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in Ungheria
I diritti di previdenza sociale
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
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Le informazioni fornite nella presente guida sono state elaborate e aggiornate in
stretta collaborazione con i corrispondenti nazionali del Sistema di informazione
reciproca sulla protezione sociale nell'Unione europea (MISSOC).
Ulteriori informazioni sulla rete MISSOC sono disponibili all'indirizzo:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=815
La presente guida fornisce una descrizione generale delle disposizioni in materia di
previdenza sociale nei rispettivi paesi. Per ottenere maggiori informazioni consultare
ulteriori pubblicazioni MISSOC disponibili al link succitato. In alternativa è possibile
contattare gli enti e le autorità competenti riportati nell’allegato alla presente guida.
Né la Commissione europea né alcuna persona che agisca a nome della Commissione
europea può essere considerata responsabile dell'uso che dovesse essere fatto delle
informazioni contenute nella presente pubblicazione.
© Unione europea, 2012
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
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Indice
Capitolo I: Introduzione, organizzazione e finanziamento ....................................... 4 Introduzione .................................................................................................. 4 Organizzazione della protezione sociale ............................................................. 4 Finanziamento ................................................................................................ 6
Capitolo II: Servizi sanitari ................................................................................. 8 Requisiti per beneficiare dell'assistenza sanitaria ................................................ 8 Rischi coperti ................................................................................................. 8 Come beneficiare delle prestazioni sanitarie ......................................................10
Capitolo III : Prestazioni di malattia in denaro ......................................................11 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro ............................11 Rischi coperti ................................................................................................11 Come beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro .....................................11
Capitolo IV: Prestazioni di maternità e paternità ...................................................12 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di maternità o paternità .......................12 Rischi coperti ................................................................................................13 Come beneficiare delle prestazioni di maternità e di paternità .............................13
Capitolo V: Prestazioni di invalidità .....................................................................14 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di invalidità .........................................14 Rischi coperti ................................................................................................15 Come beneficiare delle prestazioni di invalidità ..................................................15
Capitolo VI: Prestazioni e pensioni di vecchiaia .....................................................16 Requisiti per beneficiare delle prestazioni di vecchiaia ........................................16 Rischi coperti ................................................................................................18 Come beneficiare delle prestazioni di vecchiaia ..................................................19
Capitolo VII: Prestazioni ai superstiti ...................................................................20 Requisiti per beneficiare delle prestazioni ai superstiti ........................................20 Rischi coperti ................................................................................................21 Come beneficiare delle prestazioni ai superstiti ..................................................22
Capitolo VIII: Prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali ........23 Requisiti per beneficiare delle prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie
professionali ..................................................................................................23 Rischi coperti ................................................................................................23
Capitolo IX: Prestazioni familiari .........................................................................25 Requisiti per beneficiare delle prestazioni familiari .............................................25 Rischi coperti ................................................................................................27 Come beneficiare delle prestazioni familiari .......................................................27
Capitolo X: Disoccupazione ................................................................................29 Requisiti per il diritto alle prestazioni di disoccupazione ......................................29 Rischi coperti ................................................................................................29 Come beneficiare delle prestazioni di disoccupazione ..........................................30
Capitolo XI: Risorse minime ...............................................................................31 Requisiti per beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime ...................31 Rischi coperti ................................................................................................32 Come beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime ............................32
Capitolo XII: Assistenza di lunga durata ..............................................................34 Requisiti per beneficiare dell'assistenza a lungo termine .....................................34 Rischi coperti ................................................................................................34 Come beneficiare dell'assistenza a lungo termine ...............................................35
Allegato: Recapiti delle istituzioni e degli enti e siti Internet utili .............................36
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Capitolo I: Introduzione, organizzazione e finanziamento
Introduzione
Il sistema di previdenza sociale in Ungheria offre la protezione contro la malattia,
maternità, vecchiaia, invalidità, malattie professionali e infortuni, infortuni sul lavoro,
reversibilità, istruzione dei figli, disoccupazione.
Tutte le persone che esercitano un’attività lavorativa e quelle con statuto equivalente
sono coperte contro tutti i rischi. Tali persone comprendono quanti svolgono un’attività
retribuita (tra cui i dipendenti pubblici), i lavoratori autonomi (compresi i membri delle
società cooperative), molte categorie di soggetti assimilati, i beneficiari di aiuti al
reddito, di assegni o indennità di disoccupazione o di indennità di disoccupazione
anteriormente alla pensione.
Le persone che accedono al mondo del lavoro rientrano automaticamente nel regime
di previdenza sociale. Il lavoratore autonomo si iscrive quando inizia a lavorare,
mentre il lavoratore subordinato è iscritto dal datore di lavoro presso la sede locale
competente dell’agenzia preposta al controllo delle imposte e delle finanze e/o, se del
caso, presso gli enti previdenziali competenti. Sia il datore di lavoro sia il lavoratore
subordinato devono versare contributi. Coloro che aderiscono volontariamente al
regime di previdenza sociale possono sottoscrivere un accordo con l’ente previdenziale
competente. Per effetto di una nuova legge, a decorrere dal 3 novembre 2010 il
secondo pilastro non è più obbligatorio. La legge in questione ha offerto a quanti
avevano sottoscritto un’assicurazione obbligatoria nel 1° e nel 2° pilastro la libertà di
scegliere, entro il 1° marzo 2011, se rimanere nel 1° pilastro o rientrare
esclusivamente nel 2° pilastro, su base volontaria. In quest’ultimo caso, le persone
che hanno deciso di rimanere esclusivamente nel 2° pilastro, non acquisiranno ulteriori
diritti derivanti dall’assicurazione del 1°pilastro, ma continueranno a godere dei diritti
acquisiti in precedenza. Il sistema obbligatorio resta prevalentemente pubblico.
L’Ungheria è tornata al sistema pensionistico a due pilastri basato sul sistema di
previdenza sociale obbligatoria, da un lato, e sui risparmi facoltativi dall’altro. Per
beneficiare della copertura assicurativa contro i rischi per la salute, i residenti non
occupati pagano una somma forfettaria 6.390 HUF (pari a 22 EUR).
Organizzazione della protezione sociale
Il regime ungherese di previdenza sociale si compone di cinque grandi settori: le
pensioni e i servizi sanitari (compreso il regime legale di assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro) costituiscono l'assicurazione sociale. Gli altri tre settori sono
costituiti dall'assicurazione contro la disoccupazione, dal regime di assistenza familiare
e dal regime di assistenza sociale.
La gestione, l’organizzazione, la direzione del sistema ungherese di previdenza sociale
sono centralizzate, mentre l’erogazione delle prestazioni sociali è decentrata.
Assicurazione malattia
In Ungheria è previsto un unico tipo di assicurazione malattia. Il Ministero delle
Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma) è competente per l’assicurazione
sanitaria e il settore sanitario. Tale ministero supervisiona l’attività degli assicuratori,
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delle mutue e dei fornitori di prestazioni sanitarie e prende in esame anche i ricorsi
concernenti le procedure degli organi dell’assicurazione sanitaria. La Cassa nazionale
di assicurazione sanitaria (OEP) opera attraverso il suo organo centrale nonché per
mezzo delle casse mutue dei 19 dipartimenti. La legge stabilisce gli status giuridici che
danno diritto, ipso facto, al titolo di assicurato obbligatorio dall’insorgenza di tale
status giuridico. Se del caso, il datore di lavoro è tenuto a dichiarare i lavoratori
subordinati e a versare i contributi per i soggetti dichiarati agli uffici competenti delle
autorità tributarie, che trasmettono i dati inerenti ai diritti degli assicurati alle casse
dipartimentali responsabili in materia di assicurazione sanitaria. Le prestazioni
sanitarie possono essere offerte da specifici fornitori, compresi quelli privati, che
hanno stipulato un contratto con la Cassa nazionale dell'assicurazione sanitaria
(Országos Egészségbiztosítási Pénztár, OEP).
Assicurazione pensioni
Nel 1997 l'assicurazione pensionistica obbligatoria è stata oggetto di una riforma
generale, divenuta operativa il 1° gennaio 1998. Il sistema si basa su due pilastri. Il
primo pilastro, modificato dalla riforma, continua ad essere la pensione statale
obbligatoria, gestita e finanziata pubblicamente per ripartizione. Il regime di
assicurazione pensionistica del primo pilastro è soggetto alla supervisione del
ministero delle Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma) ed è gestito
dall'amministrazione centrale dell'assicurazione pensionistica nazionale [Central
Administration of National Pension Insurance (CANPI) - Országos Nyugdíjbiztosítási
Főigazgatóság, (ONYF], nonché dalle sue direzioni degli uffici provinciali. Alla direzione
pensioni, organo speciale affiliato all'amministrazione centrale dell'assicurazione
pensionistica nazionale, spetta principalmente il compito di erogare tutti i tipi di
prestazioni pensionistiche ai pensionati (con esclusione di quelle previste dal secondo
pilastro). Il sistema obbligatorio resta prevalentemente pubblico. L’Ungheria è tornata
al sistema pensionistico a due pilastri basato sul sistema di previdenza sociale
obbligatoria, da un lato, e sui risparmi facoltativi dall’altro.
A decorrere dal 3 novembre 2010, la parte restante del secondo pilastro è volontaria,
nonché interamente finanziata e gestita da vari fondi pensione privati, autorizzati e
indipendenti, che sono controllati dall'ente pubblico di vigilanza degli organismi
finanziari (Pénzügyi Szervezetek Állami Felügyelete).
Dal 1° gennaio 2012, le precedenti opzioni di pensionamento anticipato, tranne "il
periodo di ammissibilità di 40 anni per le donne” (nők 40 év jogosultsági idővel), sono
state gradualmente eliminate dal sistema pensionistico. Le precedenti opzioni di
pensionamento anticipato sono state trasformate in prestazioni sociali, le cosiddette
“indennità precedenti all'età di pensionamento" e pertanto, non sono più pensioni
come indennità sostitutive del reddito in vecchiaia.
A partire dal 1° gennaio 2012, le indennità per le persone che percepiscono una
pensione di disabilità, con età inferiore a quella pensionabile, sono trasformate in
indennità di assicurazione sanitaria (disabilità o riabilitazione); le indennità per le
persone che ricevono la pensione di disabilità che hanno superato l’età pensionabile,
sono trasformate in pensioni di vecchiaia.
