i’m magazine · di antonella ambrosio. t di un sogno, quello parago-utto nasce seguendo la scia...

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I’M MAGAZINE e ancora... e ancora... LeLLo ArenA LeLLo ArenA gennaio - Febbraio 2013 anno Vi n°33 Franco Di Mare Camomilla Ferragamo Capri Hollywood Diego OCChiuzzi Diego OCChiuzzi Ferragamo Franco Di Mare Camomilla Capri Hollywood CLAUDIA CLAUDIA RUFFO RUFFO

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I’M

MAGAZINE

e ancora...e ancora...

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Franco Di Mare

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Ferragamo

Capri Hollywood

Diego OCChiuzziDiego OCChiuzzi

Ferragamo

Franco Di Mare

Camomilla

Capri Hollywood

CLAUDIACLAUDIA

RUFFORUFFO

Edito da i’M srl Via Firenze, 54

80142 napolitel 081 263508fax 081 282662

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reg. trib. di napoli n° 47dell’8.05.2008

EditoreMaurizio aiello

Direttore responsabile ilaria carloni

Collaboratori:antonella ambrosioLudovica biamonte

Laura caicoalessandra carloni

antonio cimminoMarco nota

elisabetta Vairo

Phalfieri&Paliotti

Graphic DesignFrancesco Finizio

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Distribuzioneidea Marketing

Stampaarti grafiche boccia S.p.a. - Sa

Per la pubblicitàph 081 263508

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L’editore

Maurizio Aiello

il Direttoreresponsabile

Ilaria Carloni

iN COPERTiNA

Claudia Ruffoph gianni brucculeri

16 Ferragamol’inconfondibile stile della maison

che sposa artigianalità e lusso

di AntonellA Ambrosio

26 Diego Occhiuzzidal circolo posillipo alle olimpiadi

di ilAriA CArloni

36 Antonietta Delle Cavemiss napoli

di ludoviCA biAmonte

50 Lello Arenada la smorfia alle riflessioni sulla vita

di AlessAndrA CArloni

56 Claudia Ruffoun po’ scrittrice, un po’ pittrice, tanto attrice

di mArCo notA

70 Franco Di Mareun passato sul campo di guerra

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i’M ONLINE

WWW.iMMAGAziNE.iT

SOMMARIO

15 L’opinionela banca di calabria

di FAbrizio CArloni

22 Edenlandiail sogno dei bambini

32 Il Duomo dedicato a san gennaro

di elisAbettA vAiro

44 Camomilla Italiaversatilità e attenzione la formula

che seduce il gentil sessodi AntonellA Ambrosio

66 Furoreil paese che non c’èdi elisAbettA vAiro

76 I’M Modelsmartina buongiovanni

83 Professionisti al topalessandro cannavale

di AlessAndrA militerni

88 Capri, Hollywood InternationalFilm Festivaltra star internazionali e nostrane

92 Sorrento 2012le giornate professionali di cinema

di Antonio Cimmino

96 Il Calendario delle Studentesseun bacio saffico simbolo di pace

tra palestina e israele

101 Al Galà dei Delfini d’Argentobluduemila premia i campioni dello sport

102 Al tunnel Borbonicoarte, musica e alta moda

I’M MAGAZIN

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104 Fratelli Rossettisbarca a Napolidi lAurA CAiCo

108 Viaggiare secondo Vuittondi lAurA CAiCo

110 Special event Tru Trussarditra Milano, Roma e Napoli

112 I preziosi di Damiani in mostradi lAurA CAiCo

116 Alviero Martini 1A Classee Donnavventura

118 Che difetto Pinko hai?

120 Christmas Partyal Salotto Cilento

122 Un party firmato Chanel

124 Bourlesque per La Rusca

126 Gli auguri all’agorà Morelli

128 Il calendario Di Meo 2013celebra la Napoli dimenticata

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L’opinione

Le banche, come tutte le altre aziendedei settori industriale, commerciale eterziario sono profondamente cam-biate negli ultimi anni. Negli anni Set-tanta andai in Grecia con mia moglie- eravamo ragazzi - che dimenticò la

distinta da cui risultava l'istituto di credito diAtene su cui avevamo fatto la rimessa per la va-luta; passammo metà del viaggio a cercarlo. Oggitutto é risolto con la carta di credito e serve pocoaltro. L'inconveniente é però costituito dall'impos-sibilità di avere con la banca, così come con le isti-tuzioni, con gli alberghi, con i negozianti, un rap-porto in cui i sentimenti, il bisogno di qualcosache vada al di là del semplice scambio di merce odi servizi in cambio di denaro, abbiano un loropeso.Ho avuto la fortuna di conoscere il nuovo ed il vec-chio sistema ed ho apprezzato entrambi. Moltogiovane entrai, come ho scritto nell’ultimo mio in-tervento su questa rivista, come impiegato nellaBanca di Calabria. Era un prestigioso istituto dicredito fondato ad inizio Novecento, dove convive-vano sostanzialmente due classi sociali in un con-nubio perfetto ed inestricabile. Molti dei dipen-denti erano i figli di famiglie meridionali nelle cuivene scorreva sangue blu proveniente dalle duefonti costituite dai Savoia e dai Borbone. La granparte aveva visto sfiorire il proprio mondo con gliespropri dei grandi latifondi; la guerra e la Repub-blica avevano fatto il resto e distrutto o fatto sva-porare casali e ricchezze della famiglie di molti deicolleghi che apparivano inconsolabili.Con fatica, ma con onestà e competenza, dirige-vano, ai vari livelli, filiali,agenzie od uffici interni;quasi tutti sembravano sec-catissimi di dover essere iprimi rappresentanti delloro lignaggio a doversi al-zare la mattina per recarsia lavoro. Quasi tutti, però,erano preparatissimi edavevano con la clientela unrapporto stupendo fatto diossequi e di baciamano. Liassistevano, e tra quest’ul-timi c’era chi scrive, unaschiera di “borghesi” che conmemoria sociale di come cisi comporta in un mondo an-

cora molto intriso della passata monarchia, soppor-tavano l’indolenza con affetto e pazienza.Era un equilibrio non più ripetibile, in cui ilcliente era considerato con rispetto anche se affan-nava finanziariamente. In quel mondo mancava ilGrande Fratello che ora controlla le banche, iclienti ed i dipendenti. Un mondo umano ed effi-ciente in cui la stima e la solidarietà tra i vari pro-tagonisti facevano in modo che la giornata avesseun filo conduttore lontano dalla triste logica deibudget che caratterizza i nostri tempi.In quest’ambito, ricordo come fosse adesso, l’am-ministratore delegato che tornava da una visita inSicilia, in preda ad una terribile dissenteria, dettedisposizione all’autista di portarlo ovunque rite-nesse fosse possibile dare sollievo al terribile im-previsto che rischiava di causargli un imbarazzoinsostenibile.Il fedele collaboratore ebbe l’intuito di uscire dallaTangenziale, allora appena terminata, a Via Cileadove era la nostra agenzia. Sentii grattare allaporta secondaria che dava sul giardino condomi-niale e vidi dall’occhio magico il viso stravoltodell’altissimo dirigente. Dietro, reggendolo per leascelle, l’autista sfigurato mi convinse con il suocomportamento che fossero ostaggi in un tentativodi rapina. Fu il direttore ad aprire la porta e adaccompagnarlo sudatissimo nel bagno. Fui io,quando ci ricordammo che la toilette era priva dicarta igienica, a dovergli passare il necessario chemi aveva messo in mano il capo ufficio dandomil’ordine di infilarlo sotto la porta.Erano distinte per lo sconto di cambiali ed avevanofogli di carta chimica, intercalati ad altri di carta

carbone. Era difficilissimo,tra i due materiali, sce-gliere quale fosse il menopeggio e l’amministratoredelegato optò, per lo stress,per la soluzione più diffi-cile, ricorrendo alla cartacarbone. Quando uscì cercòdi darci la mano ed io, im-pudente sin da ragazzo, miirrigidii con la mano tesaverso il lampadario, in unprovvidenziale “saluto ro-mano” accompagnato da ungrande e falso sorriso daeunuco ottomano.

[email protected]. 15

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la bancadi calabria

di Fabrizio Carloni

La Banca di Calabria era unprestigioso istituto di creditofondato ad inizio Novecento,dove convivevanosostanzialmente due classisociali in un connubio perfettoed inestricabile. Molti deidipendenti erano i figli difamiglie meridionali nelle cuivene scorreva sangue bluproveniente dalle due fonticostituite dai Savoia e daiBorbone. La gran parteaveva visto sfiorire il propriomondo con gli espropridei grandi latifondi.

L’inconfondibile stiledella maison che sposa

artigianalità e lusso

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I’Mmade in Naples

FERRAGAMO

di AntonellA Ambrosio

Tutto nasce seguendo la sciadi un sogno, quello parago-nabile ad una favola anco-rata ad un profetico lietofine. Ambizione, talento,creatività fanno da leitmo-

tiv, caparbietà e determinazione ne ca-ratterizzano il dipanarsi, non senza osta-coli e difficoltà. Fattori determinanti arendere concreto quel sogno, partito dalontano e ancora oggi capace di raccon-tare una favola che ha camminato neltempo attraverso scarpe, abiti e accessoridi lusso. È la favola a cui anelava Salva-tore Ferragamo, il designer che ha cre-duto fortemente nel suo sogno e partitoda Bonito, per emigrare negli Stati Uniti,ha trasformato la sua passione in fama,mettendo a punto la sua operosità nellarealizzazione di scarpe su misura per gliastri della nascente industria hollywoo-diana del cinema. Di qui un’escalation disuccessi, l’arte nel proporre una moda ingrado di affascinare donne come GretaGarbo, Audrey Hepburn, Marilyn Mon-roe, e non solo, grazie a creazioni dallapregevole qualità, figlie di una tradizionenata coniugando originalità e comodità,non tralasciando eleganza, design e stile.E se tutto comincia con il rendere confor-tevole e raffinata la promenade delle si-gnore, attraverso la realizzazione discarpe uniche e particolarissime, la cro-nistoria di quello che poi è diventato unmarchio del lusso “made in Italy” cono-sciuto a livello mondiale, annovera tantetappe importanti tutte legate al profondoamore verso il mondo della moda. Dalprodotto storico della scarpa oggi, dopo lamorte di Salvatore, il gruppo completa-mente a gestione familiare, è attivo nellacreazione, produzione e vendita di calza-ture, pelletteria, abbigliamento, prodottiin seta e altri accessori, nonché profumi,per uomo e donna. Favolose creazioni peruna gamma di prodotti completata da oc-chiali e orologi, realizzati su licenza daterzi in Italia e all’estero, con l’obiettivodi sfruttare le eccellenze locali. Ungruppo solido con oltre 3.000 dipendentie una rete capillare di 586 punti venditamonomarca, presente in Italia e nelmondo attraverso società che consentonodi presidiare il mercato europeo, ameri-cano e asiatico. Un business all’insegnadella qualità che premia, quotato inborsa, con ricavi totali pari a 781,6 mi-lioni di euro (459,7 milioni di euro nelprimo semestre del 2011), un EBITDApari a 113,1 milioni di euro (83,8 milionidi euro nel primo semestre 2011), unEBIT pari a 86,4 milioni di euro (70,9 mi-lioni di euro nel primo semestre 2011) e

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un Utile Netto pari 60,8 milioni di euro(45,7 milioni di euro nel primo semestre2011). Numeri importanti suffragati dallavincente strategia del gruppo imprendito-riale, dalla direzione artistica affidata aMassimiliano Giornetti ed infine da scelteche nel rutilante mondo dell’omologazione,specie nel settore moda, sanno distinguersiper la grande artigianalità. Non a caso daagosto nei punti vendita Ferragamo, anchein quello di Piazza dei Martiri, è in venditauna special edition che celebra l’eleganzamaschile. Un nuovissimo progetto di eccel-lenza, le scarpe Tramezza realizzate a manoe cinture personalizzabili, che rappresen-tano la summa della tradizione artigiananella lavorazione delle pelli. Special Editionpropone, infatti, 7 modelli di calzature inpelle full grain di alligatore o vitello, in 4 to-nalità di colore. A dominare è la tramezza,il nome di una lavorazione tradizionale cherappresenta il top della qualità nel com-parto della calzatura artigianale maschile.La procedura si adatta ad una molteplicitàdi modelli differenti, che hanno il denomi-natore comune nella tenuta della forma enella perfetta consistenza della suola e dellatomaia. La “tramezza” prende il nome dauna delle componenti fondamentali che di-stingue la scarpa utilizzata con tale proce-dura: uno strato di pelle spessa e flessibileche viene inserita tra la soletta e la suola,denominata tramezza, perché posta inmezzo ai due strati. La parte superiore dellascarpa, la tomaia, è ancorata allasoletta da una cucitura interna(detta “in carne”) tramite unlungo listello di cuoio, il guardolo.A questo punto si inserisce la tra-mezza e con una seconda cuci-tura, detta “cucitura rapida”, siunisce il guardolo alla suola: unsistema di montaggio compren-sivo di ben tre strati di cuoio, perun’altezza complessiva di dodicimillimetri. La suola in cuoio

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il gruppo, completamentea gestione familiare, è attivo nellacreazione, produzione e vendita

di calzature, pelletteria,abbigliamento, prodotti in seta ealtri accessori, nonché profumi,

per uomo e donna. Favolosecreazioni per una gamma di pro-

dotti realizzati con l’obiettivo disfruttare le eccellenze locali

viene modellata e rifinita a mano da esperti arti-giani definendone il perimetro su forma. La costru-zione prevede inoltre l’uso di due sostegni, uno d’ac-ciaio posto nella tramezza -il cambrione- brevettatoda Salvatore Ferragamo negli anni Venti, in gradodi supportare e dare stabilità alla scarpa in corri-spondenza dell’arco del piede. La costruzione a tra-mezza presenta anche il vantaggio esclusivo diestendere la durata della scarpa, sostituendo sem-plicemente la suola usurata senza alterare il restodella struttura. Inoltre, in esclusiva nei flagship sto-res Ferragamo è attivo il “made to order”, un raffi-nato servizio di personalizzazione. Su una base dinove modelli il cliente potrà scegliere la sua perso-nale scarpa, selezionando il mix di colori, fogge, ma-teriali, combinazioni. Le calzature sono coordinatead una selezione di cinture Double Gancini, realiz-zate in pellami pregiati quali coccodrillo, struzzo evitello, la cui fibbia cesellata a mano secondo i det-tami della tradizione fiorentina, ha la sagoma didue gancini simmetrici e per la quale sono previste4 diverse varianti in ottone - martellato, satinato esmaltato con eleganti bicromatismi. Ancora unavolta, dunque, la maison ha voluto rendere oltre-modo pregnante il significato di quelle origini ba-sate sulla tradizione e la maestria nel saper tra-durre l’artigianalità in piccole capolavori della modamoderna. .i’M gennaio-Febbraio 2013

