il salto quantico in medicina quantico.pdfil salto quantico in medicina 5 particolare e per quel...

263
Il salto quantico in medicina 1

Upload: others

Post on 02-Oct-2020

4 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

1

Page 2: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

2

Ai miei tre figli, Daniele, Alessandro, Matteo.

Page 3: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

3

Ai miei tre figli, Daniele, Alessandro, Matteo.

L ’ u o m o

v i s t o d a l p u n t o d i v i s t a b i o f i s i c o

c o n t r a p p o s t o a l b i o c h i m i c o

e i n t e g r a z i o n e d e l l e d u e v i s i o n i

p e r u n a m a g g i o r e c o m p r e n s i o n e d i

c o m e f u n z i o n i a m o

a n c h e i n r a p p o r t o a l l ’ a m b i e n t e

i n c u i v i v i a m o

e c o n c u i i n t e r r e a g i a m o

“ L a v e r i t a ’ a s s o l u t a n o n e s i s t e …

Il salto quantico in

medicina 2010

La verità assoluta non esiste….

E’ vero tutto….

Ma è vero anche il contrario di tutto…

OVVERO NON E’ VERO NULLA

Tiziano Gastaldi

Page 4: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

4

Queste righe redatte nel modo col quale ho sempre affrontato gli argomenti che mi interessavano, apparentemente casuale ma determinato da tutto ciò che poteva interessare il discorso che ho sempre avuto in testa e che volevo chiarire a tutti i costi e renderlo comprensibile agli altri, sapendo di partire per un’impresa quasi impossibile visto il mio modo di relazionarmi con i problemi, costituiscono “lo sgabuzzino” dove ho provato a fare ordine, dopo aver raccolto disordinatamente gli appunti che mi sentivo in dovere di tenere, quando mi chiedevano di andare a cercare di spiegare ai colleghi, in giro per l’Italia, ciò che stava avvenendo, con i macchinari che venivano presentati, e dando anche una spiegazione scientifica dei risultati che potevano facilmente essere verificati anche su pazienti particolarmente impegnativi, ma che avrebbero dovuto essere attesi dopo un certo periodo di applicazioni effettuate secondo criteri particolari, completamenti diversi da quelli cui è uso il medico tradizionale, e anche il non tradizionale. Nel frattempo, conoscendo la classe medica e il suo modo di relazionarsi con un certo tipo di novità, sapendo che l’impatto di quello che potevo loro raccontare avrebbe dato la stessa impressione di ciò che racconta un venditore di tappeti persiani fatti in Cina, avevo cercato, e cerco tuttora, di rintracciare tutto ciò che è stato scritto provato e verificato, da illustri scienziati che hanno dedicato la loro opera a questi argomenti, per poterlo invocare quale alleato da contrapporre all’indifferenza degli ascoltatori che avrebbero dovuto essere distolti dal loro stato di presunta sapienza, per essere trasportati in un nuovo livello dove avrebbero potuto anche sentirsi completamente “vergini”. Se si fosse scatenato anche un minimo dubbio con successivo interesse, l’argomento che si affronta è forse uno dei più interessanti e vasti. Con una nuova voglia di cercare di capire nuovi livelli dell’universo e di ciò che lo compone, e quindi anche l’uomo, si possono avere nuove risposte e molte certezze possono ritornare incerte, mentre fatti accettati per “fede” possono avere una spiegazione scientifica. La storia dell’umanità dovrebbe insegnarci che spesso l’apparenza inganna e che i nostri sensi visibili e invisibili danno a ognuno di noi un’immagine dell’esistente che è singolare e sempre diversa da quella che percepisce il nostro vicino, non fosse altro che per il diverso angolo di visuale. Ma per fortuna non è solo quello. Lo scibile umano è arrivato a livelli tali che difficilmente si ritrova oggi chi si dedica all’universale, mentre tutti di dedicano alla specializzazione pensando che questa sia la soluzione, o che sia la soluzione più facile in quanto possedere una visione globale diventa compito arduo dovendosi affrontare un numero tale di argomenti e talmente distanti apparentemente gli uni dagli altri che l’impresa di affrontarla assume l’aspetto dell’impossibile o del “troppo impegnativo”. Purtroppo all’universale vi si dedicano dei personaggi presuntuosi e irresponsabili che, trovando “terreno fertile” e soprattutto “libero”, lo fanno loro senza avere la minima cognizione scientifica e delegando i vari particolari che trovano sul loro percorso, ai vari specialisti che, correttamente, danno la loro spiegazione perfettamente adattabile a quel

P r e f a z i o n e

Page 5: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

5

particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza” è diventato una delle cose più rare, e ancora più raro è trovare “lungimiranza onesta” e “lungimiranza finalizzata al benessere comune”. Compito dell’uomo, se vogliamo dare un qualsiasi significato alla vita, è di cercare le strade migliori per offrire nuovi orizzonti e nuove opportunità all’umanità, per vivere una migliore qualità di vita, senza condizionare il futuro delle generazioni a venire, a partire dai nostri figli e nostri nipoti, ma anche ai loro discendenti. Oggi sarebbe, a mio microscopico giudizio, preferibile eliminare in modo definitivo il concetto di malattia, che è un’entità astratta se avulsa dal contesto del singolo essere umano dove si manifesta, e che la trasforma in qualcosa di unico, personale e diverso, rispetto alla stessa “malattia” in un altro soggetto. Codificare e schematizzare “la malattia” sono concetti da superare, come è da superare il concetto di curare le malattie, sostituendolo col concetto di curare la persona. Con questo criterio diventa più logico analizzare la condizione e le reazioni dell’essere umano inserito nell’ambiente esterno, e con “dentro di sé” un altro infinito ambiente in cui vivono miliardi e miliardi di esseri, e in questo livello, la figura dello “specialista” diventa subordinata alla figura del coordinatore necessario per “mettere insieme” tutti i dati specialistici ,dei vari particolari diversi anche come funzionamento. Durante questo percorso mi scapparono frasi storiche inizialmente ritenute offensive, ma che avevano unicamente lo scopo di provocare come ad esempio “Lo specialista è colui che sa tutto di nulla, il generalista è colui che sa nulla di tutto”, oppure “quando finalmente riesci a capire una cosa, questa è già cambiata e devi capirla di nuovo”. Tutto ció che è qui raccolto, deriva dagli appunti delle mie esperienze professionali di medico di medicina generale, attività esercitata in ambienti differenti in Italia ed in Svizzera per oltre 27 anni, di medico specialista in Reumatologia, attività esercitata per 23 anni, di Ortopedico, specialità che non ho mai conseguito perché “ai miei tempi” esisteva un tirocinio abilitante, dopo in quale potevi essere assunto come assistente, e guadagnarti poi sul campo il titolo dopo 5 anni di attività, cosa che non riuscii a ultimare in quanto entrai in conflitto col mio Primario che assunse nel medesimo reparto il proprio figlio in barba alla normativa, sacrificando me, figlio di una infermiera e di un operaio dell’italsider. Non conseguii la specialità in Ortopedia perché lo stesso mio Primario era inviso al direttore della scuola di specialità di Genova e quindi per evitare problemi, che ebbi egualmente, scelsi una branca affine e complementare. Tornando allo scopo di queste righe, devo dire che se fossi stato esclusivamente un chirurgo, giammai mi sarei posto determinate questioni, e avrei sicuramente continuato a pensare al bisturi, alle protesi, ai menischi, alle sintesi, alle osteotomie, alle artroscopie,e a tutto ciò di cui si occupa l’Ortopedico, che dedica sicuramente molto meno tempo alla terapia farmacologia e sicuramente nessun tempo ai rapporti del paziente con l’ambiente; viceversa, come specialista reumatologo, ma ancora di più come generalista, ero arrivato ad un punto della mia carriera professionale, quando la maggior parte dei colleghi è impegnato a pensare a come mettersi da parte una cospicua pensione da poter vivere serenamente la propria vecchiaia, potendo finalmente fare qualche cosa di piacevole, dopo una vita dedicata alla professione, che ebbi una ulteriore “crisi mistica”.

Page 6: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

6

Buona parte di colpa nella genesi di questo periodo di “riverifica” è da attribuirsi al mio coinvolgimento in un divorzio devastante, con due figli piccoli che ho perso come padre, anche se non ero molto distante da loro, al punto di farmi rivivere esaminare, e rimettere in discussione, tutta l’essenza della società e della politica, e soprattutto le “convenzioni” su cui tutto il “sistema vita” e organizzazione sociale si reggeva. Non a caso ho utilizzato il passato, perché quello che vediamo oggi ci sta mostrando delle oscillazioni enormi del sistema che, se non adeguatamente puntellato, rischia di cadere fragorosamente, travolgendo tutto e tutti, al pari dei terremoti che stanno distruggendo porzioni sempre più importanti del mondo, decimando alcuni popoli della terra. In questa visione “apocalittica”, più e più volte ho invocato un “novello diluvio” che spazzasse “gli irresponsabili” e i “parassiti”, non certamente gli innocenti, ma subito dopo, pentito per aver pensato quella semplice e facile “non soluzione”, mi sono dedicato a cercare di rimettere in moto il pensiero cercando di liberarlo dagli antiche retaggi e di isolarlo dalla contaminazione di pensieri già pensati come indiscutibili. L’ambito a me più congeniale per trovare il mio “cogito ergo sum” non poteva essere che la mia professione di medico, revisionando in maniera critica, scientifica e meno statistica, ciò che viene utilizzato nella pratica quotidiana, per gestire il paziente, dalle patologie più comuni, alle più complesse. Da una parte, non si può che riscontrare il fallimento della politica con l’inadeguatezza dei politici, in assenza di una classe intellettuale e mancanza totale di nuovi filosofi ispiranti nuovi modelli, con volontà e programmi politici che non rispondono per nulla ai bisogni dei popoli e dell’ambiente, di cui dovrebbe, la politica con i suoi rappresentanti, rappresentare la volontà, non facendolo per nulla, anzi, rappresentando la volontà di chi, detenendo il potere, pensa di essere l’unica realtà, l’unico particolare del sistema, degno di stabilire le regole universali, con esito finale di produzione di norme e meccanismi funzionali per quel particolare che, diventando prevalente, sta distruggendo il sistema che lo contiene e che, alla fine distruggerà anche se stesso. Dall’altra parte, come medico, come specialista e conoscitore del sistema essendone parte integrante mi rendevo sempre più conto del superamento dei metodi di ricerca e valutazione in campo sanitario, e soprattutto che, l’evoluzione dell’industria farmaceutica sta portando verso eccessi esasperati che non tengono conto di regole fondamentali a partire dal “Primum non nocere” Ippocratico memento che non fa parte del giuramento di Ippocrate, che sarebbe giusto ricordare ai non medici, ma soprattutto ai medici. Per motivi logistici non ho mai prestato quel giuramento, chiesi successivamente al mio ordine di Alessandria di poterlo pronunciare assieme ai colleghi neolaureati, ma questa mia richiesta non venne mai esaudita, e oggi penso di essere l’unico medico a non averlo trasgredito solo per il fatto di non averlo mai sottoscritto. Questo è il giuramento antico: “Io Giuro su Apollo medico e Asclepio e Igeia e Panacea e su tutti gli dei e le dee prendendoli a miei testimoni che porterò a compimento secondo il mio potere ed il mio giudizio questo giuramento e questo impegno scritto: di ritenere colui che mi ha insegnato quest'arte alla pari dei miei genitori e di avere con lui comunanza di vita e nelle sue necessità di fargli da parte del mio; e che la stirpe sua giudicherò alla pari di fratelli in linea maschile e che insegnerò loro

Page 7: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

7

quest'arte nel caso vogliano istruirvisi senza onorario e impegno scritto, e dei precetti e lezioni e di tutto il resto dell'istruzione di farne parte ai figli miei e a quelli di chi mi ha insegnato e agli studenti che si sono impegnati per scritto ed hanno giurato secondo l'uso medico, ma a nessun'altro. Farò uso delle misure dietetiche per il giovamento dei pazienti secondo il mio potere ed il mio giudizio e mi asterrò da nocumento e ingiustizia. E non darò neppure un farmaco mortale a nessuno per quanto richiesto nè proporrò un tal consiglio; ed ugualmente neppure darò ad una donna un pessario abortivo. Ma pura e pia conserverò la mia vita e la mia arte. E non procederò ad incisioni neppure su chi ha il mal di pietra (calcoli – operarli significava condannarli a morte certa), ma lascerò questo intervento agli operatori. In quante case io entri mai, vi giungerò per il giovamento dei pazienti tenendomi fuori da ogni ingiustizia volontaria e da ogni altro guasto, particolarmente da atti sessuali sulle persone si di donne che di uomini, sia liberi che schiavi. Quel che io nel corso della cura o anche a prescindere dalla cura o veda o senta della vita degli uomini, che non bisogna in ogni caso andar fuori a raccontare, lo tacerò ritenendo che in tali cose si sia tenuti al segreto. Portando dunque a compimento questo giuramento e non violandolo mi sia dato di avere il frutto della vita e dell'arte, famoso presso tutti gli uomini per sempre nel tempo, ma trasgredendolo e spergiurando, il contrario di ciò. E questo il giuramento moderno: Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, GIURO: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della categoria; di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai

Page 8: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

8

sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato. Sia nel vecchio che nel nuovo giuramento, sono contenute proposizioni che sono evidentemente violate quotidianamente; ma che senso ha prestare questo giuramento in base alle condizioni di lavoro attuali e in base ai metodi di ricerca medica attuali? Per fortuna non ho prestato tale giuramento perché esercitando come medico, seguendo gli iter imposti, la trasgressione diventa automatica. Perché questo giuramento non è imposto anche a chi decide come i medici devono lavorare? O forse è implicito in questo giuramento che siano i “MEDICI” gli unici competenti in ambito medico? I politici e “gli altri” decidono quanto investire in medicina, ma dopo devono lasciare lo spazio esclusivamente ai medici e anche i giudici non possono e non devono giudicare i medici che possono essere a giusta ragione giudicati solo da medici. I giudici, dopo la condanna medica, per atti medici, possono giudicare quale sia la pena da infliggere. Non è questione di proteggere una casta che casta non è, ma di proteggere il cittadino e la medicina dagli assalti dei commercianti che speculano su tutto con un unico motto “vendere anche l’inutile a chi non ne ha bisogno per fare profitto”. Avevo da sempre avuto bisogno di risposte precise sul perché e sul per come di ogni cosa, e quando le risposte non erano logiche o giustificabili scientificamente, non ero mai soddisfatto e non riuscivo a seguire le indicazioni. Non mi sono mai accontentato del “è così perché è così!”. Nulla per fede, ritenendo la fede utile, ma non sostitutiva della scienza. Se c’è una spiegazione scientifica, questa non deve essere messa in discussione dalla fede, che deve rivedere in quel caso alcuni suoi dogmi che magari sono diventati dogmi per imporre abitudini di vita onde garantire comportamenti più salutari. Un esempio è l’aver dichiarato le mucche animali sacri in una zona dove mangiare la carne di mucca poteva esporre a contagi di malattie parassitarie. Come fai a dire ad un indiano che muore di fame di non mangiare la carne di Mucca? Rendi la mucca animale sacro e il povero e denutrito indiano muore di fame ma non mangia la mucca. Di esempi del genere ce ne sono tantissimi, e i dieci comandamenti sono esemplari. Se tutti coloro che vanno in Chiesa la domenica rispettassero quelle semplici 10 regole, tutto il mondo vivrebbe meglio, ci sarebbe più giustizia, ci sarebbe meno dolore e sofferenza, e la famiglia sarebbe ancora un valore su cui, sempre a mio microscopico giudizio, fondare una reale società civile. Io non volevo essere iscritto a medicina, ma ad ingegneria. Mia madre , strumentista del reparto di ortopedia, mentre ero ingessato sino al collo per una frattura vertebrale per un incidente motociclistico, passione che mi trascino addosso ancora tutt’oggi, andando a

Page 9: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

9

Genova con un mio carissimo amico, Luigi, morto a Cuba per rottura dell’osso del collo dopo un tuffo nell’oceano, mi iscrisse a medicina, dicendomi che ad ingegneria c’erano troppi iscritti. Quell’anno fu il boom degli iscritti a medicina, da non trovare posto durante le lezioni, che io tra l’altro iniziai a frequentare oltre sei mesi dopo, visto la mia impossibilitata presenza per causa di forza maggiore. Rimanendo ricoverato per oltre 1 mese in quel reparto, in una cameretta da privilegiato, conobbi moltissimi atleti famosi e così iniziò ad arridermi anche l’idea di fare l’ortopedico, vista la sala operatoria che era molto simile ad una officina e la sala gessi che sembrava un atelier da stuccatore. Tra mille e mille difficoltà, soprattutto con chimica e biochimica che detestavo in maniera preminente, riuscii a completare l’intero corso di laurea di 6 anni in nove anni, ma col record degli esami sostenuti l’ultimo anno. Se il mio voto di laurea fosse dipeso dagli esami dell’ultimo anno avrei tranquillamente raggiunto il classico 110 e lode, con una tesi sperimentale tra l’altro, ma i voti dei primi anni, trascinavano la mia media ampiamente al di sotto del 100. Mi rifeci con l’esame di stato prendendo il massimo e mettendo anche in difficoltà uno dei professori che mi interrogò facendomi una domanda trabocchetto in Ortopedia, argomento che andava a cercare per mettere in difficoltà i neo medici, sapendo che era un argomento ostico a tutti. Mi chiese se sapevo cosa era la sindrome di Morton, ed io candidamente gli risposi con un’altra domanda “quale intende? Tipo 1° o tipo 2°?”, a questa mia risposta tutti i professori che stavano interrogando gli altri medici si fermarono per vedere cosa sarebbe accaduto da li in avanti, ma non accadde nulla e venne così positivamente terminato il mio esame di abilitazione. Mi chiese poi, vedendo da dove arrivavo, se conoscevo il mio futuro Primario, e dicendogli che frequentavo l’ospedale della mia città da qualche anno, mi disse di salutargli il Professore e si rasserenò. Un’altra esperienza della mia vita che mi ha poi spinto verso la medicina quantica, è un passatempo che ho coltivato da sempre: la radioricetrasmissione. La mia prima radio trasmittente mi venne imprestata da un mio compagno di scuola, era un mattoncino da 1 watt due canali, e ci parlavamo da casa a casa. Successivamente mi venne regalata da mio zio Peppino, personaggio che ebbe una vita sfortunatissima, con un tragico epilogo, persona buonissima, di una bontà esagerata, di cui molti approfittarono, una radio tokai con potenza di 5 watt e 23 canali quarzati. Con quella apparecchiatura, un giorno riuscii a parlare col Brasile dal terrazzo della mia casa, con una piccola antenna dipolo che mi ero costruito. Mangiava le pile come se fossero cioccolatini. Fu da quelle esperienze che capii l’importanza del mezzo di trasmissione e delle antenne. Mi dedicai allo studio degli aeriali e dei materiali e come svago, dalla radiotrasmissione pura e semplice si passò alla costruzione delle antenne e collegamenti effettuati solo usando ciò che facevo artigianalmente. A quei tempi non c’era né computer né cellulare e poter parlare con persone dall’altra parte del mondo in tempo reale, senza alcun filo che ci collegasse, era affascinante. Chi si occupa di trasmissioni radio sa benissimo che la cosa più importante non è l’apparecchiatura trasmittente, ma l’antenna che ha il compito di riuscire a captare e a far

Page 10: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

10

captare i segnali. “La radio da un dollaro e l’antenna da cento dollari”, cosí dicevano gli americani che poi si compravano radio da diecimila dollari e altrettante smisurate antenne. Le mie antenne costavano solo molto e molto tempo di prove e di esperimenti, avendo anche a disposizione la strumentazione che è necessaria per rendere visibili e per misurare i campi elettromagnetici, la loro frequenza, le onde stazionarie delle antenne; si potevano anche vedere, col tramite degli strumenti, i vari lobi di irradiazione delle antenne. Utilizzando anche frequenze allora proibite, avendo esercitato per anni l’attività di pirata dell’aria, senza mai fare del male a nessuno, anzi utilizzando anche quelle comunicazioni per dare assistenza medica ad amici in altre parti del mondo, avevo anche esaudito un mio sogno: costruire una antenna cubica di otto elementi per la frequenza dei 27 Mhz ovvero 11 metri. Quando misi l’antenna sul tetto, del paese vicino al Monte Rosa, dove ero medico condotto e dove tutti tolleravano le mie antenne e i miei disturbi nelle loro televisioni, l’antenna sembrava un grande ombrello sotto il quale si nascondeva la minuscola casa. Non la tenni su molto perché il motore che doveva girarla era piccolo e si ruppe nel giro di poco, ed inoltre non era logico usare un tale mostro per le piccole necessità, ma l’esperimento ne valse la pena. Ognuno degli otto quadrati che la costituiva aveva un perimetro variante da 10 a 12 metri e mezzo, e la distanza di ogni quadrato dall’altro variava da 1 metro e venti a 2 metri e 80 cm. Questo per rendersi conto delle misure. Con questi antecedenti e con l’esperienza maturata nel campo dei segnali elettromagnetici, mi fu facile entrare da subito nell’ordine di idee della comunicazione cellulare, soprattutto immaginando la struttura elicoidale del DNA che assomigliava tantissimo ad una antenna denominata “trombone”. Immaginando che le cellule comunicassero tra di loro con segnali magnetici, anche la chimica adesso poteva avere un senso. In fondo la pila che genera energia, viene prodotta da composti chimici opportunamente mescolati. Ho sempre detestato la chimica, assurda, tutta da imparare e memoria, nulla da capire…. Solo da studiare…. E il troppo studio consuma il cervello…. Meglio allenarlo a capire… difatti lo risparmiai molto durante i nove anni del corso di laurea, ma tutto quello che mi entrava e mi rimaneva era stato metabolizzato e anche capito e non studiato semplicemente. Proseguendo il percorso, annoiato dalla routine, cercai di arrivare alle posizioni massime nel campo della medicina generale; seguiti tutti i corsi che c’erano, feci tutto quello che un medico di medicina generale puó fare per crescere professionalmente e sindacalmente. Venni inserito negli elenchi regionali del Piemonte, dapprima come medico animatore di formazione e tutor, poi come docente in medicina generale e poi come valutatore dei neolaureati in medicina qualora avessero voluto dedicarsi alla specialità di medicina generale. A livello sindacale venni eletto nel comitato centrale dello SNAMI e a livello scientifico assunsi alcune cariche all’interno della SNAMID del Piemonte e di Alessandria e ottenni l’accredito al ministero della salute come provider per organizzare i corsi ECM allestendone parecchi definiti anche di notevole interesse scientifico. Lavorai tutto da solo perché avevo inizialmente pochi iscritti sia al sindacato che alla societá scientifica nella mia ASL, ma poi questi crebbero e i corsi ECM che la “nostra”

Page 11: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

11

associazione scientifica organizzava erano frequentatissimi. L’ASBIMEN accademia per lo studio della Biorisonanza Magnetica Pulsante e Medicine Naturali mi chiamò per far parte della direzione scientifica e venni inviato in parecchi centri, compresa universitá e ospedali a tenere relazioni e lezioni inerenti al tema “biorisonanza” e a mostrare le applicazioni pratiche degli strumenti disponibili. Tra le altre strutture, ricordo l’IST di Milano, Istituto Scientifico Tumori, dove la metodologia venne applicata in pazienti terminali affetti da forme diverse di cancro, per poter intervenire sul dolore e ridurre l’utilizzo di morfina, ridando ancora la possibilità di vita di relazione a pazienti gravissimi. Presentai anche un lavoro documentato radiologicamente, di una paziente affetta da mesotelioma pleurico avanzato, stabilizzato radiologicamente dopo 8 mesi di terapia con la biorisonanza, ma soprattutto nettamente migliorata clinicamente. La paziente però, decedette, quando ad un successivo controllo, trovandola migliorata, i colleghi oncologi decisero di sottoporla a chemioterapia, una nuova tipologia di farmaco, specifica per tumori intestinali, ma che sarebbe stata molto adatta a lei. L’exitus avvenne per complicanze cardiache dopo la prima applicazione. Inizialmente, non le venne proposta nessuna terapia, per la gravità del quadro, con il riscontro di una cotenna pleurica di oltre 8 cm di spessore. Solo dopo il sopravvenuto miglioramento clinico questa ulteriore terapia venne proposta. La mia soddisfazione, nonostante il dolore della perdita, visto che conoscevo molto bene la paziente ed i suoi famigliari, fu anche di aver permesso ancora alcuni mesi di vita serena e con gioia di vivere ad una paziente che era stata condannata da un severo giudizio iniziale: il tumore è talmente avanzato che è inutile fare terapie di fondo, che però dopo vennero fatte. In quel periodo ero in ferie per cui non ebbi la possibilità di esprimere giudizi circa le nuove decisioni. Venni a conoscenza del fatto solo dopo l’applicazione del ciclo chemioterapico quando insorsero repentini gli effetti collaterali. Ricordo però con affetto la telefonata del di lei marito che, dopo alcuni mesi di applicazioni di biorisonanza mi disse di aver trovato la moglie alzata a lavare i pavimenti, cosa che non riusciva più a fare da mesi e che era riuscita a fare sentendosi nuovamente viva con voglia di vivere. Prima di laurearmi, con l’unico obiettivo di diventare ortopedico, criticavo molto la professione del medico di base, vedendo come si lavorava, scrivania, ricette, certificati, e mi dicevo: “piuttosto che fare il medico di base resto disoccupato!” Dopo laureato, avendo prole, per poterla mantenere, svolsi quella professione per 27 anni, e spero di averla praticata nel migliore dei modi, ma questo dovrà essere chiesto ai miei pazienti, non sicuramente ai colleghi con i quali ero spesso in conflitto, e nemmeno ai colleghi sindacalisti che io accusavo sempre di cercare contratti finalizzati allo stipendio e non alla qualità del lavoro. Sarà forse per questo mio modo di pormi che non sono diventato ricco o semplicemente agiato e ancora oggi tribolo per pagare il mutuo alla banca Svizzera degli scandali UBS al 4,2% di interesse, sentendomi spremuto da una struttura che la logica avrebbe voluto ridimensionare in seguito ad una dimostrata gestione definibile eufemisticamente opaca ed in seguito agli scandali a tutti noti, l’istituto avrebbe dovuto scusarsi con i propri clienti, soprattutto quelli che pagano gli errori dei loro dirigenti pagati tantissimo egualmente.

Page 12: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

12

Ero all’apice della carriera, non c’erano altri traguardi da raggiungere, ma c’era l’infelicità della distruzione della famiglia determinata da un divorzio scaturito dalla perdita di fiducia nella madre dei miei figli e mi mancava una compagna affidabile con cui condividere il resto della vita. La donna ha una testa e un modo di ragionare, e mi scuso con le altre donne, che non vede oltre determinate distanze; spesso discuto con le rappresentanti dell’altro sesso e a volte sono d’accordo con loro, la donna è mediamente più intelligente dell’uomo, ma nessuna donna intelligente, raggiunge i livelli di un uomo intelligente (naturalmente ci sono le eccezioni e naturalmente questa è una provocazione). Per la donna ho coniato questo motteggio: La donna vede il granello di polvere dove l’uomo non vede la duna di sabbia, ma non si accorge del deserto che l’uomo sta guardando per poterlo attraversare. Tutte queste frasi derivano da esperienze personali e generalizzare è ridicolo, ma anche queste fanno parti del mio passato e non le rinnego, a volte le riconfermo con forza sperando sempre di incontrare le eccezioni. Il discorso però può anche essere invertito e ci saranno molte donne che si sono trovate nella mia situazione nei confronti di maschi. Aggiungo per completare l’opera questa: “Mi dissocio dal genere maschile preservando il privilegio di rimanere eterosessuale”. Questo perché l’immagine dell’uomo che si è fatta la donna deriva da quella media e mediocre dei maschi che condiziona nell’immaginario collettivo femminile lo stereotipo maschile di un essere bisessuale con pisello in mezzo alle gambe e la patata in fronte, che però è contrapposta all’altra immagine della donna che è seduta sulla propria fortuna. Avendo questi gravi problemi che avevano generato una sorta di prevenzione contro le donne, trovai una compagna che era completamente diversa da qualsiasi donna avessi incontrato sino ad allora; non fu amore, ma stima rispetto e condivisione dei problemi e mutuo aiuto; è una farmacista Svizzera, molto piú giovane di me, ma anche lei con problemi di relazione che però cerco di superare giorno per giorno… anche lei ha sempre avuto problemi di relazione con i maschi e aveva alcuni luoghi comuni; lei ha sempre detto: Italiani bla bla…. e i medici poi…. Ha sposato un medico italiano e ci ha anche fatto un figlio. Non volendo Lei in nessun modo venire in Italia, la relazione a distanza non poteva avere futuro, cosí, all’apice della carriera mi trasferii in Svizzera dove lavorai per la SUVA (il corrispondente dell’INAIL Italiana) per 3 anni. Lavoro indigeribile e causa di mobbing per quello che dovevo vedere e che dovevo tollerare; scrissi una e-mail nella quale davo gli estremi ad un collega che voleva venire a lavorare qui, e ne inviai copia al mio superiore medico che sapeva del mio disagio e di quello che accadeva, ma non interveniva mai se non nel dirmi pazienza, vedrai che le cose cambieranno; lo usavo da memoria di tutti i soprusi che dovevo quotidianamente subire; in quella e-mail dicevo al collega di presentare la domanda, ma di non dire che mi conosceva visti i pregiudizi che si erano creati nei miei confronti, dissi a quanto ammontava lo stipendio, dissi che i medici mancavano e che quindi avevano bisogno, dissi di esagerare nel fornire il curriculum, ovvero di metterci tutto, dissi che il direttore era “particolare” e dissi che non sapevo cosa c’era sotto. Il caro collega superiore girò l’e-mail al direttore che ebbe finalmente l’occasione di togliersi dai piedi un medico che faceva il medico e che non si lasciva facilmente

Page 13: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

13

condizionare nei suoi giudizi da una amministrazione che aveva obiettivi completamente diversi. Adesso siamo in causa e io ho 3 anni di fotocopie di documenti che riprovano cosa è accaduto. Ma l’avvocato svizzero non ha voluto procedere…chissà perché. In Italia fatti del genere, se verificati avrebbero condotto ad uno scandalo di enorme valenza, con risvolti internazionali, in quanto esistono tra Svizzera ed Italia accordi bilaterali che andrebbe verificato se sono rispettati, in primis la libertà di cura in Italia di pazienti che lavorano in Svizzera e sono assicurati in Svizzera. Dopo aver interrotto il rapporto di lavoro con la SUVA, ritrovandomi disoccupato, con un figlio di 22 mesi da mantenere, un mutuo decennale al 4,2% di una casa in Svizzera vicino al posto di lavoro che non c’era piú, decisi di fare quello che mi appassionava, e che secondo me aveva un senso logico e non si basava sulla statistica per poterne definire l’efficacia, ma su leggi fisiche dimostrate con potenzialità da verificare e da dimostrare. Mi dedicai così alla ricerca di un nuovo posto di lavoro e anche a cercare di allargare le mie conoscenze e la mia esperienza nel campo della fisica quantistica, per completare il quadro, ora che finalmente avevo una risposta, anche se parziale, ai miei interrogativi di medico che non si accontenta di mettere in pratica le esperienze altrui. Appare ora chiaro anche come si forma il tumore e i moderni studi di epigenetica che si occupano di altri livelli, confermano quanto è derivato dalle mie osservazioni e ragionamenti. E’ solo il primo passo; davanti a me un campo vergine da fecondare, sperando di trovare altri alleati e non solo avversari che hanno paura di dover invertire la rotta avendo investito tutta una vita in quello che fanno, non avendo il coraggio di fare ogni tanto una rivalutazione critica dello stato dell’arte. Con questi precedenti e con la fedina penale pulita, ma anche con la coscienza pulita, non essendomi mai venduto a chi sponsorizza la ricerca, adesso, e nel modo in cui un meccanico prestato alla medicina è capace di fare, ho raccolto tutto quanto in questi anni avevo ammassato nel mio sgabuzzino virtuale dove chiunque poteva andare a mettere il naso, sperando che quanto scritto, osservato, provato, valutato e ora recensito, possa essere utile a chi vorrá andare avanti, magari avendo più competenze di me. Il difficile è aprire la porta e avere la volontà di farlo perché mettere in discussione tutta una vita di studi e modi di operare è devastante e nel mio caso l’ho fatto perché ho avuto la vita devastata e forse, se non ci fosse stata questa “devastazione” mai e poi mai avrei avuto quel tipo di reazione e nuovo approccio alla realtà. Venni anche richiamato a far parte della direzione scientifica e di coordinamento della ricerca da una ditta gestita da un ambiguo personaggio che difficilmente mantiene i contratti che stipula; lavorai per lui per parecchi mesi, gli fornii materiale e contatti, e avendo questo altri obiettivi, mi manteneva all’oscuro di quanto aveva in testa e di quanto faceva, lavorando col piede in non due ma 3 o 4 scarpe, e dimenticandosi di onorare gli impegni, soprattutto quelli finanziari. Spesso vedo miei scritti mai pagati, usati da Lui, ma va bene lo stesso. Adesso ho cercato nuovi alleati, vecchi amici affidabili e nuovi amici, per ricostruire un team per portare avanti la ricerca e la sperimentazione dopo che questi orizzonti sono ormai visibili da tempo e dai quali sono visibili nuovi orizzonti, per ridare ai cittadini nuova fiducia nella classe medica che dimostri di essere aperta, vigile, cosciente umana e confacente al giuramento di Ippocrate.

Page 14: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

14

Siamo ancora in piena evoluzione, ma è giunto il momento che si ponga un primo importante tassello per iscritto, sicuramente in breve tempo obsoleto, ma che serva anche per capire come si è arrivati al punto in cui saremo quando queste righe verranno lette. Questa quindi è la prima raccolta di notizie per i non fisici, con i quali ci si scusa per l’inappropriatezza del linguaggio, scritta da un non fisico, ma da un grande utilizzatore pratico delle nuove biotecnologie. Questo libro viene completamente dedicato ai tre figli, Daniele, Alessandro e Matteo con i quali mi scuso di non aver potuto dare loro una famiglia felice, serena e soprattutto tranquilla.

Page 15: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

15

Gli studi statistici:

Questo è un esempio di terminologia utilizzata in statistica:

Il metodo di presentazione dei risultati:Medici, amministratori sanitari e

pazienti sono più entusiasti nei confronti degli interventi terapeutici

presentati con misure di efficacia relativa, che hanno la capacità di

enfatizzarne l’efficacia.(Naylor CD, et al. Ann Intern Med 1992- Forrow L,

et al. Am J Med 1992- Bobbio M, et al. Lancet 1994- Bucher HC, et al.

BMJ 1994- Fahey T, et al. BMJ 1995 – Hux JE, et al. Med Decis Making

1995).

Number Needed to Treat (NNT):

Incorpora il rischio basale del pazienteE’ facile da calcolare e da

utilizzare Consente di esprimere nella stessa unità di misura (il

paziente) sia i benefi che i rischi di un intervento preventivo

Fornisce una misura oggettiva dei costi (diretti ed indiretti) di un

intervento preventivo.

Consente di confrontare diversi interventi preventivi per pianificare le

strategie di politica sanitaria(Cartabellotta A, et al. Epidemiol & Pre

1997)

Il rischio basale:• Il beneficio che il paziente individuale può ottenere da

un intervento terapeutico cresce proporzionalmente al rischio basale di

sviluppare un evento sfavorevole. • Il rischio di eventi avversi conseguenti

al trattamento è indipendente dal rischio basale del paziente.(Glasziou P et

al. BMJ 1995)

Agency for Health Care Policy and Research:

1. Randomized controlled trials that included 100 patients 2. Randomized

controlled trials that included < 100 patients 3. Cohort studies4. Case-

control studies5. Poorly controlled or uncontrolled studies6. Conflicting

evidence with the weight of evidence supporting

the recommendations7. Expert opinion

(Hadorn DC et al. – J Clin Epidemiol 1996)a) b) c) d) e)

Ho difficoltà a ritrovarci qualcosa di scientifico; in scienza i conti devono

tornare; buono, discreto, scarso, non appartengono alla scienza, ma pare che

Capitolo primo

Page 16: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

16

condizionino oggi in maniera prioritaria la scienza.

Con questa terminologia estremamente vaga e soggettiva, chi detiene il

monopolio della verifica scientifica, determinato da unzione divina o

umana, piuttosto che da attributi di conoscenza e lungimiranza, con

mantenuta capacità critica di ragionamento e di aggiornamento

pluridisciplinare, o con la modestia di richiedere l’intervento di chi, in altri

ambiti scientifici, possiede più attributi, senza peraltro poter a sua volta

essere verificato, la valutazione finale può essere solo bipolare:

A) ciò che viene presentato rientra nei canoni classici ammessi e noti

relativamente al bagaglio culturale di chi verifica e quindi chi verifica

ha gli strumenti per una sufficiente e equa valutazione

B) non rientra in questi parametri e pertanto non viene valutato

ulteriormente in quanto non appartenente all’ambito conoscitivo del

valutatore per cui viene cassato a priori, senza una verifica ulteriore,

della competenza del valutatore in un nuovo ambito che non appartiene

al suo ambito specialistico, considerando l’argomento di esclusiva

competenza di una unica branca scientifica da cui vengono escluse le

altre branche che non devono invadere gli spazi altrui.

Pertanto diventa molto difficile ammettere la possibile interdisciplinarietà

degli argomenti, specialmente in campo medico, dove la fisica è sempre

stata tenuta fuori, salvo rare eccezioni, e lo specialista competente, in

questo caso diviene incompetente, ma rimane egualmente l’entità che

decide il destino degli studi compiuti da coloro che hanno affrontato

l’argomento con altri strumenti che, validati in altri ambiti scientifici, non

vengono considerati, perché non conosciuti, in quello specifico ambito,

soprattutto perché osservando l’argomento da un altro punto di

osservazione, mettono in discussione l’unica realtà oggetto dell’argomento

che viene considerata come postulato irremovibile.

Questi aggettivi hanno più dell’affettivo, del vago, del relativo, dell’incerto,

sfruttano più sentimenti ed impressioni che dati certi sicuri ripetibili e

hanno alla base sempre e solo studi statistici che sono tutt’altro che esatti e

riproducibili.

E’ scienza o un suo surrogato derivato dalla mancanza di strumenti per

ottenere risultati migliori?

Se si adotta una metodica perché non vi è niente di meglio, quando

vengono individuati nuovi strumenti, la logica vorrebbe che la precedente

metodica venga rimessa in discussione e aggiornata.

Page 17: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

17

Una teoria non deve necessariamente essere esatta, deve essere in grado di

spiegare tutto ciò che spiegava la teoria precedente e qualcosa in più. Se

così non fosse, saremmo sempre arroccati sulle remote posizioni dell’uomo

primitivo derivate dalla grossolana osservazione dei fenomeni colta

esclusivamente coi 5 sensi e senza elaborazione intellettuale.

Alleggeriamo un attimo l’argomento, ma ragioniamo su queste apparenti

battute di spirito:

Legge di Gresham:

Le questioni futili vengono immediatamente risolte; quelle importanti mai.

Dilemma di Rocky sulla ricerca:

Se i risultati di una ricerca non sono già noti prima di iniziare, non troverai

mai un fesso disposto a finanziarla.

Classificazione pratica delle discipline scientifiche:

Se è verde o si muove , è biologia.

Se puzza, è chimica.

Se non funziona, è fisica.

Se non ha senso è economia.

Se ti fa stare peggio, è medicina (tradizionale)

Se non ti fa stare meglio, è medicina (alternativa)

Se è, è matematica

La statistica in questa divertente classificazione non c’è, ma poi riappare in

altre massime:

La statistica è la prima delle scienze inesatte. (dal 'Diario‘ di Edmond e

Jules de Goncourt)

Statistica: la sola scienza che permette a differenti esperti, usando gli

stessi dati, di arrivare a differenti conclusioni (Evan Esar)

Statistica: la scienza di produrre fatti inaffidabili a partire da dati certi

(Evan Esar)

Massima di Matz:

La conclusione è il punto del ragionamento dove ti sei stufato di pensare E

con la moderna strumentazione tecnologica:

Quinta legge dell'inattendibilità :

Errare è umano: ma per incasinare tutto sul serio ci vuole un computer .

La Statistica possiede i requisiti per far parte delle scienze? O è solamente

un mezzo per cercare di fare chiarezza nel caos scientifico, bloccando in

una immagine fissa, ancorché statistica, ciò che non può essere bloccato,

Page 18: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

18

codificato, normato in maniera univoca unicamente perché stiamo

considerando fenomeni dinamici e quindi sempre diversi ed in evoluzione,

anche se a volte le differenze sono impercettibili e dipendono da fattori

ancora non completamente noti?

In questo caso non è più possibile applicare una metodica assolutistica, ma

diventa imperativo utilizzare la relatività che ormai ha oltre un secolo di

vita.

Vediamo un pochino cosa succedeva nel 1900 e successivi:

1900: -Lorentz propose una teoria simile alla teoria futura della relatività e

predisse che la massa di una particella carica aumenta con la velocità.

Questo fenomeno venne rilevato sempre nello stesso anno da Kauffman,

cinque anni prima dell’articolo di Einstein sulla relatività e anche Larmor

per primo, e Lorentz in seguito, ricavarono le famose trasformazioni di

spazio e tempo, sempre prima di tale articolo.

1905: – Einstein pubblica tre scritti di fondamentale importanza; uno

esponeva i principi della teoria della relatività ristretta; uno sul moto

browniano, che costituiva la prima prova della reale esistenza degli atomi;

Il secondo studio, sull'interpretazione dell'effetto fotoelettrico, conteneva

un' ipotesi rivoluzionaria sulla natura della luce; egli affermò che in

determinate circostanze la radiazione elettromagnetica ha natura

corpuscolare, ipotizzando che l'energia trasportata da ogni particella che

costituiva il raggio luminoso, a cui segue un terzo studio per lungo tempo

respinto dai fisici,che rappresentava la prova della natura corpuscolare

della luce. Segue la pubblicazione della Teoria della relatività speciale che

si occupa solo dei sistemi di riferimento inerziali, mente la relatività

generale si occupa di tutti i sistemi di riferimento. In un sistema di

riferimento inerziale valgono le leggi della dinamica ed in particolare il

principio di inerzia. Mentre, solitamente si ritiene che la concezione

elettromagnetica della natura sia stata superata dagli sviluppi della fisica del

Novecento, viene dimostrato come la concezione elettromagnetica della

natura sia alla base della trasformazione relativistica della fisica, e trovi un

suo compimento nella nuova dinamica relativistica descritta da Poincaré nel

1905. Questa connessione è di grande rilevanza per comprendere anche la

prima ricezione della teoria della relatività speciale. Einstein, sempre nel

Page 19: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

19

1905 pubblicò una memoria negli Annalen der Physik, intitolata Zur

Elektrodynamik bewegter Körper, nella quale erano esposti i princìpi della

sua teoria della relatività ristretta che doveva sconvolgere le concezioni

della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione delle

ricerche scientifiche: la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche

devono essere le stesse per ogni sistema di riferimento inerziale e che la

velocità della luce nel vuoto è una costante fissa, abitualmente arrotondata a

300.000 Km/s. Dopo varie vicende e utilizzando una matematica più

complicata di quella assai elementare usata nel 1905,elabora una teoria,

che stavolta egli stesso chiamò teoria della relatività generale.

L'equazioni di campo di Einstein sono il risultato finale della teoria della

relatività generale, sviluppata successivamente nel 1915. È stata al centro di

una polemica di priorità tra lo stesso Einstein ed il matematico David

Hilbert, risolta solo recentemente a favore di Einstein. Le equazioni di

campo di Einstein descrivono la curvatura dello spaziotempo, in funzione

della densità di materia, dell'energia e della pressione.

1916: - La formulazione finale della teoria della relatività generale fu

presentata in modo sistematico e dettagliato da Einstein nell'articolo I

fondamenti della teoria della relatività generale. Nella prefazione l'autore

scriveva: I mezzi matematici necessari per la teoria della relatività generale

Page 20: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

20

erano già pronti nel «calcolo differenziale assoluto», il quale si basa sulle

ricerche di Gauss, Riemann e Christoffel sulle varietà non euclidee.

1917: – Einstein descrisse il suo modello di "universo cilindrico" e pubblicò

Kosmologische Betrachtung zur allgemeinen Relativitätstheorie

(Considerazioni cosmologiche sulla teoria della relatività generale). A

riprova della sua teoria generale della relatività aveva parlato della

deflessione dei raggi luminosi che secondo lui avrebbe dovuto verificarsi in

prossimità della superficie solare.

1919: - 29 maggio: Popper portò come esempio la teoria della relatività di

Albert Einstein: durante l'eclissi solare del 29 maggio 1919 si notò una

curvatura della direzione della luce proveniente da una stella provocata dal

campo gravitazionale del sole, esattamente come previsto dalla teoria di

Einstein. Se l'osservazione avesse dato risultati diversi da quelli previsti,

invece, si sarebbe dovuto ammettere la falsità della teoria della relatività.

1928: - Dirac fa osservare che non è affatto chiaro il motivo per cui “la

Natura dovrebbe aver scelto questa particolare struttura per l'elettrone,

invece di essere soddisfatta della carica puntiforme”. La vera questione sta

invece nella necessità di superare “l'incompletezza delle precedenti teorie”

e di sviluppare un sistema matematico che soddisfi sia i requisiti della

teoria della relatività, sia quelli della teoria dei quanti.

1952: - Banesh Hoffmann ci informa che gli ambienti ufficiali comunisti

non avevano mai saputo quale linea adottare nei confronti della teoria della

relatività di Einstein. Nel 1952 questa era stata attaccata da un accademico

sovietico perché contraria al materialismo dialettico, la filosofia sulla quale

si basa il marxismo. Informato al riguardo da una lettera, Einstein rispose in

tono scherzoso, dicendo che la cosa lo rallegrava notevolmente.

1979: - L'ipotesi di curvatura di Weyl, che si presenta in cosmologia nel

contesto di applicazione della teoria della relatività generale di Albert

Einstein, è stata proposta in un articolo del 1979 dal matematico e fisico

teorico britannico Sir Roger Penrose, nel tentativo di fornire spiegazione a

due questioni fondamentali della fisica.

L’uomo ha dato delle definizioni all’ordine e al Kaos prendendo sé stesso

Page 21: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

21

come punto di riferimento, pensando che tutto sia incentrato su di lui come

baricentro dell’universo; ma se quello che l’uomo definisce Kaos fosse

unicamente un ordine dinamico non percepibile dall’uomo con gli

strumenti attuali, e non identificabile e rappresentabile se non con immagini

fisse che lo bloccano in qualcosa che può essere comunicato e trasmesso,

indipendentemente dalle sue future fluttuazioni?

Se la descrizione oggi utilizzata,che tende a classificare e a catalogare,

fondamentale per la trasmissione dei dati, fosse carente di correttori che

dovrebbero essere inseriti ragionevolmente per attualizzare quanto

continuamente muta, in che posizione si troverebbe chi la prende come dato

unico ed immutabile per determinare le regole universali della natura?

Ma come può un singolo fotogramma dare l’immagine dell’intero film

considerando che un film termina, mentre le procedure universali

continuano nella loro eterna evoluti zone?

Questi interrogativi restano aperti e sono alla base delle incongruenze che

ogni giorno ci troviamo sotto gli occhi quando pensiamo di poter applicare

la nostra conoscenza in maniera assolutistica, accontentandoci anche di

importanti percentuali di errore considerandole “normali” e

“incorreggibili”.

Quotidianamente, riceviamo segnali e quindi dati ed informazioni dal

mondo che ci circonda, a vari livelli, dati inerenti la natura, lo spazio,

l’universo, uomo compreso.

Questi dati si ripercuotono ineludibilmente sull’economia, sulla società,

sulla salute, sui rapporti uomo ambiente e così via.

L’uomo, per cercare di migliorare la sua conoscenza raccoglie questi dati

per poter successivamente agire efficacemente e nel miglior modo possibile

sull’ambiente in cui opera e vive, ma spesso è bloccato dalla normativa che

non prevede che raramente ed in tempi lunghissimi l’aggiornamento che è

sempre distaccato da ciò che avviene.

Le informazioni che l’uomo raccoglie, sono riferibili a fenomeni variabili

che si manifestano in forme complesse e interreagenti, e la loro

osservazione avviene necessariamente in condizioni di incertezza perché a

tutt’oggi l’intrinsecità dell’universo non è ancora stata colta, o quando è

colta, questa si modifica in quanto è una entità viva e dinamica che presenta

dimensioni, alcune delle quali ancora completamente ignote all’uomo.

Per ridurre al minimo la probabilità di errore e per avere uno strumento

Page 22: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

22

facile e maneggevole anche per i non dotati di particolari capacità di analisi

e di ragionamento e con un medio bagaglio culturale e per avere un ausilio

per raccogliere i dati in modo efficiente ed accurato, è stata introdotta la

STATISTICA, che a mio avviso è stata inserita ingiustamente tra le

scienze, quando è in fondo, esclusivamente uno strumento molto empirico

che però si rese necessario per aiutarci non solo ad osservare, ma anche a

sintetizzare ed interpretare i fenomeni nella loro complessità, compresa

l’interazione tra i vari fenomeni, specie nel caso di valutazioni incerte e con

la possibilità di descrizioni alternative o plurime.

Dopo che tutto ciò è avvenuto, e che la statistica è stata a pieno titolo

introdotta come strumento che era la logica conseguenza delle

classificazioni Linneiane, le conclusioni derivanti da studi statistici, oggi ci

permettono di intervenire sulla realtà, con la costruzione di modelli aventi

la pretesa di prevedere e classificare e di controllare, simulando le possibili

alternative, ma tutto in misura percentuale, sapendo già in partenza che vi

sarà sempre una quota parte di eccezioni alla norma e questo prelude al

fatto che si dia per scontato che ciò di cui si discute non sia una reale

individuazione della legge di Natura, ma solo una approssimazione che ha

colto gli aspetti più evidenti ai sensi, ma non la totale complessità del

fenomeno in analisi.

L’alternativa è che non vi sia una regola universale per individuare e

rappresentare il problema, ma, come si sta sempre più dimostrando, vi sia

una pluralità di situazioni in perenne evoluzione indescrivibili

statisticamente, per cui le correzioni vengono introdotte esclusivamente

quando la percentuale di errore supera la famosa percentuale considerata

ininfluente.

Se vogliamo continuare a mantenere la STATISTICA tra le scienze,

possiamo definirla come la scienza delle decisioni in condizioni di

incertezza, perché permette di pervenire, partendo dai dati osservati, a

modelli esplicativi ottenuti con procedure rigorose e formalmente

verificabili, con le quali diventa possibile gestire il rischio presente nelle

azioni quotidiane dei singoli e delle collettività.

Già da questa prima definizione si capisce come la statistica cerca di

omologare ciò che è diverso per sua natura, in percorsi omogenei che se

rendono tutto più facile, lo fanno solo in teoria, distaccandosi in maniera

evidente dalla realtà.

Con i numeri i conti tornano sempre, ma i numeri in natura non esistono

Page 23: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

23

essendo pura convenzione.

La statistica funziona ottimamente per gestire i fenomeni collettivi, ma

diventa sempre più inefficace quando i problemi da collettivi diventano

sempre più del singolo, e nel singolo la statistica è completamente

inefficace.

Nasce ad un certo punto la figura dello Statistico che, nell’ambito di

istituzioni pubbliche e private, interviene in misura sempre più crescente

col passare del tempo, in tutti i processi decisionali per pianificare,

programmare, scegliere, sulla base di informazioni reali, indicando la

miglior via da seguire, ma per andare dove?

I settori nel quale il ruolo dello statistico è maggiormente consolidato e

richiesto sono:

Demografia (popolazione, natalità, mortalità, mobilità della popolazione)

Misure economiche (PIL, forze di lavoro, produzione industriale etc.)

Analisi socio- demografiche (povertà della popolazione, immigrazione,

pensioni, tendenze demografiche)

Studi e previsioni economiche e finanziarie (occupazione, inflazione,

analisi della volatilità dei mercati finanziari)

Indagini epidemiologiche (diffusione delle malattie infettive, ricerca sul

cancro, effetto dell’elettrosmog, correlazioni tra ambiente e salute, etc.)

Ricerche sulle preferenze dei consumatori

Stima dell’audience dei programmi televisivi

Monitoraggio e valutazione della qualità della vita e dei servizi

Ricerche psicometriche su comportamenti e gruppo di persone

Indagini sull’orientamento politico (previsioni elettorali, exit-polls, etc.)

Analisi dei consumi familiari (panel data)

Controllo statistico della qualità e controllo dei processi produttivi

Affidabilità dei sistemi complessi

Analisi del traffico telefonico e del sistema delle telecomunicazioni

Verifica delle evidenze in campo giudiziario (test del DNA, impronte

digitali, riconoscimento vocale etc.)

Analisi ambientali e biologiche (biodiversità, piene dei fiumi,

comportamenti degli animali. Etc.)

Gestione del rischio (assicurazioni e previdenza)

Studio dei testi (struttura della lingua, analisi simbolica, attribuzione e

paternità di un testo)

Progettazione di indagini campionarie

Page 24: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

24

Analisi delle rappresentazioni sociali e dei dati longitudinali

Altro.

A tal fine le Università italiane nell’ambito della riforma universitaria,

avviata nel 1997 hanno portato a corsi differenti:

Laurea di durata 3 anni

Laurea specialistica 2 anni successivi alla Laurea

Master di 1° livello 1 anno dopo la Laurea

Master di 2° livello 1 anno dopo la Laurea specialistica

Dottorato di ricerca 3 anni minimo successivi alla Laurea specialistica.

Gli obiettivi formativi corrispondenti a ciascun corso di studio sono:

LAUREA: fornire allo studente padronanza di metodi e contenuti

scientifici di carattere generale, accompagnata da specifiche

conoscenze professionali;

LAUREA SPECIALISTICA: fornire allo studente una formazione di

livello avanzato, che sia adeguata allo svolgimento di attività

professionali specifiche, altamente qualificate;

MASTER: fornire allo studente opportunità di perfezionamento scientifico

e di alta formazione permanente;

DOTTORATO DI RICERCA: formare lo studente per l’attività di ricerca.

MEDICINA e statistica:

Biometria e statistica medica è uno degli esami in cui ho riportato il

massimo dei voti.

Ricordo però che all’esame, il professore chiedendomi se la scelta di una

cavia presa a caso mettendo la mano in una gabbia fosse una scelta

veramente casuale, gli risposi di no scatenando la sua curiosità perché

addussi come spiegazione che potevano esservi diverse alternative, o la

cavia presa, era la più stupida e la più lenta, oppure la più coraggiosa o la

più sfortunata, o che fosse stata spinta da un gruppo solidale che l’aveva

esclusa dal gruppo stesso.

In ogni caso, oggi, l’efficacia delle terapie, viene valutata con lavori

scientifici legati in maniera esclusiva alla statistica, con limiti di tolleranza

determinati unicamente dal fatto che un dato possa essere considerato

determinante buone evidenze o discrete evidenze scientifiche.

E questo buono o discreto deriva sempre dalla possibilità di copertura di

una percentuale che giammai arriverà al 100% e che inizia ad essere

discreta quando si avvicina al 50% e buona quando la supera di una ventina

Page 25: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

25

di percentili.

In ogni caso esisterà sempre una percentuale insoddisfatta parzialmente,

che sarà vicina al 50%, ed una percentuale che sarà insoddisfatta totalmente

con valori dal 10 al 25-30%.

E questa percentuale rappresenta anche la percentuale di errore tollerato,

ma per i singoli intollerabile.

Questo dato esaminato per numeri significa che, se io adotto una terapia per

una situazione che interessa 5 milioni di persone, potrei non soddisfare

nella migliore delle ipotesi 500.000 persone, numero che se

percentualmente corrisponde al 10%, in assoluto corrisponde agli abitanti di

una grossa città capoluogo di provincia.

Raffrontato con la popolazione totale dell’Italia fatta a 60 milioni di

abitanti, non riuscirei a soddisfare le esigenze di 6 milioni di abitanti, e

qualora questi avessero più problemi, la percentuale, assommando i vari

insuccessi salirebbe in maniera esponenziale.

La statistica ha avuto una importanza fondamentale per risolvere gravi ed

importanti problemi collettivi, comprese le epidemie che determinavano

quadri particolarmente impegnativi, ma generati da cause ben evidenti ed

individuabili, tubercolosi, colera, peste bubbonica, malaria, febbre gialla, e

tutte le malattie infettive, che determinavano quadri acuti e con una urgenza

da risolvere immediatamente e, una volta distrutto l’agente esterno, se

l’organismo non veniva danneggiato in maniera o irreversibile o

progressiva, si riusciva in tempi più o meno brevi e con supporti più o

meno importanti, a raggiungere la guarigione con o senza reliquati.

Oggi, nonostante i progressi della ricerca e degli studi, con a disposizione

strumenti particolarmente potenti, e tra questi l’informatica ed internet, la

statistica sta mostrando delle lacune prima non evidenti, e sta perdendo via

via la propria efficacia, per la sempre maggiore singolarizzazione dei

problemi determinati da alterazioni che coinvolgono l’individuo,

determinati da fattori mal considerati sia intrinseci che estrinseci e

soprattutto per il coinvolgimento di fenomeni fisici che determinano anche

le alterazioni chimiche, che sono le uniche considerate da chi determina i

parametri da utilizzare negli studi statistici, ma che rispondono a criteri

diversi da quelli delle alterazioni fisiche che necessitano di altri

nomenclatori e di altri strumenti di percezione per essere inseriti nelle

statistiche. Si ribadisce il concetto che la statistica che ha valore

limitatamente ai fenomeni collettivi, diventa inutile e addirittura

Page 26: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

26

controproducente per analizzare i fenomeni che avvengono nel singolo,

soprattutto a determinati piccoli livelli, non avendo altri singoli identici da

comparare; Più è piccolo il problema e meno viene identificato dalla

statistica che per funzionare ha bisogno di campioni omogenei di grandezze

particolarmente evidenti.

Sino ad oggi la statistica é l’unico strumento che permette di stabilire

efficacia terapeutica, nome delle malattie e loro incidenza, potenzialità

degli effetti collaterali, non previsti e non voluti, ma sempre riferiti ad un

collettivo omogeneo.

L’efficacia di particolari provvedimenti terapeutici ottenuti nel singolo, per

la statistica non ha alcun significato, difatti, quella che viene

universalmente invocata dalla classe medica a fronte di nuove proposte

terapeutiche è la “casistica”, che deve superare una soglia minima, peraltro

sem, per raggiungere il livello di considerabilità.

Se, ad esempio, una terapia ottenesse risultati nel 100% di un campione di

50 soggetti, questa avrebbe molto meno considerazione di un’altra terapia

che avesse ottenuto effetti nel 50% di 1000 pazienti.

Probabilmente , non venendo considerato significativo il campione, non

verrebbe raggiunta la soglia di considerazione, se non destando la curiosità

di singoli gruppi di medici che dovrebbero ricominciare da capo la ricerca

ottenendo i numeri necessari.

Se le patologie testate sono “rare”, difficilmente si riusciranno ad avere

lavori scientifici degni di valore di incidenza, al massimo di curiosità e

l’eventuale applicazione terapeutica potrebbe addirittura essere impedita

dalla normativa che prevede clausole particolarmente impegnative per

farmaci di alto costo o ad alto rischio, o con indicazioni terapeutiche già

ben determinate e vincolanti.

Oggi, in base ai nuovi strumenti di percezione della realtà visibile ed

invisibile, e alle nuove conoscenze che arrivano dagli altri ambiti

scientifici, è opportuno che la preparazione degli statistici che si dedicano

alla medicina, segua dei percorsi didattici e pratici completamente

autonomi da quelli degli statistici che ad esempio si occupano degli

orientamenti politici e degli studi di mercato.

Oltre a questo, è anche opportuno che i medici stessi ed i comitati

scientifici medici mostrino una apertura anche verso le altre scienze che

interreagiscono con le discipline prettamente mediche, adottando criteri di

valutazione più confacenti a queste discipline.

Page 27: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

27

Un’altra alternativa potrebbe essere costituita dallo studio di nuovi metodi o

aggiungere nuovi parametri per analizzare l’efficacia delle terapie, per

rendere meno inesatta una scienza che é proprio inesatta per definizione, e

il cui valore in campo medico sta diventando ogni giorno che passa sempre

più ostacolo per nuove ricerche e fonte di errori, che iniziano a generare gli

effetti che, anche se percentualmente trascurabili nella valutazione

statistica, per il singolo paziente sono fondamentali e causa di mancanza di

risposta, quando non causa di ulteriori problemi da intolleranza alla terapia

o per comparsa di effetti collaterali.

Se poi analizziamo l’altra componente di studio, ovvero la verifica in vitro,

che oggi è dimostrato a livello molecolare, non essere corrispondente a ciò

che avviene in vivo, siamo di fronte ad un altro importante interrogativo

che rimane sospeso, e soprattutto nessuno mostra volontà di ricerca di una

soluzione, ma esclusivamente mera rassegnazione a continuare a lavorare

nonostante questo importantissimo handicap.