Assicurazione disoccupazione
Il regime di disoccupazione è anch’esso basato sull’assicurazione e i contributi sono
versati tanto dai datori di lavoro quanto dai lavoratori. Per promuovere l'occupazione e
far fronte alle esigenze dei disoccupati, il mercato del lavoro prevede misure attive e
misure passive. I servizi per l'impiego sono aperti a tutti i residenti, compresi i
cittadini SEE, a prescindere dal rapporto di assicurazione. Il ministero dell'Economia
nazionale (Nemzetgazdasági Minisztérium) si occupa del sistema di assicurazione
contro la disoccupazione. La struttura istituzionale del regime ungherese relativo alla
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politica per l'occupazione può essere suddivisa in due categorie principali: enti
autonomi da un lato e organi amministrativi dall'altro. Il servizio nazionale per
l’occupazione è l’ente amministrativo responsabile del sistema per l’impiego. È
composto dall'Ufficio nazionale per il lavoro (Nemzeti Munkaügyi Hivatal), dai centri
dipartimentali di collocamento con i loro uffici locali, nonché dai centri dipartimentali
per la formazione e lo sviluppo della forza lavoro. L’ente autonomo è costituito dal
Consiglio nazionale economico e sociale, dal Consiglio di amministrazione del Fondo
per il mercato del lavoro e dai consigli regionali del lavoro.
Assegno di sostegno familiare
L'erogazione delle prestazioni familiari spetta al ministero delle Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma). Il regime di assistenza familiare è universale e, pertanto,
si rivolge a tutti i cittadini che soddisfano i requisiti richiesti. Qualunque cittadino che
abbia un figlio di una certa età può beneficiare di varie prestazioni a sostegno della
famiglia. Tali prestazioni sono gestite e amministrate dall'Erario ungherese (Magyar
Államkincstár) e dalla Cassa nazionale dell'assicurazione sanitaria (Országos
Egészségbiztosítási Pénztár).
Aiuti sociali
I governi locali gestiscono il sistema degli aiuti sociali. Essi concedono vari tipi di
prestazioni di assistenza sociale. La supervisione del loro operato è affidata al
ministero delle Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma).
Finanziamento
Le prestazioni sanitarie sono finanziate da un fondo pubblico, ossia il Fondo
assicurativo sanitario (Egészségbiztosítasi Alap). Il fondo incamera i contributi e le
imposte sulla sanità ed è finanziato con il bilancio statale. Sia il lavoratore sia il datore
di lavoro devono versare contributi per l’assicurazione sanitaria, pari al 7% della
retribuzione lorda nel caso del lavoratore. I datori di lavoro sono obbligati a pagare la
tassa di contribuzione sociale, da cui il fondo assicurativo sanitario ha diritto a una
parte del suo introito annuale, in base alla Legge sul budget centrale. . Non esistono
limiti per il pagamento dei contributi. Questi ultimi confluiscono all’agenzia preposta al
controllo delle imposte e delle finanze. I lavoratori autonomi che svolgono attività
complementari o le loro imprese comuni e le persone non diversamente assicurate o
aventi diritto sono tenuti a versare un contributo per l'assistenza sanitaria se risiedono
in Ungheria da almeno un anno in via continuativa. Salvo alcune eccezioni, anche i
familiari stretti che a carico o i loro coniugi devono versare un contributo per
l'assistenza sanitaria.
Il regime obbligatorio di assicurazione pensionistica del primo pilastro è finanziato
tramite contributi e la parte definita degli introiti della tassa di contribuzione sociale, in
base alla legge sul budget centrale, mentre il regime pensionistico privato volontario è
sovvenzionato solo tramite contributi. Il 1° pilastro del regime pensionistico prevede
un tetto per i contributi assicurativi dei lavoratori, mentre non è previsto alcun tetto
per i contributi a carico dei datori di lavoro.
Il regime di disoccupazione è anch’esso assicurativo, basato sul sistema a ripartizione.
Le prestazioni familiari sono pagate dal bilancio centrale.
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L'assistenza sociale pubblica è un regime non contributivo, basato sull'accertamento
del reddito e finanziato in parte dal bilancio centrale (80-95%) e in parte dai bilanci
degli enti locali (5-20%).
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Capitolo II: Servizi sanitari
Requisiti per beneficiare dell'assistenza sanitaria
Sono due le categorie di soggetti che possono beneficiare delle prestazioni fornite dal
regime di assicurazione sanitaria:
i titolari, ossia le persone che devono versare contributi in forza della normativa
citata, per esempio i lavoratori subordinati, i funzionari, i dipendenti pubblici, i
fornitori di servizi o coloro che lavorano nell’ambito di altri statuti professionali, gli
imprenditori individuali o costituiti in società, il personale ecclesiastico e i membri di
associazioni. Essi hanno il diritto di beneficiare di tutte le prestazioni (prestazioni in
denaro e in natura, prestazioni per infortunio) fornite dall’assicurazione sanitaria.
Rientrano nella categoria di titolari anche le persone che beneficiano dell’aiuto a
favore dell’occupazione, che versano contributi pensionistici su tali prestazioni
(anche se non hanno diritto alle prestazioni in denaro);
gli aventi diritto, vale a dire, in particolare, i minatori anziani, gli alunni, gli studenti
iscritti a corsi diurni, i pensionati, le persone a basso reddito che hanno raggiunto
l’età pensionabile, i beneficiari di prestazioni di maternità in denaro rientranti
nell’assicurazione sanitaria e di prestazioni di copertura previdenziale nonché coloro
che devono versare contributi per prestazioni sanitarie. Tali prestazioni non possono
essere erogate ai lavoratori autonomi.
Rischi coperti
Prestazioni mediche
Tutti gli assicurati e gli aventi diritto alle prestazioni sanitarie hanno diritto a ottenere
tutte le cure richieste dal loro stato di salute. Le cure mediche in Ungheria sono di
norma gratuite. Se le cure non sono state prestate dietro prescrizione medica o se
sono state fornite con modalità diverse da quelle previste dal regime di richiesta di
degenza o se il malato intende ricorrere a un medico diverso da quello designato dal
fornitore di prestazioni sanitarie, le tariffe applicate dal fornitore delle prestazioni
sanitarie saranno a carico del paziente. È prevista una partecipazione individuale
obbligatoria in caso di farmaci e presidi medici.
Medicinali
In caso di ricovero, i farmaci somministrati sono gratuiti. Per quanto riguarda le
prestazioni ambulatoriali, la cassa nazionale di assicurazione sanitaria (OEP) concede
un importo parziale o integrale, allorché i farmaci forniti dietro ricetta medica rientrino
nell'elenco di rimborso. Le norme concernenti il rimborso sono indicate in un decreto
ministeriale:
categorie di rimborso normativo: 80%, 55%, 25% (in caso di medicinali ospedalieri,
il prodotto deve essere incluso nel rimborso con una sovvenzione di almeno lo 0%);
livello di rimborso aumentato (90%, 70%, 50%) e molto aumentato (100%) è
collegato a indicazioni terapeutiche specifiche. La percentuale di sovvenzione può
differire per gravità delle malattie. In caso di alcune malattie croniche o altre
malattie gravi, la sovvenzione è del 100%, ma in questo caso, deve essere pagata
una tariffa forfetaria di 300 HUF (1,05 EUR). Cure dentistiche
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In Ungheria le cure dentistiche correnti costano quanto un consulto ordinario. Le cure
dentistiche sono gratuite sino all’età di 18 anni; gli studenti, le persone con più di 60
anni e le donne in stato di gravidanza (dal momento della diagnosi di gravidanza fino a
90 giorni successivi al parto) pagano il corrispettivo di un consulto ordinario. In caso di
prestazioni dentistiche, l’assicurato deve rimborsare le spese tecniche relative alle
prestazioni. In virtù della convenzione stipulata con la Cassa nazionale
dell'assicurazione sanitaria, il regime di previdenza sociale copre esclusivamente le
cure dentistiche relative a casi urgenti.
Prestazioni sanitarie preventive e di diagnosi precoce
Tutti coloro che hanno diritto alle prestazioni sanitarie, agli esami preventivi e di
diagnosi precoce delle malattie nell’ambito dell’assicurazione sanitaria obbligatoria
possono beneficiarne a talune condizioni, in funzione di limiti di età e con una
determinata frequenza. Il malato o il suo medico curante possono richiedere gli
accertamenti di screening; qualora sussistano problemi di salute pubblica, tutti gli
interessati riceveranno un invito personale per sottoporsi a tali esami. L’effettuazione
degli esami di screening è volontaria — fatta eccezione per alcuni casi — visto che
questi accertamenti rientrano nell’interesse del singolo. La maggior parte delle
prestazioni sanitarie preventive è fornita dal medico di famiglia.
A tal fine sono altresì importanti gli infermieri, che informano sugli esami di screening,
nonché i fornitori di prestazioni sanitarie nelle scuole; taluni accertamenti spettano a
fornitori di prestazioni sanitarie particolari. Per garantire l’efficacia delle prestazioni
preventive, talune leggi possono porre come requisito della gratuità di alcune cure la
partecipazione agli esami di screening; inoltre possono imporre, in caso di mancata
partecipazione a tali esami, l’obbligo di una partecipazione finanziaria dell’interessato
alle prestazioni in questione. Gli esami di screening sono esenti dal pagamento
dell’onorario per il consulto.
Per motivi di prevenzione, a decorrere dal 1° gennaio 2012, è vietato fumare in tutti i
luoghi pubblici chiusi, compresi luoghi di lavoro, ristoranti, bar e le caffetterie. Sarà
possibile fumare solo in apposite salette già allestite.
Prestazioni sanitarie a domicilio
Le prestazioni sanitarie a domicilio sono di un tipo di prestazioni volto a ridurre il
numero di trattamenti ospedalieri e a garantire cure più umane. A tale proposito,
l’assicurato può beneficiare di interventi erogati da fornitori di prestazioni sanitarie a
domicilio convenzionati con l’OEP. Per tali prestazioni si beneficia di un aiuto soltanto
se sono prescritte da un medico specialista. La durata delle prestazioni sanitarie a
domicilio non può superare quella delle cure che il malato avrebbe ricevuto in un
ospedale per la malattia di cui trattasi e la copertura riguarda pertanto tale durata.
Cure ospedaliere
L’assistenza specializzata con ricovero è fornita in diversi tipi di strutture: istituti (per
malattie croniche, riabilitazione o cure infermieristiche), ospedali, istituti nazionali
(assistenza altamente specializzata), cliniche universitarie e ospedali diurni.
Il malato ospedalizzato cui sono prestate le cure necessarie per il suo stato di salute
ha diritto alle seguenti prestazioni, comprese nell’importo forfetario giornaliero dovuto
per il ricovero:
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esami diagnostici inerenti alla malattia;
trattamento prescritto dal medico, inclusi gli interventi chirurgici, il materiale
terapeutico utilizzato durante le operazioni, le protesi;
farmaci, prelievi di sangue, medicazioni, presidi terapeutici;
cure terapeutiche;
consigli di igiene personale e dietetici;
alimentazione, dieta prescritta da un medico;
ricovero del malato in una struttura terapeutica per malati allettati per il periodo
necessario, a seconda della disponibilità e nel rispetto dei requisiti professionali ed
etici posti da tali prestazioni sanitarie.