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Il sognodei bambini

edenlAndiA

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Edenlandia nasce nell'anno 1965 comeprimo esperimento europeo di parco atema, ispirato al californiano Disney-land. Il parco fu protagonista di ungrande successo nazionale e interna-zionale fino alla fine degli anni '90

quando il pubblico iniziò a calare sensibilmente. Purtroppo, il luogo che ha segnato l’infanzia della

maggioranza dei bambini napoletani, è triste-mente finito in vendita all'asta online, insiemeallo zoo, con tanto di scheda dettagliata, corredatadalla galleria fotografica. Un epilogo triste che ha fatto venir voglia di cele-brare l'importanza che Edenlandia ha avuto perNapoli: è nato così il progetto “Land In Eden” vo-luto da un dinamico team di giovani creativi, in

foto di eliA vACCAro e lUiGi rUsso

ModELLA AnnA UtoPiA GiordAno

sinergia con Anna Utopia Giordano, artista e fotomo-della, cui sono state affidate la direzione creativa el'immagine del progetto stesso. Sono state scattate foto e fatte riprese video da EliaVaccaro e Luigi Russo nei luoghi più caratteristici delparco dove Anna Utopia Giordano ha posato con in-dosso le creazioni pret-a-porter della "Enchanted Col-lection" della stilista Alessia Caliendo ispirate ai per-sonaggi delle fiabe. In particolare sono state immorta-late le principali attrazioni del parco: il Castello diLord Sheidon, il Vascello dei Pirati, le scenografie delTrenino, il Maniero degli Spettri, la Vecchia America.A causa dei recenti sviluppi è nata spontaneamente

i’M noVeMbre-DiceMbre 2012

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Nonostante l'attualeperiodo di difficoltà,edenlandia rimaneun luogo magico:ancora oggi moltedelle attrazionioriginali sono rimasteal loro posto, accostatea giostre piùtecnologiche edentrandovi si respirala stessa aria incantatadi un tempo, mischiataal profumo dellesue famose graffe

anche l'iniziativa “Zoowall” a sostengo degli animalidello Zoo di Napoli voluta da Maurizio e Luca Eymannche consiste in un giardino zoologico virtuale, alla cuicostruzione potranno partecipare e contribuire tutti co-loro che hanno a cuore lo Zoo di Napoli e degli animaliche vi abitano (www.zoowall.it).Nonostante l'attuale periodo di difficoltà, che interessaanche lo Zoo di Napoli, Edenlandia rimane un luogomagico: ancora oggi molte delle attrazioni originalisono rimaste al loro posto, accostate a giostre più tec-nologiche ed entrandovi si respira la stessa aria incan-tata di un tempo, mischiata al profumo delle sue fa-mose graffe.

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I’Mmade in Naples

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DIEGOOCChIUzzI

Dal Circolo Posillipoalle olimpiadi

Bronzo nella sciabola a squadre aPechino 2008; bronzo ai mondialidi scherma di San Pietroburgo nel2007 e Catania nel 2011; argentoad Antalia nel 2009 e di recentedalle Olimpiadi 2012 a Londra ha

portato a casa una medaglia d’argento nella sfidadi sciabola individuale e un bronzo nella gara asquadre di sciabola. Il suo miglior risultato è statola medaglia d'oro a squadre vinta al campionatoeuropeo di scherma 2010 tenutosi a Lipsia in-sieme ad Aldo Montano, Luigi Samele, Luigi Ta-rantino. Dietro questi successi sparsi per il Globoc’è Diego Occhiuzzi, napoletano classe 1981, cheporta alto il buon nome degli sportivi made in Na-ples.Una passione, quella per la scherma, nata tral’aria di mare del prestigioso Circolo Posillipodove è stato allenato dal maestro Leonardo Ca-serta.

Come è nata la passione per la scherma?Circa 25 anni fa, ero in classe alla scuola elemen-tare Maria Cristina di Savoia, quando una mae-stra disse che c’erano dei maestri di scherma per

una dimostrazione. Fu amore a prima vista.

Per i napoletani pare esista solamente il cal-cio. lei invece si è dato alla scherma. non ètifoso?Sono un tifoso accanito del Napoli, ho avuto il pia-cere di conoscere il presidente De Laurentiis equalche giocatore della squadra. Una delle cosepiù belle rientrando da Londra è aver ricevutomessaggi di stima dalla tifoseria azzurra ed es-sere stato premiato al centro del San Paolo.

È napoletano nel carattere?Di carattere sono un napoletano doc ed è questoche mi ha dato una marcia in più nello sport enella vita. Non mi faccio mai abbattere dai pro-blemi e cerco subito la soluzione. Sempre col sor-riso.

della sua natura del Sud cosa porta nellesfide?Ho forte il senso della competizione: amo quandol’incontro si surriscalda e la tensione è al mas-simo. Essere del Sud è un vantaggio. Noi meridio-nali rispetto agli altri abbiamo più voglia di vin-

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di ilAriA CArloni

cere e di raggiungere un traguardo.

l’avversario più temibile?Ho sempre detto che non temo nessuno più di mestesso perché il mio carattere irruento e litigiosospesso mi deconcentra nelle gare. Alle Olimpiadi diLondra, infatti, è andato tutto perfettamente finoall’incontro finale, dove la tensione dell’incontro haavuto la meglio su di me.

Cosa prova durante la sfida?Durante un incontro cerco di non pensare a fattoriesterni e di concentrarmi sull’avversario e su chetipo di tattica usare.

Ha mai avuto paura?La sera prima di una gara ho sempre un po’di paura, ma l’importante è che il giornodopo si trasformi in grinta e voglia di vin-cere.

Sa perdere?Sinceramente? No, mi rode sempre un po’.

alle olimpiadi di londra ha lasciatotutti a bocca aperta il bacio dato allasua fidanzata seduta in platea. il suoallenatore come l’ha presa?(Ride ndr). Era presente tutta la mia famigliaa Londra ed ho voluto condividere con loro e conla mia fidanzata quel momento straordinario. Ilmio allenatore non è stato molto felice perché dopopoco avevo l’incontro finale e temeva che mi de-concentrassi. E mi sa che aveva ragione!!!

nella scherma ci sono regoleferree come nel calcio ri-guardo l’astensione dalsesso?No! Il sesso fa bene alla sa-lute e alla mente.

la scherma è uno sportredditizio?La scherma è uno sportche dà molte soddisfazioni,fa viaggiare e divertire, manon rende ricchi. Però nonmi lamento, sono felice didove sono arrivato e dei risul-tati ottenuti sino ad ora.

Ha comportato sacrifici nel-l’adolescenza la dedizioneallo sport? Tornando indie-tro rifarebbe le stessescelte?Sono stato molto fortunato per-ché avrei potuto avere problemia scuola a causa delle numeroseassenze, invece ho incontratoun preside che amava lo sport emi ha sostenuto. Ho scelto di fare

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L’emozione chesi prova a stare

sul podio non sipuò descrivere.

È la cosa più bella cheabbia mai provato, ti senti

ripagato di sacrifici dianni. Tuttavia non ho

ancora fattosuonare l’innodi Mameli alle

olimpiadi equesto è

il mioprossimoobiettivo.

qualche piccolo sacrificio dedicando il mio tempo libero allascherma piuttosto che a stare con gli amici in discoteca, ma rifareitutto allo stesso modo. Anche se non fossi diventato un campione.

le piacerebbe come molti sportivi “prestarsi” al mondodello spettacolo?È sicuramente piacevole, dà notorietà e non solo! L’importanteè restare con i piedi per terra e lavorare con umiltà come nellosport.

napoli. Cosa rappresenta per lei la città ed in parti-colare il circolo Posillipo dove si è formato comesportivo?Napoli è la citta più bella del mondo e quando parto nonvedo l’ora di tornare. Il circolo Posillipo è stato la miacasa per 20 anni. Oggi non sono più un atleta del Posil-lipo ma sono iscritto alla Champ Napoli, una società gio-

vane e molto seria creata dal prof. Cercola, nellaquale mi trovo molto bene.

È stato testimonial delle campagne zenith, Yama-may, Carpisa. Come si è sentito nei panni di foto-modello?

Devo ammettere che fare il fotomodello per gioco mi di-verte moltissimo. Ringrazio questi marchi perché sono

molto vicini allo sport, soprattutto a quelli meno visibili.

Che rapporto ha col suo corpo? È vanitoso?Lavorando con il corpo ho bisogno di curarlo e di tenermisempre in forma. Sono un po’ vanitoso e uso le creme: odiochi dice che l’uomo non si deve curare!!!

l’emozione che si prova a stare sul podio: può de-scriverla?Non si può descrivere, è la cosa più bella che abbia maiprovato, ti senti ripagato di sacrifici di anni. Tuttavia nonho ancora fatto suonare l’inno di Mameli alle Olimpiadi equesto è il mio prossimo obiettivo.

Come si definisce? i’M?I’M what I’m: questa frase la tatuerò prima o poi… rac-chiude tutto me stesso. Io sono quello che sono con pregi edifetti e sono sempre stato me stesso.

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30 .

La scherma è uno sport che dà moltesoddisfazioni, fa viaggiare e divertire,

ma non rende ricchi. Però non mi lamento,sono felice di dove sono arrivato e dei

risultati ottenuti sino ad ora. So perdere?Sinceramente, no. mi rode sempre un po’.

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I’Marte

il duomodediCAto

A sAn GennAro

Il Duomo di Santa Maria Assunta o Duomodi San Gennaro sorge lungo il lato est dellavia omonima, in una piazzetta contornatada portici. Luogo di culto cattolico più im-portante di Napoli, è una delle più grandibasiliche della città. Fin dall’antichità, il

sito dove oggi sorge l’imponente chiesa ha ospitatonumerosi edifici sacri: templi pagani, l’oratorio diSanta Maria del Principio, la Basilica costanti-niana di Santa Maria Restituita, la Stefania, il bat-tistero di San Giovanni in Fonte, vari oratori e cap-pelle. Una parte di questi edifici ancora sopravviveinglobata nelle fabbriche dell’attuale cattedrale edell’episcopio. Gli altri monumenti sono andati per-duti nelle risistemazioni dell’area succedutisi neltempo, ne resta memoria solamente dalle fonti edagli scavi effettuati in loco. La costruzione del Duomo iniziò nel XIII secolo pervolontà del re Carlo II D’Angiò. All’inizio furonocoinvolti artisti di origine francese nel progetto cheprevedeva l’edificazione della cattedrale nel luogodove sorgevano le due antiche basiliche della SantaRestituita e la Stefania: la prima ridotta al ruolo di

cappella laterale, la seconda completamente demo-lita. Ben presto i lavori furono affidati a rappresen-tanti dell’arte locale o italiana: le fonti indicano Ma-succio I, Giovanni Pisano e Nicola Pisano. La cat-tedrale, completata nel 1314, fu solennemente de-dicata all’Assunta. La storia del Duomo è assai travagliata e scanditada crolli e ricostruzioni subiti a causa dei terremotie dei conflitti. Durante il terremoto del 1349, adesempio, furono il campanile e la facciata a crollare,per essere poi ricostruiti in stile gotico agli inizi delXV secolo. A metà del secolo, toccò poi alla navata,che fu completamente danneggiata e riedificata.Nel 1732 vennero ricostruiti l'abside e i transetti;nel 1788, un ulteriore restauro apportò modifichealla navata, trasformata secondo un revival goticocon influssi settecenteschi. Per esigenze estetichefu, successivamente, innalzata la facciata secondoil nuovo stile neogotico. Durante la Seconda GuerraMondiale alcuni bombardamenti alleati danneggia-rono la basilica e, per questo motivo, furono neces-sari altri restauri tra il 1969 e il 1972. Durante que-sti lavori, alcuni scavi portarono alla luce antichi

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di elisAbettA vAiro

resti romani greci e dell’alto me-dioevo, tra i quali anche il cassetto-nato ligneo del Cinquecento. L’interno segue un impianto a crocelatina, a tre navate divise da pilastrisu cui poggiano archi ogivali: la me-diana, coperta da un sontuoso soffittoligneo intagliato e dorato, presentadipinti del Giordano, mentre le na-vate laterali hanno volta a crocieracon decorazioni barocche. Le decora-zioni a stucchi che decorano tutta lachiesa sono della fine del Seicento. Lenavate laterali, con le loro cappelle enicchie, testimoniano i vari passagginell'arte e nell'architettura napole-tana nel corso dei secoli. Nella navatadi destra vi è la Cappella di San Gen-naro o del Tesoro, realizzata come exvoto, il 13 gennaio 1527, con l’impe-gno di tutto il popolo napoletano perscongiurare i danni della peste. Ilcancello e il pavimento disegnati dalFanzago, i marmi pregiati, le sculturedi scuola berniniana, gli argenti lavo-rati, l'altare del Solimena, i numerosiaffreschi e pitture e le nicchie che cu-stodiscono il busto d'argento e le am-polle col sangue di San Gennaro ren-dono la cappella, detta anche Suc-corpo, un vero e proprio gioiello arti-stico, un concentrato di capolavoridall'inestimabile valore, espressionedell’arte napoletana del ’600. È inquesta cappella che tutti gli anni siattende con ansia il miracolo della li-quefazione del sangue del Santo. Se-condo la tradizione, il sangue di SanGennaro, martire per la fede, fu rac-colto da un cieco che lui aveva gua-rito. Quando fu traslato da Pozzuoli aNapoli all’epoca di Costantino, il san-gue si liquefece nelle mani del ve-scovo San Severo. Da quel giorno ilsangue si liquefa due volte l’anno(maggio e settembre). La facciata presenta una struttura asalienti, con ai lati i basamenti delledue torri campanarie, mai realiz-zate. In corrispondenza di ognunadelle navate si trovano i tre portaligotici e le tre cuspidi, ornate da scul-ture in marmo. Dei tre portali, pertradizione, quello di destra vieneaperto solo in occasioni particolari,come durante le festività per SanGennaro.Luogo di estrema bellezza, il Duomoattira migliaia di fedeli e visitatoriogni anno. Fulcro di spiritualità, maanche simbolo della città di Napoli,che cela la storia delle vicissitudini,la vitalità e sacralità partenopee.

durAnte lA seCondA GuerrAmondiAle AlCuni

bombArdAmenti AlleAtidAnneGGiArono lA bAsiliCA e,

per questo motivo, FurononeCessAri Altri restAuri trA

il 1969 e il 1972. durAnte questilAvori, AlCuni sCAvi

portArono AllA luCe AntiChiresti romAni GreCi e

dell’Alto medioevo, trA iquAli AnChe il CAssettonAto

liGneo del CinqueCento.

