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1 ****************** RELAZIONE ESTIMATIVA SUL POSSIBILE VALORE DI REALIZZO DEI BENI MOBILI COSTITUENTI GLI IMPIANTI, I MACCHINARI E LE ATTREZZATURE di proprietà della “C.L.A.M. COOPERATIVA LAVORAZIONE ARTISTICA MARSCIANESE SOC. COOP. IN LCA” COMMITTENTE C.L.A.M. COOPERATIVA LAVORAZIONE ARTISTICA MARSCIANESE SOC. COOP. IN LCA Forma giuridica: SOCIETA' COOPERATIVA Sede legale: Marsciano (PG) Codice fiscale: 00222370546 Procedura in corso: LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA D.M. Ministero dello Sviluppo Economico n. 347/2017 del 18/07/2017 COMMISSARO LIQUIDATORE Dott. Lorena Bucari Incaricato Dott. Mauro Cesarini

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******************

RELAZIONE ESTIMATIVA SUL POSSIBILE VALORE DI REALIZZO DEI BENI

MOBILI COSTITUENTI GLI IMPIANTI, I MACCHINARI E LE

ATTREZZATURE di proprietà della “C.L.A.M. COOPERATIVA LAVORAZIONE

ARTISTICA MARSCIANESE SOC. COOP. IN LCA”

COMMITTENTE

C.L.A.M. COOPERATIVA LAVORAZIONE ARTISTICA MARSCIANESE SOC.

COOP. IN LCA

Forma giuridica: SOCIETA' COOPERATIVA

Sede legale: Marsciano (PG) Codice fiscale: 00222370546

Procedura in corso: LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA

D.M. Ministero dello Sviluppo Economico n. 347/2017 del 18/07/2017

COMMISSARO LIQUIDATORE

Dott. Lorena Bucari

Incaricato Dott. Mauro Cesarini

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INDICE

1) PREMESSA: INCARICO PROFESSIONALE

2) FINALITA’ E LIMITAZIONI

3) CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

4) CRITERIO DI VALUTAZIONE

5) INDIVIDUAZIONE E STIMA A VALORE DI MERCATO DEI BENI

5.1 UBICAZIONE DEI BENI OGGETTO DI STIMA

5.2 DESCRIZIONE DEI CONTI E LORO ELENCAZIONE.

5.2.1 IMPIANTI GENERERICI E SPECIFICI

5.2.2 IMPIANTI INTERNI SPECIALI

5.2.3 IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO

5.2.4 ATTREZZATURA VARIA E MINUTA

5.2.5 MEZZI ESPOSITIVI

5.3 CONCLUSIONI VALORE DI MERCATO

6) VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO

6.1 CONCLUSIONI VALORE PRESUMIBILE REALIZZO

ALLEGATI: CD FOTO

1) LAYOUT OFFICINA 2) INVENTARIO BENI MOBILI VALORIZZATO

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1-PREMESSA: INCARICO PROFESSIONALE

Con relativa “proposta contrattuale” come previsto dall’ art. 9, comma 4, d.l. n. 1/2012

convertito nella legge 27/2012 e successive modificazioni (Legge Concorrenza) del

03/10/2017 la Dott.ssa Lorena Bucari, Commissario Liquidatore, della società “C.L.A.M.

COOPERATIVA LAVORAZIONE ARTISTICA MARSCIANESE SOC. COOP. IN LCA”

ha incaricato lo scrivente professionista Dott. Mauro Cesarini, con studio in Foligno – Via

Cupa 31b int.3, iscritto all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di

Perugia al n. 1110 sez. A, di predisporre diverse relazioni economiche di stima volte

all’individuazione dei possibili valori di realizzo dei beni mobili, mobili registrati e immobili

di proprietà della stessa cooperativa oggi in LCA.

2- FINALITA’ E LIMITAZIONI

Il sottoscritto ha eseguito diversi sopralluoghi presso la sede in cui sono presenti i beni

oggetto di stima (in data 04 ottobre 2017 e successivamente il giorno 30 novembre 2017, il

giono 21 dicembre 2017 e ancora il 18 gennaio e il 16 febbraio 2018) reperendo idonea

documentazione fotografica, provvedendo altresì ad appore visibile etichettatura e darne

relativo inventario.

Il sottoscritto perito ha esaminato, al fine di espletare la propria funzione la seguente

documentazione contabile:

- Situazione Economico Patrimoniale alla data del 18/07/2017

- Libro Cespiti Ammortizzabili al 31/12/2016

- Schede Cespiti alla data del 17/07/2017

La valutazione del presente lavoro è finalizzata a pervenire al valore di presumile realizzo di

tutti i richiamati beni al fine della cessione al miglior offerente, nell’ambito della procedura

di Liquidazione Coatta Amministrativa e/o potrebbe essere utilizzata anche per la

determinazione del più complesso valore d’azienda e/o rami di essa da cedere sempre

nell’ambito della procedura concorsuale con i modi e nelle forme ritenute opportune dagli

organi della procedura previo accordo con l’organo di vigilanza (Mise), come espressamente

anche richiamato nell’incarico assegnato.

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Alcune considerazioni preliminari per una corretta valutazione di stima:

- non è stato previsto lo svolgimento di verifiche contabili integrative sui documenti messi a

disposizione in quanto l'incarico non è esteso allo svolgimento di attività di revisione della

documentazione contabile; in particolare il sottoscritto ha provveduto a sopralluoghi fisici

per l’individuazione dei beni considerando esistenti solamente quelli effettivamente presenti

e inventariati;

- non sono state effettuate altre indagini su vincoli e oneri giuridici dei beni, vista

l’intervenuta procedura concorsuale a fine meramente liquidatorio e la cessazione del

processo produttivo già intervenute prima della data di LCA;

- il patrimonio da valutare in questa sede è costituito dai soli beni meglio descritti e

puntualmente individuati nel corso del lavoro peritale come visti e fotografati nell’ipotesi di

permanenza sui luoghi dove sono oggi allocati;

- i valori espressi se non diversamente specificato si intendono al netto delle imposte, spese

di smontaggio e trasporto oltre oneri di trasferimento che saranno a carico dell’acquirente.

- non è stato possibile procedere a verifiche tecniche e a prove di funzionamento in quanto

gli immobili risultano sprovvisti di corrente elettrica;

- la presente perizia è frutto di una valutazione valida nel suo complesso e non potrà essere

utilizzata estrapolando parti di essa dall'intero contesto; la stessa risulta funzionale

all’individuazione del valore contabile rettificato per la valutazione dell’azienda dei beni in

essa descritti e/o eventualmente espressione del valore del lotto esaminato;

3) CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

I beni oggetto della presente sono tutti i beni mobili contabilmente inscritti tra “Gli impianti

e macchinari”, “Attrezzatura varia e Minuta” con le eccezioni e le specificazioni che nel corso

del lavoro verranno evidenziate.

Dalla situazione contabile alla data del 17/07/2017 consegnata si evince che il costo storico

di detti beni si attesta ad euro 3.339.817,86 e che il relativo fondo ammortamento è pari ad €

2.640.915,23 per un valore contabile per differenza di € 698.902,63 mentre il valore

dell’Attrezzatura varia e Minuta computando anche la voce Altri Beni < 516,46 si attesta al

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netto degli ammortamenti ad € 30.504,85. Si precisa che da un esame del libro cespiti gli

stessi sono stati imputati fino al 31/12/2016.

All’interno del mastro Impianti e Macchinari venivano distinti i seguenti sotto-conti:

110010 IMPIANTI GENERICI E SPECIFICI

110020 IMPIANTI INTERNI SPECIALI

111020 IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO

Da un’analisi meramente ricognitiva dei beni che formano la classe IMPIANTI GENERICI E

SPECIFICI ottenuta dalle schede di riepilogo dei cespiti, palesemente, si evince l’eterogeneità

dello stesso: in particolare è di tutta evidenza che nell’ipotesi di vendita diversa dalla

cessione di azienda e/o rami di essa che non preveda pertanto il ripristino del processo

produttivo della cooperativa con la cessione degli immobili, alcuni di detti beni, fisicamente

ancorati alle strutture, risulterebbero difficilmente ricollocabili in altri processi produttivi da

realizzare in luoghi diversi non foss’altro per le diseconomie naturalmente generabili che, in

alcuni casi, annullerebbero di fatto lo stesso valore del bene.

In generale la voce Impianti e nel caso specifico la voce impianti generici, rappresenta una

tipologia di immobilizzazione che non si presta ad una valutazione distinta nella specifica

fattispecie rispetto all’intero compendio immobiliare, in quanto, tali beni risultano fisicamente

ancorati alle strutture e pertanto non cedibili separatamente salvo il sostenimento di costi di

smontaggio e riallocazione che supererebbero di gran lunga il loro valore intrinseco; pertanto

il loro valore deve essere necessariamente trasfuso nell’immobilizzazione del compendio

immobiliare.