Il malato ha anche diritto a una partecipazione finanziaria dell’assicurazione sanitaria
per l’acquisto del presidio terapeutico prescritto dal medico in via definitiva, nonché a
un contributo finanziario per le spese di riparazione e noleggio delle apparecchiature.
Le prestazioni sanitarie fornite negli ospedali e nelle cliniche possono essere di diverso
tipo: oltre al periodo di degenza, includono in particolare le diagnosi, le terapie, la
riabilitazione e i servizi d’igiene. Tali prestazioni possono essere fornite di continuo o
periodicamente; si può trattare di un intervento unico o di un trattamento a più
riprese, il cui controllo può essere garantito per una determinata durata. Vi sono
malattie che prevedono un trattamento in base a una lista d’attesa; le liste d’attesa
sono consultabili sui siti Internet dei fornitori di prestazioni sanitarie. In caso di
recrudescenza della malattia, occorre effettuare nuovi esami, ragion per cui l’ordine
della lista d’attesa può essere modificato in funzione degli esiti.
Presidi medici
Le regole di rimborso di presidi medici sono stabilite dalla legge. Le informazioni sui
presidi medici rimborsati sono pubblicate nel bollettino della Cassa nazione di
assicurazione sanitaria. Per poter beneficiare di tale rimborso, i presidi medici devono
essere prescritti da un medico. L’importo del rimborso è determinato su base
percentuale riferita al prezzo (98%, 90%, 80%, 70%, 60 %, 50%o 45%). Per i
presidi medici appartenenti alla fascia di rimborso più alta, qualsiasi co-pagamento che
superi i 5.000 HUF (18 EUR) è sostenuto dalla Cassa nazione di assicurazione
sanitaria.
Come beneficiare delle prestazioni sanitarie
L’assicurato può scegliere liberamente un medico o un ospedale convenzionati. È
necessario iscriversi nella lista dei pazienti di un medico generico. Non esiste alcuna
restrizione geografica. È possibile cambiare medico una volta all'anno (o più, se
giustificato).
Le prestazioni in natura possono essere ottenute da fornitori di prestazioni sanitarie
che hanno siglato un accordo con l’OEP. Le cure assistenziali di secondo livello ai
pazienti a livello ambulatoriale e/o ai pazienti costretti a letto sono erogate dal
fornitore di prestazioni sanitarie a tal fine designato, a seconda del domicilio o del
luogo di residenza. Se il medico che provvede alla prescrizione è il medico di famiglia,
il malato sarà accolto nella struttura competente corrispondente al luogo di residenza
o all’ambulatorio del medico.
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Capitolo III : Prestazioni di malattia in denaro
Requisiti per beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro
Hanno diritto alle indennità gli assicurati e le madri che si occupano di curare un figlio
malato e che risultano inabili al lavoro.
Rischi coperti
La retribuzione per periodi di assenza (Távolléti díj, betegszabadság) di importo pari al
70% del reddito giornaliero lordo è garantita dal datore di lavoro per un periodo
massimo di 15 giorni lavorativi all'anno. Il calcolo si basa sul reddito medio lordo
(tranne in caso di gravidanza a rischio).
Le indennità di malattia (Táppénz) possono essere concesse al massimo per un anno
nel periodo di validità dello status di assicurato. L’importo delle indennità è pari al
60% del reddito medio lordo giornaliero e non supera mensilmente il doppio della
retribuzione minima lorda (156.000 HUF, pari a 547 EUR).
Come beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro
L'inabilità al lavoro deve essere certificata da un medico. Questa prassi non prevede
alcun limite di tempo. L'interessato deve essere regolarmente sottoposto a nuovi
esami (a seconda del parere del medico).
Le indennità sono versate entro 30 giorni dal servizio di assicurazione sanitaria degli
uffici provinciali o in corrispondenza del giorno di paga dal Servizio preposto al
pagamento dell’assicurazione sociale(il datore di lavoro con più di 100 dipendenti è
tenuto a istituire un servizio di pagamento dell’assicurazione sociale).
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Luglio 2012 12
Capitolo IV: Prestazioni di maternità e paternità
Requisiti per beneficiare delle prestazioni di maternità o paternità
Indennità di gravidanza e parto
Hanno diritto a tali assegni le donne che nei due anni precedenti la nascita del figlio
sono state considerate assicurate per almeno 365 giorni presso l’assicurazione
sanitaria e che partoriscono:
mentre sono ancora iscritte al sistema assicurativo (per esempio, sotto contratto di
lavoro) oppure
nei 42 giorni dalla data di scadenza dell’assicurazione, oppure
nei 42 giorni successivi alla scadenza dell’assicurazione durante l’erogazione
dell’indennità per infortunio sul lavoro (Baleseti táppénz) (oppure entro 28 giorni dal
termine dell’erogazione) o
successivamente alla scadenza della copertura assicurativa durante la
corresponsione dell’indennità di malattia (Táppénz) (oppure entro 28 giorni dal
termine della corresponsione).
Se alla data di affidamento del figlio sussistono questi requisiti, tali assegni sono
dovuti anche alle donne che si occupano della crescita del bambino in vista
dell’adozione. In tal caso gli assegni di gravidanza e parto spettano per il periodo
compreso tra la data di affidamento del figlio e la fine del congedo parentale residuo.
Gli assegni di gravidanza e parto non spettano all’assicurata che:
percepisce l’intera retribuzione durante il congedo parentale, per il periodo in cui le
è corrisposta totalmente la retribuzione;
svolge un lavoro retribuito in qualsiasi regime — fatta eccezione per la retribuzione
concessa per prestazioni rientranti nella protezione dei diritti di autore o retribuzioni
onorarie esenti dall’imposta sul reddito individuale — o esercita un’attività retribuita
per cui è necessaria l’autorizzazione delle autorità competenti.
Se l’assicurata percepisce una parte della retribuzione durante il congedo parentale,
beneficia degli assegni di gravidanza e maternità per la quota di retribuzione non
percepita.
Indennità di nascita
L'assegno di nascita viene corrisposto a: partorienti che risiedono legalmente in
Ungheria, genitori adottivi, tutori o al padre in caso di decesso della madre. Gli assegni
di maternità non spettano ai genitori che, prima della nascita del figlio, ne hanno
consentito l’adozione; il neonato dato in adozione in base a una decisione definitiva
dell’autorità preposta all’affidamento beneficia del regime di protezione dell’infanzia.
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Luglio 2012 13
Rischi coperti
Indennità di gravidanza e parto
Le madri hanno diritto agli assegni di gravidanza e maternità per il congedo parentale,
nello specifico al massimo per 168 giorni. La durata massima del congedo parentale è
di 24 settimane, di cui quattro settimane devono essere godute, per quanto possibile,
prima della data presunta del parto. L’assegno di gravidanza e parto è pari al 70%
della retribuzione media giornaliera dell’anno civile precedente il primo giorno di
congedo parentale. Tale importo va versato nel periodo di congedo parentale alla
madre o alla donna che intende adottare il figlio e che risponde ai requisiti sopra
indicati.
Alcune particolarità concernenti le prestazioni:
il periodo di erogazione degli assegni di gravidanza e parto è conteggiato come
periodo di servizio ai fini della pensione di vecchiaia;
oltre agli assicurati, hanno diritto ai servizi previdenziali (per esempio, alle cure
ambulatoriali o alle prestazioni sanitarie fornite ai malati ricoverati presso strutture
sanitarie) anche le persone che beneficiano di assegni di gravidanza e parto;
le persone che devono versare gli alimenti o che hanno beneficiato indebitamente
delle prestazioni di assicurazione sanitaria riceveranno gli assegni di gravidanza e
parto per un importo massimo ridotto del 33%;
non sono tenuti al rimborso gli studenti che frequentano scuole superiori e
beneficiano degli assegni di gravidanza e parto il primo giorno del semestre in corso
(periodo di insegnamento) e che prendono parte a una formazione di base, a una
formazione di base complementare, a corsi di perfezionamento professionale o a
programmi di formazione professionale di livello avanzato presso un istituto
scolastico autorizzato.
Indennità di nascita
L'assegno di nascita consiste nel versamento di una somma forfetaria una tantum pari
al 225% della pensione minima di vecchiaia o al 300% per ciascun figlio in caso di
gemelli.
Come beneficiare delle prestazioni di maternità e di paternità
L'assegno di nascita viene corrisposto dopo almeno quattro visite mediche prenatali
(una in caso di nascita prematura) o una sentenza di adozione o affidamento passata
in giudicato entro 180 giorni dal parto. La richiesta di questo assegno va corredata di
un documento attestante la residenza ungherese.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 14
Capitolo V: Prestazioni di invalidità
Requisiti per beneficiare delle prestazioni di invalidità
Alla fine del 2011, il Parlamento ha preso una decisione su una nuova Legge sulle
prestazioni per le persone per cui è cambiata l'abilità al lavoro. La nuova legge ha lo
scopo di garantire la reintegrazione sociale, il lavoro la riabilitazione finalizzata al
lavoro basata sulle capacità rimanenti e migliorabili di coloro per cui l’abilità al lavoro è
cambiata. Inoltre, la legge regola la sostituzione del reddito per il reddito non più
percepito. L'attenzione è rivolta alle rimanenti abilità al lavoro e lo scopo è quello di
guidare tali persone nel loro ritorno nel mercato del lavoro.
In base ai nuovi regolamenti, la precedente pensione di disabilità (rokkantsági
nyugdíj), la pensione di disabilità correlata (baleseti rokkantsági nyugdíj), la rendita
vitalizia di riabilitazione rehabilitációs járadék), la rendita vitalizia sociale per persone
malate (rendszeres szociális járadék), la rendita vitalizia per invalidità temporanea
(átmeneti járadék) e l’assegno sociale per danni alla salute per i minatori (bányász
dolgozók egészségkárosodási járadéka) non sono più erogati a partire dal 1° gennaio
2012 in poi. Al loro posto, sono concessi nuove indennità attraverso un metodo di
valutazione complesso recentemente istituito.
Indennità per persone con abilità al lavoro cambiata
Sono idonee all‘ottenimento dell’indennità per persone con abilità al lavoro cambiata:
le persone il cui stato di salute è stato valutato al 60% o meno e
le persone che erano state assicurate per almeno 1.095 giorni in 5 anni prima di
inviare la domanda,
le persone che non effettuano alcuna attività retributiva e
le persone che non ricevono prestazioni in denaro regolarmente
L’indennità per le persone con abilità al lavoro cambiata è composta da due separate
disposizioni:
la persona ha diritto all'indennità di riabilitazione se può essere riabilitata.
