il settore alberghiero in svizzera cifre e fatti

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Il settore alberghiero svizzero – cifre e fatti

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Page 1: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Il settore alberghiero svizzero – cifre

e fatti

Page 2: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Indice 1

2 A proposito di HotellerieSuisse

3 Prefazione

4 Il turismo nell’anno della pandemia Sviluppo internazionale Bed night in Svizzera Mercati di partenza Indicatori di performance

14 Significato per l’economia nazionale Valore aggiunto lordo Mercato del lavoro

20 Caratteristiche del ramo Regioni turistiche Cambiamento strutturale Durata dei soggiorni Comportamento dei clienti alla prenotazione Classificazione

Page 3: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Prefazione 2 3A proposito di HotellerieSuisse

I dati sull’andamento del ramo alberghiero nel 2020 confermano in modo incontrover-tibile l’entità dell’impatto della crisi sul settore. Ciononostante, abbiamo dimo-strato di essere pronti ad affrontare le sfide che ne sono conseguite. Siamo infatti riusciti a garantire una customer experien-ce sicura durante le vacanze grazie a piani di protezione chiari e a strategie di test intelligenti. Tuttavia, nemmeno le idee più creative sono riuscite a compensare le per-dite del comparto MICE e business, in par-ticolare nelle aree urbane. Resta quindi una priorità del ramo ottene-re ampie misure di sostegno da parte dello stato e rivitalizzare la catena di creazione del valore del settore turistico prima che venga raggiunta l’immunità di gregge. Per realizzare questo intento, HotellerieSuisse unisce le sue forze a quelle di altre associa-zioni turistiche.

HotellerieSuisse è il centro di compe-tenza del settore alberghiero svizzero e, in quanto associazione imprenditoriale, rappresenta gli interessi delle strutture innovative e sostenibili di tutto il paese. Dal 1882 l’associazione, assieme ai suoi circa 3 000 soci, di cui 2 000 aziende al-berghiere, si impegna a favore di un’eco-nomia ricettiva svizzera orientata alla qualità e al futuro.HotellerieSuisse persegue un obiettivo chiaro: offrire un valore aggiunto concre-to ai suoi soci, dando forma, linfa e coe-sione al ramo alberghiero. In questo suo intento l’associazione sostiene una ge-stione aziendale innovativa presso le im-prese socie, assicura nel lungo periodo la disponibilità di personale qualificato e si impegna, a livello politico, per realizzare condizioni quadro favorevoli al settore e ai datori di lavoro.

A proposito di HotellerieSuisse Prefazione

Claude MeierDirettore

Nicole BrändleResponsabile Lavoro, Formazione, Politica

Page 4: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

−1,1 miliardi di arrivi su scala mondiale (−74 %)

−15,8 milioni di bed night in Svizzera (−40 %)

−7,9 milioni di bed night nelle grandi città svizzere (−65 %)

5

Il turismo nell’anno della pandemia

Il turismo è un settore di esportazione chiave per lo sviluppo economico di molti paesi. Fino all’inizio della crisi da corona-virus, era tra i comparti dell’economia che crescevano più velocemente. Il 2020, anno della pandemia, verrà ricordato come uno dei più difficili nella storia del turismo internazionale.

Page 5: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

1 600

1 000

400

1 400

800

2003: SARS −4 mio di arrivi, −0,4 %

2009: Crisi economica mondiale −37 mio di arrivi, −4 %

2020: Covid-19 −1,1 mrd di arrivi, −74 %

674 674 694 691756

809855

912929

892952 997

1 0441 097

1 143 1 1971 243

1 333 1 4081 450

379

200

1 200

600

0

Bed night 2020 *: calo rispetto al 2019 nei Paesi europei di riferimentoFonte: Eurostat

−80

0

−30

−60

−10

−40

−70

−20

−50

* Bed night in alberghi e stabilimenti di cura

Germ

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Austria

Italia

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gallo

Svez

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Paes

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i

Belgio

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Romania

Ungheria

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UE-27

−44

−64 −62

−42 −43

−47

−57

−43

−53

−73

−49

−58

−52

−57

6 7Il turismo nell’anno della pandemiaIl turismo nell’anno della pandemia

Il turismo nell’anno della pandemia – Lo sviluppo a livello mondiale

L’anno della pandemia in Europa – Crollo storico delle bed night

– Fino all’inizio della pandemia di coronavirus il turismo era uno dei settori economici principali e tra quelli che crescevano più velocemente in tutto il mondo. Circa il 10 per cento degli occupati a livello mondiale lavorava infatti nel settore.