Nell’ottica generale dell’incarico ricevuto lo scrivente provvederà ad un opportuna

riclassificazione dei beni con tali caratteristiche rinviando la loro valutazione nel lavoro

peritale inerente al compendio immobiliare: tali beni, in sostanza andranno, come da prassi

consolidata in casi simili, a trasfondersi nel valore dell’immobile da cedere in quanto

un’ipotesi di cessione singola di fatto vanificherebbe il loro possibile valore intrinseco: a

titolo meramente esemplificativo possiamo pensare all’impianto elettrico, al cablaggio delle

linee speciali, all’impianto idrico, all’impianto per l’aria compressa etc……

4- CRITERIO DI VALUTAZIONE

L’obiettivo della presente stima è quello di determinare il presumibile valore di realizzo del

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paniere di beni che il Commissario Liquidatore intende cedere nell’ambito della procedura di

Liquidazione Coatta Amministrativa e il valore di mercato degli stessi propedeutici al più

complesso lavoro di determinazione del valore dell’intera azienda1 e/o rami di essa.

I beni oggetto di valutazione del presente elaborato sono di proprietà della richiamata

cooperativa.

Esaminando pertanto la duplice finalità del presente lavoro2, in linea generale, i principi di

valutazione dell’attivo richiedono all’attualizzazione dei valori contabili ai valori di mercato:

al fine di individuare il presumibile valore di realizzo del paniere dei beni è indispensabile

procedere attraverso l’individuazione del presunto valore di mercato senza considerare

l’esistenza della procedura concorsuale.

Detto ciò, il perito scrivente conferma che, tenuto conto dell’incarico conferito e delle finalità

insite nello stesso il criterio utilizzato per l’individuazione del valore di mercato è quello

della stima comparata effettuata basandosi su ricerche di mercato per la compravendita di

beni usati uguali (stima comparata diretta) o simili (stima comparata indiretta) e consistente

nel confrontare il bene usato oggetto di stima con detti analoghi beni per tipologia e

caratteristiche sia intrinseche che estrinseche, dai quali vengono così desunti i valori

estimativi dettati dal mercato.

Determinato il presumibile valore di mercato tali valori verranno parametrizzati al caso

contingente attraverso un fattore di svalutazione ritenuto congruo dal valutatore3 al fine di

consentire alla procedura, in caso di impossibilità di cessione dell’intera azienda, di aver un

valore di riferimento (valore di presumibile realizzo) da poter mettere a base di una vendita

frazionata (a lotto unico o a lotti più piccoli) e disaggregata dei vari assets.

E’ di tutta evidenza che non esistendo un mercato regolamentato di riferimento i prezzi 1 La valutazione di un complesso aziendale è un’operazione complessa, che pone il professionista incaricato davanti alla necessità di compiere delle scelte metodologiche e prospettiche, anche in relazione alle finalità che si devono perseguire. Determinante risulterà, per stabilire il criterio di valutazione, il fatto che la stima riguarda i beni di una società con forte perdita pregressa sottoposta a procedura concorsuale di liquidazione coatta amministrativa, DM. 362/2015 del 26/06/2015, ove l’obiettivo è quello della liquidazione e dove non risultano utilizzabili parametri connessi al reddito, al margine operativo lordo e relativi moltiplicatori o ai flussi finanziari prospettici; la società non svolge più nessuna attività. In queste circostanze è prassi ampiamente condivisa quella di utilizzare, per la valutazione dei beni che componevano l’azienda, criteri e metodologie di natura patrimoniale. 2 ovvero la anche possibile determinazione del valore della parte di capitale espresso come il patrimonio che scaturisce dalla somma di valori collegati in termini funzionali, nonostante la procedura di Liquidazione Coatta Amministrativa, configura la fattispecie di una liquidazione “forzata” alla quale devono essere applicati metodi valutativi prudenziali con l’accortezza di considerare che, la natura concorsuale della procedura, rende necessario far riferimento ad uno specifico complesso normativo che richiede alcune differenziazioni nei principi di valutazione classici di quantificazione del patrimonio aziendale. 3 che dipende dal luogo e dalla modalità di conservazione (ambiente esterno o interno), dal livello di vetustà del bene (manutenzioni straordinarie) e parametrizzato alla situazione reale, tenendo anche conto dell’impossibilità oggettiva di fornire alcuna garanzia di certezza su vizi occulti e/o di funzionamento di ogni singolo bene vista la procedura concorsuale.

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individuati attraverso la stima comparata su indagini presso gli operatori (rivenditori) del

settore sono prezzi generalmente individuati al consumatore finale e non all’ingrosso. Visto

quanto e considerata la necessità di dover vendere in tempi rapidi, qualora la cessione

dell’intera azienda non possa essere perpetrata, a lotto unico e/o a lotti di beni, anche al fine

di poter collocare i beni meno appetibili, la svalutazione operata per la determinazione del

presumibile valore di realizzo rappresenta prudenzialmente, in parte, anche tale

particolarità.

Se più beni separatamente inventariati rappresentato un unico cespite o comunque un unico

bene funzionalmente inteso gli stessi verranno opportunamente aggregati nel corso del

presente lavoro.

5- INDIVIDUAZIONE E STIMA A VALORE DI MERCATO DEI BENI

Nel presente capitolo, si procede all’individuazione del valore di mercato attraverso la stima

comparata di cui al capitolo precedente e all’esposizione della stima del prezzo di mercato

dei singoli beni. Ove possibile viene fatto riferimento a valori pubblicati da specialisti del

settore, ricordando che i beni così individuati sono generalmente revisionati, mantenuti e

pronti per il lavoro (ricondizionati), con annessi periodi di garanzia sull’usato (nella maggior

parte dei casi); vengono altresì prese in debita considerazione informazioni reperite durante

il sopralluogo fornite dagli ex organi dirigenziali e ex dipendenti della cooperativa presenti

alle operazioni inventariali.

Al fine di non appesantire la trattazione si è provveduto a sintetizzare il lavoro fatto

riportando i valori individuati in apposite tabelle; in tale schema viene altresì data evidenza

in apposita colonna ed ove possibile, della marca e/o il modello e dell’anno di costruzione

per ogni singolo bene e della conformità CE. Qualora all’interno della classe ci fosse un bene

di rilevante importanza verrà dato menzione e fornita una descrizione più accurata dello

stesso. Tutti i beni sono comunque visibili nei reperti fotografici allegati come

opportunamente contrassegnati da etichettatura numerica progressiva.

5.1 UBICAZIONE DEI BENI OGGETTO DI STIMA

In ordine all’ubicazione dei beni oggetto del presente lavoro, si precisa che tutti i beni

descritti sono stivati, principalmente, all’interno del compendio immobiliare di proprietà

dalla cooperativa sito in Marsciano in Via Antonio Ranocchia, 11, 06055 Marsciano (PG) con

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le eccezioni che verranno di volta in volta evidenziate per alcuni di essi giacenti nel piazzale

dello stesso.

5.2 DESCRIZIONE DEI CONTI E LORO ELENCAZIONE.

Le poste contabili che rappresentano questo macro paniere di beni mobili sono quelle che

seguono nella tabella sottostante; tali valori sono esposti al netto dei rispettivi Fondi di

Ammortamento come espressi nella situazione contabile alla data del 17.07.2017 :

IMPIANTI GENERICI E SPECIFICI € 695.411,50

IMPIANTI INTERNI SPECIALI € 1.202,14

IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO € 2.288,99

Per un totale IMPIANTI E MACCHINARI € 698.902,63

Poi avremo i conti

ATTREZZATURA VARIA E MINUTA € 30.013,42

ALTRI BENI VAL.UNIT.<516.46 € 491,43

5.2.1 IMPIANTI GENERERICI E SPECIFICI -

Il conto Impianti Generici e Specifici, come anticipato nel precedente Cap 3, rappresenta il

valore di un paniere di beni molto eterogeneo in quanto all’interno dello stesso di fatto

vengono altresì allocati tutti i macchinari e le attrezzature di proprietà della cooperativa e

tutti gli impianti sia generici che specifici senza prevedere alcuna differenziazione alcuna tra

il significato contabile di Impianti, Macchinari e Attrezzatura.

Nell’ottica generale dell’incarico ricevuto, come anticipato, lo scrivente ha provveduto

all’individuazione di ogni singolo bene cespite esistente effettivamente mobile (asportabile)

tralasciando la valutazione dei beni (cespiti) fisicamente ancorati alle strutture e difficilmente

asportabili e/o non asportabili per la vendita il cui valore si ritiene trasfuso nel compendio

immobiliare: tali beni, in sostanza verranno valorizzati con il valore dell’immobile da cedere

in quanto un’ipotesi di cessione del singolo cespite sarebbe impossibile e/o vanificherebbe di

fatto il loro valore intrinseco.

Al fine di non appesantire la trattazione, come ricordato, ho provveduto a sintetizzare il

lavoro svolto riportando i valori individuati in apposite tabelle; la progressività della

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numerazione ai fini dell’inventario è stata operata seguendo il principio dell’allocazione

funzionale in base ai reparti; all’inizio sono stati individuati i beni del reparto officina

con le sue diverse specificazioni, poi il reparto marmo, il laboratorio prove, come si può

graficamente evincere dall’allegato layout reso disponibile tra la documentazione

consegnata.