La fisica, ed in particolare la fisica quantistica, poco considerata in

biologia, deve ritrovare un suo proprio posizionamento visto che i suoi

influssi si ripercuotono su tutto l’intero sistema che le studia e le valuta, e

anche la statistica ne deve prendere atto ed aggiornarsi, approntando nuovi

presidi e correttori, per inserire anche i parametri del mondo quantico, in

cui le probabilità sono le uniche certezze contrapposte all’assenza di

certezze certe, derivate da incerti studi statistici che possono dimostrare

tutto e il contrario di tutto, solamente selezionando parametri di riferimento

diversi e contemporaneamente tutti accettabili.

Page 28: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

28

La crisi delle scienze e i conflitti del pensiero:

Si inizia a parlare in maniera ufficiale della crisi delle scienze europee e

della fenomenologia trascendentale, in una serie di conferenze tenute nell'

aprile e nel novembre del 1935 a Vienna e a Praga.

Successivamente, l' anno dopo, a Belgrado, nella rivista Philosophia,

compare un articolo sempre sullo stesso tema, e nel 1954 venne completata

e pubblicata un’opera completa sul tema a firma di EDMUND HUSSERL.

Il concetto lapalissiano di partenza per tutta l’escussione di Husserl era che

la scienza moderna aveva e continua a raggiungere i suoi straordinari

successi, ponendo come contro altare una perdita del suo significato per la

vita.

Il progresso scientifico aveva un rapporto inversamente proporzionale con

la qualità della vita. Si stava meglio quando si stava peggio.

Con la razionalità oggettiva delle scienze, oggi siamo in grado di esercitare

un enorme dominio sulla terra, ma questo senso di dominio non ha

significato e soprattutto non si analizzano le conseguenze di questo dominio

sulla vita delle persone comuni, semplici, dei cittadini del mondo.

Alla fine questo dominio scientifico ci rende addirittura schiavi, e ci

abbandona in ciò che è decisivo e fondamentale per la nostra esistenza,

come le scelte di vita, e il fine della vita stessa, nostra, dei nostri cari e dei

nostri simili e, anche con ripercussioni fondamentali sull’ambiente in cui

viviamo e che ci nutre.

Lo scopo unico di raggiungere la conoscenza, ha soppiantato l’antico ideale

di conoscenza finalizzata al benessere degli esseri umani.

Il relativismo iniziale ha portato a verità scientifiche sganciate ed isolate

che non si leggono, che non si interrogano le une delle altre, e ogni livello

relativo è diventato episodio a sé stante indipendente ed autonomo.

Nella crisi delle scienze europee vista da Husserl negli anni 30-40, il

moderno sistema delle scienze era da lui considerato come derivato da una

serie di "fondazioni originarie", tra le quali fu fondamentale quella

rappresentata dalla matematizzazione della fisica iniziata da Galilei.

Per Husserl si realizzava l' antico ideale greco di una scienza razionale dell'

essere nella sua totalità, ma fu realizzato solo in misura parziale e

unilaterale, perché la scienza moderna divenne schiava dell' oggettivismo e

Capitolo secondo

Page 29: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

29

del naturalismo.

Con questa spada di Damocle sulla testa si giunse ad una conclusione

diametralmente opposta, producendo un conflitto irrisolvibile tra le varie

discipline, favorendo il primato di quella che scienza non è, la statistica, ma

che si può applicare, nella sua empiria, universalmente, mentre

contemporaneamente si assisteva alla degradazione della filosofia come

scienza ridotta ai minimi termini e inutilizzata, soprattutto politicamente.

Per i filosofi la reazione alla scienza e le sue conseguenze sull’uomo furono

e sono argomenti sempre attuali e basilari, ma oggi c’è una quasi assenza di

critica, o per lo meno c’è assenza di voce a queste eventuali critiche che

restano isolate e inascoltate.

Oggi la scienza moderna, ha superato il senso comune e genera una

immagine di mondo abitato da forme oggettive, contrapposto al mondo

soggettivo dell’esperienza comune. La conoscenza scientifica viene

contrapposta all’esperienza di vita, e forse questa conoscenza pensa solo di

conoscere, senza realmente conoscere nell’intimo, fenomeni che ad altri

livelli mostrano realtà opposte a quelle esaminate dalla scienza del

momento.

Il sapere è dato dalla conoscenza che dipende dalla voglia di conoscere e

dagli strumenti disponibili per vedere la realtà che si allarga a dismisura

nell’infinitamente grande e nell’infinitamente piccolo.

La conoscenza ha almeno due livelli di estrinsecazione, il livello oggettivo

ed il livello soggettivo. La conoscenza soggettiva ha, a sua volta, due

derivazioni, una storica (ex datis), ed una razionale (ex principis);

quest’ultima si manifesta per costruzione di concetti originando la

matematica, e per concetti, dando origine alla filosofia.

Dobbiamo quindi conoscere:

I meccanismi di ciò su cui intendiamo intervenire, a tutti i livelli possibili

I meccanismi diretti ed indiretti di ciò che intendiamo applicare

Le interreazioni interne ed esterne a breve e a lungo periodo

Dobbiamo considerare:

Che si interviene su meccanismi complessi formati da più livelli e non del

tutto conosciuti e soprattutto stabili e costanti

Dobbiamo conservare:

Lo spirito critico per ciò che pensiamo di sapere e per ciò che pensiamo di

avere ottenuto

Perché le cose cambiano

Page 30: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

30

Perché cambiano gli strumenti di conoscenza

Perché possono comparire fattori prima non noti e anche fattori nuovi.

Oggi il solco tra una scienza e l’altra impedisce alle singole scienze di

percepire i risultati a cui le altre scienze sono arrivate, ed è necessario

pervenire ad una loro riunificazione, in quanto esiste una ed una sola

scienza che ha delle diverse ramificazioni ma che partono tutte da una

radice comune che è la filosofia, mentre la statistica è solamente un banale

ed imperfetto mezzo per rendere meno difficile il dover dire che non si è

ancora capito niente e per riuscire a governare la barca della nostra

incapacità di comprendere le leggi di natura, in un oceano in tempesta

senza sapere dove dirigersi per approdare in un porto sicuro ma

accontentandosi di giungere ogni tanto su qualche atollo dove rifornirsi per

proseguire il periglioso viaggio.

Page 31: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

31

Il corpo umano

Siamo abituati a considerare il corpo umano come un insieme di organi ed

apparati, coordinati e regolati inconsciamente e consciamente, dal sistema

nervoso centrale, a cui alcuni abbinano un’anima, ma in ogni caso tutti sono

concordi nell’associare ad una persona, pensieri, sentimenti, affetti,

emozioni e valori etici, che non trovano un riscontro anatomico che possa

far loro da substrato.

Si parla di psiche, ma non si trova la sua localizzazione materiale; dalla

psiche alle malattie cosiddette psicosomatiche il passo è breve.

Il paziente vive uno stato di disagio se non di dolore, e le funzioni

fisiologiche si alterano comportando delle modifiche evidenti e verificabili,

ma apparentemente non determinate da una causa materiale.

Ció che non si vede, per gli scienziati ciechi, non esiste, o esiste in una

dimensione indefinibile e quindi neppure considerabile perché in ogni caso

Capitolo terzo

Page 32: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

32

giudicato inesplorabile.

In questo ambito trova uno spazio di nicchia una nuova disciplina che si sta

affacciando alla ribalta dell’ufficialità.

La “PNEI” o psico-neuro-endocrino-immunologia, con recenti conferme

dell’ipotesi finalmente dimostrata, che le attività del sistema nervoso,

endocrino, immunitario e della psiche, sono influenzabili vicendevolmente

e quindi sono anche reciprocamente interreagenti.

La PNEI attribuisce questa potenzialità di reciproco dialogo, a molecole

che, contemporaneamente, possono fungere da neurotrasmettitori, da

modulatori, da ormoni e da citochine. Pertanto, i recenti studi sulle

emozioni, sulla funzione delle aree cerebrali interessate, e la loro

connessione con il sistema dello stress, e quindi con il sistema

immunocompetente e non solo, ma anche con tutti gli altri sistemi, stanno

creando il substrato scientifico per eliminare la contrapposizione tra la

mente e il corpo, attribuendo loro compiti diversi ma intimamente correlati,

nell’unico obiettivo di vita dell’essere umano intesa globalmente.

Con l’avvento della PNEI abbiamo oggi una, anche se ancora incompleta,

visione integrata, che permette di rivalutare agli occhi che vedono solo il

convenzionale, tradizioni mediche antiche, e quelle non riconosciute

ufficialmente che, inserite in un progetto di medicina con visione globale,

possono essere oggi verificate scientificamente, al fine di fornire una nuova

e maggiore sintesi medica con risultati ampliati e arrivare a spiegare fatti

prima inspiegabili trovando il modo di applicare nuovi e antichi rimedi in

un quadro di non conflittualità ma di complemento.

La miglior teoria non deve e non può essere esatta.

Deve solo spiegare tutto quello che spiegava la teoria precedente e qualcosa

in più.

Non è possibile valutare una nuova teoria con i vecchi strumenti di visione

e di rappresentazione della realtà, ma con quelli nuovi, altrimenti si

percepiscono aspetti diversi, o addirittura alcuni aspetti possono anche non

essere percepiti.

C’è chi guarda il granello di sabbia e non vede la duna del deserto che

contiene il granello, c’è chi guarda la duna e non si accorge che è formata

da granelli di sabbia, ma c’è anche chi sta guardando il deserto e quando lo

ha visto, vede che è formato da dune, le analizza, scopre i granelli e scopre

che dentro un granello di sabbia di quel deserto c’è ancora un infinito

inesplorato che descrive altri panorami completamente diversi dal deserto

Page 33: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

33

che formano.

I FILOSOFI

DEMOCRITO DI ABDERA

Capitolo quarto

Page 34: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

34

Democrito, filosofo greco, viene considerato il punto di arrivo di tutta la

filosofia naturalista presocratica.

Può essere considerato il “padre della fisica”.

Di lui si ricorda la rappresentazione dell’essere e del nulla nel senso di

atomi e vuoto, e della matematica di Pitagora.

La sua produzione scientifica fu importantissima e quasi mai citata.

Ebbe delle intuizioni sulla struttura atomica giá in epoca antichissima, ma

soprattutto emanó delle profondissime sentenze morali, a tal punto da

essere oggetto della tesi di dottorato di Marx.

Platone ed Aristotele sono spesso ricordati, ma Democrito, citato anche

nell’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam, viene dimenticato.

Platone divenne un suo acerrimo nemico, a tal punto che questi cercó di dar

fuoco a tutti i suoi scritti.

Democrito si accecó per vedere; cosa significa questo? Spesso i nostri sensi

ci presentano solo una parte di realtà, dandoci l’impressione che questa sia

tutta la realtà, ma forse non è proprio cosí.

La Differenza tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro

costituisce l’argomento centrale della tesi di laurea in filosofia di Karl

Marx, conseguita il 15 aprile 1841 a Jena.

Epicuro è presentato da Marx come "il più grande illuminista greco'', come

colui che portò fino in fondo la critica della religione a favore

dell'autocoscienza umana. Dall'attenta analisi delle due forme di atomismo

antico, Marx evince la superiorità di Epicuro, per l'attenzione che egli

presta al reale, liquidato da Democrito come mera apparenza fenomenica.

Possiamo attualmente contestare le osservazioni dell’epoca di Marx,

arrivando a conclusioni opposte in base alle nuove conoscenze che

dimostrano la prevalenza del non visibile sul visibile sensorialmente

percepibile, soprattutto se si ha l’arroganza di considerare l’uomo come il

padrone dell’universo e non minuscola particella che vi è immersa e che

puo’ essere distrutta da un momento all’altro.

Siamo sicuri che oggi chi vede e descrive la realtà imponendola a tutti

come unica, utilizzi tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per

percepire l’esistente, e che li utilizzi al meglio?

Con questa dovuta premessa, proviamo a guardare con occhi e con concetti

diversi il corpo umano.

Noi siamo abituati a osservare e studiare il corpo, con capo e annessi

(Occhi orecchie naso e bocca), collo, tronco, bacino, arti.

Page 35: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

35

Scendiamo di un livello e troviamo il sistema nervoso centrale, midollo,

nervi, sistema vascolare, vene arterie canali linfatici con linfonodi e cisterna

di Pequet, cuore fegato, ghiandole, emuntorio renale, organi genitali, e cosí

a proseguire, elencando tutto ciò che costituisce un corpo.

Scendiamo ancora di un ulteriore livello e ritroviamo tessuti diversi, ossa,

muscoli, sangue, linfa, acqua, minerali e altre sostanze disciolte nel sangue.

Ad un terzo livello possiamo considerare le cellule che costituiscono il

corpo umano, e scendendo ulteriormente troviamo, gruppi molecolari,

singole molecole, e alla fine atomi. Atomi che, con i loro nuclei,

contengono protoni, neutroni e elettroni.

Per ora ci fermiamo qui avendo già fin troppo materiale da esaminare sotto

Page 36: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

36

una luce diversa o meglio, con altri strumenti di visione e con un altro

orientamento scientifico.

MATERIA

Sostanze Composti Miscele Miscele

Elementari omogenee eterogenee

Composti e/o sostanze Composti e/o

sostanze

elementari elementari

Atomi Atomi Atomi Atomi

Tutta la materia è quindi costituita da atomi.

L’immagine che abbiamo dell’atomo, vedendo le sue varie

rappresentazioni, con gli elettroni che girano intorno ad un nucleo, come la

luna intorno alla terra, non corrisponde proporzionalmente alla realtà, a

prescindere dal fatto che non siamo in grado di vedere morfologicamente

gli atomi ma ne abbiamo esclusivamente la dimostrazione teorica che però

è universalmente accettata.

Per avere un’idea dei rapporti e delle dimensioni di ció di cui ci stiamo

occupando, se immaginiamo il nucleo di un atomo grosso come un’arancia,

iniziamo ad incontrare il primo elettrone ad una distanza di un chilometro

dal nucleo e gli altri elettroni sono ancora più distanti.

Pertanto per una grandezza di un’arancia media con diametro di 10 cm. (per

facilitare il conteggio), abbiamo 100.000 cm. di distanza non riempita,

ovvero l’apparente vuoto, e questo nell’economia delle distanze rapportate

al diametro nucleare, la parte vuota, vale 10.000 volte la componente

visibile e materiale

Page 37: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

37

La prima immagine di Atomo, quella che siamo abituati vedere e che

pensiamo reale sia nella forma che dimensioni, non rispetta per nulla i reali

rapporti tra i vari costituenti, ovvero elettroni da una parte, e nucleo

dall’altra; inoltre, fornire una immagine materiale agli elettroni, come

vedremo in seguito non è completamente corretto.

In base a questa rappresentazione di prevalenza di non materia sulla

materia, diventa logico pensare che, oltre ad una certa dimensione, l’uomo

non riesce a cogliere con i semplici sensi, e con strumenti non troppo

precisi, la realtà nella sua interezza, mentre lo puó fare col ragionamento,

che fornisce una immagine completamente diversa di ciò che ci circonda e

che ci compone e che diventa difficile da immaginare, e che può anche

essere in conflitto con quello che vediamo e tocchiamo, tanto da farla

credere impossibile.

Pensando alla materia come massa, quella dell’atomo è determinata in

modo quasi totale dai componenti il nucleo, avendo gli elettroni rispetto al

nucleo, una massa insignificante, qualora fosse considerata come esistente.

L’essere umano, è costituto da materia, e la materia è formata unicamente

da aggregati di atomi, e tutti questi atomi variamente riuniti in strutture più

o meno grandi, stanno insieme unicamente, grazie ai legami definiti

chimici, che non sono altro che legami magnetici, elettroni condivisi e

tenuti su orbite particolari da forze magnetiche attrattive e/o repulsive.

Sino ad oggi la medicina si è limitata a verificare e a controllare tutto ciò

che accade nell’organismo, con strumenti determinanti esclusivamente una

visione biochimica che considera la materia visibile, escludendo

unicamente la funzione elettrica di cuore e cervello, funzioni che è possibile

Page 38: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

38

misurare anche con strumenti alquanto semplici e ormai in uso da anni.

Un’ altra recente eccezione, è costituita dalla risonanza magnetica nucleare,

che considera qualcosa di diverso, i segnali magnetici, ma quando vede

questa diversità misurandola, la usa trasformandola in una immagine più

abituale per la visione del medico, ricostruita virtualmente da un potente

computer, per avvicinarla il piú possibile alle immagini anatomiche

classiche che il medico e il biologo o il biochimico sono abituati a vedere,

una immagine materiale ben definita nelle forme e nei contorni che non è

altro che una successiva elaborazione di modifiche elettromagnetiche

misurate con accorgimenti tecnici di alto livello.

Semplificando al massimo il concetto possiamo paragonare i nuclei atomici

a tanti piccoli magneti. Un po' come succede per l'ago di una bussola, in

presenza di un campo magnetico esterno queste minuscole particelle

tendono a disporsi lungo una direzione preferenziale. Se a questo punto

vengono emesse delle onde radio,i nuclei subiscono delle temporanee

variazioni di posizione. Durante questa fase transitoria gli atomi emettono

dei segnali captabili da un rilevatore elettronico, che li trasmette ad un

potente computer dove verranno analizzati ed elaborati.

Page 39: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

39

Per questo motivo la risonanza magnetica utilizza un potente magnete ed un

generatore di onde radio di frequenza pari a 42 megahertz, che corrisponde

al numero di giri che i protoni dell'atomo di idrogeno compiono su se stessi

in un secondo.

Tale elemento è stato scelto sia per le sue proprietà fisiche, sia per la sua

abbondanza all'interno dell'organismo umano. Dato che non tutti i nuclei

atomici impiegano lo stesso tempo a ritornare nella posizione iniziale,

analizzando questo periodo è possibile ricreare una mappa tridimensionale

delle strutture anatomiche interne, evidenziandone anche lo stato di

idratazione. Pertanto l’immagine che vediamo è virtuale e deriva

unicamente dall’elaborazione dei segnali magnetici.

La risonanza quantica molecolare trova anche un’altra applicazione; ogni

volta che si fornisce energia ad un sistema , gran parte di essa viene

dissipata in calore, cioè in energia cinetica molecolare. Qualsiasi forma di

energia viene trasmessa da una sorgente ad un utilizzatore per pacchetti o

quanti di energia; il valore di energia trasportata da questi quanti dipende

dalla frequenza della sorgente che li ha prodotti. Quando questi quanti di

energia colpiscono il ricevente, nel nostro caso il tessuto umano, in esso si

produce un’azione di questo tipo:

- se il valore dell’energia del quanto è diverso dall’energia di legame della

molecola colpita, si ha solo un aumento dell’energia cinetica della molecola

senza rottura del loro legame, il che comporta un aumento della

temperatura;

- se il valore dell’energia del quanto è uguale all’energia di legame della

molecola interessata allora tutta l’energia del quanto viene utilizzata per

rompere il suddetto legame, senza aumentare l’energia cinetica e quindi

senza aumentare la temperatura.

Il bisturi a Risonanza Quantica Molecolare implementa questa teoria. Usa

campi elettrici in alta frequenza con onde combinate in modo particolare

(sistema CSS).

L’onda fondamentale a 4 MHz e le successive onde a 8, 12, 16 MHz con

ampiezza decrescente e aumento della frequenza creano quanti energetici di

valore tale da rompere i legami molecolari senza comportare l’aumento di

energia cinetica degli atomi e delle molecole colpite e quindi senza

aumentare la temperatura.

Il bisturi a risonanza molecolare effettua un taglio che non è quindi una

Page 40: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

40

conseguenza del riscaldamento del tessuto, come avviene nei normali

elettro/radio bisturi, bensì dipende dalla rottura diretta dei legami

molecolari ed avviene quindi senza produzione del calore.

Come conseguenza di questo, la temperatura del tessuto, in modalità taglio,

non supera mai i 45-50 °C, e pertanto non viene prodotto tessuto necrotico.

Durante la Coagulazione, a differenza degli elettrobisturi/radiobisturi, che

creano un collassamento del vaso sanguigno con relativa bruciatura della

zona, nel bisturi a Risonanza Quantica Molecolare vengono generate anche

delle frequenze fuori risonanza in modo da innalzare leggermente la

temperatura a circa 63/65°C; a questa temperatura si attiva la denaturazione

proteica del fibrinogeno che si trasforma in fibrina, ottenendo quindi la

coagulazione del sangue senza danneggiamento del vaso.

Torniamo alla nostra descrizione dell’essere umano in quanto materia,

iniziando ad utilizzare una descrizione della realtà subatomica, ed iniziamo

a descrivere l’organismo come un insieme di atomi e di legami tra atomi e

di reazioni intermolecolari, e immaginiamo il nuovo panorama che

possiamo descrivere con i nuovi aggettivi.

Page 41: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

41

Il corpo umano può essere quindi considerato in ultima analisi, come

insieme di atomi mantenuti insieme da legami magnetici a costituire le

varie strutture.

Ritorniamo ai numeri e alla matematica e facciamo due conti

grossolanamente:

in ogni organismo umano di 65 kg, sano, ogni secondo 10 milioni di

globuli rossi vengono distrutti e altrettanti sono riprodotti dal midollo rosso

delle ossa.

Ogni globulo rosso normale trasporta 290 milioni di molecole di

emoglobina.

Ogni molecola di emoglobina trasporta 4 molecole di ossigeno, legate al Fe

nei gruppi eme.

Ogni molecola di emoglobina è costituita da circa 10.000 atomi.

Nell’essere umano si trovano 46 cromosomi, per cui il progetto per

costruire

l'uomo e naturalmente anche la donna, sta tutto in 46 cromosomi, 44

autosomi regolano i caratteri somatici ( per l'esattezza 22 coppie di

omologhi, poiché abbiamo 2 genitori) con una piccola differenza :

44XX origina una femmina, 44XY un maschio, ( quindi sono gli

eterocromosomi X e Y che regolano i caratteri sessuali ).

La superficie della pelle è di circa 2metri quadrati e la superficie totale dei

G. Rossi supera i 3.000 metri quadrati. 10,5 Kg., ovvero il 16% del peso è

determinato da proteine, 8,5 Kg., il 13% è costituito da lipidi, 0,7 kg., l’1%

è dato dai glucidi, 62 kg., il 65% è acqua, 3,3 Kg., il 5% è composto da sali

minerali e vi sono quantità minime di vitamine e di altre sostanze.

Da notare che in tutto questo sono anche compresi circa 7 Kg. di batteri per

cui il 9% del peso di un organismo è determinato da ospiti graditi e sgraditi.

Ogni atomo è formato da un nucleo elettromagneticamente positivo,

ovvero, è caratterizzato dall’avere una carica positiva, come il polo + di una

calamita, e attorno a questo nucleo positivo, gravitano le forze energetiche

negative rappresentate dagli elettroni che ruotano incessantemente, come i

pianeti attorno al sole.

Pertanto per ogni atomo possiamo individuare un incessante e continuo

movimento di cariche negative, che girano attorno ad un nucleo positivo.

Anche con questa descrizione, ci rendiamo conto che ció che vediamo

come fermo ed immutabile, ad esempio la scrivania dalla quale sto

Page 42: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

42

scrivendo, non è qualcosa di fermo e stabile, ma è l’insieme di un flusso

continuo di incalcolabili movimenti che non riusciamo a percepire con i

sensi ma ch continuamente avvengono in qualsiasi condizione ci si trovi.

Abbiamo già visto che gli atomi sono di dimensione piccolissima e non

ancora percepita materialmente, e per averne una idea, si può immaginare

una capocchia di spillo, che è costituita da circa 60 miliardi di atomi.

Abbiamo visto che ogni atomo ha questo cuore centrale, il nucleo, che a sua

volta è formato da due tipi di particelle, i protoni, che sono caricati

positivamente, ed i neutroni, apparentemente, senza alcuna carica, e da una

parte periferica, che orbita tutt’attorno al nucleo caricata negativamente e

costituita dagli elettroni.

Questi sono i numeri convenzionali attribuiti a questi costituenti

dell’atomo.

Tra gli elettroni ed il nucleo non c’è materia visibile, come abbiamo visto

prima, e per questo la componente maggiore, in dimensione dell’atomo, é

lo spazio situato tra il nucleo e gli elettroni, dove si riscontra solamente

l’energia che permette agli elettroni di essere trattenuti intorno al nucleo.

La massa (la componente materiale) di un protone e di un neutrone

assommate, determinano un valore che supera di 1800 volte quello della

massa di un singolo elettrone, sempre che venga considerato sotto forma di

materia.

Page 43: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

43

L’atomo

Capitolo quinto

Page 44: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

44

L’atomo è quindi, la più piccola parte di ogni elemento chimico che esiste

in natura, di cui ne conserva le caratteristiche che determinano lo stesso

elemento. Di contro abbiamo che un elemento chimico è una sostanza

pura, che è formata unicamente da un solo tipo di atomi, da cui è

caratterizzato ed è distinguibile dagli altri elementi per il numero degli

atomi che lo compongono, il numero atomico.

Dei vari elementi esistono delle varianti, ma ció è ininfluente per il

procedere della comprensione del discorso. Anche per gli atomi di uno

stesso elemento, esistono delle varianti, i cosiddetti isotopi, che si

differenziano per avere un differente numero di massa (la somma dei

protoni e neutroni del nucleo, che si chiama nucleone).

Gli elementi conosciuti sulla terra sono 96, piú altri elementi recentemente

scoperti, per alcuni dei quali è stata invocata la provenienza extraterrestre, o

la creazione sintetica da parte umana.

Questi 96 elementi sono stati catalogati e raccolti nella tavola periodica

degli elementi ideata dal chimico russo Dimitrij Mendeleev nel 1869, e

contemporaneamente dal chimico tedesco Julius Lothar Meyer (1830 –

1895).

Page 45: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

45

Ultimamente sono stati allestiti altri elementi artificiali, circa una ventina, e

quindi abbiamo oggi un totale di 117 elementi noti, a cui sicuramente se ne

aggiungeranno altri.

Quindi con una conoscenza di “solo” 117 elementi, e le loro possibili

aggregazioni, noi possiamo conoscere ció che compone tutta la materia

conosciuta, compreso l’organismo umano, indipendentemente dalla forma

con cui si manifesta.

Con i computer attuali, riuscire a tipizzare tutta la materia, in base alle varie

percentuali degli elementi che le compongono, diventa un gioco da ragazzi,

basta volerlo fare.

Tutto ciò che è materia, è quindi un continuo ed incessante movimento di

elettroni, le cariche negative, che orbitano intorno ad un nucleo caricato

positivamente ad opera dei protoni che hanno come coinquilini i neutroni

con carica neutra (non è detto che questa carica neutra non sia invece

determinata da due cariche opposte in equilibrio e con un atteggiamento

espresso non come il classico dipolo).

Già esaminando questa struttura, ci scontriamo con una prima anomalia, in

quanto ciò che costatiamo avvenire, é in contrasto con quanto vediamo a

livello più macroscopico, dove una carica positiva attrae una carica

negativa.

In questo caso l’elettrone non viene attirato o spinto nelle braccia del

protone.

Page 46: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

46

La regola generale, ritenuta assoluta, pretende che una carica positiva attiri

la carica negativa, legandola a sé, e questo accade sempre in natura, a tutti i

livelli, a livello atomico, invece, la carica negativa elettronica ruota intorno

alla carica positiva protonica.

Questo potrebbe essere determinato dalla forza centrifuga che

controbilancia la carica attrattiva, ma chi o cosa genera allora la rotazione?

Questo, è un lecito interrogativo che sorge dopo aver valutato ciò che

accade a livello macroscopico e a livello subatomico.

O la regola generale non è “Legge di Natura”, o, ed è l’ipotesi piu’

plausibile, c’è qualche fattore che ci sfugge e che ancora non riusciamo a

cogliere.

“Perché a livello atomico la carica positiva non attira la carica negativa

semplicemente attirandola a sé e genera invece una rotazione attorno?”

Werner Heisenberg (1901 - 1976)

“La vita non sarebbe possibile senza il MAGNETISMO”

Probabilmente il fenomeno deriva proprio dalla presenza dei neutroni che

per qualche motivo potrebbero fare in modo in modo che l’attrazione che

esiste, non sia verso un punto fisso del nucleo ma si sposti, e che l’elettrone

la insegua ruotando, e che la velocità di rotazione compensi la forza di

attrazione per cui l’elettrone è mantenuto ad una certa distanza dal nucleo

da almeno due forze diverse. La forza di attrazione, e la forza centrifuga

bilanciandosi porterebbero a quella situazione di equilibrio e tutto il

processo potrebbe quindi dipendere dalla velocità della rotazione, oppure

potrebbe esserci un meccanismo simile a quello delle forze dispersive di

London che si manifesterebbe in sottostrutture attualmente ancora non

identificabili e nemmeno per ora ipotizzate.

Page 47: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

47

Ma se così fosse, ci sfugge ancora qualcosa della proprietà dei neutroni, che

forse sono una struttura molto più complessa di quanto siamo riusciti ad

immaginare sino ad oggi.

Rilevare delle cariche diventa semplice, ma andare a cercare proprietà

particolari, quando non si manifestano, è più complesso, come pure

l’ipotizzare che quelle cariche siano il frutto della sommatoria di altre

cariche di dimensioni minori non percepibili.

Il fatto però che risulti una carica neutra, non ci può impedire di pensare

che il neutrone invece di semplice particella, non sia semplicemente un

sistema più complesso in equilibrio di cariche con risultato finale neutro.

Gli elettroni sono stati individuati dai fisici verso la metà del 1900 e sono

stati successivamente definiti come mattoni dell’universo.

Il loro comportamento è paragonabile a quello di piccole particelle

compatte, come si vede nelle classiche descrizioni che raffigurano delle

piccole palline che ruotano attorno ad un nucleo, ma in effetti non

possiedono alcuna dimensione, anche se sarebbe stata ipotizzata, e

dipendente dal condizionamento dell’essere osservata.

Gli elettroni, da componente solida e distinta (qualora presente) possono

diventare una nube indistinta di energia che, come un’onda dell’oceano, si

diffonde all’infinito nello spazio, e ció dipenderebbe appunto

esclusivamente dall’interreazione osservatore osservato.

Considerata rapportata alle dimensioni dell’atomo, l’energia che viene

generata dagli elettroni, assume solo dei valori discreti o considerabili o

identificabili, che si riassumono nel minimo, che viene esattamente indicato

come “quanto” di energia e che rappresenta il pacchetto energetico

elementare. Quindi il quanto è l’energia minima considerabile, valore al

disotto del quale l’energia è ininfluente.

Il Quanto designa quindi, in fisica, una quantità indivisibile, ma è

presumibile che presto si scoprirà che così non é.

Nella fisica classica, ogni grandezza può assumere un insieme continuo di

valori, nella fisica quantistica, le grandezze che si considerano, possono

assumere esclusivamente un insieme discreto di valori, discreto inteso nel

senso precedente che sono multipli del valore fondamentale di base che non

può più essere scisso, “il quanto”.

In base a questa definizione, gli elettroni possono trovarsi esclusivamente

in determinati livelli energetici e non a livelli intermedi. Se poi ci

immergiamo nella teoria quantistica dei campi, questa definizione viene

Page 48: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

48

generalizzata e le particelle stesse sono considerate come “quanti” di un

campo di forze, come i fotoni che vengono considerati secondo la QED,

dall'inglese "quantum electro-dynamics" o elettrodinamica quantistica, i

quanti del campo elettromagnetico.

Però tutto questo potrebbe derivare esclusivamente dal metodo di

osservazione.

Ogni epoca vede quello che gli strumenti dell’epoca gli lasciano vedere e

dal punto di vista che si sceglie per allestire gli strumenti per vedere o

misurare. Immaginiamo di avere due magneti posti uno a destra e uno a

sinistra, ed un ago posto davanti a loro a metà strada. Se il magnete di

destra ha massima forza magnetica e quello di sinistra non ha forza

magnetica, l’ago è diretto verso destra; piano piano aumentiamo la forza

magnetica a sinistra, diminuendola a destra sino ad invertire completamente

i rapporti di potenza. Se durante queste modifiche ben evidenti dei campi

magnetici, progressive perché siamo noi stessi a generarle, verifichiamo il

comportamento dell’ago, verificheremo che l’ago rimarrà posizionato verso

destra sino a che l’energia percepita dall’ago, a livello dell’ago, e

proveniente da sinistra, non supera quella percepita dall’ago e proveniente

da destra, e di colpo cambierà direzione, che manterrà invariata anche

quando a sinistra l’intensità diventerà massima. Pertanto se noi usiamo

strumenti di misura che considerano come punto di riferimento,

esclusivamente il comportamento dell’ago, potremo avere solo due

riferimenti, energia a destra ed energia a sinistra, ma non potremo mai avere

l’immagine determinata da posizioni intermedie dell’ago riferibili ai

rapporti energetici intermedi che sappiamo essersi sviluppati tra i due

magneti, sia prima che dopo l’inversione magnetica.

Questo per dire che, anche se noi vediamo un elettrone su un’orbita e poi

solo su quella successiva, non è per nulla detto che a parità di livello

energetico, gli elettroni abbiano la stessa carica energetica e che quindi il

salto di livello sia il giusto termine di misurazione dei livelli energetici.

Lo stesso si puo’ dire di una proteina che può trapassare in un’altra

assumendo forme intermedie diverse dalla proteina iniziale, ma non

percepibili. L’altro esempio è quello della radio che slitta di frequenza; si

sente bene, meno bene, male, molto male, ma il messaggio percepito è

sempre quello proveniente dalla medesima stazione radio, poi si sente male

la nuova stazione. Quella sulla frequenza adiacente e lo scivolamento

continua sino a completare la risintonizzazione sulla nuova frequenza con

Page 49: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

49

ricezione di un altro tipo di messaggi. Esiste però tra i due messaggi ben

ricevibili e ritrascrivibili, tutta una sequenza di segnali alterati modificati,

con sfumatura indeterminabile per un certo periodo tra i segnali provenienti

dalle due diverse stazioni radio. Lo scivolamento avviene gradualmente, ma

il cambio di stazione trasmittente si avverte solo quando il segnale prevale

su quello inviato dalla stazione radio precedente, e solo quando il nuovo

messaggio prevarica completamente il messaggio precedente. Però la fase

sfumata esiste ed è documentabile se si verifica esattamente la frequenza

sulla quale il messaggio viaggia. Gli strumenti “chimici” vedono

esclusivamente la differenza tra una proteina e l’altra solo a trasformazione

completata, ma non colgono le varie sfumature nella stessa proteina che

funzionalmente può indurre atti biologici modificati rispetto agli originali.

Un esempio sotto gli occhi di tutti è determinato dal fenomeno

dell’invecchiamento cellulare in cui cambiano i rapporti dei componenti, ed

in particolare la cellula invecchiata contiene molta meno acqua rispetto alla

cellula normale.

Capitolo sesto

IL QUANTO

A parte queste considerazioni, ritorniamo alla convenzione attualmente in

vigore, se si passa da un livello energetico ad un altro, si deve effettuare un

salto e non scivolare gradualmente percorrendo lo spazio. Quasi come se

l’energia fosse imprigionata in contenitori che separano i livelli uno

dall’altro, generando una specie di membrana virtuale che delimita il

livello, dal livello successivo.

Come appunto detto, l’alternativa potrebbe essere rappresentata dal fatto

che il segnale percepito attualmente, ci permette solamente di ricevere dati

propri del livello, stante un possibile spostamento, sino a che lo

spostamento non determina un cambiamento brusco di valore determinato

dalla prevalenza del livello successivo, esistendo tra i due livelli uno spazio

di confine in cui non vi è sfumatura, ma prevale un livello energetico o

l’altro.

Possiamo ipotizzare, per rendere l’idea, di considerare una persona che sale

degli scalini; il piede, per arrivare a contatto col gradino successivo,

percorre in ogni caso il tragitto che però diventa ininfluente, ovvero del

Page 50: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

50

piede che sale una scala, noi abbiamo l’immagine statica e ben

identificabile, quando il piede si trova sullo scalino e poi su quello

successivo, ma non riusciamo a quantizzare gli stadi intermedi del

passaggio del piede nel vuoto tra un gradino e l’altro perché non vi è

appoggio e quindi manca il riferimento statico per la rilevazione.

E’ peró indubbio che il passaggio deve esserci per veloce che sia, e se la

velocità assumesse ritmi incredibili, lo spazio potrebbe addirittura dare

l’impressione di essere annullato, ma in ogni caso si tratta sempre di

convenzioni umane, questo relativamente al tempo e allo spazio e alla

dimensione umana.

Le caratteristiche dei quanti energetici determinati dagli elettroni che sono

particella, onda ed energia sono particolarmente interessanti.

La più straordinaria è determinata dalla capacità di trasformarsi da materia

ad energia e viceversa, l’altra è costituita dal loro manifestarsi a noi come

particella se li guardiamo, proprio come disse Bohr, che sostenne che le

Page 51: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

51

proprietà di particella non esistono sino a che non sono osservate.

Con questa valutazione Bohr stabiliva il principio Osservatore e osservato,

che risonando istantaneamente nel momento del contatto visivo,

determinavano in compartecipazione, il formarsi dell’effetto fisico in

divenire con una perfetta e simbiotica sincronia.

La risonanza tra onda visiva ed energetica determinavano la

rappresentazione sotto forma di materia.

A Ginevra, al CERN nel corso del 2009 e anche prima, sono avvenuti

esperimenti basati sulla collisione di particelle alle energie più alte mai

raggiunte al mondo, utilizzando il superaccelleratore Large Hadron Collider

(Lhc).

Questi esperimenti ci portano in un campo mai esplorato. Le collisioni sono

avvenute all’energia di 1.180 miliardi di elettronvolt (1,18 TeV) per fascio,

per un totale di 2,36 TeV.

Sono previste collisioni ad energie superiori per poter indagare la

composizione della materia oscura o l’esistenza della cosiddetta «particella

di Dio», ovverossia il bosone di Higgs responsabile teorico dell’esistenza

della massa. Non vi è però nessun cenno di criteri di risonanza

L’immaginare che ci potesse essere un qualcosa che viaggiava più veloce

della luce, e contemporaneamente tra osservatore e osservato, avrebbe

equivalso ad abolire la barriera spazio temporale. Questa questione portò ad

una intensa diatriba con Einstein che venne etichettata come paradosso di

Einstein, Podolski e Rosen o EPR. Già in precedenza, un esperimento

effettuato da Wheastone nel 1834, aveva dimostrato, utilizzando un

apparecchio ancora esistente, che vi erano particelle che viaggiavano ad

una velocità di 460.000 km./secondo e quindi ad una velocità superiore a

quella della luce. Successivamente, nel 1982 Alain Aspect, a Parigi,

utilizzando il laser, fece un’altra dimostrazione che convalidava la tesi di

Bohr. Aspect isolò un atomo instabile di positronio formato da un elettrone

negativo e da un elettrone positivo, il positrone; questi due elettroni, si

annientarono reciprocamente, al fine di formare 2 quanti energetici, e due

differenti fotoni che, proiettati in direzione opposta, risultarono indifferenti

ad ogni distanza, mostrando altresì una persistente correlazione, avendo

angolazioni di polarizzazione identiche, e perfetto sincronismo ed

orientamento spaziale, e ciò perché erano in comunicazione reciproca.

Queste particelle gemelle non erano né separate né indipendenti ma non

potevano altro che essere parti indivisibili del medesimo sistema.

Page 52: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

52

Il positronio è un atomo estremamente leggero e conterrebbe la controparte

dell’antimateria dell’elettrone.

Un positrone ha la carica positiva come il protone, e la stessa massa

dell’elettrone. Non esiste in natura, e quando un positrone e un elettrone

vengono combinati artificialmente per creare un atomo di positronio, come

fu fatto per la prima volta nel 1951, questo si autodistrugge rapidamente

emettendo energia sotto forma di raggi gamma.

Gli scienziati hanno inviato un fascio di positroni, emessi nel decadimento

di una forma radioattiva di sodio, verso un bersaglio di normale silice.

Nelle collisioni, alcuni dei positroni hanno raccolto un elettrone formando

positronio.

Gli atomi di positronio si sono accumulati nella silice porosa, dove la loro

densità sarebbe diventata abbastanza elevata da consentire la formazione di

Ps2. L'esperimento è stato descritto in un articolo (di D.B. Cassidy et al.)

pubblicato sulla rivista "Physical Review Letters".

Page 53: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

53

Successivamente alla Princeton University, un altro fisico, David Bohm,

chiarì ulteriormente il principio.

David Bohm ( Wilkes-Barre, 20.12.1917 – Londra, 27.10.1991). Fisico U.S.A. che sviluppo’

l’approccio delle onde pilota di Louis De Broglie, giungendo alla sua omonima interpretazione della

meccanica quantistica, teoria De Broglie – Bohm.

La visione che fornì Bohm, era quella di un infinito mare di particelle tutte

interconnesse, che mostravano, ognuna, di possedere la conoscenza di ciò

che ognuna delle altre particelle faceva, comportandosi di conseguenza,

come se dovessero eseguire delle manovre inserite in un progetto globale di

mantenimento di un sistema superiore.

Questa capacità si evidenzia nel principio dell’ologramma e nella teoria dei

frattali in cui anche la minima parte in cui si può smembrare l’intero,

conserva tutti i caratteri dell’intero, e da questa si può risalire all’intero

sistema. Se tutto può essere ridotto a vibrazione o onda, il cervello percepisce anche

le vibrazioni dei pensieri e le trasmette e le riceve dagli organi di senso, e

quindi possiamo considerare gli organi sensoriali, come degli analizzatori

Page 54: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

54

di frequenza, che percepiscono le frequenze e le trasformano nelle varie

sensazioni fisiche.

Considerando quindi l’organismo umano come aggregato di atomi,

abbiamo ben evidente l’altro elemento fondamentale per l’esistenza stessa

di ciò che consideriamo materia, l’energia, che genera l’attrazione tra

nucleo ed elettroni, e poi tra atomi e atomi a formare le molecole, e tra

molecole e molecole, e così a salire.

L’organismo umano è quindi anche identificabile come una

materializzazione dell’energia ed espressione parziale dell’energia totale

che lo costituisce, essendo visibile solamente la parte fisica del corpo

energetico completo.

Come abbiamo visto gli elementi essere catalogati nella tavola periodica,

anche la materia, vista sotto forma di energia, puó essere catalogata in un

altro modo.

La materia puó quindi essere tipizzata con la frequenza dell’energia che

sottende e, ad ogni specie di materia, corrisponde una ben determinata

energia con una ben determinata frequenza; se cambia la frequenza,

cambierá indubbiamente anche la materia corrispondente.

Se abbiamo materia aggregata, avremo anche frequenze aggregate e

rintracciabili ai vari livelli, ovvero la frequenza degli atomi, delle molecole,

delle cellule, degli organi e dei tessuti e così a salire a formare ogni cosa

esistente e individuabile materialmente.

Ognuna delle frequenze si riscontra a livello sussidiario, dalla componente

più elementare al componente più complesso, e tutte le frequenze non

possono far altro che essere interconnesse, in quanto somma o sottrazione

le une delle altre.

Potremmo quindi accorgerci dei cambiamenti che avvengono nella materia,

giá verificando i cambiamenti delle varie frequenze magnetiche delle varie

molecole, o di gruppi di molecole, o di organi in cui si modificano, senza

opportuna causa, i parametri naturali di buon funzionamento.

Una volta che avremo mappato tutti i costituenti elementari e complessi

dell’organismo, sottraendoli alla contaminazione delle energie esterne che

possono mascherarle, come nel caso del “rumore di fondo” determinato dal

campo magnetico terrestre e da altre “interferenze” determinate dalle

innumerevoli fonti naturali e artificiali create dall’uomo, potremo quindi

ottimizzare gli strumenti già disponibili e anche progettarne di nuovi.

Pertanto ci si presenta ora un nuovo lavoro da svolgere, la mappatura

Page 55: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

55

energetica dei vari costituenti dell’organismo umano, e la ricerca degli

“standards di normalità”, ovvero quali siano le frequenze fisiologiche e

quelle patologiche, o quelle caratteristiche dell’involuzione senile.

La dottoressa Valerie Hunt fisiopatologa e cinesiologa della UCLA, ha

misurato con un elettromiografo, l’attività elettrica dei vari gruppi

muscolari registrandola e verificando che un apparecchio di quel genere era

in grado di misurare la presenza elettrica del campo energetico di un corpo.

Utilizzando questo strumento, arcaico per l’opera che si accingeva a

compiere, la dottoressa, ha individuato un campo di energia che è presente

nel corpo umano o da esso emana, e che è associato alle funzioni

biologiche.

Questo campo magnetico da lei riscontrato, ha determinato valori

estremamente bassi, rispetto ai valori registrati a livello cardiaco o

cerebrale con i comuni elettrocardiografi ed encefalografi.

I valori riscontrati si aggiravano da 100 a 1600 hertz, e il campo magnetico

è stato visto irradiarsi da altri centri oltre che dai muscoli, dal cuore e dal

cervello.

Utilizzando altri strumenti, ed in particolare un oscilloscopio, è riuscita ad

avere l’immagine visiva del campo, con una immagine paragonabile a

quella generata da un esame scintigrafico.

Verificando approfonditamente le immagini che era riuscita ad ottenere, la

dottoressa Hunt si rese conto che tutti i centri energetici che aveva

individuato, erano dotati di proprietà olografica e quindi, una porzione del

corpo misurata con quel sistema, forniva l’immagine dell’intero campo

energetico.

La scoperta successiva a questi esperimenti portò alle conclusioni che

queste frequenze misurabili e verificabili, erano anche condizionate dalle

qualità caratteristiche del soggetto, comprese le qualità emozionali.

Tutte queste scoperte e ricerche ebbero poi anche il risvolto pratico

utilizzato in campo terapeutico, ma non da tutti accettate anche se senza

verifiche contraddittorie.

Per presentare una tesi bisogna corredare il progetto con prove

particolarmente impegnative e testimonianze, mentre per negarla non

vengono quasi mai chieste controdeduzioni per cui questo comportamento

non è democratico e poco scientifico in quanto anche per screditare una tesi

dovrebbe essere richiesta altrettanta documentazione o controprove, oppure

lasciare la tesi in sospeso senza negarla a prescindere.

Page 56: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

56

Capitolo settimo

TERAPIA BIOFISICA

Il primo personaggio che distaccandosi dal convenzionale pensò di

proporre una terapia basata sull’informazione biofisica, fu un medico

americano, tal Albert Abrams, che operò già due secoli fa, ma solamente

oltre sessant’anni dopo, la medicina occidentale ha iniziato a considerare

anche questo livello di intervento, in quanto sino ad allora il riferimento

classico per la medicina era costituito dalla fisica meccanica con causalità

lineare, e il suo livello chimico successivo.

Albert Abrams nacque nel 1863 a San Francisco dove morì nel 1924,

medico americano, è considerato il padre fondatore di quella che è definita

Radionica.

Avendo ereditato una ingente fortuna dal padre, ricco mercante, ebbe

l’opportunità di scegliere su cosa lavorare, e quindi decise di dedicarsi

esclusivamente alla ricerca in campo medico.

Page 57: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

57

Si era laureato in medicina ad Heidelberg, una delle università più famose

della Germania per quanto riguarda la presenza di studenti stranieri, e fu il

primo medico a scoprire i principi di una medicina "elettronica". Fu allievo

del medico militare Rudolf Virchow, personaggio che fondò i moderni studi

di patologia cellulare sostenendo che una cellula può essere generata

solamente da un’altra cellula. Virchow fu il primo a descrivere l’embolo.

Tutti gli studenti di medicina si ricordano la famosa "triade di Virchow",

che attribuisce lo sviluppo della trombosi venosa alla presenza di: a)

rallentamento del flusso sanguigno, b) alterazioni della parete vasale, c)

ipercoagulabilità.

Virchow non era favorevole alle nozioni di base della nascente

“batteriologia”, e osteggiava l’idea che i batteri fossero la causa diretta

delle malattie. Sosteneva che il rinvenire alcuni microrganismi in certe

condizioni di malessere, non sempre significava che il microrganismo

facesse parte della malattia, e ipotizzò la possibilità della produzione di

tossine da parte di questi piccoli organismi. Non era neppure d’accordo con

la teoria Darwiniana dell’evoluzione della specie sostenendo che non era

sufficientemente giustificata scientificamente.

Con cotanto maestro, Abrams, da buon allievo, propose questa nuova

visione dell’essere umano a cui si stava dedicando, e in cui la malattia

appariva esclusivamente come una condizione di alterata energia.

L’episodio che condizionò l’opera di questo pioniere della biofisica,

avvenne durante una classica visita medica. Stava percuotendo l’addome ad

un paziente, come sono usi fare i medici durante le classiche visite, per

rendersi conto dello stato addominale e delle strutture che esso contiene, e

evocava il solito suono che deriva da sottostanti visceri distesi dall’aria che

contengono, prodotta dalle varie fermentazioni. L’addome percosso

risuonava a vuoto.

Durante queste manovre, qualcun altro presente nell’ambulatorio,

inavvertitamente, accese l’apparecchio radiografico che era posto ad un

paio di metri di distanza. Con l’accensione dello strumento a raggi X, il

suono che stava ascoltando e da lui prodotto con la percussione cambió,

trasformandosi nel suono che si sarebbe prodotto se sotto vi fosse stata una

massa solida.

In conseguenza di questa esperienza che destò immediatamente la sua

curiosità di medico ricercatore, il Dr. Abrams fece molte altre prove

modificando la posizione del paziente, e accendendo e spegnendo

Page 58: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

58

l’apparecchio radiologico, verificando in particolare cosa accadeva in

relazione ai punti cardinali.

Quello che constatò, fu che il fenomeno di cambiamento del suono

accadeva unicamente quando il paziente era rivolto verso est o verso ovest,

ma non verso nord e sud.

Gli accadde anche di riconsiderare successivamente questo strano

fenomeno, mentre stava visitando un paziente affetto da un epitelioma al

labbro.

Nel corso della visita si mise a percuotere l’addome con la solita tecnica col

soggetto casualmente rivolto ad ovest e con l’apparecchio radiologico

spento; il suono che derivava era quello di pieno, come quando

l’apparecchio radiologico era acceso nelle esperienze precedenti. Fece

girare il paziente verso nord e riprovó a percuotere nuovamente l’addome e

si manifestò il rumore di vuoto. Ripetè più e più volte la percussione per

avere altre riprove del fenomeno, e avendo ottenuto un esito positivo,

poteva dedurre ragionevolmente che ciò che aveva rilevato doveva essere

accettato come ripetibile e riverificabile.

Durante una sua lezione, avvertì i propri allievi che il giorno successivo

avrebbe eseguito alcune esperienze alla loro presenza, per avere questa

volta anche altre testimonianze del fenomeno che lui aveva già verificato in

diverse occasioni.

"Ora", disse Abrams, "alcuni di voi saranno molto stupiti di sentire che il

meraviglioso apparecchio con cui porterò avanti i miei esperimenti, non è

altro che il meccanismo nervo-muscolo che è parte integrante del nostro

amico Ivor qui seduto, che già in innumerevoli occasioni si è prestato come

cavia per i miei esperimenti neurologici! Fatemi ripetere: non c'è niente al

mondo così sensibile, così reattivo allo stimolo, per debole che sia, come la

fibra nervosa di un giovane uomo (o donna) sano. Ivor(il paziente che piú

volte aveva accondisceso alle esperienze) mi ha gentilmente assicurato di

non avere obiezioni ad essere il Soggetto dell'esperimento di oggi. Per lo

scopo di questa dimostrazione dobbiamo scordarci che Ivor è un uomo, e

guardarlo solo come uno strumento rilevatore di onde supersensibile."

Fece togliere al volontario la maglietta e lo fece rimanere in piedi

seminudo, con il corpo rivolto verso ovest, mentre eseguiva la percussione

dell’addome all’altezza della bolla gastrica, sopra l’ombelico.

Chiese quindi ai suoi allievi: "Volete prendere nota del suono di vuoto

emesso dall'addome ? Molto bene. E ora uno di voi può per favore farsi

Page 59: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

59

avanti e prendere questo forcipe a cui ho attaccato uno di questi campioni

di tessuto canceroso?" "Mentre io continuo a battere su questa zona

dell'addome, Lei, dottor Robinson (L’ assistente medico), ponga quel

campione a leggero contatto con la fronte di Ivor. Lo tenga così per quattro,

cinque secondi, poi lo tolga per un pò, e poi lo riavvicini, e così via. E

voialtri, volete per favore fare molta attenzione agli eventuali cambiamenti

del suono emesso con la percussione dell'addome di Ivor quando il

campione è vicino o lontano dalla sua fronte?"

L’esperimento diede il risultato sperato e già in precedenza verificato, ma

ora tutto avveniva sotto gli occhi di numerosi testimoni.

Quando il campione di tessuto tumorale veniva avvicinato alla fronte del

soggetto, alcune fibre muscolari si contraevano determinando l’alterazione

del suono derivato dalla percussione, e la differenza poteva essere rilevata

sonoramente anche dai presenti in sala.

Quando il fenomeno venne ripetuto numerose volte, il dottor Abrams lo

eseguì utilizzando diversi tessuti cancerosi, e utilizzando anche tessuto

contaminato da tubercolosi. Utilizzando quest’ultimo campione, il suono

percussorio non si modificava percuotendo l’addome sopra l’ombelico, ma

la modifica sonora si avvertiva percuotendo l’addome sotto l’ombelico.

Partendo da queste osservazioni, stabilì un certo criterio nell’eseguire le

prove, che divennero numerossime, utilizzando centinaia di campioni di

tessuti cancerosi e tubercolari per verificare le differenze che si ottenevano

con quella metodica apparentemente empirica e casuale, ma ben ripetibile e

riproducibile.

Con una grande raccolta di dati, Abrams, riuscì a disegnare tutta una serie

di mappe dove venivano identificate le aree dell’addome dove avevano

luogo questi strani fenomeni di modifica percussoria.

Abrams chiamó queste modifiche “reazioni” addominali e indicò come

queste potessero essere rilevate con una attenta e precisa percussione: una

certa zona corrispondeva alla reazione al tessuto neoplastico, un’altra alla

reazione al tessuto tubercolotico, malaria, streptococco e numerose altre

malattie.

Nonostante l’empirismo di queste esperienze, che possono essere

tranquillamente riprodotte da qualsiasi medico con cognizione dei punti

cardinali, deve essere accettato, perché provato, che dal corpo umano e,

come dimostrò poi successivamente lo stesso Abrams, anche da ogni

singola goccia di sangue di persona malata, vengono generati dei segnali

Page 60: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

60

che denotano la natura della sua malattia, e che questi segnali, se si

dispongono gli idonei strumenti e l’idonea preparazione e cultura, sono

rilevabili anche nel momento in cui comincia la malattia, anche se di questa

non vi è ancora evidenza clinica.

Nessuno nega, d’altra parte, che altri abbiano poi distorto i contenuti di

queste intuizioni o se ne siano appropriati senza aver alcuna cognizione del

substrato dell’argomento, o anche in mala fede, sfruttando l’attenzione che

attirarono i risultati di queste ricerche, e abbiano creato tutta una

costruzione finalizzata ad illudere i pazienti, solamente a scopo di lucro

personale, squalificando anche ciò che di buono era stato fatto, per

l’eccessivo bisogno qualunquista dell’uomo non dotato di sufficiente

intelligenza e senso di responsabilità, e soprattutto con un secondo fine, di

generalizzare senza accettare le sfumature che stanno tra il bianco ed il nero

e tra l’etico e il non etico.

In ogni caso queste esperienze restano alla storia e i sostenitori della

RADIONICA sono ancora molto attivi.

Capitolo ottavo

GLI ATTI BIOLOGICI

Analizzando la vita, che è fatta di movimenti, possiamo verificare che ogni

singola azione cosciente o incosciente, complessa o elementare, scendendo

al livello minimo e più semplice da poterlo definire unità di misura, o

mattone della vita, al pari dell’atomo per la materia, è generata da una

successione di atti biologici elementari.

Quindi possiamo prendere come unità di misura, l’atto biologico, la cui

successione secondo determinati e rigorosi parametri, determina la vita, il

benessere e la malattia, sino ad arrivare alla morte, dopo la quale gli atti

biologici proseguono diversamente, costituendo i fenomeni biologici propri

della fine della vita cosciente.

Ogni atto biologico in sé è molto semplice e ben verificabile, ma non in

vitro, dove l’atto biologico proprio del vivente non avviene per mancanza

di un qualcosa che vedremo in seguito, e che caratterizza esclusivamente

l’atto biologico determinato dalla presenza della vita.

Page 61: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

61

Questi singoli atti, assommandosi e integrandosi con tutti gli altri atti

biologici contemporanei precedenti e successivi, costituiscono a cascata

tutti i livelli necessari per la vita e per il benessere, e se alterati, originano la

malattia.

Tutti questi numericamente incalcolabili atti biologici, sono intimamente

correlati gli uni agli altri, e a loro volta sono correlati anche con quello che

accade nell’ambiente esterno ed interno all’organismo.

Quello che cambia, sono i tempi per vederne gli effetti, ovvero ogni livello

manifesta la finalizzazione degli effetti in tempi diversi come i diversi

ingranaggi di un orologio in cui la rotazione completa della più piccola

rotellina dentata, determina un movimento finale a carico delle lancette che

può anche essere impercettibile, mentre altri ingranaggi, con spostamenti

nettamente minori, determinano subito un effetto finale evidente sulle

lancette.

Page 62: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

62

Capitolo nono

LA VITA

LA REAZIONE CHIMICA

Vediamo come possiamo definire la “reazione chimica”: “è un processo in

cui dei composti (reagenti) si trasformano in altri composti (prodotti)

mediante una riorganizzazione degli atomi (formazione e rottura di legami

chimici).

L’utilizzo del termine “rottura” è molto ambiguo e scorretto e andrebbe

rivisitato per ridare comprensibilità all’intero discorso e anche per far

comprendere quanto la chimica dipenda dalla fisica. Col Termine rottura, la

chimica pretende anche di sganciarsi completamente dalla fisica per

diventare disciplina a sé stante autonoma e indipendente, ma la realtà dei

Page 63: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

63

fatti dimostra esattamente il contrario. La chimica non può e non deve

dimenticarsi della fisica che sottende, che la condiziona e che la determina.

“Il LEGAME CHIMICO” è unicamente una forza di natura elettrostatica

che permette ai singoli atomi o a gruppi di atomi, di legarsi tra di loro.

Trattandosi di una forza, questa non può rompersi, ma può modificarsi

aumentando o diminuendo, o esaurirsi, ma non si rompe.

Questo legame magnetico si differenzia in quanto intensità, in relazione al

composto che origina, ed è fondamentale per determinare la particolare

reattività e stabilità del composto, e anche per determinarne la struttura

molecolare.

Oltre ai vari legami chimici ma in realtà magnetici, esistono anche le forze

intermolecolari che hanno intensità minore rispetto ai legami chimici, che

hanno la proprietà di attrarre atomi e molecole tra loro. Queste forze

intermolecolari sono comunemente chiamati legami chimici secondari e

sono fondamentali nel determinare lo stato fisico di una sostanza e

responsabili della struttura secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine.

Le reazioni chimiche sono rappresentate con le equazioni chimiche che

mostrano le formule dei reagenti e dei prodotti, ed eventualmente i loro

stati fisici e le direzioni in cui procede la reazione.

Nella reazioni chimiche non si ha mai creazione o scomparsa di materia,

ma esclusivamente trasformazioni dei composti, e tutto deriva unicamente

dalle modifiche energetiche dei legami chimici per cui tutto dipende

esclusivamente dagli equilibri energetici che condizionano la formazione o

“rottura” dei legami chimici.

Ci si chiede perché la chimica si sia dimenticata completamente di ciò che è

fondamentale per la genesi delle reazioni chimiche, ovvero il calcolo delle

energie che sono implicate nella formazione e nella rottura dei legami.

Forse dipende dal fatto che quando la chimica è nata, non si avevano ancora

strumenti in grado di verificare, quantizzare, numerificare queste forze e,

quando il castello della chimica venne completamente realizzato, questo

funzionava talmente bene che non si sentì la necessità di rimettere tutto in

discussione in quanto i risultati erano talmente efficaci da ritenere il

“format” costituito, valido ed ineccepibile.

La chimica “foto selettiva” afferma che l’aumento dell’energia

vibrazionale reagente è molto efficace per determinare una reazione; qui

vediamo un valido tentativo di dare importanza ai fenomeni fisici

nell’ambito della chimica.

Page 64: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

64

Questa specializzazione della chimica, ha come argomento centrale,

l’influenza dell’eccitazione ottica sull’acquisizione,

sull’immagazzinamento e sulla cessione dell’energia e reattività delle

molecole.

