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GUIDA PER L’INSEGNAN TE

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  • GUIDA PER

    L’INSEGNANTE

  • IN QUESTA GUIDA

    Programmazione annuale di lingua, musica, arte e immagine

    Schede per la verifica dei prerequisiti

    Schede di verifica di lingua (primo quadrimestre)

    Schede di verifica di lingua (secondo quadrimestre)

    Schede di consolidamento di lingua

    Arte e immagine: contributi e spunti di lavoro

    Parole magiche per… Baffo e Coda vanno a teatroLa vera storia di Babbo Natale

    Programmazione annuale di matematica

    Attività di consolidamento di matematica

    Schede di verifica di matematica

    Programmazione annuale di scienze e tecnologia, storia, geografia

    Schede di consolidamento di scienze e tecnologia, storia, geografia

    4-8

    9-10

    11-15

    16-20

    21-28

    29-34

    35-42

    43-46

    46-63

    64-74

    75

    76-90

    classe 2a

    Programmazione annuale di lingua, musica, arte e immagine

    Schede per la verifica dei prerequisiti

    Schede di verifica di lingua (primo quadrimestre)

    Schede di verifica di lingua (secondo quadrimestre)

    Schede di consolidamento di lingua

    Arte e immagine: contributi e spunti di lavoro

    Parole magiche per… Baffo e Coda vanno a teatroLa grotta dei cervi

    Programmazione annuale di matematica

    Attività di consolidamento di matematica

    Schede di verifica di matematica

    Programmazione annuale di scienze e tecnologia, storia, geografia

    Schede di consolidamento di scienze e tecnologia, storia, geografia

    92-96

    97-100

    101-107

    108-113

    114-128

    129-132

    133-142

    143-146

    146-162

    163-173

    174-175

    176-190

    classe 3a

  • BAFFO E CODA classe 2aLetture e percorso nella lingua

    Riflessione sulla linguaMatematica, scienze e tecnologia,

    storia, geografia

    LE LETTURE

    LA MATEMATICA E LE DISCIPLINE LA RIFLESSIONE

    SULLA LINGUA

  • OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    OTTOBRE -

    DIC

    EM

    BRE

    • Comprendere una semplice descrizione.

    • Cogliere i dati sensoriali in una descrizione.

    • Utilizzare i cinque sensi per cogliere i diversi aspetti della realtà e produrre un testo descrittivo.

    • Distinguere dati visivi, uditivi, olfattivi, gustativi e tattili.

    • Nella descrizione di una persona distinguere le caratteristiche fisiche e quelle caratteriali.

    • Utilizzare paragoni per descrivere.

    • I dati sensoriali.• Laboratorio di lingua:

    la descrizione di sé stessi.• La descrizione di un giocattolo.• La descrizione di un

    personaggio fantastico.

    1516, 17

    1819, 20

    La descrizione.

    4

    LINGUA ED ESPRESSIVITÀ

    Il percorso di consolidamento della lettura e della scrittura si articola in periodi successiviche corrispondono ad altrettante tappe della programmazione. Come anche nelle altre materie, tali periodi sono puramente indicativi: essi fanno riferi-mento a una scansione dei contenuti applicata alla realtà di una classe virtuale che si col-loca idealmente “nella media”.

    3. ARTE E IMMAGINE

    2. RIFLESSIONE SULLA LINGUA

    4. MUSICA E TEATRO

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    SETTEM

    BRE

    • Rispondere a semplici questionari in relazione a immagini osservate.

    • Arricchire il proprio lessico.• Raccontare il vissuto

    in relazione alla scuola.• Produrre semplici testi scritti

    per raccontare il vissuto e per descrivere.

    • Comprendere semplici testi narrativi e descrittivi.

    • Cogliere la differenza tra racconto realistico e raccontofantastico.

    • La descrizione.• Il racconto realistico.

    • Il racconto fantastico.

    6, 104, 5, 8, 9,11, 14 12, 13

    La scuola.La scuola nel mondo.

    PROGRAMMAZIONE ANNUALEclasse 2a

    1. LETTURE

  • OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    OTTOBRE -

    DIC

    EM

    BRE

    • Comprendere un semplice testo poetico.

    • Riconoscere le parole in rima.• Scoprire parole onomatopeiche.• Riconoscere il personaggio

    principale e i personaggi secondari in un racconto.

    • Descrivere un’immagine fotografica.

    • Risolvere semplici giochi linguistici.

    • Utilizzare semplici poesie per realizzare un cartellone a tema.

    • Comprendere un racconto realistico.

    • Riconoscere le strofe inuna poesia.

    • In un racconto distinguere l’inizio, lo svolgimento dei fatti e la conclusione.

    • Riordinare le sequenze di un racconto.

    • Individuare i luoghi di un racconto.

    • Riconoscere i tempi di un racconto.

    • Comprendere un testo poeticoindividuandone le rime.

    • Comprendere un testo regolativo.

    • Descrivere un’immagine fotografica.

    • Risolvere semplici giochi linguistici.

    • Utilizzare semplici poesie per realizzare un biglietto di auguri.

    • Osservare i colori nella natura e nell’arte.

    • Distinguere gradazioni di colore.• Riprodurre ritmi.

    • Le rime.• I dati uditivi in una descrizione.• Il racconto fantastico.

    (Inserto)

    (Inserto)

    (Inserto)

    • Il racconto realistico.

    • Il testo poetico.

    • Laboratorio di lingua: costruire una storia in tre sequenze. Scrivere la conclusione di una storia. Scrivere l’inizio di una storia e trovare un titolo adatto.

    • Le sequenze narrative.

    • I luoghi nei racconti fantastici.

    • I tempi nei racconti fantastici.

    • Le rime.

    • Il testo regolativo: ricette.

    (Inserto)

    (Inserto)

    (Inserto)

    I colori.

    2122, 2324, 31, 34, 35, 46, 47

    32

    33

    40 - 42, 44, 45, 48, 49

    43

    44, 45

    50, 51

    53, 64

    54

    38, 39

    L’autunno.

    L’autunno.

    L’autunno.

    L’autunno.

    Il racconto fantastico.

    L’inverno.

    L’inverno.

    L’inverno.

    L’inverno.

    Arte e immagine.

    5

    PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a

    Attività teatrale e musica: La vera storia di Babbo Natale pagine 135 - 144(in questa guida alle pagine 35 - 42).

  • 6

    LINGUA ED ESPRESSIVITÀ

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    GEN

    NAIO

    - F

    EBBRAIO

    • Individuare il personaggio estraneo a una storia.

    • Completare una filastrocca con le parole mancanti.

    • Descrivere un personaggio e un animale.

    • Comprendere una descrizione distinguendone le parti.

    • Comprendere un testo poetico.

    • Comprendere un semplice testo narrativo.

    • Comprendere una lettera.• Conoscere le parti di una lettera

    e distinguere destinatario e mittente.

    • Comprendere un testo dialogato.

    • Comprendere un fumetto.• Conoscere la funzione

    delle didascalie.• Distinguere i personaggi e

    i luoghi in un racconto fantastico.• Comprendere l’importanza

    del titolo.• Cogliere la successione dei fatti

    individuando le parole-chiave.• Dividere un racconto

    in sequenze.

    • Riconoscere i colori caldi e i colori freddi associando sensazioni a immagini e situazioni.

    • I personaggi nei racconti.

    • La filastrocca.

    • La descrizione.

    • Il testo poetico.• La personificazione.• Il protagonista; la successione

    dei fatti.• La lettera informale.

    • Una scenetta teatrale.

    • Il fumetto.

    • Il racconto fantastico.

    • Gli indicatori temporali.

    • Le sequenze.

    • Colori caldi e freddi.

    61

    62

    63, 65

    68, 74, 756970, 71

    72, 73

    76

    77

    78 - 81

    82, 83

    84

    66, 67

    L’inverno.

    Arte e immagine.

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    MARZO -

    MAGGIO

    • Descrivere un’immagine fotografica.

    • Risolvere semplici giochi linguistici.

    • Comprendere testi poetici.• Memorizzare filastrocche

    e utilizzarle nel Gioco dell’Oca.• Descrivere l’arrivo

    della primavera.

    (Inserto)

    (Inserto)

    (Inserto)(Inserto)

    • La descrizione. 92, 100

    La primavera.

    La primavera.

    La primavera.La primavera.

  • OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    MARZO -

    MAGGIO

    • Comprendere testi descrittivi cogliendo l’importanza degli aggettivi qualificativi all’interno di una descrizione.

    • Scrivere un biglietto augurale.• Distinguere le parti di

    un racconto individuando le sequenze dialogiche.

    • Riordinare le sequenze di un racconto.

    • Completare un racconto con le parti mancanti.

    • Comprendere un racconto realistico.

    • Comprendere un racconto fantastico.

    • Completare paragoni.• Comprendere un diario.• Comprendere un testo

    regolativo.• Comprendere un semplice testo

    informativo.

    • Distinguere diversi tipi di linea.• Colorare un disegno secondo

    la tecnica “a punti”.

    • La descrizione.

    • Il dialogo.

    • I connettivi logici.

    • Il racconto realistico.

    • Il racconto fantastico.

    • Il diario.• Il testo regolativo: istruzioni.

    • Il testo informativo.

    • La linea, il punto.

    101, 106

    9394, 95

    96, 97

    102, 103

    104, 108, 110, 111, 112109

    105107113

    114

    98, 99

    La primavera.

    Arte e immagine.

    7

    PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    GIU

    GN

    O

    • Descrivere un’immagine fotografica.

    • Risolvere semplici giochi linguistici.

    • Comprendere testi poetici.• Organizzare una caccia al tesoro.

    • Seguire istruzioni per realizzare un semplice manufatto.

    • Ricercare gli aggettivi qualificativi in una descrizione.

    • Individuare i dati sensoriali in una descrizione.

    • Continuare e completare un racconto realistico.

    • Comprendere un racconto realistico.

    (Inserto)

    (Inserto)

    (Inserto)(Inserto)

    (Inserto)

    • La descrizione.

    • Il racconto realistico.

    121

    128

    122

    123 - 127

    L’estate.

    L’estate.

    L’estate.L’estate.

    L’estate.

  • 8

    LINGUA ED ESPRESSIVITÀ

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    GIU

    GN

    O

    • Comprendere un racconto fantastico.