L'indennità di riabilitazione può essere erogata per il periodo necessario per la
riabilitazione, entro il limite di 3 anni dall'inizio dell'indennità.
una persona con abilità al lavoro cambiata ha diritto all’indennità di disabilità se la
riabilitazione non è consigliata, oppure non può essere riabilitata o se raggiunge
l'età pensionabile entro cinque anni.
Le indennità per persona con abilità al lavoro cambiata sono indennità di assicurazione
sanitaria.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 15
Rischi coperti
Indennità per persone con abilità al lavoro cambiata
L’importo si basa sul reddito mensile medio, e il suo minimo è stabilito in base ad
alcune percentuali minime retributive.
Indennità di riabilitazione:
persone per cui la riabilitazione è possibile entro tempistiche attese
Importo: 35% del reddito mensile medio;
Minimo: 30% della retribuzione minima;
Tetto: 40% della retribuzione minima;
persone che hanno bisogno di una riabilitazione permanente:
Importo: 45% del reddito mensile medio;
Minimo: 40% della retribuzione minima;
Tetto: 50% della retribuzione minima;
L’indennità di disabilità varia in base alla decisione sullo stato di salute e sulla
possibilità di riabilitazione:
Importo: 40-70% del reddito mensile medio;
Minimo: 30-55% della retribuzione minima;
Tetto: 45 o 150% della retribuzione minima;
Come beneficiare delle prestazioni di invalidità
L'idoneità è valutata dall’autorità per la riabilitazione, che conduce un esame
multidisciplinare (la cosiddetta “valutazione complessa”) sullo stato di salute e sulla
possibilità di riabilitazione del richiedente.
A partire dal 1° gennaio 2012, le indennità per le persone con abilità al lavoro
cambiata possono essere richieste gratuitamente attraverso i moduli stampati o
elettronici presso i nuovi enti di riabilitazione dell'ufficio regionale del governo del
luogo di residenza del richiedente.
Il richiedente potrebbe essere obbligato a rivolgersi all’ente di riabilitazione per la
valutazione complessa. Il mancato rispetto di tale obbligo potrebbe comportare la
terminazione della procedura.
Nel corso della valutazione complessa, l’ente di riabilitazione esaminerà lo stato di
salute del richiedente e l'eventuale idoneità alla riabilitazione. In quest’ultimo caso,
emetterà una decisione sulla riabilitazione.
Le indennità di disabilità e riabilitazione sono pagate dalla direzione pensioni.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 16
Capitolo VI: Prestazioni e pensioni di vecchiaia
Requisiti per beneficiare delle prestazioni di vecchiaia
Il sistema pensionistico ungherese è stato rivisto nel 1977 ed è basato su due pilastri
principali:
fra il 1998 e il novembre 2010:
il primo pilastro è un sistema pensionistico a ripartizione obbligatorio, finanziato
dai contributi, che fa parte del sistema di previdenza sociale. È gestito dal
ministero delle Risorse umane e gestito dall’amministrazione centrale
dell'assicurazione pensionistica nazionale e le sue direzioni. La direzione
pensioni è responsabile del versamento di tutte le pensioni comprese nel primo
pilastro e delle indennità simili a pensioni;
il secondo pilastro include le assicurazioni pensionistiche private obbligatorie a
capitalizzazione, amministrate da molte casse previdenziali controllate dal
ministero dell’Economia nazionale.
Dopo il 3 novembre 2010, il sistema pensionistico obbligatorio è divenuto pubblico.
L’Ungheria è tornata al sistema pensionistico a due pilastri basato sul sistema di
previdenza sociale obbligatoria, da un lato, e sui risparmi facoltativi dall’altro.
Hanno diritto alla pensione di vecchiaia le persone che hanno raggiunto l’età
pensionabile stabilita per legge e che hanno maturato gli anni di servizio richiesti. Nel
2009 il limite per l’età pensionabile è di 62 anni sia per gli uomini sia per le donne. A
partire dal 2010 è stato registrato un graduale aumento dell'età pensionabile (mezzo
anno per ogni classe di età) che, nel 2022, sarà portata a 65 anni per i nati dal 1957
in poi. Le prime persone interessate da questo aumento sono quelle nate nel 1952.
Le età pensionabili in funzione dell'anno di nascita sono le seguenti:
Anno di nascita Età pensionabile
Prima del 1° gennaio 1952 62
1952 62,5
1953 63
1954 63,5
1955 64
1956 64,5
1957 e anni successivi 65
La pensione di vecchiaia può essere concessa anche alle persone che esercitano
ancora un’attività retribuita, fino al raggiungimento del tetto massimo sul reddito
stabilito dalla legge. Dal 1° aprile 2007 i titolari di una pensione che esercitano
un’attività subordinata sono tenuti a versare contributi pensionistici sui redditi
realizzati. Dopo 365 giorni di servizio (di assicurazione) la pensione aumenta dello
0,45% dell’importo della retribuzione mensile su cui si è fondato il calcolo della
contribuzione.
In base alle nuove regole, entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2012, le indennità
erogate dal sistema pensionistico stabilito per legge sono le pensioni di vecchiaia (solo
dopo l’età pensionabile), il periodo di ammissibilità di 40 anni per le donne (nők 40 év
jogosultsági idővel) e le indennità ai superstiti.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
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Luglio 2012 17
Dal 1° gennaio 2011 è disponibile una nuova opzione, il cosiddetto “periodo di
ammissibilità dei 40 anni per le donne” (“nők 40 év jogosultsági idővel”), per le
lavoratrici che, indipendentemente dalla loro età, hanno completato almeno 40 anni di
periodo di ammissibilità e hanno cessato un’attività lucrativa. Per periodo di
ammissibilità ci si riferisce a un qualunque periodo di attività lucrativa o di ricezione di
assegni di gravidanza e parto (Terhességi-gyermekágyi segély), di un’indennità per la
custodia dei figli (Gyermekgondozási díj), di un assegno per la custodia dei figli
(gyermekgondozási segély) e di assegni per l'educazione dei figli (gyermeknevelési
támogatás) oppure di un’indennità correlata all’educazione dei figli (Ápolási díj). Oltre
ai periodi di ricezione delle suddette prestazioni relative all’educazione dei figli sono
necessari 32 anni di attività lucrativa oppure 30 anni di attività lucrativa, in caso di
ricezione dell’indennità per la custodia dei figli. Il periodo di ammissibilità è ridotto di
un anno dopo la nascita di ciascun bambino educato all’interno del nucleo familiare per
le donne con 5 o più figli, per una riduzione massima di 7 anni.
A partire dal 1° gennaio 2012, le precedenti indennità di pensionamento anticipato,
tranne il “periodo di ammissibilità di 40 anni per le donne" (“nők 40 év jogosultsági
idővel”), ora sono state unificate nelle "indennità precedenti all'età pensionabile"
(korhatár előtti ellátás). Hanno diritto a tali indennità precedenti all'età pensionabile:
persone che hanno rispettato le condizioni di età e tempo di servizio per la pensione
avanzata (Előrehozott öregségi nyugdíj) oppure la pensione avanzata con somma
ridotta (Csökkentett összegű előrehozott öregségi nyugdíj) prima del 31 dicembre
2011;
donne nate nel 1953, che hanno raggiunto l'età di 59 anni e che hanno almeno 37
anni di servizio prima della data di inizio dell'indennità, prima dell'età pensionabile,
ma non oltre il 31 dicembre 2012.
persone a cui spettava la precedente pensione anticipata a causa di condizioni di
lavoro pericolose (korkedvezményes öregségi nyugdíj) prima della data di inizio
dell’indennità, prima dell’età pensionabile, ma non dopo il 31 dicembre 2012;
persone a cui spettava la pensione dei minatori (bányásznyugdíj) prima del 31
dicembre 2011;
persone a cui spettava la pensione di vecchiaia per artisti prima del 31 dicembre
2011;
persone il cui rapporto di lavoro è stato terminato prima del 1° gennaio 2012 e che
erano idonee per l'indennità di pensionamento anticipato a tale data, nel rispetto di
alcune condizioni. Per ulteriori dettagli, fare riferimento alle Tabelle MISSOC.
Coloro che hanno diritto alla pensione anticipata a causa di condizioni di lavoro
pericolose, possono richiedere un’indennità precedente all’età pensionabile, tanto molti
anni prima di raggiungere l’età pensionabile quanto il numero di anni di pensione
anticipata a causa di condizioni di lavoro pericolose acquisito fino al 31 dicembre 2012,
oppure se il giorno di inizio dell‘indennità è nel 2012, fino al giorno precedente al
giorno di inizio di tale indennità.
Prestazioni di pensionamento anticipato
Nel 2005 è stato introdotto un nuovo strumento sul mercato del lavoro. Si tratta del
“Programma degli anni a premio” per mantenere in attività le persone anziane. Il
programma si propone di dare a coloro che lavorano nel settore pubblico la possibilità
di andare in pensione gradualmente, consentendo loro di svolgere la propria attività a
Occupazione, affari sociali e inclusiione
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Luglio 2012 18
tempo parziale. I lavoratori che abbandonano il settore pubblico che, nei tre anni
successivi, matureranno il diritto alla pensione e con almeno 25 anni di servizio e che
accettano di partecipare al programma lavorando a tempo parziale nell’ambito di tale
iniziativa percepiscono il 70% della retribuzione precedente e mantengono lo stato di
dipendenti fino al raggiungimento dell’età pensionabile; tale prestazione può essere
considerata alla stregua di un prepensionamento.
Rischi coperti
L’importo della pensione varia in funzione della retribuzione media e degli anni di
servizio (periodo di assicurazione). La retribuzione media che funge da base di calcolo
della pensione è stabilita, in linea generale, a seconda della retribuzione e dei redditi
soggetti a contributi pensionistici del periodo compreso tra il 1° gennaio 1988 e la
data di pensionamento. Attualmente, per calcolare la retribuzione media si tiene conto
delle retribuzioni nette.
Le retribuzioni precedenti devono essere moltiplicate per un coefficiente di
valorizzazione adeguato per portarne l’importo al livello delle retribuzioni del secondo
anno precedente il pensionamento. Dal 2008 la retribuzione media netta di alcuni anni
dev’essere ricalcolata per arrivare al livello dell’anno precedente il pensionamento.
Pensione minima
Il regime pensionistico ungherese prevede una pensione minima di 28.500 HUF (100
EUR) al mese, cui hanno diritto le persone che hanno maturato almeno 20 anni di
servizio. Ciononostante, se l’importo della retribuzione media è inferiore all’importo
della pensione minima, la pensione equivale al 100% della retribuzione media mensile.
Rinvio della pensione
Coloro che hanno maturato 20 anni di servizio e che hanno raggiunto l’età
pensionabile, ma non percepiscono la pensione, e hanno continuato a lavorare per
almeno 30 giorni avranno diritto a una maggiorazione della pensione. La
maggiorazione corrisponde allo 0,5% dell’importo della pensione per ogni periodo di
30 giorni supplementari. In tal caso l’importo della pensione può superare, calcolata la
maggiorazione, la retribuzione mensile media che funge da base di calcolo della
pensione.
