa per il valore limite (VLEP)

I = OEC/VLE I: indice di rischio della sostanza o miscela.

b) Se l'indice per il primo turno è I ≤ 0,1, l'esposizione è minore del valore limite: esposizione accettabile.

Se inoltre si può dimostrare che tale valore rappresenta le condizioni del posto di lavoro per lunghi periodi, si possono evitare le misurazioni periodiche.

c) Se ciascun indice di almeno tre diversi turni è I ≤ 0,25, l'esposizione è minore del valore limite: esposizione accettabile.

Se inoltre si può dimostrare che tale valore rappresenta le condizioni del posto di lavoro per lunghi periodi, si possono evitare le misurazioni periodiche.

Valutazione dell'esposizione professionaleNorma UNI – EN 689/97 APPENDICE C: PROCEDURA FORMALE

d) Se gli indici di almeno tre turni differenti son o tutti I ≤1, e la media geometrica di tutte le misurazioni è ≤0,5, l'esposizione è minore del valore limite: esposizione tollerabile.Sono necessarie misure periodiche

e) Se un indice risulta I > 1, l'esposizione è maggi ore del valore limite: esposizione inaccettabile.

f) In tutti i casi che non rientrano nelle possibil ità di cui ai punti da a) a e) la procedura non porta ad alcun a decisione.

Se valgono le condizioni di cui in b), c) o d), si può concludere la valutazione dell'esposizione professionale.

Valutazione dell'esposizione professionaleNorma UNI – EN 689/97 APPENDICE C:

PROCEDURA FORMALE

Valutazione dell'esposizione professionaleNorma UNI – EN 689/97 APPENDICE D: PROCEDURA STATIST ICA

Il confronto con il VLEP deve tener conto della variabilità spazio temporale dell’accertamento con un approccio statistico per determinare la probabilità di supermento del valore limite. E’ necessario un numero più elevato di misure (almeno 6). In base alla probabilità di superamento del valore limite si possono avere tre situazioni:� situazione rossa con probabilità di superamento del valore limite

maggiore del 5%;la probabilità di superamento è troppo elevata si devono attuare provvedimenti adeguati al più presto per ridurre l’esposizione.

� situazione arancio con probabilità di superamento del valo relimite fra lo 0,1% e il 5%;l’esposizione sembra al di sotto del VLEP ma va confermata con misurazioni periodiche

� situazione verde con probabilità di superamento del valore limite inferiore allo 0,1 %. L’esposizione è ben al di sotto del VLE; non sono necessarie altre misure.

CONCLUSIONE DELLA VALUTAZIONE

DELL’ESPOSIZIONEPROFESSIONALE

a) l’esposizione supera il valore limite:identificare e rimuovere le ragioni del superamento ripetere la valutazione dell’esposizione e attuare i provvedimenti opportunib) l’esposizione è ben al di sotto del valore limite ed è probabile vi resti a lungo per stabilità delle condizioni lavorative:non sono necessarie misure periodiche; verifica regolare della valutazionec) Le conclusioni non rientrano né nella categoria a) né nella b).Si richiedono misurazioni periodiche anche se l’esposizione potrebbe essere al di sotto del valore limite

NB La valutazione dell’esposizione professionale si può considerare conclusa soltanto quando è stato redatto un resoconto del lavoro svolto

Periodicità dei campionamenti ambientali Appendice F

Esempio di schema consigliato

Se OEC ≤≤≤≤ ¼ VLEP ⇒⇒⇒⇒ l’intervallo massimo tra 2 campionamenti successivi può essere di 64 settimaneSe OEC > ¼ VLEP ma ≤≤≤≤ ½ VLEP ⇒⇒⇒⇒

l’intervallo massimo tra 2 campionamenti successivi deve essere di 32 settimaneSe OEC > ½ VLEP ma ≤≤≤≤ VLEP ⇒⇒⇒⇒ l’intervallo massimo tra 2 campionamenti successivi deve essere di 16 settimaneSe l’esposizione supera il limite prefissato è necessario identificare la causa e attivare le appropriate misure per ridurre il rischio

E’ ragionevole e praticabile indicare la soglia al di sotto della quale classificare il RISCHIO IRRILEVANTE per inalazione quando sono verificate le seguenti condizioni

Procedura formale

�l’indice di esposizione (I=C/VLE) inferiore ad 1/10.