    • Comprendere un testo poetico.• Comprendere un testo

    regolativo.

    • Comprendere che cos’è l’orizzonte e individuarlo in alcune immagini.

    • Distinguere in una immagine gli elementi in primo piano, gli elementi in secondo piano e lo sfondo.

    • Il racconto fantastico.

    • Il testo poetico.• Il testo regolativo: consigli.

    • I piani dell’immagine.

    129

    130, 134131

    132, 133

    L’estate.

    Arte e immagine.

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    • Scrivere ortograficamente.

    • Scrivere parole con l’apostrofo.

    • Dividere le parole in sillabe.

    • Scrivere parole con l’accento.• Conoscere il presente indicativo

    dei verbi essere e avere.

    • Conoscere i principali segni di punteggiatura.

    • Conoscere gli articoli determinativi e indeterminativi.

    • Conoscere i nomi.

    • Riconoscere le qualità.• Riconoscere le azioni.

    • Intuire la struttura della frase.

    • Ripasso ortografico: suono dolce e duro di c e g, gli, gn, sce - sci, sche - schi, qu - cu, cq, consonanti doppie, mb - mp.

    • L’apostrofo.• C’è, c’era, c’erano.• Un po’.• Le sillabe.

    • L’accento.• Il verbo essere, il verbo avere.

    • Il punto.• La virgola.• Il punto interrogativo e

    il punto esclamativo.

    • Gli articoli.

    • Nomi comuni e nomi propri.• Il numero dei nomi.• Il genere dei nomi.• Gli aggettivi qualificativi.• I verbi.

    • Le frasi.• Verifiche finali.

    2 - 10

    11 - 13

    14

    1516 - 18

    192021

    22, 23

    2425, 2826, 27, 293031, 32

    3334, 35

    Ortografia.

    Punteggiatura.

    Morfologia.

    Sintassi.

    RIFLESSIONE SULLA LINGUA

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    9

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    PREREQUISITI

    OB. COMPRENDERE UNA SEMPLICE DESCRIZIONE.

    mio nonno

    RISPONDI SUL QUADERNO.

    1. Che corporatura aveva il nonno?2. Di che colore aveva gli occhi?3. Com’era pettinato?4. Com’erano i baffi e le sopracciglia?5. Com’erano la sua pelle e le mani?6. Dove abitava?

    Mio nonno era molto alto, ma non molto robusto; soltanto tutt’intorno alla vita era un po’ più grasso perché aveva una pancetta rotonda.Aveva occhi blu e riccioli bianchi pettinati con la riga nel mezzo. Anche i baffi e le sopracciglia erano bianchi. La sua pelle era scura anche d’inverno, rugosacome la carta crespa. Le sue mani erano magre, con lunghe dita sottili.Abitava sul mio stesso pianerottolo, così ognigiorno, alle otto meno venti, gli facevo la prima visita: andavo a svegliarlo.

    Christine Nöstlinger, Il nonno segreto, Juvenilia

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    10

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    PREREQUISITI

    OB. COMPRENDERE UN SEMPLICE TESTO NARRATIVO.

    i ranocchi disubbidienti

    RISPONDI SUL QUADERNO.

    1. In quale stagione si svolge la storia che hai letto?2. Perché mamma rana chiamò i ranocchi?3. Che cosa le risposero i ranocchi?4. Perché, alla fine, i ranocchi cambiarono idea e ubbidirono alla mamma?

    Il fresco venticello d’autunno soffiava sulla riva dello stagno. – È tempo di dormire – disse la mamma. – Venite,presto! Faremo un lungo sonno sotto il fango profondo e tiepido, sino alla prossima primavera.– Il tempo è bello e fa ancora caldo: è presto per dormire. Vogliamo restare al sole! – dissero i piccoli sei ranocchi.– Assolutamente no! – gridò la mamma.– Groà, groà – risposero i ranocchi, capricciosi e ostinati.A un certo punto una nuvola oscurò il sole.I sei ranocchi rabbrividirono e… tuf… ciac…sc… scomparvero nell’acqua, dietro alla mamma.

    Kathryn Jackson, Racconti d’autunno, Mondadori

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    11

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. COMPRENDERE UN RACCONTO.

    festa di compleanno

    Ieri era il mio compleanno e alla mia festa ho invitato tre compagni.Il primo ad arrivare è stato Asad. Appena entrato mi ha detto: – Ciao Oscar, tanti auguri!Dallo zainetto ha tirato fuori un regalo per me. Era un bellissimo libro.Caterina è arrivata seconda, con un regalo fatto con le sue mani: una sciarpa di lana a righe verdie blu. Beh, un po’ l’ha aiutata la mamma perché da sola non riusciva a finirla. Non è una sciarpa normale: sta arrotolata come un lungo cannolo.Per ultimo è arrivato Camillo, che mi ha portato una scatola di matite colorate. Sono ventiquattro, con tutte le sfumature.Abbiamo giocato tutto il pomeriggio e ci siamo divertiti un fracco!

    Anna Sarfatti, … A un compleanno finito tra le piume, EDT

    COME SI CHIAMANO I BAMBINI INVITATI ALLA FESTA DI COMPLEANNO

    DI OSCAR?

    …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

    CERCHIA I REGALI CHE OSCAR HA RICEVUTO DAI SUOI COMPAGNI.

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    12

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. COMPRENDERE UNA DESCRIZIONE.

    la scuola

    SCRIVI SOTTO OGNI RIQUADRO IN QUALE AMBIENTE SI SVOLGE

    LA SCENETTA ILLUSTRATA.

    …………………………………………… ……………………………………………

    …………………………………………… ……………………………………………

    La scuola era vecchia e molto grande.Ai bambini più piccoli era riservato il piano terreno. A quelli più grandi il primo piano. Al piano interrato era stato attrezzatoun laboratorio, dove si potevano farelavori con il legno e modellare oggetti d’argilla.Ma il posto che i bambini amavano di più era il solaio, che chiamavano «la caverna». Il solaio era pieno di coperte, cuscini,materassi, con i quali facevano finta di costruire case.

    Anne Carling, Una sorella è una sorella è una sorella, Fabbri

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    13

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. COMPLETARE UNA DESCRIZIONE CON LE PAROLE ADATTE.

    OSSERVA IL DISEGNO E INSERISCI LE PAROLE DELL’ELENCO AL POSTO

    GIUSTO NEL TESTO.

    pomello d’oro • testa • barbetta nera • scoiattologiacca • cappello a cilindro • guanti • verde

    Entrò un omino straordinario.

    Aveva un …………………………………………………………………………………………

    in testa. Indossava una …………………………………………………….………

    di uno stupendo velluto color prugna.

    I pantaloni erano …………………………………… bottiglia.

    I …………………………………… erano grigio perla.

    Con una mano reggeva un bastone da passeggio

    con un bellissimo …………………………………………………………………………….

    Gli copriva il mento una ……………………………………………………

    a punta. E i suoi occhi erano gli occhi più splendenti

    che si fossero mai visti!

    Continuava a fare piccoli movimenti

    con la ……………………………………, ora da una parte,

    ora dall’altra.

    I suoi movimenti veloci lo facevano assomigliare

    a uno ……………………………………………………………………………

    del bosco.Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato, Salani

    un omino straordinario

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    14

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DISEGNATE DI UNA STORIA.

    l’anatroccolo pauroso

    NUMERA NELL’ORDINE GIUSTO LE SEQUENZE DELLA STORIA,

    POI RACCONTALA SUL QUADERNO CON PAROLE TUE.

    IO HOPAURA!

    CHE BELLO!SO NUOTARE! ANDIAMO A

    FARE IL BAGNO!

    TI AIUTOIO!

  • LINGUA - 1° QUADRIMESTRE

    15

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. INDIVIDUARE LA SITUAZIONE INIZIALE, LO SVOLGIMENTO E LA CONCLUSIONEIN UN RACCONTO.

    la cassetta che faceva qua qua

    COLORA IN ROSA LA SITUAZIONE INIZIALE, IN GIALLO LO SVOLGIMENTO

    E IN VERDE LA CONCLUSIONE DEL RACCONTO.

    C’era una volta una cassetta delle lettere. Era bellissima e teneva con cura le lettere dentro di sé fino a quando il postino andava a raccoglierle. Proprio vicino alla cassetta c’era un lampione e i due erano molto amici. Il lampione brillava nell’oscurità, così la gente poteva vedere bene la buca doveimpostare le lettere.Una notte il lampione prese il raffreddore e starnutì così forte che gli si spense la luce. Nessuno sapeva più dove impostare le lettere. Ma proprio allora passò di lì un’anatra. Si chiamava Miranda e decise di fare qualcosa per risolvere il problema: si arrampicòsulla cassetta e cominciò a starnazzare. La gente, che voleva imbucare la posta ma non vedeva più la cassetta, sentiva nel buio“QUA! QUA! QUA!”.Così, seguendo il verso di Miranda, le personeriuscirono a imbucare la loro posta.

    Donald Bisset, Storie di ogni tempo, Armando

  • LINGUA - 2° QUADRIMESTRE

    16

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DI UN RACCONTO.

    i passeri

    Una mattina il passero esclamò: – Guarda quel bell’albero vicinoalla cascata. Perché non facciamo lì il nostro nido? La sua compagna rispose: – Oh, sì! Avremo un bel panorama!

    In breve tempo i piccoli divennero grandi e iniziarono a volarecome i loro genitori.

    Per tutto il giorno portarono con il loro becco piume e pezzetti di paglia e, arrivata la notte, il loro nido era pronto.

    C’era una volta una coppia di graziosi passeri dalle piccole aligrigie. In primavera si udivano i loro pigolii.

    Poco tempo dopo, mamma passero depose le uova e un belgiorno dai gusci uscirono gli uccellini.

    A turno papà e mamma catturavano moscerini e vermi per nutrire tutti i loro passerotti.

    da 365 granelli di sabbia, LITO

    LE SEQUENZE DI QUESTO RACCONTO SONO IN DISORDINE.

    RICOSTRUISCI L’ORDINE CORRETTO E SCRIVI I NUMERI

    CORRISPONDENTI NEI RIQUADRI.