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MISS nApOLIAntonietta

Delle Cave

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di lUdoviCA biAmonte

foto di frAnCesCo PAolo esPosito

napoletana, classe 1989 e mi-sure perfette: 90, 63, 90. MaAntonietta Delle Cave non èuna delle tante bellezze par-tenopee. È la bella tra lebelle, è Miss Napoli, titolo

conseguito lo scorso 27 luglio 2012. Ed esserela più bella di una città dove la bellezza fem-minile è cosa nota in tutto il mondo, non è dapoco… Sarà l’aria di mare, che lei respira da sempreanche grazie alla sua passione per il nuoto, osemplicemente Madre Natura, fatto sta cheAntonietta a 14 anni è sbocciata in una sta-tuaria bellezza grazie alla quale si è affer-mata nel campo della moda. Il brand Milunale aveva offerto un contratto a tempo indeter-minato di 20.000 euro l’anno, ma lei ha rifiu-tato a causa del troppo amore per la sua Na-poli. Si sa, a Milano le possibilità di sfondarenella moda sono maggiori, ma “mamma Na-poli” ha un peso troppo grande nella sua vitae lasciarla, neanche a parlarne! Napoli rap-presenta per Antonietta una “casa famiglia”e si sposta solo per viaggiare e per andare atrovare i suoi amici sparsi in tutt’Italia.Sull’argomento “fidanzato” non si sbilancia eafferma di essere single. Colpa del titolo con-seguito che avrà causato qualche gelosia?Pare di no. Antonietta, infatti, alla mia mali-ziosa allusione che non appena si diventaMiss si molla il fidanzato, risponde che se ci

il sogno dibambina era

indossare abiti distilisti di alta

moda. il prossimodesiderio da

esaudire è quellodi diventare

un’attrice

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si lascia appena si è incoronati “Miss”, allora nonè vero amore. In ogni caso, i numerosi preten-denti, dovranno essere passati al vaglio del fra-tello Silvestro, carabiniere. Il sogno di bambina era indossare abiti di stilistidi alta moda, un sogno realizzato. Ma si sa, isogni non finiscono mai, e il prossimo desiderioda esaudire è quello di diventare un’attrice. Labella Miss Napoli però non ama le scorciatoie,

così si sta dedicando assiduamente allo studio direcitazione. Una passione nata gradualmente,una volta superata la timidezza che la caratte-rizza. “Ero una bambina timida e molto chiusa.L’obiettivo della macchina fotografica mi ini-biva, adesso invece mi sento a mio agio”. A suoagio dinanzi all’obiettivo, ma un calendarionuda giura che non lo farebbe mai, nemmenoper tanti soldi.

L’obiettivo della macchina fotografica la inibiva,adesso invece si sente a suo agio,

ma un calendario nuda giura che non lofarebbe mai, nemmeno per tanti soldi

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Versatilità e attenzione la formula che seduce

il gentil sesso

Un total look cheseduce, in conti-nua evoluzione,stiloso e capace diinterpretare lemille sfaccetta-

ture di ogni donna, attraversouna filosofia che ama essere ver-satile e di grande impatto. È ilmondo della moda proposta daCamomilla Italia, il marchio dellaC.M.T. srl, che dagli anni ’70 adoggi reinventa il guardaroba fem-minile costruendolo su una fasciadi prezzo medio-alta, ma comun-que superlativa in fatto di qua-lità. Tutto questo grazie ad unaformula imprenditoriale che hasempre voluto investire sulla ri-cerca e sull’innovazione dei tes-suti, sul design dei modelli e suitemi delle collezioni, esprimendole tendenze moderne con grandeclasse. La stessa che il brand ri-volge alla vasta gamma di acces-sori in grado di occupare un ruolodi rilievo nelle vendite aziendali.Come ad esempio nella recentecollezione invernale dove il teamdi designer ha attinto idee e mo-delli seguendo i tratti distintivi ti-pici della moda anni '60, rivisitan-doli in chiave moderna con un ri-

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CAMOMILLAITALIA

di AntonellA Ambrosio

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sultato dall'animo retrò ma dalla vestibilità con-temporanea. Con il motto "Lo stile non ha età" lacasa di moda napoletana ha creato capi dall'allureclassica e seducente, in una palette cromatica do-minata dal grigio antracite e dal nero, senza esclu-dere lampi di bianco e di rosso a illuminare le misepiù sbarazzine. La serie ha puntato sul tailleur,sia con gonna, sia con pantalone, in vestibilitàclassiche e tagli d'adduzione maschile. Le finiture,poi, elegantemente in tinta unita grigio scuro op-pure nell'immancabile Principe di Galles, o ancoracon bordature bianche acontrasto. Imponente eparticolare anche la colle-zione di borse dai modelliin ecopelle con ricami bonton, alle varianti con fioc-chi e decorazioni a pois,passando per stampe ret-tile e motivi a stampa. Eper confermare la potenzadel brand parlano comesempre i numeri. 1,6 mi-lioni di capi venduti al-l’anno, e la presenza di 180punti vendita in Italia, con-fermano il buon anda-mento del marchio che

compete con le tante aziende del settore sfrut-tando il giusto rapporto qualità-prezzo degli arti-coli, l’offerta ampia abbigliamento e accessori,oltre ad un servizio offerto alla clientela, sia nellafase di vendita, che in quella successiva. Altropunto di forza è il canale retail che si caratterizza,infatti, per un punto vendita dal layout con detta-gli estremamente moderni e sofisticati, espres-sione di uno stile comunicativo, che contraddistin-gue da sempre il marchio e permette un approcciovisivo di grande impatto a tutta la collezione. Dal

1997, poi, con la presenzadella proposta franchisinge la formula in conto ven-dita, si è potuta constatareun’affermazione del brandriducendo al minimo i ri-schi di impresa legati allamerce invenduta e una to-tale assenza di giacenze dimagazzino. Camomilla ita-lia offre ai propri affiliatioltre il diretto utilizzo delmarchio anche una co-stante assistenza in fase distart up, con la valutazionedella location e della profit-tabilità dell’investimento,

il canale retail sicaratterizza per unpunto vendita dal layoutcon dettagli moderni esofisticati, espressionedi uno stilecomunicativo, checontraddistingue dasempre il marchioe permette unapproccio visivo digrande impattoa tutta la collezione.

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fino alla fase succes-siva dell’apertura. I negozi

prevedono una superficie di ven-dita di almeno 100 mq e l’ubica-

zione in agglomerati urbani con al-meno 20.000 abitanti, o in centri diminore densità dal particolare inte-resse commerciale e turistico. Inol-tre l’assenza di royalty o diritti d’in-gresso rende ancora più agevole ilpercorso imprenditoriale dei vari af-filiati. Ingenti investimenti sonoprevisti per la comunicazione pub-blicitaria; Camomilla Italia piani-fica, infatti, costantemente la suaimmagine sulla stampa periodica,sui siti web, a mezzo affissioni e intv, nonché attraverso le pagine delproprio catalogo per la presenta-zione delle nuove collezioni. Inoltre,sponsorizzazioni di eventi culturalie fiere di settore si integrano in unastrategia utilizzata dall’azienda persostenere il proprio sviluppo.L’obiettivo è rafforzare la posizioneconquistata attraverso un approccioselettivo del canale retail e am-pliando i propri rapporti con il con-sumatore curando costantemente leiniziative promo-pubblicitarie: Ca-momilla italia, infatti, conta oggi suun database di oltre 200.000 nomi-nativi. Da settembre del 2011 èstata introdotta la “Lover card”,l’esclusiva carta fedeltà gratuita checonsente alle clienti di poter parte-cipare a sconti, promozioni, eventi etutta una serie di proposte messe incampo dall’azienda. Un insieme difattori determinanti e vincenti euna continua espansione rendonol’azienda un punto di riferimento,una “casa” per le donne dai 20 ai 50

anni, dove la moda è sinonimo distile e qualità..

A confermare la potenza del brand sono inumeri: 1,6 milioni di capi venduti all’annoe la presenza di 180 punti vendita in italia,

confermano il buon andamento del marchioche compete con le tante aziende

del settore sfruttando il giustorapporto qualità-prezzo degli articoli.

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Da La Smorfiaalle riflessioni

sulla vita

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LELLO

AREnADa La Smorfiaalle riflessioni

sulla vitadi AlessAndrA CArloni

La carriera, per non dire la vita, diLello Arena è legata a doppio filo al-l'amico e collega Massimo Troisi. In-sieme a lui e ad Enzo Decaro, nel1977, ha fondato il gruppo I Saracenidivenuto in seguito La Smorfia. Il trio

ha ottenuto da subito un grande successo e benpresto, dal Teatro Sancarluccio, è approdato al ca-baret romano La Chanson. Gli spettacoli dei trecomici napoletani hanno fatto il giro dello stivale,mietendo consensi con i memorabili sketch sur-reali, densi di quella satira contro i luoghi comuniche, allora, non viveva soltanto di politica. PerLello Arena la consacrazione televisiva è arrivatatra il '77 e il '79, con i programmi "Non Stop", "LaSberla" e "Luna Park" che lo hanno portato all'at-tenzione del grande pubblico e consegnato allastoria della comicità italiana. Alcune scenette de

La Smorfia rimarranno per sempre nell'immagi-nario collettivo, come San Gennaro o La Nativitàdi cui in molti ricordano il tormentone "Annuncia-ziò, annunciaziò". Nel 1981 Massimo Troisi lo hascelto per il ruolo di Lello, in uno dei film più ap-prezzati del compianto attore e regista napole-tano, "Ricomincio da Tre". Lello era l'amico inva-dente del protagonista Gaetano, interpretatodallo stesso Troisi. Il successo travolgente ha fattosi che ben presto ad Arena venisse affidato unaltro memorabile personaggio in "Scusate il ri-tardo", quello del petulante Tonino, affranto peressere stato lasciato dalla fidanzata, interpreta-zione per cui ha vinto il David di Donatello. Al-berto Sordi, Ugo Tognazzi e Carlo Verdone sonoalcuni dei grandi attori con cui l'attore napoletanoha avuto l'occasione di lavorare, grazie al suostraordinario talento. Un talento versatile che gliha dato l'opportunità di cimentarsi anche nellaregia e nella sceneggiatura, e di aprirsi a una car-riera “dietro le quinte”. Dopo la prematura mortedell'amico Massimo Troisi, infatti, sembra nonaver trovato lo spazio che meritava la sua natu-rale inclinazione per la commedia. Da quel mo-mento, dopo "Facciamo Paradiso" di Mario Moni-celli, film che non ebbe molta fortuna, si è allon-tanato dai riflettori. Ha pubblicato il noto libro "Isegreti del sacro papiro del sommo urz - saggi con-sigli e preziose avvertenze per evitare che la vitati rovini la vita”, un romanzo che è una raccoltadi riflessioni sull’esistenza. È tornato a far par-lare di sé per la sua clamorosa assenza alla tra-smissione in memoria di Troisi “Un poeta peramico”. Arena ha spiegato al Corriere del Mezzo-giorno i motivi della sua scelta dichiarando che"Massimo non andava ricordato tra la raccolta difondi per l'Africa, la solidarietà per i terremotatidell'Emilia Romagna e gli Stadio che commemo-ravano un altro artista scomparso come LucioDalla”. L'attore non ha condiviso l'iniziativa dellaRai, che ha trovato “frettolosa” e poco credibileanche a causa di un budget a suo dire inadeguato.Con l’ironia sottile di cui è un grande maestro, halanciato un monito invitando gli addetti ai lavoria commemorare “un morto alla volta”. La pole-mica ha indirettamente coinvolto l’amico EnzoDecaro, conduttore della serata, che ha volutosposare l’iniziativa malgrado tutto. A chi avevaattribuito la sua assenza a gravi motivi di salute,ha risposto da buon napoletano: "Sto bene equando ho sentito che mi credevano malato hofatto tutti gli scongiuri del caso”..

Ha pubblicato il noto libro"i segreti del sacro papiro delsommo urz - saggi consigli e

preziose avvertenze perevitare che la vita ti rovini

la vita”, un romanzo che è una raccolta di

riflessioni sull’esistenza. Ètornato a far parlare di sé

per la sua clamorosa assenzaalla trasmissione in memoria di

Troisi “Un poeta per amico”.Arena ha spiegato i motivi della

sua scelta dichiarando che“Massimo non andava ricordato

tra la raccolta di fondi perl’Africa, la solidarietà per i

terremotati dell'emiliaRomagna e gli Stadio che

commemoravano un altro artistascomparso come Lucio Dalla”

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CLAUDIA

RUFFOUn po’ scrittrice,un po’ pittrice,tanto attrice di mArCo notA - foto di GiAnni brUCCUleri

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Claudia Ruffo è una persona moltoeclettica, ma una cosa è certa: adoratutto ciò che è arte. Dopo aver esor-dito a “Un posto al sole” a soli sedicianni nel ruolo di Angela Poggi, la-scia la serie dopo nove anni e parte-

cipa nel 2005 ad “Orgoglio capitolo terzo” dove èCeleste Dubois. Nel 2006 interpreta il ruolo diDaria nel cortometraggio “Due” diretto da JohnSparano. L'anno successivo è Sara Polimenti nellaserie tv “Gente di mare 2”, nel 2010 ritorna ad“Un posto al sole” e nel 2011 le è affidato il perso-naggio di Luisella in “Tatanka”. Ma quella di at-trice è solo una parte della carriera artistica diClaudia Ruffo. È del 2010 infatti la pubblicazionedel suo primo libro “Il tempo perduto” edito da Ali-berti. Un buon successo che l’ha spinta a prepa-rarne anche un secondo. E poi c’è la pittura: l’ar-tista napoletana ha infatti dipinto diversi quadriche in futuro conta di mettere in mostra.

dopo un lungo periodo di pausa è ritornataad interpretare angela Poggi in un “Unposto al sole”. Come mai questa scelta?Al richiamo della “famiglia” è difficile dire di no.Quando sono rientrata in Italia dall’America nel-l’inverno del 2009, mi è stato proposto un ritorno.Ho pensato che dopo una pausa di più di un annopotesse essere un modo immediato per riprendereil lavoro e ripartire da dove avevo iniziato. Questavolta non a tempo pieno, come era avvenuto inpassato, in modo da avere la possibilità di farenuove cose laddove capitavano.

