il sistema pubblico della prevenzione

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1 IL SISTEMA PUBBLICO DELLA IL SISTEMA PUBBLICO DELLA PREVENZIONE PREVENZIONE VIGILANZA E CONTROLLO VIGILANZA E CONTROLLO IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONI SANZIONI LE OMOLOGAZIONI LE OMOLOGAZIONI LE VERIFICHE PERIODICHE LE VERIFICHE PERIODICHE Dott. Salvatore Virgadauro Dott. Salvatore Virgadauro Tecnico della Prevenzione Coordinatore in Ambienti di Vita e di Lavoro Tecnico della Prevenzione Coordinatore in Ambienti di Vita e di Lavoro Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Azienda Unità Sanitaria Locale N° 2 di Caltanissetta Azienda Unità Sanitaria Locale N° 2 di Caltanissetta

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Page 1: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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IL SISTEMA PUBBLICO DELLA IL SISTEMA PUBBLICO DELLA PREVENZIONEPREVENZIONE

VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE

SANZIONISANZIONI

LE OMOLOGAZIONILE OMOLOGAZIONI

LE VERIFICHE PERIODICHELE VERIFICHE PERIODICHEDott. Salvatore VirgadauroDott. Salvatore Virgadauro

Tecnico della Prevenzione Coordinatore in Ambienti di Vita e di Tecnico della Prevenzione Coordinatore in Ambienti di Vita e di LavoroLavoro

Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di LavoroServizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di LavoroAzienda Unità Sanitaria Locale N° 2 di CaltanissettaAzienda Unità Sanitaria Locale N° 2 di Caltanissetta

Page 2: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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La sicurezza sul lavoro è oggi, più di La sicurezza sul lavoro è oggi, più di ieri, tema vivo e scottante perché le ieri, tema vivo e scottante perché le nuove tecniche di produzione e di nuove tecniche di produzione e di ingegneria industriale e delle ingegneria industriale e delle costruzioni incidono sempre più costruzioni incidono sempre più sulle modalità di esecuzione di ogni sulle modalità di esecuzione di ogni attività lavorativa moltiplicando attività lavorativa moltiplicando quindi il rischio ed il pregiudizio per quindi il rischio ed il pregiudizio per l’integrità sia morale ma soprattutto l’integrità sia morale ma soprattutto fisica del lavoratore.fisica del lavoratore.

Page 3: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Ciò comporta un maggiore e Ciò comporta un maggiore e particolare impegno dei datori di particolare impegno dei datori di lavoro, ai quali è posto l’obbligo del lavoro, ai quali è posto l’obbligo del rispetto dell’articolo 41 della rispetto dell’articolo 41 della Costituzione Italiana e dell’articolo Costituzione Italiana e dell’articolo 2087 del Codice Civile, i quali 2087 del Codice Civile, i quali dispongono di garantire l’integrità dispongono di garantire l’integrità fisica dei lavoratori, tenendo conto fisica dei lavoratori, tenendo conto della migliore tecnologia applicabile della migliore tecnologia applicabile e di tutto ciò che può essere fatto e di tutto ciò che può essere fatto per evitare potenziali infortuni.per evitare potenziali infortuni.

Page 4: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Lo Stato in considerazione della Lo Stato in considerazione della rilevanza sociale delle conseguenze rilevanza sociale delle conseguenze degli infortuni e delle malattie degli infortuni e delle malattie professionali, sin dall’inizio dell’era professionali, sin dall’inizio dell’era industriale è intervenuto per industriale è intervenuto per cercare di limitare il fenomeno cercare di limitare il fenomeno infortunistico nei luoghi di vita e di infortunistico nei luoghi di vita e di lavoro attraverso l’intervento delle lavoro attraverso l’intervento delle strutture pubbliche.strutture pubbliche.

Page 5: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Lo Stato è intervenuto:Lo Stato è intervenuto:•in via normativain via normativa, emanando leggi e , emanando leggi e decreti;decreti;•in via preventivain via preventiva, prevedendo per , prevedendo per macchine ed impianti pericolosi la macchine ed impianti pericolosi la necessità di effettuare collaudo;necessità di effettuare collaudo;•con la vigilanzacon la vigilanza, attraverso , attraverso ispezioni e controlli sui luoghi di ispezioni e controlli sui luoghi di lavoro;lavoro;•in via repressivain via repressiva prevedendo prevedendo sanzioni penali;sanzioni penali;•con la tutela sanitariacon la tutela sanitaria dei dei lavoratori che sono stati oggetto di lavoratori che sono stati oggetto di infortuni o hanno contratto una infortuni o hanno contratto una malattia professionale.malattia professionale.

Page 6: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Al fine di promuovere la prevenzione contro gli infortuni e le malattie professionali, già dagli anni ’50 erano vigenti delle norme di prevenzione per la tutela della sicurezza e per la salute dei lavoratori, quali:

il D. P. R. 547 del 1955 il D. P. R. 547 del 1955

il D. P. R. 303 del 1956 il D. P. R. 303 del 1956

il D. P. R. 164 del 1956il D. P. R. 164 del 1956

Page 7: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Per quanto attiene ai controlli su impianti Per quanto attiene ai controlli su impianti e macchine e macchine le norme degli anni ’50le norme degli anni ’50, , oltre all’attività di vigilanza, avevano previsto che particolari impianti e macchine che potevano determinare significative condizioni di rischio per gli addetti, dovessero essere soggette prima del loro utilizzo a collaudo o prima verifica da parte di organismi pubblici e inoltre che, periodicamente, queste attrezzature dovessero essere soggette a verifica periodica al fine di controllare nel tempo la persistenza delle condizioni di sicurezza

Page 8: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Tale normativa ha subito, nel corso degli anni modificazioni

Ma molti degli incidenti sul lavoro, in particolare in fabbrica e nell’edilizia,

furono causati dalla mancata applicazione delle leggi

stesse.

Page 9: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Per fronteggiare tale problema si è Per fronteggiare tale problema si è reso necessario un continuo reso necessario un continuo

aggiornamento delle normative in aggiornamento delle normative in materia di sicurezza, per ridurre il materia di sicurezza, per ridurre il

fenomeno e tutelare maggiormente fenomeno e tutelare maggiormente i lavoratori.i lavoratori.

Purtroppo, il fenomeno delle Purtroppo, il fenomeno delle cosiddette “morti bianche” e degli cosiddette “morti bianche” e degli infortuni sul lavoro è sempre, ed infortuni sul lavoro è sempre, ed

ancor più negli ultimi anni, in primo ancor più negli ultimi anni, in primo piano nella cronaca italiana.piano nella cronaca italiana.

Page 10: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Dall’analisi degli eventi Dall’analisi degli eventi infortunistici emerge che è di infortunistici emerge che è di

prioritaria importanza occuparsi prioritaria importanza occuparsi della della informazione e la informazione e la

formazione dei lavoratori e formazione dei lavoratori e della crescita culturale di tutti i della crescita culturale di tutti i soggetti coinvolti nella gestione soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza e la salute degli della sicurezza e la salute degli

stessi lavoratori.stessi lavoratori.

Page 11: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Decreto LegislativoDecreto Legislativon. 626 del 19 settembre 1994n. 626 del 19 settembre 1994

Miglioramento della saluteMiglioramento della salutee della sicurezzae della sicurezzadei lavoratoridei lavoratori

Page 12: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Gli obiettivi del decreto erano Gli obiettivi del decreto erano rivolti ad eliminare o ridurre i rischi rivolti ad eliminare o ridurre i rischi da lavoro e ad impedire il verificarsi da lavoro e ad impedire il verificarsi di infortuni e malattie professionali.di infortuni e malattie professionali.

Il decreto individuava una Il decreto individuava una proceduraprocedura di prevenzione, da di prevenzione, da

attuarsi in tutte le Aziende con attuarsi in tutte le Aziende con riferimento a tutti gli ambienti in riferimento a tutti gli ambienti in cui si svolgono attività lavorative, cui si svolgono attività lavorative, compresi quelli all'aperto o esterni compresi quelli all'aperto o esterni

all'Azienda. all'Azienda.

Page 13: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Il sistema previsto dalle Direttive Il sistema previsto dalle Direttive Europee recepite con il D. Lgs. Europee recepite con il D. Lgs. 626/94 si attuava attraverso un 626/94 si attuava attraverso un articolato sistema relazionale:articolato sistema relazionale:

partecipazione attivapartecipazione attiva

e collaborazionee collaborazione

di tutti i soggetti coinvolti di tutti i soggetti coinvolti nell’ambiente di lavoronell’ambiente di lavoro

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Datore di LavoroDatore di Lavoro Dirigenti e PrepostiDirigenti e Preposti Responsabile del Servizio di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Prevenzione e ProtezioneProtezione Medico CompetenteMedico Competente Rappresentante dei Lavoratori per la Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaSicurezza Tutti i lavoratoriTutti i lavoratori

Questi hanno precise competenze, Questi hanno precise competenze, responsabilità e svolgono ruoli specifici responsabilità e svolgono ruoli specifici in merito alla vigilanza ed il controllo in in merito alla vigilanza ed il controllo in materia di prevenzione per la salute e materia di prevenzione per la salute e sicurezza da adottare nei luoghi di sicurezza da adottare nei luoghi di lavoro.lavoro.