  • LINGUA - 2° QUADRIMESTRE

    17

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. COMPRENDERE UN RACCONTO.

    i topini dei denti da latte

    Una volta i topi non avevano i denti. Avevano un sorriso nero che sembrava unagalleria e nessuno li voleva come amici. Nessuno li invitava alle feste di compleanno:niente denti, niente dolci, niente di niente.– Così non si può andare avanti! – gridò un giorno il topo capitano. Gli era venuta un’idea. Dalle finestre aperte, dai buchi delle porte, e dei muri, i topi si infilarono nelle case dei bambini e rubarono i denti da latte a quelli che dormivano. Ma siccome erano ladri onesti, lasciavano a tutti qualche soldino sotto il cuscino. Figuratevi la gioia dei bambini! Ci presero così gusto che ogni notte lasciavano un dentino sotto il bicchiere, un altro sotto il materasso, un terzo dentro le pantofole… In poco tempo i topi collezionarono più dentidi una banda di nonni con la dentiera.

    Emanuela Nava, E da quel giorno…, Giunti Junior

    RISPONDI SUL QUADERNO.

    1. Chi sono i protagonisti della storia?2. Perché non potevano mangiare i dolci?3. Quale idea ha avuto il topo capitano?4. Perché i bambini erano felici?5. In quali posti i bambini lasciavano i loro dentini?

  • LINGUA - 2° QUADRIMESTRE

    18

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. RICONOSCERE I PERSONAGGI, I LUOGHI E I TEMPI IN UN RACCONTO.

    il lampadario magico

    – Chiudi gli occhi e non riaprirli fin quando non te lo dico – gli aveva raccomandato il nonno una mattina sulla soglia della sua cameretta.Martino aveva ubbidito.– Ecco, ora puoi aprirli… Martino aveva avuto l’impressione che il nonno avesse imprigionato un arcobaleno sui muri. Si vedevano fasci di luce di tutti i colori. Poi si era reso conto che il nonno aveva appeso al soffitto un nuovo lampadario, una sfera bucherellata che girando lasciava filtrare sottili raggi di luce che colpivano decine e decine di cartoncini colorati, anch’essi appesi al soffitto su lunghissimi filibianchi. Martino aveva afferrato un cartoncino: su una faccia il nonno aveva incollato un pezzo di carta stagnola dorata, sull’altra la fotografia di un albero. Ogni cartoncino era fatto allo stesso modoe l’effetto era meraviglioso.Martino abbracciò forte il nonno e gli disse:– Nonno, ma lo sai che hai proprio delle idee geniali?

    Alberto Melis, Alberi d’oro e d’argento, Mondadori

    RISPONDI SUL QUADERNO.

    1. Quali sono i personaggi di questo racconto?2. Dove si svolgono i fatti narrati?3. In quale momento della giornata?4. Quale sorpresa ha fatto il nonno al nipotino?

  • LINGUA - 2° QUADRIMESTRE

    19

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. TROVARE LA SEQUENZA INTRUSA IN UN RACCONTO.

    la partenza

    CANCELLA LA SEQUENZA INTRUSA NELLA STORIA E

    METTI LE SEQUENZE RIMANENTI NELL’ORDINE GIUSTO.

    Intanto le mucche avevano cominciato a salire una dopo l’altra, con la solita tranquillità, il sentiero del bosco. I bambini le guardavano una per una, ormai le conoscevano tutte per nome, avevano imparato a distinguerle e a non averne paura.– Arrivederci! Arrivederci all’anno venturo! – salutarono i ragazzi.

    – Guardate, la vallata ci dà il suo saluto più festoso – disse zia Sofia prima di salire in auto – ed è così che ce la ricorderemo nei mesi che verranno.

    I bambini indossarono velocemente le pinne, la maschera e il boccaglio e si buttarono in acqua. Il mare era calmo e sotto di loro nuotavano centinaia di pesci di ogni forma e colore.

    Si partì una mattina presto. La giornata era bella.Le mucche erano già fuori per recarsi al pascolo. C’era un gran silenzio; le cime dei monti, rischiarate dal sole nascente, si mostravano limpide.– Proprio oggi dovevamo partire! – si lamentavanoi bambini, già di cattivo umore per la levatacciamattutina.

    Lidia Mauri Gastaldi, Una bimba e otto nonne, Claudiana

  • LINGUA - 2° QUADRIMESTRE

    20

    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI VERIFICA

    OB. INVENTARE LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO.

    COME SI CONCLUDERÀ QUESTO RACCONTO?

    INVENTA TU LA CONCLUSIONE E SCRIVILA SUI PUNTINI.

    una goccia

    Il signor Smilzo Tirchioni era l’uomo più tirchiodella Terra.Un giorno una donna bussò alla sua porta.– Posso avere un po’ d’acqua? Ho molta sete –gli chiese.Il signor Tirchioni andò in cucina e tornò con una tazza: dentro c’era una goccia d’acqua.– Non c’è molto da bere – disse la donna.Il giorno dopo faceva molto freddo e il signor Tirchioni accese un piccolo fuoco. Ma siccome era troppo tirchio per far pulire la canna fumaria, questa s’incendiò.Il signor Tirchioni telefonò ai Vigili del Fuoco.– Presto, venite! Il mio camino ha preso fuoco!Arrivò un’autopompa con un vigile che assomigliava stranamente alla donna del giornoprima. Il vigile gettò una goccia d’acqua sull’incendio.– Una goccia! – urlò il signor Tirchioni. – Non basta!

    …………………………………………..……………………………………………………………………

    …………………………………………..……………………………………………………………………

    …………………………………………..……………………………………………………………………

    …………………………………………..……………………………………………………………………

    …………………………………………..……………………………………………………………………

    …………………………………………..……………………………………………………………………

    Georgie Adams - Selina Young, Un anno pieno di storie, Mondadori

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. COMPLETARE UN RACCONTO IN CUI MANCA LA PARTE CENTRALE.

    i due orsetti

    AL RACCONTO MANCA UNA SEQUENZA IMPORTANTE:

    SCRIVILA TU SUI PUNTINI.

    Si avvicinava l’inverno. La pelliccia degli orsetti era diventata più calda, più spessa.Anche loro erano cresciuti, erano diventati più grossi.

    Quando cominciò il freddo smisero di mangiare, e per due settimane raccolsero corteccia, foglie e muschio per farsi un materasso nella grotta.Le notti si allungavano e il sole non saliva oltre le cime degli alberi.

    …………………………………………..…………………………………………………………

    …………………………………………..…………………………………………………………

    …………………………………………..…………………………………………………………

    …………………………………………..…………………………………………………………

    …………………………………………..…………………………………………………………

    Ogni tanto uno si svegliava, sbadigliava, grugniva,chiamava l’altro. Poi si girava, e cadeva di nuovonel sonno, senza aspettare una risposta.

    Hanna Johansen, I due orsetti, Emme Edizioni

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. COMPRENDERE UNA DESCRIZIONE.

    il drago

    QUALI CARATTERISTICHE HANNO I DRAGHI NEL TESTO?

    SEGNALE CON X.

    1. Per spostarsi…strisciano sul terreno come lucertole e volano come uccelli.nuotano nel mare come pesci e si arrampicano sulle montagne.

    2. I draghi…sono sempre grandi come case.possono essere anche molto piccoli.

    3. I draghi possono avere…due o quattro zampe e fino a nove teste.sei o otto zampe e fino a venti teste.

    4. I draghi in generale hanno…corpo rosso e ali verdi.corpo verde e ali rosse.

    Il drago è una creatura di terra, aria e fuoco. Striscia sul terreno come una lucertola, vola come un uccello e sputa fiamme e fumo. I draghi hanno dimensioni variabili: ce ne sono alcuni che vivono sotto le pietre, altri sono invecemostri terribili, grandi anche quanto una casa. Alcuni si muovono su due zampe, altri su quattroe possono avere una, tre e persino sette o nove teste.Possono essere di svariati colori, ma in generale sono di un verde brillante e hanno le ali rosse.

    Alison Lurie, Lo zoo della fantasia, Mondadori

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. COMPRENDERE UN RACCONTO.

    il topo di campagna e il topo di città

    Un giorno il topo di città invitò il topo di campagna a un magnifico pranzo. Sulla tavola c’erano cibi prelibati in abbondanza. Ma mentre stavano mangiando, alla portadella sala si udirono degli strani rumori. Il topo di città gridò: – Presto, scappiamo! E tutti e due fuggirono di corsa.Cessato il rumore, tornarono a tavola, ma il topo di campagna era scosso. Quello di città invece disse: – Ora possiamofinire il nostro arrosto.– Per me basta così! – disse il topo di campagna. – Domani vieni tu a casa mia. Io non potrò prepararti un festino comequello che mi hai offerto tu, ma nessunoverrà a interromperci e potremo mangiarecon tranquillità. Qui la paura mi fa perdere l’appetito!Così il topo di campagna se ne tornò nellasua semplice tana nel prato.

    Jean de La Fontaine, Favole, LITO

    RISPONDI SUL QUADERNO.

    1. Chi sono i protagonisti della storia ?2. Che cosa succede mentre sono a tavola?3. Perché il topo di campagna smette di mangiare?4. Come finisce il racconto?

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DISEGNATE DI UNA STORIA.

    la capanna nel bosco

    NUMERA NELL’ORDINE GIUSTO LE SEQUENZE DELLA STORIA,

    POI RACCONTALA SUL QUADERNO CON PAROLE TUE.

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. INVENTARE LA CONCLUSIONE DI UN RACCONTO.

    la marmotta

    COME CONTINUERÀ LA STORIA? QUALE SARÀ LA CONCLUSIONE?

    IMMAGINA E SCRIVI SUL QUADERNO.

    Un giorno un’aquila rapì i piccoli di una marmotta e se li mangiò. La mamma marmotta, disperata, sedette su un sasso e si mise a piangere. Passò di là un camoscio e le chiese il motivo di quelle lacrime.La marmotta gli raccontò quello che era successo e gli parlò anche del grande problema che avevano lei e le sue amichemarmotte: non riuscivano ad avvistare intempo i predatori. Per questo erano al sicurosoltanto nei mesi invernali, quando si ritiravano nella tana a godersi il letargo.– Perché non fate come noi? – le chiese il camoscio.– E che cosa fate voi? – rispose la marmotta.Il camoscio spiegò: – Quando pascoliamo,uno di noi monta la guardia. Appena notaqualcosa che non va, lancia un fischio per avvertire gli altri di scappare.– Ma noi non sappiamo fischiare! – disse lamarmotta sconsolata.Allora il camoscio, con molta pazienza, le insegnò a fischiare.