Progetti lavorativi?È il bello di questo lavoro, perché non sai mai do-mani cosa può succedere. Lo scorso inverno erocoinvolta in due progetti prima rimandati e poiaccantonati, mentre in primavera dovrebberopartire le riprese di una commedia per il cinema,ma non posso dire di più. Per quel che dipende dame, sto lavorando a un nuovo libro, dopo quellouscito nel 2010 dal titolo “Il tempo perduto”, cheè andato discretamente bene. “Il tempo perduto”mi è stato commissionato dalla casa editrice Ali-berti per la collana Meltin’ Pot: senza darmi indi-cazioni più specifiche, mi è stato detto di rivol-germi ai giovani e di trattare tematiche che li fa-cesse riflettere. E così ho toccato argomenti legatiall’adolescenza: è la storia di due amiche - una conla famiglia unita, l’altra no - e dei loro primiamori. In generale, mi piacerebbe scrivere rac-conti un po’ fantasiosi e poi trasformarli in film,

perché penso che in Italia manchi questo generedi pellicole. Comunque, tutto ciò che è arte mi af-fascina. Ad esempio, sto concludendo dei quadriche saranno esposti in un negozio al Vomero equando avrò un maggiore assortimento, mi fa-rebbe piacere organizzare anche una piccola mo-stra.

Un suo sogno dal punto di vista professio-nale?Mi piacerebbe che il mio primo libro diventasse unfilm. Logicamente sarebbe rivolto ad un target gio-vanile, ad una generazione prima della mia. Vor-rei non dover dipendere da dinamiche esterne,parlo quindi di progetti a basso costo con personeche hanno voglia di fare e di non lavorare con ilsolito circuito. Mi piacerebbe lavorare con personeanche sconosciute, ma magari di talento e averevisibilità grazie a progetti indipendenti. Eccettoqualche regista che ha voglia di scoprire qualchenuovo talento, in genere le cerchie sono sempre lestesse. Io invece vorrei andare oltre e rompere glischemi predefiniti. Tutto ciò è difficile da realiz-zare, ma cerco di muovere passi in questa dire-zione. Mi piacerebbe anche ambientare i miei pro-getti a Napoli e di non farne vedere solo le cose ne-gative.

l’anno scorso ha partecipato al film “Ta-tanka”, nel ruolo di “luisella”. Ce ne parla?È stato bello esserci. Partiamo dal presuppostoche la pellicola è tratta da un successo di Savianoe già quello gli ha dato molta risonanza mediatica.È ispirato, anche se in modo romanzato, alla vitadi Clemente Russo. Il film è ambientato a Marcia-nise e racconta la storia di due amici di infanzia,Rosario e Michele, con due destini diversi. Rosariodiviene un boss, mentre Michele, arrestato conl’accusa di omicidio e poi scarcerato, scopre ilmondo della boxe, grazie all’allenatore Sabatino.Il film parla di camorra, ma ha un lieto fine perchéMichele riesce a coronare il suo sogno di diventarepugile. Luisella ha una sua funzionalità interes-sante perché è il grande amore del protagonistache la incontra da adulto, ma a quel punto lei èsposata e quindi ciò lo spinge a trasferirsi in Ger-mania. È stato bello lavorare con Giuseppe Ga-gliardi, perché è un regista molto promettente. Hale idee molto chiare, è giovane - penso che durantele riprese avesse trentadue anni - è un talento concui è bello avere a che fare. Ritrovarmi su un setcinematografico di questo livello è stata una bellaesperienza.

Napoli mi ha influenzato tantissimo.Ho un rapporto molto particolarecon questa città. Ha delle caratteristicheche in qualche modo mi rispecchiano.Descrivere Napoli significa descrivere me stessa

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Matteo Garrone ha scelto come protagoni-sta del suo “reality” aniello arena, un na-poletano detenuto nel carcere di Volterra.Che ne pensa?Ben venga scoprire nuovi talenti. Ben vengano re-gisti che escono dai soliti schemi e dalla solita cer-chia. Lui è uno di questi. Condivido la scelta dimettere in scena volti che possono dare tanto. ANapoli abbiamo attori bravi che per il resto del-l’Italia sono sconosciuti. Al di là della presenza didetenuti o meno, gli altri sono artisti napoletanidi un certo livello che hanno dimostrato di averevalore. Le critiche al film sono state molto posi-tive, il film ha vinto il Grand Prix al Festival diCannes. Sono ben felice che accada questo e cheMatteo Garrone scelga Napoli come location.

in che modo napoli ha forgiato il suo carat-tere?Napoli mi ha influenzato tantissimo. Ho un rap-porto molto particolare con questa città. Ha dellecaratteristiche che in qualche modo mi rispec-chiano. Descrivere Napoli significa descrivere mestessa. Perché è una realtà un po’ a sé e a mepiace per questo. Certo, ci vorrebbe un po’ più diciviltà: mi piace essere uno spirito libero, ma nelrispetto delle persone e della realtà che mi cir-conda. Io non butterei mai una carta a terra, per-ché è una cattiveria che faccio alla città. Ci sonopersone che questa città non la amano. Ci sonoposti bellissimi, come il lungomare “liberato”:quando vado a correre, mi si apre la mente. In ge-

“io mi assecondo. Moltimi dicono che dovreiconcentrarmi su una solacosa, altri invece diconodi fare quello che mi va.Un giorno mi vienel’ispirazione e dipingo,un giorno mi vadi cantare e lo faccio

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nerale, penso che le cose possano migliorare inquesta città, basta che ognuno di noi prenda co-scienza che il cambiamento è possibile.

lei ha la passione della moto...La moto l’ho venduta. Volevo tradire l’Harley conuna Triumph. Siccome il mio compagno ne ha una,non l’ho comprata, tanto ce n’è una in famiglia. Ri-mane comunque una mia grande passione, quindia breve ne comprerò un’altra.

Che rapporto ha con la sua famiglia?Ottimo. Comunque c’è da dire che ho cominciato a

lavorare a sedici anni, ho raggiunto presto l’indi-pendenza economica e quindi ho potuto permet-termi di andare a vivere da sola. La mia famigliaè stata comunque un grande punto di riferimentoe continua ad esserlo. Avere la sua fiducia incon-dizionata mi ha permesso di non commettere er-rori.

Cosa le piace di più e cosa di meno del suocarattere?Non so se sia un pregio o un difetto: è quello dimettere le mani in pasta un po’ ovunque. È risa-puto che investire le proprie energie in un’unicacosa può essere meglio. Ma io mi assecondo. Molti

mi dicono che dovrei concentrarmi su una solacosa, altri invece dicono di fare quello che mi va.Un giorno mi viene l’ispirazione e dipingo, ungiorno mi va di cantare e lo faccio. Pe quanto ri-guarda i pregi, in amicizia sono una persona moltoleale e qualche delusione in tal senso non mi hacambiato. Di questo vado fiera.

C’è qualcosa di cui ha paura?Avere paura è umano. Con le mie paure ci lavoro,ci faccio i conti, piuttosto che farmi immobilizzareda queste. La paura più grande è quella di ren-dermi conto di non essere felice, oppure di tro-

varmi di fronte cose più grandi di me e non saperlegestirle. Però cerco sempre di essere ottimista e diaffrontare tutto questo.

Come va la sua vita sentimentale?Va molto bene. Ho un’età importante e non mi con-cedo stupidaggini. Forse se ho un difetto, è chesono un po’ rompiscatole, molto esigente, però èanche vero che investo tanto nel rapporto di cop-pia. Sono una persona rispettosa ed è ovvio che ilmio compagno debba esserlo. Non credo che incon-trare la persona giusta sia una questione di for-tuna: bisogna volerlo. Io penso di aver trovatol’uomo che voglio: una persona rispettosa, leale,corretta, amorevole, buona d’animo, intelligente,profonda.

Crede nel matrimonio?Certo. Se si trascorre un lungo periodo insieme, ènaturale pensare di mettere su famiglia, di condi-videre la tua vita con questa persona. Il matrimo-nio è un impegno. Non è facile stare insieme equando arriva una crisi, bisogna sapere come su-perarla. E ci vuole la volontà di entrambi. Unacosa è certa: non andrei oltre se dovessi accor-germi di essere solo io a combattere. La mia prio-rità è la felicità, non un matrimonio infelice.

Mette prima la carriera o l’amore?Certamente l’amore. Anche se ci vuole un buonequilibrio tra questi due aspetti, guardandomi in-dietro è chiaro come io abbia dato priorità al-l’amore inteso come tutto ciò che mi rende felice.Non ho mai voluto sacrificare la mia serenità innome della carriera.

Non è facile stare insieme e quando

arriva una crisi,bisogna sapere

come superarla.La mia priorità è

la felicità, non voglio unmatrimonio infelice“

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FuroreIl paese che non c’è

di elisAbettA vAiro

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Il piccolo paesino di Furore sorge arroccatotra le montagne campane a picco sul mare,a pochi chilometri da Amalfi. Definito “ilpaese che non c’è”, Furore, infatti, nellasua vera essenza si costituisce più comeuno sparso abitato costituito da case che

spuntano da costoni di roccia. Aggrappato allamontagna a strapiombo sul mare, lontano dallamondanità e dal clamore della Costiera Amalfi-tana, si manifesta nelle sembianze di un piccoloborgo, mostrandosi come l’altra faccia della co-stiera. Certo il nome non si addice alla sua quiete,ma deriva dalla sua originaria formazione che ri-manda alla furia di un torrente che per secoli ha

scavato nella roccia, aprendovi un fiordo di stra-ordinaria bellezza. Un paese incantato, dunque,protagonista di storie, leggende e fantasie di nar-ratori, dove il tempo è scandito solo dal rumoredelle onde del mare. Caratteristico in tutta la suaessenza, Furore propone il suo splendore attra-verso le tipiche abitazioni, i due mulini e le fabbri-che di carta, il piccolo borgo dei pescatori, inghiot-tito nel fiordo, e le quattro chiese, le uniche altreemergenze architettoniche, ricche di affreschi re-centemente venuti alla luce e abbellite dai cupo-lini maiolicati che dominano la roccia. Scoprire Furore significa anche addentrarsi inpasseggiate all’insegna della natura. Attraverso

I’M turismo

Aggrappato alla montagna astrapiombo sul mare, lontano dalla

mondanità e dal clamore dellaCostiera Amalfitana, si manifesta

nelle sembianze di un piccolo borgo,mostrandosi come l’altra faccia della

costiera. Il nome non si addice alla suaquiete, ma deriva dalla sua originariaformazione che rimanda alla furia di

un torrente che per secoli ha scavatonella roccia, aprendovi un fiordo di

straordinaria bellezza. Un paeseincantato protagonista di storie,leggende e fantasie di narratori,

dove il tempo è scandito solodal rumore delle onde del mare

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una suggestiva scalinatella è possibile andare allascoperta del fiordo. Lungo la strada si nascondonoantiche cartiere, canali, mulini, grotte preistorichee una magnifica scenografia naturale, con le casettedi pescatori dove sembra rivivere l'atmosfera di untempo remoto. Singolare tratto distintivo è la gal-leria d'arte en plein air costituita da oltre cento"muri d'autore", murales e sculture che fanno diFurore un “paese dipinto”, con opere realizzate daartisti italiani e stranieri che rappresentano inchiave contemporanea la storia e le tradizioni delpaese. Ma non è solo questo. Nonostante la sua piccolaestensione e la sua ubicazione nascosta, quasi “in-visibile”, Furore conserva, nel suo passato, grandistorie e grandi protagonisti. Il paese, infatti, è statoteatro di una delle più passionali e viscerali storied’amore del nostro cinema. Proprio qui RobertoRossellini, padre del cinema neorealista, e AnnaMagnani si innamorarono follemente. La loro tor-mentata e intensa storia d’amore non ebbe un epi-logo felice: tradita ed abbandonata la Magnani la-sciò per sempre il romantico nido d’amore. Maquella storia tanto passionale quanto struggentevive ancora in quel luogo magico ed incantato, nonsolo nei ricordi, ma anche grazie all’inaugurazionedella casa museo dedicata all’attrice, per la gioiadegli ammiratori di Nannarella e dei turisti in vi-sita in Costiera Amalfitana. Nella struttura sono

esposte foto e oggetti appartenutiad Anna Magnani, mito del nostrocinema, che chiamava questo mo-nolocale incastonato nelle rocce"Villa della Storta" proprio per lesue gambe storte. Non lontano l’al-loggio di Rossellini, la "Villa delDottore", altro simbolo di quel-l’amore. La casa è oggi restituita aivisitatori, che potranno condivi-dere qualcosa con la più grande at-trice del nostro cinema e potrannogodere di uno scenario tanto incan-tevole quanto magico. Oltre ad essere la piccola perladella costiera amalfitana, il nomeFurore risuona anche nel più mo-derno ed apprezzato premio giorna-listico che ogni anno, dal 1995, sitiene nella località secondo caratte-ristiche assolutamente originali:quello di associare il premio allapromozione dello stesso comune. Molto seguito è anche il Marmee-ting, lo spettacolo di tuffi dallegrandi altezze, che ogni anno, da26 anni, vede sfidarsi numerosiatleti che si esibiscono in tuffi ar-tistici dall’alto ponte del fiordo.Riassumono il panorama del luogoi muri sbrecciati e arsi di sole, leerbe alte dei campi non coltivati, lebarche tirate a secco, i tornantidella strada: altri punti di riferi-mento di un paesaggio sottratto al-l'abbandono, che può tornare a vi-vere in forza del suo stesso mito.Furore è come un pozzo di desiderimitici, il respiro di una civiltà sulciglio di una rupe pendente sulmare; un luogo dove ammirare pa-norami mozzafiato e dove ogni sto-ria sembra essersi fermata.