– Nei dieci anni antecedenti la pandemia il turismo mondiale aveva registrato una crescita annua media del 5 per cento. Questo trend si è però interrotto nel 2020 a causa del coronavirus.

– La pandemia ha causato limitazioni ai viaggi e un cambiamento del compor-tamento degli ospiti tali da determinare una perdita di 1,1 miliardi di arrivi (−74 per cento) rispetto all’anno precedente. In Asia, il numero di quelli internazionali è calato addirittura dell’84 per cento. L’Europa ha registrato invece una contrazione del 70 per cento.

– Il crollo del turismo globale del 2020 ha superato largamente le previsioni iniziali. Stando a stime aggiornate dell’Organizzazione mondiale del turismo, il settore tornerà ai livelli ante-crisi non prima del 2022.

– L’Unione europea (Regno Unito escluso) ha registrato una contrazione delle bed night del 57 per cento rispetto all’anno precedente (−1,1 miliardi).

– Tra i Paesi che hanno subìto le perdite maggiori figurano la Spagna e il Portogallo con rispettivamente il −73 e il −64 per cento. L’entità della contra-zione è dovuta, tra le varie cause, alla quota elevata di ospiti stranieri (2019: risp. 65 e 70 per cento), all’aggravarsi della situazione epidemiologica da agosto in poi, alle chiusure coatte delle aziende e alle restrizioni ai viaggi.

– La Germania e l’Austria hanno registrato un calo del 40 per cento circa, attestandosi al di sotto della media europea. Che la contrazione delle bed night non sia stata più consistente è dovuto al fatto che la Germania può contare su una percentuale storicamente elevata di ospiti nazionali (2019: 76 per cento). In Austria, la quota di quelli stranieri è molto alta (2019: 73 per cento) ma solo il 10 per cento circa di tali ospiti è extra-UE/AELS.

Arrivi di turisti internazionali (in milioni)Fonte: Organizzazione mondiale del turismo

2001

2000

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

Page 6: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

8 9Il turismo nell’anno della pandemiaIl turismo nell’anno della pandemia

L’anno della pandemia in Svizzera – Crollo storico delle bed night

I principali mercati di partenza per la Svizzera – Che effetti ha avuto la pandemia?

– Dopo un brillante inizio d’anno, da marzo 2020 il turismo in Svizzera è crollato sotto il peso del coronavirus. A seguito delle restrizioni internazionali ai viaggi, delle limitazioni nazionali alle attività economiche e dell’interruzione della catena di creazione del valore del settore turistico, il ramo alberghiero svizzero ha generato solo 23,7 milioni di bed night nel 2020. Il dato segna un calo del 40 per cento rispetto all’anno precedente (−15,8 milioni) e un minimo storico dagli anni Cinquanta.

– La contrazione delle bed night è dovuta principalmente all’assenza degli ospiti stranieri e al crollo del turismo business. Nel 2020 la domanda estera è diminuita del 66 per cento (−14,3 milioni di bed night) rispetto all’anno precedente.

– Quella generata dagli ospiti svizzeri ha invece evidenziato una flessione molto più contenuta, pari al −9 per cento (−1,5 milioni di bed night). Ciò è dovuto al fatto che la domanda nazionale record registrata tra luglio e ottobre è riuscita a compensare parzialmente le perdite.

– Il ramo alberghiero svizzero è legato a doppio filo ai turisti internazionali. Nel 2019 il 55 per cento delle bed night (21,6 milioni) è stato infatti generato dagli ospiti stranieri. Il 24 per cento è riconducibile ai clienti extra-UE. Gli Stati Uniti, la Cina, gli Stati del Golfo e l’India figurano tra i dieci mercati di partenza più importanti.

– Le limitazioni internazionali ai viaggi dovute alla pandemia hanno cambiato profondamente la composizione del mercato. Nel 2020, infatti, la quota degli ospiti nazionali è arrivata al 69 per cento. Il 90 per cento circa di tutte le bed night è stato generato da clienti provenienti da Svizzera, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi.

– Solo il 6 per cento dei pernotti del 2020 è imputabile agli ospiti extra-europei. Riducendo il periodo di osservazione a marzo-dicembre, il dato scende addirittura al 2 per cento.