Due autori, Evans e Polanyi, già negli anni '30, fecero ampie pubblicazioni

inerenti l’importanza dell'energia di vibrazione molecolare nella dinamica

delle reazioni chimiche. Gli studi che approfondiscono la cinetica chimica,

confermano che l'aumento dell'energia dei reagenti aumenta la velocità di

reazione. In un modo molto semplice si può ottenere questo aumento di

velocità, aumentando la temperatura della reazione che si intende

sviluppare. I due scienziati riuscirono a presentare i primi modelli

qualitativi dimostrando l’efficacia della loro teoria per cui aumentando

l'energia di vibrazione si facilitava il processo di reazione chimica. Per

poter raggiungere progressi significativi in questo campo, si dovette

attendere l’introduzione del LASER, strumento che permise di dettagliare

profondamente gli effetti dell’energia di reazione interna determinati

dall'eccitazione ottica. Sono molti anni che questi effetti stanno destando

grandi interessi, e parecchie sono le applicazioni pratiche delle ricerche in

questo campo. Col progresso tecnologico, è oggi possibile verificare che

l'aumento dell'energia di vibrazione è in pratica molto più importante che

non il solo aumento di temperatura, per migliorare la reazione molecolare.

Pensiero molto diffuso è che se si riesce ad aumentare la vibrazione del

sistema oltre la soglia della cosiddetta barriera di attivazione, si ottiene un

sostanziale miglioramento della velocità di reazione.

La sperimentazione si è valsa dell’utilizzo di laser regolabili e a banda

stretta, al fine di ottenere una eccitazione di vibrazione selettiva (una

frequenza costante ed omogenea fissa). Con questi strumenti, in laboratorio,

sono state sviluppate diverse reazioni in cui la correlazione tra le reazioni

attivate col calore e quelle generate con la vibrazione indotta, hanno

mostrato un vantaggio a favore delle ultime, con effetto finale di efficacia

duplicato.

Dopo queste esperienze si è potuto concludere che le reazioni chimiche

possono essere migliorate per mezzo dell’eccitazione ottica determinata cou

un laser all’infrarosso.

Ma se andiamo ad approfondire la visione in base alle conoscenze attuali,

possiamo anche ipotizzare che l’effetto potenziante possa essere dovuto

esclusivamente alla frequenza che è stata inviata, e che quindi qualsiasi

Page 65: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

65

altro mezzo in grado di inviare lo stesso segnale, possa ottenere lo stesso

effetto, e basterebbe provare il fenomeno, applicando quanto derivato dalla

legge del dominio di coerenza, ovvero inviare onde con la stessa frequenza

di quelle delle molecole implicate nella reazione.

Il laser quindi sarebbe solo un metodo, come il calore, per inviare un

segnale magnetico di una frequenza o di più frequenze, utili per

implementare la reazione.

Modificando la frequenza del laser e modificando oltre certi livelli la

temperatura, l’effetto positivo in effetti diventa negativo, e quindi appare

chiaro che solo a determinate temperature (e quindi frequenza, sia per

calore che per laser), si ha un effetto migliorativo.

Pertanto si potrebbe provare ad individuare e ad applicare le frequenze

ritenute idonee con mezzi più consoni, per verificare questa ipotesi che in

base ai risultati ottenuti e agli studi compiuti, è oggi molto più di una

semplice ipotesi, ma un campo che merita di essere esplorato per le

potenzialità che contiene.

Siamo quindi arrivati ad un punto cruciale; oggi la fisica fornisce ulteriori

spiegazioni circa il perché le reazioni chimiche avvengano in un certo

modo, ed in un certo altro modo vengano modificate, e anche perché esiste

questa differenza sostanziale tra reazioni chimiche in vitro ed in vivo.

In vivo intervengono i campi magnetici indotti al fine di generare quella

specifica reazione molecolare, in vitro, facendo reagire le molecole tra loro,

queste reagiscono esclusivamente in base al confronto molecolare e in

campo magnetico che si genera diventa obbligato e in questo caso

secondariamente generato e dipendente dall’incontro molecolare, mentre in

vivo è il campo magnetico che condiziona gli incontri molecolari tra le

corrette molecole per ottenere solo quella specifica reazione e non la prima

reazione possibile determinata dai criteri di vicinanza molecolare.

Si sta quindi sviluppando una nuova specialità, la biofisica, e da questo

punto di vista, appaiono meno condizionati i fisici piuttosto che i

biochimici ed i microbiologici, i quali sono più strumentalizzati

dall’ambiente in cui fanno ricerca. Forse è solo questione di strumenti,

perché il macroscopico diventa visibile molto più facilmente a chi si occupa

di ultramicroscopico, visto che gli strumenti da utilizzare per cambiare

visione con le annesse nozioni, sono più facilmente reperibili che

nell’ipotesi contraria.

Da qualche decennio l’attenzione dei ricercatori si sta spostando, e sempre

Page 66: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

66

più vengono sottolineati i punti critici della chimica, utilizzata come unico

componente dell’universo, che non considera la consistenza energetica

nascosta in quello che per lei è invisibile, l’assenza di materia

chimicamente dimostrabile.

A determinare questo spostamento di visione prospettica della materia

vivente, dalla descrizione puramente biochimica materialista di ogni atto

biologico, a quella piú olistica che considera anche i fenomeni biofisici e

bioenergetici, sono state le ricerche svolte in diverse parti del mondo e

anche fuori dall’atmosfera terrestre: in particolare amo ricordare gli studi di

Popp, di Ludwig di Lieboff e anche gli studi effettuati al dipartimento di

Fisica dell’Università di Milano da Giuliano Preparata, Emilio del Giudice

e Getullio Talpo. Oltre a questi, importante è il contributo che venne fornito

dal Professor Umberto Grieco a Roma che, utilizzando una camera

anecoica e riuscendo a sopprimere il rumore di fondo del campo magnetico

terrestre e di altre interferenze, ha ottenuto una prima mappatura energetica

di alcuni importanti distretti dell’organismo umano a livelli diversi, che

sono serviti da substrato per altri studiasi che hanno usufruito di queste

ricerche utilizzandole per ottimizzare apparecchiature diagnostico

terapeutiche che mostravano importanti effetti benefici, ma che non

potevano essere spiegati in maniera sufficientemente comprensibile perché

vi erano nozioni e meccanismi funzionali ancora ignoti ma che oggi,

almeno parzialmente, sono stati compresi e identificati.

Capitolo decimo

GLI SCIENZIATI ITALIANI e LA BIOFISICA

Page 67: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

67

Giuliano Preparata nacque a Padova nel 1942, e morì a Frascati il 24 aprile

del 2000.

Dopo aver frequentato il liceo classico Umberto I a Roma, si laurea a

Roma, in fisica teorica ricevendo la summa cum laude nel 1964.

Gli viene attribuita una borsa di studio e si trasferisce a Firenze come

borsista del CNR e indi riceve l’incarico di Professore di Fisica dei

NEUTRONI.

Dedicandosi all’insegnamento, dal 1967 al 1972 tiene lezioni nelle piú

prestigiose università americane, tra queste Princeton, Harvard, e la

Rockefeller New York University.

Nel 1969 raggiunge la libera docenza in Fisica Teorica, e, nel 1975, vince il

concorso per ottenere la cattedra di Fisica Teorica.

Successivamente approda al CERN di Ginevra, a cui presta la propria opera

dal 1974 al 1980, come membro dello staff nella Theory Division.

Si è dedicato in gran parte, allo studio delle alte energie, partecipando alla

costruzione del Modello Standard inerente la nuova sintesi delle interazioni

subnucleari. I suoi studi sono stati fondamentali per chiarire la natura del

campo quantistico, del campo di DIRAC (campo fermionico) e del

QUARK (fermione elementare che partecipa all’interazione forte).

In natura i quark non si trovano mai in isolamento, ma solo uniti in

particelle composte dette adroni, come ad esempio il protone ed il neutrone

Page 68: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

68

nel nucleo degli atomi. Il complesso delle sue ricerche, ha costituito un

substrato fondamentale della unificazione elettrodebole, ed ha risolto il

problema cruciale del confinamento del colore, nell'ambito della

cromodinamica quantistica che non è altro che una teoria fisica che

descrive l’intereazione forte, e che costituisce una delle forze fondamentali.

Preparata descrive l’interazione tra QUARK e GLUONI che sono le

particelle elementari, che determinano la forza nucleare forte; tengono

insieme i quark per formare gli adroni, vale a dire tutte le particelle che

sono sottoposte all’interazione forte, come già visto, protoni e neutroni.

Praticamente spiega l’essenza di come sia possibile l’esistenza del nucleo in

cui convivono protoni e neutroni che non avrebbero nessuna ragione per

stare uniti essendo uno a carica positiva e l’altro a carica apparentemente

neutra e senza pertanto alcuna ragione magnetica per stare vicini.

Hanno carico elettrica zero e spin 1 (rotazione – sono bosoni vettori).

Questi gluoni, determinano la stabilità del nucleo degli atomi. Discorso da

mal di testa, ma basta disegnare i puntini su un foglio dandogli quei nomi e

questo discorso diventa anche immaginabile.

Dopo il 1987, Preparata di è concentrato sui problemi della materia

condensata e sulla fisica nucleare nell’ambito della teoria quantistica dei

campi elettromagnetici, scoprendo delle innovative soluzioni coerenti della

QED (elettrodinamica quantistica). Con queste nuove scoperte, Preparata

ha potuto affrontare e tentare di risolvere vecchi e nuovi problemi, quali la

teoria dell’acqua liquida e quello della fusione fredda, con a disposizione

strumenti che gli hanno permesso e ci permettono di esaminare la realtà non

visibile, da un nuovo punto di vista.

Nel suo percorso scientifico e umano, ha poi incontrato Cecilia Saccone,

professore ordinario di Biologia Molecolare all’Università di Bari, e ha

sviluppato un modello markoviano di evoluzione molecolare che ha destato

notevole interesse e che spiega molte cose che prima erano inspiegabili.

Definizione: un processo stocastico markoviano o processo di Markov è un

processo stocastico nel quale la probabilità di transizione che determina il

passaggio ad uno stato di sistema, dipende unicamente dallo stato di

sistema immediatamente precedente e non dal come si è giunti a tale stato.

Vediamo cosa scrisse all’epoca la stampa italiana e riportiamo un piccolo

necrologio reperibile da chiunque:

(7 maggio 2000) - Corriere della Sera pag.29.

CORRIERE SCIENZA.

Page 69: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

69

LA SCOMPARSA DEL TEORICO STUDIOSO DELLA LUCE

“Giuliano Preparata fisico controcorrente.

La scomparsa del teorico studioso della luce Giuliano Preparata fisico

controcorrente Scienziato controcorrente, Giuliano Preparata (morto a

Roma il 24 aprile), faceva parte dell' aristocrazia della fisica teorica

internazionale. Padovano d' origine (era nato nel 1942), andò in cattedra a

Bari poco più che trentenne, nel 1976, per poi trasferirsi all' Università di

Milano alla metà degli anni Ottanta. Insegnava e lavorava poi a Princeton,

Harvard, all' Università Rockefeller, all' Università di New York ed al Cern.

Ad Harvard, mentre in Italia infuriava il Sessantotto, discuteva quasi alla

pari con i guru della teoria quantistica dei campi. Si definiva come uno

studioso che aveva dedicato circa quarant' anni della sua esistenza allo

studio della fisica «con qualche puntata nel mondo della biologia e della

chimica». Tra le sue ricerche vi sono dei contributi alla formulazione del

cosiddetto modello standard delle particelle elementari. In particolare ha

proposto un meccanismo per spiegare il confinamento dei quark all' interno

dei protoni e dei neutroni, e la sua è stata una proposta che ha sollevato

parecchie discussioni. Personaggio controcorrente, come dicevamo,

rendeva esplicito il suo pensiero in un articolo apparso su Il Nuovo

Saggiatore, rivista della Società Italiana di Fisica, dal titolo «Se Simplicio

avesse avuto un Cray». Il richiamo era al personaggio dei Dialoghi

galileiani, l' aristotelico Simplicio, che rappresentava il «buon senso»

dominante che non voleva accettare le follie di Copernico e di Galileo. Per

salvare la centralità della Terra nell' universo, i sostenitori del sistema

tolemaico si erano inventati complicati giochi matematici e avrebbero

potuto continuare all' infinito, se avessero avuto a disposizione la potenza di

calcolo di un supercomputer Cray, nel respingere le idee e proposte

innovative della scienza nuova di allora. Un analogo atteggiamento

Preparata scorgeva nel panorama attuale della scienza «globale», e per

contrastarlo non esitava a porsi nei panni di Galileo, risuscitandone lo

spirito polemico. La proposta teorica centrale di Preparata, che trovava

ostacoli da parte dell' ortodossia dominante, si basava sull' idea di coerenza,

cioè la stessa proprietà la quale fa sì che un raggio laser abbia una precisa

direzione, mentre la luce di una normale lampadina si diffonde da tutte le

parti. Come in un laser, anche in altri sistemi fisici e biologici, si

manifestano fenomeni di ordinamento a lungo raggio.”

Lanfranco Belloni

Page 70: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

70

Quello che ci interessa piú da vicino è contenuto nel suo libro “QED

Coherence in Matter”, che venne edito nel 1995 da World Scientific.

In questa sua opera ,il Professor Preparata, ci lascia un messaggio

importante in cui, auspica che vengano eliminate le barriere che isolano le

ricerche dei fisici che si dedicano alla fisica quantistica, dei biologici, dei

medici, dei biochimici, affinché le discipline che percorrono strade

autonome e indipendenti, trovino ed identifichino i punti di contatto,

considerando le leggi generali della fisica coerente per giungere ad una

Page 71: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

71

visione della vita che integri tutti i livelli, raggiungendo una visione olistica

e non di separazione come accade oggi, dove ogni branca scientifica lavora

separatamente senza raggiungere obiettivi condivisi e raggiungendo

conclusioni specialistiche e particolari che sommate alla fine non danno

l’immagine dell’intero, ma formano esclusivamente un mostro. In questo

modo le leggi di natura non potranno altro che essere travisate dalle singole

specialità, che non posseggono che strumenti in grado di esaminare

esclusivamente un livello dell’universo in cui siamo immersi, e col quale

interreagiamo, a volte incoscientemente, generando danni enormi.

Dagli scritti di Giuliano Preparata riportiamo:

“La Oneness (Unità): l’universo come campo quantistico unitario:

La Oneness emerge dalla comprensione profonda del concetto di campo

quantistico. L'Universo è un unico campo. Il campo é la Oneness

dell’Universo.

La Oneness é il trionfo dell'unità, é l'unità del mondo, è che il mondo é

UNO e le particelle e ogni fenomeno sono un aspetto di questa Oneness.

In altre parole, il mondo é uno, e tu lo parcellizzi con la tua scelta di

osservarlo in una certa maniera. L’osservatore non vede più tutto il mondo,

ma vede un pezzo, ne taglia una porzione e vede cosa succede in quel

pezzo...ma ciò non significa che tu rompi o disgreghi l’unità dell’Uno,

l’origine é l’Uno e questa é la base del Tutto.

La materia e il campo sono gli stessi in tutto l’Universo... La coerenza é la

realizzazione piena e totale della Oneness. Secondo la teoria quantistica dei

campi avanzati, a cui siamo arrivati, c’è questo campo "Uno", nello spazio-

tempo, la Oneness.

La coerenza nasce proprio dalla stessa struttura concettuale di questi campi

che poi, per miracolo, si realizza come fatto reale della natura e quindi

come generatore di fenomeni osservati. Quindi i campi quantistici che

descrivono la realtà fisica Una, lo fanno in questa forma unitaria in cui

pezzi diversi vengono correlati, in maniera ben definita e coerente, con altri

pezzi di spazio e di tempo.

La coerenza é appunto questa realizzazione della teoria quantistica dei

campi, un "Avatar", inteso come "incarnazione", matrice, epifania del

divino.

La Oneness, attraverso la coerenza, avrebbe la possibilità di tenere insieme

il mondo, quindi da questo punto di vista, la coerenza é il punto forte...

La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica ha a che fare con

Page 72: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

72

l’interazione fra campi di materia e campi elettromagnetici all’unisono, su

certe frequenze portanti particolari, con certe relazioni di fase.

La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica é una particolare

realizzazione dell’aspetto coerente della teoria quantistica dei campi a cui

inizialmente avevamo dato il nome di "superradianza", termine coniato da

Robert H. Dicke, fisico di Princeton che fu il primo a concepire questo

comportamento coerente, di oscillazioni in fase, fra sistemi atomici e campi

elettromagnetici, che poi ha portato al laser e ad altre scoperte. Di fatto,

avrebbe dovuto chiamarla iporadianza, perché a differenza di quello che

succede al laser, che lavora in uno stato eccitato, il campo elettromagnetico

non viene proiettato al di fuori del sistema, come un raggio laser che esce,

ma rimane intrappolato nel sistema atomico e ne garantisce un’evoluzione

coerente.

Per cui il campo elettromagnetico coerente e interiorizzato, é il collante dei

sistemi, degli individui atomici fra loro. La vita é quindi un delicato

equilibrio tra coerenza e non coerenza”.

Giuliano Preparata, dopo essersi dedicato alla fusione fredda, dando anche

la spiegazione del funzionamento della reazione e avendola presentata ai

mass media, realizzandola in un laboratorio a Milano producendo acqua

calda con una vaschetta di deuterio ed un avvolgimento di Palladio con una

spesa globale di 500 euro (filmato disponibile anche su Youtube e

trasmesso dalla televisione nazionale), morì nello spazio di pochi mesi

affetto da una forma disseminata di cancro con metastasi sparse

dappertutto, mentre godeva di una apparente buona salute e forma fisica.

MARIE CURIE

A tal proposito vorrei uscire apparentemente di argomento, dapprima

riportando alcuni dati storici e alcuni riferimenti ad alcuni personaggi

particolari e poi citando gli effetti del Polonio, denominato così nel 1898 da

Maria Skłodowska, meglio nota come 'Marie Curie', fisica chimica

polacca naturalizzata francese che nel 1903 ricevette il premio Nobel per la

fisica assieme al marito e suo docente Pierre, e ad Antoine Henri Becquerel.

Nel 1910 pubblicò il suo “trattatto di radioattività e poi ricevette un

secondo premio Nobel, nel 1911, questa volta per la chimica, ma dopo

essere stata denunciata dalla moglie del fisico Paul Langevin per adulterio.

Nella storia della radioattività e della fisica si inserisce sempre qualche

particolare che porta ad argomenti che di scientifico hanno poco e che sono

Page 73: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

73

più da leggenda che da scienza. In questo caso compare una giovane di

nome Blanche Wittman, medium nota al tempo col nome di “regina delle

isteriche”, una delle pazienti preferite del professor Charcot della

Salpêtrière che fu maestro di Freud e che merita un piccolo inciso perché

anche in questo caso si notano argomenti che si inseriscono nel discorso

attuale e, per ampliare nozionisticamente le nostre conoscenze, penso valga

la pena citarlo. Jean Martin Charcot, nato nel 1825 era un neurologo e

psichiatra francese che si dedicava all’ipnosi. Insegnò dapprima anatomia

patologica alla Sorbona e per tutta la vita lavorò alla Salpétriére, che era

diventato in più importante centro di psichiatria europeo pur essendo un

ospizio, appunto perché vi si praticava clinicamente l’ipnosi. Il centro dove

appunto andò Freud, era molto ambito per ottenere una specializzazione

post lauream. Alla scuola di Charcot si formarono altri nomi noti ai medici

e in particolare ai neurologi come J. Babinsky, e altri famosi psichiatri

dell’epoca. La sclerosi laterale amiotrofica è anche denominata malattia di

Charcot, perché venne individuata dal Professore Parigino, che individuo’

anche la sindrome clinica della sclerosi multipla, determinando la triade di

Charcot. Fu uno dei primi studiosi della psicologia del profondo che mise

in luce le qualità affettive di fenomeni prettamente neurologici quali certe

paralisi, anestesie e contratture. Altro suo merito fu di incentrare la

discussione psichiatrica sul concetto di lesione funzionale in cui una lesione

funzionalmente evidente, non determina, viceversa, nessuna sequela

morfologica riscontrabile autopticamente all’autopsia. Ma all’autopsia le

alterazioni frequenziali energetiche non sono visibili. Charcot considerò

l’isteria una nevrosi e ritenne di poterne “leggere” i sintomi in base alla

conoscenza del paziente e raccogliendo le sue esperienze che dal punto di

vista risultavano accentuate o derivante da episodi traumatizzanti. In questo

caso si possono anche ritrovare analogie col discorso del Dr. Ryke Geerd

Hamer e le sue 5 leggi biologiche in base alle quali, se accettate, ci

confrontiamo con un fondamentale cambiamento della comprensione dei

processi di salute e di malattia. La medicina quantica è in grado anche di

dare una spiegazione in questo ambito. Tornando al Professor Charcot,

questi considerava fondamentale l’esistenza di un legame tra

suggestionabilità ed isteria, considerando la suggestionabilità come segnale

di anomalia psichica e substrato predisponente per l’insorgenza dell’isteria.

(Fonti: Ellenberger, La scoperta dell'inconscio—AAVV, Enciclopedia di

Filosofia, Garzanti—Galimberti, Dizionario di psicologia, De Agostini ).

Page 74: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

74

Ritornando alla isterica paziente di Charcot, questa, una volta raggiunta la

guarigione, divenne una delle assistenti di laboratorio della madama

Polacca divenuta francese e già distrutta dalle numerose amputazioni

determinate dalle importanti lesioni causate dal suo maneggio di materiali

radioattivi. Morì in seguito ad una anemia secondaria alla contaminazione

radioattiva.

POLONIO

Il polonio è un semimetallo radioattivo ed estremamente raro.

È reattivo, grigio-argenteo, si dissolve in acidi diluiti, ma è soltanto

leggermente solubile in alcali. E' abbastanza volatile: circa la metà di un

suo campione si volatilizza in 3 giorni (a meno che non sia mantenuto in un

contenitore sigillato). Una volta veniva utilizzato nei laminatoi tessili per

eliminare le cariche statiche, dai fornitori di piastre fotografiche e per

eliminare dalle spazzole utilizzate, la polvere residua che vi si era

accumulata. Attualmente è utilizzato come fonte di radiazione alfa per la

ricerca e, in lega con berillio, può fungere da sorgente portatile di neutroni,

che normalmente soltanto un reattore nucleare puo' fornire. Qualche anno

fa è stato ampliamente sottolineato il suo uso anche da parte dei servizi

segreti per eliminare personaggi scomodi, ed è anche fonte di

contaminazione rilevabile nei reticoli di Hartman che generano una sorta di

raggio laser che trapassa uno spessore di 13 cm e che è presente ogni dieci

metri quadrati, e chi ha la disgrazia di avere il letto o la scrivania in

corrispondenza di una di queste sorgenti, rischia un tumore, ed in

particolare a livello dell’apparato ematopoietico. Chi si occupa di oncologia

Page 75: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

75

ha determinato una casistica impressionante derivante da questa

contaminazione se cronica.

Questa sostanza è molto rara in natura ed è rintracciabile nei minerali di

uranio, ma non viene estratto in questa forma. Ne vengono prodotti circa

100 grammi per anno bombardando il bismuto con dei neutroni in un

reattore nucleare e quindi non a disposizione di chiunque.

Il polonio è studiato in alcuni laboratori di ricerca nucleare dove la sua

elevata radioattività come alfa-emettitore, richiede speciali tecniche di

manipolazione e precauzioni. Il polonio-210 è l'unico componente del fumo

della sigaretta che ha prodotto cancro negli animali da laboratorio a seguito

di inalazione: i tumori si sviluppano in seguito ad un livello di dose cinque

volte più basso in un grande fumatore, rispetto ad un non fumatore.

Il cancro del polmone, nell’essere umano, ha continuato ad aumentare a

cominciare da bassi livelli. Nel 1930 vi era una percentuale di 4/100.000

all'anno, per arrivare alle percentuali attuali, passando per il 1980 al cancro

killer numero 1 72/100.000, nonostante una riduzione di quasi il 20 % dei

fumatori. Ma durante lo stesso periodo, il livello di polonio-210 nel tabacco

americano si era triplicato e questo coincise con l'aumento nell'uso di

Page 76: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

76

fertilizzanti al fosfato utilizzato dai coltivatori di tabacco. Il minerale di

fosfato di calcio accumula lentamente uranio e libera il gas radon. Mentre il

radon decade, i suoi prodotti derivati elettricamente caricati si fissano alle

particelle di polvere, che aderiscono alla peluria appiccicosa posta di lato

sulle foglie di tabacco. Si configura alla fine, un deposito di polonio

radioattivo e di piombo sulle foglie. Quindi, l'intenso calore localizzato

sull'estremita' accesa di una sigaretta volatilizza i metalli radioattivi e,

mentre i filtri delle sigarette possono intrappolare gli agenti chimici

cancerogeni, sono inefficaci contro i vapori radioattivi. I polmoni di un

fumatore cronico finiscono per avere un rivestimento radioattivo in una

concentrazione molto superiore al radon residenziale. Queste particelle

emettono radiazioni. Fumare due pacchetti di sigarette un il giorno fornisce

una dose di radiazione da particelle alfa, di circa 1.300 millirem all'anno. A

paragone, la dose annuale di radiazioni da radon inalato per un americano

medio è 200 millirem. Tuttavia, la dose di radiazione che determina

un’azione biologica da parte del radon è di 4 pCi/L ed è

approssimativamente equivalente al consumo di 10 sigarette giornaliere.

Oltretutto il polonio-210 è solubile, e viene distribuito nel corpo ad ogni

tessuto ed alle cellule, in livelli molto superiori a quelli derivanti dal radon

residenziale. La valutazione può essere fatta verificando la sua

concentrazione ematica e urinaria nei fumatori. Il polonio -210 in circolo,

determina danni genetici e anticipa la morte generando malattie che

rievocano le malattie che afflissero i primi pionieri della radiologia, cancro

alla vescica ed al fegato, ulcera allo stomaco, leucemia, cirrosi del fegato e

malattie cardiovascolari.

Soltanto le diete povere competono con il fumo del tabacco come causa di

cancro negli Stati Uniti, causando ogni anno un numero paragonabile di

infortuni mortali. Tuttavia, l'istituto nazionale sul cancro, con un budget

annuale di 500 milioni di dollari non ha a disposizione un fondo attivo per

la ricerca sull'impatto delle radiazioni da fumo o da radon residenziale

come causa di cancro polmonare, presumibilmente, per proteggere il

pubblico dai timori di radiazioni eccessive.

Le forze ambientali e biochimiche che possono tendere a riconcentrate

questi materiali tossici, radon e polonio nelle cellule viventi, non sono ben

note. Anche se il polonio si trova in natura, è diventato molto meno incline

a diluirsi nell’acqua, a diffondersi negli alimenti e, nelle cellule viventi e

nei tessuti dopo che ci fu il boom estrattivo cominciato subito dopo la

Page 77: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

77

seconda guerra mondiale.

EMILIO DEL GIUDICE

Nasce a Napoli l’1 gennaio 1940 e si laurea in fisica nel 1961. Ha un

fratello medico attivo a Napoli col quale ha condiviso la scrittura di libri

inerenti la medicina e l’intromissione della fisica nella medicina. Dal 1963

al 1976 è Professore Associato alla facoltà di scienze dell’università di

Napoli e indi ricercatore a Milano all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

dal 1976 sino al 1988.

Ha insegnato al Center for Theoretical Physics del Massachusetts, all’

Institute of Technology in Cambridge, Massachusetts, USA, dal 1969 al

1972 e al Niels Bohr Institute di Copenhagen dal 1974 al 1976. Le sue

ricerche si sono svolte nel campo della fisica teorica ed ha pubblicato oltre

80 articoli su nuovi modelli nel campo della coerenza elettrodinamica della

materia condensata e della materia vivente. Emilio Del Giudice ci scrive:

“ll campo quantistico universale: la base fisica dell’unità. La teoria

quantistica dei campi è la risposta più profonda finora storicamente

proposta al problema dell’"uno" e del "molteplice". L’Universo è descritto

da un insieme di campi quantistici, ognuno dei quali si estende

indefinitamente nello spazio e nel tempo. Mentre nella fisica classica il

mondo fisico è concepito come un aggregato di oggetti, ognuno localizzato

nello spazio e nel tempo, nella fisica quantistica ogni elemento

fondamentale della realtà è coesteso con l’intero universo e possiede una

Oneness intrinseca che si manifesta tipicamente nell’aspetto ondulatorio del

campo .

Page 78: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

78

Il campo quantistico ha infatti una duplice caratterizzazione; è un insieme

di quanti, di granuli che forniscono l’"intensità" del campo, ma è anche

governato da una "fase" (che, rozzamente, definisce il modo di oscillare del

campo) che emerge spontaneamente dalla dinamica globale dell’insieme

dei quanti.

Il numero preciso dei quanti e la fase non possono essere simultaneamente

definiti (questa "indeterminazione", scoperta da Heisenberg, è la proprietà

più peculiare della teoria quantistica), per cui la enucleazione di un numero

ben definito di quanti (punto di vista atomistico-locale) distrugge la

possibilità di definire una "fase", e con essa distrugge la connessione

cosmica.

Il punto di vista locale e quello globale sono perciò aspetti complementari

nell’ambito della teoria quantistica dei campi. L’universo, profondamente

uno, può anche essere visto, in un limite, come insieme di realtà individuali

separate.

Alleghiamo con piacere un articolo del Professore Del Giudice risalente al

2005:

“Nessuno oggi al mondo è in grado di rassicurare che un campo

elettromagnetico non faccia male, quindi sparare campi elettromagnetici

nell'ambiente è da dissennati". Questo è stato l’esordio di questo illustre

personaggio dell'Istituto di Fisica Nucleare di Milano, intervenuto

all'incontro-dibattito organizzato in Provincia a Pisa da Legambiente e

Circoscrizione 4 con la collaborazione del “Comitato Conacem ".

Del Giudice ha proseguito spiegando cosa può accadere ad un organismo

esposto ai campi elettromagnetici artificiali, anche di intensità bassissima,

che si vengono ad assommare ai campi elettromagnetici terrestri con cui il

corpo è da sempre in equilibrio. Questo è un equilibrio delicatissimo basato

sul sistema di "pompe ioniche" ovvero di "porticine" che si trovano sulla

membrana delle cellule dei nostri organi che permettono il passaggio

selettivo di ioni di calcio e non di potassio, ad esempio, e che hanno le loro

frequenze di ciclotrone.

Qualche tempo fa (2004), venne osservata una piccola deviazione dalla

formula che lega la velocità delle particelle in un ciclotrone alla loro carica

e alla loro massa. Il ciclotrone è una apparecchiatura che viene utilizzata

per accelerare fasci di particelle elettricamente cariche e normalmente si

tratta di ioni leggeri, usando come mezzo per ottenere l’effetto, una corrente

alternata ad alta frequenza e ad alta tensione, associando a questa un campo

Page 79: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

79

magnetico ad essa perpendicolare. Il tragitto delle particelle si delinea come

una traiettoria a spirale che parte dal centro e che, raggiunto il bordo

esterno della macchina, permette al fascio di particelle di uscire dalla

macchina ad una velocità vicina a quella della luce. L’invenzione del

ciclotrone risale al Gennaio del 1930 e venne ulteriormente aggiornato nel

1932 dal fisico Ernest Orlando Lawrence. Questa apparecchiatura ha un

utilizzo in campo medico per la cura dei tumori. Questa perturbazione

osservata in una delle equazioni fondamentali della natura aprì le porte ai

ricercatori per misurare le energie ultrapiccole ed in particolare i legami che

tengono insieme le molecole, la “colla molecolare”. Nel ciclotrone, le

particelle vengono mantenute in moto circolare mediante dei campi

magnetici e, la velocità alla quale le particelle si muovono è direttamente

legata alla loro carica e alla loro massa. Questa proporzione è il substrato

per i confronti sensibili tra le masse, le cui applicazioni spaziano

dall'identificazione di biomolecole per arrivare allo studio dei tassi di

reazioni chimiche. James K. Thompson e colleghi del Massachussetts

Institute of Technology uno studio pubblicato su “NATURE” fanno rilevare

di aver osservato una deviazione da questa relazione considerando delle

particelle polarizzabili. Nel corso di misure ad alta precisione sullo ione

CO+, Thompson e colleghi hanno scoperto che un dipolo magnetico indotto

nella particella mentre orbita, può variare la frequenza di ciclotrone. I

ricercatori sono riusciti a sfruttare questa variazione per misurare in modo

non distruttivo lo stato quantico dello ione. L'effetto fornisce inoltre un

metodo per misurare i momenti di dipolo di ioni molecolari per i quali

esistono pochi sistemi di misura di pari precisione. In generale, tener conto

di questo nuovo effetto influisce sui più precisi confronti di massa oggi

ottenibili, e fra le applicazioni ci sarebbero le verifiche dirette della

relazione di Einstein fra massa e energia, della simmetria inversa di carica-

parità-tempo (CPT), e probabilmente anche del peso dei legami chimici.

Tornando alla relazione di Del Giudice, il Professore prosegue segnalando

che, quando, per l'effetto di un'esposizione a campi elettromagnetici

artificiali (prodotti da elettrodotti o antenne) si introducono nel nostro

organismo frequenze di oscillazione di campi e.m. a lui estranei, i nostri

organi possono andare in tilt e non riconoscere più le frequenze degli ioni

che dovrebbero fare entrare attraverso le "pompe ioniche". "Così ad

esempio - ha continuato Del Giudice - prendiamo il nostro sistema nervoso

che produce campi elettromagnetici debolissimi. Se quando il nostro

Page 80: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

80

cervello vuol fare entrare l'acido glutammico (che ha una frequenza di

ciclotrone bassissimo, di circa 5 Hz), nei neuroni questo viene colpito da un

c.e.m. artificiale che lo disturba, può succedere o che faccia entrare più

(oppure meno) acido glutammico nei neuroni, oppure che venga obbligato

ad aumentare la frequenza del suo campo elettromagnetico (da 5 a 6 Hz ad

esempio)". "Quindi - ha continuato il professore - può essere fuorviante

parlare di tumori che possono comparire dopo anni, invece i disturbi

immediati ci sono a cominciare dal disturbo del sonno, spossatezza,

irritabilità, perdita dell'appetito o della libido, disturbi somatici. Così per i

telefonini che emettono altissimi campi elettromagnetici, non è detto che il

tumore venga per forza alla testa, i campi elettromagnetici artificiali

possono far scattare il neurone giusto ed il tumore viene alla prostata. Per

tutelare la salute dei cittadini, quindi, bisogna applicare il principio di

precauzione ribadito dal Trattato di Amsterdam che tradotto nella pratica

significa non immettere sul mercato un prodotto, come il telefonino, senza

che ne sia stata verificata l'innocuità e posizionare elettrodotti ed antenne

per telefonia cellulare fuori città, lontane dal centro abitato. Ve lo ha

ribadito pubblicamente anche la scienziata toscana, Margherita Hack,

seguite il suo consiglio”.

GETULLIO TALPO

Leggiamo cosa dice di lui il mattino di Napoli: Se n’è andato il 16 luglio

del 2006, improvvisamente. Negli ultimi anni aveva messo a punto una

tecnologia che avrebbe regalato a molti una vita migliore.

Page 81: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

81

Aveva la passione per la politica per la ricerca scientifica, per la lettura e

per i viaggi. Era anche stato un atleta praticando la corsa ad ostacoli.

Aveva una visione prospettica delle cose, come se riuscisse a guardare

dall’alto la realtà in cui era immerso e ciò lo portava a saper valutare le

conseguenze di ogni atto della politica, di ogni pasticcio amministrativo, ed

in questo aveva un naso quasi profetico. Possedeva anche una straordinaria

capacità di giudizio nei confronti di un mondo, quello accademico, di cui

conosceva tutte le pieghe: i centri di potere, i punti sensibili, le iniquità

congenite. Getullio aveva lavorato nel CNR dedicandosi alla fusione

fredda. A Legnaro si era dedicato all’acceleratore di particelle. Era un

tecnico e non un docente ma con una dote particolare, quella

dell’assorbimento e della rielaborazione. Era stato definito un eclettico. Per

la fisica ed in particolare per l’elettrodinamica quantistica, i suoi punti di

riferimento sono stati i Professori Preparata e Del Giudice con cui ebbe

contatti e collaborazione. Durante un incontro Talpo disse che stava

facendo quello che gli piaceva di più, “l’inventore”. Quando gli chiesero

cosa aveva inventato rispose: “Questa è una macchina che produce onde

elettromagnetiche a bassa intensità e a bassa frequenza che lavora sulle

cellule. L’ho provata su un amico in una serie di sedute. M.M. è un artista,

un grande intellettuale. Lui soffre di M. di Parkinson. Mi sembra che gli

abbia fatto bene, che stia un pó meglio. Vuoi provare anche tu?”. “Ma io

non ho il Parkinson”, “Prova lo stesso, non ti succede niente, forse un paio

d’ore, forse un paio di giorni con la febbre a quaranta.” “No grazie”. Questo

naturalmente era uno scherzo, una battuta, era tipico di Getullio.

Nel 2003 fonda la Prometee s.r.l. con lo scopo sociale di progettare e

realizzare apparecchiature elettromedicali che utilizzano la conoscenza

della elettrodinamica quantistica.

Questa società progetta e produce numerose apparecchiature studiate per

l’attivazione delle catalisi enzimatiche negli organismi animali, e si avvale

di molte collaborazioni interdisciplinari nei settori della fisica,

dell’ingegneria, elettrochimica, biologia, scienze veterinarie, e medicina.

Ad Agripolis, all’istituto di veterinaria, una equipe guidata dal professor

Page 82: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

82

Bernardini, ha sperimentato la metodica terapeutica sugli animali con

risultati di estremo interesse, ed in particolare c’è la storia di Bingo.

Bingo è un bassotto lungo e basso e con lo sguardo affettuoso. Si era

ammalato di una patologia che colpisce la colonna vertebrale e che annulla

l’equilibrio, La malattia del bassotto era stata definita incurabile.

Getullio aveva voluto egualmente sottoporre la sfortunata bestiola alla sua

terapia e lo sottopose alle “sue” onde elettromagnetiche. Bingo guarì e

riprese una vita normale.

Getullio Talpo, fece altresì degli esperimenti con cavie particolari,

conoscendo la loro età e peso massimi.

Sottoponendo una di queste cavie giunta al fine del suo tempo, a campi

magnetici applicati con l’apparecchiatura da lui studiata progettata e

realizzata nella sua officina laboratorio Padovano, riuscì non solo a

raddoppiarne l’attesa di vita, ma anche il peso, dimostrando di poter

controllare e modificare le reazioni chimiche di quell’organismo. Questo

venne denominato effetto Talpo.

Anche Talpo morì prematuramente nel pieno della sua attività colpito da un

infarto mentre era indaffarato nelle sue ricerche affetto dal vizio del fumo e

assumendo forse qualche caffè di troppo per poter andare avanti con i suoi

studi anche a notte inoltrata. I collaboratori di Talpo, Filippo Andrea e

Claudio continuano la sua opera avvalendosi sempre della collaborazione

del superstite Del Giudice ed in particolare applicano la metodica nel

campo neurologico e sulla sclerosi multipla in particolare, con alcuni centri

specialistici a Milano.

UMBERTO GRIECO

Page 83: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

83

Siamo sempre in Italia; è doveroso ricordare anche il già citato professor

UMBERTO GRIECO, medico, ricercatore e scrittore, che si dedicò alla

Bioelettronica e alla Biorisonanza molecolare.

Nel suo curriculum pratico ha la cura e i buoni esiti di moltissimi casi

difficili che lo fecero definire "medico dei miracoli".

Dal suo curriculum pubblico riportiamo:

Nasce a Vico Equense (Napoli) il 13.10.1930. Si laurea in Medicina e

Chirurgia all'Università di Napoli, prosegue il perfezionamento in igiene

all'Università di Firenze, si specializza in Dermatologia all'Università di

Pavia. I suoi studi proseguono con perfezionamento in Biopsicosessuologia

all'Università di Modena, si diploma in Omotossicologia (Omeopatia e

Tecniche Integrate).

Oltre varie cariche ed incarichi fu docente nel "Corso di Tecniche

Integrative" presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche – 1^ Scuola di

Specializzazione in Chirugia Vascolare – Direttore: Prof. Adriano Redler –

dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, docente nel Master di II

livello "I Mezzi Fisici in Coordinamento con la Farmacologia" presso

l'Università degli Studi dell'Aquila.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: "L'Uomo Bioelettromagnetico" -

GUNA Ed. - Milano 2003. "La Via della Salute" - Collana il Caduceo –

Elvetica Ed. – Lugano (CH)- 2006. "Lezioni del Prof. Umberto Grieco" –

Bioelettronica, Biorisonanza, Clinica Ontologica – "Corso di Tecniche

Integrative in pazienti vascolari critici" – Dipartimento di Scienze

Chirurgiche – 1° Scuola di Specilizzazione in Chirurgia Vascolare – Dir.:

Prof. Adriano Redler – Università degli Studi La Sapienza di Roma – Anno

Accademico 2006-2007. "Vivere di Matti" – Il Caduceo Editore – Lugano

(CH) – 2008. (Questo editore oggi ha cessato l’attività).

Uno dei sui ultimi incarichi fu presso l'Università degli Studi dell'Aquila

nel Master per Medici: "I Mezzi Fisici in cooperazione con la

Farmacologia".

Nel professor Greco si riassume la Medicina, la Fisica e Spirito.

Incontra l’ideatore della metodica Mora che da lui prende il nome

, il Morell, il Veret della Medicina Cosmogenetica, e molti altri personaggi

Page 84: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

84

a Lui contemporanei che si dedicavano allo stesso argomento.

Nel 1979 tiene una conferenza in cui parla già allora delle incompatibilità

alimentari.

Sua convinzione è che il corpo umano è solo la manifestazione materiale,

mentre essenziali ed importanti sono i campi elettromagnetici che sottende

e tutto l’esistere va rappresentato come identità frequenziali e loro

interazioni.

Diventa quindi fondamentale lo studio della biocibernetica delle

comunicazioni radio dei vari componenti dell’organismo per identificare i

meccanismi e per riconoscerne le eventuali alterazioni per poter interferire

al fine di ripristinare l’equilibrio.

Raccoglie i suoi risultati concreti nei libri che scrive e pubblica, "L'UOMO

BIOELETTROMAGNETICO" e "LA VIA DELLA SALUTE" pubblicato

in Svizzera, e “VIVERE DI MATTI".

Lo psicologo Peter Roche de Coppens, con cui ha collaborato, scrive che

Grieco è "il medico dei miracoli". Entrambi pensano che il "miracolo", non

sia al di sopra delle leggi fisiche, ma solo al di sopra delle nostre

incomplete conoscenze.

Se non riusciamo a fare i miracoli che “sono nelle leggi naturali”, é perché

non abbiamo coscienza e consapevolezza sufficiente. Riportiamo, dal corso

di Tecniche Integrative tenuto alla Università "La Sapienza" di Roma nel

maggio 2007, la prefazione del del Prof. Alberto Santoro del

Dipartimento di Scienze Chirurgiche: “La medicina del futuro si

focalizzerà e studierà i campi elettromagnetici e le frequenze dei nostri

organi e sistemi biopsichici quando sono in stato di salute e di malattia.

La medicina quantica o biofisica potrebbe rappresentare una correlazione

interpretativa della medicina tradizionale con riferimento con quelle

asiatiche.

Nel corso delle lezioni svolte il prof. Grieco inserisce positivamente questa

corrente di pensiero che potrebbe rappresentare una ulteriore conoscenza

medica al servizio dei pazienti senza nulla togliere alla già efficace

medicina tradizionale. Si è tentato di far conoscere lo studio delle radiazioni

emesse dall'organismo e sulla rivelazione dello stato dei suoi campi

magnetici, correlati da una condizione di fisiologia o di patologia,

chiarendo il concetto che fonda la disciplina di bioelettromagnetismo,

metodica non invasiva e priva di effetti collaterali, che con l'ausilio di

apparecchiature elettroniche capaci di rilevare sul corpo fisico di una

Page 85: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

85

persona le variazioni di potenziale e di resistività cutanea si possono

realizzare tests sulla situazione energetica degli organi, apparati, etc., del

nostro corpo fisico, appurandone le relative frequenze.

Grazie alla biorisonanza si possono rilevare la presenza di sostanze

chimiche, metalli, batteri, virus, funghi, protozoi, parassiti, etc. e quale

frequenza fisiologica risulta alterata.

Nelle lezioni sulla biorisonanza il prof. Grieco ha voluto mettere in

evidenza come questa tecnica non invasiva possa essere integrata

facoltativamente se ritenuta opportuna nella diagnostica e nella terapia

come ausilio e non sostituendosi alle valide tecniche della medicina

tradizionale”.

Il grande risultato che ha ottenuto il Professor Grieco è stato quello di

riuscire a decifrare per primo le frequenze ultrasottili con cui comunicano

le varie molecole e gruppi molecolari della materia vivente.

Tanti si sono preoccupati di riuscire a compiere questa opera, a cominciare

dagli studiosi che si rintanavano in caverne profondissime, o altri che si

recavano nello spazio per emanciparsi dal campo magnetico terrestre, ma

sempre c’era qualcosa che interferiva.

Qualcuno utilizzo’ anche dei filtri, ma anche questi non permettevano di

arrivare a risultati convincenti.

Grieco si dedico’ a queste ricerche in una particolare camera anecoica che

isolava quasi totalmente dalle interferenze esterne. Bisogna pero’

considerare che già l’effettuare la misurazione induceva modifiche nel

sistema. Con prove e controprove, alla fine venne messo a punto un metodo

che permise di poter avere dei dati frequenziali che, verificati in clinica,

davano risultati particolarmente interessanti. Quella fu la base per avere le

prime frequenze di trasmissione della particelle della materia vivente, e

impiegando quei range di frequenza i risultati ottenuti ebbero una

impennata positiva.

Il problema nella rilevazione derivava esclusivamente dal fatto che si tratta

di frequenze bassissime che partono da livelli appena superiori a frazioni d

hertz, per arrivare al massimo a poche decine di hertz, tutte inferiori alla

frequenza del campo magnetico terrestre e limitrofe alle onde di Schumann,

entrambe non raggiungono i 30 Hertz.

Page 86: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

86

Capitolo undicesimo

LA MATERIA e GLI ATOMI

Torniamo agli atomi che compongono tutta la materia.

Direttamente non li possiamo osservare, ma indirettamente possiamo

rendere gli atomi visibili con dei microscopi particolari.

Quando vediamo gli atomi, riusciamo a scoprire che anche loro vivono e si

muovono e si riproducono, e si comportano esattamente come le loro copie

giganti che riusciamo a vedere anche direttamente.

In particolare questo comportamento è verificabile studiando i

macrocristalli.

Page 87: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

87

I MACROCRISTALLI

Verificando ciò che accade nel loro comportamento, si riesce anche a capire

come si comportano gli atomi elementari.

I cristalli sviluppano le loro facce attorno ad un asse e, verificando la

direzione di rotazione di questo asse, analizzando la disposizione

successiva delle varie facce che danno origine al cristallo, possiamo

riscontrare una loro disposizione rotatoria oraria od antioraria, e se i

cristalli, nello sviluppo generano facce che risultano disposte su due

differenti assi con assetto a doppia spirale con direzione opposta l’una con

l’altra, abbiamo rappresentate entrambe le rotazioni nello stesso cristallo.

Questa differenza rotatoria si può utilizzare per definire il sesso del

cristallo; una disposizione delle faccette del cristallo secondo un asse con

direzione oraria corrisponderebbe al sesso femminile, antioraria al sesso

maschile, e la doppia spirale alla presenza di entrambi i caratteri sessuali.

Se l’atomo si comporta allo stesso modo, avremo atomi con asse rotatorio

orario, antiorario e con entrambe le direzioni.

Pertanto anche questa rappresentazione della realtà porta ad una visione di

Page 88: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

88

vita e di movimento di qualsiasi forma della materia, determinata dalla

presenza disseminata dell’energia che è la costante di fondo ineludibile a

giustificare l’esistenza della materia stessa che non potrebbe esistere in sua

assenza.

Capitolo dodicesimo

LA NUOVA VISIONE

Questa visione, basata sulle onde elettromagnetiche, rivoluziona in maniera

totale il modo di studiare la strutture biologiche.

Dobbiamo pertanto inserire nel discorso biologico i dati della nuova fisica

dell’acqua, della coerenza delle molecole, e delle cellule che compongono

organi e tessuti, e anche i dati dell’intervento dei campi magnetici

ultradeboli che interagiscono con i sistemi ionici cellulari.

Tutta la realtà non può non dipendere da una strettissima interrelazione tra

ogni suo componente fisico, che salendo di livello, diventa materia visibile,

ed in particolare diventa fondamentale il rapporto tra il campo magnetico e

la particella.

La materia unitaria può essere quindi considerata la manifestazione visibile

e tangibile del rapporto esistente tra un numero infinito di campi

elettromagnetici e particelle, che rispondono al richiamo della coerenza

elettrodinamica QED.

La materia vivente, deve essere rappresentata come insieme di molecole

oscillanti in sintonia con un campo elettromagnetico confinato all’interno di

un dominio di coerenza, che ha dimensione inversamente proporzionale al

salto energetico realizzato dalle molecole oscillanti.

Minore è la frequenza dell’onda, maggiore è la lunghezza del campo che

una sola onda copre.

Questo campo elettromagnetico può essere trasmesso da domini di

coerenza della dimensione di poche centinaia di Angstrom, ed invia

messaggi elettromagnetici dalle molecole, alle molecole, consentendo una

reciproca attrazione anche a lunga distanza, se la frequenza dell’emissione

è la stessa, evitando di attirare le molecole indesiderate e non funzionali per

Page 89: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

89

l’evento desiderato e programmato.

Il campo magnetico, generato da più molecole risonanti in coerenza, avrà

come risultato l’origine di frequenze che a loro volta risuoneranno

coerentemente con le altre molecole o con gruppi di molecole già riunite,

che daranno così origine al processo biochimico a cascata modificando ad

ogni passaggio la frequenza del campo, e del gruppo molecolare venutosi a

formare, dando progressione al processo metabolico fisico a costituire la

successione degli atti biologici vitali.

Anche piccole modifiche nella struttura molecolare, come si possono avere

nella perdita di atomi o di sostituzione di ioni, comportano di conseguenza,

anche un cambiamento dello spettro elettromagnetico emesso, quindi si

modificano anche le condizioni di risonanza e anche la funzionalità della

molecola che non risuona più sulla frequenza originale.

Il processo col tempo modifica l’effetto finale e, se da una parte questo

avvenimento si può considerare fisiologico nei processi di invecchiamento,

viceversa diventa patologico se supera determinati limiti e produce

determinate alterazioni che possono configurare uno stato di squilibrio

identificabile con la malattia se supera un certo livello soglia.

L’organismo umano, che risulta in ultima analisi composto da atomi come

qualsiasi altra struttura materiale, non può sottrarsi alle leggi della fisica

quantistica, per cui la risonanza comporta uno scambio di informazioni a

tutti i livelli, senza cessione di energia, ma con la conseguenza di

modificare i parametri del funzionamento dell’area interessata dal

fenomeno di risonanza.

Il campo elettromagnetico è determinato da grandezze che non possono

essere individuate da valori ben definiti, ma di queste grandezze possiamo

indicarne contemporaneamente il valore.

Determinando l’intensità del campo misurando il numero dei quanti

presenti, descriveremo un campo che sarà caratterizzato da oscillazioni

incoerenti ovvero la luce.

Se definiremo invece la fase del campo, non potremo contabilizzare i

quanti, ma avremo d’altra parte la visualizzazione di oscillazioni sincrone

nella stessa fase e descriveremo la materia.

Queste due facce della stessa realtà, si scambiano le informazioni con le

emissioni elettromagnetiche che avvengono in tutte le direzioni possibili,

ma solo tra elementi omogenei e quindi coerenti, sia che siano gruppi

cellulari o organi in grado di ricevere e decodificare i segnali che vengono

Page 90: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

90

inviati a livello bassissimo.

L’ORGANISMO COME SISTEMA APERTO

L’organismo è quindi un sistema aperto, unicamente composto da

sottosistemi a loro volta aperti, che sono mantenuti stabili ed in equilibrio

da numerosissimi meccanismi di regolazione che portano all’emissione

continua di segnali elettromagnetici che informano su tutte le attività

cellulari.

Tutte queste informazioni ci potrebbero permettere, se utilizzate per

predisporre macchinari specifici in grado di registrare le variazioni dei

campi magnetici e delle frequenze fisiologiche, di poter fare diagnosi di

funzionalità molecolare, cellulare e organica, non invasiva. Questo può

avvenire utilizzando la misurazione delle modifiche indotte nell’organismo

dall’interreazione tra lo spettro elettromagnetico generato da uno standard

esterno di cui si conosce la composizione, con l’area corporea interessata.

Il meccanismo si configura nel simulare più volte consecutivamente la

presenza di una determinata molecola alterata nell’area da valutare, con

l’uso di un campione esterno la cui emissione elettromagnetica raggiunga

l’area da testare, e misurare poi il nuovo equilibrio che si è determinato,

che è costituito dai nuovi valori determinati dai meccanismi omeostatici ad

ogni livello gerarchico.

Il punto di misura deve poter variare il proprio parametro caratteristico, in

stretta correlazione con il nuovo livello di equilibrio raggiunto.

Questo parametro è determinato dalla corrente emessa da ciò che si misura.

Il fenomeno di risonanza, porterà ad un incremento del parametro misurato

se è presente una molecola estranea, mentre l’assenza della molecola

nell’area controllata porterà ad una reazione neutra.

Potremo considerare malata la zona esaminata se le “difese” locali non

saranno in grado di annullare completamente gli effetti della presenza

simulata della specifica sostanza dannosa e potremo dire che quella

molecola introdotta, non permette ai meccanismi omeostatici di ritrovare il

precedente equilibrio e quindi questo squilibrio avrà ripercussioni a cascata

su tutto il sistema in tempi variabili.

IL PUNTO QUANTICO

Page 91: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

91

Nell’aprile del 2008, è comparsa una comunicazione che alcuni ricercatori

italiani, alla Scuola Normale Superiore di Pisa, in collaborazione con

scienziati di Modena e Reggio Emilia e con i laboratori Bell di New York,

hanno scoperto nuovi importanti elementi che aprono nuove strade nel

campo della fisica quantistica.

In particolare sono riusciti a misurare le vibrazioni di pochi elettroni,

racchiusi in uno spazio ristretto largo solo alcuni nanometri.

La ricerca è stata pubblicata su Nature Physics, che è considerata la più

prestigiosa rivista internazionale specializzata in fisica fondamentale.

Questi ricercatori hanno scavato in un cristallo purissimo di arseniuro di

Gallio, di dimensioni di è pochi miliardesimi di metro, che è stato prodotto

per quello scopo specifico nei laboratori Bell di New York, una

“nanostruttura”.

Questo cristallo è stato definito “punto quantico”.

Questa “nanostruttura” o “Cluster”, corrispondente ad un sistema costituito

da un numero di atomi o molecole variante da qualche unità a qualche

migliaia, con dimensioni dell’ordine di un manometro, è servita per mettere

in vibrazione in questa specie di camera blindata, gli elettroni intrappolati

nel punto quantico, utilizzando un raggio laser debolissimo.

In seguito a questa eccitazione gli elettroni hanno originato un movimento

sincronizzato che è stato possibile misurare, e quindi si è determinata la

loro frequenza caratteristica.

In precedenza, in base a calcoli caratteristici della leggi della fisica

quantistica, i fisici avevano ipotizzato che se questi elettroni fossero stati

fatti ruotare all’interno dei punti quantici, le frequenze di vibrazione

sarebbero rimaste inalterate a causa della ristrettezza dello spazio in cui

erano imprigionati. L’esperimento così condotto ha confermato l’ipotesi.

Gli elettroni fatti ruotare tramite il debole campo elettromagnetico generato

dal laser, hanno dimostrato che le frequenze di vibrazione non sono in

dipendenza della velocità di rotazione ma restano invariate.

Questa ricerca si lega alla scoperta che gli elettroni, messi in forte

interazione, tendono a formare delle strutture ordinate, grazie alla loro

localizzazione.

LE SCIENZE E LA VITA

La vita:

Page 92: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

92

le scienze che studiano la vita si possono ricondurre alla biologia, alla

chimica e alla fisica.

Vivendo, ogni organismo cerca di mantenere una condizione di benessere,

ma spesso questo obiettivo gli viene precluso da numerose condizioni

limitanti che possono essere di qualsiasi origine, compresa la natura

psicologica.

Anche i pensieri sono costituiti da onde elettromagnetiche.

In questo caso non si entra nel merito delle altre componenti pratiche

logistiche, determinate dalle regole gestionali delle varie società più o meno

civili e rispettose dell’essenza del cittadino, ed i problemi correlati ad un

non sufficiente supporto economico o così ritenuto, ma si discute

unicamente della problematica fisica biologica dell’essere umano.

Per raggiungere questo scopo, diventa fondamentale la conoscenza

Page 93: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

93

Capitolo tredicesimo

IL SAPERE

Il sapere è dato dalla conoscenza, che dipende dalla voglia di conoscere, e

dagli strumenti disponibili per vedere la realtà, che si allarga a dismisura

nell’infinitamente grande e nell’infinitamente piccolo.

Pertanto cominciamo a descrivere e analizzare la costituzione ed il perché

del funzionamento di ciò su cui si intende intervenire: l’essere umano.

A questo scopo sono necessarie nozioni di biologia con anatomia e

fisiologia, nozioni di chimica e di fisica atomica e fisica subatomica.

IL CORPO UMANO IN NUMERI

Tornando alla contabilità e alla matematica, il corpo umano a cui si dedica

il medico, è in media e approssimativamente costituito da circa 100 mila

miliardi di cellule :100.000.000.000.000.000.

Una cellula ha le dimensioni di circa 1 millesimo di millimetro, un atomo di

circa 1 decimilionesimo di millimetro, e quindi avremo circa 10.000 atomi

per cellula e quindi un miliardo di miliardi di atomi (1 trilione) per fare

un organismo adulto.

1.000.000.000.000.000.000 di A T O M I fanno un essere umano

In una frazione di micron che corrisponde allo spettro visibile, alla densitá

normale della materia, sono contenuti milioni di molecole, e la distanza

media tra due qualsiasi molecole, che appartengono ad una cellula, è’

dell’ordine di 50 angstrong (1 angstrong = 0,0001 micron).

Le dimensioni di una cellula sono dell’ordine del millesimo di millimetro.

Gli atomi non sono visibili nemmeno con i piu’ potenti microscopi ottici e

hanno dimensioni dell’ordine di 10 –10m (1 decimo di miliardesimo di metro),

dimensione molto più’ piccola della lunghezza d’onda della luce che li

illumina, che e’ di un mezzo milionesimo di metro, ovvero 5.000 volte più

piccoli, per cui la luce non e’ in grado di restituirne l’immagine.

Se analizziamo lo scorrere della vita di un essere vivente, riducendolo ai

minimi termini, vediamo che ci troviamo di fronte ad un continuo ed

incessante succedersi di eventi biologici coordinati ed efficaci.

Page 94: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

94

Anche quando apparentemente l’uomo non fa nulla o dorme, gli atomi che

ci compongono, sono preda di continui ed incessanti micromovimenti di

gas, di liquidi, di cellule, di molecole, di elettroni, che comportano continue

reazioni biochimiche con scambi e trasformazioni.

Andando ad indagare queste microattività a livello elementare, scopriamo

che si tratta esclusivamente di reazioni molecolari, che a cascata, generano

tutte le reazioni chimiche che stanno alla base del metabolismo, degli atti

biologici e quindi della vita.

Questo è valido per ogni corpo fisico, anche per quelli considerati non

viventi e che quindi hanno dei tourn over talmente lenti, da non essere

percepiti dall’uomo.

Dobbiamo pensare alla vita, come un continuo processo, derivante da un

incessante susseguirsi di interreazioni molecolari e quindi atomiche e

subatomiche, che si esplicano attraverso fenomeni di attrazione o

repulsione molecolare.

La vita non è altro che questo.

Page 95: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

95

Queste interreazioni di attrazione o repulsione, sono alla base di ogni

evento biologico.

Torniamo al già citato Werner Heisemberg e alla sua frase “La vita non

sarebbe possibile senza il magnetismo”.

Heisenberg, Werner (Würzburg 1901 - Monaco 1976) fu un fisico tedesco.

Studiò all'Università di Monaco e nel 1923 divenne assistente del fisico

anglo-tedesco Max Born presso l'Università di Gottinga.

Dal 1924 al 1927 ricevette una borsa di studio dalla Rockfeller Foundation

per specializzarsi con Niels Bohr presso l'Università di Copenaghen.

Nel 1927 ottenne l'incarico di professore di fisica teorica all'Università di

Lipsia e successivamente di professore presso le università di Berlino

(1941-1945), Gottinga (1946-1958) e Monaco (1958-1976).

Nel 1941 divenne direttore dell'Istituto Kaiser Wilhelm per la fisica (che nel

1946 prese il nome di Istituto Max Planck).

Sospettato di aver collaborato con le autorità del governo nazionalsocialista

tedesco venne imprigionato in Gran Bretagna per un certo periodo di

tempo, alla fine della seconda guerra mondiale.

Fornì il suo contributo più rilevante, alla teoria della struttura atomica.

Nel 1925 elaborò una formulazione della meccanica quantistica denominata

"meccanica delle matrici", che si fonda sulle frequenze e sulle ampiezze

delle radiazioni assorbite ed emesse dall'atomo, nel corso delle transizioni

tra i livelli energetici del sistema atomico.