Il paese è stato teatro di una delle più passionali eviscerali storie d’amore del nostro cinema. Roberto

Rossellini, padre del cinema neorealista, e AnnaMagnani si innamorarono follemente. La loro

tormentata e intensa storia d’amore non ebbe unepilogo felice: tradita ed abbandonata la Magnani

lasciò per sempre il romantico nido d’amore. Maquella storia tanto passionale quanto struggente vive

ancora in quel luogo magico ed incantato, non solonei ricordi, ma anche grazie all’inaugurazione della

casa museo dedicata all’attrice, per la gioia degliammiratori di Nannarella e dei turisti

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Un passatosul campodi guerra

FRAnCODI MARE

di mArCo notA - foto di miChelA AlessiA mArCAto

per diversi anni il giornalista partenopeo è stato inviato in numerosiscenari di guerra, come Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Al-geria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerradel Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America La-tina. Di questi conflitti ha sempre scelto di dare ampio spazio alletoccanti storie di chi della guerra è vittima e meno alle vicende più

squisitamente politiche. L’esperienza della conduzione televisiva ha inizio nel2003 e attualmente è alla guida di “Uno Mattina”, programma che ha il pregio diapprofondire con un linguaggio semplice le notizie di maggiore attualità. Negliultimi anni ha anche intrapreso la carriera di scrittore. Dopo “Il cecchino e labambina. Emozioni e ricordi di un inviato di guerra”, “Non chiedere perché” e”Casimiro Roléx”, è uscito recentemente il suo ultimo libro “Il paradiso dei diavoli”ambientato nella sua Napoli, con cui ha un rapporto di odio e amore.

Mi parla del suo ultimo libro “il paradiso dei diavoli”?È la storia di un assistente di filologia romanza dell’Università di Napoli cheviene tradito dal suo professore. È in rotta con la società e il mondo intero. Cosìlascia l’università e si fa incantare dal canto delle sirene della malavita. Il ca-morrista che gli offre aiuto è in realtà un suo vecchio amico con cui da bambinofaceva giochi ai limiti della delinquenza. È una metafora della lotta tra il bene eil male, che tutti gli uomini si trovano a dover combattere, ma a Napoli assumedelle caratteristiche del tutto particolari, perché Napoli è una città particolare.È la storia di un uomo in conflitto con se stesso che alla fine tradisce i suoi ideali,la sua donna e si trova davanti a un bivio.

lei ha detto che napoli è una bella donna che ti tradisce. Mi spiega que-sta affermazione?La mia relazione con Napoli è la storia di un uomo innamorato di una bella donna.Io la amo, però ogni volta che la vedo la strangolerei. Come un uomo consapevole

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di essere tradito dalla propria donna: vorrebbe ucci-derla, ma la ama e non riesce a farne a meno. A Na-poli non funziona niente, è una città difficilissima,una matrigna che mangia i suoi figli, è piena di con-traddizioni, però quando passeggi per via Caraccioloo per i Decumani, ti chiedi come sia possibile che unacittà così straordinaria non riesca a risorgere.

Su cosa bisogna puntare per liberare napolidal malaffare?Bisogna puntare sulla rieducazione dei suoi cittadini.I cittadini di serie B producono una città di serie B.È vero che ci sono delle ragioni economiche che nes-suno vuole negare, a Napoli la crisi si fa sentire piùche altrove, ma è anche vero che molta della respon-sabilità è nostra. Se ognuno pulisse davanti all’usciodi casa sua, la città sarebbe più pulita. Incidere sullamentalità è molto più complicato che cambiare l’eco-nomia e le leggi. Non bisognerebbe più pensare “ac-cussì adda ì”. Il problema economico ce l’ha qualun-

que regione italiana. Cento anni fa il Veneto era piùpovero della Campania, oggi invece si parla del mi-racolo del nord-est. Da noi no: come mai? Evidente-mente c’è una motivazione culturale.

Su quale risorsa si dovrebbe far leva per rilan-ciare napoli dal punto di vista dell’occupa-zione?Facciamo un esempio paradigmatico. Bilbao nessunosapeva indicarla sulla carta geografica. Oggi ha unmilione di visitatori all’anno intorno a un museo diarte moderna. Come è possibile che Bilbao entri nelcircuito internazionale del turismo e a Napoli si fac-cia fatica a valorizzarlo? Le bellezze di Napoli sonoalmeno paragonabili a quelle di Parigi. Il nostromuseo archeologico è uno dei più importanti delmondo e fa concorrenza a quello del Cairo; al Cairoperò ci sono duecento autobus di gente in fila per en-trare, mentre a Napoli ci saranno forse un centinaio

di persone in giro per il museo. Qualche tempo fa cisono andato di domenica e alcune sezioni eranochiuse perché la spending review prevede che i cu-stodi non possano fare troppi straordinari. Noi ab-biamo un patrimonio enorme e non riusciamo a sfrut-tarlo. C’è un problema di capacità imprenditoriale,ma questa si può apprendere. Quando entra in giocoun privato, magari riesce a valorizzarlo, combattendocontro la burocrazia. Un caso di iniziativa privata èquello di Napoli sotterranea, uno dei luoghi più visi-tati della città e neanche il più bello. Perché lì si puòe altrove no?

Mi parla della sua esperienza alla conduzionedi “Uno Mattina”?È un programma che mi sta dando tanto e a cui spero

La mia relazione con Napoli è la storiadi un uomo innamorato di unabella donna. io la amo, peròogni volta che la vedo lastrangolerei. Come un uomoconsapevole di essere traditodalla propria donna:

vorrebbe ucciderla, ma la amae non riesce a farne a meno. “

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di aver dato anche io. È una trasmissione bellissima,molto vicina alla gente. Approfondiamo le notizie dif-fuse dal telegiornale attraverso un tipo di televisionepopolare, nel senso più nobile del termine, perchéconsentiamo a tutti di comprendere i fatti di mag-giore attualità.

Un commento sulla vicenda Sallusti.Penso che Sallusti abbia torto e ragione. Torto perchése s’insulta qualcuno, bisogna poi risponderne. Ra-gione, perché credo sia sbagliata la legge proposta inParlamento, che prevede si possa pagare 50mila eurodi multa o fare due anni di galera: non si possono met-tere le due cose sullo stesso piano. La diffamazione èun reato serio: oggi l’immagine è una delle risorse piùimportanti dell’individuo. La legge che abbiamo ba-sterebbe a risolvere la questione, perché prevede chela notizia sia ripubblicata nella stessa pagina, con lostesso spazio e la stessa evidenza. Bisognerebbe, daun lato, tutelare chi è diffamato e dall’al-tro lasciare mano libera ai giornalisti chesono i cani da guardia del potere.

È stato inviato in diversi scenari diguerra. Come queste esperienze l’-hanno cambiata dal punto di vistaumano?In queste guerre ho perso l’innocenza. Diromantico nel mestiere del giornalistac’è poco: ci si sporca molto le mani a fare

questo lavoro. Ci sono due modi per fare giornalismodi guerra: il primo consiste nel raccontare i grandiscenari, la liturgia, i movimenti politici, il secondo nelportare alla luce le storie di chi è vittima del crudeleingranaggio della guerra. Io preferisco quest’ultimoaspetto che, ovviamente, incide sulla mia formazionedi essere umano. Del dolore di cui sei testimone te neporti inevitabilmente via un pezzetto.

lei si impegna anche nel sociale e tra l’altro faparte del consiglio direttivo dell’Unicef. Io penso che si debba fare il proprio lavoro dando ilmassimo e se si è più fortunati degli altri bisogna im-pegnarsi per chi lo è meno.

Cosa le piace fare quando non lavora?Non mi capita mai. Quest’estate che sono stato liberoho scritto il libro. Le rare volte che non lavoro mipiace stare con gli amici a tavola, perché adoro cuci-

nare. Oppure a mare, sott’acqua, cheè una cosa che mi piace fin da quandoero bambino.

Progetti futuri?Ho in mente un altro progetto di scrit-tura, mentre intanto seguo quello at-tuale, come un bambino che cresce.Per il resto qui alla Rai lavoriamoguardando all’oggi, perché non si samai quello che succede.

Le bellezze di Napolisono paragonabili aquelle di Parigi.il nostro museoarcheologico è uno

dei più importanti del mondo e faconcorrenza a quello del Cairo;al Cairo però ci sono duecentoautobus di gente in fila perentrare, mentre a Napoli cisaranno forse un centinaio dipersone in giro per il museo.Noi abbiamo unpatrimonio enormee non riusciamoa sfruttarlo.

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L’IDEnTIkIT

occhi: verdicapelli: castani

altezza: 172 cmmisure: 83 - 67 - 95

titolo di studio: laureata inconservazione di beni culturali

I’MModels

in Naples

ade

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martinabuongiovanni

foto di ilAriA rUCCo

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Si sta specializzandoin organizzazione egestione del patrimonioculturale e ambientale mala sua passione più grandeè il canto che studia daquando era bambina.

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Viaggiare è la sua"terapia mentale”più efficace.grazie alla modasi concede moltiviaggi… Amamangiare e le suecucine preferitesono italiana egiapponese.

IIl nostro professionista al topè Alessandro Cannavale, unproduttore cinematografico e

pubblicitario, ha trentotto annied è stato uno tra i più seguiti prdella movida napoletana. La pas-sione per il cinema è nata "dal-l'aver respirato fin da bambinol'aria dei set", dove andava colpadre, l'attore Enzo Cannavale,scomparso nel 2011. Si definiscepassionale, perchè la passione el'entusiasmo lo guidano in tuttoquello che fa; testardo, tanto cheper lui non esistono sogni che nonpossono essere realizzati, e ti-mido. Può sembrare paradossaleper un ex pr, ma Cannavale am-mette candidamente: "quando mifanno i complimenti per il mio la-voro divento rosso, mi defilo equalcuno scambia la mia timi-dezza per snobismo". La RUN, lasocietà di produzioni audiovisive(spot, documentari, cortome-traggi e film) che ha aperto nel2004 con il fratello Andrea, didue anni più grande, rientra apieno titolo nel "top" dell'impren-ditoria nostrana, vantando unaserie di produzioni e coproduzionidi alto profilo. Arriverà prestonelle sale il film, "Nottetempo"del regista Francesco Prisco, conGiorgio Pasotti e Gianfelice Im-parato: una co-produzione cherappresenta un traguardo moltoimportante per la RUN che inprimavera porterà al cinema unsecondo progetto che affronta inchiave ironica il tema dell'inte-grazione razziale a Napoli. È unfilm composto da tre cortome-traggi sulle comunità ucraina, ci-nese e senegalese. Il sindaco diNapoli, Luigi De Magistris, haappoggiato con entusiasmo l'ini-ziativa che ha lo scopo di portarealla luce l'aspetto forse meno ri-conosciuto della città e cioè la suacapacità di fondersi con culturediverse. Un altro importante pro-getto, già avviato, è quello di pro-durre un film scritto dall'attorepartenopeo Sergio Assisi, dal ti-tolo "A Napoli non piove mai".

ALESSAnDROCAnnAvALE

I SOGnIDIvEnTAnO...

FILM

pROFESSIOnISTI AL TOp

La RUN in pochi anni ha fatto passida gigante nel settore della

produzione cinematografica, graziead una politica aziendale che mira

all'alta qualità dei prodotti acosti meno elevati della concorrenza.

La "factory" è piena di giovani,appassionati e motivati, convinti

che con la forza delle idee sipossano realizzare grandi progetti. 83

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di AlessAndrA militerni

La sede della società dei fratelliCannavale è molto originale, sitrova all' interno di uno spazioche Alessandro definisce una"factory", un'ex palestra a viadel Parco Margherita 35, unospazio polifunzionale dove con-

fluiscono attività diverse, tuttelegate al mondo del cinema: unascuola di cinema, "La ribalta",diretta da Marianna De Mar-tino, che dà a giovani talenti lapossibilità di emergere; lo studiofotografico di Maurizio Criscuoloe Paolo Cappelli e la sede dellasocietà di produzioni teatrali di-retta da Mimmo Esposito, la"Comedya". La RUN in pochi

anni ha fatto passi da gigantenel settore della produzione ci-nematografica, grazie ad una po-litica aziendale che mira all'altaqualità dei prodotti a costi menoelevati della concorrenza. La"factory" è piena di giovani, ap-

passionati e motivati, convintiche con la forza delle idee si pos-sano realizzare grandi progettianche con delle risorse economi-che limitate. L'intenzione deifratelli Cannavale è quella dicreare un polo produttivo a Na-poli, città che amano e che cono-scono bene grazie alla passataattività nel mondo della vitamondana partenopea. Recente-

mente hanno aperto a Roma unafiliale che si occupa di pubblicherelazioni e hanno acquisitoclienti importanti come GreenVision e Agis Lazio. L'impegno dei Cannavale per ilcinema è diventato più concretoda quando, con il resto della fa-miglia, hanno deciso di dar vitaalla Fondazione Enzo Canna-vale, in ricordo del padre, che"ha lo scopo di tutelare e valoriz-zare i caratteristi, che spessovengono considerati attori diserie B, invece impreziosisconomolto l'opera cinematografica". Alessandro Cannavale è un "pro-fessionista al top" sui generis dalmomento che vive la sua profes-sione con estrema leggerezza econ un certo fatalismo, come luistesso ammette: "per me questonon è un lavoro, lo vivo con unospirito giocoso e un pizzico di in-coscienza". Una filosofia vin-cente, evidentemente, viste legrandi soddisfazioni che la RUNgli sta regalando. Data la suagrande passione per il cinema,penso che una buona sintesidella persona, più che del profes-sionista, ci è suggerita dal suofilm preferito che è "Nuovo ci-nema paradiso", perchè, mi dice,"c'è tutto: l'amore, la passione, lafamiglia".