RAPARTO PIEGATURA

1 Pressa piegatrice CBC modello HS tipo 130/31 € 10.000,00 04997/1999 89/336/CEE

2 Pressa piegatrice CBC modello HS 90/21 € 12.000,00 05266/2004

89/336/CEE 91/368/CEE 93/44/CEE 93/68/CEE

3 Pressa piegatrice CBC modello HS 90/21 € 15.000,00 05347/2008

89/336/CEE 91/368/CEE 93/44/CEE 93/68/CEE

4 Macchina avvolgitrice

tendiestensibile NOXON modello Mas 10

€ 1.200,00 01M070601529/2006 CE

5 Filettatrice per tubi CBC - TARGHETTA ABRASA € 570,00 070103/2001 ND

6 Puntatrice elettrica a colonna Isea 30 Kw TIPO SPP DUE FASI € 490,00 111192/ND ND

7 Fresatrice LNS mod. PB80 TRE FASI € 500,00 01202/2007 CE

8 Banco unità foratrice costruita in economia-TRAPANO SELFEEDER

(CE) € 500,00 210118/ND ND

9 TRAPANO MASCHIATRICE DA

BANCO (Filettatrice) IM modello IMV 118 (TARGHETTA ABRASA)

€ 800,00 42867 PERIZIA/2011

10 Pressa Idraulica Zoccoli Mod. PF11 60T € 900,00 ND ND

11 Pressa Oleodinamica SICMI srl MODELLO PCL.A 70 TONNELLATE € 800,00 3454/2001

98/37/CE, 73/23/CE

89/336/CE

12 Angolatrice senza marca ne modello € 500,00 ND ND

13 Piegatrice Orizzontale FIMAU 15 € 400,00 ND ND

14 Pressa Eccentrica 80 T GALATO DA ROTTAMARE (targhetta abrasa) € 1,00 ND ND

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Nel reparto piegatura, i beni di maggior pregio sono rappresentati da tre piegatrici

idrauliche CBC (numero inv.1, 2 e 3) a controllo numerico, che dalle informazioni

assunte dovrebbero essere funzionanti salvo una attenta verifica sui dispositivi di

sicurezza a fotocellula. Trattasi di modelli ormai datati, oggi di media versatilità con

velocità esecutive paragonabili ai modelli più vecchi di qualsiasi altra ditta produttrice.

Le stesse sono dotate di un parco utensili giudicato insufficiente per un moderno

processo produttivo ed in parte usurato; in passato la serie HS rappresentava la sintesi

dello sviluppo tecnologico della fine degli anni 90 inizio 2000 che l’azienda CBC ha

tutt’oggi sviluppato e perfezionato con nuove linee e con operatività, efficienza e

tecnologia migliorate. Al tempo rappresentavano una precisa risposta a quelle esigenze

di affidabilità, alte prestazioni e quindi produttività, tutte qualità assicurate da robuste

strutture, da progetti personalizzati supportati da soluzioni elettroniche che oggi non

risultano più all’avanguardia.

Le macchine sono costituite da una struttura monolitica elettrosaldata, alla cui parte

superiore sono fissati due cilindri idraulici che, agganciati alla traversa superiore su cui

è fissato il punzone, ne consentono la corsa di discesa e salita. Nella parte inferiore è

ancorato il bancale a centinatura idraulica su cui è appoggiata la matrice. I cilindri

idraulici sono azionati tramite una centralina oleodinamica alloggiata nella parte

superiore della struttura e comandata da un’apparecchiatura elettronica che ne controlla

tutte le varie funzioni. La centinatura idraulica è azionata da un impianto idraulico

separato con motore e pompa propri. La pressa piegatrice idraulica serie HS è

caratterizzata dal movimento sincronizzato dei due cilindri, controllati da CNC. Il CNC

gestisce tutti i movimenti della macchina e consente, tramite programmazione, di

ottenere pieghe di diversa forma a seconda degli utensili utilizzati.

Tutti i beni dal punto 5 al punto 13 meritano una importante revisione per adeguamento

per le norme sulla sicurezza e difficilmente, nello stato attuale, si prestano a un

inserimento immediato in altro processo produttivo industriale; il loro valore di mercato

riguarda principalmente un uso privato degli stessi.

Accanto ai beni 1,2,3 sono posizionati dei funghi per il riscaldamento (bene n 96)

acquistati nel 2016 con un valore di mercato pari ad € 150 funzionanti oltre ad una

postazione di lavoro PC con stampante tastiera e mouse su tavolo in legno e sedia senza

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alcun valore di mercato a cui viene assegnato un valore simbolico di 1€ (bene 97) da

annettere ai beni 1,2,3.

96 N03 Funghi riscaldamento A GAS KEMPER € 150,00 2016 CE

97 PC Postazione Piega + stampante hplaserjet 1012 € 1,00 ND ND

RAPARTI TAGLIO LASER-IMPIANTI LASER

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

15

LASER COMBINATO MARCA FINN POWER MODELLO LPe6 2.3-

LSR14109

€ 120.000 SN60000972/2009 2004/108/CE, 2006/95/CE, 98/37/CE

17 Stabilizzatore tensione

IREM Stereostab PFT122-IS

€ 4.500 567182 CE

20

Impianto Laser "BYSTRONIC LASER AG"

modello BYSPRINT 3015, tipo laser Bylaser

3000, Automazione Bytrans 3015

€ 2.500 916/2004 98/37CE, 73/23CE, 89/336CE, 97/23/CE

Il numero inventario 15 rappresenta il bene di maggior valore del paniere dell’intero

elaborato: trattasi di un impianto di taglio laser combinato con sistema automatico di

carico e scarico di marca Finn Power modello LCP6121 del 2009; vista l’impossibilità di

prova in funzionamento lo stesso sembrerebbe privo di evidenti stati di criticità e dalle

informazioni assunte in sede di inventario risulterebbe funzionante. La macchina risulta

di seconda generazione e dopo pochi anni è stata rimpiazzata da una linea con la

sorgente in fibra che ha notevolmente aumentato le prestazioni ( a fronte di un consumo

dimezzato si sono sostanzialmente raddoppiate le velocità di taglio).

L’impianto necessiterà di un forte intervento di manutenzione per riprendere il

funzionamento ormai interrotto da più di un anno ed in particolare necessita della

sostituzione della lente nella testa di taglio sul percorso ottico del raggio; tali

problematiche sono dovute probabilmente, oltre che alle numerose ore di funzionamento

(non rilevabili), alla qualità dell’aria compressa utilizzata: in particolare dalle notizie

assunte si evidenzia che il reparto taglio laser e assemblaggio prodotti viene servito da

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un compressore Mattei a palette AC1015C con 87000 ore di lavoro (locale compressori)

con vita residua pressoché nulla e privo di valore di mercato; nell’impianto utilizzato

mancano le valvole di sicurezza ed il filtro desolatore a carboni, necessario per produrre

aria in classe 1 adatta agli impianti taglio laser di questo tipo; tale circostanza seppur

allo stato non verificabile potrebbe di fatto aver parzialmente compromesso l’efficienza di

funzionamento del bene.

E’ di tutta evidenza che la verifica della funzionalità anche in relazione all'adeguatezza

degli utensili combinati, rappresentano un elemento determinante per la stima ad oggi

mancante. Si nota altresì che l’aria che fuoriesce dal filtro depolverizzatore non ha la

canalizzazione per l’esterno come la normativa prevede. Non si hanno notizie certe sulle

manutenzioni ordinarie effettuate al bene salvo una misera traccia contabile di

capitalizzazione delle manutenzioni nel lontano 2013.

L’impianto per la sua struttura non si presta a semplici smontaggi e riadattamenti in

altri processi produttivi senza affrontare spese per manodopera specializzata e trasporti

eccezionali (circa sei bilici) con diseconomie latenti di riadattamento di entità

“approssimativamente” intorno ai 35.000 euro 40.000 euro. Il valore di mercato del bene

nella specifica situazione, corrisponde essenzialmente al valore di ritiro della casa

produttrice e/o da paritetica società specifica del settore e prevede una attenta revisione

e/o probabile ricondizionamento; pertanto tale valore è prudenzialmente stimato in €

120.000.

Nei pressi del macchinario è presente uno stabilizzatore di tensione di marca IREM

modello PFT122-IS il cui valore contabile arrotondato per difetto in € 4.500 rappresenta

a parere dello scrivente il valore di mercato attuale (numero inv.17).

La società è altresì dotata dell’impianto Laser Bystronic, (bene inv.20) modello

BYSPRINT3015, con circa 90.000 ore di funzionamento; dalle informazioni assunte

risultava non funzionante da tempo (circa 3 anni); l’impianto è da ritenersi a fine vita,

riscattato dal leasing nel 2009 con valore contabile residuo ragguagliato alla data del

31/12/2017 pari ad € 2.458.80 che arrotondato per eccesso ad € 2.500,00 rappresenta

anche il possibile valore di mercato attuale.