Le bed night in Svizzera per paese di provenienza degli ospitiFonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Svizzera

Germania

Stati Uniti

Regno Unito

Cina (Hong Kong esclusa)

Francia

Italia

Stati del Golfo*

India

Paesi Bassi

Belgio

altri

* Bahrain, Qatar, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti

2019 2020

18 %

9 %

2 % ciascuno

2 % ciascuno

3 %

9 %

4 %

4 %

6 %

10 %

45 % 69 %

Andamento delle bed night in Svizzera dal 2000 al 2020 (in milioni)Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

45

40

35

30

25

20

15

2001

2000

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

SARS, 11 settembre e rallentamento internazionale della congiuntura

Crisi economica mondiale

Shock del franco forte

2020: Pandemia da Covid-19

−15,8 mio bed night −40 %

3 %

Page 7: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

10 11Il turismo nell’anno della pandemiaIl turismo nell’anno della pandemia

−5,5 mio

−0,7 mio

−1,3 mio

−0,8 mio

−2,1 mio

−1,1 mio

−0,4 mio

−1,7 mio

−0,3 mio

−0,5 mio

−1,5 mio

Bed night – Crollo totale dei mercati lontani

Le bed night 2020 rispetto al 2019: calo nei dieci principali mercati di provenienza degli ospiti (in percentuale)Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Le bed night 2020 rispetto al 2019: cali per regione turistica (in percentuale)Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Andamento a livello regionale – Zone urbane tra le più colpite

– Prima della pandemia, gli alberghi di città avevano segnato una crescita enorme delle bed night (+42 per cento) grazie al boom del turismo business e all’aumento della domanda estera tra il 2000 e il 2019. Nello stesso periodo le regioni montane, i cui affari dipendono molto dalle condizioni meteorologi-che, dalla neve, dalle oscillazioni del cambio e dalla concorrenza internazio-nale, avevano invece evidenziato un calo del 5 per cento.

– Facendo un confronto con la crisi economica mondiale e lo shock del franco forte, che colpirono soprattutto le regioni montane, la pandemia ha messo in ginocchio soprattutto gli alberghi di città. Il coronavirus ha inflitto le perdite più consistenti alle regioni turistiche intorno alle grandi città, tra cui Ginevra (−67 per cento), Zurigo (−65 per cento) e Basilea (−59 per cento). Nel 2019 queste regioni erano anche quelle con il tasso più elevato di ospiti stranieri (GE: 81 per cento, ZH: 67 per cento, BS: 63 per cento).

– Le perdite minori sono state registrate nei Grigioni (−9 per cento) e in Ticino (−16 per cento), due regioni che dipendono meno dal turismo business e internazionale.

– Nei dieci anni antecedenti la pandemia di Covid-19 la domanda degli ospiti dei mercati lontani aveva registrato una crescita enorme, soprattutto nel caso della Cina (+412 per cento nel 2019 rispetto al 2009), dell’India (+144 per cento) e degli Stati Uniti (+79 per cento). La domanda dell’area Euro, invece, era diminuita del 28 per cento, per poi risollevarsi nel 2018 e 2019 con una lieve crescita annua del 3 per cento.

– Con la pandemia, questo trend decennale si è bloccato temporaneamente. A seguito delle restrizioni sui viaggi, in particolare quelli intercontinentali, la domanda dei mercati lontani è completamente crollata. Le bed night degli ospiti statunitensi sono diminuite dell’84 per cento. I mercati asiatici hanno evidenziato un calo di oltre il 90 per cento. Le bed night degli ospiti UE hanno invece segnato una flessione del 46 per cento.

– La domanda interna ha registrato il calo più contenuto (−9 per cento), essendo riuscita a risollevarsi nel periodo luglio-ottobre con un’impennata a luglio (+35 per cento).

−67

0

−10

−20

−30

−40

−50

−60

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−59

−49 −48−45

−42−37 −36

−27−24 −22

−16

−9

India

Cina (H

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)

Stati

del Golfo

Stati

Uniti

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Italia

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Paes

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altri

−100

−80

−90

−93 −91−87

−84

−68

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−43−40

−38

−9

−70

0

−30

−60

−10

−40

−70

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−50

Ginevra

Vaud

Oberland bernese

Ticino

Regione Zurigo

Lucerna/Lago dei Quattro Cantoni

Giura e Regione dei tre laghi

Grigioni

Regione Berna

Regione Friburgo

Svizzera orientale

Regione Basilea

Regione Argovia

Vallese

Svizzera: −40

Page 8: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

12 13Il turismo nell’anno della pandemia Il turismo nell’anno della pandemia

L’occupazione camere durante la pandemia – Valori ai minimi nelle grandi città

Indicatori di performance del ramo alberghiero – Crollo del RevPAR in tutte le regioni

– In passato, il ramo alberghiero urbano aveva registrato un’occupazione camere lorda notevolmente più alta rispetto alle aziende alpine e rurali, godendo di una domanda più consistente e di una minore esposizione alla stagionalità.