Page 15: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Sicurezza Sicurezza OGGETTIVAOGGETTIVA

Sicurezza Sicurezza SOGGETTIVASOGGETTIVA

DALL’ADEGUAMENTO DELLE DALL’ADEGUAMENTO DELLE MACCHINE E IMPIANTIMACCHINE E IMPIANTI

ALLAALLAFORMAZIONE DELLE PERSONEFORMAZIONE DELLE PERSONE

DALL’ADEGUAMENTO DELLE DALL’ADEGUAMENTO DELLE MACCHINE E IMPIANTIMACCHINE E IMPIANTI

ALLAALLAFORMAZIONE DELLE PERSONEFORMAZIONE DELLE PERSONE

Page 16: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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Il sistema innovativo del Il sistema innovativo del D. Lgs. 626/94 D. Lgs. 626/94

oggi è integralmente inserito nel oggi è integralmente inserito nel nuovonuovo

Decreto Legislativo 9 aprile 2008, Decreto Legislativo 9 aprile 2008,

n°81n°81

IL TESTO UNICO DELLE NORME DI IL TESTO UNICO DELLE NORME DI SALUTE E SICUREZZA SALUTE E SICUREZZA

DEI LAVORATORI DEI LAVORATORI SUL LAVOROSUL LAVORO

Page 17: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

Il rispetto della normativa in materia Il rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro, per di igiene e sicurezza del lavoro, per la prevenzione degli infortuni e delle la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali negli ambienti malattie professionali negli ambienti di lavoro è garantito:di lavoro è garantito:

dal controllo degli organismi interni dal controllo degli organismi interni all’attività lavorativa; all’attività lavorativa;

dagli interventi ispettivi delle dagli interventi ispettivi delle strutture pubbliche preposte alla strutture pubbliche preposte alla vigilanza.vigilanza.

Page 18: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

AgAgli organi di controllo interno li organi di controllo interno aziendaleaziendale è riservato è riservato::

Il primo livello di prevenzione. Il primo livello di prevenzione.

Agli organi di vigilanza pubblici Agli organi di vigilanza pubblici spettano:spettano:

le verifiche per il rispetto delle le verifiche per il rispetto delle norme antinfortunistiche;norme antinfortunistiche;

l’adozione degli eventuali l’adozione degli eventuali provvedimenti sanzionatori;provvedimenti sanzionatori;

gli accertamenti a seguito di gli accertamenti a seguito di incidenti sul lavoro.incidenti sul lavoro.

Page 19: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

Gli organi di controllo interno Gli organi di controllo interno sono: sono:

Il datore di lavoro, i dirigenti, i Il datore di lavoro, i dirigenti, i preposti e alle nuove figure preposti e alle nuove figure specificatamente addette a specificatamente addette a questa funzioni previste dal questa funzioni previste dal recepimento delle direttive recepimento delle direttive

comunitarie, e cioè al RSPP, al comunitarie, e cioè al RSPP, al RLS, al medico competente e agli RLS, al medico competente e agli

addetti alla gestione delle addetti alla gestione delle emergenzeemergenze

  

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLOORGANI DI VIGILANZAORGANI DI VIGILANZA

La vigilanza intesa come funzione di La vigilanza intesa come funzione di esame e verifica dei corretti esame e verifica dei corretti

comportamenti aziendali è un comportamenti aziendali è un compito istituzionalmente riservato compito istituzionalmente riservato ad organi con funzioni pubbliche.ad organi con funzioni pubbliche.Per quanto previsto dal nuovo Per quanto previsto dal nuovo

D. Lgs. 81/08, all’art. 13 comma 4D. Lgs. 81/08, all’art. 13 comma 4la vigilanza è esercitata nel rispetto la vigilanza è esercitata nel rispetto

del coordinamento di cui agli del coordinamento di cui agli articoli 5 e 7 dello stesso decreto.articoli 5 e 7 dello stesso decreto.

Page 21: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

Il Titolo I Capo II del D. Lgs. 81/08, Il Titolo I Capo II del D. Lgs. 81/08, all’articolo 5all’articolo 5 prevede l’istituzione, prevede l’istituzione, presso il Ministero della salute, del presso il Ministero della salute, del Comitato per l’indirizzo e la Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro……salute e sicurezza sul lavoro……..Al Comitato partecipano, con Al Comitato partecipano, con funzione funzione consultiva, un rappresentante consultiva, un rappresentante dell’INAIL, uno dell’ISPESL e uno dell’INAIL, uno dell’ISPESL e uno dell’Istituto di previdenza per il dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).settore marittimo (IPSEMA).

Page 22: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLOart. 5 comma 2art. 5 comma 2

Il comitato ha il compito di:Il comitato ha il compito di:a) stabilire le linee comuni delle politiche a) stabilire le linee comuni delle politiche

nazionali in materia di salute e sicurezza nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro;sul lavoro;

b) individuare obiettivi e programmi b) individuare obiettivi e programmi dell’azione pubblica di miglioramento dell’azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;lavoratori;

c) definire la programmazione annuale in c) definire la programmazione annuale in ordine ai settori prioritari di intervento ordine ai settori prioritari di intervento dell’azione di vigilanza, i piani di attività e dell’azione di vigilanza, i piani di attività e i progetti operativi a livello nazionale, i progetti operativi a livello nazionale, tenendo conto delle indicazioni tenendo conto delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di provenienti dai comitati regionali di coordinamento e dai programmi di azione coordinamento e dai programmi di azione individuati in sede comunitaria;individuati in sede comunitaria;

Page 23: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

art. 5 comma 2art. 5 comma 2Il comitato ha il compito di:Il comitato ha il compito di:

d) programmare il coordinamento della d) programmare il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia vigilanza a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;di salute e sicurezza sul lavoro;

e) garantire lo scambio di informazioni e) garantire lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali al fine di tra i soggetti istituzionali al fine di promuovere l’uniformità promuovere l’uniformità dell’applicazione della normativa dell’applicazione della normativa vigente;vigente;

f) individuare le priorità della ricerca in f) individuare le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori.salute e sicurezza dei lavoratori.

Page 24: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

art. 5 comma 4art. 5 comma 4

Ai fini delle definizioni degli Ai fini delle definizioni degli obbiettivi di cui al comma 2, lettere obbiettivi di cui al comma 2, lettere a), b), e), f, le parti sociali sono a), b), e), f, le parti sociali sono consultate preventivamente. consultate preventivamente.

Sull’attuazione delle azioni Sull’attuazione delle azioni intraprese è effettuata una verifica intraprese è effettuata una verifica con cadenza almeno annuale. con cadenza almeno annuale.

Page 25: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLO

art. 7 - Comitati regionali di art. 7 - Comitati regionali di coordinamentocoordinamento

1. Al fine di realizzare una 1. Al fine di realizzare una programmazione coordinata di interventi programmazione coordinata di interventi (vigilanza), nonché uniformità degli stessi (vigilanza), nonché uniformità degli stessi ed il necessario raccordo con il Comitato ed il necessario raccordo con il Comitato di cui all’articolo 5 e con la Commissione di cui all’articolo 5 e con la Commissione consultiva permanente per la salute e la consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro di cui all’articolo 6, sicurezza sul lavoro di cui all’articolo 6, presso ogni regione e provincia autonoma presso ogni regione e provincia autonoma opera il comitato regionale di opera il comitato regionale di coordinamentocoordinamento di cui al decreto del di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in Presidente del Consiglio dei Ministri in data 21 dicembre 2007, pubblicato nella data 21 dicembre 2007, pubblicato nella G.U. n. 31 del 6 febbraio 2008.G.U. n. 31 del 6 febbraio 2008.

Page 26: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLOart. 13 - Vigilanzaart. 13 - Vigilanza

1 - 1 - La vigilanza sull’applicazione della La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dalla azienda sanitaria locale dalla azienda sanitaria locale competente per territorio e, per competente per territorio e, per quanto di specifica competenza, dal quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché per il settore minerario,nonché per il settore minerario, …… ……(omissis), dal Ministero dello sviluppo (omissis), dal Ministero dello sviluppo economico, e per le industrie economico, e per le industrie estrattive di seconda categoria e le estrattive di seconda categoria e le acque minerali e termali dalle regioni acque minerali e termali dalle regioni e province autonome di Trento e di e province autonome di Trento e di Bolzano. …..(omissis)Bolzano. …..(omissis)

Page 27: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLOart. 13 - Vigilanzaart. 13 - Vigilanza

2. 2. Ferme restando le competenze in Ferme restando le competenze in materia di vigilanza attribuite dalla materia di vigilanza attribuite dalla legislazione vigente al personale legislazione vigente al personale ispettivo del Ministero del lavoro e della ispettivo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, lo stesso personale previdenza sociale, lo stesso personale può esercitare l’attività di vigilanza può esercitare l’attività di vigilanza sull’applicazione della legislazione in sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle seguenti attività, di lavoro nelle seguenti attività, informandone preventivamente il informandone preventivamente il servizio di prevenzione e sicurezza servizio di prevenzione e sicurezza dell’Azienda sanitaria locale competente dell’Azienda sanitaria locale competente per territorioper territorio::