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Arriverà presto nelle sale il film,"Nottetempo" del regista Francesco

Prisco, con giorgio Pasotti e gianfeliceimparato: una co-produzione cherappresenta un traguardo molto

importante per la Run che in primaveraporterà al cinema un secondo progetto

che affronta in chiave ironica il temadell'integrazione razziale a Napoli.

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I fratelli Andrea ed Alessandro Cannavale

Gran successo per “A retiunificate” la trasmis-

sione in diretta su Raiunocondotta da Alessandro Cec-chi Paone, prodotta dal Con-sorzio CMG formato dallequattro emittenti regionaliCanale 8, Canale 9, Canale21 e Televomero. Si trattadella prima trasmissione diattualità, politica, cultura ecronaca col tema centrale delSud, dal miraggio indu-striale, al rinascimento na-poletano degli Anni ’90, finoad arrivare alla rivoluzionearancione dei giorni nostri.Un viaggio attraverso i rac-conti e le analisi di elementidi spicco della cultura, della società civile e dellapolitica, che durerà fino a maggio.

ha riconfermato il successo dello scorso annola seconda edizione di “European Soap Fan

Day”, la giornata dedicata ai divi delle soapopera ideata da Gaetano Graziano e coordinatada Sante Cosentino. Sempre presso il parco com-merciale “I Pini” di Casoria sono state premiate"Centovetrine" e "Tempesta D’amore".

Estato il Cardinale Crescenzio Sepe adare il via all’accensione dell’albero di

Natale non artificiale più alto della Cam-pania: un cipresso plurisecolare che cam-peggia nel giardino dell’antico claustrodella cittadella dell’Università Suor Or-sola Benincasa di Napoli. La cerimonia,introdotta dal Rettore dell’UniversitàSuor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessan-dro, ha dato lo start anche ad una gara disolidarietà in favore della “Casa di Tonia”alla quale sono stati destinati tutti i doniche oltre trecento visitatori hanno la-sciato sotto l’albero.

A reti unificate

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bagno di follaper i divi delle soap

Un sorriso per unbambino: questo

il liet motiv di “Sognisotto l’albero”, il GranGala di Natale a fa-vore dell’Unicef con-dotto da Maridì Sessaa Villa Domi. L’eventoha visto alternarsi mo-menti “Fashion” e di“Spettacolo”, con un intervento del noto attoreErnesto Mahieux, che ha declamato magistral-mente una poesia dedicata ai bambini.

Una serata glamour quella orga-nizzata al Tennis Club da Aidda

Campania per i consueti auguri na-talizi tra specialità gastronomiche ebuona musica. Tra i tanti accolti dal-l'impeccabile ospitalità di Marta Ca-tuogno c'erano Franca Audisio Ran-goni Presidente Aidda nazionale, El-vira Marasco Addetta stampa AiddaNazionale, Carolina Visone consi-gliera nazionale, Elisa Contaldi Iodice, Feli-cita Jurlaro, Milena Molinari, Mena Boffa,Maria Teresa Ferrari, Colomba Siervo.

sogni sotto l’alberoper l’Unicef

Auguri firmatiAidda

l’Albero di Natale più alto della Campania

ALa Reggia Designer Ou-tlet il Natale è arrivato

anche quest’anno con l’accen-sione del grande albero di Na-tale all’ingresso del centro.Dopo lo switch-on dell’albero,un gruppo di pattinatori pro-fessionisti ha messo in scenauno spettacolo di canzoni eballi acrobatici sulla pista dipattinaggio realizzata perl’evento. Il Wrapping Servicein collaborazione con la fon-dazione Make-A-Wish ha rea-lizzato anche una gara di so-lidarietà con l’obiettivo diesaudire i desideri di diecibambini selezionati dall’asso-ciazione.

una partitaper Telethon

il natale a La ReggiaDesigner Outlet

Sono stati assegnatiall’Istituto Universita-

rio Salesiano di Venezia,gli Euro Summit Award.Il premio per l'editoria èandato al giornalista Ro-berto Race per il libro“Napoleone il comunica-tore”. Tra i premiati ancheil direttore di Rai 3 Anto-nio Di Bella e il giornali-sta del Tg5 e autore dellibro “Vento di Tramon-tana” (Mondadori) Car-melo Sardo.

Guido Grimaldi,giovane rampollo

della famiglia di ar-matori napoletani, ni-pote dell’omonimo ca-postipite, ha celebratole sue nozze d’amorecon la bellissima fi-danzata Fabia Mastronella Cattedrale diCivitavecchia. Dopo iltradizionale lancio diriso beneaugurante,

lo scenario si è spostato verso il mare e oltreottocento invitati sono stati accolti sullaCruise Barcelona, ormeggiata in porto per ilsuntuoso ricevimento.

l’Euro Summit Awarda “napoleone il comunicatore”

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matrimonio Grimaldi

Si è disputata una partitadi calcio tra i licei Mer-

calli e Umberto I di Napoli ilcui ricavato è stato devolutoa Telethon, per la ricercadelle malattie genetiche. Lapartita si è svolta sul campodi calcio dell'Istituto Denzaed è stata vinta dalla squa-dra del Liceo Umberto, che èstata premiata dagli attoridi “Un posto al sole” MiriamCandurro e Michele Cesari.

“CApri, hollywoodinternAtionAlFilm FestivAl”

Tra star internazionalie nostrane

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“Silver Linings Playbook” diDavid O. Russell, uno deifilm favoriti ai prossimi

Golden Globe e all'Oscar 2013, trionfaalla XVII edizione di “Capri, Holly-wood International Film Festival” conben quattro premi: miglior film del-l'anno, miglior cast per Bradley Coo-per, Jennifer Lawrence, Robert DeNiro, Jacki Weaver, Chris Tucker, mi-glior attore Bradley Cooper (il premiogli sarà consegnato a Roma in occa-sione della prima del film) e il CapriAudience Award. “Beasts of the Sou-thern Wild” è, invece, il film sorpresadell'anno e la bimba protagonista, Qu-venzhane Wallis, la migliore attrice. Lospagnolo Juan Antonio Bayona ha riti-rato il premio per la regia per “The Im-possible”, il film sullo tsunami in Thai-landia in uscita a fine gennaio, mentrel'israeliano Ariel Vroman è il regista ri-velazione dell'anno per “The Iceman”.Assegnati anche il Legend Award al-l'attore Franco Nero, il Capri CultAward al regista americano AntoineFuqua (premiato da Gerald Butler, cheè arrivato a Capri a sorpresa con la suafidanzata Madalina Ghenea). BestShort Film Award a Edoardo Ponti, fi-glio di Sofia Loren, per “The NightShift Belongs to the Stars”, attrice eu-ropea dell'anno è la tedesca Nina Hoss(Barbara).

Soddisfatto Pascal Vicedomini, produt-tore del Capri, Hollywood che que-st'anno ha proposto una sezione dedi-cata al sociale e ospitato dieci famigliedell'Emilia terremotata: ''La XVII edi-zione è stata un successo, nonostanteil periodo difficile per l'Italia. Perquanto riguarda i film la nostra propo-sta è stata di grande qualità. Ringraziomolto i produttori Harvey Weinstein(“Silver Linings Playbook”), Avi Lerner(“The Iceman”), Ghislain Barrois eBelen Atienza (“The Impossible”) e iproduttori di “Beasts of the SouthernWild” per averci affidato i loro fanta-stici film''.Giunto alla diciassettesima edizione ilfestival è stato prodotto con il sostegnodel Ministero per i Beni e per le Atti-vità Culturali (Dg Cinema) e con il pa-trocinio dell’Autorità Garante per l’In-fanzia e l’Adolescenza per il progettospeciale inserito nel programma"Capri Social Project 2012". Capri, Hol-lywood 2012, sponsorizzato da Hogan(Tod's Group) e Smart (Mercedes),gode inoltre del patrocinio morale dellaRegione Campania, della Città diCapri, del Comune di Anacapri, dellaCamera di Commercio di Napoli, dellaHollywood Chamber of Commerce edella Rappresentanza Italiana del-l'Unione Europea. E anche della parte-cipazione di Ferrovie dello Stato, Snav,

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1. Alessandro Genovese e Anna Bona-iuto; 2. Nina Hoss; 3. Edoardo Ponti; 4.

Madalina Ghenea; 5. La madrina del-l’evento, la top model moldova OlgaKent; 6. Il regista Antoine Fuqua; 7. Ge-rard Butler; 8. Francesca Archibugi eLina Wertmueller; 9. Enzo Gragna-niello; 10. Il concerto inaugurale diCapri Hollywood 2012; 11. FrancoNero; 12. Il regista Juan Antonio Ba-yone; 13. Anna Bonaiuto e Valerio Mas-simo Manfredi; 14. Andrea Mingardi,Beppe Cottafavi e Beppe Carletti; 15.

Leopoldo Mastelloni

Sippic e Italian Independent Productions. Presidente dell'evento quest’anno è stato l'archeologo e scrittoreValerio Massimo Manfredi affiancato dal regista inglese Mike Fig-gis (candidato al premio Oscar 1996 per “Leaving Las Vegas”) inqualità di Chairman. Con loro una squadra di “icone” dello spet-tacolo come la regista Lina Wertmuller (presidente onorario del-l’Istituto Capri nel mondo), Peppino di Capri, e Fulvio Lucisano edulcis in fundo la modella-attrice moldava Olga Kent, madrinadell’evento.La manifestazione è stata inaugurata con il concerto dell’USNaval Forces Europe Band, Capri People Award 2012 .Tra i tantiospiti anche Anna Bonaiuto ed Enrico Vanzina (premi alla Car-riera), Alessandro Haber, Nando Paone, Armando Punzo e AnielloArena (Premio Patroni Griffi, ex-aequo), Loredana Simioli, CiroPetrone, Alessandro Genovesi, Mimmo Calopresti, Peppe Lan-zetta, Dario Castiglio, Benedetta Valanzano, Andrea Purgatori laregista Francesca Archibugi che ritirerà il "Capri HumanitarianAward “ per il il docu-film "Giulia ha picchiato Filippo" .Un omaggio è stato dedicato al leggendario soprano Maria Callas,attraverso la proiezione del film Medea di Pierpaolo Pasolini, lamostra "Maria Callas, Divina Forever" dell’artista Lola Vitelli allaCasa Rossa di Anacapri e le performance speciali di Lucia Aliberti(Capri Music Award alla carriera) e di Felicia Bongiovanni.Ai produttori cinematografici Igino Straffi e Fabio Conversi è statoassegnato il Premio Carmelo Rocca - Produttori del 2012. Tra gli altri omaggi, uno speciale alla memoria di Lucio Dalla dal-l'artista Mimmo Palladino con la proiezione del film da lui giratocol compianto cantautore "Don Quijote". E quello a Giuseppe Ber-tolucci con la proiezione del suo docu-film "Pasolini Passato Pros-simo". Per la musica presenti Beppe Carletti (storico leader dei Nomadi)e Maria Nazionale (prossima protagonista al Festival di Sanremo)Andrea Mingardi, Enzo Gragnaniello, Sal Da Vinci, Franco Delprete e gli Showmen, Monica Sarnelli. I premi Friends of Capri -Teodorico Boniello, sono andati a Luciano De Crescenzo e all'ex-campione di tennis Adriano Panatta. Annalisa Minetti è stata in-signita con l'Italian Icons Awards.

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16. Gerard Butler, Pascal Vicedomini eAntoine Fuqua; 17. Giacomo Rizzo,Anna Bonaiuto e Peppe Lanzetta; 18.

Mike Figgis; 19. Nando Paone; 20. OlgaKent e Peppe Lanzetta; 21. Pascal Vice-domini e Andrea Purgatori; 22. PeppinoDi Capri con Nina Hoss; 23. Sal DaVinci con il Premio Carosone

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sorrento 2012Le Giornate Professionali

di Cinemadi Antonio Cimmino

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1. Lillo e Greg con Anna Foglietta; 2. Alessandro Siani; 3. LauraChiatti; 4. Riccardo Scamarcio; 5. Luisa Ranieri e Christian DeSica; 6. Alessandro Gassman; 7. Aurelio De Laurentiis con il fi-glio Luigi; 8. Valeria Golino e Jasmine Trinca; 9. Pino Insegno;10. Il cast di Benvenuti al Nord; 11. Lorena Bianchetti; 12.