– A seguito della pandemia, però, le bed night nelle città hanno subìto il crollo più pesante. Gli alberghi urbani hanno infatti segnalato la contrazione più forte dell’occupazione camere, passando dal 67 per cento nel 2019 al 23 per cento nel 2020. Le aziende delle zone alpine hanno invece evidenziato un calo minore, scendendo dal 42 al 31 per cento.

– Grazie alla domanda interna da record registrata dal luglio all’ottobre 2020, le regioni montane hanno raggiunto un’occupazione camere relativamente alta, pari al 51 per cento (2019: 57 per cento), riuscendo così ad attutire parte delle perdite del 2020. Gli ospiti svizzeri non sono però bastati a compensare l’assenza dei turisti internazionali in queste regioni.

– Nel 2019 gli indicatori di performance del ramo alberghiero erano perlopiù di segno positivo. Tranne Ginevra, tutte le regioni turistiche registravano un RevPAR (fatturato per camera disponibile) in crescita. In tutta la Svizzera il valore era aumentato del 5 per cento, con un incremento più forte delle destinazioni per le vacanze rispetto alle zone urbane.

– Nel 2020, invece, il RevPAR medio è crollato del 42 per cento. I cali più dolorosi sono stati registrati nelle regioni urbane di Ginevra, Basilea e Zurigo. Le prime due hanno subìto anche le perdite maggiori in termini di prezzi per camera (ADR).

– Nemmeno le regioni per le vacanze sono riuscite a sventare perdite di fatturato con percentuali a due cifre. Ciononostante, il prezzo medio per camera è salito in diverse regioni nel 2020. Ciò è riconducibile principalmente al calo delle prenotazioni di camere doppie occupate da una sola persona nel comparto business, all’assenza di prenotazioni a prezzi speciali per le comitive di turisti internazionali e all’impennata della domanda interna del periodo luglio-ottobre.

Ricavi medi per bed night, ricavi medi per room night (ADR) e RevPAR per regione turistica, 2020Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA); HotellerieSuisse.

Ricavi medi per bed night

Variazione* Ricavi medi per room night (ADR)

Variazione* RevPAR teorico

Variazione*

Ginevra 152,3 −9 % 201,8 −12 % 42,7 −71 %

Regione Basilea 112,8 −17 % 154,2 −17 % 37,5 −66 %

Regione Zurigo 125,5 1 % 175,5 −3 % 39,5 −66 %

Vaud 106,2 −10 % 168,9 −5 % 42,3 −54 %

Regione Berna 103,2 −1 % 150,0 −3 % 38,4 −53 %

Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni

105,9 1 % 177,9 2 % 46,5 −45 %

Regione Friburgo 85,7 −2 % 136,9 1 % 33,5 −39 %

Regione Argovia 102,9 11 % 140,5 8 % 35,4 −37 %

Giura e Regione dei tre laghi

97,1 −4 % 142,6 2 % 38,9 −32 %

Oberland bernese 119,8 8 % 209,2 7 % 68,1 −32 %

Vallese 111,7 3 % 199,6 5 % 64,0 −22 %

Svizzera orientale 103,8 1 % 161,3 4 % 45,5 −21 %

Ticino 109,4 2 % 195,5 9 % 64,7 −16 %

Grigioni 121,6 1 % 216,5 6 % 70,8 −11 %

* Variazione rispetto all’anno precedente

Occupazione camere lorda per zona turistica 2019-2020 (in percentuale)Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

80

2019

2020

70

60

50

4042

31

67

23

53

29

35

24

49

2830

20

0Zone montane Grandi città Piccole città Zone rurali Totale

10

Page 9: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Nel 2019 ben il dell’occupazione totale ha riguardato il settore ricettivo.

5 %

Alla �ne del 2020 erano andati perduti

40 400 posti di lavoro a causa della pandemia.

Il settore ricettivo

genera circa ¼ del valore aggiunto creato dal turismo.

15

Significato per l’eco-nomia nazionale

Il turismo è un ramo trasversale. Il settore e soprattutto il ramo alberghiero rivestono perciò un ruolo rilevante nell’economia svizzera. Il comparto è un datore di lavoro importante che, impiegando molti colla-boratori, assume particolare peso special-mente nelle regioni periferiche. Contrasta-re gli effetti economici della pandemia e la rivitalizzazione del ramo saranno le priori-tà del 2021.