Page 28: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLOart. 13 – Vigilanza (segue c. 2)art. 13 – Vigilanza (segue c. 2)

a) attività nel settore delle costruzioni a) attività nel settore delle costruzioni edili o di genio civile e più in particolare edili o di genio civile e più in particolare lavori di costruzione, manutenzione, lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione riparazione, demolizione, conservazione e risanamento di opere fisse, e risanamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura permanenti o temporanee, in muratura e in cemento armato, opere stradali, e in cemento armato, opere stradali, ferroviarie, idrauliche, scavi, montaggio ferroviarie, idrauliche, scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati; e smontaggio di elementi prefabbricati; lavori in sotterraneo e gallerie, anche lavori in sotterraneo e gallerie, anche comportanti l'impiego di esplosivi; comportanti l'impiego di esplosivi; b) lavori mediante cassoni in aria b) lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei;compressa e lavori subacquei;

Page 29: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLOart. 13 – Vigilanza (segue c. 2)art. 13 – Vigilanza (segue c. 2)c) ulteriori attività lavorative c) ulteriori attività lavorative

comportanti rischi particolarmente comportanti rischi particolarmente elevati, individuate con decreto del elevati, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Presidente del Consiglio dei Ministri, … (omissis), adottato sentito il … (omissis), adottato sentito il comitato di cui all’articolo 5 e previa comitato di cui all’articolo 5 e previa intesa con la Conferenza permanente intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di le province autonome di Trento e di Bolzano, …(omissis), informandone Bolzano, …(omissis), informandone preventivamente il servizio di preventivamente il servizio di prevenzione e sicurezza dell’Azienda prevenzione e sicurezza dell’Azienda sanitaria locale competente per sanitaria locale competente per territorio.territorio.

Page 30: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLLOVIGILANZA E CONTROLLOart. 13 – Vigilanzaart. 13 – Vigilanza

3. In attesa del complessivo riordino 3. In attesa del complessivo riordino delle competenze in tema di vigilanza delle competenze in tema di vigilanza sull’applicazione della legislazione in sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, restano ferme le competenze di lavoro, restano ferme le competenze in materia di salute e sicurezza dei in materia di salute e sicurezza dei lavoratori attribuite alle autorità lavoratori attribuite alle autorità marittime a bordo delle navi ed in marittime a bordo delle navi ed in ambito portuale, agli uffici di sanità ambito portuale, agli uffici di sanità aerea e marittima, alle autorità portuali aerea e marittima, alle autorità portuali ed aeroportuali, per quanto riguarda la ed aeroportuali, per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori a bordo di navi e sicurezza dei lavoratori a bordo di navi e di aeromobili ed in ambito portuale ed di aeromobili ed in ambito portuale ed aeroportuale nonché ai servizi sanitari e aeroportuale nonché ai servizi sanitari e tecnici istituiti per le Forze armate e per tecnici istituiti per le Forze armate e per le Forze di polizia e per i Vigili del fuoco; le Forze di polizia e per i Vigili del fuoco; ….(omissis).….(omissis).

Page 31: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO

I principali organismi attualmente I principali organismi attualmente preposti alla vigilanza in materia preposti alla vigilanza in materia di sicurezza e salute sui luoghi di di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro sono:lavoro sono:

Azienda unità sanitaria localeAzienda unità sanitaria locale

(dipendenti dalle regioni);(dipendenti dalle regioni); Direzione provinciale del lavoroDirezione provinciale del lavoro

(dipendenti dal ministero del (dipendenti dal ministero del lavoro); lavoro);

Page 32: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO Ispesl Ispesl (dipendenti dal ministero della sanità);(dipendenti dal ministero della sanità); Vigili del fuocoVigili del fuoco (dipendenti dal ministero dell’interno);(dipendenti dal ministero dell’interno); InailInail (dipendenti dal ministero del lavoro);(dipendenti dal ministero del lavoro); Corpo delle miniereCorpo delle miniere (dipendenti dal ministero (dipendenti dal ministero

dell'industria);dell'industria); Arpa Arpa (dipendenti dal ministero (dipendenti dal ministero

dell'Ambiente).dell'Ambiente).

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO

Altri organismi con competenze Altri organismi con competenze specifiche e limitate sono: specifiche e limitate sono:

Uffici di sanità aerea e marittima;Uffici di sanità aerea e marittima; Autorità marittime, portuali ed Autorità marittime, portuali ed

aeroportuali;aeroportuali; Carabinieri; Carabinieri; Polizia di stato; Polizia di stato; Vigili urbani.Vigili urbani.

Page 34: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO

Attività delle Aziende Unità Sanitarie Attività delle Aziende Unità Sanitarie LocaliLocali

Con la legge del 23 dicembre 1978, Con la legge del 23 dicembre 1978, n°833, “La Riforma Sanitaria”n°833, “La Riforma Sanitaria”

all’articolo 21 veniva stabilito che i all’articolo 21 veniva stabilito che i compiti fino ad allora svolti compiti fino ad allora svolti

dall’Ispettorato del lavoro in materia dall’Ispettorato del lavoro in materia di prevenzione, igiene e controllo sullo di prevenzione, igiene e controllo sullo

stato di salute dei lavoratori, con stato di salute dei lavoratori, con decorrenza 1° gennaio 1980, sono decorrenza 1° gennaio 1980, sono

stati attribuiti al S. S. N..stati attribuiti al S. S. N..

Page 35: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO Successivamente, con Successivamente, con

l’istituzione del Dipartimento di l’istituzione del Dipartimento di Prevenzione ed i vari servizi ad esso Prevenzione ed i vari servizi ad esso afferenti, tra cui il Servizio di Medicina afferenti, tra cui il Servizio di Medicina del Lavoro, oggi del Lavoro, oggi

Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (S. Pr. e S. A. L.) Ambienti di Lavoro (S. Pr. e S. A. L.)

le funzioni ispettive e di controllo, le funzioni ispettive e di controllo, esercitate in relazione all’applicazione esercitate in relazione all’applicazione della legislazione sulla sicurezza del della legislazione sulla sicurezza del lavoro, sono svolte dai Medici e dai lavoro, sono svolte dai Medici e dai Tecnici della Prevenzione che operano in Tecnici della Prevenzione che operano in tale Servizio, fatte salve le diverse tale Servizio, fatte salve le diverse competenze previste da altre norme, così competenze previste da altre norme, così come previsto come previsto

dall’articolo 13 del D. Lgs. 81/01dall’articolo 13 del D. Lgs. 81/01

Page 36: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO Le AUSL sono strutture operative del Le AUSL sono strutture operative del

Servizio Sanitario Nazionale presenti Servizio Sanitario Nazionale presenti a livello provinciale sul territorio.a livello provinciale sul territorio.

Nell’ambito dell’azienda sanitaria Nell’ambito dell’azienda sanitaria locale, é istituita una struttura locale, é istituita una struttura denominata denominata dipartimento di dipartimento di prevenzioneprevenzione articolato in quattro articolato in quattro servizi: servizi:

Igiene e sanità pubblica;Igiene e sanità pubblica; Prevenzione e sicurezza degli Prevenzione e sicurezza degli

ambienti di lavoro (SPreSAL);ambienti di lavoro (SPreSAL); Igiene degli alimenti e della Igiene degli alimenti e della

nutrizione;nutrizione; Veterinari.Veterinari.

Page 37: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO

Alle AUSL sono stati attribuiti i Alle AUSL sono stati attribuiti i compiti già svolti:compiti già svolti:

dall’Ispettorato del Lavoro in dall’Ispettorato del Lavoro in materia di prevenzione, di igiene e materia di prevenzione, di igiene e di controllo sullo stato di salute dei di controllo sullo stato di salute dei lavoratori.lavoratori.

dall’ENPI (Ente Nazionale di dall’ENPI (Ente Nazionale di Prevenzione Infortuni) Prevenzione Infortuni)

dell’ANCC (Associazione Nazionale dell’ANCC (Associazione Nazionale per il Controllo della combustione).per il Controllo della combustione).

Page 38: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO Le AUSL sono state autorizzate, Le AUSL sono state autorizzate,

inoltre, ad esercitare in nome e per inoltre, ad esercitare in nome e per conto dell'lSPESL alcune attività di conto dell'lSPESL alcune attività di verifica periodica riguardanti:verifica periodica riguardanti:

ascensori e montacarichi ascensori e montacarichi (apparecchi di sollevamento in (apparecchi di sollevamento in generale);generale);

generatori di calore;generatori di calore; impianti di messa a terra.impianti di messa a terra.

Oggi svolte dal S. I. A. Oggi svolte dal S. I. A. (Servizio Impiantistico (Servizio Impiantistico

Antinfortunistico)Antinfortunistico)

Page 39: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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VIGILANZA E CONTROLOVIGILANZA E CONTROLO

I provvedimenti attualmente I provvedimenti attualmente applicati durante l’attività ispettiva, applicati durante l’attività ispettiva,

qualora si rilevino delle violazioni qualora si rilevino delle violazioni alle norme di prevenzione e alle norme di prevenzione e comunque delle situazionicomunque delle situazioni di di

pericolo pericolo

sono:sono: la disposizione e la disposizione e la prescrizione.la prescrizione.