Luca e Paolo; 13. Nando Paone e Salvatore Misticone6

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Quando il miglior effettospeciale, è il cinema stesso

Chi l’ha detto che il più importanteappuntamento tra produttori e di-stributori cinematografici debba

rimanere una convention per addetti ailavori? Se lo scenario è di per sé una loca-tion da set - Sorrento - e gli ospiti sonotanti e tali da esigere un red carpet, il fe-stival è assicurato. Parliamo della 35ªedizione delle “Giornate Professionali diCinema”, un'intera settimana di ante-prime, presentazioni ed eventi speciali,principale incontro dell'industria cinema-tografica nazionale anche quest'anno inpenisola sorrentina dal 3 al 6 dicembre.Tra l'Hilton Sorrento Palace, il CinemaTasso e Piazza Tasso, dove da quest'annoè aperto il Sorrento lounge, un nuovo spa-zio che accoglie gli incontri con gli artisti,anche per il 2012 la nostra città è diven-tata per qualche giorno capitale del ci-nema, accendendo i riflettori su un terri-torio che, grazie alla sua straordinariabellezza, è stato ed è sede di numerose edindimenticabili produzioni cinematografi-che, nonché di prestigiose manifestazioniche nel corso degli anni ne hanno sancitoun connubio ormai inscindibile. A dare ilvia alla kermesse l'ormai tradizionale ac-censione delle luminarie natalizie e del-

l’albero di Natale di Piazza Tasso, ma èstato soltanto l’inizio di una settimana incompagnia dei beniamini amatissimi dalgrande pubblico che, nelle varie fasi dellamanifestazione, hanno preso parte alleanteprime ed alle convention organizzatedalle case di distribuzione. Ad aprire il se-condo giorno è stato invece il listino del-l'Universal Pictures assieme a quellodella Filmauro del presidentissimo Aure-lio De Laurentiis, che ha schierato attoricampioni d'incasso del calibro di Chri-stian De Sica e Lillo e Greg, Anna Fo-glietta, Luisa Ranieri. É stata poi la voltadi Pappi Corsicato, in rappresentanza delcinema “napoletano” d'autore con “Il voltodi un'altra”, la sua ultima pellicola, ac-colta positivamente da critica e pubblicoal Festival del Cinema di Roma, interpre-tata da una solare Laura Chiatti, da Ales-sandro Preziosi e dalla spumeggiante IaiaForte. A seguire, la convention dellaEagle Pictures, condotta da Pino Insegnoe, subito dopo, le convention Bim Distri-buzione, impreziosita dalla presenza diValeria Golino, Riccardo Scamarcio, Ja-smine Trinca e Viola Prestieri. Ad aprirela terza mattina è stato Alessandro Gas-sman, ospite della convention della Mo-

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viemax. A seguire i listini della War-ner Bros Italia, alla presenza di Ro-lando Ravello, Marco Giallini, Um-berto Carteni e quelli della 01 Distri-bution, con Fausto Brizzi, AlessandroSiani, Carlo ed Enrico Vanzina. Si ècontinuato con la presentazione delcatalogo Medusa, impreziosito dallapresenza de “I Soliti Idioti”, MarcoGiallini e di Paolo Sorrentino, accla-mato regista partenopeo alla ricercadi un riscatto dopo il controverso edimperfetto “This must be the place”,chiusura col botto infine con l'irresi-stibile listino della Walt Disney. I ri-conoscimenti invece sono stati conse-gnati mercoledì 5 dicembre, nella se-rata condotta da Lorena Bianchetti:ai registi, agli sceneggiatori, agli in-terpreti principali dei primi tre filmitaliani in classifica assegnate leChiavi d’oro del successo (i film ita-liani più visti risultano, nell'ordine,Benvenuti al Nord, Immaturi – Ilviaggio, Vacanze di Natale a Cortina).

Tra i premiati presenti a Sorrento,Alessandro Siani, Christian De Sica,Neri Parenti, Carlo ed Enrico Van-zina, Ricky Memphis, Maurizio Mat-tioli, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu,Valentina Lodovini, Luca Miniero,Paolo Genovese, Dario Bandiera,Alessandro Genovesi. Alle societàWarner Bros Italia, Medusa Film, eUniversal Pictures va il Bigliettod’Oro per le case di distribuzione clas-sificate rispettivamente al primo, se-condo e terzo posto per numero com-plessivo di spettatori. Insomma, unaparata di stelle, un susseguirsi diflash di fotografi, ma non solo: ancheun'occasione per riflettere sulla crisiche attanaglia il cinema italiano, ungrido d'allarme che si spera resti iso-lato, ma che di anno in anno, registraun pauroso calo di spettatori nellesale cinematografiche. In fondo, ilvero cinema è un occhio aperto sulmondo. E a volte, il miglior effettospeciale, è il cinema stesso..

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14. Alessandro Preziosi;15. Paolo Sorrentino,Christian De Sica, AurelioDe Laurentiis ed i FratelliVanzina; 16. Valentina Lo-dovini; 17. Marco Giallini;18. Francesco Mandelli;19. Maurizio Mattioli; 20.

Paolo Genovese; 21. LucaMarinelli

IL CALEnDARIODELLE STUDEnTESSE

Un bacio safficosimbolo di pace

tra Palestina e israele

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Unfaithful Kiss. Questo è il titoloscelto per una fotografia destinata afare il giro del mondo. Una studen-

tessa israeliana ed una palestinese si abban-donano ad un dolce e proibito bacio saffico.Le loro mani sporche del sangue che conti-nua a scorrere per colpa di un conflitto seco-lare che ha causato migliaia di vittime innome di ragioni politiche, economiche e reli-giose. Un’immagine di infedeltà e scandalose vista con gli occhi dei due popoli e allostesso tempo di speranza, pace e libertà per

l’intero pianeta. È la foto simbolo de “Il Ca-lendario delle Studentesse 2013” intitolato“Onerace”, il progetto ideato dall’agenziapubblicitaria Arakne Communication giuntoalla sua sesta edizione e impreziosito,quest’anno, dalla partecipazione di dodiciprestigiose firme campane della fotografia difama nazionale e internazionale. Un meltingpot di arte, creatività e stili disegnano larazza umana come un’unica entità capace diesprimere la meraviglia delle variopinte re-altà sociali, culturali e religiose. Il fine èquello di promuovere il dialogo intercultu-rale e la conoscenza tra i popoli, attraverso

la riscoperta del rispetto della diversitàcome valore, ispirandosi ai temi propostidal Forum delle Culture, evento mon-diale istituito dall’Unesco, che si svol-gerà nel 2013 proprio a Napoli. Negli anni passati il Calendario è risul-tato essere una vetrina per creare unarete di contatti, un’esperienza per lan-ciarsi nel mondo del lavoro. Tra le varieragazze che hanno posato negli annipassati c’è chi è diventata manager, chioggi lavora come modella professionistae chi ha sfondato nel mondo dello spet-tacolo. Ne è un esempio Alessia Reato

che nel 2012 è stata scelta per il mese di Aprile e da que-st’anno è la Velina mora di “Striscia la Notizia”. Il Calendario, infatti, non è solo immagine e comunica-zione, ma ricopre anche un ruolo di estrema concre-tezza. Contro l’inefficienza degli uffici di job placementdelle facoltà italiane, grazie a Optima italia, multiutilityleader nel settore della telefonia, gas ed energia elet-trica, ha dato la possibilità a tutte le studentesse pro-tagoniste del Progetto di lavorare nel settore Marketing& Comunicazione dell’Azienda.Importanti imprese campane di respiro nazionale ed in-

ternazionale come Kor@Kor, Al-bano e Sire Ricevimenti, aziendegiovani come Giappo Cilea, multi-nazionali come Mc Donald’s e realtàconsolidate da anni come Ristora-zione Italiana, nonostante si viva inuna profonda crisi economica hannodeciso con coraggio di investire inun’iniziativa che mira alla sensibi-lizzazione sociale e valorizzare arte,cultura e talento. Mariagrazia Formisano, Salvio Pa-risi, Crescenzo Mazza, GiuseppeMatarazzo, Yuma Migliaccio, Sal-vatore Catapano, Carmine Napoli-

tano e ancora D’Alessandro, Errico Fabio Russo, EliaVaccaro, Paolo Puopolo, Giorgio Attanasio sono i nomidegli artisti che hanno firmato gli scatti del Calendario2013, mentre le bellezze che hanno posato rispondonoai nomi di Valentina Cammarota, Femy Cristofaro,Chiara Generali, Gloria Occhipinti, Serena Ferone, Fio-rella Panico, Francesca Fiorita, Sophia Sergio, ClaudiaAgovino, Claudia Attianese, Margherita Arciprete, Fa-brizia Paola Spena, Lucia D’Avino, Giusy Rea, MariaCristina Vitiello, Romina Giamminelli 23 anni, SaraCatania, Dalila Pasquariello, Maria Luigia De Carlo,Jolanda Infante e Jessica Amato.

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Tradizionale assegnazione dei Del-fini d'Argento da parte di Bludue-mila, l'Associazione Italiana a So-

stegno dello Sport. I riconoscimenti sonoandati alla trasmissione “A Reti Unifi-cate”, a Giovanni Abbadessa, scienziatopartenopeo emigrato a Boston e divenutofamoso per le recenti scoperte sul farmacoche combatte il cancro al fegato, a PinoMaddaloni, e a Giuseppe Abbagnale, cheha collezionato sette ori tra titoli mondialied olimpici. Illustrate, nel corso dell'as-semblea generale dei soci, le nuove intese

tra Bluduemila e ilTarì a proposito delprogetto Sport ed Arte.Il Concorso Internazio-nale Underground, cheanima il progetto, sisvolgerà a maggio pros-simo presso la "galleriadel design" del Tarìsuggellando così l'inte-resse per l'arte e per igiovani che ha spinto ilprestigioso centro orafo

ad istituire addirittura una scuola di for-mazione dedicata a questi. Con i presi-denti di Bluduemila, l’avvocato Marcodel Gaiso e del Tennis Club Napoli LucaSerra, molti esponenti della Napoli“bene” hanno gustato il gran buffet ma-gistralmente allestito da Sonia Giordanie si sono trattenuti tra le magiche notedi Enzo Toscano e le esibizioni del tra-sformista Giovanni Cimmino. A mezza-notte, tra i flash di Pippo by Capri, tagliodella torta e la tradizionale Lotteria Bludove i più fortunati, si sono aggiudicatigli importanti doni offerti dai soci delClub.

I’Meventi

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Al Galá dei Delfinid’Argento Bluduemilapremia i campioni

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Arte, musiCA,AltA modA

Al Tunnel Borbonicofoto di Pino CAPUozzo E CArmine miCeli

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più di 500 persone hannopartecipato all’evento“Arte e Moda prendono

forma” organizzato dal pubblici-tario Ludovico Lieto nelle profon-dità del sottosuolo napoletano,attraverso le suggestive cavità ditufo scavate nel monte Echia daEnrico Alvino nel 1853.Durante la serata eleganti mo-delle hanno mostrato al pubblicocollezioni d’alta moda con dei “ta-bleaux vivants” mettendo in ri-salto la relazione tra arte emoda, accompagnate dalle notemusicali del sassofonista ClaudioCarovita. In mostra le operedegli artisti del progetto speri-

mentale “Visivo” curato da Vale-ria Viscione.Ospite d’eccezione l’artista e at-tore Lorenzo Patanè, che du-rante la serata ha realizzato unaperformance dal vivo eseguendoun bodypainting ispirato allesuggestive gallerie partenopee,riportate alla luce grazie al la-voro dell'Associazione CulturaleBorbonica Sotterranea di Gian-luca inin e Enzo de Luzio. Par-tners dell’iniziativa: Azimut,Cromwell, Ducati, EminenceParfum, Acqua di Capri, I Latinigioielli, Il Meglio di... Giannala-vigna, Miceli fotografo, Sorren-tino Vini e Studio Mangini..

Fratelli Rossettisbarca a Napoli

di lAUrA CAiCo - foto di Alfieri & PAliotti

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La nuovissima boutique dei Fratelli Rossetti èstata “battezzata” nel centro partenopeo conun evento glamour coordinato da Roberta

Buccino Grimaldi: in via dei Mille 15, nel cuore delquartiere “Chiaia”,100 metri quadrati resi sfolgo-ranti dal restyling dell’architetto francese FrançoisMuracciole, ospitano calzature, accessori e capi inpelle delle collezioni invernali donna e uomo 2013.Un’atmosfera resa calda ed intima dai materialinaturali come il cuoio che fodera la pavimenta-zione , il legno della pedana e i ripiani espositivi,la leggerissima carta che dona al soffitto una mor-

bidezza eterea: su scaffali e armadi dalle basi scin-tillanti di cristallo fanno bella mostra i “must”della produzione della ditta milanese (fondata nel1953 da Renzo Rossetti e dal 2003 guidata dai suoi3 figli, Diego, Dario e Luca) con borse e scarpe con-traddistinte da nomi come "Milano", “Elisa”,"Charlotte" e "Andrea". Ad accogliere i tanti invi-tati, la dinamica pr Roberta Buccino Grimaldi e ilManaging Director Giovanni Bonatti: tra i primiad arrivare, Mino Cucciniello, Marisa Reichlin, lamarchesa Marò Mottola D’Amato, Alfonso Russo,la duchessa Gloria Frezza di Sanfelice presidente

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Airc, Diego Napolitano, le avvocatesse Fiorella Cannavale DiLauro, Daniela Farone, Alina Pastore e Francesca Coccoli.Intervistato, il Managing Director Giovanni Bonatti afferma chela collezione 2013 consiste in “una linea capace di condensare tuttigli ingredienti che da sempre contraddistinguono l’azienda di Pa-rabiago: una storia di famiglia, l’eccellenza delle persone e delleabilità, tutto il meglio del made in Italy, racchiusi in un sessan-tennio di attività, una lunga storia di passione e dedizione, inve-stimento nella ricerca stilistica e nella tecnica che ha permesso ot-timi risultati nel rapporto qualità/prezzo, nonché l’affermazionedi un marchio, sinonimo nel mondo del made in Italy d’eccellenza”.Visti anche, Francesca e Federica De Gregorio Cattaneo di S.Elia,Amelia Grimaldi, Cecilia Pingue, Rosalinda Improta, Cristina Pa-ternò, le giornaliste Daniela Fossataro, Anna Paola Merone e Do-natella Bernabò Silorata, Alfredo Barone Lumaga, i marchesiPierluigi e Nunù Sanfelice di Bagnoli, Emilia Iodice, AlessandraSottile, Raffaele Pempinello, Rita Puca, Fabio Ummarino.

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Viaggiare secondo

Vuittondi lAUrA CAiCo - foto di Alfieri & PAliotti

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Un viaggio nel tempo. Equale miglior compagnodi un bagaglio griffato

Louis Vuitton? Nella boutiquenapoletana della celebre maisongli ospiti sono stati trasportati inun viaggio immaginario nei mo-menti storici del brand, fissati inun carnet de voyage personaliz-zato con timbri d’epoca a comin-ciare dal 1854, l'anno di creazionedei primi bauli Louis Vuitton. Laseconda tappa, il 1888, l'anno dinascita del Damier, l'ultima crea-zione di Monsieur Louis Vuitton,il motivo a scacchi, ancora oggifra le icone Louis Vuitton; il Mo-nogram, invece, nasce nel 1896dalla fantasia di George Vuitton.La quarta tappa porta in primopiano varie borse simbolo dellaMaison come la “Speedy” indos-sata da dive di Hollywood comeAudrey Hepburn e Sophia Loren,l'“Alma”, hand bag creata neglianni Trenta da Gaston Vuitton,la “Lockit” dal design intramon-tabile e il lucchetto interpretatacon nuovi pellami e tinte accese,la “Keepall” da viaggio, la “Ne-verfull” capace di trasportareanche 200 chili di oggetti nelleversioni più grandi, la shoppingbag “Sac Plat”, la “Petit Noè”nata nel 1932 come borsa perchampagne, la piccola “Po-chette Accessoires”, ma anchela bellissima “Papil-lon”. Per l'uomo, in-vece, oltre alle notesacche sportive e aiborsoni da viaggio,l’attenzione è puntatasul Porte DocumentVoyage, in una duttilevarietà di colori e ma-teriali. Il 2012 segnal'arrivo a destinazionedel viaggio ispiratoalla sfilata Autunno-Inverno 2012-2013 enella mente riman-gono impressi atrii di vecchie sta-zioni, tabelloni orari, scaffali perdeposito bagagli ricreati in bouti-que per l’occasione, nonché i pit-toreschi capotreni e valletti inabito ottocentesco che hanno con-notato e accompagnato il per-corso intrapreso dagli ospiti persiglare in modo originale la sin-tesi visiva della storia della Mai-son Louis Vuitton.