Page 10: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Significato per l’economia nazionale Significato per l’economia nazionale16 17

L’importanza sistemica del ramo alberghiero – Il significato per l’economia nazionale

Il settore alberghiero e della ristorazione in Svizzera – Un datore di lavoro importante

– Nel 2019 il turismo aveva creato un valore aggiunto lordo pari a 19,5 miliardi di franchi, ovvero il 3 per cento circa di quello generato da tutta la Svizzera. Al solo comparto ricettivo e a quello paralberghiero (senza ristorazione) erano attribuibili 4,5 miliardi di franchi (23 per cento), vale a dire la seconda quota più consistente del valore aggiunto creato dal turismo.

– Tuttavia, la pandemia di coronavirus ha arrecato danni economici enormi al ramo alberghiero svizzero. Il crollo del turismo ha causato gravi problemi di liquidità al comparto (persino alle imprese competitive), che per motivi fisiologici genera margini esigui.

– Più della metà delle aziende ha dovuto infatti ricorrere ai crediti Covid-19 per far fronte all’illiquidità. Nel complesso, il ramo alberghiero ha percepito 2 623 crediti Covid-19 e 64 crediti Covid-19 Plus per un volume approssimativo di 5 miliardi di franchi.

– Nel 2019, il 5,2 per cento dei 5,1 milioni di occupati in Svizzera faceva capo al settore alberghiero e della ristorazione. Il comparto ricettivo ne contava da solo 76 400 circa. Sebbene nel 2020 la percentuale sia scesa al 4,6 per cento a causa della pandemia, il ramo resta un datore di lavoro importante per vari gruppi socioeconomici.

– Nel confronto con l’economia complessiva, il settore alberghiero e della ristorazione occupa donne, lavoratori stranieri e giovani in misura superiore alla media.

– Nel 2020 la quota di occupati nazionali e giovani è calata rispettivamente del 2 e 4 per cento rispetto all’anno precedente. Il dato è riconducibile al taglio netto dei posti di lavoro degli svizzeri in part-time (−13 per cento), la cui percentuale sull’occupazione a tempo parziale supera quella dei lavoratori stranieri. Tra gli svizzeri di età compresa tra i 15 e i 39 anni la flessione è stata molto più accentuata che tra i lavoratori di età più avanzata.

20 % 23 %

14 %

25 %

8 %

1 %

4 %

2 %

2 %

Ripartizione valore aggiunto lordo nel settore turistico, 2019Fonte: Ufficio federale di statistica (Conti nazionali)

Ricettività

Ristorazione in ristoranti e alberghi

Trasporti

Uffici viaggi e tour operator

Cultura

Sport e intrattenimento

Servizi vari

Prodotti affini al turismo

Prodotti non specifici del turismo

Economia complessiva

Genere (Occupazione)

Nazionalità (Attività lucrativa)

Età (Attività lucrativa)

Settore alberghiero e della ristorazione

54% 46% 56% 44%

45% 55 %

Donne

Uomini

Stranieri

Svizzeri

15-39 anni

40 anni o più

Percentuale del settore alberghiero e della ristorazione sull’occupazione e sulle attività lucrative, 2020Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica dell’impiego STATIMP, Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera RIFOS)

54 %

73 %

46 %

27 %

54 % 46 %

Page 11: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Significato per l’economia nazionale Significato per l’economia nazionale18 19

Quota dei lavoratori interessati nel comparto ricettivo

Quota dei lavoratori interessati nell’economia complessiva

Quota dei lavoratori interessati nel settore alberghiero e della ristorazione

80

70

60

50

40

30

20

10

0Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

I licenziamenti nell’anno della pandemia – Il settore alberghiero e della ristorazione è il più colpito

L’indennità per lavoro ridotto nel settore – Indispensabile in tempi di crisi

– Il settore alberghiero e della ristorazione è legato alla congiuntura. La sua occupazione dipende quindi fortemente dalla domanda. A causa della pandemia e del conseguente crollo del turismo, nel 2020 il calo dell’occupa-zione è stato più incisivo che negli altri rami.