Prestazioni in caso di morte
Secondo la legislazione ungherese, le indennità sono erogabili in due diverse forme:
un’indennità per le spese funerarie e la copertura delle spese funerarie da parte dello
Stato.
Indennità per le spese funerarie L’amministrazione locale può concedere assegni per
spese funerarie alle persone che provvedono al funerale di un defunto pur non
avendone l’obbligo o perché, pur essendo noti i congiunti della persona deceduta,
questi non possono sostenere le spese funerarie senza pregiudicare i mezzi di
sussistenza propri o della famiglia. L’importo dell’assegno per persona non può essere
inferiore alla pensione minima mensile di vecchiaia percepita da una famiglia e, in caso
di nuclei composti da una sola persona, non può essere inferiore al 150% di tale base.
L’importo degli assegni per spese funerarie non può scendere al di sotto del 10% delle
spese funerarie minime, ma può coprire l’intero costo quando vi sia la possibilità che le
spese pregiudichino i mezzi di sussistenza del richiedente o della sua famiglia.
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I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 19
Spese funerarie coperte dallo Stato Nei 30 giorni successivi alla dichiarazione di morte,
il sindaco del comune competente territorialmente del luogo di decesso deve accertarsi
che le spese funerarie siano coperte da fondi pubblici se tale obbligo non ricade su
alcun soggetto o se coloro che vi sono tenuti sono irreperibili o non vi provvedono. Il
comune corrispondente all’ultimo domicilio della persona deceduta rimborsa le spese
funerarie al comune nel cui luogo è avvenuto il decesso.
Come beneficiare delle prestazioni di vecchiaia
Le prestazioni pensionistiche possono essere concesse soltanto su richiesta
opportunamente presentata. Le persone che vivono in Ungheria possono depositare
tale domanda di persona presso qualsiasi direzione dell’assicurazione pensionistica,
oppure possono inviarla per posta o utilizzando il portale elettronico. I moduli di
domanda possono essere scaricati all’indirizzo Internet http://www.onyf.hu oppure
sono disponibili presso qualsiasi struttura per i servizi pensionistici.
La domanda di pensione concernente coloro che vivono o soggiornano all’estero (in
uno Stato non membro dell’Unione europea o del SEE) va inoltrata alla Direzione per il
pagamento delle pensioni. In caso di consegna non effettuata a mano da parte del
richiedente, la firma di quest’ultimo dev’essere apposta sul modulo prestampato e
autenticata da un notaio o dagli enti rappresentativi della Repubblica d’Ungheria
all’estero, o addirittura per il tramite delle autorità straniere.
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I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 20
Capitolo VII: Prestazioni ai superstiti
Requisiti per beneficiare delle prestazioni ai superstiti
Il requisito di base affinché i congiunti possano beneficiare delle prestazioni ai
superstiti è che il titolare (deceduto) abbia maturato il periodo di assicurazione
richiesto o che, prima della morte, percepisse una pensione di vecchiaia o di invalidità.
Il soggetto che ha causato deliberatamente la morte del titolare, ai sensi della
sentenza definitiva emessa dal tribunale, non ha diritto a una prestazione. La pensione
di reversibilità è concessa al coniuge vedovo o al figlio orfano a seguito della morte
dell’assicurato per infortunio sul lavoro (danno di natura professionale).
Pensione di reversibilità (al coniuge vedovo)
Le persone idonee al ricevimento della pensione di reversibilità sono coloro il cui
coniuge è deceduto mentre riceveva la pensione di vecchiaia, oppure il cui coniuge
è deceduto prima di raggiungere l'età di 22 anni e
ha maturato un periodo di servizio negli ultimi 180 giorni dopo aver terminato
gli studi, oppure
ha maturato in totale un periodo di almeno 2 anni di servizio,
è deceduto tra i 22 e i 25 anni ed ha maturato un periodo di almeno 4 anni di
servizio,
è deceduto tra i 25 e i 30 anni ed ha maturato un periodo di almeno 6 anni di
servizio,
è deceduto tra i 30 e i 35 anni ed ha maturato un periodo di almeno 8 anni di
servizio,
è deceduto tra i 35 e i 45 anni ed ha maturato un periodo di almeno 10 anni di
servizio,
è deceduto dopo il compimento di 45 anni ed ha maturato un periodo di almeno 15
anni di servizio,
Sono inoltre idonei coloro il cui coniuge deceduto non ha maturato i sopraindicati
periodi di servizio, ma ha maturato il periodo di servizio necessario per una fascia di
età inferiore, purché fino alla data di decesso non ci siano interruzioni superiori a 30
giorni nel suo periodo di servizio.
Pensione di reversibilità temporanea e permanente:
La pensione di reversibilità temporanea è erogata per un periodo che va da un minimo
di 1 anno a un massimo di 3, se il/la vedovo/a ha un orfano a carico.
La pensione di reversibilità temporanea viene convertita in pensione permanente se il
coniuge:
Ha superato l'età pensionabile, oppure
È considerato una persona con capacità di lavoro cambiata, oppure
Ha avuto almeno due figli minorenni (che hanno diritto all’assegno per orfani) dalla
persona deceduta.
Il coniuge vedovo il cui coniuge deceduto era passato, fra il 3 novembre 2010 e il 31
gennaio 2011, al 1° pilastro del regime pensionistico statale, ha il diritto di scegliere
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I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 21
tra la pensione di reversibilità e una nuova prestazione: il vitalizio di reversibilità
(özvegyi járadék). L’importo di tale prestazione viene calcolato sulla base dell’importo
maturato.
Assegno per orfani
Gli assegni per orfani spettano ai figli, compresi figli nati da un matrimonio o da una
convivenza precedente, che siano stati cresciuti nello stesso nucleo familiare nel
contesto di un matrimonio o di una convivenza. Gli assegni per orfani erogati in caso
di morte del genitore biologico non sono concessi al figlio adottivo, a meno che
quest’ultimo sia stato adottato dal coniuge del genitore biologico.
Gli assegni per orfani spettano anche ai fratelli, alle sorelle e ai nipoti di primo,
secondo e terzo grado, che abbiano vissuto nello stesso nucleo familiare del defunto e
se nella famiglia di quest’ultimo non vi siano persone tenute o in grado di provvederne
alla crescita.
Prestazioni parentali
Ha diritto alla pensione parentale il genitore il cui figlio, che ha maturato gli anni di
servizio necessari per beneficiare della pensione di vecchiaia o di invalidità o che
percepiva una pensione di vecchiaia o di invalidità, sia deceduto se, alla morte del
figlio, il genitore sia disabile o abbia compiuto 65 anni e sia stato in ampia misura a
carico del figlio nell’ultimo anno di vita di quest’ultimo.
Rischi coperti
Pensione di reversibilità (al coniuge vedovo)
In linea generale, la pensione di reversibilità temporanea è concessa per un anno dalla
data della morte del coniuge (per tre anni nel caso in cui il vedovo prenda cura di un
orfano).
Quando decade il diritto alla pensione di reversibilità temporanea, spetta la pensione
di reversibilità definitiva se il soggetto in questione ha raggiunto il limite di età per
beneficiare della pensione di vecchiaia (vale a dire l’età pensionabile), ovvero se è
disabile o se si prende cura di almeno due orfani (o di un orfano disabile o affetto da
malattia permanente) figli del deceduto. La pensione di reversibilità definitiva è dovuta
anche allorché una delle situazioni succitate persista nei 15 anni seguenti la morte del
coniuge, se questi è deceduto prima del 1° marzo 1993, o nei 10 anni seguenti la
morte del coniuge, qualora questa abbia avuto luogo dopo il 28 febbraio 1993.
L’importo della pensione di reversibilità temporanea è pari al 60% della pensione cui
aveva oppure avrebbe avuto diritto il defunto. Anche l'importo della pensione di
reversibilità definitiva corrisponde al 60% se l’interessato non beneficia,
personalmente, di una pensione diversa da quella di reversibilità. Se l’interessato
beneficia personalmente di prestazioni pensionistiche, l’importo della pensione di
reversibilità definitiva corrisponde al 30% della pensione della persona deceduta.
In caso di più beneficiari la pensione di reversibilità dev’essere condivisa in parti
uguali. Non esiste la pensione minima obbligatoria.
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Luglio 2012 22
Assegni per orfani
Gli assegni per orfani spettano finché il figlio ha compiuto 16 anni o fino alla
conclusione degli studi diurni e comunque al massimo fino ai 25 anni. Se il figlio
diventa disabile mentre ha ancora diritto a tale pensione, mantiene tale diritto fino a
quando permane disabile, indipendentemente dalla sua età.
È idoneo il figlio il cui genitore ha prestato il periodo di servizio necessario per la
pensione di reversibilità prima del suo decesso, oppure è deceduto mentre percepiva
la pensione di vecchiaia.
L’importo degli assegni è pari al 30% della pensione del titolare e al 60% in caso di
morte di entrambi i genitori o disabilità del genitore superstite. Dal 2010 l’importo
delle prestazioni non può essere inferiore a 24.250 HUF (85 EUR). Se il figlio ha diritto
alle prestazioni per orfani per entrambi i genitori, riceverà la prestazione per orfani più
vantaggiosa.
Prestazioni parentali
Le modalità di calcolo della pensione parentale coincidono con quelle applicate per la
predetta pensione di reversibilità al coniuge vedovo, in base ai requisiti stabiliti (60%
o 30%). In caso di più beneficiari la pensione parentale è suddivisa in parti uguali. Non
esiste la pensione minima obbligatoria.
Come beneficiare delle prestazioni ai superstiti
Le prestazioni pensionistiche possono essere concesse soltanto su richiesta
opportunamente presentata. Le persone che vivono in Ungheria possono depositare
tale domanda di persona presso qualsiasi direzione dell’assicurazione pensionistica,
oppure possono inviarla per posta o utilizzando il portale elettronico. I moduli di
domanda possono essere scaricati all’indirizzo Internet http://www.onyf.hu oppure
sono disponibili presso qualsiasi struttura per i servizi pensionistici.
La domanda di pensione concernente coloro che vivono o soggiornano all’estero (in
uno Stato non membro dell’Unione europea o del SEE) va inoltrata alla Direzione
centrale per il pagamento delle pensioni e l’informatica (Directorate for Central
Pension Record and Informatics). In caso di consegna non effettuata a mano da parte
del richiedente, la firma di quest’ultimo dev’essere apposta sul modulo prestampato e
autenticata da un notaio o dagli enti rappresentativi della Repubblica d’Ungheria
all’estero, o addirittura per il tramite delle autorità straniere.