�Gli indici di esposizione (I=C/VLE) su rilevazioni effettuate in tre diversi turni di lavoro e nella medesima postazione di lavoro, risultino tutti inferiori ad 1/4.

Procedura statistica

�situazione verde con probabilità di superamento del valore limite inferiore allo 0,1 %.

Comitato Consultivo art. 232 (art. 72 - 2002)

RISCHIO DA ESPOSIZIONE Classificazione del rischio per confronto

con il VLE (TLV)

Resoconto sul monitoraggio

il nome della persona/e o le istituzioni che eseguono la valutazione e le misurazioni;

il nome delle sostanze prese in esame;

il nome e l’indirizzo dell'azienda;

la descrizione dei fattori relativi al posto di lavoro comprese le condizioni di lavoro durante le misurazioni;

lo scopo della procedura di misurazione;

il metodo e la procedura di misurazione;

i tempi previsti (data, inizio e fine del campionamento);

le concentrazioni di esposizione professionale personale giornaliera;

tutti gli eventi o fattori che possono influenzare sensibilmente i risultati;

i dettagli della eventuale garanzia di qualità;

il risultato del confronto con il valore limite.

LR = LPO x LE x LC

LR: livello di rischio

LPO: livello di pericolosità oggettiva

LIVELLO DI RISCHIO

LR SIGNIFICATO

1 40-20

Migliorare per quanto possibile. Occorrono verifiche periodiche per garantire che l’efficacia delle misure attuali venga mantenuta.

2 120-50 Stabilire misure di riduzione del rischio e instaurarle in un periodo determinato.

3 500-150 Correggere e adottare misure di controllo a breve termine.

4 4000-600 Situazione che richiede una correzione urgente.

LE: livello di esposizione

LC: livello delle conseguenze

METODOLOGIA SEMPLIFICATA PER LAVALUTAZIONE DEI RISCHI DI INCIDENTE

5. Misure generali di prevenzione

adempimenti del DdL

verifica

Sono state applicati le misure ed i principi generali per la prevenzione dei rischi previsti

dall’art. 224?

Documento di valutazione dei rischi:

-lay-out, separazioni, aspirazioni

- mansionario, orari, turnazioni

-procedure accesso aree pericolose

-manuale d’uso attrezzature DPR 459/96 e UNI-EN 626/1, 626/2

-procedure e registri manutenzione

-servizi igienico assistenziali

-istruzioni operative e disposizioni di igiene generale

Misure generali di prevenzione

Progettazione e organizzazione dei sistemi di lavoro

Eliminazione o adeguamento delle operazioni in cui, pur non essendo necessario, può esservi un contatto con agenti chimici pericolosi.

Fornitura di attrezzature idonee e procedure di manutenzione sicure.

Stabilire i requisiti che devono possedere le attrezzature di lavoro prima del loro acquisto e protocollare gli interventi di manutenzione

Riduzione al minimo del numero degli esposti o che possono essere esposti

Limitazione dell’accesso a determinate zone, per impedire l’esposizione inutile dei lavoratori di altre postazioni di lavoro.

Separazione fisica delle zone per l’effettuazione di certe operazioni

Misure generali di prevenzioneRiduzione al minimo della durata e intensità dell’esposizione

Prevedere una ventilazione sufficiente dei locali

Adeguare le variabili del processo senza ridurre il rendimento

Misure di igiene adeguate

Allestimento di zone per mangiare e per fumatori

Riduzione delle quantità di agenti chimici, al minimo necessario

Uso sul luogo di lavoro di contenitori a bassa capacità e immagazzinamento dei contenitori ad alta capacità in aree specifiche

Procedure di lavoro idonee,

Istruzioni scritte per descrivendo passo passo di cui tenere conto

Supervisione della corretta istruzioni scritte

7. Riscontro di rischio

superiore a irrilevanteadempimenti

del DdL verifica

Nel documento di valutazione dei rischi sono indicate le misure specificheadottate dal Ddl (art.225 c.1)?