    Mauro Corona, Storie del bosco antico, Mondadori

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. RIORDINARE LE SEQUENZE DI UN RACCONTO.

    la sorpresa

    RIORDINA LE SEQUENZE DEL RACCONTO, NUMERANDOLE DA 1 A 5.

    Al mattino, andando nell’ovile, si eraaccorto che il nonno faceva uscire duepecore e una la lasciava dentro.– Nonno, perché Carolina la lascichiusa dentro? – gli chiese.– Carolina non deve stancarsi, devesolo mangiare e riposarsi – rispose ilnonno. – Molto presto ti farà unabella sorpresa.

    Figurarsi la gioia del nipotino! Piero abbracciò il nonno e fece una carezza alla pecora e all’agnello.Aveva già deciso che nome dargli:l’avrebbe chiamato Pasqualino.

    Piero rimase un po’ perplesso, quale sorpresa poteva mai fargli una pecora? Comunque, la mattina di Pasqua se ne restò a letto, pensando alle sorprese delle uova di cioccolato, quando il nonno entrò in camerasorridente e gli disse: – Vieni con me!

    Piero era andato a trascorrere le vacanzedi Pasqua dal nonno, in montagna.

    Piero scese veloce dal letto e in pigiamaseguì il nonno fino all’ovile. Sotto la pecora Carolina c’era un batuffolo bianco che si muoveva.– Un agnellino! Era questa la sorpresa!

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. COMPLETARE UNA DESCRIZIONE CON LE PAROLE ADATTE.

    OSSERVA IL DISEGNO, SCEGLI LE PAROLE NELL’ELENCO

    E COMPLETA LA DESCRIZIONE.

    cuori • cuscini • fiamme • pavimento • stufa • di frontecaldo • divano • il papà • poltrona • fuoco

    In un angolo c’è una ……………………………………

    con sportelli trasparenti da cui si vede

    il …………………………………….

    Accanto alla stufa ci sono due sedie

    con …………………………………… intagliati sullo schienale.

    …………………………………………………… alla stufa c’è

    una …………………………………………………… bella comoda,

    nella quale prende posto …………………………………….

    Di fianco alla poltrona c’è un vecchio

    …………………………………… di pelle, con …………………………………

    grandi e morbidi su cui si siede la mamma.

    Io e mio fratello preferiamo stare accucciati

    sul ……………………………………………………, davanti alla stufa,

    perché lì il …………………………………… ci arriva dritto

    in faccia e vediamo anche le …………………………………….Gary Paulsen, La stanza d’inverno, Mondadori

    la stanza d’inverno

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    ALUNNO .................................................................................................................................................... DATA ..........................................

    SCHEDA DI CONSOLIDAMENTOLINGUA

    OB. COMPRENDERE UN RACCONTO.

    rex

    SCEGLI VERO O FALSO SEGNANDO CON X.

    • Chi racconta i fatti è un bambino.

    • Il cane ha rubato il panino al bambino.

    • Il bambino ha portato il cane a casa sua.

    • La mamma è stata molto contenta di conoscere Rex.

    • Rex ha rosicchiato il cuscino della poltrona. FV

    FV

    FV

    FV

    FV

    Uscendo da scuola, ho seguito un cagnolino. Siccome non aveva l’aria di voler venire con me gli ho offerto metà del mio panino al cioccolato.Il cagnolino ha mangiato il panino e si è messo ad agitare la coda in tutti i sensi e io l’ho chiamatoRex, come il cane di un film che avevo visto giovedì scorso. Dopo il panino, Rex mi ha seguito tutto contento.Ho pensato che sarebbe stata una bella sorpresa per papà e mamma. Quando sono arrivato a casa con Rex, la mammanon è stata contenta come pensavo, anzi non èstata contenta per nulla.

    Bisogna dire che è un po’ colpa di Rex. Appena entrato è saltato su una poltrona e ha cominciato a mordere il cuscino. Era proprio la poltrona che si usa per gli ospiti! La mamma si è messa a gridare, allora io hopreso Rex in braccio e sono uscito in giardino. Non so se Rex era triste come me: era troppo occupato a sputare i pezzettini di lana del cuscino.

    Sempé - Goscinny, Le petit Nicolas, Ed. Denoë

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    ARTE E IMMAGINE: CONTRIBUTI E SPUNTI DI LAVORO

    INDICAZIONI PER IL CURRICOLO – 9/08/2007

    LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE

    I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e iloro pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere delbello.Lo sforzo di esplorare i materiali, di interpretare e creare è un atteggiamento che si ma-nifesta nelle prime esperienze artistiche e che può estendersi e appassionare ad altri ap-prendimenti.I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti.La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di sé stessi,degli altri e della realtà.L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per osservare con occhi diversi il mondoche li circonda. I diversi materiali esplorati con tutti i sensi, le tecniche sperimentate,confrontate, condivise ed esercitate, le osservazioni di quadri, sculture o architettureaiuteranno a migliorare la capacità di osservare, coltivare il piacere della fruizione e adavvicinare alla cultura e al patrimonio artistico.I bambini che si cimentano nelle diverse pratiche di pittura, manipolazione, costruzioneplastica e meccanica osservano, imitano, trasformano, interpretano, inventano e rac-contano.

    Lo studio della disciplina Arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nel-l’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artisti-che, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità econsapevolezza nei confronti del patrimonio artistico.Il percorso formativo della disciplina dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare tutte le co-noscenze e le esperienze acquisite precedentemente dall’alunno nel campo espres-sivo. La scuola così si apre al mondo confrontandosi criticamente con la “culturagiovanile”.Attraverso il percorso formativo di tutto il primo ciclo, l’alunno impara a fruire e utilizzareil linguaggio visuale e dell’arte.Con l’educazione all’arte e all’immagine, soprattutto attraverso un approccio operativodi tipo laboratoriale, l’alunno sviluppa le capacità di osservare e descrivere, leggere ecomprendere le opere d’arte.È importante che l’alunno apprenda, a partire dal primo ciclo, gli elementi di base del lin-guaggio delle immagini (linea, colore, superficie, forma, volume, composizione ecc.) eallo stesso tempo sperimenti differenti metodi di lettura delle opere d’arte, anche attra-verso esperienze diverse sul territorio e nei musei.Le immagini e le opere d’arte sono linguaggi universali, che possono favorire e svilup-

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    ARTE E IMMAGINE

    pare processi di educazione interculturale, basati sulla comunicazione, la conoscenzae il confronto tra culture diverse.

    TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA AL TERMINE DELLA SCUOLAPRIMARIA

    • L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osser-vare, descrivere, leggere immagini statiche (opere d’arte, fotografie, manifesti) e mes-saggi in movimento (spot, brevi filmati, videoclip).• Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo crea-tivo le immagini attraverso molteplici tecniche.• Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianatoprovenienti da altri Paesi.• Conosce i principali beni artistico-culturali del territorio e mette in atto pratiche di ri-spetto e salvaguardia.

    OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLASCUOLA PRIMARIA

    Percettivo visivi• Esplorare immagini, forme e oggetti utilizzando le capacità visive, uditive, olfattive, ge-stuali, tattili e cinestetiche.• Guardare con consapevolezza immagini statiche e in movimento descrivendo verbal-mente le emozioni e le impressioni.

    Leggere • Riconoscere attraverso un approccio operativo linee, colori, forme, volume e la strut-tura compositiva presente nel linguaggio delle immagini e nelle opere d’arte.• Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di co-dici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati.• Descrivere tutto ciò che vede in un’opera d’arte, dando spazio alle proprie sensazioni,emozioni, riflessioni.• Riconoscere nel proprio ambiente i principali monumenti e beni artistico-culturali.

    Produrre• Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri utilizzando materiali e tecniche adeguate.

    A integrazione di quanto indicato nella programmazione annuale di lingua, che fa spe-cifico riferimento al testo, articoliamo alla pagina seguente gli Obiettivi Specifici di Ap-prendimento indicando il livello di padronanza ottimale.A seguire, alcune proposte di attività.

  • 31

    ARTE E IMMAGINE

    O.S.A.

    • Conoscere e utilizzare i colori primari e secondari.

    • Riconoscere e distinguere i colorie le forme in un’immagine.

    • Creare ritmi e composizioni con colori e forme geometriche.

    • Conoscere e utilizzare strumenti diversi (pastelli, pennarelli, tempere, carte colorate…).

    • Conoscere e manipolare materiali diversi (pasta da modellare, pasta di sale…).

    • Usare alcuni materiali di recupero per realizzare semplici manufatti.

    • Migliorare la coordinazione (occhio, mano, dita, braccio) nelle attività di impasto, piegatura, strappo, ritaglio.

    • Organizzare sul foglio gli elementi che compongono un’immagine.

    • Individuare nella figura umana gli elementi essenziali: testa, tronco, arti.

    • Distinguere la figura dallo sfondo.• Riconoscere in un’immagine la posizione dei diversi elementi.

    • Riconoscere e usare alcuni elementi del linguaggio visivo: il punto, la linea, linee curve, spezzate, miste.

    • Scoprire le possibilità comunicative dei colori.

    • Conoscere e utilizzare i colori caldi e freddi.

    • Usare il colore come elemento espressivo.

    • Conoscere e utilizzare la linea dell’orizzonte.

    • Riconoscere i piani dell’immagine.• Utilizzare tecniche grafico-pittoriche; manipolare materiali plastici a fini espressivi.

    Livello di padronanza

    • Utilizzare i colori per creare semplici elaborati personali.

    • Riconoscere somiglianze di colori e forme.

    • Riprodurre ritmi e crearne di nuovi.

    • Realizzare semplici manufatti seguendo istruzioni.

    • Saper ritagliare, strappare, piegare, impastare in autonomia.

    • Definire la posizione degli elementi di un’immagine utilizzando correttamente gli indicatori spaziali.

    • Rappresentare la figura umana con uno schema corporeo strutturato.

    • Usare correttamente gli indicatori spaziali per definire la posizione.

    • Creare semplici composizioni.

    • Esprimere sensazioni in relazione ai colori.

    • Rappresentare alcuni aspetti della realtà osservata.