Page 40: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

40

LA DISPOSIZIONELA DISPOSIZIONE La disposizione, richiamata La disposizione, richiamata

dall’articolo 10 del D. P. R. 19 marzo dall’articolo 10 del D. P. R. 19 marzo 1955, n°520, un tempo impartita con 1955, n°520, un tempo impartita con potere discrezionale dagli ispettori potere discrezionale dagli ispettori quando durante l’ispezione rilevavano quando durante l’ispezione rilevavano contravvenzioni alle norme di contravvenzioni alle norme di prevenzione in materia di sicurezza e prevenzione in materia di sicurezza e igiene del lavoro, dopo l’entrata in igiene del lavoro, dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 758/94 viene adottata vigore del D. Lgs. 758/94 viene adottata per disporre quanto di fatto non è per disporre quanto di fatto non è espressamente previsto dalle vigenti espressamente previsto dalle vigenti norme di prevenzione o quando, pur norme di prevenzione o quando, pur essendo previste sanzioni essendo previste sanzioni amministrative, occorre impartire amministrative, occorre impartire specifici adempimenti.specifici adempimenti.

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LA DISPOSIZIONELA DISPOSIZIONE

La mancata osservanza della La mancata osservanza della disposizione, da parte del soggetto disposizione, da parte del soggetto a cui è stata impartita, comporta a cui è stata impartita, comporta

l’applicazione della sanzione l’applicazione della sanzione prevista dall’articolo 11 dello prevista dall’articolo 11 dello

stesso decreto, così come stesso decreto, così come modificato dal D. Lsg. 19 dicembre modificato dal D. Lsg. 19 dicembre

1994, n° 758 1994, n° 758 (Modificazioni alla disciplina (Modificazioni alla disciplina

sanzionatoria in materia di lavoro).sanzionatoria in materia di lavoro).

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LA DISPOSIZIONELA DISPOSIZIONECapo I del D. Lsg. 19 dicembre 1994, n° 758 Capo I del D. Lsg. 19 dicembre 1994, n° 758

art. 11 - Inosservanza dei provvedimentiart. 11 - Inosservanza dei provvedimenti dell’organo di vigilanza dell’organo di vigilanza

comma 1. L’art. 11 del D.P.R. 19 marzo 1955, comma 1. L’art. 11 del D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520, è sostituito dal seguente: n. 520, è sostituito dal seguente:

«Art.11 - 1. Le inosservanze delle disposizioni«Art.11 - 1. Le inosservanze delle disposizionilegittimamente impartite dagli ispettori legittimamente impartite dagli ispettori

nell’esercizio delle loro funzioni sono punitenell’esercizio delle loro funzioni sono punitecon la sanzione amministrativa da lire con la sanzione amministrativa da lire

duecentomila a lire un milione quando perduecentomila a lire un milione quando pertali inosservanze non siano previste sanzionitali inosservanze non siano previste sanzionidiverse da altre leggi.diverse da altre leggi.

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LA DISPOSIZIONELA DISPOSIZIONE

art. 11 comma 2. Si applica la pena dell’arresto

fino a un mese o dell’ammenda fino a lire ottocentomila se l’inosservanza riguarda disposizioni impartite dagli ispettori del lavoro in materia di sicurezza o igiene del lavoro».

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIE DELLE SANZIONI

Il D. Lgs. n° 81/2008, all’articolo 301Il D. Lgs. n° 81/2008, all’articolo 301,, in merito alle disposizioni in materia in merito alle disposizioni in materia penale e di procedura penale, per le penale e di procedura penale, per le contravvenzioni in materia di igiene, contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro, previste salute e sicurezza sul lavoro, previste dallo stesso, nonché da altre dallo stesso, nonché da altre disposizioni aventi forza di legge per disposizioni aventi forza di legge per le quali sia prevista la pena alternativa le quali sia prevista la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda, dell’arresto o dell’ammenda, si si applicano le disposizioni in materia di applicano le disposizioni in materia di prescrizione ed estinzione del reato di prescrizione ed estinzione del reato di cui agli articoli 20, e seguenti, del D. cui agli articoli 20, e seguenti, del D. Lgs. 19/12/94, n° 758.Lgs. 19/12/94, n° 758.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

Con l’entrata in vigore del sistema Con l’entrata in vigore del sistema sanzionatorio previsto dal sanzionatorio previsto dal D. Lgs. 758/94D. Lgs. 758/94, ed in , ed in particolare con l’istituto della prescrizione, si particolare con l’istituto della prescrizione, si apre all’orizzonte un nuovo sistema di apre all’orizzonte un nuovo sistema di vigilanza, molto innovativo ed aperto al vigilanza, molto innovativo ed aperto al confronto, affiancando alla tradizionale confronto, affiancando alla tradizionale funzione repressiva e di controllo propria degli funzione repressiva e di controllo propria degli ispettori di vigilanza, anche un insieme di ispettori di vigilanza, anche un insieme di attività di prevenzione, formazione ed attività di prevenzione, formazione ed informazione in materia di rapporti di lavoro, i informazione in materia di rapporti di lavoro, i quali ispettori, non si limitano più a svolgere quali ispettori, non si limitano più a svolgere esclusivamente compiti di vigilanza ma anche esclusivamente compiti di vigilanza ma anche di promozione della tutela della sicurezza e di promozione della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, dell’informazione e della salute dei lavoratori, dell’informazione e la formazione dei soggetti impegnati nella la formazione dei soggetti impegnati nella prevenzione.prevenzione.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIE DELLE SANZIONI

Capo II del D. Lsg. 19 dicembre 1994, n° 758Capo II del D. Lsg. 19 dicembre 1994, n° 758

ESTINZIONE DELLE CONTRAVVENZIONI IN ESTINZIONE DELLE CONTRAVVENZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E DI IGIENE DEL MATERIA DI SICUREZZA E DI IGIENE DEL

LAVOROLAVOROart. 20 - Prescrizioneart. 20 - Prescrizione

comma 1.comma 1. Allo scopo di eliminare la Allo scopo di eliminare la contravvenzione accertata, l’organo di contravvenzione accertata, l’organo di vigilanza, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza, nell’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria di cui all’art. 55 c.p.p., polizia giudiziaria di cui all’art. 55 c.p.p., impartisce al contravventore un’apposita impartisce al contravventore un’apposita prescrizione, fissando per la prescrizione, fissando per la regolarizzazione un termine non eccedente regolarizzazione un termine non eccedente il periodo di tempo tecnicamente il periodo di tempo tecnicamente necessario. necessario.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

segue comma 1 art. 20 –segue comma 1 art. 20 – Tale termine è Tale termine è prorogabile a richiesta del contravventore, prorogabile a richiesta del contravventore,

per la particolare complessità o per per la particolare complessità o per l’oggettiva difficoltà dell’adempimento.l’oggettiva difficoltà dell’adempimento.

In nessun caso esso può superare i sei mesi. In nessun caso esso può superare i sei mesi. Tuttavia, quando specifiche circostanzeTuttavia, quando specifiche circostanze

non imputabili al contravventore determinanonon imputabili al contravventore determinanoun ritardo nella regolarizzazione, il termine diun ritardo nella regolarizzazione, il termine di

sei mesi può essere prorogato per una sola sei mesi può essere prorogato per una sola volta,volta,

a richiesta del contravventore, per un tempo a richiesta del contravventore, per un tempo non superiore ad ulteriori sei mesi, con non superiore ad ulteriori sei mesi, con

provvedimento motivato che è comunicato provvedimento motivato che è comunicato immediatamente al pubblico ministero.immediatamente al pubblico ministero.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 20 comma 2.art. 20 comma 2. Copia della Copia della prescrizione è notificata o prescrizione è notificata o

comunicatacomunicata

anche al rappresentante legale anche al rappresentante legale dell’entedell’ente

nell’ambito o al servizio del quale nell’ambito o al servizio del quale operaopera

il contravventore.il contravventore.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 20 comma 3.art. 20 comma 3. Con la Con la prescrizione l’organo di vigilanza prescrizione l’organo di vigilanza

può imporre specifiche misure può imporre specifiche misure atte a far cessareatte a far cessare

il pericolo per la sicurezza o per la il pericolo per la sicurezza o per la salute deisalute dei

lavoratori durante il lavoro.lavoratori durante il lavoro.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 20 comma 4.art. 20 comma 4. Resta fermo Resta fermo l’obbligo dell’organo di vigilanzal’obbligo dell’organo di vigilanza

di riferire al pubblico ministero di riferire al pubblico ministero

la notiziadi reato la notiziadi reato

inerente alla contravvenzione ai inerente alla contravvenzione ai sensisensi

dell’art. 347 c. p. p.dell’art. 347 c. p. p.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 21 comma 1-art. 21 comma 1- Verifica Verifica dell’adempimento dell’adempimento

– – Entro e non oltre sessanta giorni Entro e non oltre sessanta giorni dalla scadenza del termine fissato dalla scadenza del termine fissato

nella prescrizione, l’organo di nella prescrizione, l’organo di vigilanzavigilanza

verifica se la violazione è stata verifica se la violazione è stata eliminataeliminata

secondo le modalità e nel termine secondo le modalità e nel termine indicati dalla prescrizione.indicati dalla prescrizione.