Soltanto a meri fini conoscitivi la cooperativa è in possesso di un ulteriore impianto

taglio laser con sistema di carico scarico automatico, il Laser Prima Power Fibra Platino

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del 2015, impianto a singolo bancale con possibilità di taglio dell’alluminio dichiarato

funzionante, regolarmente installato e collegato ai vari servizi gas ed elettricità; anche

questo impianto presenta la problematicità dell’emissione non esterna del filtro

depolverizzatore. Tale impianto è detenuto in virtù di un contratto di leasing con la

Società Consulgest e pertanto non proprietà della cooperativa; non è stato pertanto

assoggettato ad etichettatura ed a inventario. E’ di tutta evidenzia che tale macchinario

svolgeva la funzione di assicurare al reparto taglio, insieme al bene inv. 15 una seconda

macchina affidabile ed efficiente.

Ai lati del beni inv. 15 troviamo posizionate le seguenti attrezzature per la lavorazione

del ferro e delle lamiere funzionali al processo produttivo

N. Descrizione Bene VALORE N.

matricola/anno CONFORMITA

18 Rettifica Tangenziale (mola)

"Krasny Borets" mod. OSH-400 vers 38 (ORSHA-4080)

€ 15.000,00 372/2005 98/37 CEE, 73/23 CEE, 89/336 CEE

19 Cesoia CBC TIPO 30/6 Mod. ID2-CN € 8.000,00 05001/1999 CE

Entrambe le macchine sono dotate di certificazione CE e dalle informazioni assunte

risultano funzionati e pronte all’uso salvo ordinaria manutenzione di ripristino visto il

disuso ormai perpetrato nel tempo. Non sono presenti i libretti di lavoro pertanto non si

è a conoscenza delle manutenzioni ordinarie a cui sono state sottoposte.

La rettifica è quella procedura eseguita con una macchina chiamata rettificatrice, che ha

come utensile una mola a grana fine ed estremamente dura. La rettifica serve per

portare un qualsiasi componente nello stato di forma o superficie ottimale di progetto;

questa operazione segue infatti la sgrossatura. Mentre la sgrossatura toglie il grosso dei

residui, la rettifica fa sì che tutti i residui o il materiale in eccesso vengano eliminati

garantendo alla superficie lavorata un alto grado di finitura. Esistono vari tipi di

rettifica: rettifica in tondo e rettifica piana, quest’ultima classificabile in rettifica

tangenziale piana e rettifica piana frontale. Nella lavorazione meccanica di rettifica

tangenziale, che ci riguarda più da vicino, l’asse della mola è parallelo alla superficie di

lavoro. Mentre il moto di taglio e di movimento trasversale è posseduto dalla mola, il

moto di traslazione longitudinale è posseduto dal pezzo, ad ogni spostamento completo

longitudinale corrisponde un abbassamento della mola fino ad arrivare all'altezza

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desiderata. Generalmente viene utilizzata per ottenere superfici uniformi e con rugosità

molto bassa, non ottenibili con le normali lavorazioni di fresatura. Per ottenere questo,

l’asportazione per ogni passata è generalmente intorno ai 5 micron.

Durante il laborioso lavoro di etichettatura e di inventario sono state rilevate le seguenti

saldatrici che per ragioni di ordine logico vengo nel proseguo elencate e valutate

indipendentemente dalla loro localizzazione nei diversi reparti dell’officina ad esclusione

del reparto marmo che costituirà un unico aggregato di beni:

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

16 Saldatrice SELCO modello Neomig 410 € 400,00 ND ND

23 Plasma SELCO modello TECNOPLASMA52 € 400,00 ND ND

24 Saldatrice RIVOIRA UNIMIG 4 € 400,00 ND ND

25 Saldatrice Elettrodo NON FUNZIONANTE € 1,00 ND ND

30 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND

31 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND

37 Saldatrice SELCO Neomig 4000 € 900,00 71000000029/ND CE

57 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND

65 Saldatrice SELCO Neomig 410 € 400,00 ND ND

71 Saldatrice TELMIG 180/2 TELWIN € 200,00 ND CE

Anche in questa elencazioni di beni dove sono stati riassunti tutte le saldatrici presenti

ed etichettate nei diversi reparti, si presenta, da un punto di vista dell’efficienza e

dell’affidabilità abbastanza carente e datata. Come si evince dallo schema la maggior

parte dei beni risulta sprovvista del marchio CE o quantomeno non visibile. E’ stato

assegnato un valore simbolico di 1€ al bene non funzionante. Da un verifica contabile

attraverso le schede cespite è risultato che le stesse non hanno nessun valore contabile in

quanto interamente ammortizzate.

Nei pressi dell’impianto Laser Prima Power Fibra Platino ai lati del perimetro della

secondo reparto laser sono stati individuati i seguenti beni:

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N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

21 Tornio Paralelo "LTF spa" 200/1000 mod 498,01 € 3.200,00 1547/2001 98/37

22 Fresatrice Universale "LAGUN" mod. FU-1250 € 3.000,00 30691/1991 PERIZIA/2002

26 Aspirafumi portatile INDEST mod. DSC13 green line € 1.200,00 ND/2013 CE

27 Trapano a colonna FAMUP (TARGHETTA ABRASA) € 800,00 1270 ND

28 Mola biasse Tommasi e Bonetti mod. A0107c € 100,00 28005/2005 CE

29 Mola biasse DEM Mod. Sir-50 € 100,00 78 NO

32 Tavolo Elevatore "Oleodinamica

Vitali" Mod P250 con ralla 2000x1000

€ 700,00 2006 CE

Bene inv. 22 è costituito da una fresatrice universale LAGUN con le seguenti

caratteristiche, orizzontale e incudine, testa ad angolo universale verticale, oscillato,

impianto di raffreddamento, lubrificazione centrale, display digitale a 3 assi Mitutoio.

Cono mandrino ISO 40, gamma di velocità: 35-250 250-1800 U / min, gamma di

alimentazione: 3-1000 mm / min, richiesta di potenza totale: 5 kW, peso della macchina

circa 1,5 t, dimensioni circa: 1.9 x 2 x 2,1 m.

Il bene 26 è un aspiratore fumi portatile INDEST mod. DSC13 green line per saldatrici

acquistato nel 2013 con valore contabile al 31/12/2016 pari ad € 1891,82, parametrizzato

al 31/12/2017 avrebbe un valore contabile pari ad € 1689,13. Il bene è funzionante con

valore di mercato pari ad € 1.200,00.

Sopra la posizione lavoro n.inv. 32 è posizionato una Paranco (gru a bandiera) di marca

Donati. Seguendo la stessa impostazione funzionale ad una più chiara esposizione

vengono elencati tutti i beni dello stesso tipo (paranchi/ gru a bandiera) presenti

nell’officina con esclusione del reparto marmo:

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N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA 33 Paranco elettrico DEMAG 6 mt € 400,00 ND ND

39 Paranco elettrico DONATI 4mt 200KG € 400,00 ND CE

42 Paranco elettrico DONATI 4 mt € 400,00 ND ND

Proseguendo nel lato destro della zona Laser troviamo i seguenti beni:

34 Levigatrice "BUTFERING"

(STELLMASTER) mod PROFI SPO 413 RTTT

€ 7.500,00 0-418-26-0069/2006

98/37/CE, 73/23/CEE E

93/68/CEE, CE CEM 89/336/CEE e

93/68/CEE 35 Impianto aspirazione FINTEC € 750,00 AF0612N0252 CE

36 Spazzatrice elettrica EUREKA 1150E € 500,00 2771/2000 CE

Proseguendo nella terza ed ultima ala del compendio prima di arrivare nella zona

occupata dell’impianto di verniciatura subito a sinistra come si evince dalla schema si

arriva ad una postazione lavoro semilavorati dove sono presenti oltre al bene 39 già

stimato (Paranco) i beni seguenti

38 Braccio Aspirante Coral EVOLUTION € 300,00 ND CE

40 Tavolo Elevatore "Oleodinamica

Vitali" Mod P250 con ralla 2000x1000

€ 700,00 2006 CE

Proseguendo nella lato sinistro prima dell’impianto di verniciatura troviamo l’impianto

per la sabbiatura (bene 41) evidentemente datato non si rilevano etichettature distintive

pertanto non si è a conoscenza né del modello né della marca; come quasi tutti i beni lo

stesso presuppone una importante manutenzione per il ri-avviamento; a titolo

meramente conoscitivo l’impianto comunemente denominato “sabbiatrice” è un macchina

che, grazie all'azione dell'aria compressa, lancia microsfere metalliche contro oggetti,

generalmente metallici o di pietra, al fine di lucidarli o eliminare materiale in superficie.