    • Utilizzare gli elementi del linguaggio visivo per stabilire relazioni tra oggetti diversi.

    • Distinguere primo piano, secondo piano, sfondo.

    • Illustrare testi narrativi.

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    ARTE E IMMAGINE

    Ritaglia pezzi di carta colorata per crearequesta composizione di frutti estivi a col-lage. Se darai a tutti i pezzi una forma ro-tonda o a mezzaluna, ti sarà più facilecreare i frutti che preferisci.

    PROPOSTA 1: CREA LE STAGIONI

    Raccogli foglie cadute dagli alberi e falleasciugare tra le pagine di un giornale.Incollale con colla vinilica su un carton-cino creando una composizione. Quando sarà ben asciutto ripassalo conun pennello intinto nella vernice traspa-rente.

    Su un cartoncino incolla alcuni rametti uti-lizzando la colla vinilica. Prepara tante pal-line con la plastilina di colore rosa.Ammorbidiscile con le dita fino a trasfor-marle in foglietti sottili (schiacciale a lungocon i polpastrelli). Arrotola ciascun fo-glietto su sé stesso e forma piccoli boc-cioli. Applicali sui rami.Allo stesso modo prepara alcune foglio-line con la plastilina verde.

    Su un cartoncino nero disegna un pae-saggio con un pastello di colore bianco. Stendi la colla vinilica sul paesaggio. Lascia cadere «a pioggia» un po’ di farinabianca fatta passare attraverso un setac-cio. Lascia asciugare e osserva il tuo pae-saggio innevato.

  • 33

    ARTE E IMMAGINE

    Procurati una striscia di carta lunga 80 cm e alta 10 cm.Piegala a fisarmonica e disegna la sagoma di un albero scegliendo il modello che pre-ferisci tra quelli riportati sotto. Ritaglia e apri la striscia: otterrai una fila di alberi che potrai utilizzare per creare la tua fo-resta. Puoi aggiungere altre file per arricchirla e incollarle su un cartoncino, che ti servirà comebase o come sfondo.

    PROPOSTA 2: COSTRUISCI LA FORESTA

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    ARTE E IMMAGINE

    PROPOSTA 3: SCOPRI IL CALDO E IL FREDDO NEI COLORI

    Per guidare la riflessione sui colori freddi e caldi e la loro valenza emozionale, invitiamogli alunni ad associare liberamente le sensazioni di caldo e freddo come negli esempi se-guenti:

    Freddo come…il pavimentola neveil gelatoil ghiaccio…

    Estenderemo quindi la ricerca sul piano emozionale e affettivo: l’abbraccio della mammaè caldo o freddo? E un sorriso di benvenuto? E un rimprovero?Potremo portare alcuni esempi: un applauso “caloroso”, un’accoglienza “gelida”…

    Un semplice paesaggio, ridotto alle linee essenziali, potrà essere colorato da alcuni alunniutilizzando solo colori caldi, da altri solo con colori freddi in diverse tonalità. Passeremopoi al confronto tra i due gruppi di lavori realizzando un cartellone sul modello di quello ri-prodotto qui sotto.

    Caldo come…il Soleuna copertina di lanauna tazza di tèla pentola sul fuoco…

    Abbiamo usato questi colori: i verdi, i blu, i viola, gli azzurri, i grigi.Abbiamo immaginato una giornata d’inverno, quando fa freddo e il cielo è nuvoloso.

    Abbiamo usato questi colori: i gialli, i rossi, gli arancioni, i marroni.Abbiamo immaginato…

  • BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    Parole magiche per...

    giocare

    sognare

    fare amicizia

    cantare insiemee recitare

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    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    LA VERA STORIA DI BABBO NATALE

    In un paese molto lontano e sconosciuto, dove la neve cade tutto l’anno e non si scioglie mai,c’è una valle dove accadono cose molto, molto strane.In questa valle abita Babbo Natale che, come ben sapete, ogni anno con la sua slitta compie ilgiro del mondo per donare a tutti i bambini un po’ di felicità.Quel giorno, però, tutto taceva, c’era un gran silenzio nella valle. Solo il vento soffiava tra gli al-beri muovendo le loro cime imbiancate… Come mai?

    Ma... ecco che improvvisamente il vento smise di soffiare e candidi fiocchi di neve caddero dalcielo: era inverno e si avvicinava il Natale!In lontananza si sentivano ovunque suoni e rumori, mentre una vocina esile esile diceva:– Sole, sole, ci vorrebbe un po’ di sole per lavorare qui!A parlare era un piccolo orsetto che girava infreddolito tra i grandi alberi del Bosco Vecchio. Il sole, sentendosi chiamare, era spuntato da dietro una nuvola e tutto il paesaggio si era inon-dato di luce e si era animato all’improvviso. Gli alberi scuotevano i loro rami e una musica alle-gra si udiva in lontananza.

    Camminando per la strada giù e su e giù e sua passeggio me ne vado giù e su e giù e su.

    Curiosando per le vie là e qua e là e quaa passeggio me ne vado là e qua e là e qua.

    Camminando per la strada giù e su e giù e sua passeggio me ne vado giù e su e giù e su.

    Poco più in là, nascosta tra il folto degli alberi, una piccola renna avanzava verso l’orsetto men-tre un gruppo di aiutanti di Babbo Natale era indaffarato a spostare pacchi su pacchi. La slitta era quasi carica e gli aiutanti di Babbo Natale intonarono una canzone:

    Il povero orsetto si aggira qua e là, fa freddo e la neve già cade dal ciele stende sul bosco un bianco bagliorche rende a noi tutti più bello il Natal.

    La piccola renna incontro gli va,fa freddo e le zampe si vuole scaldare insieme poi vanno al gran focolarche un dolce tepore infondere sa.

    Nel frattempo, dall’altra parte del pianeta, un gruppo di simpatici animali aveva iniziato il suo

    LE ATTIVITÀ DI DRAMMATIZZAZIONE ECANTO SONO SUL LIBRO

    DELLE LETTUREALLE PAGG. 135-144

    C a n t i amo

    C a n t i amo

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    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    viaggio per raggiungere il paese di Babbo Natale.Era una strana comitiva composta da un leone, un elefante, una gazzella, una zebra e unascimmietta che, insieme, volevano portare a Babbo Natale i saluti di tutta la savana africana.Avevano percorso molta strada, avevano attraversato numerosi paesi e città e a loro si eranoaggiunti una tigre e un canguro che avevano avuto la stessa idea. Erano quasi arrivati a destinazione quando vennero sorpresi proprio dalla neve che, quel giorno,cadeva soffice e abbondante ricoprendo di bianco ogni cosa.Non essendo abituati a camminare nella neve, gli animali persero la direzione e si smarrirono.Erano così impauriti da mettersi tutti insieme a chiamare a gran voce:– Ehi, ehi, c’è nessuno? – ruggì il leone con la sua grossa voce.– C’è nessuno in giro da queste parti? – barrì l’elefante scuotendo la sua lunga proboscide.– Siamo qui, siamo qui! – ripeté la gazzella, tutta intirizzita dal freddo.Nel silenzio del paesaggio ricoperto di neve, una voce misteriosa rispose con le stesse parole:– Siamo qui, siamo qui, siamo qui…

    Stupita da quella risposta, ma per nulla intimorita, la tigre si fece avanti chiedendo: – Chi sei?Tu che ripeti le nostre parole, vuoi forse prenderti gioco di noi?– Giusto – approvò la scimmietta. – Non ci fai paura, fatti vedere, dove sei?

    Allora, la possente voce dell’Eco rispose così alle domande degli animali: – Sono l’Eco deiMonti di Neve e la via giusta non è quella! Seguite anche voi la strada della stella!

    Perché nel cielo, proprio in quel momento, era apparsa una grande stella cometa, luminosacome se dentro avesse milioni di candeline accese. Gli animali, vedendola così bella e bril-lante, incominciarono a chiamarla:

    Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te.

    Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.

    E così, seguendo le indicazioni della stella, i nostri infreddolitiamici si inoltrarono nel Bosco Vecchio e videro che tutti gli aiu-tanti di Babbo Natale erano presi da una gran frenesia.

    C’era chi correva a destra, chi correva a sinistra, chi saltava inalto e chi si rotolava nella neve facendo mille capriole.

    Questo gran movimento aveva un solo scopo: aiutare un vec-chio signore dalla lunga barba bianca e dall’inconfondibile vestito rosso a caricare la sua slitta di pacchi, pacchetti, pac-chettini avvolti in carte coloratissime.Ed ecco, a lavoro ultimato, apparire Babbo Natale con la suagrande slitta stracolma di doni trainata da due bellissimerenne. Gli animali, per la gioia, intonarono in suo onore unacanzone.

    137

    Colora il vestitodi Babbo Natale.

    Gli animali, tutti insieme,chiamano la stella cometa�Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te.Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.

    Gli animali del bosco intonano una canzonein onore di Babbo Natale�Sai che c’è un signoreche la barba lunga hae il vestito tutto rossocon la slitta in giro va.Questa notte arriveràtanti doni porterà

    ai bambini, quelli buoni,che a letto dormiran.

    137

    Guida 2 Baffo e Coda vanno a teatro

    C a n t i a m

    o

    C a n t i amo

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    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    Sai che c’è un signoreche la barba lunga hae il vestito tutto rossocon la slitta in giro va.Questa notte arriverà

    tanti doni porteràai bambini, quelli buoni,

    che a letto dormiran.

    Emozionati e contenti, gli animali si avvicinarono a Babbo Natale che, lieto di avere tra le suefila degli aiutanti così insoliti, li invitò a unirsi al resto del gruppo per la consegna dei consuetidoni natalizi.– Cari miei piccoli amici, venite, è arrivata la notte di Natale e i bambini in tutto il mondo cistanno aspettando. Dobbiamo far presto! Prepariamoci a partire! – disse sorridendo.Controllò che i pacchi fossero ben sistemati, accarezzò le renne che erano agghindate a festae infine esclamò: – Abbiamo preso tutto? Bene, allora si parteeeeeee!!