Page 52: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 21 comma 2.art. 21 comma 2. Quando risulta Quando risulta l’adempimento alla prescrizione,l’adempimento alla prescrizione,l’organo di vigilanza ammette il l’organo di vigilanza ammette il

contravventore a pagare contravventore a pagare in sede amministrativa, in sede amministrativa,

nel termine di trenta giorni, nel termine di trenta giorni, una somma pari al quarto del una somma pari al quarto del

massimo dell’ammenda stabilita massimo dell’ammenda stabilita perper

la contravvenzione commessa. la contravvenzione commessa.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

segue comma 2segue comma 2 - Entro centoventi- Entro centoventi

giorni dalla scadenza del termine giorni dalla scadenza del termine fissato nella prescrizionefissato nella prescrizione

l’organo di vigilanza comunica l’organo di vigilanza comunica

al pubblico ministero al pubblico ministero

l’adempimento alla prescrizione,l’adempimento alla prescrizione,

nonché l’eventuale pagamento nonché l’eventuale pagamento della predetta somma .della predetta somma .

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art 21 comma 3.art 21 comma 3. Quando risulta Quando risulta l’inadempimento allal’inadempimento alla

prescrizione, l’organo di vigilanza prescrizione, l’organo di vigilanza ne dà comunicazione al pubblico ne dà comunicazione al pubblico

ministero e al contravventore ministero e al contravventore entro novanta giorni dalla entro novanta giorni dalla

scadenza delscadenza del

termine fissato nella prescrizione.termine fissato nella prescrizione.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 22-art. 22- Notizia di reato non pervenuta Notizia di reato non pervenuta dall’organo di vigilanza – dall’organo di vigilanza – comma 1.comma 1. Se il Se il pubblico ministero prende notizia di una pubblico ministero prende notizia di una

contravvenzione di propria iniziativa contravvenzione di propria iniziativa ovvero la riceve da privati o da pubblici ovvero la riceve da privati o da pubblici

ufficiali o incaricati di un pubblico ufficiali o incaricati di un pubblico servizio diversi dall’organo di vigilanza, servizio diversi dall’organo di vigilanza, ne dà immediatamente comunicazione ne dà immediatamente comunicazione

all’organo di vigilanza per le all’organo di vigilanza per le determinazioni inerenti alla prescrizione determinazioni inerenti alla prescrizione

che si renda necessaria allo scopo di che si renda necessaria allo scopo di eliminare la contravvenzione.eliminare la contravvenzione.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 22 comma 2.art. 22 comma 2. Nel caso previsto Nel caso previsto al comma 1, l’organo di vigilanza al comma 1, l’organo di vigilanza

informa il pubblico ministero informa il pubblico ministero delle proprie determinazioni delle proprie determinazioni

entro sessanta giorni dalla data entro sessanta giorni dalla data in cui ha ricevuto comunicazione in cui ha ricevuto comunicazione

della notizia di reato dal della notizia di reato dal pubblico ministero. pubblico ministero.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 23 -art. 23 - Sospensione del Sospensione del provvedimento penale – provvedimento penale –

comma 1.comma 1. Il procedimento per la Il procedimento per la contravvenzione è sospeso dal contravvenzione è sospeso dal

momento dell’iscrizione della notizia momento dell’iscrizione della notizia di reato nel registro di cui all’art. di reato nel registro di cui all’art.

335 335

c. p. p. fino al momento in cui il c. p. p. fino al momento in cui il pubblico ministero riceve una delle pubblico ministero riceve una delle

comunicazioni di cui all’art. 21, comunicazioni di cui all’art. 21,

commi 2 e 3.commi 2 e 3.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art 23 comma 2.art 23 comma 2. Nel caso previsto Nel caso previsto dall’art. 22, comma 1, il procedimento dall’art. 22, comma 1, il procedimento

riprende il nuovo corso quando riprende il nuovo corso quando l’organo di vigilanza informa il pubblico l’organo di vigilanza informa il pubblico

ministero che non ritiene di dover ministero che non ritiene di dover impartire una prescrizione, e comunque impartire una prescrizione, e comunque alla scadenza del termine di cui all’art. alla scadenza del termine di cui all’art. 22, comma 2, se l’organo di vigilanza 22, comma 2, se l’organo di vigilanza

omette di informare il pubblico omette di informare il pubblico ministero delle proprie determinazioni ministero delle proprie determinazioni

inerenti alla prescrizione.inerenti alla prescrizione.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

segue comma 2 art. 23segue comma 2 art. 23 - Qualora - Qualora nel predetto termine l’organo dinel predetto termine l’organo di

vigilanza informi il pubblico vigilanza informi il pubblico ministero d’aver impartito una ministero d’aver impartito una

prescrizione, prescrizione,

il procedimento rimane sospesoil procedimento rimane sospeso

fino al termine indicato dal fino al termine indicato dal comma 1.comma 1.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 23 comma 3.art. 23 comma 3. La sospensione del La sospensione del procedimento non preclude la procedimento non preclude la

richiesta di archiviazione.richiesta di archiviazione.

Non impedisce, inoltre, l’assunzione Non impedisce, inoltre, l’assunzione delle prove con incidente delle prove con incidente

probatorio, né gli atti urgenti di probatorio, né gli atti urgenti di indagine preliminare, indagine preliminare,

né il sequestro preventivo né il sequestro preventivo

ai sensi degli artt. 321 e segg. c. p. p.ai sensi degli artt. 321 e segg. c. p. p.

Page 61: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 24art. 24 - Estinzione del reato - Estinzione del reato

– – comma 1.comma 1. La contravvenzione La contravvenzione

si estingue se il contravventore si estingue se il contravventore adempieadempie

alla prescrizione impartita alla prescrizione impartita dall’organo di vigilanza nel dall’organo di vigilanza nel

termine ivi fissato e provvede al termine ivi fissato e provvede al pagamentopagamento

previsto dall’art. 21, comma 2.previsto dall’art. 21, comma 2.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 24 comma 2.art. 24 comma 2. Il pubblico Il pubblico ministero richiede l’archiviazione ministero richiede l’archiviazione se la contravvenzione è estinta se la contravvenzione è estinta

ai sensiai sensi

del comma 1.del comma 1.

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IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E IL SISTEMA DELLE PRESCRIZIONI E DELLE SANZIONIDELLE SANZIONI

art. 24 comma 3.art. 24 comma 3. L’adempimento in un L’adempimento in un tempo superiore a quello indicato nella tempo superiore a quello indicato nella prescrizione, ma che comunque risulta prescrizione, ma che comunque risulta congruo a norma dell’art. 20, comma 1, congruo a norma dell’art. 20, comma 1, ovvero l’eliminazione delle conseguenze ovvero l’eliminazione delle conseguenze

dannose o pericolose della dannose o pericolose della contravvenzionecontravvenzione

con modalità diverse da quelle indicatecon modalità diverse da quelle indicatedall’organo di vigilanza, sono valutate ai finidall’organo di vigilanza, sono valutate ai fini

dell’applicazione dell’art. 162 bis c. p.. dell’applicazione dell’art. 162 bis c. p.. In tal caso, la somma da versare è ridotta al In tal caso, la somma da versare è ridotta al quarto del massimo dell’ammenda stabilita quarto del massimo dell’ammenda stabilita

per la contravvenzione commessa.per la contravvenzione commessa.

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SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALIIMPRENDITORIALI

L’articolo 14 c. 1 del D. Lgs. 81/08,L’articolo 14 c. 1 del D. Lgs. 81/08, dispone per il contrasto del lavoro dispone per il contrasto del lavoro irregolare e per garantire la tutela irregolare e per garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, della salute e sicurezza dei lavoratori, ferme restando le attribuzioni del ferme restando le attribuzioni del coordinatore dei lavori di cui coordinatore dei lavori di cui all’articolo 92, comma 1, lettera e), all’articolo 92, comma 1, lettera e), che che gli organi di vigilanza del M.L. e gli organi di vigilanza del M.L. e P.S., anche su segnalazione delle P.S., anche su segnalazione delle amministrazioni pubbliche, possono amministrazioni pubbliche, possono adottare provvedimenti di sospensione adottare provvedimenti di sospensione di una attività imprenditoriale in caso di una attività imprenditoriale in caso di gravi e reiterate violazioni della di gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di prevenzione. disciplina in materia di prevenzione.

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SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALIIMPRENDITORIALI

Segue art. 14 c. 1: Le gravi violazioni in Le gravi violazioni in materia di tutela della salute e della materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro sono individuate sicurezza sul lavoro sono individuate con decreto del Ministero del lavoro e con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, adottato della previdenza sociale, adottato sentita la Conferenza permanente per i sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome. In attesa province autonome. In attesa dell’adozione del citato decreto dell’adozione del citato decreto le le violazioni che costituiscono violazioni che costituiscono presupposto per l’adozione del presupposto per l’adozione del provvedimento di sospensione provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, sono dell’attività imprenditoriale, sono quelle individuate nell’allegato I del quelle individuate nell’allegato I del decreto.decreto.

