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Il senso dell’apprendere oggi alla luce delle riforme
Riflessioni personali
Michele Pellerey
1Pellerey Lecco-Milano Maggio 2010
Premessa
Alcuni testi tratti dai Regolamenti dei Licei e degli Istituti Tecnici e Professionali, che
dovrebbero costituire il riferimento fondamentale per la loro identità
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I percorsi liceali forniscono agli studenti gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento
razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e
adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel
mondo del lavoro
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L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo
economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio
di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e
formazione tecnica superiore4Pellerey Lecco-Milano Maggio 2010
L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione
generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore
produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento
nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione
tecnica superiore
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Quali apprendimenti?- Per i licei: a) atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico b) conoscenze, abilità e competenze- Per gli istituti tecnici e professionali: saperi e competenze
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Perché? Licei: proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro
IT e IP: un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore
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Riscoprire il senso dell’attività educativa scolastica. Una prospettiva antica e nuova.- Impostare l’attività formativa tenendo conto delle situazioni fondamentali della vita che sollecitano lo sviluppo di adeguate competenze personali (Robinsohn, 1976). - Analogo orientamento nelle proposte europee in ordine alla competenze chiave da sviluppare nei processi di apprendi-mento permanente.
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Tre scopi fondamentali: a) permettere ad ognuno di perseguire obiettivi di vita personali, mosso dai propri interessi personali, dalle proprie aspirazioni e dal desiderio di continuare a imparare durante tutta la vita; b) permettere ad ognuno di svolgere un ruolo di cittadino attivo nella società; c) permettere a ogni persona di ottenere un impiego decente nel mercato del lavoro.
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Anche OCSE come base delle rilevazioni del progetto PISA
Quali bisogni in termini di conoscenze e abilità dovranno possedere i giovani adulti
per essere capaci di giocare un ruolo costruttivo come cittadini nella società?
Come possono essere preparati a far fronte alla richieste e alle sfide della loro
vita futura? 10Pellerey Lecco-Milano Maggio 2010
Negli anni ottanta per la costituzione in Inghilterra della scuola comprensiva e obbligatoria fino a sedici anni, quale quadro di riferimento per le scelte riguardanti le discipline da introdurre e le metodologie da privilegiare?
John White: la promozione dell’autonomia del soggetto, della sua capacità di riflettere sull’esperienza e di prendere decisioni sagge. Tutto ciò deriva dallo sviluppo di certe virtù o disposizioni che consentono di condurre una vita buona e pienamente realizzata (Aristotele)
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Tutto ciò evoca un concetto di competenza inteso come possedere e saper valorizzare
risorse interne adeguate (conoscenze, abilità e disposizioni interne stabili) e le
risorse esterne disponibili (persone, strumenti, materiali, ecc.) per affrontare:
a) pratiche umane fondamentali b) attività di studio o di lavoro
c) situazioni esistenziali sfidanti
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Il ruolo dei saperi (o delle conoscenze)
a) come coltivazione dello spirito nelle sue dimensioni fondamentali: il vero, il bene, il
giusto, il bello (H.Gardner)
b) come fondamento della capacità di agire (autonomamente e
responsabilmente) sia in senso produttivo, sia in senso etico (Aristotele)
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D’altra parte, occorre constatare che la scuola nelle sua pratica quotidiana troppo spesso non riesce a costruire un ambiente di apprendimento nel quale la gran parte degli studenti possa e voglia sperimentare
personalmente questi beni e appropriarsene con impegno e costanza. Alcune pratiche didattiche favoriscono lo sviluppo di conoscenze inerti, ripetitive, irrilevanti per gli studenti e facilmente
dimenticate. Pellerey Lecco-Milano Maggio 2010 14
Se si vuole esplorare che cosa si sa fare con quello che si sa in maniera consapevole si rimane molto delusi:a) interpretare e valutare situazionib) produrre testi (scritti, orali, multimediali)c) risolvere problemi d) prendere decisioni prudenti e responsabili e) eccetera
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Perché?Perché ad acquisizioni in gran parte solo
verbali non sono state collegate adeguate esperienze ed attività che consentano di arricchire gli apprendimenti di stabilità,
significatività e fruibilità. Occorre dare occasioni di rinforzo,
integrazione e valorizzazione di quanto appreso inizialmente in contesti un po’ più
variati, un po’ più complessi e un po’ meno ripetitivi
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Ma a questo si oppone spesso:
a) la quantità di disciplineb) la struttura dell’orario scolasticoc) la quantità di contenuti da apprendered) la scarsa competenza didattica diffusae) la scarsa collaborazione tra docentif) la stessa strutturazione degli ambientig) sottovoce: i contratti di lavoro, le classi di concorso, gli organici disponibili, ecc.
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Che fare allora?Nonostante i vincoli esistenti valorizzare gli spazi di autonomia disponibili per (a es.)- impostare una progettazione didattica attraverso l’attivazione di dipartimenti- lavorare per progetti- favorire una didattica laboratoriale - favorire la individuazione di competenze essenziali (e relative conoscenze e abilità)- favorire valide esperienze di alternanza
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Alcuni suggerimenti metodologici Primo:
Lo sviluppo di una competenza ha bisogno di un ambiente nel quale lo studente è coinvolto nell’affrontare situazioni, nel
portare a termine compiti, nel realizzare prodotti, nel risolvere problemi, che
implicano l’attivazione e il coordinamento operativo di quanto sa, sa fare, sa essere o
sa collaborare con gli altri.Pellerey Lecco-Milano Maggio 2010 19
Secondo: Le conoscenze fondamentali devono
essere acquisite in maniera significativa, cioè comprese e padroneggiate in modo
adeguato; le abilità richieste siano disponibili a un livello confacente di
correttezza e di consapevolezza di quando e come utilizzarle; venga sostenuto il desiderio di valorizzare conoscenze e
abilità in attività pratiche.20Montesilvano 19 marzo 2010
Terzo: L’ambiente nel quale si svolgono le lezioni
dovrebbe assumere sempre più le caratteristiche di un laboratorio nel quale
si opera individualmente o in gruppo al fine di acquisire e controllare la qualità
delle conoscenze e delle abilità progressivamente affrontate, mentre se ne
verifica la spendibilità nell’affrontare esercizi e problemi via via più impegnativi
sotto la guida dei docenti.Pellerey Lecco-Milano Maggio 2010 21