– Per via delle perdite di fatturato e dell’illiquidità, il settore ha dovuto rinun-ciare mediamente a 27 700 posti di lavoro (10,4 per cento) nel 2020 rispetto all’anno precedente. Nel comparto della ricettività il numero di posti si è ridotto di 6 600 unità (8,6 per cento). Confrontando l’occupazione alla fine del 2020 con quella dell’anno precedente, il calo appare ancora più drastico: −40 400 posti (−15,1 per cento) nel settore alberghiero e della ristorazione e −7 600 posti (−10 per cento) nel comparto alberghiero.

– Nel 2020 la disoccupazione nel settore alberghiero e della ristorazione è passata dal 4,8 al 7,9 per cento. Nel comparto ricettivo, la quota è arrivata addirittura al 9,2 per cento. Nei tre anni precedenti la pandemia, il trend indicava un calo.

– La pandemia ha colpito duramente il settore alberghiero e della ristorazione – lo dimostrano anche i dati sull’indennità per lavoro ridotto (ILR). Nel periodo marzo-maggio 2020 il Covid-19 ha costretto mediamente il 65 per cento di tutti i lavoratori del settore e il 62 per cento di quelli del comparto ricettivo a richiedere il lavoro ridotto. Rapportato a quelli di tutta l’economia (22 per cento), il dato è tre volte superiore.

– Mentre la situazione economica complessiva del mercato del lavoro è migliorata da luglio in poi, quella del settore alberghiero e della ristorazione si è aggravata di nuovo a novembre a causa dell’irrigidimento delle misure di protezione nazionali e cantonali. A novembre e dicembre, il 35 per cento degli occupati dell’intero settore e il 32 per cento del comparto ricettivo erano infatti in regime di lavoro ridotto.

– Il ramo ha tuttora bisogno dell’ILR per sventare un’ulteriore ondata di licenziamenti.

Andamento dell’occupazione nell’anno della pandemia, media 2020 rispetto al 2019 (in percentuale) Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica dell’impiego STATIMP)

Indennità per lavoro ridotto conteggiata nel settore alberghiero e della ristorazione, nel comparto ricettivo e nell’economia complessiva nel 2020Fonte: Segreteria di Stato dell’economia, HotellerieSuisse

Economia complessiva

Terziario (Servizi)

Ricettività

Settore alberghiero e della ristorazione

Edilizia

Commercio al dettaglio

2,0

0,0

−2,0

−0,1 −0,0

−10,4

−8,6

−0,2

0,4

−4,0

−6,0

−8,0

−10,0

−12,0

Page 12: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

La maggior parte dei posti letto, ovvero

47 086, si trova nella regione Grigioni.

Le prenotazioni dirette detengono la quota di mercato più consistente, ovvero il

62 %

di tutte le bed night ha luogo nelle imprese classi�cate.

¾21

Caratteristiche del ramo

Il ramo alberghiero svizzero è di casa in ogni angolo del paese e rappresenta un settore economico importante. Da sem-pre, fattori come il tasso di cambio, le tra-sformazioni strutturali, le condizioni me-teorologiche e la crescente pressione sui prezzi hanno ricadute dirette sulla doman-da e sull’offerta. Il crollo del turismo, il mutare del comportamento degli ospiti, l’ulteriore avanzata della digitalizzazione e la costante incertezza nella pianificazio-ne cambieranno profondamente il ramo.

Page 13: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Caratteristiche del ramo Caratteristiche del ramo22 23

Le regioni turistiche – Il ramo alberghiero è di casa in tutto il paese

– Quello alberghiero è un ramo economico importante per tutta la Svizzera – sia nelle città sia nelle regioni di villeggiatura storiche. La maggior parte dei posti letto si trova nella regione turistica dei Grigioni. Seguono poi quella di Zurigo e il Vallese.

– Le dimensioni delle aziende possono variare di molto da destinazione a destinazione. Nel 2020 le imprese medie delle regioni montane contavano 57 posti letto mentre quelle delle grandi città ne avevano più di 133. La regione di Zurigo, ad esempio, rappresenta il 13 per cento dei posti letto totali pur avendo solo l’8 per cento di tutti gli alberghi in Svizzera.

– Nelle piccole città, invece, la media è di 65 posti letto. Il valore è di gran lunga più contenuto nel caso delle aziende delle regioni rurali, che in media ne contano 32.

Cambiamento strutturale – La diffusione dei grandi alberghi

– Nel settore alberghiero svizzero si sta compiendo da decenni un cambiamento strutturale che evidenzia una chiara tendenza al consolidamento dei grandi alberghi. Mentre il numero di aziende si è ridotto del 21 per cento in tutto il paese dal 2000 al 2020, l’offerta di posti letto è incrementata del 6 per cento. In media, quindi, le imprese sono cresciute del 34 per cento e arrivate a quota 60 camere.