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Special eventtru trussArditra Milano, Roma e Napoli

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Il brand Tru Trussardi e il team di Vanity Fairhanno dato appuntamento alle fashion victimnelle boutique Tru Trussardi per una serie di

eventi speciali durante i quali i fortunati invitatisono stati letteralmente messi in copertina. Dopo una seduta di “trucco e parrucco” sotto lemani di esperti make-up artist e di uno stylist checonsigliava un look su misura, sono stati ritrattida un fotografo in un framework con la cover del

giornale. Tre le serate all’insegna della moda organizzatenegli store Tru Trussardi di Milano, Napoli eRoma, trasformati per l’occasione in location per-fetta per lo shooting che ha visto protagonisti d’ec-cezione persone comuni trasformate in fotomo-delli su set fotografici veri e propri. Un refresh altrucco, l’abito giusto, l’accessorio più cool di sta-gione e... click!

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di lAUrA CAiCo - foto di Alfieri&PAliotti

I preziosi diDamiani

in mostra

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Il pomeriggio glamour Da-miani e Fineco organiz-zato dai p.r. Daniela Fos-

sataro e Fabio Ummarinonella Gioielleria Damiani invia Filangieri a Napoli è ini-ziato con un cocktail party eun sottofondo musicale conDJ set. Degustando i pregiativini della cantina Feudi diSan Gregorio, i tanti invitatiaccolti dal Direttore Ian-niello, Daniela Fossataro,Fabio Ummarino, GiovannaPollo, Roberta Sbrescia, Ni-cola Nappi dall’InternationalSales Manager FrancescaGalli e da algide modelle conindosso le new entry dellaMaison Damiani hanno po-tuto ammirare da vicino ipezzi “storici” del marchio eanche le linee di monili But-terfly, Regina Cleopatra,Anima, Mimosa, Burlesque,Dand, Belle Epoque. Questisono stati i protagonisti dellacampagna autunno - inverno

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2012/2013 di Damiani fotografata da Greg Williamssotto la supervisione artistica di Silvia Damiani eambientate dall'Art Director Paul Barry in una mi-steriosa atmosfera cinematografica a Eltham Pa-lace, un aristocratico maniero appena fuori Londra,e pubblicate su Blogosfere Style & Fashion. Tra gli intervenuti, l’attore Maurizio Aiello, Lia Tra-

pani Bulgari, Franca Di Nocera, Luisa Trapani DeLuca, Agata Leccisi, Ada Vittoria Baldi, Valeria Va-lerio, il Dj Alfonso Russo, Filly Chianese, AngeloTurco, Fiorella Cannavale Di Lauro, Paola Gra-ziani, Mirella Greco, Carlo Guardascione, MarilùFerrara, Gabriele Cricri, Armando Gelardi, Rosa-linda Improta, ddSaverio Sodano.

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Alviero Martini 1A Classee Donnavventura

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foto di Alfieri&PAliotti

Alviero Martini 1A Classe eDonnavventura hanno intra-preso un tour che sta attra-

versando l’Italia con attività esclusivepresso alcuni selezionati rivenditoridella Capsule Collection Donnavven-tura, una collezione firmata AlvieroMartini 1A Classe. Una serie di eventiche permette alle fan del programmatelevisivo di incontrare le loro benia-mine, indossare uno dei capi realiz-zati ad hoc per l’ultima spedizione ericevere una foto ricordo personaliz-zata. La tappa napoletana è statafatta presso la prestigiosa boutiqueBarbaro sotto la Galleria Umberto, acui hanno presenziato i clienti più “in”e gli amanti del ben vestire..

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Che difettoPinko hai?

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foto di Alfieri&PAliotti

pcome pignola, I come ipercritica, N come noiosa, K come chias-sosa, O come occhialuta. Questi i difetti per ogni lettera compo-nente il nome Pinko, che per la prima volta nella vita, saranno

il trampolino di lancio. Fino al 30 giugno, infatti, è possibile partecipareal web contest che chiede di produrre un video dove vengano presentatii difetti del protagonista, uno per ogni lettera del brand.Bisogna raccontarsi precisando un difetto che inizi con una delle letteredi Pinko; una volta realizzato, il video va caricato su Youtube e sul sitowww.rupinko.com si deve inviare il link attraverso la form. In alter-nativa, si può anche registrare in uno dei Pinko store in giro per l’Italiadurante gli appuntamenti indicati sulla bacheca di Facebook. Entrocinque giorni i video verranno postati sul sito e sui social Facebook eInstagram. Tra i video delle social victim più attive verranno estratti 8 buoni almese da 30 euro da spendere in e-commerce. Ma non è finita. Dal giu-dizio della giuria emergeranno le 5 ragazze che diventeranno le testi-monial di ogni lettera Pinko: ognuna di esse riceverà un viaggio in unadelle città del mondo dove è presente uno store del brand. Una voltagiunta alla meta, la super testimonial potrà trascorrere una session dishopping nella boutique spendendo fino a 500 euro gratuitamente. Lagiornata sarà immortalata da una troupe e il video farà il giro del web,mentre la vincitrice racconterà in un diario la sua esperienza di fashionblogger con un irresistibile difetto.

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Christmas partyal Salotto Cilento

foto di Alfieri & PAliotti

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Il bel mondo napoletano ha affollato il SalottoCilento in via Medina per il tradizionale scam-bio degli auguri di Natale. “Christmas tales”,

questo il nome della serata organizzata da Ugo Ci-lento, che ha visto protagonisti il buono e il bellodella città. Le creazioni d’arte dei giovani artisti-artigiani del Rione Sanità, gli Iron Angels, hannoincantato gli ospiti del Salotto con le loro sculture. Accanto all’arte, l’altro grande protagonista dellaserata è stato il vino Salotto Cilento dell’aziendaFonzone di Paternopoli: un Fiano affinato in bar-rique per circa otto mesi, realizzato in edizione li-mitata per Ugo Cilento. In abbinamento al vino leraffinate selezioni di formaggi e salumi di Salva-tore e Annamaria De Gennaro de La Tradizionedi Vico Equense. Pasquale Torrente de Il Con-vento di Cetara ha presentato il tradizionale“scammaro” con le alici sott’olio di Cetara; Gio-vanni Assante e il pastificio Gerardo Di Nolahanno firmato la pasta e fagioli, mentre la giovanechef Fernanda Esposito del ristorante Donna Fer-nanda di Massa Lubrense ha preparato un fittorepertorio di raffinatissimi finger food di mare edi terra. Infine Carmen Vecchione della pluripre-miata pasticceria d’avanguardia Dolciarte di Avel-lino ha concluso il menu con il suo panettone arti-gianale che il Gambero Rosso ha indicato tra i 10top di Italia.Per l’occasione il Salotto Cilento si è vestito a festa:sugli scaffali che ospitano i cimeli storici della sar-toria campana, vera e propria collezione museale,erano esposte le nuove cravatte Natale 2012 cheUgo Cilento ha disegnato per i giorni di festa: unacollezione gioiosa, in pura seta, dove i tradizionalisimboli del Natale campeggiano su fondo rosso, blunavy e verde bosco. Sul sottofondo delle melodienatalizie reinterpretate in chiave jazz dal trio Me-mory si sono intrattenuti Paolo Graziano, Tom-maso Iavarone, Gianfranco D’Amato, Lorenzo Fon-zone, Davide Fonzone, Roberta Buccino Grimaldi,Carlo Guardascione, Renata Monda, Sergio Iava-rone, Susanna Moccia, Francesco Aiello, LetiziaZinno, Giuseppe Castagna.

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Un party firmato ChanelI’Mparty

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ha raccolto i più bei giovaninapoletani, modelli e mo-delle, il party dei tren-

t’anni dell’ex indossatrice Ema-nuela Augelli, minuziosamente or-ganizzato da Antonio Salmieri. Lalocation prescelta, uno dei localipiù “in” della città: Le Garconne,movimentato dal piano bar di EnzoToscano e dai mix del dj DuccioBocchetti.Tra i 60 selezionatissimi invitati,oltre al fidanzato di Emanuela, Fa-brizio d'Amelio, le modelle StefaniaMaria, Laura Tresa e il marito LelloFerrante, Francesca Topo, Marghe-rita Diffido, Veronica Maria, Silvia

Petti, Martina Borriello e gli indos-satori Massimiliano Fraia e Mimmode Simone. A dare un tocco di colore alla festasono state le nuove e colorate bot-tiglie "absolute vodka" e le ma-scherine indossate dagli invitati.Sono state distribuite bottiglie diprosecco e bottiglie firmate Ma-gnum di Mummh che hanno ac-compagnato la torta realizzatadalla pasticceria "Leopoldo" cherappresentava il trapuntato a poisnero di Chanel con l'apposita ca-melia e un piccolo profumo di Cha-nel n. 5 che per l'occasione è statotrasformato in n. 30..

nella splendida cornice di Villadi Livia, il noto chirurgo pla-stico napoletano Ivan La

Rusca, con la bella moglie Paola Fra-galà, ha festeggiato i suoi 40 annicon un party esclusivo. Momentoclou della festa, curata nei mi-nimi particolari da Giochi diClasse Eventi, è stata l’esibizionedi bourlesque della sensuale Clau-dia Letizia, che, scaldando la serata, hadato il via alle danze. Tra i numerosiospiti erano presenti: il fratello Chri-stian, Claudia Sorrentino, Sheila Mi-chelassi, Fabrizio Schonauer, MarisaFragalà, Pierluigi Canta, Andrea e Gio-vanna Lenzi, Lucio Tirone, BenedettaValanzano, Feliciano Ciccarelli, SergioBove, Alessandra Piscitelli..

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Bourlesqueper La Rusca

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foto di Alfieri&PAliotti

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In occasione delle passate feste diNatale, tra gli eventi di rilievodi Napoli, il party organizzato

presso l’Agorà Morelli in associa-zione con Quick no problem parkinge patrocinato da Fabio Chiosi, Pre-sidente dalla Prima Municipalità(Chiaia – San Ferdinando – Posil-lipo).

L’evento ha avuto protagoniste le piùimportanti boutique delle vie delloshopping napoletano, che hannomesso a disposizione un omaggio daestrarre durante la serata che havisto il classico spoglio dell’albero.Mattatore della serata Raoul diRadio Kiss Kiss Napoli e la suaSwing Orchestra.

Gli auguriall’agorà Morelli

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Il CalendarioDi Meo 2013 celebrala Napoli dimenticata

foto di Antonio stoCCUto

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Giunta ormai alla sua undicesima edizione, la presentazione del Ca-lendario Di Meo, è l’attesissimo appuntamento internazionale conil glamour, l’arte e la mondanità. Il calendario è nato da un’idea

dei fratelli Di Meo, Roberto, Generoso ed Erminia (scomparsa tristementenel marzo del 2012), titolari dell’omonima azienda vinicola di Salza Irpina(Avellino) nota per l’eccellenza dei suoi vini. Ogni anno il suo lancio è celebrato nelle più belle capitali del mondo conparty superesclusivi e ambitissimi. Dopo la scorsa, fastosa edizione dedi-cata a Berlino e alla Repubblica di Weimar avvenuta nello storico aero-porto di Tempelhof, quest’anno il calendario ha rappresentato un presti-gioso e raffinatissimo omaggio a Napoli. Così Generoso Di Meo si è soffer-mato sui tesori più nascosti e “violentati” di Napoli, dal tempo e dall’indif-ferenza degli uomini. Il tema del calendario “L’Anima del Tempo” prendespunto dal noto articolo "La Morte delle Cattedrali" di Marcel Proust ap-parso su Le Figaro nel 1904 in difesa della storia e conservazione delleChiese francesi. È un excursus sulle condizioni di dodici chiese napoletane,in molti casi poco o per nulla conosciute, ma tutte contrassegnate da untriste comune denominatore: l’abbandono e l’incuria. Ad accompagnare inquesto magico viaggio virtuale sono le suggestive, elegantissime immaginirealizzate da Massimo Listri, colto e sensibile fotografo di fama interna-zionale oltre che curatore di splendidi libri d’arte. I crudi scenari di de-grado prendono vita e forma in un universo artistico e surreale, regalandouna visione diversa di un mondo tanto reale (l’abbandono), quanto onirico

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(la potenza evocativa dei luoghi e delle imma-gini): due estremi che solo la sofisticata genia-lità dell’artista poteva unire in un modo così su-blime e perfetto. Il calendario, stampato in circa 10.000 copie, èstato presentato e offerto in anteprima assolutaalla stampa e a un esclusivo parterre di selezio-nati esponenti del mondo culturale ed econo-mico. Ad ospitare l’evento è stata una sede d’ec-cezione: il Complesso Monumentale dei Girola-mini di Napoli, uno straordinario scenario distoria e bellezza artistica fondato nel XVI. Trai selezionati invitati: Mariano e Barbara Rubi-nacci, Serge de Yougoslave, Pilar de la Boude-lere, Diana de Feo, Vittorio Sgarbi, Francescoe Giulia Serra di Cassano, Cesare de Seta,Anton Emilio Krogh, Selvaggia Sanseverino diMarcellinara, Luca Rivelli e Gabriella Chitis,Peter Glidewell, Ferdinando Brachetti Peretti,Roberto Mottola di Amato, Allegra Hicks,Franco e Raffaella Santasilia di Torpino, An-gela Pintaldi, Cesare Cunaccia, Fabrizio Vona(sovrintendente polo museale di napoli), Ales-sandro Lukacs con la bellissima Shalana, l'im-prenditore Marco Funari, Valeria della Rocca..

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