Il principio di indeterminazione di Heisenberg, secondo cui è impossibile

determinare con la medesima precisione la posizione e la velocità di una

particella, ebbe un ruolo importantissimo per gli sviluppi della meccanica

quantistica e per il pensiero filosofico moderno.

Fu insignito nel 1932 del premio Nobel per la fisica.

COME FUNZIONA LA CHIMICA

La chimica….. funziona grazie alla fisica……. I legami chimici, sono di

fatto legami magnetici e quindi fisici.

Tutto ciò che accade in chimica, è realizzato da unione, e combinazione di

molecole che cambiano caratteristiche a seconda delle varie associazioni, e

che determinano effetti finali che sono sempre di natura fisica a livello

subatomico.

Page 96: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

96

Pertanto la chimica non può prescindere dai fenomeni fisici, anche se i

chimici spesso se ne dimenticano, ma i fenomeni fisici precedono sempre

l’aspetto chimico e poi lo seguono.

Pertanto la chimica non deve essere sganciata dalla fisica,come avviene in

particolare con lo studio dei farmaci in cui la sperimentazione è basata

esclusivamente su verifiche di compatibilità chimica, e utilizza come

parametro di efficacia e di funzionamento, esclusivamente criteri statistici

che non hanno nulla a che fare con la precisione.

La fisica o determina risultati ripetibili senza eccezioni a parità di

condizioni, o non vengono accettati risultati parziali con una ripetibilità

percentuale.

Se si considerassero anche i parametri fisici che caratterizzano l’essere

umano, potrebbero essere stabiliti ulteriori criteri di differenziazione per

rendere i campioni esaminati molto piú omogenei di quanto avviene ora, in

cui l’omogeneità deriva esclusivamente da parametri chimici morfologici e

non fisici andando anche a considerare la coerenza molecolare o organica

dei vari soggetti presi in esame.

Chi si occupa di trapianti sa benissimo che se avessimo ulteriori parametri

da valutare, sicuramente potremmo trovare soluzioni più compatibili

limitando ulteriormente le reazioni di rigetto e l’utilizzo di fastidiosissimi e

pericolosissimi farmaci atti ad impedire questo fenomeno reattivo

difensivo.

L’organismo ricevente considera non coerente l’organo ricevuto quando lo

rigetta, mentre se fosse coerente, non avremmo la reazione di rigetto.

La fisica e la chimica sono esattamente la stessa cosa a livelli diversi, ma

Page 97: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

97

mentre la chimica è sempre fisica, a volte la fisica non si trasforma in

chimica, rimanendo limitata a modifiche subatomiche per cui, in

determinate situazioni, ad una modifica dello stato fisico non corrisponde

una modifica chimicamente rilevabile.

E’ come dire che di un colore posso averne differenti sfumature senza un

cambio generico di colore, ma se da un colore rosso, passo al blu,

sicuramente la sfumatura è cambiata.

MATERIA ENERGIA

Così come la materia è energia condensata, e la materia è composta da

sostanze chimiche, dobbiamo considerare queste sostanze, come energia

condensata, e considerare anche le variazioni dei parametri fisici quando

proponiamo sostanze chimiche che vanno ad insistere su sistemi aperti,

come quando, ad esempio, somministriamo farmaci, o esponiamo gli

organismi a campi magnetici.

Se l’energia si misura verificando la frequenza dell’onda caratteristica,

avremo come risultato che ogni forma di energia si potrà caratterizzare con

la sua frequenza specifica, e quindi anche la materia che corrisponde a

quell’energia, potrà essere classificata in base alla frequenza che sottende.

In base a questa considerazione potremo anche catalogare la materia in base

a formule energetiche e non solo a formule chimiche.

Page 98: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

98

Ad una determinata frequenza, corrisponderà una ben determinata materia e

potremmo utilizzare una specie di tavola periodica per ogni forma di

materia, anche se a questo punto, questa tavola diventerebbe immensa, ma

nell’epoca del computer anche questa operazione sarebbe facilmente

fattibile e soprattutto, considerando un essere umano, le varie forme di

materia presenti sarebbero limitate, potendo così anche stabilire dei

parametri di normalità delle frequenze corrispondenti alle diverse forme di

materia del corpo umano e verificare la presenza di energia che si sposta dai

“range” di normalità in epoca precoce, prima ancora che si formino le

alterazioni chimicamente strutturate.

Si potrebbe pertanto verificare lo stato di inizio di alterazione quando dal

punto di vista chimico non è ancora possibile cogliere tali modifiche, e

prendere le contromisure a questo livello, impedendo che l’alterazione

energetica porti alle alterazioni chimiche che sicuramente seguirebbero

prima o poi l’alterazione frequenziale.

Oltretutto, una volta costruiti questi idonei strumenti diagnostici,avremmo a

disposizione diagnosi precoci e possibilità terapeutiche precoci, con un

risparmio facilmente immaginabile di salute e di mezzi, con riduzione

anche dell’inquinamento determinato dell’industria chimica che consuma

risorse non rigenerabili.

Sicuramente questi strumenti, una volta affinati, sarebbero molto meno

impegnativi dei sistemi di indagine attuali che portano alla ricostruzione

virtuale della morfologia umana e, utilizzando frequenze altissime,

potenzialmente potrebbero rivelare in un prossimo futuro, avendolo già

fatto oggi, effetti collaterali non previsti e ripetere ciò che abbiamo visto

accadere a Marie Curie che maneggiò con troppa disinvoltura le radiazioni,

pensando unicamente ai suoi aspetti positivi, senza considerare il rovescio

della medaglia.

Quindi possiamo enunciare, senza timore di essere smentiti, che, ad una

determinata frequenza, corrisponde una ben determinata materia, e non

un’altra, e che se si modifica la frequenza, avremo sicuramente una materia

diversa da quella originale.

Gli esperimenti di chimica determinano la ripetizione del risultato, quando

questi vengono effettuati in sistemi chiusi in cui tutti i parametri

coincidono, ma occorre ricordare che un sistema chiuso è solamente

teorico, non esistendo di fatto neppure in laboratorio.

Se si ricerca l’identico risultato dell’esperimento, applicandolo in un

Page 99: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

99

sistema aperto come il corpo umano, non si potranno mai avere gli stessi

risultati, ma risultati simili, più o meno vicini, considerati sovrapponibili

esclusivamente in base ad un margine di tolleranza stabilito per

convenzione, a meno che non si considerino anche tutte le altre variabili e

le si riesca a riprodurre, e che dipendono dalla variazione del campo

magnetico influenzato dagli altri campi magnetici degli altri sistemi, o che

si introducano dei parametri di correzione.

Più si ridurranno i margini di tolleranza e più sarà efficace il risultato finale.

Questo é uno dei più grossi problemi delle applicazioni della chimica

verificata in laboratorio, e non riproducibile esattamente sul vivente, in

quanto non esiste un campione identico ad un altro, ma solamente campioni

simili con differenze più o meno evidenti che, per poter arrivare alle

conclusioni, devono essere considerate trascurabili o ininfluenti, ma che

non possono essere eliminate.

Page 100: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

100

Sistema chiuso – sistema aperto – sistema isolato

Per la termodinamica, un sistema chiuso non scambia massa con l’ambiente

esterno, mentre può effettuare con esso scambi di energia in qualsiasi

forma.

Un sistema isolato, sempre per la termodinamica, non interagisce in alcun

modo con l’ambiente esterno e non scambia con esso né massa né energia.

Il primo principio della termodinamica stabilisce che l’energia interna di un

sistema isolato rimane costante, per il secondo principio, l’entropia non può

diminuire.

Attualmente, sperimentalmente, un sistema isolato è ottenibile solo

approssimativamente, per cui, come già accennato, è una entità teorica.

Un sistema aperto interagisce con l’ambiente esterno con scambi di materia

ed energia.

DIVERSITÁ DI CONCLUSIONI E DI OSSERVAZIONE

Guardando alcuni sistemi con determinati strumenti di visione, questi

appaiono sistemi isolati o chiusi, ma se li si osserva con altri strumenti di

visione o di misurazione, viceversa appaiono sempre tutti sistemi aperti, e

questo fatto va sempre considerato anche quando si considerano sistemi

apparentemente identici.

Infatti non è detto che i sistemi identici reagiscano poi ugualmente a

sollecitazioni, in quanto l’apertura del sistema non potrà mai essere

identica, non fosse altro per la diversa posizione spaziale.

Questa differenza di descrizione tra sistemi, dipende appunto da che tipo di

percezione abbiamo della realtà, se ad un livello overatomico o subatomico.

Col fatto stesso che sulla terra esiste la gravità, e con onde magnetiche che

viaggiano dappertutto, diventa praticamente impossibile confezionare

sistemi che siano realmente chiusi o isolati, e non a caso alcuni esperimenti

sono stati condotti nello spazio in assenza di gravità o nelle profondità della

terra con strutture impermeabilizzanti sui vari campi magnetici esistenti, e

costruendo camere anecoiche per avere a disposizione sistemi meno aperti

di altri, ma qualora si ottenesse un sistema effettivamente chiuso, la

semplice osservazione del fenomeno lo renderebbe nuovamente aperto.

Utilizzando determinati sistemi di misurazione che non si approfondiscono

Page 101: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

101

più di quel tanto nel piccolo, possiamo peraltro considerare l’esistenza di

sistemi chiusi che sicuramente sono più facilmente gestibili dei sistemi

aperti in cui non è possibile pianificare una unica gestione standardizzata ed

immutabile.

Cosa che si può fare per sistemi quasi chiusi ed in cui il margine di errore

non comporta particolari conseguenze, almeno per periodi prolungati

duranti i quali si può introdurre un fattore di correzione che riporta l’errore

a margini ininfluenti.

Un esempio, il calendario, con ogni 4 anni l’aggiunta del 29 febbraio, per

far si che la durata di un anno si possa misurare in giorni rendendo per

convenzione più facile la contabilità e la riproducibilità dei dati.

Su questo principio di differenza di livelli di percezione, con errori

tollerabili ad un livello, e meno tollerabili ad un livello inferiore, quando le

reazioni molecolari cellulari avvengono ai livelli sottostanti, l’attività che

genericamente definiamo come metabolismo cellulare, e che descrive i

processi biochimici, non riesce a cogliere i rimanenti processi sottesi, anche

se ineluttabilmente presenti, perché chimicamente non li vede.

Ma il fatto di non vederli non significa che non esistono; sono ben presenti

ed attivi, ed è necessario che se ne tenga conto perché ignorarli può

comportare danni enormi, e a volte, anche in tempi non tanto lunghi.

Durante l’incedere degli atti biologici che costituiscono la vita, e quindi con

l’incessante successione delle reazioni, che coinvolge progressivamente sia

livelli superiori che livelli attigui, questa fervida attività continua, di

connessioni molecolari, determina l’essenza della vita dell’essere umano e,

anche se con tempi diversi, di tutto ciò che è materia.

Senza queste attrazioni molecolari e quindi senza questo continuo e perenne

movimento, non esisterebbe né materia né energia, ma il nulla, difficile

anche solo da immaginare.

Page 102: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

102

CARATTERISTICHE DELL’ATTO BIOLOGICO

Esaminando l’essere umano, dal punto di vista chimico, questi eventi

biologici, che succedendosi danno luogo alla vita, per avvenire ed essere

efficaci, devono essere rappresentati da precise sequenze di reazioni

biochimiche, che hanno alla base un perfetto rituale che deve comprendere:

•Ordine

•Istantaneità

•Coordinamento

•Interreazione

•Molteplicità/pluralità

L’ATTO BIOLOGICO ELEMENTARE

Effettuando un’analisi descrittiva dell’atto biologico, come avviene

nell’analisi che ci propone la chimica, nei minimi termini, abbiamo di

fatto, una interreazione tra i vari componenti che determina le varie reazioni

chimiche.

Page 103: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

103

Chimicamente, in vitro, la molecola per interreagire con le altre molecole,

deve giungervi quasi a contatto altrimenti la reazione non avviene.

Oltre a questo fattore fondamentale, ma non unico, la molecola,

funzionalmente e sempre in vitro, può reagire con le molecole più diverse,

ed in particolare con quelle che per prime entrano nel raggio di

interreazione chimica.

Per questo motivo, la molecola esaminata in laboratorio, ha una attività che

può essere considerata a largo spettro o aspecifica, e con possibilità di

interreagire con la prima molecola che entra nel proprio raggio di azione.

In vivo tutto ciò non accade, e la regolazione dei processi di interreazione

molecolare ha uno sviluppo differente non riproducibile in vitro.

A dipendenza delle molecole che si incontrano, viene originata una

reazione che produce un risultato diverso, dando origine a composti

differenti.

Durante le reazioni chimiche determinate dai vari incontri molecolari,

potremo avere appunto la formazione di sostanze, (sostantivo usato in

questo caso genericamente e non col significato chimico), che sono

strutture chimiche dotate di proprietà chimico-fisiche specifiche, e quindi

caratterizzate da una composizione chimica ben definita e riconoscibile.

Page 104: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

104

A questo punto è necessario introdurre alcune brevi definizioni:

SISTEMA: è l’insieme materiale che si sta esaminando. OMOGENEITA’ ED ETEROGENEITA’: microscopicamente è

omogeneo un sistema microscopicamente in equilibrio, ed in cui la misurazione di una sua qualsiasi proprietà, verificata in punti diversi, fornisce lo stesso risultato. E’ eterogeneo un sistema in cui le rilevazioni forniscono risultati diversi. Il problema si complica se la visione avviene a livello microscopico o ultramicroscopico. In questo caso diventa fondamentale concordare una scala comune di osservazione: se ci si riferisce alle singole molecole, qualsiasi sistema diventa eterogeneo (ed in più, diventa in molti casi impossibile il riferimento alle proprietà). Da qui la necessità convenzionale di procedere all’individuazione di un campo minimo, che renda possibile la misurazione anche delle grandezze di tipo statistico, come ad esempio la temperatura. Pertanto anche questa considerazione ci rende conto del fatto che molte valutazioni o definizioni chimiche vadano bene solo ad un livello macroscopico, mentre ai livelli inferiori queste definizioni convenzionali sono addirittura contraddette.

FASE: Le fasi sono determinate da ciascuna delle parti omogenee in cui è suddiviso un sistema eterogeneo. Anche qui con i presupposti precedenti ritorniamo a definizioni convenzionali utilizzabili solo a livello macroscopico.

SOSTANZA PURA: possiamo definirla come materia chimicamente formata da composti chimici fissi e determinati, in cui, la presenza di ulteriori sostanze (impurezze, sempre in piccolissimi quantitativi) non determina particolari interferenze ai fini della determinazione delle proprietà; ma anche questo ha valore solamente microscopicamente. Normalmente le sostanze pure si definiscono semplicemente sostanze chimiche.

COMPONENTE: sostanze che fanno parte delle MISCELE, sia omogenee che eterogenee. Non vanno confuse con le FASI. Una fase può essere tranquillamente una miscela omogenea costituita da più componenti.

MISCELA: sistema omogeneo o eterogeneo in cui sono identificabili diverse sostanze chimiche.

SOLUZIONE: spesso è sinonimo di miscela omogenea. SOLVENTE E SOLUTO: sono i componenti di una soluzione in cui, di

norma, il solvente rappresenta la percentuale maggiore in cui sono sciolti o diluiti i soluti che sono quindi la rimanente parte. Questa definizione è

Page 105: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

105

però ambigua in quanto nella “soluzione” aria, l’azoto dovrebbe essere, in base a questa definizione il solvente, e l’ossigeno e gli altri gas i soluti. Questa definizione pertanto è maggiormente applicabile a sostanze perfettamente miscibili e non agli altri casi.

COMPOSIZIONE: qualitativa e quantitativa: quali sono le sostanze componenti la miscela, e quantità di ogni sostanza che compone la miscela. Il secondo valore dipende dal fatto che si conosca la composizione qualitativa della miscela. Riferito ad una sostanza pura significa individuare gli elementi chimici componenti.

CONCENTRAZIONE: termine usato solitamente per soluzioni a base liquida, esprimibile con differenti unità di misura: dalla molarità (numero di moli di soluto in 1 litro di soluzione), alla molalità (numero di moli di soluto in 1000 g di solvente), alla frazione molare (rapporto fra il numero di moli del soluto e il numero totale di moli, soluto + solvente). In pratica si usa la percentuale ponderale (g di soluto in 100 g di soluzione) e la percentuale volumetrica (ml. di soluto in 100 ml. di soluzione, utilizzabile evidentemente se anche il soluto è liquido); a volte si adopera anche un "ibrido", la percentuale P/V (g di soluto in 100 ml. di soluzione).

CONCENTRATO DILUITO: La concentrazione è un dato numerico, quindi oggettivo; che una soluzione sia concentrata o diluita è invece una classificazione abbastanza soggettiva. D’altra parte i due termini diventano perfettamente significativi se usati in operazioni di confronto: la soluzione A è più concentrata o più diluita della soluzione B.

SATURAZIONE: per le soluzioni a base liquida, è satura una soluzione nella quale il soluto, in situazione di equilibrio, è presente anche in forma indisciolta. Comunemente si usa scorrettamente anche indicare come satura, una soluzione nella quale è disciolto il massimo quantitativo possibile di soluto: si possono infatti avere, in molti casi, situazioni di sovrasaturazione.

Dopo questa opportuna e noiosa classificazione possiamo riassumere che i

vari e successivi incontri molecolari, possono originare un elemento

chimico, un composto chimico, miscugli, miscele, soluzioni o talvolta

misture.

Tutto questo è quello che può accadere dagli infiniti incontri molecolari,

quando questi sono esaminati dal punto di vista chimico.

Dalla prima interreazione tra due molecole, a cascata e con effetto domino a

più livelli, proseguono altre reazioni e trasformazioni, sino a che l’atto

Page 106: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

106

biologico determina l’effetto metabolico che può concludersi con effetti

diversi, e questo accade anche per ogni minimo movimento che noi

effettuiamo e dietro al quale non riusciamo ad immaginare che avvenga

tutto questo.

Già quando corrughiamo le sopracciglia o disegniamo una smorfia col viso,

per ottenere la contrazione dei muscoli necessari, mettiamo in moto un

numero enorme di reazioni molecolari e di conseguenti reazioni

metaboliche.

Questo avviene per qualsiasi atto biologico, da quello più complesso a

quello più semplice. Partendo dal presupposto chimico prima enunciato,

secondo il quale la nostra molecola può reagire con qualsiasi molecola, la

prima che incontra, e ricordando che in vitro, affinché la reazione possa

avvenire, le due molecole devono venire quasi a contatto, non riusciamo a

dare una logica spiegazione di cosa regoli ogni atto biologico, considerando

il circa “un triliardo di miliardi di atomi”, che costantemente si muovono e

danno vita, forma e consistenza, ad un organismo adulto del peso di una

sessantina di chilogrammi.

La spiegazione non può non esserci, ma se la chimica non riesce a vederla,

sicuramente sarà nascosta in qualche altro ambito, e quell’ambito non può

altro che essere la fisica subatomica, ovvero la parte nascosta a chi si

accontenta di osservare la materia.

Page 107: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

107

Per avere quello specifico effetto finale, derivante da quel preciso atto

biologico e solo quello, per permettere di garantire il buon funzionamento

dell’organismo, gli incontri e le reazioni molecolari non possono essere

casuali, e dal punto di vista chimico potrebbero esserlo, se seguissero criteri

di vicinanza come accade in vitro.

Contrariamente a quello che accade nelle riproduzioni in laboratorio, nella

materia vivente, devono seguire un rituale ben determinato preciso e

sicuramente rispondente ad un progetto, inserito in altri progetti a livelli

diversi, in cui i successivi incontri molecolari devono avere requisiti ben

specifici e preordinati in una unità globale di efficacia.

Capitolo quattordicesimo

LIVELLI INTEGRATI DI FUNZIONE INTERREAZIONE E

COSCIENZA INCOSCIENZA

Tutto quanto appena enunciato, deve avvenire in tempi ultrarapidi, e deve

sottostare ad un coordinamento che regoli tutte le altre reazioni molecolari

che avvengono prima, contemporaneamente, dopo e a livelli diversi

integrati. Questo accade a livello molecolare, a livello cellulare, a livello di

gruppi cellulari, a livello dei tessuti ed organi compreso sistema nervoso e

tutto interconnesso al fine della funzione benessere dell’individuo, immerso

nell’ambiente che lo circonda e condizionato da ciò che lo nutre e che lo

avvolge.

Se cambia l’ordine di questi incontri molecolari, ne risente l’intero atto

biologico, che perde, almeno parzialmente, le sue caratteristiche che si

possono ripercuotere in tempi diversi su diverse funzioni e anche sul

funzionamento globale.

Mancando anche una sola di queste caratteristiche per rendere preciso l’atto

biologico elementare, é anche possibile che inizialmente l’alterazione che si

viene a determinare, non sia particolarmente evidente.

A volte potrebbe anche essere ininfluente, perché l’organismo è in grado di

mettere autonomamente in moto meccanismi di ripristino o di correzione, e

a volte di rigenerazione, ma può anche determinare “alterazioni” che,

sempre per effetto domino, in tempi piú o meno lunghi, determinino lesioni

irreversibili, progressive più o meno gravi e dannose e piú o meno

Page 108: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

108

percepite.

Questo meccanismo apparentemente banale, ma fondamentale, è alla base

anche dell’invecchiamento fisiologico o della rigenerazione che comporta

la distruzione delle cellule, con meccanismi mediati dai mitocondri, che

risultano vecchie e quindi non più funzionali.

Queste vengono distrutte ed eliminate dall’organismo in quanto la loro

presenza costituirebbe un fattore antieconomico per la funzione globale.

In ogni caso, alla lunga, l’alterazione iniziale che può apparire ininfluente,

diventa sempre più interferente, e a questa alterazione di percorso se ne

assommano altre a cascata, o come in un circolo vizioso, per cui, alla fine

diventa evidente l’alterazione funzionale e/o morfologica, più o meno

marcata con ripercussioni più o meno gravi, più o meno acute sul

funzionamento della cellula, dell’organo e alla fine dell’intero organismo.

ALTERAZIONE ENERGETICA = MALATTIA (NON SEMPRE)

MALATTIA = ALTERAZIONE ENERGETICA (SEMPRE)

Questa metodica di genesi dell’alterazione, se non supera certi limiti, viene

considerato alla base del comune invecchiamento cellulare, dello stress

ossidativo, dell’accumulo di radicali liberi; se viceversa supera questi limiti

considerati impropriamente fisiologici o parafisiologici, non si parla più di

semplice degenerazione caratteristica dell’invecchiamento, ma ci troviamo

di fronte a una condizione patologica o di mal funzionamento.

Riassumendo:

in base alle leggi della biologia molecolare, abbiamo che la prima

molecola per sfruttare le forze chimiche, e per dare inizio alla

reazione con la successiva molecola, deve giungervi quasi a contatto,

in quanto queste forze, per esercitarsi, essendo molto piccole, hanno

anche un brevissimo raggio di azione e quindi devono prevedere uno

stato di quasi contatto. Nell’organismo vivente questo assunto non si

applica.

Page 109: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

109

Oltre una certa distanza, che è in ogni caso sempre molto piccola, non

avviene nessun riconoscimento chimico e quindi nessuna reazione.

Questa distanza è approssimativamente pari a quella del diametro

molecolare che corrisponde ad alcuni amstrong (1 amstrong vale un

milionesimo di micrometro che vale un milionesimo di metro).

Nell’organismo vivente invece abbiamo questa interreazione a

distanza.

Le molecole inoltre, non hanno limitazioni per reagire specificamente

con una molecola ben determinata, ma possono produrre reazioni

anche con altre molecole, e le molecole che sono presenti in una

cellula sono tantissime per cui l’interreazione molecolare, in

particolare con le più vicine, é possibile ed in vitro avviene, ma non

avviene sul vivente.

Effettuando questa prova in laboratorio, viene confermato quanto detto

sopra.

Nella materia vivente, se il meccanismo biologico è normofunzionante, la

molecola reagisce esclusivamente con la molecola corretta e non con

un’altra pur essendo chimicamente possibile e anche statisticamente piú

probabile se non intervengono fattori distorcenti che si inseriscono nei

processi.

La biologia e la biochimica, nonostante l’incredibile sviluppo e le moderne

tecnologie che vengono utilizzate, non riescono a fornire una spiegazione in

grado di giustificare scientificamente l’ordine, la precisione, la rapidità e il

coordinamento di tutti i fenomeni chimici finalizzati alla vita che

avvengono nel corpo umano, a fronte dell’enormità del numero di molecole

che costituisce la materia che compone l’organismo.

Tutto cio’ avviene, forse perché questo interrogativo non viene più posto a

quel livello, o forse perché gli strumenti che esse adoperano, per precisi che

siano, non possono vedere l’altra realtà che compone il sistema universale e

che per loro non è prevista, accontentandosi della rappresentazione

descrittivo materialistica dell’universo visibile.

Page 110: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

110

COMPOSIZIONE CHIMICA DEL CORPO UMANO

La composizione chimica di un corpo umano di circa 65 kg corrisponde a:

Acqua 65% = Kg. 42

Proteine 16% = Kg. 10,5

Lipidi 13% = Kg. 8,5

Glucidi 1% = Kg. 0,7

Sali minerali 5% = Kg. 3,3

Vitamine = quantità minime.

Page 111: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

111

LA CELLULA

la cellula rappresenta l'unità organizzativa fondamentale degli organismi

viventi: è infatti la più piccola unità di un organismo vivente in grado di

funzionare in modo autonomo.

Esistono due tipi di cellule, fondamentalmente distinti per il loro diverso

grado di complessità organizzativa.

Le cellule degli organismi procarioti in cui la struttura interna è molto

semplice ed in cui il materiale genetico non è separato dal citoplasma per

mezzo di una membrana.

Le cellule degli organismi eucarioti, che sono più grosse, in cui il materiale

genetico è avvolto dall’involucro nucleare che delimita il nucleo e che non

è altro che una membrana.

Un cenno particolare va rivolto al mitocondrio, organulo che ha

caratteristiche uniche e straordinarie e che si distaccano da qualsiasi altro

costituente del corpo umano.

IL MITOCONDRIO

La cellula vivente originaria, primordiale, era una cellula anaerobica,

produceva scarsissima energia, si alimentava e si riproduceva.

L’incontro con i batteri ha fatto si che questa cellula da anaerobica,

diventasse aerobica e producesse tantissima energia.

La struttura che ha determinato questo passaggio e che è quindi all’origine

Page 112: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

112

della vita, è stata identificata nel mitocondrio che è quindi la centrale

energetica della cellula e che ha origini batteriche.

I mitocondri producono energia che è fondamentale per molte funzioni

cellulari; contengono gli enzimi necessari per la realizzazione delle reazioni

chimiche che trasformano in energia le sostanze alimentari, e l’accumulano

nelle molecole di ATP (adenosintrifosfato) per successivi utilizzi.

Sono di diverse forme anche se la forma classica è a bastoncello, ma anche

di forma granulare o filamentosa. In ogni cellula sono variamente

rappresentati, e il numero varia da tessuto a tessuto. Nei distretti muscolare

e renale, essendovi grande necessità di energia sono presenti in grande

quantità.

Una delle particolarità di questa struttura e che lo rende molto simile al

batterio, è la membrana che è formata da due strati lipidici che sono

selettivamente permeabili.

La parte esterna è liscia e quella interna è ricca di creste e sporgenze.

Queste ultime determinano delle pieghe perpendicolari alla parete esterna e

le due membrane definiscono così due spazi: uno tra le due membrane, e

l’altro, spazio della matrice, dove è presente sostanza omogenea che

contiene enzimi, coenzimi, acqua, fosfati e altre molecole.

La membrana esterna molto più permeabile di quella interna, contiene

molte copie di una proteina, e nel suo spessore, questa membrana, forma

Page 113: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

113

grandi canali, in cui passano in maniera non selettiva, tutte le piccole

molecole presenti nel citosol, che riempiono lo spazio tra le due membrane.

La membrana interna, è invece altamente selettiva e con una proteine di

trasporto ( o forse richiami magnetici ben specifici caratterizzati da una

precisa frequenza), fa transitare esclusivamente le molecole necessarie al

metabolismo.

La membrana interna, lungo le sue creste, contiene una serie di proteine

enzimatiche che funzionano in modo sequenziale, ovvero, il prodotto di una

reazione catalizzata da una proteina servirà da substrato per l'enzima

successivo, e questo ci riporta alle considerazioni relative ai domini di

coerenza e agli atti biologici.

Anche nei mitocondri deve esistere il controllo superiore ed il

coordinamento che non può essere sganciato da quello di tutte le altre

strutture più piccole o più grandi, che compongono un organismo.

Sono definite le proteine della catena di trasporto degli elettroni, essenziali

per la produzione di molecole "ad alta energia".

I mitocondri completano la distruzione delle molecole ingerite come fonte

di energia e nel citosol, gli zuccheri, sono demoliti usando reazioni

anaerobiche con digestione parziale e bassa resa energetica.

Sempre nei mitocondri il metabolismo glucidico e meno anche quello

lipidico, vengono completati con l’ossidazione caratteristica del ciclo di

Krebs.

Il prodotto finale di questa catena ossidativa è utilizzato dalla catena di

trasporto degli elettroni, per produrre ATP (energia), in quantità superiore

rispetto alla via anaerobica, e da ogni molecola di glucosio si producono 36

molecole di ATP contro 2 prodotte in anaerobiosi.

L’altra particolare caratteristica dei mitocondri è il suo contenuto in DNA

che non ha struttura elicoidale, ma circolare, sempre come i batteri.

Questo DNA è relativamente scarso, ed è paragonabile alla quantità

rintracciabile nei virus; queste molecole di DNA circolare, sono organizzate

in raggruppamenti distinti nella matrice del mitocondrio, adesi alla parete

interna della duplice membrana.

Questo DNA contiene il codice genetico indispensabile per la sintesi di

alcune proteine che esistono esclusivamente nel mitocondrio e che non

vengono mai rilasciate all’esterno nel citosol.

Oltre a queste proteine, ve ne sono altre che vengono sintetizzate nel citosol

e trasferite nell’organulo mediante un flusso unidirezionale di molecole che

Page 114: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

114

dal citosol entrano nel mitocondrio.

In assenza di scambi che vanno dal mitocondrio al citoplasma, questi deve

essere organizzato per poter far funzionare ogni sistema necessario per la

sintesi delle proteine che sono codificate dal proprio DNA.

Quando avviene la duplicazione della cellula, è pertanto necessario che vi

sia una duplicazione ex novo dei mitocondri, duplicazione che avviene per

scissione; si ha una strozzatura a metà come una clessidra, e le due parti

staccandosi originano i due nuovi mitocondri.

Gli altri organuli endocellulari invece si formano ex novo. Prima di

duplicarsi, i mitocondri, aumentano di volume con una maggior produzione

di proteine e lipidi inviati al loro interno dal citoplasma della cellula che li

contiene.

Contemporaneamente, si ha una duplicazione del DNA che si suddivide

specularmente nei mitocondri che andranno nelle cellule figlie. Le cellule

così generate riceveranno mitocondri identici e il resto del materiale

ripartito a metà casualmente; metà in una cellula e metà nell'altra, secondo

quella che viene definita eredità non mendeliana o citoplasmatica.

Ma sarà casuale o invece segue indicazioni di tipo biomagnetico di

provenienza dal DNA? Ipotesi più probabile.

E’ impensabile che qualcosa avvenga casualmente, mentre è più logico

immaginare che avvenga secondo rituali ancora non precisamente

individuati, ma immaginabili secondo le teorie di fisica quantistica e

rispondenti ai codici delle leggi di natura.

ALTRI NUMERI CHE RIGUARDANO IL CORPO UMANO

Abbiamo già visto quanti sono i globuli rossi e quanti ne vengano distrutti

ogni secondo, ma oltre ai globuli rossi, nel sangue circolano moltissimi altri

corpuscoli e sostanze, e di queste gli studi non sono andati oltre una banale

identificazione descrittiva.

Page 115: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

115

E oltre al sangue e i suoi derivati classici usati terapeuticamente e che ben

conosciamo, noti ed utilizzati dai medici come punti di riferimento e che

sono caratterizzati dall’esame emocromocitometrico, per avere una

valutazione sullo stato dei pazienti, nel nostro organismo scorre la linfa che

ha un sistema circolatorio tutto suo e che interreagisce con tutti i distretti

dell’organismo.

La linfa è sempre stata considerata come un ultra filtrato del sangue e la

medicina occidentale non gli ha mai attribuito molta importanza; a

dimostrazione il fatto che non vengano fatti studi particolari ed esami

particolari per quanto riguarda la variazione della sua composizione in

rapporto alle patologie, ma molto probabilmente ha delle sue capacitä e

funzioni specifiche che ci sfuggono ancora.

Per chi pratica lo “Shiatsu”, la cisterna del Pequet, che è sita a livello lombo

aortico, è chiamata “Gran Maestro” e avrebbe una importanza

fondamentale negli equilibri energetici dell’organismo.

Page 116: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

116

EMOCROMO VALORI DI RIFERIMENTO UNITA’ DI MISURA

E poi nel nucleo di ogni cellula ci sono i cromosomi, corpuscoli che

conservano l’informazione genica con i caratteri ereditari.

Page 117: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

117

Sono costituiti da una doppia elica di DNA e da proteine attorno alle quali

lo stesso filamento si avvolge.

Capitolo quindicesimo

GLI INTERROGATIVI INSOLUTI DELLA BIOLOGIA

Siamo ancora al solito punto critico; seguendo le orme della biologia siamo

ancorati al punto in cui la realtà dell’esistente viene descritta come

semplice successione di atti biologici rilevati esclusivamente dal punto di

vista chimico, con qualche cenno alle componenti energetiche che non

vengono collocate dove dovrebbero, dando loro l’importanza che hanno nel

determinismo di tutto ciò che accade e quindi col primato della BIOLOGIA

sganciata dalla fisica, non ci è ancora stata fornita la spiegazione del perché

tutto quella che accade per determinare la vita, avvenga in quel modo.

Questo interrogativo che interessa da sempre sicuramente i filosofi e anche

i fisici ed i curiosi che non si accontentano “dell’accade perché deve

Page 118: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

118

accadere”, non ha mai suscitato più di tanto la curiosità dei biologi, e

nemmeno dei medici, che si sono concentrati unicamente sulla descrizione

dei processi, e per loro andare a ricercare questa spiegazione era

considerato inutile oppure ritenuto talmente “impresa ardua ed

inspiegabile” che, non sapendo da che parte iniziare ad indagare per

provare a trovare una risposta, era diventato qualcosa da accettare per fede,

una convenzione irremovibile ed indiscutibile, non ritrovando nella chimica

e nella descrizione, la potenzialità per poter risolvere la questione.

LA CONCLUSIONE BIOLOGICA

Tutto ciò avviene in questo modo perché deve avvenire, e non vale

nemmeno la pena di metterlo in discussione, perché non si riesce a

ipotizzare chimicamente e biologicamente, da che parte incominciare per

poter postulare una risposta soddisfacente; allora, visto che sino ad oggi

questo modo di procedere ha fornito eccellenti risultati, e armi potenti per

sconfiggere la malattia ed il dolore, e che è inutile cambiare strada, si

procede nel vecchio millenario solco e si continua come al solito senza farci

venire interrogativi da mal di testa.

E’ sufficiente dare per scontato che questo avviene, visto che è facilmente

verificabile, e ci basta analizzare la fenomenologia derivante da tutti quei

processi, per poterne poi gestire le conseguenze, che chimicamente sono

chiare, evidenti, misurabili, analizzabili e modificabili con ciò di cui già

disponiamo, e che si fonda su un substrato scientifico che dura da secoli, e

che da secoli ha dimostrato di funzionare, e quindi non vale la pena di fare

tabula rasa e trovare un nuovo “cogito ergo sum”.

Per chi invece non si accontenta e rimane scettico e pensa che non si è

ancora risolto l’enigma della vita e che sicuramente molti particolari

mancano ancora per poter completare questo incredibile e movimentato

puzzle, c’è la possibilità di lavorare su due livelli, verificando le

caratteristiche dell’altro lato della moneta, chiaramente individuato dai

fisici e che ha portato all’invenzione di nuove strumentazioni, sia di visione

che di intervento, su questa nuova faccia di questa realtà invisibile ai sensi.

Anche “le malattie” hanno avuto una evoluzione storica adattandosi a

quello che accadeva intorno, e sino a che l’epoca del tempo era

caratterizzata da mali determinati da infezioni generate da cause esogene o

endogene ben evidenti, e da gestire nell’immediato, con manifestazioni

Page 119: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

119

definibili collettive, tutto il sistema medico difensivo era in grado di

opporsi e dare importanti risultati che hanno impedito catastrofi

epidemiche.

Oggi ci troviamo di fronte ad una realtà che ci presenta ancora fenomeni

collettivi contro i quali siamo ben allenati e ben preparati, ma le patologie

con cui il medico e i pazienti devono confrontarsi, sono rappresentate anche

da qualcosa di diverso e che risponde ad altre regole.

Queste “nuove malattie”, la cui origine e decorso appaiono ancora non ben

discriminati, non possono essere semplicemente combattute come una volta

con la somministrazione di un potente antibiotico per far fronte ad una

infezione acuta in grado di ridare la salute a gruppi di persone contagiate

dalla stessa causa e con decorsi sovrapponibili, stante la persistenza anche

nell’epoca precedente, di una quota parte di soggetti che nonostante lo

stesso intervento in grado di guarire gli altri, subiva un altro terribile

destino.

Questa percentuale, testimonianza dell’insuccesso terapeutico, oltre a

rientrare nella quota tollerabile, veniva considerata rappresentata da

pazienti sfortunati che subivano maggiormente le conseguenze delle

patologie “debilitati” o venivano definiti pazienti “non responder”, e

rappresentando una minoranza tollerabile di insuccesso rispetto ad una

maggioranza che rispondeva perfettamente alle terapie, non poteva

costituire un appiglio per mettere in discussione la terapia somministrata.

Oggi, ad esempio, le conseguenze del male del secolo (ormai dei secoli), il

cancro, sono sotto gli occhi di tutti. Il cancro rappresenta una delle

maggiori e più importanti cause di morte, nonostante si continui a sostenere

che la percentuale maggiore di decessi avviene per motivi cardiovascolari.

In alcune regioni, come nel Piemonte, è da anni la principale causa di morte

con terapie che si dimostrano ancora insufficienti e condizionanti una

qualità di vita molto spesso ritenuta terribile.

L’interrogativo che non sconvolge i biologi e tanto meno i chimici, continua

ad essere lì, incombente, sospeso e da affrontare e chi non si accontenta, lo

ha sempre ben presente.

Con una descrizione chimica che per quanto articolata ed approfondita sia,

non siamo in grado di dare una risposta alla cruciale domanda, e soprattutto

non rispondendo alla domanda, non affrontiamo e risolviamo i problemi di

fondo, quando questi si presentano, e quando “la malattia” continua

imprevedibile e irrefrenabile nonostante i nostri sforzi per contrastarla.

Page 120: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

120

Questo aspetto ci dovrebbe indurre a rivolgere la nostra attenzione a

qualche altro livello di indagine, diverso rispetto a quelli soliti che abbiamo

rivoltato e rivoltato, e che oggi appare chiaro esiste ed è li che si

localizzano i nuovi (e vecchi ma prima non evidenti) problemi irrisolti.

Dopo aver considerato l’atto biologico generico, entriamo nell’argomento

che vi è correlato direttamente:Il metabolismo cellulare e la composizione

chimica della cellula.

Capitolo sedicesimo

REAZIONI E METABOLISMO CELLULARE

Il numero delle reazioni che determina il metabolismo cellulare è

elevatissimo, ed al momento incalcolabile da qualsiasi strumento umano,

compresi i più potenti computer, che sono in grado di controllare enormi

centrali atomiche o strutture enormemente più grosse di un essere umano.

Page 121: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

121

Esaminando uno degli organismi biologici più semplici, come il batterio

Escherichia Coli, scopriamo che la sua struttura è formata da più di 5000

tipi molecolari differenti, e per la sintesi di ognuno di essi è necessaria

almeno 1 reazione.

Quando si considera un organismo più complesso dove i tipi cellulari che lo

compongono sono plurimi, il numero di reazioni aumenta in maniera

esponenziale.

Su queste basi, è probabile che chi si sia dedicato allo studio del

metabolismo, abbia considerato l’approfondimento alla base

dell’interrogativo “perché accade” , impresa disperata e si sia limitato

esclusivamente agli aspetti comprensibili visibili e verificabili e facilmente

descrivibili e riproducibili.

Convenzionalmente il metabolismo è stato quindi suddiviso in cicli

metabolici e vie e catene metaboliche.

Tutte queste reazioni, comportano continui movimenti e modifiche che

sono reversibili, e legate a variazioni della condizione energetica, o ne

viene prodotta o ne viene sottratta.

I sottoprocessi del metabolismo sono la fase costruttiva e la fase distruttiva.

Abbiamo quindi:

Il processo anabolico, che costruisce molecole complesse utilizzando delle

molecole più semplici e

Il processo catabolico che degrada le molecole complesse smembrandole

in molecole più semplici.

I processi anabolici sono “endoergonici” e richiedono dunque energia

sottraendola, i processi catabolici sono invece “esoergonici” e quindi

liberano energia che viene conservata nella cellula, ed eventualmente

trasferita alle reazioni anaboliche, tramite molecole carrier ad alta energia,

tra le quali la più comune è senza dubbio l' ATP.

C’è sempre come comune denominatore l’energia, che rimane sempre vaga

e al massimo espressa chimicamente sotto forma di ATP che però è solo il

contenitore dell’energia.

E’ la IUPAC ,International Union of Pure and Applied Chemistry o Unione

Internazionale di Chimica Pura ed Applicata, che è una organizzazione non

governativa internazionale, dedita al progresso della chimica, che definisce

il processo che comporta un incremento di energia libera come

endoergonico, mentre se implica diminuzione lo chiama esoergonico.

Non sarebbe più logico se ne occupasse una struttura a cui maneggiare

Page 122: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

122

l’energia è più consono?

Ogni molecola che partecipa attivamente al metabolismo è un “metabolita”

e ogni composto che dà lo spunto affinché si dia inizio alla reazione, è un

“enzima”.

L’enzima è una proteina in grado di catalizzare una reazione chimica

accelerandone la velocità della reazione e quindi favorisce un più rapido

raggiungimento dello stato di equilibrio termodinamico.

Un enzima accelera unicamente le velocità delle reazioni chimiche, diretta

ed inversa (dal composto A al composto B e viceversa), senza intervenire

sui processi che ne regolano la spontaneità (ma questa spontaneità appare

piuttosto come un disegno ben preciso finalizzato).

Il suo ruolo consiste nel facilitare le reazioni attraverso l'interazione tra la

molecola o le molecole che partecipano alla reazione, ed il proprio sito

attivo, che è costituito dalla sua parte in cui avvengono le reazioni,

formando un complesso.

Avvenuta la reazione, il prodotto viene allontanato dall'enzima, che rimane

disponibile per iniziarne una nuova. L'enzima infatti non viene consumato

durante la reazione. L’enzima però è di per sé inattivo e ha necessità

dell’intervento del coenzima, che è un fattore chimico che partecipa alla

costituzione stessa dell’enzima per renderlo attivo.

Il coenzima può essere costituito da elementi semplici allo stato di ione,

come magnesio, cobalto, zinco, manganese, ferro, o può essere formato da

una molecola più o meno complessa.

Quando si trova in questa forma diventa cofattore; un esempio di cofattore

Page 123: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

123

è il NAD (nicotinamide-adenin-dinucleotide) e il FAD (flavin-adenin-

dinucleotide), che sono presenti nelle reazioni della respirazione cellulare,

ed il coenzima A, che interviene nel metabolismo lipidico.

Anche molte vitamine si comportano da coenzimi per cui la loro

introduzione alimentare è indispensabile per il buon funzionamento

enzimatico.

Ciascun enzima richiede quindi la presenza di uno specifico coenzima. Il

coenzima rappresenta, nella struttura enzimatica, il centro attivo, ossia il

sito in cui i reagenti coinvolti nella reazione catalizzata da quell’enzima

vengono in contatto.

Avvenuta la reazione, il coenzima di solito, al contrario dell’enzima, risulta

chimicamente alterato, e viene perciò sostituito con nuove molecole.

Anche considerando l’intervento del coenzima che attiva l’enzima che

catalizza la reazione, non siamo ancora in grado biochimicamente, di

fornire la spiegazione della velocità, dell’ordine e della contemporaneità

degli atti biologici, ma siamo sempre a livello di semplice descrizione e

l’interrogativo rimane ancora senza risposta mentre tutto continua a

procedere egualmente.

Il codice biochimico e il codice genetico, non riescono a spiegare perché

nella materia vivente, dove vi è tutta una miriade di molecole, e un numero

incredibile di occasioni per interreagire, la molecola si rivolge di norma,

esclusivamente a quella corretta e solo a quella, non essendoci di fatto

nessuna preclusione per una reazione con le altre molecole e tutto proceda,

nonostante le innumerevoli occasioni per scegliere altre vie senza alcuna

preclusione chimica evidente, sempre in maniera coerente col risultato

finale di far vivere in equilibrio le innumerevoli strutture che compongono

l’intero organismo che è anche sottoposto a sollecitazioni esterne.

Ultimamente i ricercatori biochimici, oltre a utilizzare nuove tecniche di

ricerca, si stanno rivolgendo ad altre metodiche più consone alla genetica,

alla biologia molecolare e anche alla biofisica.

Queste discipline costituiscono un qualcosa che in realtà non è demarcabile,

ma i vari rappresentanti dell’una o dell’altra scienza, hanno portato avanti

le proprie ricerche in modo alquanto isolato, senza tenere conto di cosa

faceva e cosa otteneva, chi studiava lo stesso “oggetto” con altri strumenti e

altre conoscenze di fondo.

Inoltre, si è da subito, avuta la tendenza a considerare l’essere umano

autonomo e indipendente dall’ambiente, e non parte di esso, e non si è

Page 124: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

124

considerato che gli atomi che costituiscono l’ambiente e l’uomo sono gli

stessi, e che quindi obbediscono alle stesse leggi fisiche anche se con

momenti diversi e su substrati diversi.

Oggi, biochimica e biologia molecolare rappresentano la stessa realtà, ma

abbiamo ancora una grossa difficoltà per rendere applicabili le novità della

biofisica in campo medico, in quanto si tratta di rimuovere elementi

fondamentali di una struttura che si è venuta a creare nel tempo, ovvero

l’industria del farmaco che è diventata talmente elefantiasica e sorretta da

una direzione marketing ed amministrativa, che prevale sulla componente

scientifica, in cui si lavora con metodiche standardizzate, senza ulteriori

verifiche dei parametri di base su cui è fondato tutto il procedere, che per

anni ha dato eccellenti risultati, e quindi non vi è nessun presupposto per

una revisione che comporterebbe sicuramente ostacolo alla normale

produzione, non dando, d’altra parte, ulteriori incentivi economici

immediati, potendo, viceversa, portare a conclusioni contrastanti con

l’attuale procedere e quindi eventualmente potrebbe essere ipotizzata, in

presenza di fondi in esubero, la nascita di una branca collaterale da

sviluppare, che necessiterebbe di particolari investimenti.

Data l’attuale situazione economica, questa via difficilmente verrà percorsa

da chi sta già seguendo la vecchia via e per cui è businnes, quindi l’unica

speranza è rivolta verso i liberi pensatori, i mecenati, qualora ce ne fossero

ancora, e lo stato, se fosse governato da politici illuminati non condizionati

dai poteri economici che permettono loro di raggiungere il potere.

Questa nuova visione che è venuta alla luce da decenni, verrà recepita

nell’ambito medico e biologico, molto lentamente e tra mille difficoltà, in

quanto potrebbe portare allo smantellamento di quei poteri economici e

delle loro strutture costosissime, che hanno impegnati fior di scienziati

dediti alla ricerca, indirizzata però sempre in un solo senso, che continuano

ad ottenere ottimi risultati, anche se basati su una visione parziale

dell’organismo, e che non ha nulla a che vedere con le nuove conoscenze,

ma che viene messa addirittura in discussione da ciò che sta emergendo

dalle ricerche dei fisici.

Ormai siamo entrati da un pezzo, nel terzo millennio; le informazioni

provenienti dalle singole branche scientifiche, ci vengono poste su un piatto

d‘argento con dati e conoscenze validati, con strumenti di altissima

precisione, ma che non sono recepiti a livello delle società medico

scientifiche, che sono quelle che stabiliscono le guideline di riferimento per

Page 125: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

125

impostare le terapie nei confronti delle varie malattie.

Con le linee guida, si prevedono a livello percentuale, i potenziali risultati,

compresi i rischi che si fanno correre ai pazienti, e avendo a disposizione

indicazioni precise e nette in caso di complicanze o effetti collaterali, o

insuccesso, si ha in ogni caso la giustificazione del proprio comportamento,

che viene ritenuto corretto, anche se non si ottiene un risultato

apprezzabile, basta che si siano rispettati i criteri della medicina basata

sull’evidenza.

Peccato che l’evidenza in questo caso, è evidente solo ad un livello, e

diventa meno evidente se si effettua la valutazione energetica

dell’organismo, che al momento attuale non è ancora considerata, se non in

casi sporadici, e da singoli medici che si dedicano alla ricerca

dell’omeostasi energetica, su un substrato verificato con strumentazione

complessa maneggiata di solito esclusivamente da fisici o ingegneri e non

da medici o biologi e biochimici..

In fondo il farmaco è un veleno a piccole dosi, e spesso i pazienti assumono

una terapia plurifarmacologica, e non è possibile prevedere le enormi

variabili di diffusione e di efficacia e di interferenze che si possono avere,

per cui l’unica soluzione è ispirarsi a precedenti esperienze consolidate e

verificate a grandi numeri e codificate secondo schemi parametrati.

E l’energia, commisurata alla medicina omeopatica, non è qualcosa di

ancora più omeopatico e meno vago se io so esattamente che energia

somministro e conosco esattamente le frequenze cellulari e degli atti

biologici compresi gli effetti di modifica sulle varie pompe di membrana?

Il modo attuale di fare terapia è anche più che logico e corretto, come lo è

per il mondo orientale la terapia orientale, ed entrambe le forme di fare

medicina, non devono essere assolutamente blindate, e devono porsi

nell’ottica di aprirsi alle nuove conoscenze e alla conoscenza l’una

dell’altra, potendo richiedere un altro modo di ragionare, con quindi altre

tecniche di verifica e di sperimentazione che sono già utilizzate nelle altre

branche scientifiche, per avere un panorama più completo del

funzionamento intrinseco, e del razionale d’uso e di efficacia.

Chi segue gli schemi consolidati e riesce a far rientrare la sua opera nei

parametri statistici ha agito secondo la logica medica comune, è in regola,

ma su questi presupposti la medicina continua ad essere un’arte in cui la

componente scientifica diventa provvisoria e basata esclusivamente su leggi

di tipo statistico, e soprattutto diventa molto difficile approdare a nuove

Page 126: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

126

tecnologie se queste hanno dei presupposti completamente diversi e non

usuali per chi li vede per la prima volta, come quelli della fisica quantistica

che sta soppiantando a certi livelli la fisica tradizionale e che entrano in

contrapposizione dimostrando effetti della biochimica che possono essere

ad un altro livello, tutt’altro che terapeutici.

Basti pensare a quello che è accaduto con la scoperta della radioattività e

con l’invenzione dei primi apparecchi radiologici con i quali siamo riusciti

ad ottenere le prime bioimmagini. La scoperta viene fatta risalire a un

preciso luogo e una precisa data: Wuerzburg, 1895. In quell’anno Wilhelm

Röntgen scoprì che i raggi catodici immessi in un apposito tubo, colpendo

un bersaglio metallico, l’anodo, dava origine all’ emissione di una

radiazione invisibile capace di attraversare anche corpi opachi alla luce.

Per comprovare la sua scoperta, Röntgen, riprese la mano della propria

moglie Bertha, per mezz’ora, tempo oggi considerato inammissibile per i

danni che può provocare.

Copia della prima radiografia eseguita dall’inventore sulla mano della moglie Berta

Page 127: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

127

Da allora la medicina ebbe un mezzo diagnostico importantissimo, ma

quanti medici ebbero gravissime conseguenze, e anche i pazienti, prima di

accorgersi degli effetti lesivi di tali radiazioni sulle cellule umane?

E ricordiamo ancora una volta le conseguenze che riportò Marie Curie

maneggiando i materiali radioattivi.

A parte le lesioni radiodermiche ancora rintracciabili su pazienti sottoposti

a Roetgenterapia, molti medici radiologi sono deceduti affetti da tumori con

le più svariate localizzazioni, e moltissimi persero le mani.

Già oggi si sta parlando dei possibili effetti imprevisti e indesiderati della

RMN, e molti fisici iniziano a porsi delle domande sull’utilizzo

indiscriminato di queste metodiche diagnostiche, per possibili effetti a

distanza sulla replicazione e funzione delle cellule, dei pazienti sottoposti a

tali indagini in cui vengono somministrati importanti campi e onde

magnetiche che modificano l’assetto endocellulare. Se si ripetesse la storia

dei raggi X, avendo oggi la possibilità di fare in anticipo i necessari rilievi,

sarebbe un vero peccato.

Capitolo diciassettesimo

LE LEGGI DI NATURA E LE LEGGI UMANE

Qualcuno ricorderà l’esperienza di Isacco Newton con la mela; egli fu il

primo a dimostrare che le leggi della natura governano il movimento della

Terra e degli altri corpi celesti.

Immaginiamo di rivivere l’esperienza di Newton; se una mela si stacca dal

ramo di un albero, essa cade verso terra. Se prendiamo la stessa mela e la

lanciamo per aria, anche in questo caso, esaurita la spinta, la mela ricadrà a

terra.

Nessuno si sogna di mettere in dubbio questa regolarità di comportamento,

che si verifica per tutti i corpi che pesino più dell’aria, ovvero corpi dotati

di massa. Contemporaneamente non ci stupiamo di vedere un palloncino

gonfiato con elio, che sale verso il cielo nel momento che sfugge di mano

ad un bimbo.

Questi fatti che avvengono regolarmente, hanno sempre attratto l’attenzione

degli scienziati.

Dalla prima osservazione di Newton sulla gravità, siamo giunti alla legge

Page 128: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

128

gravitazionale inserita nella teoria della relatività generale di Einstein che

però è già in via di superamento da parte di altre teorie meno note e che

presto la sostituiranno.

Ma se di punto in bianco, le mele smettessero di cadere verso il basso e

venissero presentati esperimenti con risultati antitetici rispetto alla teoria

della gravitazione, cosa potrebbero pensare o dire gli scienziati?

Se la consistenza delle prove fosse importante, sicuramente direbbero che

quella teoria conteneva qualche errore e che, ammettendo che esista

davvero una legge sulla gravitazione, loro ne avevano individuata un’altra,

oppure ne avevano colto soltanto un aspetto e in maniera approssimativa.

Ma riferendoci alle leggi di natura, queste leggi non ammettono eccezioni

in quanto la LEGGE DI NATURA è caratterizzata da una regolarità che è

perpetua ed ha valore universale, e se le mele iniziassero a salire invece che

cadere, significa solamente che sono cambiate le condizioni geofisiche per

cui la LEGGE rimane valida, ma noi non siamo riusciti a cogliere il

cambiamento che ci fa apparire quella come una eccezione, mentre invece

non la é.

Se si scoprono delle eccezioni alla legge di natura, significa solamente che

quella che si pensava di avere scoperto non era una legge di natura.

Quindi la medicina attuale si rifà a leggi umane e non a leggi di natura in

quanto abbiamo sempre a che fare con una percentuale più o meno grande

di eccezioni.

Se un cittadino ruba, imbroglia o falsifica, viene sottoposto a

procedimento, qualora scoperto, e, se non soggiacente a particolari

privilegi, e se la giustizia è amministrata correttamente e onestamente,

viene condannato perché ha commesso un crimine e quindi ha infranto una

legge umana, concepita cioè dalla mente umana per permettere la civile

convivenza tra simili e per punire chi tenta di prevalere in modo disonesto.

La legge di natura non può essere infranta da nessuno, né umani né corpi

celesti, né quant’altro appartenga all’universo, e il ritrovare una

trasgressione, deve portarci ad una sola conclusione: quella che pensavamo

fosse legge di natura non la era, o era solamente una sua visione parziale, o

eravamo giunti a conclusioni superficiali. Per garantire il rispetto delle

leggi umane, che sono trasgredibili, contrariamente a quelle di natura,

diventa insostituibile predisporre le sanzioni per chi le trasgredisce per

garantirne il rispetto.

La stessa cosa accade per la medicina quando questa stabilisce delle linee

Page 129: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

129

guida perché i medici potrebbero tranquillamente scegliere terapie diverse,

e non a caso si è stabilita la differenziazione tra medicina convenzionale e

non convenzionale, ma questa differenziazione la possiamo considerare

esclusivamente come legge umana e non legge di natura, tant’è vero che

anche con le medicine non convenzionali, si ottengono risultati apprezzabili

e verificabili.

Se vi fosse la legge di natura che stabilisce che la medicina convenzionale

rimedia a tutti i danni, sicuramente nessuno si sognerebbe di cercare altre

terapie perché quelle sarebbero sufficienti ed efficaci.

Pertanto una legge fisica, o legge della Natura, è l’estrinsecazione e la

generalizzazione, espressa in un linguaggio matematico, di una regolarità

riscontrata nei fenomeni naturali che esistono da sempre, e non sono stati

creati dall’uomo, ma esistono da sempre, magari ancora non

completamente compresi, oppure sono stati visti in precedenza con

strumenti che ne fornivano una visione apparente o parziale.

Se questa regolarità e quindi ripetibilità assoluta del fenomeno non si

avvera in ogni caso, significa appunto che non si è ben compresa

l’intrinsecità del fenomeno, oppure che si è compresa solo parzialmente.

L’utilizzo attuale dei farmaci, appartiene alla categoria che obbedisce alle

leggi umane, e non rispetta le leggi di natura, in quanto l’uso dei farmaci

utilizzati secondo le regole attuali e con le conoscenze mediche tradizionali,

non garantisce lo stesso effetto in tutti i pazienti, che quindi non rispondono

perfettamente a leggi di natura applicabili ad ogni soggetto.

Questo perché la legge di natura che regola l’omeostasi del nostro

organismo, con le sue variabili individuali specifiche, non è stata colta nella

sua interezza, oppure è stata fraintesa.

Infatti, una assunzione fondamentale della ricerca scientifica, è che i

fenomeni naturali, nonostante la loro eterogeneicità, sono caratterizzati da

poche leggi naturali ad essi preesistenti, che ne garantiscono la ripetibilità e

la perfetta descrizione assoluta.

Quindi nella descrizione dell’essere umano e della sua vita, manca

qualcosa, che in parte sicuramente è anche rappresentato dall’attività dei

campi elettromagnetici e dai messaggi che si scambiano le molecole

durante gli atti biologici e che deve essere considerata, per avvicinarci

sempre più alla legge naturale che governa l’ universo.

Se prima, non avendo a disposizione i dati attuali, questa non assoluta

efficacia, era giustificata, oggi va obbligatoriamente messa in discussione

Page 130: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

130

perché, applicando le nuove conoscenze e i nuovi macchinari disponibili, i

risultati possono ulteriormente migliorare, come hanno già dimostrato in

una casistica ormai numerosissima e policentrica, riferibile alle più

disparate situazioni patologiche, dal traumatismo acuto e lieve, sino a

patologie complesse, come malati terminali affetti dalle più gravi e

disparate localizzazioni neoplastiche; in particolare sta prendendo piede una

nuova proposta terapeutica, sotto forma di medicina integrata e medicina

dell’uomo e dell’ambiente, contrapposta alla medicina della malattia.

I dati sono ormai inequivocabili e devono essere ascoltati e visionati da chi

detiene il primato delle linee guida in campo terapeutico e medico.

Queste nuove terapie sono ormai applicate da anni in centri medici

ospedalieri ed universitari, anche se la partenza deriva dalla gestione della

metodica da parte di medici che lavoravano singolarmente con i propri

pazienti, ma sono stati i pazienti stessi a richiedere un ampliamento delle

prestazioni di quel tipo, a tal punto che, anche chi gestiva gli Enti

Ospedalieri ne ha riconosciuto e verificato l’efficacia accreditandole

ulteriormente e ufficializzandole facendola rientrare nei LEA, anche senza

conoscere il substrato su cui funzionano tali apparecchiature, inglobandole

nelle metodiche di magnetoterapia, utilizzate in fisioterapia.

Le macchine funzionano, ci sono i risultati, non sono stati rilevati effetti

collaterali, e i presupposti scientifici perché non ne risultino ci sono, in

quanto si usano energie inferiori al campo magnetico terrestre che ci

avvolge tutti.

Queste costatazioni dovrebbero essere piu’ che sufficienti.