41 Impianto Sabbiatrice completo di cabina e paranco elettrico € 3.500,00 ND ND

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REPARTO VERNICIATURA

Al lato destro del bene inv. 41 troviamo l’impianto di verniciatura che racchiude i

seguenti beni:

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

43 Impianto Robotizzato GAIOTTO

€ 12.500,00

P1190080.01/2003 CE

44 Idro pulitrice ELETTRO C.F. 05117/88 ND

45 Compressore ABAC HP4 lt 300 ND ND

46 Idro pulitrice SIRIO modello 215 TST ND CE

47 Impianto Lavaggio AIRMADI TIPO AIR/00 646/1996 89/392 CE

48 Impianto Forno di Verniciatura

AIRMADI Tipo AIR/AG/MC/DF/AMCRA

BUUV/2001 89/392 CE

49 Impianto depurazione acqua ACQUATEC ND ND

50 Cabina verniciatura Ritocchi PACINI 5581/2003 ND

Trattasi di impianto di verniciatura a liquido evidentemente datato e in pessimo stato

manutentivo; lo stesso dalle informazioni assunte risultava limitato nelle dimensioni; nel

corso del tempo in mancanza di possibilità di investimenti, viste la situazione economico

patrimoniale della cooperativa prima del “débâcle” si è reso necessario adottare un

“funzionamento a passo” che ne limita la produttività a circa “70 ganci giornalieri”; il

lavaggio dell’impianto è ad acqua fredda con impianto di trattamento fanghi

completamente da revisionare; il robot di verniciatura Gaiotto risulta alquanto obsoleto

ed i ricambi per questo impianto robotizzato sono sostanzialmente introvabili. Il reparto

sembrerebbe inquinato da fuoriuscite di overspry dalla cabina automatica e da esalazioni

del forno di cottura; anche l’impianto di demineralizzazione versa in condizioni critiche e

necessita attenta valutazione sulla possibilità di ripristino. La catena di trasporto è

evidentemente usurata con segni di cedimento per cui sarebbe necessaria la sostituzione.

Da una analisi delle schede cespite che compongono i diversi elementi dell’intero

impianto si evince che ragguagliando gli ammortamenti alla data del 31/12/2017 lo

stesso ha un valore contabile pari ad € 17.566,26. Tale valore risulta frutto di importanti

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capitalizzazioni (migliorie impianto verniciatura) compiute in particolare al 31/12/2014 e

alla sostituzione di alcuni componenti nel 2011. Di fatto lo stato in cui versa l’impianto lo

rende tecnicamente non vendibile e senza un valore di mercato. Viene assegnato un

valore di € 12.500 valutando sommariamente la possibilità di rottamazione delle parti

ferrose e/o parti di componenti cedibili.

REPARTO MONTAGGIO FINALE CONTROLLO

Il reparto montaggio finale (controllo) è sostanzialmente costituito da dieci isole di lavoro

costruite in economia (ferro e legno) dotate di 12 pedane idrauliche (piattaforme

elevatrici di carico) come espressamente elencate nel prosegui e della relativa dotazione

di strumentazione (unità di misurazione) oltre che da attrezzatura varia e minuta di

trascurabile valore. Il reparto assemblaggio risulta in definitiva composto da isole di

lavoro individuali la cui meccanica è auto costruita e priva di marcatura CE.

Le postazioni centrali di controllo sono dotate altresì di un apparato hardware senza

valore di mercato vista l’età anagrafica seppur funzionale al reparto.

In ordine agli strumenti di collaudo (unità di misurazione) gli stessi come elencati

servivano per la prova di tenuta e di portata del prodotto finito (Fortest M8000). Per

diversi anni la Gamma M è stata la linea di alta qualità del leak testing, creata da

FORTEST per le prove richiamate; oggi tali linea risulta superata dalla nuova linea

Gamma T che ne rappresenta la naturale evoluzione tecnologica. Per prova di tenuta si

intende un procedimento in grado di verificare la ermeticità pneumatica di un

particolare.

Oltre alle prove di tenuta e portata venivano compiute le prove di sicurezza elettrica

(Microline MP500 apparecchiature per il collaudo elettrico semiautomatiche e alloggiate

in box metallici trasportabili) e prove di collaudo elettrico di fine linea (Microtest

Micronova).

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

53 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI

LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND

54 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI

LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND

55 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI

LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND

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56 Pedana Idraulica 2000x1000-ISOLA DI

LAVORAZIONE ECONOMIA € 500,00 ND ND

58 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040

misure 800x800 € 400,00 8598.8040/1/2005 89/392 CE

59 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040

misure 800x801 € 400,00 8598.8040/2/2005 89/392 CE

60 Unità di misurazione FORTEST

M8000 SERIES MOD M8991 € 500,00 4813 CE

61 Aggraffatrice Pneumatica € 30,00 ND ND

62 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040

misure 800x800 € 400,00 8547.8040/1/2005 89/392 CE

63 Piattaforma elevatrice di Carico (Pedana Idraulica) disegno 8040

misure 800x801 € 400,00 8547.8040/2/2005 89/392 CE

64 Unità di misurazione MICROLINE

MP500 € 250,00 04029/2004 CE

66 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND

67 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND

68 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND

69 Pedana Idraulica 800x800 € 400,00 ND ND

70 Unità di misurazione FORTEST

M8000 SERIES MOD M8991 € 500,00 ND CE

72 Unità di controllo Micronova

MICROTEST + PC HPPRO DESCK + Schermo V206HQL

€ 300,00 ND ND

72’ Unità di controllo Micronova

MICROTEST + PC HP PRODESCK+ Schermo V206HQL

€ 300,00 ND ND

88 Etichettatrice NEOPAST SX4 RFID

READY € 50,00 ND CE

89 Etichettatrice ZEBRA ZT230 € 50,00 ND CE

90 PC stazione CAD CAM n. 2 + schermo

LCD I905 € 50,00 ND ND

91 Fotocopiatrice Multifunzione

LEXMARK X646C € 20,00 ND ND

92 PC postazione archiviazione liste di

controllo + schermo € 50,00 ND ND

93 Pc Postazione scarico ore marvature

n. 2 + 2 schermi € 50,00 ND ND

94 Stampante CANON LBP6020 € 20,00 ND ND

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REPARTO IMBALLO

51 Paranco Sollevamento Imballo mod. ASI94

€ 1.500,00

0104/2004 ND

52 Nastro trasportatore a tapparella 2004 ND

100 Avvolgitore Elettrico Filma MODELLO FP ECO € 750,00 5384/2003 CE

Il n. inv 51 e 52 rappresentano sostanzialmente un impianto per l’imballaggio delle stufe

ormai datato e in stato di criticità; valgono le stesse considerazioni fatte.

Il bene inv. 100 è una macchina avvolgitrice semiautomatica a tavola rotante mod. FP

ECO con pulsante di avvio per rotazione tavola e selettore per salita e discesa bobina

(norme CE). Il bene funzionante e in sufficienti condizioni è oggi ancora prodotto come

MODELLO FP ECO 1.5 con le seguenti caratteristiche: portata massima Kg. 1500,

velocità tavola rotante: 7-15 rpm, diametro tavola rotante: mm. 1500, altezza tavola

rotante: mm. 75; alimentazione elettrica: 380V - 50Hz, potenza elettrica installata: Kw

0,4, dimensioni macchina: mm. 1500 x 2050 x 2450 h., peso: Kg. 350; nonostante l’età

anagrafica e un valore contabile pari a zero ha comunque un valore di mercato

individuato in € 750,00.

REPARTO MAGAZZINO INTERNO (COMPONENTI STUFE)

73 Fotociopiatrice Toshiba Estudio181 Multifunzione € 25,00 ND CE

74 Etichettatrice LEINZ ICON € 25,00 70010000 ND

75 PC DELL VOSTRO + scermo NEC + TASTIERA E MAUSE € 50,00 ND ND

76 Magazzino Verticale MODULA. € 15.000,00 2006MX50D/2006 CE

77 Bilancia Contapezzi CPZ EUROMEC SRL MAX 60 KG (uso interno non

legalizzata) € 200,00 ND ND

78 PC magazzino ASSEMBLATO + schermo tubo catodico fe770+

tastiera hp e mouse € 1,00 ND ND

Il valore del paniere è sostanzialmente rappresentato dal bene inventario n.76: trattasi

di un magazzino automatico verticale utilizzato per i componenti del prodotto finito

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realizzato dalla ditta System Logistic modello MODULA acquisto nel 2006 con valore

contabile residuo al 31/12/2017 di € 8.600,00. Un magazzino verticale automatico che

consentiva un miglior stoccaggio, prelievo e gestione di ogni tipo di componente nelle

diverse fasi aziendali, ottimizzando lo spazio disponibile. Oggi lo stesso prodotto è stato

rimpiazzato con profonda evoluzione dal modello Modula Lift. Il bene in buone condizioni

e funzionante ha un valore di mercato di € 15.000. Gli altri beni che sostanzialmente non

hanno un valore di mercato appetibile se separati dal magazzino verticale viene

sostanzialmente assegnato un basso valore di riferimento.