    In quel preciso momento, molto lontano dal bosco di Babbo Natale, in una certa casetta, ungruppo di bambini attendeva con impazienza l’arrivo del Natale ammirando le luci colorate del-l’albero addobbato in salotto. Fra loro, il piccolo Marco osservava incantato le fiamme che ar-devano nel camino, quando la sua sorellina Elena gli chiese: – Dimmi, tu hai mai incontratoBabbo Natale?– No, non l’ho mai visto ma so che ci porta sempre i doni e io quest’anno ho chiesto una cosaun po’ speciale – rispose Marco con aria misteriosa.– Che cosa? Dimmelo, dai... – domandò incuriosita Elena, stropicciandosi il nasino con unamano.– Gli ho chiesto una canzone, una canzone magica per far cessare tutte le guerre del mondo! –disse Marco sorridendo.La mezzanotte ormai era vicina e i bambini, colti da una grande stanchezza, si addormentaronodavanti al fuoco che scoppiettava nel camino, proprio mentre in lontananza si udivano già i rin-tocchi delle campane. Appena scoccata la mezzanotte, ecco apparire Babbo Natale con la suaslitta, accompagnato da tutti i suoi piccoli aiutanti canterini.

    Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…L’orologio gira in tondo,le lancette fan tic tac,

    segna il tempo tutto il giorno,notte e giorno se ti va…

    Ma una cosa non ti scordare: la sua molla di ricaricar,

    gira la chiave, girala ancorae l’orologio non si fermeràl’orologio non si fermerà.

    Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…

    – Zitti, zitti, siamo arrivati! Ecco la prima tappa del nostro viaggio – disse

    C a n t i amo

    C a n t i amo

    138

    La vera storia di Babbo NataleGli aiutanti di Babbo Natale festeggiano la mezzanottesulla slitta, mentre questa si avvicina alla casettadi Elena e Marco.

    Fai una X sotto l’orologioche segna la mezzanotte.

    Guida 3

    Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…L’orologio gira in tondo,le lancette fan tic tac,segna il tempo tutto il giorno,notte e giorno se ti va…Ma una cosa non ti scordare:la sua molla di ricaricar,gira la chiave, girala ancorae l’orologio non si fermeràl’orologio non si fermerà.Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…

    C a n t i a m

    o

  • 39

    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    Babbo Natale facendo segno di scaricare i doni vicino al caminetto. Poi, tutti insieme si sedet-tero a riscaldarsi accanto al fuoco prima di ripartire.Nella casa tutto taceva e Babbo Natale prese dal suo sacco una letterina. – Sentite un po’ che cosa mi ha scritto Marco, il bambino che abita in questa casa... – disse. E iniziò a leggere:

    “Caro Babbo Natale, sono un bambino di sette anni e ti scrivo anche quest’anno per il Natale.Come stai? Spero che tu non ti debba affaticare troppo per portarci tutti i doni. Questa volta peròio vorrei che, al posto dei soliti giochi, tu mi insegnassi una canzone per renderci tutti più buoni,più comprensivi: una canzone facile e bella, così la potrò insegnare ai miei amici, e che aiuti ilmondo a essere migliore; una canzone che faccia cessare tutte le guerre del mondo… Ora ti lascio con un grande abbraccio sperando che questo mio desiderio si possa avverare.

    Tuo Marco”

    A questo punto, Babbo Natale prese dalla sua tasca un foglio di pergamena e, come per magia,in quel preciso istante i bambini si svegliarono. Babbo Natale li chiamò vicino a sé e tutti insiemeincominciarono a cantare.

    Son tante le cose da fare di giorno:alzarsi, giocare, mangiare, studiare.

    La notte invece c’è poco da fare:dormire, sognare di mondi lontani.

    Ma ora ti dico la cosa più bella,portare la pace su tutta la Terra…

    – Ecco il tuo regalo, Marco! Condividilo con tutti i tuoi amici e allora ogni giorno dell’anno saràNatale! – disse alla fine Babbo Natale stampandogli un bacione sulle guance.

    Come finì la storia? Non finì, naturalmente! Gli animali, commossi, si asciugarono qualche la-crimuccia, la piccola Elena applaudì fragorosamente, le renne agitarono i loro campanellini epersino la stella cometa fece capolino dalla finestra strizzando l’occhio a Babbo Natale... in-somma, quella notte fu la più strepitosa, la più memorabile, la più straordinaria che si potesseimmaginare. Prima di ripartire, poi, Babbo Natale volle augurare a tutti un Natale carico di gioia e di felicità… e lo stesso facciamo noi cantando insieme a lui:

    Buon Natale a tutti voi, alle mamme, ai papà,

    alle zie, ai nipoti, nonni e nonne e poi chissà!

    Su, tutti insieme facciamo un coroe la festa più bella sarà!

    Su, tutti insieme cantiamo ancora a voi tutti un felice Natal…

    BUON NATALE!

    C a n t i amo

    C a n t i amo

    140

    I bambini si svegliano, vanno vicinoa Babbo Natale e cantano insieme la canzoneche lui stesso ha scritto per loro.

    Son tante le cose da fare di giorno:alzarsi, giocare, mangiare, studiare.La notte invece c’è poco da fare:dormire, sognare di mondi lontani.Ma ora ti dico la cosa più bella,portare la pace su tutta la Terra…

    C a n t i amo

    La vera storia di Babbo Natale

    141

    Baffo e Coda vanno a teatro

    Buon Natale a tutti voi,alle mamme, ai papà,alle zie, ai nipoti,nonni e nonne e poi chissà!Su, tutti insieme facciamo un coroe la festa più bella sarà!Su, tutti insieme cantiamo ancoraa voi tutti un felice Natal…

    BUONNATALE!

    Babbo Natale canta la sua canzonea tutti i bambini.

    C a n t i amo

    Guida 5

  • 40

    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    SPUNTI DI LAVORO

    Un po’ di movimento: giù e su e là e qua

    Questa canzone si presta all’esecuzione di alcuni semplici esercizi di coordinamento motorio.Invitare gli alunni a eseguire le azioni suggerite dal testo come indicato di seguito.

    Camminando per la strada giù e su e giù e sua passeggio me ne vado giù e su e giù e su.

    Curiosando per le vie là e qua e là e quaa passeggio me ne vado là e qua e là e qua.

    Camminando per la strada giù e su e giù e sua passeggio me ne vado giù e su e giù e su.

    Camminare restando fermi sul posto alter-nando i passi al ritmo della musica.Piegare le ginocchia e abbassarsi fino atoccare il pavimento con la punta delle dita;rialzarsi cercando di mantenere l’equilibrioe di rispettare il ritmo.

    Distendere le braccia con i pugni chiusi eriunirle al petto senza smettere di cammi-nare.

    Piegare le ginocchia e abbassarsi fino atoccare il pavimento con la punta delle dita;rialzarsi cercando di mantenere l’equilibrioe di rispettare il ritmo.

    Giocare a interpretare il testo di una canzone

    Diverse canzoni suggeriscono azioni e/o situazioni che pos-sono facilmente essere animate in classe, come suggeritonell’esempio di “Bella stella”, qui sotto riportato.

    Proporre a un alunno di interpretare il ruolo della stella, secondo il quale dovrà rispondere alladomanda iniziale della canzone (Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?): sceglierà quindi dicantare la risposta indicando tra i suoi compagni quello che dovrà “girare in cerchio per trevolte”.

    Guida 1

    136

    La vera storia di Babbo Natale

    136

    Tra i grandi alberi del Bosco Vec

    chio

    si ode in lontananza una musichett

    a�

    Camminando perla strada giù e su

    e giù e su

    a passeggio me nevado giù e su e gi

    ù e su.

    Curiosando per levie là e qua e là e

    qua

    a passeggio me nevado là e qua e là

    e qua.

    Camminando perla strada giù e su

    e giù e su

    a passeggio me nevado giù e su e gi

    ù e su.

    Gli aiutanti di Babbo Natale canta

    no

    una canzone�

    Il povero orsetto si aggira qua e là,

    fa freddo e la neve già cade dal ciel

    e stende sul boscoun bianco baglior

    che rende a noi tutti più bello il Nat

    al.

    La piccola rennaincontro gli va,

    fa freddo e le zampe si vuole scalda

    r

    e insieme poi vanno al gran focolar

    che un dolce tepore infondere sa.

    C a n t i a

    mo

    Bella stella, dimmi tu cosa vedi da lassù?Da quassù io vedo te, da quassù io vedo te. Bella stella, dimmi un po’ quale strada seguirò.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.Sempre in cerchio devi andar per tre volte e poi girar.

  • 41

    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    Una canzone per riflettere

    Molta importanza nell’apprendimento di una canzone è data alla comprensione del testo pro-posto. Il testo di una canzone può essere un ottimo spunto di lettura e di analisi, oltre che di ri-flessione in classe, come per esempio la canzone “Son tante le cose da fare”.

    Son tante le cose da fare di giorno:alzarsi, giocare, mangiare, studiare.La notte invece c’è poco da fare:dormire, sognare di mondi lontani.Ma ora ti dico la cosa più bella,portare la pace su tutta la Terra…

    Dopo un’attenta lettura del testo e l’ascolto della canzone, invitare gli alunni a completare la ta-bella qui sotto riportata, integrandola con tutte le altre azioni svolte durante la loro giornata e chenon sono citate nel testo della canzone.

    SISTEMA AL POSTO GIUSTO LE AZIONI CONTENUTE NELLA CANZONE.

    E POI? CHE COS’ALTRO FAI DURANTE

    LA TUA GIORNATA?

    DI GIORNO

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    SECONDO LA CANZONE, QUAL È LA

    COSA PIÙ BELLA DA DESIDERARE?

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    SEI D’ACCORDO ANCHE TU?

    CHE COS’ALTRO VORRESTI CHIEDERE

    A BABBO NATALE?

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    DI NOTTE

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

    ..............................................................................................................

  • 42

    BAFFO E CODA VANNO A TEATRO

    Il Contrafactum

    La pratica di utilizzare melodie di canzoni già note con testidifferenti era nota già in epoche passate. A partire dal primoRinascimento, questa pratica musicale era conosciuta colnome di Contrafactum: numerosi sono gli esempi di branisacri molto conosciuti che sono stati trasformati in brani pro-fani utilizzando la medesima melodia e viceversa.Le due canzoni “L’orologio” e “Buon Natale” costituisconoun semplice esempio di rifacimento.

    Dopo un ascolto attento in classe, invitare gli alunni a cogliere le differenze tra le due versioni,negli elementi più facilmente riconoscibili (testo, strumentazione, velocità del ritmo). Gli alunniporranno infine l’attenzione sulla somiglianza melodica.