Documento di valutazione dei rischi

Raccolta SDS e ST prodotti

Informative attrezzature (certificazioni, marcature, manuali) e processi (confinamento, automazione)

Registri impianti di aspirazione (parametri di collaudo, verifiche periodiche, manutenzione)

Procedure di fornitura, di travaso, di stoccaggio, di prelievo e di utilizzo (sez. 6, 7)

Procedure per emergenze e mitigazione dei danni dovuti ad incidenti (sez. 5, 6). Esercitazioni.

Elenchi DPI rispondenti alla SDS (sez. 8.2.2)

Lettera incarico a MC

Sopralluogo

Misure specifiche di prevenzionePriorità Obiettivo Ambito di applicazione

Agente chimico

Processo o impianto

Luogo di lavoro

Metodo di lavoro

1Eliminazione del rischio

Sostituzione totale dello agente chimico

Modifica processo

Utilizzo attrezzature sicure

Pulizia

Manutenzione

Ritmi di lavoro

Automazione

2

Riduzione/ Controllo del rischio

Sostituzione parziale agente

Cambiamento di forma o di stato fisico

Processo chiuso

Estrazione localizzata

Stoccaggio contenuto di compatibili

Segregazione reparti sporchi

Ventilazione per diluizione

Prevenzione incendi

Manipolazione sicura

Trasporto interno sicuro

3

Protezione del lavoratore

Unità lavaocchi e docce

Protezione antincendio

Prevenzione e protezione da esplosioni

DPI per protezione respiratoria, dermica od oculare

Riscontro di rischio superiore a irrilevante

8. Misurazioni periodiche

adempimenti del DdL

verifica

Sono state effettuate le misurazioni periodichedell’agente chimico secondo i criteri e i metodi indicati nell’allegato XLI?

Documento di valutazione dei rischi

Relazioni tecniche di monitoraggio

Descrizione dei fattori

Notifica in caso di superamento VLEP

Esiti della verifica del rispetto del VLEP con mezzi alternativi.

Monitoraggio biologico (cute)

I mezzi alternativi alle misurazioni finalizzate alla verifica del rispetto dei VLEP

Per esempio:misurazioni in continuo o periodiche di velocitàdell’aria in condotti per la verifica di efficienza di un impianto di ventilazione;misure relative ad impianti o lavorazioni a ciclo chiuso che garantiscano il mantenimento di tale caratteristica;mantenimento di temperature nei cicli lavorativi in diretto collegamento con le esposizioni; procedure di lavoro che permettano di mantenere sotto controllo i livelli di esposizione (check-list dei requisiti).

* Fonte: Comitato 9 Commissione consultiva

Verifica dell’efficacia e dell’efficienza delle misure di prevenzione per le lavorazioni di verniciatura

1. Sono stati scelti, in base all'esame delle schede di sicurezza, prodotti vernicianti, solventi e collanti a bassa tossicità ?

SI NO

2. La verniciatura a spruzzo se può comportare una indebita esposizione a rischio di altri lavoratori, è separata dalle altre lavorazioni ?

SI NO

3. Le operazioni di verniciatura sono attrezzate con impianto di aspirazione localizzata ? (Cabina aspirante)

SI NO

4. La preparazione delle vernici e la pulizia degli utensili di verniciatura viene effettuata in apposito sito aspirato o nell’area di influenza della cabina di verniciatura?

SI NO

5. I requisiti della cabina di verniciatura (velocità di cattura, direzione del flusso d’aria, geometria, supporto girevole del pezzo, ecc.) garantiscono l'efficacia dell'aspirazione?