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SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALIIMPRENDITORIALI

Allegato I del D. Lgs. 81/08 - ViolazioniGravi violazioni ai fini dell’adozione del Gravi violazioni ai fini dell’adozione del

provvedimento di sospensione dell’attività provvedimento di sospensione dell’attività imprenditorialeimprenditoriale

Violazioni che espongono a rischi di carattere Violazioni che espongono a rischi di carattere generalegenerale

•Mancata elaborazione del documento di Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi;valutazione dei rischi;•Mancata formazione ed addestramento;Mancata formazione ed addestramento;•Mancata costituzione del servizio di prevenzione Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile;e protezione e nomina del relativo responsabile;•Mancata elaborazione del piano di sicurezza e Mancata elaborazione del piano di sicurezza e coordinamento (PSC);coordinamento (PSC);•Mancata elaborazione piano operativo di Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS);sicurezza (POS);•Mancata nomina del coordinatore per la Mancata nomina del coordinatore per la progettazione;progettazione;•Mancata nomina del coordinatore per Mancata nomina del coordinatore per l’esecuzione.l’esecuzione.

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SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALIIMPRENDITORIALI

segue allegato I del D. Lgs. 81/08Violazioni che espongono al rischio di caduta Violazioni che espongono al rischio di caduta

dall’altodall’alto•Mancato utilizzo della cintura di sicurezza;Mancato utilizzo della cintura di sicurezza;•Mancanza di protezioni verso il vuoto.Mancanza di protezioni verso il vuoto.

Violazioni che espongono al rischio di Violazioni che espongono al rischio di seppellimentoseppellimento

•Mancata applicazione delle armature di Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del dalla relazione tecnica di consistenza del terreno. terreno.

Violazioni che espongono al rischio di Violazioni che espongono al rischio di elettrocuzioneelettrocuzione

•Lavori in prossimità di linee elettriche;Lavori in prossimità di linee elettriche;•Presenza di conduttori nudi in tensione;Presenza di conduttori nudi in tensione;•Mancanza protezione contro i contatti diretti Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale).magnetotermico, interruttore differenziale).

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SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALIIMPRENDITORIALI

segue allegato I del D. Lgs. 81/08

Violazioni che espongono al rischio d’incendioViolazioni che espongono al rischio d’incendio•Mancanza Certificato Prevenzione Incendi per le Mancanza Certificato Prevenzione Incendi per le attività soggette;attività soggette;•Mancanza mezzi estinzione incendi;Mancanza mezzi estinzione incendi;

Violazioni che espongono al rischio d’amiantoViolazioni che espongono al rischio d’amianto•Mancata notifica all’organo di vigilanza prima Mancata notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio dei lavori che possono comportare il dell’inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione ad amianto.rischio di esposizione ad amianto.

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SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALIIMPRENDITORIALIart. 14 c. 2.:art. 14 c. 2.: I poteri e gli obblighi di I poteri e gli obblighi di

cui al comma 1 spettano anche agli cui al comma 1 spettano anche agli organi di vigilanza delle aziende organi di vigilanza delle aziende sanitarie locali, con riferimento sanitarie locali, con riferimento all’accertamento della reiterazione all’accertamento della reiterazione delle violazioni della disciplina in delle violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro di cui al comma sicurezza sul lavoro di cui al comma 1. In materia di prevenzione incendi 1. In materia di prevenzione incendi trovano applicazione le disposizioni trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli 16, 19 e 20 del di cui agli articoli 16, 19 e 20 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.139.

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REVOCA DELLA SOSPENSIONE REVOCA DELLA SOSPENSIONE art. 14 C. 3.-art. 14 C. 3.- Il provvedimento di sospensione Il provvedimento di sospensione può essere revocato da parte dell’organo di può essere revocato da parte dell’organo di vigilanza che lo ha adottato. vigilanza che lo ha adottato. art. 14 c. 4.- art. 14 c. 4.- È condizione per la revoca del È condizione per la revoca del provvedimento da parte dell’organo di vigilanza provvedimento da parte dell’organo di vigilanza del Ministero del lavoro e della previdenza del Ministero del lavoro e della previdenza sociale di cui al comma 1:sociale di cui al comma 1:a) la regolarizzazione dei lavoratori non risultanti a) la regolarizzazione dei lavoratori non risultanti dalle scritture o da altra documentazione dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria;obbligatoria;b) l’accertamento del ripristino delle regolari b) l’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro nelle ipotesi di reiterate condizioni di lavoro nelle ipotesi di reiterate violazioni riposo giornaliero e settimanale,…., o violazioni riposo giornaliero e settimanale,…., o di gravi e reiterate violazioni della disciplina in di gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;lavoro;c) il pagamento di una somma aggiuntiva unica c) il pagamento di una somma aggiuntiva unica pari a pari a € € 2500 rispetto a quelle di cui al comma 6.2500 rispetto a quelle di cui al comma 6.

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REVOCA DELLA SOSPENSIONEREVOCA DELLA SOSPENSIONE

art. 14 C. 5.-art. 14 C. 5.- È condizione per la revoca del È condizione per la revoca del provvedimento da parte dell’organo di vigilanza provvedimento da parte dell’organo di vigilanza delle aziende sanitarie locali di cui al comma 2:delle aziende sanitarie locali di cui al comma 2:a) l’accertamento del ripristino delle regolari a) l’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro nelle ipotesi di gravi e condizioni di lavoro nelle ipotesi di gravi e reiterate violazioni delle disciplina in materia di reiterate violazioni delle disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;b) il pagamento di una somma aggiuntiva unica b) il pagamento di una somma aggiuntiva unica pari a pari a € € 2500 rispetto a quelle di cui al comma 6.2500 rispetto a quelle di cui al comma 6.

art. 14 C. 6. -art. 14 C. 6. - È comunque fatta salva È comunque fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali, civili e l’applicazione delle sanzioni penali, civili e amministrative vigenti.amministrative vigenti.

Page 72: Il Sistema Pubblico Della Prevenzione

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RICORSO ALLA SOSPENSIONERICORSO ALLA SOSPENSIONEart. 14 c. 9. -art. 14 c. 9. - Avverso i provvedimenti di Avverso i provvedimenti di sospensione di cui ai commi 1 e 2 è ammesso sospensione di cui ai commi 1 e 2 è ammesso ricorso, entro 30 giorni, rispettivamente, alla ricorso, entro 30 giorni, rispettivamente, alla Direzione regionale del lavoro territorialmente Direzione regionale del lavoro territorialmente competente e al presidente della Giunta competente e al presidente della Giunta regionale, i quali si pronunciano nel termine di regionale, i quali si pronunciano nel termine di 15 giorni dalla notifica del ricorso. Decorso 15 giorni dalla notifica del ricorso. Decorso inutilmente tale ultimo termine il inutilmente tale ultimo termine il provvedimento di sospensione perde efficacia.provvedimento di sospensione perde efficacia.

Art. 14 c. 10. -Art. 14 c. 10. - Il datore di lavoro che non Il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di ottempera al provvedimento di sospensione di cui al presente articolo è sospensione di cui al presente articolo è punito con l’arresto fino a sei mesi.punito con l’arresto fino a sei mesi.

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ORGANISMI PARITETICI TERRITORIALIORGANISMI PARITETICI TERRITORIALI art. 51 del D. Lgs 81/08. Organismi art. 51 del D. Lgs 81/08. Organismi

pariteticiparitetici

A livello territoriale sono costituiti A livello territoriale sono costituiti organismi paritetici di cui all’art. 2,comma organismi paritetici di cui all’art. 2,comma 1,lettera ee) 1,lettera ee) {{art. 2 comma 1, lettera ee) del D. art. 2 comma 1, lettera ee) del D. Lgs 81/08,Lgs 81/08, «organismi paritetici»:«organismi paritetici»: organismi organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: privilegiate per: la programmazione di attività la programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buone formative e l’elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; la inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; la l’assistenza alle imprese finalizzata all’attuazione l’assistenza alle imprese finalizzata all’attuazione degli adempimenti in materia;degli adempimenti in materia; ogni altra attività o ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimentocollettivi di riferimento}}. .

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ORGANISMI PARITETICI TERRITORIALIORGANISMI PARITETICI TERRITORIALI art. 51 del D. Lgs 81/08. Organismi art. 51 del D. Lgs 81/08. Organismi

pariteticiparitetici Comma 3. Gli organismi paritetici possono Comma 3. Gli organismi paritetici possono

supportare le imprese nell’individuazione di supportare le imprese nell’individuazione di soluzioni tecniche e organizzative dirette a soluzioni tecniche e organizzative dirette a garantire e migliorare la tutela della salute e garantire e migliorare la tutela della salute e sicurezza sul lavoro;sicurezza sul lavoro;

Comma 6. Comma 6. Gli organismi pariteticiGli organismi paritetici di cui al di cui al comma 1, comma 1, purché dispongano di personale purché dispongano di personale con specifiche competenze tecniche in con specifiche competenze tecniche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, materia di salute e sicurezza sul lavoro, possono effettuare, nei luoghi di lavoro possono effettuare, nei luoghi di lavoro rientranti nei territori e nei comparti rientranti nei territori e nei comparti produttivi di competenza, sopralluoghi per produttivi di competenza, sopralluoghi per le finalità di cui al comma 3.le finalità di cui al comma 3.

Comma 7. Gli organismi di cui al presente articolo Comma 7. Gli organismi di cui al presente articolo trasmettono al Comitato di cui all’articolo 7 una trasmettono al Comitato di cui all’articolo 7 una relazione annuale sull’attività svolta.relazione annuale sull’attività svolta.