    Dalle sequenze al riassunto

    Dopo aver riordinato le sequenze della storia illustrate a pa-gina 142 del testo, gli alunni scriveranno sul quaderno ciòche accade in ogni sequenza rispettando l’esatta succes-sione.Sarà semplice far loro notare che il testo riportato sul qua-derno corrisponde al riassunto della storia ascoltata.

    E dopo Natale?

    Lavorando individualmente o in piccoli gruppi gli alunni potranno inventare il seguito della “verastoria di Babbo Natale”: che cosa avrà fatto dopo essere ritornato nella sua casa tra le nevi delNord? Che cosa avrà raccontato ai suoi aiutanti? Che cosa avrà deciso di fare per il prossimoanno?

    E se fossi tu Babbo Natale?

    Gli alunni racconteranno liberamente lasciando correre la fantasia e richiamando le loro cono-scenze sulla tradizione popolare che caratterizza questo personaggio.

    Divisi in piccoli gruppi, gli alunni scriveranno una letterina aBabbo Natale elencando le cose “veramente importanti” chedesiderano per il bene comune (Cittadinanza e Costituzione).

    142

    Riordina le sequenze della storia numerandole da 1 a 6.

    La vera storia di Babbo Natale

  • 43

    MATEMATICA

    Nelle tabelle delle due pagine seguenti vengono indicati:• il periodo nel quale affrontare le varie attività;• gli obiettivi da raggiungere;• i contenuti delle varie pagine del testo;• il tema a cui si riferisce il contenuto di ogni pagina.Da pagina 46, vengono esaminati alcuni esercizi proposti e vengono fornite indicazioniutili sulle loro finalità e sulle attività che possono integrarli e ampliarli.

    43

    Il percorso di questo secondo volume seguele modalità del primo e fa riferimento ai tretemi previsti dalle Indicazioni Nazionali perraggiungere gli obiettivi di apprendimentoprevisti:1. Il numero.2. Lo spazio e le figure.3. Misure, relazioni, dati e previsioni.Naturalmente, come suggerito nel primovolume, non ci si limiterà all’utile presenta-zione finale di esercizi proposti dal libro,ma si cercherà di offrire al bambino la pos-sibilità di raggiungere i vari obiettivi attra-verso il ruolo attivo assunto in esperienzepratiche o nella fase del gioco.Nell’impostare l’azione didattica per questo secondo anno, si terrà presente che molte delle difficoltà che il bambino incontra in matematica dipendono dallanon chiara conoscenza del numero e dalla scarsa dimestichezza nel calcolo mentale. Per questo motivo anche i problemi elementari semplici (problema “elementare” = conuna operazione; “semplice” = con una operazione che si esegue “a mente” senza ricorreread algoritmi di calcolo) diventano, per lui, complessi o irrisolvibili.Il secondo anno di scuola sarà importante proprio perché al bambino dovranno esserefornite, in merito all’addizione e alla sottrazione, chiare basi e strategie per il calcolo checonsoliderà negli anni successivi e che utilizzerà, poi, per tutta la vita.Proprio per l’importanza del calcolo mentale e nel tentativo di realizzare una didattica cheritorni più volte sugli argomenti, le decine vengono presentate in modo ricorsivo ripetendopiù volte esercizi e schemi di calcolo mentale (es.: 19 + 6, 29 + 6, 39 + 6, 49 + 6…). Se il bambino potrà essere in difficoltà alle prime decine, quando affronterà le ultime di-mostrerà, nella maggior parte dei casi, una padronanza di calcolo sorprendente.Dimostrerà soprattutto l’utilità di certe “regole” che risultano difficili solo per gli adulti abi-tuati a guardare con diffidenza schemi che non possiedono, ma che sono indispensabilise si vuole agevolare la costruzione del sapere matematico.Analogo discorso vale per la costruzione e la successiva memorizzazione delle tabelline.Per ogni tabellina ci sono due pagine frontali: accanto alla “costruzione” della solita ta-bellina della moltiplicazione, compare anche quella della divisione, da sempre demandataall’iniziativa discrezionale degli insegnanti, ma mai affrontata sui testi scolastici.

  • 44

    MATEMATICA

    Il percorso seguito nel testo fa riferimento ai tre temi delle Indicazioni Nazionali per rag-giungere gli obiettivi di apprendimento previsti:

    1. IL NUMERO 2. LO SPAZIO E LE FIGURE 3. MISURE, RELAZIONI, DATI E PREVISIONI

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    PRIM

    O P

    ERIO

    DO: SETTEM

    BRE -

    DIC

    EM

    BRE

    Ripassiamo:• conoscere i numeri fino a 20;• eseguire addizioni;• eseguire sottrazioni;• risolvere problemi.

    • Conoscere successioni di numeri entro il 50.

    • Comporre, scomporre e confrontare numeri entro il 50.

    • Apprendere strategie utili per il calcolo mentale.

    • Eseguire l’addizione in colonna.

    • Eseguire la sottrazionein colonna.

    • Conoscere la moltiplicazione (schieramenti, prodotto cartesiano).

    • Conoscere la divisione (ripartizione, contenenza).

    • Scoprire e memorizzare le tabelline del 2, del 3, del 4, del 5.

    • Conoscere le misure di valore.• Misurare lunghezze.• Conoscere linee che

    schematizzano la realtà.• Eseguire percorsi.• Utilizzare attributi vari

    nelle classificazioni.• Riconoscere e stabilire relazioni

    anche tra numeri.• Disegnare con Paint.

    • I numeri fino a 20. • L’addizione.• La sottrazione.• Addizioni e sottrazioni.• Problemi.

    • I numeri entro il 50.

    • Addizioni senza cambio.• Addizioni con il cambio.• Sottrazioni senza cambio.• Sottrazioni con il cambio.• Problemi.• Verifica.• La moltiplicazione.

    • La divisione.

    • La tabellina del 2, del 3, del 4, del 5.

    • Misure di valore: l’euro.• Misurare lunghezze.• Le linee.

    • Percorsi.• Classificazioni.

    • Relazioni.

    • Disegnare con Paint.

    4, 56789

    10 - 12

    2021222324, 2526, 2728, 29

    30, 31

    32 - 39

    64, 6566, 6772, 73

    74, 7580, 81

    82

    90 - 95

    Il numeroIl numeroIl numeroIl numeroIl numero

    Il numero

    Il numeroIl numeroIl numeroIl numeroIl numeroIl numeroIl numero

    Il numero

    Il numero

    Misure, relazioni…Misure, relazioni…Lo spazio e le figure

    Lo spazio e le figureMisure, relazioni…

    Misure, relazioni…

    Informatica

    PROGRAMMAZIONE ANNUALE

  • 45

    PROGRAMMAZIONE ANNUALE - CLASSE 2a

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    SECON

    DO P

    ERIO

    DO: GEN

    NAIO

    - M

    ARZO

    • Conoscere successioni di numeri entro il 90.

    • Comporre, scomporre e confrontare numeri entro il 90.

    • Apprendere strategie utili per il calcolo mentale.

    • Scoprire e memorizzare le tabelline del 6, del 7, dell’8, del 9.

    • Conoscere le misure di tempo: mesi, giorni, ore.

    • Riconoscere figure solide e piane che schematizzano la realtà.

    • Distinguere i poligoni dai non poligoni.

    • Disegnare figure geometriche.

    • Commentare situazioni dubbie con: sì, no, non so, vero, falso, forse, è sicuro, è certo, è possibile, è impossibile.

    • I numeri entro il 90.

    • La tabellina del 6, del 7, dell’8, del 9.

    • Misure di tempo: le ore.• Mesi e giorni.• Figure geometriche.

    • Poligoni e non poligoni.

    • Disegno di figure.• Verifica.• Forse, impossibile, sicuro…

    13 - 15

    40 - 47

    626376

    77

    787983 - 85

    Il numero

    Il numero

    Misure, relazioni…Misure, relazioni…Lo spazio e le figure

    Lo spazio e le figure

    Lo spazio e le figureLo spazio e le figureMisure, relazioni…

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    TERZO P

    ERIO

    DO: APRIL

    E -

    GIU

    GN

    O

    • Conoscere successionidi numeri entro il 100 e oltre.

    • Comporre, scomporre e confrontare numeri entro il 100 e oltre.

    • Apprendere strategie utili per il calcolo mentale.

    • Scoprire e memorizzare la tabellina del 10.

    • Eseguire la moltiplicazione in colonna.

    • Eseguire divisioni.• Operare con moltiplicazioni

    e divisioni come operazioni inverse.

    • Distinguere i numeri pari dai numeri dispari.

    • I numeri entro il 100.• Il 100 e oltre.• La tabella dei 100 numeri.• Verifica.

    • La tabellina del 10.• Verifica.• La moltiplicazione in colonna

    senza cambio.• La moltiplicazione in colonna

    con il cambio.• Divisioni esatte e non.• Moltiplicazione e divisione:

    operazioni inverse.

    • Numeri pari e dispari.

    16171819

    48, 4950, 5152

    53

    5455

    56

    Il numeroIl numeroIl numeroIl numero

    Il numeroIl numeroIl numero

    Il numero

    Il numeroIl numero

    Il numero

  • PAGINE

    4-9

    MATEMATICA

    46

    OBIETTIVI CONTENUTI PAGINE TEMA

    TERZO P

    ERIO

    DO:

    APRIL

    E -

    GIU

    GN

    O • Calcolare in relazione reciproca il doppio e la metà.

    • Eseguire problemi di moltiplicazione e di divisione.

    • Confrontare e ordinare pesi e capacità.

    • Interpretare e costruire grafici.

    • Il doppio e la metà.• Problemi.• Verifica.• Confrontare pesi.• Confrontare capacità.• Verifica.• I grafici.• Verifica.

    5758, 5960, 61686970, 7186, 8788, 89

    Il numeroIl numeroIl numeroMisure, relazioni…Misure, relazioni…Misure, relazioni…Misure, relazioni…Misure, relazioni…

    Nell’esercizio 2 il bambino è invitato a riordinare una successionedi parole con un numero progressivo di lettere per ottenere una frase.Altre frasi potrebbero essere: «A me non pare molto stanco», «A menon dice tante parole inutili», «A te non farà tanti regali costosi».