I medici stessi, quelli che gestiscono la stragrande maggioranza dei

pazienti, non hanno nessuna convenienza e incentivo per allontanarsi dalla

vecchia strada, che funziona da migliaia di anni, e che viene determinata

ormai esclusivamente dal legislatore, che ingabbia i medici in una rete di

regole e cavilli, che come indicazione, a volte celata, a volte evidente in

maniera preponderante l’obiettivo di ottimizzare la spesa e di eliminare i

ciarlatani proteggendo il paziente, ma di fatto castrando la ricerca e la

voglia di ricerca, e non di fornire il prodotto migliore.

Chi prendesse iniziative in tal nuovo senso, metterebbe a repentaglio la

propria reputazione, e anche la torre di Babele professionale già costruita

nel corso, degli anni, con lunghi e pesanti studi e tanti anni di esperienza

professionale, dovrebbe ricominciare da capo come neofita, per cui le

speranze sono rivolte ai giovani medici, o ai vecchi medici delusi ma non

Page 131: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

131

sconfitti.

L’aggiornamento stesso del medico, come previsto attualmente, è inficiato

da criteri di fondo che nulla hanno a che fare con una libera voglia di nuove

conoscenze, ma è anche questo dipendente da strutture ministeriali

politiche, che attribuiscono punteggi ai corsi, più in base a come sono stati

organizzati, che al loro reale contenuto scientifico. I crediti ECM

(Educazione Medica Continua).

Per il professionista medico non ricercatore, si dovrebbe ricominciare,

almeno parzialmente a studiare, verificare e applicare, e questo diventa

incompatibile con la professione routinaria, che è complicata da migliaia di

impedimenti di tipo burocratico amministrativo, e anche determinati da

particolari esigenze dei pazienti che vanno dal medico con domande a cui

hanno già da soli risposto, e si comportano come se entrassero in un

supermercato dove si recano per comprare quello che desiderano, ormai

abituati a non fidarsi più di quel tanto, degli esperti professionisti che sono

obbligati a scegliere in base a determinate graduatorie e di cui oggi

dubitano fortemente avendo pochi riferimenti di cui fidarsi ciecamente e i

mass media che non fanno altro che sparare su quella che definiscono

“malasanità” dimenticandosi della “malapolitica” e degli inquinamenti da

parte dei disonesti prima “furfanti” e oggi riciclati “imprenditori”.

Eticamente però, se oggi abbiamo a disposizione tutte queste informazioni,

che debitamente incamerate e metabolizzate ci renderebbero il quadro

fisiopatologico e terapeutico più semplice, senza rinnegare il passato, a cui

si possono integrare, la giustificazione non regge.

La domanda da porsi a questo punto è: “C’è ancora posto per l’etica nella

società del terzo millennio?”

Senza etica la società civile è destinata ad essere sostituita da una società

commerciale, dove l’unica realtà sarà quella di un grande ed unico mercato,

dove ci saranno acquirenti e venditori e molti che potranno comprare solo

quello che le loro tasche gli permetteranno.

Nel momento in cui il sistema in cui viviamo, darà il giusto spazio a queste

scoperte, il professionista che si asterrà dall’applicarle, sarà eticamente

inadempiente, ma sarà sempre il sistema il punto determinante.

Stanno anche riducendosi le risorse e quindi produrre terapie che non

dipendono dal consumo continuo delle stesse, diventa un fatto da

considerare.

Un altro alibi può essere costituito dal fatto che queste nozioni

Page 132: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

132

appartengono ad un mondo scientifico troppo lontano dal classico

panorama medico, ma qui bisogna sensibilizzare chi preordina i piani di

studio dei medici e del loro aggiornamento, che deve inserire nel percorso

formativo anche le nozioni di fisica quantistica.

In questo panorama desolante, si scorgono anche sprazzi di sereno in

quanto in varie parti del mondo ci sono medici e scienziati che nonostante

tutto non si accontentano e continuano a esplorare vagando da una scienza

all’altra, alla ricerca di risposte e di nuovi orizzonti che ogni giorno la

scienza apre.

Uno che si pose delle domande circa lo stato dell’arte delle scienze a lui

contemporanee fu Claude Bernard.

Claude Bernard nacque a Villefranche-sur-Saône il 12 luglio del 1813,

piccolo comune francese, con poco piu’ di 30.000 abitanti, sito nella

regione del Rodano -Alpi.

Morì a Parigi il 10 febbraio 1878, e ora riposa in buona compagnia nel

cimitero del Père Lachaise, il primo e più grande dei cimiteri civili di

Parigi, che accoglie illustri personaggi, ed è caratterizzato dal non avere

Page 133: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

133

nessuna immagine sulle lapidi.

Chi non ricorda la sindrome di Bernard Horner , o sindrome oculo

papillare, da lesione simpatica a livello del tronco encefalico con assenza di

bilanciamento della funzione parasimpatica che quindi prevale?

Ma chi ha approfondito lo studio su questo importante personaggio per la

medicina?

Bernard venne definito nel 1957, dal professor I. Bernard Cohen della

Harvard University come "uno dei più grandi fra tutti gli uomini di

scienza", quando ripresentò uno dei suoi classici, che descriveva il metodo

scientifico “ Un'introduzione allo studio della medicina sperimentale”

pubblicato per la prima volta nel 1865.

Claude Bernard, fu un fisiologo e una delle sue frasi che merita di essere

tenuta a mente da chi si occupa di scienza e di ricerca è:

“E’ quel che noi pensiamo di sapere già ad impedirci di imparare”.

Questa frase si applica perfettamente alla situazione attuale.

Ritornando all’argomento dopo questa digressione, possiamo enunciare

ulteriori definizioni:

La biochimica è lo studio delle sostanze chimiche e dei processi vitali

degli organismi viventi.

Page 134: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

134

La genetica è lo studio dell'effetto delle differenze genetiche sugli

organismi, che spesso possono essere causate dall'assenza di un

normale componente, ad esempio un gene; lo studio degli organismi

mutanti, mancanti di uno o più componenti funzionali.

La biologia molecolare è lo studio dei sostegni molecolari del processo

di replicazione, trascrizione e traduzione del materiale genetico. Il

dogma centrale della biologia molecolare per cui i codici genetici

vengono trascritti nell’RNA e poi tradotti in proteine, fornisce un

modello molto semplificato che viene ancora considerato come punto

di partenza, ma è d’altra parte anche messo in discussione alla luce

dei nuovi significati che riguardano l’RNA.

La biologia chimica che utilizzando nuovi strumenti basati su piccole

molecole che ci forniscono dettagliate informazioni sui sistemi

biologici provocando loro minime perturbazioni. Inoltre la biologia

chimica, utilizzando sistemi biologici, mira a creare ibridi artificiali

tra biomolecole ed elementi sintetici, che si possono utilizzare come

vettori per terapie geniche o per particolari medicinali.

Nessuna traccia quindi, di studi o scienze che si dedichino alla ricerca del

meccanismo intrinseco di coordinamento e regolazione di tutto ciò di cui si

occupano le branche sopra definite.

Per la complicatezza dei fenomeni che avvengono all’interno di un

organismo, per la grandezza numerica di questi fenomeni, per l’ineludibile

necessità che ogni distretto corporeo sia informato di ciò che accade in

tempo reale, dai massimi livelli, al minimo, che possiamo considerare come

la reazione intermolecolare, per le interferenze esterne ed interne che si

inseriscono come potenziali perturbatori dei fenomeni omeostatici tesi al

mantenimento di un equilibrio dinamico, compatibile con il benessere, é

indispensabile ipotizzare l’esistenza di un informatore che consegni in

tempi rapidissimi, e ad un numero incredibile di molecole, il messaggio o il

Page 135: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

135

progetto della sequenzialità degli incontri previsti per far avvenire

quell’atto biologico, essendo contemporaneamente cosciente di tutte le

modifiche che avvengono costantemente.

COSA MANCA?

Vediamo allora che cosa è necessario e che cosa manca affinché si possano

avere ulteriori spiegazioni per rendere il solito interrogativo meno

interrogativo.

Per l’avvenimento delle reazioni chimiche inserite nel contesto globale

dell’organismo abbiamo bisogno di:

Molecole : le abbiamo

Enzimi: ci sono

Coenzimi: anche loro presenti

Codice biochimico: già considerato anche se non noto totalmente

Codice genetico: idem come sopra

Page 136: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

136

Osservatore : non ancora individuato Informatore : ignoto

Coordinatore.: nemmeno mai considerato, se non dai dubbiosi.

Questo nuovo protagonista “WANTED” della scena biochimica, deve avere

la caratteristica di poter avere sotto controllo, contemporaneamente tutte le

molecole che avranno parte attiva nel metabolismo, per cui dovrà trovarsi

dappertutto, estesamente, e dovrà anche essere in contatto contemporaneo

con tutte le molecole.

Un’altra caratteristica che deve essere posseduta dal nuovo protagonista, è

di possedere anche la dote di poter inviare segnali ed ordini ben precisi a

tutte le molecole, riuscendo a farle incontrare rapidamente, in maniera

esclusiva e determinante, e nell’ordine preciso per la riuscita dell’atto

biologico, a cui deve seguire un altro atto biologico avvenuto con le

medesime caratteristiche e precederne a sua volta un altro, e interreagire

anche con gli esiti di altri atti biologici contemporanei.

Page 137: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

137

Con l’ipotesi dell’esistenza del centro di regolazione e coordinamento,

quello che prima la biochimica non riusciva a spiegare, diventa spiegabile.

In natura esiste solamente una entità che possiede tutte queste

caratteristiche, che sono necessarie per assolvere ai compiti di

progettazione, coordinamento, esecuzione e controllo.

Tutte queste caratteristiche sono naturalmente possedute dal campo

elettromagnetico.

Un campo elettrico variabile nel tempo, genera, in direzione perpendicolare

a se stesso, un campo magnetico pure variabile che, a sua volta, influisce

sul campo elettrico stesso.

Questi campi concatenati, determinano nello spazio la propagazione di un

campo elettromagnetico tramite l’onda elettromagnetica.

E’ importante la distinzione tra campo vicino e campo lontano.

La differenza consiste essenzialmente nel fatto che in prossimità della

sorgente irradiante, cioè in condizioni di campo vicino, il campo elettrico

ed il campo magnetico assumono rapporti variabili con la distanza, mentre

ad una certa distanza, cioè in campo lontano, il rapporto tra campo elettrico

e campo magnetico rimane costante.

Pertanto, quando in un ambiente abbiamo cariche elettriche che influenzano

i corpi, si genera un campo elettrico che può avere carica positiva o

negativa.

Un campo elettrico attrae le cariche di segno opposto, e respinge quelle di

uguale segno. L’intensità del campo elettrico si misura in volt.

Il movimento delle cariche elettriche che costituiscono quindi la corrente

Page 138: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

138

elettrica, all’interno di un conduttore, da origine a questi due tipi di campo:

Il campo magnetico generato dal movimento delle cariche elettriche che è

proporzionale alla grandezza e alla forza che attraversa il conduttore,

quest'ultima misurata in Tesla (T) e

il campo elettrico creato dalla presenza della carica elettrica e legato alla

differenza di potenziale in un conduttore, misurato in Volt/Metro

(V/M).

Tra il campo magnetico e il campo elettrico, esiste una strettissima

correlazione, perciò ogni cambiamento del primo, determina una modifica

dell'altro, e viceversa. Dalla combinazione dei due effetti nasce l'onda

elettromagnetica che si propaga nello spazio trasportando energia, anche

dopo che la particella originaria ha smesso di oscillare.

Tanto più durerà il movimento, tanto più lunga sarà l’onda.

I campi elettromagnetici generano delle onde di lunghezza differente.

L’onda elettromagnetica viene caratterizzata dalla frequenza di oscillazione

che viene misurata in hertz.

Page 139: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

139

Il suo simbolo, Hz, è l'unità di misura del sistema internazionale della

frequenza e deriva dal nome del fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz che si

dedicò allo studio e alla sperimentazione dell’elettromagnetismo.

Capitolo diciottesimo

Un Hz vale una oscillazione al secondo. Questa unità si può applicare a

qualsiasi evento periodico, come, ad esempio, un orologio ha una frequenza

di un hertz se si percepisce il ticchettio dei secondi.

Alcuni esempi di frequenze:

20 Hz, frequenza acustica che corrisponde alla minima frequenza udibile

dall'uomo.

50/60 Hz, frequenza elettromagnetica che corrisponde alla frequenza

Page 140: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

140

della normale corrente alternata presente nelle case.-261,625 Hz,

frequenza acustica che corrisponde alla frequenza della nota musicale

DO centrale.

440 Hz, frequenza acustica del LA utilizzato per accordare gli strumenti

musicali.

740 kHz, frequenza elettronica del primo microprocessore della INTEL, il

4004 del 1971.

1/8 MHz, frequenza elettronica dei pc fine anni 70, inizio anni 80.

88/108 MHz, frequenza elettromagnetica delle trasmissioni radio in

modulazione di frequenza. Dopo di queste si trovano le VHF e le UHF

usate nell’aeronautica e per le trasmissioni televisive.

2/4 GHz, frequenza elettronica dei microprocessori del 2005.

460 TeraHz, frequenza elettromagnetica, frequenza della luce rossa.

30 PetaHz, frequenza elettromagnetica dei raggi X e dell’intensità

luminosa.

Questi sono gli altri mutipli dell’Hertz:

1 dekahertz (simbolo daHz ) = 101 Hz = 10 Hz

1 hektohertz (simbolo hHz ) = 102 Hz = 100 Hz

1 kilohertz (simbolo kHz ) = 103 Hz = 1 000 Hz

1 megahertz (simbolo MHz ) = 106 Hz = 1 000 000 Hz

1 gigahertz (simbolo GHz ) = 109 Hz = 1 000 000 000 Hz

1 terahertz (simbolo THz ) = 1012 Hz = 1 000 000 000 000 Hz

1 petahertz (simbolo PHz ) = 1015 Hz = 1 000 000 000 000 000 Hz

1 exahertz (simbolo EHz ) = 1018 Hz = 1 000 000 000 000 000 000 Hz

1 zettahertz (simb. ZHz ) = 1021 Hz = 1 000 000 000 000 000 000 000 Hz

1 yottahertz (simb. YHz ) = 1024 Hz = 1000000000000000000000000

Hz.

La frequenza e lunghezza sono due grandezze inversamente proporzionali

tra loro.

A minor frequenza dell’onda corrisponde maggiore lunghezza dell’onda.

Page 141: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

141

L’insieme delle frequenze è costituito dallo spettro elettromagnetico, e

comprende tutte le possibili onde elettromagnetiche, dalla minima carica

presente nelle batterie e nelle pile fino a quelle degli acceleratori delle

particelle, dei tubi per i raggi x e dei raggi solari.

Più è alta la frequenza delle onde, e tanto più nocive possono essere le

conseguenze di queste onde elettromagnetiche sulla materia vivente.

Le onde ad elevata frequenza producono anche pericolose radiazioni

ionizzanti, ad esempio i raggi gamma delle radiografie o le radiazioni

emesse dalle scorie nucleari.

Le onde elettromagnetiche a medio-bassa frequenza, appartengono alle

onde non ionizzanti, e per queste ultime, la pericolosità si riduce agli effetti

dell’esposizione prolungata.

Tornando al campo elettromagnetico considerato come centro di controllo

degli atti biologici, possiamo dire che esiste da sempre in natura, ed è stato

Page 142: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

142

ampiamente studiato.

Tutte le sue caratteristiche sono state studiate e verificate da tempo, ma

sempre preso isolatamente e senza considerare i risvolti biologici degli

effetti del campo magnetico a livello di coordinamento delle strutture

molecolari costituenti la materia vivente.

Tutti i compiti che sono necessari per dare il via agli atti biologici e per

determinare la vita, possono essere assolti con le sue lunghezze d’onda che

sono in grado di coprire volumi e superfici vastissime in un tempo

ultrarapido.

In particolare le frequenze che interessano la materia vivente vanno dallo

spettro del visibile sino alle microonde.

Si parte quindi da una dimensione pari ad una frazione di micron.

In una frazione di micron che corrisponde allo spettro visibile, alla densità

normale della materia, sono contenuti milioni di molecole.

La distanza media tra due qualsiasi molecole, che appartengono ad una

Page 143: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

143

cellula, è dell’ordine di 50 ä.

Ogni lunghezza d’onda che sia superiore a questa lunghezza, è in grado di

raggiungere le molecole che devono incontrarsi ed è in grado di informarle,

avvicinarle e permettere anche il riconoscimento chimico.

Le frequenze d’onda più basse, hanno lunghezza d’onda maggiore e

viceversa. Per questo, a maggior ragione, possono generare e controllare le

interreazioni anche a distanze maggiori.

Questo dato tornerà utile successivamente per giustificare il fatto che i

livelli superiori di controllo che devono coordinare strutture complesse e

diffuse in tutto l’organismo, utilizzano le frequenze più basse per le

strutture più vicine e meno complesse, mentre i centri di controllo dei livelli

inferiori che controllano organi, o parti di organo e a scendere i rapporti

intermolecolari, usano frequenze più alte con onde più corte. In ogni caso

siamo sempre sull’ordine di frequenze bassissime che si avvicinano al

massimo, alle frequenze del campo magnetico terrestre.

La frequenza di risonanza di Schumann, che era considerata dagli scienziati

come costante sino a qualche anno fa, non è composta da una unica

frequenza, ma da treni di onde elettromagnetiche che viaggiano nello

spazio compreso tra la superficie terrestre, ed il limite interno della

Page 144: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

144

ionosfera.

Queste Onde viaggiano a frequenze comprese tra i 6 e i 50 cicli al secondo;

in particolare 7,8, 14, 20, 26, 33, 39 e 45 Hertz, con una variazione

giornaliera di circa +/- 0,5 Hertz.

Per rendere più comprensibile la descrizione si usò definire una frequenza

di risonanza media del campo magnetico terrestre, una specie di battito

cardiaco della terra.

Questo ritmo della Terra, storicamente venne identificato già nel 1899 ma

prese successivamente il nome da W.O. Schumann che fù il primo che ne

fece oggetto di studi approfonditi negli anni ’50 del secolo scorso.

Ritorniamo alla descrizione chimica dell’atto biologico elementare e alla

sua traduzione.

Page 145: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

145

Ogni reazione biochimica per avvenire richiede un enzima; l’enzima ha una

struttura molecolare piuttosto grande. Un atomo ha grosso modo le

dimensioni di un ä e un enzima di circa un centinaio di ä.

L’enzima per dare origine alla reazione catalitica, ha bisogno del coenzima

che deve, come una chiave nel cruscotto della macchina, dare il contatto e

generare l’accensione dell’enzima. Il coenzima, come dimensioni, è

notevolmente più piccolo dell’enzima e grossolanamente ha le dimensioni

di una molecola elementare. Il coenzima contiene degli ioni metallici al suo

interno. I diversi coenzimi possono attivare lo stesso enzima e quindi

generare reazioni diverse che dipendono appunto da questo frammento non

proteico.

Possiamo quindi parlare di enzimi plurivalenti che hanno alla fine una

funzione resa specifica dall’intervento del coenzima che li ha resi attivi e

che è quindi depositario della specificità della reazione.

L’enzima è quindi il mezzo che fornisce il supporto materiale, nella sede in

cui il campo elettromagnetico si viene a sviluppare, e la frequenza di quel

campo elettromagnetico, è determinata dalla specificità del coenzima in cui

sono contenuti gli ioni metallici che si comportano pertanto da precise

antenne tagliate per determinare frequenze.

Da qui si comprende l’importanza degli ioni metallici e dell’importanza di

precisi equilibri tra i vari componenti e anche dello stato di quello che

possiamo chiamare dielettrico, ovvero spazio dove si diffonde il segnale

informazionale.

Ogni frequenza deve avere la propria antenna specifica per poter diffondere

un corretto segnale e anche per non danneggiare la radio da cui parte il

segnale (DNA cellulare e mitocondriale).

La differenza tra le varie “antenne”, dipende quindi dalla differente

presenza degli ioni metallici all’interno dei diversi coenzimi, e non solo da

quelli, e in questo modo avremo antenne differenti che generano campi

magnetici differenti con frequenza diversa e specifica.

Tornando alla materia vista come energia condensata, avremo che ogni tipo

di materia, come l’energia da cui deriva, deve avere per forza una

caratteristica frequenza che la determina.

Se avesse una frequenza diversa, avremmo un altro tipo di materia.

Pertanto potremmo anche classificare la materia, in base alla sua frequenza

caratteristica o all’insieme delle frequenze dei suoi vari componenti che in

ogni caso devono avere delle proporzioni fisse precise per poter

Page 146: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

146

determinare la stessa materia e questo si desume dalla classificazione che

era stata presentata in precedenza.

Con tutti questi dati, analizzando quanto già conosciamo dal punto di vista

biochimico, l’immagine fisica che deriva dai vari passaggi è la seguente:

Sviluppo dell’atto biologico:

invio di segnale elettromagnetico, da parte dei centri superiori, che in

periferia genera il

richiamo dell’enzima e del coenzima che rispondono al richiamo della

frequenza specifica.

Incontro dello specifico coenzima con l’enzima che comporta la

formazione di un campo elettromagnetico periferico, con la frequenza

determinata dalla composizione del coenzima e con substrato fornito

dall’enzima e inizio della reazione catalitica.

L’accensione del campo magnetico richiama e procura l’incontro

unicamente delle molecole della stessa frequenza del campo

magnetico, molecole che ubbidiscono al richiamo determinato dal

principio del dominio di coerenza e che sono quelle necessarie per

quell’atto biologico e non altre se non interviene una causa

destabilizzante

L’avvenuto incontro molecolare, genera una unione che comporta anche la

modifica della frequenza del nuovo composto

Si spegne il campo elettromagnetico precedente, ma con lo stesso

meccanismo.

Si origina l’avvenimento successivo, con generazione di un nuovo campo

elettromagnetico coerente con la frequenza del nuovo composto

plurimolecolare, e così via

sino al completamento dell’atto biologico che prelude ai successivi atti

biologici che costituiscono la vita.

Page 147: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

147

Con questa descrizione abbiamo a disposizione alcuni dati in più, ma il

quadro non è ancora completamente spiegato.

Abbiamo però sicuramente un nuovo livello dove poter intervenire, qualora

lo trovassimo alterato.

Questo livello è quello riferibile al dominio di coerenza delle frequenze con

cui le molecole, le cellule, gli organi e l’organismo fanno partire gli atti

biologici dal punto di vista fisico.

Abbiamo visto dall’esperimento citato all’inizio, ed effettuato a Pisa, che le

frequenze di vibrazione degli elettroni non sono in dipendenza della

velocità di rotazione ma restano invariate; abbiamo già individuate delle

sub strutture ulteriori, e probabilmente a quei livelli troveremo ulteriori

spiegazioni, ma pensando all’infinito, nessuno ci vieta di immaginare che

difficilmente arriveremo all’elemento primordiale, anche se alcune ipotesi

Page 148: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

148

come quella dei neutrini pensano di averlo inquadrato, ma in ogni caso, con

nuovi strumenti di misurazione o di percezione della realtà, troveremo

sempre qualcosa di più piccolo inseguendo l’infinito oltre che nel

macrocosmo, anche nel microcosmo, e quindi avremo sempre nuovi livelli

sui quali intervenire qualora riuscissimo a individuare le alterazioni e a

costruire strumenti per correggere queste alterazioni.

Oggi la fisica delle particelle descrive due famiglie in particolare, quella dei

fermioni a cui appartengono elettroni, protoni, neutroni neutrini che

rappresentano le particelle che si combinano tra di loro per strutturare la

materia visibile, ed i bosoni a cui appartengono fotoni, mesoni, gluoni e

gravitoni, che sono le particelle che rappresentano la forza legante

l’universo.

Si parla anche di Luxoni, ovvero particelle senza massa che viaggiano alla

velocità della luce, ma se non hanno massa, come possono essere definite

particelle?

Tutte le volte che raggiungi quello che rappresenta un orizzonte e sali in

cima alla montagna, trovi davanti a te un nuovo orizzonte, ed è quello che

succede andando alla ricerca sia nel grande che nel piccolo.

Se ammettiamo l’infinito, entità più facile da immaginare che un universo

finito che non sai dove posizionare, questo deve esistere anche nel piccolo,

e anche se non esistesse, l’universo relativamente all’uomo sicuramente è

infinito perché, almeno per il momento, non è in grado di percorrerlo tutto.

Oltre questa partizione c’è anche la teoria neutrinica di Cesare Colangeli

per cui tutto l’esistente è costituito da due cariche elettrostatiche eteronime,

il positrino, caricato positivamente, e l’elettrino con carica negativa.

Il loro valore è approssimativamente oltre ad un milionesimo della carica di

un elettrone e anche il volume di spazio occupato è di circa un milionesimo

di quello occupato dall’elettrone che già da sé è considerato materialmente

inconsistente.

L’insieme di queste due cariche unificate, viene a formare il neutrino che è

una particella neutra in quanto le due cariche in equilibrio si annullano. Il

neutrino sarebbe la particella più elementare esistente.

Lo spazio considerato vuoto sarebbe il mare che contiene i neutrini in cui le

due cariche opposte hanno trovato la loro condizione di equilibrio, dando

origine ai neutrini e determinando uno spazio neutro pieno e non vuoto in

cui i neutrini in stato di soddisfazione energetica hanno trovato il loro

equilibrio determinando una condizione di campo neutro con

Page 149: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

149

neutralizzazione delle cariche che non sono in questo caso organizzate a

dipolo.

Tornando alla reazione che ci interessa più da vicino, e che riguarda

l’attivazione determinata dal coenzima specifico che attiva come uno starter

l’enzima, inducendolo anche ad una azione ben specifica, è stata presentata

la teoria con la quale si cerca di dare una spiegazione sul come avvenga tale

attivazione che determinerebbe la frequenza del campo elettromagnetico.

L’enzima è la struttura chimica che fornisce il substrato nel luogo dove si

origina il campo elettromagnetico, e in base alla sua costituzione intrinseca

che interviene nell’ambiente dove dar origine al campo elettromagnetico,

ne determina la frequenza.

In base a questa ipotesi, viene attribuita la responsabilità nel determinismo

della frequenza del campo EMG, agli ioni che sono impegnati nella

soluzione, e che oscillano tra di loro, con una frequenza che è inversamente

proporzionale alla loro stessa concentrazione e quindi dipendente anche

dalle altre componenti che ne determinano la diluizione.

Più la soluzione è diluita, e maggiore e più esteso è il dominio di coerenza,

mentre più grande è la frequenza e più piccolo diventa il dominio.

Pertanto è la concentrazione degli ioni che determinerebbe la frequenza, e

la frequenza generata, a sua volta determina le dimensioni del campo

magnetico.

Questo è facile da comprendere, pensando che la frequenza dell’onda

elettromagnetica è inversamente proporzionale alla lunghezza dell’onda

stessa per cui un’onda con minore frequenza è più lunga e copre più spazio

di un’onda con frequenza maggiore.

Page 150: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

150

Nella caratterizzazione della generazione del campo EMG e della

trasmissione delle onde magnetiche, oltre agli ioni metallici del coenzima,

intervengono anche gli oligoelementi.

Queste sostanze, servono all’organismo in dosi piccolissime, si parla di

microgrammi.

E’ da tempo noto, che il loro apporto alimentare è fondamentale, e per

alcuni di essi, come lo zinco, è da tempo riconosciuta una importanza

insostituibile in particolari momenti della vita, come gravidanza ed

l’allattamento.

Per altri, come il cromo, sono state statisticamente individuate delle

correlazioni con specifiche malattie, ma in dati unicamente statistici, come

ad esempio nel diabete di tipo 1.

Gli oligoelementi sono presenti anche se in minime dosi, in tutti i tessuti e

fluidi dell’organismo.

Sono fattori importanti per il mantenimento dei processi fisiologici,

rafforzano le strutture scheletriche, catalizzano molte reazioni biochimiche,

sono importanti nella produzione di ormoni e anticorpi, e contribuiscono a

mantenere il delicato equilibrio idrico.

Tutti i minerali riconosciuti necessari per il corpo umano, devono essere

presenti nella dieta, apportati come sostanze alimentari essenziali, in quanto

l’organismo non è in grado sintetizzare tutto ciò che gli serve, o a volte lo

fa solo in quantità insufficienti.

Page 151: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

151

Nel nostro organismo sono contenuti diversi minerali, di cui, alcuni, come

il calcio, costituiscono una parte fondamentale della struttura degli organi e

dei tessuti e quindi di questi ne abbiamo una notevole quantità.

Viceversa, altri minerali come il rame lo zinco, il manganese, il selenio ed

altri, sono contenuti in minime quantità, anche se la loro importanza è

notevole.

E’ proprio da questa scarsezza che prendono il nome di “oligoelementi”.

La loro importanza è stata individuata da Gabriel Bertrand, e

successivamente il ricercatore Jacques Mènètrier, che è considerato il

fondatore della medicina funzionale e dell’oligoterapia, si è reso conto che,

somministrandoli in dosi e formulazioni opportune, si ottiene un

miglioramento delle funzioni organiche e psichiche.

Anche in questo caso si è preso atto dell’efficacia, ma non della loro

intrinseca funzione dal punto di vista fisico nel partecipare a generare la

frequenza del campo elettromagnetico e nella trasmissione delle onde

elettromagnetiche.

Probabilmente, gli oligoelementi, agiscono come se fossero dei ripetitori di

segnale o addirittura dei commutatori di frequenza di segnali ricevuti in

grado di ricevere i segnali su un canale e ritrasmetterli su un’altra frequenza

per far percepire i dati ad altri livelli evitando interferenze sulla medesima

frequenza; ognuno di essi con delle peculiarità ben specifiche e con azione

su frequenze ben determinate caratteristiche di specifici atti biologici e

probabilmente di determinate strutture tissutali, organiche o cellulari.

Dato che sono scarsamente presenti, è da immaginare che generino campi

elettromagnetici molto estesi e che il loro compito sia di smistamento e

amplificazione dei segnali periferici e centrali.

Li possiamo quindi paragonare a dei radar o a ponti radio, con il compito di

captare e di far pervenire il segnale ricevuto dal campo elettromagnetico in

tutto l’organismo e ai centri di controllo e regolazione.

Abbiamo a questo punto completato l’altra visione dell’atto biologico: col

tramite del campo elettromagnetico, le molecole trascinate dalla forze

dispersive, che generano movimenti atomici incredibili partendo da potenze

minime, come si ipotizza possa accadere nella fusione a freddo, che fa parte

delle reazioni nucleari a bassa energia, si incontrano, determinano la

reazione chimica con produzione o consumo di energia finale. Non a caso

dopo i primi clamorosi esperimenti del 1989 di Martin Fleischmann e

Stanley Pons nell’Università di Salt Lake City nello Utah, ripetuti in altri

Page 152: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

152

atenei, si è dedicato a questo argomento, il fisico italiano già citato,

Giuliano Preparata, padre della “teoria coerente sulla fusione fredda”.

Successivamente, nel maggio 2008, in Giappone, Yoshiaki Arata e Yue

Chang Zhang, sono riusciti a far funzionare un reattore con pochi grammi

di palladio, ma non viene riconosciuto questo effetto, come attribuibile alla

fusione fredda e questo esperimento è tutt’ora in discussione.

Preparata è stato colui che ha dato il via anche a queste nuove spiegazioni

sul funzionamento coerente delle molecole, come abbiamo già visto.

Questa energia generata durante l’atto biologico, se non ci fosse la

correlazione tra tutte le molecole, stabilita dalla frequenza del campo

elettromagnetico, sarebbe assorbita dalle molecole stesse che

rallenterebbero o aumenterebbero la loro velocità.

Quindi abbiamo, in rapida successione, la formazione di un certo campo

elettromagnetico che permette l’avvenimento della prima reazione

molecolare che esaurendosi fa cessare il campo magnetico che l’ha

originata, producendo un nuovo campo magnetico con una frequenza

diversa, che fa intervenire altre molecole diverse, che successivamente a

sua volta cessa, dando origine ad un campo magnetico successivo, come

una reazione a catena che fa proseguire il processo, permettendo così un

equilibrio dinamico tra tutte le varie componenti dell’organismo e

garantendo, se tutto funziona, una condizione di benessere e l’energia

necessaria per mantenere in funzione un trilione di atomi.

Per completare questo quadro dobbiamo ancora enunciare i concetti relativi

alle forze dispersive e ai domini di coerenza, citati nel passo precedente.

Le forze dispersive o forze di London (dipolo indotto istantaneo) sono

quelle che garantiscono la potenza per poter far avvenire le reazioni

intermolecolari.

Page 153: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

153

Capitolo diciannovesimo

LE FORZE DISPERSIVE

Appartengono alle interazioni deboli e sono Forze intermolecolari di

contatto.

Il moto degli elettroni di una molecola, influenza quello degli elettroni di

una seconda molecola che si venga a trovare vicino alla prima.

Le molecole, per accoppiarsi, si presentano come un dipolo, e i due dipoli

che reagiscono, sono sempre orientati in modo da esercitare reciproca forza

attrattiva.

In fisica esiste anche la forza di Van der Waals, che si distingue dalla forza

di dispersione di London in quanto mentre quest'ultima è la forza che si

genera tra un dipolo istantaneo e un dipolo indotto, quella di Van der Waals

è caratterizzata da un dipolo permanente e un dipolo indotto.

Per meglio capire di cosa si tratta, si deve pensare che ad un dato istante, il

moto degli elettroni, a causa della correlazione dinamica, è tale per cui la

distribuzione non è perfettamente sferica e si crea una debolissima

polarizzazione di carica, cioè un piccolissimo momento di dipolo, ovvero

da una parte polo positivo e dall’altro negativo, anche se la differenza è

Page 154: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

154

minima.

Praticamente il tutto è determinato da una mancanza di equilibrio, che è

anche logico immaginare in quanto se vi fosse questo equilibrio non ci

sarebbe movimento, movimento che è determinato da un continuo

rincorrere questa posizione di equilibrio che non viene mai raggiunta. Se

venisse raggiunta, probabilmente avremmo il blocco del movimento.

Il dipolo è un legame che avviene tra molecole polari o apolari quando il

polo positivo+ di una molecola si lega con quello negativo - dell'altra.

Questo momento di dipolo, a sua volta, è in grado di generare un altro

dipolo opposto, e quindi attrattivo, in un atomo adiacente, e così via con

effetto a cascata.

E’ da notare che l'interazione dispersiva è sempre attrattiva e dipende solo

dall'esistenza degli elettroni; quindi è ubiquitaria, anche se molto più debole

delle altre interazioni non covalenti.

Il legame covalente (simboleggiato nelle formule strutturali con un trattino

tra i simboli degli atomi) è un legame che si stabilisce tra due atomi che

mettono in comune una o più coppie di elettroni del guscio elettronico più

esterno.

Si ha un legame covalente puro (non polare) quando gli atomi hanno

elettronegatività identica ( H2, O2, Cl2 ); è invece covalente polare, quando

i doppietti elettronici in comune tra gli atomi non sono equamente

condivisi. In questo caso gli elettroni di legame sono più vicini all’atomo

più elettronegativo, che acquista così una parziale carica negativa, mentre

Page 155: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

155

l’altro atomo acquista una parziale carica positiva.

L'intensità dell'interazione dipende fondamentalmente dalla facilità con cui

gli elettroni possono essere distorti dalla loro situazione di "equilibrio";

questo viene quantificato dalla polarizzabilità. Più alto è il numero atomico

e maggiore è la polarizzabilità.

Esiste anche un'interazione indotta da un dipolo permanente: in tal caso è il

dipolo permanente ad indurre la polarizzazione, secondo gli stessi

fenomeni.

E’ quindi proporzionale al momento di dipolo permanente e alla

polarizzabilità.

Questa è una delle interazioni coinvolte nella scarsa solubilità di molecole

non polari in acqua.

Queste forze dispersive sono responsabili della dispersione della luce ed è

da ciò che prendono il nome.

La forza dispersiva è rappresentata da una frazione in cui al numeratore vi è

il gradiente del quadrato del campo.

Il gradiente rappresenta la direzione di massimo incremento di una funzione

di η variabili ed è quindi una grandezza vettoriale che indica come una

grandezza fisica varia in funzione dei suoi diversi parametri.

Questa definizione da fisici, sta unicamente a significare che la forza è

maggiore sui bordi del campo, dove il campo varia bruscamente la sua

intensità.

Nelle zone di campo magnetico dove il gradiente è costante, questa forza

dispersiva è minima.

Il denominatore del rapporto, determina invece la posizione, la sede dove

avviene la reazione. Il denominatore ci fornisce l’indicazione di quali

fenomeni avvengono, ed è costituito dalla differenza tra il quadrato della

frequenza della molecola che oscilla ed il quadrato della frequenza del

campo.

Una molecola che entra in un campo elettromagnetico, origina una forza

che dipende inversamente dalla differenza dei quadrati, e quindi, a seconda

della polarità, potremo avere una forza traente o repulsiva.

Quando queste due frequenze sono uguali, il denominatore si azzera e si

sviluppa una forza incredibile.

Pertanto questo dimostra che anche campi elettromagnetici deboli possono

generare forze importanti e che operano a lunga distanza.

In base a questo discorso di fisica e che diventa ostico anche solo da

Page 156: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

156

immaginare per chi non è addentro all’argomento, ne deriva che due

molecole che si trovano nello stesso campo magnetico e che hanno la stessa

frequenza del campo magnetico stesso, sviluppano reciprocamente, una

forza attrattiva enorme, anche se si trovano a lunga distanza, per cui

possono velocemente riconoscersi, attrarsi e dare origine, solo loro, all’atto

biologico perché quella forza è selettiva, e determinata appunto unicamente

dalla frequenza di risonanza che è specifica per quelle molecole.

Se la frequenza delle molecole è diversa, il richiamo a distanza non può

ottenere il collegamento e l’attrazione.

Tra loro comunicano solo le frequenze uguali, per cui le altre molecole, con

frequenze diverse, non ricevono il segnale trasmesso che è su “un altro

canale”.

Tutto questo discorso di specificità della frequenza è ciò che costituisce la

teoria dimostrata, dei domini di coerenza.

Questi domini di coerenza hanno una dimensione di decine di micron, spazi

in cui milioni di molecole oscillano all'interno di un campo

elettromagnetico di tipo coerente, protetto da legami di idrogeno con

entropia costante all'interno.

Il risultato è la capacita' di una organizzazione coerente dei campi

elettromagnetici informati, per riunificare al fine dell’effetto chimico

metabolico, strutture materiali sempre piu' complesse, per il compimento

degli atti biologici, utilizzando i liquidi in cui molecole e cellule sono

immerse.

Pertanto anche la costituzione di questi liquidi, paragonabili ad un

dielettrico, diventa importante per una corretta trasmissione dei segnali.

La comunicazione diffusa di tutto ciò che avviene, governato dal campo

elettromagnetico, viene mediata dai liquidi extracellulari che contengono

acqua.

Questi messaggi di regolazione elettro-magnetica “viaggiano” sotto forma

di fotoni e fononi, che incontrandosi originano i solitoni, attraverso il

tessuto connettivo molle o matrice.

Non è importante la forma con la quale vengono identificati e rappresentati,

ma la frequenza che essi trasmettono, ed i segnali che essi trasportano in

tutto l’organismo.

Questo tessuto, il connettivo, supporto di qualsiasi costituente

dell’organismo, strutturalmente, è in grado di trasmettere questi segnali

grazie alla particolare struttura fisica dell’acqua e grazie ai composti

Page 157: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

157

biochimici contenuti.

Il salto scientifico che di pari passo ha anche permesso l’avanzamento

tecnologico, per la produzione di tutta questa strumentazione, ha origine

multifattoriale, ma in particolare deve ringraziare gli sviluppi della fisica

quantistica che è ben illustrata nei fondamenti dell’Elettrodinamica

Quantistica (QED), dell’elettronica e dell’informatica.

Le ricerche aventi per argomento l’Elettrodinamica Quantistica hanno

riunito sotto l’aspetto energetico la massa con l’energia elettromagnetica e

successivamente hanno definito la coerenza nelle strutture materiali

determinata dalle interazioni interne dei campi elettromagnetici

interstrutturali.

Molto importante, per la comprensione dell’argomento, il capitolo del QED

di Preparata, in cui teoricamente si dimostra l’organizzazione dell’acqua in

cluster - “ domini di coerenza” -, che conclude definendo: “una struttura

dinamica completamente ordinata e stabile, i domini coerenti delle

molecole dell'acqua oscillanti in fase con un campo elettromagnetico

classico.

Una volta che apprezziamo la coerenza che caratterizza la nostra teoria del

liquido acqua, non è impossibile immaginare che questa struttura

meravigliosamente ordinata possa immagazzinare e rilasciare informazioni

elettromagnetiche che ha acquisito in un modo o nell’altro”.

Questa precisazione ha solo l'intento di mettere in guardia dal considerare

l'acqua solo come un grande insieme di piccole molecole più o meno

“insignificanti”.

In relazione a queste attestazioni dello stato di coerenza nell’acqua, che

sappiamo essere l’elemento essenziale per la vita biologica, è possibile

accettare il principio della coerenza nella struttura biologica, riconosciuta

da molti sperimentatori e alla base della medicina energetica.

Successivi studi hanno confermato le straordinarie capacità delle molecole

di acqua.

Per comprendere come si possa mettere a punto un sistema terapeutico che

sfrutti queste conoscenze, dobbiamo nuovamente tornare a parlare

dell’unità elementare del nostro organismo, la cellula.

La cellula ha 3 funzioni che si esplicano tramite gli atti biologici mediati

dalle molecole che le formano:

Nutrimento: assorbe alimenti sciolti o cattura sostanze solide.

Riproduzione: duplicandosi in due metà che danno vita a due nuove

Page 158: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

158

cellule.

Comunicazione: muovendosi da un luogo all’altro, con pseudopodi,

flagelli o ciglia. Questa attività determinata con la mobilizzazione

interessa unicamente le cellule libere e non quelle che formano i

tessuti, che comunicano utilizzando onde elettromagnetiche che

viaggiano nei liquidi extracellulari

In ogni cellula è possibile connotare tre parti ben distinte tra di loro:

La MEMBRANA CELLULARE, che costituisce il perimetro del corpo

cellulare. Attraverso di essa entrano le sostanze alimentari e vengono

espulse quelle di rifiuto.

Il CITOPLASMA, costituito da un insieme di sostanze proteiche e

gelatinose che riempie l'interno della membrana, e che contiene i vari

corpuscoli.

Il NUCLEO, che è un minuscolo corpuscolo che è separato dal citoplasma

in cui è immerso, da una membrana nucleare. Il nucleo contiene i

cromosomi che custodiscono i geni responsabili dell’eredità biologica.

Page 159: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

159

Capitolo ventesimo

IL DNA

Il DNA è composto da due sottilissime spirali filamentose, avvolte tra di

loro a formare una doppia elica.

Su ognuno dei due elementi filamentosi, sono presenti in numero

considerevole, variabile da specie a specie, sequenze di basi azotate o

nucleotidi, A: adenina; C: citidina; G: guanina; T: timida.

Ogni nucleotide ha, ai lati, una molecola di zuccheri ed una di fosfati.

La successione ordinata dei nucleotidi è caratteristica e specifica per ogni

individuo.

E’ proprio la formula determinata da questa interminabile successione che

individua ogni nostra specificità.

I due filamenti si affrontano in modo tale che, contrapposta all’adenina, sul

filamento opposto si trova obbligatoriamente la timida, e dove si trova la

citidina, al lato opposto vi è d’obbligo la guanina (A=T e C=G).

Queste sequenze portano a immagini enormemente complesse perché

nell’uomo il DNA è composto dal susseguirsi di circa 3 miliardi di

nucleotidi, che a loro volta danno origine a circa cento mila geni che sono

tutti contenuti nel DNA dei nuclei cellulari e in piccolissima parte, anche

nei mitocondri immersi nel citoplasma, sotto forma di un filamento, della

lunghezza di due metri, se svolto, e largo da 2,2 a 2,4 nanometri.

Il DNA Mitocondriale, differentemente dal DNA cellulare, contiene il

progetto iniziale dell’uomo; è la memoria storica di come siamo stati

progettati inizialmente, e non si è mai modificato nel corso dei millenni.

Nel maggio dell’anno 2000, la società biotecnologica americana Celera

Genetic, ha concluso la mappatura della intera sequenza delle basi

nucleotidiche del genoma umano, per poter poi successivamente decifrare

tutti i geni umani che sono stati valutati da studi molto recenti essere

compresi tra i 30/40.000.

Una delle funzioni del DNA é quella di presiedere alla formazione delle

singole proteine che compongono gli organismi viventi.

Dal DNA nucleare parte l'informazione genetica che raggiunge i ribosomi,

che sono organuli citoplasmatici in cui avviene la sintesi delle proteine. Il

veicolo dell’informazione é l'mRNA messaggero, su cui viene trascritta

Page 160: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

160

l’informazione proveniente dal DNA nucleare, e il substrato per la sintesi

proteica, è costituito dai singoli aminoacidi, che vengono trasportati dal

citoplasma ai ribosomi dove si fabbrica la proteina, mediante il tRNA

trasportatore, che traduce l’informazione genetica.

Ultimamente i ricercatori hanno anche dimostrato che parti del genoma

considerate sequenze gemelle e non funzionanti, hanno viceversa un ruolo

importantissimo di regolazione dell’attività dei geni. Alcune di queste

sequenze vengono trascritte in momenti particolari della vita cellulare e

altre sono in grado di inserirsi in vicinanza dei geni condizionandone

l’attività e agendo da regolatrici. A volte questo effetto può assumere

caratteristiche patologiche sino a trasformare una cellula sana in cellula

tumorale.

La ricerca ha avuto il pregio di dimostrare per la prima volta che tali

sequenze gemelle, hanno un comportamento caratteristico ed in grado di

influenzare la vita ed il metabolismo cellulare.

Questa scoperta comporta ulteriori contributi all’analisi di tutti quelle

funzioni che agiscono ad un livello sopragenico e detto epigenetico, e che

potrebbero influenzare anche le diverse evoluzioni delle malattie negli

individui e caratterizzare la risposta individuale ai farmaci.

Hanno collaborato a questo studio, il gruppo di lavoro del Laboratorio di

Epigenetica del Dulbecco Telethon Institute, ospitato dall’IRCCS,

Fondazione Santa Lucia e dall’EBRI di Roma; il team OMICS Centre del

Riken di Yokohama in Giappone; l’Università del Queensland in Australia.

L’articolo completo è: The regulated retrotransposon transcriptome of

mammalian cells Nature Genetics 41, 563 - 571 (2009) - Published online:

19 April 2009 - doi:10.1038/ng.368.

Immaginiamo che il programma genetico sia un progetto di costruzione

molto complesso; in assenza dei manovali, le cellule, e di fattori

epigenetici, con solo il materiale per costruire, non potrebbe essere

costruito nulla.

Le ultime ricerche scientifiche stanno dandoci la possibilità di capire chi

siano coloro che costruiranno quanto previsto nel progetto genetico.

Sembra che l’attuazione del progetto possa cambiare da una generazione

all’altra senza che avvenga alcun cambiamento nel DNA.

Queste modifiche epigenetiche, ovvero senza alterazioni del DNA,

regolano l’interpretazione dell’informazione genetica.

Page 161: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

161

Sarebbero praticamente dei silenziatori o degli enfatizzatori di funzioni che

sono previste ma non tutte egualmente utilizzate.

Per la loro potenzialità nel determinare alterazioni dei pattern genici, queste

modifiche assumono grandissima importanza nel determinismo dello

sviluppo dell’organismo, nell’invecchiamento e per l’origine e la risposta

delle malattie.

Tra i fattori epigenetici individuati, abbiamo le modifiche

dell’arrangiamento spaziale della doppia elica del DNA e in particolare

l’avvolgimento intorno agli istoni nel formare la cromatina, i cambiamenti

biochimici come la metilazione e l’acetilazione.

Nel corso dell’esecuzione del progetto genomico, determinato dai circa

30.000 geni che compongono l’intero corredo, vi sono dei momenti di

pausa e lo sviluppo di ogni singola cellula è governato dal silenziamento

selettivo dei geni che deriva da fattori epigenetici.

Anche la metilazione gioca un ruolo di notevole importanza, difatti

l’aggiunta di gruppi metile ad un gene attivo, lo inattiva.

I diversi pattern di metilazione regolano quindi l’attivazione e

l’inattivazione genica. In base a questa visione diventa comprensibile come

un errore nella metilazione del DNA comporta anche un cambiamento

nell’organizzazione spaziale della cromatina che, di riflesso, determina

pericolose modifiche costruttive.

In caso di ipo- o iper- metilazione si può giungere rispettivamente

all’attivazione di geni potenzialmente dannosi o all’ inattivazione di geni

con funzione oncosoppressiva, o anche geni col compito di riparare le

alterazioni intervenute nel DNA.

Questo tipo di epimutazioni sono state riscontrate in molti tipi di tumore.

Per queste verifiche, sono stati studiati gemelli omozigoti separati alla

nascita e cresciuti in condizioni differenti.

Le normali reazioni indicano che ogni gene si esprime in funzione

dell’ambiente, quindi avremo che i cambiamenti di origine epigenetica,

saranno differenti se ottenuti in condizioni diverse, nonostante il medesimo

corredo genetico. Questo dimostra che il comportamento genico di due

gemelli omozigoti, sottoposti a condizioni ambientali differenti, potrebbe

non essere lo stesso. E’ stata osservata una risposta diversa in gemelli

geneticamente predisposti a sviluppare un diabete di tipo II ad insorgenza

tardiva. In alcuni studi, sono stati osservati casi in cui un gemello sviluppa

la malattia e l’altro no. Questa differenza non può essere stata determinata

Page 162: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

162

che da fattori epigenetici. Nessuno vieta di ipotizzare che questi fattori

epigenetici siano appunto mediati dalle onde emg. e dai relativi campi emg.

che possono essere disturbati, modificati e quindi dare il via alla patologia

che altrimenti potrebbe rimanere latente e non svilupparsi.

Per giustificare ulteriormente l’importanza dei campi elettromagnetici,

possiamo fare un cenno a quella che viene denominata chimica fotoselettiva

e che ha alla base, l’ affermazione che l’aumento dell’energia vibrazionale

reagente, è molto efficace per determinare una reazione chimica.

Nel caso di questa disciplina, vediamo un valido tentativo di dare

importanza ai fenomeni fisici nelle reazioni chimiche.In questo caso

riscontriamo come argomento centrale, l’influenza dell’eccitazione ottica

sull’acquisizione, sull’immagazzinamento e sulla cessione dell’energia e

reattività delle molecole.

Due autori, Evans e Polanyi, già negli anni '30, fecero ampie pubblicazioni

inerenti l’importanza dell'energia di vibrazione molecolare nella dinamica

delle reazioni chimiche. Gli studi che approfondiscono la cinetica chimica,

confermano che l'aumento dell'energia dei reagenti aumenta la velocità di

reazione. In un modo molto semplice si può ottenere questo aumento di

velocità, aumentando la temperatura della reazione che si intende

sviluppare. I due scienziati riuscirono a presentare im primi modelli

qualitativi dimostrando l’efficacia della loro teoria per cui aumentando

l'energia di vibrazione si facilitava il processo di reazione chimica. Per

poter raggiungere progressi significativi in questo campo, si dovette

attendere l’introduzione del LASER, strumento che permise di dettagliare

profondamente gli effetti dell’energia di reazione interna determinati

dall'eccitazione ottica. Sono molti anni che questi effetti stanno destando

grandi interessi e parecchie sono le applicazioni pratiche delle ricerche in

questo campo. Col progresso tecnologico, è oggi possibile verificare che

l'aumento dell'energia di vibrazione è in pratica molto più importante che

non il solo aumento di temperatura per migliorare la reazione molecolare.

Pensiero molto diffuso è che se si riesce ad aumentare la vibrazione del

sistema oltre la soglia della cosiddetta barriera di attivazione si ottiene un

sostanziale miglioramento della velocità di reazione."

L'aumento della velocità, può anche essere considerato come

ottimizzazione dei processi metabolici che avvengono sia a livello della

cellula, sia a livello ribosomiale.

Page 163: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

163

Anche queste ricerche proseguono, indipendentemente dalla premessa

iniziale del dualismo materia ed energia, con criteri esclusivamente

osservazionali che tengono conto solo della parte chimica.

Su questo presupposto vengono verificati importantissimi fattori, come i

catalizzatori intermedi del ciclo di Krebs, i chinoni, la fosforilazione

ossidativa e le sue fasi, la produzione dell’ATP e tutto ciò che

chimicamente viene utilizzato terapeuticamente nella clinica, ma sempre a

livello di materia. Con le moderne tecnologie che permettono calcoli

incredibili con valutazioni inimmaginabili, si possono oggi rilevare le

interrelazioni imprescindibili tra reazioni molecolari, cellulari e così via ai

livelli superiori, con i campi elettromagnetici che ad ombrello coprono ogni

reazione chimica e anche le modifiche fisiche senza reazione chimica,

evenienza che esiste e che non viene mai considerata dai chimici perché

non vista.

Su queste basi é stato anche ipotizzato che nella genesi e nella terapia, il

mitocondrio rivesta l’importanza del mattone su cui viene costruito tutto.

Però, la maggior parte del DNA degli organismi eucarioti come siamo noi,

non risiede nel DNA dei mitocondri, ma nel nucleo cellulare. Anche

l'assioma che il 100% del DNA mitocondriale sia ereditato dalla madre, non

é per nulla consolidato, anzi é molto discusso, ed inoltre non può essere

applicato a tutti gli organismi viventi. Il DNA mitocondriale, come il DNA

di qualsivoglia cellula, che risulta formato da 16568 paia di basi e di 37

geni, ha attività nella produzione delle proteine che sono necessarie per la

respirazione cellulare, e senza le quali non si può nemmeno ipotizzare che

la cellula possa vivere in quanto essendo oggi aerobiotica ha necessità

assoluta di ossigeno e non solo di ossigeno. Il passaggio simbiotico cellula

vivente anaerobitica – mitocondrio e produzione successiva di cellula

vivente aerobiotica, é stata una ottima accoppiata che ha generato la vita

quale oggi la conosciamo. Anche la vecchia cellula primordiale ci ha messo

del suo, e in particolare, molte delle proteine presenti nel mitocondrio sono

codificate e fatte sintetizzare dal DNA nucleare della cellula: ci troviamo di

fronte al solito irrisolvibile dilemma: é nato prima l'uovo o la gallina?

Senza Uovo non c'è Gallina e senza Gallina non c'è Uovo e quindi il

primato di nascita diventa un particolare ininfluente alla luce dei fatti, per

cui la duplicità di questa simbiosi rende fondamentale la presenza di

entrambe le componenti materiali che sottendono entrambe l’altra

componente del dualismo della realtà, il rapporto materia ed energia. A

Page 164: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

164

questo livello si inserisce il concetto ipotetico sull'origine

dell’invecchiamento, della malattia, ed in particolare del cancro, quello

"epigenetico" che ci ricollega a quanto appena scritto e che colpisce il 90%

delle persone affette da cancro che avrebbero i meccanismi sani, ma indotti

a malfunzionamento e a successive modifiche strutturali dapprima

reversibili e poi irreversibili, in assenza di danni ereditari. Questi pazienti

sono sani e si “rompono” durante la loro vita, non sono dei predestinati, e,

se le condizioni di vita lo permettessero, potrebbero vivere tutta la loro vita

da sani.

Ultimamente anche alcuni ricercatori biochimici, oltre a utilizzare nuove

tecniche di ricerca, si stanno rivolgendo ad altre metodiche più consone alla

genetica, alla biologia molecolare e per fortuna anche alla

biofisica. Tornando alla comunicazione intermolecolare e alle altre

comunicazioni tramite segnali magnetici, i biofotoni, questi viaggiano nella

matrice cellulare e nel liquido interstiziale.... come onde... Immaginatevi di

buttare un sasso nel fango o in liquidi da più spessi a meno spessi... Il sasso

genera l'onda... e pensate a dove arriva l'onda in base allo spessore del

liquido... andrà lontana o si fermerà dopo aver generato un paio di

cerchi...in relazione alla consistenza che incontra. Se per rendere più

percorribile questo “vettore” sono necessarie integrazioni esogene dei vari

costituenti questi devono essere introdotti secondo criteri fisici, misurando

altri valori del “dielettrico” e correggendo dopo opportune misurazioni.

Oggi in base alle ricerche microbiologiche, si é capito a che livello delle

cascate metaboliche queste sostanze agiscono, ma il criterio di

somministrazione é: diamoli in “microdosi"... ma, nonostante ll’efficacia e

la minore incidenza di effetti “collaterali” é tutto sempre empirico e non

spiega più di tanto come avvenga il miglioramento.

In base all’escursus precedente che presenta un nuovo modo di vedere le

reazioni chimiche e gli atti biologici, forse possiamo anche considerare

nuove formulazioni di dosi determinate da valutazione delle modifiche dei

campi magnetici e da considerazioni di compatibilità fisico magnetica,

come se si dovesse procedere ad una valutazione di istocompatibilità per

procedere ad un trapianto di organo da donatore.

Torniamo all’epigenetica e citiamo un articolo recentissimo per giustificare

con un’altra ipotesi l’origine del cancro: (Istituto di Genetica Umana,

CNRS, Montpellier): L’epigenoma rappresenta quella struttura del genoma

che controlla le parti del GENOMA che devono essere attivate. La struttura

Page 165: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

165

del nostro genoma é rappresentabile come un gomitolo arrotolato intorno ad

un gruppo di proteine basiche (ritornano sempre le proteine). Queste

strutture denominate ISTONI che vengono modificati da strutture

enzimatiche, per la modifica subita possono trasferire molecole come acetili

o metili. Le destrutturazioni derivate da queste modifiche, o anche il loro

compattamente strutturale, comportano quale parte del genoma, e quindi

con i caratteri a questa parte collegati, debbano essere attivi ed esplicare la

funzione loro propria.

Quando il corredo genico cellulare é normalmente ordinato, le cellule

seguono un rituale di proliferazione altrettanto ordinato, mentre se vi sono

state modifiche a livello genico, o sono stati messi in condizione di non

inviare segnali, ovvero sono stati inattivati, a livello della riproduzione

cellulare si possono avere comportamenti anarchici e quindi riproduzione in

controllata condizionante lo stato di malattia che si esprime con formazione

di tessuti neoplastici.

Sono già stati osservate modifiche nell’azione di due enzimi determinanti

alterazioni epigenetiche, le transferasi di acetili sugli istoni (HAT) e le

deacetilasi (HDAC), e a queste modifiche indotte sembrano associarsi

numerosi casi di cancro che parrebbe determinata dall’attivazione

inappropriata di alcuni geni, o dalla inattivazione di altri geni avente

compito protettivo finalizzato alla distruzione di cellule anomale o

sintetizzanti proteine anomale. L’intervento per riequilibrare HAT e HDAC

ha mostrato un’efficacia antineoplastica interessante che ha comportato lo

studio e lo sviluppo di nuovi gruppi terapeutici sotto forma di medicinali

inibitori l’HDAC.

Questi inibitori degli HDAC aggrediscono forme di leucemia, linfomi e

altri tumori solidi renali, del colon e della prostata. A questa famiglia

farmacologica appartiene il SAHA che ha già superato le prime 3 fasi

sperimentali delle 4 previste, per cui é già stato testato sull’uomo ed é

necessario che superi altri test con aumento della casistica prima di poter

entrare a pieno titolo nei farmaci di comune utilizzo nelle neoplasie.

Sia le cellule normali che quelle patologiche usano gli HDAC, ma solo le

cellule alterate a risentire maggiormente dell’uso terapeutico di questi

inibitori. Istologicamente alcuni tumori hanno dimostrato maggiore

risposta, per cui l’uso di questi farmaci é riservato a forme tumorali ben

specifiche.

Page 166: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

166

Le cellule neoplastiche hanno la capacità di mascherare la loro atipicità e

seppur considerate indesiderate dal nostro corpo, nonostante il loro

disordine, passano inosservate e non vengono distrutte, e questo grazie al

loro profilo genico.

Pertanto comprendere l’assetto epigenomico potrà condurre

all’individuazione di nuove metodiche diagnostiche e anche ad allestire

sistemi di stimolo per il nostro sistema immunitario affinché distrugga

queste cellule patologiche.

Determinati studi HDACI hanno concluso che si possono attivare i geni del

sistema immunitario (chiamati MHC) che aiutano l’organismo a

individuare le noxae patogene e le cellule atipiche non compatibili con la

normale funzione. L’uso di HDACI in combinazione con altri farmaci

potrebbe migliorare il loro spettro d’azione.

Ma anche in questo caso ci si dimentica di osservare gli stessi fenomeni dal

punto di vista di variazione di frequenze vibratorie molecolari che in ogni

caso devono essere presenti e magari potrebbero anche essere preesistenti

alla modifica. I dati scientifici in altri terreni portano a pensare che

l’alterazione energetica preceda sempre ogni alterazione materiale.

Altri dati inerenti l’argomento si possono ricavare da altri studi in corso:

Gentile Dottore (lettera personale anche questa recentissima), rinnovandole

il benvenuto al Progetto Kopernico, il portale dedicato ad accrescere la

consapevolezza dell’importanza del test di KRAS nella diagnosi del tumore

del colon retto metastatico, siamo lieti di segnalarle gli ultimi

aggiornamenti del portale: Il potenziale oncogenico delle alterazioni a

carico del micro-RNA nel carcinoma metastatico del colon.