CARRELLI ELEVATORI

All’interno dei beni di proprietà della cooperativa venivano altresì inventariati i seguenti

carrelli elevatori:

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

81 Carrello elevatore frontale DP35N

CAT modello 5V35C45 ore lav 12.000 ANNO 2007

€ 9.700,00 ET14E50779/2007 CE

98 Carrello elevatore frontale DP35N

CATATERPILLER- ORE NR ANNO 2005

€ 8.000,00 ET14E50280/2005 CE

101 ROTTAME DI Carrello elevatore Elettrico CAT mod. 80D € 1,00 NON FUNZIONANTE ND

103 Carrello Elevatore elettrico

Trasversale "ROCLA OYJ" modello NR20K

€ 2.000,00 8NK30081/2005

98/37/CEE, 89/336/CEE, 92/31/CEE, 93/68/CEE

104 Carrello Elevatore elettrico con

forche a sbalzo "OM spa" KOMATSU mod FB13M-3

€ 4.900,00 11603/2003 98/37/CEE,

89/336/CEE, 2000/14/CEE

105 Carrello elevatore elettrico CROWN 1800kg € 4.400,00 8A206523/2001 CE

All’interno del compendio immobiliare insistono il bene inv. 81 e 98: due carrelli

elevatori (muletti) della Caterpiller il primo del 2007 e il secondo del 2005 modello

entrambi DP35N. Gli stessi stivati in ambiente interno risultano funzionanti, pronti

all’uso e dotati di certificazione CE; gli altri beni (elettrici) sono invece stivati in

ambiente esterno riparati da un tettoia nel lato retrostante il magazzino con i relativi

carica batterie. E’ stato altresì inventariato un rottame di carrello elevatore dismesso da

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anni, senza nessun valore di mercato a cui è stato assegnato un valore teorico di 1€. I

beni stivati all’esterno sembrerebbero comunque funzionanti dalle notizie assunte in fase

di inventario ma necessitano anche a semplice analisi visiva di profonda manutenzione

straordinaria per il ri-avviamento: trattasi comunque di beni con età anagrafica

importante soggetti a depauperamento per le intemperie all’esterno.

Sempre all’esterno nei pressi del bene inv. 101 è presente una bilancia SIPI in stato di

abbandono che risulterebbe funzionante da quanto appreso in sede di inventario che

necessita comunque una seria manutenzione (calibratura) a cui viene assegnato un

valore di € 250, oltre a due rottami (rettifica e sega a nastro) a cui è assegnato il valore

teorico di 1€ (beni inv 106) e una Pressa idraulica (schiaccia secchi) probabilmente

costruita in economia con valore di 250 euro.

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA 102 Bilancia SIPI modello Union € 250,00 ND ND

106 ROTTAMI DI Rettifica tangenziale + sega Nastro € 1,00 ND ND

107 Pressa idraulica schiaccia secchi verniciatura Alunni Onelio € 250,00 ND ND

REPARTO ESTERNO

Sono presenti due segatrici di marca Bianco con relativo nastro trasportatore:

373 Segatrice "Bianco srl" mod. 270 manuale 60 con nastri trasportatori € 800,00 836-4-95

89/392CE 91/368/CE 93/44CE

93/68/CE

374 Sega automatico Bianco mod. 370 A con nastro trasportatore € 1.000,00 0053003170/2008 CE

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STIGLIATURE

All’interno di ogni singolo reparto dell’officina e nel magazzino materie prime sono

presenti stigliature come elencate:

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola/anno CONFORMITA

79 Magazzino OFFICINA : 17 campate x 4 piani mod. TORRI € 5.100,00 2011 CE

80 Magazzino VERNICIATURA : 5 campate x 4 piani mod. TORRI € 1.500,00 nd nd

82 Magazzino Semilavorati Saldati : 6 campate x 4 Piani Mod. TORRI € 1.800,00 nd nd

83 Magazzino Semilavorati Saldati : 3 campate x 4 Piani € 600,00 nd nd

84 Cantilever Lamiera mod. TRANSIMA ITALIANA 7 campate € 3.200,00 nd nd

85 Magazzino Semilav. Taglio : 8 campate x 4 piani mod. Torri € 2.400,00 nd nd

99 scaffalature magazzino materie

prime : 24 campate x 4 piani Mod. Torri

€ 6.000,00 nd nd

Le scaffalature principalmente di marca Torri nei diversi reparti dell’officina (Numero

inv 79, 80, 82, 85) assimilabile all’attuale modello PN80 – 140 (scaffalatura porta pallets)

acquista ed incrementata nel corso della storia della cooperativa con ultimo “step”

rilevato contabilmente dell’anno 2011 hanno un valore contabile parametrizzato al

31/12/2017 di € 638,28. Lo stesso sviluppa un totale di 36 campate a cui viene assegnato

un valore di € 10.800,00. Si rinvia alla scheda tecnica nell’allegato cd per le

caratteristiche tecniche come scaricato da relativo sito web.

Il numero inventario 83 (tre campate per 4 piani) sembrerebbe sempre di marca Torri

dalle notizie assunte (ma non si evidenziano targhette a conferma) sicuramente più

datato e di profilo peggiore assimilabile al Torri (Scaffalatura Media PN40-60). Viene

assegnato un valore a corpo di 600 euro.

Il bene inventario 84 è invece una scaffalatura con bracci a sbalzo per la posa dei

profilati di lamiera acquistato anche in questo caso sembrerebbe a diversi step di cui

l’ultimo nel 2007 dalla ditta Triae Metalmec srl marca Caltilever Lamiera modello

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Transima Italia 7 per un valore di circa 4002,58 € completamente ammortizzato. Al

quale viene assegnato un valore di mercato pari ad € 3.200,00 a corpo.

Il bene inventario 99 sempre di marca Torri rappresenta le stigliature dell’intero

Magazzino delle Materie Prime costituito da 24 campate per 4 piani sono evidenti alcuni

danni a montanti degli scaffali che andrebbero sostituiti. Il bene viene valutato a corpo

assegnando un valore di € 6.000,00.

REPARTO MARMO

Il Reparto lavorazione marmi risulta servito da due compressori, un Mattei a palette e

un Ceccato a vite, entrambi con più di 70000 ore di lavoro; dalle annotazioni sui libretti

non sono registrati interventi manutentivi di revisione completa né al gruppo vite né

alle palette, pertanto, seppur funzionanti come da informazioni assunte risulterebbe

difficile stimare una vita residua; come anticipato in premessa tali beni costituenti

addizioni di impianti ormai fisicamente ancorati alla struttura confluiranno il loro valore

nella valutazione degli immobili e pertanto non valutati in questa sede come tutti gli

impianti generici e specifici e di cui non si farà menzione come anticipato.

Viene proposta la schematizzazioni di tutti i beni inventariati dal n 108 al n 137:

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola CONFORMITA 108 ROTTAME Manettone Mayella € 1,00 2091519/1972 ND

109 ROTTAME DI Banco Aspirante (targhetta abrasa) € 1,00 ND ND

110 BETOMIERA Burattatrice CGM tipo R-27 Velox € 1,00 14689 ND

111 Guide in ferro per stoccaggio lastre marmo ml.80 NV ND ND

112 Pali in ferro per stoccaggio lastre marmo n. 185 NV ND ND

113 Fresa a ponte Terzago mod. F35S-Automatica € 6.000,00 4282/93 ND

114 Impianto bocciardatrice Cortan B180 completo di aspirazione € 1.000,00 ND/86 ND

115 GRU ELETTRICA BITRAVE

Carroponte Officine Piccini port. 3,2 T

NV ND/1990 ND

116 Paranco mod. Donati da mt 6 port. 200 KG € 400,00 ND ND

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117 Fraccarolibalzan mod. FB40/5 € 15.000,00

602/175 2003 CE

118 Silos Impianti depurazione Fanghi + BENNA DI CARICO ND/2007 CE

119 Trapano a colonna senza maca ne modello (targhetta abrasa) € 200,00 ND ND

120 N04 Paranco Donati mt 5 port. Kg 200 € 1.600,00 ND ND

121 N03 Ventosa pneumatica ad aria ATA modello m1y125 € 300,00 1994 ND

122 Fresa a bandiera OMEC 270 tipo FSU600AM € 10.000,00 15101/2001 CE

123 LUCIDACOSTE (Lucidapiani) MBM mod. 99 Unica IN DISUSO € 4.725,00 3185/2002 CE

124 N02 Paranco Demag da mt 5 port. Kg 200 € 800,00 ND CE

125 Fresa a bandiera OMEC 270 tipo FSU600AM € 10.000,00 160204/2004 CE

126 LUCIDACOSTE (Lucidapiani) Terzago Tipo PMS 70 € 4.000,00 1946/1985 ND

127 N03 Paranco Demag da mt 4 port. Kg 200 € 1.200,00 ND ND

128 ROTTAME di Attestatrice verticale € 1,00 ND ND

129 ROTTAME di Scoccatrice verticale PE12 € 1,00 ND ND

130 Sega a banco TIERRE tipo 8x6382 € 250,00 ND ND

131 ROTTAME DI Pantografo INCIMAR completo di cassettiera € 1,00 ND ND

132 Paranco Elephant da mt 5 portata. Kg 200 € 400,00 ND ND

133 N03 Banchi aspiranti a filtro rotante senza marca ne modello € 1.500,00 ND ND

134 Sega a ponte (banco sega) mod. Raimondi Mod. Sevel 60 € 200,00 1876/1992 ND

135 Cabina verniciatura BBC Elettropompe mod. Semison 450 Lt € 1.000,00 ND ND

136 Fresa a controllo Brembana Macchine AXIAL4 PM.2236.4

€ 25.000,00 224/94 ND

137 Preregistrazione utensili ELBO Controlli AR1000 ND ND

I beni inventari 108, 109, 110, 128, 129 e 131 sono delle macchine non più funzionanti da

anni equivalente a rottame ai quali viene assegnato un valore teorico di 1€ ciascuna.