– Il trend è riconducibile in particolare al forte incremento delle capacità in termini di posti letto degli alberghi delle grandi città. Se il numero degli hotel urbani è aumentato dell’11 per cento dal 2000, l’incremento dei posti letto è stato cinque volte superiore (+57 per cento). Questo sviluppo è stato accom-pagnato da un aumento della domanda fino all’inizio della pandemia (+63 per cento nel 2019 rispetto al 2000). Nelle regioni montane, invece, la domanda nello stesso periodo è diminuita (−5 per cento) e si è ridotto notevolmente il numero di aziende (−22 per cento).

– Gli effetti della pandemia sul cambiamento strutturale del ramo si manifeste-ranno solo dal 2021 in poi.

Bed night grandi città* Media Dimensioni aziende

città Aziende città Posti letto città

Bed night regioni montane** Media Dimensioni aziende

regioni montane Aziende regioni montane Posti letto regioni montane

* Città: Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Berna, agglomerati inclusi

** Regioni montane: comuni a più di 1000 m.s.l.m. o frequentati da turisti per la prossimità delle montagne

2000

2000

2010

2010

2020

2020

150

140

130

120

110

100

90

80

70 0

5

10

15

20150

140

130

120

110

100

90

80

70 0

5

10

15

20

miomioIndice Indice

Andamento del numero di aziende e posti letto e delle dimen-sioni aziendali, indicizzato (2000 = 100) (in milioni)Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Offerta delle regioni turistiche nel 2020Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Aziende Percentuale del totale aziende

Posti letto Percentuale dei posti letto totali

Grigioni 696 15 % 47 086 17 %

Regione Zurigo 371 8 % 34 934 13 %

Vallese 620 13 % 32 505 12 %

Oberland bernese 455 10 % 26 890 10 %

Lucerna / Lago dei Quattro Cantoni

448 10 % 26 439 9 %

Vaud 285 6 % 20 176 7 %

Svizzera orientale 467 10 % 18 568 7 %

Ticino 382 8 % 18 003 6 %

Ginevra 127 3 % 16 597 6 %

Regione Basilea 127 3 % 11 672 4 %

Regione Berna 163 4 % 8 099 3 %

Giura e Regione dei tre laghi

234 5 % 7 313 3 %

Regione Argovia 165 4 % 6 616 2 %

Regione Friburgo 106 2 % 4 349 2 %

Page 14: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

Caratteristiche del ramo Caratteristiche del ramo24 25

Il soggiorno negli alberghi svizzeri – Quanto restano gli ospiti?

– Negli anni precedenti la pandemia si stava delineando una riduzione tendenziale della durata dei soggiorni. Dal 2000 in poi, il numero medio delle bed night per ospite era in calo, soprattutto nelle regioni turistiche. Nel 2019, però, queste stesse regioni continuavano a registrare soggiorni più lunghi rispetto ad altri territori (2,3 rispetto a 1,9 notti).

– Nel 2020 si è invertito anche questo trend. Tutte le regioni hanno infatti segnato soggiorni mediamente più lunghi del 10 per cento. Hanno fatto eccezione le grandi città, che non hanno registrato alcuna variazione.

– La maggiore durata del soggiorno è dovuta sia all’assenza del turismo business (che si caratterizza per permanenze più brevi), sia al fatto che i villeggianti svizzeri hanno prolungato la loro permanenza. Con l’allentamento delle restrizioni ai viaggi in Europa, si sono aggiunti anche degli ospiti di alcuni stati UE che hanno trascorso dei periodi prolungati nel nostro paese.

– È da presumersi che la durata prolungata dei soggiorni sia un trend temporaneo.

Il comportamento dei clienti alla prenotazione

– La quota delle prenotazioni eseguite direttamente presso gli hotel è diminuita del 20 per cento circa dal 2000 in poi. Nel 2020, quelle dirette (PD) si sono stabilizzate intorno al 62 per cento, dato che rappresenta la quota di mercato più consistente.

– Questo assestamento può essere considerato un effetto della pandemia. Da un lato, infatti, sono diminuiti i viaggi d’affari e le prenotazioni sono state perlopiù per vacanze, dall’altro gli ospiti nazionali hanno generato più pernotti. Questi ultimi tendono a privilegiare le PD quando prenotano in Svizzera e potrebbero aver avuto bisogno di rivolgersi direttamente agli alberghi per ottenere informazioni aggiornate sulle regole in vigore.