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Luglio 2012 23
Capitolo VIII: Prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali
Requisiti per beneficiare delle prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali
Agli assicurati spettano le seguenti prestazioni in natura per infortunio
dell’assicurazione malattia: oltre agli assicurati e ai soggetti assimilati, gli imprenditori
individuali o in società che siano in pensione a pieno titolo o che percepiscono una
pensione di reversibilità e che hanno raggiunto l’età pensionabile o i pensionati
volontari membri di una cooperativa che esercitano un’attività lucrativa o retribuita a
norma di altri contratti di lavoro.
L’assicurazione copre tutte le lesioni personali e le malattie verificatesi durante l’orario
di lavoro o legate al lavoro, quelle verificatesi lungo il tragitto da o verso il posto di
lavoro (infortuni sul lavoro), nonché le malattie e il peggioramento delle condizioni di
salute a causa del particolare grado di pericolosità dell’attività svolta (malattie
professionali). Le malattie professionali sono stabilite dal governo. L’assicurazione non
copre le lesioni personali e le malattie dovute esclusivamente al comportamento di chi
le subisce o ne è affetto.
Grazie al versamento, da parte del lavoratore e del datore di lavoro, dei contributi
obbligatori per l’assicurazione sanitaria, l’assicurato ha diritto altresì a prestazioni
sanitarie in caso di infortunio. Tali periodi sono:
prestazioni in natura sotto forma di assistenza sanitaria;
prestazioni in denaro, quali indennità per infortunio e rendita per infortunio.
Rischi coperti
Prestazioni in natura
I servizi sanitari in caso di infortunio o malattia includono, oltre alle prestazioni
sanitarie generiche, un contributo del 100% per i farmaci, i presidi terapeutici e le
cure necessarie per far fronte al peggioramento dello stato di salute nonché talune
cure dentistiche gratuite connesse con la malattia o la lesione personale.
Inoltre, l'assicurazione copre anche: i cittadini ungheresi iscritti in istituti di istruzione
media e superiore o che seguono corsi di formazione professionale, i malati che
ricevono trattamenti presso strutture terapeutiche sociali, i detenuti, i volontari che
svolgono lavori o attività socialmente utili, e i lavoratori con permesso di lavoro
temporaneo.
Prestazioni di malattia in caso di infortuni sul lavoro
Hanno diritto a indennità per infortunio sul lavoro (Baleseti táppénz) le persone che, a
seguito di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale, sono inabili al lavoro
e che, per lo stato di salute o in mancanza di presidi terapeutici, non sono in grado di
svolgere il loro lavoro. L’importo delle indennità per infortunio corrisponde al 100% del
reddito (90% in caso di infortuni in viaggio da o verso il lavoro). Tali indennità sono
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 24
concesse per un anno, con la possibilità di prolungare il periodo di concessione di un
altro anno.
Vitalizio per infortuni sul lavoro
Possono beneficiare di una rendita per infortunio sul lavoro (Baleseti járadék) coloro la
cui capacità di lavoro è ridotta del 13-15% a seguito di un infortunio sul lavoro o di
una malattia professionale e che non hanno diritto a una pensione di invalidità-
infortunio. Se il grado di inabilità al lavoro è inferiore o pari al 25%, la rendita per
infortunio è corrisposta per due anni; l’importo della rendita per infortunio varia in
funzione del grado di inabilità ed equivale all’8%, 10%, 15% o 30% del reddito
mensile medio.
Pensione di invalidità per infortunio o malattia professionale
Dal 1° gennaio 2012 tali prestazioni non potranno più essere garantite. Vedere la
parte sulle prestazioni di invalidità.Come beneficiare delle prestazioni in caso di
infortuni sul lavoro e malattie professionali
L'équipe di esperti di riabilitazione autorizzata effettua un'accurata valutazione delle
questioni mediche, sociali e lavorative. Sulla base di questa valutazione, l'équipe
stabilisce l'entità dei danni alla salute, la capacità lavorativa, la possibilità di
riabilitazione, nonché le modalità e la durata della riabilitazione.
Le prestazioni pensionistiche possono essere concesse soltanto su richiesta
opportunamente presentata. Le persone che vivono in Ungheria possono depositare
tale domanda di persona presso qualsiasi organismo di supervisione dell’assicurazione
pensionistica, oppure possono inviarla per posta o utilizzando il portale elettronico. I
moduli di domanda possono essere scaricati all’indirizzo Internet http://www.oep.hu
oppure sono disponibili presso qualsiasi organismo di supervisione.
La domanda di pensione concernente coloro che vivono o soggiornano all’estero (in
uno Stato non membro dell’Unione europea o del SEE) va inoltrata alla Direzione
regionale dell’assicurazione pensionistica dell’Ungheria centrale. In caso di consegna
non effettuata a mano da parte del richiedente, la firma di quest’ultimo dev’essere
apposta sul modulo prestampato e autenticata da un notaio o dagli enti
rappresentativi della Repubblica d’Ungheria all’estero, o addirittura per il tramite delle
autorità straniere.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 25
Capitolo IX: Prestazioni familiari
Requisiti per beneficiare delle prestazioni familiari
In Ungheria il regime di assistenza alle famiglie comprende le seguenti prestazioni:
assegni familiari;
assegno per custodia domestica del figlio;
assegno per l'educazione dei figli;
assegno di natalitàprestazioni di maternità-puerperio indennità per custodia del
figlio.
Le prestazioni di cui alle lettere a)-d) sono concesse ed erogate dall’Erario pubblico
ungherese e dai relativi organismi regionali; le ultime due prestazioni sono concesse e
pagate dalla cassa nazionale di assicurazione sanitaria e i suoi uffici regionali, oppure
dai servizi preposti al pagamento dell’assicurazione sociale.
Assegni familiari
Assegni familiari corrisposti mensilmente per le spese scolastiche e quelle relative
all’educazione dei figli. Gli assegni familiari spettano al genitore biologico, al coniuge
del genitore biologico, al genitore adottivo, al genitore affidatario, all’operatore
affidatario professionista, al tutore affidatario nonché alle persone cui il minore è
affidato temporaneamente. Il titolare può chiedere di ricevere assegni familiari per le
spese relative all’educazione del figlio dal momento della sua nascita e per un figlio di
età prescolare per il quale è possibile documentare che frequenta la scuola dell’obbligo
o per il figlio iscritto in un istituto scolastico pubblico fino ai 20 anni (in caso di specifici
bisogni educativi fino all’età di 23 anni) e che convive ancora con il titolare. In caso di
un numero determinato di assenze non giustificate da scuola da parte del figlio, la
prestazione deve essere sospesa. Gli assegni familiari non sono dovuti per studenti
che frequentano le scuole superiori. È considerato alla stregua di un figlio cresciuto in
famiglia anche il figlio che abita temporaneamente al di fuori del nucleo familiare per
seguire gli studi intrapresi in territorio nazionale o all’estero oppure per sottoporsi a
una terapia medica.
Assegno per custodia del figlio
Gli assegni per la custodia dei figli spettano al genitore, al genitore affidatario, al
tutore affidatario per il figlio cresciuto nel nucleo familiare fino all’età di tre anni
oppure, in caso di gemelli, fino alla conclusione del primo anno di scuola obbligatoria
e, per il figlio affetto da malattia cronica o con disabilità grave, fino ai 10 anni. Anche
un nonno può beneficiare di tale prestazione se il minore ha compiuto un anno ed è
stato cresciuto e allevato presso la casa dei genitori con il consenso scritto di questi. Il
genitore beneficiario degli assegni per la custodia dei figli non può svolgere un’attività
subordinata fino al compimento di un anno del figlio: superato l’anno di età del figlio, il
genitore può compiere un’attività lavorativa di non oltre 30 ore settimanali o più lunga
qualora sia svolta in casa. Il genitore di un figlio malato può svolgere un’attività
lucrativa senza restrizioni temporali dopo il compimento dell’anno di età del figlio. Il
genitore di gemelli con più di un anno può decidere se svolgere un lavoro a tempio
pieno, nel qual caso riceve solo l’importo generale dell’assegno per custodia del figlio.
Se il genitore decide di non lavorare per più di 30 ore settimanali, in caso di figli
gemelli, questi ha diritto a un importo più elevato. I nonni beneficiari dell'assegno non
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I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 26
possono svolgere un'attività lucrativa fino al 3° anno di età del bambino. Una volta
compiuti i 3 anni, il nonno beneficiario può svolgere un’attività lucrativa non superiore
alle 30 ore settimanali, oppure senza limitazioni di tempo se questa è svolta in casa.
Assegni per l'educazione dei figli
Gli assegni per famiglie numerose spettano al genitore, al genitore affidatario o al
tutore che si occupa della crescita di almeno tre minori all’interno del nucleo familiare.
Si ha diritto a tali assegni da quando il minore dei figli ha compiuto tre anni fino al
raggiungimento degli otto anni. La persona che percepisce assegni per famiglie
numerose può svolgere un’attività retribuita per al massimo 30 ore settimanali o senza
riserve se lavora in casa. .
Gli assegni per la custodia dei figli e per famiglie numerose non sono
cumulabili.
Vedere la parte su prestazioni di maternità e paternità
Indennità per custodia del figlio
Il genitore considerato iscritto al regime di assicurazione sanitaria — madre o padre —
può beneficiare, fino al compimento del secondo anno di età del figlio, di un’indennità
per la custodia dei figli. Tale indennità è erogata a un genitore dopo la fine del periodo
di concessione degli assegni di gravidanza e parto oppure dopo un intervallo di pari
durata. Tale prestazione non è erogata se:
il beneficiario svolge un’attività retribuita nell’ambito di qualsiasi regime (fatta
eccezione per la retribuzione di un’attività rientrante nella protezione dei diritti di
autore) o esercita un lavoro retribuito per cui è necessaria l’autorizzazione delle
autorità competenti;
il beneficiario percepisce per intero la retribuzione senza lavorare (se gli è versata
una sola parte, l’indennità per la custodia dei figli equivale alla quota di retribuzione
non percepita);
il beneficiario è titolare di altre prestazioni in denaro erogate periodicamente (per
esempio indennità di malattia, pensione di invalidità, pensione di vecchiaia) a norma
della legge III del 1993 sull’amministrazione e le prestazioni previdenziali;
il beneficiario non può occuparsi della crescita del figlio nel suo nucleo familiare, cui
questi è stato affidato temporaneamente, o è stato affidato provvisoriamente o per
un lungo periodo a una struttura educativa o è stato ospitato presso una struttura
sociale per oltre 30 giorni;
il figlio del beneficiario è stato ospitato in una struttura di accoglienza diurna (per
esempio, un asilo nido o un nido domiciliare), fatta eccezione per le strutture di
inserimento o di reinserimento;
il beneficiario è in stato di detenzione preventiva o recluso o detenuto.
L’importo dell’indennità per la custodia dei figli è pari al 70% dell’importo della
retribuzione media giornaliera e non può superare il 70% del doppio della retribuzione
minima.