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I beni 111 e 112 non vengono valutati in questa sede in quanto oggetto di altro lavoro

peritale insieme alle materie prime del reparto in quanto costituenti supporti di posa pr

gli stessi. Il bene 115 è una gru bi trave con portata di 3,2 tonnellate del 1990. La stessa

presenterebbe diseconomie di smontaggio e trasporto che di fatto annullerebbe il valore

del bene; per tale motivo vista la possibile utilità in un eventuale futuro processo

produttivo resta asseverata all’immobile e in tale sede valutata.

I paranchi più piccoli come espressamente elencati al n. 116, 120, 124, 127, 132 con

lunghezza 6-4 metri e portata kg 200 seppur in evidente stato di abbandono e senza

notizia sullo stato dei motori degli stesse mantengono comunque un valore di mercato

come espresso nella tabella.

Andando avanti nella descrizione delle macchine troviamo le Frese (beni 113, 122 e 125)

Le frese a ponte vengono utilizzate per il taglio, la sagomatura e lavorazione in genere su

marmo e granito; a seconda del tipo di fresa sono possibili diverse lavorazioni, le frese a

ponte si differenziano per dimensione del disco, tipo di banco, tipo di controllo, numero di

assi ecc.

Bene inv. 113 è una fresa a ponte (SEGATRICE A PONTE AUTOMATICA

OLEODINAMICA), con testa inclinabile, banco girevole a programma e tagli multipli del

1993. Presenta i seguenti dati tecnici: corsa massima del disco mm. 3.500; corsa massima

verticale del disco asse z mm. 320; massima profondità di taglio mm. 255; power of the

blade motor - kw 18,5; diametro massimo del disco - mm. 625; consumo acqua di

refrigerazione a 3 bar l/min. 40; massa complessiva della macchina kg. 5.100.

La macchina risulterebbe funzionante nonostante l’età anagrafica; pur non avendo

nessun valore contabile ha comunque un valore di mercato come rilevato.

Stesso discorso per il bene 122 e 125.

Il bene n. 114 è un impianto per la bocciardatura di marca Cortan modello B180 completo

di aspirazione del 1996. Visto il disuso ormai nel tempo non si hanno notizie sul

funzionamento.

La bocciardatura è tra le più antiche forme di lavorazioni ad urto esaltando la tessitura

del materiale, cui conferisce un aspetto rustico, scolpito e in rilievo; è un’operazione che

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viene condotta su lastre al fine di trasformare le superfici grezze di segagione in una

superficie finita zigrinata in vari gradi. L’uso delle bocciardatrici è principalmente quello

di dare alla superficie di marmo o di sasso, l’aspetto della “buccia d’arancia” a fini estetici

o per conferire un effetto antisdrucciolo.

Il bene n 117 e 118 costituisce l’impianto per la decantazione ed il riciclaggio delle acque

reflue della lavorazione del marmo e granito con decantatore compatto e relativa benna.

L’impianto viste anche le diseconomie di smontaggio e trasporto eccezionale (per il silos)

viene valutato in € 15.000,00 contro un valore contabile di 9218,11 parametrato al

31.12.2017.

I beni inventario n. 123 e 126 sono rappresentati da due Lucidacoste per marmo e o

granito comunemente denominati “lucida piani”. I beni in evidente stato di vetusta e in

disuso da anni vengono prudenzialmente valutati con modesti valori di mercato (€ 4.725

e 4.000 rispettivamente) anche in virtù dell’età anagrafica, del disuso e dello stato di

conservazione. Contabilmente non hanno nessun valore.

I beni inventario 136 e 137 costituiscono un centro di lavoro così composto dal bene n 137

Preregistrazioni utensili marca Elbo modello AR1000 e il bene inv. 136 Macchina CNC –

modello AXIAL 4: centro di lavoro a controllo numerico per la lavorazione della pietra.

Tale macchina a controllo numerico utilizzata per la lavorazione del marmo e del granito

è anche adattabile alla lavorazione di altri materiali come legno, vetro o metallo in altri

processi produttivi. Le macchine CNC a controllo numerico nel settore lapideo sono

molto popolari per lavorazioni. Tipiche lavorazioni realizzabili sul marmo sono: incisioni,

scritte, cornici, sculture, caminetti, piatti doccia, top cucina e così via.

Necessita di probabile ricondizionamento e completa revisione con aggiornamento delle

licenza software CAD / CAM. La revisione probabilmente potrà prevedere la sostituzione

di alcune parti elettroniche compreso qualche motore, azionamenti e schede di controllo.

Il valore di mercato è individuato in € 25.000.

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REPARTO LABORATORIO

Il reparto laboratorio è costituito dai seguenti beni inventariati dal 138 al 146

N. Descrizione Bene VALORE N. matricola CONFORMITA

138 Banco idraulico per misurazione portata costruito in eco € 500,00 ND ND

139 Analizzatore a micropr. multic. per

misura continua di NO CO CO2 O2 marca ABB MOD EL3020

€ 2.000,00 ND ND

140 Bilancia di misurazione METTLER TOLEDO IND690 (PIANO 1000X1000) € 500,00 ND ND

141 Computer + tastriera+ monitor BENQ € 50,00 ND ND 142 Stampante Samsung SCX - 4521F € 25,00 ND ND 143 Tavolo in Legno con due sedie € 10,00 ND ND 144 sedia con ruote € 5,00 ND ND 145 mobile in lamiera alto 2 ante € 80,00 ND ND 146 bilancia bizerba ITC 1 € 250,00 ND 2001

Per la loro inter funzionalità tali beni rappresentano sostanzialmente un micro ramo del

processo produttivo il loro valore complessivo ammonta ad € 3.420,00.

Il bene 138, un banco idraulico per la misurazione della portata è stato costruito in

economia e valutato € 500,00. Il bene 139 è un analizzatore di gas continuo con valore di

mercato di € 2000. Il bene 140 è una bilancia o più precisamente un Sistema di pesatura

industriale durevole per ambienti umidi e difficili; i terminali di pesatura IND690 sono

progettati per applicazioni industriali difficili e possono resistere a lavaggi intensivi,

detergenti aggressivi, così come in ambienti corrosivi, polverosi o a rischio di esplosione.

Il grado di protezione IP69K garantisce la lunga durata dei terminali e la protezione

dall’ingresso di agenti esterni. I display BigWeight® sono dotati di vetro di sicurezza

antigraffio e garantiscono un'ottima visibilità anche in condizioni di scarsa luminosità:

valore stimato € 2.000. I beni 140 e 146 sono due bilance di precisione rispettivamente di

marca Mettler Toledo e Bizerba per un valore stimato rispettivamente di € 500 ed € 250.

Gli altri beni di nessun valore commerciale sono semplicemente funzionali al reparto e la

dotazione hardware non all’avanguardia rimane comunque necessaria in quanto

presumibilmente contenenti i software di acquisizione delle temperature dei beni 138 e

139 a cui viene assegnato il valore esposto nella tabella.

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MEZZI ESPOSITIVI

369 Show System scarrabile 800x250 € 7.500,00 ND ND

370 Show System scarrabile 800x250 € 7.500,00 ND ND 371 Show System scarrabile 800x250 € 7.500,00 ND ND 372 Show System scarrabile 400x250 € 5.400,00 ND ND

Il bene 368 è stato valutato con altro lavoro peritale tra i beni mobili registrati.

Trattasi di moduli espositivi allocati in ambiente esterno con banner pubblicitari a marchio

Clam (possibile diseconomia per vendita non inserita nel processo produttivo). Viene

assegnato un valore complessivo di mercato pari ad € 27.900.

5.2.2 IMPIANTI INTERNI SPECIALI

Il conto inerente in realtà accoglie soltanto un cespite “Sistema di controllo Accessi Cancello

–Keyentry”. Tale bene per i discorsi richiamati non può essere stimato come bene

singolarmente funzionale e pertanto il valore verrà eliso e lo stesso stimato con l’immobile.

5.2.3 IMPIANTI TRATTAMENTO-DEPURAMENTO

Il conto contiene sostanzialmente due soli beni. Il primo è stato già stimato e inventariato in

quanto trattasi di aspiratore portatile al n.26 dell’inventario. Il secondo bene trattandosi di

bene addizionale all’impianto fisso per i discorsi fatti confluirà nell’immobile.