– Dal 2002 le piattaforme di prenotazione online (OTA) hanno decuplicato la loro quota di mercato arrivando quasi al 27 per cento. Durante la pandemia, sono anche riuscite a consolidare il risultato. Si presume quindi che il Covid-19 abbia frenato la crescita delle OTA, ma che la loro avanzata continuerà nel medio e lungo periodo. Visto lo strapotere delle tre piatta-forme principali e le condizioni di contratto svantaggiose per gli hotel, HotellerieSuisse continua a battersi per le PD e a sensibilizzare la popolazione con la campagna «Booking tip».

Andamento dei canali di prenotazioneFonte: Walliser Tourismus-Observatorium

3 3,5 42,521,510,5

+9 %

+11 %

+19 %

+13 %

+8 %

+14 %

+12 %

+18 %

+18 %

0

Belgio

Regno Unito

Germania

Stati Uniti

Paesi Bassi

Austria

Italia

Svizzera

Francia

Durata del soggiorno degli ospiti dei principali paesi di provenienza 2020 (in notti)Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Prenotazioni dirette (e-mail, telefono, fax, sito web) Piattaforme di prenotazione

70 %

80 %

50 %

60 %

40 %

30 %

20 %

10 %

0 %2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 20202019

Page 15: Il settore alberghiero in Svizzera cifre e fatti

ClassificazioneNumero aziende

Numero camere

Numero posti letto

Bed night

Bed night rispetto all’anno

precedente

Swiss Lodge 269 7 740 18 047 1 568 103 −30 %

24 1 987 4 550 282 055 −61 %

110 3 911 7 616 747 139 −43 %

855 33 676 64 168 6 373 026 −37 %

480 35 567 64 929 6 473 243 −43 %

102 10 457 18 779 1 719 758 −47 %

Totale classificati da Hotellerie-Suisse

1 840 93 338 178 089 17 163 324 −41 %

Totale Svizzera 4 646 142 807 279 248 23 730 738 −40 %

ClassificazioneOccupazione

camereVariazione*

Occupazione posti letto

Variazione*

Swiss Lodge 31 % −37 % 24 % −34 %

23 % −67 % 17 % −66 %

34 % −41 % 27 % −41 %

32 % −41 % 27 % −40 %

30 % −49 % 27 % −46 %

28 % −48 % 25 % −46 %

Totale classificati da Hotellerie-Suisse

31 % −45 % 26 % −43 %

Totale Svizzera 28 % −43 % 23 % −41 %

* Variazione rispetto all’anno precedente

ClassificazioneRicavi medi per

room night (ADR)Variazione* RevPAR teorico Variazione*

Swiss Lodge 85,3 −4 % 47,3 −38 %

69,1 0 % 26,9 −67 %

74,5 1 % 39,0 −40 %

94,3 −3 % 48,9 −41 %

131,6 2 % 65,6 −44 %

324,0 1 % 146,0 −45 %

Totale classificati da Hotellerie-Suisse

129,3 −2 % 65,1 −44 %

Totale Svizzera 115,1 −2 % 52,4 −42 %

* Variazione rispetto all’anno precedente

Numero aziende, camere, posti letto e bed night in base alla classificazione, 2020Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Occupazione per posti letto e camere in base alla classificazione, 2020Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA)

Ricavi medi per room night (ADR) e RevPAR teorico in base alla classificazione, 2020Fonte: Ufficio federale di statistica (Statistica della ricettività turistica HESTA), HotellerieSuisse

Caratteristiche del ramo Caratteristiche del ramo26 27

Classificazione – La qualità del ramo alberghiero svizzero

– Le aziende inquadrate in base al sistema svizzero di classificazione rappre-sentano circa il 40 per cento di tutte le imprese ricettive del paese. Con due terzi delle camere e dei posti letto disponibili, queste imprese generano tre quarti di tutte le bed night.

– La categoria di alberghi a 3 stelle conta il numero più elevato di imprese. La maggior parte dei posti letto è invece in mano agli alberghi a 4 stelle. Il 55 per cento circa delle bed night è generato dalle aziende a 3 e 4 stelle.

– I seguenti indicatori si basano sulla Statistica della ricettività turistica (HESTA) dell’Ufficio federale di statistica (UST). Tra il dato dell’UST (1 840) e il numero di aziende inquadrate in base alla classificazione alberghiera svizzera ufficiale di HotellerieSuisse (2000) c’è uno scostamento di circa 160 unità, dovuto a definizioni divergenti.

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