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Luglio 2012 27
Rischi coperti
Assegni familiari
Importo mensile degli assegni familiari nel 2012:
per le famiglie con un solo figlio: 12 200 HUF (43 EUR);
per la famiglia monoparentale che si occupa della crescita del figlio: 13 700 HUF (48
EUR);
per le famiglie con due figli: 13 300 HUF (47 EUR) per figlio;
per la famiglia monoparentale che si occupa della crescita di due figli: 14 800 HUF
(52 EUR) per figlio;
per le famiglie con almeno tre figli: 16 000 HUF (56 EUR) per figlio;
per la famiglia monoparentale che si occupa della crescita di almeno tre figli: 17 000
HUF (60 EUR) per figlio;
per le famiglie che si occupano della crescita di un figlio affetto da una malattia
cronica o con disabilità grave: 23 000 HUF (81 EUR);
per la famiglia monoparentale che si occupa della crescita di un figlio affetto da una
malattia cronica o con disabilità grave: 25 900 HUF (91 EUR).
Gli assegni familiari sono dovuti ed erogati per tutto il mese, senza tener conto della
data di presentazione della domanda e di interruzione delle prestazioni.
Assegni per la custodia dei figli
L’assegno mensile per la custodia dei figli non varia in funzione del numero di figli ed è
pari all’importo minimo della pensione di vecchiaia, tranne in caso di gemelli per i quali
l’importo viene moltiplicato per il numero di figli; per le parti di un mese, l’assegno è
calcolato in trentesimi dell’importo mensile.
Assegni per l'educazione dei figli
L’assegno mensile per l’educazione dei figli non varia in funzione del numero di figli ed
è pari all’importo minimo della pensione di vecchiaia; per le parti di un mese,
l’assegno è calcolato in trentesimi dell’importo mensile.
Indennità per custodia del figlio
L'indennità per la custodia dei figli equivale al 70% del reddito medio lordo giornaliero
dell'anno precedente, con un tetto massimo pari al 70% del doppio della retribuzione
minima.
Come beneficiare delle prestazioni familiari
L'erogazione delle prestazioni familiari compete al ministero delle Risorse umane
(Emberi Erőforrások Minisztériuma). Le prestazioni familiari sono pagate dal bilancio
centrale e dalla Cassa nazionale dell'assicurazione sanitaria (Egészségbiztosítási
Pénztár) ma, in pratica, sono gestite e amministrate dall'Erario ungherese e dalla
Cassa nazionale dell'assicurazione sanitaria.
Per richiederle occorre rivolgersi all'Erario ungherese. Gli apposite moduli sono
reperibili presso gli uffici regionali o su Internet. L’indirizzo del sito Internet è il
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I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
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seguente: www.allamkincstar.gov.hu. Tali moduli sono altresì disponibili in inglese.
Inoltre, è possibile usufruire di un sevizio di assistenza telefonica ad ampio raggio in
lingua ungherese: +36-1-452-2900.
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Luglio 2012 29
Capitolo X: Disoccupazione
Requisiti per il diritto alle prestazioni di disoccupazione
Le persone in cerca di lavoro sono coloro che risultano registrati in quanto tali presso il
servizio nazionale per l’occupazione, vale a dire coloro che presentano i requisiti
giuridici e di altra natura grazie ai quali possono lavorare (per esempio non hanno
bisogno di un permesso di lavoro); tuttavia, i cittadini dell’Unione europea e del SEE
sono considerati in cerca di lavoro pur avendo bisogno di un permesso. Non si tratta di
studenti che seguono un’istruzione diurna o delle persone che hanno diritto a una
pensione di vecchiaia, indennità prima dell'età pensionabile (korhatár előtti ellátás)
oppure indennità per persone con abilità al lavoro cambiata (megváltozott
munkaképességű személyek ellátásai) e il reddito di tali soggetti non può provenire,
fatta eccezione per le prestazioni di lavoro occasionale, da altre attività. Una persona
in cerca di lavoro è tenuta a cooperare con il servizio nazionale per l’occupazione.
Le prestazioni di disoccupazione spettano alle persone in cerca di lavoro che hanno
lavorato almeno 360 giorni nei tre anni precedenti il momento in cui sono divenute
disoccupate e sono pari a un giorno per ogni dieci giorni lavorati. Ciò implica che il
periodo minimo di concessione dell’assegno alla persona in cerca di lavoro è di 36
giorni, mentre il periodo massimo è di 90 giorni.
I sussidi di disoccupazione possono essere concessi alle persone in cerca di lavoro
assicurate per almeno 200 giorni nei quattro anni precedenti alla disoccupazione. Cfr.
maggiori informazioni nella sezione seguente "Rischi coperti".
Rischi coperti
Nel regime delle prestazioni di disoccupazione rientrano le prestazioni attive e passive.
Per le persone in cerca di lavoro, quest’ultime comprendono le informazioni
concernenti il mercato del lavoro e l’occupazione, ottenere consigli per trovare un
impiego e consigli sulla situazione lavorativa locale e sulle offerte di lavoro. Il
disoccupato può anche partecipare a formazioni e programmi per la creazione di
imprese. Esistono inoltre molte soluzioni di sostegno all’occupazione convogliate
tramite il datore di lavoro, quali il sostegno alla creazione e alla conservazione di posti
di lavoro, il sostegno a favore dell’assunzione dei giovani e dei disabili. L’assistenza
attiva prevede l’indennità di disoccupazione che è una prestazione finanziaria a
disposizione di quanti hanno perso il loro posto di lavoro e i sussidi di disoccupazione
prima della pensione. Non sono previste prestazioni speciali per lavoratori autonomi
assicurati, i quali ricevono le stesse prestazioni di disoccupazione previste per i
lavoratori subordinati.
Prestazioni di disoccupazione
La legge prevede la concessione degli assegni di disoccupazione per un massimo di 90
giorni, e l'assegno è pari al 60% della precedente retribuzione media, ma l’importo
non può essere superiore al 100% della retribuzione minima (es. 93.000 UFH, pari a
326 EUR).
L’importo degli assegni di disoccupazione è calcolato in base alla retribuzione media
percepita nell’anno di calendario precedente lo stato di disoccupazione. Allorché la
persona che cerca lavoro abbia lavorato per più datori di lavoro nei quattro trimestri
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 30
precedenti, l’importo degli assegni di disoccupazione è determinato in funzione della
retribuzione media percepita da tutti i datori di lavoro. Se la retribuzione media del
disoccupato non può essere stabilita, il calcolo dell’importo degli assegni di
disoccupazione poggia sulla media nazionale delle retribuzioni del settore di attività
dell’ultimo impiego o di settori analoghi.
L’erogazione degli assegni di disoccupazione termina: su richiesta dell’interessato o se
quest’ultimo è cancellato dal registro, se ha diritto a una pensione di vecchiaia, di
invalidità, di invalidità-infortunio, a prestazioni prima dell’età pensionabile o a
prestazioni per persone con abilità al lavoro cambiata, oppure se percepisce reddito da
altre attività da più di 90 giorni, tranne in caso di lavori occasionali, oppure se accetta
di prendere parte a una formazione per cui riceve un assegno pari alla retribuzione
minima obbligatoria, se frequenta scuole diurne, se la durata dell’erogazione degli
assegni di disoccupazione è scaduta oppure se il beneficiario decede.
Sussidio di disoccupazione prima della pensione
Secondo il principio sancito dalla legge, è vietata la discriminazione di qualsiasi
categoria di disoccupati. Così, il sussidio di disoccupazione prima della pensione viene
corrisposto a chi è in cerca di lavoro e:
è entro cinque anni dall'età pensionabile;
ha ricevuto un’indennità di disoccupazione (álláskeresési járadék) per almeno 45
giorni e il periodo di pagamento dell’indennità è giunto al termine,
raggiungerà l'età pensionabile in non oltre 5 anni, di cui 3 anni dopo la fine del
periodo dell’indennità di disoccupazione,
non riceve l’indennità precedente all’età di pensionamento (korhatár előtti ellátás),
l’indennità di servizio per le forze armate (szolgálati járandóság), il vitalizio per
artisti del ballo (balettművészeti életjáradék) o il vitalizio di transizione per minatori
(átmeneti bányászjáradék),
ha raggiunto un periodo contributivo sufficiente per il pensionamento (in genere 20
anni).
La legge stabilisce che il sussidio di disoccupazione prima della pensione può essere
concesso fino all’acquisizione del diritto alla pensione di vecchiaia. L’importo delle
indennità di disoccupazione è pari al 40% della retribuzione minima (ossia 31 200
HFU, pari a 130 EUR) al momento in cui è stata presentata la richiesta. Se il calcolo
del sussidio di disoccupazione era basato su un importo inferiore rispetto alla succitata
somma, il sussidio sarà equiparato a tale importo minore.
Ecco perché la persona in cerca di lavoro, beneficiaria di tale indennità, è autorizzata
anche a lavorare con un permesso di lavoro provvisorio. A differenza degli assegni di
disoccupazione, i redditi realizzati grazie all’impiego temporaneo non incidono sul
pagamento delle indennità di disoccupazione. Per il resto le norme che disciplinano
l’eliminazione e la sospensione delle indennità di disoccupazione sono identiche in
genere a quelle che regolano gli assegni di disoccupazione.
Come beneficiare delle prestazioni di disoccupazione
Il lavoratore che perde il lavoro deve iscriversi presso l’agenzia competente dell’Ufficio
nazionale del lavoro. Deve altresì dichiarare di essere attivamente in cerca di impiego
e collaborare con tale servizio. Per maggiori informazioni consultare:
http://www.munka.hu.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 31
Capitolo XI: Risorse minime
Requisiti per beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime
L’Ungheria prevede tre tipi di prestazioni speciali a carattere non contributivo:
pensione di invalidità;
pensione di vecchiaia non contributiva;
indennità di trasporto.
Inoltre, è concessa una prestazione alle persone in età lavorativa.
Vitalizio di invalidità
La rendita di invalidità spetta alle persone che, stando al parere della commissione
medica competente dell’Istituto nazionale degli esperti medici, hanno un’incapacità
totale al lavoro prima di aver compiuto i 25 anni e non beneficiano di una pensione o
di una prestazione per infortunio. La rendita di invalidità può essere concessa a partire
dal primo giorno del mese in cui il richiedente raggiunge i 18 anni di età. La rendita di
invalidità non spetta a coloro che sono ospitati in una struttura gratuitamente.