5.2.4 ATTREZZATURA VARIA E MINUTA

I cespiti stimati in precedenza sono sostanzialmente tutti i cespiti rilevati e inventariati se

esistenti. Pertanto in questa voce verranno fatti confluire tutti i beni inventariati e non stimati

di modesto valore che a corpo vengono valutati 4.450€.

351 N.08 Rivettatrici Pneumatiche FAR 352 N.02 Rivettatrici a batteria Wurth 353 N.13 Smerigliatrici angolari elettriche con diam da 120 354 N.19 Avvitatori a batteria Wurth 355 N.13 Avvitatori elettrici Wurth

356 N.07 Avvitatori pneumatici a cricchetto

357 N.02 Trapano pneumatico 358 N.03 Reggiatrici elettriche

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359 N.09 Smerigliatrici angolari elettriche diam. 240

360 Phon da carrozziere 361 sega a disco per legno manuale 362 Trapano a corrente Bosh 363 Seghetto alternativo Bosch 364 Compressore 24 lt HP2 365 Sega da banco a legno FEMI846 art. 846 366 Pistola “Sparagrappe” Stanley 367 N.02 Carrello Beta completo di chiavi

5.3 CONCLUSIONI VALORE DI MERCATO

Lo scrivente, per quanto detto e richiamato nei capitoli precedenti, attraverso il metodo della

stima comparata, ritiene congruo attribuire ai beni mobili individuati e descritti, nello stato di

fatto in cui si trovano (as is) senza nessuna forma di garanzia, un valore di mercato, pari ad

arrotondati € € 431.737 oltre imposte come per legge e con spese di trasferimento a carico

dell’acquirente se dovute.

6) VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO

In primis va nuovamente sottolineato che trattandosi di attrezzature di proprietà di una

società oggi in Liquidazione Coatta Amministrativa: procedura concorsuale disposta dal

Ministero e diretta a liquidare il patrimonio dell'imprenditore insolvente al fine di distribuire

il ricavato tra i creditori secondo il criterio della par condicio, fatte salve le cause legittime di

prelazione in tempi preferibilmente rapidi.

La vendita in procedura viene effettuata con la clausola “As is” e cioè nella situazione di fatto

e di diritto in cui si trova, pertanto, il potenziale acquirente, dovrà affrontare il rischio di

eventuali malfunzionamenti, rotture occulte, mancata manutenzioni ordinaria e

straordinaria e disuso perpetrato nel tempo. Tale fattori di rischio sicuramente non sarebbero

riscontrabili attingendo al mercato dell’usato gestito da addetti del settore che forniscono

sempre in maniera più efficiente usati completamente revisionati e spesso accompagnati da

garanzie proprie simile a quelle di attrezzature nuove e pertanto non sono stati rilevati nella

valutazione compiuta nei paragrafi precedenti attraverso la stima comparata diretta e

indiretta.

In più il particolare momento economico di crisi, specificatamente nel campo in questione, fa

aumentare l’offerta di tali beni usati facendone calare il prezzo a livelli mai raggiunti nel

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passato.

Una considerazione che non può non essere fatta, prima delle conclusioni, riguarda il

tentativo della vendita in blocco, così detta “ritiro del lotto a porte chiuse”. E’ di tutta

evidenza che con l’istaurarsi della procedura liquidatoria almeno che non si riesca a cedere

l’azienda nel suo complesso, il legame funzionale tra i beni organizzati dall’imprenditore

risulterebbe sostanzialmente dissolto e pertanto l’unico modo per non incorrere in

inevitabili, dispersioni economiche del frazionamento degli elementi dell’attivo è,

quantomeno, il tentativo della vendita in unico blocco di tutti i beni strumentabili mobili: la

finalità è quella di conservare almeno l'integrità come unità produttiva unica da offrire sul

mercato ed evitare invenduti sui beni maggiormente obsoleti e di difficile collocazione in

tempi rapidi. Nel caso di specie la vendita per frazionamento di singoli beni risulterebbe

oltremodo diseconomica per la procedura vista la presenza di attrezzatura di buona qualità

(poca) accanto ad attrezzatura quantomeno obsoleta;

Il criterio utilizzato della stima comparata diretta e indiretta non tiene conto di quanto detto

e non tiene neanche conto che le attrezzature rivenienti da una procedura di fallimento o di

liquidazione coatta in caso di smontaggio e trasporto per la futura vendita subiscono una

ulteriore svalutazione; in casi limite l’esperienza ha dimostrato che lo smontaggio e il

trasporto incide in modo così considerevole da rendere l’operazione antieconomica per il

potenziale acquirente specialmente nel caso di attrezzature obsolete con necessità di accurate

revisioni. La vendita frazionata consentirebbe probabilmente realizzi più alti delle poche

attrezzature con interessante valore (appetibilità) di mercato continuando automaticamente a

generare per la procedura costi di stivaggio e, in diversi casi anche di smaltimento; il rischio

di invenduto per le attrezzature con maggiore vetusta è pressoché certo per non parlare poi

dei tempi che si allungherebbero oltremodo limitando la procedura nelle vendite immobiliari

o peggio creando dei costi da sostenere per la procedura stessa.

La vendita in blocco sgombra anche il rischio che l’invenduto deve comunque continuare ad

essere stoccato nei locali della procedura generando i relativi costi che aumenteranno in

misura della variabile tempo e con il concreto rischio di dover procedere poi, in un secondo

momento, allo smaltimento del tutto con il recupero dei soli esigui valori aggiunti di

rottamazioni al netto dei costi di bonifica oltremodo elevati.

E’ di tutta evidenza, per i discorsi fatti nell’intero corpo del lavoro e qui indirettamente

richiamati, che il valore espresso è sotteso alla vendita a lotto unico.

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Il richiamo al concetto di mercato, nell’ottica di procedura concorsuale, pone una

contraddizione in termini con il concetto cardine della stessa: la liquidazione. In primis non

esiste un mercato delle liquidazioni.

La parola mercato presuppone un concetto dinamico (non necessariamente geografico) cui

gli operatori possono in qualche modo accedere e comunicare tra di loro in modo non

occasionale (con continuità o almeno con periodicità). Questi elementi sono totalmente

assenti nel concetto della liquidazione essendo la procedura comunque un fatto straordinario

ed eccezionale.

Il riferimento al valore di mercato non vuole e non può riferirsi ad una valorizzazione che

tenga conto del prezzo comunemente individuato da un indeterminato numero di liberi

acquirenti e venditori quanto, piuttosto, semplicemente e coerentemente con la disciplina

concorsuale, al valore di realizzo dei beni salvo il caso di cessione dell’azienda.

In sede di valutazione il criterio di mercato deve essere calmierato in primis a una regola

generale, ben nota a tutti gli stimatori, ossia che quanto più un bene è connotato da

specificità, e quindi quanto più ristretta è la platea dei suoi possibili utilizzatori, tanto più

ridotto sarà il suo valore di presumibile realizzo, mentre, laddove il bene è agevolmente

utilizzabile da molti soggetti, è fondato presumere che il suo valore di realizzo possa

avvicinarsi al valore normale con cui quel bene ordinariamente si acquista svalutato dalla

normale usura. Il criterio di stima non può trascurare l’ambito in cui la liquidazione del bene

o diritto avviene, che è l’ambito della procedura concorsuale.

La cessione avverrà, pertanto, secondo la prassi e i vincoli della procedura, con valori

presumibilmente inferiori a quelli ottenibili mediante una libera contrattazione di mercato,

non foss’altro che per l’assenza di garanzie sui vizi della cosa ex art. 1490 c.c. che le vendite

concorsuali comportano.

In particolare occorre infatti sempre tenere conto del fatto che la procedura concorsuale

vende il bene rebus sic stanti bus senza garanzie e sottoposto alla clausula as is, nello stato di

fatto e di diritto in cui si trova.

Per quanto riportato il sottoscritto perito ha ritenuto di operare un prudenziale abbattimento

del 30% rispetto al valore di mercato determinato con il metodo della stima comparata

parametrizzato alla situazione contingente (vendita in blocco), per tutti i beni al fine di

individuare il valore di presumibile realizzo. Pertanto il valore di presumibile realizzo dei

beni mobili del presente viene stimato dal sottoscritto in € 302.215,90.

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6.1 CONCLUSIONI VALORE DI PRESUMIBILE REALIZZO Lo scrivente, per quanto detto e richiamato nei capitoli precedenti, ritiene congruo attribuire

ai beni mobili individuati e descritti, nello stato di fatto in cui si trova (as is) senza nessuna forma

di garanzia, un valore di presumibile realizzo, pari ad arrotondati € 302.000 oltre imposte

come per legge e con spese di trasferimento a carico dell’acquirente se dovute.

La documentazione utilizzata e non allegata resta depositata presso il sottoscritto perito che

ritiene così di aver esaurito il proprio incarico.

Foligno, 28 febbraio 2018

Dott. Mauro Cesarini