«ilpil un'ideologia deiricchi» pratiche didecrescita possibile
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«il Pil è un'ideologia dei ricchi»Pratiche di decrescita possibilela questione ambientale il mito
. della crescita infinita in un mon-do finito presenta tutti i suoi limi-ti, e colpisce al cuore non solo il
. capitalismo ma il centro delle teo-rie anticapitaliste dividendole trasviluppiste e antì-svìluppìste, que-ste ultime spesso accusate di esse-re velleitarie o territoriali (quelledei «no»,dalla Tav agli incenerito-ri, quelle che operano nel microma non riescono ad avere un re-spiro globale, o addirittura con-,servatrici, autarchìche, per un ri-torno quasi mistrico alla natura).La realtà è Più complessa. I teo-
rici della decrescita distinguonomerci da beni. Un bene è, peresempio, lo yogurt fatto in casa,ma anche l'abbattimento di spre-co energetico. La decrescìta nonè una teoria antì-mercantìle, piut-tosto è una critica all'invasività................................................................. del mercato, tende a ridurre la sfe-
il Pil è fermo. L'Italia non cresce. ra di irifluenza delle merci. Pro-E' un disastro. Oppure no. Per tut - durre-e consumare meno sìgnìfì-ti quelli che credono nella decre- ca sfruttare meno materie prime,scita, misurare la ricchezza di un lavorare meno, produrre meno ri-paese in base al PiIè pura ideolo- fiuti, abbattere i consumi per ilgia. La teoria del filosofo francese trasporto delle merci. I rifiuti, aSerge Latouche è .innanzitutto Napoli e non solo? Sono prima diuna pratica che in Italia ha pro- tutto il risultato della crescita. Me-dotto diverse esperienze concre- no lavoro vuol dire meno inciden-te e che si è tradotta nelMooimen- ti sul lavoro (per i credenti del PiI,to per la decrescita felice e nella Re- anche il lavoro è solo merce). Me-te per la decrescita, oltre che in no trasporti vuol dire meno smog .mille esperienze, basta pensare ai e meno morti sulle strade. Senzai gruppi di acquisto e a qualche citare le guerre per le materie pri-battuta di Grillo.Ma che significa me. Anche le armi sono merci e. decrescita, quali pratiche vengo- contribuiscono al PiI. il PiImìsu-no attuate in Italia e in Europa? ra la quantità di ricchezza totaleNon è un'utopia non compatibile senza calcolare la sua dìstrìbuzio-con la macroeconrnia mondiale? ne, ma soprattutto non calcolaSocialismo e liberismo hanno ciò che non si vende. Per questo
creduto entrambi nel progresso sono stati studiati altri indici, ildel mercato, scontrandosi sulla Bil (Benessere interno lordo), op-diversa distribuzione della ric- purre il Quars (Qualità regionalechezza ma avendo come comune di sviluppo) persino il fantasiosodenominatore la merce, ovvero Fil (indice di Felicità interna lor-oggetti e servizi monetizzabili. da). «il difetto di questìindìci - èAdesso che la contraddizione del dubbioso Maurizio Pallante, pre-capitalismo si misura anche con sidente del Movimento della de-
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nazionale. In Francia la decresci-ta ha prodotto un ricco dibattito, teorico, in Italia tendiamo a met-terla in pratica e sono in atto mol-ti progetti». Ma è praticabile an-che al di là di microesperienze?Problema: meno produzione econsumo significa meno posti dilavoro. «Noti.sempre, per coiben-tare le case si lavora». Ma sipuòsperare nella decrescita senza fa-re la rivoluzione? «E' chiaro che .un petroliere sarà contro, ma unimprenditore che opera con ener-gie alternative a favore». Eppurese il mercato si riduce qualcunodovrà pur pagame le conseguen-ze. Le rendite, i ricchi. Mica sem-plice.
crescita felice~ è che affiancano ilPiIma non lo superano e che i pa-rametri qualitativi che tentano dimisurare restano soggettivi». Labestemmia della decrescita 'pre-tende di partire dal basso e di agi-re per gradi senza contrapposizio-ne frontale con il sistema capitali- .sta, «Bisogna agire su tre livelli -.spiega Pallante - gli stili di vita, latecnologica non per aumentarela produttività ma per ridurre rì-..fiuti e energia, e la politica. Peresempio, se un comune deliberache le case devono essere coiben-tate, si spreca meno per il rìscla-damento, in AltoAdìgé bastano 7litri di gas per metro quadro al-l'anno contro i 20 litri della media
Gjorgio Salvetti Milano
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