Il microRNA (miRNA), la cui espressione è alterata a differenti stadi di

malattia nel CRC, potrebbe essere assunto quale target da parte di terapie

anti-cancro e come potenziale biomarker per la diagnosi e l'analisi

prognostica. ETC….ETC…..

Altra comunicazione: Italiano negli Usa scopre proteine chiave cancro

cervello. Roma, 23 dic. (Adnkronos Salute) - Due proteine chiave che

cooperano nella formazione e nella progressione di un particolare tipo di

tumore del cervello, il più grave, sono state scoperte dal team di scienziati

guidato dall'italiano Antonio Iavarone alla Columbia University di New

York. Lo riporta online la rivista 'Nature', sottolineando che questi risultati

potrebbero presto portare a nuove strategie terapeutiche contro il

Page 167: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

167

glioblastoma. Alcuni tipi di glioblastoma umano esprimono geni che sono

caratteristici di un fenotipo mesenchimale.

Una 'firma', questa, associata a una prognosi infausta. Utilizzando un

approccio bioinformatico, Iavarone e colleghi hanno identificato due

proteine, la Stat3 e la C7Ebpbeta, responsabili dell'accensione' dei geni

mesenchimali della malattia. L'eliminazione di questi due fattori -

assicurano - porta a un collasso nell'espressione di questi geni e riduce

l'aggressività del tumore.

Sempre studi osservazionali chimico biochimici e nulla relativamente alle

modifiche frequenziali molecolari o cellulari, o tissutali.

Sempre in relazione a chi considera fondamentale il funzionamento

mitocondriale nella genesi del tumore, che non si nega, ma non può essere

considerato mattone fondamentale per la cancerogenesi in senso assoluto,

possiamo ancora ricordare che é consolidato che il DNA mitocondriale non

subisce modifiche, mentre il DNA nucleare varia moltissimo col trapasso

generazionale. E’ stato ancora recentemente ribadito alla presentazione di

un interessantissimo libro che si occupa della Medicina Mitocondriale e

scritto dal Professor Ivo Bianchi; questa immutabilità che conserva

integralmente le caratteristiche ancestrali, non modificandosi, non può

quindi nemmeno essere la causa dell'alterazione delle proteine e quindi

questa alterazione delle proteine la si può avocare esclusivamente al DNA

nucleare delle cellule, mentre ci si può rivolgere al DNA mitocondriale per

avere i riferimenti di come eravamo inizialmente, ma non ci si può neppure

rifare all'essere umano attuale, in quanto con l'evoluzione e le modifiche

indotte dal tempo, l'essere attuale ha caratteristiche non scritte in quel dna

primordiale che sono diventate fondamentali.

Per costruire qualcosa ci vuole l'idea, a cui segue il progetto, il materiale, il

costruttore, chi ripulisce e il coordinatore che deve sapere tutto di tutti in

ogni momento ed impedire che l’opera di qualcuno entri in conflitto o

prevarichi l’opera degli altri. Se manca un solo elemento, manca la

costruzione. L’integrazione e il riavvicinamento delle scienze in una unica

scienza dell’uomo e dell’ambiente, potrà permetterci di scavalcare ostacoli

che ad oggi sembrano insuperabili.

Parlando di cancro, è indispensabile fare l’ennesimo salto indietro e

ricordare la storia della medicina e citare un altro premio Nobel, Otto

Heinrich Warburg.

Page 168: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

168

Questo personaggio nacque a Friburgo, città tedesca sita nel sud del Baden-

Württemberg a 15 km. dal confine francese e a 50 dal confine svizzero, l’8

ottobre 1883, e morì a Berlino il 1° agosto del 1970. Fu medico e fisiologo

e diresse dal 1931 al 1953 il Kaiser Wilheim Institute, ora Istituto Max

Planck. Si dedicò in modo particolare al metabolismo cellulare ed in

particolare delle cellule neoplastiche, verificando la loro “respirazione”. I

suoi studi lo portarono a vedersi attribuito nel 1931 il premio Nobel per la

medicina. E’ importante ricordare due suoi testi in particolare, “Il

metabolismo dei tumori” e “Nuovi metodi di fisiologia cellulare”. Durante

un congresso a cui parteciparono molti “Premi Nobel”, il 30 giugno 1966, a

Lindau in Germania, sul lago di Costanza, presentò una sua relazione

intitolata “La prima causa e la prevenzione del cancro”. Con questa

relazione presentò innumerevoli prove che tendevano a dimostrare che la

causa della trasformazione neoplastica delle cellule, dipendeva da una

carenza di ossigeno.

Page 169: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

169

Tra i suoi allievi vi fu Hans Adolf Krebs che diede il nome al famoso ed

attuale ciclo metabolico, degli acidi tricarbossilici o dell’acido, che ha

importanza fondamentale per tutte le cellule che usano l’ossigeno nei loro

processi respiratori in aerobiosi. Grazie a questo ciclo individuato da Krebs,

si svolgono le reazioni cataboliche dei carboidrati, dei grassi e delle

proteine, che vengono degradate ad anidrite carbonica ed acqua,

producendo energia chimica ( probabilmente non aveva come molti suoi

colleghi medici, sufficienti nozioni di fisica per esplorare anche questo

livello). Il ciclo partecipa anche ai processi anabolici e fornisce molti

precursori per la produzione di alcuni amminoacidi tra cui l’α-

chetoglutarato e l0ssalacetato e molte altre molecole di importanza

fondamentale per la vita ed il metabolismo delle cellule viventi.

Page 170: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

170

A Krebs il Nobel venne attribuito nel 1953. Il Professor Warburg verificò

come vi fosse una particolare differenza tra le cellule sane e quelle in

trasformazione neoplastica, costituita dalla differente velocità di flusso

della glicolisi. Le cellule tumorali presentano una attività gli colitica che

arriva ad essere anche 200 volte maggiore rispetto a quella dei tessuti sani,

in presenza di notevole carenza di ossigeno. Warburg annotò questo elevato

consumo di ossigeno in caso di cellule tumorali, che comporta una sua

carenza nelle cellule tumorali e questo determina di conseguenza un

innalzamento dei livelli di glicolisi. Più recentemente questo effetto che ha

preso il nome da Warburg, è stato anche associato ad un aumento di una

particolare forma di esochinasi, enzima transferasico che catalizza la

reazione ATP+D-esoso=ADP+D-esoso 6-fosfato. Anche questo è un

enzima fondamentale per la glicolisi, responsabile del trasferimento di un

gruppo fosfato da una molecola ad alta energia come l’ATP, ad un substrato

come diversi glucidi a sei atomi di carbonio tra cui il glucosio. Queste

esochinasi che sono legate ai mitocondri, generano un aumento dell’attività

glicolitica ma non è obbligatorio un consumo di ossigeno. Anche questo

dato deve fare riflettere e deve farci pensare ad un coinvolgimento dei

campi magnetici che non possono non essere coinvolti in queste alterazioni

metaboliche. Se vi è un aumento dell’attività glicolitica nelle cellule

tumorali, l’aumento della frequenza degli atti biologici che vi stanno alla

base, non può prescindere dalle modifiche dei campi magnetici che li

sottendono e da cui sono imprescindibili. In ogni caso l’aumento glicolitico

assume un valore diagnostico e prognostico in caso di terapia antitumorale.

Verificando dove vi è questo aumento, potremo anche localizzare la massa

tumorale con le tecniche di imaging, ma potremo anche ipotizzare altri tipi

di apparecchiature diagnostiche basate sul riscontro delle modifiche dei

CEM implicati in quel tipo di metabolismo.

Le sue ricerche ed i suoi studi, che gli valsero un Nobel e lo proposero per

altri due, sono passati nel dimenticatoio, mentre restano delle

reinterpretazioni delle sue teorie che arrivano a conclusioni finalizzate a

scopi forse commerciali?

Dato di fondo è la descrizione del modo in cui la fermentazione dello

zucchero prende il posto della respirazione in aerobosi della cellula

normale, e sostituisce l’ossigeno, passando ad uno stato di anaerobiosi. Per

la medicina attuale la mancanza di ossigeno non è la causa ma l’effetto del

cancro.

Page 171: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

171

Torniamo alla nostra cellula, il nostro nucleo col DNA, la parete cellulare e

gli organuli immersi nel citoplasma cellulare costituito in stragrande

maggioranza di acqua. Il DNA invia il segnale che si trasmette e giunge ai

ribosomi che utilizzando il materiale presente costruiscono le proteine.

Contemporaneamente il DNA invia i segnali per l’approvvigionamento

delle sostanze nutritive per la cellula e anche per l’espulsione dei rifiuti.

Proviamo a pensare al nutrimento cellulare: il meccanismo principale con il

quale la cellula si nutre, è basato sull’assorbimento di particelle liquide.

La struttura cellulare fondamentale di questo processo è la membrana

cellulare, che si comporta come una membrana semipermeabile, o come un

filtro selettivo, che permette il passaggio di determinate sostanze,

escludendo le altre, ma questa selettività non è determinata dalle

dimensioni delle sostanze come siamo abituati a vedere nei normali filtri

meccanici, ma dalla specificità funzionale, ovvero, indipendentemente dalle

dimensioni, vengono lasciate passare le sostanze che servono ed escluse

Page 172: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

172

quelle che non servono.

Pertanto, a seconda delle necessità, pur potendo, dal punto di vista dei

meccanismi chimici, assorbire altre sostanze, queste sostanze non

attraverseranno la parete cellulare, ma verranno assorbite solo quelle

necessarie, e questo presuppone che alla base di questa selettività, ci siano

altri meccanismi non legati alla forma chimica e alla composizione

chimica, ma che ci siano altri parametri che entrano in gioco e questi

parametri non possono essere altro che di tipo fisico e condizionati dal

campo magnetico e dalle proprietà fisiche delle sostanze.

La spiegazione che non si riesce a rintracciare dal punto di vista

morfologico chimico, può quindi essere unicamente legata ai meccanismi

fisici collegati con la frequenza del campo elettromagnetico della sostanza e

la teoria dei domini di coerenza.

Page 173: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

173

Entra una sostanza piuttosto che un’altra, perché è stata richiamata quella

specifica sostanza, utilizzando la frequenza coerente.

La membrana cellulare ha una struttura tipo, che è caratterizzata da un

doppio strato di fosfolipidi, che è contenuto tra due strati di proteine che

sono posti a livello delle superfici che separano la componente interna della

cellula, dall’ambiente esterno.

Lo strato lipidico è costituito da un doppio strato di molecole che assumono

in quella struttura, una posizione in cui i gruppi polari guardano verso lo

strato proteico, mentre i gruppi apolari hanno funzione di semplice

isolamento.

Lo spessore della membrana cellulare è mediamente di 90 A. ed è visibile

unicamente col microscopio elettronico, col quale appare visibile come una

doppia linea continua per cui non sono visibili passaggi.

La sua struttura è ancora, costituita, non solo da fosfolipidi, ma anche in

parte da molecole di colesterolo.

Queste molecole contenute nei due strati che costituiscono la membrana,

hanno una tale disposizione per cui le loro parti terminali idrofobe,

sarebbero rivolte verso l’ambiente interno della cellula.

A completare la formazione di questa parete delimitante, ci sono delle

catene di polipeptidi,che non sono altro che gruppi di amminoacidi,

disposte perpendicolarmente ai due strati di molecole lipidiche, col compito

di mantenere l’unione delle diverse parti della membrana plasmatica. Anche

questa unione, trova il collante nell’energia elettromagnetica che lega

energeticamente le molecole.

La membrana cellulare, oltre a separare l’ambiente intracellulare da quello

extracellulare, separa anche il nucleo della cellula dal citoplasma, e delimita

anche gli organuli intracellulari.

Il citoplasma è costituito da una matrice acquosa colloidale, per cui il suo è

uno stato finemente disperso, che ha caratteristiche intermedie tra quelle di

una soluzione omogenea e la dispersione eterogenea.

Nel citoplasma sono contenuti gli organuli e le membrane.

Lo spazio che occupa, corrisponde a circa la metà del volume cellulare, e

contiene disperse, tutte le sostanze chimiche necessarie per la vita della

cellula.

Contiene pertanto sali, zuccheri, ioni enzimi, proteine, sali minerali,

sostanze organiche e l’RNA.

Il componente più rappresentativo però è l’acqua che raggiunge l’80% del

Page 174: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

174

volume citoplasmatico.

Le principali attività della cellula si svolgono dunque proprio nel

citoplasma, le attività metaboliche, la respirazione, i movimenti e la

fagocitosi.

Il citoplasma della cellula muscolare è il sarcoplasma che, per la funzione

particolare del muscolo, ha qualche funzione differente o maggiormente

sviluppata.

La membrana cellulare ha dunque il compito di permettere il passaggio di

acqua ed altri piccoli soluti all’interno ed all’esterno della cellula, e degli

organelli della cellula.

Com’è possibile immaginare che si aprano delle porte e si chiudano, per

permettere l’ingresso di precise sostanze escludendone altre, o che ci siano

dei trasportatori come trenini in attesa sui binari per convogliare all’interno

o all’esterno determinate sostanze e non altre?

Soprattutto quando dal punto di vista di struttura chimico morfologica

questa funzione non può venire spiegata e morfologicamente non si

riscontra un substrato che convalidi queste ipotesi.

Abbiamo già citato la legge del dominio di coerenza, e la possibilità di

fenomeni attrattivi repulsivi magnetici, fenomeni che sono già ampiamente

accettati e alla base dei legami chimici, questi meccanismi ci possono

spiegare perché entrano o escono determinate sostanze, quando

potenzialmente non vi è nessuna preclusione per gli stessi movimenti ma

Page 175: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

175

con altre sostanze presenti e disponibili e magari più prossime.

Abbiamo il nostro ben preciso segnale magnetico con la sua specifica

frequenza, che è percepito unicamente dalla sostanza che è correttamente

sintonizzata sulla frequenza coerente; abbiamo tutti sotto gli occhi

l’esempio della bolla di sapone in cui la cannuccia entra ed esce senza

distruggere la parete della bolla stessa, e abbiamo anche l’esempio della

calamita che attira le sostanze ferrose, ma non le altre, o anche l’elettricità

statica che attira anche sostanze non ferrose. Pertanto l’attrazione e

repulsione può avvenire anche selettivamente, e difatti avviene anche

selettivamente, come appena indicato nell’esempio della calamita.

E l’esempio che più di ogni altro lo rende immaginabile è quello del

telefono cellulare per cui quando compongo un numero, in mezzo alla folla,

l’unico a cui suona il telefono è colui di cui ho fatto il numero e non gli

altri.

Pertanto, sommando esempi che già in natura, ad un livello più

macroscopico sono evidenti, possiamo traslare queste evidenze a livello

Page 176: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

176

cellulare e pensare ad un fenomeno analogo per cui la sostanza necessaria e

solo quella, viene richiamata attratta e assorbita riuscendo ad attraversare la

parete cellulare, che permette il passaggio dall’ambiente esterno a quello

interno e viceversa in maniera specifica e predeterminata.

Con l’esempio del magnete e della bolla di sapone ciò che é difficile da

immaginare pensando ai recettori specifici e ai trasportatori di membrana,

che sono strutture a cui convenzionalmente e solo su base ipotetica si è

affibbiato questo compito, può essere facilmente compreso e accettato

come plausibile, in assenza di controprove che possano negare questa

spiegazione dell’evento.

Tutti questi fenomeni, difficilmente spiegabili, se non inspiegabili come

semplici reazioni biochimiche, considerando il magnetismo, i campi

elettromagnetici con le relative onde elettromagnetiche e il dominio di

coerenza, trovano una spiegazione logica e immaginabile confortati da

esempi in natura innegabili e sotto gli occhi di tutti.

Page 177: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

177

Torniamo ora al solito segnale magnetico prodotto dal DNA che raggiunge

in un modo o nell’altro l’officina del ribosoma che produce la proteina.

Paragoniamo il DNA ad una stazione radio ricevente e trasmittente, che

invia segnali come musica o notizie.

Ogni stazione radio emette i suoi segnali su una specifica frequenza, sulla

quale, entro una certa distanza, può trasmettere una sola radio, altrimenti si

verrebbero a creare importanti fenomeni di interferenza, che impedirebbero

la normale ricezione delle trasmissioni, in quanto i segnali sulla stessa

lunghezza d’onda entrerebbero in conflitto mescolandosi o

sovrapponendosi, in caso di potenza simile o maggiore e generando

“interferenze” tali da rendere incomprensibile o fraintendibile il segnale

ricevuto.

Superata una certa distanza che supera il raggio d’azione dell’emittente,

può esserci un’altra emittente con la stessa lunghezza d’onda e con segnali

che nella zona di competenza dell’altra radio, giungono talmente con bassa

intensità da essere completamente ignorati, e che quindi non generano

interferenza, se non nelle zone periferiche che sono più o meno equidistanti

dalle due emittenti, ma anche in questo caso entrano in gioco fattori

Page 178: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

178

ambientali e la direzione delle antenne, nel caso delle antenne direzionali.

Nelle trasmissioni radio, per coprire anche le zone di confine, le emittenti

inviano segnali su due o più frequenze diverse, così chi si trovasse in zone

ibride, dove i segnali si confondono per sovrapposizione, si sintonizza il

segnale voluto sull’altra frequenza, oppure si impiantano dei ripetitori di

onda che spostano il segnale su un’altra frequenza per immetterlo in altre

zone dove la frequenza è libera, mentre quella originaria è già usata da

un’altra emittente.

A chi si occupa di radiotrasmissioni, questi fenomeni sono noti da sempre,

ed il problema delle interferenze è molto importante.

Se la radio ricevente, per svariati motivi, scivola di frequenza o verso l’alto

o verso il basso, chi ascolta riuscirà a percepire ancora per un certo periodo

e per un certo scivolamento, un segnale comprensibile, riuscendo a

percepire sia la musica che le voci, anche se sempre più distorte, sino al

momento in cui lo scivolamento supererà una certa soglia, oltre la quale si

inizia a captare il segnale proveniente dalla radio che trasmette sulla

frequenza successiva, e a questo punto non si udrà più la trasmissione

iniziale, ma quella della seconda radio, che trasmette dei programmi diversi

da quelli della radio iniziale. Anche modifiche ambientali possono far

pervenire segnali amplificati lontanissimi che possono oscurare il segnale

trasmesso.

Lo scivolamento di frequenza, può anche dipendere dalla radio trasmittente,

ed in questo caso si avrà lo stesso fenomeno, sino al punto in cui la

Page 179: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

179

trasmissione scivolerà su una frequenza che non viene più percepita dalla

radio ricevente e, se più lontano vi è un’altra radio che trasmette sulla

medesima lunghezza d’onda, con potenza inferiore alla precedente che ne

copriva le emissioni, anche in questo caso si ascolterà un programma

diverso, anche se di intensità molto più bassa.

Come detto, anche il mezzo in cui si propaga l’onda, può deformarla,

alterandone le caratteristiche, per interferenze determinate dalle più

svariate cause, ed in particolare dai generatori di onde elettromagnetiche ad

alta ed altissima frequenza, con interferenza che comporta anche un

cambiamento fisico del dielettrico in cui l’onda si irradia, per cui cambiano

le condizioni e si modifica anche la trasmissione che si distorce.

In tutti questi casi, quando viene generato dalla stazione trasmittente,

quando il segnale viaggia nell’etere avvolto da infiniti altri segnali e onde

magnetiche, e quando viene ricevuto e decodificato dalla stazione

ricevente, il segnale può subire interferenze o essere alterato, o prevaricato

da altri segnali. Se pero’, nonostante le mille difficoltà, il segnale con le

informazioni metaboliche giunge ai ribosomi ed è ancora decodificabile,

viene sintetizzata una proteina simile a quella richiesta dal progetto iniziale

con più o meno conservate le funzioni specifiche della proteina originale,

ma che se ne distanzia sempre di più, a seconda del grado di distorsione del

segnale ricevuto, sino ad un valore soglia in cui la distorsione, superato

quel limite, comporta la sintesi di una proteina che pur strutturalmente

simile, differisce dalla precedente anche per qualche cambiamento chimico

che la trasforma in una nuova proteina che può avere funzioni

completamente diverse da quella originale.

Qualora la proteina fosse molto simile, potrebbero essere alterate solo le

sue proprietà che a cascata indurrebbero altre modifiche, e quindi possiamo

anche chimicamente parlare di sintesi di una proteina diversa che modifica

funzionalmente e anche strutturalmente la cellula in cui è stata sintetizzata.

Se questa modifica non è particolarmente evidente, il meccanismo puo’

ancora essere compatibile con il fisiologico invecchiamento cellulare, ma se

le alterazioni vanno oltre, si vanno a delineare funzioni alterate, con stato di

malattia piu’ o meno evidente, sino a raggiungere, in caso di alterazioni

ancora piu’ marcate, anche lo stato di degenerazione neoplastica o

addirittura uno stato incompatibile con la sopravvivenza cellulare.

Se tali cellule possono essere in breve tempo rigenerate, o altre ne possono

icariamente svolgere la funzione, la vita è ancora possibile, nel caso

Page 180: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

180

opposto si ha una progressione verso la cessazione della vita.

In una fase successiva, avvenuta la prima alterazione proteinica, visto che

tutto il sistema gode di meccanismi di retroazione e anche la singola cellula

ne risponde, per questi meccanismi di bio feed back tra proteine sintetizzate

e il DNA che invia i segnali per la sintesi e a sua volta li riceve dopo la

sintesi, si possono indurre a loro volta, delle modifiche di risposta a livello

del DNA durante la duplicazione, quando le due catene si allontanano una

dall’altra per replicarsi. Qualora cio’ avvenisse, si passa alla fase successiva

caratterizzata da una alterazione morfologica, che in base alla definizione,

può anche essere apparire epigenetica, se non si tiene conto di tutto il

percorso prima descritto, ma è più ragionevole e logico definirla

morfologico/strutturale stabile secondaria all’alterazione informazionale.

Da qui in avanti la modifica recepita e attuata, viene ritrascritta a livello del

dna replicato, e quindi anche a livello cromosomico, diventando possibile

anche la sua trasmissibilità.

Abbiamo quindi anche possibile il quadro di alterazione che può essere

trasmessa ereditariamente, se concomitano le condizioni (s)favorevoli, e se

non si mettono in moto i meccanismi di riparazione e di compenso del dna

che abbiamo visto esistere.

L’alterazione del DNA generata per la presenza dei meccanismi di

retroazione, avverrebbe durante la successiva replica, quando avviene lo

sdoppiamento delle due catene elicoidali per dare origine alle due nuove

spirali nei vari passaggi mediati dal RNA, e in queste nuove spirali, la

sequenza dei nucleotidi neoformata, risulta diversa, oppure viene deformata

spazialmente la struttura della doppia elica, per cui anche solamente la

modifica torsionale dell’avvolgimento puo’ indurre alterazioni di segnali.

Pertanto la consequenzialità prevederebbe una lesione iniziale

elettromagnetica, che puo’anche essere indotta da modifiche chimiche.

Da questo primo livello, l’escalation prosegue, e come conseguenza si

procede verso la sintesi errata o semplicemente alterata di proteine, o di

nutrimento alterato della cellula, o di accumulo endocellulare di rifiuti, o di

modifica del DNA nucleare e con tutto ciò che questo comporta, comprese

le modifiche funzionali e di duplicazione, sino alla trasformazione

neoplastica.

Con questo modo di descrivere il fenomeno, la trasformazione cancerosa

troverebbe una spiegazione piu’ facilmente comprensibile, sulla quale si

potrebbe anche tentare di intervenire con nuovi strumenti e con nuovi

Page 181: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

181

approcci terapeutici, considerando che non è solo l’uomo da curare, ma

anche l’ambiente in cui vive e di cui si nutre.

Con questi concetti si potrebbe pensare di poter arrivare ad un livello di

intervento precoce e anche programmare tattiche di prevenzione molto

efficaci, probabilmente utilizzando strumenti molto più semplici e meno

costosi di quelli che si stanno utilizzando oggi nel campo della

bioingegneria genetica e dell’oncologia.

Con i fotomoltiplicatori che riescono a documentare e ad individuare

esattamente il singolo fotone, con le sue caratteristiche specifiche, diventa

anche facile individuare le cellule che si sono discostate dalla normale

produzione energetica e che quindi inviano segnali “aberranti” o

semplicemente “distorti” ancora prima che possa essere rilevata una

alterazione morfologica.

Potendo verificare il singolo fotone, diventa anche possibile ipotizzare che

si riescano a discriminare le variazioni di emissione di fotoni di frequenza

differente rispetto alla frequenza dei fotoni emessi delle cellule

normofunzionanti.

Queste differenti emissioni fotoniche rilevate con questi ultramoderni

macchinari, possono quindi dimostrare l’esistenza di queste cellule

funzionalmente alterate prima che si manifesti l’alterazione morfologica

chimico/strutturale.

Page 182: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

182

Una conferma di quanto sovraesposto, si ha esaminando quanto scoperto

relativamente al carcinoma del colon retto, patologia neoplastica maligna,

tra le più diffuse al mondo.

Si ritorna per un attimo al progetto Kopernico.

Una delle terapie tra le più efficaci in questa forma è la terapia

antitumorale a bersaglio molecolare, che blocca la proliferazione delle

cellule tumorali.

Appartiene a questo tipo di terapie, quella basata sugli anticorpi

monoclonali anti-EGFR che bloccano la via metabolica attivata da EGF e

mediata da KRAS.

Le cellule ricevono continuamente segnali provenienti dall’ambiente

circostante che sono trasmessi all’interno della cellula da recettori costituiti

da molecole poste sulla loro superficie, attraverso l’attivazione di

importanti vie metaboliche.

Page 183: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

183

L’EGFR o recettore del fattore di crescita dell'epidermide fa parte di questa

famiglia di recettori.

Quando si lega con svariate molecole che ritrova nell’ambiente, come il

transforming growth factor-a (TGFα) e l’Epidermal growth factor (EGF), fa

partire una cascata di complesse reazioni di trasduzione del segnale

all’interno della cellula.

La proteina denominata KRAS, è una delle molecole che rimane coinvolta

in questa cascata di reazioni che servono per trasmettere al nucleo cellulare

e al DNA, il segnale di attivazione.

Questo segnale comporta l’attivazione di altre proteine e determina la

sopravvivenza e la proliferazione cellulare.

Quando ritroviamo una cellula tumorale, questo meccanismo rimane

sempre attivo, e questo comporta sviluppo e crescita incontrollata delle

cellule del tumore.

In molte forme di carcinoma umano, abbiamo un EGFR che viene espresso

esageratamente e spesso si associa ad evoluzione sfavorevole.

Gli sviluppi metabolici dipendenti dall’EGFR e mediati dalla proteina

KRAS giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo del tumore.

Nei tumori il gene KRAS codifica o una proteina KRAS non-mutata,

“normale” (KRAS wild-type), oppure una proteina mutata, “anormale”

(KRAS mutata).

Lo stato di KRAS (wild-type vs mutato) è predittivo di risposta agli

anticorpi monoclonali anti-EGFR.

Nei tumori con KRAS normale, la proteina è solo temporaneamente attivata

in risposta ad alcuni stimoli, come il segnale indotto dall’EGFR.

Questo garantisce il controllo degli effetti a cascata.

Quando siamo di fronte a tumori con KRAS mutato, la proteina KRAS è

attivata costituzionalmente e questo determina un’amplificazione non

controllata degli effetti a cascata, con induzione di proliferazione cellulare e

disseminazione a distanza della malattia.

Il Kras fa parte, come altri recettori specifici, dei biomarkers oncologici,

che viene oggi utilizzato per la diagnosi del carcinoma del colon retto

metastatico.

Le mutazioni del gene Kras, si riscontrano precocemente nel 35% circa dei

casi di questo tipo di tumore.

Le mutazioni sono già evidenti quando il tumore è ancora allo stadio di

adenoma.

Page 184: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

184

Le mutazioni del gene KRAS inducono un’attivazione permanente della

proteina KRAS che supera l’effetto inibitorio degli anti-EGFR,

compromettendone l’efficacia terapeutica.

Il test di KRAS è il primo test genetico che individua un biomarcatore

oncologico, la proteina KRAS, e che può predire la risposta del tumore del

colon retto alle terapie personalizzate.

Il test è semplice e permette di analizzare il DNA estratto dalle cellule

tumorali per individuare lo stato del gene KRAS, se normale o mutato.

Questa descrizione accettata ormai comunemente dai gastroenterologi e

dagli oncologi, non contraddice il meccanismo sovraesposto determinato

dai campi magnetici e dalle modifiche proteiche da alterazione dei segnali

magnetici percepiti, anzi si ritrova perfettamente in quel tipo di spiegazione

che rende una ipotesi plausibile di come si generi l’alterazione proteinica e

di conseguenza anche l’alterazione genetica correlata.

Da anni ormai vengono prodotti macchinari che inseriti nel campo della

magnetoterapia si inseriscono a questi livelli.

Alcuni hanno come substrato studi approfonditi e verifiche laboratoristiche

di particolare impegno, altri sono stati progettati sulla base di conoscenze

molto più rudimentali e sfruttano esclusivamente gli effetti della

magnetoterapia, fornendo anche altri effetti ma incidentali e non previsti ne

studiati.

Spesso chi parla di biorisonanza o ionorisonanza ne parla senza avere

compreso a fondo l’intrinsecità dei meccanismi, ma siamo ad un livello tale

di necessità di conoscenze, che anche l’organo di verifica non ha la

sufficiente competenza per effettuare tali verifiche ed allora accade che

determinate strumentazioni, avendo dei requisiti di minima stabiliti per

legge per non “avere effetti collaterali”, convenzionalmente, vengano

denominati con nomi che suggeriscono determinati effetti, avendone poi

altri o non avendone del tutto.

In ogni caso parecchie industrie si stanno dedicando alla progettazione

sviluppo e immissione sul mercato di macchine che sfruttano queste nuove

conoscenze scientifiche, e alcune di queste sono già utilizzate in centri

ospedalieri, in centri universitari, in centri neurologici, ortopedici,

oncologici e ambulatori di medici singoli e in cliniche private.

Non solo chi si dedica alla cosidetta medicina “non convenzionale” si è

avvicinato a questa metodica, ma anche la medicina ufficiale se n’è accorta

e sta verificando a più livelli le potenzialità della metodica cercando di

Page 185: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

185

verificare sino a che punto ci si puo’ spingere e quali benefici se ne possano

ricavare.

In particolare il primo ambulatorio ufficiale di “biorisonanza” è stato aperto

inserito nella divisione di ortopedia e traumatologia dell’Ospedale Civile di

Novi Ligure, da circa 7 anni.

La metodica è gestita da una infermiera e i pazienti vengono inviati sia dal

reparto stesso, ma anche dai medici di medicina generale dell’asl, dove la

metodica venne presentata associata ad alcuni corsi ecm organizzati

localmente dalla società scientifica SNAMID, che accolse la metodica,

dandole spazio in diversi suoi congressi nazionali, dove vennero presentati i

primi lavori con le prime casistiche che permisero di togliere alla medicina

quantica l’alone di “magia” che sino ad allora l’avvolgeva, considerando

che la magia non è accettata dai medici.

Capitolo ventunesimo

APPLICAZIONI PRATICHE E FUNZIONAMENTO DELLA

MEDICINA QUANTICA

Esistono almeno due livelli di applicazione di queste scoperte con

macchinari che pur avendo la stessa base, sono stati utilizzati dai medici

considerando da una parte le modifiche biochimiche indotte, dall’altra

esclusivamente le modifiche fisiche delle onde elettromagnetiche sfruttando

l’effetto diapason.

Siamo sempre nell’ambito della “magnetoterapia”, termine che a questo

punto diventa meno specifico e diventa un contenitore per sottogruppi che

stanno prendendo sempre più individualità. Sino ad oggi della

magnetoterapia si è sfruttato l’effetto antiinfiammatorio ed entiedemigeno e

la capacità rigenerante per le lesioni tissutali, ma sempre in modo alquanto

aspecifico.

Il primo sviluppo della medicina quantica si inserisce nelle complesse

catene di reazioni chimiche oggi identificate dai biologi, e che sono il

substrato fondamentale da cui derivano gli effetti biologici. Applicando

campi magnetici di debolissima ma ben specifica frequenza, si possono

attrarre le specie ioniche che sono giudicate carenti e farne aumentare la

presenza nel luogo esatto dove sta avvenendo la reazione deficitaria. Questa

è la ionorisonanza ciclotronica.

Page 186: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

186

Anche in questo caso al campo elettromagnetico è attribuita la capacità di

indurre ordine alle reazioni, di ottimizzarle, riflettendo i suoi effetti sul

trasporto delle informazioni a livelli dei componenti coinvolti negli atti

biologici della materia vivente. L’intervento della ionorisonanza riporta

ordine nel caos molecolare determinato dalla semplice agitazione termica e

le molecole riprendono il logico percorso sequenziale contenuto nel

messaggio informazionale del campo eletrromagnetico e delle modifiche

che genera con le sue forze ultradeboli.

Questi meccanismi che si mettono in moto, sono altamente selettivi e la

loro azione si esplica direttamente sui singoli ioni che, come antenne,

captano i segnali a loro esclusivamente e singolarmente diretti, e a questi

rispondono.

L’effetto di questi segnali si riflette sui meccanismi alla base della

permeabilità delle membrane cellulari con attivazione delle catene

enzimatiche da stimolo degli ioni metallici specifici dei vari metallo

enzimi.

La particolare selettività dei segnali inviati, permette l’utilizzo di

bassissime intensità, avendo avuto prova della diminuzione dell’efficacia,

sino alla scomparsa, se si usassero campi di intensità superiore. Si ottiene

quindi l’attivazione di metallo enzimi con la modifica della loro “isteresi”.

Gli effetti delle applicazioni sono stati verificati osservando miglioramento

delle difese immunitarie, aumento della riserva energetica con regolazione

dei canali ionici. In particolare si è osservata un’azione benefica a livello

della patologia neurologica.

Queste attrezzature sono composte da un emettitore di onde, da un

elaboratore elettronico (PC), dall’antenna che può avere diverse forme e

che eroga le onde, da una unità di controllo in grado di verificare

l’efficienza e gli effetti della terapia su alcuni parametri in tempo reale, e da

un geomamgnetometro che verifica il campo magnetico terrestre. Questi

sono macchinari molto sofisticati e relativamente costosi, e la loro

produzione in questo momento è ancora condizionata dall’altro costo (che è

sempre relativamente alto tenuto conto del costo dei farmaci e degli altri

macchinari come ecografi tac e risonanze).

L’altro livello si ispira all’effetto diapason e ci riferiamo alla cosidetta

biorisonanza magnetica pulsante.

Vediamo come possiamo intervenire se questi sono i meccanismi che si

vengono a determinare dal punto di vista fisico. Come accennato, si sfrutta

Page 187: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

187

esclusivamente l’effetto diapason.

Se prendiamo un diapason e lo poniamo a contatto con un pianoforte

aperto, potremo vedere che, in relazione alla vibrazione prodotta dal

diapason, solamente la corda del pianoforte con relative armoniche, che ha

la stessa frequenza del diapason risuonerà e inizierà a vibrare, e questo non

in relazione diretta con la distanza col diapason e con l’intensità della

vibrazione.

Avremo quindi anche con questo esempio facilmente riproducibile da

chiunque abbia un pianoforte o un dipason o anche un altro strumento a

corda, la dimostrazione della riproducibilità come legge di natura, del

principio del dominio di coerenza di vibrazione tra corda del pianoforte e

diapason.

Pertanto se riusciremo ad avere la mappatura delle frequenze di risonanza

delle varie cellule, tessuti, ed organi che compongono il corpo umano,

potremo da una parte, verificare le alterazioni, e dall’altra intervenire

terapeuticamente anche in fase precocissima, somministrando alle molecole

che non risuonano più nella frequenza precisa, alterate nella loro

comunicazione funzione, l’onda corretta secondo particolari metodiche che

vedremo dopo, facendo ricordare alle molecole la loro frequenza originale e

riportandole alla risonanza, come succede col diapason e come fa

l’accordatore quando procede all’accordatura del piano utilizzando

strumenti molto semplici e soprattutto il proprio udito.

Il diapason, la cui invenzione viene attribuita al musicista John Shore nel

1711, ha una struttura formata da una forcella a forma di Ỵ, con alla base

della U, al centro della curvatura, una struttura portante singola che

funziona da manico e che serve per tenere lo strumento senza ostacolare

l’oscillazione delle due braccia della forcella.

Il manico serve anche a trasmettere le vibrazioni originate dal diapason ad

un altro corpo messo a contatto con esso se si vuole utilizzare una cassa di

risonanza per amplificare la vibrazione.

La frequenza alla quale il diapason risuona, è caratteristica del materiale

con cui è costruito e anche dalla distanza tra i due elementi che

costituiscono la forcella vibrante.

Il classico diapason che fornisce la nota La, vibra ad una frequenza di 440

Hz. Il diapason è già noto ai medici da tempo, in particolare i neurologi ed

otorinolaringoiatri, per verificare come si trasmettono le vibrazioni per via

ossea e quindi come strumento diagnostico.

Page 188: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

188

Con questo strumento questi specialisti eseguono parecchi esami

semeiologici come la prova di Weber in cui si pone il diapason sul vertice

del cranio e si chiede al paziente se il suono viene localizzato da entrambe

le orecchie, o al centro della testa.

A seconda di come viene percepito il suono potremo pensare a forme

diverse di ipoacusia o ad un esame normale. Altro esame che si esegue è la

prova di Rinne che valuta la differenza tra la durata della percezione del

suono trasmesso dal diapason dapprima per via aerea e poi per via ossea,

posizionando il diapason sulla mastoide. Nel soggetto normale la durata di

percezione del suono sarà maggiore per via aerea, mentre nel caso di una

ipoacusia trasmissiva, la durata della percezione del suono sarà maggiore

per via ossea.

L’effetto diapason si ottiene mettendo due diapason anche ad una certa

distanza l’uno dall’altro.

Se i due diapason risuonano sulla stessa frequenza, sarà sufficiente far

oscillare uno dei due diapason, per generare la vibrazione dell’altro

diapason. Se eseguiamo l’esperimento con due diapason di frequenza

diversa, non si genera nessuna vibrazione riflessa.

Il diapason, è stato già utilizzato in terapia ed in particolare esistono delle

scuole di suonoterapia che hanno utilizzato precedenti esperienze alquanto

empiriche, ma che in ogni caso avevano determinato risultati clinicamente

evidenti, anche se non spiegabili, sino alla scoperta della comunicazione

intermolecolare e dei domini di coerenza.

Si ha notizia dell’uso del suono come terapia da migliaia di anni; tracce di

questa attività terapeutica le ritroviamo anche nella Bibbia dove si racconta

della guarigione di Re Saul dalla depressione da parte di Davide e dei suoni

della sua arpa.

Nella storia greca si narra del ritrovamento dell’equilibrio mentale da parte

di Alessandro il grande, utilizzando le note provenienti da una lira.

Uno dei primi studiosi che si dedicarono allo studio delle frequenze

musicali che potevano avere effetti positivi sia sui problemi del corpo che

sui problemi della mente, fu Pitagora.

In tempi più vicini a noi ma sempre oltre mezzo secolo fa, il professor

Alfred Tomatis, che svolgeva in Francia l’attività di otorinolaringoiatra,

scoprì qualcosa di sorprendente per quell’epoca e quelle scoperte

culminarono con lo sviluppo del metodo Tomatis.

Questa metodica ha lo scopo di rieducare il nostro ascolto, e con questo

Page 189: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

189

migliorano anche la capacità di apprendimento e di comunicazione.

Il metodo agisce alla fine sul comportamento, inducendolo a graduali

modifiche, e favorendo quindi anche un migliore adattamento alle

condizioni sociali.

Questo metodo è stato utilizzato in decine di migliaia di adulti e bambini

che avevano problemi di dislessia, di attenzione, di apprendimento, di

iperattività, di autismo e anche con difficoltà psicomotorie.

Successivamente questa metodica è stata ulteriormente studiata

scientificamente, ed è stata riconfermata l’efficacia del metodo.

Anche i risultati clinici ottenuti dai professionisti che utilizzano il metodo,

confermano questa evidenza clinica.

Per Tomatis l’orecchio è il più importante fra tutti gli organi di senso perché

ha nell’organismo, il controllo del senso dell'equilibrio, del ritmo e del

movimento, e viene paragonato ad un direttore d’orchestra che gestisce

l’intero sistema nervoso.

Anatomicamente il nervo acustico è in contatto col midollo e tramite questo

anche con tutta la muscolatura dell’intero organismo.

Gli altri contatti possibili dell’orecchio interno e mediati dal nervo vago,

avvengono con la laringe, il cuore, i polmoni, lo stomaco, il fegato, la

vescica, i reni, l'intestino tenue e l'intestino crasso.

Il suono percepito, anche se in maniera non troppo evidente, può stabilire

altre connessioni. In base alle conoscenze attuali possiamo con certezza

definire il suono a livello elementare, costituito da fononi che sono i

corrispondenti dei fotoni per trasmettere il segnale magnetico e la frequenza

di questo segnale, da una parte con la luce, dall’altra parte col suono.

In musica il diapason rappresenta lo strumento più puro e preciso per

l’intonazione.

La nota è sempre la stessa, non muta assolutamente di frequenza perché

sono le sue caratteristiche intrinseche a mantenere la frequenza fissa ed

invariabile. Questa è la caratteristica peculiare che ha fatto utilizzare questi

strumenti in ambito terapeutico, dove si va ad intervenire su equilibri

importanti e delicati.

La produzione dei diapason terapeutici deriva da studi perdurati per anni,

effettuati dall'Institute of Cyberkinetics in Inghilterra, e diretti dal Dr. Alan

Sales.

In base alle sue ricerche, il Dr. Sales ha permesso lo sviluppo di oltre 25 set

differenti di diapason che sono utilizzabili su numerose condizioni che

Page 190: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

190

determinano malessere nel singolo individuo.

La fabbrica che li produce ha una esperienza che nasce dai tempi della

scoperta dello strumento stesso. Molti di questi diapason risuonano a

frequenze non udibili dall’orecchio umano.

Pertanto anche in questo caso, chi studiava l’argomento, ha riconosciuto il

problema principale nell’individuare le frequenze e collegare tali frequenze

ai disordini lamentati dai pazienti.

Trovata la frequenza da condizionare, diventava facile rintracciare il

diapason corrispondente, oppure fornire dati per costruire il diapason della

frequenza necessaria alla scopo.

Anche in questo caso abbiamo una terapia che si basa sulle esperienze e

sulle valutazioni derivate dall’osservazione di fenomeni che si ripetevano

con una certa frequenza, ma senza ritrovarne una spiegazione scientifica

che potesse giustificare con i metodi scientifici la terapia.

Lo stesso però accade con i farmaci, che usano sempre questo tipo di

valutazione per verificarne l’efficacia.

Se ridimensioniamo il discorso e lo riportiamo ad un livello fisico, anche in

questo caso si tratta di una terapia basata sulla somministrazione di precise

onde che sono alla fine fononi che non sono altro che l’alter ego dei fotoni.

Page 191: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

191

Analizzando l’origine dell’onda prodotta dal diapason, ci si rende conto che

stiamo sempre parlando di onde elettromagnetiche.

La produzione del “fonone” deriva dall’accoppiamento tra l’energia elastica

posseduta dalle braccia del diapason e l’energia di eccitazione degli

elettroni degli atomi che lo costituiscono.

Nella figura 3 possiamo vedere la curva dell’energia elastica più l’energia

fornita direttamente dagli elettroni di un atomo del materiale col quale è

costruito il diapason nello stato fondamentale (colore blu) e nello stato

eccitato (colore rosso).

Nel punto a ritroviamo la posizione di equilibrio dell’atomo nello stato

fondamentale.

Nel punto b abbiamo la posizione di equilibrio dello stesso atomo in stato

di eccitazione.

Quando l’atomo assorbe radiazione, passa allo stato di eccitazione

(transizione da a ad a1).

Successivamente si rilassa e passa alla posizione b, emettendo parte

dell’energia assorbita come fonone di oscillazione.

In una fase ancora successiva, l’eccitazione dell’atomo cessa e ritorna al

Page 192: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

192

suo stato fondamentale (transizione da b ad b1).

Questa però non è ancora la posizione di equilibrio a, che viene raggiunta

trasferendo l’energia residua alle braccia del diapason (b1 a), sotto la forma

di un nuovo fonone di oscillazione.

Dal diapason alla musicoterapica che viene praticata attualmente, ma

sempre su un substrato di osservazione pratica di benefici verificati

statisticamente, ma non su studi fisici approfonditi, il passo è breve.

Anche in questo caso si possono applicare i concetti precedenti,

considerando però che nel caso della musicoterapica le frequenze che

l’organismo percepisce sono plurime e variamente associate, senza un

particolare criterio, e le indicazioni si rivolgono in particolare a determinati

stati emotivi e a patologie particolari.

Passando dal campo del suono a quello della luce, introduciamo qualche

notizia inerente le tecniche della cromoterapia.

Anche questa pratica ha origine antichissima, egizi, greci e romani,

praticavano l’elioterapia per trattare diversi disturbi; la medicina ayurvedica

in India, ha sempre considerato l’importanza dei colori sull’equilibrio di

quelli che chiamano chakra, che considerano come centri di energia sottile

e che sono considerati correlati a diverse strutture del corpo, ghiandole in

particolare.

CINA E CROMOTERAPIA

Anche per i Cinesi i colori hanno determinati effetti benefici, in particolare

il giallo influiva positivamente sull’intestino, il violetto per gli attacchi

epilettici e i colori venivano anche utilizzati per tingere le pareti della

camera del paziente in base alla patologia di cui era considerato affetto.

Lo stesso colore veniva fatto indossare con gli indumenti.

Page 193: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

193

Attualmente la cromoterapia si considera come terapia integrata ad altri

trattamenti per potenziarne i risultati, specialmente per riequilibrare corpo e

psiche.

I colori vengono assorbiti dal corpo umano tramite irradiazioni luminose

somministrate con speciali apparecchiature e filtri, tramite gli alimenti,

ovvero assumendo cibi con il loro colore naturale, tramite la luce solare che

racchiude nel suo spettro tutti i colori, con l’acqua irradiata da una sorgente

luminosa di un preciso colore che la carica dell’energia specifica del colore

desiderato, con gli abiti, con bagni in acque colorate con luci speciali o

essenze naturali, e anche con la meditazione adottando tecniche ben

precise, con la visualizzazione e la respirazione, e anche col massaggio

utilizzando speciali prodotti e pigmenti colorati.

Una delle metodiche più usuali è la cromoterapia ad irradiazione luminosa.

Anche in questo caso utilizzando onde elettromagnetiche luminose di

frequenza specifica, si cercano di ricreare condizioni affinché

Page 194: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

194

l’interreazione con le cellule ripristini l’equilibrio energetico e chimico

dell’omeostasi cellulare con ottimizzazione delle funzioni biologiche.

Anche in questo caso non si tratta di una proposta terapeutica volta

unicamente alla risoluzione del sintomo, ma vi è l’intenzione di intervenire

all’origine dello squilibrio, senza lasciare residui dannosi e generare effetti

non previsti o collaterali negativi.

Esistono diverse metodiche per somministrare la cromoterapia:

Cromoterapia classica con irradiazione mediante uno specifico colore e

un tempo predeterminato delle zone direttamente interessate dal disturbo

e anche sulle zone riflesse.

Cromopuntura con cui si concentra l’irradiazione del colore sui punti

energetici del corpo ossia quelli più ricettivi che corrisponderebbero ai

meridiani e ai chakra.

“bagno di luce” con irradiazione mediante uno specifico colore e per un

tempo predeterminato di tutto il corpo.

Bagno cromatico di acqua che comporta un vero e proprio bagno con

acqua che è irradiata con un ben determinato colore, per cui l’acqua

viene caricata con l’energia di quel colore, energia che corrisponde alla

frequenza del campo elettromagnetico generato da quel colore.

Acqua polarizzata, che non è altro che irradiare dell’acqua naturale

contenuta in un contenitore di vetro bianco con uno specifico colore per

un determinato tempo, che poi viene bevuta dal paziente.

Alimenti o anche abiti energizzati, ovvero loro irradiamento con uno

specifico colore per un certo tempo e successivamente loro utilizzo.

In ogni caso, se si somministrano fotoni o fononi o luxon o solitoni della

giusta frequenza, ovvero coerenti con le molecole, con le cellule e le

strutture sulle quali si intende agire, le cellule, se non danneggiate

irreparabilmente, ritornano a risuonare in frequenza corretta, e ritrovano la

possibilità, se il danno locale e globale non ha superato certi livelli, di

riequilibrarsi con i propri meccanismi omeostatici intrinseci naturali, che

trovano un alleato, e nuova forza per riprendere la padronanza del sistema a

cui appartengono.

Questi meccanismi possono essere in certi tipi di squilibrio, rapidi, in

particolare in ambito vascolare; in altri molto più lenti e lunghi, come nelle

malattie degenerative, o nelle patologie in cui c’è già stata una importante

modifica organica con alterazioni del DNA e del patrimonio genico, o dove

vi è stata abbondante distruzione e accumulo di materiale non funzionale al

Page 195: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

195

sistema.

Anche in quel caso, parte ugualmente uno stimolo molecolare cellulare e

organico, per la ricerca di migliori equilibri e con massima ottimizzazione

di ciò che è rimasto di funzionante, nei casi di lesioni avanzate.

Nel caso di lesioni irreversibili, la somministrazione di onde della giusta

frequenza incide egualmente sulla funzionalità di ciò che ha ancora un

metabolismo, e si ottiene il miglioramento almeno di alcuni parametri.

La corretta frequenza di comunicazione fotonica, é essenzialmente decisiva

per far sì che una cellula e/o un insieme di cellule/organismo, possa

adempiere ai propri compiti in maniera idonea per mantenere

l’OMEOSTASI.

Diventa così importante inviare alle cellule questi “messaggi di salute”,

“ricordando” alle cellule la giusta frequenza per l’interscambio di

comunicazione, e per permettere l’applicazione del principio del dominio di

coerenza tra molecole coerenti in campi elettromagnetici coerenti che

possono essere sottoposti a numerosissime forme di interferenza da

altrettanto numerosissimi fattori.

Questo per poter riattivare il metabolismo e le emissioni normalmente

prodotte in uno stato di salute e di equilibrio.

Page 196: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

196

Si possono perciò inviare all’organismo queste “informazioni guida”,

sottoforma di quanti di energia luce-fotoni e anche sotto altre forme, di

modo che esso possa avere la possibilità di ritrovare di nuovo un suo

equilibrio compatibile col benessere, e in quel modo a tutte le cellule viene

restituita la possibilità di “lavorare” biologicamente e biochimicamente in

maniera idonea per eliminare i residui, e nutrirsi dopo aver sopportato

l’aggressione e anche di risintetizzare le idonee proteine e di organizzare le

giuste riserve di ossigeno.

E’ importante distinguere a livello terapeutico, l’urgenza, e la fase

successiva.

Per l’urgenza è fondamentale riuscire a superarla nel modo migliore

affinché successivamente l’organismo debba lavorare col minimo dei danni

residui possibile, e quindi in urgenza si utilizza tutto ciò che è utile per

superare la fase acuta e urgente al fine di limitare al massimo la distruzione

cellulare e delle strutture coinvolte..

Naturalmente più il danno è importante diffuso, e più difficile e gravoso

sarà il compito da svolgere per ritrovare l’equilibrio omeostatico, che a

volte non ha più risorse sufficienti per risolvere l’intero problema.

Se manca il substrato necessario, il compito diventa impossibile se

contemporaneamente non si rigenera anche il substrato e le strutture

operative ai vari livelli.

Grazie allo studio che inizialmente ha riguardato i biofotoni, si sono potute

verificare anche le antiche tecniche di guarigione che davano risultati, ma

senza una base scientifica che le facesse accreditare.

Partendo dall’iniziale teoria dei biofotoni siamo giunti oggi, a proporre una

soluzione al famoso interrogativo di cui si è tanto parlato, e a cui la

Biochimica medica non risponde se non in modo convenzionale ed

assiomatico, ed apre la strada alla prospettiva di utilizzare altre metodiche

terapeutiche che si possono tranquillamente integrare in tutta sicurezza con

le classiche terapie tradizionali e anche con quelle non convenzionali.

L’integrazione di tutto il disponibile scientificamente, finalizzato a fornire

le armi migliori per vivere nel maggior benessere ottenibile, sia psichico

che fisico.

Siamo arrivati oggi a questo livello di conoscenze, perché oggi abbiamo

altri occhi per vedere cose che prima non riuscivamo a vedere, anche se

qualcuno le immaginava.

Abbiamo già visto dell’esistenza dei fotomoltiplicatori che registrano i

Page 197: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

197

biofotoni

Come abbiamo visto l'emissione dei biofotoni cellulari è correlata a tutte le

funzioni fisiologiche.

I biofotoni non sono altro che delle particelle di luce, portatrici

d'informazioni, con le stesse caratteristiche di quelle della luce laser.

Questo tipo di luce è un’onda elettromagnetica; se la sua lunghezza d’onda

è compresa tra i 400 e i 750 nanometri, è visibile all’occhio umano,

altrimenti, è invisibile.

La luce Laser è caratterizzata da 3 componenti: la monocromaticità, la

monodirezionalità e la coerenza.

La monocromaticità è determinata dalla presenza di una sola frequenza di

luce diversamente dalla luce di una qualsiasi torcia che, pur apparendo

bianca o di altri colori, è composta da più frequenze che sono visibili

all’occhio umano.

Unidirezionalità significa che il fascio di luce generato procede in una

Page 198: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

198

unica direzione e appare come puntiforme, mentre le lampadine,

generano una luce che illumina tutto intorno senza avere un punto

particolare. Anche se con certi proiettori la luce può apparire

concentrata in una unica direzione come nei fari navali, non è generata

unidirezionalmente, ma solo concentrata.

Coerenza significa anche che oltre ad essere monocromatica e

unidirezionale, ogni onda elettromagnetica deve anche essere in

concordanza di fase con tutte le altre.

I laser più diffusi sono a semiconduttori e si usano particolarmente per

applicazioni ottiche.

Rispetto agli altri laser hanno un costo decisamente ridotto ed hanno un

rendimento che raggiunge quasi il 100% e quindi con assenza di perdite.

Questo raggio luminoso, praticamente raggiunge distanze infinite

mantenendo per tutto il percorso le identiche caratteristiche.

Con l'introduzione nella fisica nucleare di questo nuovo strumento di

visione che è molto sensibile alla luce, un fisico, il Professor Ugo Facchini

professore emerito di fisica generale presso l’Istituto di Scienze Fisiche

dell’Università di Milano, riuscì ad avere la conferma rigorosa sperimentale

e inoppugnabile, per cui rispondente ai criteri dell’evidenza, che ogni

organismo, anche il più semplice, compresi i batteri, emettono biofotoni, e

anche che vi è una stretta relazione tra la duplicazione cellulare e

l’emissione di biofotoni.

Anche il premio Nobel Montagnier si sta occupando della risonanza

generata dai batteri, ma sembra che il suo interesse sia esclusivamente

determinato dal fatto che identificando queste frequenze batteriche,

potremo identificare le infezioni sul nascere, ma per il resto non si accenna

al possibilità che il danno batterico possa derivare direttamente

dall’interferenza di queste frequenze con le frequenze molecolari cellulari o

che si possa sfruttare il fenomeno di questa riconosciuta risonanza batterica,

anche a livello terapeutico utilizzando contro biorisonanze.

Leggendo gli articoli relativi a queste scoperte del Professor Montagnier,

nasce un dubbio che è inerente questa mancanza di collegamento tra fatti

noti e pubblici da parte dell’illustre scienziato e ipotesi di sfruttamento

terapeutico del fenomeno della risonanza.

Anche i batteri essendo materia, non possono esimersi dal fenomeno di

risonanza che fa parte delle leggi di natura, e questa scoperta assume il

valore, a questo punto, della scoperta dell’acqua calda, e soprattutto se

Page 199: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

199

utilizzata esclusivamente a scopo diagnostico e non si hanno ripercussioni

sulla terapia, significa che una volta identificati i batteri e quindi anche i

virus, anche loro materia, questi verranno ancora una volta combattuti con

le sostanze chimiche, senza badare alla ripercussione di queste sostanze

sulla risonanza molecolare cellulare che potrà ulteriormente risentirne con

ulteriori modifiche energetiche che, superata una certa soglia temporale, si

rifletterà sia sulla sintesi delle proteine e sia sulla duplicazione del DNA o

anche solo a livello epigenetico.

Capitolo ventiduesimo

I Prioni

A questo punto diventa anche obbligatorio ricordare la malattia di

Creutzfeldt Jacob che fu descritta inizialmente verso il 1920, malattia rara,

che colpisce il sistema nervoso, che comporta una forma di demenza

precoce con una rapida ed improvvisa neurodegenerazione.

In questa forma, si genera una progressiva perdita di neuroni che è generata

dall’alterazione di una proteina di membrana presente in particolare nelle

cellule del sistema nervoso e del sistema reticolo endoteliale che è

composto da un gruppo particolare di cellule mesenchimali nei tessuti

connettivi vascolari che possiedono la capacità di fagocitare

microorganismi e sostanze estranee alle strutture organiche. E’ detto anche

sistema dei fagociti mononucleati. Lo compongono i macrofagi fissi e liberi

del corpo e le plasmacellule che producono anticorpi contro le sostanze

chimiche estranee. Rappresenta un unico sistema funzionale e si trova in

molti organi e sistemi diversi. Il sistema reticolo-endoteliale costituisce la

base della difesa immunitaria dell'organismo. Una sua variante divenne

nota nel centennio passato con l’accendersi dell’encefalopatia spongiforme

bovina o malattia della mucca pazza. La straordinarietà di questa malattia, è

la sua trasmissibilità, ma apparentemente non infettiva, visto che la sua

trasmissione non è stata accertata in natura, ma è stata accertata la sua

riproducibilità in animali da laboratorio mediante somministrazione di

tessuto proveniente da bestie malate, direttamente nel tessuto nervoso di

animali sani.

Page 200: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

200

Per lo sviluppo della malattia è necessario che l'agente etiologico raggiunga

il cervello che è la sede dove la proteina definita prionica si sviluppa.

Da numerosi esperimenti condotti in vivo ed in vitro, risulta che la proteina

definita prionica, che rappresenta un normale costituente delle membrane

cellulari, può assumere la conformazione responsabile della patologia

soprattutto a livello del tessuto nervoso, se viene messa a contatto con

forme patologiche, che hanno minime differenze dalla proteina normale.

L’agente responsabile, il PRIONE, è fondamentalmente una proteina, ed è

privo di acidi nucleici e per questo non può riprodursi secondo le classiche

modalità proprie ad un organismo vivente. La proteina prionica si presenta

sotto forma di due conformazioni stabili. La prima, allo stato nativo,

presente nelle cellule sane, è solubile in acqua, e non se ne conosce la

funzione biologica; l’altra, è insolubile e ha la tendenza a formare aggregati

proteici patogeni. Questi aggregati proteici entrano nelle cellule, si

accumulano e disgregano la membrana facendo morire la cellula.

Teoricamente è sufficiente una sola di queste proteine patologiche, per

scatenare una reazione a catena a carico dei neuroni che si deteriorano così

irreversibilmente. Il processo, per instaurarsi, necessita di molto tempo, ma

la successiva fase clinica è rapida, col decesso del paziente in poche

settimane o mesi. Non si è vista una sopravvivenza oltre i due anni. Il

quadro morfologico è caratterizzato da vacuolizzazione della corteccia

cerebrale e dei nuclei encefalici, con depositi intra ed extra-cellulari di

proteina prionica patologica.

Un altro nome, BSE, deriva da Bovine Spongiform Encephalopathy, non è

più utilizzato in quanto si è scoperto che la patologia è trasmissibile da

madre in figlio, e per questo motivo la sigla utilizzata correntemente è TSE

(encefalopatia spongiforme trasmissibile).

Il primo caso di Bse si verifica nel Regno Unito nel 1986. La causa della

malattia viene imputata all'uso delle farine animali nell'alimentazione dei

bovini e otto anni dopo la comunità europea mette al bando definitivamente

questa pratica evitando, in questo modo, il riciclaggio dell'agente infettante

attraverso l'utilizzo di carcasse di bovini malati nella produzione di farine di

carne ed ossa destinate all'alimentazione animale. In Italia, il Ministero

della Sanità, interviene - con l'ordinanza di marzo 2001 con cui si vieta la

vendita delle parti del bovino che interessano la colonna vertebrale e i

gangli, il cervello e le "frattaglie" - con la legge 9 che dispone per la

distruzione del materiale specifico a rischio per encefalopatie spongiformi

Page 201: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

201

bovine e delle proteine animali ad alto rischio, - e con l'etichettatura delle

carni bovine che consente la rintracciabilità e la trasparenza delle

informazioni ai consumatori. In base a questa descrizione che non consente

particolari considerazioni eziopatologiche, al di là di quelle descrittive

chimiche, se si immagina che la proteina anomala per meccanismi a bio

feed back possa agire sul dna cellulare e quindi spingere il dna sregolato da

questo meccanismo omeostatico a modificare i segnali per generare poi lui

la proteina alterata che richiamata nelle cellule da segnali magnetici

coerenti con la “frequenza” della proteina prionica, quando questa entra

nella parete cellulare, la rompa perché le sue caratteristiche “magnetiche”

non sono compatibili con la permanenza dell’integrità della parete cellulare,

ricordando l’esperienza della cannuccia che entra nella bolla di sapone,

l’inspiegabile diventa facilmente spiegabile e anche con una logica coerente

con le leggi fisiche di natura.