    Nell’esercizio 3 il bambino è invitato a completare una succes-sione di figure. Oltre all’aspetto geometrico, questi sono esercizi fi-nalizzati al raggiungimento di un altro obiettivo: scoprire regolarità eritmi in successioni date di oggetti, di immagini, di suoni e, viceversa,seguire regole (proposte oralmente o per iscritto) per costruire talisuccessioni.

    In queste pagine compaiono esercizi e problemi simili a quelli giàaffrontati in prima: conoscenza, scrittura, successione e confronto dinumeri entro il 20; addizione e sottrazione come operazioni inverse.

    I primi esercizi propongono una serie di successioni.Nell’esercizio 1 a pagina 4 il bambino deve scoprire il percorso da

    seguire per ottenere una ordinata successione di punti.

  • MATEMATICA

    47

    In questa ottica vanno rivalutate, come dicevamo nella guida diclasse prima, le cosiddette “cornicette” considerate come successionidi figure.

    Nell’esercizio 4 il bambino deve completare una successione dinumeri.

    Anche in questo secondo anno si insisterà so-prattutto su problemi elementari semplici, cioècon una sola operazione, senza bisogno di ri-correre ad algoritmi di calcolo.

    Partendo dall’osservazione della realtà e da“situazioni problematiche concrete”, si abitueràil bambino a formulare problemi con parole pro-prie e poi a descrivere le stesse situazioni con inumeri. Successivamente si passerà a imma-gini della realtà e a schematizzazioni più sem-plici. In alcune pagine del testo vengono forniteimmagini che il bambino è invitato a interpretaree a descrivere non solo a parole. A pagina 9 ilbambino, dopo aver evidenziato i dati del pro-blema, deve descrivere una stessa immaginecon un’addizione e una sottrazione.

  • PAGINE

    10-15 In queste pagine vengono affrontate in modo ricorsivo le varie de-cine: il bambino viene invitato a utilizzare una “speciale” linea nume-rica per completare la successione dei numeri a cominciare da quelloche precede immediatamente quello già presentato; a leggere i nu-meri sia in cifre che a parole, a scomporli e a confrontarli.

    Contemporaneamente alla presentazione delle varie decine, si in-sisterà affinché il bambino esegua con precisione e rapidità sem-plici calcoli mentali di addizione e sottrazione che dovrebbe essereuno degli obiettivi fondamentali di quest’anno. Per raggiungere que-sto importante obiettivo è necessario fornire strategie diverse.

    Nell’esercizio 2 alle pagine 10 e 11 e nell’esercizio 4 alle pagine12, 13 e 14 si affrontano situazioni in cui si opera solo con le unità(ben evidenziate).

    MATEMATICA

    48

  • Nell’esercizio 3 alle pagine 10 e 11 si abitua l’alunno a scomporrei numeri (in prima ha già incontrato i “numeri amici per fare…”), persuperare soprattutto le difficoltà che si incontrano in operazioni che ri-chiedono il passaggio della decina.

    A questo proposito si sono rivelati molto utili schemi simili a quelliriportati qui sotto e che verranno ripetuti numerose volte nel corsodella presentazione delle varie decine. Il bambino, che per calcolare3 + 9 scompone il 9 in 7 + 2 e calcola (3 + 7) + 2 = 12, non troveràeccessive difficoltà ad adoperare la stessa strategia anche per cal-colare:33 + 9 = (33 + 7) + 2 43 + 9 = (43 + 7) + 2 53 + 9 = (53 + 7) + 2

    Anche per sottrarre mentalmente possiamo usare schemi simili.Dovendo calcolare 16 – 9, per raggiungere prima la decina, scom-poniamo il 9 in 6 + 3 e calcoliamo: (16 – 6) – 3. Calcoleremo analo-gamente quando affronteremo esercizi con le varie decine:26 – 9 = (26 – 6) – 3 36 – 9 = (36 – 6) – 3 86 – 9 = (86 – 6) – 3

    MATEMATICA

    49

  • PAGINA

    18

    Un mezzo molto utile, sia per capire l’organiz-zazione dei numeri sia per scoprire alcune rego-larità e quindi essere facilitati nel calcolo, è l’usofrequente della tabella dei cento numeri. Anzi, sa-rebbe utile che ogni bambino avesse sempre adisposizione una simile tabella a cui poter ricor-rere in caso di necessità.

    Tra le varie regolarità, potrebbero essere sco-perte quelle riguardanti le coppie di numeri sug-gerite dal gioco di Topì.

    MATEMATICA

    50

    0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

    10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

    20 21 22 23 24 25 26 27 28 29

    30 31 32 33 34 35 36 37 38 39

    40 41 42 43 44 45 46 47 48 49

    50 51 52 53 54 55 56 57 58 59

    60 61 62 63 64 65 66 67 68 69

    70 71 72 73 74 75 76 77 78 79

    80 81 82 83 84 85 86 87 88 89

    90 91 92 93 94 95 96 97 98 99

    NELLA TABELLA CI SONO TANTI NUMERICURIOSI. OSSERVA TOPÌ CHE FA IL GIOCO-

    LIERE E CAMBIA DI POSTO LE UNITÀ E LE DE-CINE: IL 12 DIVENTA 21, IL 32 DIVENTA 23… SCOPRI ALCUNE DI QUESTE COPPIE DI NU-

    MERI NELL,ESERCIZIO SOTTO. CHE COSA DI-

    CONO LE FRECCE? COLORA POI NELLATABELLA LE CASELLE DI QUESTI NUMERI.

    CHE COSA NOTI?

    12

    + .......

    – .......

    21 23

    + .......

    – .......

    32 34

    + .......

    – .......

    43

    56

    + .......

    – .......

    65 67

    + .......

    – .......

    76 89

    + .......

    – .......

    98

    45

    + .......

    – .......

    54

    78

    + .......

    – .......

    87

  • PAGINE

    28-31

    MATEMATICA

    51

    La moltiplicazione è affrontata, attraverso problemi, sia come ad-dizione ripetuta sia come prodotto cartesiano. Quest’ultimo aspetto èutile soprattutto per chiarire il ruolo dell’1 e dello 0 nella moltiplica-zione. Nell’esercizio 5 di pagina 29 il bambino constaterà che conuna consonante e 5 vocali si possono formare 5 coppie di lettere,mentre con una consonante e 0 vocali non si possono formare cop-pie di lettere.

    La divisione è affrontata, attraverso problemi illustrati, sia come ri-partizione sia come contenenza.

  • PAGINE

    32-49 Dopo la presentazione di ogni decina si passerà alla presentazionedelle varie “tabelline”. Gli esercizi proposti saranno sempre dellostesso tipo per far sì che il bambino, dopo aver eseguito con l’aiutodell’insegnante quelli relativi alle prime tabelline, abbia la possibilitàdi lavorare in seguito in modo autonomo.

    Per completare la successione che si ottiene, per esempio, con-tando per due partendo da zero, il bambino che non si sente sicuropotrà aiutarsi segnando con dei trattini i passi da fare sulla linea deinumeri (come indicato sotto) oppure contando i cuoricini che com-paiono sulle carte dell’esercizio 1.

    Dopo aver scritto la successione dei multipli di 2 nei cerchietti, albambino verrà fatto notare che ogni tappa è descritta da una molti-plicazione e che il secondo numero di questa operazione corrispondeal numero di frecce o al numero delle carte.Il bambino potrebbe leggere: «2 × 1 = 2. Due cuori per una volta (unacarta) uguale a due». «2 × 2 = 4. Due cuori per due volte (due carte)uguale a quattro». «2 × 3 = 6. Due cuori per tre volte (tre carte) ugualea sei»…

    MATEMATICA

    52

  • Con l’esercizio 2 il bambino viene invitato a costruire in modo ordi-nato la tabellina del 2 osservando le carte e le corrispondenti tar-ghette sulle quali sono riportate le addizioni ripetute o la traduzionecolloquiale di queste addizioni (con l’espressione «cinque 2» si in-tende il 2 ripetuto cinque volte: 2 + 2 + 2 + 2 + 2, cioè 2 × 5).

    Nell’esercizio 3 il bambino è invitato a completare delle frasi apertee scoprire l’operatore mancante.

    Nell’espressione 2 × .... = 16 (oppure 18 = 2 × ....) il bambino dovràandare a cercare nella pagina quante frecce o quante carte ci vo-gliono per avere 16 o 18 cuori in tutto.

    Particolare attenzione si dovrà prestare all’espressione 2 × .... = 0.Il ruolo dello zero viene evidenziato meglio con il prodotto cartesianoa pagina 29. Qui ci si potrebbe limitare a procedere a ritroso sullalinea dei numeri: con 3 carte di due cuori ho 6 cuori, con 2 carte ho 4cuori, con 1 carta ho 2 cuori, con 0 carte ho 0 cuori.

    MATEMATICA

    53

  • MATEMATICA

    54

    PAGINE

    32-49 La moltiplicazione per 2, abbiamo visto nella pagina precedente,viene presentata con un grafo in cui il 2 è addizionato ripetutamente;in questa pagina la divisione, considerata l’operazione inversa dellamoltiplicazione, viene presentata con un grafo in cui il 2 viene anchesottratto ripetutamente. Normalmente il bambino privilegia l’addizioneripetuta anche quando esegue la divisione. Per esempio, dovendoeseguire 12 : 2, calcola quante volte il 2 sta nel 12 e conta 2, 4, 6…Raramente cerca di ottenere lo stesso risultato contando quante voltepuò togliere il 2 dal 12. Pur lasciandolo libero di scegliere la strategiache preferisce, è utile far notare al bambino che, sia partendo da 0 econtando per 2, sia partendo da 12 e sottraendo via via il 2, otteniamolo stesso risultato, anche se i due punti di partenza implicano due ra-gionamenti differenti.Per esempio, per sistemare 12 penne in scatole che contengono 2penne ciascuna posso procedere in due modi diversi:• Da 0 a 12 con la freccia + 2. Parto da 0: non ho ancora preso nes-suna penna e non ho riempito nessuna scatola. Prendo 2 penne eriempio una scatola (1 freccia). Continuo a riempire altre scatole si-stemando 2 penne per volta. Con 12 penne riempio 6 scatole (6frecce).• Da 12 a 0 con la freccia – 2: Parto dal mucchio di 12 penne da si-stemare. Tolgo 2 penne e riempio una s