SI NO

6. Vengono praticate periodiche manutenzioni e controlli degli impianti di aspirazione, integrati eventualmente da misure della velocità di cattura (Addetto incaricato, predisposizione di procedure, Registro d’impianto)?

SI NO

7. Vengono utilizzati sistemi di spruzzatura della vernice ad alto rendimento ditrasferimento della vernice ?

SI NO

8. L'aria estratta dagli impianti di aspirazione localizzata viene compensata con ariapulita di pari volume? (immessa forzatamente se l’aspirazione localizzata comporta unricambio superiore a 3 volumi ora)

SI NO

9. L’essiccazione dei pezzi verniciati viene effettuata in un sito igienicamente idoneo(locale separato ed opportunamente aspirato, tunnel, ecc.)?

SI NO

10. I recipienti con vernici, colle e solventi vengono portati nei locali di lavoro neiquantitativi strettamente necessari all’uso quotidiano e vengono tenuti ben chiusi ecorrettamente etichettati?

SI NO

Qualora la Valutazione dei Rischi dimostri che il rischio sia:

• basso per la sicurezza e irrilevante per la salute, non si applicano Artt. 225, 226, 229 e 230

• non basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute, si applicano Artt. 225 226 229 e 230

• non basso per la sicurezza ma irrilevante per la salute si applicano Artt. 225, 226,

• basso per la sicurezza, ma non irrilevante per la salute, si applicano Artt. 225, 229 e 230.

Combinato disposto art. 224 co.2 e art. 229 co.1 DLgs 81/08

9. Informazione dei RLS

adempimenti del DdL

verifica

Se disponibili i dati delle misurazioni degli agenti chimici (oppure gli esiti degli algoritmi) sono resi noti ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza?

Documento di valutazione dei rischi

Relazione tecnica

Esito della verifica con algoritmi

Formalizzazione della comunicazione agli RLS

Firma sul Rapporto di prova

Verbale della riunione periodica

Notifica in caso di superamento VLEP

10. Incidenti ed emergenze

adempimenti del DdL verifica

Il Ddl ha predisposto le particolari disposizioni in caso di incidenti o di emergenzeadeguando lo specifico piano di cui all’art. 5 DM 10.03.1998 (piano d’emergenza)?

- Corrispondenza con i contenuti del l’allegato VIII del DM

- Consegne per: spandimento, reazione fuggitiva, anomalia d’impianto,

- Esercitazioni di sicurezza

- Misure di pronto soccorso (docce)

- Indumenti e DPI per operare in emergenza

- Sistemi di allarme e di comunicazione per segnalare l’incidente

- Informazioni per l’intervento in emergenza dei servizi competenti

11. Sorveglianza sanitariaadempimenti del

DdL verifica

Viene effettuata la sorveglianza sanitaria relativamente agli agenti chimici?

Lettera incarico MC

Protocollo accertamenti

Relazioni sanitarie

Se la periodicità della sorveglianza sanitaria è diversa da quella annuale il MC ha indicato le motivazioni nel DVR e le ha reso note all’RLS?

DVR

Relazione sopralluogo MC

Verbale incontro periodico

Gli esiti del monitoraggio biologico sono contenuti in forma anonima nel DVR?

DVR

Verbale incontro periodico

Cartelle sanitarie

VERIFICA DI UN IMPIANTO DI ASPIRAZIONE

Verifica criteri di progettazione

Verifica con traccianti

Schema quotato impianto

Misura sezione condotto

Misura sezione cappa

Misura velocità condotto

Misura velocità cappa

Condizioni ambientali

Durata emissione

Distanza operatore

Tipo inquinante

Velocità emissione

Geometria sorgente

Forma organo captazione

Velocità cattura necessaria

Adozione criteri sperimentati

Calcolo portata teorica Qt

start

Calcolo portata reale Qr

VERIFICA DI UN IMPIANTO DI ASPIRAZIONE

Qr≥≥≥≥Qt

Portata insufficiente

Interventi di modifica

NO

SI