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LE SANZIONI AMMINISTRATIVELE SANZIONI AMMINISTRATIVE Per le sanzioni amministrative previste dalle Per le sanzioni amministrative previste dalle

norme di prevenzione in materia di igiene e norme di prevenzione in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro si applica la sicurezza nei luoghi di lavoro si applica la

Legge 24 novembre 1981, n°689.Legge 24 novembre 1981, n°689.

Ai sensi dell’art. 14 della legge, la violazione, Ai sensi dell’art. 14 della legge, la violazione, quando è possibile, deve essere contestata quando è possibile, deve essere contestata immediatamente al trasgressore, altrimenti ciò immediatamente al trasgressore, altrimenti ciò deve avvenire con notifica all’interessato deve avvenire con notifica all’interessato residente nel territorio della Repubblica entro il residente nel territorio della Repubblica entro il termine di 90 giorni e a quelli residenti all’estero termine di 90 giorni e a quelli residenti all’estero entro il termine di 360 giorni dall’accertamento.entro il termine di 360 giorni dall’accertamento.

L’obbligo di pagare la somma dovuta per la L’obbligo di pagare la somma dovuta per la violazione si estingue per la persona nei cui violazione si estingue per la persona nei cui confronti è stata omessa la notificazione nel confronti è stata omessa la notificazione nel termine prescritto. termine prescritto.

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LE SANZIONI AMMINISTRATIVELE SANZIONI AMMINISTRATIVELegge 24 novembre 1981, n°689.Legge 24 novembre 1981, n°689.

Ai sensi dell’art. 16 della legge, il trasgressore è Ai sensi dell’art. 16 della legge, il trasgressore è ammesso al pagamento di una somma in misura ammesso al pagamento di una somma in misura ridotta pari alla terza parte del massimo della ridotta pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa, o, sanzione prevista per la violazione commessa, o, se più favorevole, al doppio del minimo della se più favorevole, al doppio del minimo della sanzione edittale, oltre alle spese del sanzione edittale, oltre alle spese del procedimento, entro il termine di 60 giorni dalla procedimento, entro il termine di 60 giorni dalla contestazione. contestazione.

(Ricorso)(Ricorso)

Ai sensi dell’art. 18 della legge, entro 30 Ai sensi dell’art. 18 della legge, entro 30 giorni dalla data della contestazione o giorni dalla data della contestazione o notificazione della violazione, gli interessati notificazione della violazione, gli interessati possono fare pervenire all’autorità competente possono fare pervenire all’autorità competente scritti difensivi e documenti e possono chiedere scritti difensivi e documenti e possono chiedere di essere sentiti dalla medesima autorità. di essere sentiti dalla medesima autorità.

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LE SANZIONI AMMINISTRATIVELE SANZIONI AMMINISTRATIVE Legge 24 novembre 1981, n°689 - Legge 24 novembre 1981, n°689 - (Ricorso)(Ricorso)

L’autorità competente, sentiti gli interessati ed L’autorità competente, sentiti gli interessati ed esaminata la documentazione contenuta nel rapporto esaminata la documentazione contenuta nel rapporto prodotto dall’organo di vigilanza, se ritiene fondato prodotto dall’organo di vigilanza, se ritiene fondato l’accertamento, determina, con ordinanza motivata, la l’accertamento, determina, con ordinanza motivata, la somma dovuta per la violazione e ne ingiunge il somma dovuta per la violazione e ne ingiunge il pagamento, insieme alle spese, all’autore della pagamento, insieme alle spese, all’autore della violazione, altrimenti emette ordinanza motivata di violazione, altrimenti emette ordinanza motivata di archiviazione degli atti comunicandola integralmente archiviazione degli atti comunicandola integralmente all’organo che ha redatto il rapporto.all’organo che ha redatto il rapporto.

il pagamento è effettuato entro entro il termine di il pagamento è effettuato entro entro il termine di trenta giorni dalla notificazione del provvedimento; del trenta giorni dalla notificazione del provvedimento; del pagamento è data comunicazione, entro il trentesimo pagamento è data comunicazione, entro il trentesimo giorno, a cura dell’ufficio che lo ha ricevuto, giorno, a cura dell’ufficio che lo ha ricevuto, all’autorità che ha emesso l’ordinanza. all’autorità che ha emesso l’ordinanza.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

Uso delle attrezzature di lavoro Uso delle attrezzature di lavoro art. 71 del D. Lgs. 81/08art. 71 del D. Lgs. 81/08

comma 8.-comma 8.- …… il datore di lavoro provvede …… il datore di lavoro provvede affinché:affinché:

a)a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un sottoposte a un controllo inizialecontrollo iniziale (dopo (dopo l'installazione e prima della messa in esercizio) e l'installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova località di impianto, al cantiere o in una nuova località di impianto, al fine di assicurarne l'installazione corretta e il fine di assicurarne l'installazione corretta e il buon funzionamento;buon funzionamento;

b)b) le attrezzature soggette a influssi che possono le attrezzature soggette a influssi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte:origine a situazioni pericolose siano sottoposte:

1.1. a a controlli periodicicontrolli periodici, secondo frequenze , secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi;codici di buona prassi;

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

Uso delle attrezzature di lavoro Uso delle attrezzature di lavoro segue art. 71 del D. Lgs. 81/08segue art. 71 del D. Lgs. 81/08

2.2. a a controlli straordinaricontrolli straordinari al fine di garantire al fine di garantire il mantenimento di buone condizioni di il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni attrezzature di lavoro, quali riparazioni trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività.periodi prolungati di inattività. c)c) i controlli di cui alle lettere a) e i controlli di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l’efficienza stato di conservazione e l’efficienza a fini di sicurezza delle a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona essere effettuati da persona competente.competente.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

Uso delle attrezzature di lavoro Uso delle attrezzature di lavoro segue art. 71 del D. Lgs. 81/08segue art. 71 del D. Lgs. 81/08

Comma 9.-Comma 9.- I risultati dei controlli di cui al I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere riportati per iscritto comma 8 devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza.disposizione degli organi di vigilanza.

Comma 10.-Comma 10.- Qualora le attrezzature di lavoro Qualora le attrezzature di lavoro di cui al comma 8 siano usate al di fuori della di cui al comma 8 siano usate al di fuori della sede dell’unità produttiva devono essere sede dell’unità produttiva devono essere accompagnate da un documento attestante accompagnate da un documento attestante l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito l’esecuzione dell’ultimo controllo con esito positivo.positivo.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

Uso delle attrezzature di lavoro Uso delle attrezzature di lavoro segue art. 71 del D. Lgs. 81/08segue art. 71 del D. Lgs. 81/08 Comma 11. -Comma 11. - Oltre a quanto previsto dal Oltre a quanto previsto dal

comma 8, comma 8, il datore di lavoro sottopone le il datore di lavoro sottopone le attrezzature di lavoro riportate in attrezzature di lavoro riportate in ALLEGATO VIIALLEGATO VII a verifiche periodiche, con la frequenza a verifiche periodiche, con la frequenza indicata nel medesimo allegato.indicata nel medesimo allegato. La prima di La prima di tali verifiche è effettuata dall’ISPESL e le tali verifiche è effettuata dall’ISPESL e le successive dalle ASL. Le verifiche sono successive dalle ASL. Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro.sono a carico del datore di lavoro.

Comma 12.-Comma 12.- Per l’effettuazione delle verifiche Per l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 11, le ASL e l’ISPESL possono di cui al comma 11, le ASL e l’ISPESL possono avvalersi del supporto di soggetti pubblici o avvalersi del supporto di soggetti pubblici o privati abilitati. I soggetti privati abilitati privati abilitati. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di pubblico acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione.struttura pubblica titolare della funzione.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHEImpianti ed apparecchi elettriciImpianti ed apparecchi elettrici

art. 86 del D. Lgs. 81/08 art. 86 del D. Lgs. 81/08 Comma 1.-Comma 1.- Ferme restando le disposizioni del Ferme restando le disposizioni del

decreto del Presidente della Repubblica 22 decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462,ottobre 2001, n. 462, il datore di lavoro il datore di lavoro provvede affinché gli impianti elettrici e gli provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini, siano impianti di protezione dai fulmini, siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.sicurezza.

Comma 2.-Comma 2.- Con decreto del Ministro del lavoro e Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e del Ministro della della previdenza sociale e del Ministro della salute vengono stabilite, sulla base delle salute vengono stabilite, sulla base delle disposizioni vigenti, le modalità ed i criteri per disposizioni vigenti, le modalità ed i criteri per l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 1.l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 1.

Comma 3.-Comma 3.- L’esito dei controlli di cui al comma 1 L’esito dei controlli di cui al comma 1 deve essere verbalizzato e tenuto a disposizione deve essere verbalizzato e tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza.dell’autorità di vigilanza.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

DPR 22 ottobre 2001 n. 462 DPR 22 ottobre 2001 n. 462

Regolamento di semplificazione del Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di procedimento per la denuncia di installazioni e installazioni e dispositivi di dispositivi di protezione contro le scariche protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosidi impianti elettrici pericolosi..