Pensione di vecchiaia non contributiva
La rendita di vecchiaia è l’indennità concessa alle persone anziane che non dispongono
del reddito necessario a garantirne la sussistenza. Il diritto alla rendita di vecchiaia
può essere acquisito in tre modi:
le persone che hanno compiuto 62 anni o hanno raggiunto l’età pensionabile legale
e il cui reddito mensile, sommato a quello del coniuge o del convivente, non supera
il 160% della pensione minima di vecchiaia;
le persone che vivono sole e che hanno compiuto 62 anni o hanno raggiunto l’età
pensionabile e che hanno meno di 75 anni e il cui reddito mensile non supera il 95%
della pensione minima di vecchiaia;
le persone che vivono sole e che hanno compiuto 75 anni e il cui reddito mensile
non supera il 130% della pensione minima di vecchiaia. L’importo mensile della
rendita di vecchiaia varia a seconda dell’appartenenza a una delle tre categorie.
La rendita di vecchiaia non può essere concessa e il versamento dev’essere interrotto
se l’interessato si trova in stato di detenzione preventiva, sconta una pena di
reclusione, risiede per più di tre mesi all’estero o è cittadino dell’Unione europea e
dispone di un permesso di soggiorno scaduto o che è stato ritirato.
Indennità di trasporto
Tale indennità è concessa per sopperire alle spese supplementari sostenute per lo
spostamento delle persone con mobilità fortemente ridotta. Non ha diritto all’assegno
per disabili con mobilità ridotta la persona a mobilità fortemente ridotta che beneficia
di un’indennità di invalidità.
Prestazioni per persone in età lavorativa
Queste prestazioni sono offerte al fine di garantire un reddito minimo di sussistenza
alle persone in età lavorativa (dai 18 anni fino all'età pensionabile) che risultano
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 32
disoccupate, non iscritte a un corso di studi e prive di mezzi di sostentamento
sufficienti.
Rischi coperti
Pensione di invalidità
La rendita di invalidità è di 33 330 HUF (117 EUR)/mese.
Pensione di vecchiaia non contributiva
Per quanto concerne la pensione di vecchiaia, se il beneficiario non vive da solo, si
calcola l'80% della pensione minima di vecchiaia obbligatoria; nella seconda categoria,
se la persona che ha tra i 62 e i 75 anni, l’importo della rendita di vecchiaia è pari al
95% della pensione minima di vecchiaia; per quelli della terza categoria (una persona
del nucleo familiare con più di 75 anni) equivale al 130% della pensione minima di
vecchiaia. Il beneficiario della rendita di vecchiaia può svolgere un’attività retribuita
purché il reddito in questione non superi il 40% dell’importo della pensione minima di
vecchiaia.
Indennità di trasporto
L’importo della prestazione deriva dal prodotto dell’indennità di spostamento di base
per il fattore applicato alla categoria di appartenenza dell’interessato. L’importo di
base è di 7 000 HUF (25 EUR) per anno e in questo caso il fattore è 1. Il fattore
diventa 3,5 per le persone di età compresa tra 1 e 62 anni e studenti o lavoratori.
Coloro che rientrano nella categoria a mobilità fortemente ridotta e si occupano della
crescita di figli minori nel proprio nucleo familiare hanno diritto, oltre all’importo
dell’indennità percepita normalmente, anche a un’indennità integrativa pari al 50%
della tasso di base. Qualora, nello stesso nucleo familiare, più soggetti a mobilità
fortemente ridotta si occupino della crescita dei figli, tutti hanno diritto all’indennità
integrativa senza tener conto del numero di figli a carico. Per l’anno in cui si verifica la
causa della mobilità ridotta l’importo dell’assegno è calcolato in proporzione dal primo
giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
Prestazioni per persone in età lavorativa
In questo ambito è prevista l'erogazione di due tipi di prestazioni in denaro, vale a dire
l'assegno sociale e la prestazione sostitutiva di disoccupazione. L’importo dell’assegno
sociale dipende dai vincoli familiari e dall’entità del reddito e dei beni dell’interessato,
l’importo la prestazione sostitutiva di disoccupazione è fisso.
Come beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime
Le amministrazioni locali gestiscono il regime di assistenza sociale garantendo varie
prestazioni. La pensione di invalidità è assegnata dall’amministrazione della
previdenza sociale competente del territorio (agenzia) ed è erogata
dall’amministrazione delle pensioni.
La valutazione degli aventi diritto sono responsabili gli enti locali. Il richiedente dovrà
compilare un modulo al quale allegare i documenti relativi al reddito familiare. In caso
di prestazioni corrisposte a persone in età lavorativa (aktív korúak ellátása) dovrà
presentare anche i documenti concernenti il patrimonio familiare. In alcuni casi
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 33
occorrono anche altri documenti, per esempio documenti attestanti problemi di salute
o certificati rilasciati dal servizio pubblico per l'impiego relativi alla cessazione delle
prestazioni di disoccupazione (Álláskeresési járadék). L'autorità locale deve prendere
una decisione entro 22 giorni lavorativi, termine che può essere prolungato di altri 22
giorni.
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Luglio 2012 34
Capitolo XII: Assistenza di lunga durata
Requisiti per beneficiare dell'assistenza a lungo termine
Le persone con un certo tipo di dipendenza possono usufruire dei servizi sociali. Poiché
le esigenze sono diverse tra loro, variano anche i servizi sanitari richiesti.
Prestazioni di assistenza a lungo termine per gli anziani
Prestazioni erogate
in base al livello di dipendenza dell'interessato;
se occorrono cure per un periodo inferiore a quattro ore al giorno, l'interessato ha
diritto unicamente all'assistenza a domicilio;
se occorrono cure per un periodo superiore a quattro ore al giorno, l'interessato può
ricevere assistenza in una casa di riposo.
Prestazioni di assistenza a lungo termine per i disabili
La persona deve essere affetta da:
determinate tipi di disabilità;
cecità o grave ipovisione;
sordità o grave ipoacusia;
disabilità mentale manifestatasi alla nascita o prima del raggiungimento dei 14 anni
di età;
grave disabilità fisica e/o funzionale che rende necessaria l'assistenza da parte di
terzi.
Servizi di assistenza a lungo termine per pazienti psichiatrici, persone con
dipendenze e senzatetto
L'accesso a questi servizi presuppone un altro livello di dipendenza. È necessario che il
soggetto interessato sia incapace di svolgere autonomamente le attività della vita
quotidiana.
Indennità di assistenza infermieristica
Le persone che offrono assistenza a lungo termine ai familiari disabili o al di sotto dei
18 anni, affetti da malattie croniche, possono ricevere assegni di cura.
Rischi coperti
L'assistenza a lungo termine non è definita in modo specifico e non esiste un regime
distinto in materia. I servizi di assistenza a lungo termine vengono erogati all'interno
del regime socio-sanitario. I servizi di assistenza a lungo termine si basano
sull'assistenza sociale e sono finanziati dal bilancio dello Stato. È possibile erogare in
modo congiunto le prestazioni in denaro e quelle in natura.
Occupazione, affari sociali e inclusiione
I dirriti di previdenza sociale in Ungheria
Luglio 2012 35
Indennità di assistenza infermieristica
In caso di persone con gravi disabilità, l'importo previsto per l'assistenza corrisponde
al 100% della pensione minima, mentre per le persone che soffrono di gravi disabilità
e necessitano di cure intensive equivale al 130%.
Come beneficiare dell'assistenza a lungo termine
Qualora siano necessari servizi di assistenza a lungo termine, lo Stato e le
amministrazioni locali offrono assistenza sociale personale (servizi sociali),
conformemente alla legge sulla previdenza sociale. Le amministrazioni locali sono
responsabili dell’organizzazione dei servizi. Oltre alle amministrazioni locali, anche le
ONG e le Chiese possono offrire tali servizi, sebbene solo le amministrazioni locali
siano obbligate a farlo.
In caso di assistenza sociale personale (servizi sociali), è prevista un'attenta
valutazione dell'assistenza a domicilio e delle case di riposo per anziani. Per le persone
affette da dipendenza, non è invece prevista una regolare rivalutazione. È necessaria
una valutazione regolare per i servizi di assistenza a lungo termine per pazienti
psichiatrici, persone con dipendenze e disabili. Le condizioni degli utenti sono
esaminate e valutate ogni cinque anni, al fine di comprendere la loro effettiva
condizione e il loro stato di salute ed elaborare o modificare il piano di sviluppo
personale per i cinque anni successivi. (Se le loro condizioni non richiedono assistenza
particolare, sono tenuti a lasciare l'istituto). Esiste una scala nazionale di valutazione
che tiene conto delle attività quotidiane e delle esigenze sociali e sanitarie delle
persone.
Le prestazioni sono soggette ad accertamento del reddito. La regola di base prevede
che il beneficiario dell'assistenza paghi per ricevere il servizio, ma se non percepisce
reddito (e non ha alcun parente che possa assumersi l'obbligo e la responsabilità di
assisterlo e mantenerlo), il servizio è gratuito.
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Luglio 2012 36
Allegato: Recapiti delle istituzioni e degli enti e siti Internet utili
Per le questioni in materia di previdenza sociale che coinvolgono più di un paese
dell'Unione europea, si può fare riferimento a uno degli enti indicati nell'elenco delle
Istituzioni gestito dalla Commissione europea e disponibile all'indirizzo:
http://ec.europa.eu/employment_social/social-security-
directory/welcome.seam?langId=it
Per quanto riguarda le informazioni relative ai periodi di assicurazione completati in
due o più Stati membri, rivolgersi ai seguenti enti:
Ministero delle Risorse umane
Emberi Erőforrások MinisztériumaArany János utca 6-8.
1051 Budapest
http://www.kormany.hu/hu/emberi-eroforrasok-miniszteriuma
http://www.kormany.hu/en/ministry-of-human-resources
Ministero dell'Economia nazionale
Nemzetgazdasági Minisztérium
Honvéd utca 13-15
1054 Budapest
1373 Budapest Pf. 609.
http://www.ngm.gov.hu
http://www.kormany.hu/en/ministry-for-national-economy
Cassa nazionale dell’assicurazione sanitaria
(Országos Egészségbiztosítási Pénztár )
Váci út 73/a.
1139 Budapest
http://www.oep.hu
Amministrazione centrale dell'assicurazione pensionistica nazionale
Országos Nyugdíjbiztosítási Főigazgatóság, ONYF
Visegrádi u. 49
1132 Budapest
http://www.onyf.hu
Ufficio nazionale per l'impiego
Foglalkoztatási Hivatal
Kálvária tér 7.
1089 Budapest
http://www.munka.hu
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Luglio 2012 37
Ufficio centrale statistico di Ungheria
Központi Statisztikai Hivatal, KSH
Keleti Károly u. 5-7
1024 Budapest
Erario ungherese
Magyar Államkincstár
Hold u. 4.
1054 Budapest
http://www.allamkincstar.gov.hu.
Ente pubblico di vigilanza degli organismi finanziari
Pénzügyi Szervezetek Állami Felügyelete
Krisztina krt. 39
1013 Budapest
http://www.pszaf.hu