Sarebbe sempre implicato un meccanismo di tipo magnetico-

informazionale mediato dai biofotoni e oggi si conosce, visto che è stato

dimostrato, il ruolo chiave del DNA nella generazione di questa emissione

di biofotoni.

I FOTOMOLTIPLICATORI

Un tubo fotomoltiplicatore è uno strumento che ha una altissima sensibilità,

tale da permettergli di rivelare la presenza di luce nello spettro

dell’ultravioletto, in quello della luce visibile e anche nell’infrarosso. La

sensibilità di questo strumento arriva al punto da riuscire a rilevare la

presenza anche di un singolo fotone.

Page 202: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

202

Per funzionare correttamente, i fotomoltiplicatori, devono essere schermati

magneticamente perché un campo magnetico esterno, e quindi anche il

campo magnetico terrestre, può deviare il percorso degli elettroni che

utilizza nel suo interno.

Il grado di amplificazione raggiunge 108 e con questo grado di

amplificazione si riesce appunto a percepire l’emissione elettromagnetica

generata anche da un solo fotone.

Questo dispositivo viene ampiamente utilizzato nello studio della fisica

delle particelle, associato a scintillatori in astronomia, e in medicina nella

diagnosi per immagini, anche se questa metodica è ancora poco nota ai

medici.

In particolare questa tecnica viene utilizzata nell’identificazione di tumori

dove, in questo momento la ricerca medica si sta aprendo a studi

interdisciplinari, in cui si concentrano enormi sforzi ed investimenti, a

fronte di grandi aspettative da parte della popolazione in tutto il mondo, e in

particolare sono coinvolti i fisici e le strumentazioni a loro usuali.

E’ ormai da molti anni che molti ricercatori sono impegnati nell’utilizzo, in

questo settore medico, di tecniche di indagine sviluppate nell’ambito della

ricerca sperimentale della fisica nucleare e subnucleare.

La distanza e l’isolamento delle varie scienze e dei vari professionisti

operanti nel campo medico, compresa l’organizzazione logistica aziendale

degli ospedali e la limitazione dei fondi universitari, non permettono al

momento, la necessaria diffusione dei dati che derivano quasi

quotidianamente da questi studi.

A questo si associa l’omologazione verso il basso, determinata dalla

mancanza di veridicità di molti dilettanti, che utilizzano tecnologie senza

conoscerle, e quindi senza ottenere i risultati che si potrebbero ottenere,

senza una sufficiente conoscenza di ciò che si usa e dell’organismo su cui si

usa.

Inoltre si associ anche il discredito che può derivare dall’influsso negativo

che deriva dall’ascoltare chi utilizza determinate terminologie vendendo

esclusivamente fumo e senza substrato scientifico.

L’esagerazione di trasmissione di dati non verificati e non filtrati o tradotti

in un linguaggio comprensibile, fa si che dati credibili e scientifici, vengano

affogati da dati non credibili o diventino incomprensibili per chi dovrebbe

utilizzarli, e i sopravvissuti risultano generati e trasmessi unicamente per

scopo commerciale. Alla fine dobbiamo anche considerare che c’è troppo

Page 203: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

203

distacco tra le varie figure che si occupano di medicina e che gestiscono il

paziente.

Nell’ambito delle ricerche interdisciplinari che vengono promosse e

sostenute dall’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare trovano spazio

diversi gruppi di ricerca che perfezionano tecniche di eccellenza che

trovano applicazioni limitate alla ricerca di laboratorio, per poter

raggiungere quegli standard di affidabilità ed accuratezza che possano

permettere il loro utilizzo routinario nell’ambito clinico.

Per poter raggiungere tecniche ed apparati raffinati e verificati, l’industria

ha stretti rapporti di collaborazione con chi effettua ricerca, cercando di

trovare il giusto connubio tra le vecchie regole che condizionano la ricerca

e che ne permettono l’accreditamento.

In medicina, per la sperimentazione dei farmaci, esistono particolari regole

legate in particolare alla dichiarazione di Helsinki, sottoscritta dalla

comunità scientifico medica internazionale e periodicamente rivista. Alla

base di queste regole, al di la dei contenuti etici, la valutazione dei risultati

è sempre in ogni caso condizionata dalla statistica.

Utilizzando la fisica, ed in particolare la fisica dei quanti, non si puo’ più

usare usare la statistica come in medicina per determinare i risultati

ottenuti, ma è sufficiente verificare se ciò che si sperimenta funziona o non

funziona e se questa funzionalità è ripetibile e soprattutto costante.

Pertanto sarà opportuno che qualcuno o qualche struttura si prenda

l’impegno di rivedere i criteri di omologazione della ricerca, e anche della

negazione di determinate teorie, alla luce dell’inserimento a pieno titolo

della fisica quantistica in medicina.

L’obiettivo ultimo di queste ricerche proposte dall’ INFN con la

collaborazione dell’industria, è di fornire inizialmente dei prototipi di nuovi

sistemi per l’imaging non solo morfologico, ma anche funzionale per lo

screening, la diagnosi e per il controllo del decorso della patologia tumorale

del seno, che è stata scelta come punto di partenza per verificare la validità

della metodica.

In queste ricerche vengono appunto utilizzati i tubofotomoltiplicatori, che

generano immagini a cui si associano altre immagini ottenute con altre

metodiche altrettanto sofisticate.

Si ottengono così immagini funzionali e morfologiche, che con questa

tecnica possono essere sovrapposte, e si riesce a completare con questa

doppia visione, la diagnosi anche di lesioni molto piccole e indefinite.

Page 204: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

204

Il risultato è stato di ottenere delle caratteristiche di imaging

complessivamente migliorate, la riduzione di peso e di ingombro dei

macchinari, con la futura possibilità di eseguire direttamente indagini in

ambienti clinici come le sale operatorie e i reparti di emergenza, risolvendo

situazioni critiche in tempi brevi. L’utilizzo di questi sistemi di

fotorivelazione, sviluppati nell’ambito dei progetti di Imaging Integrati, è

diventato molto più vasto delle applicazioni inizialmente previste

mostrando potenzialità incredibili.

In particolare il sistema di rivelazione, adoperato per l’imaging

morfologico, è stato utilizzato come sistema per allestire quella che è stata

denominata beta autoradiografia digitale.

L’autoradiografia viene utilizzata nella ricerca di biomedica biochimica e

biofisica, ed è sempre una particolare tecnica di imaging.

La tecnica ha una applicazione molto eterogenea, difatti si spazia dal

riconoscimento di strutture biologiche, al sequenziamento del DNA, e si

raggiunge la sensibilità per poter ricostruire i percorsi metabolici

molecolari.

Per l’ottenimento di autoradiografie si fanno assorbire ai campioni da

analizzare, composti radioattivi che emettono radiazioni beta o raggi

gamma e successivamente con l’utilizzo dei fotomoltiplicatori si rivelano

queste radiazioni. Il sistema denominato BETAview, produce immagini

autoradiografiche con buona risoluzione spaziale, permette l’esecuzione di

analisi quantitative e, riesce anche ad osservazione e a registrare

immediatamente processi metabolici evolutivi come l’assorbimento di

amminoacidi.

Page 205: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

205

A questi studi, dal 2002, partecipano alcune industrie internazionali, il

CERN, l’INFN e diverse Università e Istituti di ricerca europei e quindi la

realtà fotonica è oramai accreditata a livello internazionale e il medico non

può non essere informato di questa nuova realtà e soprattutto non deve

essere circoscritta al solo campo diagnostico quando ha mostrato efficacia

terapeutica senza particolari rischi sia di effetti indesiderati che collaterali.

L’ analisi dei biofotoni è un procedimento riconosciuto scientificamente e

brevettato in tutta Europa.

Le funzioni attribuite ai biofotoni sono relative a informazioni essenziali

per la vita.

Riguardano la regolazione della reattività fisico/biochimica dei potenziali di

membrana, fatto che condiziona il trasporto attivo delle sostanze

dall’ambiente extracellulare a quello intracellulare, sia per il nutrimento che

per lo smaltimento dei “rifiuti cellulari”, la trasmissione neurogena a tutti i

livelli, il sistema immunologico, la regolazione dell’accrescimento, i ritmi

biologici.

Altri possibili impieghi delle misurazioni dei biofotoni, riguardano la

verifica della qualità dei generi alimentari, il controllo del potere

germinativo di semi, per arrivare anche ad analisi farmacologiche e

tossicologiche, e anche per la diagnosi precoce di stati patologici e adesso

anche l’utilizzo terapeutico.

Tra gli argomenti indagati, di particolare interesse, e su cui, come abbiamo

visto, si sono concentrate le ricerche più importanti, la proprietà dei tumori

(in quanto sede di una aumentata riproduzione cellulare) di emettere un

gran numero di biofotoni, e quindi la possibilità di diagnosticare un tumore

con grande anticipo rispetto ai sistemi tradizionali, con un sistema che è,

oltretutto, assolutamente non invasivo.

Ad un altro livello, a seguito delle pubblicazioni di Popp sulle teorie dei

biofotoni, su questo argomento sono iniziate anche ricerche da parte del

CNR ( Consiglio Nazionale delle Ricerche).

Successivamente a Roma, presso l’Università la Sapienza, nel dicembre del

1999, si è tenuto il primo congresso italiano sul ruolo della fisica

quantistica in medicina, dove sono state presentate le relazioni dei più

importanti studiosi italiani che hanno presentato in un vasto campo le basi

teoriche e le applicazioni pratiche.

Da qui lo sviluppo delle terapie in biorisonanza hanno avuto una spinta

molto importante, sino a diventare una metodica di semplice applicazione

Page 206: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

206

per ogni paziente, con una importante casistica positiva in numerose

patologie di facile e difficile gestione, aprendo la strada ogni giorno a

nuove applicazioni.

Capitolo ventitreesimo

LA MEDICINA QUANTICA

Utilizzando questi strumenti per focalizzare la realtà subatomica di cui è

composto l’organismo vivente, che è l’oggetto della ricerca, si è verificato

che è soggetto alle leggi della fisica quantistica.

Applicando queste leggi in campo diagnostico terapeutico abbiamo la

medicina quantica.

La principale applicazione della medicina quantica in campo terapeutico si

individua attualmente nella biorisonanza magnetica pulsante e nella

ionorisonanza ciclotronica..

Con queste metodiche trovano applicazione quelle nozioni fondamentali

della fisica dei quanti, e diventa medicina cibernetica perché trovano il loro

meccanismo di azione, nell’informazione che le apparecchiature inviano

all’organismo sotto forma di quanto energetico a determinare una frequenza

modulabile e controllabile del campo elettromagnetico.

Entriamo ora nel dettaglio pratico, potendo considerare le nozioni

precedenti sufficienti per il medico per proporre questa terapia e per gestirla

in modo opportuno ed efficace.

La strumentazione che è prodotta, in particolare la biorisonanza, si basa su

generatori di onde elettromagnetiche con determinate caratteristiche ben

specifiche, che vengono trasformate in un campo magnetico limitato,

trasmesso da antenne solenoidi e anche di altro tipo, che ne caratterizzano

la forma e l’irradiazione.

Gli ultimi apparecchi sono strumenti molto eclettici, con potenzialità

difficilmente completamente sfruttabili in quanto è possibile con un

computer portatile, generare qualsiasi forma di onda con qualsiasi

frequenza e modellarla come meglio ritenuto dall’operatore che quindi

decide come pilotare l’onda a tutti i livelli e sino ai valori massimi

terapeutici consentiti oltre i quali è impossibile andare per cui essendo

campi magnetici inferiori al campo magnetico terrestre, risultano privi di

Page 207: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

207

effetti collaterali o negativi.

E’ possibile anche stabilire molti altri parametri che nei precedenti

macchinari erano fissi e non modificabili al bisogno.

Nel momento in cui venissero individuate altre forme d‘onda o frequenze

nuove con altre potenzialità terapeutiche, queste, sarebbero facilmente

riproducibili con i medesimi apparecchi, senza dover intervenire sui

componenti che li costituiscono, ma, ma solamente inserendo altri dati nel

computer che può pilotare lo strumento anche via cellulare o via internet.

Una volta individuati i tessuti gli organi e le cellule su cui intervenire e che

non lavorano secondo i criteri di coerenza e di normofunzionalità

metabolica, ovvero non risuonano correttamente, si programma

l’apparecchio,e l’organismo, o parte dell’organismo che viene fatto giacere

sul diffusore del campo magnetico viene avvolto da questo campo

magnetico che senza cedere energia, lo attraversa con i suoi innocui segnali.

Questo campo magnetico non cede energia, ma informa solamente come un

maestro d’orchestra con una bacchetta che guida i vari strumenti che

stanno suonando, su quale sia la frequenza e il ritmo delle note per ogni

singolo gruppo. L’opera vitale viene quindi eseguita in armonia ed

equilibrio da tutti i vari strumenti necessari per mantenere in omeostasi

tutte le funzioni vitali.

La casistica ritenuta inizialmente fondamentale per l’accredito scientifico, e

tutte le volte invocata dai medici presenti ai congressi o alle tavole rotonde,

ormai ha superato da tempo la soglia necessaria per la EBV, e i dati sono

già stati presentati a più livelli, verificati e accreditati, anche se poco

conosciuti dagli specialisti che seguono di norma, esclusivamente i

congressi dedicati alla loro specialità e gestiti grazie all’intervento degli

sponsor.

I macchinari sono stati riconosciuti come apparecchi medicali e inseriti tra

le apparecchiature di magnetoterapia, tecnologia innovativa, funzionanti

però su principi diversissimi dalla comune magnetoterapia che in ogni caso

non va disdegnata anche se funzionante su principi diversi.

Tornando al fenomeno di biorisonanza, l’effetto terapeutico si ottiene, come

abbiamo visto, utilizzando l’emissione controllata di onde magnetiche a

bassissima intensità e frequenza, da parte di un campo artificialmente

generato, onde che inducono risonanza riflessa a livello delle molecole e

dalle cellule del corpo umano, e a salire a livello di organi strutture e anche

sistema nervoso. Le cellule non risonanti reagiscono ritornando a risuonare

Page 208: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

208

se non danneggiate irrimediabilmente, mentre, quelle che già risuonano

correttamente, non vengono interessate dal fenomeno.

Quelle che lavorano ad altre frequenze e quindi non coerenti con il segnale

inviato, non sono disturbate.

Pertanto le cellule o organi diversi da quelli interessati dalla risonanza e

perciò di altra frequenza, non vengono coinvolti se non si applica la loro

frequenza specifica.

In pratica siamo confrontati con un banale segnale radio con una frequenza

ben determinata, che la cellula riesce a decodificare perché questo segnale è

coerente con i suoi segnali e quindi riceve i dati per i corretti incontri

molecolari.

Come possiamo definire in termini semplici e comprensibili la risonanza?

Possiamo riassumere questo meccanismo, rappresentandolo col fenomeno

con il quale, un sistema oscillante, è in grado di assorbire energia da una

sorgente esterna, in modo particolarmente efficiente, solo ad una frequenze

ben precise di spinta.

L’esempio classico per cercare di far comprendere il meccanismo che si

cerca di spiegare è quello del pendolo o dell’altalena.

Se diamo una piccola spinta ad una altalena o ad un pendolo, questa piccola

spinta genera una oscillazione che ha una frequenza ben precisa, e che

corrisponde a quella che viene detta frequenza propria.

Questa frequenza dipende dalla lunghezza del pendolo, ma non dai dettagli

della forza somministrata durante la spinta.

Se anziché applicare la spinta una sola volta, ripetiamo le spinte

intervallandole nel tempo periodicamente, possiamo studiare come il

pendolo reagisce al variare della frequenza delle spinte, che di volta in volta

applichiamo.

Page 209: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

209

Il risultato di questa osservazione è che, se la forza applicata dall'esterno,

mediante la spinta, ha una frequenza prossima alla frequenza propria del

pendolo, quest'ultimo tende ad oscillare in modo sempre più ampio.

Se invece, somministriamo una spinta con frequenza molto maggiore o

molto minore della frequenza propria, l’effetto della spinta invece di far

aumentare la frequenza dell’oscillazione, la ostacola.

La conclusione di questo banale semplice esempio, verificabile da

chiunque, è che la frequenza naturale di oscillazione, o frequenza propria di

un corpo che può oscillare, corrisponde anche alla frequenza con cui una

forza esterna trasferisce dell’energia al sistema oscillante, nel modo più

efficace.

Ogni sistema fisico, caratterizzato da frequenze proprie di oscillazione, può

risuonare con una sorgente esterna, e quindi anche le cellule e le molecole

che risuonano con una frequenza ben specifica e individuale rispondono a

questo fenomeno.

Come abbiamo già visto per i laser, la coerenza è la proprietà di un’onda

elettromagnetica di mantenere una certa relazione di fase con sé stessa

durante la sua propagazione.

Le varie strumentazioni disponibili che sono state testate e verificate, sono

costituite da macchinari molto precisi e affidabili. Per la messa a punto

della metodica d’uso e durante le varie sperimentazioni iniziali, sono stati

utilizzati anche strumenti capaci anche di registrare e di trasmettere i

“segnali” delle sostanze biochimiche, ed altri, in grado di utilizzare i

segnali propri delle sostanze, per indurre variazioni bioelettriche e

quantistiche, misurabili, da utilizzare per la conferma delle varie diagnosi

incontrate, e per giungere ad una personalizzazione della terapia

individuale, in attesa che dalla farmacogenomica si arrivi, anche per quella

via, alla terapia specifica per ogni singolo soggetto, terapia che consideri

sia nella produzione dei farmaci, che nella loro somministrazione, anche le

induzioni elettromagnetiche sui campi interessati e ciò che da questo né

consegue, verificando se vi sia ostacolo o meno al ripristino omeostatico

endogeno, che è l’unica forma di guarigione ammissibile, dovendo

considerare il resto come palliativo o sintomatico.

Introducendo sostanze chimiche, inequivocabilmente, si vanno a muovere

tutti i meccanismi legati alle interferenze elettromagnetiche proprie delle

frequenze specifiche di ogni sostanza chimica introdotta, che dovrebbe

essere compatibile con le frequenze locali e non contrastarle slivellandole

Page 210: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

210

ulteriormente.

Se non si considera questo fattore, potremo incidere a livello chimico su

certi parametri alterati, magari dovendo continuare cronicamente con le

terapie per mantenere il nuovo equilibrio, ma dall’altra parte impediremo

all’organismo di ritrovare il proprio equilibrio originale in quanto lo stato

biochimico modificato, non permette ai meccanismi omeostatici di poter

effettuare i corretti rilevamenti per l’adeguamento finalizzato al

ritrovamento dell’equilibrio, che a questo punto viene legato

indissolubilmente alla somministrazione del farmaco, creando uno stato di

dipendenza e alla lunga anche di assuefazione, con alterazione progressiva

dei meccanismi omeostatici che potrebbero degenerare a tal punto da

diventare inefficaci e controproducenti.

Capitolo ventiquattresimo

ESPERIENZE DIRETTE

Dopo anni di studi, di ricerche e di prove, dapprima in altri ambiti

scientifici e poi anche nel campo biologico, arrivando all’uomo, non

essendo presenti controindicazioni di alcun tipo, sottoponendo i pazienti a

queste onde che viaggiano sotto il “rumore di fondo” generato dagli altri

campi magnetici che pervadono l’ambiente intorno a noi, si è arrivati a

concepire delle linee guida indicative ma non vincolanti, che utilizzano

determinati treni di onde con caratteristiche particolari, che hanno mostrato

risultati molto efficaci in numerosi ambiti patologici.

Dopo i primi studi effettuati in Unione Sovietica, anche in ambiente

aerospaziale, con produzione dei primi arcaici macchinari, e la successiva

ricerca effettuata in Germania, che è culminata con la produzione di altri

macchinari che sono diventati di uso comune, con un utilizzo forse troppo

omologato al pari di una banale magnetoterapia o stimolatore muscolare, la

ricerca è approdata in Italia.

In Germania la metodica è molto conosciuta e le apparecchiature sono

vendute direttamente dalle farmacie con indicazioni limitate, ma proprio

questo permette ai pazienti di utilizzarle come un comune elettrodomestico

Page 211: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

211

di semplice uso.

E’ stato molto difficile inizialmente, riuscire a coagulare in uno studio

preciso e affidabile e comprensibile per i non addetti ai lavori, tutto quello

che era stato fatto in precedenza, perché la comunità scientifica medica, per

accettare le relazioni presentate ai congressi, richiede in particolare una

casistica raccolta con criteri che difficilmente possono essere raccolti da

singoli medici senza l’appoggio logistico di particolari strutture che

gestiscano un determinato numero di pazienti.

Anche se l’utilizzo della metodica era ed è permesso, ed è anche

accreditato, ed esistono da tempo numerosi centri che isolatamente trattano

i loro pazienti per le più disparate patologie con queste apparecchiature da

quasi una decina di anni, nessuno aveva ancora effettuato un lavoro

specifico, con lo scopo di far comparare i risultati raggiunti, confrontandoli

con le altre terapie facendo capire che ci troviamo di fronte alle solite

macchine usate in fisioterapia, ma siamo confrontati anche con un nuovo

modo di fare medicina.

Se viene compreso questo concetto, le potenzialità della metodica si

ampliano, e si presentano nuovi criteri per affrontare qualsiasi condizione

patologica integrando le altre terapie fornendo quindi una nuova arma

terapeutica.

A quel punto è iniziato un lavoro certosino con ricerca iniziale di alleati e

strutture per poter inserire in maniera discreta le attrezzature già verificate

da singoli clinici, che convinti dei risultati, potevano mostrarli ai colleghi

cercando di ampliare il ventaglio dei fruitori della terapia, sia dal punto di

vista medici, che dal punto di vista pazienti e patologie correlate.

Si è quindi trattato di compiere un’opera completamente diversa da quella

classica, finalizzata a suscitare l’attenzione nei confronti di questa nuova

metodica, cercando anche di spiegare in che cosa consisteva, scomodando

le ricerche dei fisici che ormai sapevano chiaramente di cosa si trattava,

cercando di tradurre tutti quei discorsi superspecialistici, con parole

comprensibili ai medici e adattabili alla metodica di ricerca biomedicale e

inserendola in ambiti terapeutici dove già era possibile sfruttando

esclusivamente la condizione di magnetoterapia che ne permetteva l’uso. Si

è aggiunta la postilla “metodologia innovativa” per poter compiere

successive verifiche. Pertanto non si è trattato di presentare qualche cosa di

nuovo, ma di far capire che qualcosa che già si utilizzava, variando alcuni

parametri quali intensità e frequenza, appositamente studiate, stavano

Page 212: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

212

mostrando nuovi risvolti fisiologici prima non noti.

Implementando questi dati e affinando ulteriormente la metodica i risultati

già ottenuti classicamente, subivano un balzo di efficacia, mostrando effetti

collaterali in questo caso positivi.

Prima di partire direttamente con l’applicazione in patologie ben specifiche

e determinate, si è verificato l’influsso della risonanza magnetica pulsante,

in campo sportivo, comparando i risultati delle prestazioni degli atleti prima

e dopo l’utilizzo dei macchinari.

In questo caso lo strumento di valutazione diventava il cronometro e la

prestazione fornita dai vari atleti con le loro sensazioni soggettive.

Ma oltre a questa banale valutazione si è cercato anche di avere dei dati

laboratoristici, e uno dei primi parametri che è stato considerato, è stato

l’effetto sui radicali liberi, ma sono stati valutati successivamente anche

altri parametri ematochimici ed in particolare l’effetto sullo stress

ossidativo.

Su questi presupposti ed in queste condizioni, sono stati sottoposti a

trattamento personaggi di calibro internazionale, e tra questi alcuni atleti

che vennero trattati nel periodo preolimpico e con la successiva conquista

di medaglie olimpiche a Sidney nel 2000, alcuni campioni del mondo di

motocross, alcuni ciclisti tra cui un vincitore del giro d’Italia. Da questi

primi atleti, si è poi passati a squadre intere, sia di calcio che di pallavolo,

che hanno inserito i macchinari in quelli che routinariamente vengono

utilizzati dalle equipe mediche che li seguono.

Oggi moltissime squadre di calcio e di pallavolo di serie A italiane e

straniere, usufruiscono per la preparazione e il trattamento dei loro atleti di

macchinari di questo tipo, ed è diventata per loro pratica routinaria. Alcuni

atleti ne hanno in dotazione una personale. Anche giovani atleti che si

dedicano al nuoto, utilizzando la metodica hanno riscontrato un

miglioramento delle performances e un abbassamento dei loro records

personali su varie distanze ed in particolare sulle lunghe distanze

riconoscendo un miglioramento della resistenza allo sforzo e una ripresa

migliore e più rapida dopo la prestazione.

In particolare vorrei riferire di una delle mie esperienze, in quanto ho avuto

il piacere di essere uno dei primi ad interessarmi della metodica e anche di

utilizzarla ad alti livelli con risultati particolarmente interessanti.

Durante la mia professione, ho avuto numerosi occasioni per rendermi

conto della potenzialità della metodica, inserendola come terapia in casi in

Page 213: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

213

cui non riuscivo ad ottenere risultati soddisfacenti, ed in pazienti

particolarmente impegnativi come alcuni casi affetti da artrite reumatoide,

fratture, ma anche patologie terminali.

Il punto cruciale, è stato inizialmente di convincere me stesso, che da

ortopedico, ho sempre giudicato la medicina in un modo particolare,

preferendo tutto ciò che potevo verificare direttamente e che aveva un

substrato materiale ben evidente.

Non a caso ho sempre avuto la convinzione che i farmaci non potevano

dimostrare di essere responsabili delle guarigioni, mentre un osso rotto

poteva sicuramente essere ben aggiustato da un buon ortopedico che ne

avrebbe garantito la guarigione, mentre un intervento poco professionale

avrebbe potuto anche rovinare una persona.

Quando ti trovi di fronte ad una frattura, il quadro clinico è chiaro, e in quel

caso l’opera del professionista diventa fondamentale; un gesso ben fatto, o

una riduzione di frattura ben ottenuta fa la differenza tra il bravo medico ed

il mediocre; ma anche in questo caso, a volte si assisteva a ritardi di

consolidazione, o a complicanze tardive della frattura non prevedibili e che

dipendevano esclusivamente dalle reazioni dell’organismo..

Il mio incontro come medico con la biorisonanza, risale al 1993.

Leggendo un articolo qualche anno prima, su una rivista specializzata, la

mia attenzione viene attirata da un articolino che segnala l’efficacia della

“bassa frequenza” sull’ edema e sui problemi vascolari e secondariamente

anche sulla cellulite e sulle rughe.

Leggo l’articolo e in particolare mi soffermo sulla descrizione delle

proprietà della bassa frequenza sui vasi linfatici sui linfonodi e sulla nascita

di tali apparecchiature.

Durante i viaggi spaziali la NASA, ma anche la cosmonautica sovietica si

occuparono di studiare l’attività fisiologica vivente in assenza degli influssi

del campo magnetico terrestre e della gravità in particolare. Nota a tutti, ad

esempio, è la famosa osteoporosi degli astronauti.

Da quegli studi che sono patrimonio di pochi eletti e di cui non si conosce

neppure l’esatta entità e argomentazione, venne progettata una macchina

efficace nel risolvere il linfedema agli arti superiori delle pazienti

mastectomizzate e con svuotamento del cavo ascellare dai linfonodi

contaminati e quindi con distruzione importante della rete linfatica che

appunto determina quell’importante linfedema difficilmente risolvibile e

gravemente invalidante.

Page 214: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

214

La descrizione dell’articolo è alquanto sommaria, ma citando dei

meccanismi fisici collegati al magnetismo, l’idea che quei meccanismi

potevano avere un razionale interessante mi stuzzicò l’immaginazione e

finalmente trovavo qualcosa di interessante per capire meccanismi che

spiegati esclusivamente chimicamente mi lasciavano interdetto.

Un altro tassello del mosaico è determinato dal mio interesse verso la

fibromialgia, sindrome che è sempre stata un mio pallino, e che avevo

verificato esistere già ai tempi dell’Istituto Bruzzone a Genova, sede della

scuola di specialità di Reumatologia, e a quei tempi sede anche dell’Organo

ufficiale della società italiana di Reumatologia, il Reumatismo, di cui il mio

Direttore Professor Vittorio Bianchi, era Presidente.

Erano gli anni 80; riscontravo spessissimo i tender points che ancora non

conoscevo per nome, in numerose pazienti affette da varie patologie

reumatiche, e spesso mi soffermavo a trattare questi punti particolarmente

dolenti e fastidiosi nei modi più disparati..

Per quel motivo avevo preso una particolare confidenza con la

localizzazione del tender point che andavo a ricercare quasi routinariamente

in ogni paziente che si rivolgeva a me con problemi di collo e spalle, ma

non solo a quei livelli.

Spesso rimandavo il loro trattamento ai fisioterapisti, ma non ero

soddisfatto dell’utilizzo delle terapie disponibili per questi “nodi muscolari”

come ero solito definirli per far capire ai pazienti di che parlavo; gli stessi

pazienti avevano preso confidenza con questi nodi e iniziavano anche loro a

conoscerli.

Se si verifica il funzionamento della fibra muscolare elementare, si vede

che lo scorrimento avviene perché la fibra a livello elementare, ha una

struttura paragonabile a due pettini, con i reciproci denti rivolti gli uni verso

gli altri, che scorrono gli uni sugli altri perché alternativamente attirati da

cariche positive e negative.

Il movimento avviene per l’alternarsi delle cariche da un dente all’altro,

fatto che determina l’attrazione progressiva o la repulsione progressiva che

determina lo scorrimento dei denti gli uni sugli altri.

Se le variazioni di segno di carica perdono la loro sincronia, lo scorrimento

si altera e si blocca.

E’ alquanto pittoresco immaginare il punto tender costituito da alcuni denti

che non scorrendo come in condizioni fisiologiche, si affastellano,

generando l’indurimento e il dolore, ostacolando il movimento dei denti

Page 215: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

215

precedenti e, provocando, al posto di uno scorrimento lineare, un groviglio

di fibre arrotolate su loro stesse, e dando origine al gomitolo in cui le

miofibrille potevano legarsi, spezzarsi, incollarsi per colpa di

microemorragie.

L’idea di applicare onde magnetiche a quel livello mi era sempre girata per

la mente, anche se non avendo altro a disposizione, a volte trattavo i tender

direttamente con anestetico locale e successivo lievissimo massaggio, per

vedere se riuscivo a sciogliere i fastidiosissimi e dolorosissimi nodi.

Spesso infatti, usavo anche come terapia di fondo, farmaci miorilassanti

centrali o periferici a basse dosi, ma per lunghi periodi facendo spesso

associare applicazioni di caldo, o consigliando terapia termale e indicando

ai pazienti di aumentare l’introito di liquidi e di sali minerali.

Successivamente incontrai il titolare di un importante centro fisioterapico di

Monza che distribuiva oltre le macchine per l’ozono e creme all’ozono, la

macchina di cui avevo letto e che veniva utilizzata in particolare in campo

estetico per risolvere la cellulite..

Le informazioni che erano allora fornite con l’apparecchiatura, parlavano di

Page 216: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

216

uno strumento che generava onde elettromagnetiche a bassissima

frequenza e intensità.

La macchina veniva fornita di due coppie di manipoli, e permetteva la

somministrazione di queste onde che generava in 3 tipologie differenti,

tramite massaggi locali seguendo un ben determinato rituale e utilizzando

come substrato una crema all’ozono che ne permetteva una migliore

distribuzione.

L’ ozono che già allora veniva prodotto con macchinari particolari, venne

da me utilizzato in quelle occasioni per pazienti affetti da discopatie e

lombo sciatalgie con o senza ernia discale, ottenendo evidenti ed importanti

risultati e con soddisfazione da parte dei pazienti, che si vedevano

risparmiare interventi chirurgici il cui risultato non era sempre compatibile

con le aspettative dei pazienti che vi si sottoponevano.

Il principio di funzionamento veniva allora definito rivoluzionario, e

consistente nello sfruttare due poli elettromagnetici alternativamente

positivi (le onde elettromagnetiche di quella macchina, che detengo come

una reliquia, hanno una frequenza di che parte da livelli inferiore all’hertz e

vanno da 1,5-20 hertz con intensità magnetica inferiore a 0,01 gauss), in

modo da agire direttamente sulle cellule, andando a migliorare il loro

potenziale di membrana e riportandolo a livello pressoché ottimale.

Questo era tutto quello che mi venne detto, ma era sufficiente, in quanto era

molto di più, come spiegazione, di tante spiegazioni biochimiche che non

riuscivo a capire e a immaginare, riferibili a moltissimi farmaci che si

utilizzano in campo flebologico e linfatico.

In queste condizioni, trattando i pazienti, nelle intenzioni del produttore, la

cellula si ‘rigenerava’ riacquistando una più equilibrata funzione osmotica e

di scambio ionico, garantendo un risultato terapeutico anche nella

prevenzione della formazione di edemi e di processi infiammatori.

Avendo letto quell’articolo in precedenza e avendo anche visto che risultati

si riuscivano ad ottenere, considerando questo macchinario altamente

innovativo, e con un razionale d’uso che mi convinceva, acquistai la

macchina ed iniziai a provarla secondo quanto mì ispirava il suo

meccanismo d’azione.

Facendo anche le verifiche che erano già state fatte da altri e celebrate come

miracolose, ebbi la conferma di quanto dichiarato dai produttori.

Con una sola applicazione, che però durava anche oltre un’ora, durante la

quale chi l’applicava (di solito due addetti, uno per parte del corpo),

Page 217: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

217

continuava a massaggiare con i manipoli il paziente, facendo un particolare

sforzo fisico, si riuscivano ad ottenere diminuzione di circonferenza

misurate alla coscia a 10 e a 15 cm. dall’apice rotuleo, anche di 4

centimetri. Questi risultati non erano occasionali, ma quasi costanti, salvo

rare eccezioni.

Questa diminuzione si poteva rilevare anche in soggetti che non avevano un

particolare pannicolo adiposo; non sempre si avevano riduzioni così

evidenti, ma molto spesso si avevano risultati definibili eclatanti,

soprattutto dalle pazienti, che dopo l’applicazione riferivano anche di un

particolare senso di benessere a tutto il corpo ed in particolare alle gambe.

Per modifiche legislative, divenni il direttore sanitario di quel centro e ebbi

anche la possibilità di fare altre esperienze terapeutiche con l’ozono,

metodica che sviluppai ulteriormente associandola spesso con la terapia

quantica.

Con quella esperienza, i pazienti che riuscii a trattare divennero un numero

consistente; inoltre iniziai anche a trattare i miei pazienti fibromialgici

metodologicamente con quell’apparecchio che era destinato più che altro al

versante estetico.

Iniziai così ad avere discreti risultati anche nei pazienti affetti da quella

diffusissima sindrome, ma altrettanto sconosciuta e spesso ingestibile, in

particolare se associata alla componente depressiva o a malattie più

complesse a cui può essere secondaria.

A quei tempi essendo quasi completamente preso dal lavoro dovendo

rispondere a problemi di tipo materialistico puro, con una famiglia e due

figli sulle spalle, non mi interessava la ricerca finalizzata a pubblicare,

come non mi interessa ora, ma successivamente scoprii che in medicina chi

pubblica va avanti e trova accredito facilmente, mentre chi non pubblica

deve accontentarsi delle nicchie libere e spesso le pubblicazioni in concorsi,

assumono maggior rilevanza dell’esperienza guadagnata sul campo e delle

reali capacità del medico a gestire le strutture e i pazienti che vi affluiscono.

Pensando che ero stato anche nella redazione del Reumatismo a Genova, e

che feci pubblicare anche articoli ai miei colleghi ortopedici, non posso che

rimpiangere di non essermi mai dedicato a fondo a mettere nero su bianco

ciò che facevo, e soprattutto con i risultati che ottenevo.

Forse un limite derivava dal fatto che non conosco che superficialmente

l’inglese e che quindi diventava per me molto difficile redigere degli

abstract in quella lingua.

Page 218: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

218

La stessa cosa per presentare lavori ai congressi specialistici, che utilizzano

come lingua di riferimento l’inglese o per i quali devi redigere i lavori

scientifici secondo determinati protocolli che per me sono incomprensibili e

ingiustificabili ma che diventano il “sine qua non” per vedere accettato il

lavoro.

Quella era la prima macchina con funzionamento basato sulle bassissime

frequenze che incontrai.. Aveva solo 3 frequenze disponibili, con intensità

variabile e l’unico modo di somministrarla, era con manipoli di varia

forma, ma sempre con un massaggio da effettuare secondo determinate

direzioni.

A quel tempo non avevo ancora le idee molto chiare e nessuno parlava di

medicina quantica o di biorisonanza e quindi non sapevo ancora di che cosa

si trattava, anche se ormai avevo preso confidenza col macchinario, in

particolare con problemi muscolari e vascolari.

A livello estetico dava e da ottimi risultati anche sulle rughe, ma in quel

campo non l’ho mai particolarmente sperimentata, a differenza di altri

medici estetici che ne fecero il cavallo di battaglia, magari avendo un

tornaconto molto più importante del mio.

Oggi però il centro che mi ospita a Lugano, utilizza tale strumento a tempo

pieno avendo una lista di attesa notevole per chi vuole fare quel tipo di

trattamento.

L’esperienza che però diede la svolta definitiva al mio interesse per la

medicina quantica deriva da un’altra mia attività e hobbye.

Già da neolaureato divenni medico responsabile del campo permanente di

motocross di Cassano Spinola, là erano tutti amici e vista la difficoltà di

trovare un medico disposto a sacrificare la domenica per assistere ad una

gara, specialmente in estate, avevo dato la mia disponibilità; oltretutto era

importante che quel medico avesse una certa esperienza nel campo

ortopedico traumatologico e quindi per gli organizzatori diventava difficile

ricoprire quel posto con una certa tranquillità. Oltretutto il motocross era

stata una mia passione giovanile.

Durante quella attività che perdurava da oltre vent’anni, avevo incontrato

tantissimi piloti, alcuni dei quali divennero famosi ed importanti; per

fortuna non ebbi mai durante le gare per cui prestai quel servizio, infortuni

particolarmente gravi, anche se durante una mia assenza, il mio sostituto

dovette confrontarsi con la morte di un pilota.

Quella passione che avevo coltivato da appena ebbi l’età per salire su una

Page 219: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

219

moto, dovetti sospenderla a 17 anni, per ultimare gli studi in medicina e poi

anche per il lavoro e anche perché ebbi, il 26 agosto 1972, un incidente di

moto, con cui mi procurai una triplice frattura vertebrale.

Dal 1995, con la scusa di dover stare vicino a mio figlio maggiore, dopo il

divorzio, avevo ripreso nuovamente una moto da competizione e anche

l’attività agonistica, gareggiando a volte, anche al fianco di da mio figlio,

che oggi si dedica ad una forma particolarmente impegnativa e pericolosa

di motocross, il free style.

Spesso ad allenarsi con noi veniva un grandissimo pilota, per me fantastico,

il più grande, il mio idolo da sempre.

Era l’anno 2002, e verso la fine della stagione Alex Puzar era in lizza per il

terzo titolo mondiale, a cavallo di una Husqwarna di 450 centimetri cubici

di cilindrata, moto potentissima, ma poco docile e difficile da domare, ma

in mano al pilota giusto.

L’impresa però non era particolarmente difficile per un grande campione

come Alex.

Prima dell’ultima gara del campionato mondiale 2002, durante un

allenamento a Mirabello (Al), iniziarono a comparirgli importanti problemi

al collo e alle spalle che lo limitavano tantissimo, soprattutto perché si

inserì anche a complicare la situazione, una importante caduta.

Approfitto di queste pagine anche per fare un augurio, ad Alex che, avendo

subito recentemente un incidente apparentemente banale, ma che gli ha

comportato una lesione alla milza e al polmone tanto da dover essere

ricoverato in rianimazione.

Aveva ripreso l’attività sportiva quando è rimasto coinvolto in un incidente,

e adesso è in e adesso è in convalescenza e sta utilizzando in questa fase

Page 220: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

220

difficile, l’apparecchiatura che gli venne affidata nel 2002.

Nella sua carriera aveva accumulato parecchi traumatismi e nel suo dossier

vi era anche una caduta con un elicottero che guida personalmente.

La sua colonna cervicale aveva risentito in modo particolare di tutti gli

incidenti che aveva subito.

Tramite Giuliano Gelso, un altro amico del gruppo degli svitati motociclisti

e grande conoscitore del mondo del motocross, avvenne il contatto

professionale con Puzar. Dovevamo cercare con ogni mezzo possibile, di

rimettere il sesto il campione per gli ultimi appuntamenti sportivi della

stagione, dopo i quali aveva deciso di appendere il casco al chiodo e di

smettere l’attività agonistica; c’era in ballo la finale del campionato del

mondo, e poi subito dopo, il trofeo delle Nazioni di Bel Puig in Spagna,

appuntamento imperdibile e vetta massima ambita da ogni pilota.

Da li a poco si sarebbe svolta l’ultima gara del campionato del mondo, e la

sua posizione in classifica era tale da potergli permettere, con una buona

ultima prova, anche la vincita del terzo campionato mondiale e nella terza

classe di cilindrata visto che aveva già vinto 125 cc e 250 cc. Gli mancava

solo la classe maggiore.

Iniziammo da subito le terapie che si protrassero anche la mattinata stessa

della gara con massaggi, infiltrazioni, manipolazioni, trazioni, farmaci,

chiroterapia.

Non avevo la macchina della bassa frequenza e inoltre questa non era molto

portatile e quindi non mi venne neppure in mente di trattarlo in quel modo.

Nulla da fare, il dolore era particolarmente importante e ingestibile; il

campione non riusciva a completare una intera manche di corsa per la

comparsa di importanti dolori che gli rendevano impossibile la guida in

modo ottimale, soprattutto la torsione del collo, ma anche lo stazionamento

eretto sulla moto.

“Alex parte per la prima manche; la termina e mi chiama nel suo caravan.

Mi avvisa che la situazione è insopportabile e che a quel punto mette anche

in dubbio la sua partecipazione al Trofeo delle Nazioni di Bel Puig in

Spagna che si sarebbe svolto da li a poco, e mi chiede di parlare con i

giornalisti di settore, spiegando a grandi linee in condizioni era e che questa

situazione poteva mettere in discussione anche la sua partecipazione al ben

più importante trofeo.

Era molto demoralizzato e difatti pensava di terminare la carriera con

quella gara, ma terminarla con un ritiro senza completare la prestazione,

Page 221: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

221

non era per lui il modo giusto di porre fine ad una carriera costellata di

successi.

Diede forfait nella seconda manche, ed io diedi ai giornalisti le spiegazioni

del caso, rimanendo sul vago e lasciando però ancora una possibilità

segnalando che avremmo utilizzato una nuova metodica terapeutica che da

poco era approdata in Italia e che ci saremmo affidati ai risultati di quella.”

Finita la competizione ci ritrovammo Io Alex e Gelso, e discutemmo per

vedere di trovare una alternativa prima di lasciar annunciare il forfait al

campione, rinunciando all’ultima e più importante gara della stagione che

lo coinvolgeva come rappresentante ufficiale della nazionale italiana, anche

perché, essendo una gara il cui risultato dipendeva dalla somma dei risultati

dei 3 piloti, non era ammessa la sostituzione una volta annunciata la

formazione.

Non partecipare, significava compromettere la prestazione dell’intera

equipe che comprendeva altri due iridati, Chicco Chiodi 3 volte campione

del mondo e Andrea Bartolini, altro campione del mondo in carica nella

categoria 500 cc.

Capitolo venticinquesimo

L’INCONTRO CON LA BIORISONANZA

Qualche mese prima avevo partecipato ad una serata di aggiornamento

scientifico effettuata ad Alessandria, presso un amico e collega, che si

occupava oltre che i medicina generale, anche di omeopatia. Nel corso dell’

incontro, venivano appunto presentate delle novità circa un nuovo

integratore proveniente dall’America e utilizzato negli sportivi e questi

nuovi macchinari di cui non sapevo praticamente nulla. La mia attenzione

in quell’occasione, venne attirata dall’integratore, il cellfood, che ha come

anima centrale il deuterio, l’isotopo non radioattivo dell’idrogeno.

Quel prodotto nasceva molti decenni fa, da una formula messa a punto da

un particolare personaggio allievo di Einstein, Everett Storey.

Quella serata era organizzata dalla “EURODREAM” di La Spezia,

capitanata in modo eccellente da Giorgio Terziani, con cui oggi ho un

rapporto di amicizia e reciproca stima che sembra innato; Giorgio oggi

sponsorizza parecchi sportivi di rilevanza mondiale e soprattutto organizza

simposi scientifici di altissimo livello con relatori che portano sempre

Page 222: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

222

contributi affascinanti in particolare sulla nutrizione cellulare, sullo stress

ossidativo sul deficit cellulare di ossigeno in particolari condizioni, e si

dedicano alla componente di ricerca che a me manca, ma che si integra

perfettamente con quello che verifico ormai quasi quotidianamente.

Rimasi molto affascinato da quanto sentii quella sera la relazione ampia,

chiara, intensa e scientificamente logica con contatti molto diretti con la

fisica dell’atomo. Anche la storia della nascita del prodotto aveva il suo

carisma, infatti derivava dalle ricerche di chi aveva permesso l’inventato la

bomba atomica e che sembrava quasi volesse riappacificarsi col genere

umano con quella sua nuova scoperta e invenzione socialmente molto utile

e con risvolti ancora tutti da scoprire.

Ricordo che quella sera ascoltai le varie relazioni sulla biofisica, che erano

ancora vaghe, e senza avere un substrato che mi permettesse di

comprendere per bene l’argomento. Discutendo però con i relatori, mi

accorsi che l’argomento della serata riferibile alle nuove apparecchiature di

derivazione tedesca, era direttamente correlato col macchinario che io stavo

utilizzando già da circa dieci anni.

Feci qualche domanda, presi alcune informazioni e anche un paio di

biglietti da visita, ma più che altro presi alcuni campioni del cellfood che

iniziai ad assumere personalmente e anche a somministrare ai miei pazienti

ed in particolare a quelli affetti da quella che allora definivo sindrome

astenica post infettiva e nei fibromialgici, ottenendo nel giro di pochi giorni

il ridimensionamento della componente “fatica” e anche a livello dolore e

sullo stato generale dei pazienti, con implemento degli effetti ottenuti con le

basse frequenze e le terapie tradizionali.

Durante la serata, la macchina che veniva presentata, era proposta in

medicina dello sport per la preparazione atletica e anche per il

defatigamento prima e post gara.

Alcuni medici avevano già effettuato alcuni lavori in cui veniva mostrata

l’efficacia nel diminuire i radicali liberi e nel miglioramento degli esiti

dello stress ossidativo, con miglioraramento delle performances atletiche, e

con un recupero più rapido e duraturo delle condizioni dopo la

competizione.

Tale macchinario era già stato portato alle olimpiadi di Sidney con dei

testimonial di tutto valore, compresi alcuni atleti vincitori di medaglie

(anche ori) olimpiche nel canottaggio.

Durante la presentazione era anche stato presentato capitolo inerente il

Page 223: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

223

recupero dei danni da traumatismi, che risultavano guarire in tempi

dimezzati e con una restituzio maggiore.

Mi ricordai di quella serata e improvvisamente mi venne l’idea di provare

l’attrezzatura avendo il beneplacito del campione ormai disposto a tutto per

di riuscire a rimediare all’incresciosa situazione. Cercai il biglietto da visita

di colui che aveva organizzato la serata e gli chiesi se potevamo trovare un

accordo per utilizzare la biorisonanza.

Io avrei sottoposto a trattamento a partire da subito il pilota, se mi avessero

affidato la macchina in comodato gratuito, e in cambio avrei scattato alcune

foto durante la competizione che avrebbero potuto utilizzare a scopo

pubblicitario e avrei raccolto alcuni dati inerenti le modalità di

applicazione, verificando le performances visto che il trofeo si svolgeva su

due manches per due giornate consecutive e che lo sforzo richiesto ai piloti

sarebbe stato importante e quindi la resistenza avrebbe giocato un ruolo

molto importante..

L’accordo fu istantaneo anche perché “Fabrizio”, il mio interlocutore

commerciale, era un fans di Puzar.

Andai a recuperare il macchinario ad un casello dell’autostrada, dalle parti

di Cremona, e contemporaneamente avevo fatto richiesta all’Eurodream per

poter fare la stessa cosa col cellfood, ma in questo caso, per un disguido di

chi doveva consegnare la merce, non riuscì ad averla in tempo per portarla

in Spagna.

Partimmo per Bel Puig io Gelso e la Biorisonanza; per poter seguire da

vicino la procedura, finii in camera con Alex per cui mi fu possibile

sottoporlo a terapie anche durante la notte oltre che di giorno.

Quando gli altri due piloti, Chicco Chiodi, e Andrea Bartolini, e non solo

loro, ci videro armeggiare con quella strana cosa, vollero sottoporsi alla

terapia defatigante e preparatoria; oltre loro poi, vista l’efficacia e le

sensazioni piacevoli che i 3 piloti riferivano comparire già da subito, anche

altri tecnici e un altro medico accompagnatore, Moreno, provarono la

metodica, riferendomi delle loro sensazioni durante e dopo essersi

sottoposti alle applicazioni.

Una sensazione comune riferita da tutti fu uno stato di benessere indefinito

e non ben quantizzabile e una sensazione di leggerezza ai movimenti.

Nel frattempo i dolori al collo di Puzar si erano già ridimensionati di molto,

sino a sparire nel giro di qualche giorno, per cui il poter sostenere le 4

manches diventava sempre più impresa fattibile.

Page 224: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

224

Capitolo ventiseiesimo

IL TROFEO DELLE NAZIONI

Il trofeo delle Nazioni è la competizione più importante al mondo, in

ambito motocrossistico.

Ogni Nazione partecipante, presenta una lista di tre piloti che partecipano

utilizzando la moto più confacente per cui non c’è nessuna imposizione per

la cilindrata che si intende utilizzare.

Dopo due giornate di corse costituite da due manches per giornata, si

effettua la somma dei punti ottenuti dai singoli piloti e la vittoria viene

attribuita al gruppo che in totale raggiunge il maggior numero di punti.

Con il gruppo completo sicuramente c’erano più probabilità di poter

competere per la vittoria.

C’era già una nazione che aveva perso un pilota per la strada e quindi

doveva partecipare solo con due rappresentanti. Non sono ammesse riserve.

Arriviamo al giorno della gara e i tre piloti italiani dopo la prima manche si

classificano ai primi posti tra lo stupore di tutti, non essendo tra i favoriti.

Tra la prima e la seconda manche, Puzar si distorce una caviglia, lo

soccorro, lo fascio e riscontrando l’insorgenza di una immediata

tumefazione, lo sottopongo a due sedute di biorisonanza consecutive, e con

mio stupore vedo la caviglia sgonfiarsi in tempi brevissimi e sotto ai miei

occhi.

Page 225: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

225

Risottopongo il pilota ad esame clinico e anche il dolore è quasi

completamente scomparso.

Purtroppo non ho potuto recuperare tutte le fotografie riferibili alla

manifestazione perché le consegnai ad un giornalista presente che si

interessò all’argomento medico, ed a “Fabrizio”.

Quelle che sono riuscito a recuperare sono quelle che vennero pubblicate

anche sul web. Erano oltre 600 fotografie digitali.

Rimasi favorevolmente stupito del fatto che non vi era più nessun segno

particolare del gonfiore che poco prima avevo potuto osservare e che avevo

anche documentato fotograficamente, e essendo specialista in quel campo,

mi fu possibile verificare clinicamente lo stato dell’articolazione.

In questo modo il pilota ha potuto rimettersi lo stivale senza fasciatura e

ultimare la manche successiva riuscendo appunto a raggiungere lo

straordinario risultato della prima manche anche nella seconda, nonostante

l’incidente che per fortuna non aveva lasciato apparentemente nessun

reliquato.

Alla fine della gara del giorno chiesi al pilota di rifarmi vedere la caviglia, e

mi trovai di fronte ad una caviglia ben funzionante, senza apparenti segni di

recente distorsione e nessun segno dell’edema riscontrato un paio di ore

prima e risoltosi in una quindicina di minuti.

Il pomeriggio e la sera continuammo con la somministrazione delle

frequenze definite defatiganti e di preparazione. Alla sera con quelle

favorenti il riposo e la mattina con quelle favorenti il risveglio.

Il giorno successivo, quello della seconda e determinante giornata di gare,

gli azzurri ripetono le prestazioni del giorno precedente anche se, avendo

garanzia di vittoria, negli ultimi giri mollarono leggermente il ritmo, in

particolare Alex, il meno giovane dei tre, e perdendo una posizione, impedì

alla Spagna, padrona di casa, di salire sul terzo gradino del podio che gli

venne soffiato dalla nazione del pilota che superò Puzar negli ultimi giri.

I colleghi ed amici Spagnoli non furono molto contenti di questo fatto, ma

nonostante tutto furono molto comprensivi sapendo che non vi era nessuna

tattica dietro a quello scivolamento di posizione.

L’Italia conquista così sul terreno spagnolo, il trofeo delle nazioni di

motocross del 2002, per la seconda volta in sessant’anni, tra la

soddisfazione di tutti i componenti del team azzurro.

Dopo le dichiarazione antecedenti la gara circa le condizioni di Puzar, e

circa le nuove terapie, alcuni giornalisti sportivi vennero a vedere di cosa si

Page 226: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

226

trattava e riferirono nei loro articoli della cosa.

Anche questo servì anche come sprone successivo per aprire le porte delle

strutture ufficiali alla nuova metodica.

La macchina venne donata ad Alessandro Puzar che continua ad utilizzarla

tuttora, sempre la stessa macchina che continua a funzionare perfettamente,

e la metodica, dopo la registrazione dei vari risultati sportivi, con

incidentalmente anche dimostrata efficacia in ambito traumatologico acuto,

inizia a solleticare la curiosità di parecchi atleti, dei loro preparatori,

compresi medici e fisioterapisti e la voce si allarga a tal punto che alcuni

medici sportivi di importanti società iniziano ad interessarsi e si dotano

dell’apparecchio, forse più che altro per curiosità o per moda, più che per

fede nello strumento.

Capitolo ventisettesimo

LA PRIMA IMPORTANTE RACCOLTA DATI.

I medici utilizzatori dei macchinari vengono successivamente censiti e

Page 227: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

227

viene chiesto loro di fornire dei dati numerici circa il numero di pazienti

trattati, le patologie coinvolte, ed i risultati.

Allo scopo vengono predisposte delle cartelle per poter catalogare i risultati

secondo criteri scientifici, prevedendo anche dei criteri comuni per rendere

la casistica coerente con le regole della casistica ammesse.

Il numero dei medici cresce, e la casistica inizia a diventare corposa, e

anche se non è stato fatto da subito uno studio randomizzato specifico,

perdendo quindi dalla casistica buona parte di campionatura, questo venne

fatto successivamente. Io stesso, dopo quell’esperienza ho iniziato a

raccogliere dati sistematicamente nei pazienti che conoscevo da anni e che

erano miei assistiti e dei quali disponevo di una cartella medica

informatizzata con tutta l’anamnesi e la cronologia terapeutica,

compendiata dagli accertamenti che erano loro stati fatti eseguire.

Dal campo reumatologico e ortopedico, al campo della medicina generale,

compresi alcuni casi di pazienti affetti da cancro; nella casistica random

iniziale c’era tutto ciò che era stato trattato, successivamente le patologie

sono state raggruppate e studiate per gruppi omogenei.

Per quanto riguarda la modalità di somministrazione, la biorisonanza è stata

inserita inizialmente a latere, integrandola alle terapie classiche, per gestire

alcuni sintomi quali il dolore e l’infiammazione e la componente vascolare,

che in certi casi diventavano causa di sovraccarico farmacologico, o

difficilmente gestibili in pazienti che già assumevano farmaci in quantità

cospicua o che avevano mostrato facilità all’insorgenza di effetti collaterali,

in particolare con l’assunzione dei FANS.

La metodica dava risultati evidenziabili già clinicamente e soggettivamente

e sia medico che pazienti erano soddisfatti, per cui non ci si ponevano

particolari problemi di dover cercare altre prove dell’efficacia, non

riscontrando mai in nessun caso, l’insorgenza di effetti secondari o non

previsti ed essendo la terapia gradita ad entrambi i lati, medico/paziente.

Successivamente, visto l’importante numero di pazienti che erano stati

trattati e l’esperienza maturata e i risultati ottenuti, mi venne chiesto di far

parte del comitato scientifico dell’Asbimen per meglio coordinare ed

ottimizzare la metodica ed anche per implementarla ed espanderla.

Da da quel momento iniziò la raccolta i dati secondo criteri scientifici.

Lo stesso venne richiesto agli altri medici e, quando le schede dei pazienti

superarono le 5000 unità, venne proposto all’ASL 22 di Novi Ligure di

considerare l’idea di aprire un ambulatorio di biorisonanza.

Page 228: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

228

Il direttore sanitario esaminò tutta la documentazione presentata, compresa

l’autorizzazione ministeriale e mentre da una parte l’ortopedia si dotava di

una apparecchiatura d’onde d’urto, molto costosa in relazione al costo delle

apparecchiature per la biorisonanza, dall’altra veniva aperto il primo

ambulatorio di biorisonanza gestito dall’Ortopedia per un numero seppur

cospicuo di patologie ben individuate, tutte di interesse ortopedico

reumatologico vascolare.

Al polo universitario di Acqui Terme, sempre facente capo alla stessa ASL,

venne aperto il primo centro di medicina integrata, dove venivano utilizzate

tutte le forme terapeutiche che avessero dimostrato una efficacia

verificabile scientificamente. Successivamente venne accreditato al

ministero della salute il primo congresso di medicina quantica con annesso

corso ECM che vide attribuiti 8 crediti per medici.

Il congresso ebbe un particolare successo e vide la partecipazione di

docenti dell’università di Genova e Milano, ma anche di altri professori e

anche di un fisico del politecnico sempre di Milano, il Professor Sergio

Serrano che mi permise di venire a conoscenza dei primi dati direttamente

da un fisico.

Capitolo ventottesimo

LA CASISTICA STORICA

(antecedente al 2004)

Dr. G.B.Ceresa : specialista in cardiologia, specialista in igiene, medico

aggregato della Federazione Medico Sportiva del C.O.N.I. Medico

convenzionato col S.S.N. a Livigno. -14 pazienti trattati per Periartrite

Scapolo Omerale di origine primitiva e post traumatica, di recente

insorgenza e subcroniche datanti sino a due anni: 1 o 2 applicazioni al

giorno con applicatore locale frequenze utilizzate : 2,5-18 Hz e 2,8-25,9

Hz. In genere per i primi 5-8 giorni 2 applicazioni al giorno e

successivamente 1, ma in ogni caso a distanza di almeno 8 ore tra una

applicazione e l’altra. Non è stato utilizzato nessun altro tipo di terapia, né

farmacologica né fisica. Ai pazienti che assumevano farmaci per tale

patologia, sono stati sospesi. Periartrite di recente insorgenza (entro 6 mesi)

9 casi, e di vecchia data (dopo 6 mesi ma entro 3 anni) 5 casi. 9 pazienti

Page 229: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

229

maschi, 5 femmine, età compresa tra i 25 e gli 85 anni.

La presenza di recidiva è stata valutata a 6 mesi di distanza dal termine

delle applicazioni. Il risultato +++ corrisponde ad una scomparsa della

sintomatologia con una ripresa funzionale articolare soddisfacente,

compatibile con lo stato generale del paziente ed il quadro di omartrosi

presente. Il risultato di ++ corrisponde ad una scomparsa della

sintomatologia e ad una funzionalità articolare.

limitata per i movimenti di retropulsione, in ogni caso compatibili con una

vita normale.

Ulteriore lavoro presentato dal Dottor Ceresa riguarda una casistica

inerente le patologie trattate con 230 pazienti.

Page 230: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

230

Classificazione in base alle singole patologie

Tabella 3: Periartrite Scapolo Omerale:

Page 231: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

231

Tabella 5: Eicondiliti—Epitrocleiti:

Page 232: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

232

Page 233: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

233

Tabella 20:Ematomi post-traumatici

Page 234: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

234

Dottor Giuseppe Grasso, Dr, Fereidoun G. Fazli, Dr. Luciano Buttalo,

Dr. Bruno Vanghetti, Dr. “Leonardo Di Lauro Clinica Neuorchirugica

dell’Università di Brescia (relazione Dr.Grasso): “Studio prospettico di

valutazione di un nuovo sistema Terapeutico di Biorisonanza

Magnetica Pulsante nel controllo del dolore vertebrale acuto e

cronico”.

Durata dello studio Luglio 1998—Gennaio 1999.