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

DPR 22 ottobre 2001 n. 462 DPR 22 ottobre 2001 n. 462 art. 1. Ambito di applicazioneart. 1. Ambito di applicazione

1. 1. Il presente regolamento disciplina Il presente regolamento disciplina i procedimenti relativi alle i procedimenti relativi alle installazioni ed ai dispositivi di installazioni ed ai dispositivi di protezione contro le scariche protezione contro le scariche atmosferiche, agli impianti elettrici di atmosferiche, agli impianti elettrici di messa a terra e agli impianti elettrici messa a terra e agli impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione in luoghi con pericolo di esplosione collocati nei luoghi di lavoro. collocati nei luoghi di lavoro.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

Capo II - Impianti elettrici di messa a terra Capo II - Impianti elettrici di messa a terra e dispositivi di protezione contro le e dispositivi di protezione contro le

scariche atmosferichescariche atmosfericheart. 2. Messa in esercizio e omologazione art. 2. Messa in esercizio e omologazione dell’impiantodell’impianto

1.1. La messa in esercizio degli impianti elettrici La messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche non può essere contro le scariche atmosferiche non può essere effettuata prima della verifica eseguita effettuata prima della verifica eseguita dall’installatore che rilascia la dichiarazione di dall’installatore che rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. La conformità ai sensi della normativa vigente. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell’impianto. effetti ad omologazione dell’impianto.

2.2. Entro 30 giorni dalla messa in esercizio Entro 30 giorni dalla messa in esercizio dell’impianto, il datore di lavoro invia la dell’impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all’ISPESL ed all’ASL dichiarazione di conformità all’ISPESL ed all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti. o all’ARPA territorialmente competenti.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

art. 3. Verifiche a campioneart. 3. Verifiche a campione 1. 1. L’ISPESL effettua a campione la L’ISPESL effettua a campione la

prima verifica sulla conformità alla prima verifica sulla conformità alla normativa vigente degli impianti di normativa vigente degli impianti di protezione contro le scariche protezione contro le scariche atmosferiche ed i dispositivi di messa atmosferiche ed i dispositivi di messa a terra degli impianti elettrici e a terra degli impianti elettrici e trasmette le relative risultanze trasmette le relative risultanze all’ASL o ARPA. all’ASL o ARPA.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

art. 4. Verifiche periodicheart. 4. Verifiche periodiche

Soggetti abilitatiSoggetti abilitati 1.1. Il datore di lavoro è tenuto ad Il datore di lavoro è tenuto ad

effettuare regolari manutenzioni effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far sottoporre dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad esclusione di quelli cinque anni, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio maggior rischio in caso di incendio per i quali la periodicità è biennale.per i quali la periodicità è biennale.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE segue art. 4. Verifiche periodiche - Soggetti segue art. 4. Verifiche periodiche - Soggetti

abilitatiabilitati 2.2. Per l’effettuazione della verifica, il Per l’effettuazione della verifica, il

datore di lavoro si rivolge all’ASL o datore di lavoro si rivolge all’ASL o all’ARPA o ad eventuali organismi all’ARPA o ad eventuali organismi individuati dal Ministero delle attività individuati dal Ministero delle attività produttive, sulla base di criteri stabiliti produttive, sulla base di criteri stabiliti dalla normativa tecnica europea UNI CEI. dalla normativa tecnica europea UNI CEI.

3.3. Il soggetto che ha eseguito la Il soggetto che ha eseguito la verifica periodica rilascia il relativo verifica periodica rilascia il relativo verbale al datore di lavoro che deve verbale al datore di lavoro che deve conservarlo ed esibirlo a richiesta degli conservarlo ed esibirlo a richiesta degli organi di vigilanza. organi di vigilanza.

4.4. Le verifiche sono onerose e le spese Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro. del datore di lavoro.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE Capo III - Impianti in luoghi con pericolo di Capo III - Impianti in luoghi con pericolo di

esplosione. esplosione.

art. 5. Messa in esercizio e omologazioneart. 5. Messa in esercizio e omologazione 1.1. La messa in esercizio degli impianti in La messa in esercizio degli impianti in

luoghi con pericolo di esplosione non può luoghi con pericolo di esplosione non può essere effettuata prima della verifica di essere effettuata prima della verifica di conformità rilasciata al datore di lavoro ai conformità rilasciata al datore di lavoro ai sensi del comma 2. sensi del comma 2.

2.2. Tale verifica è effettuata dallo stesso Tale verifica è effettuata dallo stesso installatore dell’impianto, il quale rilascia installatore dell’impianto, il quale rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. della normativa vigente.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE Capo III - Impianti in luoghi con pericolo di Capo III - Impianti in luoghi con pericolo di

esplosione.esplosione. 3.3. Entro 30 giorni dalla messa in Entro 30 giorni dalla messa in

esercizio dell’impianto, il datore di esercizio dell’impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di lavoro invia la dichiarazione di conformità all’ASL o all’ARPA conformità all’ASL o all’ARPA territorialmente competenti. territorialmente competenti.

4.4. L’omologazione è effettuata dalle L’omologazione è effettuata dalle ASL o dall’ARPA competenti per ASL o dall’ARPA competenti per territorio, che effettuano la prima territorio, che effettuano la prima verifica sulla conformità alla normativa verifica sulla conformità alla normativa vigente di tutti gli impianti denunciati.vigente di tutti gli impianti denunciati.

6.6. Le verifiche sono onerose e le spese Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro. del datore di lavoro.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE Capo III - Impianti in luoghi con pericolo di Capo III - Impianti in luoghi con pericolo di

esplosione.esplosione. art. 6. Verifiche periodiche - Soggetti abilitatiart. 6. Verifiche periodiche - Soggetti abilitati 1.1. Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare Il datore di lavoro è tenuto ad effettuare

regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni due sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni due anni. anni.

2.2. Per l’effettuazione della verifica, il datore di Per l’effettuazione della verifica, il datore di lavoro si rivolge all’AUSL o all’ARPA od ad lavoro si rivolge all’AUSL o all’ARPA od ad eventuali organismi individuati dal Ministero delle eventuali organismi individuati dal Ministero delle attività produttive, sulla base di criteri stabiliti attività produttive, sulla base di criteri stabiliti dalla normativa tecnica europea UNI CEI. dalla normativa tecnica europea UNI CEI.

3.3. Il soggetto che ha eseguito la verifica Il soggetto che ha eseguito la verifica periodica rilascia il relativo verbale al datore di periodica rilascia il relativo verbale al datore di lavoro che deve conservarlo ed esibirlo a richiesta lavoro che deve conservarlo ed esibirlo a richiesta degli organi di vigilanza. degli organi di vigilanza.

4.4. Le verifiche sono onerose e le spese per la Le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro. lavoro.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

Capo IV - Disposizioni comuni ai capi Capo IV - Disposizioni comuni ai capi precedentiprecedenti

art. 7. Verifiche straordinarieart. 7. Verifiche straordinarie 1.1. Le verifiche straordinarie sono Le verifiche straordinarie sono

effettuate dall’ASL o dall’ARPA o dagli effettuate dall’ASL o dall’ARPA o dagli organismi individuati dal Ministero delle organismi individuati dal Ministero delle attività produttive, sulla base di criteri attività produttive, sulla base di criteri stabiliti dalla normativa europea UNI CEI. stabiliti dalla normativa europea UNI CEI.

2.2. Le verifiche straordinarie sono, Le verifiche straordinarie sono, comunque, effettuate nei casi di:comunque, effettuate nei casi di:

a)a) esito negativo della verifica periodica;esito negativo della verifica periodica; b)b) modifica sostanziale dell’impianto;modifica sostanziale dell’impianto; c)c) richiesta del datore del lavoro. richiesta del datore del lavoro.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

art. 8. Variazioni relative agli impiantiart. 8. Variazioni relative agli impianti 1.1. Il datore di lavoro comunica Il datore di lavoro comunica

tempestivamente all’ufficio tempestivamente all’ufficio competente per territorio dell’ISPESL competente per territorio dell’ISPESL e alle ASL o alle ARPA competenti per e alle ASL o alle ARPA competenti per territorio la cessazione dell’esercizio, territorio la cessazione dell’esercizio, le modifiche sostanziali le modifiche sostanziali preponderanti e il trasferimento o preponderanti e il trasferimento o spostamento degli impianti. spostamento degli impianti.

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LE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHELE OMOLOGAZIONI E LE VERIFICHE

art. 9. Abrogazioniart. 9. Abrogazioni 1.1. Sono abrogati:Sono abrogati: a)a) gli articoli 40 e 328 del DPR 27 gli articoli 40 e 328 del DPR 27

aprile 1955, n. 547 (Norme per la aprile 1955, n. 547 (Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”;prevenzione degli infortuni sul lavoro”;

b)b) gli articoli 2, 3 e 4 del decreto del gli articoli 2, 3 e 4 del decreto del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale Ministro per il lavoro e la previdenza sociale in data 12 settembre 1959, nonché i modelli in data 12 settembre 1959, nonché i modelli A, B e C allegati al medesimo decreto. A, B e C allegati al medesimo decreto.

2.2. I riferimenti alle disposizioni abrogate I riferimenti alle disposizioni abrogate contenute in altri testi normativi si contenute in altri testi normativi si intendono riferiti alle disposizioni del intendono riferiti alle disposizioni del presente regolamento. presente regolamento.