14 pazienti ospedalizzati—95 pazienti ambulatoriali = 73 pazienti totali

Patologie eterogenee ma con dolore intenso.

Risultati definiti dal gruppo di lavoro:

Elevata efficacia nel controllo del sintomo dolore nel 100% dei casi

Sia nel dolore post-operatorio

Sia nel dolore di tipo cronico

Risultati variabili da discreti ↔ a ottimi

Riscontro di 2 casi con recupero neurologico in pazienti con danno

nervoso periferico di tipo radicolare.

30 pazienti affetti da patologia degenerativa osteoarticolare, trattati

ambulatorialmente esclusivamente con biorisonanza hanno dato

risposta positiva alla terapia nella percentuale dell’ 83%.

18 pazienti con esiti traumatici chirurgici vertebrali, hanno dato

risposta positiva nel 100% dei casi.

I pazienti sono stati reclutati tra quelli degenti in neurochirurgia negli

Ospedali Civili di Brescia.

Nella casistica sono inclusi 14 pazienti di cui 9 maschi e 5 femmine con età

tra 22 e 67 anni, età media 49 anni.

Gruppo A: composto dal 78% pazienti che sono stati sottoposti ad

intervento chirurgico alla colonna vertebrale (11 a livello cervicale – 1 a

livello dorsale – 6 a livello lombare – 1 a livello cervicale e lombare )

Gruppo B: composto dal restante 22%, non trattati chirurgicamente ( 1

frattura cervicale – 1 discopatia cervicale – 1 esito di stabilizzazione

lombosacrale e quindi intervento precedente).

Fanno parte della casistica anche: patologie degenerative, 8 casi tra cui 3

spondilolistesi lombosacrali, 2 instabilità lombari, 1 discopatia lombare, 1

discopatia cervicale, 1 esito di stabilizzazione lombare. Sono considerati

anche casi con traumatismi della colonna (5 casi di frattura vertebrale).

Nello studio è stata inserita una paziente con patologia tumorale (Mieloma

Multiplo localizzato alla colonna).

Page 235: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

235

Risultati:

A)

1 applicazione al giorno per 5 giorni consecutivi riduce il dolore post-

operatorio in modo significativo.

Beneficio del 100% su 9 pazienti con percentuale di dolore ridotta dal

30 all’80%

Nel 78% dei casi riduzione del dolore oltre il 50% (valutazione con

idonee scale soggettive).

Nel 22% dei casi riduzione del dolore oltre il 70%.

Nessun effetto collaterale riscontrato.

B): controllo del sintomo “dolore generico”

Beneficio del 100% su 16 trattamenti effettuati.

Nel 68,75% dei casi, percentuale di dolore ridotto oltre il 50%

Nel 25% dei casi, percentuale di dolore ridotto oltre il 70%

Pazienti ambulatoriali:

Primo gruppo con patologia degenerativa:

Lombosciatalgia non chirurgica

Cervicobrachialgia non chirurgica

Periartrite scapolo omerale

Artrosi polidistrettuale

Osteoporosi

Patologia del rachide varia (19 pazienti = 63%)

Beneficio nell’83% dei casi

Risultato discreto: miglioramento del 35-50% del sintomo nel 27%

dei casi

Risultato buono: miglioramento oltre al 50% del sintomo nel 10%

dei casi Risultati ottimi: miglioramento oltre il 70%del sintomi nel 46% dei casi

Secondo gruppo:

Esiti traumatici 11 pazienti

Colpo di frusta cervicale 8 pazienti

Frattura vertebre dorsali trattate conservativamente 1 paziente

Traumatismo alla spalla con lesione tendinea a carico della cuffia dei

rotatori 1 paziente

Page 236: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

236

Distorsione tibio-tarsica 1 paziente

Patologia della colonna 82%

Risposta positiva nel 100% dei casi:

Risultato discreto: 9%dei casi

Risultato buon: 18%dei casi

Risultato ottimo: 73%dei casi

Terzo gruppo costituito da esiti di interventi chirurgici alla colonna:

7 pazienti trattati chirurgicamente per discopatie o instabilità

lombari, scoliosi o traumi vertebrali, senza aver conseguito

beneficio dall’intervento chirurgico o con un beneficio parziale o

comunque con residui.

RISULTATI:

Note:

Risposta alla biorisonanza nel 100% dei casi anche se in modo più graduale

con necessità di allungamento del periodo di trattamento.

Patologie altamente impegnative e con scarsa risposta terapeutica alle altre

terapie.

Risultato discreto: 76%dei casi

Risultato buon: 14%dei casi

Risultato ottimo: 14%dei casi

Dottor Alberto Scagliati:

10 casi di artrosi polidistrettuale.

Caratteristiche:

Aggravamento del dolore con clima umido

Presenza di deficit articolare e limitazione funzionale

Dolorabilità spontanea specie all’inizio del movimento con rigidità

mattutina

Dolorabilità alla palpazione e alla flessione forzata

Presenza di numerosi trigger points.

PROTOCOLLO UNICO:

16 sedute con apparecchio domiciliare per 8 giorni applicazioni mattino e

sera.

8 minuti per ogni applicazione con frequenze 2,5-18 Hz intensità massima,

una volta con applicatore total body e 1 con applicatore locale.

L’intensità del dolore è stata così valutata:

0 = assenza di dolore e assenza di limitazione funzionale

Page 237: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

237

1 = dolore lieve e assenza di limitazione funzionale

2 = dolore medio con modica limitazione funzionale

3 = dolore forte limitazione funzionale netta

4 = dolore spontaneo provocato e importante limitazione funzionale

Risultati:

Buoni: 80% dei casi

Discreti; 10% dei casi

Non risposta: 10% dei casi

Nei casi con risultato buono, la sintomatologia dolorosa e la limitazione

funzionale si sono ridotte in 8 giorni a livello 1.

Dottoressa D. Soppesa: casa di riposo di Borgo Val Sugana Trento.

Studio su pazienti con frattura del collo del femore e successiva

applicazione di protesi d’anca cementata.

Protocollo unico di trattamento

o 2 cicli con 2 sedute di 8 minuti l’una mattino e sera per totale di 16

minuti per seduta. Quindi 2 sedute die totale 32 minuti di applicazione die.

Sono state utilizzate le frequenze dei 9 programmi base:

Primo mese dopo l’intervento chirurgico:

Intensità 1 programma 9 per 7 giorni e a intensità 8 per le 3

settimane successive.

Secondo mese dopo l’intervento chirurgico:

Programma 5 intensità 4 per 1 settimana—programma 9 intensità 8

per le successive 3 settimane.

Terzo mese dopo l’intervento chirurgico:

Programma 9 intensità 8 per tutte e 4 le settimane.

RISULTATI:

Un gruppo di pazienti ha rispettato lo schema da subito, un secondo gruppo

di controllo ha effettuato per le due prime settimane terapia placebo, senza

invio di onde, per cui ha cominciato la terapia vera e propria con due

Page 238: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

238

settimane di ritardo rispetto all’altro gruppo manifestando:

Algia spontanea con limitazione funzionale

Importante edema dell’arto protesizzato e per alcuni pazienti edema anche

contro laterale

Adinamia global con rallentamento dei movimenti deambulatori.

Stato depressivo reattivo al trauma subito.

Primo mese:

Tutti i pazienti del gruppo in “terapia” da subito, deambulavano caricando

al 100% sull’arto sottoposto a intervento di protesi.

Nessuno dei pazienti in terapia “placebo” era in grado di caricare sull’arto

operato.

Secondo Mese:

Primo gruppo di pazienti:

3 pazienti hanno cominciato la deambulazione con i bastoni canadesi

abbandonando il girello

2 pazienti hanno continuato ad usare il girello iniziando il programma la

terza settimana del secondo mese

Secondo gruppo di pazienti (placebo):

I pazienti del gruppo di controllo iniziano il programma dei pazienti del

primo gruppo solamente alla fine del secondo mese

Terzo mese:

Tutti i pazienti escluso 1, per motivi di vista costretto ad usare il girello,

usavano esclusivamente il tripode per deambulare.

Il gruppo di controllo (placebo) ha concluso il programma riabilitativo con

2 mesi di ritardo rispetto al primo gruppo, manifestando una notevole

componente depressiva.

Nessun paziente trattato da subito con biorisonanza ha manifestato

tendenza alla depressione.

Dr. Diego Pintarelli:

“Utilizzo della biorisonanza magnetica in casa di riposo fondazione

Montel”

Inizio dell’utilizzo della biorisonanza dall’ agosto 1998.

Da allora sono stati trattati 230 ospiti portatori delle seguenti patologie

Page 239: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

239

cronico degenerative e esiti di patologie acute:

Artrosi

Osteoporosi

Esiti di fratture

Fase post ictus

Vasculopatie periferiche

Morbo di Parkinson

Adinamie geriatriche

Sindrome ansioso depressiva

Insonnia

Diabete

Fase post infartuale

I pazienti sono stati tutti rivaluti con esame clinico ed esami strumentali e

laboratoristici dopo 30 giorni di trattamento:

Si è avuta una risposta positiva con le seguenti percentuali nelle varie

patologie:

Page 240: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

240

Professor Mario Zanlungo chirurgo Ortopedico specialista in chirurgia

della mano Pavia:

Trattamento dell’algodistrofia (Complex regional pain sindrome dell’arto

superiore).

CRPS – CRPS 1° - Causalgi CRPS 2° -

In uno studio condotto su 5 pazienti si é utilizzata la biorisonanza

utilizzando i 9 programmi base con le rispettive frequenze.

In particolare il programma 6 con effetto antiedemigeno, il programma 8

con effetto sul dolore, l’1 con effetto ansiolitico, il 4 come regolatore del

sistema neurovegetativo.

Risultati:

Con la nuova metodica si è interrotto il circolo vizioso che sottende a

queste sindromi, e la risposta dei pazienti è definibile buona con un

ripristino funzionale e azione sul dolore con tempi nettamente inferiori

rispetto agli standards abitudinari.

Dottor Paolo Ferrari primario di Ortopedia e Traumatologia Ospedale di

Acqui terme:“Patologie ortopediche degenerative, infiammatorie, post –

traumatiche, post chirurgiche”.

Dati riferiti unicamente al mese di Aprile del 2004:

Si è valutato il tempo critico intercorrente per stabilizzare i pazienti dalla

data del ricovero al momento dell’intervento chirurgico

Patologie trattate:

Precedenti terapie fallite

Neuropatie periferiche

Lombo sciatalgia

Cervicobrachialgia

Sindrome del tunnel carpale

Sindrome da stenosi lombare

Nevralgie intercostali

Tendiniti o tendinosi

Periartrite scapolo omerale

Entesite d’anca

Artropatia degenerativa artrosica

Lombalgia

Spondilartrosi

Gonartrosi

Artosi del piede

Page 241: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

241

TOTALE DI CASI TRATTATI n. 180 pazienti—58 casi controllati nel

corso dell’anno 2004 a distanza di 4 mesi. Sono stati seguiti 252 pazienti

anziani affetti da frattura prossimale del femore ricoverati e operati nel

2001 e successivamente controllati a 6 mesi dall’evento. Vengono

presentati i casi più significativi.

Page 242: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

242

Conclusioni:

Il lavoro è stato effettuato con linee guida applicando a tutte le patologie

lo stesso programma e senza nessuna preparazione da parte di chi ha

applicato la terapia e pertanto è sicuramente migliorabile il risultato

con una opportuna preparazione e personalizzazione della terapia,

individuando le frequenze più idonee.

Questo tipo di terapia è ben accetta dai pazienti e dagli operatori.

Non si è potuta verificare la stabilità nel tempo per la brevità della raccolta

dati.

Non si è potuta verificare l’efficacia nei disordini di ordine meccanico non

essendo presente questo come obiettivo di questa presentazione.

Dottor Aldo Foti: ambulatorio di medicina generale Torino:

Casistica personale ambulatoriale: 35 casi

Donne di oltre 55 anni di età

Artrosi polidistrettuale

Documentazione radiografica

Omogeneità della sintomatologia

Aggravamento dei dolori col tempo umido

Limitazione funzionale e deficit articolare

Dolorabilità spontanea e rigidità mattutina

Protocollo terapeutico:

Gruppo ambulatoriale: 2 cicli distanziati di 1 mese di 12 sedute di durata

24 minuti a cadenza trisettimanale. Sospensione dei trattamenti

farmacologici specifici.

Gruppo domiciliare: terapia giornaliera con 2 applicazioni al giorno

mattino e pomeriggio con applicatore total body e frequenza applicata

da 2,2 a 17,7 Hz. E da 2,5 a 18 Hz e successivamente con applicatore

locale.

RISULTATI:

In entrambi i gruppi si è avuta una importante diminuzione del dolore dal

50 al 90% con una quasi completa ripresa funzionale articolare escludendo

scrosci e rigidità ai livelli estremi dell’escursione delle articolazioni testate,

ma con massima soddisfazione da parte delle pazienti,

Dr. Mario Opezzo : “Diminuzione dell’uso di farmaci antiflogistici

Page 243: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

243

tradizionali, omeopatici e fitoterapici, associando la biorisonanza”.

Pazienti trattati n. 8 : 3 maschi e 5 femmine. Terapia farmacologica

perdurante stabilizzata da mesi.

Trattamento con biorisonanza effettuato per massimo 4 settimane.

Risultati:

La terapia con biorisonanza è stata in grado di diminuire notevolmente i

farmaci utilizzati dai pazienti e in 3 casi è stato possibile sostituirli

completamente con stato di benessere ottenuto esclusivamente con la

terapia con biorisonanza.

Dr. Alberto L’affranchi: specialista in radiodiagnostica e radioterapia

docente del centro di bioclimatologia e medicine naturali dell’università di

Milano IST Istituto Scientifico Tumori Milano.

“Utilizzo della biorisonanza nei danni da radioterapia”.

Tra il 1996 e il 1998 sono stati arruolati 21 pazienti

18 pretrattati con radioterapia

3 dopo resezione surgelamento e reinnesto della mandibola

età media 63 anni

Trattamento di 2 sedute al giorno di 30 minuti a distanza di 5-6 ore già dal

primo giorno dopo l’intervento e per tutto il periodo del ricovero

RISULTATI:

Due pazienti sono usciti dallo studio

Nei 19 pazienti residui si è notata una rapida risoluzione

dell’edema post chirurgico, 3-4 giorni contro 5-6 giorni del

gruppo storico.

In nessuno dei pazienti si sono verificate complicanze flogistiche a

livello ORL:

CASISTICA dal 1992 al 2003:

· 78 pazienti con lesioni subacute o croniche da pregresso trattamento

radioterapico

· 29 osteoradionecrosi (ORN)

· 44 lesioni cutanee

· 46 femmine

· 32 maschi

· età tra i 22 e gli 83 anni con media di 51 anni

CASI SPECIFICI singoli:

Page 244: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

244

In campo tumorale e metastatico con localizzazioni ossee e ai tessuti molli

cutanei e sottocutanei.

Casistica riferita a lesioni cutanee:

· 31 pazienti con lesione della parete toracica da radioterapia per

neoplasia mammaria

· 12 pazienti con lesioni agli arti

· 1 paziente con lesioni al mento

La guarigione è avvenuta in tempi compresi tra le 2 e le 24 settimane con

una mediana di 12 settimane. 2 pazienti sono state operate.

Dr. Gastaldi Tiziano: Novi Ligure (Al) -”Ambiti applicativi personali

della biorisonanza”

In campo sportivo:

preparazione alla prestazione sportiva

Defatigamento post gara

Rilassamento

Aumento della resistena

Diminuzione danni da microtraumi

Patologia traumatica acuta (stiramenti distorsioni tendiniti fratture

contusioni)

Patologie in campo medico generale e specialistico:

Patologia della spalla acuta e degenerativa con e senza lesioni (cuffia

rotatori—calcificazioni—artrosi– esiti di lussazione– esiti traumatici)

Artrosi nelle localizzazioni classiche

Artrite Reumatoide iniziale e avanzata, fase quiescente e fase florida

Lupus Eritematoso sistemico

Connettivite mista

Lombalgie lombo sciatalgie con e senza ernie discali, artrosi del rachide

con e senza sindrome del canale ristretto—altre sindromi lombo

vertebrali

S. Tunnel carpale, De Quervain, dita a scatto, tendiniti e borsiti varie

Gotta

Addominalgie

Cisti ovariche

Ca polmonare

Mesotelioma pleurico

Osteomielite con sequestro osseo e riassorbimento osseo

Page 245: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

245

Fratture—ritardi di consolidazione—osteoporosi

Sindromi fibromialgiche

Cataratta in artrite—IPB in artite

Epatopatie ipertransaminasemiche con valutazione dei parametri

ematochimici

dismetabolismi vari (diabete)

Esiti chirurgici e protesici

Cellulalgia

Dolore di NDD.

DISTRIBUZIONE PATOLOGIE NEI PRIMI 3000 CASI TRATTATI

NELL’AMBULATORIO DI BIORISONANZA ASL 22 NOVI

LIGURE:

Capitolo ventinovesimo

L’ambulatorio di biorisonanza che fornisce ancora attualmente le

prestazioni di biorisonanza in regime di LEA, iniziò a diventare noto, al

punto di avere una notevole lista di attesa per far accedere i pazienti alle

terapie. Recentemente, per la lunga coda, hanno sospeso le prenotazioni per

smaltire le richieste.

Nessuno di coloro che lo gestiscono, ad esclusione dell’infermiera

responsabile che ha partecipato al primo congresso svoltosi ad Acqui Terme

nel 2004 e che si è giovata inizialmente dell’appoggio dei consulenti

Page 246: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

246

ASBiMeN ha avuto una preparazione mirata, come anche segnalato dal

Dottor Paolo Ferrari di Acqui, e nonostante quello, la metodica ha dato

egualmente risultati apprezzabili. Col tempo l’esperienza dell’applicazione

pratica ha fatto il resto e l’ambulatorio continua a funzionare ai massimi

regimi.

Dopo pochi mesi dall’apertura di tale ambulatorio, ad una riunione dei

medici generalisti dell’ASL il Direttore Sanitario, scettico da sempre,

presentò ufficialmente la biorisonanza e nel preambolo disse: “non so cosa

sia, non so cosa succeda, e cosa vi fanno, ma so che funziona e che i

pazienti fanno la coda per poter accedere alle terapie e costa poco. Va bene

così.”.

Questo eliminava anche il sovraccarico di pazienti che si rivolgevano alla

fisioterapia in cui erano impegnati numerosi addetti, contrapposti all’unica

persona che gestiva l’ambulatorio di biorisonanza.

I protocolli terapeutici efficaci iniziali, quelli che avevo allestiti dal

comitato scientifico dell’ASBiMeN a cui apparteneva anche la dottoressa

Marina Covelli, grande esperta di medicine naturali e biorisonanza, di

Como.

Successivamente venivano presentate due relazioni inerenti l’utilizzo della

bisorisonanza da parte dei medici di medicina generale a due diversi

congressi nazionali SNAMID (società nazionale di aggiornamento medico

per il medico di medicina generale).

All’IST di Milano (Istituto Scientifico Tumori) partiva un lavoro dove

veniva applicato un protocollo in pazienti terminali sotto terapia morfinica

a scopo analgesico, per verificare la diminuzione dell’uso dell’oppiaceo e

quindi verificando l’effetto sul dolore, con monitoraggia 24 ore su 24 con

gruppo di controllo omologo. Lavoro che venne interrotto per la comparsa

precoce degli effetti già verificati per cui veniva confermato l’effetto

analgesico anche in caso di cancro avanzato anche se su pochi pazienti.

Col passare del tempo, in Piemonte ed in particolare in provincia di

Alessandria i centri che si dotarono delle apparecchiature crebbero in

maniera esponenziale sino a quando per vari problemi l’ASBiMeN si

sciolse.

La direzione commerciale cambiò ed anche i metodi. Si perse il back

ground accumulato in Piemonte e nell’alessandrino in particolare, ma

crebbe nel Bresciano, utilizzata in particolare associata alle terapie con

ozono come antidoto alla produzione dei radicali liberi, effetto collaterale

Page 247: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

247

dell’altra terapia. Arrivò in Sud Italia e in Sardegna.

C’erano altri gruppi che lavoravano sull’argomento, e oggi siamo arrivati

alla riunione di questi gruppi nella speranza di trovare una piattaforma

comune per produrre macchinari sempre più perfezionati e rispondenti alle

necessità cliniche, molto maneggevoli resistenti e di facile uso, con linee

guida sempre più performanti.

Con l’interessamento di centri di alta specialità vennero anche impostati

lavori su malattie complesse, in particolare in campo neurologico. I dati per

queste patologie sono ancora con piccoli numeri, ma nonostante questo

molto interessanti soprattutto per la soddisfazione dei pazienti.

Alcuni di questi macchinari, i più sofisticati, non sono trasportabili e

prodotti quasi artigianalmente per cui diventa difficile per i pazienti che non

siano nelle zone dove sono localizzati, accedervi.

Un altro gruppo Romano ha avuto notevoli risultati e ha implementato in

maniera particolare gli studi sull’argomento, ricordandosi di aver potuto

contare sulle sperienze del già citato Professor Umberto Grieco.

Nel Gennaio 2009, a Bologna, alla tavola rotonda sullo stress ossidativo e

sulla fibromi algia organizzato dall’Eurodream, ebbi modo di assistere alla

presentazione di Nicola Limardo, che mi ha dato la possibilità di conoscere

altri particolari, in questo caso “esogeni” che intervengono sull’organismo

potendo provocare svariate patologie.

Questi dati forniscono una ulteriore prova dell’importanza delle onde

magnetiche nel determinismo delle condizioni degli esserei viventi.

Limardo è un personaggio particolarissimo e carismatico; qualche dato

biografico è utile per capire il suo percorso.

Dopo essersi appassionato alla progettazione in Bioarchitettura, muove i

primi passi nel settore partecipando a vari seminari, congressi, corsi di

Page 248: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

248

specializzazione in qualità di allievo, ed inizia ad approfondire un aspetto

importante della Bioarchitettura: le influenze elettromagnetiche ionizzanti e

non ionizzanti negli ambienti.

Si dedica alla fisica e alla chimica dei materiali e anche alle relazioni tra tra

fisica, specie quella quantistica, e l’ habitat.

Si iscrive all’Università di Milano alla facoltà di fisica, seguendo alcuni

esperti in fisica quantistica quali il Prof. Emilio del Giudice e Pierluigi

Ighina (già collaboratore di Guglielmo Marconi e considerato personaggio

stravagante per le sue invenzioni e dichiarazioni: scoprì l’atomo magnetico

e aveva costruito la macchina della pioggia con cui si dice faceva piovere

nell’autodromo di Imola quando c’erano i gran premi).

Non raggiunge la seconda laurea, per sopravvenuti problemi professionali,

ma si appassiona comunque moltissimo a tutto ciò che è invisibile

all’occhio umano, e le conoscenze che raggiunge saranno sufficienti per

poter in seguito inventare e brevettare nuove strumentazioni di misura nel

settore nucleare.

Verso la fine degli anni 90, approfondisce gli studi sui campi

elettromagnetici e le interazioni con la salute umana, si occupa di

geobiologia.

Ritenendo importante potersi dotare di strumenti nuovi, si impratichisce

nell’utilizzo di strumenti biofisici (antenna Lecher, biosensore, ecc.) e non

essendo ancora presente sul mercato una strumentazione scientifica di

misurazione come gli necessita, se lo realizza e lo brevetta nel 2002,

ottenendo la convalida del Ministero dell’Industria. Questo straordinario

Page 249: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

249

strumento è il “Geopotenziometro”.

Prosegue la sua attività anche come formatore per insegnare come rilevare i

campi elettromagnetici artificiali, presso il centro PMM-Centro Misure

Radioelettriche (Referenti del CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano),

divenendone successivamente anche referente di fiducia nell’area del

Piemonte.

Successivamente sviluppa lo studio del gas radon e acquista i primi

scintillografi per i rilevamenti del gas radon e Contatori Geiger di tipo

civile e militare per detectare la presenza delle radiazioni ionizzanti nei

materiali da costruzione e di arredo.

Verso la fine del 2000, la sua attività e le sue ricerche sono molto

apprezzate e col nuovo millennio inizia ad effettuare numerosi interventi di

monitoraggio ambientale, ottenendo l’incarico anche da numerosi comuni

italiani e svizzeri.

Diviene perito di fiducia del Tribunale di Novara in campo ambientale e

Coordinatore Scientifico dell’Unione Tutela Consumatori di Novara e

fonda l’Azienda Edil Natura, per offrire un servizio di indagini ambientali a

livello nazionale. Riesce, con le sue strumentazioni, a rilevare

scientificamente la “potenza” dei nodi di Hartmann, molto discussi dai

fisici, con la conferma ministeriale ulteriore di validità, della

strumentazione che utilizza. Il suo Geopotenziometro verrà utilizzata negli

anni successivi per effettuare le indagini delle radiazioni naturali

provenienti dal sottosuolo per opere pubbliche (residenze sanitarie, aree

sanitarie in genere, ospedali, farmacie comunali e non, scuole, ecc. alcune

delle quali con il contributo finanziario della Comunità Europea).

E’ progettista ambientale della prima opera pubblica in Italia (Residenza

Sanitaria Assistita) dove viene eseguito il controllo dei campi

elettromagnetici artificiali e delle radiazioni naturali indicando anche la

“potenza” delle radiazioni. Costruisce e brevetta a livello internazionale lo

schermo antiradiazioni denominato “Geoprotex” (marchio brevettato),

unico prodotto presente sul mercato, a tutt’oggi, in grado di proteggere non

solo dai campi elettromagnetici artificiali ma anche quelli naturali emessi

dal sottosuolo (radon e radiazioni ionizzanti gamma).

Viene nominato di Docente in Medicina dell’Habitat presso l’Université

Europenne “Jean Monnet” di Bruxelles (Belgio) in associazione con l’ISN

di Milano. Ha incarico di docente nei corsi di specializzazione in Medicina

dello Sport presso la facoltà di Medicina dell’Università di Siena. Pubblica

Page 250: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

250

il libro “Campi Elettromagnetici – La verifica e la protezione in ogni

ambiente” Ed. Priuli &Verlucca che rappresenta il primo testo italiano nel

quale sono indicate tutte le leggi inerenti i campi elettromagnetici, anche

quelle che si riferiscono agli ambienti di lavoro e rappresenta un

vademecum sia per i tecnici che per gli avvocati. Inizia a partecipare, in

qualità di relatore, a conferenze su “Ambiente e Salute” in varie città

italiane, anche all’interno di Enti Pubblici (Comuni) con l’ausilio di medici

e biologi di fama quali la Dott.ssa Anna Villarini dell’Istituto Nazionale dei

Tumori di Milano. Diventa Amministratore Unico della società Edil Natura

srl, azienda che produce e distribuisce in Italia lo schermo antiradiazioni

“Geoprotex” e i “Convertitori d’Onda Geoprotex” ora definiti con il

marchio “skudo” registrato a livello internazionale.

Nel 2007-2008 pubblica il libro “Salute dell’Habitat” edito da Anima: libro

che rappresenta il primo testo prettamente scientifico sulla problematica

della “radiazione naturale del sottosuolo” e dove vengono inserite tutte le

sue esperienze e scoperte scientifiche in merito a tale problematica.

Sviluppa ulteriormente le proprie ricerche e organizza la propria struttura

aziendale in modo da poter industrializzare i prodotti brevettati; inoltre, dà

incarico ad enti universitari a certificare ulteriormente i propri prodotti: tra

questi il Politecnico della Facoltà di Ingegneria Nucleare (certificazione

inerente i tessuti speciali Geoprotex) e il Dipartimento di Sanità Pubblica

dell’Università di Perugia (certificazione inerente il convertitore d’onda

Geoprotex “skudo” ). Riceve l’onorificenza di “cittadino illustre”, nel

proprio paese d’origine, da parte dell’amministrazione comunale, in

presenze di varie autorità. I suoi prodotti “Geoprotex” e “Skudo” diventano

Dispositivi Medici e l’Azienda Edil Natura srl diviene Azienda Certificata

da Organismo Europeo (UE 0068).

All’Università di Siena viene effettuata una Tesi di Laurea presso la Facoltà

di Medicina (sostenuta il 26/03/2009 dalla Dott.ssa Galli Elisabetta)

dedicata interamente alle problematiche ambientali, le scoperte, i brevetti

delle strumentazioni di indagine, i sistemi di soluzione di Nicola Limardo.

Tra gli altri impegni che ha, diviene socio ed esperto referente

dell’Associaciazione Nazionale SIPNEI (Società Italiana Psico Neuro

Endocrino Immunologia). In tutta questa grande carriera, però, la cosa che

più mi ha scosso e che Nicola Limardo non ha recensito nella sua biografia,

è che si è comprato e ha un acceleratore di Particelle che utilizza come se

fosse un comune utensile della casa e che è fondamentale per la sua

Page 251: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

251

produzione. Attualmente si è aggiunto al gruppo di ricerca e i suoi prodotti

verranno inseriti nelle nuove apparecchiature per isolarle dagli influssi

esterni, verificando altresì le abitazioni dei pazienti per verifiche ambientali

e per eventuale correzione delle possibili radiazioni presenti.

Capitolo trentesimo

LE RADIAZIONI COSMOTELLURICHE

Anche se l’esistenza di queste radiazioni è nell’aria già da molti anni e gli

scienziati hanno assunto posizioni contrastanti, solo recentemente sono

state confermate, come pure sono stati evidenziati i loro effetti sulla materia

vivente e anche le potenzialità patogene.

Una prima segnalazione dell’esistenza del fenomeno geofisico arriva nel

1937 al congresso internazionale della stampa scientifica da parte del

radioestesista francese Peyré di Bagnoles de l’Orne. Questo personaggio

indicò la possibile esistenza di reti di “raggi” che si presentano in fasce

verticali, parallele e perpendicolari al meridiano magnetico terrestre, che

danno origine ad una scacchiera con 8 metri di lato. Dieci anni dopo

pubblicò un libro denominando i raggi da lui individuati con suo nome, e

delineando un rapporto tra queste radiazioni e malattie umane e animali e

anche vegetali. In particolare si riferì ad una possibile genesi di particolari

fome di cancro.

Ne riparla successivamente colui che diede il nome a questi reticoli, Ernst

Hartmann, medico tedesco che, col fratello Robert, si dedica dal 1948, alla

geobiologia alla radiestesia e all’architettura. Come medico si era anche

dedicato all’omeopatia.

Il medico tedesco aveva osservato già da studente, che la mortalità in alcuni

particolari letti di ospedale era più elevata che in altri; questo fatto gli diede

lo spunto verificando numerose altre analogie, per ipotizzare che questi

decessi potessero avere una correlazione con il luogo in cui si trovava il

letto. Oltre a questa osservazione, ne fece un’altra che riguardava la non

responsività terapeutica sempre correlata al luogo dove stazionava il

paziente per lunghi periodi, definito zona “geopatogena”. Queste

osservazioni gli fecero ipotizzare che la causa di queste patologie e non

responsività terapeutica, fosse correlata a influenze determinate da qualcosa

che proveniva dalla terra. Da queste ipotesi, Hartmann pensò anche di

Page 252: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

252

adattare a questa intuizione le terapie.

Nacque dai suoi studi il progetto del Global Grid denominato rete di

Hartmann e composto da fasce orientate verso “nord-sud ed est-ovest”. Nel

1952, assieme al farmacista Derschum formula il Polyxan, prodotto

utilizzato dai naturopati.

Verso gli anni 70. all’università di Heidelberg esegue ulteriori lavori di

ricerca ch confermano l’esistenza di questi reticoli che, sovrapponendosi, e

combinandosi con le onde cosmiche, generano interferenze reciproche che

danno origine a radiazioni molto nocive che si sviluppano in punti

caratteristici.in particolari luoghi. Queste onde, in determinate condizioni

possono influenzare sia positivamente che negativamente la vita dell'uomo.

Per Hartmann, in presenza di geo-radiazioni, hanno origine effetti geopatici

che influenzano l'organismo già qualche mese dopo che la persona, più o

meno predisposta, ne viene in contatto per tempi prolungati durante la

giornata. L’influenza negativa di questi nodi si estenderebbe per circa 2 m2 ,

e sono state messe a punto delle regolette che i nostri nonni applicavano

senza saperlo, per limitare i danni qualora si soggiornasse

inconsapevolmente nelle immediate vicinanze dei nodi:

Il letto deve essere orientato con la testa a Nord e i piedi a Sud.

Se ci sono zone della casa in cui la persona si sente a disagio, o vi sono

zone evitate dagli animali, è meglio seguire il loro esempio evitando

tali zone a nostra volta. I gatti sentono la presenza dei nodi.

Page 253: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

253

Per il soggiorno l’ideale è orientare la scrivania verso ovest e le poltrone e

i divani da cui si guarda la televisione verso est.

La rete di Hartmann forma un vasto insieme di “muri invisibili” simili ad

una quadrettatura di dimensioni apparentemente fisse che avvolge tutta la

superficie del globo terrestre e attraversa la biosfera. Le fasce verticali

costituenti questa rete hanno una larghezza di 20 cm circa e seguono le

direzioni geomagnetiche del globo. In Italia le distanze tra due fasce di

raggi tellurici sono comprese tra 1,80 e m 2,30 nel senso Nord-Sud e tra m

2,50 e m 3,20 nel senso Est-Ovest.

Qualora la zona fosse patogena, la rete subisce una deformazione e variano

i rapporti delle varie distanze con l’effetto di aumentare notevolmente il

campo elettromagnetico. L’origine di queste anomali viene fatta ricondurre

a linee elettriche ad alta tensione la cui sfera d’azione può arrivare sino a 1

km, trasmettitori televisivi, telefonia cellulare, linee ferroviarie e tranviarie,

o derivare da anomalie del sottosuolo ed in particolare da corsi d’acqua

sotterranei, faglie, caverne, falde freatiche,giacimenti di minerali, sacche di

gas, fogne.

In condizioni normali, si puo’ rinvenire una zona neutra all’interno di ogni

quadrilatero del reticolo. Il campo magnetico è elevato a livello degli

incroci, sui raggi invece è più debole. Un’altra caratteristica è la sua

variabilità durante le ore del giorno ed è condizionato dalla pressione

atmosferica con aumento in caso di depressione.

Oltre a quella di Hartmann, esiste anche quella scoperta dal Dr. Curry, che è

composta da maglie più grandi con il lato di circa 4 metri e mezzo e

spessore del muro di circa 50 cm. I nodi che questa rete forma è di 50x50

cm e pare non abbia influssi negativi sul vivente.

Se in determinati luoghi, si fondono più elementi di quelli elencati,

compresa la presenza di elettrodomestici ed apparecchiature elettriche,

cordless in particolare, con un impianto elettrico non schermato all’interno

dell’abitazione, e condizioni ambientali umide, con presenza di importanti

masse metalliche o superfici riflettenti, il soggetto che dovesse stazionare in

modo prolungato su di un nodo di Hartmann, o anche su un “muro

invisibile", come potrebbe essere il caso del letto o della scrivania alla

quale si lavora per tempi prolungati, si produce un’alterazione dei sistemi di

regolazione dell’organismo che nel lungo e medio termine può generare

gravi conseguenze sulla salute verificate con studi epidemiologici. In

questo caso è stato indicato che nel 60-70% dei casi , l’esposizione cronica

Page 254: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

254

ad un campo elettromagnetico superiore a 0,2 microTesla concorre alla

comparsa di gravi malattie degenerative.

Le modifiche della griglia permettono al radon e non solo (si ricordano

prodotti dal Radon, il Polonio, il piombo, il bismuto, tutti prodotti tossici

che rimanendo in sospensione, possono essere inalati) di affiorare dal suolo

generando raggi gamma.

Questi raggi indicati con la lettera greca minuscola gamma, γ sono una

forma di radiazione elettromagnetica prodotta dalla radioattività o da altri

processi nucleari o subatomici.

Sono più penetranti della radiazione particellare prodotta sia dal

decadimento alfa, sia dal decadimento beta, a causa della minor tendenza

ad interagire con la materia essendo essi fotoni, ma sono meno ionizzanti.

I raggi gamma si distinguono dai raggi X per la loro origine: i gamma sono

prodotti da transizioni nucleari o comunque subatomiche, mentre gli X

sono prodotti da transizioni energetiche dovute ad elettroni in rapido

movimento.

Poiché è possibile per alcune transizioni elettroniche superare le energie di

alcune transizioni nucleari, i raggi X più energetici si sovrappongono ai

raggi gamma più deboli.

Uno schermo per raggi γ richiede una massa notevole.

Per ridurre del 50% l'intensità di un raggio gamma occorrono 1 cm di

piombo, 6 cm di cemento o 9 cm di materiale pressato.

Nonostante i raggi gamma siano meno ionizzanti degli alfa e beta,

occorrono schermi più spessi per la protezione degli esseri umani.

I raggi gamma producono effetti simili a quelli dei raggi X come ustioni,

forme di cancro e mutazioni genetiche.

Da queste radiazioni possono derivare diversi tipi di problemi:

Lievi: agitazione, sensazione di caduta nell’addormentarsi, piedi gelati,

crampi, palpitazioni, calo energetico, nervosismo, incubi, starnuti

ripetuti, risvegli prematuri

Complessi: insonnia tenace, asma, stati anginosi, dolori in regione dorsale

e alle logge renali, astenia mattutina, cefalee, insonnia tenace, asma,

stati anginosi, dolori persistenti, nevralgie, dolori articolari

Gravi: sclerosi a placche, patologie cardiovascolari, forme cancerose.

La normativa attuale è inadeguata per tutelare da questi problemi, perché i

dati inerenti non sono ancora stati sufficientemente recepiti, e infatti per gli

elettrodotti é indicato come limiti massimo di esposizione il valore di 100

Page 255: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

255

microTesla con distanze da rispettare per i campi elettromagnetici a bassa

frequenza di 28, 18 e 10 metri dal filo rispettivamente per elettrodotti da

380, 220 e 132 KV.

Per prevenire il rischio di tumori infantili, in base alle rilevazioni

epidemiologiche relative ai fattori di rischio, l’ISS nel documento Istisan

98/31 e nel documento dell’Istituto per la Prevenzione e la Sicurezza del

Lavoro “ Documento Congiunto Ispels-Iss”del 3.3.98, viene indicato il

limite di 0,1 – 0,5 microTesla come massimo tollerabile.

Capitolo trentunesimo

Il concetto di "scientificità" va nettamente distinto da quello di

"misurabilità": il primo paradigma d’osservazione è un fenomeno, il

secondo è uno strumento di confronto fra fenomeni; saper ricercare e

promuovere, nell’ottica di un servizio reso al cittadino e alla persona, le più

ampie integrazioni tra i vari 'attori' e settori della sanità e

dell’assistenza,con le relative strutture ed enti pubblici e privati, anche in

funzione dei piani socio sanitari è un’opera oggi, altamente necessaria e

ineludibile perché troppi pensano al guadagno e si dimenticano o non fanno

caso ai danni che possono provocare alla collettività.

Per i Laureati in Medicina oggi un obiettivo aggiuntivo é di conoscere

nell'ambito delle cosiddette Medicine Non Convenzionali, i metodi

dell’epidemiologia clinica, nonché le indicazioni per l'esercizio della

professione medica nel contesto della legislazione italiana (medicina

legale); conoscere e saper informare sui criteri generali delle Medicine Non

Convenzionali che la FNOMCeO ha riconosciuto nel maggio 2002 come di

esclusiva competenza e responsabilità della professione medica, anche alla

luce del nuovo Codice Deontologico medico emanato il 16 dicembre 2006;

saper riconoscere la complessità clinica dei pazienti che possono essersi

rivolti in Italia o altrove a diversi saperi di salute e aver utilizzato

metodiche terapeutiche non convenzionali.

Queste pagine pertanto non pretendono di insegnare nulla, ma cercano di

dare dati ulteriori per accrescere la conoscenza che è alla base del sapere e

alla base di tutto deve esserci ancora oggi la voglia di conoscere piuttosto

che lo stare seduti sugli allori sperando che siano gli altri a conoscere e a

rischiare di essere impalati come eretici.

Pertanto si giunge alla fine della narrazione dopo aver, a brevi linee,

Page 256: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

256

illustrato il percorso compiuto per allargare la conoscenza della terapia con

biorisonanza, della medicina quantica, e i rapporti della materia vivente con

l’ambiente che lo avvolge e che partecipa a costituire, senza avere alle

spalle strutture particolarmente importanti, e se si pensa a tutto ciò che oggi

viene proposto nel campo terapeutico, spesso anche le proposte con

importante contenuto scientifico vengono annegate nella marea di proposte,

ed omologate a tutto il resto senza suscitare particolare interesse.

La medicina quantica, viceversa, ha, a parte la scetticità iniziale dimostrata

durante le prime presentazioni, sempre trovato dappertutto sostenitori e

medici disposti ad accrescere il proprio bagaglio culturale, se presentata

con criteri scientifici da professionisti seri e non da meri commercianti, sino

al punto da manifestare la necessità di informazioni redatte in forma

comprensibile che riassumessero il razionale dell’argomento, comprese le

indicazioni e le modalità di utilizzo.

Allo scopo sono stati raccolti i dati più significativi tra tutto ciò che si

trova questi anni, cercando di non entrare troppo nello specifico, che a volte

è necessario riportare, scremando tutto ciò che scientificamente non era

giustificabile, per dare un quadro globale utilizzabile anche per il neofita,

che magari dovrà andarsi a ricercare per conto suo qualche spiegazione di

Page 257: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

257

qualche termine non sufficientemente chiarito nel suo significato e che era

impossibile non riportare, ma che, anche se non compreso, puo’ essere

saltato a pié pari potendo proseguire nella lettura.

Fondamentale diventa la comprensione, che chi osserva il paziente e lo

verifica, non deve arrivare alla classica diagnosi descrittiva che diagnostica

una malattia, ma deve essere fatta una diagnosi di ciò che non funziona o

che non concorre all’omeostasi e se ne distacca generando incongruenze

che si ripercuotono sul benessere della persona. Su questa base si deve

arrivare a ipotizzare quali possano essere gli organi, i tessuti e le cellule che

mal comunicano tra di loro, per poter poi progettare il percorso terapeutico

in medicina quantica, per ridare ordine ai fenomeni metabolici e

geomagnetici.

A questa valutazione va associata anche quella del dielettrico del vivente

che è rappresentato dalle componenti dell’organismo in cui le onde

viaggiano per portare a destinazione le informazioni veicolate dalle onde.

Si considera la struttura che le genera, la struttura che le riceve; la struttura

in cui viaggiano e l’ambiente in cui tutti i fenomeni avvengono; tutto deve

essere considerato e messo in condizione di dare le migliori condizioni

possibili.

Nonostante questo tutto invecchiamo e tutti avremo sempre dei problemi.

La vita eterna non è nostra ispirazione.

Cosa significa questo?

Ambiente sano, alimentazione sana e che abbia determinati requisiti,

integrazione precisa con sostanze ben identificate e misurate e per uno

scopo ben preciso, attività fisica e mentale ordinata e equilibrata, e se

qualcosa induce “malessere”, una verifica di tutti i punti deboli e correzione

da tutti i lati possibili integrando le varie terapie secondo criteri verificati

per ogni singolo paziente curando il paziente e le sue condizioni

dinamicamente e non la malattia.

Possiamo dire che abbiamo, finalmente, messo il piede scientificamente, in

un nuovo terreno che si trova in una posizione over lap, ovvero è un campo

della biofisica che riconosce un substrato che ha un triplice aspetto in

biologia; da una parte abbiamo la biofisica fisiologica, che studia i processi

fisiologici quale espressione di precise leggi fisiche che governano

l’organizzazione funzionale delle strutture biologiche, dall’altra abbiamo le

tecnologie biofisiche e l’ambiente dell’universo.

Dobbiamo trovare il migliore compromesso per far convivere la tecnologia

Page 258: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

258

col nostro benessere e con quello dell’ambiente in cui viviamo.

A questo obiettivo dobbiamo collaborare tutti nessuno escluso e non

dobbiamo dimenticare che le medicina a tutt’oggi è ancora un’arte che

adopera mezzi scientifici, ma è ancora ben lontana dall’aver trovato la

panacea per tutti i mali.

Fine

Page 259: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

259

Bibliografia:

R.Arani, I. Bono, E. Del Giudice, G. Preparata, Int. J. Of Mod. Phys. (1995) 1813 ed anche G. Preparata QED &

Medicine – Proceedings meeting del 14.12.1999 Univ. Roma La Sapienza

Francesco Borghini - Nuovi orizzonti in medicina quantica – A.I.M.N.

E. Del Giudice, M. Fleischmann and G. Preparata, QED coherence and electrolyte solutions - 1999

Albert Popp, Nuovi orizzonti in medicina: la teoria dei biofotoni – 1995 IPSA Editore

Jermann I. Berden M. Biological influence of ultraweak supposedly EM radiation from organism mediated through

water – Electro&MagnetoBiology 1996 15(3): 229-44

E.del Giudice, G.Preparata and G.Talpo, On the ureasonable effects of ELF magnetic fields upon a system of ions –

1999 Bioelectromagnetics

Getullio Talpo – Effects of magnetic fields on living matter – 1999 Centro Studi di Biometeorologia Roma

E. Del Giudice, E. Preparata, 1994 Journal of Biological Physics. Vol 20 p 105

Woutersen S. Bakker HJ. Resonant intermolecolar transfer of vibrational energy in liquid water – Letters to Nature

1999 402: 507-9

Collins JJ et al, Noise-enhanced information transmission in rat SA1 cutaneous mechanoreceptors via aperiodic

stochastic resonance – J Neurophysiol 1996 76: 642-5

Winterer G et al, Cortical activation, signal-to-noise ratio and stochastic resonance during information processing in

man – Clin Neurophysiol 1999 110: 1193-203

Shinohara Y et al, Array-enhanced coherence resonance and forced dynamics in couplet FitzHug Nagumo neuron

with noise – Phys Rev E Stat Nonlin Soft Matter Phys 2002 65: 051906

Zhou C, Kurts J, Noise-induced synchronization and coherence resonance of a Hodgkin-Huxley model of thermally

sensitive neurons – Chaos 2003 Mar 13: 401-9

Comunetti A, Laage S, Schiessl N, Kistler A. Characterisation of human skin conductance at acupuncture points.

Experientia 1995;51:328-31.

Bergsman O, Wooley-Hart A. Differences in electrical skin conductivity between acupuncture points and adjacent

skin areas. Am J Acupunct 1973;1:27-32.

Wensel LO. Acupuncture in medical practice Reston: Reston Publishing, 1980:128.

Nakatani Y, Yamashita K. Ryodoraku acupuncture. Ryodoraku Research Institute, Osaka:1977.

Reichmanis M. Electroacupuncture. In: Marino AA. Ed. Modern Bioelectricity New York: Dekker; 1988. p.762-765.

Mashansky VF, Markov UV, et al. Topography of the gap junctions in the human skin and their possible role in the

non-neural signal transduction. Arch Anat Histol Embryol 1983;84:53-60.

Cui H-M. Meridian system - specialized embryonic epithelial conduction system. Shanghai J Acupunct 1988; 3: 44-

45.

Fan JY. The role of gap junctions in determining skin conductance and their possible relationship to acupuncture

points and meridians. Am J Acupunct 1990;18:163-170.

Zheng JY, Fan JY, Zhang YJ, Guo Y, Xu TP. Further evidence for the role of gap junctions in acupoint information

transfer. Am J Acupunct 1996;24:291-6.

Chang HC, Xie YK, Wen YY, Zhang SY, Qu JH, Lu WJ. Further investigation on the hypothesis of meridian-cortex-

viscera interrelationship. Am J Chin Med 1983;11:5-13

Cho ZH, Young-Don Son, Jae-Yong Han, Ki-Hyon Kim et al. fMRI neurophysiological evidence of acupuncture

mechanisms - Medical Acupuncture Vol 14 n°1 2002

Ming-Ting Wu, Jen-Chuen Hsieh, Bruce R. Rosen, Kenneth K. Kwong et al. Central nervous pathway for acupuncture

stimulation: localization of processing with functional MRI of the brain. Preliminary experience – Radiology 1999

212: 133-41

Roberts TP, Rowley HA – Mapping of the sensorimotor cortex: functional MRI and magnetic source imaging

Yang ZL, Ouyang Z, Chen YX – A neuromagnetic study of acupuncturing LI-4 (Hegu) - Acupunct Electrother Res 1995

20: 15-20

Adey, W. R.: Zellulare Mikroumgebund und Signale durch die Zellmembranen. Med. Abtlg. Californien 92357, Prog.

Page 260: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

260

Clin. Biol. Res. (USA) 1988, 257, p. 81-106, ISSN 0361-7742

Adey, W. R.: Zellulare Mikroumgebund und Signale durch die Zellmembranen. Med. Abtlg. Californien 92357, Prog.

Clin. Biol. Res. (USA) 1988, 257, p. 81-106, ISSN 0361-7742

Adey, W. R., Lawrence, A.F.: Wechselwirkung nichtlinearer Wellen-Mechanismen zwischen erregbarem Gewebe und

Elektromagnetischen Feldern. Neurol. Res. 1982, 4 (1-2), Seite 3 115-53ä, ISSN 0161-6412, Journal Code: N Y 9

Adey, W. R.: Das zellulare Mikroumfeld und Signalgebund durch Zellmemnbranen. Dept. of Physiology, Loma Linda

University School for Medicine, Californien 92357, Prog. Clin. Biol. Res. (USA) 1988, 257, p. 81-106, ISSN 0361-

7742, Journal Code P Z 5 – in English

Adey, W. R.: Whispering between cells: Electromagnetic fields and regulatory mechanismis in tissue, Frontier

Perspectives, Vol. 3, Nn. 2, 21-25, 1993. (Dies betrifft Amplituden-Frequenz-Fenster und Zellkommunikation)

Bigu-del-Blanco, J.: Some special applications of microwawe radiometry of biological system. Proc. El. Magn.

Compatibility, Montreux 2 Symposium, 469-475, 1977

Burr in: Smith, C.W., Electromagnetic Man

H. Frölich: Long range coherence and energy storage in biological System – Int. J. quantum chem. 2, 641-649,

1968

H. Frölich:The extraordinary dielectric properties of biological materials and the action of enzymes – Proc. Nat.

Acad. Sci. 72.4211-4215, 1975

H. Frölich:The biological effects of microwaves and related questions. Advanced in electronics and electron physics

53, 85-152, 1980

H. Frölich:Coherent exercitations in biological systems – Springer 1983

G.R. Welch, M.N. Berry – Long range energy continue in living cell: Photochemical considerations. In H. Frölich, F.

Kreme, eds.,Coherent exercitations in biologcal systems, Berlin, H. Springer Verlag 96-116, 1983.

J. S. Clegg. The cell architecture. In H. Frölich, F. Kreme, eds.,Coherent exercitations in biologcal systems, Berlin, H.

Springer Verlag 162-177, 1983

A. R. Lieboff. Cyclotron resonace in mebrane transport. Nel volume Interactions between elecromagnetic fields and

cells. (eds A. Chiabrera e altri) Plenum Press 281-296, 1985.

C. F. Blackman et al. A role fort he magnetic field in the radiation induced efflux of calcium ions from brain tissue in

vitro. Bioelectromagnetics 6 – 327-337, 1985

W. R. Adey. Evidence for tissue interactions with microwaves and other non ionizing electromagnetic fields in cancer

promotion. In J. Fiala, J Pokorny eds. Biophysical aspects of cancer, Prague, Chrles University, 142-151, 1987

H. Frölich: (ed.) Biologica coherence and response to external stimuli. Springer 1988

E.Del Giudice – S. Doglia – Mi Milani – G. Vitiello. Structures, correlations and electromagnetic interactions in living

matter. Theory and applications. In H. Frölich, eds, Biological coherence and response to external stimuli, Berlin, H.

Springer Verlag 49-64, 1988

Charon, J.E.: Der Geist der Materie. Ullstein 1982

Heim, B.: Elementarstrukturen der Materie. Resch, Innsbruck, 1982

Heim, B.: Der Elementarprozeß des Lebens. Resch, Innsbruck, 1982

Heim, B.: Der kosmische Erlebnisraum des Menschen. Resch, Innsbruck, 1982

Heim, B., Dröscher, W: Einführung in Burkhart Heim, Elementarstrukturen der Materie. Resch, Innsbruck, 1985

Heisenberg, W.: Il principio di indeterminazione, Internet source, HTLM page

Muheim, J.T.: Zur universellen Rolle der Elementarteilchen. Rapport de la réunion de printemps de la Société

Suisse des Physiques, 56, 925-928, 1983

Köhler, B. et al.: Medezin 3000, Möve, 1990

Köhler, B.: Form und Funktion aus der Sicht der Quantenmedezin, Med. Woche Baden-Baden, 1995

Köhler, B.: Informations-Transfer in Organismus, Zeitschrift COMED Nr. 3/95

Köhler, B.: Terapia di informazione biofisica, Vª ed., 6-36, Named, 1996

Krüger, W.: Das Universum singt, Wilfried Krüger Eigenverlag

Ludwig, H.W.: Shielding effect of Materials in the ULF, ELF and VLF region. Int. J. Biometeor. 17, 207-211, 1973

Ludwig, H.W.: Electromagnetic Multiresonance – The base of Homeopathy and Biophysical Therapy. 42. Congress

Page 261: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

261

of LMHI, Washington D.C., 29.03 – 02.04.1987

Ludwig, H.W.: Die Bedeutung der Bio- und Umweltresonanz für die moderne Diagnostik und therapie.

Erfahrungsheilkunde 38/3a, 159-161, 1989

Newton, I.: La terza legge di Newton, Internet source, HTM page

Pischinger, A.: Das System der Grundregulation. Haug, Heildelberg, 1976

Popp, F.A., Strauss, V.E.: Molekulare und biophysikalische Aspekte der Malignität, Verlag Grundlagen u. Praxis, Leer

1984/85

Popp, F.A.: Biophotonen. Verlag für Medizin, Dr. E. Fischer, Heidelberg, 1976

Popp, F.A. et al.: Electromagnetic Bio-Information. Urban & Schwarzenberg, München

Popp, F.A. et al.: Recent advances in biophoton reserch and its applications, World Scientific, 1992

Rubbia C.: Persönliche Mitteilung und referate, W. Ludwig

Rubbia C.: Nobelpreis 1984 für den experimentellen Nachweis der über der Materie stehenden

Wechselwirksquanten, welche die Struktur der Materie steuern

Seyle, H.: Einführung in die Lehre von Adaptsystemen. G. Thieme, Stuttgart, 1953

Smith, C.W.: En, 1989 vironmental, Allergenic and therapeutic effcts of Electromagnetic Fields. 3° Annual

International Symposium on Man and his Environment in Health and Disease. Febr. 21-24, Dallas, Texas, 1985

Smith, C.W.: Water-friend or foe? Laboratory Practice 34, 29-34, 1985

Smith, C.W.: Electromagnetic Man. J.M. Dent Ltd., London, 1989

Schumann, W.O.: Über die strahlungslosen Eigenschwingungen einer leitenden Kugel, die von einer Luftschicht und

einer ionosphärenhülle umgeben ist. Zeitschr. F. Naturforschung 7a, 149-154, 1954

Vogl, R.: Akupunktur und bioenergetische Analyse. Profil

G.Preparata. QED – coherence in matter. Singapore, London, New York, World Scientific, 1995

R.Arani – I. Bono – E. Del Giudice – G. Preparata. QED – Coherence and the thermodynamics of water. Intern.

Journal of modern physics B9, 1813-1841, 1995.

C. W. Smith and S. Best. Uomo elettromagnetico. Società editrice Andromeda Bologna 1997

G. Talpo. Effects of weak magnetic fields on living systems. Biology forum 2000

E. Del Giudice – G. Talpo. Basi materiali dell’unità psico fisica emotiva dell’essere vivente. Cap. 19 pag 191-203 del

libro Mario Tiengo (ed.) La percezione del dolore: ruolo della corteccia frontale. Milano Springer 2001

E. Del Giudice – M. Fleischmann – G. Preparata – G. Talpo. On the unresonable effetcs of ELF magnetic filelds upon

a system of ions. Bioelectromagnetics 23, 522-530, 2002

Voll, L. Elektroakupunktur nach Voll

A. Pazur. Characterizations of weak megnetic field effects in acqueous glutamic acid solution by non linear

dielectric spectroscopy and voltammetry. Biomagnetic res. Technology 2.8, 2004

E. Del Giudice – N. Comisso – A. De Ninno – M. Fleischmann – L. Giuliani – G. Talpo – G. Mengoli – F. Merlo.

Dynamics of the ion cyclotron resonance effect on amino acids adsorbed at the interfaces. Bioelectromagnetics 27.

16-25, 2005

E. Del Giudice – A. De Ninno – M. Fleishmnn – M. Milani – G. Talpo – G. Mengoli – G. Vitiello. Coherent quanum

electromagnetic medicine and biology, 24, 199-210. 2005

Wilber, K.: Das holographische Weltbild. Scherz

T. Gastaldi – XVII congresso nazionale SNAMID 20-22 febbraio 2004 Hotel Marriot Milano “La malattia

osteoarticolare cronica ed osteoporosi, nuove terapie”

T. Gastaldi – XVIII congresso nazionale SNAMID 19-20 febbraio 2005 Hotel Marriot Milano “La medicina quantica:

l’uso della biorisonanza magnetica pulsante nell’ambulatorio del MMG”

T. Gastaldi – 31 Gennaio 2009: Corso di biorisonanza per i corsi universitari di Alta Formazione e di Formazione

Permanente, Integrazione tra saperi convenzionali e non convenzionali in medicina. Università di Bologna.

Page 262: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

262

SOMMARIO:

PREFAZIONE:pagina 4

CAPITOLO primo: pag.16 – Gli studi statistici – Giuramento di Ippocrate

CAPITOLO secondo: pag.29 – La crisi delle scienze

CAPITOLO terzo: pag.32 – Il corpo Umano

CAPITOLO quarto:pag.34 – I Filosofi – Democrito di Abdera

CAPITOLO quinto:pag.44 – L’atomo e le sue particelle – gli elementi

CAPITOLO sesto:pag.50 – Il Quanto

CAPITOLO settimo:pag.57 – La terapia biofisica – La radionica

CAPITOLO ottavo:pag.61 – L’atto biologico

CAPITOLO nono:pag.63 – La vita – La rezione chimica

CAPITOLO decimo:pag.67 – Giuliano Preparata – Emilio Del Giudice – Getullio Talpo - Umberto Grieco

Marie Curie – Il Polonio – Il cancro al polmone

CAPITOLO undicesimo:pag.87 – La materia e gli atomi – I macrocristalli

CAPITOLO dodicesimo:pag.89 – La nuova visione – Oragnismo sistema aperto – Il punto quantico – le scienze e la vita

CAPITOLO tredicesimo:pag.94 – Il sapere – il corpo umano in numeri – come funziona la chimica

CAPITOLO quattordicesimo:pag.108 – Livelli integrati di funzione – la chimica umana – la cellula – emocromo

CAPITOLO quindicesimo:pag.118 – Gli interrogativi della biologia – le conclusioni della biologia

CAPITOLO sedicesimo:pag.121 – Reazioni e metabolismo cellulare – I raggi X

CAPITOLO diciassettesimo:pag.128 – Leggi di natura e leggi umane – Claude Bernard

CAPITOLO diciottesimo:pag.140 – Lo spettro elettromagnetico – L’ertz – Sviluppo dell’atto biologico

CAPITOLO diciannovesimo: pag.154 – Le forze dispersive – Il dipolo – Q.E.D.

CAPITOLO ventesimo:pag.160 –Il DNA- Otto Heinrich Warburg.-Ciclo di Krebs – L’onda radio – Fotomoltiplicatori –

tumori – Proteina KRAS –Progetto Kopernico

CAPITOLO ventunesimo:pqg.186 – Applicazioni pratiche della medicina quantica – Effetto Diapason – De Tomatis –

Cina e cromoterapia -

CAPITOLO ventiduesimo:pag.200 – I prioni “la mucca pazza” – Fotomoltiplicatori - Betaview

CAPITOLO ventitreesimo:pag.207 – La medicina quantica – Il pendolo ed il principio del dominio di coerenza

CAPITOLO ventiquattresimo:pag.211 – Esperienze dirette – fibromialgia - cellution

CAPITOLO venticinquesimo:pag.222 – L’incontro con la biorisonanza

CAPITOLO ventiseiesimo:pag.225 – Il trofeo delle Nazioni

CAPITOLO ventisettesimo:pag.227 – La prima raccolta dati

CAPITOLO ventottesimo:pag.229 – La casistica storica (ante 2004)

CAPITOLO ventinovesimo:pag.246 – Gli incontri - Limardo ed il geoambiente

CAPITOLO trentesimo:pag.252 – Le radiazioni cosmotelluriche

CAPITOLO trentunesimo:pag.256 – scientificità misurabilità conclusioni

Bibliografia pag. 260

Note pag. 264

Tiziano Gastaldi

Page 263: Il salto quantico in medicina Quantico.pdfIl salto quantico in medicina 5 particolare e per quel livello, ma che non può essere utilizzata universalmente. Oggi il ritrovare “lungimiranza”

Il salto quantico in medicina

263

Note:

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

………………………………………………………………………

……………………………………………………………………….